Speciale Giustizia

Buonasera a tutti da Lorena Durso benvenuti all'ascolto dello speciale giustizia anche questa sera vogliamo soffermarci su un'udienza su un'ultima udienza del processo d'appello sulla presunta trattativa lasciato mafia processo che volge al termine perché come sapete il venti settembre la corte d'assise d'appello di Palermo si ritirerà in camera di consiglio e noi questa sera vogliamo appunto proporvi l'ultima udienza quella del venti luglio scorso prima della pausa estiva
Ricordiamo brevemente che il processo che iniziato nell'aprile due mila diciannove davanti alla Corte d'Assise d'appello di Palermo presieduta dal consigliere Angelo o Pellino giudice a latere Vittorio Anania e il processo contro gli ex ufficiali del rosso Antonio Subranni Mario Mori e Giuseppe De Donno e contro l'ex senatore Marcello Dell'Utri
Tutti accusati di aver veicolato in tempi diversi le minacce di Cosa Nostra al governo ha lo scopo di imporre iniziative legislative a favore della mafia in cambio della fine delle stragi e gli imputati sono accusati di del reato di Mina devono rispondere del reato di minaccia a corpo politico
Dello stato
E in sintesi la tesi accusatoria si basa sulla convinzione che dopo la strage di Capaci dove perse la vita Giovanni Falcone
La moglie gli uomini della scorta Heroes intavolare una trattativa con da Totò Riina usando come intermediario Donvito Ciancimino l'ex sindaco mafioso di Palermo
Quanto alla posizione di Marcello Dell'Utri di cui questa sera sentiremo l'arringa difensiva dei suoi e legali in particolare del professor Tullio Padovani
Dicevamo secondo la Procura di Palermo tra alla fine del novantatré e i primi del novantaquattro i boss Leoluca Bagarella e Giovanni Brusca
Contattarono Vittorio Mangano l'ex stalliere di Arcore per chiedergli di riferire a Dell'Utri che se non avessero ottenuto
Qualche vantaggio legislativo le stragi sarebbero riprese a sua volta Dell'Utri trasformandosi in cinghia di trasmissione fra corleonesi pezzi delle istituzioni sempre secondo l'accusa avrebbe veicolato la minaccia fino a Silvio Berlusconi costringendolo di fatto a a varare provvedimenti favorevoli a a Cosa Nostra come il famoso decreto Biondi in realtà quel decreto però non conteneva nulla in tal senso
Come sapete
A giugno il sette giugno scorso la procura generale
Di Palermo ha chiesto alla Corte d'Assise d'Appello di confermare le condanne inflitte in primo grado agli in questo processo e in primo grado il Bosso Leoluca Bagarella è stato condannato a ventotto anni di carcere
A dodici gli ex ufficiali del Rosso Mario Mori Antonio Subranni l'ex senatore di Forza Italia Marcello Dell'Utri
E l'ex medico nel fedelissimo di Toto Riina Antonino Cinà otto anni
Invece la pena inflitta all'ex capitano del rosso Giuseppe e De Donno la corte ricordiamo anche questo in primo grado a inoltre dichiarato
Nei confronti del collaboratore di giustizia Giovanni Brusca anche lui imputato per l'articolo trecentotrentotto cioè per minaccia a corpo politico dello Stato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione visto il riconoscimento delle attenuanti previste per i collaboratori di giustizia dunque dicevamo questa sera vogliamo proporvi nell'udienza la prima parte dell'udienza del venti il luglio scorso in questa udienza è stata la volta del collegio difensivo di Marcello Dell'Utri che in realtà ha iniziato l'arringa con l'avvocato Francesco Centonze il l'arringa difensiva il quattordici luglio scorso abbiamo già ascoltato appunto questa udienza del quattordici luglio mentre invece questa sera vogliamo proporvi la prima parte di questa ultima udienza dicevamo prima della pausa
Estiva con l'intervento del professor Tullio Padovani deserto o probatorio dichiarazioni di collaboratori di giustizia contraddittorie
Assurdità inserite nella narrazione per tamponare falle offesa al diritto penale moderno provvedimenti giudiziari rispettati solo se convengono
Non ha risparmiato critiche
Alla sentenza della corte d'assise che condannò a pene come dicevamo pesantissime gli imputati del processo sulla alla presunta trattativa Stato-mafia
Lo sentirete fra poco l'avvocato Tullio Padovani
Legale appunto dell'ex senatore Marcello o Dell'Utri che ha concluso l'arringa difensiva alla dibattimento di secondo grado
A Palermo un'arringa appassionata dedicata a smontare gli assunti del primo verdetto che come appunto dicevamo condannato Marcello Dell'Utri a dodici anni di carcere per la minaccia corpo politico dello Stato
Il professor Padovani ha elencato le contraddizioni insanabili tra i pentiti Brusca è Cucuzza nel racconto dei presunti incontri tra Dell'Utri è Vittorio Mangano mafioso per anni stalliere nella villa di Silvio Berlusconi
Professor Padovani ha detto Cucuzza non collima con Brusca Brusca parla di un solo incontro a marzo mille novecentonovantaquattro prima del governo Berlusconi è parla di minaccia stragista riferita al governo ma se il governo ancora non c'era
Ha detto il professor Padovani mentre Cucuzza riferisce il due incontri tra lo stalliere di Arcore
E Dell'Utri come che Brusca non ne sa nulla giunto il professor Padovani Brusca parla di minaccia esplicita Cucuzza parla di una di un lobbista in azione la verità per l'avvocato padovani lo sentirete fra poco perché appunto sentiremo questa prima le prime due uno ore della sua lunga arringa difensiva a Padovani ha detto la verità è che la prova degli incontri in cui Mangano avrebbe riferito alla minaccia stragista di Cosa Nostra Dell'Utri per indurre a miti consigli Berlusconi
Quindi di fatto farlo trattare non esiste non c'è uno straccio di prova che gli incontri siano avvenuti
E ancora per l'avvocato padovani e la stessa Corte d'Assise a declassare è stata la stessa Corte d'Assise a declassare
La minaccia indicata nel capo di imputazione a semplice pressione se non percepisco la minaccia come posso essere condizionato si è chiesto
Padovani la Corte lega la minaccia ha lo spessore criminale di Mangano una sorta di minaccia incorporata ironizzato
Ma sentiamo dunque la prima parte di questa udienza del processo d'appello Bagarella ed altri sulla presunta trattativa
Stato mafia del venti luglio scorso presieduta dal consigliere
Angelo Pellino all'inizio dell'udienza dopo l'appello della costituzione
Delle parti sentiremo brevemente l'avvocato di Giovanni Brusca l'avvocato Manfredo o affiora un Monti e poi subito
A seguire all'inizio dell'arringa difensiva del professor Tullio Padovani
State comodi processo a carico di Bagarella Leoluca e altri
Aborro dalla Palermo l'imputato Bagarella presente o asta
Benissimo la l'imputata denunziante dei presa all'avvocato Anania che è presente qui now la avvocato Cianferoni che assente Brusca Giovanni assente difeso dall'avvocato a fior Monte che ha presente qui in aula
Da Parma C In Antonino presente
Venisse alla presenta l'imputato è presente l'avvocato a folli assente l'avvocato Giovanni Di Benedetto
De Donno Giuseppe assente difeso dall'avvocato Romito che è presente Dell'Utri Marcello è assente difeso dall'avvocato Centonze e dall'avvocato padovani entrambi presenti
Morì Mario assente difeso dall'avvocato Milio che presente Subranni Antonio assente difeso dagli avvocati Placanica Tognozzi entrambi assenti prontamente reperibile avvocato Basilio Milio mentre per le parti civili nessuno ha presente
Bisogna allora possiamo proseguire la discussione interverrà chi per primo dei difensori
Vero però io signor Presidente col permesso della cortese professor Grosso siccome lo fanno a conclusioni puramente formale avvocato Fiore Monti ma per carità proprio robot pochissimi rovistando alla corte bellicose allora Tremonti per il imputato Bruzi ve Brusca Giovanni
Posso Presidente
Sì signore signor Presidente e signori della Corte concludo che Brusca Giovanni come note come soprattutto risulta dalla sentenza di primo grado
Sì dicevo come come come dire come risulta già eccome soprattutto riportato dalla sentenza di primo grado
Alle pagine da pagina cinque mila duecento i dieci in poi quanto due trattano la collaborazione prestata dal mio assistito
Il Brusca già nell'agosto del mille novecentonovantasei ha riferito circa la minaccia mafiosa che oggetto di questo processo fornendo insomma un'importante collaborazione così è stata definita anzi in un'importantissima collaborazione
E quindi dando dando un riscontro anti
Al fine proprio di una completa l'opera di ricostruzione dei fatti tante che i riscontri non solo ed era sembrato in base alle sue preparazioni ci sono stati ma che nel corso del processo si sono avuti nel giugno scorso il processo di primo grado soprattutto lei
E le intercettazioni ambientali sporti nei confronti dei riflessi e Riina Salvatore all'interno del carcere i colloqui sono come dire un insuperabile un validissimo riscontro a quelle che erano state le propalazioni del Brusca quindi sotto questo aspetto
La Corte la corte di primo grado dal capitolo tre impone né da che né di dare in atto evidenzia quell'importanza a cui facevo riferimento poc'anzi quindi tant'è che per la cinquantaquattresima volta nella storia giudiziaria di Brusca Giovanni è stata riconosciuta l'attenuante speciale proprio in virtù di queste su della serietà della collaborazione e soprattutto della e l'incisività e la ebbe e lì per la determinatezza di queste dichiarazioni
Quindi applicando di quell'attenuante speciale
Tenuto conto che del tempo trascorso quindi della delle caselle con l'applicazione dell'ex articolo otto della legge duecentotré del novantuno che prevede come tetto massimo il termine di ventidue anni e mezzo a Brusca sa dell'economia s'è stata applicata la prescrizione così perché nel frattempo era maturata partendo dall'arresto di Vittorio Mangano in poi sino ad arrivare nell'anno due mila e diciassette
Quindi questo è stata diciamo così il riconoscimento delle conclusioni la sentenza di primo grado dal quale io chiedo la conferma anche in questa fase innanzi a voi quindi concludo rivolsi chiedendo la conferma dalla sentenza di primo grado grazie
