Festa nazionale de l'Unità 2021 - Il piano per la ripartenza: lavoro, sviluppo, diritti

Pare di sì per la
Va bene allora il titolo di di questa conversazione stasera è vasto lavoro sviluppo e diritti sono diciamo tre cose che vanno insieme tra l'altro noi veniamo da un periodo ormai il secolo scorso nella seconda metà della del quale si sono tenute le cose che hanno fatto l'Italia moderna dallo Statuto dei lavoratori assistiti al servizio sanitario
Nazionale a rapporto del divorzio c'è tra voi sono arrivati anni di insomma in cui si è terrorizzato anche che la che liberismo il la mancanza di intervento dello Stato nell'economia fosse la chiave di tutto perché tutti ci guadagnavano che penso che il corridoio abbia dimostrato che non è così non tutti ci guadagnano non sempre non tutti e lo stesso piano
Nazionale di resilienza che questo governo e questo Parlamento devono mettere in atto dimostra che serve come un intervento da parte del dello Stato del Governo delle forze politiche
Io vorrei cominciare dal fatto che insomma questa questa un po'la sfida a tenere insieme appunto lavori e diritti ieri il presidente Draghi intervenuto e ha detto che c'è il rimbalzo economico che tutti si aspettavano che lui per primo aveva detto ma è appunto un rimbalzo
E la sfida vera che ci attende è quella di rendere d'economia la crescita economica che che adesso alla quale assistiamo una dimensione strutturale della nostra economia
Non so se il viceministra Castelli è collegata però insomma vorrei o voi porterà porterà buonasera buonasera
Diceste quali sono per ciascuno di voi le priorità cioè i punti da toccare
Appunto per per questo cambiamento strutturale per questa ripartenza che che speriamo sia la portata del Paese
Forse possiamo cominciare
Con Laura Castelli
Tanto buona sera a tutti grazie dell'invito mi spiace non essere era più comodo
Farlo in collegamento per i lavori di ministeriali una delle cose che ci ha insegnato questo credo che questa che si possano fare molte più cose anche senza spostarsi sempre
La sfida e ampia rimbalzo si vede bisogna spingere l'acceleratore per spingerlo bisogna accelerare su quelle cose che ancora non sono al passo con agli altri Paesi
Penso alla velocità che altri Paesi hanno di fare impresa non solo per le questioni burocratiche che prendano moltissimi soldi erano sempre in sé ma anche per quelle attività quali acquisizioni fusioni
Metodi di crescite dimensionali noi abbiamo l'obbligo di accelerare questi processi ripeto in altri Paesi è molto più che l'OSCE qui ancora ci sono dei limiti sono norme che peraltro sono a costo zero e che servirebbero sicuramente per
Far sì che il rimbalzo sia ancora più forte dall'altra parte
Le risorse del PNR R sono quelle che ci permetteranno di altri avvicinare questo gap il gap di cui tutti i ritardi parliamo e un dibattito forse era più dei miei anni anagrafici
Ed è un dibattito che con queste risorse probabilmente essere spese bene si riesce a superare
Sulle risorse io credo che si debba fare un lavoro di monitoraggio continuo e penso che la cosa più incisiva che va focalizzata che per la prima volta questo Paese in maniera più o meno cosciente usa delle risorse
Che hanno degli indicatori che non sono più degli indicatori economici il spendi in quelle funzioni non perché hanno un ritorno di PIL e basta ma perché hanno un ritorno sulla società sui diritti su tutto quello che e considerato economia sociale queste al cambio di paradigma
Complicato difficile il mondo dell'economia sta andando in questa direzione
Fa moltiplicatori altissimi anche nel mondo privato
Lo facciamo con le risorse pubbliche
E questa appunto Cinieri ci permette di cambiare anche alcuni criteri che oggi son sempre stati ordinari
Sulla sul sull'utilizzo delle risorse pubbliche ovviamente di questo parliamo spesso io pesco insieme a questa ci sia anche il tema dei diritti il rimbalzo passa anche dei diritti alcuni li abbiamo già introdotti insieme penso all'assegno unico che prima non esisteva penso e lo dico al reddito di cittadinanza che sicuramente va migliorato emessa assiste ma con una buona politica attiva e non so e qual è vuol introdurre vuole parlare
Su cui poi criteri abbiamo dopo non c'è poi tutti i diritti che abbiamo sostenuto con risorse importanti penso
A quelli della spesa sociale negli enti locali che per la prima volta dopo quasi dieci anni hanno il diritto del costo standard non più costo storico
Di sinistra la ringrazio l'hanno fermata sulla sul reddito di cittadinanza perché quello è un punto che riguarda certi diritti Enrico ed è anche un punto poiché politico però ringrazio per cui per l'introduzione mi sono accorta che no no presentato naturalmente va bene insomma Debora Serracchiani presidente del dei deputati del partito democratico Marco Granelli presidente di Confartigianato
Io volevo chiedere chiedere anche a Debora Serracchiani quali sono se ci sono dei punti specifici verso queste insomma può preliminare alle cose di cui discuteremo sperando che siano poi più specifiche magari partiamo con gli ammortizzatori sociali che è uno dei punti caldi però quali sono i punti che bisogna toccare
Appunto assicurare per questa ripartenza che sia nei termini che Castelli dice cioè anche ridisegnare un po'il patto sociale
Ma indubbiamente siamo di fronte a delle sfide imponenti
E ed è chiaro che anche il modo con cui il Paese affronterà queste sfide farà la differenza ma io credo innanzitutto che ci siano alcune parole d'ordine irrinunciabili la prima che utilizzo
E quella del lavoro
Perché è chiaro che la ripresa non può non mirare soprattutto ad una ripresa del lavoro dell'occupazione ad un miglioramento delle condizione delle donne e dei giovani dei piccoli imprenditori il lavoro autonomo ad esempio è stato quello più colpito dalla crisi
Della pandemia quindi è chiaro che c'è molto da ricostruire ci saranno le risorse per farlo si partirà dalle riforme quindi la seconda parola d'ordine che utilizzo è la riforma cioè noi possiamo modernizzare il Paese affrontare queste sfide affrontare la sfida è da trent'della transizione ecologica riqualificare il personale necessario offrire nuove professioni se affrontiamo il tema del lavoro e delle riforme
E lo dobbiamo fare ovviamente con quelle priorità che il governo si è dato fin dalla stesura del Piano nazionale di riprese resilienza che sono priorità dettate appunto dalle esigenze di modernizzazione del Paese di affrontare le transizioni industriale che stiamo affrontando di rivedere anche il tema diciamo così di come il nostro tessuto sociale riesce a superare
