Rassegna delle riviste di politica e storia

Ecco c'è anche questa settimana questo appuntamento per alcune segnalazione carattere storico storico o politico che traiamo anche questa settimana dalle riviste e dai quotidiani
Iniziamo facendo un passo indietro diciamo così vediamo segnalare la rivista di cultura sicana litica che si chiama sicché del Mulino
Che del primo semestre di quest'anno un titolo significativo responsabilità facciamo questo passo indietro ma comunque questa rivista la trovate ancora
Le librerie italiane perché ci sono temi interessanti per quello che riguarda il lavoro che cerchiamo di fare in questa rubrica e vi spieghiamo perché e lo facciamo con l'editoriale innanzitutto e di Stefania nei casi che una studiosa il titolo dell'editoriale è responsabilità noi prendiamo davvero pochissimi passaggi ci scuserà
Mi casi anche la rivista si chiede perché vogliamo utilizzare in realtà questi contenuti per il ragionamento che facciamo in questa rubrica sulla questione della storia in casi spiega nella suo editoriale di questo lavoro che è importante davvero
Comparate Rose potete perché aiuta davvero ad approfondire molti temi e in particolare sulla questione della storia della passato della memoria individuale e della a memoria plurale
Questo numero della rivista sì che può davvero essere utile per capirne di più
Il contributo in tema direi responsabilità anche nel rapporto con il passato scrive mi casi può essere schema chiaramente individuato in alcuni punti nei quali può essere particolarmente rilevate cioè la riflessione sulla libertà
Il concetto di imputabilità la concezione della cura
La costruzione di un atteggiamento inclusivo rispetto al disagio psichico la visione punitiva del senso di moralità e di responsabilità l'attenzione al bambino la considerazione della funzione paterna e la votazione del penso del passato individuo e società ecco questo schema che viene già individuato viene descritto in questo editoriale di apertura lo utilizziamo nei casi poi loro
Pone ai lettori per una serie di contenuti sono davvero notevolissimi non riceve non facciamo giustizia rivista sì che in questi queste brevissime segnalazioni ma cerchiamo appunto di andare nel merito di alcune questioni sono temi che trovate in vari contributi che sono divisi per macroeconomiche risponderei decidere sovvertire tramandare affrontare proteggere e noi li vi segnaliamo qualcosa da a tramandare e da affrontare il magico tramandare si parla di storia storici e storia raccontare capire e cambiare di Aldo Schiavone corriamo qualche segnalazione di questo da questo saggio e saggio quindi saranno segnalazioni che qui molto molto arbitraria
Aldo Schiavone ha insegnato nelle università di Bari Pisa Firenze Istituto italiano di scienze umane la Scuola Normale Superiore attualmente dirige una ricerche a delle dell'europea Research Council presso l'Università di Roma la sapienza quindi scrive schiavo nella società li società dell'Occidente stanno mettendo a rischio come non mai prima d'ora il proprio rapporto con il passato e imposto adesso occupa dai disoccupati o nel discorso pubblico del nostro tempo vale a dire quella che è stata nella modernità una chiave di volta del loro funzionamento dello loro stessa esistenza questo chiama in causa direttamente il lavoro la funzione degli storici esposti in prima persona al mutamento
E coinvolge in qualche modo le loro responsabilità ecco dove il link diciamo alcune mode del momento come la cosiddetta Kansas Calcio di cui si è probabilmente parlato anche troppo giustamente dice
Schiavone sono solo le manifestazioni più rumorose invisibili di qualcosa che si sta consumando ben più in profondità le cui conseguenze sono difficilmente prevedibile proprio su quello che sta accadendo dietro la superficie delle cose che vale la pena
