Immagini dalla pandemia. Archetipi, traumi, visioni

Una via diversa per accedere alla ai nostri contenuti mentali coniugando psicoanalisi e arte quindi utilizzando l'arte come porta privilegiata non solo attraverso la quale si può accedere ai nostri contenuti mentali e quindi all'inconscio
Prescindendo dai consueti metodi di analisi sì io giga psichiatrica e psicoanalitica ma anche l'arte come Porta privilegiata attraverso la quale l'inconscio si esprime quindi attraverso la quale la nostra vita interiore riesce ad affacciarsi sul mondo quindi grazie Stefania grazie al comune di Messina la città metropolitana di Messina all'assessore alla cultura in particolare il professor Vincenzo Caruso
I oggi il tema che verrà affrontato è quello della pandemia che stiamo vivendo da diciotto mesi più o meno
E che ha lasciato lascerà probabilmente in tutti noi sia individualmente che come collettività
Un una traccia profonda una traccia traumatica per o fonda che destinata a diventare un un simbolo un archetipo al del dentro il nostro dentro il nostro inconscio dentro la nostra vita interiore e questo è il motivo per cui è stata scelta questa tematica che ci sta
O sezionando per dire la verità da da molti mesi ma che può essere interessante esplorare anche da un punto di vista un pochino più o profondo al di là dei dati epidemiologici ai quali siamo esposti quotidianamente
Il primo intervento sarà infatti diciamo presentato dal professor Fabrizio Starace
Del quale siamo inattesa che è un uno psichiatra eminente non solo sul piano clinico ma anche sul piano epidemiologico sul piano del management sul piano della della politica sanitaria pertanto la persona più adatta per introdurre il convegno
Il suo intervento parlerà della pandemia come stress test per i sistemi sanitari e quindi ci racconterà come questa pandemia a
Influito non solo sulla sulla nostra salute ma sulla tenuta del sistema sanitario ci ricordiamo tutti la la preoccupazione e l'angoscia soprattutto nei primi
Mesic del primavera due mila venti quando oltre al dolore per le perdite umane inflitte dalla dal coronavirus e la preoccupazione era quella che il sistema sanitario le terapie intensive i reparti ospedalieri non riuscissero a
Reggere l'impatto del dell'ondata di di malati che quotidianamente si aggiungeva al al bollettino che era un vero e proprio
Bollettino di guerra giorno dopo giorno questo ha fatto riflettere molte persone sulla intanto sul sulla preziosità del nostro sistema sanitario nazionale pubblico gratuito è universale e anche sulla necessità di ripensare a lei cure in ambito territoriale perché in effetti la diciamo il sistema centrato sull'ospedale ha mostrato
Nonostante l'importanza dell'ospedale come luogo strategico ha mostrato i suoi limiti in quanto una medicina territoriale domiciliare e di prossimità rispetto al cittadino è quella che in effetti può servire può fare la differenza noi come operatori di salute mentale in questo siamo già abbastanza serrati perché il sistema di salute mentale è già su base territoriale su base non centrata sull'ospedale pertanto
A volte con tutte le le carenze che possiamo avere veniamo additati come modello per lo sviluppo di reti
Di salute quindi questa è una cosa sulla quale possiamo avere appunto un'esperienza da raccontare
E non so se
Tra voi ci sono
Colleghi psichiatri qualcuno ne conosco ma insomma
Operatori di salute mentale persone che sono diciamo impegnate sul territorio in questo in questo settore quindi credo che tutti voi
Abbiate fatto esperienza di quello che sto dicendo cioè del fatto che
L'unico modo sia in ambito della salute pubblica MD del servizio pubblico sia nell'ambito del delle istituzioni private delle associazioni di volontariato in ogni modo l'unico modo per raggiungere il paziente direttamente a
A casa è quello dello sviluppo di una Rete territoriale
Non so se siamo se è in arrivo il professor Starace
Forse
Ho
Buongiorno professor Starace ci sente
Buongiorno buongiorno mi sento bene buongiorno grazie della tua presenza allora una rapidissima introduzione Fabrizio Starace come già vi ho accennato aprirà il convegno si tratta di una persona di grandissima esperienza non solo sul piano clinico ma come dicevo anche sul piano del management della politica sanitaria dell'epidemiologia infatti oltre essere direttore del Dipartimento di salute mentale dipendenze della ASL di Modena anche Presidente della Società Italiana di epidemiologia psichiatrica nonché membro autorevole del Comitato tecnico scientifico che in questi mesi sia accompagnato
Nel diciamo nell'affrontare la pandemia quindi lascio molto volentieri la parola prego il tuo intervento che la pandemia come stress-test per i sistemi sanitari
Grazie grazie molte voi grazie all'organizzazione questo importante momento di riflessione comune
I momenti sono sono viversi in questo periodo che sia atti a lentamente verso recupero della della normalità ma proprio per questo io credo che occorre interrogarsi innanzitutto su cosa vogliamo effettivamente recuperare quella che noi chiamiamo
Normalità cogliamo semplicemente tornare alla situazione quo ante o vogliamo approfittare del dello stress test appunto come l'abbiamo definito ripensare alle condizioni nel nostro ambito le condizioni del sistema
Sanitaria in particolare nel sistema di cura per la salute mentale e chiederci se e possibile proprio dalla lezione che abbiamo imparato tempi pandemia se possibile guardare oltre provare
A strutturare quella resilienza la cui alla cui concerto si farà
Tanto stesso
Riferimento in maniera in maniera rosse
Se cioè vogliamo recuperare in maniera conservativa una situazione che
Ha mostrato tutti i suoi limiti sotto l'impatto del Covent diciannove o se vogliamo ricominciare ad immaginare a sognare direi
Condizioni che siano più adeguate al tempo presente soprattutto a quello che ci aspetta è evidente che la lettura che vi proporrò a che fare con questa seconda
Modalità che io credo sia quella più produttiva in questo lasciatemi lasciatemi sottolineare con con affetto e con con soddisfazione quanto sia importante un'iniziativa come quella che
Angelo azzurro come Stefania cala paia promosso in questa
In questa giornata mettendo assieme come sempre fa
Aspetti che attengono alla salute mentale e alla
Ha all'attivo elevata modalità di espressione dell'essere umano cioè la produzione artistica l'arte quindi come come strumento non solo di lettura del nostro sentire dei nostri comportamenti ma anche come strumento per riportare questo sentire questi comportamenti in un ambito
Di benessere
Mi piace partire da questo e mi piace partire dalla dall'esperienza che
L'organizzazione di questo convegno a pluridecennale nell'ambito
Della assistenza comunitaria residenziale alle condizioni di malessere psichico per segnalare che questa è stata una delle prime questioni sulle quali la pandemia CIA imposto una riflessione
Se diamo un'occhiata ai dati del sistema informativo salute mentale scopriamo che
La in media naturalmente in questa media ci sono situazioni virtuose e situazioni
Che lo sono meno ma in media li interventi condotti nelle strutture residenziali per la salute mentale tendono a una permanenza molto prolungata che difficilmente si coniuga con un intervento specifico riabilitativo abilitativo di restituzione della persona
Alle sue abilità alle sue capacità alle sue competenze sociali
Al suo ruolo all'interno della comunità di appartenenza il l'idea che restituiscono questi dati è quella di
Una collocazione
External contesto di convivenza ordinaria di di chiusura e di ripeto in nelle situazioni estreme laddove le permanenze superano davvero di diversi anni di replicazione a livello territoriale di una logica che pensavamo esserci lasciati alle spalle
Ecco io invece credo che sia importante ribadire il ruolo che all'interno di questo variegato mondo ricoprono attività comunitaria attività residenziali che invece interpretano fino in fondo il
Mandato
Ideale della riforma alla quale facciamo riferimento quella nell'ambito della salute mentale che
Colgano gli aspetti più di prospettiva che possiamo immaginare in questo in questo percorso che speriamo rapidamente possiamo definire post pandemico
Allora se il ripensamento deve esserci deve esserci sia su
L'impatto che il che il Covip avuto sulle persone
Sul nel determinare condizioni assai diffuse di di malessere di di difficoltà di vera e propria comparsa di sintomi
Psicopatologici le statistiche sono tutte coerenti nella segnalarci segnalarci questo
E un ripensamento sulle organizzazioni delle quali ci siamo dotati per
Fronteggiare queste situazioni organizzazioni cioè sistemi di cura che negli ultimi anni direi perlomeno nell'ultimo decennio quindicennio hanno privilegiato
Le caratteristiche di efficienza cioè di di risparmio della Spesal a fronte di un presunto mantenimento di livelli qualitativi
Alti sottolineo presunto
Verso invece il concetto che dovrebbe essere sempre presente di riferimento per tutti noi operatori del sistema sanitario che è quello dell'efficacia della capacità reale di perseguire l'obiettivo di produrre
Un miglioramento nella Storia naturale della condizione di malessere della patologia
Che viene portata dalle persone che fanno riferimento
Sul primo versante cioè la l'effetto che c'è stato sui singoli io credo si siano manifestate con una
Demenza che alla quale avevamo solo adirato pensato condizioni come la solitudine quando non il vero e proprio isolamento quella che gli anglosassoni definiscono la loro Nimes
Che è un termine ancora più comprensivo e e se volete specifico pensate addirittura che nel Regno Unito
Si è riflettuto per molti anni sulla possibilità di avere una delega nell'ambito della
Del gabinetto della della salute una delega specifica alla gestione della solitudine
Individuando in questa condizione sempre più frequente anche nel nostro Paese
Una un pub con l'uomo un terreno di coltura per esperienze personali e collettive negative che poi esitano in ricorso servizi sanitari
Qualcuno l'ha definita l'emergenza della sofferenza urbana qualcuno ha dato queste situazioni la
La definizione di fragilità diffusa bene tutto questo che oggi davanti ai nostri occhi assieme a quello che le statistiche ci
Ci segnalano circa l'aumento della della povertà allarmante il numero
Incrementale delle persone che vivono al di sotto della soglia di poco di povertà e la caratteristica ancora più drammatica del numero di minori che dicono in queste condizioni minori che sono quelli sui quali
Noi investiamo per il nostro per il nostro futuro
Ecco questo è un tema sul quale io credo occorrerà riflettere riflettere a lungo e che voglio riprendere nel momento in cui parlo
Dello stress test non più soltanto sulle persone ma sui sistemi di sostegno alle persone
Ecco abbandonare il corto termini Smoke dell'efficienza ad ogni costo quella che è stata caratterizzata dai tagli lineari
Quella che nonostante tutto ha visto incrementare le la dimensione del fondo sanitario nazionale a livello appunto nazionale ma ha visto ridurre e in maniera drastica la percentuale di questo fondo sanitario che le regioni hanno dedicato
Alla salute mentale
Io direi che in questo ambito vi sono almeno tre ve ne sono molti altri ma venne Elenco soltanto tre
Aree critiche alle quali in maniera direi non più rinviabile dobbiamo dedicarci
La prima è quella dei giovani degli adolescenti dei ragazzi
Esiste un'area sempre più numerosa di giovani di adolescenti di ragazzi che presentano anziché esisteva da sempre ce ne stiamo rendendo conto in maniera drammatica
In questo periodo che presentano ragazzi che presentano condizioni di disagio psichico che nove intercettate non accompagnate non dei codificate
Divengano vere e proprie sindromi psicopatologica inetta in età adulta non a caso si dice che il settantacinque per cento dei disturbi mentali che noi vediamo ha origine
Al di sotto dei venticinque anni il cinquanta per cento al di sotto dei diciotto allora noi non possiamo disporre di
Servizi sanitari servizi alla salute mentale che pongono una specie di barriera artificiosa
Su base anagrafica tra i servizi di specialisti le competenze che si impegna no prima dei diciotto anni e dopo i diciotto anni quando queste persone diventano tutte le persone sono le stesse vanno accompagnate da servizi che siano in grado di determinare
Loro stessi la traiettoria
Biologica di accompagnare queste persone loro stessi nella traiettoria esistenziale di ragazzi che incominciano a presentare coalizione di malessere
Oggi al dodici tredici quattordici anni
Fino all'età
Questa è un'area nella quale il nostro servizio sanitario assolutamente carente un'area nella quale sono necessari ingenti investimenti
L'altra area che ha a che fare con
L'impatto che la pandemia ha avuto sui singoli e quella della gestione dei cosiddetti disturbi psichiatrici minori
I nostri servizi sono in larga parte pensati governati orientati alla gestione dei disturbi psichiatrici grazie in questo scontando un'eredità
Del dopo settantotto del dopo chiusura degli ospedali psichiatrici a suo tempo e più recentemente gli ospedali psichiatrici giudiziari quando era necessario governare decine di migliaia di situazioni individuali che nel all'interno degli ospedali psichiatrici
Erano caratterizzate da disturbi psichiatrici gravi
E noi però abbiamo una situazione nella quale la vera pandemia sul piano psicologico e sul piano del malessere psichico si sta esprimendo se la dovessimo definire in termini clinici con le condizioni depressive con le condizioni ansiose qua misurabili fonici con i disturbi sommato forni quelli appunto che chiamiamo disturbi psichiatrici cosiddetti minori ma che in realtà hanno un impatto sulla società anche soltanto in termini di mancata produttività Dini
Allontanamento dalla vita sociale comunitaria
Direi ancora più grave ancora più consistente se lo volessimo
Valutare solo in termini economici dei disturbi psichiatrici gravi ecco i nostri servizi non sono preparati non hanno le risorse non hanno l'organizzazione per fronteggiare questa pandemia psicologica
Giusto per darvi un'idea quantitativa abbiamo credo l'anno scorso un paio d'anni fa
Pubblicato un lavoro nel quale mettevamo confronto alla prevalenza stimata di questi disturbi in epoca pre ecco
E la prevalenza invece degli stessi disturbi che afferivano ai servizi di salute mentale ebbene noi conclude ramo che soltanto il dieci per cento di queste condizioni veniva
Gestito veniva governato veniva accompagnato dai servizi di salute mentale
Che fine fa l'altro novanta per cento che oggi sarà ancora più ampio per gli affetti della pandemia
Ecco questo è un tema sul quale interrogarci profondamente e sul quale dipende la tenuta stessa del patto che lega i servizi i servizi sanitari servizi pubblici e la popolazione generale
Il livello di fiducia che la popolazione generale riversa nella capacità che i servizi pubblici hanno di incontrare le proprie condizioni di malessere
L'ultima area che voglio proporvi e quella che sta mettendo in crisi ormai da anni i servizi per la salute mentale
E ve la propongo portandovi in un contesto in un osservatorio che a mio avviso è un osservatorio privilegiato per poter identificare questo clima quello dei pronto soccorso degli ospedali generale
La l'afferenza ai pronto soccorso delle condizioni di disagio psichico e in crescita esponenziale gli ultimi dati che noi disponiamo ci dicono
Che nel due mila diciannove sono state oltre seicentocinquanta mila le persone che hanno fatto ricorso al pronto soccorso per problemi di salute mentale certo non saranno state tutte condizioni
Di gravità estrema ma da quell'osservatorio noi possiamo dire che le situazioni che maggiormente mettono in crisi i nostri sistemi sono quelle caratterizzate dalla comorbilità oggi non esistono più
Quelle condizioni tra virgolette pure di Psicopatologia
Che ci vengono insegnato che ci venivano insegnate nei corsi di formazione universitaria oggi la copresenza di disturbi psicopatologici abuso di sostanze
La presenza di disturbi psichici nelle persone con vario grado di disabilità fisica o psichica o cognitiva è la regola piuttosto che l'eccezione come ai tempi in cui si parlava di doppia via
Ecco anche di fronte a queste situazioni nostri servizi rispondono con una differenziazione di competenza
Con servizi di salute mentale che sono sempre presenti in termini di consulenza con servizi per
Le dipendenze patologiche che hanno orari e disponibilità molto più limitati
Con servizi di Neuropsichiatria infantile che vi dicevo prima sono ancora meno in grado di far fronte a questa domanda crescente
Io credo che di fronte a questo ci sia la necessità e la crisi pandemica ce la sta
Sollecitando di mettere in campo nuove visioni
Nuovi strumenti anche nuove alleanze di fare un passo indietro rispetto alla difesa corporativa del proprio
Orticello disciplinare e di rendersi disponibile per un'interazione che deve coinvolgere Esperti della salute mentale adulti della neuropsichiatria infantile delle dipendenze e naturalmente tutta l'area della psicologia clinica
Concludo dicendo che in questa operazione per niente facile non mi illudo
In questa operazione noi abbiamo un faro un elemento di riferimento
Che è quello della difesa e della promozione dei diritti delle persone
Perché tutte le persone anche quelle con condizioni di comorbilità più difficile anche quella dei ragazzi i cui comportamenti autolesivi sono difficilmente comprensibili a un approccio superficiale quella dei familiari che si rivolgono a noi perché non sanno come affrontare queste
Queste difficoltà tutte le persone
Hanno un diritto inalienabile al perseguimento della migliore condizione di benessere come direbbe l'OMS nella sua definizione di salute e allora noi dobbiamo
Tradurre questi principi che sono stati i principi ispiratori della nostra riforma della salute mentale quarant'anni fa li dobbiamo tradurre nelle condizioni attuali e dobbiamo proprio trovare era
Spingerli a spingere la nostra visione e la possibilità di declinare questi principi in una visione futura consapevoli che le sfide di oggi sono differenti da quelle
Da quelle di ieri ma che un attore importante che deve essere al nostro fianco e non oggetto del nostro intervento cioè la persona
Portatrice
Di un problema di salute mentale di una difficoltà esistenziale di una condizione psicopatologica
Deve riacquisire il proprio diritto alla soggettività alla partecipazione deve essere presente assieme agli esperti con la sua esperienza per consentirci di disegnare
Di organizzare e di valutare servizi sempre più vicini alle esigenze attuale
Abbiamo spesso sentito dire in questi ultimi diciotto mesi non perdiamo le occasioni che sono fornite da una crisi le crisi
Ci mettono in grave discussione ma hanno un effetto positivo quello di costringerci a riflettere sulla bontà o meno delle cose che abbiamo fatto finora
Ecco io credo che se coglieremo le prospettive di fronte alle quali la crisi attuale ci sta ponendo ecco questa crisi non sarà avvenuta in bagno
Grazie molte ancora tutti voi
Grazie a te professor Starace e prima di tutto grazie per il tuo intervento che grazie alla sua prospettiva così amplia riesce a a farci vedere quali sono le effettive priorità quali sono gli effettivi problemi da mettere a fuoco e questo è possibile a chi promette ha un'esperienza la prospettiva così vasta che ci aiuta rispetto al nostro punto di vista che può essere un pochino più limitato è molto importante come tu hai fatto coniugare la preparazione la la competenza con questo questa spinta etica con questa diciamo ricordarci valori su cui ha fondato il nostro servizio sanitario ma in fondo anche la nostra Costituzione la nostra nazione il senso del nostro stare insieme
Questo è un ideale che però ha bisogno di incarnarsi di concretizzarsi grazie appunto alla messa in campo di competenze autentiche
Non so se qualcuno vuole fare una domanda un'osservazione rispetto all'intervento del professor Starace
No altrimenti farei un'osservazione se permetti come rispetto al al fatto che tu hai né
Ricordato della della tendenza che ha l'servizi di salute mentale a privilegiare luoghi dove poi essi si mette in campo la cronicizzazione più che percorsi riabilitativi che riescano realmente ad affrancare le persone ad aiutarle a rientrare nel loro tessuto sociale di origine e questo sicuramente necessita di grandi investimenti e che speriamo appunto ci siano e vadano a buon fine
Ma mi chiedevo non non è anche un problema culturale cioè non dobbiamo anche oltre a mettere in campo la nostra competenza fare anche opera di sensibile a Nizza azione nella società perché ai tempi della della riforma Basaglia della chiusura dei manicomi
E ci fu la diffusione di una cultura di libertà di liberazione per cui la società era anche pronta in un certo senso a riprendere al suo interno persone problematiche adesso la richiesta che viene molto spesso dalle stesse famiglie è invece quella di trovare un luogo dove inserire le persone viene sempre usata la parola mettere a una cosa
Terribile riferita a una persona
I questo forse con la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari sacrosanta tuttavia se ancora più acuito perché c'è stato il l'intervento ancora più pesante per esempio dell'autorità giudiziaria nella gestione dei pazienti la quale per forse abitudine di pensiero
Ordinano orto spesso ai DSM di inserire le persone in determinate strutture tutto quello che si cerca molto spesso è una struttura e non un percorso non so se prima di tutto se settori pertinente questa mia osservazione e che cosa potresti suggerirci
Non solo approvò straordinariamente pertinente è una delle e una delle criticità massime che registriamo nel nostro nel nostro sistema Arco che cosa che cosa si sta facendo per poterla affrontare beh innanzitutto io credo che le riforme non si possano affrontare senza disporre di energie in genere si dice di risorse ma mettiamola in altri termini così da non essere fraintesi io credo che bisogna mettere sul piatto della bilancia non solo le buone idee ma anche le energie che possono essere energie
Ricavate da attività da interventi che vengono come dire a a morire vengono a ad essere
