Alta Sostenibilità - G20 di Napoli, quale transizione e quali compromessi?

Neo radicale appuntamento con alta sostenibilità la trasmissione in collaborazione con larghi se l'alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile chi vi parla Valeria Manieri cioè il collegamento anche riserve donne per farne altri se il giornalista non loro
Buongiorno
E questa oggi parliamo del G venti Di Napoli e varie addentellati tra cui anche l'affitto for affitti faida quindi parliamo di accorda il documento importante ieri consensi importanti per parlare di energie e di clima faremo una bella rassegna diciamo in quello che è successo negli ultimi giorni in questa nostra mezz'ora ed è un piacere a vere in con legamento diversi ospiti grazie per essere nuovamente con noi Roberto Menotti editore in C F. di Aspenia on line
E Deputy editor per Aspenia grazie grazie ancora per essere qui collegata
Buongiorno anzi moderno buongiorno
Buongiorno a Monica Frassoni partite o verde europeo presidente dell'Alleanza per il risparmio energetico tra l'altro di questi temi parla e commenta molto spesso quindi un piacere averlo acquisto radio radicale buongiorno e ben trovata
Buongiorno buongiorno
Buongiorno ad Angelo Colombini segretario confederale CISL con velleità all'energia e all'ambiente ben trovato
Grazie buongiorno tutti i muri e Elisa allora pentimenti abbiamo ci lasciamo alle spalle insomma ci sono stati annunci importanti anche del ministro nella transizione ecologica Cingolani insomma c'è un'intesa finale che per alcuni è soddisfacente a storica per altri non è pienamente soddisfacente anzi quindi cerchiamo di capire dov'è
Il il il la
Formulato da Valeria erano molte le aspettative che presiedevano questo G venti ambiente clima ed Energia era insomma intitolato così svoltosi a Napoli la scorsa settimana
Due giorni di trattative lo hai anticipato piuttosto travagliate e durante le quali siete molto insomma più quel più di una volta che l'accordo finale naufragata se con un nulla di fatto invece invece molti salutano questo accordo come un evento positivo perché alla fine si è riusciti ad arrivare a un comunicato congiunto con la firma delle venti economie più ricca al mondo lasciando però aperte e irrisolte
Due delle questioni più spinose e al contempo però fondamentali ineludibili ovvero il contenimento dell'aumento della temperatura terrestre al di sotto di un grado e mezzo come poi era ospitato
Dagli accordi di Parigi e l'addio ai combustibili fossili quindi i principali oppositori su questi due temi sono stati Cina e India
Su sessanta articoli che erano sul tavolo ne sono stati quindi firmati approvati condivisi cinquantotto
E Frassoni alle una prima valutazione
Sì buongiorno buongiorno a tutti e grazie per l'invito allora io penso che sia importante mettere quello che è successo al G venti nel contesto in un contesto corretto
Il G venti è un luogo nel quale vari governi locali più importanti dei paesi diciamo più industrializzate comunque più sviluppati si mette insieme e lavorano per trovare delle intese che però in genere non hanno un valore cogente nel senso che hanno il potere è una funzione di indirizzo molto importante ma sicuramente non ci si attendeva dal G venti un una decisione che poi diventa immediatamente operativa nei vari Paesi chiaramente alcuni elementi sono molto rilevanti però se voi scorrette i famosi cinquantotto temi voi non avete quasi mai la parola come cioè ci si impegna ma quasi sempre auspica desidera centra chiaramente questi testi fanno mi fanno diciamo così Stato del del del del dei convegni e dei consenso che esiste fra questi tra questi importanti Paesi ma è evidente che il G venti clima energia per la prima volta che si fa una un G venti sul clima e sull'energia tradizionalmente G20 nasce nel novantanove su questioni finanziarie
E quindi è già stato importante sicuramente rifare per questo questo questo evento
Ma ha rilevanza soprattutto perché a a novembre ci sarà la coprenti sei