Di fermare l'attenzione Pepper con cominciare a farlo dobbiamo partire da un tema che CN volutamente familiare che però solitamente riusciamo a mettere a bene a fuoco mi riferisco al significato
Rivelatore il della profondità del tempo poi prosegue questa approfondita riflessione Schiavone poco più avanti per arrivare a questa questione stiamo perdendo
Il nostro passato nel senso radicale
Che stiamo perdendo il bisogno di a vere un passato perché il presente il tempo che ci è concesso di vivere tende irresistibilmente a costituirsi come completamente autosufficiente e non a rinviare al nulla che vada aldilà di se stessi
Prima anche lo legittimi lo stabilizzi che lo spieghi ma si struttura come un continente che si basta da solo autoreferenziale in ogni con potente in ogni componente anche la più piccola della propria figura rispetto a questo mondo il passato in meno di un oggetto desueto di una terra straniera comune a voltarsi diceva appare semplicemente qualcosa superfluo ecco questa è la dimensione che propone Schiamone che qui facciamo un salto davvero feroce ma per cercare di darvi qualche accenno a a i punti salienti di questo saggio non presente in decifrato scrive Schiavone qualche pagina più avanti
Incapaci di dare una misura al tempo a se stesso e perciò ridotto a non capire sì non può comprendere l'eccezionalità assoluta della condizione che stiamo vivendo con la sua esplosiva combinazione di rischi e di potenzialità si ritrova accettato quanto più avrebbe la necessità di vedere lontano portato mescolare in modo azzardato irresponsabilità e paura della propria potenza e questo non può condurre se non altro terrore di se stessi dei propri mezzi delle proprie possibilità e assicurarsi un futuro popolato solo da minacce e da mostri cioè questo uno dei rischi la questione
E dunque innanzitutto ancora più avanti di salvare la nostra storicità è una partita complessa difficile il cui e bene arduo prevedete Lacey pensiamo solo alle prime mosse ecco ma appunto la storia dunque si pone in questi termini e in termini di responsabilità Schiavone poi propone un sistema la storia
Naturalmente ha a che fare con il problema della interpretazione il ruolo del soggetto ma naturalmente da questo scrive non si può inferire che tutto di Tenda solamente dalla mente che indaga la responsabilità dello storico naturalmente
Si confronta con quello con questo statuto della ricerca che naturalmente
è presente anche nel altre e discipline la mia posizione spiega e più o meno quella che gli fisici contemporanei Carlo chiamerebbero realismo dipendente da modelli quindi non esiste
Un qualcosa che nasce solamente nella mente bit indaga qualcosa che è fuori c'è sempre costituire un modo indipendente rispetto al pensiero
Di chi cerca di descrive e naturalmente in questo senso la responsabilità eh fondamentali sintesi
Davvero molto molto semplificata che vi proponiamo di questo saggio storici e storia raccontare capire cambiare di Aldo Schiavone ma ve lo segnaliamo perché approfondirlo interessate ci fa capire davvero qualcosa di più del problema che apponiamo cerchiamo di porre settimanalmente settimanalmente in questa rubriche e caro al Bebe Tarantelli che è una psicanalista poi propone un approfondimento
In mezzo quasi niente struttura e dinamica di gruppi violenti tende un lavoro messaggio in cui si cerca di interpretare con gli strumenti della psicanalisi la questione della struttura era dinamica dei gruppi violenti appunto privava delle Brigate Rosse è un lavoro interessante naturalmente
Da poi confrontare con quello che è stato il contesto della vicenda politica e sociale del nostro Paese
E scrive tra l'altro Tarantelli se esiste una patologia e l'ipotesi naturalmente coesa se esiste una patologia del terrorismo faremmo meglio cercarla nella patologia del gruppo anziché in quella dell'individuo che sono le ipotesi
Di lavoro che vengono messe in campo in questo numero di sicché