Ridefiniti oppure come credo sia necessario ancor di più energie nuove
E questo chiama in ballo la condizione del nostro sistema e in particolare la sua tenuta in termini di risorse generale soprattutto di risorse umane
Ecco io credo che non dobbiamo non dobbiamo come dire fingere che la situazione sia ideale tutt'altro la situazione è stata governata malissimo negli ultimi dieci quindici anni
Tant'è che oggi ci troviamo di fronte a una
Riduzione significativa del numero di specialisti che pure con un all'emergenza pandemica potremmo reclutare per i nostri servizi ma che non sono non sono letteralmente disponibili
E questo è un primo punto al quale si sta ovviando aumentando il numero di borse alle scuole di specializzazione io credo che occorrerebbe
Ridefinire la presenza di specialisti a partire anche da una maggior presenza da una
Maggior riconoscimento di competenze che altri specialisti della dell'intervento psicosociale faccio riferimento esplicitamente agli psicologi e agli psicoterapeuti possono avere all'interno dei nostri servizi
Questo è un aspetto assolutamente fondamentale al quale si possono aggiungere anche altre aree di competenze come quelle espresse dai tecnici della riabilitazione psichiatrica fa affianco al personale
Infermieristico ed educativo ma tutto questo non avrà successo se non si inseriscono misure strutturali di sostegno al sistema di cura per la salute mentale
Adesso voi sapete quanto io mi sia dedicato all'analisi critica dei di questa situazione nel sistema Italia l'ultima ancora non pubblicato lo farò nei prossimi giorni analisi
Che ho condotto sulla situazione dei finanziamenti del sistema salute mentale ci dice che non solo siamo lontani da quel cinque per cento della fondo sanitario nazionale
Da dedicare alla salute mentale ma che stiamo continuando a ridurre questa percentuale che
Negli anni scorsi si era attestata intorno al tre virgola cinque per cento all'ultima rilevazione addirittura di poco inferiore al tre per cento con regioni che si trovano al due per cento che sono dati da con tutto il rispetto da paesi in via di sviluppo allora come riteniamo sia possibile mettere in cantiere tutte queste iniziative delle quali pure
Discutiamo se non ci sono materialmente le gambe sulle quali queste idee devono di AGEA affianco a questo affianco cioè un intervento importante dal punto di vista strutturale quindi non
Legato al Pnr R che come sapete dedica la sua massima attenzione agli interventi strutturali agli interventi che diciamo in economia sanitaria si chiamano in conto capitale
A me interessa la parte corrente la parte che ci consente di investire nella tecnologia che più è importante per i servizi di salute mentale cioè la tecnologia umana i professionisti
Accanto a questo intervento solo per darvi un'idea noi investiamo meno di un terzo di quello
Che investono per i servizi di salute mentale il loro personale paesi come la Francia o il regno unito accanto a questo vi dovrà essere un'importante ripensamento delle linee formative con le quali
Questi specialisti escono fuori dai loro percorsi universitari e post universitaria
Anche su questo abbiamo molto terreno da recuperare e anche su questo io credo che il segreto del successo stia nel superare gli ambiti specifici gli orticelli le rendite di posizione
Ma favorire una di interazione molto più costante produttiva tra accademia e sistema sanitario nazionale
Sistema sanitario nazionale che ricordo e il principale committente della produzione di specialisti accademici e quindi io credo che dovrebbe avere molta più voce in capitolo nel determinare le linee formative lungo le quali questi specialisti vengono formati nel corso degli anni
Bene grazie professor Starace nati ringraziamo infinitamente
Ti salutiamo Fabrizio Starace direttore nel dipartimento di salute mentale dipendenze patologiche dell'ASL di Modena Presidente della Società Italiana di epidemiologia psichiatrica grazie un saluto affresco
Grazie volontà
E ora
Presenterò il prossimo intervento che del professor Robert Mercurio
Psicoanalista indiano Presidente della associazione per la ricerca in Psicologia analitica che è la più importante associazione estivo indiani presente in Italia
Esperto navigatore dell'inconscio che ci guiderà attraverso
Un intervento intitolato l'uomo che la natura archetipi sogni e miti grazie professor Marcorè grazie
Anch'io ringrazio dottoressa Calapai
I colleghi del dell'Angelo azzurro
Per aver organizzato questo evento sono momenti di riflessione credo molto molto preziosi
Io comincio
Ripetendo una cosa che ho detto già in in tante altre occasioni
Ha di più
Una cosa che ho avuto modo di dire già in in tante altre occasione
Io ce l'ho con la scuola delle relazioni oggettuali
Nel cielo di brutto con la scuola dell'euro relazioni oggettuali certo non voglio mettere in discussione il valore dei contributi di persone come Melanie Klein o fare bene giganti nella storia della psicanalisi
Ma lo stesso nome di questo approccio lei relazione oggettuali contiene a mio parere un errore fondamentale che credo abbia a che fare con una distorsione dei molti aspetti della vita psichica in tutte le sue manifestazioni
Soprattutto per quanto riguarda il nostro modo di stare nel mondo
Come possiamo noi chiamare i nostri contenuti interni o le cose o le persone con cui vorremmo avere delle relazione come possiamo chiamati oggetti
E che tipo di relazione potremo mai sperare di riavere con una realtà che abbiamo ridotto allo status di un oggetto con una realtà che noi abbiamo deciso quindi ti privare di qualsiasi forma di soggettività
La relazione la vera relazioni presuppone un riconoscimento reciproco delle soggettività
Una sera relazione esiste tra due soggetti
Cioè quando noi possiamo riconoscere che quella dinamica dentro di noi intento di noi
Quella certa immagine onirica
Le varie cose anche le persone che popolano il mio mondo interno e anche esterno che hanno una loro logica una loro sensibilità una quantità di energia psichica è una loro progettualità
Se noi riduciamo una persona un migrante una persona malata o disturbata una persona con una mentalità semplicemente molto diversa dalla nostra una persona no fax se noi riduciamo quella persona ad un oggetto da demonizzare e possibilmente eliminare automaticamente i nuovi ci regali a cui il diritto di credere di sapere di più di Luís utile
E di avere una riflessività
Che quell'altra persona non ha i stare dalla parte della ragione e quindi di poter gestire e manipolarlo perché corrisponda alla fine alla mia visione delle cose
Il riconoscimento delle reciproche soggettività mi obbliga invece ad ascoltare mi impone a stare ad osservare per capire e magari per imparare qualcosa da questa diversità
Mi obbliga a cercare di percepire la sensibilità di quell'altra e di rispettarla
E se questo è vero per le persone
Con le loro idee
Credo che sia altrettanto vero per i personaggi che vivono dentro di noi come complessi
Per tante per le tante cose nel mondo intorno a noi
Noi dobbiamo aggiungere all'idea dell'intersoggettività l'idea della Intra soggettività
I miei fantasmi i miei mostri i miei santi interni non sono oggetti per la coscienza ma hanno diritto alla loro soggettività
Noi non siamo pieno di oggetti
Siamo pieno di soggetti in un saggio recentissimo
Presentato proprio la settimana scorsa Dox
Dono cause certe che tutti noi conosciamo per il suo lavoro con legittime del Trauma precoce il perito i libri importanti che ha scritto sul trauma
No non per cause falla distinzione fra uno stato interiori immaginativo che lui chiama fascista
E lo stato interiore immaginativo che lui chiama invece democratico
Nell'immaginazione fascista
Tutto ciò che a livello di sensazione e di ricordo doloroso e negativo
E rigorosamente rimosso
Non ha assolutamente diritto di cittadinanza
è un sistema esclusivo e non inclusivo
Quello che calce ci dà è una descrizione se vogliamo del meccanismo di difesa della scissione dello splitting e della rimozione
Naturalmente nella forma immaginativa democratica
Tutte le parte e tutte le voci e possono farsi sentire hanno diritto di cittadinanza
A me sembra che quello che lui chiama lo Stato interiori fascista sia figlio
Di questo brutta tendenza a trattare i nostri contenuti come oggetti che noi possiamo spostare o mandarli via come tante pedine su una scacchiera
è una brutta forma di ubris di tracotanza
Che continua a sostenere che la coscienza dell'io sia l'unica forma di coscienza
E che tutto il Creato che ci circonda per non parlare delle manifestazioni della natura dentro di noi
Sia completamente privo di soggettività
Crea l'illusoria convinzione che noi in virtù della nostra coscienza siamo i padroni di una serie con una serie di diritti
Il diritto di nominare e di definire unilateralmente tutte le varie manifestazioni psichiche
Di decidere il senso o la mancanza di senso che caratterizzano tutto ciò che ci circonda
E di dare o di non dare spazio alle varie manifestazioni psichiche che affiorano in noi
E di comandare tutto e tutti la coscienza dell'io manipola e a volte distorce tutto perché sia alla fine una conferma della propria visione delle cose
E della propria supremazia
Per alcune persone questo fa parte o sembra fare parte della loro ricerca dissenso ma di un senso deciso è imposto dall'io invece di aspettare e di permettere che un senso emerga dalla soggettività di tutto ciò che ci circonda
Oppure è un modo di trasformare il caos in Cosimo
La sensazione confortanti di ordine
In questo modo la coscienza iconica si regala una cosa preziosa ma allo stesso tempo molto pericolosa un grande senso del potere
Ci sentiamo forti
In controllo e la coscienza ego Erika per lo meno per come si è sviluppato nel mondo occidentale sembra vere un disperato bisogno di sentirsi forte e in controllo
Diversamente lì io sviluppo un terribile senso di ansia
Diventa paranoico
Scivolare in uno stato di depressione
Il mondo naturale deve essere a un nostro servizio sotto la nostra giurisdizione altrimenti noi non reggiamo lo stato di angoscia che ne risulta
Il Coventry sta obbligando la coscienza dell'io
A fare i conti con uno degli elementi che teme di più
L'enigma
Non ne abbiamo capito molto
Proprio quando noi pensiamo di aver trovato un modo per stare tranquilli e protetti per vincere questa battaglia
Saltano fuori i break sequenza cashes nei vaccinati
Le mutazioni ci obbligano in continuazione a prendere delle precauzioni precauzioni nuove e diverse ogni volta
Si scoprono giorno dopo giorno striscianti problemi respiratori cardiaci neurologici psicologici e ora anche renali persino a livello pediatrico
La nostra coscienza continua accorrere di rischio
Che ha segnato il destino di uno dei nostri antenati più famosi Edipo
Perché Edipo incarna le illusioni di poter sciogliere veramente un enigma
Come ci spiega Jon nel suo libro simboli della trasformazione e questo è un argomento che è stato approfondito anche da un collega Petit Milano di Lucano Daniele Rivola
L'enigma non è un semplice problema da risolvere
Ed è proprio dal momento in cui Edipo cade nelle tentazioni di risolvere il problema enigma che i suoi veri guai cominciano
Ovviamente noi vorremmo che la ricerca scientifica trovasse una soluzione ma non è di questo che stiamo parlando
Il suo comportamento il comportamento di Edipo emblematico e archetipico
Non piace alla coscienza iconica fermarsi davanti a luglio ad un enigma e dover accettare di non poterlo Nash oliere nel risolvere ma semplicemente di doverci convivere
Obbliga la coscienza a riconoscere che non è forte quanto credesse
Che le sue grandi capacità logiche e analitiche il suo potente discernimento non bastano
Dovrei stare davanti a ciò che non è spiegabile
E quindi controllabile è una ferita profonda per la coscienza e le sue reazione a una situazione del genere producono una serie di comportamenti che riempirebbero un trattato sui meccanismi di difesa
Magari quelli più arcaici
Abbiamo visto tutti noi le acrobazie mentale che permettano ad alcune persone di negare il filo se non esiste e tutto un business un trucco operistica instaurare una dittatura sanitaria
E una precisazione io non credo affatto che noi viviamo in una dittatura sanitaria come io non credo che delle che chi ha delle perplessità nei confronti del vaccino sia un assassino o necessariamente un irresponsabile
Gli esempi della rimozione sono sempre più numerosi
Rave party manifestazioni politiche e sportive senza né mascherina N di stanziamenti sociale
I paranoici complottisti sono in grado di tirare fuori sempre una sfilza di teorie e immancabilmente conoscono uno che conoscevo uno che ha un cognato il cui cugino a un amico che ha le prove in mano
E in ogni caso sei ovvero se esiste fa parte di un tentativo dei perfidi cinesi di distruggere l'economia dell'Occidente
Manifestando così uno degli dei meccanismi che acciuga che ci è più utile quando la coscienza si trovi in difficoltà cioè la proiezione
I depressi ci si sono già arresi
Il disastro finale è alle porte e non c'è niente da fare a che serve prendere le precauzioni
Se devi morire devi morire e basta
Mentre li isterici continuano a lavare questo le scuole delle scarpe e ogni confezione che portano in casa dal supermercato
E se invece noi accettassimo un fatto elementare e inevitabile della nostra esistenza
La nostra fragilità
Fragilità in tutti i sensi fragilità fisica psicologica Scientifica economica e organizzativa
Io non ci ricorda che persino la nostra nosografia e a volte un semplice strumento di potere diamo dei nomi a fenomeni psichici di cui noi sappiamo ben poco
E così ci sentiamo superiori e più forti della situazione che stiamo cercando di capire
E credo sia per questo motivo che Julia insiste nel dire che la dissociazione
Non è un fenomeno che si manifesta soltanto nel mondo psichico dello psicotico per esempio
La nostra realtà psicologica di tutti noi
E fondamentalmente dissocia bene
Basta poco e quella solidità
Quella solita affidabile coscienza di cui la cultura occidentale così fiera si sbriciola
E dimostra tutta la sua fragilità noi siamo tutti a pezzi non potrebbe essere diversamente
Si tratta di trovare la colla giusto ad incastro giusto per tenere insieme i pezzi
Ci troviamo noi davanti a quello che Chandra Candiani chiama quell'immenso non sapere
Quando io ho cominciato a studiare l'italiano diversi anni fa
E mi sono imbattuto per la prima volta nell'espressione e tutto di un pezzo non riuscivo a capire se fosse un complimento o l'insulto
E continuo a domandarmi ma perché mai sarebbe un complimento essere considerato un blocco un prezzo solido di qualsiasi materiale
Io preferisco l'immagine proposta dalla nostra collega Filomeno Rosiello di un tessuto
Cioè di tanti fili che si intrecciano sia intersecano per creare un tessuto che a volte si buca o si sfilaccia e questo non per sentirci deboli ma delicati
Bisognosi di cura e di attenzione
E davvero interessante notare come nella nostra nella storia della nostra mitologia Eraclea
Il potente imbattibile o quasi imbattibile ero imperante antonomasia sia così presente nella nostra memoria collettiva mentre suo fratello Ificrate
Scompare dopo pochissimo tempo
Il fitto e non è forte resistente o coraggioso come suo fratello
Quando era gente i due serpenti nella culla di Eracle e difficile
Il ferito e piange disperatamente al punto di cadere dalla culla che e finisce per terra
Giustamente i terrorizzato
Mentre Eracle prende le due vittorie in mano e le schiaccia
I fichi e si spaventa era come no
Ifi tre a volte scappa via davanti ad un pericolo era come mai
Certo questa immagine della forza è stato utile alla coscienza perché si sviluppasse e si consolidasse
Ma la fragilità di chi Fitto l'altra faccia della medaglia necessaria perché quella medaglia sia una vera rappresentazione della complessa realtà
Quando finisce nell'ombra Sissi si carica di energie oscure e di forte emotività
La fragilità e tabù
Scusate una piccola nota autobiografica
Ha ventisei anni ho cominciato il mio voto privo il mio primo percorso analitico avevo già fatto diverse tele piena un vero lavoro psicologico in profondità ho cominciato a ventisei anni
Il primo sogno che io ho portato in analisi
E qui mi correggo non sono stato io a portare quel sogno il canale sì ma è stato il sogno apportare me in analisi e io considero questo sorniona specie di passaporto verso il mondo il mondo analitico esattamente il contrario anche del Green pass è una dichiarazione di voto e rapidità e non di onnipotenza
In questo sogno mi trovo
Da solo in un ambiente di una grande piscina coperta
Io facevo una sorte di esercizio di riscaldamento correndo intorno alla piscina e in senso orario
Prima di tuffarmi in acqua
A un certo punto io noto che molto molto in alto attaccato al soffitto di questo di questo ambiente c'era una sorta di altalena improvvisata e seduta sull'altalena
Un bimbo piccolissimo forse neonato
Nudo
In bilico sulla seduta di questa volta
Io sono molto allarmato io so che il bimbo non può reggersi né trovare l'equilibrio giusto per rimanere lassù
Cadrà
E io sono terrorizzato dalle conseguenze di una caduta di un'altezza simile
Io non so cosa fare per proteggere il piccolo
Ma in quel momento io noto sul bordo della piscina dall'altra parte
Una signora molto dolce e molto calma
La mamma del bimbo
è una bella donna una quarantina d'anni assolutamente serena
E con un gesto della mano
Lei mi dice di stare tranquillo di stare fermo
Che ci penserà alle
Lei entra in acqua lentamente si mette sotto il bambino che cade direttamente nelle mani di sua mamma
E la signora lo gira verso di me per farmi vedere
Che non c'era nessun Petit pericolo c'è sempre il
è stato per me una rivelazione vedere nel primo sogno di quello che era destinato a diventare un lungo lunghissimo percorso analitico
Un'immagine della mia stessa fragilità veramente l'altra faccia di una coscienza che era stato nutrito per anni di incoraggiamenti ad essere indipendente autonoma forte è in grado di risolvere tutti i problemi che avrebbe incontrato nella vita
Ma è stato ancora più importante vedere che la soluzione al momento di paura non era una questione e gotica
Ma che c'era un fattore non leggo il comma pronto e disposto ad intervenire meglio di quanto io in quanto lì io
Avrebbe potuto saputo fare
Qualche anno fa
Una paziente una signora di una cinquantina d'anni una cara persona
Molto disturbata schizofrenica
Mi ha parlato di ciò che lei dice nei momenti in cui la spinta suicida aria in lei di canto molto forte
Emerge dice lei e comincia a muoversi dentro di lei
Una grande palla nera
Una palla nera che schiaccia tutto
E che non si ferma davanti a niente
E davanti a quella palla lei la signora si trova totalmente fragile incapace di togliersi dal suo percorso
Quella palla l'aveva già spinto nel passato in due occasioni
A buttarsi sui binari della stazione
In tutte e due le occasioni si è salvato per un pelo quando due persone l'hanno tirata su pochi secondi prima che passasse un treno
Nel frattempo la signora ha cominciato a frequentare una comunità religiosa
E il pensiero dell'amore e della tenerezza della Madonna
Era diventato un diventato una sorta di deterrente per quanto riguarda il suicidio
Le ho chiesto una volta se c'era un'immagine della Madonna in particolare che le piaceva
E me ne ha indicato una in una chiesa in un quartiere di Roma
Ci siamo dati appuntamenti lì in quella chiesa e seduti davanti a quel grande mosaico mosaico molto brutto e della verità ma sedute davanti a questo grande mosaico moderno della Madonna col bambino
Abbiamo parlato dei vari particolari che colpivano questa signora gli occhi il sorriso ma soprattutto le mani
Lei sentiva di essere contenuta e protetto dalle mani della Madonna
E ora e la rievocazioni di quell'immagine
E il senso del contenimento nelle mani della Madonna che la proteggono
Dalla sua stessa fragilità lei rimane fragile ma sa che c'è un fattore di cura un fattore interno
Che l'aiuta e l'aiuterà sempre nei suoi momenti di difficoltà
Si dice spesso che noi abbiamo in analisi i pazienti che ci meritiamo
Sarà vero ma io non mi merito questa signora troppo brava oppure si dice che c'è uno strano elemento di sé in cronicità forse ma le mani della Madonna che proteggono questa mia paziente mi ricordano ogni volta che lei ne parla le mani della signora del mio sogno di iniziazione che salgono il bimbo immagine della mia fragilità due rappresentazioni di aspetti dell'archetipo della Grande Madre il povero Eracle
Il cui nome vuol dire glorioso per via di era causa di Hera
Ha conosciuto la grande madre non come una dolce
Fonte di protezione ma al contrario come una forza avversaria che continuamente metteva pericoli e ostacoli lungo il suo percorso
E ogni volta era tre ha dovuto dimostrare di essere più forti della dea che scaricava su di lui tutto il suo risentimento e tutta la sua rabbia
Alla fine il nostro grande eroi si inciampa sulla sua stessa fragilità ma per via dell'amore
L'amore di Deianira e l'amore per gli oltre
La grande madre natura
Non è e non deve essere per noi una bella immagine un bel concetto insomma non deve essere uno dei nostri oggetti interni
Marie Louise von Franz
Cita un un eccellente esempio di cosa vuol dire riconoscere veramente la soggettività delle menti del mondo interno
Questa studiosa così rigorosamente analitica
Non ha nessuna difficoltà a dirci che la Grande Madre Natura e offesa e arrabbiata e indignata
Per la nostra totale mancanza di rispetto e di considerazione
Che noi portiamo nei suoi confronti
E indispettita per per Comino e ci comportiamo come i piccoli soldati fingendo sempre di essere forti pur di evitare la nostra vera fragilità
Avendo ridotto la natura a uno dei nostri oggetti
Non l'ascoltiamo più non la sappiamo più a Sky ascoltare
Nei cerchiamo di capire quale la sua volontà
Non ci mettiamo nelle condizioni di dialogarci prendendo veramente in considerazione la sua che non soltanto la nostra volontà
Capita così spesso e concludo con questo capita così spesso che l'inconscio ci regala in sogno
Le immagini più eloquenti di una nostra situazione immagini veramente simboliche in grado di spostare e di trasformare Energia dentro di noi
