Srebrenica, il genocidio del 12 luglio 1995 - Letture dal libro "Quei ponti sulla Drina. Idee per un'Europa di pace" di Alexander Langer

Volendo
Dalle moto
Va bene Buongiorno battute sia in presenza sia chi ci segue da remoto
Gli era era l'undici luglio
Ventisei anni fa l'undici luglio del mille novecentonovantacinque
A Srebrenica
Le milizie
Di Ratko Mladić
Uccidevano massacrava hanno otto mila
Musulmani bosniaci è occupata la città per giorni e giorni si dedicarono a questa mattanza
Che resta il simbolo terribile
Di cosa siano state le guerre balcaniche
Che tra il novantuno e il novantacinque insanguinarono
L'ex Jugoslavia
Essendo essi il simbolo terribile anche dell'ignavia internazionale
Perché quel massacro
Fu possibile perché il ristretto numero di caschi blu che era stato preso a difesa della città non fu in grado di arginare
L'occupazione da parte delle milizie serbe né di fermarne l'attività omicida
Pochi mesi dopo come sappiamo quella guerra si concluse con la pace siglata detto
Rappresento la fine di un lungo calvario che per cinque anni aveva insanguinato quella in quelle terre
A che servono Langer come sappiamo
Si è dedicato molto alle al conflitto jugoslavo visitando più volte
Regione con soggiorni Silvia Artuso perché ha mostrato che a Sarajevo
E dopo
L'eccidio di Tuzla nel quale morirono
Settantuno civili e il massacro di Srebrenica
L'hangar scrisse articoli nel quale chiedeva l'intervento armato internazionale
Per fermare l'aggressione per tutt'oggi deve proteggere le vittime per punire il colpevole
Scrisse
La conquista etnica con le armi torna essere legge in Europa cogliendo la radice di quelle guerre nelle guerre
Avevano come elemento fondamentale
Proprio la
La pretesa di fondare sulla omogeneità etnica gli stati
La Croazia dei croati la Serbia dei serbi
Negando l'esistenza e il diritto a vivere
Delle minoranze e di chi non si riconoscesse non appartenesse all'Enea maggioritari
Quello che accade nei Balcani
Ci deve indurre appunto a pensare sempre quanto le nove diciamo la le non centralissima o nazionalismo etnico sia una Tara drammatica che può produrre non solo conflitti ma tragedie drammi che di Balcani hanno conosciuto
E il ventisei giugno del novantacinque pochi giorni prima
Nella drammatica sua decisione
Di mettere fine alla propria vita Axelrod rannicchiata scriveva l'ultimo suo articolo dal titolo profetico l'Europa muore o rinasce a Sarajevo
Proprio per dire che se non si fermava quella tragedia e se non si metteva fine all'ITEA appunto della etnicità
E non si crei conquistasse il valore invece del multiculturalismo del multireligiosa interiorità della multietnicità d'Europa sarebbe morto
Proprio sulla
Sull'onda di quella tragedia
Quando si faceva pace l'intento
La comunità internazionale
Assunse un impegno assunse l'impegno a integrare i Balcani
A
E a dare ai Balcani occidentali una prospettiva di integrazione le istituzioni euroatlantica
Fondando questa prospettiva su un'idea che corrispondeva al pensiero di Lang e cioè che il futuro si costruisce con il vicino e non contro il vicino
Per i Balcani storicamente nei secoli ogni popolo atteso a costruire il proprio futuro a pensare a costruire il proprio futuro contro il vicino
L'integrazione europea
Una prospettiva dentro cui ogni paio popolo invece sollecitato a costruire il proprio futuro con il DC
è un processo che si è avviato nel due mila quattro che tuttavia dopo una partenza
Che vede l'ingresso della Slovenia e poi della Bulgaria e della Romania cioè i Paesi dei Balcani orientali e poi della Croazia via via si è rallentato
E oggi questo processo conoscere una dinamica così l'entrata
Perché mettere dare sarà messo a rischio
Rischiamo che nel nei Balcani occidentali in quelle terre che sono state insanguinate dalla guerra
Venticinque anni fa Thorne lo spettro
Della pulsione etnica torni l'idea de fondare gli Stati sulla omogeneità etnica
Non sarà sfuggito
A chi si occupa di queste cose
Che qualche settimana fa è stato pubblicato
Non Petter anonimo
Ma scritto e diffuso che propone
