I dialoghi di Trani - Curarsi con la cultura

Incontri di quest'ultima giornata di dialoghi di Trani il dialogo curarsi con la cultura
Diamo in coloro su Benvenuto
Al massimo bravi assessore alla cultura turismo per la regione Puglia
Direttore generale dell'istituto Treccani e voi Degl'Innocenti direttrice del Musio oncologico nazionale di Toronto
Christian greco collegamento direttore del Museo Egizio di Torino
Laura Pugno dice dirigente per la promozione però alle presso il Ministero degli Affari Esteri
E Pietro pure quanto la città le porla spero che tra
Grazie a tutti Bondi omologo
Grazie a tutti e buon giorno piacere essere di nuovo su questo valico oggi fa un po'meno caldo rilievi per chi era presente bellissimo incontro sulla rotta balcanica che abbiamo fatto
Mi fa particolarmente piacere oggi essere qui con voi a fare domande a persone che di di cultura si occupano è che stanno ragionando sul modo in cui la cultura può aiutarci a venire fuori da una una crisi che è stata sanitaria ed economica ma come tutti voi sapete è stato assegnato profondamente il comparto culturale con delle ripercussioni forse ancora tutta da calcolare sul nostro benessere psicologico sulla qualità delle relazioni tra le persone
Sulla capacità di concepire progetti idee di liberare il pensiero perché a questo serve la cultura per ciascun cittadino è un volano di sviluppo personale che si era tradito ha smesso di funzionare per almeno un anno adesso ha ripreso gran parte del tutto con enormi limitazione di cui parleremo è dunque necessario capire in che modo un solo in che modo curarsi con la cultura come dice il titolo di questo evento Roma
Curarla la cultura una cultura sofferente se è vero che nel due mila venti
Il insieme del comparto culturale e creativo in Europa ha prodotto il novanta per cento in meno rispetto il trentun per cento in meno diciannove quindi terzo di meno Jim conseguenze terribili soprattutto per gli operatori culturali propositiva scorporare questo dato si scopre quindi solo delle ha degli aspetti dei settori culturali quelli legati alla presenza fisica dalla danza al teatro
E alla musica dal vivo che hanno sofferto appunto visi sino al novanta per cento meno sofferto il libro che anzi per certi aspetti alcuni momenti appunto anche ha mostrato disegni di straordinaria vitalità anticiclica quasi a dimostrazione del fatto che c'era bisogno di continuare a pensare o ad entrare immedesimarsi nelle storie
Dico solo Fini terminò la mia introduzione anche perché abbiamo quattro ospiti molti autorevoli che hanno tante cose da dieci quindi poi mi limiterò a fare delle domande molto brevi decapitato che sfogliare un libro che si intitola tratte della cultura di un economista francese proprio che che dimostrare racconta come
Ci sono Paesi nel mondo non esattamente democratici diciamo così in primis la Cina e i Paesi del Golfo ma anche lei in via del nelle col suo boh bolli punto che come sapete ha superato come volume di produzione a Hollywood ma persino alcuni Paesi africani come la Nigeria con Nolli fu che è un centro di produzione cinematografica straordinaria
Che in quel termine in quantità sentiti di qualità che stanno continuando a mettere soldi soldi pubblici soldi
E di diversa derivazione nella consapevolezza che dal loro punto di vista è necessario per affermarsi nel mondo lo standing del proprio Paese
La cultura serve insomma è uno strumento di soft power come si usa dire
Più debole sembra da questo punto di vista la reazione chi la coscienza importanza della cultura proprio fino alle alle democrazie occidentali cioè l'Europa e Stati Uniti
Ovviamente questo è un discorso generale che avrebbe poi disaggregato per
Per il Paese quasi che non si fosse appieno imparata la lezione di quanto importante reagire rimettere la cultura
Questa parola così grande che al suo interno nasconde mondi molto diversi tra di loro che però possiamo per lo meno identificare come la via per la libertà sviluppo della niente e di relazione tra le persone
Tra le priorità dell'agenda politica in tema di investimenti
Mi fermo qui e io se Massimo Bray raccordo comincerei comincerete a lui anche questo profumo acquisiti questo movente di amministratore pubblico ed il direttore dell'Istituto Treccani per chiedergli di che sì sì un po'direzioni le abbiamo imparate c'è molto intervento pubblico si parla in generale di ritorno dello Stato Novelli nell'economia perché il Next Generation Jura presente nel setting un cambio di passo questo ritorno del paradigma che iniziano soldi pubblici per tirar fuori anche l'impresa dalla dal buco in cui sono sprofondato e
E in ambito culturale
Apriamo troppo Massimo alla Bongiorno tutti grazie dell'invito mi fa piacere essere a Trani ai dialoghi in questo posto così bello
Grazie anche a Pietro
Devo dire lo Stato ha fatto molto le regioni hanno fatto molto per quelle che sono state delle situazioni come dire per venire incontro ad una crisi che è stata molto profonda
Forse occorre fare ancora qualche passo cercheremo di farlo
Come tutti leggiamo cioè in arrivo appunto questo piano europeo il PNR R in Puglia abbiamo provato a scrivere delle linee guida su cultura e turismo
Ad esempio un provvedimento secondo me importante riguarda appunto questa idea non solo di recuperare i borghi questa realtà importante che attraversa tutta l'Italia e che in Puglia
è una realtà particolarmente significativa e importante con tutto quello che possa significare quindi il recupero dell'identità culturali storico artistica enogastronomica
Credo che si stia continuando a fare poco sia a livello europeo che a livello del dello Stato
Rispetto come dire ad una vera consapevolezza del valore della cultura
I ma per esempio Pietro giustamente diceva quanto alcuni Paesi stanno facendo per legge la cultura come soft power
E a me piace sempre ricordarlo che la diplomazia culturale e un'invenzione tipica del nostro Paese
Moltissimi Paesi abbiamo esportato ad esempio questa nostra capacità e professionalità nel restauro eravamo davvero i più bravi nel mondo
Ma la capacità che avevamo era riportare accanto a quel restauro una scuola di formazione
In alcuni viaggi che ho fatto anche istituzionali mi è capitato di incontrare moltissime volte Giovanni giovani archeologi restauratori restauratrice i il problema che ho notato spesso e che alle spalle non c'è allo Stato ma spesso per esempio c'era un'impresa
E finito il restauro lo scavo queste ragazze e questi ragazzi mi chiedevano e adesso che cosa faremo