Del mulino questo naturalmente non cancella la vicenda politica nelle sue gravissime contraddizione Brigate Rosse ma propone un elemento in più che per capirla per esempio gli scenari fantasma PC delle Brigate Rosse nei
Nei comunicati di questo si è detto tante volte ma sostanzialmente Tarantelli spiega l'ipotesi che propongo è che l'assetto primitivo sia stata una dimensione costitutiva del gruppo fin dal momento del suo concepimento
Qui si parla naturalmente del riferimento al concetto salvifico tra virgolette naturalmente
Di rivoluzione che era stato promo sono in alcuni di questi documenti delle Brigate Rosse di cui si è parlato in realtà molto negli anni passati una
Un saggio che qui davvero molto interessante da leggere per intero innamorato solo un accenno perché poi i la questione che vogliamo segnalarvi più approfonditamente
Poco più avanti la trovate in un intervento di Agnese Moro
Che una delle figlie di Aldo Moro disarmare il passato che qui
Vi segnaliamo solo qualche passaggio
E in particolare l'inizio bell'articolo appunto città quello che abbiamo segnalato poco fa Di Caro il Tarantelli in questo stesso numero di psiche ci presenta le sue riflessioni
Sulle Brigade rosse sulle dinamiche chicche che coinvolsero i suoi membri sulle rappresentazioni della realtà che motivarono sostegno alle scelte di quell'organizzazione singoli militanti e sulla forza di cui visione della ideologia che li accomunava
Ci arricchisce e ci ci fa riflettere dice Moro
E e mi incoraggia a proporre qualche osservazione
Sul
Sul piano del vissuto individuale diffuso potrei definire la presenza di questi ricordi in termini fastidio e imbarazzo rimpianto trauma perplessità interrogativi incertezza mancanza di senza questi sentimenti le voci non riguardano solo un ristretto anche se consistente numero di persone ovvero le persone direttamente toccate dalle ride dei lutti scaturiti dalle vicende di quegli anni riguarda invece largamente dice Agnese Moro il popolo italiano che da queste vicende l'altro è stato toccato molto di più di quanto sì potrebbe pensare questo questa angolazione anche per riflettere su questi scenari dalla mia esperienza personale saltiamo che qui brutalmente ho tratto una convinzione dice Moro se il passato che urla non viene preso sul serio e affrontato intanto riunisce delle nostre vite
Con quella che io chiamo la dittatura del passato molto interessante molto significativa questa proposta di Agnese Moro continuiamo si tratta del meccanismo per cui un ricordo profondamente doloroso e traumatico in realtà non riesce ad essere un semplice ricordo è piuttosto uno oggi malato
Che si ripropone di continuo più che quotidianamente come se tutto avvenisse di nuovo in ogni singolo momento i sentimenti che accompagnano questi ricordi presenza
Questi orrendi fantasmi sono sentimenti feroci dolore per dirla alla citazione rabbia odio rancore paura sfiducia delusione rimorso
Che contribuiscono spiega Agnese Moro alla cristallizzazione di una parte consistente del vita di chi li trova che può condurre un'esistenza piena ma con un ruolo interiore segreto chi lo può essere un po'come un insetto in una goccia d'ambra inaccessibile isolato
E molto bella anche l'immagine mi domando spesso naturalmente non è facile rispondere a questa a questo interrogativo mi domando spesso dice Moro se qualche meccanismo simile a questo che si sta anche a livello collettivo sì così poi se così fosse dovrebbe concorrere a spiegare il parziale mutismo della mia generazione dice Moro su quegli anni
Il tema del mutismo e davvero importante perché ha anche questo spesso nella discussione pubblica stiamo aggiunge moglie che ci teniamo a specificare
Nella discussione pubblica questo tema del mutismo di chi Tarlati certe questioni certi traumi con molto con molto ritardo ecco viene spesso interpretato in maniera diciamo così grossolana superficiale ecco il tema del mutismo un problema che va inquadrarlo scrive scrive Agnese