Di mettere diciamo di disarticolare l'assetto attuale dei Balcani per sostituirlo con tre grande nazione fondate sul principio etico una Grande Serbia una grande Croazia una Grande Albania
Diciamo facendo terra bruciata
Dell'assetto che è stato costruito invece sulla base del principio della multietnicità e della multiculturalità
Tutto questo noi lo vogliamo dire oggi
Pochi giorni dopo
Era il tre luglio mille novecentonovantacinque della decisione piazza dell'ANIA di togliersi la vita ricordando il suo impegno lo facciamo
Presentando oggi cui una pubblicazione che è stata curata da Sabina Langer che la nipote di Axel la figlia del fratello e che raccoglie appunto gli scritti che
Langer a
Fischietti Diaz all'Hangar tratti appunto dalla drammatica esperienza della Bosnia
Significativamente intitolata questa raccolta idee per un'Europa di pace perché ha c'era scritto
Siamo i testi che sono contenute in questo libro
Diciamo nella bufera delle guerre balcaniche
E nell'angoscia che personalmente viveva di fronte a quella guerre e alle loro efferatezza
Io ringrazio
Sabina Langer di essere qui la ringrazio soprattutto per il lavoro
Che ha voluto svolgere che ci consente di continuare a mantenere viva la memoria riaccende soprattutto di continuare a battersi per i valori
L'ideale di obiettivi di pace e di convivenza tra i popoli che hanno ispirato sempre la vita Diack Langer ricordo che accerta semper rifiuto diciamo la dichiarazione di appartenenza che
Nell'Alto Adige non sulla base delle leggi vigenti ogni cittadino deve fare
Se appartiene alla comunità tedesca la comunità italiana alla comunità ladina
Anche se rifiutò sempre di fare questa dichiarazione il nome di un valore che per lui era superiore ed era un valore di multietnicità e multiculturalità fondamento della convivenza
Detto questo io lascerei la parola Sabina lamiera ancora ringraziandola di essere qui prego
Grazie mille buon giorno a tutti a tutti grazie presidente
Per le sue parole innanzitutto e per il suo impegno a favore dell'allargamento dell'Unione europea e i Paesi balcanici
E per questa opportunità di ricordare insieme i due importanti anniversari già citati l'undici luglio
è la data in cui si commemora il genocidio di Srebrenica perpetrato come già ricordato dalle truppe di Ratko Mladić che recentemente è stato condannata all'ergastolo
In pochi giorni hanno trovato la morte violenta almeno otto mila trecentosettantadue persone
Tra cui soprattutto ragazzi e uomini poi segnato che ieri al memoriale di Porta Acciari vicino a Srebrenica sono stati sepolti i resti di altri diciannove corpi ne mancano all'appello mille trecento ancora non invierà identificati dopo essere stati ritrovati nelle fosse comuni
Mentre a luglio
E poi la data in cui Alexander Langer mia zia si è tolto la vita sui colli di fiori Firenze con la complicità di un albicocco
Queste due tragedia risalgono al mille novecentonovantacinque quando la guerra in Bosnia Erzegovina imperversava ormai per tre anni
Ringrazio chi è qui
O ci vede in versione bidimensionale per il tempo che insieme dedicheremo alla memoria e a ripensare il futuro ringrazio anche grazie a Barbiero qui presente che appurato tutte le edizioni del Premio Internazionale Alexander Langer
Che si sono tenute nel mille novecentonovantasette in poi alla presidenza della Camera e che mantiene il teste importanti relazioni per continuare in ciò che è giusto
Recentemente ha pubblicato un libro scenari movimenta gli anni settanta ottanta in Alto Adige Sudtirol
In cui tra le altre esperienze approfondisce anche la figura di Langer
Sono consapevole dell'onore della responsabilità che io in questo momento
Come spieghiamo a bambini bambine e ragazze e ragazzi a scuola né studiamo la storia per imparare dal passato e soprattutto per farne tesoro per il presente e per progettare un futuro diverso
E il futuro che si immaginava Alexander era sicuramente un futuro di pace
L'estate scorsa quando ricorrevano i venticinque anni dalla scomparsa di l'hangar dal genocidio di Srebrenica per la fine dell'assedio di Sarajevo
