Due Microfoni - Massimo Zamboni col suo nuovo libro "La trionferà" (Einaudi)

Radio radicale hanno appuntamento con due microfoni e nostro approfondimento settimanale che dedichiamo ai libri il libro di oggi lo ha firmato Massimo Zamboni che intanto io con grande piacere ritrovo qui come a Radio Radicale buona sera Massimo
Tanto che anch'io
Con Massimo Zamboni c'eravamo sentiti verrà altri volumi insomma su radio radicale con la chiave di ricerca Zamboni trovate le nostre cose precedenti anche un libro molto interessante molto particolare che è un po'una sorta di diario di di viaggio sospeso nel nel tempo e e anche nei ruoli Eva
Insomma chi vola su voli pescare intanto però parliamo dell'ora e dell'oggi anche se l'ora dell'oggi anche qui come dire è un è un libro in parte anche storico che è quello che Massimo Zamboni ha scritto per Einaudi il titolo è la trionferà ovviamente l'assonanza è è semplice ed è una storia insomma che che che mia ripercorre una parte di di tempo che forse sembra in parte dissolto ma che proprio per questo bisogna in qualche modo recuperare raccontare con l'angolazione con la declinazione che più è propria
A Massimo Zamboni per quei due o tre che non sapessero che mentre Massimo D'Amore nessuna soltanto uno scrittore anche se di ribrezzo ma comincia schemi R&D scritte parecchi massima anche per in aula di fatto le con uno sparo al due mila e quindici nessuna voce entro due mila diciassette ma soprattutto musicista cantautore e chitarrista compositore del gruppo punk-rock italiano leggendario CCCP e poi dei Csi così anche come dire i meno attenti sanno bene un po'qual è il tuo il tuo percorso i due percorsi verrete a dire allora la prima domanda credo sia obbligatoria poiché faccio spesso faccio spiegare a te un po'come l'intreccio del del della vicenda che ruota tutto intorno allo spazio tempo di
Cavriago novemila anime alle porte di Reggio Emilia piccola Pietroburgo
Italiana ci racconti perché hai sentito l'urgenza il bisogno la necessità di raccontare questa storia con facendo i conti con la grande utopia novecento ma in modo originale cioè mettendo al centro di quella utopia l'Emilia e le cittadine di Cavriago e le storie dei suoi abitanti
Ma perché hai detto bene tu all'inizio sono storie che sembrano quasi di un altro tempo no io invece credo che siano di maturità assolutamente sconcertante anche l'attualità si fonda su su quelle cose e ancora meglio ha fatto l'attualità
Ma quella di oggi si fonda sulla sul Micheletto lamento di quelle storie sulla negazione di Koller Torre Sud farci pensare che non siano mai esistite il tatto
Un sogno abbiamo dormito per un secolo abbiamo sognato che gli uomini potevano essere uguali tra tra loro abbiamo sognato che poteva mi rispettano le cui emancipazione con un progresso come futuro come come riscatto
Un'eguaglianza ho cominciato a pensare che tra il caso di rimettere un po'i punti su questo tracciando una storia lunga più di un secolo
In un luogo conosco molto bene come l'idea la provincia di Reggio Emilia in cui sono nati in cui continua a vivere in cui occorre continuare in maniera più per tutto il tempo che mi sarà concesso perché è una terra che io trovo entusiasmante senza retorica senza hanno faciloneria neanch'pensare che sia migliore delle altre
Però lo trovo entusiasmante perché la terra che non si è mai abbia già fatto non è mai stata lì ad aspettare qualcosa prospettare qualcuno
Tenterà di gente che è abituata a lavorare con le mani con la testa a mettere insieme praticità fantasia e sentirsi cittadina del mondo
Ora accerto meno di un tempo molto probabilmente ma l'impressione che questa Cavriago cappellino direi Campania agli inizi del Novecento qui parliamo agli inizi del Novecento
Precedenti riguardi così lunghi da arrivare in Unione Sovietica al sapere chi erano gli spartiti ispiri tedesche
Erano contadini e loro artigiani non sapevano a malapena scrivere e probabilmente nessuno conosceva l'italiano però sapevano da che parte stare sapevano che cosa
Che cosa li rappresentava io mi è sembrato in epoca bellissima da raccontare e arriva fino ai giorni nostri