Allora adesso prego avvocato padovano grazie signor presidente
Chiedere il permesso di togliere la mascherina che
Veramente un aggravi o per l'oratore di proporzioni piuttosto consistenti perché impedisce un afflusso regolare diaria
Ringrazio
Io compaio fisicamente per la prima volta in quest'Aula e me ne scuso avrei voluto partecipare con maggiore frequenza
Purtroppo le circostanze a tutti note mi hanno fortemente ostacolato ma non mi hanno impedito naturalmente di seguire tutte le fasi di questo processo dirò di più
In realtà di questo processo
Posso dire in qualche modo di essermi interessato da prima che iniziasse
Da prima che iniziasse perché
I temi che sia agitano in questo processo soprattutto ed almeno inizialmente sotto il profilo delle disposizioni applicabili costituiscono
Oggetto di una mia attenzione di una mia riflessione da almeno quarant'anni
E da quarant'anni che mi occupo di questi temi ho fatto parte
Della commissione istituita presso il Ministero di Grazia e Giustizia nel mille novecentottanta e presieduta da Giuliano Vassalli che aveva per oggetto la riforma del Titolo primo del Libro secondo del Codice Penale cioè i delitti politici
Dei quali
Questo processo si occupa per lo meno
Per un essenziale angolo costituito dall'articolo duecentottantanove
Quella Commissione non poté concludere i suoi lavori perché l'Elenco dei membri fu rinvenuto in un covo delle Brigate Rosse il ministro dell'epoca ritenne prudente non consentire la prosecuzione dei lavori
Ma le linee tracciate
Da quella Commissione nel corso di un lungo anno di lavoro sono state poi alla base della riforma del due mila sei la riforma del due mila sei è l'attuazione di quelle linee
Di politica criminale
E su di esse io non potrò in seguito non in trattenermi
Perdonerete questa diciamo banale modesta citazione biografica
Che vorrebbe solo dar conto del particolare interessa e che mi ha orientato poi verso le vicende di questo processo ancor prima che io assumessi
L'incarico di difendere Marcello Dell'Utri l'imputato in nome e per conto del quale io parlo e che assisto non solo per la convinzione che erano
Che sia perfettamente innocente rispetto all'accusa contestata agli ma anche perché una convinzione superiore alla sua stessa posizione miami
Molto superiore
Nata dalla consapevolezza che in questo processo
Me ne sono reso conto
Quando ne ho affrontato le tematiche si agitano questioni di fondo
Che superammo e superano largamente le posizioni dei singoli imputati
Questo è un processo per molti peculiari aspetti di portata storica
Al di là delle sorti degli imputati che pure sono direi la carne viva su cui il processo
Opera ed agisce
Però al di là di questa carne viva che l'oggetto immediato dell'attenzione della cura sta davvero una dimensione che li sovrasta
Questi imputati sono per così dire qui a simboleggiare di una vicenda assai più grande di loro la posta in gioco è più alta perché in realtà in questo processo si tocca
Un punto nevralgico dello stato di diritto
Vedete all'inizio
Io mi sono accostato a queste vicende
Con l'interesse tipico
Del tecnico di diritto penale quale modestamente sono un problema delicato problematico per l'appunto di successione di norme qui veniva applicato l'articolo trecentotrentotto
Ma in realtà
All'origine si sarebbe dovuto applicare l'articolo duecentottantanove del Codice penale poi chiariremo ovviamente meglio di che cosa si tratta e e io mi chiedevo come fosse possibile
Come fosse stato possibile scavalcare l'articolo duecentottantanove che era
La norma vigente al momento del fatto e che avrebbe dovuto costituire quindi il primo parametro
Per definire la rilevanza penale di quel fatto sostituirla dico con l'applicazione direi
Tac cita il riflessa automatica dell'articolo trecentotrentotto
Come se l'articolo trecentotrentotto forse per così dire un successore naturale indiscutibile e indiscusso scavalcando la riforma del due mila sei
Quella che ha limitato la rilevanza
Dei comportamenti di ostacolo al governo al solo compimento di atti violenti come se non fosse esistita
Perché nel due mila sei accaduta una rivoluzione copernicana vedremo di che portata e questa rivoluzione copernicana è stata per così dire
Messa da parte ignorata come se non esistesse
Creando un paradosso un paradosso vistoso un paradosso diciamo che sta sotto gli occhi di tutti che se si compiono atti di violenza per determinare in qualche modo il comportamento del governo
Si incorre in un appena udite udite inferiore a quella che invece si applica per la minaccia perché l'articolo trecentotrentotto è oggi non ieri
Non prima della riforma del due mila sei punito più severamente
E quindi in pratica è ne risulterebbe che si verifica non solo una manifesta in versione la violenza pesa meno della minaccia ma che addirittura
La violenza e non dovrebbe mai
Essere punita nemmeno a norma della disposizione che la preservata nell'ambito della dimensione tipica perché l'articolo duecentottantanove contiene una clausola di riserva e cioè dice salvo che il fatto non sia punito come più grave reato
è combinazione vuole che a oggi
L'articolo trecentotrentotto sia punito più gravemente per cui l'articolo duecentottantanove non si dovrebbe applicare neanche in caso di violenza
Non si applicherebbe in caso di minaccia perché non c'è più nel duecentottantanove e non si applicherebbe nel caso di violenza perché la clausola di riserva
Attribuirebbe al solo articolo trecentotrentotto alla competenza esclusiva quindi la riforma del due mila sei avrebbe avuto una sorta di perfetto abrogativo totale
E la disposizione dettata starebbe lì come un fantoccio a non far niente
Di una inutilità assolta ma è possibile
Ma è possibile che questo si verifichi è sensato
Anche solo prospettato lo tanto poco sensato che la corte d'assise di primo grado come vedremo si è studiata di trovare un espediente ermeneutico che francamente
Mi si passi l'espressione da segno della croce proprio un espediente armena è un tipo che più espediente di così non si potrebbe immaginare
Vedete al di là di questa questione che pure
Sarà oggetto di disamina
Come dicevo
Il problema è più elevato
Perché
Si tocca un nodo nevralgico per lo Stato di diritto
La questione della successione di norme cioè il problema della disposizione applicabile
Non è un problema appare parte non è la coda
E c'è da ultimo vediamo un po'se applichiamo Luna se non l'applichiamo discutiamo tecnicamente di quale sia la disposizione applicabile no
Non è un problema parti
è parte di un problema assai più complessa o è assai più drammatico
Perché è la spia
Di una faglia che può spalancare una borragine
Detto in sintesi si tratta di stabilire e io cercherò di dimostrarlo
A chi in questo ordinamento appartiene la sovranità e ditemi se è poco
Peso le parole perché le parole hanno un peso male uso credo morto a proposito è mi sforzerò di dimostrarlo
Ma per impostare
Seriamente
Quello che è
Il problema iniziale
Lei Cska per così dire l'aggancio
Il motivo primo di interesse
Quello che addirittura precede l'inizio del processo per me cioè il problema dei rapporti tra l'articolo trecentotrentotto all'articolo duecentottantanove che poi assume connotazioni così intense
Così pesanti in questo processo
E si deve
Presupporre
Che sussistano i fatti cui le norme dovrebbero essere applicate
è necessario che
Esista nell'ipotesi una minaccia
Che qualcuno l'abbia proferita che qualcuno l'abbia recepita che in mezzo ci sia un tramite che la riporta
Tutto ciò che il capo di imputazione originariamente delineata la minaccia stragista formulata da Brusca e Bagarella comunicata
Attraverso Mangano a Marcello Dell'Utri e da Dell'Utri poi al presidente Silvio Berlusconi
Ma
Questo il punto
Il capo di imputazione ha una sua chiarezza ci racconta una storia in sintesi
Ma all'esito del processo di primo grado che cosa rimane di questa storia
E soprattutto in che modo
In che termini questa storia risulta convalidata dalle prove
Ora
è un problema delicato perché le norme sono in corrispondenza di
Di univoca con il fatto S rappresentano le norme rappresentano il senso delle cose
Solo se corrispondono alle corse perché se non vi corrispondono non rappresentano niente rappresentano qualche cos'altro ed è quello che è accaduto in questo processo
Fino alla sentenza di primo grado
Quindi non potevo non posso non occuparmi
Preliminarmente anche di questo cruciale aspetto Dick fatti stiamo parlando perché se no vuole reine le nuvole
E
Lo stesso collegio che ora pazientemente mi ascolta si sentirebbe trasferito in un mondo astratto
Fuori dalla realtà
Ho non precisamente agganciato ad essa e invece noi alla realtà dobbiamo stare agganciati perché le norme corrispondono era presentano il senso delle cose solo se in effetti mi corrisponde
Ora
La difesa
Rappresentata
Dal professor Centonze che non è soltanto per me valoroso collega molto molto molto di più più valoroso collega
Non dico quanto mai molto di più
Direi che nell'atto di impugnazione nella discussione del quattordici luglio
Mostrato direi
Tutte le deficienze nessuna esclusa
Della sentenza di primo grado
E a posto
In piena luce il passaggio dell'originaria contestazione è un fatto che sostanzialmente diverso attraverso una sorta di processo di rarefazione dire
E come se il passaggio fosse avvenuto attraverso una sorta di deserto probatorio in cui dei macigni che prima dovevano esserci ora rimangono soltanto alcuni sassi sparsi
Questo processo di rarefazione vede
Passaggi diciamo drastici radicali nella connotazione del fatto di minaccia tra stragista non si parla più
Si parla di richieste di informazione di tentativi di pressione di sollecitazioni che sarebbero formulati da Vittorio Mangano Ames a Marcello Dell'Utri nel corso di due presunti incontri vedremo di che si tratta
Uno del luglio o dell'altro del dicembre del mille novecento
Venti qua novantaquattro
