Le protezioni sociali nelle transizioni demografiche e nella vita delle persone

Ecco cibo a un giorno a tutti allora nella siamo all'inizio della nuovo del nuovo Panella tolgo la mascherina perché così magari risente anche media allora prossimo passaggio riguarda appunto le le transizioni quelle che sono le e le le protezioni sociali né Tanzi Esione demografiche nella nel nostro Paese un Paese che diciamo fa sempre meno figli e invecchia sempre sempre di più di questo vogliamo trattare insomma all'interno di questo tavolo e do il buongiorno alla ministro per le Pari opportunità per la famiglia una Bonetti buongiorno
Do il buongiorno Ivana Pedretti segretario generale della Spi Cgil
E dal buon giorno a Roberto disegni segretaria confederale della CGIL ecco una delega alle Politiche previdenziali e dovrebbe esserci in collegamento la professoressa Chiara Saraceno che non ha bisogno di presentazioni buongiorno
E dovrebbe esserci in collegamento anche Giovanni Paracchini e la direttore di Rai per il sociale non so se mi vede ecco sì
Buongiorno buongiorno Parrini allora e io partirei dai Viselli intanto per capire ha a che punto siamo con la previdenza in questo Paese sembra ormai siamo una domanda
Un Omnia Umma però da questo punto di vista se non partiamo da quello che è il tema previdenziale da questo paese che è un tema centrale sia per le casse dello Stato sia per quanto riguarda somme lavoratori che attendono insomma
Sì al momento delle pensioni e quanto le pensioni di questo Paese sono remunerate sì in buon giorno a tutti Balsamo appunto zero fondamentalmente perché non ci sono stata ancora le condizioni per per avviare un confronto su su la previdenza considerando che a fine anno finisce quota cento
E e una esigenza che comunque c'era prescindere da quota cento deve pensare il sistema previdenziale del nostro Paese
Si pone quindi ci auguriamo che a breve si possa in maniera serrata avviare un confronto che portino soltanto a porsi il tema dello scalone dopo quattrocento ma porsi il tema di immaginare un sistema previdenziale che tenga conto dei come la società oggi di quelle che sono anche un po'le prospettive
Da fornire a tutti
E a tutte le generazioni e in particolare i giovani noi abbiamo presentato una piattaforma unitaria CGIL CISL e UIL a a questo governo come a quello precedente
I punti cardine di questa piattaforma che parta puntura presupposto che come dire siamo ormai prevalentemente nel sistema contributivo
E quindi il sistema contributivo per sua natura si presta anche a una flessibilità nella gestione
Nel senso che le persone possano essere più liberamente decidere quando poteva andare in pensione perché del l'età della pensione come dire in cui uno decide di andare in pensione fondamentalmente ininfluente sui costi
Quindi c'è una fase completamente nuova anche rispetto al al momento della legge della legge forme e quindi crediamo che questo uno uno dei primi punti a questo punto la libertà delle persone dopo una cert'tane proponiamo quarantadue anni sessantadue anni dopo una certa età di poter decidere di fare una scelta tenendo conto delle diversità soggettive delle persone
E le persona non rapporto col lavoro e con la vita con la famiglia è diverso cioè che fa un lavoro gratificante ed è contento di farlo il più a lungo possibile cioè che dopo un po'di anni non ne può più c'è chi ha problemi miei familiari che ha problemi di salute
Le persone devono essere messo in condizione di fare le loro scelte da questo punto di vista e poi crediamo che un discorso che per la verità qui sia Perton già molto interessante anche sta nel fatto che naturalmente quindi oltre la flessibilità in uscita con sessantadue anni oltre al fatto che dopo quarantun anni le persone
Veramente hanno già dato da un punto di vista lavorativo a prescindere dall'età poiché vero c'è un tema importante che sta venendo fuori anche con lavoro dalla commissione sui lavori gravosi non tutti i lavori sono uguali
Chi fa dei lavori particolarmente difficili gravosi usuranti devono avere un trattamento previdenziale che sia in qualche modo che riconosca il fatto che appunto nel corso della loro vita hanno subito queste condizioni
E poi visto anche la presenza del ministro anche le pari opportunità Perrone importante anche l'approccio di genere temi previdenziali
Perché le condizione delle donne oggi rispetta la previdenza fondamentalmente sono parificate agli uomini c'è solo la differenza sulla pensione anticipata di un anno
Nella storia non è mai stato così
E non è un problema di uguaglianza fare regole uguali tra sito in situazioni molto diverse è una discriminazione le donne non hanno ancora oggi purtroppo naturalmente l'obiettivo un altro non hanno le stesse condizioni stessi percorsi professionali e lavorative degli uomini quindi hanno meno contributi mi riversati hanno più discontinuità sono più del dedite rispetto agli uomini lavori di cura quindi occorre ripristinare una situazione di equilibrio di equità che riconosca alle donne il fatto che nel corso della loro vita hanno queste differenze che in qualche modo vanno vanno bilanciate compensare poi accennavo prima c'è un tema generazionali
Fra le trasformazione le transizioni a cui stiamo assistendo ormai da anni per la verità su questo ormai purtroppo le condizione di soprattutto dei giovani ma quando parliamo di giovani in questo contesto ci riferiamo anche persone che hanno più di quarant'anni son caratterizzate da da discontinuità lavorative lavori poveri lavori part-time a volte involontario e soprattutto sulle donne
Tutto in situazione di fragilità che renderanno difficilissimo costruire pur essendo attivi sul mercato del lavoro
Una prospettiva previdenziale solida per poter arrivare a una certa età con una pensione dignitosa
Tant'è vero che quando qualche ragazzo dice ma io non mi preoccupo dalla pressione tanto non non lavorò mai
Va be'dovere nostro è non mettono in quella condizione ma qualche rischio con le attuali regole ci sono cioè perché le attuali regole collo cono di ragazzi in una prospettiva di andare pressione molto tardi ben oltre settant'anni con pensioni molto basse e quindi occorre trovare dei correttivi che aiutano soprattutto i ragazzi che sono comunque attivi che sono comunque presenti sul mercato del lavoro
Di poter contare alla fine se non ce la fanno con le loro forze di costruirsi una persona di una pensione dignitosa di poter contare di un sostegno un sostegno da parte della collettività
Queste sono un po'i presupposti cardine di una di un idea come dire meditate non estemporanea di riforma previdenziale poi c'è il tema che poi magari se lo ritiene opportuno
Ivan recuperati c'è il tema invece della rivalutazione delle pensioni delle pressioni dei in essere e questo è un po'il come dire il il presupposto importante di una riforma che dovrà avere