E anche dagli accordati tagliare accordi di Dayton che sanciva no quella divisione della Bosnia che l'hangar aveva cercato in tutti i modi di evitare e di rabbini presidente della Fondazione Langer Elio abbiamo deciso con gli amici di Infinito Edizioni
Di pubblicare un libro
Celli era una trentina di testi tra i moltissimi che Lang era scritto tra il novantuno e il novantacinque sui Balcani è stato un grande lavoro buon lavoro di cura
Abbiamo deciso di tracciare un percorso che seguisse da un lato il precipitare della situazione dei Balcani e dall'altro però l'esortazione all'Europa esortazione ad assumersi le proprie responsabilità per evitare e poi per fermare la guerra Alexander all'Europa chiedeva di accogliere i Paesi dell'ex Jugoslavia e di dotarsi di corpi civili di pace
I testi raccolti in questo libro che si chiama il ponte sulla Drina ed è per un'Europa di pace mostrano proprio la possibilità di un'altra politica autentica e viva diversa dalle politiche di Palazzo
Quindi la ragazza Alexander Langer è stata attivista giornalista o promossa da sempre la convivenza con la natura e tra gli esseri umani
Insegnante militante di Lotta continua dal mille novecentosettantotto si dedica poi alla politica nelle istituzioni prima il Sudtirolo a Bolzano borse nel consiglio provinciale e poi
è tra i fondatori dei Verdi e dal mille novecentottantanove ha cominciato il primo mandato al Parlamento europeo
è famosa per il suo pensiero ecologista e per il suo lenza sprofondi Usuarios con quel capo volgeva il motto olimpico
Con cui invita ancora oggi essere più umani a costruire relazioni e interazioni più lente più profonde e più dolci con noi stesse con gli altri le altre e con il mondo intero
Venendo dal Sudtirolo una terra mista e di confine Alexander sapeva bene che la conoscenza reciproca il dialogo erano fondamentali ai fini della convivenza pacifica per questo
Cominciate suo mandato europeo quand'era appena caduto il muro di Berlino è subito andato a conoscere l'Albania e l'ex Jugoslavia ha parlato con le persone le ha ascoltate
Oggi qui in questa sede mi piace ricordare anche uno degli ultimi scritti del novantaquattro il tentativo di decalogo per la convivenza intere mica presente anche nel libro della Camera che è questo io lo chiedo un attimo in prestito
è tradotta attualmente in quattordici lingue anche grazie al lavoro di Umberto Orsini lontano pubblico l'ottavo punto di queste importante scritto richiama l'importanza dei mediatori del costruttore di ponti dei saltatori di muri grande esploratori di frontiera
Secondo l'Hungary occorrono infatti i traditori della compattezza etnica ma non transfughi relativizzare conflitti relativizzare i confini favorire l'interazione e la condivisione pacifica
Il decimo punto del decalogo invece ci dice che un valore inestimabile possono avere in situazioni di tensione conflittualità o anche semplice coesistenza intere mica
E i gruppi misti per piccoli che possano essere
E si possono sperimentare sulla propria pelle e come in un coraggioso laboratorio civico Pino pionieristica i problemi le difficoltà e le opportunità della convivenza interezza dica
Saranno il terreno più avanzata di sperimentazione della convivenza e meritano pertanto ogni appoggio da parte di chi ha a cuore l'arte e la cultura della convivenza come unica alternativa realistica a riemergere di una generalizzata barbarie docente Ca'
Quindi Alexander Langer come vediamo in questo ultimo punto del decalogo ha sempre creduto nella forza dei gruppi misti
è uno dei fili conduttori di questo libro dei ponti sulla Drina proprio un variegato ed enorme gruppo misto il Verona forum per la pace e la riconciliazione nei territori dell'ex Jugoslavia
Nel novantadue a Verona
Presso la Casa della non violenza è in atto questo grande laboratorio formato da più di duecento persone
Dal neo uomini della società civile con provenienze professioni e idee diverse tutta però accomunate da uno scopo comune costruire la pace
Mentre i Paesi da cui venivano era guerra e i nazionalismi erano sempre più potenti le persone del Forum
Hanno creato uno spazio non violento un cui curare ricucire quella società civile e quelle nazioni in guerra e anche l'Europa non si stavano occupando