Crisi come quelle che stiamo vivendo non a caso parliamo tanto di ammortizzatori sociali parliamo di nuovo per la prima volta in modo forte di politiche attive del lavoro
Ci poniamo il tema di come trattare con sistemi di protezione sociale non soltanto i lavoratori dipendenti ma anche i lavoratori autonomi insomma mi pare
Che questa crisi ci abbia costretto ad una se volete rivoluzione culturale anche importante ovviamente tutto questo significa anche che ci sia un governo forte che ci sia una coesione ma non lo dico a caso la presenza del presidente nazionale di Confartigianato da nessuna questione anche sociale anche tra chi a volte si è trovato in posizioni opposte ma che ha come obiettivo quello della crescita del Paese e quello un obiettivo comune per cui il fatto che ci sia la possibilità di ritrovare anche diciamo così il modo con cui affrontare tutto questo tutte queste sfide con un patto fra tutti i protagonisti che dovranno queste sfide accettarle vincerle mi sembra come dire una priorità ulteriore quindi utilizzo questi tre termini lavoro riforme patto che credo siano le priorità del Paese
E
Metri eno mentre eravamo nel backstage il presidente Granelli parlava insomma dell'importanza di della piccolissima piccole e piccolissime imprese che lui rappresenta settecento mila credo sono i suoi associati si io volevo chiederle in particolare quel sequestro se introduciamo il tema deriva riforma degli ammortizzatori sociali chiede una delle questioni calde che la perché la politica deve deve affrontare adesso
I dati Istat dicono che il lavoro
Indipendente il settore che più colpito
Si sono messe in campo delle misure la viceministro Castelli ne ne ne parlava prima negli cominciava a cancellare
è uno dei punti che vi riguardano attività resta ma di più e le sembra che si vada nella giusta direzione per quello per quello che si è fatto fino adesso io miri mi mi riferisco in particolare alla Lisco
E cioè appunto alla all'indennità per i lavori per i lavoratori autonomi che insomma sta sta cominciando entrare in vigore adesso credo
Sì diciamo che in questo periodo quello che richiamava l'onorevole Serracchiani è una cosa che condivido ampiamente quindi credo che stupisce un momento di grande responsabilità
In cui associazione di rappresentanza chiaramente svolgendo un ruolo che è proprio quello di Chiavari contrasto favorevole al fare impresa da parte di chi rappresentiamo quindi delle micro e piccole imprese dei rimedi imprese
Ci stanca assolutamente c'era in questo contesto il fatto di poter partecipare questa ripartenza del Paese
E quindi per quello che si diceva prima su questo piano è indispensabile oggi noi condividiamo peraltro tutti gli obiettivi che sono stati messi al centro obiettivi che individuati nelle sei missioni Cetrone ampiamente concordi voglio però anche dire che per potere mettere in campo queste iniziative è chiaro che occorrono tre elementi fondamentali quindi una rapidità nel fare la progettazione il fatto di fare anche una sostenibilità io definisco amministrativa talché oggi avremo da spendere entro due mila ventisette in pochi anni tantissimi soldi come non sono mai arrivati al nostro Paese
Però se ci guardiamo indietro e guardiamo quello che è stata la macchina pubblica quindi questa per la sostenibilità e quello che deve essere oggi un ruolo e deve fare in modo che queste risorse siano spese bene in modo veloce dobbiamo anche qui fare una riflessione e metterci nelle condizioni veramente di poterlo fare e l'altra condizione non lo dico perché son di parte perché rappresento una parte di imprenditoria
Che ha certe caratteristiche però deve essere immediate accessibilità
Alle micro e piccole imprese perché se questo non succede
Finisce che poi in tanti ambiti convegnisti ci parliamo sembra che oggi l'Italia
è un Paese che deve guardare a queste aziende che lo ripeto sempre ormai fino alla noia per il novantanove virgola quattro per cento hanno meno di cinquanta dipendenti per il novantacinque per cento non meno di venti dipendenti
Io dico che allora bisogna anche fare ricorso in funzione di questo quindi bisogna normare in funzione di quello che è il tessuto produttivo che si ha davanti quindi molte volte
Si ha l'impressione che questo Paese sia un Paese che fa norme e regole per taglia i grandi avendo come consumatori dei consumatori medio piccoli quindi si fanno nomi magari per lo zero sei per cento e poi si fa
Magari in deroga perché novantanove quattro e questo credo che non vada bene
Riguardo all'amore un punto centrale siamo partiti anzi con una condivisione su tanti a tanti aspetti diamo poco poco prima della Ferragosto anche avuto un incontro positivo con il ministro Orlando dove le linee guida ci hanno convinto sul fatto che ci sia una sorta di ammortizzatore quindi di uno universalismo differenziato Migliacci così definirlo che vuol dire non ed è un ammortizzatore identico
Per tutte le categorie di imprenditori ma vuol dire comunque dare la copertura a tutte le imprese e quindi a tutti i lavoratori indipendentemente Lorini tridimensionale e questo credo che sia una cosa importante
Ci ritroveremo dopo il Ferragosto poi per la prossima settimana Carcano e come piccoli imprenditori come artigiani teniamo sottolineo una cosa in questo periodo drammatico Vidić inizialmente abbiamo avuto trecentoquarantacinque mila indipendenti traditori e lavoratori che sono usciti purtroppo con le ossa rotte da questa situazione quindi con da dei grandi problemi occupazionali però dall'altra parte oggi abbiamo bisogno soprattutto di politiche attive
Abbiamo bisogno di formazione qui non da me quello che il problema del lavoro da qui in avanti oggi si tratta di a vere anche venti cuore idonea date
Ah svolge di lavori che adesso stanno ripartendo io faccio parte di un comparto che è stato dico dilaniato in questi ultimi anni dal due mila otto fino arrivare al due mila venti è compatto e ricostruzione dell'edilizia all'interno anche qui di questa ripresa oggi
Queste misure straordinarie di sono centodieci per cento tetto superbonus oggi corriamo rischio di vedere vanificata questo opportunità
Per due motivi oggi anzi per tre motivi uno pacchia partito nel due mila e venti con una complicazioni burocratiche
E anche una impossibilità poi di decidere per esempio l'interno dei condomini da parte dei condomini se potevano fare il lavoro perché non si poteva fare in maniera Divas onnipresenza quindi sembra banale ma decisioni riguardo i lavori non potevano essere prese e poi c'è una complicazione burocratica per cui tu se iniziali questo tipo di attività