E che avrebbe anche le sue compatibilità finanziarie perché perché appunto non mi voglio addentrare Poirier in dettagli di questo tipo ma non è vero che la situazione italiana la previdenza italiana fuori controllo
Ne abbiamo un'incidenza della spesa previdenziale pro-capite che dalla media europea e anche l'incidenza del PIL si depura stimo alcune voci che non che non sono significative
Reggerebbe quindi ci auguriamo di poter fare una discussione di questo tipo che i traguardi che guardi un po'in là sarebbe per me non è un problema se il Governo venisse un tavolo di confronto decidesse comunque
Un provvedimento caratterizzato da ulteriori interventi spot estemporaneo sperimentali come in questi ultimi anni ci sono stati come quota cento come la questo c'era accettarne pensiamo alla struttura una soluzione
Strutturale che guardi le prospettive quando il futuro
E ci auguriamo che il Governo questo tavolo apre queste risposte veneziano dare quali proprio ieri in questo su questo palco
Il ministro Orlando ha fatto un'affermazione dicendo richiamandosi alla discussione in Germania sulla dalla campagna elettorale che in Germania si sta parlando di cose serie come i salari e come le pensioni in Italia invece no io devo dire per la verità che in Italia si parla tanto di pensione
Stanno parlando un po'tutti di pensione tranne chi dovrebbe parlare cioè il ministro del lavoro della previdenza sociale il governo nel suo insieme e quindi su questo ci auguriamo appunto che da lunedì nell'incontro che che ci sarà con Draghi ci siano le condizioni di poter almeno calendarizzare un percorso per dare risposte a uno dei temi e termino che fortemente sentito dalle persone cioè uno dei temi più
Sentito più e perché dal dalla prospettiva previdenziale dipende anche i percorsi di viti Progetti di vite che le persone fanno quindi ci auguriamo che ci sono le condizioni per fare un confronto costruttivo con i dei risultati è sicuramente importante ecco professoressa Saraceno ti cercare di fare anche un po'una fotografia Ghiselli si è soffermato sulla tema della previdenza
L'italiana così come tutto l'Occidente tende a invecchiare un po'di più con varie sfumature insomma roba del nord Europa del Sud da Stati Uniti e così via insomma e tende a fare meno figli
Oltre agli interventi ha definito di sali interventi spot da parte dei singoli governi siccome si potrebbe incidere maggiormente per cercare in qualche modo di trovare insomma un equilibrio oppure l'Occidente inevitabilmente diciamo e condannato a una lenta demografia magari trovando diciamo altre soluzioni anche altre soluzioni dal punto di vista economico penso ad esempio all'accorciamento delle settimane di lavoro anche io orari ridotti per quanto riguarda i lavoratori
Ecco c'è il classico Roma della lascino dell'audio Lancheras comizi scusa prego prego senatore
Intorno sì innanzitutto certamente no ecco gli interventi sulle pensioni per quanto necessarie che si risolve il problema perché le la questione è che è molto cambiato
Il ciclo di vita complessivo delle persone le condizioni in cui simile quindi dobbiamo pensare a un sistema che accompagni le persone
è finita con le
E che per perché possano sviluppare appieno le proprie capacità e tracciabilità quindi possono eventualmente sta nel mercato del lavoro e lungo tutto il ciclo di vita ad esempio a me non piace
L'idea di compensare le donne che fanno lavoro di cura mandandoli in pensione prima e non aiutandoli invece a conciliare al meglio per e ridistribuendo meglio e semmai avrebbero bisogno di più tempo nei mentre stanno avendo queste responsabilità di cura piuttosto che verso la fine della vita quindi bisognerebbe veramente pensare anche nel mondo in cui sì considera la diversa posizione di uomini e di donne non solo per riequilibrare l'arma anche per riconoscere i momenti giusti in cui riconosceva
E non verso la fine quando ormai in un certo senso troppo tardi
Detto questo ormai tutte tutti i dati comparativi a livello internazionale almeno dei paesi sviluppati mostrano che per sostenere le scelte positive di fecondità occorre da un lato sostenere l'occupazione femminile sono nei Paesi sviluppati sono i Paesi con più alto tasso di occupazione femminile e anche con un grado di uguaglianza
Chiunque maggiore maggiore quelli che hanno pure all'interno di una fecondità
Bassa perché tutti i Paesi sviluppati hanno la fecondità passa però l'anno più alta sono ormai a differenza di quello che succedeva negli anni settanta del secolo scorso sono i Paesi nordici ma in parte anche la Francia cioè sono Paesi in cui da tempo le donne sono occupati molto di più che in Italia e e però lo sono anche come livelli di uguaglianza maggiori di quindi comunque i nove scarto
Per salariale nelle possibilità di carriera anche se da nessuna parte c'è ancora il paradiso dell'uguaglianza e sono anche sostenute da servizi
Servizi di cura servizi che riguardano la prima infanzia ma riguardano anche i bambini più grandi che riguardano la le persone non autosufficienti quindi ci vogliono entrambe queste questi approcci quello di sostenere fortemente nonché penalizzare non considerare che le donne abbiano sempre come dire si erano sempre lì il lavoratore secondario in famiglia
Ma anzi valorizzare appieno anche capitale umano femminile ma contemporaneamente organizzare meglio il sistema dei servizi e in parte anche quello dell'orario di lavoro come accennava lei
Svezia Olanda hanno orari di lavoro medico mediamente più ridotti anche per gli uomini non solo per le donne
Atte di occorre quindi un una società che complessivamente si organizza in modo più amichevole nei confronti di chi decide di avere un figlio ma non perché bisogna fare i figli per la patria ma perché lo si può anche fare per se stessi e bisogna dire queste questa questa libertà di farlo e non essere puniti per questo
Anche perché si introduce un bene collettivo non soltanto d'essere l'altro professore sta mi scusi se la interrompo anche a livello territoriale né o dai boss che è un po'la Bibbia per quanto riguarda i demografi di questo di questo Paese insomma per fare un po'la fotografia
Ha sottolineato una forte disparità insomma anche per quanto il costo medio di un figlio in Italia sotto centoquarantacinque euro al mese se non mi sbaglio vero eccone e c'è una grande disparità insomma tra nord e sud
C'è una grande disparità nelle risorse pubbliche disponibili c'è una grande disparità da ogni punto di vista sembra di vivere in due Paesi diversi e questo è un problema
Che davvero andrebbe affrontato sia rispetto al mercato del lavoro ma anche rispetto al Welfare