Quindi non c'è quella continuità e dietro la congenita una visione che attraverso la cultura si possa esportare appunto un'immagine del dello Stato italiano che è un'immagine che affida alla cultura oggi il rilancio la ripresa l'uscita da questa terribile pandemia ma nel lungo periodo perché credo che occorrerebbe guardare lo Stato nel lungo periodo
La possibilità di disegnare uno sviluppo differente
La Puglia in questo sta cercando di fare molto devo dire che forse siamo il luogo in Europa che dopo la pandemia ha messo in piedi più incontri più manifestazioni culturali sono oltre seicento Pietro
Sono tutte di buon livello credo che un compito che la Regione dovrà radere non solo di sostenerle ma anche di fare in modo che diventino sempre più strutture cioè che a volte dopo i sette cinque dieci giorni di lavoro
Abbiano la possibilità di diventare dei veri e propri laboratori di pensiero di riflessione e di luoghi in cui immaginare il futuro e nello stesso tempo sostenere questo sforzo importante
Di disegnare le forme di lavori di lavoro
Non solo differente ma continuativi per tutte per le moltissime energie che ci sono in questi oltre seicento luoghi della cultura
Io passerei la parola a così anche per contiguità geografica terra degli innocenti per chiederle come insomma la vicenda
Di di Taranto è una vicenda che sta a cuore
Di tutti gli italiani perché le le difficoltà non solo economiche dell'Islam Martelli la la sofferenza di un territorio il fatto che sia diventato anche il la capitale mondiale del conflitto contrasto tra diritto al lavoro il diritto alla salute poi esploso in tutto il mondo durante la pandemia
In qualche modo Taranto costituito anche una punta d'avanguardia nella riflessione sul rapporto tra tra salute ambiente il pur produzione con anche i tentativi di soluzioni interessanti nel cercare di andare oltre il contrasto tra queste due cose che sono entrambi necessarie alla vita umana
Beh i i i in museo archeologico che pure si occupa del passato remoto ha saputo essere presente nel territorio che divora i Co Co chiederti
Di di di così come chiederò Christian Greco a Torino in che modo l'esibizione musicale è stata in grado di sì ce l'ha fatta e dove ha fallito il perché di aiutare i cittadini come dire a a riconnettere un tessuto che era già assai logorato dalla vicenda delle acciaierie che ha subito poi un'ulteriore pesantissimo colpo durante la pandemia
Sì buongiorno grazie agli organizzatori per avermi invitata
Sì diciamo che come valore alla base del del nostro Progetto del progetto culturale del del MOSE abbiamo assunto un valore per me molto importante per quello di conoscere il proprio passato per conoscere dopo pesante costruire il proprio futuro come diceva il mio mancante maestro Riccardo Francovich
E quindi all'interno di una realtà come quella tarantina che aveva perso la propria la propria memoria la propria identità
Era necessario che si ricostruisse questo legame fra una comunità molto variegata sala comunità dei famosi metal Mezzadri
Che ormai erano diventati dei metalmeccanici del del dell'acciaierie quindi come è nata anche questo questo sviluppo industriale prima di una città militare
Senza identità insomma che da un borgo marinaro aveva avuto un'esplosione di abitanti ma anche senza un legame identitario con quel passato e quindi come può
Siamo partiti proprio da questa assunto Hillary legame fra passato presente futuro di una comunità quindi lo sviluppo alla base di un come ci dicono anche insomma se sono importanti sono dei bellissimi studi canadesi su questo tema
Proprio della qui l'importanza di avere come indice d'impatto di valutazioni sui progetti di sviluppo socio economico dei territori poco quello culturale
E quindi
Abbiamo compreso come in realtà Taranto fosse diventato poi una città senza memoria
Senza memoria di un passato glorioso perché ricorda sono stato uno dei centri più importanti è la Magna Grecia come testimonia questo museo che il secondo più importante
Italia chiaramente eccetto le le le lenti egizio di Torino aveva delle collezioni diverse però dopo quello di Napolitano per volume le sue collezioni
E abbiamo iniziato un grande un grande lavoro con la con la comunità
Schizzando proprio da un approccio quello delle Pari su di me inglesi in sala londinese forma spera Mentana negli anni ottanta facendo uso delle mappe di comunità con la popolazione
A partire dalle scuole quindi come
Detto no oggi il territorio come lo vorrebbero
A partire da una conoscenza del passato ma anche del del presente e anche il precetto fish and chips con le comunità marinare e quindi ha fatto un lavoro su patrimonio marittimo lavorando proprio con i pescatori di di Taranto
Questo lavoro non solo scientifico culturale di ricerca ma che di apertura verso la comunità anche per esempio di apertura dei depositi del museo che non quei grandi sconosciuti quindi famosi tesori mai visti gli abbiamo esposto alla pubblica fruizione
Creando un lavoro di coprogettazione con con il territorio
Quindi con i vari portatori di interessi sempre basato però su dei dei degli standard qualitativi alti con trasparenza quindi anche con un invito alla cultura della legalità che è sempre importante sottolineare e quindi il museo è diventato uno strumento di governance territoriale che ha contribuito a questo senso di comunità senza d'appartenenza il risultato lo si è visto in modo concreto per esempio nei giovani che hanno cominciato a rifrequentare questo USA museo che ha avuto una storia Zappa ma anche particolare perché è stato anche chiuso per sette anni è stato oggetto di un grande nel cantiere di diciotto anni per la sua ristrutturazione
E quindi è diventato un elemento materiale importante di appartenenza ma anche di autorevolezza cioè la comunità che si sente fiera oggi non più sprezzante nei confronti della propria identità
Perché penso che Taranto avesse insomma una caratteristica molto peculiare che non hanno mai visto nessun artista italiana c'è un senso di non appartenenza anche di di disprezzo e di se stessa
Piace invece non non c'è più ma non è che il il museo ha lavorato da solo anzi abbiamo sempre lavorato con questo con la comunità anche con tessuto associativo importante perché questa scelta ha avuto delle delle problematiche accorse lasciali molto
Molto complesse là dove c'è stato un po'un vuoto istituzionale insomma in anni passati è lì che ha compensato tutta questo dinamismo del tessuto associativo