Era più facile che tu mettessi perché non riuscì ad andare avanti con le complicazioni che c'era una porta correvano documenti catasto qui ed elencare che era difficile ottenere quindi questo è un altro motivo che il ad essi sono aggiunti due altri problemi che sono il rincaro delle materie prime questo è un problema
A serale non sono nostre non sapevamo se avremo bisogno di tutti globale però di fatto per noi che significa per un polmone una prospettiva di mettersi purezza patrimoni immobiliare quindi fare anche bene per i cittadini per le Poppi taglio Intermobiliare
E anche e alle imprese questo significa vanificare anche questo importante misura che è stata messa in campo è nata a parte il problema del lavoro quindi problema che mancano le figure che possono svolge questa attività quindi occorrono urgentemente politiche attive orientare anche la formazione vasto gli istituti tecnici o professionali che siamo in grado di dare questo tipo di risposta sono molto stretti Lerna e e
Non vedo più Laura Castelli
C'è una perché ce n'erano anche no alle volte mi sembra che il presidente Granelli vada su due punti specifici
Perché poi ho letto anche gli appunti suoi e umane riguarda proprio l'estensione del superbonus
Oltre quella che è la scadenza prevista
E e naturalmente la semplificazione Salò possibili
E possibile questo all'estensione ulteriore perché già c'è stata una battaglia politica diciamo cioè Ford c'è un forte impegno del governo Deborah lo sa perché
Questo tema ha coinvolto la maggioranza più forte il Parlamento il governo più volte si sono ricco promessi possiamo dirci così questa proroga siamo alle soglie di una manovra di bilancio e e questa manovra insomma
Secondo me si deve fare per come si è costruita
Con il Parlamento lasciatemi dire che non ne vanno perché sei miliardi di euro di lavori e quaranta mila cantieri non ci sono un'attività umana le semplificazioni nell'ultimo decreto semplificazioni nascono in in parte sono state fatte con un difficilissimo lavoro che ha ridotto da oltre una ventina di impedimenti a decisamente meno Hamas sotto una decina è stato un lavoro complicato perché voi sapete che non è che se il solo lo Stato che fa le regole per questa cosa ci sono molti enti intermedi si tutti
Istituzioni intermedie per cui quando tutti si parlano tutti parlano diverse lingue poi vanno coordinate come tutti i grandi progetti hanno bisogno di tempo
E questo è il tempo che noi dobbiamo garantire a un Paese che appunto ha messo in piedi quaranta mila cantieri e ha mosso sei miliardi penso che sia uno dei tanti di più gravi degli ultimi dieci anni
Per quel che riguarda il PNR invece se mi permette proprio perché il ed il la riflessione e assolutamente condivisibili lo dissi mesi e mesi fa c'è una seconda linea reale è che riguarda quelle attività che poi metteranno terra i cantieri PNR re lo Stato da queste risorse spesso enti e poi ci saranno ancora dei bandi la seconda linea è quella che che noi dobbiamo attenzionare questa seconda linea deve essere in grado di vedere in un unico luogo tutto quello che c'è a disposizione tutto quello a cui corpo partecipare quaestio parlai di portale unico si sta costruendo in attività
In in essere anche con la Presidenza del Consiglio non possiamo perdere nessun bando nessun bando può andar deserto perché la forza delle attività c'è c'è unanimità azione forse territoriale delle volte e siccome questo è il progetto più grande d'Italia degli ultimi decenni va affrontato con una fotografia unica con un portale unico che almeno dica quali sono le gare aperte in tutto il territorio italiano
Qui stiamo arrivando a parlare non so se la discussione e troppo tecnica ma mi hanno assicurato che qui siamo in una terra pragmatica dove insomma i problemi reali e si tengono compresi e si vede anche da come il territorio siamo arrivando parole del del Codice degli appalti anche no
Che è una questione anche quella spinosissimo perché poi se ne occupa la politica e che che che ha visioni diverse Debora Serracchiani restata anche amministra amministratrice presidente di Regione
Una delle richieste che arriva dal presidente di Confartigianato dai suoi associati è che nel nuovo Codice degli appalti ci sia diciamo l'accesso a ai piccoli e il chilometro zero
Cioè che siano le ditte proprio per la sopravvivenza dei dei dei territori che siano le ditte locali a a poter accedere ai lavori
è una cosa possibile ci sono dei pericoli in questo diciamo a livello nazionale si è parlato di dei rischi in in alcuni territori italiani dove magari c'è una forte densità criminale marocchini e terrorizzata molto
In e che quindi rende più complicati certi aspetti qual è il suo punto di vista ma allora diciamo intanto e so che in questo insomma il presidente mi conforta perché ne abbiamo già avuto occasione di parlare
Non siamo perché vengano eliminate le regole non lo chiede neanche Confartigianato non lo chiedono gli imprenditori che sono i primi gli imprenditori sani e chiedere che ci siano regole chiare trasparenti certe poche e che in qualche modo il loro lavoro venga semplificato ho aiutato nello svolgimento
Questo deve essere il compito anche della politica che come dire rivede il codice degli appalti nella parte in cui non ottiene questo risultato cioè nella parte in cui complicata
Un nord dalla risposta magari al più piccolo o appunto non è attuata attuabile laddove ci sono dei problemi oggettivamente di attuazione
Noi riteniamo che il codice degli appalti fosse un'esigenza per il Paese l'abbiamo fatta anche recependo delle iniziative europee e quindi ci sono anche direttive europee che ci hanno in qualche modo spinto a fare il Codice degli appalti però già nel decreto semplificazione abbiamo rivisto alcuni aspetti lo ricordava anche la viceministra Castelli proprio per semplificare alcune procedure che oggi sono importanti si parlava del superbonus ma insomma ce ne sono
Diverso e di procedure che si stanno attivando proprio anche sull'onda delle risorse europee
Quello che però ecco vorrei che fosse chiaro e che non siamo il partito che dice non facciamo le regole
Perché non fare le regole non è tanto e solo la questione diciamo che che abbiamo un Paese molto lungo e molto diverso in alcuni luoghi oggettivamente il non avere le regole prende pericoli rende pericolosa l'attività per lo stesso imprenditore ma è una questione proprio di capacità di stare sul mercato insomma noi delle regole abbiamo bisogno abbiamo bisogno però come dicevo prima di regole semplici chiari trasparenti e certe