Quello che secondo la stessa sentenza di primo grado e certo che questi incontri non hanno avuto ad oggetto la rinnovazione da parte di Vittorio Mangano della minaccia stragista
La Corte lo nega decisamente non risulta che sia stato dato specifico incarico a Mangano di ricordare la pregressa minaccia genericamente indirizzata alle istituzioni e quindi al governo in carica e che dunque Mangano
Abbia effettivamente ha ricordato al suo interlocutore la minaccia medesima
Nel momento in cui se non sollecitava l'adempimento degli impegni presi durante la campagna elettorale quantomeno chiedeva notizie dei suoi provvedimenti promessi
Ebbene
La minaccia stragista lo dice la Corte d'Assise di primo grado quindi secondo il lattine tra ex ore tuo i te io pudico ti giudico da ciò che il PC
La minaccia stragista è scomparsa dallo scenario
Si tratta di richieste di informazione
Di tentativi di pressione per la verità come vedremo
Le fonti di queste qualificazioni tentativi di pressione sollecitazioni sono labili
Cucuzza non usa mi pare espressioni di questo tipo quindi sono il frutto di una ulteriore interpretazione
Di ciò che non è esplicito ma implicito è ritenuto come tale dalla corte d'assise
Ma comunque la corte pur costretta a vedere il campo sgomberato
Dalla minaccia stragista insiste sulla circostanza che si tratterebbe di fatti penalmente rilevanti e a norma dell'articolo trecentotrentotto perché dotati
Di un'obiettiva ma anche concreta attitudine ad intimidire in The morire il destinatario finale
Per cui non si dovrebbe poter dubitare circa la natura di minaccia di una simile sollecitazione
Quindi non non potrebbe esserci il dubbio non può essere dubbio la Corte di primo grado usa spesso a questa espressione non si può non non può esservi dubbio insomma rafforza come la parola una certezza che non hanno ai fatti
E non si può dubitare non vi può essere dubbio che l'azione letterale di Vittorio Mangano
Su incarico di Leoluca Bagarella e Giovanni Brusca indipendentemente dal tipo di approccio attuato nei confronti di Dell'Utri
Eventualmente anche ostentatamente amichevoli stante i temporalmente lunghi
Comuni trascorsi avesse in sé è un indiscutibile ecco è indiscutibile quindi non si sa di cosa discutiamo a indiscutibile attitudine ad intimorire
Oggettivamente percettibile Daccico
Ora questo
E il quadro di sintesi
La conclusione
Raccontata in poche parole
Come le battute della sentenza stessa
è una sintesi
Rapida appunti teca nella sua scansione cara composta però da quattro cruciali passaggi
Sono quattro letta e su ciascuna di queste tappe bisognerà spendere qualche parola
Perché sono le tappe ricostruttiva del fatto del fatto di cui discutiamo del fatto a cui dovrebbero applicarsi
Le disposizioni di cui discutiamo trecentotrentotto prima il duecentottanta no
Passaggi Coluccia alle
Che si dispongono
In via gradata nel senso che se non si supera la prima tappa così prosegue è già finita la corsa
Ogni tappa segna un traguardo fatale perché se non si va oltre e non c'è altro di cui discutere noi vedremo che alla prima tappa
Il giro dovrebbe fermarsi se lo proseguiremo sarà solo per dimostrare che ad ogni tappa
Ad ogni tappa il giro dovrebbe fermarsi definitivamente gialla prima manca la seconda ma anche alla terza e infine anche alla quarta
Quali sono
Le quattro tappe prima tappa
Mangano incontra Marcello Dell'Utri nel mille novecento novantaquattro tra il maggio che il dicembre
E cioè durante la vigenza del governo Berlusconi
Punto secondo tappa seconda
Mangano che cosa comunica a Dell'Utri nell'ipotesi che quegli incontri siano avvenuto
E terza tappa
Che cosa Marcello Dell'Utri riferisce sei riferisce al presidente Silvio Berlusconi
E infine quarta e ultima tappa
Il presidente Silvio Berlusconi è in realtà il governo della repubblica italiana che è il destinatario della minaccia percepisce la portata minatoria di ciò che gli viene comunicato
Perché solo
Dopo avere superato queste quattro tappe si può ragionare sulla applicabilità o non applicabilità dell'articolo trecentotrentotto
Che si riferisce per l'appunto all'uso della minaccia nei confronti di un corpo politico amministrativo giudiziario
Come ben sapendo
Ma queste tappe vanno percorse rapidamente naturalmente io cercherò di non ripetere un cammino che
E il professor Centonze a
Con l'ampiezza che caratterizza la sua difesa già percorso io
Voglio trarne una rapida sintesi talmente concentrata e puntualizzata sul fatto da consentire con evidenza di cogliere quali sono i punti definitivi perché essenziali
Di questa contestazione mossa a Marcello Dell'Utri
Punto primo
Ma le hanno incontra Dell'Utri nel mille novecentonovantaquattro il Maggio e il dicembre
Ora
è appena il caso di osservare che all'esito di
Di anni d'istruttoria dibattimentale e anche in seguito alla rinnovazione
Compiuta in questo giudizio di appello
L'unica fonte
Che riferisce direttamente
Di questi incontri a Giovanni Brusca
Nel corso se non vado errato dell'udienza del dodici dicembre del due mila tredici perché è lui che parla dell'incarico concordato con Leoluca Bagarella
Di prospettare
Mediante Vittorio Mangano e rivolgendo sì direttamente a Marcello Dell'Utri un ricatto stragista da porgere al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
Quindi è questa la foto
Ora
A prescindere dal contenuto delle dichiarazioni e come diciamo termine di valutazione pregiudiziale della loro attendibilità bisogna ha prima di tutto rivolgersi
Alla cronologia dei fatti
Giovanni Brusca
Colloca i fatti in funzione di due circostanze oggettive o meglio rappresentate come oggettive soltanto una o due veramente che rappresenterebbero il sussidio della memoria
Quand'è che
Mandano ha ricevuto questo incarico
Dice Giovanni Brusca mi ricordo di avere avuto l'idea di utilizzare Mangano come Messaggero per dell'Utri da un articolo pubblicato dall'Espresso che
Raccontava dei rapporti tra Berlusconi Dell'Utri mandano uno degli articoli dell'Espresso su queste problematiche
Prima circostanza seconda circostanza la concomitanza
Del resoconto compiuto da Vittorio Mangano circa l'incontro avvenuto con Marcello Dell'Utri circa quindici giorni dopo l'incontro
Con un donativo che Giovanni Brusca avrebbe effettuato a Vittorio Mangano di carne di vitello
Compendio di un furto di vitelli in danno di un tal Toia avvenuto e qui la data è certa i primi di ottobre il sette o l'otto ottobre del mille novecento novantatré
Queste due circostanze sono gli agganci della memoria gli ancoraggi
Ora
Sì l'ho vista L'Espresso ha pubblicato alcuni articoli
Uno in marzo due mi pare in aprile che trattano di questi temi
Ma Giovanni Brusca non è riconosce nessuno dice
Sarà non si pronuncia su nessuno di essi che e anche abbastanza strano che se è l'articolo che gli ho dato lo spunto il fatto che non li riconosca lascia un po'perplessi
E
Mentre invece c'è l'altro aspetto quello dell'ottobre
Ora i due riferimenti Crihan cronologici sono drasticamente dissonanti
Non combinano tra loro
Perché il furto nell'ottobre
L'articolo e nel marzo nell'aprile e quindi come si fa a mettere il Donativo di carne avvenuto quindici giorno dopo l'incarico
Se il furto è avvenuto nell'ottobre
Evidentemente i conti non tornano perché c'è un vallo di sei mesi per lo meno tra un fatto e l'altro
Qui si inserisce direi una simpatica congettura della corte d'assise vorrà dire dice che in realtà Brusca ha donato la carne congelata
L'aveva evidentemente congelata in ottobre e ne ha fatto dono a Mangano sei mesi e mezzo dopo quando è venuto
A render conto dell'incontro effettuato con Berlusconi visto che la sollecitazione a rivolgersi a lui derivava dalla lettura di un articolo pubblicato sei mesi dopo il furto
Tra in realtà questa congettura
Non è soltanto X sei
Inammissibile perché la congettura rappresenta un'ipotesi che
Astrattamente idonea a spiegare un certo fatto ma
è
Non riconducibile ad alcune elemento oggettivo è una mera ipotesi c'è una supposizione sganciata da qualsiasi fatto
Già questo la rende inammissibile
Perché le congetture non possono avere spazio in un giudizio di responsabilità penale ma tantomeno in questo caso perché la congettura è smentita da Brusca spesso
Perché Brusca riferisse testualmente che il periodo di questo fatto e cioè l'incontro con Mangano
è avvenuto in concomitanza nella vicinanza di questi stop forzato
Quindi è il forte no che aggancia il tempo no no tanto il dono della carne il dono della carne è agganciato al folto perché il dollaro avviene
In concomitanza nella vicinanza di questo fatto dell'incontro comma quindi Brusca questa congettura la demolisce aprirò
Naturalmente non è l'unico elemento diciamo così di perplessità che le dichiarazioni di Giovanni Brusca sul Titano perché
Sembra strano che un uomo dello spessore di giovani privi Brusca e della diciamo nella rilevanza assunta in Cosa Nostra dovesse ispirarsi a un settimanale alla lettura di un settimanale
Ritrovato per caso in una stalla per farsi venire in mente che Mangano conosceva Dell'Utri e che quindi poteva essere utilizzato per arrivare a Berlusconi anche qui bisogna metterci d'accordo
Se è vero questo bisogna riconoscere che senza questa sollecitazione Marcello Dell'Utri è talmente fuori
Del quadro che ci vuole per l'appunto uno stimolo ad hoc
A sentir Cucuzza invece è vero l'inverso
E cioè che si sapeva che Dell'Utri conoscesse Mangano
è la stessa sentenza poi pretende arbitrariamente in costava in contrasto con la sentenza della Corte d'appello di Palermo del due mila dieci di riportare presunte attività
Di Marcello Dell'Utri
Con Cosa Nostra in forma di pagamento od altro per conto di Silvio Berlusconi
In epoca successiva al novantadue ciò che la sentenza di Palermo del due mila dieci confermata dalla Cassazione nel due mila dodici esclude tassativamente Marcello Dell'Utri è stato assolto perché il fatto non sussiste
Dall'accusa di concorso esterno con Cosa Nostra quindi qui bisogna che la sentenza si metta d'accordo con se stessi e in qualche modo
