PCI: la Rifondazione Comunista

Compagne e compagni
Compagne e compagni
Ci troviamo
Ci troviamo ad una settimana dal ventesimo Congresso del Partito Comunista Italiano
Male qui in questa grandiosa Assemblea
Alla quale hanno partecipato partecipano compagne e compagni di ogni parte d'Italia
Per confermare la nostra decisione
Di non aderire al Partito democratico della
Confermare
E per confermare la nostra decisione
L'Italia in vita
Ad un movimento per la rifondazione comunista
In pochi giorni
Da ogni parte d'Italia
Ci sono pervenute continuano a pervenirci adesioni
Sottoscrizioni a favore della nostra iniziativa
Ieri ieri ne abbiamo fatto un Bilancio
In una riunione assai importante
Dei compagni delle compagnie che erano delegati al ventesimo Congresso del partito
Dai parlamentari deputati e senatori che hanno condiviso la nostra iniziativa di altri compagni che svolgono funzioni primarie nelle regioni e nelle grandi città
Ne è uscita una valutazione largamente positiva
Dell'avvio di questo nostro processo politico
Ed una conclusione politica
Che sarà illustrata questa mattina a voi tutti in questa grande Assemblea dal compagno Sergio Garavini
Compagno
Il compagno Garavini come tutti sappiamo
Già membro della direzione nazionale del partito comunista ministro nel governo ombra è stato uno dei massimi dirigenti sindacali del nostro Paese
Prima
Prima come segretario del sindacato dei chimici poi come segretario del sindacato dei metalmeccanici e come segretario della Confederazione generale italiana del lavoro
è uno dei compagni dirigenti più stimati dal movimento operaio democratico progressista del nostro Paese
All'Hui noi tutti i compagni che ieri ci siamo riuniti abbiamo affidato il compito di coordinatore nazionale del nostro movimento
Prima di lui prima che egli prenda la parola in questa nostra Assemblea
Porteranno porteranno qui attraverso il loro intervento il proprio contributo alla nostra iniziativa alcune compagne e compagni
Ai quali darò quanto prima la parola prima di dare ad essi la parola prima di dare inizio ai loro interventi permettetemi di ringraziare di tutto cuore quanti ci hanno inviato messaggi
Telegrammi lettere sottoscrizioni per manifestare la loro simpatia la loro solidarietà la loro adesione alla nostra iniziativa non potrò dare conto di tutti citeremo qualcuno di coloro che ci hanno voluto manifestare questi pro questo i loro sentimenti nel corso della nostra Assemblea
Desidero ancora ringraziare vivamente
Le delegazioni dei partiti e delle formazioni che hanno voluto essere presenti a questa nostra Assemblea partiti politici formazioni politiche che noi avevamo invitato e che hanno voluto corrispondere con un gesto di grande interesse che di cui noi siamo grati per quello che stiamo facendo
Intendo ringraziare vivamente la delegazione ufficiale del Partito Socialista Italiano composta
Composto da compaiono
Composta
Il richiamo ringraziare ritualmente fraternamente la delegazione del Partito Socialista Italiano
Composta da compagno
Roberto il direttore dell'Avanti dal compagno senatore Maurizio caldi vicepresidente della commissione antimafia e dal compagno volanti desidero ringraziare compagne e compagni
Siamo l'espressione di un grande movimento democratico popolare progressista
Che sa condurre in modo serio e rigoroso la propria battaglia politica e di questo dobbiamo sapere dare testimonianza
Ringraziamo vivamente la delegazione di Democrazia proletaria
Rappresentata qui dalla sua segreteria dai compagni Alberti bolognesi fatti Russo Russo Spena e vince
Ringraziamo altresì una delegazione di pacifisti che ha voluto essere presente alla nostra Assemblea
E in special modo il comitato che organizza la carovana internazionale della pace da Amman a Baghdad
E vogliamo ringraziare quanti altri sono in sala esponenti di movimenti di formazioni diverse la cui presenza torno a dire testimonia dell'interesse con la quale sì sì con il quale si segue l'attività l'iniziativa di questo nostro movimento
Avremmo voluto ospitare con sentimenti fraterni una delegazione del partito democratico della sinistra che avremmo accolto con grande piacere vogliamo dire ai compagni ai compagni dirigenti del partito democratico della sinistra
Che noi intendiamo stabilire con questo partito con tutti i suoi militanti con i suoi dirigenti un rapporto limpido leale politico noi intendiamo stabilire un rapporto politico con una forza grande del nostro Paese e a proposito e a proposito di quanto oggi recano i giornali sulla vicenda di cui parlerà poi compagno Garavini vicenda legale formale vogliamo ribadire qui sette noi la discussione intendiamo averla sul piano politico per discutere delle nostre idee delle iniziative dell'azione che bisogna condurre il Paese per misure a discutere anche di questioni relative alla struttura al nome al simbolo alle sedi in tutte le questioni che possono essere di formule interresse ma vogliamo ribadire e confermare compagne e compagni che lungi dal nove ogni intento di rissa di contrapposizione noi intendiamo portare avanti una battaglia unitaria noi non intendiamo poi nessun mezzo in nessun modo impedire ci mancherebbe altro
Che altri possono usare il nome che ritengono giusto e necessario usare necessario usare per la propria formazione politica abbiamo voluto semplicemente evitare con un atto formale che altri possono impazzire qualora lo decidessimo di usare noi stessi il nome e il simbolo che più compito che il più si collega alla nostra identità
Prima
Prima degli altri parlerà ora per portare il suo contributo è la sua adesione il compagno Peppe Napolitano che è stato membro dell'esecutivo nazionale della Federazione giovanile comunista e dirigente delle leve del lavoro
Cari compagni e Cagni apparizioni
Rifondare oggi la cultura politica dei comunisti
Quali sfide quali doti è necessario affrontare dentro una riflessione teorica sui contenuti identità gli umori fondato un punto di vista comunista che vogliamo costruire
Si tratta di fare innanzitutto a mio modo di vedere i conti con le domande le esperienze di alcuni su uccelletti in modo particolare penso in giù
Credo che la sfida è quella di dare la possibilità d'una generazione oggi il mutate condizioni storiche politiche questa epoca nuova di divenire comunisti
Dobbiamo saper rispondere ai bisogni dei giovani alle domande di politica farsi interpreti di una questione giovanile affrontare il voto eluso quello del rapporto tra i giovani e i partiti della sinistra a cui pure negli anni Settanta non abbiamo saputo dare risposte
Anni dei quali sono andati avanti i processi di riorganizzazione del capitale ma sono emersi nella società soggetti politici lui
Il Sessantotto infatti segnò l'insorgere di nuove contraddizioni che non stavano più né dentro il compromesso socialdemocratico né dentro il bipolarismo pacifismo egualitarismo femminismo essi successivamente ecologismo
Mettevano in discussione la qualità il tipo di nel senso della crescita dello sviluppo
Metterò in campo nuovi contenuti che via primo discorso sulle forme sull'incidenza della rappresentanza su dissesti sui singoli
E allora da lì dobbiamo ripartire perché solo così acquista un senso parole e concetti come Rifondazione di una cultura politica o ripensare la forma partito
Evitare insomma quel difetto di visione organica il non saper vedere la questione giovanile che gran Michil denunciava già nel ventuno
Siamo una generazione non abituata all'idea della guerra e che tuttavia per la prima volta fa i conti con il sa
Oggi viviamo in un'epoca di grandi sconvolgimenti le domande di libertà e di democrazia
Che che tanti giovani avevano espresso dei paesi dell'Est indicano oggi l'estensione ad essa del primato del mercato delle leggi del profitto l'omologazione di stili di vita di consumo occidentale
E la stessa guerra del golfo ci dice che siamo fuori dagli equilibri
Due bit bipolarismo si ripropone la contraddizione nord sud del mondo ed un sistema di guerra che ispira non solo la risoluzione di conflitti ma anche modelli di distribuzione appropriazione sfruttamento delle risorse
E dobbiamo dirla e con grande forza che proprio quella guerra nel Golfo è una sporca guerra del perito prego petrolio
E allora
Riacquistano più forza e valore della non violenza del venti per interdipendenza e nelle prossime settimane giorni dobbiamo sostenere con una mobilitazione tante insieme a tanti giovani e ragazzi la nostra risoluzione la mozione presentata al Senato che chiede l'immediato cessato il fuoco l'immediato ritiro delle navi e di tutti i contingenti italiani imparando riparando opposti a quell'imbroglio che il Governo italiano affatto aggirando l'articolo undici della Costituzione così come dobbiamo sostenere sostenere Forcola forte domanda quel forte movimento che sta avvenendo da danni ai giovani all'obiezione di coscienza e allora io faccio parte di una generazione di giovani comunisti che ha creduto nell'esperienza della FIGC rifondata come progetto di definizione di una nuova identità comunista a partire da un'autonomia di una generazione
I giovani sono oggi oggetto da includere in maniera subalterna dei processi di modernizzazione così la FIAT con il progetto di qualità totale chiede consenso e collaborazione ritorna ad usare categorie come la comunità operaia ha bisogno oltre che delle macchine anche dell'intelligenza e della ragione
A patto che questa lavori al buio senza partecipare decidere sul progetto più complessive
E chi si ribella come il giovane contratti sto di Pomigliano chi non vuole essere integrato viene immediatamente escluso licenziato e tutto ciò avviene nel pieno di un'offensiva cultura conta solo ciò che mercifica abile prevale l'individualismo la frantumazione e la disgregazione delle relazioni
Sociali di rapporti umani ricchi un'offensiva culturale moderata non dobbiamo nasconderlo che spesso ha pagato proponendo valori stili di vita modelli in assenza di un soggetto che a forza
Che indica sia giovani valori altri alternativi a questa cultura alle compatibilità date
Qui assenso rimotivare volevo un'elaborazione di un'iniziativa dei comunisti
Perché certo permettetemi di dirlo il progetto che si è dato la Sinistra giovanile lascia grandi spazi vuoti e non può certo fornire risposte messa a rappresentare chi oggi giovane sole facilmente soggiogato da modelli dominanti
Ma i giovani hanno hanno anche manifestato con i movimenti la pantera l'articolo ventitré il giovane contrattisti e con impegno quotidiano del volontariato nell'UDC irriducibilità un'alterità
Sono stati spesso unico soggetto politico penso a sud e all'esperienza del movimento contro mafia e camorra
A quando quel movimento è rimasto isolato per interi anni dal sindacato della sinistra penso alla Pantera la valenza generale di quel movimento e a come invece la sinistra in questo Paese non ha saputo offrire una sponda un movimento che ha posto una questione una questione di governo democratico degli apparati formativi la questione della rappresentanza
Della scelta della previdenza privatizzazione
E non a caso è nato nel Mezzogiorno e sul nodo del sapere perché questo è un terreno centrale di conflitto su cui si definisce si caratterizza uno stato democratico il suo modo di produrre di utilizzare di distribuire le risorse perché oggi il sapere il sistema formative perfettamente funzionale all'organizzazione del lavoro e dalla ristrutturazione capitalistica che assegnato questo decennio affermando una separazione funzionale falsamente neutrale degli apparati formativi