Mentre spesso si dice che non redistribuisce verso il Sud seguono guarda come è composta la spesa sociale ora guardano distribuzione pensiamo soltanto Ventricelli amministra delle famiglie vario pulita la distribuzione degli asili nido per esempio che non è che carente in tutte le parti d'Italia ma fortemente sproporzionata
A favore a sfavore del del Mezzogiorno cioè nel senso mentre ci sono le regioni del Nord che sono vicine al al mitico trentatré per cento che avremmo dovuto raggiungere nel due mila dieci
Ci sono quasi tutte le regioni del Mezzogiorno sono anche attorno al dieci o meno del dieci per cento di coperture e questo non è soltanto un un fattore diseguali Zante
Per gli adulti in particolare per le donne per le navi anche un fattore fortemente diseguale Rizzante per i bambini perché gli chiesi quindi dove non sono solo uno strumento di conciliazione
Per famiglia e lavoro sono mi verrebbe da dire innanzitutto uno strumento di pari opportunità nella crescita dei bambini per quando prima dicevo che noi dobbiamo occuparci di accompagnare il corso della vita fin da piccoli
A questo mi riferivo
Cioè le disuguaglianze si cominciano a cristallizzare già nell'infanzia già nei primissimi anni di vita e i servizi
Per l'infanzia perché ci sono in uno strumento indispensabile non sufficiente occorre anche sostenere il reddito dei genitori
Ma sono uno strumento potentissimo per ridurre le due gli agenti su quel se nello sviluppo dei bambini quindi il fatto che in Italia ci siano queste assimetria e territoriali così forti è un problema di democrazia mi verrebbe da aggiungere
Ebbe a dire
Lo stesso può valere anche per i servizi della non autosufficienza sufficienza e che in Italia esso nonché lentissimi ancora e qua leggo Leach entreremo professoressa lei andremo tram poco su questo argomento perché è uno dei dei dei capitoli forse
Più importanti e anche più
Interessanti anche dal punto di vista diciamo amorale per un Paese avere dei servizi a sufficienza somma all'altezza
Lei prima dal ministro Bonetti insomma la professoressa Saraceno ha fatto diciamo una foto assolutamente chiara e netta capitolo del capitolo di quello che sono le problematiche su un tema come questo è così forte
Il Governo è intervenuto sia per quanto riguarda il sostegno alle famiglie che per quanto riguarda una serie di altri interventi con il familiare tutta insomma che è stato diciamo che può essere considerato una sorta di di primo passo per andare incontro ai bisogni delle famiglie
Tanto buon giorno a tutti un primo passo non semplicemente per andare incontro ai bisogni delle famiglie ma è una riforma strutturale sistemica che va nella direzione che io condivido molto che è quella che ha introdotto anche la professoressa Saraceno che colloca anche la criticità diciamo di una presa in carico per esempio sul sistema previdenziale non andando ad intervenire nella parte finale dell'accompagnamento della vita personale e lavorativa delle donne e degli uomini cioè il momento poi della pensione
Ma ridisegnando complessivamente e andando a rimuovere il momento in cui le disuguaglianze nascono per poter arrivare poi ad un sistema ad un approccio sistemico che queste disuguaglianze non solo non le fa nascere ma e non li amplifica ma mi accompagna da me una dimensione più efficiente complessiva proprio di giustizia di inclusione sociale
Il tema della demografia non è sconnesso dal tema previdenziale oggi ne siamo un Paese che non ha una sostenibilità
Di welfare non alla sostenibilità economica con i dati che oggi abbiamo il nostro paese ha un debito pubblico che non potrà come dire trovare poi una corresponsione perché ad un certo punto siamo in un declino demografico che sembra inarrestabile che noi abbiamo il dovere di interrompere come fare intervenendo in modo certamente strutturale sistemico come falsa Emilia da me in modo integrato nelle parole che sono mi hanno anticipato si è messo in evidenza come ci sono tanti diciamo Focus del problema antico piccoli tanti capitoli nello stesso tempo ci sono tante opportunità tanti strumenti che però se non vengono messi in correlazione rischiano di essere inefficienti
Quindi certamente c'è un tema di stabilità strutturale nel tempo no non più misure estemporanee ma anche di una interazione complessiva
Primo elemento le famiglie italiane devono avere una prospettiva di carattere economico nella scelta della genitorialità perché questo è uno dei temi dei grandi temi proprio che lei ricordava dei costi che si hanno
Laddove questi costi sono in realtà l'investimento con collettivo che viene fatta quindi l'introduzione dell'assegno unico universale che abbiamo introdotto come una misura ponte da gennaio diventerà strutturale col quale c'è un dialogo insomma anche forte con le con le parti sociali col sindacato
E con tutto il mondo dell'associazionismo ecco questo assegno darà una risposta alle famiglie sapranno che per ogni figlio
Al mese riceveranno un totem che partire dal terzo figlio questo però aumentato e quindi c'è anche una autonomia
Maggiore sia finanziarie ma anche di progettazione ma non basta non basta si spegne sostegno economico non è sulla sull'economia che si decide se fare o no dei figli il tema che ha anticipato professoressa Saraceni e penso sia fondamentale oggi noi dobbiamo colmare una disuguaglianza che porta poi a quella disuguaglianze inaccettabile anche a livello pensionistico tra le donne e gli uomini nel mondo del lavoro
Colmare questa disuguaglianza all'interno della riforma delle politiche familiari significa riconoscere che nelle famiglie oggi invece sì queste disuguaglianze nascono perché oggi in una famiglia se c'è un uomo una donna
Con una retribuzione differenziata e nella stragrande maggioranza dei casi da retribuzione più bassa è quella della donna nel momento in cui la famiglia non trova servizi adeguati per poter permettere entrambi i genitori di continuare a lavorare decide che a a casa ci stia la donna
Allora la risposta è da un lato più servizi
Dall'altro lato un meccanismo del mondo del lavoro che colmi con la disuguaglianza delle carriere femminili ecco perché ai familiari fa integralmente questo economia finanza con l'assegno servizi educativi e sostegno all'educazione
Con una investimento sia nelle risorse destinate alle spese dirette che le famiglie hanno precedenza educativi ma non solo per l'asilo nido pensiamo tutto all'accompagnamento scolastico i libri di testo fino arrivare all'università
Ma dall'altro l'altro servizi territoriali uniformi in tutto il territorio nazionale proprio perché il tema è non sono aiutare la famiglia in quanto famiglia e dare opportunità educative paritarie
Alle bambine e bambini tutto il nostro Paese quindi investimento in infrastrutture agli asili nido il piano nazionale del Pnr R.
