Vogliamo il mare libero. Il Consiglio di Stato in adunanza plenaria decide sulla legittimità delle proroghe generalizzate delle concessioni balneari

Tutte grazie per essere qui oggi da da tutta Italia ad Ayla riposti del coordinamento c'è una rappresentanza da del dalle diverse zone da molte delle zone realtà in cui ci sono dei nuclei attivi organizzati del nostro ordinamento nazionale quindi volevo salutare serrare rappresentanza della Liguria
I rappresentanti di cinquecento sulla battigia
Di di massa
I rappresentanti di come vi spiagge in comune di di viareggio da Rimini non è potuto venire nessuno purtroppo cioè Manuela gli amici del Comitato per la salvaguardia della Riviera d'Ulisse
Il coordinamento flegreo mare libero dire che è presente
Il nucleo anche di Sorrento c'è Celli ha scusi baby Sorrento più il nucleo del Cilento
Che Lia mentre anche i gli amici pugliesi non sono riusciti ad essere con noi oggi
Allora perché questo questo sit-in oggi e perché in questo luogo
Oggi si sta riunendo a poche centinaia di metri da cui dentro Palazzo sta Spada l'adunanza plenaria del Consiglio di Stato
Che dovrà decidere se prima il sì sulla proroga delle concessioni balneari
Voi saprete che o forse no quindi magari lo diciamo che in Italia grazie al precedente codice della navigazione era possibile rinnovare
Alla scadenza le concessioni al al nuovo al nuovo concessionario c'è al concessionario rinnovando sempre la concessione
Nel due mila e sei intervenuta la cosiddetta direttiva Bolkestein dell'Unione Europea che ha stabilito l'impossibilità di di prorogare appunto le concessione senza una procedura ad evidenza pubblica
Quindi l'ordinamento italiano ha recepito realtà la direttiva sono nel due mila dieci ma nel frattempo ha previsto un sistema di proroghe per legge concatenate una diffida all'altra
Sulle quali si è espressa la Corte di giustizia europea con una storica sentenza del quattordici luglio due mila e sedici
In cui è stato stabilito e sancito che nessuna legge nazionale può prorogare le concessioni balneari nonostante questo il governo successivo che è stato il governo Conte uno per capirci ha previsto nuovamente una prorogare la legge di Bilancio due mila diciannove fino attenzione al due mila trenta tre
è intervenuto nel dicembre il Consiglio di Stato con una sentenza questa volta di una singola sezione che appunto ribadito l'impossibilità per il diritto europeo
Di di prevedere una proroga delle concessioni e non solo ha introdotto un elemento molto importante
Cioè che non fosse soltanto il giudice nel caso di un contenzioso a stabilire l'impossibilità e quindi l'illegittimità di questa proroga ma anche i funzionari della pubblica amministrazione dovevano disapplicare la norma nazionale che prevedeva la proroga perché illegittima è incompatibile con il diritto comunitario
Nonostante questo con la scusa decori d'il precedente governo quindi parliamo del conte bis a comunque stabilito
Confermato la proroga delle concessioni al due mila tre trentatré
Diciamo a motivi SAR cimento dei danni causati dal corrida quindi si giustifica una proroga di quindici anni su un mancato incasso presunto perché poi in realtà in estate gli stabilimenti hanno tutti lavorato
Comunque una proroga fino al due mila trentatré
Oggi finalmente si riunisce il Consiglio di Stato
In adunanza plenaria quindi non la semplice sezione e stabilirà una volta per tutte che queste proroghe non vanno bene non ci possono stare
Quindi lo qui interveniamo noi noi oggi siamo qui per ribadire che siamo contrari a tutte le proroghe delle concessioni ma questo non ci basta
Dove vogliamo anche intervenire sulla disciplina sulla gestione delle spiagge perché soprattutto in molti territori che sono qui rappresentati non ci sono spiagge libere
Non ci sono spiagge libere perché
La visione privatistica e di appropriazione del mare ha prevalso anche per la politica per le amministrazioni su quella che dovrebbe essere invece la natura del mare o bere un bene pubblico a disposizione
Di tutti in maniera libera e soprattutto gratuita anche per chi non vuole acquistare i servizi dei lidi e degli stabilimenti
Quindi noi oggi siamo qui per chiedere che sia fatta una legge sul riordino di tutto il comparto balneare sia per quanto riguarda le concessioni che devono essere affidate con bandi trasparenti e realmente imparziali senza garantire nessun tipo di privilegio al prestatore uscente anche perché sarebbe anche questa cosa illegittima
E
E soprattutto perché sia prevista una quota minima di spiagge libere che noi stiamo indicando al sessanta per cento ma ovviamente può essere anche di più
Una quota minima di spiagge libere nonna semplicemente su tutto il territorio nazionale ma in ciascun ambito in ciascun territorio in ciascun appunto deve essere presente almeno il sessanta per cento
Di spiagge libere anche senza i servizi connessi alla balneazione
Io ho finito la spiegazione del mondo il motivo per cui siamo qui