E ovviamente a ottobre il il il il vertice del G venti con i capi di Stato e di governo quindi io relativizza era lei se vuole l'importanza del rilevanza di questo di questo evento che appunto funziona come preparazione no come che aria tira impone nulla in questi in questi testi ma comunque appunto non non non prevede dei grandi dei grandi impegni sulle questioni che sono di masselli lastre fuori in realtà non stiamo parlando di questioni che in realtà vanno più avanti rispetto agli accordi di Parigi perché a Parigi si dice nella quali Parigi traduce e che gli stati membri devono arrivare a una riscaldante devono accordarsi delle misure che riescono a contenere il riscaldamento della del globo entro i due gradi con avendo con facendo qualche sforzo assommavano
Per andare verso
L'uno virgola cinque non c'è un impegno all'uno virgola cinque quindi queste ore eccedenti diciamo sì
In Cina una cosa che per noi è ovvia dato che neutro Unione Europea vuole arrivare la nutrita climatiche entro il due mila cinquanta ma che a livello internazionale con Cina Russia e e e India ancora mondano sta andando in quella direzione ciò detto appunto penso che sia stato importante provarci senz'altro c'ha una resistenza enorme
Dal andai per quanto riguarda la fin nella dipendenza con i combustibili fossili e lo vediamo persino Alitalia quindi figuriamoci in Cina e in una in India
E c'è sicuramente una dicotomia enorme fra i piccoli passi che ci sono stati che sono stati fatti anche dal punto di vista nell'approccio dei testi eccetera e l'urgenza di agire e sfortunatamente questa è la conseguenza del ritardo enorme che dal novantadue ad oggi abbiamo accumulato nella gestione dell'Abi cambiamenti climatici inteso qui
Sia come riduzione delle emissioni che come investimenti su l'adattamento ai cambiamenti climatici quello che succede in Sardegna o in altri luoghi un Germania in Belgio ci dice che abbiamo ancora molto da fare non soltanto sulla Montebourg mitigazione ma anche sull'adattamento quindi sono tutte cose utili ma che non sono risolutive
Ecco volevo passare la parola Roberto Menotti per parlare dell'altro tema di cui cerchiamo di di parlare e e cerchiamo di approfondire quest'oggi terzi forzisti fine della transizione genetica diciamo vista dall'Europa questo voluminoso pacchetto e il documento con un titolo piuttosto poco che è stato presentato
Negli scorsi giorni e dalla Commissione europea che dovrebbe assicurare di fa
Toh nostro continente del vecchio continente la leadership nella transizione energetica del mondo si parla ovviamente di tassazione di trasporti
E di molto altro per arrivare a raggiungere la neutralità climatica che era stata annunciata realtà anche alla fine dello dello scorso dello scorso anno e arrivare a emissioni zero di CO due a metà
Del del di questo secolo quindi
Mi fa
Do tagliando i gas serra del cinquantacinque per cento rispetto al mille novecentonovanta entro invece la fine appunto di questa di questa decade e cosa ne pensa quali sono i passi avanti
E se in realtà poi tutte queste tutti questi obiettivi piano piano strada facendo come abbiamo visto anche per altre questioni è anche per questioni sociali voci importanti e occupazione altro sono poi vengono diluiti nel tempo quando ci si accorge che e che insomma il traguardo temporale vicino agli obiettivi da raggiungere sono ancora lontane che cosa si aspetta e come commenta questo questo punto questo documento poco della Commissione europea
Intanto c'è stato uno sforzo come dire editoriale di comunicazione sul appunto sulla denominazione che comunque può in qualche misura aiutare
Io direi sul piano della sostanza intanto va ricordato che questa al momento attuale una proposta di un pacchetto legislativo peraltro molto complesso molto ampio che Riva dalla commissione che quindi esprime un consenso diciamo tecnico politico lo chiama lei che però deve ancora passare al vaglio e potrebbero essere delle vere forche caudine
Sia dei governi siano dimentichiamolo quindi diciamo del Consiglio ma sostanzialmente dei singoli governi sia anche attenzione in parte dei Parlamenti perché i parlamenti nazionali oltre che del Parlamento europeo