Farà quel balzo farà fare al Paese quel balzo per arrivare certamente al trentatré per cento era alta la quantificazione che abbiamo al cinquanta per cento di copertura dei posti
Dall'altro lato salvo però servizi anche risorse per la il mantenimento al funzionamento degli asili nido quindi per esempio l'introduzione del che abbiamo intenzione di mettere nella prossima legge di bilancio citiamo il pubblico mai ai livelli essenziali di prestazione sugli asili nido vuol dire che ai Comuni bisogna dare le risorse per poter organizzare mantenere i gli asili nido e conseguentemente poi anche gli altri servizi territoriali
Terzo capitolo fondamentale lavoro femminile lavoro femminile oggi Citran la situazione disparità di e quindi bisogna non fare parti uguali tra disuguali come è stato richiamato e quindi bisogna dare incentivi al lavoro femminile incentivi all'imprenditoria l'auto imprenditoria femminile ma anche cambiare le regole del gioco permettetemi dall'impresa delle aziende
Oggi per una azienda assumerà una donna un costo maggiore che assumo l'uomo
Perché deve pagare i contributi eventuali di sostituzione di maternità perché deve colmare l'ottanta per cento dello stipendio per il loro periodo obbligatorio della paternità
Questi costi devono tornare ad essere sostenuti dallo Stato ma non perché sono costi perché ne riconosciamo e torno all'inizio del mio discorso che siamo in tegame lavoro femminile aumenta il PIL
Aumenta il PIL e di parecchi punti percentuali
E nello stesso tempo attiviamo quel processo virtuoso anche di maggiore investimento di innovazione in forza di lavoro ma anche in demografia che permetta nostro sistema di ristabilire darsi sul livello di sostenibilità che non è quello attuale
Allora vado decida Pedretti perché ha lo accennava la professoressa Saraceno
La non autosufficienza cioè il fatto che comunque ovviamente andando avanti
Con gli anni Anand avanti col tempo magari persone di una certa età non hanno dei figli che possono dare un sostegno oppure dall'altra parte ci sono anche persone che hanno per motivi insomma fisici
Di difficoltà allora intanto cercare di capire al momento che cosa
Tutto questo impegna le famiglie diciamo italiana ma non solamente le famiglie italiane insomma che hanno magari il nono Lozio
Che ha problemi di questo genere e quanto invece il governo dovrebbe investire per magari a trovare una una legge fa posso pensare normativo o comunque dare diciamo un maggior sostegno a queste figure
Buongiorno a tutti
Io direi che
Siamo di fronte a uno dei più grandi cambiamenti e di trasformazione che il Paese non ha mai avuto
Penso che le scelte che bisogna fare
Debbono partire da questa consapevolezza
Il tema dell'invecchiamento la popolazione è uno delle più grandi trasformazioni in epoca dell'Occidente
Possiamo affrontarlo come abbiamo fatto finora io penso di no
Tra l'altro noi siamo un Paese che invecchia di più rispetto ad altri insieme al Giappone ma invecchia peggio rispetto ad altri
I nostri anziani i nostri grandi vecchi hanno più patologie e corrono città rispetto ad altri Paesi perché perché c'è stata precedentemente un uno stile di vita un sistema dire pur di retribuzioni un'attività lavorativa che ha prodotto effetti negativi sulla vita delle persone
Per cui il tema del pianeta anziani va affrontato in più dimensioni
Quella più cronica quella più in difficoltà
E quella della non autosufficienza noi siamo un Paese che ha tre milioni e mezzo di persone non autosufficienti
Di quei tre milioni e mezzo trecentocinquanta mila quattrocento mila stanno RSA case di riposo
Il resto sta a gestione familiare
Noi oggi sappiamo che se
C'è una famiglia monoreddito con una persona non autosufficienze in casa quella famiglia va in povertà
Mi domando
Perché
Stiamo ancora tentennante do per costruire definire una legge di giustizia sociale sulla non autosufficienza che tiene conto anche delle differenze che ci sono tra i non autosufficienti
è un conto avere all'Alzheimer un conto vere una difficoltà di deambulazione occorre che lo Stato si assuma la responsabilità di investire di fare una legge che differenzi trattamenti in virtù delle cronicità
Ma lo può fare solo lo Stato non si può pensare che dopo un assegno e poi s'arrangiano le famiglie oltre cosiddetto privato sociale
Io penso che noi abbiamo bisogno oggi di un intervento statuale del governo significativo
Perché poi l'invecchiamento della popolazione si confronta con la denatalità di questo Paese
E diventa come si dice una forte criticità
Ma chi può come si dice a rimettere in condizione il paese di crescere se non uno Stato che si assume Luís
La necessità e l'onere di investire sul sistema dei servizi
Investire io vorrei nel ribaltare la compatibilità economica che tutte le volte esce e provare a mettere invece la compatibilità sulla salute delle persone sulle condizioni delle persone se noi al ai futuri ragazzi e ragazze non gli diamo un sistema di servizi adeguati
I figli non li fanno o se li fanno gli fanno all'estero andando via dal nostro Paese
Ora il governo deve capire che è di fronte ad una grande possibilità di riforme sociali
Perché sta tutto insieme noi abbiam parlato
Adesso di non autosufficienza della criticità rispetto alla differenza di genere sia nel trattamento di lavoro e poi successivamente nella vita della persona
Beh affrontiamo la concretamente sul due corni perché io son d'accordo che bisogna dare alle donne le pari opportunità le pari condizioni degli uomini ma chi ha avuto la discriminazione sociale fino adesso una risposta da dovevamo dare vero
Cioè a quelle donne che han fatto il lavoro di cura che stanno facendo il lavoro di cura in sostituzione dello Stato pubblico gli si riconosce quel lavoro con un lavoro contributivo
Non risolverà tutto il suo problema ma gli darà una risposta al fatto che quella un lavoro non assistenza familiare punto e a capo io penso che lo Stato non può essere ingeneroso sempre
Poi devo dire
L'altro tema affrontato è quello previdenziale
Vorrei sfatare un mito che tutte le volte che si discute di previdenza ci spiega quanti pensionati ci sono e sono tanti sedici milioni di persone
E si spiega a volte quanto sono egoisti ma guardate che i pensionati italiani
Per l'ottanta per cento percepiscono pensioni che stanno dai cinquecento euro ai mille
Poi c'è il restante venti per cento se poi facessimo una disamina in quella situazione scopriremo che le donne sono sotto di duecento euro che il Sud viaggia
E si attesta attorno ai settecento euro
Questi sono i sedici milioni di pensionati
E che spesso e volentieri contribuiscono anche a pagare questi centoquaranta Cervone contribuiscono i voti e magari negli ultimi negli ultimi sei anni gli han tenuto costantemente governo su governo
Il blocco della rivalutazione che non sono tantissimi soldi per quelle persone