Moro anche con questi strumenti
Forse davvero dopo lunghi passaggi che purtroppo saltiamo conclude Agnese Moro forse davvero non esiste un passato ma tanti passati quanti sono gli sguardi le memorie che servono per darne almeno un'idea prendersi cura di questo tanto che è stato non significa fare di tutto per ridurlo ad una o unità coerente ed ordinata per farlo
Entrare nelle dieci righe o poco più giù ma Leonardi manuale scolastico di storia significa invece conservarne le voci molteplici anche eventualmente contrapposte non negando la verità di nessuno né la possibilità di raccontare in piena dignità il proprio passato in modo e con cui lo si è vissuto lo si ricorda o o anche lo si accetta o lo si critica il giudizio di ciascuno su quel passato certamente netto ma questo non deve impedire di ascoltare la memoria U la verità
Degli altri senza negare addomesticare o dimenticare la propria se vogliamo che il passato Pardini dobbiamo accettare che lo faccia con la voce di tutti in una Sinfonia che può essere armoniosa Cracco fonica gradita usi gradita all'orecchio facile o difficile da ascoltare
Agnese Moro propone questa riflessione che è stata anche una riflessione importante di Paolo Mieli di cui abbiamo già
Dato un qualche accendo cioè anche l'importanza del rapporto critico con il passato individuale e il passato collettivo un a necessario
Oblio una necessaria consapevolezza diciamo se è possibile in maniera un po'più
Soddisfacente di quello che è stato poi Agnese Moro conclude facendo un riferimento a queste esperienze che ci sono stati gli incontri tra chi ha vissuto sulla propria pelle le ferite di quella stagione e chi ne è stato artefice ho imparato molto tra loro dice Agnese Moro
Venuti verso di noi disarmati che mi hanno insegnato a disarmare don Milani e pregiudizi delle mie certezze delle miniere in indicazioni per ascoltare ascoltato davvero le loro memorie il loro cammino loro presente ho capito che il ritorno indietro non è frutto di privazioni di violenze di carcere duro ma piuttosto di qualcosa che con una parola chi richiama alla tua umanità a una comune umanità
In questo senso la giustizia riparativa di consente di chiedere conto a chi ti ha fatto del male di cose che ti hanno tanto ferito di cui la giustizia penale e non tiene conto che vanno anche considerate rimproverare non è una rottura di rapporto anzi ti rimprovero perché sei un essere umano come me soprattutto l'ho avuto la possibilità di spiegare chi e che cosa mi era stato tolto e di porre la domanda terribile e cruciale come hai potuto fa gli effetti di tutto questo di tanto altro sono importanti sia firmano giustizia di persone tra persone i sentimenti
Feroci sinti e finiscono la vitali cresce buona il male non ha l'ultima parola il passato ritorna al suo posto dietro le nostre strade
Come così come dovrebbe essere e non tra lui
Dentro di noi o davanti al noi queste alcune delle riflessioni di mi esimono che vi abbiamo segnalato disarmare il passato ci torneremo
Ancora sulla rivista sicché rivista di cultura i canali etica responsabilità laddove naturalmente
Parla di sto di questioni che riguardano la memoria individuale e collettiva naturalmente abbiamo cercato anche nelle puntate passati
Capire la differenza tra queste due
Questioni decidere diciamo così non non è facilissimo noi stiamo mettendo molte cose insieme il quadro non sarà chiaro ma può aiutarci a riflettere sicché del mulino il titolo di questo numero che trovare ancora
In Libreria
Del primo senza il due mila e ventuno il titolo responsabilità andiamo avanti
Vi segnaliamo
Un lavoro più tecnico diciamo così tratto dalla rivista della Fondazione Gramsci studi storici numero tre luglio settembre due mila ventuno c'è un profondimento molto molto preciso
E sull'antifascismo italiano a Parigi e il tra umana della guerra dir detti io Pia