E poi direi oggi insomma amministrazione comunale che è molto vitale molto dinamica e che sta contribuendo e poi che cosa è venuto fuori anche un rapporto con l'imprenditoria c'è la cultura del del lavoro perché ovviamente con la grande industria si era andato a quasi cancellare questa vitalità imprenditoriale chiesta sta rinascendo grazie anche all'industria culturale e creativa
Confluire il museo è molto molto legato anche all'innovazione pesante abbiamo creato un Fabio Arpe siamo l'unico museo nazionale italiano
Avere un fatturato stabile
Laboratorio artigianato creativo digitale che si basa sui principi la robotica che ci ha permesso anche quest'anno di conseguire il premio Gianluca Spina Politecnico di Milano
Questo però non è un museo chiuso nelle sue mura ma non posso di un museo diffuso sul territorio
Quindi che lavora che rinvia sugli altri siti mare lavora proprio con con la con la comunità e anche con l'industria creativa e digitale in una funzioni come possiamo dire proattiva
Quindi noi lo vogliamo vedere con non che noi non siamo arrivati diciamo all'apice ma è un percorso in fieri come una sorta di inviato di rigenerazione e riqualificazione urbana che ha una riqualificazione sociale
I punti critici quali sono in chiaro sono di una scelta molto vergine da questo punto di vista contesto territoriale che sta sviluppando un turismo
Quindi sta partendo adesso rispetta dei processi che per i nella parte restante della Puglia sono già in atto da da numerosi anni e soprattutto sta portando avanti un progetto culturale i rischi sono quelli di a bere dei progetti troppo nell'immediato invece bisogna come dice l'assessore cominciare finalmente a progettare sul lungo termine quindi per avere un per lo sviluppo sostenibile
Grazie Eva degli innocenti b farei subito un sax alto a Torino per in un contesto che chiaramente imparagonabile cittadino per dimensioni per per storia per non so dove sia Christian tre cose però chiedo conferma il fatto che sia collegato con noi
Che sta eccolo intanto me stesso ma lo occupato buongiorno i grazie
No molto molto semplicemente banalmente si fa per dire
Come è stato l'anno e mezzo di pandemia di Torino vista dal Museo Museo approvato l'aprirsi a far venire le persone nei limiti sempre rispettando le giuste regole di distanziamento che risposta c'è stata da parte della città
E in che modo questo poi lo chiedo a tutti le le istituzioni che rappresentate i musei nello specifico possono appunto giocare U giocare un giorno di di coinvolgimento e di connessione di comunità gay fatalmente hanno già già prima erano piuttosto disgregate insomma uno dei problemi di cui soffriamo è una si parla di atomizzazione sociale indifferenza nei confronti del contesto in cui si vive
Questo questo è stato così esacerbato dalla Panda in un anno e come è andata a Torino che cosa ha potuto fare se quali sono le udienze e le criticità che si sente di condividere con noi qui oggi
Anzitutto buongiorno a tutti grazie mille dell'invito mi scuso per non non volesse Avellino non sapere quanto vorrei essere a Trani estate nella vostra meravigliosa regione ma purtroppo interistituzionale mi hanno trattenuto a Torino
Un carissimo soprattutto aveva e Massimo vengo subito la risposta alla sua domanda proprio le voglio collegare con una serie di cose appena detto degli Innocenti che mi trovano completamente d'accordo perché secondo me gli cioè posso affermare in partenza che possa essere duratura Eva USA una serie di parole
Che otto anch'io con forza nell'ultimo capitolo o di un libro che scritto assieme alla presenza del Museo Egizio Evelina tristemente cercano di tracciare quale possa essere
Il futuro di un museo usando tre parole ovvero ricerca
Perché ci lì continuava a dimenticare musei sono luoghi di ricerca non possono essere luoghi statici
Innovazione
Le dalla ricerca deve pervenire anche innovazione o nuova modalità di comprendere il patrimonio tangibile intangibile di riconnettono un museo che necessariamente deve cambiar pelle
Museo come il mio che un museo concluso che non potrà più avere grandi collezioni ma che non per questo non potrò trovare nuove modalità dei connettori oggetti al paesaggio di riconnettersi con le comunità di ricreare
Il contesto archeologico i vari contesti che si sono succedute poi soprattutto formazione su questo vorrei un attimo soffermarmi perché in Italia viviamo un paradosso incredibile quattro mila seicento musei che non vengono costruiti da tutti gli enti di formazione nella modalità in cui dovrebbero essere assunti uso una parola forte forse dovremmo smetterla di obbligare e le scolaresche avvenire una volta all'anno nelle nostre scuole quelle gite didattiche servono ma molto poco dovremmo invece usare i nostri musei perché ci sia una formazione continua abbiamo una fortuna di avere un territorio che ha dei musei diffusi in cui si può conoscere la nostra storia Eva parlava di una prova molto importante la memoria quanto dimentichiamo molto spesso che i musei sono istituzioni in cui la collettività
Devolve il compito di conservare la memoria per tutti noi alcuni ragazzi
Non frequentano il museo li frequentano in modo saltuario non li frequentano per far lezione costante io durante la pandemia durante i mesi difficilissimi chiusura ho scritto più volte delle lettere aperte chiedendo che noi potessimo essere aperti per fare formazione dato che abbiamo i nostri grandi spazi ostacolo abbandonando i programmi ministeriali ma insegnando ai ragazzi appunto cos'è la cura cosa la memoria cosa fa un museo cosa fa un curatore altri paesi l'Olanda
L'esempio fatto puntando tutte le scolaresche alcun serio Paolo e facendo dialogare i ragazzi per due settimane classe per classe con i maestri d'orchestra
E allora primo ha detto ovvero la sua domanda è stato un anno una un anno e mezzo
Ci si compra il Museo Egizio in maniera forse particolare perché non a museo statale siamo una fondazione di un pazzo un'azione privata che nasce grazie al decreto quattro nove uno del due mila e uno il che significa che non era un modello economico lentamente morto e defunto nostro modello economico si basava sulla
Vendita dei biglietti con il qua riuscivamo ad avere un bilancio di circa tredici in manette euro e con il quale patto molteplici attività fortuna negli anni precedenti il museo è andato molto bene
Per cui butto delle Riserve e Timor Est arriverebbero usciamo
Un po'con le ossa rotte usciamo da un anno e mezzo di cassa integrazione qui tutto il personale è stato messo in cassa integrazione con una notevole riduzione salariale