Questa sognatrice una signora di cinquantacinque anni un'insegnante di scuola media
Per una serie di rifiuti e di delusioni affettive si trova sola
E fa di tutto per evitare il contatto con la propria fragilità
Ecco il sogno
Sono fuori dalla mia scuola
E sembra il giorno di riapertura dopo un allungo chiusura come il nostro Lockdown
Come quello che abbiamo appena vissuto per il conflitto
Vedo i ragazzi che stanno tornando a scuola corrono molto felice sono entusiasti di poter tornare finalmente a scuola
Ma una volta entrate da OLAF
Vedo che c'è qualcosa di strano nei visi dei ragazzi
Non so esattamente di che cosa sia
Ma sono e resteranno segnati da quello che hanno vissuto nell'occhio
Comincio a fare lezione quando arriva la bidella
A chiamarmi perché non altra stanza da sola
C'è una ragazzina che ha una malattia molto contagiosa
Una brutta malattia della pelle
Non può essere assolutamente toccato
è compito mio stare con lei
E questa sua triste situazioni mi commuove
Questa bambina sono io
Mi sembra così chiaro già nel sogno che lei e tutto ciò che io cerco di evitare ITIS sentire né dissentire nella mia vita
La devo abbracciare e lo faccio nel sogno attraverso un sottile telo di plastica trasparente e piango
Finisce il sogno
Già tanti anni fa
Alice nel ha scritto testi sulla capacità o forse sulla condanna del corpo ad essere sempre portatore dei nostri traumi
E recentemente Fund alcol ci ha raccontato col suo libro che e il corpo ad accusare il colpo
Abbiamo visto immagini del sono immagini di un abbraccio come quello del sogno in televisione
C'è uno sport in cui una giovane donna va a trovare una nonna malate in ospedale e si abbracciano così
E così difficile
Abbracciare veramente le nostre parti fragile
O se quella plastica corrisponde alle nostre indispensabili difese
E forse è anche giusto
Che ci sia un filtro una distanza una sorta di diaframma
Crea un piccolo spazio un minimo di distacco per evitare un'identificazione e per permettere che ci sia una vera relazione intersoggettiva intra soggettiva
Con la fragilità che sta che ci sta chiamando contante urgenza
Grazie
Grazie professor Mercurio credo che come me tutti abbiate sentiva una particolare emozione una particolare magia un particolare fascino in questo intervento perché hai parlato al nostro essere umani non hai parlato di di dati o di diciamo parametri clinici ma ti sei rivolto a quella che è la nostra autentica natura che ha una natura
In fondo magica e misteriosa nonostante siamo nonostante abbiamo un approccio scientifico arriviamo in un mondo scientifico e tecnologico
Non so se qualcuno vuole fare un'osservazione a una domanda
Altrimenti sì
Con
Con la
Sì
Sì e questo supereroe super macho deve veramente fare un'esperienza di fragilità perché l'UE di rivivere come donna al servizio delle regina esatta deve essere
Ne sa
Era cioè veramente interessante no perché uno dei suoi problemi nascono anche nasce anche dal fatto che lui non può accettare una sua fragilità una sua incapacità quando lui si trova a lottare contro il temibile mostra libera
C'è uno delle teste che lui non riesce ad uccidere
Esatto c'è una delle teste cioè Luís sa che deve tagliare le teste devi bruciare coi la ferita che rimane e poi lui ammazza queste teste ma c'è una testa che lui non riesce ad uccidere e cosa fa para
Pur di non ammettere una sua incapacità nasconde la testa sotto un macigno e il nesso dopo quando lui certo un veleno che può usare eventualmente per distruggere quei dove trova quel veleno nella testa che ha detto è aveva nascosto dietro quel macigno cioè non ammettere l'incapacità di ammettere una un un proprio lì Peter è una propria incapacità una propria fragilità diventa poi la sua condanna
Posso dire una cosa certa
è un momento molto speciale stiamo parlando di sogni e di intersoggettività di entro soggettività per me è un momento molto particolare perché io il dottor CRO abbiamo un legame fortissimo indiretto tramite una terza persona
Ed è un'emozione forte per me stare qui
Adesso accanto grazie grazie al film
Io volevo farti una domanda anzi due forse una serie come già mi sembra che tu abbia accennato se questo mito della forza questo accantonamento della fragilità non sia mito fondativo della nostra civiltà lo è anzi certamente e quindi in quanto questo da una parte sia appunto una forza da una parte ciò che ci ha ha in un certo senso come permesso di essere dominanti da un punto di vista materiale nel mondo dall'altra però immagino che se anche la nostra vulnerabilità e poi mi chiedevo se questa o materialismo
Questa aridità che tu hai
Sottolineato nella tu hai parlato della scuola delle relazioni oggettuali ma si potrebbe forse applicare un pochino ha molta della nostra Psichiatria e della nostra psicoterapia se questa aridità
Che poi diventa materialismo disumano
Non si traduca poi nella nel rifiuto che molte persone hanno di rivolgersi allo psichiatra lo psicoterapeuta perché non si sentono capite nel profondo ma si sentono solo scomposte analizzate e diciamo gli viene restituito una specie di ricetta nella quale vengono pesati
O direttamente gli affetti recettoriali dei farmaci o o anche in ambito psicoterapeuta dunque regia sia come se si potesse pesare sul bilancino e quindi fare degli interventi mirati e quindi se diciamo è vero che la psichiatria e la psicoanalisi nascono in ambito medico quindi non non rinnegano la tradizione illuministica così di vista materialista eccetera però se una riscoperta
Del ministero della magia di quello che la nostra natura più profonda
Senza andare nell'esoterismo ma davanti al mistero delle dell'inconoscibile in fondo la la nostra natura dalla vita stessa
Ecco come potremmo sforzarci di riconoscere questo mistero e di non di non nasconderlo sotto il macigno appunto come come fa Ercole certo due normalizzazione è una bruttissima prestito
Se lo scopo della psicoterapia dell'analisi
Anche della psichiatria sino alla fine semplicemente la normalizzazione penso che sia un un un segno di saggezza starne alla lontana
Molte persone sentono che nonostante il disagio di vivere in un certo modo
Debbono proteggere quello che il segreto della loro specificità
Allora noi non vogliamo diventare tutti normali e quindi estremamente noiosi
Quello che si tratta di fare credo questa è una grandissima sfida e cercare di valorizzare le nostre stranezze
Purché noi siamo in grado di vivere quelle stranezze lì in modo responsabile
Che non sia un danno per gli altri e che non si è neanche un modo autodistruttivo di vivere
Il processo quello che io chiamo il processo individua Tivo dovrebbe essere questo cioè la capacità di riconoscere le nostre stranezze
Di capire da dove vengono fuori non è un'accettazione cieca di queste cose scaviamo per vedere quale dove dove sono lega dice quali siano le radici ma poi se noi tagliamo le radici tutto l'albero muore
Allora noi vogliamo che l'albero sopravviva dobbiamo curare le radici
Se si potesse fare una specie di radiografia della psiche
Noi vedremo credo che la nostra psiche e pieno di cuciture di cicatrice
Di buchi di spazi di carattere e poi purtroppo molto spesso ci sono tracce anche di una bella plastica
La plastica e quello che noi vogliamo evitare
Un intervento che serve a a permetterci di fare buon viso a cattivo gioco
Un un intervento che ci rende normale e quindi accettabili
Agli occhi del mondo ma non vere non genuini
E adesso usa una frase che usava spesso Marie Louise von Franz
Non quello che Dio volevo che noi fossimo nel momento in cui siamo nati
Il nostro vero destino
Grazie grazie ad aver fatto
Junghiano presidente dell'associazione per la ricerca e Psicologia analitica grazie
E adesso il la volta del professor Nicola Basile e invito sul palco professore di lingua e letteratura italiana e latina
Il presidente della delegazione dell'Associazione italiana di cultura classica di Mascalucia professore presso il liceo Concetto Marchesi Mascalucia che ci
Parlerà di parole virali il Lessico delle epidemie nel mondo antico e moderno
Re di mitili no perché il mito
è un dispositivo polifunzionale
è un un serbatoio senza fondo in realtà funziona benissimo
Proprio con il discorso della psiche
Dico sentì parlare di Benito è sicuramente per me
Un un miele per le mie orecchie in un contesto del genere
Ed è piacevolissimo il fatto in sé
Che tolgo la maschera di Taranto sono di sapere che uno si abitua a tal punto da averla che non se ne accorge più
E quindi parlare sentir parlare di MiTo dicevo senz'altro una delle cose più piacevoli tra l'altro era che le come diceva prima il
Del professor Mercurio insomma proprio era grave i filetti sono fratelli gemelli
E e questo non è cosa da poco
Perché come se fossero in realtà diciamo concettualmente la stessa
Persona cioè non sono solo fratelli sono fratelli gemelli e questo rende proprio quel senso di duplicità ancora più forte più significativo poi avevo sentito chiaramente anche da prima richiami richiami i sempre continui al mondo antico e questo per me anche che sono di di professione sono un classicista quindi mi ritrovo sicuramente in un contesto diverso dal mio solitamente insomma quello che frequento solitamente ringrazio il dottor Crocco
Sento di dovere innanzitutto ringraziare il dover esprimere la mia gratitudine a tutti gli organizzatori
Di questo importante evento e in particolare a Stefania io l'amicizia che mi lega a lei mi impedisce dichiararla dottoressa Gala Pai
Un un'amicizia fraterna trentennale lo possiamo anche dire quindi Saba che vedo che alla fine
E
Mi sia concessa però una premessa di fronte ad un parterre d'eccezione quale quello di oggi in una suggestiva e per me significativa cornice quale quella della sala congressi del Palazzo della Cultura di Messina la che è la mia città d'origine ormai sono un catanese d'adozione
E questa sala che ospita chiaramente un consesso di medici psichiatri soprattutto con i quali ammetto non sono aduso a ritrovarmi almeno in un contesto come dicevo lavorativo
E visto che proprio il mio mestiere quello di esser classicista e per questo come orizzonte di riferimento
Il lo studio proprio del mondo antico
In un momento così complesso e difficile della nostra storia tragicamente segnata proprio dall'epidemia di codardi Covi de diciannove con tutte le problematiche
Sanitarie ed emergenziali che ne derivano parlare di problemi linguistici potrebbe a qualcun apparire superfluo
E forse in questo momento dovrebbero avere diritto di parola almeno in alcuni contesti
Su specifiche questioni solo io Esperti di medicina
Tuttavia però è innegabile
Una verità
Cioè ogni evento umano a Effetti a breve e lungo termine sulla lingua
Perché attraverso la lingua che gli uomini prendono coscienza degli eventi li raccontano li discutono e li tramandano consegnandoli poi a futura memoria
E le tracce di questi eventi restano sempre appiccicate proprio incollate alle parole
In altri termini la pandemia che stiamo vivendo rappresentava una sfida non soltanto dal punto di vista epidemiologico morboso e sanitario cosa indubbiamente prioritaria
Ma e anche da quel punto al punto di vista proprio comunicativo
Ed è è senz'altro questa credo la ratio che ha spinto Stefania Calapai a richiedere il mio intervento
Che vuole essere anche testimonianza concreta dell'importanza di una prospettiva interdisciplinare oserei dire trans disciplinare
Che abbatte proprio le frontiere culturali i rigidi e spesso artificiali steccati tra i saperi per coglierne non solo i punti di intersezione come finora
Avvenuto proprio e di interferenza reciproca ma soprattutto per giungere ad una più consapevole comprensione della complessità del mondo attuale
Attraverso un approccio che potremmo definire a tutto tondo quello che i greci chiamavano le in più Joss Paideia cioè quella istruzione circolare
Infatti silice scienza parte sicuramente storia e in questo caso anche lingua
E tutto questo chiaramente restituisce ai saperi umani unitarietà pur nelle diversità le parole raccontano mondi lo ribadisco sempre anche ai miei studenti
Universi culturali e sociali diversi nel tempo e nello spazio
E in questo credo che risieda propriamente lo il fascino di uno studio linguistico che si propone di recuperare non tanto le Analogie
Quanto alle alterità per svelare proprio e tracciare il mutevole a volte accidentato percorso della nostra lingua
Chiaramente il tempo non mi consente una disamina
O al esaustiva di del vocabolario non solo oggi con relativo alle Pinkin malattie epidemiche e così poi ho fatto alcune scelte insomma da il dal linguaggio proteiforme della nostra emergenza sanitaria
Qualche termine più rappresentativo proprio per ricostruirne la storia agli usi e gli ambiti anche semantici di riferimento dava ormai da due anni
Le parole che sentiamo più frequentemente
Non solo tra gli addetti ai lavori come dicevamo ma anche nelle conversazioni comune sono strettamente correlate proprio alla patologia al mondo della patologia virale
Ragionare su queste stesse parole e sulla loro storia può essere interessante proprio per individuare non solo le resistenze e le permanenze lessicali nel tempo ma anche loro li usi gli slittamenti semantici e le insidie che si celano in quelle che tecnicamente poi linguisti chiamano metà si mie in una società sempre più globalizzata un'epidemia muta rapidamente e in modo incontrollato degenera in pandemia e questo rapido propagarsi dal core del coronavirus si traduce oggi sul piano anche linguistico in un'ondata multiforme di possibili neologismi
Che si susseguono e si sovrappongono in uno cessa in un flusso incessante proprio che poi tutto sommato non fa altro che rivelare un il disorientamento di una società di fronte Allo stato morboso né i suoi molteplici aspetti
La funzione neo logica cioè quella capacità di reagire e e di rispondere ai cambiamenti della scienza della tecnica della conoscenza e della speranza anche sociale adattando Hill estiva situazioni ad esperienze nuove
è una delle peculiarità non solo della lingua chiaramente italiana ma di ogni lingua parlata perché ogni parlante
A cominciare dai bambini e in grado di creare parole nuove per soddisfare proprio il impropri bisogni comunicativi
Non deve quindi stupire che è un evento della portata inaudita quale la pandemia infatti da Covi de diciannove abbia sollecitato la formazione di una quantità ab norme di parole
Si tratta in molti casi però anche di occasionali ismi linguistici lessicali coniati proprio sulla spinta del momento in cui i sono stati cioè di quel momento che gli ha determinati e il sicuramente destinati in molte circostanze poi accadere nel tema nel dimenticatoio non appena il momento che li ha generati sarà passato
Penso a parole quale tamponare a mutare
Ricordo la prima volta che mi mi collegai insomma eravamo in rete da remoto mi sentire bisogna mutare laudi otto io non riuscivo subita capire
In cosa l'avessi lo avrei dovuto modificare e questo chiaramente crea un corto circuito comunicativo evidentissimo
Non mancano però anche processi di risse manti trazione cioè di attribuzione non di nuovi significati anche elementi lessicali preesistenti penso a quarantena
E e quaranta era di fatto è un termine che etimologicamente evoca il periodo di quaranta giorni sia in ambito religioso sia come misura sanitaria eppure oggi quarantena
Sì in realtà a vede una riduzione un riadattamento semantico proprio che prevede una riduzione del tempo di ISO avviamento in questi di isolamento in questo caso ecco siamo di fronte a un vero e proprio depotenziamento dal punto di vista proprio etimologico più proviene depotenziata all'etimologia e quindi di conseguenza anche il significato
Oggi però non ci occuperemo di i neologismi era semplicemente insomma una Breve veloce carrellata
Sebbene il più delle volte chiaramente siano creati proprio su base anche greca latina e anche su anglicismi
Su questo sono stati pubblicati di recente deve offrire di libri molto interessanti uno fra tutti i rovesci dopo perché merita che di Daniela Pietrini la lingua infetta l'italiano della pandemia edito dalla dalla Treccani
E e poi di chiaramente anche
Mi vengono in mente gli spazi aperti le nuove sezioni dell'Accademia della Crusca
Della proprio della Treccani proprio su queste boh vocabolari su questi vocabolari che continuano in un conto in continuo divenire a modificarsi
Ma quello che mi sembra più sorprendente e che ha nell'Università Ca'Foscari
è stata istituita proprio una borsa di studio dottorato triennale finanziata proprio dalla Fondazione intesa Sanpaolo un lusso sull'eccessivo dell'epidemia
E il titolo è narrare l'epidemia parole retorica e testi dal Medioevo alla contemporaneità
Insomma l'universo Covi d'come ho detto prima ha risonanze significative sulla comunicazione dalla cronaca giornalistica ai reportage di scrittori e racconti
Sui social e accanto all'epidemia del virus assistiamo alla diffusione di un nuovo genere letterario
Dato il titolo del mio intervento in cui un posto di rilievo occupa l'aggettivo virale non potrei sottrarmi
Dal prendere le mosse da un termine come di Russo
Però cercherò insomma di esaminarlo nei tempi prestabiliti
Il termine virus e come è noto il nome latino di genere neutro utilizzato solo al singolare eh
In italiano ovviamente invariabile ma per i romani partiamo dalla che cosa significava realmente virus era anche per loro
Consentitemi questa domanda retorica di fronte a un consesso di medici un agente patogeno sub microscopico di natura non cellulare incapace di riproduzione attiva e via discorrendo ovviamente no
Però questo non implica che a Roma virus indicaste qualcosa di vago o insignificante o di indefinito al contrario
Questa parola conteneva già in sé tutti i tratti che l'avrebbero resa un giorno capace di indicare quel microrganismo nocivo a noi ben noto
Per questa ricognizione che semplificò per
Per ovvie ragioni mi sono avvalso di uno strumento per noi classicisti antichisti fondamentale che non è il semplice dizionario di latino quello che tutti ricordano che si portavano a scuola da un lessico monumentale
Ovvero il Lexicon noto tv se la latinità disse delle psicografici io Forcellini che è stato completato ma alla fine del Settecento e il termine è lì proprio il termine virus si legge nel Forcellini
Per ria diverso a significata se del Quai affini assunte cioè significa tre cose diverse
Ma tra loro
Queste tre cose sono affini innanzitutto
Indica un surplus una tv s'è The vitale c'è un su Co. un liquido
Questo è il primo significato un su con liquido un umore naturale
Dice Sottil Forcellini e vitale cioè che contiene in sella vita ma è anche in grado di da si tratta di un termine di significato medio così commentate di un celebre commentatore di Virgilio in quanto Sicil relazione ad un liquido tanto salubre quanto nocivo
D'origine animale
Ho vegetale
Per l'animale ricordo per esempio quella che dichiaravano di di Russo cocleare un marker ha la bava delle lumache
Si chiamava vi lusso cocleare Oba questa bava che noi ancora oggi utilizziamo anche per altri scopriamo simili oppure vegetale e Plinio
Ad esempio nella sua Naturalis Historia nel libro di botanica parla di un virus intrattabile della pastinaca che era un'essenza cioè la pastinaca e un tuberose un po'simile alla carota
Un e questo virus intrattabile era proprio un'essenza irrimediabilmente amara a dispetto di ogni possibile trattamento
In linea generale quindi il virus virus indicava un qualsiasi liquido caratterizzato da forte concentrazione sapore pungente
Odore sgradevole
Come ad esempio il salmastro cioè l'odore del sale e del mare
Tant'è vero che un poeta latino
Manilio chiama proprio definisce in questo caso però Pontivy russo questo salmastro cioè il sale del mare perché pungente
Però con virus si poteva designare anche lo sperma maschile
Cioè con questa stessa parola in quanto liquido concentrato e potente infatti proprio Plinio lo chiama virus vitale così come per spostarci nell'ambito del mito di nuovo Lippo romane
Il Poma né era un umore nell'ambito mitologico distillato dalla vulva delle cavalle in amore si credeva il Mitologia questo
Che si a potesse fare impazzire
Infermiere queste il verbo utilizzato gli uomini che lo avevano ingerito quindi diventava un virus amatori uno in questo caso specifico un po'un filtro il virus insomma
Non è mai un liquido
Innocente banale e questa caratteristica assieme a quelle della sua concentrazione spiega perché con questa parole romani indicassero soprattutto il veleno
Nel tempo c'è Malombra virus exit si avvale di Russo c'è un veleno ma lei Figo o mortale il fatto che si ricorda sempre all'aggettivazione cioè malumore virus exit fiale di virus
Era sempre con lei connesso al fatto che questa parola di per sé era una vox media cioè tecnicamente una voce che non aveva un significato negativo di suo quindi era necessario che un aggettivo qualificasse
Il vero e proprio senso
E proprio anche in Ovidio indica un veleno fatale proveniente da serpenti ora creature mostruose potentissime come chi Benna l'Idra di Lerna ho la maga Circe che respinta da piccolo spargeva tornasse una sostanza nefasta che trasforma gli uomini in bestia e qui si parla di innocente virus sono poi del latino tardo l'aggettivo virulento sul assume il significato di velenoso certe lei non sa bene no e bisognerà chiaramente aspettare l'età moderna perché si attesti definitivamente come sinonimo di contagioso
Ora che i più comuni i termini della nostra lingua italiana utilizzati per indicare proprio il propagarsi
Di un'epidemia derivino dalla lingua latina e cosa in molti casi trasparente ma altrettanto illuminante
Ma sotto questa apparente sovrapponibilità lessicale e si celano come dicevo prima insidiosa Menzel Pinzi diversamente differenze profonde legate proprio alla concezione però della malattia e alle conoscenze medico scientifica del mondo antico
E per questo vale la pena esaminare
Almeno altre due parole però se non arrivo mi fermo ad un'altra soltanto quindi darmi il tempo
Conta Giro e infezione parole che ormai sono di uso chiaramente comune anche in questo caso i due termini in italiano presuppongono la trasmissione di una malattia infettiva da una persona malata ad una sana per conta tutto
Diretto o indiretto cioè attraverso materiali inquinati animali vettori di microrganismi infettivi