Fino alla nascita del giornale la voce degli italiani sono gli anni mille novecentotrentasei mille novecentotrentasette in questo lavoro che può aiutare a ad uscire dall'idea dell'antifascismo per come ne sentiamo parlare nell'opinione pubblica e
Diciamo individuare l'elemento storico politico dell'antifascismo cioè quanto venne tra gli esiliati a Parigi tra le inviti degli intellettuali politici che si rifugiarono a Parigi negli anni più dui del fascismo e anche il passaggio dalla concentrazione alle altre realtà legate ai partiti questo lavoro di Andrea Ricciardi del corso di laurea in Scienze internazionali e istituzioni europee l'università di per Milano
Molto approfondito da questo punto di vista vi diamo qualche accenno guerra d'Etiopia e guerra civile spagnola dalla sconfitta alla speranza dopo la rinascita dell'Impero sui colli fatali di Roma
In un club in questi termini la Mussolini il nove maggio del mille novecentotrentasei
Il regime fascista raggiunge il massimo consenso tra italiani il crescente prestigio del Duce sempre più vicino alla Germania nazista e protagonista
Di primo piano nello scenario europeo direttamente proporzionale alle difficoltà incontrate a Parigi dalle forze antifasciste organizzato vero che in continuità con la linea del Comintern definita al Congresso delle strade mille novecentotrentacinque i rapporti tra partito comunista d'Italia Partito Socialista migliorarono e che Giustizia e Libertà pur formalmente ridimensionata dalla repressione in Italia questo è un tema molto interessante da approfondire rappresenta una voce autorevole fuori dei confini nazionali ma è altrettanto vero che proprio l'esito dell'impresa etiopica ha messo in ombra ancor di più gli sforzi delle opposizioni diverse forze antifasciste avevano sperato che la guerra d'Etiopia si traduce sino sconfitta fatale Beneduce ma non fu così altri approfondimenti vediamo dato solo qualche passaggio un intervento di Gaetano Salvemini molto molto vicino a Rosselli a cui risponde a una lettera in cui Rosselli manifestava lo sconforto per quella situazione scrive Salvemini a me pare e qui citata questa questo brand passaggio diminuita ma mi pare che devi fare tutti gli sforzi possibili dice da Berlino Rosselli per tenere su Giustizia e Libertà almeno un anno magari due-tre tenerla su chiudere bottega subito sarebbe per Mussolini un grande trionfo dice venne poi non si sa mai siamo in un mondo in cui tutti giocano d'azzardo e chi rimane più a lungo al gioco a probabilità di vincere ma capisco che deve essere un tormento scrivere un giornali ogni settimana nel presenti condizioni riferimento quali iniziative di quel momento c'è poi una situazione interessati di una interlocuzione tra Carlo Rosselli
E di Vittorio di Vittorio fa parte di quel mondo all'interno del partito comunista d'Italia che dialogava ancora in questi anni in maniera
Disponibile diciamo così con Giustizia e Libertà
E e di vittorie risponde a Rosselli sulla proposta da per fatta in una riunione a due cioè dal presentati Giustizia e Libertà e del nostro partito dice di Vittorio divisione di accettarla condizione che poi passa per temi per cibarsi
Parteciparvi anche una procura presentata dal Partito socialista
Italiano scrive di ritorno il compito fondamentale dell'antifascismo consiste in un lavoro minuto quotidiano paziente di agitazione basato sulla realizzazione promesse fatte
Demagogicamente da fascismo lavoratori e ai combattenti che su tutte le rivendicazioni più brucianti del popolo lavoratore in vista
Di sfalda are di segregare le basi di massa del fascismo riconciliare la grande massa dei lavoratori presente speranze che Vittorio proponeva e però che metteva anche e in campo nel dialogo che c'è in quel momento con giustizia e libertà ma lo scoppio la guerra civile in Spagna il luglio del mille novecento trentasei rappresenta un fatto nuovo diventa un evento centrale