Il vero nodo che la pantera affrontarlo e quindi quello di nuovo Codice del sapere no una nuova qualità non funzionare alle logiche di grandi occasioni di profitto di mercato
Rispondere a queste domande significa rimettere in discussione questo modello di sviluppo e le sue compatibilità ecco perché esiste una questione giovanile ecco perché per me è ancora più valido oggi estere e dissi comunisti giovani comunisti
Il senso di Alineazione non è del tutto superabile dipende dalla società in cui la politica viva e vorrei dire che la felicità il sogno di una cosa il comunismo solo innanzitutto la tensione morale
Pratica superamento di questa l'inazione a me sembra che a me sembra che era Chiesa tragga origine dal modello del lavoro industriale dopotutto Isma'della divisione tramano in mente prassi teoria la rivoluzione del sapere offre in occasione o medio apre uno scontro proprio qui nella possibilità di pensare ad un cervello collettivo a quel lavoratore colui con complessivo di cui parlava Antonio Gramsci infine ho concluso permettetemi un'ultima considerazione
Tanti di noi hanno fatto la scelta di non aderire al Partito democratico della sinistra con sofferenza
La sofferenza di lasciare compagne e compagni con cui si sono divisi i lunghi anni di battaglia passioni sentimenti amicizia
Con sofferenza anche perché ci si lasciava da altri comunisti e comuniste con cui è decisivo avere un rapporto costruttivo e unitario
Perché ciò che ci ha diviso da quei compagni non è la sintonia politica e culturale ma è stato il giudizio sul Partito democratico della sinistra
Ma vorrei anche dire con altrettanta chiarezza che questa sofferenza non è stata una sofferenza politica abbiamo fatto questa scelta con grande serenità politica perché convinti della sua validità
L'abbiamo fatto l'abbiamo fatto pestare sembra e comunque dalla parte degli ultimi dei deboli degli sfruttati l'abbiamo fatto
L'abbiamo fatto permettetemi di dirlo con è per amore del comunismo
Nucleare alla nostra Assemblea sono presenti in questa cosa il compagno Lucio Magri la compagna della
Negli anni
Giovanni
Va bene Namor personalità però scusi non riuscirò deve accettare ricordare soltanto qualcuna uno dei fondatori del Partito Comunista Italiano compaiono ai
Allora
Dell'intervento al compagno Rino Serri senatore dalla Repubblica
Gentile no
Compagne e compagni il mio compito è quello di riferirvi della riunione intenso lavoro che abbiamo avuto ieri
Ma per cominciare intanto consentitemi di insieme con il compagno Cossutta di rivolgere a voi a tutti voi un grazie
Per aver accolto così numerosi e impegnato il nostro invito
è un saluto cordiale alle forze politiche che sono presenti viale personalità
Mi dispiace che non sia presente la delegazione ufficiale con il compagno Massimo D'Alema mi auguro che ciò mi auguro
Mi auguro perciò non risponda mi auguro che ciò non risponda a logiche strumentali di contrapposizione sia invece il frutto di un equivoco quando martedì quando noi compagni
A Rimini dopo siamo entrati nota che abbiamo deciso di non entrare il PDS abbiamo compiuto gli atti giuridico formali per salvaguardare nome e simbolo del Partito comunista dopo che la maggioranza
Ha deciso
Dare vita ad un altro partito lo abbiamo fatto con piena responsabilità allo scopo di non eliminare un diritto di scelta dei comunisti anche su questa parte di quel patrimonio che abbiamo costruito tutti insieme e per difenderlo dall'uso distorto che altri singoli o gruppi da quel momento potevano farmi ai compagni del PDS diciamo con grande chiarezza
Che se mai sorge sulla contestazione tra noi e loro su questa materia noi saremo i primi a cercare soluzioni concordate fuori dalle aule dei tribunali
Se c'è invece c'è stato un equivoco se invece c'è stato un equivoco dovrebbe essere rapidamente chiarito speriamo non venga artificiosamente riproposto e che la discussione e il confronto politico possano riprendere svilupparsi in modo aperto responsabile per quanto ci riguarda noi siamo fuori da quella logica
Che ci porta a considerare che ti è Titti è più vicino è il nemico peggiore
è in essa noi non ci faremo lì sospingere
Quanto all'osservazione o al timore che altri compagni hanno espresso circa il fatto che in quegli atti formali si potesse reggere una sorta di nostro continuismo tradizionalista
Una volontà di ritornare indietro possiamo rassicurarli quello che oggi ci differenzia da altri compagni di Rifondazione Comunista
Che sono entrati nel PDS non è la scelta di puntare alla rifondazione di una forza di un partito comunista che sia radicalmente nuovo per elaborazione teorica per cultura politica e per età e per pratica democratica
Il dissenso nostro verte sul fatto se questa prospettiva sia perseguibile all'interno del partito democratico della sinistra
Così come ci si è configurato nell'ultimo anno al congresso di Rimini e ancora in questa ultima settimana
All'interno del PDS è possibile persino auspicabile che ci sia una sinistra appare invece quanto mai improbabile che possa agire con efficacia una forza che si ripropone in un progetto di Rifondazione Comunista in ogni caso il confronto e la collaborazione con questi compagni per noi non è in discussione e confidiamo che l'esperienza reale comporterà le nostre ragioni
Ed è proprio sull'esperienza reale sui processi politici di massa sulle lotte sulla ricerca culturale che noi vogliamo puntare
E lì in quei luoghi che noi vogliamo costruire una forza autonoma comunista un nuovo partito comunista
Noi siamo convinti che questa sia una necessità del Paese dei lavoratori della nostra democrazia ma questo non basta compagni
Occorre la volontà soggettiva di vaste forse la loro capacità di analisi critica della società
La capacità di indicare nuovi traguardi e nuovi passaggi nel processo di liberazione dell'uomo e di trasformazione della società
Proprio per questo noi ieri ci siamo impegnati in un'intensa giornata di lavoro con molti compagni di tutt'Italia a dare avvio da oggi con questa Assemblea ad un Movimento per la Rifondazione Comunista
E vivo nel Paese
Que viva nel Paese che liberi e impegni energie vecchie e nuove che produca esperienze reali lotte popolari nuove culture nuove forme di comunicazione di coordinamento
Di organizzazione non vogliamo rinchiuderci nella nicchia di un partitino accontentandoci di un nome glorioso
Un nome glorioso che quello dei Comunisti italiani o riducendo oggi ad una testimonianza ideologica di quelle idealità comuniste che per noi non sono crollate con il muro di Berlino e con il coro del socialismo reale
Ci proponiamo
Proponiamo a tutti voi di costruire una nuova forza comunista di massa
Aperta pluralista anti dogmatica che faccia rivivere davvero nella coscienza di vaste aree di lavoratori di giovani di donne di popolo la critica anticapitalista e la idealità comunista
Marco esporrà guardo
Ma questo traguardo compagni non ci si arriva soltanto per proclamazione si arriva misurandoci in un processo reale che verifica criticamente il nostro spesso passato
Che fa i conti con esperienze di sinistra che in questi anni si sono avute anche fuori dal partito comunista
Che si incontra con quali le culture che arrivano e possono arrivare alle idealità comuniste dall'ambientalismo dal femminismo dalla battaglia pacifista
Che sappiano cogliere quelle tensioni ideali e quelle ricchezze di esperienza sociale che vengono da vaste aree avanzate del cattolicesimo italiano
Un processo reale dunque che si articoli in forme nuove molteplici differenziate di organizzazioni di circoli di comitati e coordinamenti e che cominci a vivere in concreto e a sperimentare la formazione di un nuovo diverso partito più aperto più democratico noi abbiamo un movimento una nazionali vogliamo essere riconoscibili
E vogliamo dare riconoscibilità questo processo proporci comune elemento di organizzazione di servizio fuori da ogni centralismo burocratico o da volontà di sintesi aprioristiche ma detto ciò con grande chiarezza
Noi siamo pienamente e praticando uno io praticando questa linea pienamente convinti noi crediamo che un movimento nazionale organizzato collettivamente
Anche se non esaustivo di tutte le possibili esperienze di Rifondazione Comunista sia necessario e per diverse ragioni
La priva decisiva consiste nella Columbia cupezza e portata dello scontro in atto della nostra società e nel mondo è tornata la guerra ci si ripropone una lotta per la pace forte urgente quanto più complessa e difficile del passato
Sì acutizza lo scontro sociale di classe e quindi l'esigenza di dare vita a battaglie popolari forti durature cioè in secondo luogo una crisi democratica in Italia
Che può affrontarsi positivamente solo se si costruisce Nuova Democrazia nella società
E nel rapporto tra le masse popolari le classi subalterne ed istituzioni è in questo noi vogliamo impegnare i nuovi gruppi comunisti del Parlamento delle regioni delle province e dei comuni
In terzo luogo credo
La ricostruzione di una cultura diffusa di sinistra di una nuova ricerca teorica di una ricerca nel campo della cultura e dell'intellettuale e dell'intellettualità
Richiede una nuova scesa in campo degli intellettuali l'avvio l'avvento di una nuova generazione di intellettuali
E questa può trovare nella dimensione nazionale del movimento diffuso organizzato capace di comunicazione di far circolare le idee tale movimento può essere un punto essenziale di stimolo e di sostegno
Infine c'è una ragione direttamente politica
Da molti dati
E anche dalla riunione di ieri si ricava che le forze della rifondazione comunista che non entrano e non si riconoscono nel PDS sono molto ampie nei luoghi di lavoro nelle sezioni territoriali nelle istituzioni
Questa forza
Questa forza e noi ci auguriamo che aumenti ancora
Pur non essendo già un partito non deve essere solo fra non deve essere frammentata e dispersa può e deve avere da subito un suo peso nella stessa vita politica italiana e in particolare nella sinistra se così non fosse sarebbe un impoverimento per tutta la sinistra e sarebbe un elemento di frustrazione e di chiusura per le stesse forze comuniste
E invece noi abbiamo cose importanti da fa da dire e da far valere anche subito proprio noi
Che assumiamo apertamente l'obiettivo di rifondare il modo autonomo un'identità comunista
E una forza politica che la invitarmi possiamo operare compagni in modo più incisivo senza dannose concorrenze
Senza manovre confusioni per avviare nuovi percorsi di unità della sinistra la proposta federativa
Che noi abbiamo sostenuto nel corso del congresso del Partito comunista dell'ultimo congresso oggi per noi assume una nuova valenza è evidente mi pare che noi siamo dentro un processo di riorganizzazione della sinistra
E Dini dislocazione che sembra destinato ad accentuarsi
E che investe noi stessi altre forze che lavorano ad una rifondazione comunista il grande filone riformista la sinistra che vive nei movimenti pacifisti ambientalisti
Eccetera ebbene noi crediamo che è una ipotesi federativa di tutta la sinistra
Si possa praticare in concreto per carati per passi successivi
E possa essere una via molto migliore molto più efficace di quella che invece appuntato a scolorite le identità a contaminare e a confondere ma non ha ottenuto risultati positivi