Il Verona Forum era un ponte tra le persone e il Parlamento europeo dove l'hangar portava oltre che la propria voce anche la voce del Forum
Nel forum infatti si discuteva a partire dalla condivisione di informazioni ed esperienze raccolte sul campo maturate dalla pluralità dei partecipanti
Poi si scrivevano mozioni Alexander portava al Parlamento europeo performer anche uno spazio di interazione personale uno spazio di speranza
Preoccuparsi del presente con un occhio di riguardo per il futuro era uno spazio per immaginare un mondo migliore un faro verso cui puntare il timone
L'hangar quindi era un costruttore di ponti un costruttore di pace sosteneva fortemente un pacifismo concreto come possiamo leggere in questi articoli affermava la necessità che l'Europa si dotasse di corpi civili di pace che favorisse ora del dialogo
E sosteneva che all'occorrenza l'Europa fosse anche pronti a intervenire come nel caso della Bosnia con una polizia internazionale per fermare il massacro
Con l'hangar sede dunque andato un importante pacifista ma al tempo stesso anche un autorevole
Voce europeista
Sosteneva infatti la necessità di aprire le porte all'Europa Umberto le porte dell'Europa ai Paesi dell'ex Jugoslavia perché credeva nell'Europa principi democratici e inclusivi
L'Europa però all'epoca rimasta impigliata dei propri egoismi ad oggi non ancora colto tutti i Paesi balcanici e non ha accolto la Bosnia Erzegovina
Forse perché ancora non serve del tutto capito che combattere i loro nazionalismi significa prevenire e combattere i nostri
Leggerò ora alcuni passaggi del testo già citato dal presidente l'Europa muore e rinasce a Sarajevo scritto appunto a fine del novantacinque poche settimane prima del genocidio di Srebrenica
E pochi giorni prima della morte di Langer
Lei racconta la sua esperienza arcani e dice siamo andati a Cannes a manifestare davanti ai capi di Stato e di Governo per la Bosnia Erzegovina
Basta con la neutralità tra aggrediti aggressori apriamo le porte per l'Unione europea la Bosnia bisogna arrivare a un punto di svolta
Dopo la manifestazione c'è riceve già si era in persona una dozzina di noi vengono ammessi a riunirsi con lui ed ecco a quanto aveva ammonito elaborato e firmati in tanti
Dopo tre anni tutti noi umili o potenti assistiamo al quotidiano ormai banalizzato di una guerra e quel bersagli sono donne bambini vecchi
Deliberatamente presi di mira da cecchini irraggiungibili o colpiti da obici mortali che sparano dal nulla
Ci volevano dunque tre anni e soprattutto una presa di ostaggi dei caschi blu fatta senza precedenti nella storia della comunità internazionale
Perché leadership politica e media europei riconoscessero che in questa guerra ci sono anche persone ed aggrediti criminali e vittime
Tre anni di una politica è inutile di neutralità che già privata di ogni credibilità presso i bosniaci e di ogni rispetto da parte degli aggressori ormai siamo arrivati a un punto di non ritorno
Ottieri amo le conseguenze che si impongono e rafforziamo la nostra presenza mandato dei caschi blu
Presa di posizione netta di fronte agli aggressori in fin dei conti rifiutiamo di essere complici della strategia di epurazione
E di omogeneizzazione della popolazione della Bosnia
Oppure se diamo al ricatto intollerabile delle forze serbo bosniache ritirando ci dalla Bosnia ed infliggendo così alle Nazioni Unite
La più grande umiliazione proprio mentre si celebra il cinquantenario della fondazione dell'ONU
Oggi più che mai impastato dobbiamo armarci di dignità e di valori e soprattutto a ripetere quel mai più
Cari sono in tutta Europa dalla fine della seconda guerra mondiale
Oggi più che mai in passato dobbiamo difenderci in battaglia contro coloro che spingono all'epurazione vinca religiosa come ideale politico e lo impongono
Perpetrando crimini contro l'umanità
Se la situazione a Ottawa attuale risultato delle Politiche disordinate rinunciatari contraddittorie dei nostri governi l'Unione europea in quanto tale è rimasta muta impotente assente