Questo è il lavoro che stiamo facendo anche nell'organizzare la caduta a terra delle risorse del Pnr mi piace ricordare però un aspetto che c'entra in parte anche con il Codice degli appalti su questo ci stiamo confrontando lo facciamo con il Governo lo facciamo all'interno del Parlamento lo facciamo con le parti sociali perché il partito democratico ritenendo come abbiamo detto che nelle priorità
Come abbiamo detto prima c'è la modernizzazione del Paese noi sappiamo che la pandemia ci ha fatto vedere
Quali sono le fragilità tra queste fragilità nel mercato del lavoro ci sono due categorie che sono sempre più fragili degli altri sono le donne e i giovani Partito Democratico ha quindi chiesto che nel Pnr R i bandi che nascono dal Pnr abbiano una cosiddetta condizionalità per l'assunzione di donne e di giovani cioè che ci sia una quota obbligatoria
Destinato appunto a giovani e donne
La misura le modalità i tempi i luoghi con cui questo avvenga è ovviamente oggi ancora allo studio stiamo predisponendo diciamo la cornice cerchiamo di capire come intervenire però pensiamo che sia un principio irrinunciabile cioè che ci sia la necessità di mettere nero su bianco
Il fatto che oggi
Questo Paese avrà delle risorse
Ma perché queste risorse diventino veramente un'opportunità dobbiamo far sì che vi partecipino tutti a partire da quelli che hanno sempre avuto maggiore difficoltà citavo le donne citavo i giovani perché purtroppo sono stati tra i più colpiti dalla pandemia sono di più le donne che hanno perso il posto di lavoro sono di più i giovani che quella occasione non l'hanno potuta vere e di fronte alla sfida che abbiamo davanti della transizione digitale della transizione ecologica
Avremmo bisogno di impegnare tutti però come diceva prima il presidente garantendo formazione riqualificazione professionale politica politiche attive che siano all'altezza
E se oggi possiamo dire che tutto questo lo faremo avendo anche delle risorse in tasca
Vuol dire che abbiamo fatto un lavoro importante loro OPA ma che lavora ancora più importante quello che dovremo fare sul nostro territorio nel nostro Paese quando queste risorse inizieranno ad essere concrete ovviamente
Una parte riguarderà anche la riforma del Codice degli appalti però ecco diciamo che all'interno della maggioranza lo dico io
E anticipo un po'una provocazione ci sono posizioni anche molto diverso e c'è chi dice togliamo tutte le regole e chi dice invece continuiamo a metterne anche di più noi ecco come spesso accade siamo nel mezzo c'è siamo coloro che ritengono che le regole vadano bene se ma che debbano essere delle regole certe semplici trasparenti e chiare quindi credo che su questo lavoro ci impegneremo nei prossimi mesi ma mi pare che insomma il governo in questo senso abbia le idee chiare
E senza ed essere stata della della risposta guarda mi consenta anche di fare una chiusura rispetto discorso superbonus quello che abbiamo apprezzato sicuramente la semplificazione però quello che oggi chiediamo come mondo imprenditoriale che vale un po'per tutto togliamo anche un po'il senso di precarietà di ansia che c'è oggi in questo Paese c'è oggi in questa fase di ripartenza
Una stabilità e una possibilità di potere pianificare attività fondamentale
Per cui se oggi non si ha la certezza che i superbonus durava fino al due mila ventitré anche per la parte che ne chiediamo diventa difficile oggi poter iniziare dei cantieri pacchetto di poter iniziare degli anche finire
Nessuna incertezza che quella data è confermata si blocca tutto proprio oggi quello che chiediamo più di tutto all'interno anche di tutte le iniziative che vengono prese da parte governativa qua qui il fatto
Di poter adire diamo lo strumento di aziende perché possono verificare per un lasso di tempo certo il fatto di vivere questa quotidianità con questa preoccupazione che oggi ci dice una cosa domani porci sconfessa
Poi non dimentichiamo che dall'annuncio rispetto poi all'attuazione ci sono i decreti ci sono che c'è tutto un passaggio che poi di fatto all'annuncio molte volte passa tanto tempo e questo crea chiaramente una impossibilità di pianificare per l'azienda che oggi ha fondamentale
Sul discorso il codice degli appalti o Couto delegava quindi ho seguito per quattro anni il rapporti anche con lana e quello che emerge dette situazioni è sempre quello che dice un po'prima c'è in questo Paese la visione del piccolo si fa fatica avete alla cioè si si è sempre di fronte un paese fatto di grandi numeri per cui anche quando si parla di appalti
C'è tutto una pletora è tutto un insieme di giuristi che fanno queste norme che propone queste leggi no dico chiedo semplicemente che si pente interpellati nell'atto della costruzione poi dopo decisioni chiaramente spetta alla politica prenderle PRA in questa fase di costruzione di questo che è stato un codice che è stata l'ennesima volta in cui se si ha toccato il tema degli appalti pubblici
Purtroppo siamo ancora in impantanati in questo perché abbiamo visto presente in Italia dal nostro centro studi per fare una semplice spazzatura di strada
Oggi in Italia si impiegano sette mesi in più rispetto alla media europea ci sono questi tempi di attraversamento non ridefiniamo così che non sono i tempi di esecuzione dell'opera quindi quando si posa l'asfalto
Ma sono i tempi che decorrono da quando iniziò nel pratico autorizzative a quando si mette a bando lavoro quando ci dice facciamo un lavoro passa tutto questo tempo perché attacca io chiedo l'autorizzazione la Sovrintendenza poi chiedo il finanziamento alla Regione poi chiedo il finanziamento magari presso un altro ente che deve erogare una piccola parte di di soldi chiedo l'autorizzazione era molto utili quindi ci sono tutti i tempi questi che precedono appunto l'appalto che sono lunghissimi e quindi questo mi vien da dire abbiamo da spendere tutte queste somme importanti per le infrastrutture perché è una parte importante di Piana raro e va alla sicurezza degli immobili allo sviluppo dell'infrastruttura
Però per poterlo fare per poter dire ce la faremo occorre oggi velocizzare per cui occorrono norme che dicono tassativamente questi ci mettete in cui bisogna sta dentro di presidi ospedalieri e su questo Laura Castelli se
Se c'è una percezione Sos penso di sì ma insomma se c'è una percezione appunto delle delle difficoltà
Che si incontrano tenendo presente come ha detto il presidente Granelli che con come fatta diciamo la la la la struttura delle delle piccole e piccolissime aziende che non possono sopportare ritardi lunghi diventa un'impossibilità ad agire