Ho trovato molto interessante del libro il fatto che tu non ti non ti appoggi su quella che la la la storica no commistione che è stata poi anche cinematografica e televisiva fra donne don Camillo e Peppone cioè diciamo quella commistione
Quell'antagonismo che poi si scioglieva magari in altri modi trovava strade condivise in realtà a Cavriago mica c'era Celli ora bianco era nero no quindi in qualche periodo questo corpo a botte con con con con don Camillo e Peppone che sono comunque direbbero oggi un brand quasi intoccabile to problema dello lo lo aggredisce
Se io ho cercato di contrastare in ogni modo questo che tu chiami giustamente prende subisco come tutti gli emiliani ho subito il fascino di don Carmine di Peppone sono luoghi conosco fisionomie che conosco paese che conosco ancora oggi quando passo davanti alle stazioni del treno locali di Brescello di credito di quei luoghi le conosco come conosco messo solo mia io sono quelle allora vengo da lì però questo non fa sì che ne dobbiamo ragionare con i tarocchi per quanto sia fascinosa con la storia un grande autore Guareschi occorre riconoscerlo perché è una tra gli italiani
Più tradotti all'ex sempre
E pure gli emiliani non sono così non c'è conciliazione non c'è pace è stato uno scambio di colpi violento quando era necessario che fosse violento estremamente violento in alcuni momenti
E questa cifra più pacificazione di paese lascia molto tempo che trova tanto che anche all'epoca delle riprese di don Camillo ITC era conosciuta una una aveva più delle decisioni molto drastiche proposte di contrasto
Poi credo con la stessa pragmaticità di cui parlavamo
Gli amministratori comunisti di Brescello si son dovuti dividere dalla loro dello rapper comunisti per diventare amministratori quel film ha significato tantissimi soldi per i suoi cittadini moltissimi dei quali disoccupati
E quindi il film è stato fatto
Ma sono una la consapevolezza che non è un mondo di pace e di rose tutt'altro si
Sette tutelarci anche un po'il Codice Javert parte che Cavriago consente come tutte le piccole cose no una vicinanza maggiore ai dettagli ma come tu spieghi prima più che di Emilia si parla poco di Cavriago e di quel codice genetico molto particolare insomma si capisce che c'è gente
Molto difficile alla genuflessione
Non senza religiosa ma difficile alla sottomissione in qualche modo gente operosa gente che che che che ha ma veramente voglia di costruire la la la propria vita senza nessun tipo di di compromesso tu ricordi anche come poiché gli abitanti quegli abitanti lo sa di Rimini dalla sceglie la Repubblica spodestando Duca d'Este tempi dare emozione francese quindi c'è proprio un codice genetico
No che affonda le sue radici
In maniera molto solida e riesce a raccontare di realisti sognatori gente con la testa dura al senso di fratellanza e sembra quasi due voglia in qualche modo salvare quella memoria che sapeva di condivisione c'era un ideale o un sogno
Quelle cose io l'avevo anch'io la penso che è un tema che è un termine che che è diventato moneta che paga poco un'ormai
Mai inviano non valuterei le cose secondo quella moneta c'era andato scorrere decisamente voluto chiamare l'icona trionferà per rendere omaggio a questo popolo cantando in maniera Epicarmo romanzesca laico del partito Pozzi veramente in maniera epica
Perché credo che vadano cantate le dette di quelle perché è stato un popolo intero che ha deciso di sacrifica la propria vita per un'idea dedicare tutto il tempo possibile rubando la famiglia il lavoro gli affetti al tempo libero a qualunque cosa c'era prima cioè dal partito
C'era il giornale da diffondere l'unica lavoro defezione bisognava fare proselitismo e andare avanti lungo quella strada
Comunque barioni a volontà basti pensare al culto per la persona di Stalin Croce sbriciolata in pochi anni ma che nelle campagne rimasto attivo per tanto tempo molto a malincuore sono stati messi di ai vecchi quadri
E dirigenti bolscevichi sono stati portati al solaio
Eppure neri meritavano questo canto perché per il l'assoluto disinteresse con cui hanno si sono offerti in questo in questo lavoro collettivo
Ho Cavriago il tuo va be'parte che è usato un termine canta che che che chiusi nel libro che usi come metro di lavoro perché tanto scrivere nei nei primi metri neanche pagine casa né questa terra la sua unicità