Il sostantivo contati gioco
Deriva dalla parola latina contato Gioconda John is un termine della terza declinazione
In cui è facile riconoscere il primo elemento formante cioè il prefisso pre posizionale Kuhn molto corna che indica Unione compagnia e la radice Tang
Del verbo che è contenuta nel verbo tango che significa propriamente toccare
Quindi propriamente il contagio
è un con toccamento per dirla diciamo in maniera più chiara c'è un fenomeno che si verifica quando appunto avviene un contatto tra due tra entità differenti
L'etimologia anche in questo caso però non suggerisce una specifica connotazione e per questo anche aulo Gellio un erudito del secondo secolo dopo Cristo
Nella sua opera le notti attiche inserisce conta aggio questa parola
Tra i vocabolari invoca Bulla ANCI Pizia cioè tra quelle parole che non hanno un significato positivo o uno negativo
Parole ambigue potremmo dire noi oggi che giocano da un campo neutrale
Le più antiche però attestazioni letterarie del termine suggeriscono un uso con un'accezione di tipo sacrale religioso
Nella prima opera latina in prosa
A noi giunta integralmente il de Agri cultura di Catone
L'autore fa riferimento alle procedure di riti sacrificali da seguire ed utilizza il termine conta aggio propriamente per indicare il contatto dell'officiante
Con il le immagine di Giove
Sempreché tale carica
Anche il poeta latino Ennio impiega il il termine conta maggio in ambito sacrale e precisamente in riferimento al rischio di impurità religiosa di cui è portatore Tieste
Per essersi ci bateau seppure inconsapevolmente e per inganno
Dalle carni dei propri figli e chiunque si avvicinasse a Tieste rischiava la contaminazione
C'è rischiava il contado Gio
Analoga valenza è rintracciabile anche nello storico scene sacre che nel descrivere
Certe usanze dei Galli spiega come i druidi che era una classe sociale che godeva di particolari privilegi
Anche dal punto di vista religioso
Qualora i Druidi
Condannasse un cittadino all'interdizione dai sacrifici per una qualunque colpa commessa di cui lo stesso si era macchiato veniva ritenuto è Pio
Un criminale da tutta la comunità e tutti Cisco stavano la sua vista lo evitavano noi rivolgevano la parola per non incorrere nel rischio di contrarre qualche sciagura
Ex conta Gione dice propriamente cioè dal suo contatto
Ma c'è anche un altro contesto interessante in cui il termine contato Gioieni poi impiegato si tratta di un uso non solo morale
Ma sarde Ray psicologico
In Cicerone infatti il termine espressi in correlazione con il delitto con il Crimen collo Shay lusso con la turpi Tudo e persino ho la coscienza sia
Ed è il caso ad esempio dell'avvocato
Difensore di un traditore che solo per il fatto di difenderlo entra in contatto con il colpevole rischiando per influsso e condizionamento negativo
Di macchiarsi della colpa dello stesso delitto
Cioè quindi proprio un contatto anche in questo caso bisognerà poi attendere l'età tardo-repubblicana per una prima attestazione del termine in ambito medico in riferimento propriamente alla propagarsi della di malattie con proprio contagiose
La testimonianza più antica però in nostro possesso e quella del poeta latino Lucrezio che nella sua opera il de rerum natura che un poema didascalico che ha esercitato una notevole influenza sul pensiero scientifico
Europeo USA in tal senso due termini da lui coniati cioè Luís noi originariamente c'era con Tangentopoli Lucrezio per motivi che non sto qui a spiegare insomma crea conta aggiungo e conta AGS e usa questi due termini da lui coniati nel sesto libro del suo poema Lucrezio laddove descrive gli effetti devastanti della cosiddetta peste di Atene
Ricalcando il ben noto passo racconto Tushi diremo definisce uno degli aspetti più inquietanti il fatto che i contabili già di quell'abito morbo passassero ex Alis
Ali osso cioè dall'uno all'altro
E quelli che si avvicinavano ai malati per curarli morivano a loro volta contagi bussa a quella Bore cioè per il contatto e la fatidica è il motivo purtroppo sempre attuale dei medici fra le principali vittime di un'epidemia
Va però ricordato che è per la medicina antica che si accostava chi si accostava agli ammalati si esponeva al contagio montato tutto toccando gli quanto ispirando infatti l'aria corrotta dal loro respiro infetto o dal loro odore in base a quella che era la tricolori teoria ippocratica dei mia assegni al di fuori della sfera del sacro
Dominante nel mondo antico e soprattutto nella letteratura Kaikan e re ippocratica
A prevalere non è dunque il il concetto di contatto ma quello che mi sembra sorprendentemente attuale di contiguità e vicinanza che porta essere appunto contagiati o corrotti da un male nel corpo
Da un'idea nella mente
Contato Giò furori disse infatti sì dicendo va Contagion eh insani indire cioè impazzire per raccontare suo o da un vizio nel carattere contati Gio vizioso Roma quindi noi oggi diciamo chi pratica lo zoppo
Impara a zoppicare
In fondo non è molto
Diverso c'è avviene per contare George cioè il concetto rimane sempre lo stesso
Il termine conta aggiungo torna anche in un altro bel noto poeta latino Virgilio per indicare la diffusione sempre di uno Stato morboso di tipo epidemico o più precisamente e Pizzo Tyco
Virgilio infatti ricalca l'uso Lucrezia non è la prima buca colica e nella terza Georgica in quest'ultima per una e Pizzuto sia verificatasi nel Noriko consiglia l'abbattimento del bestiame malato per impedire il diffondersi del morbo
è una raccomandazione non molto dissimili da quella espressa da Virgilio alla ribadisce anche un agronomo importante
Per
La storia della letteratura latina
Propriamente Columbu Columella
Del primo secolo che nel De re rustica a proposito della diffusione di una pesti se che è un termine generico è cioè anticamente pesti se si utilizzava commi in greco lo i mosso non per indicare la nostra peste ma diciamo una malattia che poteva essere epidemia di qualunque tipo
E anche indicare la morte in generale
Che diciamo questa peste che tra il che regge
Insomma si stava diffondendo ecco in questa tra il gregge ribadisce che innanzitutto
Il gregge deve esser trasferito poi bisogna tenere i capi di bestiame tra loro il più possibile separati l'uno dall'altro
Per impedire che quelli malati compromettano la salute dei sani attraverso il contatto ciò dunque il contatto
Si combatte con l'isolamento proprio come oggi siamo invitati affare
Anche noi vivendo separati da tutti i nostri simili evitando soprattutto di toccarci e sorprendente che questa idea di un contatto che altera e corrompe
L'integrità ritorna anche in un altro contesto completamente diverso ma significativo per il nostro discorso
Nelle naturale se questi oneste Plinio
Il vecchio
In un libro che nelle quattordicesimo libero sulla vite e sul vino nell'ultima sezione dedicata alla vinificazione e alla conservazione del vino nei recipienti e nelle cantine dice
Ebbene distanziare
Intervallate usa questo termine le Giare affinché le malattie vizia non si diffondano dall'una all'altra già essendo il contati giorno il vino conta Regione vini dice sempre molto rapido
Con l'idea implicita
Quella di contaminazione attraverso un contatto
O anche la prossimità
è un verbo che ricorre molto spesso anche e soprattutto nella letteratura agronomica a definire gli effetti del contatto e proprio coi inquilino
Che è il nostro inquinare
Ovvero
Sempre in correlazione al contagio
Un verbo che spesso anche in correlazione con verbi
Che indicano un passaggio il chi in una trasmissione cioè penso a transfer o transitò in ferro spago cioè tutti i verbi che indicano un passaggio da uno dall'uno all'altro
E in questo caso il passaggio è un passaggio di impurità
Sostanzialmente di impurità di quelle impurità che corrompono l'integrità
Ebbene però tuttavia ribadire
Un fatto importante cioè il contado John nella cultura promana comunque non si riferiva lo ribadisco I die ai gli agenti patogeni e Quo dove sta l'elemento sorprendente
Attraverso il contatto si poteva infatti provocare non soltanto come dicevo la malattia ma anche proprio quelli impurità quindi causando questi fenomeni di contaminazione religiosa o sacrale
Ho ricordato prima il caso di chieste in realtà
Che essa sa pur sapendo di essere innocente lui invita gli altri a non avvicinarsi
Ci troviamo di fronte chiaramente a modi antichi di immaginare il contatto Gio culture in cui la diffusione fisica del morbo poteva essere un tutt'uno con la nozione di impurità o addirittura di colpa vorrei ricordare soltanto nella nostra letteratura occidentale si apre con un poema l'Iliade che inizia con la descrizione di una malattia della peste
Il lo il morso chiama
Dovuta all'ira di Apollo per il rifiuto di Agamennone di restituire la sua schiava chi sei De al PRA al padre Crise sacerdote del dio cioè la malattia
E qui era diventato il motore che ne sta poi l'azione e fa partire la storia dalla peste e dalle sue conseguenze parte poi l'ira di Achille lo scontro con Agamennone il ritiro dell'eroe Greco dal combattimento delle tante morti poi che ne seguono
Poco fa
è stato citato Edipo
Anche le di porre di Sofocle
Infatti parte da una pestilenza
I cittadini infatti si apre così la tragedia i cittadini
Di Tebe imboccano l'aiuto propriamente alla re Edipo per fermare il male che lista falci chiamando
Anche in questo caso il morbo rappresenta una punizione divina
Per l'assassinio rimasto impunito der Lajolo di cui si era macchiato ed Edipo stesso ma inconsapevolmente
è Edipo e limpido puro
Per eccellenza
Parte Richey Ida e incestuoso
Che contaminando Tebe con la sua colpa provoca poi di fatto insorgere della peste che conta già la città insomma la cultura antica se ignoro il concetto scientifico di contati Gio quale noi oggi conosciamo non ignorano certamente la realtà
Del contagio come risulta evidente da la documentazione storico letteraria insomma di cui ho prodotto chiaramente una breve campionatura in altri termini il problema non riguarda solo l'esperienza storica
Del fenomeno ma soprattutto ecco la sua percezione e l'anche la sua formalizzazione linguistica
Ora se è vero come è evidente che lessico moderno del contagio risente inevitabilmente della spiegazione scientifica del fenomeno e altrettanto vero che il Lessico greco e latino
Trattiene in sei tutte le tracce di un diverso mondo culturale
Allora fortemente ancorato ad una visione magico sacrale divina e morale
E il motivo per cui un termine quale ad esempio conta aggiungo non corrisponde esattamente la nostra esperienza di conta saggio non so se ho tempo no finito sciupato Ole troppo perfetto io devo rispettare rispetto ai tempi e allora chiudo diciamo nell'avviarmi proprio a queste conclusioni vorrei chiudere
Questo il mio intervento con un omaggio a tutti i medici
Qui in sala e fuori da questa sala che soprattutto in questi due anni
A vari livelli e in modi differenti hanno operato in prima linea per combattere strenuamente sia l'epidemia
Sì anche i suoi effetti devastanti quelli di cui abbiamo finora parlato
E per questo ho scelto un passo tratto da Ippocrate
Che trovo di forte impatto emotivo e che mi piace intitolare l'elogio del medico
Tra le arti dice Ippocrate ve ne sono alcune che sono penose per coloro che le possiedono
E caritatevoli per coloro che le praticano fonte comune di bene per le persone ma pena e male per la gente del mestiere
Di questo genere e l'arte che gli che era esci chiamano medicina il medico alla vista la testata il tocco caritatevole
E né i malori altrui il suo cuore e preso dal particolare tristezza
I malati invece scampano grazie all'arte Betica
Ai mali più grandi alle malattie alle sofferenze alle pene alla morte
Perché e contro tutti questi mali che la medicina offre il suo soccorso grazie
Grazie professor Basile Toni alle viziosi Sam fosche Ermito dicendo che la tua formazione appunto aveva poco a che fare con il con l'argomento Medico di cui stiamo trattando ma mi sembra invece che la natura profonda cultura il tuo sguardo così
Diciamo longitudinale nei secoli nei millenni di di Storia della lingua ti faccia essere proprio assolutamente pertinente nel nel riconoscere attraverso il linguaggio quali sono i temi persistenti i temi che hanno attraversato l'umanità nei secoli e che attraverso l'evolversi del linguaggio testimoniano anche di come nella nostra memoria storica si sono sedimentati
Non so se qualcuno vuole fare una domanda Honours erogazione
Altrimenti prima di concludere l'affare io se posso una domanda visto che il linguaggio come tu ci hai dimostrato non si limita ad essere una diciamo una cosa superficiale ma corrisponde a delle delle realtà profonde
Questo è stato dimostrato anche in in ambito Neuro E.ON neuropsicologico per esempio gli studi di Noam Chomsky e sulla sfida sulla sintassi come come forma innata del del nostro ragionare oppure gli studi di lingua che sono abbinati a quelli di genetica per determinare gli spostamenti di popolazioni
O anche la teoria secondo la quale le parole originarie sarebbero tutte di origine onomatopeica e quindi come se la parola in sé corrispondesse in qualche modo evoca asse attraverso il suono l'oggetto che vuole rappresentare via via diventano sempre più complessa
Ora vista l'importanza appunto prima abbia parlato di magia e di di mistero viste le la la potenza magica del linguaggio
E tu hai fatto riferimento anche agli aspetti morali che come il li vediamo come linguaggio e PD e ritenere logico diventa spesso un linguaggio morale per cui chi rifiuta il vaccino
Un untore oppure viceversa chi accetta il vaccino
è un complice della dittatura sanitaria quindi siamo diciamo siamo pronti a gettarsi giudizi morali ora mi chiedo come docente e anche non solo i docenti ma anche i giornalisti i politici
Critiche dovrebbero governare in qualche modo il linguaggio anzi che farsi travolgere da questa ondata di neologismi da questa epidemia linguistica governare linguaggio in funzione
Educativa in funzione
Di appunto offrire attraverso la scelta delle parole una guida è una visione che ci permetta di orientarsi senza farci travolgere da una da una isteria collettiva da un panico collettivo
Guarda allora sicuramente usato un termine
Diciamo preciso cioè quello di governare non solo preciso ma anche che ritengo Omo
Veramente significativo c'è governare il linguaggio
Purtroppo si è poco adusi a governare il linguaggio si è poco adusi perché ormai si è in pasto totalmente ai social ai media che io non demonizzazione per carità di dio Celio io
Non non nostro demonizzando però il fatto è il controllo che si che manca
Questo questa mancanza di controllo delle così come avviene quotidianamente di controllo dei dei sistemi di comunicazione dei delle dei sistemi di rappresentazione disse
Nelle
In tutti i social e questo determina un'anarchia
Un'anarchia anche dal punto di vista linguistico cioè sicuramente ormai il rischio non è solo quel corto circuito di cui va ho parlato prima quando mi si è detto subito muta Claudio Saba si arriva ad altre
Degenerazioni quando il rischio poi realmente quello che
La lingua che
E dovrebbe servire per comunicare poi il rischio è che non risiedere non comunicare più che essi riappare una nuova Babele
Cioè purtroppo ormai si è così tanto concentrati o su se stessi o sulla rappresentazione disse
Che anche quaestor rischi ha corrotto ha inquinato
A mio parere anche il linguaggio
E e tant'è vero assistiamo a queste a questi inquinamento linguistico in maniera continua anche in televisione cioè questo purtroppo avviene bisognerebbe educare il noi
Molti lavori lei sociale né impegnava infatti anche fuori dai soci anche ai media tradizionali c'erano anche anche fuori anche fuori è verissimo ormai
E purtroppo il linguaggio e sta la lingua viene
Sempre più corrotta non solo un turista diciamo per antonomasia
Non non sono neanche un esterofilo dal punto di vista lego penso che la lingua voi faccia i suoi percorsi del normale
Che sia così perché risente sempre dei condizionamenti esterni la futura lingua fu e anche interni perché poc'anzi fatto una un altro riferimento alle la Neuro Linguistica alle neuroscienze
Ho lavorato anche in tal senso perché mi sono sempre interessato
Mi fa piacere che ci sia in sala anche la protesta Colace che è la presenza ordinaria di Filologia classica in cui io lavorato per tantissimi anni
Che si è occupata anche lei tanto di di Neuro Linguistica cioè perché il linguaggio linguaggio fa non non è qualcosa di diverso chiaramente dal nelle connessioni cerebrali sono fondamentali cioè basta un piccolo insulto cerebrale il linguaggio alcune parti sicuramente poi delle del linguaggio vengono compromesse ora io penso che bisognerebbe ricominciare a governare la lingua il linguaggio e la nostra comunicazione per evitare proprio che si creino delle sì che si crei un grande caos
Perché quello che si sta creando come tu dicevi no o e del discorso dei Vacca nuova Max prova Ax perché poi tutto viene etichettato
Si trova sempre la via più breve la via più cioè se adesso ci preoccupiamo pure di dire poc'anzi qualcuno l'aveva detto io devo dire che sono pienamente d'accordo c'è ci preoccupiamo pure di esprimere una preoccupazione sul vaccino li ho fatti sicuramente io ho fatto AstraZeneca in un momento in cui Astra Zeneca stato demonizzato da morire all'inizio sono stato il sei il primo giorno vanno consentiranno ai docenti il secondo ci sono andato farlo dopodiché il lotto che io ho fatto l'hanno ritirato dopo tre giorni vi lascio immaginare uno come si possa sentitela
No che è stato ritirato dico poi fatto pure la seconda dose però è chiaro che in queste circostanze le paure ci sono
Però ormai teniamo anche di esprimere perché il rischio è quello che si venga etichettati
E la prima etichetta e quella linguistica
Questo
Dovrebbe farci riflettere parecchio
Non so se ho risposto bene questa gabbia grazie sorrisi ora Basile docente di lingua e letteratura italiana e latina al liceo Concetto Marchesi Mascalucia presidente dell'Associazione italiana cultura classica grazie
Grazie a voi grazie a tutti adesso c'è l'intervallo pranzo riprendiamo alle sedici con i lavori del fotografo video artista Davide Sebastian che ci presenterà le sue opere una serie chiamata rom laqab siti che di cui vedete già un'anteprima per chi conosce Roma Corso Francia in uno scenario apocalittico una strada normalmente percorsa
Ventiquattro su ventiquattro a migliaia migliaia di autovetture e invece abbiamo avuto l'occasione di vederla così
Come appunto come dopo l'apocalisse grazie a tutti ci chiediamo alle sedici
Allora riprendiamo dopo gli interventi del
Mattino presto Nastari essenzialmente
Verbali
Abbiamo verso un intervento
Un intervento figurativo
Che opera del fotografo e video artista Davide Sebastian che ci mostrerà la sua opera Long Lattanzi
E che fra riferimento all'esperienza di una Roma sotto lo da un
Che ci illustrerà Davide prego Davide grazie
Buonasera a tutti
Ma posso
Ci vediamo ancora
Inizierà il mio intervento ringraziando appunto Stefania che alla fine la dottoressa Stefania Calapai Piero Gagliardi
L'associazione Angelo Azzurro ONLUS dottor Francesco CRO
Per la possibilità di essere con voi oggi
Molte volte mi sono interrogato sulla scelta dell'uso della fotocamera vedere il mio lavoro
Grillo con un lavoro che si riferisce sempre a un'idea di tempo sospeso
Un aggettivo è stato molto usato dai giornalisti durante questa emergenza
Ed è molto calzante per la fotografia in generale in particolare della mia poetica
L'immagine fotografica sottrae un istante elette Nizza lo pone in un altro tempo
Cogliendo l'istante comune emblema nel furore di una battaglia anche le costruite banali foto di autoscatti di sensi di gruppi famiglia di compagni sono fotogrammi di un film
Con un prima e un dopo
L'immagine si sottrae alla realtà e quell'istante esce dal tempo lineare che conosciamo per vivere una sua autonoma esistenza
Il gruppo di amici ritratti ci farà vivere altre mozioni e tempi proprio rivedendo ma non rivivendo quell'istante grazie
La foto alla forza evocativa ma appartiene ad un altro mondo ad un universo parallelo insieme ai miliardi di immagini che sono nei cassetti negli album e nei cloud che tutti utilizziamo è un mare inesplorabile che vive una vita propria come possiamo constatare con alcuni algoritmi che le raggruppano
Dando a volte dei risultati divertenti e surreali
Oltre alla potenza dell'immagine la prerogativa della fotografia il suo Silenzio
Nel furore della battaglia della festa o del rumoroso gruppo di famiglia l'istante fotografico
Li consegna dell'eterno silenzio io lavoro su questo silenzio
Un silenzio che non è di questo mondo un silenzio che si fa altro quasi tangibile nell'osservare l'immagine muta
Ora mi piacerebbe mostrarvi alcune mia fotografie io fotografie video
Perché nasco punto come
Fotografo ma anche video artista
E iniziare da questo che è il mio stato il mio primo lavoro d'esordio
Che si intitolava innesti
Dove tramite delle protesi di vetro
Inserivo che inserivo all'interno di di foglie crea una una visione di natura evoluta e contaminata
Questa appunto è una grave con all'interno queste provette chimiche che hanno che ho trasformato e ho risolto gran fatto
Togliendo anche il
Diciamo le l'idea di di far vedere la fonte di luce da dove da dove proveniva la luce
Venivano fuori queste figure abbastanza curiose
Fai
Dopo questo lavoro fatto un lavoro suo gli alberi antenna che sono delle antenna a forma di alberi
Che
Appunto a Roma soprattutto a me ne hanno installate diverse
E a seconda del del luogo in cui venivano installate cambiavano la loro forma quindi erano Oppini se erano zone
Oppure palme in zone marine
O cipressi in zone dove dove questi alberi potevano vivere
Questa nello specifico è un è un pino
E all'interno per ho fatto un lavoro con il teleobiettivo di fotografare l'interno del dell'albero e quindi dell'antenna e in post produzione tirare fuori queste antenne come a voler svelare il trucco
Proprio perché trovavo assurdo questa idea di di creare un'altra natura
Invece questa è una ricerca che ho fatto in Italia e nel mondo di chiese senza il tetto dove all'interno di queste chiese si crea una una nuova sacralità