Perché
Se è vero quel che seguita ed è che sia vero allora non è vero quel che racconta Brusca
Ma se è vero quel che racconta Brusca allora bisogna dare atto che Marcello Dell'Utri non c'è incastrava talmente niente in quel contesto che chi voleva articolo dell'Espresso per sollecitare un capomafia
No guarda un po'che illuminazione già ma guarda mandano lo conosco Dell'Utri ha ha detto il giornale che lo conosce facciamo subito così
Se è vero questo
E allora
Ridisegniamo anche il ruolo di Luca
Ma vedete che le dichiarazioni di
Di Giovanni Brusca
Risultano comunque
Niente di plausibilità
Per una ragione di fondo
Che a voler ignorare
Le contraddizioni
E le assorbita
Inserite in questa narrazione l'assurdità per esempio della carne congelata nulla dice luglio ovviamente la dice la corte d'assise per tamponare alla bello meglio una falla che diversamente è grande come una casa
Ma a prescindere da tutto questo siamo fuori contesto
Stiamo parlando di un'epoca in cui Berlusconi non era Presidente del Consiglio lo diventerà maggio
Quindi il presunto incontro di cui parla Brusca non può essere avvenuto mentre Berlusconi era presidente del consiglio e allora
Ecco perché la sentenza dice poi che non c'è prova che sia stata trasferita la minaccia stragista è ma se non c'è prova che sia trasferita la minaccia stragista è proprio perché Brusca
Racconta una storia che non collima come una ricostruzione di questo tipo informa plateale quindi la stessa sentenza ne è consapevole senza dirlo
Ma in realtà ammettendolo per implicito
Ma l'altro pilastro
Se così si può dire
Sedi pilastro si può parlare
Su cui dovrebbe ergersi la prova di incontri tra Vittorio Mangano e Marcello Dell'Utri mi pare questa volta Como dovrebbe ritrovarsi nelle parole di Salvatore Cucuzza
Che avviene sottoposto a una operazione di vernissage tre inverni Sacha o di riciclo a seconda dei punti di vista
Perché le sentenze di Palermo Corte d'Appello del due mila dieci confermata sul punto esplicitamente dalla Cassazione del due mila dodici
Condannano Cucuzza condannano in senso metaforico cioè censurano Cucuzza per insanabile contraddittorietà e per riferimenti cronologici palesemente errati quindi
Dichiarazioni del tutto inattendibili
Queste dichiarazioni vengono tuttavia recuperate voi sapete anche perché accenneremo tra breve dalla Corte d'Appello di primo grado
E ma diciamo reinterpretando il contenuto dei messaggi che Marcello Dell'Utri avrebbe ricevuto in consegna
Per riferirli poi a Silvio Berlusconi a questi tentativi di pressione richieste di informazione
Sollecitazione
Insomma quel che Cucuzza Adeline Rebbe non in questi termini perché le sue parole non si esprimono in questi termini nell'interpretazione che la corte d'assise da dei riferimenti vaghe e generiche che e generici che Cucuzza
Utilizza per descrivere
Questi
Questo incarico e questi incontri
Che ne scaturisce una specie di figura di di lobbista un agente di influenza vai un po'ai senti che aria tira questo sembra il succo del discorso
Ma al di là di questo
E se lo si assume come prova positiva degli incontri e vedremo che assumerlo come prova positiva degli incontri è davvero questione molto ardua e difficile bisogna anche al somalo come prova negativa della minaccia beh certamente Cucuzza di minaccia comparto
Ora come mai Cucuzza riaffiora all'orizzonte
Le ragioni di questo recupero sono labili ma sono basate soprattutto sulla diciamo
Sul riferimento che Cucuzza compirebbe a taluni provvedimenti di cui avrebbe sentito parlare
Si dice si tratta di riferimenti tecnici quindi li può avere o appresi soltanto da Marcello Dell'Utri ora su questo punto cioè sul contenuto
Dei provvedimenti si è lungamente intrattenuto il professor Centonze io non voglio tediarvi con una ripetizione
Questi riferimenti sono i riferimenti o assolutamente errati o comunque desumibili da fonti non specialistiche nomi diciamo singolarmente individuabile
Al di là di questa analisi
Il punto fondamentale
Ed è veramente secondo il mio punto di vista l'elemento centrale della questione
Cucuzza
Non combina con Brusca
Brusca parla di un solo incontro a marzo del novantaquattro quindi prima del governo Berlusconi
Non è ovviamente coerente con se stesso perché parla
Di una minaccia stragista che doveva essere riferita al Governo ma se il governo Berlusconi non c'era di che minaccia si è parte
Cocuzza invece di incontri cena due ma in date diverse
Mentre il governo Berlusconi in carica è strano
O non è strano ditemelo voi che Brusca non sappia nulla di questi incontri
Nulla
Così come Cucuzza non sa nulla del primo quindi sono tre incontri che stanno in orizzonti separati uno fuori dal governo due nel governo
Ma chi era più interessato a sapere degli incontri tra Giovanni Brusca perché era o non era il più interessato e lo dichiara lui era interessantissima non sa nulla degli incontri di cui parla poco
E mentre Brusca poi riferisce che
Si trattava di trasmettere una minaccia anche se in anticipo sui tempi ma una vera minaccia una minaccia stragista
Vai a dire a Berlusconi che noi continuiamo con le stragi
Cucuzza invece delinea una specie di lobbista in azione
Tentativi di pressione informazioni sollecitazioni
Cioè vai un po'a sentire che aria tipica
Ora io
Non mi occupo da oggi neanche di questo di collaboratori di giustizia
Tra i miei trascorsi cioè lungo periodo al ministero della giustizia mi è capitato negli anni ottanta
Di seguire molto molto molto da vicino la prima legislazione in materia di collaboratori nell'ambito della criminalità terroristica
Senza iattanza ma anche senza falsa modestia posso dire che alcune di quelle disposizioni le ho scritte io
E potrei dire quando come e con chi
è una materia quindi
Che ho vissuto dalle origini e che mi ha accompagnato anch'essa da quarant'anni l'ho raccontata ai ragazzi all'università e gli ho raccontato
Che
Il criterio basico utilizzato dalla giurisprudenza per valutare l'attendibilità è la cosiddetta convergenza del molteplice
Criterio di base della valutazione dei collaboratori quando riferiscono di un medesimo oggetto se dicono lo stesso indipendentemente l'uno dall'altro
Vorrà dire
Che si tratta della verità
Ora
Io debbo essere sincero non ci ho mai creduto molto alla convergenza del molteplice perché
La moltiplicazione di un errore o di una falsità
E non può convertirsi miracolosamente in verità
Sarà pratico
Ritenere che si converta semplificherà la vita però
Francamente non è piste molo Gica mente corretto perché se lo fosse
Noi avremmo raggiunta la prova certa che esistono i dischi volanti
Perché c'è la convergenza del molteplice
Mentre i dischi volanti
Fino a prova contraria non esistano chissà forse sì forse no con la convergenza del molteplice però esistono sicuramente
Ma cui in cui al di là delle mie ubbidire
E di quello che posso pensare io di questo criterio è un criterio pratico che magari qualche volta funziona anche però per farlo funzionare ci vogliono delle precondizioni molto molto precise ma quasi
Qui dove starebbe la convergenza del molteplice
Quindi dimentichiamoci diciamo gli sbandamenti che questo criterio può consentire andiamo proprio al soldo questo Mestalla convergenza del molteplice
Perché vedete
Per stabilire la convergenza bisogna avere un punto di riferimento comune rappresentato da una sorta di asticella che segna il livello di astrazione al quale si è disposti ad arrivare per stabilire la convergenza
Due persone dicono che Tizio è stato ucciso da Caio beh questa è una convergenza ma se poi le due storie sono che Tiziano ammazzato impicca dopo quell'altro ammazzato
Sparandogli ecco che la convergenza già non c'è più
Ora se io l'asticella l'affisso al livello massimo di astrazione dico che raccontano la stessa storia si scende a un livello più concreto è già la storia non è più la stessa
E in questo caso certo che tutti e due Cucuzza e Brusca parlano di incontri
Però si tratta di incontri completamente diversi è si tratta di incontri che hanno un contenuto diverso e si tratta di incontri che hanno tempi diversi
Allora
Dove sta il livello di coincidenza
Per poter applicare la convergenza del molte del molteplice bisogna che il livello di coincidenza
Si collochi al punto in cui si tratta
Di confermo il genere sugli elementi del fatto storico che Saro no no per integrare la fattispecie penale in tutte le su specificazione
Tipica e circostanziali
Perché è questa la concordanza se no siamo in presenza di quadri narrativi fatalmente diversa
Qui abbiamo quindi
No la convergenza del molteplice ma la divergenza del molteplice
E
E allora
Se abbiamo la divergenza del molteplice dobbiamo concludere che si tratta di dichiarazioni inattendibili
Ecco che il primo
La prima tappa del cammino delineato le famose quattro tappe già si ferma però abbiamo prova degli incontri
E quindi qui dovremmo fermarci fine della corsa
Non c'è
Una vera prova ma neanche uno
Mimmo straccio di prova che gli incontri siano avvenuti
Diamo per supposto
Perché le tappe li vogliamo percorrere tutte comunque
Io amo per supposto che effettivamente
Si possa dire che
Mangano ha incontrato Dell'Utri
è che egli abbia parlato parlato per dirgli cosa
Ecco a questo punto abbiamo assistito
A quel processo di edulcorata sì o no e che la minaccia di cui parlavo prima a questo punto ci troviamo in presenza di una trasformazione vera e propria della minaccia che viene
Deprivata delle sue componenti tipiche cioè di quei requisiti che ne identificano la natura cioè una minaccia non è che si
Identifica per così dire ad occhio si identifica in base a due fondamentali elementi
La necessaria manifestazione esteriore di un comportamento
Che può realizzarsi sia con le parole sia come gesti o a che significativi
Idonei ad evocare una conseguenza ingiusta contraria addirittura
è in secondo luogo
Se questo è sul piano della condotta sul piano dell'evento è necessario la concreta idoneità di tale comportamento a condizionare la libertà morale dal soggetto che la riceve