Ma sono stata una grande fonte di cassa
Ad esempio quota cento la finanziata con un pezzo dal blocco della regolazione il pensionante
Mi accontenterei che questo governo dicesse non blocco più la rivalutazione
Poi direi che a quelle pensi quelle pensionate pensionati soprattutto pensionante
Che non hanno avuto la quattordicesima perché sono finiti in un Scaglione diverso e son persone che hanno ottocento euro
Novecento euro al mese dice potrebbe riconoscere alla quattordicesima almeno fino a mille duecento cinquanta euro a quelle persone che hanno lavorato dai trentacinque ai Caranta ai quarant'anni ecco io penso che il governo oggi e anche le parti sociali
Sono confrontate est da grandi processi di cambiamento cioè noi siamo nelle condizioni del dopoguerra cioè come ricostruire i del welfare
Le protezioni sociali del Paese come opportunità
Opportunità di lavoro perché se io dovessi rispondere concretamente a cosa la pandemia ha prodotto e parliamoci chiaro di centotrenta mila persone che sono morte il novantasette per cento sono anziani
Volete un dato del non categoria come la nostra che rappresenta i penseranno e abbiam perso venti mila persone
Per la pandemia e cosa dimostra che lo stato negli ultimi dieci quindici anni arretrato la sua funzione nel territorio
Per cui c'è bisogno di investire sul territorio come fattore strategico utilizzando quelle risorse mettendo insieme gli interventi perché va bene la casa di comunità l'ospedale di comunità
Ma ci vuole un investimento sulla Rete sulle infrastrutture sulla mobilità delle persone
Cioè avere una nuova idea di paese questa la sfida che vorremmo lanciare al governo che dice facciamo un patto si facciamo un patto
Discutiamo pure ma mettiamo sul tavolo quali sono le soluzioni da dare a milioni di persone presentiamo stanno bene
C'entriamo sul pavé non stanno bene la legge della nazionale sulla non autosufficienza che chiediamo da vent'anni sì da vent'anni
Se non trova una risoluzione oggi abbiam perso una grande opportunità e davvero io non penso che quelle persone debbano essere affidate come a volte succede
Non tanto le case di riposo alle case famiglia non governata da nessuno
Al badantato spesso nero
Vogliamo fare una legge seria certo bisogna finanziarla decidiamo e si decideva lo diciamo in più di un'occasione
Che i due ministeri particolari sanitario e quello delle Politiche sociali lavorino insieme perché la tutela di quelle persone lì è una tutela socio sanitaria a maggior ragione in questo momento di Pian RR che a maggior ragione visto bambini NR ha titolato
Nei nelle missioni cinque sei la la l'opportunità di fare la legge beh questa è una grande sfida ed è una sfida di riforma a cui scriveremo il Governo ad assumersi la responsabilità allora vado da Giovanni parapiglia chiudere questo primo giro direttore di sociale è un uomo di comunicazione
E da questo punto di vista sola si è messa Dante gran tante cantanti Agano al fuoco Baraghini anche perché il ruolo proprio della della RAI abbiamo parlato prima di territorio l'importanza insomma di parlare a un territorio e di parlare a persone di varie età
Lavorando in televisione entrambe sappiamo benissimo insomma che il pubblico televisivo tende a essere sempre più anziano
E tende sempre in qualche modo a vedere la televisione un punto di un punto di riferimento cosa può fare
Diciamo una struttura come la sua per
Divulgare quanto più possibile insomma quelle che sono esenti alle normative di legge né nuovi le nuove le nuove leggi oppure magari cercare in qualche modo di fare anche da collante e vorrei aggiungere anche magari a parlare a persone che vengono da mondi diversi
Buongiorno innanzitutto rubo un minuto la risposta perché vorrei salutare i relatori presenti cominciando dalla ministra Bonetti con la quale nostra direzione lavora proficuamente da tempo
Poi Viselli Chiara Saraceno Ivan Pedretti e poi anche tutti coloro che immagino siano collegati escrementi
Direi anche che un panel perfetto equilibrio di genere visto che è anche uno dei temi è stato trattato oggi che è stato trattato in queste ultime settimane e che la RAI ha molto cuore
Per evidenti ragioni
Però vorrei fare anche i complimenti parla CGIL a futura per aver organizzato questa tre giorni
Il cui perché diciamo partire dalla base come sì detto anche nel dibattito partire dalla base sociale del Paese
E quindi trattare partecipazione inclusione rappresentanza trovo che siano una una una una sfida molto importante e che coinvolge naturalmente anche il servizio pubblico
Le il fatto fatemi dire che una persona come Maurizio Landini e tutto il suo staff che collaborano sempre questi eventi come quello dell'anno scorso che la Raia coperto con grande attenzione
Curino proprio ogni tipo di dettaglio su come vengono organizzati corsi incontri su come vengono selezionate le persone vengono scelti i contenuti
Fa sì che c'è una ricerca attenta cioè che non è qualcosa che è stato messo lì per farlo è una risposta
Fatemi dire oggettiva concreta tangibile per risolvere dei problemi che come abbiamo ascoltato in questi in questa mezz'ora in questi quaranta minuti sono problemi decisivi
Quindi complimenti a tutto lo staff di futura della CGIL
Andate avanti così perché è importante vivere queste situazioni dal dentro e non guardando alle dal finestrino di un di un'auto blu
Noi cosa abbiamo fatto e stiamo facendo tante cose la prima un po'teorica abbiamo prodotto un libro sulla coesione sociale
Che si chiama la sfida del servizio pubblico radiotelevisivo e volti mediare è un testo curato dal nostro ufficio studi peraltro guidato da una donna che si chiama Claudia Mazzola il che si è concentrato molto sui temi della coesione sociale
E e può aiutare la classe dirigente e quindi in noi ed altri ovviamente non solo della RAI a definire i contorni e contenuti per il tema e dei temi che stiamo discutendo
In questa giornata e comunque in questo periodo
Va anche ricordato che noi sin dal due mila e sedici ci siamo posti il problema di ridefinire il ruolo del servizio pubblico e quindi della coesione sociale tant'è che abbiamo fatto una trattativa
Importante con il Governo proprio perché venisse inserito nel contratto di servizio non c'era il tema della coesione sociale prima
Quindi quella negoziazione ha portato a rendere come dire per noi un un un un motivo di grande responsabilità parlare di coesione sociale e misurare la così nel sociale
Io penso però come è stato detto in alcuni interventi mi ha colpito soprattutto la dottoressa Saraceno quando ha parlato di di diseguaglianze che si stanno cristallizzato indo sin nei primi
Mesi o giorni di vita che quando ha fatto riferimento che il tema delle diseguaglianze
è un tema anche di democrazia lo dico perché la RAI e la mia direzione hanno messo al centro
