Aggressioni ai giornalisti alle manifestazioni no vax e no green pass. Intervista a Beppe Giulietti

Se la gente
Radio radicale una nuova aggressione a un giornalista è avvenuto alla manifestazione di Roma una manifestazione contro il Green passi davanti al ministero
Dell'istruzione ad essere aggredito questa volta Francesco Giovannetti che è uno figlio giornalista di repubblicani siamo in collegamento con Beppe Giulietti President il presidente della Federazione nazionale della stampa italiana allora Giulietti
Cosa dire sempre più difficile fare il lavoro di raccontare quello che succede linee circostanze come queste sembra
Io sono molte regressione accertato corteo contro la Stampa di Torino trattato allontanerò molto aggressivo contro il giornale a Milano sono stati colpiti video maker a Bologna Firenze e a Napoli o a Palermo l'elenco molto molto lungo Treviso e continuano a ripete Rossi qui non c'entra niente la libertà dei manifesti e non c'entra neanche il libero esercizio del dissenso qui parliamo di reati di tentativi di colpire croniste coloniche attenzione molti dei quali precari insieme sposti perché tentato di raccontare come accade in questi cortei e peraltro la contraddizione è stato dentro i cortei perché urlare contro la dittatura sanitaria e poi aspettare i simboli nazifascisti e chiaro che tutela una contraddizione insanabile diciamo contro la dittatura totalitaria
Ma con i singoli di sanguinose dittature tentano di colpire i cronisti quello che però io voglio dire con chiarezza che bisogna che le autorità competenti oltre a manifestare solidarietà identifichino colpiscano ovvero un uncino perché alcuni degli aggressori sono dei pregiudicati non posso credere che non siano stati ancora identificati e sanzionati
Ecco Giletti perché l'ultimo caso tra l'altro proprio grazie al lavoro di questo Didion Mechelen
è stato identificato con tutte le garanzie ed è il caso gli inquirenti sono intervenuti è stato identificato l'aggressore importante anche cercare di comunicare le persone che interpretò la libertà in questo senso che proprio fondamento della libertà e la possibilità di essere informati in maniera diciamo il più neutro in maniera più neutra possibile
Certo ma il problema è che qui c'è una pretesa
Di una sorta il di par condicio tra il sito dell'ultimo negazionista la comunità scientifica che deve certificare le modalità di lotta e di contrasto ad una pandemia terribile
è una questione pieni cattivissimi ma i cronisti danno spazio fanno vedere queste manifestazioni ne fanno vedere le contraddizioni diventano i nemici
Peraltro vorrei ricordare a tutti che molti di questi cronisti di tali ambiti due cronisti son sotto scorta sono già minacciati quotidianamente da mafiosi tra corrotti ed negazionisti l'aggressione alla libertà di informazione viene dagli ambienti peggiori io se fossi gli organizzatori fossi promotori di queste iniziative
Ne prenderei insistono distanze in modo netto rinuncerei le infiltrazioni ma questo anche a tutela delle loro iniziative e comunque e in ogni caso quando si colpiscono croniste economisti si vuole impedire ai cittadini di essere informati
Io credo che questo non possa essere consentito mi permetto di chiedere che il ministero degli Interni riferisca in Parlamento
Dico riferisca sulle modalità di questa aggressione ma il Parlamento a provvedimenti di legge a tutela dei cronisti fermi da quindici anni se la politica vuole solidarizzare incomincia approvare queste norme
Giletti l'ultima domanda prima di salutarla e ringraziarla la campagna giusta comprensibile dei discorsi decenni per riformare la informazione professionale nel nostro Paese oggi rischia di essere travolta da questa idea dove appunto come diceva lei un blogger e che nona negli strumenti specifici di chi invece tenuto anche per le norme ci sono nostro paese a dare un'informazione e entro certi crismi di credibilità ecco questo problema
Pure forse andrà affrontato cioè ormai
Posso
E la città da dati tante volte a radio radicale un conto è la critica anche estrema leggi prima
Un conto è contestare il potere leggi prima
Un conto è dare spazio ad ogni opinioni a alle opinioni anche minoritarie legittime ma qui c'è qualcosa d'altro che è un po'nel tenta anche nel sovrani sua internazionale l'abolizione della mediazione
L'abolizione del Parlamento l'abolizione della politica l'abolizione dell'esperienza critica l'abolizione della verifica e voi capite che questa è un'altra questione e una questione che colpisce mina rischia di uccidere l'ordinamento democratico e proprio per questo mai come in questo momento va difeso da un'idea di informazione professionale non corporativa professionale per me vuol dire
Informazione critica e questo dovrebbe comportare delle riforme che continuano a tardare che continua a non arrivare vorrei che fosse chiaro a chi ci ascolta e legittimo criticare i giornalisti i magistrati gli avvocati figuratevi se non spesso queste i divieti pubblicare chiunque
I giornali etica vengono colpiti in questo periodo perciò nello scavo di Avvenire penso meriti di Repubblica pensa Federica ma penso anche al collega i colleghi di radio radicale
Che sono stati accusati dai peggiori antisemiti quindi parliamo di questi giornalisti che vengono aggrediti in questo momento
Non sono i clamorosi autori di mala informazione che pure ci sono e non bisogna mai chiudersi nella roccaforte corporativa Mansouret totalmente contrario quelli che vogliono illuminare le periferie oscurate quindi su tutte Europe
Non ci sono i casi di mala informazione ma molto spesso i casi di buona informazione questo ci fa capire qual è l'obiettivo
Grazie grazie molte a Giuseppe Giulietti presidente della Federazione della stampa italiana con il quale abbiamo commentato questa Ennesima grave notizia di un'aggressione a un anno collega anche delle altre grazie ancora Giulietti
Grazie a voi sempre