Porto i saluti del presidente Roberto Biagini e della vicepresidente Claudio illusi che per motivi lavorativi non sono con noi e quindi mi sono occupato io di questa breve introduzione adesso io lascerei spazio alle testimonianze dei dei comitati locali che ci racconta un po'la loro la loro esperienza sia rispetto alle concessioni sia rispetto alle spiagge grazie a tutti per essere qui
Chi vuole iniziare Stefano va
A cioè
Allora
Ma
Ci chiedono se possiamo venire
Ricorda
E ammettiamolo soluzione può
Alto esatto sì
Dobbiamo mettere pericolosamente
Dove
Mettiamo la
Ma mettiamo l'attenzione ha sputato
Servano se vai dietro così a norma magari editore vai
Presenta riterrei per i giornalisti a un attimo
Polonia ora
Non solo
No
Allora vi presento sono Stefano Salvetti sole presidente regionale dell'agricoltura Liguria ma io ho trascorso vengo dal mondo ambientalista vengo fra i fondatori lega vengo del fondatore di Legambiente record agli anni settanta ottanta dalle grandi battaglie ambientaliste
E quindi mi porto dietro un retroterra di diritti da acquisire qualcosa abbiamo perduto e molto da fare io ho cominciato in Liguria pensate nel due mila sette nel due mila sette quando io io che vengo dalla cita di Carrara
E trasferendo a Mila ho trovato le situazioni in Liguria
Su fra le peggiori d'Italia noi abbiamo qualcosa come mille cinquecento concessioni
Quindi la Liguria è una terra non gigantesca quei di mille cinquecento concessioni voi sapete
Sono un'enormità ma non solo addirittura molti chiudevano con reticolati verso il mare era come stare anche i paganti in un pollaio erano si tratterebbe la Matica
è palesi come spunto voi sapete già nel mille novecento settantasei il Consiglio di Stato sia l'Espresso
Facendo fare un parere alla Marina Mercantile all'epoca il Consiglio di Stato e siamo guardate bene nel mille novecentosettantasei
Denunciò che si erano date troppe concessioni mille novecentosettantasei vede le concessioni del settantasei erano un quesito di cui l'attuale quindi pensati dal settantasei la situazione è peggiorata
Quindi noi siamo riusciti quarant'grande mobilitazione devo dire
Portammo quindi il Corriere la sera alla Rai la tv la birra la BBC la tv belga eccetera riuscimmo con questo a far passare nel due mila otto la prima legge regionale che sanciva almeno un minimo di quaranta per cento di spiagge libere bene il problema era poi farla camminare la legge perché voi sapete un conto è avere una legge poi rende l'attuale l'attuale non si può realizzare perché nonostante il lavoro fatto nei singoli Comuni questa perché i Comuni solo deputati e fare i piani del pulito demaniali
E in base alle leggi regionali cui sapete le leggi legiferano e e l'abbiamo recepita come diceva Agostino di avere un quadro nazionale che ci permette ad avere uniformità in tutta Italia con un meno pressante per cento di spiaggia cosa succede che in molte realtà le regioni leggi però con quote di percentuali inferiori ma non solo
Laddove vanno attuati piano utilizzo demaniale come da noi
O fatica a tavolino voi sapete andare quei tavoli comunali noi con la nostra buona volontà le nostre armi e pochi soldi questi svolte per diventati con grandi avvocati alle riunioni e voi sapete che la politica purtroppo in tutti questi anni è stata trasversale ovvero ha tenuto il sacco a questa gente
Sia dell'apparati amministrativi ricchi sia dagli apparati politici quindi se noi ci troviamo queste attive attuazione dobbiamo ringraziare lei politica e non fatte nel passato quindi se i due aspetti sono importanti la Bolkestein non solo la necessità di andare a gare
Avere la percentuale più alta ma perché sennò non andiamo a rimuovere l'esistenza anche Alan nei piani demaniali Pruzzo dove abbiamo ottenuto spiagge libere non le possiamo mettere perché ne avremo li abbiamo portati o solo sulla carta
Quindi la battaglia la battaglia portante per dare il diritti ai cittadini in Italia per la balneazione è un diritto fondamentale per soprattutto poi colpisce
Le realtà che non possono permettersi quaranta cinquanta euro al giorno stabilità balneare
Io in Liguria di fronte a Genova la città a trentacinque chilometri nella parte centrale o solo il dieci per cento di spiaggia libera nobili dico Alassio o altre parti dove chiaramente non esistono spiagge libere
Quindi voglio dire per molti fare chilometri per poter mettere un asciugamano addirittura andare alla mattina alle sei per prendere Politi ore sulla spiaggia
Quindi sono diritti negati quindi la politica deve capire già questa maniera si tiene il sacco solo a rendite di posizione voi sapete ci sono venticinque mila concessioni Italia
Quindici sedici mila sole balneari il gettito e di solo centocinque milioni
Quella vuol dire qualcosa come tre mila euro a concessione
Il signor Briatore nella Versilia qui cioè gli amici miei della della Versilia Venesio Briatore corso Twiga paga solo venti mila Euro di concessione col due bottiglie di champagne paga la concessione
Quindi è situazione temevano completamente a essere modificate
Il coordinamento guardati ho cominciato in solitaria alle due mila sette