Bisogna che l'Europa testimoni ed agisca bisogna che grazie all'Europa l'integrità del territorio bosniaco e la sicurezza delle sue frontiere siano finalmente garantite ma ciò non è
Non è più sufficiente per recuperare un credito assai largamente consumato l'unione europea deve ora oggi dar prova di un coraggio è un'immaginazione politica senza precedenti nella sua storia
L'Europa può farlo l'Europa deve farlo lo deve tante Bosnia cinquanta se stessa perché ciò è condizione della sua rinascita l'Europa infatti muore o rinasce a Sarajevo
Questa era l'appello e poi segue subito dicendo esattamente un mese prima era stata bombardata la città di Tuzla di una generazione si è fatta strage oltre settanta giovani ammazzati durante il passaggio
Il parcheggio e centinaia di altri giovani feriti quattro giorni prima avevo congedato il sindaco Urso in mano riformista cioè socialdemocratico se li investirà dieci dopo averlo accompagnato per diversi giorni a Strasburgo Bolzano Bologna
Il sindaco palestra dice che l'amministrazione civica non elettrica di Tuzla come chiaramente amano definirsi
Sono considerati universalmente come riferimento di pace di conflitti di convivenza di democrazia e di tolleranza bene il giorno dopo il cannoneggiamento della sua città
Baines lattice mi ha inviato per fax copie del suo messaggio al Consiglio di sicurezza dell'ONU con la preghiera di diffonderne al Parlamento europeo
E il fax diceva voi state a guardare e non fate niente mentre un nuovo fascismo ci sta bombardando se non intervenite per fermarli voi che potete siete complici e è impossibile e non vi rendiate conto
Quindi interrompo qui la lettura del dell'articolo pensando con gratitudine Amora bestia vizio
Ma le altre amiche e amici che la Fondazione Alexander Langer Stiftung e io abbiamo la fortuna di avere in Bosnia Erzegovina e nei Paesi dell'ex Jugoslavia
Abbiamo avuto modo di conoscere e collaborare con molte persone associazioni istituzioni italiane e bosniache
Penso con nostalgia persone Cormack fanno parte della mia vita da oltre vent'anni non posso qui nominarle tutte ma ognuna va un pensiero e la speranza che ci si possa riabbracciare presto
Ricorda il premio internazionale langa ricevuti da Natasha Khan undici
Via stato Bruna Tegart fan capace e dice
E dell'Associazione Aldo Srebrenica queste tre meravigliose donne come alcuni degli esponenti dell'associazione essere prevista sta lavorando per un centro di documentazione
Hanno potuto raccontare le proprie esperienze anche qui alla Camera dei deputati in occasione degli incontri promossi dalla presidenza
Come anche nei libri editi dalla Camera dei deputati si possono leggere i loro percorsi
Negli ultimi tempi
La Bosnia Erzegovina riconosce sempre più l'impegno di Langer nella piazza principale di Tuzla cresce ormai da sette anni un albero a lui dedicato
La città di Sarajevo gli ha conferito qualche mese fa la cittadinanza onoraria grazie alla impegno dell'ex ambasciatore Nicola Minali
E dell'associazione dedicata al all'associazione del generale di via il tre luglio l'associazione degli ambientalisti Harbor che si chiama Arboretum il Sarajevo ha inaugurato con una marcia di cinquanta escursionisti un percorso in montagna un sentiero di montagna dedicata ad Alexander
E anche in Italia aumentano di riconoscimenti poco fa è stato inaugurato un percorso ciclopedonale a Modena
E un ponte a Bolzano borse
Iniziative che si vanno ad aggiungere alle moltissime già presenti sul nostro territorio nazionale
L'archivio di sull'hangar che al presente nella nella in sede della Fondazione
Verrà valorizzato grazie all'accordo tra la fondazione dell'hangar al primo provinciale di là Bolzano all'annessa Kirch volesse tirò il e la Fondazione del Museo storico del Trentino
Report oggetti in corso realizzati dalla fondazione ora in collaborazione con la Fondazione vorrei segnalare l'arte di vivere insieme
Un percorso che vuole costruire una comunità di educatrice di operatori di pace all'interno dei contesti multiculturali e il Progetto interazioni un progetta di Cittadinanzattiva ed europea