Una idoneità che passa necessariamente
Incontrovertibilmente attraverso la percezione da parte del suo destinatario si non percepisco la minaccia come faccio a essere condizionato tutt'al più potrò parlare il tentativo di minacce una minaccia
Quindi
Assistiamo in questo processo di edulcorata Silone
Del contenuto del messaggio che in ipotesi Mangano avrebbe trasmesso a Marcello Dell'Utri
Sia sul versante della condotta sia sul versante dell'evento di pericolo perché la condotta da cosa viene sostituita
Cioè qual è l'elemento che rende tutto intimidatorio
Ci sono gli atteggiamenti a anzi dice magari sarà stato anche amichevolissimo cordialissimo è lo spessore criminale di Vittorio Mangano
L'espressione testuale lo spessore criminale
Quindi la minaccia deriva dallo spessore criminale
Che di per sé evocare è un male ingiusto quale che sia il tenore delle parole e degli atteggiamenti tenuti
Quindi se parla
Un soggetto che appartiene a Cosa Nostra tutto quello che dice e minacce perché lo spessore criminale è connaturato alla persona quindi la minaccia gialla incorporata
Vogliamo dire che così va bene
Dobbiamo però elaborare diritto penale a sé stante
L'evento di pericolo
E c'è il l'idoneità
A condizionare il soggetto passivo
E non è più valutata in questa prospettiva nella prospettiva della corte d'assise di primo grado in concreto
Ma
è in termini virtuali
Un po'di dici prescinde dalla verifica della percezione da parte del destinatario
E del resto
Prescinde dalla verifica come vedremo e la trasmissione del messaggio del Dell'Utri e Berlusconi ma
Prescinde dalla verifica della percezione da parte in ipotesi di Dell'Utri di questa portata minatoria ci si limita a postulare la nel Messaggero il Messaggero eh dotato di uno spessore criminale che surroga la cordata lei Torrita tutto cioè è tutto lui
Io mi chiedo
Da modesto cultore del diritto penale ma che cosa resta che cosa resta del diritto penale moderno in un atteggiamento interpretativo di questo tipo
Ma che cosa resta
Cioè non resta niente
Ci sono tutte affermazioni non falsificare avvilente
Che strumento no io per contrastare affermazioni di questo tipo
Posso contraddirla allo spessore criminale Malta il Viminale porta la condotta e portante l'idoneità intimidire allora è finita come si muove mandano ce l'abbiamo
Incorporata
L'abbiamo bisogno più di niente
In questo modo salutiamo il diritto penale moderno lungamente gli diciamo addio
Han fatto eh
E ci accostiamo alla terza tappa perché già la prima non l'abbiamo superata la seconda e e la superiamo soltanto se
Salutiamo da lontano il diritto penale moderno e gli diciamo addio adesso arriviamo alla terza tanto
Perché il minacciato e non è Marcello Dell'Utri non è lui che bisogna intimidire
E
Silvio Berlusconi ma non Silvio Berlusconi in quanto Silvio Berlusconi come presidente del Consiglio è in realtà il governo della repubblica
Cioè qui siamo quindi al terzo passaggio
Marcello Dell'Utri
Ha riferito e se sì che cosa ha riferito a Silvio Berlusconi perché
Non si tratta di un ammennicoli o accessorio dice Obama quante quante esigente questo avvocato difensore come come si attarda nelle minuzie questa non è una minuzia e la consumazione della minaccia cioè io De devo identificare il momento consumativo della minaccia la minaccia finisce quando ha comunicata Berlusconi quindi non è un momento
Direi trascurabile accidentale Secchia eccelse non ce ne faremo a meno
Perché senza questo tutto collassa in un buco nero
E su questo tema la corte
Colta da come dire
Un sussulto di sincerità absit iniuria verbis ovviamente
Perché testualmente scrive non bene e non può esservi prova Diretta sull'inoltro della minaccia da Dell'Utri e Berlusconi perché soltanto l'uno o l'altro possono conoscere il contenuto dei loro colloqui
Però
Non c'è prova diretta
Ora qualche prova c'è
La Corte d'Assise in una sorta di evocazione finale prospetta testuale
Ragioni logico fattuali che conducono a nord dubitare
Che Dell'Utri abbia effettivamente riferito a Berlusconi quanto di volta in volta emergeva dai suoi rapporti con la torcia azione mafiosa Cosa Nostra mediata da Vittorio Mangano a
Qui ti volevo voce dal Sen fuggita
Stiamo facendo un processo per concorso esterno
Non stiamo più parlando
Di Dell'Utri che riferisce un messaggio specifico a Berlusconi
Stiamo parlando di uno che ha rapporti con l'accettazione mafiosa Cosa Nostra non ci importa che la corte d'assise di Palermo abbia detto che a partire dal novantadue non esiste questa prova
E non importa che abbia assolto da questa imputazione di concorso esterno Marcello Dell'Utri perché il fatto nato il triste non importa perché qui parliamo
Di rapporti con l'associazione mafiosa Cosa Nostra e siccome ci sono questi rapporti
Che la corte ovviamente non declina ma presume
Allora si potrà mai negare che nell'ambito di questi rapporti di queste intese cordiali Dell'Utri abbia riferito tra l'altro anche dei suoi contatti comandano ma lo vedete dove sta la sovversione della ragione
La follia ermeneutica
Perché di follia ermeneutica si tratta si tratta di presupporre una circostanza che è esclusa da una sentenza che non è provata in questa si tratta di un tema specifico di prova
L'ha detto non l'ha detto ci dice figuriamoci se non gliel'ha detto
Figuriamoci
Aveva i rapporti con l'associazione Cosa Nostra e quindi
Pagina quattro mila novecentottantatré
Processo per concorso esterno
è quello che si è voluto fare a Marcello Dell'Utri
è una revisione in peius della sentenza assolutoria del due mila dieci
Quindi sarebbero queste le ragioni logico fattuali ma
Direi che evocare questo termine
Ma un po'sussiego Boso è un po'criptico perché omelette a mio modesto avviso le ragioni fattuali se ci sono sono fatti sono forti
Quindi se ci sono ci sono fatti da dimostrare era azioni logica da esporre con ragioni logico fattuale
Ma in realtà si tratta solo di un amalgama di supposizioni precarie di preso posizioni disinvolto
Perché
La presupposizione implicita anzi esplicita nel brano che vi ho poc'anzi richiamato
Perché Marcello Dell'Utri avrebbe sempre operato come intermediario tra gli interessi di Cosa nostra gli interessi di Berlusconi
E come dimostrato e qui ritorna la sentenza dal ricordato esborso da parte delle società facenti capo a Berlusconi medesimo ingenti somme di danaro poi effettivamente versate a Cosa Nostra
Quello è un capitolo che riguarda la sentenza di Palermo
Che si ferma al novantadue è dichiara che dopo il novantadue no non c'è alcuna però il fatto non sussiste
Come che
Improvvisamente il mondo si capovolge io francamente
Resto perplesso ma più che perplesso
Debbo essere sincero a un pochino indignato sì come come cittadino ma non come difensore di Dell'Utri soltanto
Ma come cittadino ma si può fare così
Ma è possibile questo modo disinvolto
Di trattare le decisioni giudiziali assumendole per la parte che conviene negando la per quel che non conviene possibile tutto questo
Non è possibile
Quindi
Ciò che la ragione non volle ragioni di cui parla la Corte d'Assise Mallare maggiolone ci dice
In base a ciò che è stato accertato in questo dibattimento tenendo conto di ciò che è stato incontrovertibilmente accertato nei precedenti ad opera delle sentenze che si sono occupate del concorso esterno è che non possiamo dire
Se
Marcello Dell'Utri ha riferito queste presunte pressioni informazioni
Per la verità non possiamo neanche dire che lei abbia ricevute ma questa è la seconda tappa qui stiamo parlando della terza perché abbiamo deciso di fare tutto il giro anche se
Ad ogni tappa dovevamo fermarci e dire qui chiudiamo perché non c'è
Più filo da torcere
Il filo è già finito senza procedere oltre ma ogni volta il filo si interrompe
Quindi men che meno possiamo dire che cosa e come abbia riferito
Mentre è meno
E arriviamo alla quarta tappa
All'ultima tappa
Perché a questo punto bisogna che l'ha portata intimidatoria presunta in funzione dello spessore criminale in funzione di tutte queste diciamo fantasia ermeneutica ricostruttive
Sono state sparse lungo la motivazione della sentenza adesso bisogna però affrontare il quesito cruciale
Berlusconi in ipotesi in ipotesi più che dei media
Percepisce la portata minatoria
Di ciò che Mangano avrebbe comunicato
Percepisce quindi questa portata minatoria soprattutto è questa portata minatorie permane nel messaggio che Marcello Dell'Utri gli comunica
Vedete quanto lungo e quanto Guasco deve essere
Il cappio al quale si pretende di impiccare un uomo bisogna continuare
A presumere la presunta
Qui
Nel momento in cui si interroga sull'attitudine minatoria della sollecitazione di Mangano rivolta al destinato aria finale al capo del governo qual non sappiamo se è giunta ma dobbiamo presupporre che gli si è aggiunta questa sollecitazione la sentenza
La
è poca
In modo
Evento Orio risolutivo è francamente francamente devo dire anche un po'risibile e vedremo perché
Che
Questi tentativi di pressione comunicati da Dell'Utri dopo averli ricevuti da Mangano a Silvio Berlusconi sarebbero certamente
Dotati di idoneità minatoria
Per che
Udite udite per l'uomo medio anche la mera sollecitazione di un mafioso come Mangano sarebbe sufficiente a condizionare la libertà di autodeterminazione
è l'uomo medio
Cioè Silvio Berlusconi e c'è l'uomo medio
E l'uomo medio si intimidisce anche Silvio Berlusconi che è un uomo medio si presume si intimidisce
Ma scusate
C'è un limite a tutto
A tutto c'è un limite primo
Andiamo con le cose serie
L'applicazione del parametro dell'home dell'uomo medio eh del tutto opinabile censurabile anche quando si discute di una minaccia rivolta un singolo individuo
Perché come
La Suprema Corte di Cassazione insegna
E insistentemente è necessario contestualizzare latto il messaggio minatorio perché rilevarne l'offensività
Postula tener conto di tutte le circostanze del caso concreto
Se è un omino mingherlino rivolgendosi a un gigante palestrato lo minaccia di picchiarlo