E guarda con soddisfazione appena e nato il coordinamento quindi o lo ha abbracciato e stiamo costituendo una rete e quindi questa rete Baco istituita in tutte le realtà d'Italia
Come abbiamo fatto negli anni settanta perché dicevo prima ricordavo la mia esperienza ambientalista dove ci siamo abbiamo cercato di Mutu cara alcune cose siamo riusciti altre no
Ma avevano costruito una rete importante sul territorio quindi già creare reti importanti del territorio perché della creare situazioni di conflitto
Con le amministrazioni rivierasche o diciamo lagunari perché chiaramente il problema riguarda anche lui vedi oggi è importante speriamo che il Consiglio di Stato
Riprendendo proprio quel pronunciamento che feci del mio centosettantasei dovere rilevò questa qui sta lo strapotere della previdente delle spiagge quindi riporti ordino sul piano del diritto
Dare diritto ai cittadini avere il diritto di fruire di un bene pubblico
Però
Sì
Buongiorno a tutti qui io sono era Salvi Pd fa molto piacere conoscervi è la prima volta che ci vediamo dal vivo ovvio sempre solo sentiti in chat
Io sono il rappresentante del comitato per la salvaguardia del mare delle spiagge libere della Riviera di Ulisse che è una costa che va dalla città di Minturno a quella di Sperlonga in provincia di latina
Noi siamo quindi operiamo quindi nel magico sud pontino dove a tutti i problemi elencati dall'amico ligure si aggiungono quelli tipici dei territori in cui la camorra fa i comodi proprie Mirny stamattina troppa voglia di dire la parola camorra li chiamano capitali campanili chiamo raccordi li chiamano
Favorire etc eh camorra tutti gli affetti ma la nostra esperienza solo un anno di vita
L'anno scorso in occasione delle più delle leggi speciali per il cori d'le privatizzazioni nelle spiagge libere sul nostro territorio hanno subito un giro di chiave
Ed è stata la fatidica goccia che ha fatto traboccare il basso quindi finalmente diciamo io vorrei dire grazie Arcori perché prassi che andavano avanti da anni in maniera lenta e inesorabile si sono sdoganata e tutto in una volta all'improvviso
Con la complicità di queste leggi speciali annoia permesso questa situazione di prendere coscienza di quello che stava succedendo
E quindi finalmente ci siamo riuniti per combattere questa situazione abbiamo cominciato dalla spiaggia di Gaeta alle spiagge di Gaeta che sono più di una
Ma non ci fermeremo qui la strada è lunga
è tortuosa ci sono tantissimi ostacoli sul nostro cammino di natura legale e illegale
Ma sono molto contenta che possiamo unirci a una situazione nazionale e possiamo discutere diciamo di quello che sarà il futuro dei nostri spiagge io personalmente questo lo dico a titolo personale Italia c'è rimasto ben poco
Di cui diciamo essere contenti le se ci rubano anche le spiagge e il male veramente non c'è rimasto più niente ai cervelli in fuga si dice doveva in Italia abbiamo il sole il mare le spiagge non c'è più manco quello quindi forse sarebbe il caso di darci una regolata quindi noi del comitato della Riviera di Ulisse abbiamo come obiettivo proprio quello di riportare le spiagge libere ai cittadini al momento a Gaeta non esistono praticamente più spiagge libere
E la situazione peggiorerà nel corso del tempo quindi tutto qui grazie e passo la parola al prossimo
Chi viene dopo
Buongiorno a tutti Gennaro Servillo da Pozzuoli dal Coordinamento Flegreo mare libero
Anche noi abbiamo voluto fortemente la costruzione di una coordinamento nazionale di un'associazione nazionale e della necessità di una pressione nazionale sulle illegittimità sulle negazioni che danni si portano avanti quello che è ravvisabile in maniera evidente che c'è una naturalizzazione
Una moto una modalità di considerare naturale ciò che è naturale con non è e Cerana Garlan negazione
Di diritti di accedere l'accesso a della produzione delle spiagge e del demanio marittimo ormai da anni questa cosa è diventata naturale
E invece non lo è naturale seguendo i principi costituzionali
Noi ci siamo riuniti diverse associazioni abbiamo aggregato delle forze per mettere in campo tutto ciò che potevamo fare
Cioè in qualche modo protestare denunciare presentare degli esposti
No a ragionare insomma con l'ente locale perché anche anche nell'ambito della degli enti locali insomma c'è una negazione c'è una
Una negazione della del diritto a partire dal dalle leggi che non vengono rispettate dal diritto comunitario che non viene rispettato però sono anche gli enti locali tutte dovrebbero intervenire e cercare di seguire i gli indie quelli che sono gli impegni indirizzi regole non lo non lo fanno si mettono a braccetto prima è stato detto insomma ci sono collusioni netta e con dal collega Morra e locali con i baronale di c'è una situazione di di far west
De dei dei balneari locali e tutto questa è una si si manifesta come
Una sorta di di commozione forte tra agli affari dei balneari le camorre locale che ci guadagnano e i politici locali che che qualche guadagno anche loro la da quel tipo di di consenso abbiamo deciso di dire no
E stiamo
Costruendo tutte le azioni possibili dal giuridico al politico-sociale al al cercare di di diffondere di far conoscere che