E ha come scopo quello di avvicinare ragazzi e ragazze a tematiche Langhe ariani oggi più che mai attuale fondamentali
Vorrei qui concludere il mio intervento con la lettura di brevi passaggi di un altro scritto del novantacinque sempre presente qui in questi cinque ponti sulla Drina che porta il titolo fratellanza euro-mediterranea
No in testa a mio avviso molto importante perché contiene indicazioni precise per un'Europa accogliente un'Europa di pace di quell'Europa politica e umana di cui oggi in tempi pandemie si sente ancora più bisogno
Primo punto è l'integrazione europea oggi deve essere aperta a tutto il continente europeo non si dimentichi che la comunità era stata fondata come casa comune di tutti i popoli europei ad ordinamento democratico
L'integrazione politica ed istituzionale dovrà avere la precedenza su quella economica del mercato unico e nell'Unione economica e monetaria
Per quanto riguarda i Paesi dell'Europa centrale e orientale va detta che la loro piena integrazione dell'Unione europea dovrà compiersi senza ulteriori rinvii attraverso un riassetto
Nella dinamica che sin qui ha guidato l'integrazione
L'aspetto importante di questo approccio potrebbe essere un offerto europea alla Repubblica di Bosnia Erzegovina
E successivamente a tutti gli altri territori pronte alla riconciliazione e alla democrazia e alla salvaguardia
Della convivenza plurietnica dell'ex Jugoslavia di potersi unire in condizioni del tutto speciale dell'unione europea affinché questo legame funga da deterrente all'aggressione
E alla spartizione all'epurazione etnica
E seconda punta
Dice che ai margini dell'Unione occorre offrire dei processi complementari di integrazione ciò dipenderà all'Est in gran parte in misura e agli sviluppi più o meno democratici nella Federazione russa senz'altro da parte europea vi si può contribuire non poco
E al sud invece molto dipenderà dall'impostazione della politica mediterranea dell'Unione Europea
Oggi sembra difettare soprattutto la convincente prospettiva di relazione stabile ed evolutiva tra l'Europa e lo spazio mediterraneo bisognerebbe oggi definire
Apertamente l'obiettivo di una comunità euro-mediterranea
Perché non costruire un quadro istituzionale che raccolga valorizzi rilanci quella grande eredità comune costituita dall'incrocio tra tra continenti
Tra le tre grandi religioni tra economia tradizioni relazioni fortemente interrelate
Potrei continuare ma lascio a voi la lettura del testo integrale gli obiettivi che oggi si potrebbero dare uno spazio euromediterraneo e l'Europa sono molti molti
Primo fra tutti a mio avviso l'accoglienza delle tante persone in cerca di una vita migliore che bussano ai confini orientali meridionali
Quotidianamente vediamo situazioni tragiche disumane del mediterranea ma anche in Bosnia Erzegovina e nei paesi limitrofi credo che sia giunto il momento di costruire un'Europa di pace
Neanche
Oltre Sabina ha richiamato
Passi salienti dello pensieroso degli scritti di via
E soprattutto conclusioni per cui mi aggancio
Conclusione molto chiaro Axel diceva
Dal dramma balcanico si esce soltanto con l'integrazione europea dei Balcani occidentali
Che è esattamente la promessa che fu fatta quei popoli con la pace di Dayton nel novantacinque riconfermata
Che assunta dall'Unione europea nel due mila tre con il Consiglio europeo di Salonicco
Il Bharata via via
Negli anni
Ho già ricordato dall'inizio questo processo prese una dinamica abbastanza spedita il due mila quattro la Slovenia
Due mila otto i Balcani orientali Bulgaria e Romania due mila tredici Croazia
Poi quel processo via via si è rallentato
La crisi economica che ha colpito l'Europa tra il due mila
E otto del due mila e quindici il conflitto ucraino russo alle porte dei Balcani
Dai cassetti nelle dinamiche euro scettiche in Europa
L'emergenza migratoria che ha nella rotta balcanica uno dei suoi punti di criticità
Tutto questo ha portato l'Unione europea
A richiudersi
A come dire da sviluppare un istinto
Di di difesa e a rinchiudersi sbagliando
L'Europa rischia di fare lo stesso errore che fece nel mille novecentonovantuno io lo ricordo bene
Quando la Jugoslavia si dissolse