Cantarla per costruire non ha memoria ma un'etica della memoria dice poco fa magnificare la come nell'antico con quel canto creare un fondamento per ciò che sarà quindi c'è anche una visione prospettica no non solo nostalgica c'è un modello possibile di di vita di comunità di vita condivisa anche se si si capisce bene dal libro quel tipo di ideologia comunista lì no come dire un po'posso dire che era in pura tette come era vissuta in Emilia o meglio era
In qualche modo connaturata declinata possiamo dire per usare un termine elegante se vogliamo alla Emilia Anita no e era un po'un un'ideologia comunista che esisteva solo in Emilia e nessun'altra parte del mondo concepita in quel modo lì andando a pescare nel ceto medio non
Sì ecco lei me lo racconta che nel libro noi siamo stati comunisti senza verrà attuato i comuni che sono nel senso che l'apertura causata da Togliatti verso il ceto medio Como folli sono discorso e la l'egemonia culturale che non è non è mai diventata dittatura
La grandissima apertura dell'Emilia attratta da tutte le correnti intellettuali del mondo da qua sono tramitati tutti e sono stati tutti accolti con grandissima curiosità
Questo non ha nulla a che fare con il allora Hibiki Regione e l'amministrazione dei Paesi comunisti dei Paesi socialisti oltre cortina diciamo
è stata una specificità che io continuò per fare che occorra rivendicare
O tra l'altro devo è anche un tuffo nella storia stessa di Cavriago il libro perché ti immagino che tu avrai insomma non è un romanzo è è in parte un libro di storia in qualche modo no né di Hu utopie come dire in in retromarcia tutt'altro tu racconti anche proprio la storia di Cavriago dal mille nel mille ottocentottantasette arriva il il Circolo con il circolo socialista il primo di tutta la provincia di Reggio Emilia e poi arriva la frazione comunista di Cavriago
Che è fondata da soli indo Cavicchi quindi tu tracci anche proprio il percorso politico di di Cavriago no e ogni volta da ogni passo da ogni passaggio si capisce che c'è sempre
C'è sempre un
Come dire o un'energia un po'propulsiva molto forte dell'essere sempre primi in qualcosa non c'è c'è c'è un'energia quasi scalpitante appunto in questo DNA di di di Cavriago che forse è una delle ragioni che ti ha spinto a scrivere questo libro alla fine no perché sempre molto
Spiazzante in ogni angolazione che illumini sia molto trascinante lo stop di quel Paese perché ci sono sempre per qualche motivo misterioso difficile decifrare sono sempre stati un passo in avanti
Con quel caldo quel passo magari non è mai stato regalato da nessuno e subendo anche parecchie ritorsione grazie a quel passo in avanti
Però non ho cercato di inserire il mio canto epico chiamiamolo così in un contesto storico molto definito cioè io ho studiato letto tantissimi libri verbali archivi parlato con moltissime persone
Perché credo che quando tu parli di avvenimenti storici di persone che sono investite e che oltretutto hanno una una scia di parenti di discendenti devi essere
Atishino quadri inattaccabile perché non si può non si può fondare un racconto del genere sull'approssimazione quelle parole grosse le parole che ho scritto nel libro qualcuno le ha pronunciate le azioni che descrivo qualcuno le ha commesse
Poi certo c'è il richiamo della mano che scrive perché è ovvio che la mia personalità influisce sulla stesura
Solo la il dato regionale originale non è inventato popoli un sacco di episodi che appunto raccontano di di di quanto di questa forza propulsiva speciale di Cavriago
Molto bello anche il il capitolo in cui racconti la nascita del Cinema Teatro Nuovo di Cavriago il dieci marzo mille novecentocinquantuno dopo quattrocentocinquanta quattro giorni di cantiere viene lavorato questo cinema teatro nuovo consiglio d'amministrazione tutto al maschile tutti del PC entrano unico socialista ma so che a nome del Paese intero oggi si racconta che sono state le donne ad aver voluto quel cinematografo tirando i loro uomini
Nell'impresa l'hanno voluto per ballare per guardare i film per trovarsi per gli spettacoli di rivista di teatro per sentirsi cittadini dentro al vasto mondo
E quest'altro termine importante ma questa faccia della scena ma mi sembra interessante rivelatrice secondo me fa bene a raccontarla perché racconta anche ruolo delle donne