In queste queste illegalità questa illegittimità
Non ci fermeremo siamo contenti che nata un'aggregazione finalmente che vede tante realtà locali la costa italiana è molto lunga e molto grande e c'è bisogno di maggiore aggregazione di maggiore forza grazie a tutti
Ciao io sono Matilde e sono qua per Amman la al siamo un gruppo ci chiamiamo in cinquecento sulla Manica sulla partita
E stiamo l'appendice toscana del coordinamento mare liberò insieme al gruppo di viareggio
A a massacrante e ci sono tante associazioni che comunque ci sostengono che si battono per i beni comuni tra cui l'associazione Benetti e che ha oggi qua con noi una piccola rappresentanza
In Toscana
Abbiamo due grandi problemi il primo problema si chiama erosione ed è un problema grave perché la Regione Toscana spende milioni di Europ per a operare degli degli interventi nonna a differenza dei lidi però ma a differenza di alcuni stabilimenti balneari e che è in qualche modo più lamentano da la situazione
E questi milioni di auto vengono presi dalle tasche di tutti i cittadini toscani anche di quelli che il mare in realtà non l'hanno mai visto
Oltre tutto sono interventi spesso o di emergenza venerava far passare la stagione balneare ma che a volte durano da amareggiata amareggiata
Quindi di direi che è il caso di dire al Papa saldi dei cittadini buttati amare
Un altro problema che abbiamo noi in particolare della zona di massa
Il numero delle concessioni balneari e anche ricco aprivano il novantasette per cento della della Coffa quindi noi i fruitori delle spiagge libere abbiamo un sette per cento
è questo il sette per cento era ha trattato alla melanzana di una discarica ammaestra abbandonò considerate le spiagge libere come depositi di Lavarone
Non sono puliti nonostante a ci siano delle convenzioni che obbligano gli stabilimenti balneari confinanti a pulirle è tante di queste non sono neanche sorvegliate quindi vera è che è la situazione abbastanza dal nostro punto di vista abbastanza drammatica
è soprattutto vi è aveva un sentire compone da parte delle categorie dei balneari per cui
La spiaggia viene considerata Raul ma appannaggio privato non non vi è più il senso della concezione della concessione
Come utilizzo di un bene pubblico
Ma vi è aveva a una un modo di vivere una come se fosse è una proprietà privata tutto queste ovviamente non è più accettabile
Per questi dati siamo qui in appoggio al coordinamento nazionale balneare a tutte le altre realtà personaggi qui presenti e che sono tante
E a ce la facciamo piazze Mele
Prima arriva io poi cartello
Allora Enrico Santambrogio da la Versilia la Versilia provincia re viareggio comunque tutta la Versilia vede una situazione molto particolare in Italia forse l'unica situazione veramente
Po'paradossale noi invisi sette chilometri che lunga la Versilia abbiamo quattrocento cinquanta stabilimenti
Sul Novecento circa che sono in tutta la Toscana quindi potere capire che è una specie riterrà molto stretta molto
Molto appetibile da tutti i punti di vista
Abbiamo alla stragrande maggioranza degli scritti Paleari cosa succede in pratica allora intanto una piccola una piccola nota storica nemico centoventotto nascono i primi stabilimenti balneari a Livorno e dopo poco dopo pochissimi anni viareggio gli arriva in coda in realtà al diciamo la la Carrera che la capacità del mare di di di curare certe malattie in particolare quelle le bronchiti polmonari nasce in Inghilterra infatti poi noi abbiamo una forte comunità inglese che si sposta a viareggio in Versilia perché in pratica almeno a metà degli anni ottocento perché in pratica si curavano appunto certe malattie e si scopre appunto che il male è una cosa molto importante ora le le terapia tutti noi sappiamo che cosa vuol dire anche a livello psicologico dopo dopo un paio di crisi come socio segue quello del colpite no
Ecco noi abbiamo una situazione in cui praticamente il cittadino medio Ortu vista anche distratto arriva in Versilia e non riesce più a vedere il mare qui considerate l'importanza del mare sulla psicologia sulle malattie sulla prevenzione sulla salute e arriva magari per vedere il mare a viareggio in Versilia e non vede il male perché non ve ne rimane perché tutto il impronta diciamo della del balneare occupato la cancelli cancellate
Lucchetti porte i tutori più ville manufatti piscine tutto in cemento esala tutto sversato su quello che sono le nostre spiagge però un continuum
Di tutta dei tutto appunto il litorale la Versilia noi solo di Reggio abbiamo lo zero quattro per
La dell'imputato lo zero quattro consente di aggiunge ora è una situazione paradossale purtroppo molta gente di americio e imperizia non se ne accorge perché anch'io sono nato collegamenti balneari
Fronte mare cioè che non si vedevano in mare quindi polemico mi mi rendo conto che molta gente non non capisce non si rende conto del paradosso che che sia sia al mare ma non sia l'accesso alla spiaggia
Accesso fruibile alla spiaggia lo cosa chiediamo noi
Chiediamo oggi o un momento di di riflessione da da anni noi proponiamo ai signori imprenditori balneari