Il tema delle diseguaglianze della lotta alle diseguaglianze di tutto quello che può essere il nostro impegno di sensibilizzazione editoriale che noi possiamo fare con le reti con le testate con la piattaforma digitale direi lei
Come i nostri canali sociale con l'universo della radio ma anche sui territori dove abbiamo le nostre sedi regionali dove abbiamo i centri di produzione quei territori dialogano con le comunità locali
Quindi da un lato sono per noi fonte di informazione perché ci spieghi ci racconta
Cosa sta accadendo nel Paese e dall'altro possono offrire soluzioni testimonianze
Che da rendere indicazione a noi terre diciamo avere più chiari i contenuti dava il collare e da trasmettere però importante
Riprendendo il tema del dottoressa Saraceno che ne dobbiamo essere consapevoli come RAI ma comunque il Paese che il cuore di tutto il ragionamento
Fatto da le numerose iniziative anche quella di oggi deve essere la credibilità
La credibilità credetemi cioè c'è tanta gente che non parli e c'è tanta gente che parla cambierà oppure che parla e non fa se uno parla si deve assumere degli impegni e deve essere conseguente cioè deve mettere a terra le cose che dice sennò è meglio che non parli meglio che non vale non venne in mente che non vada da nessuna parte questo cioè per me è molto importante
Quindi cittadini non devono mai trovarsi nella condizione di dubitare dell'onestà intellettuale di chi gli offre un programma che sia di intrattenimento o di informazione
Perché servire il pubblico noi facciamo servizio pubblico quindi dobbiamo servire il pubblico è un fatto di grande responsabilità
E chi richiede indiscusse caratteristiche morali perché se no se loro se lo fa in modo come dire non non non serio non responsabile appunto fai fatica essere credibile e noi su questo abbiamo una grandissima responsabilità perché parliamo a tutta la comunità nazionale
Allora iniziamo un altro giro e chiedo a tutti quanti insomma di essere più Brevi in meno in questo in questo passaggio parto da Ghiselli perché lo accennava
Prima Pedretti insomma e uno dei capitoli politici
Più interessanti di questo fine due mila ventuno enti sicuramente quota cento cioè come superare quota cento come andare oltre quota cento e ed è uno dei dei grossi nodi che riguardano ovviamente insomma
Viene strattonato politicamente di qua e di là con Londra e con lo spettro della Fornero
Sì io in gran parte già risposto prima altimetro evidenziarli
E quindi come dicevo ci auguriamo che ci sia una capacità di guardare oltre non soltanto a uno scalone ma guardare poi a un però nel concreto la CGIL che cosa potrebbe potrebbe paese del Bresciano prima né pensiamo che da sessantadue anni davanti la flessibilità in uscita libertà di scelta del lavoratore
Ed è la lavoratrice oppure con quarantuno anni di contributi riconoscimento del lavoro di cura del lavoro delle donne che non è la stessa cosa Queer as mi mi associo un po'alle cose che diceva prima Pedretti dottoressa saraceno evidente noi siamo fortemente convinti che prima di tutto ci sono le politiche le politiche di qualità del lavoro di redistribuzione dei carichi e dei lavori di cura questo riguarda che per i giovani non ci vogliamo rassegnare a un destino dei giovani di precarietà
è però come si diceva oggi ne parliamo di come dire un danno già procurato e quindi per forza di cose dobbiamo con tenere assieme un discorso di riforma che mette in condizione le persone di vivere con dignità il loro percorso di lavoro siano essi giovani donne chiunque con il fatto che comunque queste differenze già ci sono state queste disparità già ci sono state quindi
Però io credo che le cose che sono emerse nella nella discussione sono molto utili e importanti nel immaginare quello che ci aspetta adesso cioè la vediamo speriamo di uscire da una pandemia che in qualche modo ha messo in rilievo le nostre fragilità come sistema Paese le fragilità come dire le disuguaglianze lo diceva lo dicevano tutti gli interlocutori
Ora abbiamo l'opportunità straordinaria di partire da questa come dire questa emergenza negativa per poter ripensare il Paese immaginare quello che può essere invece una via d'uscita che guardi al futuro ed è una speranza al Paese
Allora siccome siamo convinti naturalmente il Pnr pre determina un presupposto importante sia in termini progettuali che anche finanziario
E però siamo siam partiti dal presupposto che uno sviluppo economico di un Paese anche lavorativo poi deve reggere anche su una rafforzamento della coesione sociale
Degli equilibri sociali della possibilità che ha una famiglia un ragazzo una persona di poter avere una dunque azione una formazione
Un'istruzione e una formazione anche professionale adeguata per andare sul mondo del lavoro che il territorio funzionano i servizi che ci siano le le le competenze per poter fare anche Investimenti
Per essere attrattivi altrimenti non si spiegherebbe perché motivo si dice il costo del lavoro l'Italia un costo del lavoro rispetto alla Germania più basso
E però gli investimenti anche delle multinazionali soprattutto quelli di qualità Vanoli
Ecco io credo che questo sforzo di creare sul territorio quelli che sono gli elementi di tutela che diano risposte anche le produzioni che a cui ha fatto riferimento che sono decisive detronizzazione
Per demografiche
Invecchiamento dalla popolazione comunque che la combinazione dei due fattori invecchiamento e denatalità
E il tema che in qualche modo è altrettanto importante secondo me che riguarda proprio il tema trasversale delle politiche di genere condizione delle donne
Perché effettivamente dissi occorre fare come dire anche una V rivoluzione anche culturale che non è soltanto quindi come dire basata su incentivi o cose di questo tipo ma che si ci sia anche un discorso di redistribuzione
E per quanto riguarda i sospetti vuole introdurre un altro elemento invece che non è stato introdotto che ha una forte valenza secondo me anche da un punto di vista democratico ma anche di tenuta del economiche del Paese se non siamo la popolazione che cala siamo destinati ad essere come italiani da qui ai prossimi vent'anni arrivare a meno di cinquanta milioni c'è un problema anche di popolazione
In parte vi sono le politiche di sostegno alla famiglia
Ma se facciamo una un'operazione di quel tipo gli effetti le vediamo fra trent'anni
Occorre al contempo gestire in maniera intelligente tutto il problema dei flussi migratori
E dobbiamo incominciare a vederli
Come un'opportunità da governare piuttosto che come un problema da risolvere
E siccome c'è anche l'aggravante che oggi i flussi migratori non sono soltanto in uscita e in entrata sono anche in uscita purtroppo soprattutto di giovani ecco questo un altro bel tema che ci darà una grossa responsabilità nel determinare queste cose l'ultima questione