Perché qui siamo di fronte a una serie di scelte che hanno delle conseguenze operative come appunto le appena ricordato molto molto pratiche perché si tratta di mettere in moto
Dei meccanismi con una scadenza ben precisa quindi non soltanto un'opera legislativa in senso ampio di indirizzo ma per esempio vere e proprie politiche fiscali perché i grandi investimenti che vengono prospettati
Sostanzialmente verrebbero sostenuti attraverso politiche fiscali peraltro alcune delle quali molto controverse come le politiche di come dire tassazione alla alcune ai confini esterni dell'Unione Europea per le merci prodotti che dovessero avere un contenuto di Cito due superiore
A certi limiti eccetera è importante secondo me anche un altro segnale nel nel documento della Commissione il fatto che ci sia il riferimento a un fondo sociale
Questa importante perché significa una prima presa d'atto del fatto che la transizione ha dei costi non soltanto dei costi assoluti ma dei costi relativi cioè che è un problema di distribuzione delle risorse
Diciamo così per semplificare un po'il concetto fra vincenti e perdenti soprattutto nel breve e medio termine poi è chiaro la scommessa che nel medio e lungo termine
Sia vincente per tutti per il sistema Europa diciamo così
Aggiungo un un altro aspetto
Come dire la mia valutazione molto influenzata poi dall'aspetto geopolitico globale
Perché è chiaro che il tentativo dell'Unione europea e di accelerare ulteriormente i tempi
Forzare se vogliamo la mano anche a sia alla legislazione siano certo senso l'impresa è e anche i consumatori che diventi rosso ma attivamente parte di questo processo però attenzione perché fare da guida essere un leader fare da apripista richiede dei partner
Quanto meno non dico dei follow era perché è un termine che magari non mi piace in questo contesto ma richiede dei partner e il primo partner fondamentale io credo davvero vitale in questa operazione politica e diplomatica che non ero Pea devono essere gli Stati Uniti
Perché qui si tratta di fissare degli standard globali ed è chiaro che se almeno gli Stati Uniti non sono dalla nostra parte in particolare con un presidente come Bailén quindi un'occasione dal teste in cui siamo ecco altrimenti andiamo in difficoltà rispetto al resto del mondo per i ragionamenti che ha appena fatto Monica Frassoni per i grandi per le grandi economie emergenti che naturalmente vanno affinate su questa strada con molta fatica
Quindi questo mi sembra il quadro al momento poi ecco in termini globali l'Europa in particolare a due o tre problemi specifici che dovrà affrontare nei prossimi anni una Russia
E la Russia e di fatto una questione come si dice in gergo tecnico difesi auto ma non possiamo però fare il phasing out rapporto geopolitico qui dovremo trovare una soluzione di compromesso nel rapporto con la Russia perché in porteremo Mammano meno gas e petrolio
Come transizione sarà molto importante mani porteremo sempre meno sarà un problema per i rapporti con la Russia e poi c'è una questione Africa di cui magari si può parlare e nel se non nel secondo giro cerchia ristretta
Senta lei ha fatto riferimento a alla questione sociale legata a questa transizione energetica
Ecco quindi chiederei a Colombini dici il che di questo si occupa in profondità e con grande competenza e quindi la gestione di questa transizione dal punto di vista dei lavoratori e dei futuri impieghino come si vede è nera
Le fughe le future occupazioni e con la chiusura delle centrali a carbone questa transizione dalle fonti appunto fossili a quelle rinnovabili insomma migliaia di lavoratori dovranno aggiornare competenze preparazione e anche attraverso scuola e alta formazione e quindi su questo secondo lei ci siamo adeguati cosa cito da questo documento del G venti
Grazie innanzitutto dell'invito sulla qui il documento del G venti come veniva ricordato prima sia da Monica che da Roberto sono proprio dei punti di riferimento su cui poi le
Più governi dovranno una marciare