Queste una linea che noi studia studieremo insieme praticare mi insieme facendola crescere nelle diverse realtà
E questo sarà uno dei modi nostri di fare politica di agire da subito per un contributo costruttivo positivo per l'intera sinistra per realizzare un'alternativa al sistema o di potere della Democrazia Cristiana compagne
E compagni non so se sono con questo mio breve intervento sono riuscito a dare il senso del lavoro che abbiamo fatto ieri ma altri lo hanno già fatto e lo faranno lo farà cara compagno Garavini a conclusione un dato vorrei che fosse chiaro ormai il ventesimo congresso del PC e alle nostre spalle
Noi abbiamo scelto di non entrare nel PDS di avviare oggi un movimento nazionale per la riforma cui per la Free Fondazione comunista e di puntare domani alla costruzione di un nuovo partito comunista è stato usato
è stato usato da qualcuno di loro da qualcuno nei nostri confronti il termine scissionista che mi pare decisamente improprio comunque comunque compagni comunque non importa
Non importa mettiamoci anche questo alle spalle e attendiamo con serenità che tutti ci chiamino con il nostro nome che è molto semplice conosciuto dagli italiani comunisti ma forse
Ma forse
Ma forse compagni
Compagne e compagni non basterà attendere
Anzi ne sono certo non basta attendere i comunisti o anche come qualcuno forse in modo più proprio ci definisce anche oggi i neo comunisti ci saranno saranno visibili riconoscibili sette
Con grande impegno con determinazione paziente
Con quell'entusiasmo che sembra così difficile nel tempo dello scetticismo della indifferenza ai della solitudine riconoscendosi di nuovo gli uni con gli altri
Sappiamo riprendere la battaglia ideale riproporre le grandi lotte dei lavoratori e del popolo
Vivere e presentarci al Paese come una forza politica in formazione ma proprio per questo capace di portare la politica stessa nella vita sociale e civile di questo Paese un dato vero di novità e di trasformazione per la democrazia e per la trasformazione socialista del nostro Paese
Caricato boh vivamente ringraziare lancerà una comunista teatro dell'opera e crediamo manca Subdivision
Ambientale puntualizzare reale Brancaccio dell'opera e anche
Errore ingraziare di tutto cuore la presenza dei compagni senatori Municipio hanno dato vita poco
Mai mai deputati alla Camera veniva che sono qui presenti con orrore
Lavoravano
Aurelio Crippa segretario della Camera del lavoro di Sesto San Giovanni
Alcuni giornalisti mi hanno domandato
Se la scelta che ho compiuto debba considerarsi incompatibile con la mia responsabilità politico sindacale la CGIL
Li ho invitati gli ho invitati a darlo
A dar loro una risposta a questa domanda
E sei conclusioni ritenevano che esprime le proprie convinzioni ed opinioni
E fare con coerenza le conseguenti scelte politiche
Era da ritenersi una grave colpa militerà e sono colpevole
Ma occorre
Ma un consapevole colpevole che non si pente ed è felice se così si può dire
Di essere qui con voi compagne e compagni per intraprendere necessario duro lavoro perché nel nostro Paese continua ad esistere una rinnovata autonoma forza comunista
Ma sono ormai tante le colpe che cominciano ad essere da te al mondo del lavoro i lavoratori troppo non si capisce perché nonostante la posizione del gruppo dirigente sindacale i lavoratori continuano insistere a sviluppare la mobilitazione per fermare la guerra nel Golfo Persico
E da richiedere che il proprio sindacato su un'adeguata iniziativa
Non so se è giusto gridare o è meglio manifestare in silenzio di fronte a tanta tragedia
Quello che so e deve essere chiaro che è inaccettabile una posizione che rivendica sicché il silenzio per non disturbare il manovratore
Non mi sembra
Amici e compagni del gruppo dirigente sindacale che sia venuto il momento a fronte del massacro Renato ai pericoli di allargamento del conflitto
E all'iniziativa che e cominciati in questi giorni dell'uso del nostro territorio operazioni militari che sia giunto finalmente il momento di scendere in campo
Usando e perché no anche l'arma dello sciopero generale per far sentire la voce
Per far sentire la voce pacifista del mondo del lavoro
Si addebita anche i metalmeccanici di essere diventati dei massimalisti
Perché non ci si ritrovano rispetto le decisioni assunte né tanto meno risultati
Addirittura
Si rende colpevole quel lavoratore che hanno avuto il coraggio di rivendicare che il conteggio delle indennità di mancata messa forse utilizzato così come si prevede e addirittura si è ricorso ad un accordo per evitare un riconoscimento che si è avuto a livello giuridico voglio dire al gruppo dirigente del movimento sindacale
Che piaccia o non piaccia
Non mi sembra di cominciare a di vedere e di non considerare questi atti del movimento operaio come Coltrane ma prendere atto che i lavoratori e le lavoratrici pensionati hanno capito la lezione di questi anni
Le classi borghesi il padronato hanno riconfermato la loro risoluto posizione qualsiasi modificazione dalla struttura e degli equilibri economici e sociali
E quindi perché non trarre la lezione che non serve a nulla fare negare incontrollate padroni sperando che esili trasformano i Nuovi Investimenti in sviluppo e l'occupazione perché è non capire che le crisi e le difficoltà non si risolvono in ponendoci altri sacrifici a chi li ha sempre fatti ma bisogna cominciare a farle fare a chi non le ha mai fatte nel nostro
L'esigenza di fare compagne e compagni che sia quella di ricostruire un grande movimento di lotta per unità e cambiamento nel nostro Paese
Dove la prima questione che si impone è quella di cominciare a mettere in discussione un sistema quaestor quello capitalistico che dà pieni poteri e padroni e nessuno a chi lavora
La strategia che dobbiamo fermare e quello che affronta alla radice le cause dei mali che viviamo che sono prodotti da questa società e proprio per questo va cambiato
Si è parlato molto
In questi ultimi tempi di una CGIL burocratizzata di imballata non in grado di attuare una linea la realtà compagne e compagni mi sembra un altro siamo in presenza di una CGIL questo sì senza una linea di classe e oltre tutto burocratizzata arriva alla
C'è l'esigenza quindi di un progetto politico per un sindacato di classe nel nostro Paese un progetto politico che con Chaplin ska conflitto sociale come fondamento della democrazia e vitalità per le stesse istituzioni che recupera le caratteristiche di classe di forza antagonistica capitale del sindacato della CGIL capace di toccare i nodi delle condizioni di vita di lavoro delle classi subalterne in questo Paese che produca in particolare nel Mezzogiorno una rottura verticale con la pratica consociativa e subalterna agli assetti di potere un progetto politico che lo consideri definitiva la sconfitta che abbiamo subito trovi energie cultura per difendere larga la democrazia nel nostro Paese per impedire la frantumazione fra i lavoratori e la separazione dalla politica
Che non capitoli di fronte la cultura liberale tesa a legittimare l'egemonia della libertà di mercato a esaltare i meccanismi di competizione a vedere lo stato della solidarietà sociale valori del negativi
Un progetto politico che raccordi la lotta sui problemi più acuti delle condizioni di vita di lavoro
Dei lavoratori e delle lavoratrici con l'iniziativa si consideri più complessivi di grande valore politico ideale come la pace il disarmo l'ambiente la questione femminile
La solidarietà internazionale tenendo aperta nel contempo la prospettiva di una società diversa fondata sui valori radicalmente alternativi
Un progetto politico per un sindacato che rifiuta la centralità dell'impresa del profitto dell'efficientismo dice mantiene aperta la riserva critica sul continuismo in un mondo in cui c'è chi soffre ancora di fame muore di fame
Sostiene la liberazione dell'uomo e dell'ambiente dallo sfruttamento tutele rivendica diritti fondamentale di libertà per tutti
Nota per eliminare ogni fattore che limita il ruolo della donna la società intacchi la sua dignità personale ostacoli suo diritto lavoro l'accesso a tutti i livelli professionale
Un progetto politico per un sindacato che persegua il continuo progresso sociale sino all'emancipazione completa dal lavoro che persegua l'obiettivo prioritario della piena occupazione
Attraverso la programmazione democratica che qualifiche dall'Acri intervento pubblico stronca il parassitismo ed elimini gli sprechi metà sotto controllo l'attività delle grande concentrazione di potere industriali e finanziari un sindacato quindi di Progetto di lotta
E ricostruisca rapidamente un movimento rivendicativo per il lavoro il salario il fisco invertendo il senso della distribuzione del reddito che è avvenuto negli ultimi decenni l'orario ridotto di lavoro una con una riduzione generalizzata a parità di salario
L'ambiente in cui la salvaguardia della natura si accompagna la difesa della salute sui luoghi di lavoro sul territorio le pari opportunità fra uomo e donna
Un meccanismo di adeguamento automatico di fronte a un'ingiustizia che quello delle pensioni per i compagni che hanno costruito la ricchezza in questo Paese
Venti
Con un atto unilaterale dalla CGIL da milioni di suoi aderenti ha sciolto la corrente di unità sindacale
Questo è stato percepito da molti nel nostro Paese come la fine di una presenza comunista nella CGIL se è così bisogna dire forte e chiaro a costoro che la disgregazione dei comunisti resterà un'illusione sia per trentini sia per qualche e soprattutto Carlo signori
Ma quale scoccare compagnia quale compagni
Si pone immediatamente un obiettivo di battaglia politica nel sindacato
Battere il tentativo in atto inaccettabile
Di azzeramento della dialettica politica chiedendo ai militanti della CGIL la rinuncia ad essere comunisti socialisti socialdemocratici riformisti liberaldemocratici
I lavoratori e le lavoratrici non solo hanno il diritto ma anche il dovere sociale di sostenere una loro concezione della società e se è sbagliato
Far prevalere su tutto una logica di partito è giusta invece discutere alla pari fra i lavoratori e a rimettere a loro alla loro decisione della maggioranza Cuesta è la regola però ogni organizzazione che volesse polarità democratica
Questo è quanto occorre conquistare nel prossimo congresso
Della CGIL erotico compagni a fronte di una situazione pericolosa di una situazione che vede nel tempo dei diritti da tutti conclamati
Espropriati ad iscritti ai lavoratori il diritto di decidere i diritti di partecipazione certi nei confronti del loro sindacali
Tale che Vasta è la sensazione e qualcosa di più che oggi vige nel sindacato nella CGIL un vero e proprio regime di Ardito
Da troppo tempo ormai il rapporto tra gli iscritti lavoratori e sindacati e privo rilievo le condivise
I lavoratori in molti luoghi di lavoro non sanno più come tardi
Tratto dal loro sindacato non sanno più se saranno consultati c'è il sindacato verificherà con loro il mandato concludono un accordo e queste la condizione drammatica dei metalmeccanici che non sono stati chiamati a decidere del loro contratto
Da qui care compagne e cari compagni l'esigenza di una lotta a fondo nel congresso della CGIL per la riconquista di un sindacato democratico che fonda il suo carattere nel valore attribuito al rapporto con i lavoratori che senta la necessità di saltare la concezione del sindacato come soggetto di rinnovamento