Mezzo la percezione cioè io tra le mie deleghe o la delega agli enti locali e tante delle procedure che citava il presidente sono anche autonomia de gli enti territoriali
E delle volte non passano da quello che stiamo discutendo esitiamo Codice appalti Codice appalti l'ultima volta che è stato rivisto in maniera pomposa e sotto un po'di anni fa
Oggi bisognerebbe capire quali norme funziona e quali no ci sono delle norme che erano state pensate in quel codice appalti per tutelare il passo sul costo del lavoro e che non hanno funzionato io penso che queste siano cose da assolutamente cambiare perché sono le storie di cui oggi poi tutti noi
Parliamo sui tempi la mia sommessa esperienza dice che si deve entrare al processo per il processo e questo è quello che stiamo facendo anche dal punto di vista contabile perché bisogna intervenire utilizzando queste risorse facendo il meno possibile di passaggi contabili di risorse noi lo vediamo tutti gli anni quando diamo le risorse alle Regioni per poi darle comuni su alcuni servizi
Ecco spesso diventato il tanto tempo si perde in alcuni passaggi sostenerne tutto questo non ce lo possiamo permettere aspettando che si facevano ragionamenti sul Golfo più profondi magari su quali devono essere le funzioni dei nostri organi istituzionali e degli enti territoriali locali che insomma è un discorso puramente più complicato e il numero quello che si deve fare e che stiamo programmando riuscì a fare il membro il minor numero di passaggi possibile soprattutto sulle risorse dall'altra parte e lo dico ma così come sono occupata
Assicurare che è un'azienda
Partecipò all'impresa partecipi a questo processo
Anche se ha poche risorse di liquidità perché prima presidenti diceva e lo la penale tutti i piccoli sono stati quelli più colpiti io penso che uno dei motivi per cui sono stati molto colpiti o tra le chiusure forzate e di questo momento drammatico e perché i piccoli avevano meno
Risente perché sono soggette a un sistema fiscale pesante rispetto a quelle più grandi e tutta una serie di costi indiretti che sono molto molto pesanti
Quindi quello che noi dobbiamo provare anche a fare e che ha stiamo organizzando è assicurare
Gli anticipi che anticipi di risorse c'è una una impresa non si deve chiedere posso partecipare a questa gara che riguarda risorse il pm RR
Non lo posso fare perché non ho l'anticipo di liquidità Buonomo una parte di risorse questa
Questo questo discorso qui lo stiamo strutturando insieme alla Ragioneria di Stato e penso che sia una di quelle cose che permette soprattutto ai piccoli che ripeto hanno molto molto meno riserve
Di essere parte attiva di questo processo
Qui qua si arriva a toccare un altro ma non vorrei che diventasse troppo tecnico discorso un altro punto che che solleva Confartigianato che quell'anche del ritardo nei pagamenti della pubblica amministrazione cinquanta quant'è la cifra che l'ho scritta qua da qualche parte città cinquantotto miliardi è è un altro è un altro capitolo
Sul quale si lavora
Dice sostanzialmente per allora i Comuni hanno velocizzato moltissimo i tempi di pagamento tranne quelli che sono messi proprie situazioni drammatiche perché e abbiamo puniti nel corso degli anni se non rispettano i tempi
Per assurdo ci sono ministeri che sono ancora molto lenti
E che non velocizzano i propri processi e è un lavoro che costantemente anno per anno si fa in manovra si discute così come prima diceva
Smetti padre dirlo prima sul superbonus diceva bisogna programmare bisogna dare certezza è vero purtroppo la legge di bilancio viene una volta l'anno e quindi non possiamo programmare i saldi di finanza pubblica su cinque anni ogni due mesi per cui l'anno scorso abbiamo fatto
Una programmazione quest'anno come dicevo prima sono certa che si farà questo processo di prosecuzione anche perché la programmazione di molte piccole attività che sono quelle che hanno rivoluzionato la propria attività di impresa per i superbonus hanno diritto di capire quanto a lungo questo aspetto possa ecco essere reale
Vorrei no non è proprio saltare di Paspardo in frasca perché sempre una misura che e che è una misura molto importante
Per l'Italia ma anche una misura che ha una valenza politica vi dite anche di scontro politico che è quella alla quale accennava Castelli prima il reddito di cittadinanza di Rete reciterà anzi è al centro di uno sconti scontro forte perché io vengo dalla relazione politica del telegiornale e me ne rendo conto quando noi facciamo il punto tutti i giorni
A da parte della della destra molto critico anche Renzi che che oggi proprio mi pare abbia detto
è una misura clientelare che non aiuta i poveri sono risorse sprecate Serracchiani
Allora intanto il reddito di cittadinanza
In quanto strumento di lotta alla povertà e assolutamente importante che ci sia stato soprattutto in un periodo così complicato e difficile
Io tra l'altro quando è entrato in vigore il reddito di cittadinanza ero all'opposizione del governo Gialloverde e in quell'occasione come altri e di diciamo così il il il buonsenso di dire che alcuni aspetti di il del reddito di cittadinanza così come veniva costruito oggettivamente non poteva funzionare cosa che non funziona
Se funziona come strumento di lotta alla povertà nel senso che non avevamo bisogno come Paese di averne uno d'uno di strumento infatti il Governo precedente aveva dato vita al cosiddetto reddito di inclusione
Quello che non va bene per reddito dici di cittadinanza e tutta la parte legata al fatto di considerarlo non solo strumento di lotta alla povertà ma anche di politica attiva del lavoro perché in realtà buone politiche attive del lavoro assolutamente non funziona
Non funziona perché manca il contesto nel quale il reddito di cittadinanza inserito intanto il reddito di cittadinanza non me ne vogliate lo dico sperando di non essere fraintesa
Ha un importo che in alcune circostanze l'importo elevato per certi salari
Faccio un esempio pratico e non dico che è giusto e lo dico sperando di non essere fraintesa ci sono mestieri ai quali si avvicinano spesso i giovani soprattutto i giovani ma sono mestieri quali porti a casa sette ottocento novecento euro mille euro al mese i salari sono troppo bassi sicuramente
Sicuramente vanno alzati salari però nel momento in cui tu metti un reddito di cittadinanza che può arrivare fino a settecentottanta euro un ragazzo che deve andare a lavorare anche magari tante ore per prendere sette ottocento novecento euro magari
Non lo so