Dovranno marciare perché dovranno implicano si sporcarsi le mani dentro la realtà in ogni paese è una realtà differente faccio solo un esempio
L'Europa
Sta investendo tantissimo sul green e i sulle nuove tecnologie
E però e quella che e mente chiedo scusa di questo show il dieci per cento delle emissioni di CO due in Italia al di sotto dell'un per cento però la grande responsabilità che ha il Oropa e quella di trascinare come dicevo prima Roberto né in un rapporto con gli americani mio potremmo davvero cambiare
Questo atteggiamento nei confronti dell'inquinamento nei confronti del clima nei confronti di tutto quello che sta capitando perché la transizione non è un imperativo
Perché se non aiutiamo le persone da un lato a capire la bontà e questa transizione è evidente che le persone si arrabbiano come per successo parigini come Akron qualche anno fa quando
Quando il presidente ha deciso di aumentare la benzina e poi la benzina con le auto quelle minigonne come si suol dire le utilizzano gli occhiali per andare a lavorare quelle elettriche invece oggi come oggi per il costo che hanno venticinque trenta
Mila euro
A ad auto pensate davvero che le posso utilizzare attualmente sto parlando attualmente poi rinviamo futuro piuttosto ONU comprare i nostri lavoratori ma come gli operai della ex sia piuttosto che lì dalla Peugeot piuttosto che quelli per la di di di altre marche per cui la transizione importante perché da un lato dobbiamo accompagnare i lavoratori e cittadini rispetto alla bontà di quello che sta accadendo inteso come come accorpando dall'altro lato che perché cambierà effettivamente il modo di lavorare e il modo della nostra vita
Perché le due gemelle il Gravina e le nuove tecnologie sarà il futuro sempre di più
Un punto di riferimento che condizioneranno anche il nostro vivere ma giustamente lo sto dicendo allora questo nuovo modo di vivere bisogna che la gente ne sia cosciente primo e secondo Galli sia protagonista
Perché se non è protagonista rischia di libere tutto quello che il Grande pifferaio
è capace di trascinare ma le dobbiamo accompagnare le persone dentro il loro cranio vinto vi faccio solo degli esempi lo dicevi tu prima eletto se entro il venticinque la dovremmo chiudere in Italia le nostre centotré del carbone e poi vediamo in Sardegna perché c'è ancora un problema di mancanza dei gas di Sardegna per cui quelle centrali a carbone Thuram rischiano di essere di esseri attivi ancora per qualche anno una centrale facendo solo un esempio molto molto banale centrale attualmente il carbone
Può dipende dalla potenza tuo contenere dar lavoro a cento persone dire che dentro alla centrale e a duecento duecentocinquanta
Esterni quando arriviamo ad una centrale a gas Massimo andare su una centrale a gas i cento dimettono quaranta i duecentocinquanta diventano centocinquanta un centoventi
Allora quelli all'interno di possiamo accompagnare perché la maggior parte sono delle delinea il piuttosto che di altre società multinazionale presumo compagna Reverso le incentivazioni o verso verso la pensione
Ma quelle del lavoro esterno mi piccole realtà non hanno tutti questi questi attenzione finanziaria
Questo per qui tra transizione vuol dire queste la trasmissione vuol dire che in futuro dobbiamo riqualificare i nostri laboratori ma Lindon richiudiamo la centrale il cargo e dobbiamo investire sempre di più
Per portare un'alternativa un'alternativa possono essere nazionale energetica rinnovabile altrimenti creeremo dei lavoratori
Rinnovare sia qualificati ma disoccupato Fini
Perché a sfondo è l'economia e le le generalità produttivo non ha nessuna più di una tenuto il passo incerto volevo chiedere a Monica Passoni proprio agganciandomi a quanto ha detto Angelo Colombini della CISL a proposito di sviluppo energetico quello che dovrebbe essere diciamo attuato nel nostro Paese quello nei Paesi più poveri perché poi diciamo sia gli eventi che in in tanti altri documenti si ripropone sempre la solita sfida cioè perché noi che arriviamo adesso dobbiamo adeguarsi a degli standard