E cominciarono le guerre
L'atteggiamento delle cancelliere o per ma questi i Balcani sono un luogo difficile e complicato sono in guerra da sempre e meglio che stiamo lontani
Errore drammatico perché quando c'è una crisi con il conflitto c'è una criticità L'ultima sposa l'ultimo atteggiamento che aiuta a risolverlo è quello di disinteressarsi devi girare la testa dall'altra parte di starne lontani
L'Europa avrebbe dovuto coinvolgersi subito lo fece invece con molto ritardo e
Voglio
Citare
Un fatto che mi pare assolutamente esemplare di quello che sto dicendo
All'indomani della pace di Dayton
La comunità internazionale perché quella pace
Si consolidasse e no riprendessero
A breve termine conflitti tra i popoli balcanici decise di schierare sessanta mila uomini della NATO
Tra cui
Parecchie migliaia anche dei soldati italiani non per far la guerra ma per mantenere la pace
Cinque anni prima
Quando inizia con la guerra furono mandati
Nell'ex Ferrari sei mila caschi blu
Cioè volevamo fermare la guerra con un numero di caschi blu dieci volte più basse di quelle che abbiamo ritenute essenziali per mantenere la pace
Se anziché seminare avessimo mandato i sessanta mila prima Srebrenica non ci sarebbe stato
E allora la lezione di non fare l'errore del novantuno e sapere che oggi la vera posta in gioco è quello di accelerare il processo di integrazione dei Balcani di uscire dalla lentezza dall'ambiguità di questi anni
Riprendendo e accelerando i negoziati con che sono già in corso ma che sono rallentati
Con Serbia e Montenegro
Aprendole con Albania e Macedonia del Nord la Comi l'Unione europea ha deciso di aprire negoziati questi due Paesi un anno fa non sono stati ancora aperti sulla base di un assurdo e inaccettabile letto bulgaro che va rimosso
E dando una prospettiva alla Bosnia al Kosovo la Borsa chiede una cosa molto semplice che oggi la Bosnia è un paese che è il titolo di potenziale candidato chiede di passare lo status di candidato
Ora non mi sembra che sia
Un enorme problema per l'Unione europea questo riconoscimento eppure tarda
Così come tarda essere attuata una cosa che la Commissione europea a varato e cioè la liberalizzazione dei visti per i cittadini del Kosovo
La Commissione europea ha dichiarato che sussistono sono avverate tutte le condizioni per poter dare i ministeri cittadine corso si continua
Nel Consiglio europeo alcuni Paesi continuano a bloccare ecco sono tutti queste le cose che bisogna come dire affrontare anche perché
Anche nei Balcani vale una regola
C'è un vuoto viene riempito
E se l'Unione europea
è latitante renitente reticente
Ci saranno altri che già ci sono la Cina che guarda i Balcani come lo sbocco Adriatico della via della seta la Russia che ha come alcuni Paesi balcanici la Serbia in particolare uno storico rapporto
La Turchia che nella politica egemonica
Di ora dal gran diciamo include anche una presenza nei Balcani
E si è già avverato un fatto molto concreto
Di questo rischio
I vaccini l'Unione europea nel momento in cui è affidato il piano per la distribuzione dei vaccini non ha ricompreso i Balcani nello spazio europeo di approvvigionamento
Il risultato è che i vaccini i vaccini a Belgrado sono arrivati dalla Russia dalla Cina all'Albania sono arrivati dalla Turchia
E quindi tutto questo lì a dimostrare che
è tempo di decidere devo dire che il presidente Draghi è stato molto netto una settimana fa al vertice dei capi di sì governo del processo di Berlino per i Balcani e ha detto non c'è più tempo
Il tempo sta diventando un rischio non solo per i Balcani ma per noi bisogna decidere
Io mi auguro che questo appello ridarà indietro
E l'impegno che l'Italia che è il Paese che con più determinazione sta sostenendo e integrazione europea dei Balcani questo appello venga finalmente
Raccolto le cose che ha scritto l'hangar sono profetiche
L'Europa muore o nasce a Sarajevo
Non dimenticando mai che la prima guerra mondiale scoppio Sarajevo che tutto quello che è accaduto nei Balcani nel corso dei secoli ha sempre avuto un impatto fortissimo euro
Dall'espansione Adeste l'impero romano
Fino alla