Dove la natura si impadronisce di questi luoghi
E e li trasforma
Questa San Galgano
Ora vi faccio vedere queste fotografie
Che essi non sono io perfettamente inerenti al discorso che abbiamo fatto per anni introduzione al al mio lavoro e per farvi capire un po'come
Come processo alcune
Alcune immagini
Questa è una chiesa dove si chiama Santa Maria della Neve dovevo ricreato una nevicata artificiale al suo interno
La chiesa del Pozza Revello dove un albero capovolto
Bolla
Invece questo lavoro che ho fatto successivamente panel
Nel due mila sette
All'interno del dell'Aquila dopo il terremoto
Sono riuscita ad entrare all'interno dell'Aquila a fare delle fotografie
A
Alle strutture che alle strutture alle case alle chiese crollate
E all'interno ho inserito i garibaldini che invece sono delle statue che ci sono a Roma
Questi garibaldini ho installato degli occhi fotografici quindi ho fatto un processo all'incontrario presidente sembrano delle persone mascherate da statue
Però aggiungendo soltanto lo sguardo
Il loro sguardo
E poi ho fatto fare a queste stato è un viaggio all'interno di un'Italia che in quel periodo
Questa del due mila undici quindi era
Due anni dopo
Il terremoto questa la chiesa di Collemaggio
Basilica di Collemaggio all'Aquila
Ecco appunto come diceva il dottor pro
No scusate
Parlavamo di di
Di plastica e quindi cosa curiosa che ecco le le immagini
Dove queste dove queste statue sono state
Imbustate perché erano l'avevano fatto questo intervento per restaurare l
E io l'avevo diciamo scattate in quel in quel periodo e poi lo portate proprio perché sono i garibaldini quindi l'Unione e l'Unità d'Italia
Come ha a voler
Voler far vedere ai garibaldini
Un italiano che era tutto meno che perché unità in quel periodo
Questo invece un è un lavoro che sto portando avanti da diversi anni che si era interrotto proprio durante il periodo del Co-lead
Un lavoro sui video ritratti video ritratti a personaggi della cultura e del
Della vita quindi ti realtà cultura come politica come arte come medicina
Questa è un video ritratto che ho fatto a questo duo di artisti cinesi che si chiamano Gao Brothers
Che ha incontrato a Roma per una loro mostra ed era andato in questa mostra con un mio amico mio carissimo amico Fabiano Jovica un artista
Era andato a vedere questa questa alloro mostra loro stavano parlando con Achille Bonito Oliva in quel momento il loro re smisero di parlare con lui e andarono ad abbracciare Fabiano
Fabiano e affetto di al nostro Giannessi imperfetta questa ma malattia degenerativa delle ossa delle ossa di cristallo
Siccome ero stato in Cina
In quel periodo
Precedentemente
Avevo notato come gli handicappati realtà vengono comunque isolati in un loro in una loro
E quindi mi aveva colpito questa cosa dei cinesi che abbracciavano Fabiano questa cosa dell'abbraccio
Ve lo mostro così parla lui per me
Un
A
Che è un uomo punto blu il chi Hong Myung Whun gli uomini figli
La a ad allora la il livelli il numero il minimo
Sì se era proprio questo l'abbraccio di cui parlavo che mi aveva colpito che ho voluto immortalate questo Progetto insomma
Quindi realtà diciamo fatto vedere questo perché in realtà con la pandemia proprio il il l'abbraccio è mancato a tutti e manca ancora oggi a tutti in realtà
Era una cosa che già da tempo in Asia non si faceva questa cosa del di abbracciarsi proprio perché comunque per paura di di prendere qualche qualche virus c'è sempre stata una distanze al loro questo questo progetto che pestato un omaggio una loro opera che questi abbracci collettivi che questo duo di artisti portavano in giro per tutte le piazze del mondo
Ho voluto ho voluto dedicargli un un lavoro un è un Progetto
Queste invece un progetto sempre video sempre su ritratto
Presso il proprio più ritratto invece a Gillo Dorfles questo storico dell'arte che ci ha lasciato pochi anni fa
All'età di centosette anni
E questo è stato il il mio omaggio alla sua incredibile vita e carriera
Dura mai
La su www
Questo è un altro progetto a cui sono molto legato invece strada è frutto di un di una residenza che ho fatto a Cosenza dove Piero ne è stato testimone nonché
Tra gli organizzatori insomma di questa residenza
Dove ho fatto un progetto sul ponte che Calatrava aveva
Installato a Cosenza stava installando a Cosenza in quel periodo
E qui e qui per la prima volta mi sono misurato invece che con una persona con un oggetto e quindi ho cercato di descrivere con ritraendo un oggetto in questo caso è un ponte alto centoquattro metri
Abbastanza incredibile
E sono riuscito diciamo viverne il suo interno a vivere a viverlo in pieno quindi ho conosciuta ho avuto la possibilità di conoscere anche le persone che lo stavano costruendo facendogli
Dei dei ritratti video e fotografici che Paino più finito non ho più avuto l'occasione di finire di montare ma comunque c'è un giorno ce la farò ve lo farò vedere
E praticamente
Molto interessante realtà appunto il luogo e quindi
In realtà l'espressione artistica di un'architettura
E come come ritrovarmi di fronte a un volto in silenzio dove il volto racconta in questo caso l'architettura che raccolta racconta il lavoro dell'operato di tante persone
Questo è il e il ponte ancora in fase di costruzione questa un bulldozer le quindi potete capire insomma al la Scala
Questo è il progetto video che ne è scaturito non so quanto tempo disposizione ci sono adesso arrivo al al focus di Roma
No
Igli
Le
Ma
Va
Bene
Ci siamo
E ringrazio Guido Tallarico editore che mi ha permesso di svolgere il mio lavoro in un momento cui molti lavori sembravano essersi fermati
Questo di Roma è un mio diciamo contributo mio appunto
Ve lo mostro
Questa
Piazza di Spagna
Come vedete in questo questo lavoro diciamo non c'è un mio vero e proprio intervento artistico quindi io è un al momento soltanto un lavoro fotografico
Che è in fase di sviluppo quindi
Questa mi piaceva molto
Piaceva molto realtà era calzante questa frase del tempo che fuori dei binari
Infatti la galleria nazionale d'arte moderna in quel periodo in realtà appunto allestito questa scritta al suo esterno è ancora a tutt'oggi è presente
Come volerci indicare
Questo è corso Vittorio
Realizzato queste fotografie
Tra il ventotto aprile il primo maggio due mila venti
Queste erano le luci che dipingevano la bandiera dell'Italia sulla facciata
Il Campidoglio
In realtà diciamo vivere in quei momenti
Fare queste fotografie del testardo come vivere un sogno cioè stare all'interno di un sogno
Pensate a conoscere
Prima appunto parlavamo di quanto fosse difficile realtà
Accettare vedere queste immagini cioè come se Santuzza dalla parte diciamo a livello artistico sento un comun
E anche dei miei colleghi comunque c'è pronto un una volontà di voler rimuovere questi momenti
Io avendoli vissuti proprio così da ravvicinate
Manierato avvicinata in realtà trovo bellissima impacci scusate
Perché raccontano in realtà l'opera di di tante persone di tante
Tante idee
Per sé Leuttra quartiere Eur
Questo
Grazie
Una serie di opere veramente espressive credo abbiano anche a voi creato a volte sensazione di straniamento e perché l'accostamento di un un po'tutto il filo conduttore sia stata mi sembra fin dalle prime opere la perfetto è quello di di far riflettere sull'essenza stessa delle cose che vengono ritratte perché crea una una sorta di straniamento l'accostamento per esempio di all'inizio delle foglie con il materiale di vetro oppure i dettagli né del corpo del viso delle persone
Bellissime molto sensuali ma nello stesso tempo anche inquietanti liste così da vicino a quindi è stato molto molto bello molto suggestivo qualcuno vuole che avere qualcosa Davide o fare un'osservazione
Il silenzio sms ad una prerogativa delle tue opere o comunque andarli a trovare questo questo silenzio io vedendo queste fotografie credo che non siano dei ritratti di corso Trieste o degli tracce con se o ma il soggetto era proprio il Silenzio
Dolore chiederci se fin quando ha di consapevole di ciò o che comunque questo silenzio Inedito e spiazzante ha comunque influenzato l'autoproduzione in corso d'opera
Se questo è successo serie ben consapevole di
Forse diciamo io ero andato a ritrarre il silenzio perché poi fondamentalmente questo
Diciamo un po'il filo conduttore di tutto il lavoro è chiaro appunto ripeto per me troppo silenzioso questo tipo di immaginario mi piacerebbe intervenire in un futuro all'interno di queste fotografie con altre
Con altre idee quindi di sovrapporre un'idea di Silenzio che appunto che quella che abbiamo tutti con con l'immaginario della città vuota
Però aggiungere un qualcosa infatti realtà lo stimolo di essere qui oggi e quindi di mostrare in anteprima questa preproduzione di di un lavora stilistico è proprio il fatto di non avere come interlocutori
Un altro tipo di
Di di professionalità di di professione insomma quindi realtà lo stimolo era proprio quello di
Di percepire capire quali fosse quale fossero in realtà
Quale potrebbero essere
La produzione definitiva di questo di questo Progetto
Spero vi sia piaciuta in parte insomma
Molto intanto grazie dell'averla condivisa in fase di pre-produzione punta però volevo chiederti quelle quelle immagini nella Roma deserta nella città deserta sono bellissime eppure in genere quando si pensa a paesaggi incontaminati senza la presenza Lorenzin pensa paesaggi naturali questi invece sono
Paesaggi fatti dall'uomo come tu stessa è ricordata che sono altre la sala di tante idee tante creazioni
E quindi hanno un che di inquietante perché sono quello che che rimarrà qua non ci saremo più potrebbero potrebbe ricordare delle rovine sì di civiltà perdute
E come ti sentivi appunto quei momenti girando per questa città senza persone ma appunto come dicevo prima appunto il la la parte diciamo ogni dica proprio di sogno di e mi ha
Quello più anche comunque la difficoltà nel realizzare questo lavoro perché sono stato fermato
All'incirca diciotto volte in due giorni dalla polizia quindici nel terzo è stato abbastanza complicato riuscire a a produrlo perché comunque veniva interrotto continuamente da questi fermi di polizia
Dove devo difendere chiaramente la mia presenza in quel momento in per le però è anche giusto e normale perché c'erano anche persone che andavano in giro senza senso così curiosi e basta ecco
Però
Sì l'idea di sogno all'idea di
Di inquietudine però in realtà anche di magia totale
Forse
Forse proprio
Per questo dicevo che erano ben che sono bellissime perché in realtà vivendo le in realtà secondo me sono state caricate molto queste immagini utilizzate con dei titoli sbagliati
Però in realtà sono delle immagini in cui si vede
Fondamentalmente
La bellezza e il comunque la capacità anche dell'uomo di rinascere da dei periodi avversi da delle difficoltà
Perché comunque insomma anche se pensiamo soltanto alla romantica dalla romantica ad oggi comunque in realtà moltissime ne sono sono sono successe quindi in realtà e la capacità dell'uomo di rinascere
E creare
Quindi
Questo
Sì sì esatto cioè no comunque c'è una difficoltà e c'è un c'è una volontà di non parlarne di questa cosa ha fatto
Esatto
Già il fatto che queste immagini no che disturbino possano disturbare perché possono evocare sensazioni di solitudine di isolamento di diciamo e quindi far riemergere proprio quella quel tra il senso di angoscia che un po'abbiamo vissuto tutti
Nel periodo soprattutto dell'ottavo anno con le restrizioni però che realtà
Viene messa mostra anche la nudità della città cioè nel senso che potrebbero essere se noi non avessimo vissuto dello da un se non avessimo vissuto l'esperienza tragica e e catastrofica anche psicologicamente della del di quell'isolamento totale è sicuramente avremmo potuto pensare erano fatta alle cinque del mattino
Cioè non avremmo pensato a all'altro cioè avremmo pensato ad una fotografia fatta alle cinque quando non c'è nessuno e non avremmo avuto la stessa sensazione negativa quindi e non è in sé la fotografia
Ma e quello che l'esperienza che noi almeno dal mio punto di vista che noi abbiamo vissuto che condiziona ed evoca
Un'immagine un immaginario completamente diverso c'è poi la fotografia un potere diciamo magico indubbiamente io credo che poi quella sospensione temporale che poi si coglie no e senza tempo neanche perché poi in realtà è se non ci fosse quella luce non ci fosse la volta delle macchine che si intravedono poi quel tutto il resto non se uno si liberasse del preconcetto della dell'esperienza vescovi d'non non le vedrebbe per nulla brutta quindi il problema di come noi siamo condizionati dagli eventi
Un po'se ne torna sempre sullo stesso discorso cioè quanto gli eventi riescano a condizionarci e sulle mozioni sulle parole su tutto il sistema credo insomma che siamo soltanto un problema di tempo cioè
Discorso che adesso grida che avete perché siamo ancora ai nell'emergenza ancora non sapevo che cosa succede a settembre ottobre quindici al Coreco cioè è troppo presente come cosa del per poterne immaginare un
Però penso che comunque sia importante avere d'aver fatto questo tipo di di processo di di lavoro perché comunque
è un documento come il ponte che si costruiva per questo l'ho fatto vedere quel progetto perché come il ponte che si costruiva comunque anche quello è un documento
Di un momento che non tornerà più di un momento che che
Che verrà ricordato magari attraverso punto clou quel tipo di
Di documento scrisse
Bene grazie Carter prego
Volevo ringraziare Davide realtà mi ha colpito moltissimo questo suo lavoro
E trovo che ci sia non so quanti intenzionale inverno stabiliva regole Renza nel percorso che c'è mostrando
Che mi sembra il percorso di uno sguardo poetico sul mondo
Che restituisce al mondo anche quel volto simbolico che lo spirito del tempo in qualche modo della quotidianità spesso si impedisce di vedere e questo probabilmente costituisce anche la dimensione di spaesamento no enti difesa
Questo mi sembra che i tuoi lavori realtà sui lavori di un poeta
Statistiche utilizzi di finanze
Lo sguardo caratterizzato dalla bellezza ma la bellezza sì però lamellari mensili alternerà ti spaventa non è cracker una difesa però
No perché l'idea anche di di far vedere delle cose che magari cioè di primo impatto possono sembrare brutta cioè Mario signore di centosette anni proprio nel pieno tre realtà una sua bellezza naso profondità una sua unicità
Che non
Risata allora litoraneo che tra l'altro è di buon auspicio esatto sarà il comunque cioè che
Esatto quella dimensione poetico la lettura poetica delle cose ci mette sempre mette sempre lì è in una condizione di scacco sì smette di fronte alla propria vulnerabilità la prova finitezza
Quindi questo è qualcosa che indubbiamente spaventa però forse questa la grande occasione che c'ha concesso questo evento estremamente
Io me lo auguro ruolo attuale residenza vedremo certo
Mo'agli anni per capire grazie grave l'inquietudine e bellezza caratteristica del sogno mi sembra grazie Davide Sebastian fotografa videoartista
Restando nell'ambito del sogno e dei singoli stiamo Filomena Rosiello analista junghiana terapeuta
Nel John la sabbia che
Si parlerà
Del dei simboli e della loro potenza fra arte e psicanalisi
Allora anch'io inizio coi ringraziamenti anche se ormai sono stati già fatti tante volte ma non posso farne a meno
Per alla dottoressa canapa in particolare che ha sempre una fiducia illimitata nel fisso poi relatori
Francesco però e per tutta l'associazione che ha la capacità di organizzare questi incontri io ho partecipato due anni fa anche a quello di organizzato a Matera
Questi incontri con relatori molto diversi tra loro ma che hanno un filo conduttore che li unisce e che non si conoscono né me alcuni non si conoscono nemmeno tra loro e questo io credo che sia veramente un miracolo
Che ogni volta si si realizza allora io vi propongo un lavoro che ossia
Mi impedisce troppo
Ripropongo il lavoro su
Un gruppo fatto con un gruppo di donne vittime di violenza sia intra familiare oppure di violenza sessuale io mi occupo tra le altre cose di di donne vittime di violenza lavoro con loro con l'arte perché l'arte e solo la manifestazione grafica all'inizio consente di rappresentare e di raccontare quello che non si può raccontare
E utilizzo ovviamente da junghiana da psicoanalista junghiana utilizzo l'uso della mito
E dei simboli ovviamente per consentire a queste donne di raccontare il proprio dolore nel silenzio quindi attraverso il gesto artistico attraverso i colori attraverso la manipolazione dei materiali e e la relazione
Con il gruppo in questo caso di questo convegno scelto un lavoro di gruppo e non individuale l'ho scelto perché c'erano a mio parere delle immagini significative proprio rispetto alla pandemia perché il gruppo è iniziato nel novembre due mila diciannove
E i ha inizio lo da un eravamo nel pieno del lavoro e in particolare eravamo alla rappresentazione
Della tela di filo o mela che è un personaggio del mito che brevemente vi racconto violentata dal cognato viene mutilata della lingua
Per impedirle di raccontare dello stupro avvenuto lei riesce a raccontare lo stesso attraverso una tela
E sembra richiamando una tela e questo fa parte del mio Progetto che ha già citato il noi siamo dall'altra parte
Adesso lo so che la tecnologia mi tradisce subito
Ok e attraverso il andiamo in visione
Dicevo attraverso l'elaborazione di questo Commento eravamo lì a fine febbraio due mila venti
Con queste donne era
Avremmo dovuto poi realizzare un progetto l'otto marzo due mila e venti che naturalmente non si è più fatto
Dedicato a tutte le donne vittime di violenza che doveva essere una manifestazione pubblica sullo stile dell'immagine che vedete a sinistra
Che avrebbe dovuto essere la copertura di una pavimentazione la pavimentazione della Triennale di Milano
Con una serie di
Lavori manuali realizzati da donne vittime di violenze non infatti aveva mandato un appello e c'erano arrivate tantissime
Lavorazioni
Avevamo realizzato l'anno prima
Il lavoro che vedete a destra che la umane dalla collettivo
Realizzato da sia le organizzatrici le donne ospite dei centri antiviolenza in uscita dal percorso di violenza sia dalle operatrici a vario titolo che dai i passanti
Quindi ognuno poteva inserirsi nel gruppo e realizzata il mandala mandala di sale il sale colorato era stato preparato dalle allieve dell'Accademia di Brera con le donne dei centri in progetto di uscita questo era il risultato finale e terminato poi con il disfacimento di questo Mandalà e la distribuzione del sale a tutti quelli che passavano quindi per lasciare una memoria di quello che era così quando è iniziata la a pandemica Minia io vi propongo questa immagine di un artista afgana che in questo momento sta diventando molto nota perché ci manda
Delle immagini sulla situazione continua a produrre immagini su ciò che sta succedendo in particolare alle donne in Afghanistan
Questa è una sua opera che invece riguarda il momento Odilo da un perché come sapete in quel momento sono aumentate tutte le le le violenze possibili per la chiusura forzata e queste donne che facevano parte del gruppo che io adesso di porto
Sono donne in uscita che hanno già fatto un processo lungo
Un percorso abbastanza a lungo sono donne in uscita dal percorso di violenza che arrivano ad un'analisi quindi commedie solo sul loro scelta perché il Progetto del lavoro
Teste che io chiamo tessere la cura è un inizio di accoglienza
Lì costituzione della
Della vita
Di queste donne che sono devastate da da questo trauma e solo a un certo punto sono loro a scegliere se proseguire in un percorso più approfondito oppure no
E e queste donne quindi che ripresento sono quelle che lo hanno scelto hanno scelto di proseguire perché hanno scelto di fare un passaggio importante che poi vedremo nelle immagini
Che vi mostrerò diciamo alla fine della relazione che non sono le immagini finali ma che sono state quello che ha significato un'accelerazione di processo che è avvenuto nei due mesi e mezzo di lock down
No no la statistica talmente vasta da poter dire che il cambiamento sia stato opera Merritt o o anche dello no però c'è stata un'accelerazione
Di alcuni processi di consapevolezza che sono stati espressi con con il disegno allora io vi avevo portato tutto il Progetto tessere la cura ma non vorrei sacrificare l'opera delle donne del gruppo tessere della cura parte solo da una presupposto che la tessitura
Come dice lo stesso re negano al probabilmente avvenuta prima della parola
La tessitura è fatta da ordito e trama vi dico molto semplicemente avevo portato anche tutta l'etimologia ma non la vediamo velocemente che l'ordito in una tessitura e ciò che sono i fili iniziali e che stabiliscono la misura e la lunghezza del lavoro che si vuole seguire mentre invece la trama sono il l'intrecciarsi dei figli all'interno dell'ordito
Sulla trama si può intervenire scegliere modificare così sull'ordito no l'ordito è ciò che all'interno del lavoro rimane immutabile e questo per me ha un significato simbolico sia per quanto riguarda il lavoro con queste donne per quanto riguarda il lavoro sulla psiche in generale
E e quindi il mio lavoro tessere la cura è partito da qui oltre dal fatto di essere una donna che le donne sono sempre state rappresentate nei racconti limitino i poemi nella pittura
Con la tessitura troverete centinaia di opere a partire da da da epoche lontanissime fino a epoche recenti e centinaia di opere che riguardano la tessitura e mi sono posta spesso da tanti anni il la domani su questo avrà un senso no e quindi vediamo se poi con queste donne in particolare dove è molto difficile l'approccio iniziale
Che esuli dal racconto dei fatti ma che come psicoanalista a mio parere deve arrivare ad una ad un mito punto in cui c'è una svolta all'interno di queste donne che è la svolta del faccio un discorso molto delicato ma pensando di star parlando ad un pubblico che lo può comprendere
Che è una svolta di di che io chiamo di passaggio da vittima soggetto
In cui io so acconto della storia fatto ridetto all'arrivo narrazione attraverso le opere la condivisione Porta uno sguardo interno diverso e al al chiedersi
Quale la mia responsabilità non rispetta l'evento che mi è capitato ma qual è la mia responsabilità rispetto alla mia storia e quindi qual è il senso della mia storia e qual è il senso del mio percorso o futuro