E meno inquinanti produttivi e Diversi da quelli che avete utilizzato poiché nel frattempo Wiesenthal arricchiti o i Paesi sviluppati i infondono impariamo il vostro inquinamento quindi c'è sempre questa annosa questione di ogni volta e anche al G venti Napoli in fondo si è si è riproposta ecco qual è la strada qual è il giusto mezzo del convivente
La terra non aspettai diciamo le catastrofi naturali sono quelle che sono quelle che vediamo e quindi diciamo sappiamo il tempo non è molto
Però ci sono poi anche delle questioni come dire di equità di sviluppo di Paesi che hanno economie Diversi e tempi diversi di cui necessariamente si tiene conto e che diciamo poi vengono fuori in consessi appunto come quello del G20 Napoli
Ma non solo guarda io penso che ci siano se non ve ne sono due o tre cose che vorrei che vorrei dire prima di tutto su quest'ultimo tema
Penso che Cina e India si rendono perfettamente conto al di là degli interessi fossili che purtroppo sono rappresentati a livello dei loro governi in particolare in India perché poi non sono mai innocenti
Che gli effetti dei cambiamenti climatici impongono un modello di sviluppo diverso da quello che abbiamo perseguito noi
E questo ormai è veramente evidente perché anche se lo volessero andare in una direzione come quella che appunto siamo andati avanti noi nel corso degli ultimi centocinquant'anni le conseguenze
Per loro sarebbero così devastanti catastrofiche che evidentemente neanche loro se lo possono permettere perché mai questo un discorso che non sta in piedi perché versetti
Dei cambiamenti climatici sono tali e tanti che tutti dobbiamo è evidente per tutti che bisogna intervenire su due mitigazione e adattamento
E quindi questo mi sembra che sia più una questione di carattere siamo così politico politicante per tenersi buoni gli interessi dei fossili che comunque coraggio no anche da noi purtroppo le orientamenti di molti governi e quindi che una realtà a nel senso che ed è il motivo per cui l'Accordo di Parigi è stato sottoscritto per da tutti la per per la prima volta il secondo elemento è che è vero che noi abbiamo soltanto la seconda annotazione che volevo fare che
Scutari questo però appunto non significa che non dobbiamo agire con una Rita nel senso considerando anche gli interessi non tanto dei governanti perché voglio dire
Il primo ministro indiano è un autocrate nazionalista che sta facendo moltissimo i danni non soltanto dal punto di vista ambientale ma anche un punto di vista democratico al suo Paese quindi queste sono tutte questioni che non possono essere dimenticate
Quando si parla di geopolitica in tempo utile tutine un autoritario toccante con sulle che che star reprimendo al massimo suo paese che hanno prospettiva anche dal punto di vista economico
Molto difficile quindi o fare compromessi con tutti la verdura preferisco al preferisco attrezzarli per essere più autonomo possibile dall'UE e dal suo gas e i problemi geopolitici e poi sono anche quelli che sono quelli che ne possiamo affrontare se non siamo di una posizione di forza e non da una condizione di debolezza indipendenza quelli questo mi sembra abbastanza importante
Poi sulla questione del lavoro allora io volevo dire rapidissimamente due cose io penso che i lavoratori del carbone in Sardegna non possano dare nessun gas cioè sarebbe veramente ad amarti infatti questo uno dei grossissimi problemi che abbiamo noi
Noi dobbiamo andare verso di me va be ed efficienza dal punto di vista della produzione e lavoro eh dieci volte di più che una centrale a carbone le vorrei ricordo Ambra che tra due mila undici due mila dodici
C'è stato in Italia
Una cosa
Folle è stata quella di bloccare di chi botto gli incentivi politica di incentivazione che effettivamente erano in sicuramente eccessive anche andavano modulate perché c'erano centoventi mila posti di lavoro
Di persone che lavoravano Genova medesimi Lentate settanta mila io non l'ho sentito sindacalista obbligo reagire su questo noi invece sono poi su tante altre congressi
Ecco io penso che ci sia veramente una