In quel tempo che era anche lì propulsivo e come no assolutamente non erano per nulla soggette allora al dominio degli uomini di Carrà tutt'altro
Qua c'è il termine Rashid ora per dire quelle donne che reggono la famiglia mosso il pilastro ma non si limitano ai fornelli o ad accudire il pollaio della fattoria più niente di tutto questo
Sono sempre stata una spinta propulsiva ci sono delle donne con medaglia allora al non so se stiamo al valore non vorrei sbagliare completato durante la Resistenza superando delle prove
In carcere amento torture botte durissime impropriamente nessun uomo sarebbe stata in grado di sopportare e queste non sono sempre in prima linea quando si tratta di costruire comunque costruiranno una balera un dancing chiama raccapriccio riconosce costo avevano già costruito dall'avvocato del popolo del loro cooperative così come hanno sempre costruita
Allora diciamo cittadini del mondo noi cittadini di Cavriago cittadini speciale ma c'è sempre questo sguardo non di chiusura come accade in altri contesti
Propriamente accaduto in in altri Paesi ma c'è sempre una visione di apertura e anche questo è un libro si si si evince perché tu l'hai messo a fuoco in maniera piuttosto piuttosto potente
Da bellissimo questo questo colpo d'occhio per cui da un piccolissimo microscopico per dalla pianura emiliana dell'indice novecento tutti contadini
Cioè la capacità di vedere a quattro mila chilometri di distanza che cosa succede non c'erano i giornali e non c'erano le televisioni e le radio web alle undici arrivavano perché dovevano arrivare la linea venivano portate a mano dagli uomini che negavano venivano bisbigliato siano si scambiavano nella bottega del barbiere del calzolaio in piazza al mercato
E così per tutto il secolo sono arrivate queste notizie Cavriago è sempre stata con un occhio in Corea
Negli anni Cinquanta otto mila chilometri di distanza interpretata in Cile in Grecia in Vietnam in tutti i luoghi dove c'era dove c'era una una lotta per l'emancipazione veniva sentita come la nostra lotta una lotta cui partecipare pienamente
Con scambi scambi di delegazioni con offerta raccolte di soldi addirittura flaconi di sangue spediti in Vietnam anche solo come gesto simbolico
Il cittadino è più che il contadino è più vicino alle stelle che allo stato
Bastasse stessa questa frase
L'orgoglio decretato dalle perché in fin dei conti mi rendo conto che al di là di tutto questo apparato politico che governa libero
E che di rigenerazione degli uomini Rankin dei conti parliamo sempre di uomini molto legati alla terra almeno fino agli ultimi decenni agli ultimi anni
E chi è legato alla terra in fin dei conti i conti veri li fa con le stelle non li fa con lo Stato subire qualità piccola repubblica indipendente in qualche modo questo a dispetto di tutta la grandissima socialità messi in atto dalla dagli abitanti di Capriate dagli emiliani generale
Però c'è sempre questo sguardo ulteriore che ci fa capire che c'è altro al di là dell'ordinamento dell'Arma della Nazione del peso in cui vivi c'è altro ci sono le stelle sono i campi ci sono delle bestie e tu sei fatto della stessa sostanza
E tornerai a quello stesso sostanza
Setti lei mi interessa molto anche come è nata l'architetto come lavorato nel senso l'architettura come si dice di di di di questo libro tu hai
Immagino ripescato dai giornali d'epoca dai ricordi personali da ricordi familiari da quella che si chiama tradizione orale e quindi da racconti ascoltati da appunti trovati e anche maggio e la consultazione di archivi e di altri libero e e poi ci ha messo insieme il il filo comune che è ovviamente rado sensibilità l'alto senso di scrittura
Eccetera però immagino che non sia stato facilissimo trovare uno lettura degli elementi che consentisse voi all'Ettore di entrare dentro quel mondo in maniera fluida
No è stato difficilissimo visori del libro quattro cinque volte fermarmi un paio di volte
Cambiare completamente tanto che in Veneto a questo libro scritto in Mongolia in retromarcia quindi tutt'altra latitudine perché ho bisogno di sedimentari pensieri perché gli racconto del Novecento specialmente in una terra
