Un ricordo di Luigi Amicone . Intervista ad Emanuele Boffi, direttore di "Tempi"

Ieri ci ha lasciato Luigi Amicone per molti anni direttore del settimanale tempi abbiamo al telefono Emanuele Boffi che direttore di Tempi che oggi un mensile
Con lui vogliamo ricordare un po'la figura di Luigi Amicone
A partire da questo tu hai scritto Emanuele che Gigi come lo chiami ha tenuto duro fino a mezzanotte cinque per morire nello stesso giorno di don Giorgio Pontiggia cominciamo da qui
Ricominciamo da cui perché assestata l'ultima battaglia che a patto di origine penso che lui era a cena con degli amici
E popolari che sentito male ho portato subito all'ospedale
Ed è morto a mezzanotte e cinque minuti è morto proprio lo stesso giorno di Gondor dei polipi giacché era il sacerdote e quando lui aveva quattordici anni l'aveva convertito perché Luigi
Quando era un ragazzino diciamo aveva simpatie per la sinistra cioè extraparlamentare poi aveva conosciuto questo soggiorno l'esordio con Pinuccia
Che era un tipo funambolico alla don Giussani cioè un carattere molto forte che siccome anche civili era radicale diciamo dove temperamento cioè gli piacevano le opinioni forti delle nelle il per come dire dedicate totalmente era stato conquistato da questo sacerdote
E appunto allora egli io ho scritto sui tempi che lui ha lottato siccome e premi dolore gli archetipi verso le undici di sera lottato fino a mezzanotte cinque per morire
Lo stesso giorno dell'uomo che gli aveva cambiato la vita piena don Giussani ecco appunto l'incontro Boy successivo
Con don Giussani e quindi l'abbracciare il movimento di Comunione e Liberazione
Don Giussani tanto per Gigi davvero un padre non è un a un modo di dire nel senso che lui aveva come don Giussani Luigi Amicone con don Giussani una familiarità che tutti nel nostro movimento
Riconoscono sanno perché a don Giussani piacevano gli irregolari nomina i bravi bambini che sono capaci di ripetere catechismo memoria se Amicone da questo punto di vista era un vero Unamuno perché è non era una ordinato ma era un fantasioso e quindi don Giussani forse si ritrovava un po'che lui è un questo ragazzo un po'scapestrato ma geniale
E quindi c'è sempre stato un rapporto davvero filiale RAI due molto diretto molto simpatie etico che Egidia sempre come dire guardata don Giussani proprio in questa maniera no non soltanto come uno che l'aveva convinto con delle ragioni non meglio chi l'aveva convinto prende le ragioni ma anche attraverso una cioè e questo sempre caratterizza loro il loro rapporto finché ovviamente don Giussani pentita e sicuramente tutta la vita di Amicone
è stata come dire vissuta anche alla luce di questo rapporto filiale comando Giussani
Senti parlare irregolari io non so se mi sbaglio ma ho sempre avuto l'impressione che anche in CL Amicone avesse conservasse un autonomia di giudizio uso muoversi come partitore libero mi sbaglio
Allora rientri io dico all'apparenza
Come dire se vogliamo andare un un giudizio guardando così io lo spettacolo del mondo ciò che si doveva sul palcoscenico della ditta siluri e Rao uno diverso
Ma io anch'esso tempi e penso ho scritto penso anche che in realtà lui era l'incarnazione della Celli le turbine no io ogni sono inventato questa parola servire se in realtà lui però non era la vera espressione di che cos'è il movente di CL che
Sempre stato caratterizzato dalla libertà per
Don Giussani era uno che amava la libertà
Prima di ogni altra cosa amava la libertà quindi non è che c'era un modo come dire cioè questo è un modo giusto per fare le cose fa soprattutto ci deve essere un modo libero di fare le cose che da questo punto di vista Amicone era perciò perché non era uno che lo poter inquadrare dentro in uno schema anche giusto anche pulito anche perfetto anche con tutti gli angoli smussati bene immagino ci stava dentro gli schermi era uno che amava così tanto la libertà ed era così curioso della vita e ovviamente la lite è sempre più grande degli schermi che noi facciamo per questo io ho sempre pensato di luglio scritto anche sui tempi
Che lui in realtà era il perfetto ciellini non nominerà il Cellino anomalo
Lui era veramente Giussani hanno da questo punto di vista presente don Giussani era uno Cosint era uno che era capace com'era capace ginnici