Una una una eccezione diciamo così della questione del lavoro e della sarà transizione che far passare l'idea che ci siano delle alternative non ci sono alternative noi dobbiamo attrezzarci più velocemente possibile
Ma non perché è bello o perché etico perché sennò noi succede quello che succede in Germania produce dell'Italia quello che succede
Ce n'erano sette milioni e mezzo di persone che vivono riscriversi sei e mezzo che sono in condizioni di inquinamento estremamente gravi cioè vogliamo fare qualcosa anche per queste persone uno non è solamente una questione cambiamento climatico noi abbiamo un
La possibilità di avevo un business model quindi
Dei dei modelli di lavoro
Che molta questa cosa io vorrei che anche in il sindacato con tutto rispetto naturalmente perché ci sono dei problemi seri delle persone oggi non domani
Affronti questo problema non come una villa di conservazione ma con una visione di venne spinta verso l'avanti perché se no questi lavoratori non saranno mai pronti ultimo tema se posso Valeria chiese la questione che noi abbiamo l'impatto del sette nove per cento sulle missioni anche su questo
Io penso che in tutto europea ha un collo di avanguardia e di portare avanti punto si su quale e forse più capaci di leadership che su che su altre e che ha dal punto di vista tecnologico dal punto di vista competitività dove siamo forti
Un delle tecnologie pulite e rinnovabili e efficientamento il ritiro i cinesi hanno sicuramente preso al balzo le nostre incapacità mi presento in Italia il fatto che non abbiamo lavorato nessun'auto elettriche appunto perché volevamo rimanere ancorati al passato
E nega sulla questione dei pannelli solari però quando uno deve fare l'installazione di un pannello solare il settanta per cento del valore aggiunto si fa in Italia
è soltanto un pannello per dire sotto par banalizzando che viene fatto all'estero e per di più quindi queste persone della della capacità di presentare anche a livello mondiale questo tipo di nuovo modello senza che ci piacciono
Le dimissioni non sono l'unico aspetto che noi dobbiamo governare le dobbiamo governare inquinamento
La pressione sulle risorse il il tema della sul territorio la conservazione della natura e tutte queste cose vanno nella direzione gestire cambiamenti climatici
Approfittiamone perché questi sono temi che comunque fanno parte del nostro vivere meglio a voi riprodurremmo con lavoro ed essere competitivi parrocchiano grazie allora una replica Colombini vuole rispondere
Interessi Stasi non no il punto non è tanto rispondere quello che diceva Monica prima il punto è questo noi quando diciamo accompagnare la transizione vuol dire che se vogliamo fare se vogliamo davvero
Occupare queste persone e non lasciarle con reddito di cittadinanza in assistenzialismo per essere chiari vuol dire che tutta la filiera
Delle fare devono essere prodotto in Italia oggi come oggi non siamo in grado di farle questo secondo la l'auto elettrica stiamo attenti anche se sulla su sulle studi le fasi dell'auto elettrica sulla quale noi dovremo comunque portare tutta la filiera in casa nostra
Tutte le materie prime per fare per fare le batterie ricordate ricordiamocelo che vengono utilizzati una mano d'opera senza senza nessun diritto morale
E allora anche questo lascia molto a desiderare se è questa la nuova cultura del del del futuro del lavoro del futuro che invece dobbiamo garantire a tutti i lavoratori la transizione
Un'altra sezione governata altrimenti le persone come dicevo prima giustamente si arrabbiano dall'altro lato dobbiamo fare in modo che tutta la filiera
Della delle fonti energetiche rinnovabili vengono prodotte in Italia altrimenti noi rischiamo di avviare una grande disoccupazione come dicevo prima e tanti lavoratori riqualificati inoltre avremmo anche sempre di più una scuola e dovrà essere sempre di più una scuola lega a questa transizione perché le competenze nuove dei Green e delle nuove tecnologie avrà e delle nuove tecnologie saranno il futuro e oggi la scuola non è ancora in gran vi faccio solo un esempio non banale ma molto serio e dobbiamo chiudere va bene anzi Unione sempre un esempio semplice i materiali devono essere studiati nuovi materiali dell'economia circolare altrimenti studieremo come l'amianto a suo tempo che era un prodotto diciamo che andava bene poi ogni anno sta provocando tre mila morti allargano e tutti dicevano che andava bene allora la scuola e lavoro devono parlarsi anche su questa questione