E e qui lo vediamo perché siamo passati da vi faccio vedere le prime opere che erano appunto quelle della tela
E sia eravamo partiti prima della tela di Filomena febbraio due allenamenti
Da un filmato da un'opera di Maria Lai che è una tessitrice artista a della Sardegna
Che e in un filmato raccontando che cos'è la tessitura del cucito dice se vuole tenere per mano il sole devi accettare l'ombra noi siamo partiti da questa frase da quest'opera che tenero il sole per mano e le donne hanno elaborato in quel momento vi ricordate si parlava di coprite di virus
Non eravamo ancora chiusi però c'era già tutta l'atmosfera cupa e certe le donne hanno rappresentato per l'OPA che cos'era per loro Latilla di Filomena e cioè la loro tela
Il lavoro è fatto vedrete opere simili perché fatto sul mio input tra che è questo la mia consegnare loro hanno a disposizione delle carte veline
Trasparenti quelle che si usano normalmente che possono colorare
Del colore che vogliono tutti hanno scelto il rosso ma generalmente scelgono quasi sempre in rosso possono immergere le in acqua colorata di rosso e poi fare di questo di questa velina colorata quello che desiderano
E quindi mostrò le opere che sono stati immediatamente precedenti che sono queste
L'osservazione che faccio io che vi invito anche a fare per capire un po'di che cosa parliamo è che la grandezza la collocazione nel sul foglio di di carta in questo caso abbiamo scelto un foglio di quelli a onde di colore nero per esaltare l'opera la grandezza la collocazione la colorazione ci raccontano molto di quello che che quelle donne vogliono dire rispetto al loro dolor vedrete come sono diverse
Come prendono posizioni diverse centralità o rilocalizzazione latte realizzazioni diverse e di come possano addirittura questa non sta nel foglio cioè e più grande della della della base richiesta e prendono forme e collocazioni diverse e racconta Landi
Più o meno di dove dove si trovano queste donne a che punto sono rispetto all'elaborazione della loro tutela
E qui eravamo all'inizio questo è proprio le donne dopo il lo da una hanno queste donne hanno ripreso questi lavori
E hanno dato un altro titolo questo lavoro si chiamava in febbraio due mila e venti
Latilla di Filomena
Dopo il Loch danno questo lavoro si è stato intitolato da loro sul loro condivisione una volta che ci siamo viste poi finalmente di nuovo in presenza lo spirito della casa
Ho trovato molto molto interessante questo come come cambiamento
E non era più la tela ma lo spirito della casa il lavoro durante il lo da una comincia da un sogno a vi dico ovviamente sarete dirette ma come avete fatto ad un'antilope Dante allora Duranti lo da un ci siamo voi sapete che gli psicologi psicoterapeuti e quant'altro erano autorizzati a lavorare con i loro pazienti ma non con i gruppi perché i gruppi non potevano stare in una stessa stanza così e quindi tutto il lavoro che vedrete adesso è stato fatto a distanza
Avevamo ci vedevamo sulla piattaforma Zummo e ognuno lavorava insieme ma distanti
E quindi quello che è cambiato
E che non ci poteva essere influenza alcuna di una con l'altra perché non si vedevano nel senso che avevamo anche pensato di collocare la cinepresa sugo ognuno sul foglio ma poi abbiamo deciso di no per cui quello che era condiviso
Prima della condivisione dei lavori che venivano mostrati fotografati insomma una cosa abbastanza arzigogolata che mi sono inventata in quel momento
Era il Silenzio o il suono dei gesti e dei colori eccetera tutto partendo da un con un sogno di una di loro che sente il bisogno l'urgenza di condividere che dice
Una città deserta la mia città ma non la riconosco non so dove sono ma una voce fuori campo forse proveniente da un microfono annuncia che la luce si sta oscurando
Sono spaventata vorrei chiedere aiuto ma non riesco a farlo mentre lontananza vedo una donna che sembra mia madre mi avvicino a lei e mi accorgo che è malata ma non mi sa dire di quale malattia
Mi ha mi racconta che colpirà tutte le donne e il resto al buio mi sveglio un sogno intensissimo fortissimo che lei ha rappresentato così
E l'ha chiamato l'oscuramento della luce
Con il commento che vedete è scritto è che di lecco il sole sprofonda nel buio delle viscere della terra nessuno si accorge di quello che sta succedendo ma io lo so
Combatto contro questo sprofondare anche se so che lì che devo andare
A partire da qui quindi se lo da un di tutti noi
E inizia lo sprofondamento anche di questo gruppo è stato un evento sincroni quel sogno il lavoro di disegno che questa donna affatto
E tutto lo sprofondamento di questo gruppo che ha significato andare ad incontrare la figura materna perché nel sogno cent'per fare un'elaborazione sia del materno come madre biologica che del materno come Madre Terra e in quel momento come Madre terra ferita
E quindi si è creata tutta una dimensione di elaborazione di questo femminile servito a livello individuale a livello collettivo e a livello universale
Quindi per questo velo portato perché mi è sembrata una cosa molto importanti magari sarebbe successo lo stesso anche senza lo da però questo è successo in quel momento
E devo dire che è un processo così veloce nelle donne io lo segue da anni e segue da anni queste donne un processo così veloce non l'ho mai visto
Quindi de anche a distanza quindi devo pensare che questo raccoglimento questo esser chiuse in casa
Ovviamente sono donne in uscita dalla violenza quindi non vivono più con maltrattato Orio che vi fonda sollevo in compagnia dei loro figli per cui
Non hanno
La reiterazione della violenza e c'era anche tutto il dolore delle donne chiuse che loro hanno rappresentato poi vi faccio vedere alla fine hanno rappresentato con se le mostro una sola ma con opere che si assomigliavano molto
Allora Lello dopo la la il lavoro dello sprofondamento che questa paziente ha proposto io ho chiesto loro di raccontare sempre attraverso le immagini
Secondo loro che cosa c'era in questo sprofondare
E vedrete che vi posso assicurare che non gliel'ho detto io che colori usare ma anche a distanza ognuna deciso ci sono gli stessi identici colori
E ognuna di loro ha rappresentato che cosa c'è nello sprofondamento bello messi qui veniamo messi un po'non tutti
Una detto la cucitura della ferita
La conoscenza quello in mezzo a questa immagine che vedete al centro e un libro non so se si capisce
La luce
La speranza
E questa invece l'altro il l'elaborazione
Perché vi dicevo prima all'inizio dello da una della ferita della Terra queste l'opera di una sola di
Del gruppo
E questo invece sempre opera di una sola ma tutte opere ci sono state tutte opere molto simili
Sul dolore delle donne chiuse in casa e che stavano subendo come si sapeva dei media poi io lavoravo come emergenza al numero verde del ministero e raccoglieva un sacco di telefonate di richieste d'aiuto
Al dolore di queste donne e hanno deciso di volerlo rappresentare gli ho scelto uno non gliel'avevo chiesto io questa è stata una decisione autonoma del gruppo
E passiamo una cosa che abbiamo in parte
Sentito sia dal professor Mercurio che da dal professor Basile sulle parole le parole dello da un i pensieri e sentimenti e io ho chiamato le ombre Merse perché a partire dalla parola che è stata individuata per raccontare il momento di Lockdown che cosa provate ditelo con una parola sola
Si è sviluppata poi una consapevolezza rispetto agli aspetti di ognuna di loro
Che avrebbero voluto sia guardare meglio ossia risolvere rielaborare che cambiare durante il eccolo qua
Allora la parola ecco l'altra cosa che volevo dire che noterete adesso da qui in poi e che capì è successo che queste donne hanno sentito il bisogno di rappresentare le forme i colori
Sempre mantenendo l'idea del cerchio e del centro come un bisogno di raccogliere ma anche di contenere quelle che
Sono state alcune di loro sono state molto male poi facevamo dei colloqui anche individuali e li potevamo farli di persona perché questa situazione le aveva fatte
Anche sprofondare nella dimensione del
Dell'angoscia della non condivisione della solitudine in cui si erano sentite immerse per tutti gli anni di violenza oppure in cui si erano sentite immersa
Dopo con le violenze sessuali il gruppo misto violenze domestiche violenza sessuale allora le parole sono state incertezza
E
Io ve l'ho messo due volte incertezze tutti gli aspetti che sono stati individuati come aspetti di sé critici non è facile con le donne vittime di violenza arrivati a questo
A partire da da dall'individuazione di punti critici adesso non ve li leggo io spero che voglia invecchiate mi penso di sì
A partire dai punti critici abbiamo potuto elaborare anche la possibilità di rivedere la loro storia individuale e di rimarrà la non più o solo
Attraverso la vicenda della violenza ma attraverso un senso differente quindi più archetipico più simbolico
La palpitazioni
Queste sono le parole che son venute fuori dal lavoro
Che hanno questa poi questa ogni colore stato adatto
Dalle donne questo significato la solitudine che abbiamo nominato prima al
Vedete che è stata scelta è stato scelto di farla in grigio
E tutte le quello che
Erano gli aspetti di questa donna queste la confusione non so se lo leggete scritto molto così questa donna io ho messo cui il questo lotto in realtà gli A dieci petali cinque sono stati colorati e cinque no la donna non conosce i chakra ma il chakra dei dieci Petralia e il terzo quello che si chiama mani pura del te il c'avete della volontà
E come potete immaginare invece il grande limite e la grande difficoltà di questa donna e proprio il io posso io possa no
E tra l'altro l'organo legato a questo chakra e quello dello stomaco e questa donna subito un intervento chirurgico chemioterapia e radioterapia per un cancro allo stomaco
Prima di arrivare in comunità e poi di essere seguite da me in questo percorso e queste sono le sue
Parole le sue i suoi aspetti
E lei invece l'unica anche l'ha visto come
Il momento del rock da un come aspetto di crescita
E quindi ha voluto definirlo con questa parola
E
Con queste con questi aspetti disse
Questo invece facciamo un passo indietro non c'entra niente con questo gruppo ma questo è un lavoro fatto da un gruppo di ragazzi adolescenti ospiti della comunità
Sono minori non accompagnati
Ospiti di una comunità io lavoro in questa comunità che l'associazione Italia Siria e prima dello da un prima dell'uso di guanti questo gennaio due mila venti
Questi ragazzi hanno eseguito questo quest'opera collettiva che per loro era il loro mandarla cioè il mio arrivo in Italia
E avevano fatto quest'opera io sono andata poi a riprenderla
E nell'arancione di base c'era la terra che avevano lasciato la copertura nera è tutto il percorso fatto per arrivare molti di loro sono arrivati a piedi
Fatto per arrivare al confine italiano e poi c'è stato il passaggio in Italia le mani bianche e i guanti pensate un po'sono il loro vissuto delle mani dei sanitari che le anch'li hanno accolti per prima
Quando sono arrivati ma non perché avessero ci fossero problemi Covi dopo ore no
Semplicemente perché era la prassi
E quindi loro avevano preso dei guanti Olivo questa disposizione perché me li avevano chiesti e al centro quella forma bianca sono tutti i guanti che loro hanno utilizzato per fare quelle mani
E poi se le son tolte la hanno deciso invece che buttarle che facessero parte dell'opera
Quindi sono andato a riprenderlo siccome parlavamo di questo tema pensavo che potesse essere interessante anche vedere questo ma non c'entra con con ciò che vi stavo raccontando è un intervallo diciamo Cosima
Molto intensa come come immagine io in particolare se uno di loro
Anche in un in terapia individuale
Per il quale il tema del contatto delle mani e dei guanti è un tema che compare nei sogni nelle sue immagini nei racconti anche nella sabbia
Questa è stata invece la rappresentazione ancia 'sto punto c'è stato un po'
Momento di chiamiamolo di più di leggerezza
Il mio virus è stato non è il coronavirus ma il mio virus da parte di queste donne e questi sono i loro i loro lavori che sono stati accompagnati poi da tutta quella che loro avevano individuato come tematica di virus presente dentro dentro di loro
Queste sono le loro opere e due di loro in particolare che hanno il tema dello sguardo dell'estere viste osservate l'hanno espressa eccole qua
Molto molto bene anche questa
Loro due le le donne che hanno il tema dello sguardo dell'essere osservate sono due donne che hanno subito violenza sessuale da parte di un gruppo per di uomini
E qui che c'è il discorso della consapevolezza che vi facevo prima da dove sono partite dove mi trovo adesso abbiamo fatto un'opera che era la domanda era questa dove sono queste il posto
Quando lì le porte si sono riaperte diciamo così e ci siamo riviste
E questo è me ne mostrò mi pare i due neo scelte perché le abbiamo chiamate appunto
La mia domanda era da dove sono partite dove sono adesso poi è diventata una sola parola che è diventata consapevolezza avevamo tutte l'input di partire da un centro che avrebbe rappresentato il caos l'inizio all'origine
E intorno
Uno sviluppo
Queste due che vi mostro hanno fatto questa è la prima che ha mostrato in basso
La dimensione simbiotica con la madre di relazione con la madre a quella che voi vedete come forma viola la dimensione simbolo simbiotica con sua figlia
L'apertura in alto e a destra quello che lei ha chiamato mistero
Cioè la la sua apertura al mistero l'accettazione della quello che dicevamo che stamattina che il professor Mercurio ha citato l'accettazione del mistero del non sapere della propria fragilità e la seconda donna scelto la stessa lo stesso colore per rappresentare la stessa cosa
è partita dal caos iniziale in basso il rapporto con la madre il rosso e il suo rapporto con amore e violenza
In alto il viola è la rielaborazione della rabbia
Il marrone è il mistero mi ricordo solo che il marrone perché non lo sa e formato da i tre colori primari giallo rosso e blu cioè la luce e l'ombra e il rimescolamento del nel calore interessante che il mistero venga rappresentato con questo colore che l'unione dei tre primari
E poi c'è e tutto il lavoro sulla rinascita anche Laurent individuato come
La la la dimensione e che si è incontrata di alto e basso cielo terra
Il cielo ha restituito qualcosa alla terra e la terra restituito qualcosa il cielo questa è stata la l'interpretazione qui eravamo già a giugno quando eravamo fuori da uscivamo insomma fuori dalle dalle gabbie o come si diceva che poi non erano via
Questa è stata la loro e questo presso non non so se sono stata nel tempo si l'altare mi pare di sì Fossa sforato un ponte
Ha cominciato anche nella sì volevo finire anch'io come
Terminato chi mi ha preceduto con quello che è stato un loro lavoro di gruppo e di omaggio a chi ha curato
E questo l'abbiamo chiamato la cura allora la figura femminile è stata eseguita da una sola di queste donne mentre invece tutto quello che vedete intorno è stato eseguito da tutte
Ed è stato quello che voleva essere il loro regalo il loro omaggio a chi a chi ha curato poi lavori è andata avanti abbiamo
Ha fatto un mandala collettivo di tessitura col che prevedeva anche l'uso di fili e poi siamo andati sul fiume Adda e abbiamo affidato al fiume
I pezzi di questo Mandalà poi distrutto ed è stato il rito che loro hanno voluto fare non solo per tutte le donne
Morte durante il lockout Marco per tutti i morti dello da un che avevano avuto un funerale
Solitario senza
Senza pubblico
E mi fermerei potremo sa bene tante altre ma direi che basta così grazie Filomena
Lavorò interessantissimo molto suggestiva mi sembra nella delicatezza dell'espressione anche nei simbolismi
Che evoca molto femminile intensamente femminile e non so se qualcuno vuole intervenire prego
Grazie da collega terminato col termine la cura
Come sapete la cura una canzone di Battiato
Che ha una frase tesse rotti due cappelli come trame del canto in sanscrito vagliati Arkham vuol dire tessere canti nel senso di creare il mondo con la parola cantando
Quindi io prima parlavo con Bobo proprio di questa fase dente prima della cura quindi quanto il il barbo diremmo noi Crestani quanto il suono comunque può essere in grado di crea le ricreare è è curare quanto il simbolismo
Del fuso del tester
Sia legato comunque a una video una riprendere vita quindi credo che questo un termine che oggi spesso è stato utilizzato
Il teste alla credo che sia ridondante oggi quindi ho voluto condividere con voi queste riflessioni grazie insegnò aggiungere una cosa che mi hai fatto venire in mente parlando del fuso innanzitutto io
Ho visto in questi in questi in queste opere
Delle immagini come vi siano molto femminili non so se essendo un uomo mi ha colpito la parte diciamo che mi è preclusa e quindi la parte esclusivamente femminile ma io c'ho visto molte immagini a parte la scelta del rosso molto spesso luogo nel come colore del sangue anche della nascita e c'ho visto molte immagini di tipo ostetrico c'ho visto molte nasce molte gravidanze molte anche le prime opere che è fatto faceva pensare alla placenta è stata mi sembra che ci sia molto questo tema
Che è molto femminile ovviamente la nascita e anche non certo verso la morte e l'origine e lo sviluppo è un modo di di di vedere la vita che tipicamente femminile questa dimensione
E un'altra un'altra cosa quando avete parlato dell'anti
Dell'antichissima immagine della tessitura come come immagine femminile adesso devono aver fuso mi veniva in mente ancora prima della tessitura ce la filatura anche lì abbiamo le tre parti ha approvato la grazia ad altro poche filano la la durata la vita del Maine determina la durata e la tagliano quindi diciamo questa immagine archetipica femminile che presiede in fondo alla vita alla nascita e alla morte
Volevo chiederti senza diciamo ridurne a uno stereotipo però la particolare sensibilità femminile
Nel tuo lavoro di terapeuta
Cioè esiste un un tipo di terapia esclusivamente femminile
Che può adattarsi non non solo alle pazienti donne ma anche ai pazienti uomini però lavorando sul loro aspetto femminile tu riesci a focalizzarsi su queste è una cosa che può avere un senso
Ma domanda difficile ma ci prova
Allora perché ovviamente come si può immaginare il lavoro della tessitura anche voi parte anche da un tema personale no io da piccola sono abituata a vedere le donne che lavorano insomma donna del Sud che lavorano anche testi uno che ricavano e ha raccontano
Questa è stata la mia memoria perché durante tutto questo c'è un racconto si raccontano cose
Non solo storie personali ma anche
Racconti tradizionali detti in modi di Jas anche si parla anche di temi molto importanti e mi ricordo con la nonna che era una fila idrici così con gli uomini io credo che
Sia la stessa cosa mi
La tessitura riguarda tutti i testi tessere
Tessere una cura riguarda anche gli uomini riguarda tutti io lavoro anche con gli uomini e forse lo vedo di più nel lavoro delle sabbie questo
Perché è molto difficile avvicinare un uomo adunanza dieta perché crede di essere infantile perché riesce a lasciarsi andare e l'ho visto in alcuni uomini che quando sono veramente entrati nel lavoro manuale hanno messo le mani nella terra le mani in pasta
Sono hanno sono proprio entrati nel corpo col corpo nel corpo della terra e lì l'ho visto molte volte con i pazienti uomini quando si riesce a farli avvicinare ad una sabbia perché non è
Mentre invece all'interno del gruppo delle donne che subiscono violenza una sola volta abbiamo fatto una sperimentazione inserendo un educatore
Unico uomo all'interno di tutto il gruppo di donne poteva essere accettato perché aveva lavorato con loro accompagnandoli in tribunale insomma facendo aveva acquisito la loro fiducia paiono una persona particolare
E loro lo hanno coinvolto in un lavoro di figli e Luisa ha verbalizzato a un certo punto di avere una difficoltà come uomo a pensare a questi figli
Solo come creatività li divideva anche come legacci come tentativi ti imprigiona mento e ha raccontato quello che era il suo vissuto maschile su questa dimensione però credo che nel gioco nel sogno nella terapia
Anche con gli uomini sia possibile tessere
Tessere i fili ordire tramare insomma un ordito cella ognuno di noi uomo o donna che sia e la trama cella ognuno di noi e quindi si tratta di di lavorarla in maniera diverso a seconda
Spero di averti invero grazie
Grazie Filomena Rossiello analista junghiana arte terapeuta Cravero da quel giorno nella sabbia già adesso il dottor Alessandro Ballotta psichiatra e psicoanalista di date all'Associazione per la ricerca psicologia analitica
E il suo intervento si intitola spirito del tempo e spirito del profondo ai tempi della Grande pandemia tra delirio e rivelazione
Allora buon pomeriggio permettetemi di unirmi al coro di ringraziamenti inevitabilmente necessariamente Stefania che alla fine e per tutta l'organizzazione
Pero Gagliardi è tutta l'organizzazione di questo di questo evento
Mi lega un a una riflessione che è stato fatto riferimento
Il linguaggio
Credo che l'evento di oggi sia veramente qualcosa di particolare di necessario e in in certo senso anche di audace questo lo rende ancor più speciale foto quello che stiamo tentando di fare oggi è la costruzione di un nuovo linguaggio
Di fronte al crollo dei significati al crollo di significati che un evento come quello di una pandemia
Crea di fronte al quale siamo messi
Terrorizzati
Un evento multidisciplinare dove diversi linguaggi stanno forse chissà cercando di costruire un nuovo alfabeto non la sintassi
Costruire parole per parlare
Di qualcosa di cui forse non si riesce a parlare
A tal proposito
Permette di iniziare con un citazione di Jung
E trovo assolutamente pertinente attuale in qualche modo profetica
Quando nell'ottobre mille novecentotredici e Bilal visione dell'alluvione
Mi trovavo in un periodo per me importante sul piano personale
Allora l'età di quarant'anni avevo ottenuto tutto ciò che mi ero augurato
Avevo raggiunto fama potere ricchezza sapere e ogni felicità umana
Cessò dunque in me il desiderio di accrescere ancora quei beni mi venne a mancare il desiderio
E fu col modo orrore