Al ruolo di protagonisti che in questo progetto devono avere i lavoratori iscritti non come entità astratta ma come individuo che dentro l'organizzazione sindacale la CGIL hanno il potere di decidere devono decidere
Mi sembra care compagne e cari compagni che sia giunto il momento di contrastare la gara che ormai non conosce confini
Rivolto ad azzerare tradizioni ad eliminare ogni radicamento sociale
E tempo di difendere di riportare alla superficie di affermare quei principi e quei valori
Di umanesimo di solidarietà di giustizia sociale che sono stati gran parte del processo storico di avanzamento del movimento operaio
Del suo irrompere sulla scena politica del suo farsi componenti ineliminabile della democrazia
Quei principi e quei valori che le attuale figure rampanti presenti non soltanto nelle pero depotenziati economici
Ma purtroppo nell'attività editoriali e culturali sociali e politiche anche nella stessa sinistra nel sindacato così tanto disprezzavano con iniziative prese come sono in un modo farne etico dal miraggio di un efficientismo finalizzate esclusivamente al profitto
E dal domicilio
Siamo dei tumori siamo degli irriducibili così si hanno classificato il compaio Garavini ha già detto ai giornalisti di non sforzare la loro vena culturale chiamati ci come siamo comunisti
Una giornalista una giornalista questa mattina guardando la sala
Mi diceva sono molti gli anziani
Quasi ad affermare
Quasi ad affermare che siamo un gruppo di nostalgie nei ho risposto a questa giornalista rispondo anche agli altri giornalisti io sono fiero di essere con questi compagni
Sono fiero di essere con loro perché è solo una storia del Partito Comunista Italiano è solo una storia delle rotte della democrazia per il nostro Paese
Ho detto a questa giornalista
E voglio dire anche agli altri giornalisti non guardate ci con le lenti del direttore
Ma guardate sì con la realtà parlate con ognuno di noi qui troverete i giovani gli anziani le donne gli uomini siamo la parte sana del Paese quella onesta e laboriosa
Guerra
Quella che paga le tasse
Quella che paga le tasse e fa della moralità una propria regola di vita guardate amici giornalisti qui ci sono le mani pulite di quelli che si sporca da solo per lavorare
Quelle mani che si sporcano esco tireranno a sporcarsi perché ci sia la ricchezza del Paese anche per voi e soprattutto perché continua a vivere nel nostro Paese la democrazia
Sì
Mai da nel centro nord per vincente a causa della neve polverone sull'autostrada decine di macchine e numero in pullman compagne e compagni che vuole
Terrore
Questo comunicato rigettato trasmesso
I comunisti della sezione Palmiro Togliatti di Ostia Ponente
Riunitisi in data sei febbraio novantuno valutate le conclusioni del primo congresso del PDS
Non rispondenti alle aspettative ideali impegno politico sia sul piano internazionale interno hanno deciso all'unanimità di non aderire al PDS firma
Mantenere comunque la sede della sezione Palmiro Togliatti come
è presente in sala anche il compagno onorevole Ettore Masina del gruppo della fine
Ora compagno Luigi Pestalozza reiterata tribuna nelle come la liberazione di molti nomi intellettuali che sinora hanno aderito alla nostra iniziativa
Boncompagni prima
Prima di leggervi questo lungo elenco devo legge saluto che ci manda il compagno Sylvano Bussotti
Che purtroppo non può essere presente doveva esserci appunto a cui doveva essere qui appunto con noi raggiungendo cita la sua residenza fuori Roma Sylvano Bussotti il grande noto compositore
Doveva e voleva portarci il suo saluto la sua solidarietà e io voglio ricordare bussò Sylvano Bussotti è l'autore di uno dei capolavori della musica contemporanea intitolato i semi di Gramsci
Ma ieri sera ci ha telefonato anche per un'indisposizione improvvisa e forte non può muoversi
C'ha pregato però di dico ugualmente in questa forma indiretta
Che ha condiviso pienamente la nostra scelta al congresso di linee Jacopo e che ha approvato un grande sollievo ha sottolineato un grande sollievo
Quando ha saputo che i Comunisti organizzati continueranno a esserci
Con il loro nome con il loro impegno a tenere presente alta nella società nella vita la questione comunista
Sylvano Bussotti ad esempio dunque alla nostra manifestazione di oggi ci manda il suo saluto il suo incoraggiamento continuare esigue nota così ci ha detto per il prossimo appuntamento al compagno Bussotti che ringraziamo per il suo messaggio inviamo gli auguri di rapida guarigione ricordano i saluti
Vi leggo ora lei dico degli intellettuali artistiche da ogni parte d'Italia in questi pochi giorni cambia spesso il loro sostegno
Fulvio Abbate scrittore Giacomo Manzoni compositore
Augusto Tretti regista Mariolina ENI Università di Utrecht
Riccardo Lucio Università di Trieste Guido Aristarco uniti Università di Roma
Luigi Veronesi pittore Maria Garanzini Università di Milano
No no no vengono a manifestare il loro interesse ed altri Mattia nel nostro movimento a sono sempre garantiti
Ora
Restiamo attenti a seguire
Frazione del compagno occorre no
Silente fino
Compagni
O il governo
Silenzi hanno
Compagni stavo leggendo un lungo elenco
Dei cittadini
Gli esponenti della cultura è una cosa importante che aderiscono alla nostra iniziativa quinquennio prestare attenzione
L'Italia è così il segno Bello vuoto che noi attribuiamo all'intelligenza attività operativa nell'arte e nelle scienze
Franco Fabbri musicista ventaglio Kosovo Università di Napoli mani azeri Università di Roma
Candidati scrittore e poeta
Già muovendo strategia universitari d'eresia
Antonio mondo universitari italiani telefonavo belli pianista Maria Teresa Gallo scrittrice domani Pacciardi università dipendente c'era un'unica Università di Roma
Antonello D'oro compositore Sassari Guido Oldrini Università di Bologna Claudio villi Università di Padova Enrico Intra musicista celebre pianista agente
Salvato ma il drammatico Università di Venezia Teresa Hindenburg Università di Milano Umberto Carpi Università di Pisa Severino Galante universitaria interi di Padova Giuseppe Prestipino docente universitario Luigi passati Università di Pisa bancari pianista vicedirettrice del Conservatorio di Bolzano
Piero Vivarelli regista coperto vado musicologo guidava la purea Università di Bologna Franco artefice Università di Milano Andrea Cardone professore pari Adriano Guarnieri compositore Oliviero Diliberto docente universitario universitario Cagliari Costanzo Preve professore provino già grande grande Giancarlo compositore Castri Fabrizio compositore e meglio Salvadori segretario autoferrotranvieri Roma CGIL Sanremo avente un vicepresidente internazionale a tutti questi pompa
Quando sono diventata comunista
Io credo
La frase che giustifica
Che definisce un sentire ad un vissuto che sono difficilmente ripetibili
Nessuno di noi qui dentro nessuno di
Di tutti quelli che sono seduti qui a delle migliaia di persone che sono fuori nell'Est
Ognuno di noi ha trovato un momento della sua vita nel quale ha scoperto con stupore forse anche con un po'di timore di essere diventato
Toh comunista
E questa è una cosa che credo
Ognuno di noi sente dentro
E che ci fa essere qui oggi e ci ha fatto essere ieri nell'Est a delle manifestazioni per la pace nelle manifestazioni per i diritti civili delle dimostrazioni per i diritti dei lavoratori
Quando sono diventato comunista
E quando sono diventato comunista visto avuto fremiti e Paure
Una paura che io potrei tradurre nella paura di
Di perdere qualcosa ma non di perdere qualcosa di mio quanto di perdere quello che io sono facendo perdere qualcosa ad un altro
E cioè mi hanno questo
Questo
Scrisse
Il mio rifiuto di questa guerra e non perché ho paura di perdere qualcosa di mio mio fratello che andrà militare fra poco forse se riesce fare obiezione totale ogni nome ha vinto il mio compagno
Io ho il mio figlio non ho paura di perdere solo questo anche questo e non ho neanche paura di perdere qualcosa che così però nostro il collettivo nostro e cioè il petrolio no queste cose non solo quelle che mi fanno paura
Impone diciamo situazioni indiano costante con gli altri economico infatti
La differenza arbitrariamente le differenze costruisce le persone
Uomini e donne
Arricchiscono l'essere e lo trasformano in quell'ordine quello che interloquisce filiale si domanda in quello che a volte riesce a trovare delle risposte e a volte fa fatica ammassati comunque c'è uno bagno
Che sicuramente domande cerca Russia risposte quando sono diventano insistendo e credo che tutti noi abbiamo conosciuto il significato internazionalismo non ho potuto non interrogare sulla guerra e sulla pace insomma il sangue
E non c'è altro da aggiungere a quello che è stato detto
Che poi e che noi tutti sosteniamo c'è il ritiro delle truppe italiane
Diverse
In cemento ritiro delle truppe dall'UNESCO un'opposizione che si rispetta deve mettersi in conflitto costruttivo con la maggioranza che l'avvocato
Ognuno di noi formula deve cessare immediatamente info nell'ultimo
E bisogna lire una fase di costruzione di pace la conferenza mediorientali dove devono essere risolti tutti sì ma anche in questo caso un'abbondante questa conferenza di pace che tutti chiamano come unica soluzione del dello stato di cose per il segno
Questo ci vorrà almeno stando ai minori guerra in uno stato di
Non so del Medioriente che oggi che brucia no assolutamente ogni anno muoiono di fame diciassette milioni
Della guerra
Organismi internazionali addirittura a
Casa nostra diciamo che hanno la Somalia questa guerra dimenticata
Ognuno di noi sente che ancora nel cuore di donna dibattere e e di militante io anche così che non possiamo tollerare dove dove la nostra pagine costruita e mantenuta dalle guerre che qualcun altro combattente non
Senta costruito intollerabile pensavo il Sudafrica raccolta anche lei Mandelli Andrea Luca
Credo di sostitutivo elefante dello sviluppo nella senza stabile
La faccia di quella monnezza
Cereali Marcella nella tante nuove personali della morte era in media della morte per ipocrisia e
Per guerre combattute con armi che noi costruiamo negli anni
Mussoliniano nazionali voglio dire anche grossi problemi del Governo mondiale la seriamente e comune dello anilina degli oneri nel governo delle cose che oggi non appartengono isolato Marina
Non Nino Madonia continuare a gestire l'ecologia
Lei era sia la nasce
Non si possano continuare a gestire queste cose indurli striminzite ristretti come il club del sesso e della comunità internazionale addirittura nella stessa
E purtroppo
Prendiamone atto anche la stessa cinque sette anni vinto Dimitrov cinque Paesi che vengono fuori dal quello che l'anno scorso tutti sbandierando i documenti però
Di una grande esperienza
Ci annegamento di merito perché hanno vinto la Seconda guerra mondiale questi cinque Paesi che hanno aderito all'infinito sono i primi cinque ad essere usciti da Yalta quel patto che ognuno di noi ha messo in discussione e che a quanto pare funzione per discutere solo una delle parti e non tutte e due
Contrari
Che lei possiamo fermarci e rimanere a dire vogliamo fermare la guerra vogliamo fermare questa guerra ok fermiamo la guerra però dobbiamo anche assolutamente cambiare la pace questa non è stato
Daniele
Quando sono diventata comunista