Traccia alleva invasioni barbariche che passarono attraverso i Balcani a tutto quello che è accaduto via via nei secoli attraverso i Balcani
Le armate nell'Impero Ottomano arrivarono doveva due volte sotto ieri
No
Senza dimenticare che nel mille ottocentosettantotto fu convocata una conferenza alla conferenza internazionale di Berlino sulla questione orientale che aveva l'ambizione di dare
Un assetto ai Balcani ma che non risolse i problemi tanto tanto è vero che poi scoppia la prima guerra mondiale che ebbe la sua miccia Sarajevo è tra la prima e la seconda guerra mondiale i Balcani furono terra di di conflitti
E poi l'occupazione nazista fascista che a cui ancora di più i processi ai problemi
Della di quella terra
Se solo si ricordò
Si ricorda l'altro la tragica esperienza degli ustascia croati
Tanto per fare un esempio
E poi ci fu diciamo l'intuizione
Se volete perché nel miracolo di Tito
Che capì che l'unico modo per dare stabilità a quella terra era costruire un'unica entità più Vierne Caprioli culturale
E costruì la Federazione vela raccogliendo uno spazio e cioè la necessità lo spazio di costruire in qualche modo un'a rea di non allineamento tra i due blocchi
No tra il blocco sovietico al blocco occidentale c'era nei Balcani un'area del di nome allenamento che faceva da cuscinetto dei che evitava che i due blocchi no
Si toccassero il confronto diventasse quindi scontro
Quell'esperienza come tutti sappiamo
Finita nell'ottantanove perché con la caduta del muro di Berlino dell'Est la dissoluzione dell'Unione Sovietica
è crollato l'equilibrio bipolare e come il collega di voler volare anche la funzione di una Jugoslavia che era un'area funzionale alle quelli propri polare
E abbiamo avuto appunto le guerre balcaniche fondate sul principio NI coi sulla affermazione dell'etnicità controllo multiculturalismo
La multietnicità
Tutti questi sono i temi a cui Lang si è dedicato questo scratch qui in questo libro ci sono molti iscritti in questa raccolta ci sono altrettanti scritti alcuni anche in questa edizione altri no
E io credo che sia giusto ricordare l'impegno Xander
Come hanno fatto tantissime città riconoscendogli cittadinanze otterranno intitolando di scuole piazze e vie perché rimanesse in ricordo di questo l'uomo che con tanta generosità e con tanta passione si dedicava ai temi della pace e e con tantissima angoscia
L'angoscia che lo ha portato
Nel luglio del novantacinque al gesto estremo gli e togliersi e togliersi la vita
Ecco io ringrazio per tutte queste ragioni
Sabina
E ringrazio
Anche che si è fatto latore di un'iniziativa importante che è quello di
Tradurre i dieci punti
Scritte dazi al
In viale ex
In una
Nelle lingue di tutti i luoghi dove ci sono dei conflitti
In forma
Bilingue
Ebraico e arabo
Rumeno ungherese
Nuova ecco e ungherese
Albanese
Serbo e via di questo passo
Perché appunto quei dieci punti e non parla non solo della Bosnia non parlano solo per la Bosnia dieci punti che sono un un decalogo di principi per la pace per la convivenza per la tolleranza
Per un mondo che
Si riveli dei conflitti e delle guerre credo che sia un modo migliore giusto per
Ricordare appunto
Alex quindi grazie grazie a tutti coloro che ci sono dedicati grazie a lei grazie grazie Barbiero grazie a tutti coloro che continuano a tenere viva
La memoria di Alexander noi oggi abbiamo voluto con questo piccolo atto però ricordare Alex qui la Camera dei deputati perché
Non possiamo dimenticare mai che Alex è stato anche un uomo delle istituzioni parlamentare europeo Ikea
Svolto quell'attività istituzionale soprattutto dedicandosi appunto ai Balcani e termina la pace con grandissima determinazione e volontà tant'è vero che il suo ricordo rimane vivo anche a Bruxelles e a Strasburgo nella memoria dell'attività di quella di quelle istituzioni
Grazie e con questo diciamo vogliamo ricordate aveva voluto ricordare Alex Langer aveva voluto ricordare sarebbe emersa e ci auguriamo che coloro che devono decidere decidano
E sappiano che dalle loro decisione dipende appunto
Ha capacità di dimostrare che Sarajevo l'Europa non muore ma l'Europa rinasce grazie