La visione dell'alluvione mi sopra fece su che percepì lo spirito del profondo senza tuttavia comprenderlo
E soprano di Fort so facendomi provare un insopportabile intimo struggimento ed io dissi anima mia dove sei mi senti io parlo ti chiamo ci sei sono tornato sono di nuovo qui ho scosso dei Mac al Sari la polvere di ogni Paese sono venuto da te sono atti vicino
Dopo lunghi anni di lunghe peregrinazioni sono ritornato da tempo
Vuoi che ti racconti tutto ciò che ho visto ho vissuto assorbito in me oppure non vuol sentire nulla di tutti i rumori della vite e del mondo ma una cosa devi sapere una cosa ho imparato ossia che questa vita va vissuta
Questa vitella via la via a lungo cercata verso ciò che è inconoscibile e che noi chiamiamo divino
Non c'è altra via ogni altra strada è sbagliata ho trovato la via giusta mia condotto attenti
Anima mia
Questo mi costrinse a dire lo spirito del profondo che al tempo stesso viverlo contro la mia stessa volontà perché non me l'aspettavo in quel periodo ero ancora totalmente prigioniero dello spirito di questo tempo inutili o altri pensieri con riguardo all'anima umana
Credevo
Che la mia anima potesse essere l'oggetto del mio giudizio del mio sapere
Il mio giudizio è mio sapere sono invece proprio loro io oggetti della mia anima
Perciò lo spirito del profondo mi costrinse a parlare all'anima mia a rivolgermi a lei come a una creatura vivente dotata di un'esistenza propria dovevo acquistare consapevolezza di aver perduto la mia anima
Da ciò impariamo in che modo lo spirito del profondo consideri l'anima la vede come una creatura vivente dotata di una propria esistenza e con ciò contraddice lo spirito del tempo per il quale l'anima è una cosa dipendente dall'uomo
Se possediamo l'immagine di una cosa
Possediamo la metà di quella cosa l'immagine del mondo costituisce solo la metà del mondo chi possiede il mondo ma non la sua immagine possiede soltanto la metà del mondo purché l'anima sua e povera indigenti
La ricchezza dell'anima è fatta di immagini chi possiede l'immagine del mondo possiede la metà del mondo anche se il suo lato umano e povero indigente ma la fame
Trasforma l'anima in una belva che divora cose che non tollera e da cui resta avvelenata amici miei
Saggio e nutrire l'anima per non alle guardi Draghi e diavoli del cuore
Mi chiedo io mi chiedo e ti chiedo qual è la paura più profonda il radicale che può attanagliare l'uomo
Quante volte ci siamo posti di fronte a questa domanda evitando la spostando lo sguardo
No io non credo sia la paura della morte
La nostra coscienza in realtà può affrontare tale paura la paura della morte attraverso vari eclettici e raffinati meccanismi di difesa
La fede la rassegnazione la negazione la razionalizzazione sono solo alcune strategia bullonate su un minimo comune denominatore
Che rende questa paura tutto sommato accettabile la certezza che qualcosa di noi sopravviverà
Una traccia le nostre opere il nostro ricordo i nostri figli
Ma c'è un terrore più radicale e più profondo che fa crollare ogni speranze questi meccanismi il terrore la paura della fine dell'umanità il terrore dell'estinzione
Che arrivi qualcosa alla quale nulla sopravvive Dinoi
Un terrore arcaico senza forma radicale
Il terrore del robot del vuoto un horror vacui
Che mette drammaticamente in crisi ogni coscienza individuale e collettiva trasformando il nostro io il nostro piccolo balbettante io in un filo d'erba tremante e fragile nella sua precarietà
L'arte
Che tra le altre cose ha sempre cercato di rappresentare lire rappresentabile dalla coscienza attraverso linguaggi marginale e non in di Rizzato ci offre molte possibili suggestioni al riguardo
Come può essere rappresentato trarre terrore il nostro confronto con mi nominò suo perturbante che ci atterrisce
Pensato per gli artisti come Vexin Ski o come Fredrik dà molta mandarmi molto amato in cui ci sono queste figure che vedete
I piccoli uomini in costume
Che osservano da lontano
Ciò che non può essere descritto eventi naturali che si caricano di una dimensione di luminose perturbante che sembra proprio mettere di fronte alla finitezza della loro del loro io te lo avevo coscienza
Penso anche a opere come quelle di Scanavino
O di Burri e alle suggestioni che possono evocare
O anche
All'attenzione espressa nello sfondamento delle pareti del rappresentabile
Da una fontana
Tanto più
Nostra coscienza si identifica con la persona che l'involucro più esterno del nostro io
Tanto meno tali terrore può essere affrontato ed elaborato in una chiave simbolica e potenzialmente trasformati IVA
Indubbiamente l'identificazione con la maschera narcisistica
Piegata alle esigenze del modello capitalista e liberista degli ultimi decenni è stato uno dei tratti distintivi di tutto l'un l'Occidente
Tagliando completamente fuori in maniera completa e progressiva ogni rapporto dialogico con le nostre ombre sempre più inflazionato Inti e sempre più proiettate sull'altro di turno
Al servizio di una logica del dividi et impera ma è così evidente in questi tempi Panda Emishi
Secondo Young il riconoscimento e l'integrazione dell'ombra
Di ciò che non accettiamo Dinoi o che semplicemente ancora non conosciamo Dinoi la radicale alterità individuale e collettiva che ci abita è il primo indispensabile passaggio di ogni processo individua tipo
E che cosa può esserci di più radicale che l'incontro con il tema della fine dell'estinzione non solo della nostra coscienza individuale ma della dissoluzione della nostra coscienza collettiva di esseri umani
Roba da far tremare i polsi che ci ha trovato inevitabilmente sia assolutamente impreparati
Se poi a peggiorare la situazione tanto per
Montoya ci niente in termini di ottimismo se poi paradigma scientifico sta il razionalista dominante a partire dall'Illuminismo
Allenta mente soffocate spinto alla rimozione Condit collettiva ogni dimensione autenticamente religiosa e spirituale
Sì abbiamo spento ed umiliato la possibilità di riconoscere di riconoscerci anche come simboli che si muovono in foreste di simboli spegnendo ogni capacità di stupirci di fronte all'omino
Ironizzando sulla necessaria sulla necessità primaria di nutrire l'anima con l'arte e con ogni forma di controcultura oltre che la nostra pancia di nostri conti
Sì abbiamo rinunciato alla possibilità di desiderare ciò che ancora non conosciamo e di giocare simbolicamente con le nostre visioni con le nostre paure
Ecco allora che l'incontro con un terrore così profondo può davvero generare mostri
La grande grande mia in fondo è stato un depuratore une Tornatore che ha fatto esplodere ciò che era sul punto di esplodere da tempo
Ha semplicemente spalancato una porta sull'abisso sull'abisso diciotto
Che non eravamo più abituati a guardare su angosce paure rimosse insieme alla rimozione della morte l'ultimo grande tabù del ventesimo secolo però questa volta non possiamo spegnere la tv sul cellulare
Non possiamo voltare lo sguardo non possiamo distrarci una buffa de di Netflix la pandemia ci ha obbligato a guardare
Ecco allora che come prima reazione come sempre si presenta la scissione
Questa volta nello scenario del conflitto
Tra teoria e radicalmente Shin triste da un lato e cospirazionista e dall'altro un conflitto che si esprime soltanto che esprime soltanto il sintomo più evidente superficiale di un conflitto ben più profondo e torniamo al conflitto archetipico attuale tra spirito del tempo esperito del profondo quello che con troppa leggerezza ed una certa dose di arroganza definiamo come delirio collettivo
Può essere realtà anche un tentativo di compensazione di necessità represse e sepolte nell'inconscio e per questo regredite a livelli di manifestazioni di espressione arcaici
Prendendo in prestito le parole di Irma nel suo saggio la vana fuga degli dèi
Partendo da una prospettiva
Che cerchi di distinguere delirio rivelazione partire da una prospettiva che cerchi di distinguere delirio che rivelazione credo sia un errore ermeneutico scrive Hillman
Tra delirio e rivelazione non esiste e non può esistere alcuna netta distinzione
La rivelazione arriva sempre in forma delirante
Come il delirio
E se avviene dalla suprema autorità dalla voce stessa della verità con tutta la certezza del lusso trascendente
Di conseguenza la psichiatria non può arrivare a toccare la paranoia endemica degli individui senza rivolgersi alla sua sorgente nel collettivo a quel bisogno di un Dio nascosto che si riveli un Dio le cui rivelazioni non possono essere
Distinte dal tecnico
Questo Dio aggiungo in termini psicologici e il sì individuale e collettivo ed è i di conflitto tra spirito del tempo e spirito del profondo espresso anche attraverso endemici deliri collettivi con i quali ci stiamo confrontando può anche essere una rivelazione può etica del sei
Dei conflitti che lacerano questi tempi senza Dei
Ed una induzione simbolica di strade possibili da seguire per correggere la rotta di una nave la nostra che ha perso ogni orientamento dissenso e di scopo
Per essere ancora più chiaro
Mi chiedo
Quale funzione teleologica si esprime attraverso la maschera dei conflitti che ci attraversano dell'epoca della grande pandemia quali visioni o preveggenza forse si sta cercando di manifestare nelle posizioni Novak se più radicali di seguaci di cura e non di cosa siamo o sono veicoli inconsapevoli
Come possono essere lette in una chiave simbolica i conflitti tra convinzioni negazioniste ed una certezza critica Ascentis sta vissuta da una parte e dall'altra in modo esclusivamente letterale
Quale rivelazione ed indicazione di rotta per l'umanità
Sta cercando drammaticamente di manifestarsi attraverso un'intensità ed un fervore delirante che appare diretta mentre comporta proporzionale alla necessità e la forza di questa spinta
Nonostante gli oggettivi enormi sviluppi sul piano della tecnica dell'industria della medicina la nostra coscienza in uno stato evolutivo ancora immaturo primitivo
In fondo non siamo così diversi dai nostri antenati ominidi
Il nostro io ci illude di essere di esserci emancipati
Dei nostri istinti più bassi primari da meccanismi di difesa psichici arcaici come scissione proiezioni identificazione proiettiva formazione reattiva
Il nostro pensiero in realtà è ancora posseduto da scivolate radicali del pensiero magico superstizioso
E lo stress non fa che amplificare tutto questo gettando però anche le basi per future passaggi evolutivi che non sono mai lineari che senza traumi
Tanto più cambiamenti sono collettivi
Tanto più le forze reazionarie della psiche si ribellano a livello individuale e collettivo
Tanto maggiore è la paura della fine associata ad ogni tipo di cambiamento tanto maggiore sarà la potenza della scissione e la proiezione il pensiero magico che si risveglia per costruire delle narrazioni
Che esprime il conflitto tra spirito del tempo spirito il profondo sempre lacerante nelle aree di transizione
E chi detiene il potere
Non è immune da tutto ciò anzi lo cavalca è molto abile a caval Carlo e lo utilizza con un vecchio re che difende nel sangue i privilegi che ha costruito cieco e terrorizzato di fronte alla sua inevitabile fine e all'arrivo del nuovo
Quello che sta accadendo oggi
La radicale scissione collettiva tra pro e contro il rigurgito di comportamenti ed emozioni neo medievali la costruzione di narrazioni magiche come risposta al terrore della morte della fine la violenza verbale fisica che continua ad esprimerci sì
Sempre meno connessa ad un freno morale
Non sono così distanti dalla furia delle Santa Inquisizione
Dei campi di concentramento
Da quella degli Strange fruits dei morti della marcia di Selma dalla violenza dell'ideologia delle stragi del terrorismo
In fondo siamo ancora ominidi
Lacerati dal conflitto tra spirito del tempo esperito del profondo che stanno appena iniziando a profana a provare a decifrare in senso simbolico e nome letterale ciò che accade e che viviamo e che proviamo
Siamo ancora in quella grotta
Terrorizzati ed incuriositi dalle ombre del fuori proiettate dal Sole sulla parete che continuiamo a fissare iniziando però forse a mettere in crisi la convinzione che sia l'unica visione di un mondo possibile di quel mondo che noi possiamo abitare
Siamo ancora lì cercando faticosamente di restare in piedi in una posizione eretta instabile e precaria sospesi tra ragione e fede
Scienza il bisogno di spiritualità
Bisogni individuali e collettivi etiche mistica del bene e del male cercano adesso più che mai dell'Occidente un incontro nello scontro
Un incontro nello scontro la crisi dello scontro
Come occasione di per la costruzione come dicevo prima di un linguaggio possibile che Lequi in una tessitura anziché separare
Occasione di una possibili sintesi tra posizioni solo apparentemente inconciliabili
Non so Cryo credo
Veramente profondi anche ente insieme al poi sicuramente che questo sia un inizio né una fine
Tutto accade dentro di noi né a livello individuale e collettivo
Il mondo i suoi enti ci accolgono per costruire una storia condivisa ma non sono la storia ed è molto facile confondere il dentro con il fuori che viceversa
Negli ultimi decenni l'uomo occidentale ma non solo
è andato incontro ad una rapida ed eccessiva identificazione con la persona come dicevamo con quell'involucro più esterno del dio con la nostra rappresentazione sociale culturalmente determinata sostanzialmente una maschera alimentata ed inchiodata
Non solo da bisogni primari che sono diventati in qualche modo del vissuto bisogni da bisogni secondari che son di o terziari che son diventati milionari ma una maschera inchiodata anche dai socialità
Che hanno fatto sì
Che ne va assassini in un battito di sci io dal cogito ergo sum al mi rappresento
Rocco su
Tutto questo non può non aver nutrito ed esasperato ulteriormente quel conflitto che ci sta guidando tra lo spirito del tempo e lo spirito del profondo radicalizzare Edolo in modo violento nelle nostre certezze sempre più sterili
Nella nostra carne e nelle nostre relazioni sempre più misere e conflittuali
Se non riusciamo più a sentirci ad emozionarci ad incontrarci ad amarci come corpi emozionali abitati da anima ed animali resta il cresciamo
Resta forse solo lo scontro tra corpi ormai disidratati e meccanici come unico tragico tentativo per tornare a sentirci
Del dolore nella rabbia che ci sposiamo addosso alla ricerca di una nuova Carmen da imparare di nuovo ad amare tra le macerie ferite ma che sono anche feritoie ancora fumanti sanguinanti di fronte al rischio reale di quella che potrebbe essere la nostra dissolvenza finale come cortei
L'arte
Può allora essere oggi più che mai il luogo in cui la rivelazione si esprime in cui questo conflitto si esprime può sciogliersi in una dimensione simbolica
L'arte come strada in cui si possono trovare tracce che allungano a direzioni dissenso che di fine stanze in cui venga sussurrati dove stiamo andando il cosa fare solo sussurrato
L'arte una veggente
E come tale
Può mediare il rapporto con il potere degli archetipi più profondi tanto più quando come oggi tali archetipi l'espressione di tali archetipi sia scissa e proiettati in modo radicalmente antinomico e lacerante nel mondo
Come sta accadendo oggi l'arte ci permette di dialogare ed utilizzare il potere degli archetipi che ci abitano nel profondo attraverso la funzione trascendente che incarna ed esprimendo il suo essere simbolo quando l'arte si assume però la responsabilità di essere simbolo svincolato dalle logiche temporali e ti mercato
Il processo artistico
Può tutelarci dal rischio di essere posseduti o di proiettare il lato più oscuro delle nostre ombre individuali e collettive che per suo tramite possono esprimersi
Possono trovare una casa ed una narrazione simbolica lì in cui le antinomie convivono in cui non esiste più una differenza tra delirio deliberazione
L'arte come linguaggio poetico e terapeutico per il paziente e per noi ormai tutti i pazienti paziente non latino patire
Termine che indica sia la sofferenza però anche la necessità di attendere forse quello che abbiamo perso no necessità di attendere nella sofferenza
E qualcosa acqua alla quale la grande pandemia si sta obbligando no
Linguaggio che permetta lo psicotico di uscire dall'iter Alis mo'
Luogo di espressione dialogo e di integrazione del mondo intero in cui in un non luogo reale marginale quello dell'arte in cui l'elaborazione e possibile e permette a noi di entrare comunicare in un mondo comune
L'arte soprattutto come terreno comune quindi al di là della normalità e della follia
Luogo del come se
Spazio transizionale del possibile luogo simbolico in cui l'incontro con la radicale alterità è possibile in una direzione dimensione creativa costruttiva insostenibile per la coscienza luogo in cui il delirio anche sempre rivelazione
In cui la distinzione tra queste due categorie sia nulla in un terzo regno quello dell'immaginabile regno luminoso che rende possibile da un senso nuovo etico e poetico all'urto tragico del reale
Oggi viviamo in un'epoca strana viviamo nell'epoca dei fascisti democratici che denunciando le nuove dittature
è la nuova frontiera dire io del dissonanza cognitiva
Che sarebbe da morir dal ridere se non ci fosse da piangere forse invidia del pene Nuzzo la Steel la stella di Davide uscita su una spalla e la Celtica
Sull'altra L.U.R. fascismo descritto da Eco ha trovato nuovi incarnazioni grottesche questa volta questa volta ma non poco pericolose
In un'epoca di certezze assolute diviene allora indispensabile
Il recupero di quel metodo che forse ha guidato in qualche modo comunque figlio
Tutte le interventi di questa mattina
Il recupero di un metodo socratico utilizzo
Di una muscolare iter retorica sofista
Che ha dominato e che oggi più che mai continua di infettare il nostro stile di comunicazione lasci il passo ad un'arte maieutica ad un approccio socratica mente ironico come unico possibile strumento di relazione di dialogo sulla con l'altro
Soprattutto quando l'altro è portatore di verità apparentemente assolute ed inconfutabili di Conte ricordandoci
Che l'altro potremmo essere noi
Coltivare così la speranza di far nascere il dubbio
La possibilità del dubbio e della scoperta del nuovo di ciò che ancora non conosciamo e non sappiamo perché intrappolati nelle zone sceniche delle nostre certezze assolute
E non può forse essere anche questa una delle definizioni delle funzioni dell'arte
Essere il non luogo comune
Ed espressione non di doppioni e di condizioni sterili narcisistici mortifere ma di vitali dubbi luminosi luminosi che mettano in discussione le certezze fragile transitorie del nostro piccolo io
Parlando circola voce immaginarle e nello stesso tempo reale della bellezza e della rivelazione
Pare che un mio amico mio carissimo amico che conosco da più di venticinque anni
è un medico nel non so se sta ascoltando anche la diretta su Facebook Bazo probabilmente si conoscerà o forse no probabilmente no
Ed è un Novak s'radicale ed è un cospirazionista
Ed è da un po'di tempo legata alle teorie di cuore non
Abbiamo discusso ferocemente e non ci siamo parlati per mesi e mesi chiusi ognuno delle proprie certezze assolute ed inconfutabili
Qualche settimana fa
Siamo andati insieme da visitare gli Uffizi
Ed abbiamo ricominciato a dialogare senza parlare rapiti stupiti dalla bellezza assoluta e divina della Madonna di Filippo Lippi
Ed io ringrazia
Grazie Sandro se è riuscito veramente a
Intanto a tener fede proprio lo spirito di questa giornata mantenendo un continuo dialogo tra le immagini che ci ha mostrato è la tua il tuo ragionamento
I non so se qualcuno vuole fare una domanda o
Qualche osservazione
Dottor Bilotta io tinti chiederei siccome tu hai fatto ai ai accennato a questa angoscia di di fine dell'umanità nordici i nervi dissoluzione nei di tutto che è la cosa che che forse hai ragione che è l'orrore più grande perché forse davanti alla fine individuale siamo preparati in qualche modo comunque come dici tu abbiamo dei dei trucchi mentale per poterla elaborare
Invece la la la fine dell'umanità è qualcosa che la fine del mondo è qualcosa che ci ci atterrisce non a caso è il tema di di tutti i film
Poi i libri o le storie dell'orrore
Quello che volevo chiederti tu sembri alludere anche a un a un dovere collettivo dello psicoterapeuta cioè non solo alla alla terapia individuale ma sembra di richiamare il terapeuta ha un ruolo di coscienza sociale o comunque di persona che deve combattere anche per non solo per far guardare il singolo dentro se stesso ma anche per far prendere alla società consapevolezza dei propri limiti dei propri inganni delle prove mancanze di di difesa e di introspezione come come dovrebbe
Agire questo ruolo sociale lo psicoterapeuta secondo tempo tu hai centrato assolutamente quella che è una riflessione che credo
Che sia al centro delle defezioni di molti analisti in questo momento in realtà poi qualsiasi percorso analitico di oltre che psichiatra
Ha una formazione analitica del lavoro come psicologa analista credo che ogni psicoterapia ogni analisi individuale sia in qualche modo
Anche
Un intervento sul nostro modo di essere nel mondo quindi vado inevitabilmente H toccare quella dimensione collettiva stiamo svolgendo in quel noi ci stiamo lavorando su due livelli non solo individuale quindi cercando di aiutare il paziente ma in qualche modo aiutando il paziente gli ormoni stessi in qualche modo stiamo cambiando il mondo
In un momento in cui ci troviamo di fronte a un evento di tale portata in cui non non ha nemmeno più senso secondo me parlare di sofferenze individuali siamo immersi in una sofferenza collettiva globale le angosce che ci attraversano anche si si esprimono a livello individuale attraverso abbiamo visto questa mattina un aumento di quelle di una serie di problematiche depressive eccetera eccetera però forse è inevitabile che nel Nord nel lavoro nei nostri studi
Noi stiamo lavorando su questa dimensione profonda quindi non solo dell'individuo ma lavoriamo appoggiamo in qualche modo una funzione sociale che abbiamo il dovere di assumerci profondamente anche come responsabilità una responsabilità in più ma forse l'abbiamo sempre fatto magari magari inconsapevole
Grazie Alessandro Belloni fra ideata razionalista rilevata dell'associazione per la ricerca
Psicologia analitica
Adesso toccherebbe a Noemi Stefania M.