E questo non dipende dal sud o a nord del paese è un fatto diciamo generale ma perché perché si unisce ad un altro aspetto di contesto i ragazzi italiani che decidono di fare mestieri come quelli che diciamo in Confartigianato sono più comuni cioè significa entrare in un cantiere edile o andare in una fabbrica ho iniziato a lavorare da mansioni anche l'epoca qualifica
Non se ne trovano ma lo dico perché girando le aziende la prima cosa che ti dicono gli imprenditori e che ci sono purtroppo tanti mestieri per i quali non riescono a trovare manodopera e non riescono a trovare manodopera qualificata questo è un dato di fatto guardate che riguarda tutto il Paese fa i motivi possono essere i più vari può mancare
Oggettivamente la formazione possono mancare le occasioni però il fatto che manchi manodopera è un dato di fatto qualificante
Il reddito di cittadinanza non funziona come politica attiva del lavoro perché io non vado al centro per l'impiego per trovare un lavoro ormai questo è un Paese nel quale il lavoro lo trovo per passa parola raccomandazione conoscenza o perché ha un rapporto diretto con l'imprenditore chi va al centro per l'impiego purtroppo oggi ancora una misura ridotta siamo meno del quindici per cento
E se il reddito di cittadinanza doveva funzionare come politica attiva del lavoro perché io andavo al centro per l'impiego mi facevano un'offerta congrua di lavoro se la rifiutavo
C'erano delle conseguenze non andando al centro per l'impiego non ricevendo l'offerta congrua non sapendo se l'ho rifiutata tutto quello strumento non sta in piedi
Cioè non sta in piedi perché manca tutta quella filiera che è prevista nell'applicazione del tre Tito di cittadinanza quindi che cosa
Pensiamo noi come Partito Democratico
Che non si possa assolutamente abolire
Quindi pensare che noi oggi eliminiamo del tutto il reddito di cittadinanza sarebbe un errore perché in momenti di emergenza in situazioni particolari che siano la perdita del posto di lavoro
Che sia una separazione o un divorzio oppure che sia una inidoneità fisica o psichica lavorare io ho bisogno di un aiuto è giusto che ci sia uno strumento di lotta alla povertà
E le povertà possono essere le più varie non solo dipendenti dalla perdita del posto di lavoro
Quello che invece va cambiato e l'altra parte diciamo così del reddito di cittadinanza come è stato pensato cioè come strumento di politica attiva del lavoro perché le politiche attive del lavoro non si fanno con il reddito di cittadinanza
E i soldi che oggi ci sono anche grazie al PNR finalmente aggiungo io sulle politiche attive del lavoro che sono quasi sette miliardi ci possono consentire di fare quello che finora non è stato fatto in questo Paese cioè ampliare oggi il centro per l'impiego
Pubblico a
I una persona diciamo viene calcolato che ci sia una persona del centro per l'impiego ogni cento mila per ogni cento mila
Cittadini è chiaro che
Il centro per l'impiego con queste misure qui non va da nessuna parte
Minimo diciamo perché possa funzionare uno ogni quaranta mila allora vuol dire che dobbiamo aumentare i centri per l'impiego che dobbiamo ripensarlo e che dobbiamo metterli insieme le agenzie per il lavoro che sono quelle private
Che magari qualcuno
Fa un mestiere è un altro fa un altro mestiere che cosa intendo
Che un conto è avere di fronte il disoccupato di lungo periodo c'è uno che sta fuori dal sistema del lavoro da tantissimo tempo e quindi ha bisogno di una attenzione particolare di una riqualificazione professionale di un accompagnamento diverso
Un conto è la persona che è uscita dal mercato del lavoro che ha perso il lavoro da poco tempo quindi anche lì magari la riqualificazione e minore
Perché il tempo e inferiore rispetto alla esclusione dal mercato del lavoro insomma tutto questo richiede diciamo così strumenti che non possono essere quelli che oggi sono in campo e per quella parte del reddito di cittadinanza va rivisto poi aggiungo a un paio di tecnicismi che non funzionano
Da il di più ai singoli ed è di meno le famiglie numerose e questa è una cosa che già così come anche come strumento di lotta alla povertà va rivista
E dall'altra parte è il fatto che siccome adesso avremo anche un altro strumento che entra pienamente in vigore quel gennaio del due mila ventidue che è l'assegno unico per i figli è chiaro che devi rivedere tutto il sistema perché altrimenti i rischi di non creare le condizioni di incentivare il lavoro soprattutto per quelle figure penso
Ai giovani per i quali invece è necessario fare un altro percorso
Permettetemi l'ultimissima considerazione è stata importante anche l'attività di riforma degli Istituti
Degli ITS cioè degli istituti
Che consentono diciamo così di creare maggiore attenzione al mondo del lavoro e che preparano spesso su materie tecniche
Le più varie e sono tra l'altro gli istituti che garantiscono maggiore occupazione eh ragazzi che si formano in quegli istituti essere riusciti anche lì a rivedere un po'il sistema a ad avvicinarlo di più alle imprese e a cercare di garantire quel tipo di formazione speriamo che darà la possibilità di avere quella Madonna manodopera che oggi non riusciamo ad avere
Credo che queste siano parole importanti per il presidente grande rilievo anche quale cifre secondo voi sono c'è una c'è una carenza del trenta per cento rispetto alle richieste delle imprese di i personale però volevo chiedere subito a Laura Castelli se era d'accordo con quello che ha detto
Debora Serracchiani e cioè che c'è da partente dei fragili speranze che riguarda l'inserimento nel mondo del lavoro è carente che va rivista assolutamente questo lo Stato che
Come ho detto prima ha diverse funzioni distribuite per diverse istituzioni la Germania ci ha messo dieci anni per riformulare rifondare i centri per l'impiego dieci anni molti meno sono quelli da quando si è varata il reddito di cittadinanza che all'interno alla riforma del dei centri per l'impiego che non parte non funziona perché il lettera istituzione che delegata a questo che si chiama Regione non ha provveduto a fare moltissime cose sono meno del venti per cento le persone che ha assunto hanno assunto le regioni d'Italia rispetto a un piano e quindi non abbiamo un un Paese che coeso in questa direzione quindi se con forza tutti spingiamo su questa direttrice saremo tutti felici di convincere tutte le istituzioni che questa la direzione giusta su quel che riguarda invece i termini di degli stipendi beh io ricordo quando l'abbiamo costruito avevamo anche un'altra opzione quella di schiavi istituire le gabbie salariali non credo che fosse il modo per affrontare questo tipo di discorso dall'altra parte non credo che si possano risolvere i problemi senza dirsi per quali motivi questi problemi esistono quindi e se è vero che ci sono delle difficoltà da parte degli imprenditori a trovare manodopera perché questa manodopera Offerta a cifre che sono inferiori rispetto al settecentottanta euro che la soglia di povertà non è una soglia se ci siamo inventati la soglia di povertà viene calcolata non Banu insomma ed è un dato un dato sul quale si deve provare a portare il Paese