O momento di riflessione chiediamo all'o danni di andare immediatamente alle aste perché perché questo permetterebbe finalmente di chiarire una situazione che non è più non è più proseguibile
Una situazione che vede praticamente il cittadino allontanarsi dalla spiaggia il turista in particolare straniero lamentarsi che non hanno accesso libero alla spiaggia perché o perché non può pagarlo pistola situazioni crisi o semplicemente perché non è abituato in tutta Europa non abituato a pagare i servizi che invece si fanno pagare anche molto lautamente più o meno giustamente sulle spiagge della Versilia
Sì sì sì sì deve riversare su una spiaggia che molti considerano impropriamente libera ma in realtà è un parco protetto Della Migliarino San Rossore che è tutt'altra cosa che la spiaggia libera è nata già altresì molto più protetta e molto più da rispettare che la spiaggia libera non era assolutamente una spiaggia libera quindi noi non abbiamo questa capacità
In Versilia di poter accedere liberamente se non per piccoli strisce legate a ogni comune io dico anche un'altra cosa che forse altri miei colleghi mi sa oggi non l'ho detto
Qui noi stiamo lottando per un problema di democrazia
Se poi ci fate
Un attimo mente locale i sindaci delle dei comuni costieri molte volte sono soggetti anche alle pressioni lobbistiche diciamo così più o meno
Diciamo legittime di la carica dei balneari cresce vanno a scegliere quel sindaco che casualmente
Va a favorire certe politiche imprenditoriali
A scapito dico io di altre perché io chiedo una cosa molto importante ai nostri senatori ai nostri deputati che così caldamente
Vanno sempre a giustificare e vanno sempre a difendere le attività in pretura dei balneari ma i diritti dei cittadini quelli che poi dovette difendere che sono la maggioranza ma come sono
Ma dove siete quando c'è da difendere il diritto del mare libero il diritto di accedere alle spiagge il diritto di avere la possibilità di fare un bagno il diritto di avere un drone ombrellone sociale il diritto di avere un po'di ombra senza dover rendere conto a nessuno dove siede in quel momento no siamo sempre tutte di gare le trenta mila
A imprese balneari che sicuramente danno lavoro
Ma molte volte molte volte
Questo lavoro
Come riportato dai dai principali giornali anche locali sono soggetti guarda caso ha problemi di di lavoro nero lavoro grigio di lavoro di va divari di vari colori ecco quindi voglio dire sicuramente non punto sarà così certamente però è un momento di riflessione quest'oggi deve essere momento di pressione di cambiamento di una mentalità che non deve essere più insistente sulla spiaggia ma deve essere di rivoluzione pacifica democratica per cui dobbiamo considerare la spiaggia
La sabbia come un bene comune dare valutare da difendere da proteggere da far sì che possano essere anche chiaramente oggetto di una nuova imprenditoria giovane une Pretoria che non pensi a lasciare ai nipoti dei nipoti l'attività imprenditoriale ma debba pensare in un illimitato
Periodo di tempo a concepire la spiaggia siccome attività che il perito a viale maternità pretoriani a disposizione di tutti e a servizio di tutti
Era era e nella capacità di adattarsi alle alla alla alla emergenza climatica ambientale che oggi più che mai dobbiamo essere attenti tutti ENI nostri comportamenti fin dalla l'accesso alle spiagge con questo spero che tutti noi
Si possono essere uniti in questa battaglia e non solo si posso coinvolge poté quei cittadini sensibili alla alla alla possibilità di vedere il mare l'accesso al mare come qualcosa di diverso che da oggi non è altro restano dire purtroppo lettini sdraio ombrelloni e piscine di cemento
Grazie
Allora buongiorno a tutti mi chiamo Danilo Ruggiero e sono dell'associazione mare libero ritornare la mano di Ostia noi siamo stati tra i soci fondatori di questo coordinamento nazionale
Assieme ad altri alla Versilia al Cilento Pozzuoli e poi successivamente a Gaeta la alla Liguria
Alla alla Romagna adesso ultimamente anche alla Puglia quindi questo coordinamento sta crescendo perché c'è la volontà dei cittadini di farlo crescere di assumere una posizione netta rispetto a quello che sta accadendo quello che accade da moltissimi anni nella politica e cioè che le spiagge stanno diventando private
Noi abbiamo sia un abbiamo coniato un termine nuovo il lungo muro cioè abbiamo delle spiagge che sono chiuse da cancelli da inferriate D'Amuri
Dove non si riesce neanche a vederlo il mare quindi questa è una situazione che deve cambiare
Io ho
Mi associo a tutto quell'ovviamente che è stato detto dagli altri da chi ha parlato prima di me che viene dagli altri territori ciascuno con la sua specificità ma tutti quanti uniti dal fatto che ci dobbiamo opporre a questa gestione privatistica delle spiagge
è un dato di fatto che dopo venti trenta quarant'anni che la spiaggia viene gestita sempre dalle stesse persone
Va be'i figli di quelle persone era considera come propria ma non è possibile che è un bene pubblico un bene che come ha detto una sentenza della Corte