E un o dovendoci inventare un modello o economico diverso sono grato al Ministero per i sostegni che ci sono arrivati senza l'aiuto del ministero non saremmo in piedi in questo momento
Siamo adesso ripensa farci le faccio un conto economico semplicissimo c'è il Museo Egizio sopravviveva grazie a un milione di visitatori con un medio di dieci euro
Questo non è possibile ma non è possibile non cade o queste le aperture non stiamo andando molto bene ma con il contingentamento riusciamo a fare entrare al massimo mille settecento persone al giorno nel nel trapano prima nove dieci mila allora forse adesso è davvero il momento di ripensare il pensare che non potremmo contare sulla quantità dobbiamo molto più investire sulla qualità di torno a dire ricerca una possibilità da
Siamo agire molti finanziamenti innovazione fondi europei e morì aumentar neanche la possibilità di fruizione la modalità di fruizione ovvero facendo un calcolo economico semplice
Se ne un milione di visitatori mi portavano ciascuno dieci Euro adesso tre visitatori ma dovrebbero portare trenta ma non potrà mai chiedere trenta euro per avendo museo
Dopo invece inventarmi delle modalità di accrescimento
Di accrescimento alle di notazione di approfondimento erano ritenute dalle persone valide per investire una quota di biglietto maggiore fatemi essere più chiari vorrei arrivare a lungo termine bello
L'entrata il museo sia assolutamente gratuita vero noi forse ci dimentichiamo molto spesso siamo custodi pro tempore delle collezioni che appartengono alla collettività
E ci dobbiamo impegnare a fare quello che il nostro lavoro ricerca e formazione come e per fare dei laboratori di ricerca di formazione che poi no un valore aggiunto per quello forse si sì sì potrebbe pagare qualcosa e soprattutto il clan atto lì con il privato che rimettano in musei al centro c'è un dato che a me colpisce sempre durato tre pandemico dal sette la fruizione la frequenta o sei in Italia era fatto dal ventisei per cento
L'azione ventisei la succede un po'di conti andarono se una volta all'anno contro più del novanta per cento del Paese spinati
Quindi bisogna intervenire ma qui bisogna intervenire ripartendo dalle scuole ma portando i ragazzi
Non al museo egizio quando studiata in quarta elementare gli egizi ma portato in continuazione quando studio Storia del Risorgimento pastore della fotografia la nascita del tecnologie la matematica apre un e a quando studiano Omero Esiodo il parco dei classici del mondo antico Pezzuto abbiamo definito ovvero altri c'era Muti digitali di Stasi parla molto di stemma e di materie mica bene la matematica la fisica la chimica può essere insegnata nei musei prima dell'innocenza facendo dei progetti meravigliosi appena citato la quanto si potrebbe fare per avvicinare i ragazzi a materie così caratterizzanti per la nostra società partendo dal patrimonio culturale tempo dalla memoria e concludo dicendo io
Ho molto sofferto leggendo i giornali in questo anno e mezzo de che mentre per fortuna
Sul mai messo in dubbio il valore della della formazione delle scuole di ogni ordine e grado della ricerca Musei c'è stato una grande discussione atto che senza il turista semplici stranieri senza il turismo
Bene forse che sono felice che adesso il nostro ministero non sia più mi batte ma si ammicca testé ministero della cultura che il turismo abbia un dicastero adesso dedicato il turismo è certo importante per prima un valore aggiunto ma non siamo un tassello fondamentale della società sono la colonna spinale la Memmo via
Di questo Paese e noi dobbiamo e innovazione ricerca e formazione la nostra esistenza non può essere messa in dubbio ecco che secondo me investimenti statali investimenti privati serviranno per renderci centrale nella vita dalla Società
Grasse Christian Gregorio una serie di cose che di estremo interesse sulle quali varrà la pena di tornare religiose ospiti relatori sul palco le l'obiettivo dell'accesso gratuito al museo delle modalità descritte da Greco mi sembra già da solo straordinario come lei implica trasformazione totale
Del rapporto con i musei con la cultura e poi quest'ultimo accenno sacrosanto alla dipendenza anche mentale che abbiamo dato dal turismo come se fosse l'unico bacino cui attingere richieda dà senso quasi all'esistenza dell'istituzione culturale io vivo a Roma con Sordi Venezia è una città che da questo punto di vista la presente il caso il malato più grave no nel declinazione sempre in chiave turistica di ogni espressione culturale quando invece sotto il ruolo è innanzitutto un altrove museo una un'altro soggetto culturale in una città può può giocare
Allora Laura Pugno ben prima dell'interruzione parlavo di soft power risposte le finestre che se ne occupa potrà essere una straordinaria poetessa e scrittrice
è stata fino all'anno scorso la direttrice dell'Istituto italiano di cultura a Madrid dirigente del ministero degli esteri per la promozione culturale
Chiederei
Di dire anche quello che pensi su ciò che ho appena detto sulle cose di Christian greco però anche il mantenendo uno sguardo al di fuori dei confini nazionali su sei tornata da Madrid quando erano già se non ricordo male nel
Per l'Agenzia ciò sua sì io ho fatto i miei mese in mese dipende mia Madrid con la città che poi è stata molto duramente colpita avuto nella prima fase almeno ottomila morti sono rientrata costo dei pile venti quindici
Ti chiederei in primo luogo poco per curiosità mia se sei visto anche il mestiere che sfoci cura a Roma al ministero degli Esteri in grado di fare qualche confronto utile per i nuovi rispetto ai problemi noti che abbiamo toccato sin qui
Grazie Pietro il Sult dai approfitto di questa occasione per ringraziare anche l'organizzazione del Festival per questo bellissimo momento di riflessione pubblica insieme poi
Io vorrei
Fare un passo indietro nel rispondere partire proprio da questo concetto di cura di cui tanto abbiamo sentito parlare curarsi con la cultura
Sottintende amo in qualche modo un concetto di cura come terapia come terapia d'urgenza sappiamo quanto la terapia nella circostanza emergenziale che abbiamo attraversato sia stata sia tuttora in realtà fondamentale però
Allo stesso tempo qui si chiama in causa i concetti se vogliamo di emergenze normalità di straordinarietà e ordinarietà esiste e forse il vero nodo di questo dibattito un'ordinarietà della cultura quella che decideremo come prendersi cura permette di crescere quindi un crescere con la cultura prima