Ieri andare anche oltre gli steccati ideologici noi vedere le persone per cui Gigi era capace con di parlare con quello che era fascista ma capaci di parlarne anche con quello che era comunista era capace di parlare con una persona che magari però può sessuale su cui era in disaccordo su tutto dal punto di vista teorico però era poi capace di parlarci di entrarci in relazione Illy essere capaci di capire le sue ragioni Celli scoprire il lato umano anche da quel punto di vista umano
Ci son tantissimi esempi nella storia vigilini presso cioè lui aspetta facce di parlare anche con persone lontanissime
Da lui no potevano essere io dico fascisti e comunisti perdente in sedici o potremmo parlare anche di potremmo parlare anche
Legga le ortiche erano al quarantuno bis ma io mi ricordo sui tempi per il pubblica avevamo le lettere
Di questi condannati al quarantuno bis e lui ci teneva tantissimo che fossero pubblica c'avevo una libertà un'apertura nei confronti del mondo nei confronti degli altri dell'altro
Che era veramente rara era veramente eccezionale che secondo me come realtà
Il vero come dire muore del movimento di Comunione e Liberazione che lui quindi incarnava bene cioè
Quelli anomali sono gli altri scoprire quegli strani quelli quelli particolari sono gli altri non non era lui era giusto faceva bene quello
Senti dicevi di questo rapporto e io aggiungerei sempre appassionato con l'altro
E e qui l'incontro con Marco Pannella
La se ne tornino a soli quarantuno bis sui carcerati sulla giustizia che ha ancora e il ventuno ottobre
Lo vedeva appassionata protagonista in un incontro con Carlo Nordio Giuliano Pisapia Cristina Rossello Luca Pagliara Palamara e Alessandro Sallusti e poi ricordo un incontro nella sede di tempi
Tra Pannella Amicone sui temi della giustizia del car
Sì me la ricordo bene anch'io perché fu una giornata molto particolare
Gli chiesi stimava Pannella lo stimava nel senso che dicevamo prima cioè è ovvio che scenari di tempi e voi di radio radicale ci mettiamo un tavolo iniziamo a discutere gli ha porto gli ebrei è una i tanti argomenti
Va a finire male non so come dire tu eh saremo sempre molto lontani saremo sempre di su certi argomenti ma ce n'erano alcuni altri e invece secondo me rivelavano una profonda sintonia uno di questi era sicuramente la giustizia solo il mondo delle carceri su cui civili da questo punto di vista la sentiva proprio come l'assente
Come la sentiva Marco Pannella
Ed era bello anche vederli dialogare un po'perché erano due
Caratteriale no lì da molti punti di vista
è un po'perché che respirava file derivante
La prima fra i due cioè erano due a a erano due animali come dire ama amavano come dire l'uomo erano curiosi dell'uomo e di quello che succede Calasso città alla la maniera per cui secondo me anche quel giorno ecco tutto racconta di che Marco Pannella nella redazione di tempi
Sì facciamo questa cosa
Pazzini prima no di dire che era il momento della ovviamente eravamo soltanto noi a dirlo a tutti gli altri vedeva ci prendevano per pazzi ma c'era questa sintonia no c'era questo interesse per gli uomini anche per gli ultimi per i dimenticati
Per quelli di cui non parla nessuno per quelli
Che il mondo dice buttate via la chiave non pensiamoci più ecco invece Pannella Amicone ci pensavano e continuano agì da un lato e tempi da un lato radio radicale a pensarci a raccontarli
A non essere come tutto il nostro mondo oggi in particolare italiano iter giustizialista negli cerchiamo iper garantisti ma non siamo iper garantisti perché amiamo le regole comuni per garantire perché amiamo le persone perché ci interessano le persone
Per cui anche non non esiste umanità che si può ammonticchiare ai lati delle strade
Ci deve essere un'attenzione e per loro anche anche per l'ultimo e questa era una cosa che motiva Pannella Amicone finisce oggi Radio radicale inizia una cosa importante è una cosa fondamentale molto più fondamentale di tanti altri discorsi e a volte che si fa
Io questo pensa
Grazie grazie a uno Emanuele Bossi direttore dei tempi
Abbiamo parlato di di Luigi Amicone della sua vita delle sue idee del suo carattere
Luigi Amicone di cui si terranno i funerali domani giovedì ventuno ottobre alle dieci e quarantacinque presso il Duomo di Monsanto un saluto e un ringraziamento quindi Emanuele Bossi
Grazie a voi