Del Consiglio di Stato un bene che è naturalmente destinato alla pubblica fruizione collettiva diventi una proprietà privata un bene di famiglia che si passa di padre in figlio
E quindi questo noi lo dobbiamo richiedere dobbiamo richiederlo alla politica dobbiamo richiedere la i cittadini che non sono consapevoli di questo problema oggi
Con questa occasione abbiamo cercato anche di venire un po'allo scoperto di farci vedere
Non solo davanti ai palazzi non solo davanti al Consiglio di Stato ma anche davanti alla gente perché questo è un problema che deve emergere deve diventare un problema nazionale perché
L'Italia a oltre sette mila cinquecento chilometri di coste
E non è e non è possibile che venga che la gestione di queste coste venga delegata a una classe imprenditoriale che fino adesso non ha fatto altro che prendere senza restituire nulla
Qui è stato detto del dei canoni demaniali che sono irrisori cioè abbiamo veramente una un ritorno che è vera che è trascurabile rispetto a quelle che sono le potenzialità di questo bene pubblico
Io mi sento solo di aggiungere una cosa che noi come associazione mare libero di ossia e anche come diciamo con associazione ambientalista vogliamo qui ribadire e cioè che noi non siamo favorevoli alle gare per l'assegnazione delle concessioni perché siamo come dire sostenitori del mercato
Tutt'altro tutt'altro cioè il bene pubblico per quello che ci riguarda deve essere sottratto alle leggi del mercato
Non è una non vogliamo la mercificazione delle spiagge perché se ci va un altro ci paga di più no la spiaggia non è un bene strumentale dell'impresa che per carità se qualcuno ci lavora sopra ci mette del suo chiosco ci mette la sua attività e ci campa ben venga ma dev'essere chiaro che la spiaggia è un bene pubblico
Non è un bene mercificata dire non è qualcosa che deve essere sfruttato meglio la spiaggia in primis e va tutelata va difesa perché è un bene naturale
E di questi sono enormi diciamo dobbiamo parlarne in modo anche più approfondito noi abbiamo un fenomeno gravissimo che è quello dell'erosione delle coste
Che si andrà aggravando di anno in anno siamo passati da un livello del mare che si alza di pochi millimetri l'anno siamo arrivati quasi a un centimetro
E non ci rendiamo conto che da qui a venti trent'anni le spiagge non ci saranno più di questo passo
E quindi lasciare delegare la gestione delle spiagge Achille intende solo come superficie utile per fare un profitto è un grave errore proprio nel dal punto di vista ambientale climatico
Io non voglio dilungarmi ancora di più
Avendo un pochino organizzato come dire ha partecipato all'organizzazione di questa evento ringrazio tutti quelli che hanno partecipato che si sono spostati anche da dare da altre regioni da territori più lontani che si fermeranno qui con noi voglio ringraziare quelli che assumeranno o continueranno ad avere mi impegno nella nel nostro coordinamento perché c'è bisogno del contributo di tutti
Di Vieri invito alla a alla all'assemblea che si terrà subito dopo il pranzo che faremo qui nella nella Trattoria Carolei
E diciamo siccome abbiamo sostenuto anche parecchi i costi per l'organizzazione di questa cosa soprattutto per la stampa delle magliette vorrei pregare chi se la vuole portare via di di che non l'ha già fatto ovviamente di lasciare il suo piccolo contributo grazie a tutti
Buongiorno
Sì sì sono Lia Amato rappresento il Cilento
Così così
Maletta conta anche a Verona scusate allora sono gli amatori e vengo dal Cilento che la parte meridionale della provincia di Salerno sul mare
Il Cilento è in gran parte occupato da un parco nazionale
Il motto di questo parco nazionale Parco nazionale del Cilento dove la natura è protetta un cavolo non è protetto un bel niente tanto è vero che nel due mila uno un signore
Poteva solo affittare ombrelloni per un silenzio assenso in una scogliera ha pensato bene di riempire insabbiato vaschette dove c'era questa vita a
Di pesci di piante e via dicendo per poterci piazzare gli ombrelloni questo è stato il momento in cui io mi sono occupata ho cominciato ad occuparmi delle spiagge della difesa delle spiagge prima a occupando la scogliera e e protestando e dicendo che non poteva fare questo è e poi denunciando ogni anno questa situazione
Come effetto di tutta questa serie di denunce nel due mila dodici Lulli ha avuto una concessione ufficiale su quella scogliera
Questo per dirvi com'è protetta la natura l'incidente un altro episodio è successo Sabri quando ho saputo che una concessione demaniale era data ad un privato per uso privato personale
Questo modello aveva costruito una galleria sotto la strada statale arrivava direttamente in spiaggia e ha avuto la concessione per andare tranquillamente in spiaggia
Quando ha fatto presente all'ufficio demanio che era un'assurdità perché andava restituito alla collettività mi hanno detto che anche io se volevo potevo chiedere una concessione of Sport sotto denuncia e immediatamente la concessione che c'era dall'ottantasei etereo è stata prorogata fino al due mila venti nel due mila quattordici è stata sospesa improvviso interrotta e è è stato insomma non non c'ha potuto più andare questo rinvio naturalmente non sono molto amata perché questo tipo di lotte lei quando Ugo quasi prevalentemente da sola all'epoca all'epoca di questo ultimo episodio