Del economie circolari dei nuovi materiali ecco abbiamo tempo false per un'ultima domanda Roberto Menotti sempre di Svetonio prima di andare in chiusura
E perché abbiamo fatto cenno dell'Africa prima allora mi sembra un tema insomma da trattare quando trattiamo di G20 economie avanzate e di quadro geopolitico legato all'economia del clima
Ma anche insomma la dotazione di produzione insomma la produzione energetica nei paesi in via di sviluppo che abbiamo detto ovviamente auspicabile importantissima per lo sviluppo di questi Paesi
Però la crescita che nei prossimi anni insomma sarà importante notevoli sa di questi Paesi rischia invece di destabilizzare quello che è il piano per il raggiungimento della new track neutralità climatica Menotti so che si sta occupando proprio di questi temi
Sì riprendo il concetto che è stato espresso poco fa particolari da Monica Frassoni è come la questione del rapporto con la Russia cioè noi certamente possiamo cercare come Europa di scegliere meglio con un po'più di attenzione
In che forma e con chi stringere dei rapporti di interdipendenza lungo periodo però in alcuni casi questo non è del tutto fattibile
Non possiamo sempre scegliere per esempio i nostri vicini di casa per questo mi preoccupa un futuro da Russia non perché per una simpatia per Putin
Invece il caso dell'Africa e quel molto indicativo io non credo che possiamo immaginare di rinazionalizzare di fatto tutte le filiere produttive non avrebbe senso perché noi inizio non ce l'abbiamo ad esempio come è stato appena ricordato
Ed è soltanto un esempio fra mille il punto era cercare di rendere più razionali le filiere questo sì quando è possibile accorciare le questo è un processo in corso palla per tutto e anche l'Italia è bene che lo faccia bene che lo faccia l'Europa
Caso dell'Africa però e tutti è più grosso e più che altro un modo di ragionare su nuove forme di interdipendenze
Perché l'Africa è complementare per molti versi rispetta l'Unione europea c'è una prossimità geografica a partire dal Mediterraneo dal Nordafrica ma anche andando oltre il Sahara quindi verso il Sahel e oltre con un'enorme quantità di risorse anche del tipo che ci serviranno in futuro
E quindi non vedo perché non tentare anche questa strada non a caso al G venti per esempio il ministro Cingolani e l'inviato speciale di By the John Kerry hanno parlato anche di questo tre della finanza necessaria di investire nei Paesi più poveri quindi non parliamo affatto vicina in questo caso parliamo di Africa sostanzialmente ed è un futuro secondo me a cui l'Europa fa bene a pensare in modo creativo se vogliamo in modo proattivo
Dobbiamo fermarci qui io ringrazio tutti i nostri ospiti grazie Angelo Colombini segretario confederale CISL con delega Energia e Ambiente grazie per essere stato buono nella prossima
Grazie a voi Centaro
Grazie a Roberto Menotti di Aspenia editore identificazione di Aspenia ordinata collanine Deputy editor di Aspenia grazie alla prossima grazie a voi buon lavoro presto grazie Monica Frassoni del Partito verde europeo presidente dell'Alleanza per il risparmio energetico
Ancora grazie creda prestissimo anche in questura grazie grazie grazie ai visibile Tone giornalista
Qui per parte anzi visse grazie disse
Cattedrale agli ospiti
E grazie come santa Francesca spinotti per il coordinamento redazionale agli amici di casa visse l'alleanza italiana
Per lo sviluppo sostenibile per questa puntata di ASL Miss di alta sostenibilità è tutto noi ci prenderemo una piccola pausa ma ci ritroveremo insomma nelle prossime settimane sicuramente a settembre su radio radicale alla prossima