Io ho capito e compreso io ho studiato e ho sentito le storie racconti di tanti comuniste di tante comunista i comunisti
E la storia delle lotte del movimento operaio le lotte per l'uguaglianza di lavoratori e le lavoratrici le lotte delle compagnie donne per la parità e l'uguaglianza tra i sessi ma per il rispetto della differenza
Quando ha sentito tutto questo ho compreso e mi ricorda il diciottesimo congresso
Ho chiesto
E di appartenere in qualche senso a questa grande tradizione
Io ho chiesto
Di avere un appoggio che non era personale non era neanche di razze non appoggio tra compagni
Sulla questione che considero dirimente però prima per il futuro di una sinistra che tale si voglia chiamare l'uguaglianza e diritti degli uomini e delle donne a prescindere dal colore della loro pelle
E io ho finito quando io sono diventata comunista compagni compagni qualcuno l'ha detto che era molto carina era un'utopia carina è probabilmente sì interverrà in un sacco di persone intellettuali lavoratori che si stavano tutti in qualche sezione in qualche convegno a dire si siano comunisti però non c'è futuro e utopia
Ed è sogno
Però con tannini
Ancora rimango di questi temi Anna perché sognare vuol dire avere nostalgia di un futuro
Senatore organici alla sinistra indipendente
Invitato per il coordinamento della parte comunica che a Sigonella lunedì diciotto febbraio vi sarà una manifestazione contro la guerra per la pace alla quale noi abbiamo
Risale compare mio vicino a tappa agli atti dell'esecutivo nazionale del Partito dei comunisti catalani
Roma dirette sono dei compagni comunisti del Cile
Ma troppo non sono in grado di reggere i comandanti partigiani Amerigo borchiati Alberto marito
Avvocato
L'ultimo intervento prima quello del compagno Garavini lo scrittore Francesco Leone
Ma la tra l'altro Franco e l'altro Ocalan
Sono uno degli intellettuali coinvolti questo decisivo passaggio e sono venuto apportare a decisione e contributo
Assai riprende lasciati mi riflettere un minuto sul problema del nome
Io come scrittore sono un tecnico della lingua e ironicamente dico
Che è il più grande dei teorici della lingua oggi che si chiama critiche ha detto che il nome è un indicatore rigido
Con un attaccapanni molto semplicemente nella nostra vita quotidiana e non si può dunque ballare sul nome
Non si può mutare il nome come se fosse un mutamento Piparo Olla
Il nome è più impegnativo pur essendo al singolo o segno e più impegnativo del discorso spesso rappresenta
Una serie di scelte ha uno spessore
Con questo certamente voglio riferirmi
Particolarmente ai compagni tessono come interni Zatti integrazione autentica ma come Interni Zavattini dentro un altro nome un altro indicatore che indubbiamente gli fa attaccare la loro tattica in un posto sbagliato
Noi dobbiamo ovvero estinta per tutti questi compagni dobbiamo dire stima e attenzione soprattutto ai più giovani
Che dal sessantacinque in poi si sono schierati
Contro la società esistente coloro a loro iniziativa
Io personalmente li ho seguiti sono stato militante maoista per un tempo molto lungo
Sono stanco e con me molti di sentirmi dire
Da compagni da intellettuali di grande o piccolo bombe con un indicatore o con l'altro di sentirmi dire vetero marxista come noi mette la marxisti valori siamo ragazzi primi i Yvette
Sono sepolti
Voglio farvi notare che avviene un fatto teoricamente sul piano politico importante oggi non solo festoso ma importante teoricamente
Se non ci fosse stato un gruppo che riprendeva e ricominciava il discorso comunista
Poteva anche dei RIS si poteva anche dirsi giustò problematico ciò che è accaduto ma oggi questo gruppo c'è come tale veramente non giusto
Ciò che è avvenuto perché nella tradizione comunista chi vuole cambiare nome senso dell'organizzazione e esce
Tutta finita tutte finita
Forse prima forse prima molti compagni non pensavano che ci fosse un gruppo piccolo grande non ha importanza i comunisti hanno cominciato sempre in piccoli gruppi
Accesso non è di aggregazione spicciola il processo può passare del del mutamenti Bruschi erano pressanti noi sappiamo perché fa parte della vita
Insieme che dalla storia il rovesciamento brusco delle situazioni
Che sconvolgono anche il ricordo ed era valutazione di quello che era avvenuto prima noi tutti abbiamo cambiato idea di quello che è avvenuto anche nell'ottantanove
Di recente in questi giorni cambiato valutazione
Ora dunque siccome non è andato tutto il resto disperso
Ma esiste un piccolo enorme gruppo mettiamo insieme le due cose facciamo questo che in letteratura si chiama ossimoro piccole norme gruppo che continua vicino a domandare ai compagni che prima erano nel PC e che non si fanno parte di questo piccolo enorme gruppo biondo mandati si si rendono conto che hanno è in questo momento sbagliato completamente sul piano della realtà comunista
Non si rivendica un patrimonio va solo a vivere ma si rivolge al suo patrimonio si rimettono dei beni materiali che fa perché fanno parte della azioni non sono semplicemente dei beni che ci ha crescono e no ci sono necessari perché lo scontro la difficoltà a tra poco e tutto informazione
E l'informazione chi oggi il settore trainante e il settore trainante del mondo capitalistico
Di formazione e quella tipo sconfigge cenno non certo la passione però l'informazione dobbiamo stare molto attenti
E quindi cominciamo a dire sul piano della lealtà che c'è stato oggi visto che c'è un gruppo che riprende il giorno dopo una scissione molto grossa
Di una di una fetta di Polito maggioranza io non so cosa sia la maggioranza è un'altra cosa e negli ed è la base alla maggioranza
C'è un attento
Una parte
Una parte significativa in buoni rapporti con l'informazione dei suoi centri di potere mettendone in dubbio ecco noi dobbiamo chiarire chi dobbiamo chiarire quindi io domando ai compagni che oriento non le nostre azioni
Domando di mettere questo questo accento
Oggi è stato una scorrettezza comunista aveva ritenuto che uscissimo noi tutti gli altri sono usciti e tutti gli altri
Hanno rinunciato qualche cosa per tradizione
E per questa ragione mi pare che oggi ora concludo e per questa ragione che oggi ci troviamo in una situazione di una novità
E di una qualità straordinaria guardate e solo nel venti trenta in T quattro con le tesi di Roma
Che c'è un nesso come c'è oggi terra nella parola comunista tra l'egualitarismo suo eloquio egualitarismo progressivo il file dell'uguaglianza di tutti eguaglianza reale
E non solo dei diritti e il materialismo e la prima volta dal ventitré ventiquattro tutto nella storia della cultura della politica italiana e hanno dato più scombinato ora si ripresenta con questa fondamentale ripartenza comunista vuol dire insieme
E in qualità Rio e materialista e così che ripartiamo
L'inquinamento gli aperti a tutti sono oggi a tutti evidenti le priorità che bisogna fissare del nostri compiti attivi teologia privi quali sono queste proprietà può priorità certamente i problemi e gli eventi della guerra ma per noi i problemi della guerra sono l'elemento interamente dico il rapporto fra civiltà
Va posto così il nostro chiarimento alla nostra azione come rapporto tra diverso e civiltà
Eternit ieri situazioni nel mondo con uno stato di uguaglianza dei popoli che dentro tutto il discorso populista mai stato dimenticato è stato trascurato
Mentre come ho detto il problema della nostra garanzia è dato dall'informazione della circolazione noi ripartiamo dei grandi principi
Ci poniamo il compito dell'analisi nell'oggi
Anch'essa trascurata il complanari si vuol dire vedere ogni in ogni circostante in ogni dettaglio con precisione che cosa avviene di nuovo alla luce del sole e nero terzo tempo
Dietro le quinte o sopra le nostre teste chiarirlo esplicitarlo degli aspetti economici gli aspetti politici e degli aspetti dava nostro Marita
Vi mando un saluto e insieme applaudiamo a questo grande momento di ripartenza e di ripresa profonda
Attenzione del comitato editoriale del periodico comunisti oggi che ringraziamo
Avvocato
Fallito di solidarietà filosofo Mario Vegetti dell'università famiglia
Presente in sala
E lo fa richiamo particolare valore l'onorevole Eugenio Melandri inventato
Presente sa della presidenza con noi il sindaco di una città capoluogo il sindaco di Carrara Fausto
Abbiamo
Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto questa mattina compagne voi lo vendette papà di telegrammi biglietti lettere di adesione
Che ci riempiono di grande sicurezza e fiducia
Per il nostro movimento per lo sviluppo della nostra iniziativa non riesco non possiamo dare conto di questi diversa
Ma ringraziamo compagne e compagni e insieme ci impegniamo per riportare a loro e a tutti i lavoratori ai giovani del compagno messaggio nostro d'imperio di iniziativa di lotta per lo sviluppo di una rifondazione comunista in Italia
Ora ora alla favola corso
Concluderà la nostra Grande Assemblea il coordinatore nazionale del nostro movimento il compagno Sergio Garavini
A
A fine aumenta
Compagne campane
Certa un momento questo per noi tutti di grande responsabilità
E forse
Quando abbiamo convocato questa Assemblea
Non avremmo pensato
Che la partecipazione potesse essere così basta anche forti porterà fra
Siamo qui compagni e compagne
Nella nostra iniziativa per un'autonoma Rifondazione Comunista
Che abbiamo intrapreso
Perché risponde ai nostri ideali
E alla nostra cultura
E tanto basterebbe
Ma è sempre più evidente che essa risponde a bisogni politici reali
Nella guerra
E nella campagna bellicista e conservatrice in atto nel Paese
Si vuole dare per scontato
Che i comunisti non servono sono un residuo storico
Ma così
Si intende proprio creare una condizione essenziale
Perché l'involuzione conservatrice sia egemone
Perché la guerra cancelli ogni speranza di una trasformazione
Nel senso della solidarietà sociale e del progresso democratico non lo possiamo e non lo dobbiamo consentire
La nostra iniziativa vuole riaprire una speranza
Vuole rialzare una bandiera facendo un discorso che dia forza fiducia
Ma per farlo deve essere un'iniziativa comunista pienamente autonomo
Abbiamo consapevolmente rifiutato a questo fine di aderire al Partito democratico della sinistra per ragioni davvero fondamentale
Questo PDS
Nato senza una convincente piattaforma politica
Senza un indirizzo culturale omogeneo
Con un gruppo dirigente profondamente diviso
Ma con al fondo un determinato orientamento dimostrato anche dal modo come il compagno Occhetto è stato eletto segretario
Questo
Questo orientamento il distacco
Dalla cultura e dall'esperienza dei comunisti
L'approdo ai diritti sì riformisti dei liberaldemocratici
Non è e non sarà lineare questo processo nel PDS
Perché con tutta l'area della rifondazione comunista interno al partito e perché resta pur sempre una memoria storica e politica che viene dal Partito comunista italiano
Ma il fatto politico questo PDS con questo prevalente orientamento e valutiamolo questo fatto
In termini oggettivi e razionali
Con lo spirito critico ma anche unitaria
La prima conseguenza
Che così è stato lasciato un grande vuoto a sinistra
E già l'esperienza della lotta del no nel PC
Del congresso che ha fondato il Partito democratico della sinistra
Di queste stesse giornate dimostrando
Che una lotta di corrente in un tale partito ha grandi difficoltà a comunicare con la società con la gente
Rischia continuamente di apparire soprattutto una divisione in tutte