E bene il motivo per cui questa cosa oggi esiste a d'Bava sicuramente approfondita e mandata delle risposte si parlava di salario minimo si parlava di molte cose non c'è importante capire chi ha ragione è importante trovare il motivo a risolverlo
Perché non è giustificabile son d'accordo che ci sono anche altri strumenti son d'accordo che la distorsione di di tanti strumenti perché abbiamo fatto degli ammortizzatori sociali ma siamo sicuri che ne serva conservano così tanti strumenti che non si possono semplificare questo un Paese che ha ventiquattro mesi dinastie anche l'Anas qui è uno strumento sì utilissimo che ne abbiamo utilizzato per non lasciar le persone durante il comico in situazione di povertà e non farmi cambiare uno strumento no perché scadeva l'Anas non gliel'abbiamo prorogata per non farli entrare in una situazione di povertà ecco questi sono ragionamenti che bisogna fare in maniera sicuramente
Adulta sicuramente bisogna pensare a questi scende che ricordo essere proporzionale verrete cittadinanza fosse stato forte ancora più forte avrebbe utilizzato più risorse io penso che non siamo lontani da da lamenta e dobbiamo solo sapere che i Paesi
Grandi come la Germania che sicuramente
Non ha nulla da invidiare litania c'hanno messo dieci anni per fare processi questo tipo quindi è normale come dire fare il ticket
E vedere che cosa funziona e cosa no secondo me per esempio l'altra parte rispondi ora ancora il rapporto diretto con le imprese
Quindi la lo zainetto che noi abbiamo inserito nel regista innalza cioè sono imprenditore prende una persona che oggi prenderà il dito si prende lo zainetto quello con la Brawn ha percepito ed esiste insomma e legislazione vigente può essere ancora migliorato è emesso nel nella direzione di di un imprenditore che ha bisogno di forza lavoro sono moltissime io quello di cui mi rammarico e che non si parla molto dal punto di questa attività sulle politiche attive che le Regioni avrebbero dovuto coordinare e fare con le risorse che gli abbiamo dato perché forse un po'tutti governo le regioni io penso che questo sia te lo so perché abbiamo faticato molte volte a convincere i presidenti anche nelle conferenze a tema politiche
Quindi spero spero che ci si possa convincere tutti che è un processo che non si può fare in solitario lo Stato da solo non non Pavan su questa direzione
Grazie per questa risposta mi sembrava
Insomma mi mi mi colpisce poi quando sentì sentirli parlare nel merito delle cose perché seguendo il dibattito politico da lontano
Sembra sempre un po'generiche un po'ideologico invece è molto concreto mi pare stasera però io volevo andare su una conclusione un po'più politica sì
So che Castelli e il punto è viceministro unico tra l'altro lavoro nel governo quindi immagino andrà cauta però
è una cosa che che che accade dall'inizio negli ultimi negli ultimi periodi o si è accentuata anche perché le elezioni amministrative sono imminenti sono un test politico importante dodici milioni oltre dodici milioni di italiani avvolto all'inizio di ottobre
Però diciamo le fibrillazioni se vogliamo chiamare così della politica sono sempre più forti da parte della lega
Ci sono molti no c'è stato l'attacco alla ministero Morgese ci sono c'è c'è il fino alla passerà alla al vaccino obbligatorio è possibile andare avanti così è una Fisiologia di questa maggioranza perché che che insieme per però obbligo diciamo perché dovevamo attraversare questa fase oppure serve un chiarimento il segretario Enrico letta l'altra sera ha detto secco chiarimento bastare possibile così
Beh insomma quello che è successo l'altra sera in Commissione Affari Sociali sicuramente un fatto grave il decreto Green passa che ora è all'esame della Commissione affari sociali della Camera è stato approvato all'unanimità in Consiglio dei ministri quindi è stato approvato anche dalla lega e l'altro giorno quello che è successo è un fatto grave perché perché la lega a
Votato
Favorevolmente ad un emendamento che proprio abolisce i team passa quindi mi pare come dire un fatto grave perché non puoi dirti leale al governo e poi nel momento più importante nel momento nel quale il provvedimento il provento tra l'altro che ha caratterizzato questi questa parte della della legislatura questa parte diciamo così dell'uscita della pandemia quindi l'utilizzo dei Cream bassa non può pensarsi che lo approvi in Consiglio dei ministri tenti di abolirla in Parlamento insomma non funziona così cioè non è che puoi pensare di fare le parti in commedia tutte le parti in commedia insomma soprattutto in una situazione così complessa come quella che abbiamo descritto finora insomma dove stiamo affrontando ancora la pandemia abbiamo di fronte la ripresa economica stanno arrivando le risorse europee abbiamo grandi sfide
Quello che chiede il presidente Draghi e lo troverei anche normale la coesione
Francamente dire che quei che c'è coesione laddove una forza importante della maggioranza si comporta in quel modo mi sembra un po'difficile quindi credo che abbia fatto benissimo al segretario chiedere che ci sia un chiarimento
Ed è un chiarimento che dovrà arrivare dopodiché nella forma nella modalità non è quello diciamo che conta quello che conta poter fare affidamento su una maggioranza che garantisca quella raggiungimento degli obiettivi insomma dopo non non pensiamo che sia salutare diciamo così affrontare queste sfide
Con le tensioni costanti e continue di chi appunto
Deve sempre mettere in discussione quello che già è stato deciso all'unanimità pertanto abbiamo preso una posizione molto dura perché ripeto di fronte a un comportamento del genere è giusto che si faccia chiarezza
Laura Castelli non so se lei vuole dire qualche cosa su questo perché certo l'errore di governo però è anche un esponente dei Cinquestelle esponente politico voglio dire