Quindi
Prepariamo nostro intervento
Allora
Sarà un intervento Breve veloce sintetico così non vi a noi avevamo ulteriormente
Quindi le epidemie perché abbiamo scelto questo tema sono in effetti degli eventi
Degli enti simbolo degli eventi che si sono sempre caratterizzati per aver trasformato
La Società nelle quali si sono verificate le epidemie decima no intere popolazioni determinano risotti le sorti dei conflitti armati stravolgono la realtà economica e politica
Ma aprono anche la strada a innovazioni scientifiche economiche politiche e soprattutto culturali
Sono raccontate nella storia moltissime epidemie a cominciare dalla peste di Atene che è stata ricordata prima veste di Tebe
Ci fu per esempio la famosa peste Antonina centosessantacinque al centottanta dopo Cristo che in realtà come ricordava il professor Basile e veniva chiamata peste in quanto pestilenza in quanto malattia infettiva ma si tratta probabilmente dell'epidemia di vaiolo
E che indebolì la supremazia romana incrinando la fiducia nelle tradizioni e facilitando probabilmente la diffusione del cristianesimo
Mentre invece la peste di Giustiniano nel cinquecentoquarantuno cinquecentoquarantadue diede un colpo mortale alla struttura economica dell'impero bizantino preparando la diffusione dell'Islam anche perché le tribù nomadi che successivamente si convertirono all'Islam praticavano comunque una vita autonoma e quindi erano protette dalla diffusione delle delle epidemie globali perché l'Impero bizantino era già un mondo globale
Poi la famosa peste nera la peste nera che nell'arco di cinque anni uccide fino al sessanta per cento della popolazione mondiale nel quattordicesimo secolo soprattutto in Europa anche quella veniva dalla Cina e anche quella penetrò in Europa attraverso l'Italia
Ma quella invece risparmio singolarmente la Lombardia o almeno a Milano perché a Milano fu uno dei primi delle prime città ad introdurre una energica misura di lo da un e comunque diciamo che trasformò questa peste nera trasformo radicalmente la società europea e mondiale favorì lo sviluppo della sanità pubblica nell'amministrazione pubblica della burocrazia delle banche della stampa e delle armi da fuoco queste ultime tre
O anche tutte considerato la la sanità la burocrazia le banche la stampa le armi da fuoco molti potrebbero dire che è stata una vera prova peste però in effetti
Aprì la strada a una modernizzazione del continente si diffuse con successo la misura della quarantena e anche allora come oggi molti giovani medici vennero impiegati come medici della peste un po'come oggi prendiamo gli specializzandi per lavorare negli ospedali nelle parti godibile
Poi c'è la famosa famigerata influenza spagnola che più o meno cade esattamente un secolo fa e che forse favorì la vittoria degli Alleati nella prima guerra mondiale avendo colpito maggiormente
I soldati tedeschi uccise molti artisti e politici forse c'è chi ipotizza che favorì la carriera dei sopravvissuti perché c'erano artisti e politici rivali
è stato ipotizzato che nel presidente Franklin Delano Roosevelt si avvantaggiò moltissimo di questa di questa con contingenza così come Walt Disney
I bambini concepiti durante la pandemia furono svantaggiati a lungo termine dal punto di vista della salute fisica e della realizzazione personale a dimostrazione delle cicatrici permanenti a livello sociale ed economico che colpiscono le popolazioni durante la diffusione di una pandemia paradossalmente però nonostante tutto ciò le Panda mi sono poco studiate dalle discipline psicologiche e psichiatriche dalle scienze del comportamento
Qui faccio riferimento questa è una scena del film Io sono leggenda che forse molti vivo e avranno visto nel Nelli anche lì dove a causa di un vaccino o comunque di una Pseudo cura per il cancro che si rivela invece fallimentare
L'intera umanità viene trasformata in zombie tranne il protagonista e alcuni pochi sopravvissuti e anche lì c'è la l'orrore non è solo il terribile la paura del contagio ma è l'orrore la disumanità che si trasmette oltre all'epidemia si diffondono paura incertezza dubbio disinformazione
Che hanno un periodo di incubazione nel sistema limbico nel nostro nucleo emotivo ed esplodono attraverso i media informa di panico individuale o collettivo quindi nascono queste fantasie terribili di cui parlava il dottor Bellotto è la fine delle civiltà
La perdita dell'umanità l'annientamento l'Apocalisse
Sono paure ancestrali anni chi lenti che vengono rappresentare fisiche efficacemente nell'arte o nel cinema con la paura di essere divorati da mostri senza cervello quindi è qualcosa che ci terrorizza è attrarre e contro la quale sentiamo di non avere nessun tipo di di difesa e di controllo i venti non sono prevedibili quindi in una frenetica ricerca di senso ci capita di attribuire il significato ha colpe della società colpe dell'umanità intera alcune categorie di persone
Il professor Basile faceva
Riferimento al mito di Edipo e quindi alla alla colpa come origine della pestilenza o anche a Tieste quindi alla colpa per quanto involontaria come impurità che macchina è che fa ammalare la persona di un male contagioso
E è molto facile per noi per il nostro cervello arcaico individuare dei responsabili e abbiamo già accennato prima la dialettica
Tra
Diciamo chi accetta o chi rifiuta il vaccino
Il primo visto come pecora inconsapevole che favorisce l'instaurarsi della dittatura sanitaria il secondo visto come pericoloso untore che per egoismo si rifiuta di fare barriera davanti al terribile nemico che il virus
Anche questo è stato già affrontato dal professor Basile quindi la l'etimologia di contagio che fa riferimento al contatto
E il contagi il contatto non sono solo
Infettivi ma sono anche psicologi come abbiamo notato prova in questi in questo periodo come la dottoressa Calapai Assotravel volte parlando di Psyco quand'è mia
E qui abbiamo una un filone di studi molto importante già nel diciannovesimo secolo antropologo starle Bongo
Ha pubblicato i suoi studi sulla psicologia delle masse nelle quali parlava per la prima volta di contagio psicologico individuo tende a uniformare le sue emozioni e i suoi comportamenti a quelli della folla
Che a sua volta è manipolata da chi al suo interno è capace di più di alzare la voce sappiamo bene
Quante quanti tragedie ha portato questo tipo di di di di funzionamento della massa e quante ancora oggi ne vediamo quanti politici alzano la voce
Aizzando alle folle
A compiere è attivi cui nessun individualmente si sente responsabile perché siamo trascinati dalla marea che la folla e nessuno di noi si sente responsabile l'individuo diventa meno cocente
è spinto a uniformarsi al comportamento collettivo persino negli atteggiamenti nei gesti nel tono di voce
Che poi altri sociologi statunitense stavolta Robert Parker Barbier Omero notarono che l'individuo tende a uniformarsi maggiormente alla massa soprattutto nei momenti di forte stress quindi stress economico crisi economica pericoli
Per la società
Oggi potrebbero essere rappresentati prima dall'immigrazione o successivamente dalla pandemia questi sono forti stress sociali Hennie spingono gli individui
A uniformarsi alla massa da veri ad aderire a teorie semplicistiche semplificate e consentono di individuare a buon mercato di responsabilità da diciamo da emarginare o comunque da da da punire danni entrare per liberarsi dal male
Quindi si osserva un aumento del conformismo che giunge anche a livelli di isteria collettiva
Celli classico caso del così detto John Baldi nel sessantadue sessantadue operaia in una fabbrica tessile in California
Riferiva di essere stati morsi da un fantomatico insetto causava stordimento e nausea i sì vennero curati per queste patologie ma si scoprì poi che era solo suggestione indotta da una falsa notizia scatenata da dal primo di questi operai
I un altro caso è quello della e cosiddetta influenza suina la pandemia H uno N uno nel due mila nove quando la dottoressa Daniela offrì
Noto e scrisse un articolo interessantissimo nel quale era subissata di richieste di vaccino che però scompare davvero si si dice su sparirono come neve al sole quando il vaccino diventò effettivamente disponibile perché era finita l'ondata di allarme e quindi lei che riceveva centinaia di richieste al giorno improvvisamente quando il vaccino era finalmente pronto
Quest'argomento non interessava più nessuno
Quindi vediamo bene come ha notato la psichiatra statunitense Christie di Johan che i correlati e motivi di un'epidemia possono essere ben utilizzati a fini politici abbiamo già detto nei due sensi senza voler prendere parte
Per nessuna delle delle fazioni in lotta
Comunque noi diciamo che siamo soliti attribuire a popoli in via di sviluppo la superstizione e una visione ani mistica
Delle malattie che possono essere causati appunto da colpe da comportamenti morali riprovevoli come per esempio accade durante l'epidemia di Ebola in Africa occidentale
La Organizzazione Mondiale della Sanità fece uno studio in cui vide che un ostacolo alla diffusione delle cure era il fatto che la popolazione riteneva molti ritenevano che l'Ebola fosse la punizione per comportamenti considerati sessualmente scorretti
Vediamo però che persone certamente con un altissimo livello di istruzione con un altissimo livello sociale come sua Eccellenza Carlo Maria Viganò
Nunzio apostolico negli Stati Uniti
Non esito ad affermare che il Covi d'era una punizione per la Bortot
O come il patriarca ucraino fila retta che il covo ed era una punizione per l'omosessualità salvo poi ritrovarsi che lui stesso
Purtroppo colpito dal corride in in gravi condizioni
Quindi queste visioni tradizionali tendono a ignorare i meccanismi di trasmissione delle malattie virali però non vanno ridicolizzata eh o ignorate vanno tenute presenti perché sono importantissime come abbiamo detto prima
La la come ha sottolineato soprattutto il professor Mercurio
La parte spirituale della nostra esistenza non è una parte da dimenticare o da ridicolizzare o da considerare superficiale una Porsche una parte importantissima quindi è importante
Un approccio integrato che tenga conto delle esigenze spirituali religiose questo vale quando lavoriamo con pazienti di altre e treni e di altre culture ma fare anche con noi stessi perché dobbiamo sempre
Sapere che anche le nostre idee sono idee etniche sono idee legate alla nostra provenienza culturale
Ad esempio è stato fatto un approccio in
Che ha tenuto conto di in Africa Ninni in occasione del sempre dell'epidemia di Ebola di una sepoltura che osserva se rituale musulmano di sepoltura in un panno bianco però questo vanno era di plastica così da limitare la possibilità di contagio per contaminazione quindi è importante integrare gli aspetti spirituali e religiosi nella nostra pratica scientifica
Le complicazioni però non sono solo psicologica del Covent come abbiamo detto prima colpisce anche materialmente il sistema nervoso centrale
Con delle
Conseguenze spesso benigne spesso ignorate quindi sotto sottovalutate ma che possono avere delle conseguenze anche ad a lungo termine
Per esempio le infezioni virali sono associate a maggior rischio di disturbi dell'euro sviluppo l'abbiamo visto con le epidemie influenzali che si associano a un maggior tasso di complicanze osterie rinascita di persone con difficoltà Neuro cognitive che vedremo che succederà adesso con questa massiccia esposizione al virus che abbiamo avuto in questi anni
La malattia ma anche le terapie possono esercitare effetti tossici quindi ci sono anche problemi io trovo geni e sindromi post virali
La famosa sindrome da fatica cronica che si ritiene è causata da un dalla permanenza di una reazione immunitaria al virus e il cosiddetto Longo covered non trovi perché la persistenza dei sintomi del Covent per oltre tre mesi che può colpire fino al tredici per cento dei pazienti secondo una ricerca recentissima costante dal dal professor Alberto Mantovani
In generale le persone più a rischio sono quelle tra i quaranta e sessanta anni i sintomi sono stanchezza perdita del gusto e dello affatto problemi di memoria e concentrazione
E c'è fallo milite mi algica quindi dolori articolari e muscolari
Problemi cardiaci quindi miocardite vertigini cefalea difficoltà nel sonno respiro corto palpitazioni ansia disturbi gastro intestinali per sudorazione eritemi alopecia debolezza delle unghie dolori muscolari abbiamo già ricordati insufficienza renale
E naturalmente queste vanno affrontate con terapie sintomatiche per ogni tipo di di corteo sintomatologico vanno affrontate con l'alimentazione con una corretta integrazione
Vitaminica e per quello che riguarda l'aspetto di debolezza psicologica di shock di trauma e di paura
Che questa cosa non passi mai e quindi paura ad affrontare il futuro naturalmente è indicato il sostegno psicologico e psicoterapeutico
I la follia anche qualcosa che viene è considerato da sempre contagioso non è certo un caso che i manicomi agli ospedali psichiatrici siano stati sempre posizionati segregati fuori dal centro abitato non è un caso che ancora oggi i reparti di Psichiatria non si sa perché sono sempre in luoghi diciamo quasi inaccessibili dei delle strutture sanitarie e molto spesso affianco ai reparti di malattie infettive quasi in un in un lapsus inconsce di chi progetta gli ospedali
Comunque la storia della della segregazione confronti dei malati infettivi e dei malati mentali antica perlomeno come la Bibbia infatti abbiamo nelle litigo
La prescrizione dell'isolamento per chi soffre di una malattia infettiva che viene chiamata anche impunità finché sono malati sono impuri dovranno vivere fuori dall'accampamento
E questo vale anche per i pazienti psichiatrici anzi per i quali la pena è ancora più grave perché la morte se un uomo o una donna allo spirito con la divinazione dovrà essere messo a morte sia lapidato
E il suo sangue ricada su di lui quindi chi gli fa del male non vedrà ricadere su di sì o sui propri discendenti la colpa la responsabilità di questo omicidio ma lecito fare del male a queste persone e questo quanto ancora oggi informano Stra pratica psichiatrica quando senza porsi troppi problemi neghiamo i diritti ai nostri pazienti mai nemmeno rendendo ce ne conto gli neghiamo la libertà
Li leghiamo eletti non ci preoccupiamo del fatto che essendo rinchiuso in ospedale per danno degli appuntamenti fondamentali con la vita
Non ci preoccupiamo degli effetti collaterali dei farmaci che li diamo perché pensiamo tanto in fondo sono malati mentali quante volte
E chiunque anche il il meglio intenzionato Dinoi
Non riesce ad essere consapevole di questi di questi di questi scivoloni morali che facciamo i
Rispetto a questo ci sono dei dispositivi di protezione mascherine guanti occhiali tute
Che nella psichiatria sono i reparti chiusi camicie il setting le diagnosi le interpretazioni quanto sono distanze anti a volte queste sentenze psicologica che che noi diamo oltre alla contenzione ovviamente fisica e chimica
Con quello da un come è stato detto ha portato ovviamente al peggioramento di tantissimi problemi psicologici ansia panico depressione peggioramento di problemi quindi vive insieme agli anziani con problemi cognitivi soli in casa
Abuso alcolico quindi aumento dell'abuso alcolico e nello stesso tempo grossi problemi di approvvigionamento per le sostanze di abuso quindi con
Aumento dell'alcolismo rispetto all'uso di stupefacenti oppure a all'aumento dei comportamenti a rischio per procurarsi stupefacenti l'aumento del costo isolamento per gli adolescenti
Più tempo trascorso in famiglia e può essere un bene o anche un male se la situazione familiare è difficile o è violenta problematica problemi sessuali per esempio ci sono state anche diverse indagine sulla sessualità nel mondo ai tempi del Covi d'perché intuitivamente si dovrebbe pensare a una maggiore assiduità dei comportamenti sessuali in famiglia ma non è proprio così si sono anche accentuati i problemi i problemi familiari problemi sessuali
Accentuazione delle disparità socioeconomiche naturalmente la pandemia colpisce più duramente chi ha una situazione economica più incerta
Interruzione dell'attività economiche discontinuità scolastica
E ci sono state nuove soluzioni che però allo stesso tempo hanno rappresentato anche nuovi problemi la Smart fuorché in la didattica on line sono soluzioni sono più comode però portano più isolamento portano alla perdita dei confini tra il tempo e lo spazio personale e quello lavorativo
La psicoterapia on line nuova frontiera ma anche questi anche questa portano i problemi il calore della relazione lo sguardo per esempio
è molto importante
Per esempio informare il paziente che per vederlo per guardarlo negli occhi come facciamo quando siamo dal vivono e dobbiamo guardare nella telecamera non dobbiamo guardarlo negli occhi
Sul monitor e cosa che invece ogni tanto dobbiamo fare per poter vedere che è espressione fa quindi questo è molto importante forse anche avvertire il paziente che a volte vedrà il nostro sguardo diciamo distrarsi perché stiamo guardando Luís quando invece il vogliamo veramente che l'UCI guardi negli occhi dobbiamo guardare nella telecamera
C'è stato anche il molto più tempo trascorso con gli animali domestici che è stato proverbiale il fatto di portar fuori il cane per poter uscire di casa e anche questo ha portato nuovi problemi
Molti hanno sofferto moltissimo della perdita del loro animale domestico che ha rappresentato per molte persone l'unico affetto realmente disponibile e tutti abbiamo provato sviluppare nuovi obice è stato l'esplosione della cucina per esempio
Questo quindi ha trasformato i nostri interessi e conseguentemente anche le attività
Economiche culturali della società
Quindi la pandemia è stato un trauma non solo individuale ma anche collettivo un trauma che ha cambiato la nostra società la Fondazione sulle terre affatto recentemente un'indagine in cui è venuto fuori che il sessanta per cento degli intervistati ritiene di aver visto un esperienza altamente traumatica
Un italiano su quattro ha avuto almeno una volta propositi autolesionistici il quattro per cento ne ha li ha avuti gravi e ripetuti
Soprattutto in occasione della seconda ondata perché associata delusione e sconforto quindi è stata una ricca trauma di Zazie ore dopo la speranza
Di essere uscì dal trauma c'è stato il secondo trauma che è una cosa devastante come quando in
Psicoterapia il terapeuta per esempio abusa della paziente abusata e quindi e stiamo parlando di un secondo trauma che conferma la visione terribile pessimistica
Da cui cercavamo di liberarci
Quindi nella prima ondata prevalevano speranza e solidarietà forse anche ostentata e forse anche ripetute come un mantra eppure un pochino ci avevamo creduto con la seconda ondata
Molti di noi hanno perso la speranza naturalmente il trauma è più intenso in chi vive difficoltà economiche o disagio familiare e questo a cui chez le differenze sociali e la rabbia e il rancore come stiamo vedendo anche in queste esplosioni spesso forse non del tutto razionali ma emotivamente motivate
Anche gli operatori sanitari hanno risentito moltissimo di questa situazione almeno il venti per cento degli operatori sanitari presenta sintomi da stress post-traumatico
è molto importante per prevenire questo che ci sia una comunicazione chiara linee guida che le direzioni aziendali forniscano sostegno cosa che accade probabilmente mai o comunque raramente che i colleghi forniscano sostegni alle famiglie che ci sia la possibilità di condividere che ci sia un supporto religioso e spirituale per esempio
è stato fatto uno studio sulle convinzioni religiose degli operatori e si è visto che possono essere di grande aiuto nel una una visione spirituale e religiosa questa di grande aiuto nel sopportare l'incertezza legata alla a questa situazione di di stress ripetuto l'emergenza quindi non è solo sanitaria ma anche emotiva gli operatori di salute mentale devono riscoprire la loro vocazione relazionale
Soprattutto in Lombardia dove c'è stata la l'esplosione più grande della pandemia nel due mila e venti
Particolare l'azienda ospedaliera Santi Paolo Carlo sono stati fatti
Degli esperimenti molto significativi di gestione dello stress quindi interventi strutturali di dei briefing quando c'era un una morte o comunque è un evento grave legato al Covent stanze di decompressione motiva nelle quali e gli operatori potevano trovarsi con psicologi per sfogare il loro trauma il loro dispiacere la loro sofferenza
E anche corsi di meditazione scrittura creativa un blog aziendale nel quale ognuno poteva
Diciamo esprimere i suoi pensieri quindi importante è combattere la solitudine per elaborare il trauma individuale e collettiva stamattina presto Starace faceva riferimento alla solitudine come la cosa peggiore più che rende più vulnerabili in questi frangenti e naturalmente quindi le esperienze di condivisione in gruppo
Aiutano da questo punto di vista a superare la propria la propria solitudine individuale
Quindi è necessario supporto e comunicazione per combattere la psico pandemia l'aumento dei casi di disturbi psichiatrici associato alla pandemia e allocchi da un quindi anche alle contromisure
Per la pandemia rappresenta una sfida per le istituzioni sanitarie e per la società
La rete nazionale pubblica e privata di supporto psicologico deve poter raggiungere anche le famiglie le persone più svantaggiate socialmente e quindi più isolate quindi le iniziative di sensibilizzazione come questa odierna le campagne di informazione la diffusione della cultura della salute mentale hanno un valore fondamentale grazie
Stefania vuole aggiungere qualcosa io volevo ringraziare tutti in coloro che sono intervenuti che hanno sostenuto questo progetto
Mi auguro che l'informazione la cultura forti vada sempre più avanti e che sta Sanga soprattutto questo momento così difficile
Ho poi se vogliamo ancora trenta secondi era previsto l'intervento di Veronica Arredondo ricercatrice dell'università dei staccate cassa in Messico che però non ha potuto collegarsi è rimasto si rammarica lei ci aveva mandato ci ha mandato il suo intervento che non leggerei perché molto lungo
Ci ha mandato il suo intervento che era un po'il suo diario attraverso le immagini di come di come il Messico ha vissuto la pandemia e di qual è stata la reazione collettiva emotiva
Acquisto attraverso Rillo da un l'adozione di misure
Di distanziamento e poi il graduale ritorno alla vita non so potrei leggere forse le ultime frasi tanto per la conclusione tanto per dare per ringraziarla per ringraziarla per dare un'idea nella della dello spirito del suo intervento
Non siamo riusciti a tornare alla normalità precedente perché ci serviva per costruire un altro tipo di mondo dobbiamo costruire una realtà in cui alcuni altri tipi di realtà che non abbiamo immaginato si adattano
Se il nostro presente non è caotico e perché abbiamo capito che pensare prendersi cura degli altri è un dato di fatto
Preoccuparsi dell'alterità e necessarie quindi è ciò che facciamo il nostro stile di vita i desideri che abbiano potrebbero continuare a svilupparsi
Forse abbiamo avuto paura forse abbiamo pianto persone a noi vicine sono morte ma ora abbiamo capito che finché continueremo a combattere questo virus che per lotta intendo altri modi di assimilare la verità dovremo farlo insieme
Grazie allora tutti
Buona serata