Così tanto raccontate ricca come l'Emilia inesauribile rischia veramente di Sora Astarte
E quindi prima di trovare il filo perché sembra che invece abbandonarsi al bar livello cronologica no per cui non è che in ordine gli avvenimenti circonda la data me l'Alta Corte di quello cronologico si alterna continuamente perché a troppi rimandi verso l'avanti verso l'indietro
Qui fatto proprio veramente un'opera di architettura
Così mi sono sentito sconfitto per tantissimo tempo poi l'anno scorso in qualche modo tutto ha cominciato a prendere il posto giusto note ma che letteralmente breve sono arrivato alla fine del libro
Queste scene perché avevo fatto così tante ricerche pensieri che hanno solo bisogno di accertarsi un po'
Saggi di quel di quella Cavriago di quelle miliardi di di di di quel Novecento di quei il senso di comunità e condivisione resta qualcosa di di intatto dico di salvabile che tu ovviamente Salvi nel libro solo come memoria ma resta ancora cosa di intatto da cui poter ripartire annosa e coloro
Blair resta aperta un grandissimo altissimo livello di inciviltà che ancora si trova in Emilia nonostante tutto
Resta non ha voglia di cultura alta Resta il busto di Lenin incarcerati a ricordarci che nella nella Pati un proprio di un dittatore criminale ma è una figura che assume su di sé e dei significati che vanno molto al di là del suo arrestato un uomo lo storico
Perché quel busto significa idee ridere di emancipazione vivo di uguaglianza questo significa ancora ed è un significato che non può essere dopo essere duro non può essere o perché decreto lato dei suoi avversari che sono sempre gli stessi da sempre
Sette notti a cosa non possiamo non citare magari lo diciamo a coloro che credono avessero ascoltato mai nulla dei CCCP quando avete fondato il Gruppo avete deciso questo questo nome del i primi momenti tu in parte loro racconti in uno dei capitoli finali del libro
Qual è stata l'accoglienza la la la percezione cioè capivate che quel messaggio che poi ha in questo libro stava arrivando avete fatto fatica scegliendo comunque sia un nome ma che poi anche i nomi degli album tutti come dire
Molto determinati senza molti compromessi ecco tutti no titoli molto estremi se vogliamo molto chiari espliciti ecco
Beh c'è stato un buon periodo di anni in cui c'era un'incomprensione totale da parte da parte esterna perché andavamo a rimestare in un crogiolo in cui era quasi quali sacro era qua dentro proibito entrare
C'era da una parte la speranza che che noi fossimo serie in questa volta una determinazione dall'altra la scrollata di spalle che facili che tu punti a cicliche un gruppo con delle chitarre immane cappelliera dati come dei dei buffoni che sono lì dall'inizio perché era la loro busta paga in quel momento e poi se ne andranno
Alta credo che sia riuscito a dimostrare il contrario sono assolutamente molto interessata con le storie raccontarle a farle niente ad assomigliare a quelle storie non per ottusità ideologica questa l'abbiamo superata da quaranta cinquanta anni
No perché mi rendo conto che perché il mondo in cui sono cresciuti io sono assolutamente riconoscente a questa parte di mondo e vorrei continuare a cantarlo indagarlo nel buio del bello e del brutto scritte anche dei libri terribili sull'Emilia come l'eco di uno sparo che e tutt'altra storia molto dolorosa
Speravo mi sembra così così ricca e così stimolante così forte come esempio da continuare a mantenere questa voglia
Sa di conclusione ti chiedono non possiamo raccontarvi tutto libro libro ovviamente per chi vuole disponibile ovviamente libreria per Einaudi la trionferà di Massimo Zamboni e poi anche in versione elettronica perché vuole anche con i consueti riferimenti web dove acquistarlo chiudo chiedendo di invece questo vedo Covi ed che cosa ti ha lasciato addosso tre magari ha più tempo ovviamente anche per chiudere il lavoro complicato di di questo libro avviso tu sei così attento e sensibile anche a propria come le cose voi hanno una ricaduta sulla quotidianità di tutti e di ciascuno che cosa ha lasciato attese uno dei che cosa ha lasciato alla alla terra a cui tiene a Cavriago all'Emilia stessa
Beh diciamo che io sono arrivato aspersione piuttosto privilegiati metà le montagne in una causa molto isolata