C'avevamo un'associazione ambientalista che poi si è sciolta e quindi adesso mi sento molto più impotente rispetto a queste cose perché perché l'accesso agli archivi orientarsi drammatico diciamo così non voleva parlare perché non vi avrei detto niente di positivo a parte il fatto che io non mi arrendo questo
Salve a tutti buongiorno io mi chiamo Piras fa non sono vengo dalla Sardegna
Vi volevo portare l'esempio della mia terra io vengo da Oristano
Non so se qualcuno c'è stato qualcuno la conosce
Sentendo tutti voi
Un possono rattristato appunto per questi aspetti della mia nella mia zona non esiste minimamente non esistono minimamente tutte queste cose
Sono anche però penso che ci sia bisogno di una mediazione perché comunque penso che i cittadini abbiano bisogno delle spiagge libere
E anche di diciamo di più servizi infatti appunto nella mia zona i cittadini si lamentano del contrario
Perché praticamente a rispetto della riviera romagnola a dispetto del Cilento nella mia zona non ci sono i servizi cioè si passa da un surplus
A di
Industrializzazione di cementificazione al
Niente
Quindi io dice dico e chiedo che dobbiamo riuscire a creare una mediazione quindi tra la spiaggia totalmente libera e la spiaggia
Occupata dalle persone che a quanto sto sentendo diciamo che molti sono abusivi perché così li dobbiamo così li dobbiamo chiamare abusivi perché si sono presi il territorio di tutti
E mi hanno fatto una concessione privata
Quindi e sbagliati Simo ok adesso io porto l'esempio di Ostia perché appunto sono stato invitato dalla vostra associazione io non faccio parte della vostra associazione però sono stato invitato però sono stato invitato gentilmente ho accettato l'invito di Franco con cui ho avuto modo di parlare tante volte
Abbiamo dialogato tanto mi ha spiegato tante cose
Quindi penso che Ostia sia giustissimo riportarla alla legalità in quanto purtroppo è un territorio che è stato molto molto bistrattato a dal malaffare
E quindi dobbiamo cercare di portarla a riportare la legalità nel nostro territorio e come la riportiamo la legalità nel nostro territorio dobbiamo combattere combattere ed essere uniti creare Rete
Perché solo tramite queste cose riusciamo a riportare la legalità cercando di appunto
Mantenere quello che viene detto dalle leggi e le leggi ci sono perché le leggi ci sono quindi in mare libero spiaggia libera spiaggia attrezzata
E servizi per i cittadini grazie
Sì
A salve ringrazio mare libero per questo incontro il coordinamento nazionale io sono Guglielmo cacceranno Salonicco portavoce dei Verdi di di Roma perché Europa verde
Ovviamente volto un saluto morto la nostra solidarietà noi da sempre siamo contro le proroghe
Delle concessioni balneari io personalmente le ho lo reputò veramente un mostro giuridico a parte che l'Unione europea dice che no non si può fare ma mi viene in mente tempo fa noi siamo stati uniti
In un'altra battaglia che era quella del referendum sulle trivelle che faro letto molto no con un referendum schiettamente ambientale ma lì c'era anche un principio giuridico in gioco no che è quello che le concessioni devono avere un termine e non è possibile che non non abbiano un termine le concessioni balneari in particolare qui nel nostro territorio di Roma di Ostia
Credo che sia arrivato il momento anche io spero non non posso esimermi in Somalia dal fare riferimento a alla vittoria del sindaco quartieri insomma alla possibilità di una nuova Giunta che provi a mettere mano nel nel groviglio nel labirinto di Ostia
E credo che sia arrivato il momento di fare qualcosa di importante
Ho sentito l'intervento di Danilo Ruggiero che ricordava come le spiagge il mare i siano un bene pubblico quindi questa è sicuramente la prospettiva che noi dobbiamo assumere prego
Ma al contempo realisticamente anche senza immaginare diciamo di di rivoltare il sistema comunque alzino qui la curva la questione è molto semplice bisogna fare i bandi
E nei bandi bisogna scrivere che va garantito l'accesso al mare e che va buttato giù l'orrendo lungo muro che occlude la vista del mare a Ostia è una questione che fa parte diciamo di di un problema ormai storico endemico di Roma
Abbiamo la soluzione a portata di mano non è una soluzione rivoluzionaria
Si tratta di attuare per questa parte la direttiva Bolkestein e di scrivere nei bandi io Ostia
Che i nuovi gestori dovranno abbattere lungo muro e garantire l'accesso al mare questo è il primo passo ripeto non siamo che richiedendo
Cose incredibili impossibili non stiamo chiedendo di pubblicizzare il servizio pubblico dell'acqua ma è comparso un parallelo anche Lino quando si parla di un altro bene pubblico l'acqua pubblica gestita da Acea
Almeno di tappare i buchi nelle tubature e allora la stessa cosa di come Roma