Sono stati evocati diciamo i regimi autoritari il loro rapporto con la cultura e la democrazia ecco la stessa democrazia e quelle che in Sociologia si chiamerebbe un tratto culturale è un qualcosa che viene preso trasmesso attraverso l'educazione così è l'interesse per la cultura la passione per la cultura ciò che poi porta visitare i musei
Capire comportamenti culturali al di là del fatto come dire questo ci si è richiesto se parte un percorso formativo ma farlo come proprio personale impulso quindi noi siamo tutti e non solamente circostanze sanitarie ma anche nelle circostanze culturali nelle contingenze culturali a dover ripensare appunto il nostro passaggio all'ordinarietà alla normalità
Ecco quel piacerebbe chiamare in causa un concetto molto affascinante visto che siamo in un Festival quest'anno è dedicato alla sostenibilità Colle stress avvertita
Poco certo che viene dovuto allo studio del mondo naturale che ho trovato in un libro di ciascun vi offerto selvaggi ed è quella che venne chiamata con non molto complessa in inglese Chicken baseline sembrano ecco se è sembra complessa omertà è molto facile nel momento in cui noi lasciamo in un ambiente o cresciamo in un certo ambiente sì pensiamo è una specie di fallace del pensiero che la situazione in cui quell'ambiente si trova in quel momento ossia la normalità
Sì allo stato di cose giusto bagarino moralmente giusto ma che comunque le cose siano sempre andate quasi siano destinate ad andare sempre così e quindi se come dire lasciamo e cresciamo in un contesto in cui la cultura come dire discese da un certo punto di vista dotazioni com'è che non sono quelle che vorremmo però una parte del nostro pensiero pensa che sia che si è così che in fondo andrà sempre così
La pandemia ci ha messo di fronte a delle circostanze drammatiche che bene che è bene ricordare visse perduranti seguitissimi
E queste circostanze drammatiche hanno investito il mondo culturale quindi paradossalmente Karl Popper parlava di conseguenza intenzionalità azioni intenzionali va vale anche il contrario
Si è permesso questo momento divertire vedere con occhi nuovi
Il mondo culturale anche riportato secondo me in auge o di concetti che prima della pandemia sembravano un pochino così pochino arcaici visto che procediamo di musei archeologici per esempio il concetto stesso di pubblico
Il concetto stesso di pubblico come di Stato che non è semplicemente qualcosa come dire di un posto di sovrapposto nei casi più estremi addirittura denunciato come parassitario Macchi può e deve entrare in una relazione sana
Salutare ma dialettica anche con le norme del mercato nel momento in cui parliamo di ricerca parliamo di memoria parliamo di valorizzazione delle culture dobbiamo parlare di un dialogo quindi non soltanto di un punto di vista o dell'altro ma della costruzione perché poi ti costruzione si tratta di forme di partenariato però alla pandemia c'è proprio dimostrato la necessità del ruolo del pubblico il fatto che quelli della cultura al di là di qualsiasi ideologia insomma non può essere affidata soltanto ai miei milioni di biglietti stessi staccati dal Mosè altre invoca un museo meraviglioso colto occasione di visitare due biglietti staccati a Mosè di Taranto per fare gli esempi concreti legati alle persone sono qui come su questo palco ma ha bisogno al più di un lavoro di fondo ecco io quando ero Madrid gestivo l'istituto mi dicevo che come ente compitamente pubblico che si sospettava anche attraverso l'attività privata di quel sito in lingua all'estero sono mezzo molto importante per diffondere la nostra cultura
L'avevamo la possibilità di essere un lavoro di essere un laboratorio di ricerca di fare questo lavoro di fondo cioè di non fare soltanto ciò che ci veniva chiesto di invitare gli autori che avrebbero avuto un'istantanea popolarità perché già potevano ma di portare anche quegli autori
O fare quegli eventi organizzare quelle mostro invitare con musicisti o quegli scienziati che magari España non erano ancora così conosciuti e che invece avrebbe potuto esserlo in un domani creando quindi le condizioni perché qualcosa di nuovo
Potesse accadere
L'Italia è nota all'estero per la sua straordinaria bellezza per il suo straordinario passato tra l'altro siamo circondati questa città che meravigliosa
Chi avevo visitato qualche anno fa profonda stimo GNAM se concrete il museo diffuso
Di cui si parla spesso
E che è stata evocata in precedenza però allo stesso tempo e questa è come dire uno dei noti dell'azione di promozione culturale del ministero degli Esteri fa all'estero
Questo passato senso solo nel momento in cui l'Italia è un paese per il futuro ebbe conosciuta portata all'estero e resa nota è fatta amare il proprio in quanto Paese per il futuro
La pandemia ha iniettato delle risorse straordinarie quello che nel circuito e promozione culturale dell'Italia all'estero l'anno scorso sono stati spesi circa nove milioni nove milioni di euro grazie ai detriti cure Italia Ristori nazioni di promozione culturale e di sostegno al comparto culturale tramite procedure di ascolto tramite avvisi quindi coinvolgendo il settore culturale e organizzando progetti concreti
Che sono stati poi diffusi conservando la vocazione internazionale del ministero
All'estero quello che diciamo chiesto di tracciare un paragone ecco io devo dire che quello che ho notato negli ultimi anni nella mia attività all'estero anche nei rapporti per esempio con la Rete degli altri istituti culturali dei Paesi omologhi filmiche
Che cimice tutti poi quando siamo all'estero dei cluster e che il focus si è spostato molto sulle industrie culturali e le imprese creative questo
Non significa riconoscere la cultura come parte di quella che da Noè la Farnesina viene chiamata promozione integrata cioè di un contesto più ampio che comprende anche l'economia comprende la scienza innovazione
La ricerca in un rapporto appunto dialettico parlare di imprese culturali industrie creative significa riconoscere che esiste una rete di istituzioni di organizzazione di persone di relazioni che permette alla cultura ma potremmo dire la stesso per l'assenza forse anche più visibile per l'economia permette la cultura stessa di Accardi di darsi un non si creano opere non un artista non può come dire portare la Pro Patria nel mondo se non esiste un contesto che in qualche modo gli consente gli consente di creare gli consente fermarsi consente di farsi conoscere in Italia e ovviamente nel resto del mondo