Son tutti argomenti secondo me che devono essere alla base di un confronto serio fra le varie componenti sociali politiche questo Paese
Allora in questi giorni si parla appunto di patti di cose simili io credo che sarebbe molto importante se riuscissimo intanto decidere la cosa il merito e se sul merito di una costruire una società più equa più giusta e più equilibrata più efficiente
Siamo d'accordo o meno con meno precarietà sul lavoro se siamo d'accordo su questi principi
E sulle misure che vanno in quella direzione poi alla fine possiamo anche mente ce l'ha con lo scooter come chiamarla questa cosa però l'importante è che siamo d'accordo sul che fare faccio intervenire poi la ministra Bonetti su questo perché credo che sia giusto anche la chiusura di tutte quante le voci che abbiamo sentito fino adesso però però chiedere alla presa Saraceni una battuta
Professoressa ma abbiamo però di coesione sociale
Ma il covo Ida ha reso l'Italia più o meno coesa
Purtroppo temo meno coesa che non più è vero che si diceva che saremmo stati tutti i migliori ma in realtà utilizzando il codice allargato di disuguaglianza
Perché c'è chi ha perso il lavoro e chi invece ha potuto risparmiare mesi proprio per estremizzare
E aumentato la precarietà di chi era già precario la vulnerabilità eccetera quindi e se noi non riflettiamo sufficientemente su questi esiti e vi diamo per scontate o li dimentichiamo i magari facciamo anche politiche di sviluppo usando il PM
Senza tener conto senza senza valutare prima l'impatto sulle disuguaglianze delle scelte che facciamo
Il rischio è molto grosso se posso però fare una battuta io non sono figuriamoci se io non sono consapevoli dei costi pagati da molti doni per il fatto del lavoro di cura le appartengono a quella generazione pur essendo una Intel privilegiata
Quello che dico è che le risorse le soluzioni che sono stati trovati in passato sono state quasi tutte soluzione amico delle donne che hanno peggiorato la loro situazione perché il vero che sono potevano andare in pensione prima
Però convenzioni bassissime USA per tutta la vita voglio dire io amiche con cui ho litigato per la famosa per per le baby pensioni ricevute dei finanzieri glielo però è vero che sono pensioni bassissime molto spesso quindi c'è stato uno scambio
Disuguale perché poi invece il lavoro di cura che facevano mentre erano intenzioni nessuno l'ha considerato l'opzione donna
Che che poi confrontato con la quota cento grida vendetta a Dio perché la l'opzione donna di nuovo è stato tutto un costo a carico delle donne che il che la prendevano spesso per necessità perché non c'erano i servizi per i nipoti piuttosto che per il i loro genitori fragili o non autosufficienti quindi molto meglio sarebbe invece pensare intermedi contributi e di riconoscimento tutti carriera lavorativa pensare che chi ha avuto dei figli a dei contributi sostanziosi non i tre mesi per figlio perché che ci sono adesso dopo con la riforma Dini per cui bisogna anche ripensare a queste compensazioni
Che che possono anche valere poi nel tempo anche per le pelle generazioni più giovani invece se noi continuiamo a pensare di compensare i cambi di tempo
Dando il tempo nel corso della vita un po'più di tempo un bando ma Augusto economico e non nel momento giusto mi sembra proprio sbagliato io per esempio rafforzerebbe lei il pagamento del congedo per genitoriale perché quello rende difficile essendo pagato così poco e solo per una parte e si rende difficile a chi ha un reddito basso prende lui rende molto difficile al ruolo vendicherà il padre che di solito salario più alto attenderlo quindi bisogna un pochino intervenire
Anche su queste cose per i più giovani per cui benissimo
Tenere conto ma non nel modo in cui si è fatto che è stato un modo che
Che costato moltissimo le donne oggi la Sozzani Lelli dischi le disuguaglianze di genere Pedretti in un minuto se dovesse adesso chiedere diciamo la lampada magica una cosa al governo
Di necessitare ha importanza in questo momento per i pensionati cosa chiederebbe
E l'ho detto prima
C'è bisogno di una legge nazionale sulla non autosufficienza
Che risponde agli anziani cioè per quelle persone così fragili croniche ma risponde alle loro famiglie alle condizioni di tanti lavoratori che si trovano un caro in quella difficoltà e non sanno come rispondere seriamente
Per cui io penso che questo sia l'obiettivo principale per noi poi ci stanno ovviamente le risposte a milioni di persone con pensioni basse l'ho detto prima
La quattordicesima potrebbe essere uno spazio di risposta a milioni di donne in modo particolare
Ma io penso proprio
Ad una sfida di grande riforma politiche sociali in cui lo Stato investe per cambiare il Paese
L'innovazione ci dà una grande opportunità l'uso dell'innovazione tecnologica la domotica la robotica per le persone anziane per farle stare vicino a casa cioè c'è uno spazio grandissimo di riforma
Io spero che la politica non se la giochi un po'come al solito
In polemica tra di loro
Alla fine come si dice mantenendo una situazione inconcludente in un Paese che si sta stravolgendo la vita delle persone ha ragione la professoressa siamo di fronte ad una ad un accrescimento delle disuguaglianze
Sociali nel Paese
Anche tra i giovani
Io sono ex operaio ma si può pagare costantemente l'opera nel mille euro novecento euro o un lavoratore e poi pensare che quello lì avrà una pensione adeguata
Ci abbia minato dall'inizio questo raccordo generazionale e utile tra chi sta in pensione e chi dovrebbe sostenere cui sui contributi le pensioni dei suoi nonni se non facciamo lavorare di più quelle persone pagate meglio
E con pari opportunità per la differenza di genere questo Paese farà fatica a cambiare per cui è una sfida importante gli anziani sono una grande opportunità non solo di cronicità ma anche economica perché possono spendere possono avere uno stile di vita diverso in sé uno s'ammala di meno nella propria vita costa meno allo Stato Nenna Obeng nega sanitario nella relazione
Per cui Marabini va rapidamente ho visto che una delle campagne che ha fatto la RAI durante periodi Covi destava per esempio ladro anche abbastanza però no
L'ho letta come una così da poi approfondendo detto per quale motivo la RAI magari non ne fa di più di cose di questo genere finisco ad esempio a il
Le programma il quiz di di Amadeus e che ha devoluto praticamente alle allele famiglia insomma delle vittime del coro ed tutto il monte premi facendo una serie di serate facendo partecipare i vip a queste a queste serate avete in programma altre iniziative come queste
Assolutamente sì io volevo diciamo parlare un attimo di cose concrete ripresi spetta anche alla prima domanda era innanzitutto costituito questa direzione che prima non esisteva e che un anno di vita
In questo anno noi abbiamo creato un progresso sociale
Che pubblico