Un fatto di professionismo politico
Naturalmente
Sarà di piena collaborazione il nostro rapporto con le compagne e i compagni che intendono impegnarsi nel PDS come Comuni
Danno
Sentiamo che ci vuole una scelta comunista di autonomia
Lo sentiamo tanto più pressante
Quando non è nemmeno vero che quel vuoto politico a sinistra sarà fatalmente occupato
Vi è una campagna politica e culturale nel Paese
Forte e martellante
Che da un lato
Dà per scontato che la nascita del PDS abbia liquidato la presenza in Italia
Di una forza politica e di una tendenza culturale riconoscibili come comunisti
E dall'altro lato
Pretende di dare altrettanto per scontato
Che il solo rientra mento possibile della vita politica e della cultura in Italia sia di destra sostanzialmente conservatore
Questo è il senso esemplarmente della campagna per la guerra delle pretesi
Presidenzialisti o di leggi elettorali e truffa
Delle persecuzione degli immigrati
Della impavida arroganza così dei centri del potere capitalistico come della lottizzazione del settore pubblico fra i partiti di governo
Questa campagna
Non può essere contrastata solo da posizioni difensive e confuse
Addirittura per certi aspetti partecipandovi
Come fa parte della sinistra e lo stesso PDS
Ci vuole una risposta che presenti nuovamente al Paese una forza critica autonoma che combatte per cambiare che non si mescola in questo andazzo conservatore che tenta
Tenta una risposta prima di tutto nella società
Bisogna ridare una speranza in questo senso e per farlo occorre il coraggio di riprendere nel Paese un discorso comunista
E bisogna farlo compagne e compagni prima che sia troppo tardi
Sentiamo in questo senso
Un'urgenza quasi un'ansia di andare avanti
Ci si dice
Ma questo discorso comunista può oggi essere soltanto minoritario
Ripiegato nel passato
Non siamo così arroganti da rispondere con un'alzata di spalle
Questo è un rischio ma si può andare come comunisti in ben altra direzione
Prima di tutto
Noi intendiamo collocare la nostra iniziativa in uno sforzo unitario per l'unità a sinistra
Al momento stesso in cui abbiamo constatato nel PC
La divisione fra una posizione comunista come la nostra e le tendenze riformiste liberaldemocratiche abbiamo proposto di ricomporre L'Unità possibile in un patto federativo
Questa proposta non cade
Perché respinta nel congresso che ha dato vita al PDS la riconfermiamo invece nel suo intento immediato
Nella sua portata di prospettiva
Ed è possibile che questo nostro intento si dimostrerà valido presto anche ai compagni
Che ne sono stati meno convinti
E poi
Noi intendiamo affermare il valore della nostra identità di comunisti
Affrontando il merito dei problemi politici e sociali
Delineando il carattere del nostro progetto
Per alzare davvero una bandiera comunista questo dobbiamo intendiamo fare
Aprendo un dibattito e sollecitando l'iniziativa più vasta
Senza rigidità organizzative oltre ogni centralismo con la più larga partecipazione possibile in tutto il Paese
In una grande opera collettiva di Rifondazione
E se questo nostro impegno compagni e compagne
Suscita curiosità fa intervenire personalità politiche che ci stono stati anche avversaria nel passato alle manifestazione invece di protestare noi dobbiamo constatarlo come un successore
Primo riferimento
Di questo nostro impegno e naturalmente la guerra e il nuovo quadro internazionale
è crollata in pochi mesi l'illusione
Che la crisi del socialismo reale desse vita a una interdipendenza pacifica è un Governo mondiale di pace
Che il nuovo clima internazionale segnasse una nuova fase di avanzata socialdemocratica e riformista nella quale collocare l'adesione all'Internazionale socialista si è trattato
Di un'analisi superficiale e strumentale però pericolosa
Che ha dettato non casualmente anche posizioni di consenso alla guerra
Dobbiamo invece Portici
I grandi interrogativi fondamentali
Sullo slovacco della crisi del socialismo reale
Sull'assetto del mondo delineato si con questa crisi
Sulla scelta della sinistra in Occidente
La crisi del socialismo reale chiude
Deve chiudere
Quella fase che in questi Paesi è stata assegnata
Non dal socialismo ma dallo statalismo e dall'autoritarismo bisogna ribadire
Bisogna ribadire una critica radicale di questa che è stata una vera e propria tragedia
Dunque una crisi che chiude che deve chiudere una fase ma per andare dove
Vale la formula semplicisticamente lanciata di uno sbocco segnato dal binomio mercato libero e democrazia parlamentare
I fatti sembrano dimostrare che i passi mossi in questa direzione hanno avuto effetti politici
In quanto hanno sbloccato la società e le istituzioni gran aperto una condizione essenziale di libertà politica e culturale
Ma è anche vero che non si è andati in questi Paesi
Verso un coerente assetto politico istituzionale
E che invece si sono aperte drammatiche lacerazioni di carattere sociale nazionalistico ed è
E gli elementi di comando centrale
Reintrodotti prima in Cina con la violenta è inammissibile repressione della piazza Tienanmen e poi anche in Unione Sovietica
Sembra che ripresenti no anche nuove forme di autoritarismo
Dunque siamo di fronte in quei Paesi
Ad una crisi non risolta nelle sue prospettive
Di qui il grande quesito se come possa delinearsi una soluzione che abbia un carattere socialista e democratico in cui gli elementi socialisti si identifichino non tanto nella proprietà strozzare quanto in forme di proprietà sociale e di gestione sociale
Nelle quali la democrazia si sostanzi nell'economia e nella società
Come nelle istituzioni
Essenziale
E allora riuscire intrecciare un dibattito e un confronto fra la sinistra in Occidente
E le forze tendenze presenti e attive nell'Est in cui siano riconoscibili protesi di analisi e di prospettiva che non ripresenti no il passato da superare
Ma che stiano in quella realtà
E non si siano ritagliati dalle nostre società capitalistica
Ma accompagna il e compagni essenziale valutare poi quale assetto del mondo si sia delineato con la crisi del socialismo reale
E la caduta della fase più acuta della guerra fredda
Evidente che in queste Evoluzione si è rafforzata all'influenza sul mondo delle grandi potenze capitalistiche
Non mi interessa definire o no questo assetto il termini di nuovo imperialismo la questione non è terminologica ma di sostanza
Queste grandi potenze hanno avuto un'espansione economica e tecnologica diversificata
Ne sono sorte nuove contraddizioni che sono importanti nella prospettiva ma non decisive nell'immediato per due ordini di ragioni
In primo luogo
Nella Germania l'Europa nel Giappone hanno messo in discussione l'egemonia militare e politica su scala mondiale degli Stati Uniti
La guerra in atto ne è una nuova dimostrazione
In secondo luogo da tempo la politica economica delle grandi potenze viene coordinata
Da tempo le grandi potenze hanno una grande influenza decisiva e concreta nelle politiche economiche sociali nel mondo
Che viene esercitata sia informalmente nell'azione concordata fra le banche centrali
Sia istituzionalmente attraverso le istituzioni finanziarie mondiali
La loro dominanti
Ora questo processo ha un indubbio carattere autoritario e discriminatorie
Cioè vero anzitutto nelle politiche sociali e di sviluppo del terzo mondo
Non può essere considerato casuale che negli anni ottanta all'espansione economica delle aree capitalistiche avanzate abbia corrisposto un regresso nel sud del mondo
Non solo
Ma è un fatto che in ogni parte del mondo
Le drammatiche contraddizioni e mi che e nazionalistiche
Il crescere di dittature sanguinarie di tragici conflitti hanno generalmente trovato nella forza delle grandi potenze soprattutto alimento non superamento questo dicono in Medio Oriente il conflitto fra l'Iraq e l'Iran
L'occupazione del Libano la questione palestinese
Questo dice lo scandalo di Siad Barre in Somalia
La rinnovati alimentata guerra civile in Mozambico in a bordo
La situazione in Cambogia questo dice l'occupazione americana appanno ma e a Granada e tutta la situazione dell'America Centrale
La contrapposizione
Contrapposizione fra Est e Ovest non aveva frenato questo complicato ma reale imporsi nel mondo di una condizione
Dove domina l'antico e attuale
Modulo di dominio
Quello del vivide et impera
Ma nemmeno l'affermato il superamento del più alto livello di asprezza della guerra fredda
In questo quadro
Per rispondere a un atto inammissibile come l'occupazione del guariti
Da parte di un dittatore che è stato negli anni Ottanta all'arma dell'Occidente controlli virale
Prestata dislocata in Medio Oriente una enorme armata lanciato in una guerra spaventosamente devastante
L'orrore della guerra può spingere a reazione tutte di sentimento
E queste possono pure essere contraddittorie di spinta alla pace ma anche di consenso una guerra che si vuole apparire
Fare apparire come giusta è inevitabile
Ma stiamo alla ragione
Con la ragione stiamo alla politica
E nella sfera della ragione della politica poniamoci interrogativi essenziale
è vero che lei mi qui tale barbarie le occupazioni abusive sono nel mondo aspetti di una situazione complessa e difficile
Ma la parte del mondo
Che ha mandato e sostiene la Grande Armata nel Golfo
In generale non fa nulla contro i Tanzi consente a ENI equità barbarie occupazione abusiva
è evidente che in tale sicuro quadro
Ben difficile attribuire a questa guerra il ruolo di riparatrice di torti e pulitrice del tiranno
Quando nello stesso Medioriente
Ci si rifiuta concretamente di intervenire
E non si fa nulla per imporre l'applicazione delle stesse ed il risoluzioni dell'ONU
Contro l'occupazione siriana del Libano e l'occupazione israeliana della Palestina
Allora
Allora la guerra in atto non può essere presentata semplicemente come un atto di giustizia
è il più forte cioè le grandi potenze capitalistiche Peres gli Stati Uniti che Cherie che chi e come deve punire e come premiare
è il più forte non il giusto
Chi è mentre vuole schiacciare il dittatore Saddam Hussein che ha occupato il cofanetto però assecondato il sanguinario dittatore Assad che occupa il Libano
Condusse
Nel consente che i palestinesi siano da anni in regime di occupazione militare
Non solo
Ma questa politica
Si è dispiegata con una violenza le norme ha voluto dimostrare la forza spaventosa del Drago scagliato i fulmini di un dio vendicatore
Per cui è scattato un meccanismo di tremende conseguenze
In primo luogo
Perché le tante iniquità del mondo non possono essere domate con la forza delle armi delle grandi potenze
A meno di pensare a una nuova inimmaginabile tragica epoca di guerra
In secondo luogo
Perché la resistenza al drago della guerra
Pure se condotta da un tiranno sanguinario per un mini giustizia inammissibile
Non può alla fine non assumere anche la palma del martirio il carattere di un esempio eroico per tutti i popoli che si sentono oppressi e minacciati
E se non si spegne il fuoco della guerra la prospettiva nella pratica del conflitto armato e nella sua logica politica e l'affermazione di un comando nel mondo che troverà enormi resistenze contraddizioni
Dunque con la forza della ragione
Il secondo ragioni proprie della politica che va sottolineato il bisogno di spegnere il fuoco della guerra e di ricondurre
Il motivo del conflitto alloro
In quanto autorità politica e diplomatica che possano come tale