Mi fermo qui perché credo che aver detto abbastanza per appunto credo che sia molto importante riflettere proprio su questo cioè come l'emergenza ci consente di ripensare anche per la cultura una nuova normalità che però non deve essere pensata
Come qualcosa di meno di quello che abbiamo avuto in passato potrebbe e dovrebbe essere l'occasione per pensare a qualcosa di più
Grazie
Tempo veloce il secondo ciclo di interventi però vedi cosa che sarete voi voi
Il evolute approfittare porre qualche domanda la possibilità cioè microfono Saraceni comincerete ad assicurare illecito due spunti impoverito
Istituto tecnico che ai tumulti molte note mentre gli altri parlano rimane
Ancora acquisita insistere sulla sostenibilità di un modello economico da ripensare come diceva
Christian greco anche dando per scontato che forse termini quantitativi la normalità in termini di numero di accessi ai musei spettacoli dal vivo ai tanti eventi culturali
Che c'hanno ripreso bene non tornerà a breve il destino neppure a medio termine chissà quando tornerà
L'accendiamo al microfono
I brani
Allora io devo dire che sono contento di aver ascoltato christian risiedeva perché noto che c'è un cambiamento di linguaggio lo dico sinceramente io ho fatto il ministro che dieci mesi dal due mila tredici due mila quattordici forse la prima volta che ne parlo chiaramente
Consegnai una proposta di riforma del ministero che credo avesse tra il principale capitolo basato sul passaggio
Alla qualità nei beni culturali
Quella riforma fu bollata da moltissimi intellettuali ahimè anche pugliesi di qualcosa di vecchio che non coglieva il vero senso dei beni culturali su almeno sei sette riviste scientifica che avevano a che fare con i beni culturali
Nello stinco i dieci mesi provammo a fare una riforma delle lirico sinfoniche
Che salvaguardasse questo grande patrimonio musicale italiano invece fu un Presidente del Consiglio che sul Corriere della Sera disse che quel modo di leggere i beni culturali cito testualmente
Era a letto una lettura di una sinistra che per fortuna non c'è più
Va ancora avanti senza Treccani che abbiamo come dire una buona
Base dati di quello che esce viene pubblicato ogni giorno sui sui giornali che se ascoltiamo in televisione eBay io
Scrivo quali sono le parole più utilizzate diciamo da una fascia di di classe dirigente dei Beni culturali ahimè negli ultimi cinque anni mi esce marketing valorizzazione autonomia economica e quando proposta di riforma fu cancellata e ne fu scritta un'altra invece al centro c'era la quantità e l'autonomia si basa sulla quantità
Ancora oggi io dico che se noi contiamo un bene culturale per i biglietti che emette ci dobbiamo chiedere perché le biblioteche e gli archivi sono in crisi non ricevono fondi ne ricevono molto pochi perché il meccanismo è sempre quello della quantità
Qualcuno direbbe che mi tolgo un sassolino dalle scarpe per la prima volta la senatrice sedere
A cui mi lega non solo affetto amore tradizione culturale dice che noi andando avanti così smarrire in moto la memoria
Quindi dico anche a Christie anch'io sono contento ascoltare e parlare di ricerca innovazione formazione ma sarebbe sufficiente andare a vedere un altro decreto del due mila quattordici Governo Letta in cui il ministro della dei beni culturali e non so perché ma amo di più questa definizione che amava Calamandrei
E la ministra carrozza chiesero di svolgere un certo numero di ore scolastiche all'interno del mondo della scuola e di tutti però i Musei legando scuola tutti questi quattro mila seicento musei che un record mondiale in Francia ce ne sono quattrocentotrentaquattro
Ora lo dico perché questo è un Paese che che fa molto come dire parlai di cultura fa anche un po'come dire moda va bene però poi quando si si deve parlare di cultura e realizzare delle cose i buoni propositi vengono meno
Io credo ancora una volta che senza paura un altro termine che abbiamo visto come il peggior nemico e tutela dei beni culturali quello che dice la Costituzione
Chiunque parlava dei dei di tutela faceva parlava di qualcosa di vecchio qual sempre qualcuno che oggi come dire a ruoli importanti in questo paese diceva che la tutela era quasi un ostacolo allo sviluppo del Paese
Ma perché non senza questo veramente senza polemiche quello che ci sono due modi di leggere i beni culturali
O come dicevano i padri costituenti Moro Calamandrei i beni culturali sono quello quelli diceva Moro che formeranno i cittadini del futuro e quindi lo Stato deve investire nei beni culturali
Ho altrimenti appunto è giusto trovare il modo per cui attraverso il marketing in un grande museo noi diremo che ci sono tre mila persone in più che sono andate grazie a una raffinata operazione di marketing
Quindi Pietro io credo che noi dobbiamo metterci l'anima in pace una volta per tutti e decidere se quello che viene dibattuto prima di scrivere questo bellissimo articolo nove della Costituzione sia vero
Quindi il patrimonio culturale qualcosa che identifica la nostra nazione come scrivono i padri costituenti
E quindi lavorare per fare in modo che tutto quello che che che che possiamo e dobbiamo fare da una parte per tutelarlo questo patrimonio dall'altro per investire in ricerca e formazione e io non credo che non ci siano le risorse credo che le risorse ci siano e vadano indirizzate verso i beni culturali
O se invece dobbiamo continuare a immaginare che un museo sia un luogo che Possa come dire essere faccio anca una citazione una parte di quel petrolio del Paese
Ecco credo che questa lettura però arrivi in Italia che ormai come dire è una periferia di un dibattito internazionale
Non perché ci sono i buoni e i cattivi ma perché c'è un preciso disegno che vede appunto nella in un capitalismo finanziario che sto c'è un goccio gramo con la pandemia fossi fosse un attimo fermato e che invece credo ha trovato nuove forme per manifestarsi
Ma su cui ha bisognerebbe aprire un serio dibattito investire nella scuola e nei beni culturali lo abbiamo detto sopra le due vere infrastrutture del Paese ma per fare questo bisognerebbe vedere che nei conti economici anzitutto dello Stato e dei ministeri
Ci potesse davvero essere questo cambiamento chiudo davvero dicendo
Che
Credo realmente che oggi mettere al centro delle nostre politiche la formazione
Noi abbiamo bisogno di investire molto moltissimo nelle nuove generazioni in in chiunque creda e voglia percorrere un percorso di tutela dei beni culturali