Viene pubblicato ogni settimana sul nostro sito quindi www punto RAI punto it slash RAI per il sociale
E in questo progressiste viene raccontato descritto in modo molto dettagliato tutto l'impegno del gruppo RAI nella settimana precedente la pubblicazione che riguarda tutto e per il cinema
Re pubblicità Rai Fiction TG uno TG due TG tre la radio Replay e ci freccetta e da una proiezione di quello che accadrà la settimana successiva sui temi legate sociali quindi lotta alle diseguaglianze parità di genere
Transizione ecologica ambientale transizione digitale diritti umani protezione dell'infanzia protezione degli anziani dei rifugiati dei detenuti tema della pace democrazia e via discorrendo
Poi abbiamo messo in pratica che stiamo facendo portando avanti le campagne sia di raccolta fondi
Abbiamo fatto una straordinaria per è la prima Protezione civile proprio in epoca pandemica e lo crea un ma l'abbiamo fatta per il Centro Astalli l'abbiamo fatta per la Croce Rossa l'abbiamo fatta per la Comunità di Sant'Egidio
Quindi come dire siamo impegnati costantemente poi facciamo le campagne di sensibilizzazione per illuminare alcuni dei temi che sono stati citati nel nel bellissimo incontro di oggi
E ne abbiamo ovviamente in cantiere altre che cosa succede che il nuovo piano editoriale che noi abbiamo pronto
Deve essere sottoposto al nuovo vertice quindi abbiamo un nuovo amministratore delegato dalla dai primi di agosto alla fine di luglio una nuova presidente che peraltro ha laddove alla delega
Al ai temi sociali
E con loro valuteremo
Questo progetto queste iniziative che noi intendiamo portare avanti il prossimo anno tra cui il festival del sociale lo vorrei ricordare perché noi abbiamo organizzato un festival del sociale che è la prima volta che la RAI
Ha organizzato un evento di questo tipo
Il siamo i primi in Europa come Prot casse del di servizio pubblico europei
Fatto un'operazione di questo tipo dove in tre giorni abbiamo non solo fatto incontri dibattiti ma anche presentato idee proposte e progetti documentari film
Prodotti per i ragazzi prodotti per la scuola
Prodotti per l'infanzia che vanno nella direzione di aiutare accompagnare il Paese uscire da questa da questo momento di io lo chiamerei un po'di spaesamento
E poi c'è ovviamente il tema della della sofferenza quella non citata all'inizio noi abbiamo un ascoltiamo la pancia del Paese ogni giorno ci arrivano delle notizie drammatiche dove possiamo cerchiamo di intervenire
Per risponde infine I soliti ignoti non ci sono soliti risolutivi soli Soliti ignoti ma ci saranno anche altre trasmissioni
Grazie I soliti ignoti lo ricordo abbiamo fatto una donazione consistente all'Istituto Spallanzani
Che ha permesso di vaccinali senza tetti senza fissa dimora che si rivolgevano al Vaticano quindi diciamo chi non aveva un documento di identità voi sapete non poteva essere vaccinati è stato allestito con una all'interno della sala Nervi in praticano e il personale lo Spallanzani con i soldi della RAI
Che Arpa potuto fare il cui sono nei mesi mi sembra straordinaria iniziativa allora la chiusura la ministro Bonetti perché insomma di carne effettivamente come dicevo prima come sa parecchio al fuoco
Tutto questo rientra in quel Patto per l'Italia che ha ha lanciato il premier a Draghi
Dal padre
Rientrare nel Patto per l'Italia perché il governo ha quella questa sollecitazione che che arrivata Lara raccolto governo a una visione di paese ma c'è la in virtù del fatto che nel Paese oggi c'è una maggiore consapevolezza you credo che sia vero il corrida amplificato usciamo meno coesi socialmente le nostre diseguaglianze sono amplificate non sono state create per scopi
Ma nello stesso tempo oggi c'è una coscienza pubblica che prima del Covent non c'era
E non solo la coscienza pubblica manca una strategia chi è chiara davanti a noi i nostri occhi la strategia per uscirne per ripartire per ridisegnare il Paese che oggi qui nei nostri dibattiti è emerso è quella di ricomporre
Ricomporre un paese in una visione unitaria e in una direzione unitaria verso la quale andare con le diverse soggettività i diversi punti di vista
Bossi crea un una nuova visione nel quale i diritti non sono contrapposti gli uni contro gli altri in cui l'elemento della previdenza
Per le pensioni non è discostato da quello che è il tema del lavoro femminile il tema del diritto all'educazione per i più piccoli una nuova alleanza diciamo tra generazioni parti sociali mondo del lavoro mondo della cultura mondo dell'educazione
Questa e la visione di paese che è interpretata in quell'appello che presso l'appello è un impegno
Quello che ha dichiarato il presidente Draghi è un impegno questo governo favorisce c'è per costruire questi processi in cui l'ha detto chiaramente il Paese deve tornare avere il gusto del futuro il compito del governo è Meg dare gli strumenti al Paese perché questo gusto del futuro si traduca nella concretezza di scelte di politica private e pubbliche che diano diciamo prospettiva a questo per farlo è chiaro che dobbiamo costruire certamente tavoli di dialogo ma
Ma anche processi
Processi di corresponsabilità di coprogettazione
Il pm RR offre questa visione l'offre nel fatto che da risposte concrete investimenti concreti macchie nello stesso tempo affianca riforme strutturali sistemiche che cambieranno il volto del Paese e che su questo ovviamente
Noi tutti siamo impegnati quindi
Riporto uno sguardo di fiducia riportando anche le parole del presidente Draghi perché è una responsabilità
è un'opportunità che abbiamo davanti abbiamo non solo le competenze e la passione per volere risponde a questa responsabilità ma abbiamo un dovere storico e quindi quando anche ha detto nessuno può chiamarsi fuori significa anche che tutti insieme renderemo conto alla storia dei nuove generazioni dal modo in cui noi oggi sapremo risponderà no questa sollecitazione Italia
Ad ha dimostrato
è vero siamo un po'al momento del dopoguerra condivido con lei è nel nostro DNA la capacità di sapere nostro resistere ed essere residenti ma avere una speranza di innata di tenacia e di prospettiva credo che questo sia
L'asso del dovere ma l'opportunità la prospettiva cui ha oggi siamo condotti e sul quale convintamente camminiamo ringraziamo tutti i partecipanti a questo incontro a a chi è collegato in My remoto in data potremmo anche discorsi
Per questa per questa giornata ricordo gli appuntamenti di oggi pomeriggio piccolo break che si riparte alle quattordici con l'appuntamento ricordate le donne tra Punta ne ho parlato anche questa mattina le donne al lavoro superare i divari sociali di generi di competenza alle quindici poi superare i divari sociali di genere e i giovani e qua invece alle sedici incontro sulla formazione permanente come diritto soggettivo grazie a tutti quanti voi piccolo break tra brevi futura riparte alle quattordici grazie