Con voce stridula e adirata è sarà difficile pensare che si tratti di una minaccia dotata di idoneità intimidatoria se l'uomo raggiunto da questo messaggio con una mano sola è in grado di schiacciare l'omino
Difficile pensarlo bisognerà tener conto del contesto e valutare se quell'omino non sia turbato psichicamente nel proferire una minaccia così assurga incongrua nei confronti di una persona
Alla quale non può rivolgersi con le mani perché viene fermato prima da un braccio più lungo della sua gamba quindi
Il contesto è fondamentale
Poi qui non stiamo parlando di persone fisiche
Qui non si tratta di valutare l'idoneità della minaccia Rispetto a una persona singola ma si tratta di valutare in ipotesi idoneità della minaccia nei confronti di una istituzione che si chiama governo della Repubblica
Il governo della repubblica un organo che non si identifica in alcuna persona fisica e la minaccia adesso rivoltare letteralmente incommensurabile rispetto alla persona fisica
Ma ovviamente dire
Perché
Rispetto al singolo quando la minaccia rivolta al singolo entro e non sempre in gioco quando si tratta di valutare il danno ingiusto prospettato l'offesa a beni o a interessi che lo riguardano direttamente o indirettamente ti picchierò ti ucciderò bruciano la tua casa rapirono tuo figlio
Chi bruciarono la macchina tutte cose che riguardano Luís direttamente o indirettamente e che quindi debbono intimidire
Lulli determinando un diverso atteggiamento della sua libertà di determinarsi
Ma qui non entrano in gioco rispetto al governo interessi personalmente riferibili a nessuno dei suoi componenti perché si tratta di interessi che hanno natura o pubblica o collettiva
Pubblica
Perché trascendono la dimensione di ciascuno
Stabilire per esempio determinati interventi o determinati provvedimenti legislativi o qualche sì
Oppure collettivi perché coinvolgono un'intera comunità
La cui cura la cura di questi interessi compete per l'appunto al Governo in quanto organo sovrano titolare della funzione di indirizzo politico
Perché se si ipotizzasse
Che
Possa essere coartato con una minaccia un organo sopra da un
Se si potesse ipotizzare davvero una coartazione di questo tipo
Allora bisogna riconoscere che c'è un altro sovrano all'orizzonte
Quello che esercita l'attuazione
è semplice ma inevitabile
E vedremo com'è inevitabile nel prosieguo della mia esposizione quindi non si può parlare di uomo mediocre ridicolo parlare di uomo mezzi propri dicono
Sarebbe ancor più ridicolo parlare ovviamente di governo medio attacca dicendo ci sono i governi disastrati dei governi dei Paesi falliti e poi ci sono i governi potentissimi dei paesi primari questi stanno in alto e in mezzo ci stiamo noi che siamo il governo meglio
Non è così che funziona
Perché la sovranità è un attributo di ciascuno di questi governi se c'è e se non c'è non c'è non sono governi
Ora
Quand'anche si desse per scontato tutto questo viluppo di congetture
Di presupposizione né francamente anche di sofismi
Lontani
Direi anni luce da ciò che si riferisce accertamento e prova
Resta comunque
Un ultimo capitolo ancora più oscuro
Per così dire una quinta tappa che non è nemmeno stata sfiorata
Su cui si è steso un velo impenetrabile
A coprire uno spazio vuoto ma il governo dove
Cioè a dire
Siamo arrivati al presidente Silvio Berlusconi in ipotesi
Cioè abbiamo Marcello Dell'Utri che vada Berlusconi dice un sappiamo esattamente cosa e al governo come ci arriviamo
Possiamo dire che non conta
E non serve che basta il Presidente del Consiglio
Non direi proprio negarne l'indispensabilità e
Più che insensato
Perché se tutto si riducesse alla minaccia al singolo
E basterebbe l'articolo trecentotrentasei la violenza o minaccia a pubblico ufficiale Sir rivolta al singolo alla persona che riveste un pubblico ufficio in sé e per sé
E qui bisogna coinvolgere per forza l'organo collegiale
Lacorte di primo grado
Raccoglie per così dire
Consapevole della impervia
Difficoltà del problema
Raccoglie
La ciambella di salvataggio o ritenuta tale in realtà non è tale costituita dalla PD con la riforma dell'articolo trecentotrentotto nel nel due mila e diciassette
Quella piccola riforma che
Se si vuole pensar male
Somiglia tanto a un aiutino che un legislatore direi
Sollecito ha voluto forse prestare perché ha inserito nell'articolo trecentotrentotto legge
Centocinque del tre luglio due mila diciassette uno riferimento autorità costituita in collegio o ai suoi singoli componenti
E attrae sembra ritagliata sul nostro processo vero e dice quindi vedete basta arrivare a Berlusconi non è così
Non è così prima di tutto per una ragione formale ma che non è formale che è poi sostanziale
Nel due mila diciassette questi fatti si erano già consumati Damo stiamo parlando a distanza e qui stiamo parlando del novantaquattro son passati quasi trent'anni non so se mi spiego
Quindi
Questa modifica non può servire
Retroattivamente a incriminare ciò che prima non era incriminato il
Il riferimento al singolo componente è stato aggiunto nel due mila diciassette e anzi questa aggiunta
Così inopinata
Così direi
Apparentemente ingiustificata
Se si prescinde dalla pendenza di questo procedimento
Non può retroagire
Anzi dimostra che in precedenza non bastava il singolo componente se nel due mila diciassette si è dovuto inserire con una espressa disposizione di legge che prevedesse anche il singolo componente vuol dire
Che prima non si poteva
Considerare sufficiente
La Corte d'Assise ovviamente è consapevole di questo piccolo non piccolo problema perché
Fino a prova contraria nel nostro ordinamento vige ancora il principio di io retroattività delle norme penali di sfavore questa sarebbe una norma penale di grave sfavore
In linea astratta naturalmente perché poi in concreto non è provato che Berlusconi abbia saputo nulla ma però in linea astratta
Tale che se se fosse provato che Berlusconi è stato raggiunto dal messaggio si potrebbe dire vedete c'è un singolo compone
La Corte d'Assise dice
L'anno va Xion e legislativa
Ratifica una interpretazione consolidata
E Sempre è stato così
Il legislatore del due mila diciassette la semplicemente reso esplicito ha reso esplicito Ciocca era diritto vivente
Quindi la corte d'assise di primo grado si può né nella prospettiva
Incredibile e inverosimile ma purtroppo talvolta praticata
Del fatto non ancora previsto dalla legge come reato
Cioè prima quando era diritto vivente ma non previsto dalla norma era un fatto non ancora previsto dalla legge come reato arrivata la legge che ha finalmente la previsto e ha ratificato tutto
Cioè in pratica ciò che prima sarebbe risultato essere ma neanche
Un'interpretazione analogica un'interpretazione del tutto arbitraria è improvvisamente trova una sanatoria
A prescindere dalla inconsistenza del ragionamento in base ai principi cardine del diritto penale
Quello che bisogna rilevare che no è vero ciò che la corte d'assise di cioè è falso
E per apprezzare questa falsità è sufficiente rivolgersi a una sentenza molto sbandierata ma che in realtà è una sentenza per la difesa non per l'accusa
Quella della Cassazione penale Sezione sesta del diciotto maggio due mila cinque
Numero trentadue ottocentosessantanove
Ora questa sentenza invocata
Perché è una sentenza nella quale si identifica espressamente il governo della repubblica tra i corpi politici dice venete il corpo politica anche il governo
Ma bisogna vedere come lo si identifica
Bisogna vedere come
Ma prima di arrivare al come
Diciamo di che cosa si occupa la sentenza
Del due mila cinque perché se non si capisce il fatto non si capisce neanche il diritto
Si occupa di una strana vicenda accaduta in Calabria per cui
Una violenta campagna di stampa si era rivolta nei confronti dei magistrati con affermazioni calunniose tendenziose intimidatoria insomma una campagna di dello delegittimazione
Piuttosto diciamo aggressiva
Problema che si poneva era
Se si potesse applicare la fattispecie dell'articolo trecentotrentotto che si riferisce a un corpo giudiziario cosa significa corpo era il tema
Su cui la cassazione doveva soffermarsi e quindi se dovesse trattarsi di una autorità collegiale
A questo risultato giunge la Cassazione
Che dice è se è rivolta a tutti i magistrati questi sia pure parti di un distretto non sono un corpo giudiziario perché
E si deve riconoscere l'assoluta centralità dell'organo collegiale quale persona offesa del reato inesatta
La tesi che ravvisa nei corpi indicati nell'articolo trecentotrentotto agli organi investiti di funzioni esercitabili solo collegialmente solo collegialmente
E non anche quelli i cui membri sono dotati di competenza e poteri di iniziativa autonomi appare sorretta
Oltre che dalla più autorevole dottrina anche dal diritto vivente quindi il contrario diciamo che la corte d'assise pretese e a questo punto e solo a questo punto la sentenza passa esemplificare
Per corpi politici vengono intesi quegli organismi che svolgono una funzione politica come il Parlamento il Governo le assemblee regionali
Purché è il fatto
Cioè configurabile
Nome realizzi l'ipotesi di reato prevista dall'articolo duecentottantanove del codice penale
Siamo nel due mila cinque
Nel due mila cinque la riforma del due mila sei ancora non c'è
E naturalmente la Cassazione dice sì
Corpo politico può essere anche come purché non si realizzi l'articolo duecentottantanove ovviamente
Callea epocale molto più gravemente sanzionato e diversamente atteggiata
Quindi che cosa ci dice questa fondamentale sentenza che corpo deve essere costituita in collegio è questa persona
è che il governo
Rientra tra gli oggetti di tutela
Soltanto ipotetici del trecentotrentotto perché prima bisogna verificare se non ci sia il fatto del duecentottantanove e stiamo parlando di un'età antecedente alla riforma
Che si compirà nel due mila sei
Ma anche dopo la riforma perché le riforme non possono cambiare il sistema la riforma del due mila diciassette quando parla di singolo componente
Nuovo
Sì bell'R.