Oggi è molto difficile continuiamo utilizzare strumenti e forme di precarizzazione continua lo vediamo appunto anche nel in queste manifestazioni importanti che sono i festival
Dove le ragazze ragazzi come dicevo all'inizio dopo pochi giorni ma intensissimi di lavoro
Pienissimi di passione di competenza e di difficoltà probabilmente dopo andranno a cercarsi un lavoro che nulla a che fare con questa esperienza
Quest'ultimo punto è il più importante di tutti perché Grammar proprio che non esiste non esiste un disinteresse c'è una grande passione di tantissime persone giovani o giovanissime per la cultura in senso generale apre tante manifestazioni del pensiero alla quale alle quali si dedicano senza poi poterle concretizzare in un progetto di vita o se lo fanno rimangono in una condizione di precarietà economica per anni decenni che del tutto incompatibile
Con con con l'idea stessa e poi che possono nascere nuovi progetti perché se uno si trova sempre in bilico non sa come mettere insieme il pranzo con la cena poi quella strada va abbandonata
Ha toccato un nodo decisivo ne avevamo parlato poco prima di salire sul palco Massimo avrà il fatto che si non ci siamo così un po'consolati con l'idea che forse da questa terribile esperienza riusciremo con la consapevolezza che la finanziarizzazione non solo dell'economia ma dell'intera esistenza era un errore che ha un atteggiamento predatorio nei confronti delle risorse naturali ma insomma e anche il Brasile dei beni culturali siano si fosse un errore da non ripetere più
E che quindi ci troviamo tutti a discutere di sostenibilità che il tema di quest'anno delle dei dialoghi di Trani come un criterio non solo ecologico ma poco quelle per impostare la nostra vita e anche la cultura
E Filisetti Brahimi inoculato un elemento di pessimismo scetticismo ripeto a questo anzi forse
Siamo messi peggio basta vedere il dibattito sui costi dell'energia in cui si è discusso su questo palco ieri che tutti in molti nei media nella politica stanno usando approfittandone per dire vedete non non è tempo di sostenibilità anzi bisogna ancora in più insistere sui tutti tutti le varie forme del petrolio cultura compresa che abbiamo a disposizione a saccheggiando e pensando al profitto immediato allora chiederei nei pochi minuti che abbiamo faccio una domanda così eh sì ai direttori dei due musei Rinascente Kristen greco e da qui a a a cinque anni facendo tesoro di questo periodo difficilissimo che stiamo ancora attraversando i numeri che ci ha dato greco sullo slittamento a Torino sono evidentemente critici immagino la stessa cosa si possa dire pertanto è per tutti gli altri musei d'Italia
E con un non con ottimismo ma con un po'di visione che cosa si immagina era degli innocenti in primo luogo per il Museo Archeologico di Taranto nel due mila e facciamo e ventisei quando finiscono anche dovrebbero finire i progetti del ricoveri Platì
Sì ma se non quello che che abbiamo detto cioè che il museo possa esser diventato veramente un uno strumento di educazione di ricerca e formazione di che cosa di cittadinanza attiva
Anche perché il fatturato più importante che è un museo possa fare proprio la cultura che trasmette ai propri ai propri cittadini
E che passa si passa a remare intanto a modello di governance pubblico-privato
Sì nei confronti dei quali io comunque ho delle forti perplessità ma non perché non ne sia d'accordo ma perché veto uno spirito molto conservatore nel nostro Paese quindi anche per il pm RR
La chiave di volta e di svolta sarà una vera riforma della pubblica amministrazione perché se non si arriva a quella non non si otterranno risultati in Museo nazionale di Taranto musi autonomia speciale a un suo bilancio
Non è una fondazione ed è una pubblica amministrazione
E mi auguro che si possa arrivare con Christian insomma mi parliamo perché favorevoli prendiamo il forum parliamo il vigile Compart rischia verso il due mila ventisei subito
Con cristiana frase abbiamo sa comune sentire per cui tra spesso parliamo di di queste tematiche anche in una missione un po'oggi futuristica avveniristica di un museo
Certe
Il trenta agosto il filo di un museo che passa a bere anche un modello di economico e culturale culturale diverso questo il fatto di poter entrare gratuitamente
Non so se ci si riuscirà soprattutto nei musei pubblici però per fare questo bisogna arrivare ad anche ad accettare
Di poter capitalizzare anche le proprie competenze i propri no auto alla formazione non la si fa soltanto il gratuita ma scusate se mi posso permettere con termini che fatti alcuni rinnegano però che si possano vendere per fortuna anche le nostre competenze l'assessore prima parlava di restauro
E quindi che sarebbe anche un modo per valorizzare le nostre restarne nostre risorse risorse umane quindi spero si arrivi a questa a questa visione insomma nel futuro
Christian greco sempre le nostre gambe un po'lei resta in un concerto acustico avente diverso
No no le campanelle sentono sospese senese dite voi gliela nega allora l'attestato allora il suo ruolo conclusioni risente né mai fare questo gioco libri Torino due mila ventisei
Sì e rispondo con una serie di parole che prendono spunto da quanto ho appena detto Massimo operai da quanto detto Eva allora che Museo mi immagino nel due mila ventisei
Un museo che sostituisce la parola valorizzazione con la parola pura io non la parola cura vede innanzitutto la tutela ma tutela che passa non semplicemente da provvedimenti coercitivi ma tutela che passa dalla conosce senza conoscenza e assenze Ale per prendersi cura del patrimonio rassicura dal patrimonio significa anche conoscerà pigliamolo con questa dicotomia tutela valorizzazione sono due aspetti della stessa maritata
Uno dei problemi più grandi che al patrimonio è quello dell'oblio e di essere dimenticato si può formare specialisti però se il patrimonio non si radica non non verrà conservato in questo diciamo Massimo la prostituzione certamente l'articolo nove piacerebbe anche ricordare l'articolo tre comma due come USA possono essere quella cerniera tra il mondo accademico della comunità
Quantità esso su qualità io senza tema di essere smentito dico che già molto prima dalla pandemia nel due mila e quindici in una in pubblico quando ministro Franceschini risse che impose registra un modello economico pisside attenzione perché non lo è perché abbiamo solo una fonte