Imporre la fine dell'occupazione del combined con la forza dimostrata con l'avvio di una trattativa globale sulle questioni aperte nel Medio Oriente dal Libano alla Palestina
Rivendichiamo che l'Italia si muova così
Con un atto che dia il segno della volontà di cessare il fuoco di tregua bisogna che siano ritirate le nostre armate dal gol
Bisogna che non siano utilizzate per la guerra le basi e attrezzature per esempio il nostro corretto
Questo lotto concreto che l'Italia il nostro Parlamento e governo possono e devono fare
Questo dipende da noi e questo rivendica
E sapete
Rivolgiamo questo nostro impegno anzitutto verso l'unità con i cattolici in lotta per la pace
Un movimento che si è mosso così ampiamente e profondamente
Comunicazione fra noi e loro è oggi essenziale e proprio precisamente sul punto della pace delle rifiuto di un Regolamento del mondo attuato con la potenza delle armi
La guerra non è una parentesi che si apre e si chiude una logica di dominio e di potenza da combattere democraticamente e pacificamente
Noi abbiamo da dire ai cattolici che per noi comunisti
La pace non è semplicemente una parte del nostro indirizzo ideale politico
Una grande e generale pregiudiziale
Ma la questione
Va naturalmente da noi posta al PDS alla sinistra e specificatamente ai compagni socialisti
Singolare la polemica
Che viene da una parte della sinistra
Sui rischi di una posizione terzo fondista e americana
Gli anti americana
Il rischio vero di oggi non è certo questo ma l'opposto
è che la sinistra occidentale si appiattisca in una posizione acritica e subordinata
Rispetto alle logiche di potenza dei grandi Stati alle potenti economie del Nord del mondo
Il rischio è che questa subordinazione sia ribadita nell'adesione alla guerra e alle sue logiche il rischio è che allora la sinistra si contrapponga alle forze che si oppongono alla guerra e si acceca indotta rispetto alla spinta bellicista in atto che come sempre è nel profondo reazionaria
Noi chiediamo noi chiediamo
Se la sinistra occidentale abbia un dovere primario di solidarietà nel sistema sociale
E nella potenza degli Stati in cui vivi
Oppure se posso ai debba avere una posizione autonoma e critica da cui sviluppare un discorso mondiale di unità e di solidarietà di pace e di sviluppo
Sta stai in questo interrogativo
Anche il problema del rapporto di comunisti con l'Internazionale socialista
Francamente non è il caso di fare scandalo
Se vi è una rivendicazione del Partito Socialista di avere la chiave di questo rapporto
Ragionando da comunista
O comunque da una posizione autonoma di sinistra
Il problema non mi pare sia quello di chiedere un'affiliazione a critica all'Internazionale socialista
Il problema il problema è se eccome
Impegnarsi dialetticamente in un'analisi critica e rendere possibile un confronto aperto nella sinistra sui temi decisivi
La valutazione dell'assetto del mondo dopo il superamento della fase acuta della guerra fredda
La collocazione internazionale delle forze di sinistra dell'Occidente
Quale debba essere il nostro opera is
E poi essenziale da questo confronto tentare di delineare con chiarezza quali sono i punti del dissenso quali sono i punti di una possibile azione unitaria e di un possibile rapporto comunque
Compagne e compagni
Una questione che possiamo considerare analoga a questa crediamo possa essere posta debba essere posta sulla situazione del nostro Paese
Noi sentiamo
Proprio come comunisti
Il bisogno di fare scendere l'analisi di questa situazione
Dal Cello del professionismo politico alla terra dei problemi reali
C'è stato e c'è un gran parlare di democrazia e di diritti
Ma questa esaltazione e duramente contraddetta dalle reali tendenze in atto che sono di carattere opposto autoritario e corporativo
Si parla di democrazia ma la tendenza reale in atto nella società e nella politica italiana e le stesse proposte istituzionali sono ben altri
Si afferma infatti che il problema è la forza dell'esecutivo
E l'omogeneità delle maggioranze che lo sostengono
E le soluzioni proposte sono appunto il presidenzialismo
E le imposizioni con adeguate leggi elettorali simili alla legge truffa del cinquantatré di omogenei blocchi di maggioranza
Lei lo sottolineiamo invece il tema più che mai decisivo quello della partecipazione democratica
Che invece è scomparso come se fosse un residuo storico
Resistenziale e sessantotto essa
Si parla di diritti ma i fatti sono altri
Le leggi di riforma degli anni settanta sono attaccate e compromesse
E si pensi alla legge sulla droga
Certi settori della magistratura resistono sull'indirizzo aperto alle esigenze democratiche a cominciare dalla Corte costituzionale
Ma le tendenze interpretazioni restrittive ad esempio nella legislazione del lavoro sono forti e anche prevalenti
La verità è che la lotta per i diritti e da tempo in una fase difensiva questo è il problema reale
E per uscire dalla difensiva
E probabilmente anche necessario un chiarimento specifico
Negli anni settanta
Nella logica tremenda del Tet alla logica tremenda del terrorismo
Ha risposto la logica dell'emergenza
Ma questa è una logica dalla quale negli anni novanta
Bisogna lucidamente consapevolmente uscire
Questa una esigenza politica e giuridica una revisione che deve fare parte della rifondazione
Ma muoversi in questo senso significa anche portare un chiarimento nella sinistra
In primo luogo nella sinistra estrema
In parte e qui per esempio
Sempre vero
Che le tendenze autoritarie chiamano e provocano la violenza
Ma dalla parte della lotta che vuole trasformare la società della lotta per i diritti e per la democrazia la violenza non Pagliuca
Ma
Carica la partecipazione democratica paga l'ampiezza dell'azione paga la forza della convinzione
Della non violenza
La non violenza non è una rinuncia
Ma insieme una moralità superiore eppure è un forte metodo Tilo
Vi è ancora un aspetto particolarmente significativo di questo scarto
Tra discorsi sui diritti e la democrazia e la realtà
Si parla di diritti del lavoro e di democrazia economica
Ma avanza una privatizzazione selvaggia
Accompagnata da una spudorata lottizzazione del settore pubblico
I diritti sociali e civili dell'utenza dei servizi non sono tenuti in nessun conto
E il sindacato
A una involuzione anche teorizza a configurarsi come istanza economico istituzionale Forte delle sue strutture esterne al luogo di lavoro
Che tutela i lavoratori
In un rapporto stretto ma subordinato con le istituzioni con l'associazione d'impresa
Il sindacato dunque
Un sindacato dunque che non è che non intende essere rappresentanza diretta e democratica dei lavoratori e libera espressione della loro soggettività
Così
Così si lasci volando verso un vero e proprio sistema corporativo
Lo dico pesando la parola
Ove le classi lavoratrici sono tutelate in quanto subordinate
E il primo diritto civile dei lavoratori
La democrazia nell'organizzazione ha negato
Non ci sono non ci sono garanzie generali
Né per le elezioni delle rappresentanze sui luoghi di lavoro
Neri per la designazione delle delegazioni che trattano per conto dei lavoratori
Mettere un giudizio dei lavoratori sulle rivendicazioni da presentare e sulle conclusioni delle vertenze
Dunque
La questione del sindacato finalmente va posto
Naturalmente deve essere posta anzitutto nell'autonomia dello stesso sindacato
Ma deve essere chiaro la portata generale di questa questione
Sul piano sociale come su quello istituzionale
E anche sul terreno dell'azione da contrapporre urgentemente alla stretta sociale con cui si vuole rispondere alla recessione piena
E torno a sottolineare che questo scarto fra la realtà e i discorsi sulla democrazia e sui diritti particolarmente e norme sul piano sociale
Il degrado sociale la degenerazione civile in atto nel Mezzogiorno
Sono soltanto argomenti quando lo sono
Interventi di ordine pubblico e di aule giudiziarie e più spesso
Danno
Luogo una constatazione di impotenza che tende a scivolare
Nel silenzio
E anche nella denigrazione
La condizione degradante sempre più disperata delle grandi periferie urbane e senza voce per farsi sentire
E viene comodamente ignorati
A Roma l'epoca del sindaco Petroselli sembra lontana avvenuto
La follia dei giovani di riscattarsi da una condizione che non dà prospettive di vita
Mentre li si vuole illudere di ogni disponibilità materiale
Si è fatta sentire con la pantera ma è rimasta sostanzialmente isolato
L'intesa
Pesa enormemente il fatto che dall'ottantaquattro
Sono passati ormai sette anni
Sulla scena sociale e politica la classe operaia non sia più in grado di stare in prima fila di fare sentire il suo grande richiamo
Vive politica
A questo punto che si pone una grande dirimente questione di analisi di valutazione di orientamento
Danni
Anzi da date precise dal ventiquattro di marzo dell'ottantaquattro
La morte
Dalla morte di Berlinguer
Da allora dicevo compagne e compagni
Sia suonata nella sinistra una ritirata culturale e politica
Che nasce da una serie di indicazioni
Si è negato in generale il peso delle contraddizioni fra capitale e lavoro nelle novità del salto tecnologico ma questa negazione e due volte falsi
Perché la nuova tecnologia dove si realizza cambia la condizione di lavoro ma non elimina
Anzi consolida ed estende il comando il controllo sul lavoro
Fino con l'informatica al comando del controllo sul lavoro intellettuale
Perché poi la riduzione a merce di tutto estende attività di lavoro senza contenuto qualitativo crea una sorta di nuovo esteso proletariato nei servizi e in parte dell'attività produttiva
Ma allora così si pone
Un nuovo grande problema di sfruttamento e di alienazione
Di classe e di unità di classe
Al quale come problema si connette la questione ambientale
Il comando sul lavoro è una unilateralità che oggi si estende al rapporto fra umanità e ambiente
Che non ammette più l'arbitrarietà della logica d'impresa e del primato del profitto
Ma allora
La questione ambientale non è neutrale rispetto all'aspetto sociale
Ne è un effetto e va dunque posta nel contesto di una critica questo assetto di un'azione per la sua riforma
Si è negata
La relazione fra questi dati
E le grandi questioni della soggettività dei diritti civili dei bisogni di libertà che attraversa una società evoluta come la nostra ma così
Sì sono soltanto isolate e frammentate questa esigenza si è cancellato il loro spessore sociale le siete potenziate politicamente vi vi è il pericolo che così particolare
Il problema della differenza sessuale
Risulti come se fosse isolato quasi più un assunto di principio che una decisiva questione della società che come tale deve potere essere
Impostata imposta talento
Si è negata
La relazione stretta fra società e istituzioni
Fra lotta sociale lotta politica ma così
Quando l'alternativa diventata semplicemente lo sblocco del sistema politico
Si è caduti nel formalismo giuridico nel professionismo politico senza sbocchi reali
è legato al partito e poi anche al sindacato un ruolo anzitutto nella società
Si è isolato il protagonismo nelle istituzioni e il tema della riforma istituzionale come obiettivo nei fatti esclusivo
Ma così
è precipitata la crisi del PC
Nella sua crescente burocratizzazione
Nell'identificarsi nelle istituzione e nel governo nel professionismo politico
Quando intendiamo batterci compagne e compagni per la rifondazione comunista
Voliamo proprio superare questo insieme di negazione
Questo scarto fra bisogni sociali e impegno politico