A maggior ragione maggior ragione io sono al terzo governo nella stessa carica come dire mi sono allenata in questi tre governi a provare a fare la cosa giusta con il confronto per costruire e quindi dico semplicemente che quando si vogliono fare le cose che si possono fare certe più difficile confrontarsi piuttosto che imporre e imporre la propria visione non è stato mai facile in questa legislatura non è stato ancora la smorfia strategist fratture cioè in questa legislatura il queste maggioranze anzi in queste maggioranze certamente per cui quello che io credo che ci si deve dire chiaramente su questo sono d'accordo
Dove si vuole andare
Siamo davanti a un compito difficile nei confronti di italiani fa capire che cosa succede in un momento complicato che non ha ancora terminato e la responsabilità di chi fa politica chi rappresenta le istituzioni anche quella
Essere compatti per spiegare cose
Non sempre facili e non sempre normali come quelle che stiamo vivendo per cui la il fastidio e l'amaro in bocca
Che insomma condividiamo anche con i colleghi poco questo non rendersi conto che ci possono essere diverse ma sparare sempre con questo modo non aiuta
Per nulla quello che vuoi costruire ammesso che si voglia costruiamo vissute
Senta appunto alla all'inizio di ottobre ci sono queste amministrative che non sono somma sono sono un reale cast politico di per quello che riguarda i vostri due partiti
Insomma c'è c'è competizione coi bisogna vedere che cosa succederà al secondo turno le volevo chiedere che che Panorama si immagina dopo cioè come si immagina lo scenario politico diciamo dopo dopo le do anche dopo i ballottaggi e i rapporti tra partiti in particolare tra tra Pd e Cinquestelle
Mandino detto l'anno scorso alla stessa mostra festa ed è quello che sta succedendo ci sono posti dove abbiamo dialogato abbiamo messo le fondamenta per fare insieme dei percorsi che posso dire sono più difficili a livello locale che a livello nazionale spesse volte perché si hanno anche storie diverse e ogni volta che finisce la legislatura sì azero
Molto
E poi c'è la costruzione un governo esaltante fasi nelle mi comunica molto più complessa quindi laddove siamo riusciti a costruire sulla scia di questo sentimento che noi a livello nazionale abbiamo e anche molto forte l'abbia fatto là dove non siamo riusciti per mille motivi
Sarà per la prossima volta io credo che proseguiremo così
Senza negare che siamo a due anni naturali dalla fine della legislatura nella quale ci dovremmo fare chiaramente delle domande che devono corrispondere a dei temi e delle direzioni importanti per un Paese che si vuole proiettare nei prossimi vent'anni
Cercando di recuperare quello che non ha fatto nel in una visione europea
Per cui su alcune cose siamo ancora un po'indietro rispetto ad altri io sono positiva perché giorno per giorno vedo costruire è veramente mettere mattone su mattone su dei rapporti che costruiscono anche imparando ognuno di noi nel confronto cambi idea migliorava la propria idea perché
Fa proprio quella degli altri insomma è un processo secondo me positivo che appartiene a una fase storica molto importante la quale ci si deve dire che cosa vogliamo costruire e chiudo dicendo che c'è un tema generazionale molto molto presente che riguardava tutta la classe politica di oggi e che alle stesse risposte quindi sul tema dell'azionario spingo molto perché penso che sia arrivato il momento di diessini che c'è
Una fascia di età corposa che ha la stessa
Ha fatto la stessa vita e Fiesta sono finite le Rasmussen sono nati europea che hanno le stesse vedute e visioni e questo secondo me è uno ottimo punto su cui costruire prossimi vent'anni di una politica
Che deve decidere che costa che cosa fare
Debora Serracchiani grazie grazie per questa risposta chi ci ha preceduto su questo palco prima
Non so se Castelli non sarà stata in collegamento perché penso lavorasse c'erano Maria Teresa Meli e Gianrico Carofiglio
La domanda che ha fatto la media alla fine a un politico scrittore Magiste ex magistrato è stata se vede che come inevitabile diciamo il rapporto con i Cinquestelle lui ha detto di sì
I come inevitabile il rapporto tra Pd e Cinquestelle e lui ha detto di sì
La però la domanda è la è la è la stessa che facevo a a Laura Castelli e cioè che Panorama apriranno secondo nelle amministrative e quali saranno i rapporti tra i vostri due partiti
Beh l'obiettivo del Partito Democratico è sicuramente quello di allargare ad andare oltre quello che è il proprio il proprio confine ovviamente siamo partiti da quelli con cui siamo stati più vicini in questo periodo Movimento cinque Stelle in profonda evoluzione cambiamento è comunque quel campo del centrosinistra che abbiamo visto in qualche modo riuscì a mettere insieme in alcune circostanze
Penso Bologna poi penso a quello che siamo riusciti a fare in altre realtà in altri casi non è stato possibile lo ricordava bene Laura Castelli anche perché sul livello locale incide molto del rapporto che c'è stato negli ultimi cinque anni spesso siamo stati su posizioni opposte
Chi è all'opposizione che alla maggioranza e viceversa quindi mettere insieme non è stato semplice però è stato un tentativo fatto un po'ovunque che mi auguro darà anche un riscontro positivo laddove ci saranno i ballottaggi in modo da dare un segnale in questo in questo senso è chiaro
Partiamo anche da posizioni diverso insomma abbiamo costruito percorsi politici diversi abbiamo storie diverse però dobbiamo avere anche la forza e la capacità di capire che nessuno di noi è sufficiente a se stesso
E se vogliamo battere il agli avversari politici e i nostri avversari politici El che sono quelli che oggi sono nel campo del centrodestra sia nella maggioranza di governo sia all'opposizione
Dobbiamo assolutamente aumentare la nostra capacità di attrarre e non solo consenso interesse ma anche capacità veramente
Di riuscire a parlare a quella parte che secondo noi è importante della Società italiana che guarda i valori del centrosinistra non soltanto con Nostalgia Perelli in alcuni versi per alcuni versi ma che guarda come ad una prospettiva anche progressista di costruzione del prossimo futuro insomma ci sono questioni che ci dividono personaggi che ci rendono diverse ma ci sono anche questioni sulle quali il campo del centrosinistra non può non essere un campo del centrosinistra in quale il partito democratico fa la prova parte anche allargando evidentemente
Il la la capacità di
Scusa
La capacità di allargare appunto quel consenso anche cercando di ragionare su come e dove poter dialogare credo che con il Movimento cinque stesse stelle questo dialogo sia non solo una necessità ma anche un'opportunità
Benissimo mi pare che possiamo forse fermarci qua
Grazie grazie Laura Castelli grazie
Grazie veramente grazie presidente nazi piene Antalya gran