Di introiti e ovviamente non né da un punto di vista economico se c'è è solo una modalità di introito questo è molto labile però io vorrei che il ministero non mi chiedesse più quanti visitatori vorrei che il ministero mi chiedesse quanti articoli proprio sono state pubblicate in quantità che avete fatto anti restauri avete fatto quanto cioè lo patente quanti dieci di e veniamo ad un accordo che deve essere fatto il Museo Egizio
Garanzia cinque oltre di dottorato per studenti che poi vengono ammesse in università straniere perché hanno un pro ha detto ben definito si stabilisce protetto con un collega di università straniere loro vengono immediatamente a Mestre lavorano Mosè l'egizio con l'università italiana
E molto
Più Complesso io ho un modello di finanziamento da un modello preciso che esiste già in Italia che si chiama F
Ho fondo di finanziamento ordinario che quello che viene dato all'università schiettezza ma di considerare i musei in un'ottica Lancisi calci sono dei interconnesse dati senza se e senza ma
E come si danno i fondi per la ricerca e fondi per la formazione i musei devono diventare Us modici con l'università e avere dei fondi costanti
I restauri la ricerca le pubblicazioni
Gli scavi la formazione deve essere pagata non può essere dipendente per numero di visitatori che entrano e mito degli esempi però immediati i musei ancora in Italia non possono partecipare ai prima ai teologi dati del Ministero dell'Università i colleghi dell'università fanno progetti con noi dopodiché rispondi vanno a agli atenei noi sebbene con costi scriviamo assieme progetti i soldi non possono arrivare me
A possono arrivare i fondi europei di chi cerca quindi noi non possiamo avere un primo però possiamo avere un persi questo sarebbe un modifica normativa immediata da fare vengo quindi un punto di cui parlava Massimo
Riguardo ai professionisti della cultura anch'io qui avrei una proposta immediata portiamo le scuole di specializzazione da due a tre anni e faccia ai amo le come le scuole di specializzazione i pellicine facciano per il terzo anno venga sia un anno come fa o i gli specializzandi mediche
Pratico clinico che si Venerable didatta pur Singara le soprintendenze nei musei nelle biblioteche negli archivi a lavorare a formarsi
Però detto anche lo dico per esperienza perso io ho studiato egittologia in Olanda il mio professore dal primo giorno mi disse lo studio bellissima ma non tocca mai lavoro
E e questo per me è stato UE e me l'ha ripetuto dopo la tesi Laura dopo il dottorato infatti ho fatto di tutto anni dopo mi è arrivato il primo lavoro pagato o nel mio settore
Io vorrei che se gli arrivasse riqualificazione del facoltà umanistiche ma promettendo a tutti coloro che si iscrivono che poco dopo saranno archeologi storici dell'arte architetti
Ma insegnando che se uno via lettere classiche
A una formazione può essere difformi vitale importanza all'interno della nostra società non abbiamo squalificata i nostri titoli di studio per cui chi si occupa di marca umanistiche
Viene considerato un qualcosa di inutile accesso della della società da lì dobbiamo ripartire
O di partire dalle scuole epico l'ultima cosa quattro mila seicento musone in Italia
In in in nessuna scuola di ordine e grado si insegna in modo sistematico
A ecologia che significa sto per della del significa regia del paesaggio capire il paesaggio un palinsesto in cui l'elemento antropico operato portare i ragazzi fuori alleggeriva vestiti che si sovrappongono alle nostre città ecco ripartiamo da lì parliamo di persone civica
E anche duca azione al paesaggio e anche il tre zero al nostro patrimonio grazie a Kristian ecco grazie anche a Massimo RAI che ha dato una dimostrazione plastica adesso allora gli amministratori
Tanto prodigandosi con rimaneva Riboldi
Qui sul palco e io app con un pensiero al professore olandese di egittologia di di di Christian Greco e alla faccia del
Del pessimismo di quel signore vorrei
Chiudere questo incontro molto interessante lasciando la parola Laura Pugno che proprio su questo sulla sulla poter contare sulle risorse che tanti ragazzi ricchi abbiamo parlato prima
Hanno comunque anche alla faccia della difficoltà magari degli scenari catastrofici che i più grandi gli prospetta no
Sì gli interventi precedenti di massima Brajdic segreto che era negli nascenti hanno messo in luce come la cultura non accada in astratto non accada in vitro ciò che le istituzioni culturali possono fare dipende dalle risorse che hanno dei meccanismi legislativi all'interno delle quali possono operare e dipende moltissimo dalla qualità delle persone dalla qualità culturale e anche etica morale
Voi mentre nemmeno il discorso amplissimo diciamo dalla capacità e dalla competenza delle persone
Sempre pensando appunto ai genitori disperati per i figli che si iscrivano alle facoltà umanistiche che io stessa ho frequentato vorrei concludere su una nota di ottimismo
Per quello che riguarda la mia professione cioè la promozione culturale del ministero degli esteri negli ultimi anni sono stati svolti finalmente dei concorsi con dei numeri abbastanza significativi sono entrati una cinquantina i giovani colleghi di funzionari per la Promozione culturale devo dire delle persone con un curriculum eccellente uno più preparato dell'altro e questo significa che la nostra la direzione risulterà in cultura all'estero che sono ottantatré in sessantuno Paesi si è rinnovata si è rinnovato promo materialmente e devo dire questo ha portato una trasformazione nell'approccio alla cultura italiana
Un approccio che non è insomma improntato appunto a ciò di cui si diceva prima cioè al conflitto fra tutela e valorizzazione ma al contrario questi due termini io credo che possano convivere
Forse non sente armoniosamente ma sicuramente
Senza che l'uno vada a discapito dell'altro quindi l'entropia
E la legge generale dell'universo ma credo che non lo sia necessariamente nelle cose umane stanno voi trovare dei meccanismi perché istituzioni culturali abbiano risorse perché all'interno di queste istituzioni ci siano concorsi
Che sono come dire il contrario del precariato e giovedì trovino lavoro stanno in qualche modo fare sì che tutto questo accada grazie grazie Laura grazie a tutti voi
Scusate gli occhiali da sole che non ha molto ortodosso però una foto Falkirk inferiore
Grazie mille agli ospiti
Volevo ricordare che è possibile acquistare i libri presso la libreria Puglia accanto al palco del festival inoltro alle undici apre sulla passi dico superiore ci sarà l'incontro un'altra storia inizia qui la giustizia come ricomposizione grazie