Alla radice
L'idea
Trasfusa nell'articolo trecentotrentotto
Che la persona offesa sia essenzialmente il corpo collegiale
Non può farlo perché se lo facesse a questo punto che ne sarebbe dell'articolo trecentotrentasei
L'articolo trecentotrentasei riguarda appunto il singolo pubblico ufficiale
Se si dicesse che il pubblico ufficiale che fa anche parte di un collegio per combinazione riceve una tutela particolare non si capirebbe la disparità di trattamento rispetto al pubblico ufficiale che esercita le sue funzioni in forma monocratica
Perché
Perché quello fa parte di un collegio ma rispetto alla sua singolarità
E talquale un pubblico ufficiale
Che non opera nel collegio per avere diritto per così dire o peggio per avere accesso a questa tutela privilegiata
Quelle riferimento al componente deve voler dire che attraverso il componente io influiscono sull'intero collegio
Nel senso che oriento uno dei soggetti del collegio in una certa direzione
Certo che allora basta una singola persona sei in un consiglio comunale la maggioranza dipende non voto
Un solo voto è io agisco solo su quel componente perché il voto sia in una certa direzione ho agito su un componente ma per coinvolgere l'intero collegio
Cioè il collegio deve comunque intralci
Un aggancio al collegio funzionale non araldico
Tizio fa parte anche di un collegio funzionale Tizio è aggredito in quanto componente del collegio sul quale egli può
Agire
Solo a questo patto
La riforma del due mila diciassette a un senso altrimenti sarebbe semplicemente incostituzionale
Ma se mi sono dilungato qualche minuto a me lo perdonerete su questo punto che è in realtà il rilevante per la regione che ho detto che questa riforma
Non ci riguarda è solo per chiarire che non usciamo dalla cerchia del corpo in ogni caso quindi non possiamo uscire dalla cerchia del Governo
Noi dovremmo avere la prova che il Governo è stato coinvolto
Attraverso Berlusconi in qualche modo
Si poteva raggiungere questa prova non so si è provato a raggiungerla non mi pare
Non mi pare proprio
Perché non faceva comodo provare
Dico io che sono abituato a pensare male ma chi pensa male qualche volta ci indovina no diceva un tale
Ecco dunque che l'articolo trecentotrentotto
Non ha il proprio fatto
Cioè e smarrito rispetto al fatto
Non ha voce rispetto a quel fatto quello che dicevo all'inizio a questo punto non si realizza davvero dicevo all'inizio che è necessario
Che la norma
Corrisponda alle cose
Per poterle esprimere qui
Non vi corrisponde non può esprimere
E allora
A che cosa si riferisce davvero l'articolo trecentotrentotto
A che cosa deve servire
Che ci sta a fare
Questa norma spaesata
In questo processo
Visto che il massimo il massimo che si ritiene di poter provare non raggiunge il minimo sufficiente a ritenerla applicabile
Io credo che l'articolo trecentotrentotto
Serba
E direi i cenni
Che vi ho evidenziato a proposito di Marcello Dell'Utri sono molto molto molto eloquenti serve a criminalizzare una serie di comportamenti
Asseritamente verificatisi in forma di sollecitazione richieste quel che sia
In quanto inseriti
Nel cosiddetto dialogo trattati vista i cui estremi sono stati peraltro ampiamente illustrati nella requisitoria del signor Procuratore generale
E allora mi permetto di esplicitare quelli che a mio avviso a mio convinto avviso me ne assumo la responsabilità ma è un avviso davvero convinto
Rappresentano i passaggi che scandiscono questa logica strumentale
Prego
L'articolo trecentotrentotto è stato impiegato
Per conferire rilevanza penale a una pretesa trattativa
Intercorsa tra l'organizzazione criminale Cosa nostra e le istituzioni statali
è una trattativa consistente questo il dialogo in una pluralità
Di presunti fatti per quanto riguarda Marcello Dell'Utri sicuramente presunti arbitrariamente presunti
Che sono fatti
Commessi in differenti contesti con soggetti DiVersi tutti gli odierni imputati fra loro assolutamente il relativo cosa centro Dell'Utri con gli altri
Concorre ma come concorrente perché concorre
Concorre con chi
Concorre nel quadro di una narrazione accusatoria
Quella del dialogo tratto attivista che non riceve riconoscimento in termini di qualificazione di illiceità ma a questo punto la trova attraverso lo sbocco forzato di minacce più o meno
Dedotte argomentate presunte
Variamente escogitate
Si tratta di spunti diciamo di cui si ricerca
L'emersione proprio perché sia il tessuto trattati in vista essere investito dà un giudizio
Di pesante censura penale
Punto secondo della strumentalizzazione
Riguardo alla posizione di Marcello Dell'Utri la strumentalizzazione raggiunge il suo apice
Perché
Questa imputazione obiettivamente è servita per superare la preclusione derivante dal giudicato intervenuto con la sentenza del due mila dieci abbiamo visto che voce dal Sen fuggita
Si parla di concorso esterno
Il retroterra che giustifica la trasmissione della minaccia e che Marcello Dell'Utri sarebbe un concorrente stanno Erotic può scrivere
In forma esplicita ma lo si dice in modo così chiaro che qualunque lettore lo capisce io ve l'ho letto il brano
Non vi sembra eloquente a me sembra di una eloquenza
Terrificante
Quindi ed è il terzo punto a fronte dell'assoluzione perché il fatto non sussiste rispetto al concorso esterno l'articolo trecentotrentotto rappresenta una sorta di aggancio normativo
Per riesumare quella stessa contestazione
Anche se si tratta
Di un simulacro accusatorio nel senso che style luogo di che cos'è un simulacro è ciò che era presenza ciò che non c'è
Il trecentotrentotto sta in luogo della accusa di concorso esterno per una fase nella quale Marcello Dell'Utri è stato assolto perché il fatto non sussiste
Ora questa operazione avvenuta diciamo sia sul versante probatorio
Il recupero di Salvatore Cucuzza diciamo da questo punto di vista mi pare sia piuttosto
Significanti
Ma è anche avvenuto come lo stravolgimento della
Normativa
Perché la norma incriminatrice è stata per così dire smussata dei suoi stessi contenuti tipici vedete come è stato ridotto il concetto di minaccia
E
E in definitiva
L'articolo trecentotrentotto è stato utilizzato come semplice il ricettacolo del paradigma
Trattati fissità
La trattativa come ha detto ha scritto un mio illustre illustrissimo collega
In questo processo di primo grado ha funzionato davvero come una re comprensione ermeneutico Giovanni Fiandaca
Una pre comprensione ermeneutica cioè con la trattativa abbiamo capito tutto e quindi una disposizione purché sia utilizzabile
Purché sia in qualche modo
Spendibile
La troviamo e si è trovato si è creduto di profanare
L'articolo trecentotrentotto
Ma rispetto a Dell'Utri davvero
Se ragioniamo
Prescindendo come doveroso
Dallo stravolgimento dell'accusa in quel che non è non può essere non è non deve essere non può essere cioè un'accusa di concorso esterno beh questa stravolgimento questa deformazione dello spazio normativo
Nell'ambito di un preteso dialogo trattative sta come lo coinvolge concorre forse con gli altri imputati per i quali germinano se ci sono altri contatti altre posizioni
No
E in un cantuccio isolato però
è un imputato
Irrinunciabile
Irrinunciabile
Perché il rinunciabile
Perché non Ciampi
Io credo di sapere la risposta o la voglio dare perché non è necessario
La risposta è evidente
E non mi interessa dare
Mi interessa constatare
Che a suo carico non c'è nulla in termini fattualmente spendibili sul piano processuale
Quello che posso e debbo dire che l'articolo trecentotrentotto non appresa sui fatti
è chiamato Thomas Marlin è chiamato ad formarli è chiamato a congetturale nelle non subisce un processo di applicazione ai fatti perché in realtà è chiamato a Generali
è generativo performativo
Il cambio di paradigma subito dall'accusa la torsione imposta al capo di imputazione direi che lo attestano in una forma che più
Luminosa non potrebbe essere
Perché
Sì è in sostanza trasformato un capo d'imputazione che aveva una sua plausibilità in qualcosa che è diventato paradossalmente del tutto in plausibile
Ma l'ultima Strub ante a legislazione
Rappresentata dall'uso stesso di questo strumento
L'uso spesso che sia è legittimato per modo di dire attraverso la cancellazione della riforma del due mila sei
La riforma del due mila sei classi è dovuta cancellare
E ora entrerei nell'ultima parte che non è lunghissima ma per la quale chiederei alla cortesia del presidente della corte cinque minuti di pausa per consentirmi una verrebbe ripresa di fiato non più di cinque minuti organo bisogno dei lunghi tempi al
L'età avanzata non mi ha ridotto così così male persone ancora in grado però cinque minuti mi fanno ecco allora sospendiamo udienze per cinque minuti
Professor decolonizzazione a proseguire prego la ringrazio signor presidente
Signor presidente signore e signori della Corte riprendo
L'ultima più breve parte del mio intervento che è la parte dedicata
Più propriamente all'assetto normativo l'ultimo capitolo di questa
Strumentalizzazione deformante
Che caratterizza
Il processo a mio avviso
Per trattare questa materia che a un certo gradiente tecnico
Dal quale cercherò il più possibile di prescindere
Per essere particolarmente chiaro mi affiderò magari allo scritto per essere tecnicamente più puntuale ma ora vorrai soprattutto risultare chiaro
Bisogna partire da un po'
Primo punto
Se questo processo
Fosse iniziato poco tempo dopo i fatti
Tre e quattro anni cinque anni sei gli anni dieci anni
Poco tempo è stata dieci anni sono già tanti ma insomma
Diciamo relativamente a ridosso del comunque
Prima del due mila sei
Quale sarebbe stata la norma applicabile