Per cui Minolta quotidiano abituale di casalingo non è non è cambiato passano poche persone di qua come passavano prima come passa ad Ancona in seguito è chiaro che che a livello lavorativo che a livello affettivo rendiconto grandissimo
Pernottamento che c'è stata le zone oggi imbarazzo in impossibile sopportare quando i conti alla persona ma comunque non non ti tocchino talune italiani impossibile quel tal maniera di rapportarsi
Molto provocazione per quello che sarà diciamo che ci sia molta leggerezza in giro mi piacerebbe che noi fossimo meno meno bambini da questo punto di vista io invece mi sembra mi sembra così c'è così queste grandi capacità di autogovernarsi che mi lascia un po'un po'perplesso senza voler giudicare gli altri
Però in qualche modo questo potrebbe essere l'occasione d'oro per creare i remi in barca guardare che cos'è questa barca che cosa vuol dire la vostra vita che cosa vuol dire vivere con gli altri da soli come affrontare
Le stelle non lottato come dicevamo prima sì riconsiderare il nostro lavoro capire i rapporti di forza
In quali luoghi Piva decreto un tempo preziosissimo perché voleva ragionare su differenze credo veramente
Spero che tanti lo facciano anche se dubitiamo fortemente
E tra l'altro chi legge il libro serio contestualizziamo alle alla alla fase di dei look da un del Covent eccetera troverà in Cavriago
Possibilmente del degli anticorpi del delle possibilità di di ripartenza che un termine brutto diciamo di nuovo inizio
Che forse sono assimilabili appunto anche questo periodo no cioè nel senso che con quel tipo di risorse lì quel tipo di approccio lì alla vita al quotidiano alle cose ideali alla politica probabilmente no casualmente è successo ovviamente non era certa due penserei Rizzo però potrebbe potrebbe adattarsi anche a a un a un luogo modello quelle dieci mila persone potrebbero essere un modello per per un nuovo inizio no
Ma guardi io credo che la storia per come tratta apriva unisce attuata le vite in quel Paese così come in Emilia nel secondo Novecento sì è stato un meccanismo salvifico per quelli che l'hanno praticata
Perché ti sentivi al centro del mondo ti sentire importante scientifiche quello che avveniva lontano migliaia di chilometri avveniva anche attenti c'era questo senso di solidarietà di fratellanza
Che è un patrimonio assolutamente perduto mare l'unica cosa che in realtà ci fa ci farà vivere tra di noi
Io credo che questo vada riscoperto assolutamente io per primo deporre scoprirlo perché io subiscono per fare torture di tutti gli altri non sono su un piedistallo tutt'altro
Lo auguro anche a lei quel con la trionferà sia il modo di sentirci
E anche neanche un modo per chiamarci in causa per per dire
Presto obbligati a ragionare su questi temi è stato un modo anche per obbligarmi a spesso a ragionare su questi temi
E ricordiamo questo significa che il libro è tutt'altro che nostalgico o meglio rosa di Nostalgia inevitabile ma insomma lo si può guardare punto e non con
Declinazione prospettica no questo possiamo perché non richiama ha trionfato salmastre o fa l'esatto per questo ha un senso Prosper non profetico ma prospettico si
A Massimo Zamboni come a tutti gli altri abbiamo avevamo già chiesto se e lo facciamo sempre conclusione deputata con tutti i nostri interlocutori la tua dieta mediatica se prevede una lettura ancora sul cartaceo oppure se ti inutili anche di possibilità cross mediale quindi se leave se usi anche se stia abituata anche a leggere invece libri in formato elettronico
No assolutamente morta c'ero anch'io perché non sapevo già sono novecentesco non avevo dubbi ma la domanda dovevo far tra
Se davvero Amabili zero il profilo della perché è la prima volta grazie per la che crea da te grazie per averci dato qualche elemento qualche suggestione
Qualche qualche scheggia qualche colore de di un libro che non c'è solo il rosso una sua rosso divora ma ne ha tanti attrice anche un bianche nero in qualche modo di di fondo che già evocato dalla copertina ma c'è anche proprio nelle nelle anime che
Che in qualche modo percorrono la storia restare del libro la trionferà per Einaudi di Massimo Zamboni grazie per essere stato con noi e a prestissimo aveva ottocentottantotto