E di fronte al sostegno di Hitler e Mussolini a Franco e alle titubanze di Gran Bretagna Francia Rosselli
Propone subito di intervenire in difesa della Repubblica spagnola palesando forti preoccupazioni per l'immediato futuro e ci sarà poi la tragedia della la guerra di Spagna ci sarà scrive bene Andrea Ricciardi anche il tragico destino
Degli anarchici e anche di giustizia e libertà nei confronti di quella che fu la politica stalinista a partire dal mille novecentotrentasei in poi di sostanzialmente persecuzione materiale poi con anche di omicidi qui si ricorda la vicenda di Berneri e dia ed è un messaggio molto molto approfondito che vi vogliamo punto segnalare antifascismo italiano ha Parigi la difficile ricerca dell'unità che poi naturalmente in questi termini non ci fu
Studi Storici rivista della Fondazione Gramsci numero tre luglio settembre due mila e ventuno siamo in addirittura d'arrivo qualche segnalazione dai quotidiani di questa settimana ce ne sono davvero di interessantissime
Vediamo se riusciamo a a fare in tempo prigionieri di Tito stiamo leggendo Repubblica Robinson un attico di un articolo di ve l'ho detto Gault corna leggiamo nei così perché abbiamo meglio la testimonianza di due sopravvissute all'Adr comunista
Nel racconto reportage del grande scrittore di Cusago Danilo chissà nel mille novecentottantanove
Pochi mesi prima della sua scomparsa Danilo Ki scrittore jugoslavo nato padre ebreo a ungherese madre montenegrina cristiano ortodossa
Scriveva suoi meravigliosi libri in una lingua che allora si chiamava serbo croato ma in Israele per intervistare due donne non più giovanissime l'una i geni il dalla l'altra Eva punk chic Nania
Ambedue durante la seconda guerra mondiale erano state partigiani prima
Per poi ai primi anni cinquanta finire prigionieri lei in uno dei più orrendi centri di tortura in Europa del Novecento il lager di Goli Otok l'Isola calva
Successo che i leader negli USA titolo ruppe con Stalin e qui ci rendiamo quello quindi stavamo raccontando prima e così chiunque fosse sospettato di simpatie filo sovietiche
Quindi le persecuzioni dei filo sovietici fu incarcerati in quell'uomo le due interviste sono servile poi per fare un film ora trascrizione di questi colloqui sarà pubblicata in una traduzione italiana di Alice Parmeggiani
Con la costituzione di basi dar Stanisci
E dalle edizioni Mimesis il titolo del volume la vita nuda
Devo segnaliamo a prima vista allude al termine con la coniato Giorgio Agamben a proposito dei prigionieri della guerra ma in realtà è un gioco di parole spiega l'autore di questo articolo in serbo in croato Goli Sivo la vita nuda titolo gennaio di questo testo richiama direttamente all'uomo al nome del luogo Gori otto isolano
è un libro molto interessante per diversi motivi primo il valore della testimonianza degli orrori di questo regime comunista il secondo un contributo alla storia delle donne
Dal momento che si parla di un lager femminile dove i comandanti sono donne e la narrazione di deporre queste in gran parte concentrata sulle dinamiche fra le donne incarcerati il terzo
Il luogo il ruolo dell'interlocutore il quarto mentre lento dopo l'esperienza con chissà aveva scritto un libro di suo pugno pannicelli l'aveva scelto invece di rivolgersi a un altro scrittore Grossman israeliano che l'ascolto trasformò la sua narrazione un bellissimo col romanzo sul tre generazioni di no nella vita gioca con me stampato da Mondadori ambedue le donne avevano avvertito il bisogno continuare la loro narrazione anche dopo le esperienze di chi si perché lo scrittore jugoslava ed era quasi come un terapeuta sboccato
Ma torniamo su questa questione sbloccato ti loro rispettivi ricordi scomodi
Con momenti di estrema vergogna questo uno dei motivi per cui questi ricordi a volte non si Sgrò non si si bloccano
E ne possiamo confrontare l'elaborazione completamente diversa della stessa memoria da parte di due grandissimi autori ve ne segnaliamo davvero interessante questa pubblicazione Mimesis la vita