Per quanto riguarda le spiagge di Roma il mare di Roma che è Ostia almeno che si facciano i bandi si abbatta il bromuro
Si garantisca l'accesso libero al mare ci sarebbe ancora tanto da dire ci sarebbe dei da parlare del PUA che attribuisce ai concessionari balneari no anche la cura delle spiagge libere insomma tante cose che non ci sono piaciute
Dell'amministrazione uscente
Noi saremo a fianco di vidimare libero con facendo il possibile
Segnalo che forse a quanto pare avremo un consigliere municipale a Ostia
Quindi diciamo molto umilmente molto modestamente ma con la forza delle nostre idee saremo vicini al al Comitato per per fare per riportare Roma è ossia diciamo a un a un livello accettabile di gestione dei beni pubblici del mare della spiaggia grazie
Franco a chi lo dal Mirò
Ah ci volevano
Scusate io non ho la non oil
Non ho la il cartellino io sono Edoardo Zanchini sono il vicepresidente nazionale di Legambiente redatta dall'inizio sto nel nel coordinamento faccio parte direttivo e e ne sono molto contento che siamo al fianco dei comitati che in tutta Italia si battono per le spiagge libere raccontiamo ormai da diverso gli anni la situazione delle spiagge italiane che è davvero l'incredibile ci sono alcuni comuni in Italia ne cito uno Gatteo in Romagna
Dove non esiste neanche un metro più di spiaggia libera
Ma sono tante le situazioni di questo tipo in Versilia
Minime in Romagna in Campania ci sono tre regioni italiane che stanno sopra al settanta per cento di spiagge date in concessione questa situazione cioè dobbiamo rendere conto non esiste nessun Paese europeo io credo del mondo
Ed è avvenuta semplicemente perché nessuno nel nostro Paese si occupa delle spiagge si occupa della tutela del mare i ministeri fanno finta di niente le ogni anno chiediamo l'accesso ai dati delle concessioni del ministero infrastrutture raccoglie come se in qualche modo fosse un po'diciamo un problema per loro quando si sta parlando di suoli pubblici
Inalienabili che dovrebbero essere gestiti bene riguardo tu chiedi Elenco delle concessioni
Si trincerano un po'dietro la privacy vietò l'impossibilità di gestire con questa mole incredibile di concessioni in realtà c'è un patto tacito tre ministeri e balneari per gestire in questo modo
Le concessioni qual è la qual è il patto tacito che si guadagna tantissimo le concessioni balneari a fronte di pochissimi controlli
Abbiamo raccontato nell'ultimo rapporto l'autentica corsa ad aprire nuovi col nuove concessioni balneari negli ultimi due anni se ne sono aperti a tre mila e trecento di concessioni perché perché conviene nessuno controlla nella tesa che poi arrivi questa famosa decisione che ovviamente una parte una parte molto consistente anche del mondo politico si aspetta di ennesima proroga
Noi siamo qui oggi insieme appunto alla coordinamento mare libero e tanti comitati pro per dire che la proroga sarebbe una vergogna e inaccettabile che ne andremo avanti fino a Bruxelles per impedire il punto che ci sia questa proroga che sancirebbe appunto i diritti a vita
Dico di privatizzazione delle spiagge e per chiedere soprattutto al Governo a quel punto di occuparsi davvero di spiagge ragioni occupare anche perché il tema dell'erosione costiera dell'erosione
Che le spiagge stanno fissando riducendo il nostro Paese non è un tema dei balneari e del diritto
Dei balneari ad avere la loro spiaggia da dare appunto in affitto con gli ombrelloni
è un grande tema dei prossimi anni le spiagge diranno per i cambiamenti climatici a ricoveri sempre più rilevanti
Dobbiamo smetterla di di mettere in mare i massi pennelli di cemento che stanno distruggendo anche il mare davanti alle nostre cose dobbiamo ripensare completamente l'approccio come fanno gli altri paesi europei in tutti gli altri grandi Paesi europei c'è un piano di allattamento al clima
Che si occupa della Costa e che quindi non fa ogni comune costruire proprio pennello va cercata una risoluzione di efficaci
Qui siamo l'unico grande Paese che non c'era
Dobbiamo approvarlo o dobbiamo riuscire ad ampliare la tutela della costa perché abbiamo un processo di costruzioni che continua tutte queste cose si tengono assieme ed è fondamentale che appunto dal Consiglio di Stato
Esca una buona notizia ma in ogni caso la battaglia insieme con i gomiti con i comitati locali continua perché ricordiamo sulle spiagge sono di tutte vanta di tutti vanno difese e noi appunto parliamo a nome di tanti cittadini che sempre più si interessa a questi temi grazie
L'onomastico molli ossia inizio
Leggo
Portiamo dalla messa a bando delle concessioni
Ma del chiaro una cosa c'è anche qualora questa battaglia
La vinciamo
Rimangono Duarte l'iter non sono orco magicamente risolti o a mezza banda delle contrazioni
E mi ripeto a lungo un muro Rio stia cioè è una battaglia da fare
Un con commi da qua
Con la prima
Il problema delle locazioni quindi delle dighe
Liturgico manufatti sono stati messi roller spiagge però tutte queste Edward Peretti non Swami Nord romanticamente risolti
Con la messa al bando delle contrazioni
Ma vanno affrontati contemporaneamente
Grazie