Fra condizioni reali della società e lotta politica
Vogliamo dare vita a un'analisi che ci ricordano che nella società reale
Voliamo Restivo restituire una unità al nostro impegno
Vogliamo poter parlare
Agli operai come agli studenti
A chi gestisce i servizi come gli utenti alla cultura come all'emarginazione perché c'è una logica complessiva in questa società frammentata che bisogna sferrare e cambia
Per questo c'è bisogno di autonomia politica
C'è bisogno del meglio della nostra cultura di comunisti e per il meglio della nostra militanza e del nostro insediamento
Di quelle
Il particolare che sono state le nostre sezioni perché vogliamo far rivivere
E in questo impegno vogliamo porre la sinistra la questione decisiva della prospettiva politica
Fra cui in primo luogo c'è la questione del riformismo
E anche del sindacato
Al di là di ogni questione terminologica
Di ogni dibattito sulla congruità di un discorso che ponga in parallelo la crisi del socialismo reale delle difficoltà delle socialdemocrazie
Cerchiamo di fare un discorso reale di verità
Il riformismo
Inteso come impegno nella società per obiettivi sociali parziali ma reale e in crisi da tempo
Anche nelle sue aree già più fecondo e è stato largamente reinterpretato dal Partito comunista ma poi anche dal pc purtroppo largamente abbandonato
E il riformismo inteso come riforme con cui lo Stato tutela le condizioni sociali contraddice parzialmente Maria al mente le subordinazione nella società
Questo riformismo è in ritirata da anni
In Europa come negli Stati Uniti
Se il riformismo viene proposto come modello di analisi e di proposta
La nostra risposta da comunisti
Sia i compagni del PDS che i compagni del Partito socialista è semplice poi compagni proporrete non una linea per avanzare ma la teorizzazione e la pratica di una crisi concretamente in atto
Se invece vogliamo guardare insieme dentro questa crisi nelle sue ragioni allora per ognuno il discorso può divenire importante e produttivo
Dentro questa crisi c'è il chiudersi in un ruolo di governo in sé esaustivo
Che distaccata ogni reale linea di riforma che porta governi di sinistra a fare una politica di destra come in Spagna in Francia
Che in Italia chiude ogni spazio riformatore così nel governo centrale come sempre più anche nelle autonomie locali
Crediamo allora
Che si debba proporre una nuova analisi che si debba ripartire dalla Società reale per una politica di riforme
Crediamo che anche l'impostazione dei problemi istituzionali debba essere rovesciata
Ponendo al centro l'esigenza della partecipazione democratica e di una riforma democratica del sindacato
Come sulla questione della guerra
Chiediamo dunque compagne e compagni hanno gli stessi un nuovo impegno
Ma lo proiettiamo in una proposta di rapporto unitario a sinistra
E ripetiamo la nostra proposta federativa
Con i compagni del PDS e sul piano più vasto delle forze di sinistra
Ma il nostro impegno e naturalmente incentrato sulla rifondazione comunista
Non siamo qui a dire semplicisticamente
Il PC non è morto ippici oggi siamo noi
La nostra impresa dai più di questo intendiamoci
I comunisti devono avere il diritto se lo vorranno
Chi presentare nuovamente il nome e il simbolo del Pdci
Chiedono
E devono avere il diritto di farlo loro non chiunque avventurosamente
Fuori dai Comunisti italiani che in questo nome hanno combattuto tante battaglie tentasse di impadronirsene
Questa
Questa salvaguardia
Era possibile sul piano giuridico
Solo formalizzando subito
Prima che altri potessero farlo
Un'ipotesi di costituzione del PC col suo nome col suo simbolo
Da parte di compagni che innegabilmente hanno legato la loro vita a questa militante
Io comunista ne assumo interamente la responsabilità
Ma ma è una responsabilità personale
Assunta per rimettere a voi alle compagne e i compagni che si battono per la rifondazione comunista
Ogni possibilità di decisione con piena libertà
Senza
Senza compromettere senza compromettere il nessun senso
La volontà del movimento senza compromettere in nessun senso la volontà del pavimento di esprimersi con le proprie forme scegliendo e decidendo il nome e il simbolo che vorrà assumere qualsiasi esso sia ma non escludendo a priori il nome e il simbolo di settant'anni di lotta
Nel foyer ricerca
Compagne e compagni
Lo compagne e compagni
L'originalità
Compagne e compagni l'originalità delle esperienze dei Comunisti italiani
è stata nella capacità di rinnovarsi
E adeguarsi alle novità della situazione
In una collocazione profondamente radicata nella società non minoritaria
Non chiuso in se stesse
Nelle condizioni di oggi
Cioè nella complessità della società di oggi
Dopo la nascita del Partito democratico della sinistra
Per rifondare costruire una forza comunista autonoma come vogliamo ci vuole un impegno dell'iniziativa basta
Il tutto il Paese nei diversi settori sociali
Ricci si impone anche un riesame critico coraggioso
Della nostra stessa storia di comunisti
Prima di tutto
Guardando riflettendo su quelle Retico comunista che si chiama Antonio Gramsci
Dobbiamo
Analizzare e superare
I punti di difficoltà
Gli scarti della politica del PC
Nel grande movimento di massa e culturale degli anni sessanta
Nei limiti di rapporti non alternativi con la DC e delle politiche dell'emergenza negli anni settanta
Nel ripiegamento sociale e culturale della seconda metà
Degli anni ottanta
Per questo
Non serve un gruppo dirigente chiuso chiavi subisse il consenso
Non vale un partito piramidale non sono accettabili le regole del centralismo democratico
Si vuole
Ci vuole un movimento vasto e articolato con libero spirito critico
Necessario una pluralità di centri che associno e mettono in campo compagni e compagne
Su una linea di analisi e di aver azione che dobbiamo alimentare
Con l'azione dei tanti che sono pienamente impegnati nella rifondazione
Ma anche con il contributo di chi è anche solo disposto essere interessate partecipare a singole iniziative
Ci serve
Naturalmente anche un'organizzazione
Forte perché articolata
Con questo carattere
Ma anche con la consapevolezza che il nostro primo problema è l'autofinanziamento perché noi non abbiamo sponsor siamo sponsorizzato
Questo impegno per la rifondazione comunista ha preso il via
Con un carattere di movimento che deve liberamente svilupparsi
Riusciremo così
A creare le condizioni per costruire
Con questi caratteri di libertà e di rinnovamento
Il nuovo partito comunista in Italia
A questo interrogativo
Può rispondere solo la forza e l'ampiezza del Movimento per la Rifondazione comunista
Quel movimento
Che dovremo sviluppare di qui in avanti anzitutto nella società ma pure con una attive autonoma presenza nelle istituzioni
Dal Parlamento alle sempre regionali locale
Ognuno di noi
E dei tanti
Con cui ci impegneremo da domani
Responsabile
Per questo successo ognuno porta il mattone e la caccia e per questa costruzione
Abbiamo oggi
Diamoci un momento di verifica
Abbiamo un primo periodo di costruzione che abbia una tappa
Al di là della quale dare insieme
Una definita fisionomia organizzativa e politica alla forza autonoma dei comunisti
è bello
Se questa data di verifica a settant'anni dalla nascita del PC ce la diamo
Fra le due grandi giornate del movimento operaio e democratico fra il venticinque aprile prima
Dunque
Compagni e compagne dunque questo successo della rifondazione comunista ci sarà
Se si sarà dispiegato il nostro impegno in ogni parte d'Italia in ogni settore della società
Se avremo cancellato ogni settarismo
Se ci misureremo non con le nostre convinzioni soltanto ma con altre idee e stimoli sociali e politici
Se faremo vivere quel comunismo
Che è il contrario di ogni chiusura culturale ideale
C'è una grande libera critica del mondo per cambiarlo
Sarà difficile ma ne vale la pena
Compagne e compagni
Deciderò
Compagne e compagni desidero ringraziare a nome di tutti voi il compagno Filippetti ai compagni di Orvieto che ci hanno portato alla grande bandiera
Che doveva sventolare a Livorno nel settantesimo anniversario del Partito Comunista Italiano è soltanto una parte di quella bandiera tutta non ci stava
L'abbiamo con noi per portare avanti la nostra battaglia per i grandi ideali dai comuni
E prima di chiudere desidero dare lettura nell'ordine del giorno che è stato approvato ieri dai compagni che si sono riuniti
Compagni delegati al congresso nazionale i compagni parlamentari i compagni esponenti del nostro movimento già sorto nelle regioni e nelle città
Ecco il testo dell'appello
Lanciamo un forte appello per la costruzione del movimento di Rifondazione Comunista diretto alla rinascita e al rinnovamento di un'autonoma forza comunista in Italia
Non il comunismo e questo è crollato sotto le macerie dei regimi dell'Est ma sono crollati i sistemi che rappresentavano una degenerazione è una contraddizione dei nostri ideali
Il comunismo
Il comunismo nella nostra concezione ero orizzonte più elevato dalla libertà umana
è una
è una speranza dell'umanità
In un mondo segnato dallo sfruttamento dall'alienazione dall'autoritarismo dall'imperialismo dalla guerra
Il nostro impegno che per una nuova società per un nuovo ordine internazionale fondato sulla pace sulla giustizia e sulla libertà
E l'obiettivo politico che perseguiamo e l'unità delle forze di sinistra e la costruzione di un'alternativa al sistema di potere dominante
In tale direzione va alla proposta che qui vi proponiamo di un patto federativo fra le forze di progresso capace di garantire insieme l'identità di ciascuna di esse e il loro coordinamento
Rivolgiamo un appello alle compagne e compagni a tutti i lavoratori perché nelle prossime settimane si moltiplichino i centri e i circoli da Rifondazione Comunista
E si esprimono le grandi forze potenziali che esistono nel Paese per questa impresa
Perché questa costruzione si intrecci strettamente con l'impegno nelle lotte per la pace per il lavoro per una nuova condizione di vita in questi giorni e in queste ore
Occorre soprattutto compiere il massimo dello sforzo
Con una vasta azione unitaria per contribuire a fermare la guerra in atto nel Medio Oriente o il suo prolungamento il suo allargarsi o in fatto determinare i grandi sciagure
L'Italia deve dissociarsi dalla guerra nel rispetto della propria costituzione e contribuire contribuire così
A una iniziativa di pace particolarmente importante e significativo è l'impegno delle giovani generazioni alla lotta per la pace e per la trasformazione della società
E sui giovani chiede comunista i comunisti ripongono la loro più forti speranze per un diverso e migliore avvenire
Un comitato nazionale di coordinamento
E comunità di comunali provinciali regionali promuoveranno e garantiranno lo sviluppo dei circoli e dei centri di Rifondazione Comunista
Il loro collegamento organizzativo e politico e la presenza comunista nelle assemblee elettive
Ci diamo oggi tutti insieme
Un appuntamento di verifica
Militanti i militanti del movimento di Rifondazione Comunista si riuniranno nuovamente a Roma tra il venticinque aprile il primo maggio in una grande Assemblea che valuterà il processo che si sarà sviluppato nel paese
Nella quale adotteremo le decisioni opportune conseguenti al lavoro compagni alla lotta per una grande rinnovata forza comunista
L'ordinanza critico guardiano
Di
Profili
Attenzione quando
Rispetto signor
E
Riesce
Compatto
Non no
Nuova
La no