A quale norma fatalmente ci si sarebbe dovuti rivolgere
Necessariamente all'articolo duecentottantanove del Codice penale
Cioè quello che
Incrimina l'attentato contro organi costituzionali e contro le assemblee regionali
Si tratta di una disposizione
Risalente al mille novecentotrenta introdotta con il codice Rocco
La quale
Punitiva qualunque fatto
Diretto a impedire
O a turbare le funzioni governative
Se si trattava di impedire la pena era se non ricordo male dati dieci a ventiquattro anni se si trattava di turbare
Solo da tre a dieci
Questo nell'assetto originario
Che comprendeva questo assetto originario anche l'articolo trecentotrentotto ovviamente ma chi mai avrebbe potuto pensare di applicare l'articolo trecentotrentotto quando in realtà
Il fatto era diretto contro il Governo l'articolo duecentottantanove si occupava per appunto di attentati dirette a impedire o a turbare le funzioni governative quindi quella sarebbe stata la norma di sbocco lo dice del resto la stessa sentenza di cassazione del diciotto maggio due mila cinque quando delinea
Ricordate la citavo poco fa il quadro dei corpi politici giudiziari amministrativi per identificare la nozione di corpo
Elenca anche il governo dice Sempre che è dice il fatto non sia riconducibile all'articolo duecentottantanove ovviamente
Quindi fa una riserva proprio di applicabilità espressa dell'articolo trecentotrentotto cioè dice mi rendo conto che questa elencazione che faccio è un'elencazione teorica dice la sentenza perché c'è l'articolo
Duecentottantanove
Purché il fatto dice espressamente la sentenza mi piace richiamarla in tutta la sua letteralità purché il fatto se configurabile stiamo parlando della minaccia
Stiamo parlando della minaccia
Purché il fatto s'è configurabile non realizzi l'ipotesi di reato previsto dall'articolo duecentottantanove cioè quel se configurabile a un ma grande portata secondo me non è stato inserito
Per caso non è una voce dal Sen fuggita
E del resto era ovvio che fosse così si poteva concepire che
Una disposizione così vasta
Dirette a impedire o a turbare non includesse anche la minaccia la minaccia avrebbe finito con l'essere punita meno
Rispetto alla severità sanzionatoria dell'articolo duecentottantanove che includeva qualunque tipo
Di attività suscettibile di incidere sulle funzioni governative
E se non che ed è il secondo punto
Nel due mila sei
Questo assetto è stato rivisitato
è stato rivisitato ancorando
La condotta tipica dell'articolo duecentottantanove a una modalità specifica
Vedremo perché
Oggi sono puniti gli atti violenti
Diretti ad impedire solo gli atti violenti
Eliminando quindi il riferimento al turbamento questo evanescente fenomeno turbamento suscettibile come capisce chiunque dico rudere tutto
Cioè non solo la minaccia in ipotesi se configurabile una minaccia verso un governo qualunque tipo interferenza
Ecco che
In questo assetto che ha lasciato il mutato l'articolo trecentotrentotto e acquosi potentemente inciso sull'articolo duecentottantanove riducendo anche il carico sanzionatorio perché oggi
La sanzione applicabile
Mi pare di ricordare
Da uno a cinque anni
Prego infinitamente più bassa dell'assetto originario è guardate un po'più bassa di quella che è prevista dall'articolo trecentotrentotto
Ecco che allora
Si è ritenuto visto che il processo non è partito
Pochi anni dopo ma è partito Obeng dopo la riforma del due mila sei sia ritenuto con un corto circuito ermeneutico cioè andando per le spicce per dirla alla buona
Si è ritenuto di applicare direttamente l'articolo trecentotrentotto
Sì è così risolto d'emblée in modo surrettizio cioè senza nemmeno dirlo
Un fenomeno di successione di leggi penali
Quello che prima avrei dovuto contestare nell'ambito dell'articolo duecentottantanove ora lo contattò nell'ambito dell'articolo trecentotrentotto assumendo che l'articolo trecentotrentotto raccolga
L'eredità di tutto ciò che è stato è eliminato dall'articolo duecentottantanove
L'articolo duecentottantanove Stato ristretto solo atti violenti solo fatti violenti
E vorrà dire che tutto il resto rifluisce sull'articolo trecentotrentotto
Viene recuperato dall'articolo trecentotrentotto che perciò viene contestato
Un'operazione di questo tipo
Si infrange contro limiti
Sistematici che sono invalicabile
Perché l'articolo trecentotrentotto oggi risulta punito più gravemente di quello previsto dall'articolo duecentottantanove è punito più gravemente
Di poco ma più gravemente
E allora
E si dovrebbe ritenere che la potatura selettiva operata dalla riforma del due mila sei abbia sortito un effetto paradossale
Perché la minaccia volta impedire o a turbare l'esercizio delle funzioni del governo avrebbe ora una repressione
Maggiore di quella conservata nell'articolo duecentottantanove quando già la violenza
La violenza sarebbe punita meno della minaccia
Ma c'è di più
Poiché articolo duecentottantanove soggiace a una riserva come si dice cioè contiene una clausola salvo che il fatto sia previsto come più grave reato
è una clausola di riserva che
Inserita nel contesto originario
Serviva a sanzionare evidentemente quello stesso comportamento come una disposizione ancora più grave magari da
Ergastolo quando il fatto fosse diretto per esempio menomare l'indipendenza dello Stato allora sarebbe applicata addirittura la pena di morte nell'assetto del trenta quindi c'era questa clausola di riserva che è rimasta
E allora la causa di riserva dice se il fatto rientra e nell'ambito di una diverso a disposizione più grave si applica a quella a preferenza dell'articolo duecentottantanove ora nell'articolo duecentottantanove sono conservati gli atti violenti
Salvo che il fatto sia previsto come il reato più grave
L'articolo trecentotrentotto punisce anche l'uso della violenza contro un corpo politico e punisce più gravemente
E allora l'articolo duecentottantanove non si dovrebbe applicare mai
Non per la minaccia perché la minaccia è stata eliminata
Quando si eliminata la turbativa
E siamo transitati in automatico nell'articolo trecentotrentotto la violenza conservata non potrebbe mai rilevare perché c'è la clausola di riserva e quindi bisognerebbe applicare sempre l'articolo trecentotrentotto quindi la riforma del due mila sei avrebbe sostanzialmente abrogato l'articolo duecentottantanove del mentre lo riformarla
Sarebbe diventato l'articolo duecentottantanove una specie di fantasma normativo punito per comparsa
Cioè dice c'è tanto per figura perché non si può applicare mai mai come se non ci fosse
Quindi dal due mila sei ci siamo industriale atti di riformare non solo questa disposizioni anche molte altre disposizione di quel titolo primo
Non è una riforma singolare quella del due mila sei è una riforma che investe numerose disposizioni del Titolo primo vedremo quali
Vedremo quali perché non è senza significato identificare quali disposizioni sono state oggetto della riforma del due mila sei due mila sei non si rivolge
Ignis specifico a scuole essa disposizione come se questa fosse la pietra dello scandalo le pietre dello scandalo erano numerose e sono state tutte raccolte e tutte resiste
Ma evidentemente ragionando come ha fatto la corte d'assise di primo grado noi avremmo oggi un assetto evidentemente paranoico perché in pratica si applicherebbe solo articolo trecentotrentotto
Un risultato surreale
è tanto più surreale signor Presidente e signore e signori della Corte perché non dimentichiamoci che all'articolo trecentotrentotto
è un delitto controllato pubblica amministrazione
Mentre l'articolo duecentottantanove è un delitto contro la personalità dello stato
Sono due piani di tutela
Del tutto incommensurabili continui mai incommensurabile perché la personalità dello Stato è il contesto della sovranità
Mentre la pubblica amministrazione è il contesto della gestione legale degli interessi sottesi alla gestione della cosa pubblica
In altri termini mentre la sovranità esprime direi
La totalità del potere la pubblica amministrazione esprima un potere necessariamente vincolato è soggetto a una disciplina legale che ne individua le finito le finalità e in molti quindi siamo su due piani diversi
Completamente diversi
Ragioniamo di due disposizioni ma non possiamo dimenticare che sono due disposizioni che ruotano intorno a solo lì Diversi son pianeti di due diversi sistemi solari
E così dobbiamo fermare qui con l'ascolto dell'udienza del venti luglio scorso ultima udienza prima della pausa estiva
Del processo d'appello Bagarella ed altri sulla presunta trattativa Stato-mafia in particolare eravamo ascoltando l'arringa difensiva del professor Tullio Padovani legale di Marcello Dell'Utri imputato e condannato in primo grado a dodici anni in questo processo un'arringa l'avete sentito appassionata dedicata a smontare gli assunti del primo verdetto che appunto condannato il Dell'Utri a dodici anni di carcere per minaccia a corpo politico o dello Stato continueremo nella puntata dello Speciale giustizia di domani sera
Ad ascoltare il professor Rath padovani dopo la sua arringa preso la parola illegale del Bosso Leoluca la Giovanni Anania che ha chiuso le arringhe difensive il processo come sapete è stato rinviato al diciassette settembre per le repliche della procura generale
Il venti settembre data alla parola ai difensori per eventuali repliche la corte d'assise d'appello si ritirerà in camera di consiglio per la sentenza ci fermiamo qui con la puntata di stasera dello Speciale giustizia grazie a tutti per l'attenzione da Lorena D'Urso una buon ascolto con i successivi programmi di radio radicale