Di Grossman altre segnalazioni uscito un libero su Luciano lama
Ne scrive il quotidiano del sud anticipazione
Proprio di un passaggio di questo libro di Giuliano Cazzola o capitano mio capitano il secolo di Luciano lama mille novecentoventuno due mila e ventuno casa editrice adatte ci sono alcuni passaggi
Scrive Cazzola Luciano ha lama ebbe la capacità e di garantire ai lavoratori
La fiducia nell'azione riformista graduale evolutiva del sindacato contro tutte le suggestioni rivoluzionare il Paese sfociarono come specie schegge impazzite anche la lotta armata in terrorismo di cui abbiamo fatto
La qualche accenno anche oggi il Paese
Del fatto che la situazione Luigi a rassicurare il Paese il fatto che la situazione era sotto controllo in mano a persone responsabili e consapevoli che non avrebbero ha consentito avventure pericolose questo è l'aspetto poco approfondito di Luciano lama Tirelli è un aspetto interessante che emerge da questo libro capitano mio capitano di Giuliano Cazzola il secolo di Luciano lama casa editrice adattata abbiamo segnalato rapidamente
Una biografia anche di Carlo donna Cattin ma riteniamo scrive Giorgio elmetti su Avvenire di formazione con letture attente e meditate di Mounier chi ricorda le parole di Marco Pannella
Sente nomi familiari al sul discorso conoscenza degli scrittori cattolici francesi del Novecento appunto Donat-Cattin era di indole tale da prediligere l'impegno sociale la vita contemplativa questo anche ha altri
Per il democratico devono muoversi è di sinistra non fu facile a agire nel contesto politico in cui sì trovò ad agire Donat-Cattin che risultò tra l'altro escluso dalle liste perbene elezione in camera dei deputati se non sbaglio Priverno Follieri di getta con un esempio di quello che accadeva nel contesto demolizione no Donat-Cattin favorevole all'ingresso dei socialisti nell'area di governo giudicava questo passaggio non come una scelta ponte per il recupero dell'alleanza con i comunisti ma come una necessarie necessità per tutelare i diritti dei lavoratori ai quali il corrimano altri sostegni oltre quello dei cattolici per vincere la sfida le sfide del e conflitto sociale Avvenire poi Giorgio ai miti
Scrive altre cose interessanti non abbiamo il tempo di segnalarvi
Tutto la biografia politica di Carlo Donat Cattin la vita le idee di un cristiano scomodo Giorgio I miti proprio bene stampato dato Rubbettino
Una notizia di questa settimana il dossier JFK resta segreto notizie di cui dà conto Nazione Carlino giorno della segnaliamo perché questa è stata una delle madri e della anche complottismo di questi decenni la l'uccisione del Presidente degli Stati Uniti Chennedy
Il giorno ventidue novembre mi novecentosessantatré ancora problemini sulla desegretazione di alcuni atti perché appunto ancora in corso un lavoro di Intelligence si segnala in questo articolo quindi dovremo ancora aspettare integrabili tutti i documenti in mano a al governo istituzioni degli Stati Uniti sbaglia annunciato questo ritardo speriamo che non sarà di grandissima entità in chiusura una brevissima segnalazione dal ventinove ottobre possibile visitare la mostra oltre il ghetto dentro e fuori a cura di Andreina contessa Simonetta Della Seta Carlotta Ferrara degli Uberti e Shannon
Ray che nel e aperta al pubblico da oggi fino al quindici maggio del due mila e ventidue al Meißen il Museo nazionale dell'ebraismo italiano della Shoah di Ferrara che si trova in via piangi pane ottantuno
Un'Italia dentro e fuori dal ghetto gli ebrei dal mille cinquecentosedici alla grande guerra una segnalazione che creiamo dal Corriere della Sera è una mostra appunto
Che ci fa entrare in questo mondo visitabile fino alla quindici maggio due mila ventidue a Ferrara rinvia piangi pane ottantuno ci fermiamo anche per questa settimanali diamo appuntamento alla settimana prossima