Presentazione della riedizione in ebook aggiornata e ampliata del libro di Franca Chiaromonte e Fulvia Bandoli "Al lavoro e alla lotta. Storia delle parole del PCI" (Harpo)

Ciak a Mila
Ma grazie al
Allora buonasera buonasera a tutti e siamo qui per presentare il libro al lavoro alla lotta che era già stato edito dalla casa editrice Harpo in una deliziosa forma cartacea nel due mila dieci a sette e che si ripresenta ora in formato in bocca ampliato e arricchito di alcuni contributi
In primo luogo devo ricordare quello di Luigi Covatta intellettuale direttore di Mondo operaio dirigente socialista che è scomparso di recente e Betica questo libro alcune paginette
Molto importanti perché sollevano anche degli interrogativi e anche dei quesiti che sono molto ricchi da un punto di vista storiografico e anche da dibattere per esempio lui dice riconosce al partito comunista di essere stato il partito che nella Repubblica dei partiti di essere stato il partito per eccellenza un partito come lui dice irripetibile
E e la purtroppo anche citando Pajetta dopo la morte di Togliatti non se si chiude una fase e sostiene che non se ne sia aperta nessun'altra
Che un giudizio diciamo su cui naturalmente ci sarebbe piaciuto di discutere con lui diventa purtroppo ci ha lasciato recentemente i vari contributi viti apertura bisogna ricordare naturalmente anche quello di Mario Tronti e di Letizia Paulo al lavoro alla lotta è si si ripresenta così diciamo pur essendo uscito in anticipo in occasione del centesimo della nascita del del del Partito comunista
Naturalmente diciamo e dopo ricordare che in questo anche in questa occasione sono usciti molti volumi alcuni dica a carattere scientifico molto molto precisi che però riguardano quasi sempre la storia del incide la sua della sua nascita
Che avviene in un contesto per legami internazionali al e la sua morte che avviene altrettanto diciamo in concomitanza di grandi eventi internazionali come sono stati quelli del mille novecento ottantanove
Sono contributi degli storici molto importante molto puntuali ma accanto a questi volumi più diciamo uno a carattere scientifico sono appaiano anche dei volumi che ma diciamo riflettendo anche una certa fedeli a una certa tradizione culturale anche del Partito Comunista tendono a polarizzare la storia
Del partito e questo al lavoro e alla Lotto è uno di questi preziosi volumi che è rivolto ad un pubblico più ampio
Nel specialistico e non specialistico e che rende appunto amore alla a alle vicende che non sono solo quelle della nascita ma anche quella degli ultimi anni della del del Partito comunista
Su cui ci sono meno contributi scientifici e storici di quanti non ce ne siano per esempio sui primi dieci venti anni della sua nascita non durato settant'anni
Il partito è morto settantenne nella DC e il PSI gli altri due grandi partiti di massa sono morti
Diciamo si sono sciolti nel mille novecentonovantaquattro il PC nel mille novecentonovantuno ma alla sua storia dai cinquanta in su forse sono dedicate in meno volume di quanto ne siano De Luca dedicati alla storia precedente
Quindi diciamo questo questo volume parla diciamo non soltanto della popolarità non soltanto la polarizzazione della storia del PC poco analizza la storia del PC nel senso che la rende popolare attraverso le sue parole
In qualche modo fa anche un ritratto del cosiddetto popolo comunista che era un'espressione che era molto più in voga intorno agli anni Settanta ottanta e che comunque a me personalmente non soddisfaceva perché dava un po'l'idea di una separatezze e di una chiusura del partito stesso che era esattamente credo il contrario di quello che almeno io ho vissuto all'interno dunque il libertà il termine poi è stato come dire un po'soppiantato sostituito da da un altro termine che comunità e Livia Turco nella sua introduzione a un altro per diciamo volume che speculari a questo che cari compagni care compagne da una definizione definizione di quello che l'arco che si intendeva per comunità
Perché dice era animato dalla forza del progetto politico perché aveva un suo punto di vista sulla società e sul mondo aveva un'idea della società l'idea di polizie ingarbugliata magari davanti alla modernità però diciamo siccome purtroppo io viene fuori di tanto in tanto nella mia esperienza personale di militante del del del partito
Diciamolo non c'era tanto nell'appartenenza del Po al popolo nell'appartenenza alla comunità c'era piuttosto molto forte
Il senso di una pienezza come dire intellettuale perché mi ricordo che mi rappresentava l'apertura sul mondo per quanto riguardava me appena sedicenne
E e ma è anche il dovere e diritto
Quasi in vere in un imperativo categorico di essere cittadina cioè praticante abitante di una cultura che aveva la sua il suo fondamento anche nella partecipazione consapevole
è quella che poi da il senso comunque alla alla nazione una cultura che rielabora questa questa dei diciamo che elabora quest'aspetto tanto più necessario non solo per creare il senso alla nazione ma anche a questo mondo che diventa sempre più piccolo e più vicino sulla tessera c'era scritto essere cittadino esemplare
E questa esemplari età era l'obiettivo a cui bisognava bisognava arrivare la nostra diversità secondo me almeno per quanto riguarda la mia generazione è un po'era questo cioè
Era questo presto imperativo di solidarietà di lotte comuni
Di serietà di capacità di farsi carico deve innanzitutto delle persone e dell'ambiente nel quale Hideki ho studiato e lavorato in e la diciamo tutto ciò trovava una una realizzazione per tutti per milioni di persone nelle nelle sezioni dove avveniva la socializzazione primaria
Delle militante del dell'iscritto alticci e dove avveniva il mescolamento delle sia delle generazioni che delle delle culture
Sia ammortizzano nelle sezioni nelle case del popolo le differenze che e e anche tutte le le aporie che che che vi erano dentro al partito
Dove individui mantenevano contrariamente a quanto si dice operaio massa delegato Massa dirigente di poco conto
Novelli c'erano degli individui avevano diciamo idee molto salde molto precise anche due riguarda il partito riguarda il comunismo
E e che però odiavano diciamo l'individualismo veniva l'individuo umano l'individualismo per esempio
Un partito che era considerato un monolitico che covava però punto all'interno molte differenze e che rispondono antismog era garantito
Dalla dalla disciplina del centralismo democratico
Disciplina del centralismo democratico che è una delle parole molto interessanti che ritroveremo in questo in questo volume o nel volume fatto lui parole quella mentalmente oltre che il contributo poi sconosciuta nero sono centottantanove
Termini il Lessico famigliare del Piccini che alcuni sono di questi temi sono caduti in disuso sono stati abbandonati ma che hanno parlato forse parlano ancora a migliaia di persone ora queste centottantanove parole sono diciamo persino povere rispetto spetta al partito che diciamo era un partito dico questo privo però di guasti di qualsiasi sarcasmo di discussioni di gente che amava parlare fino alle tre del mattino spaccando il capello in quattro e che ne andava le tesi io ricordo le tesi del congresso di Firenze
Che sono usate inventeranno per hanno avuto nelle sezioni non so se cinque mila sei mila emendamenti
Quindi sono centottantanove termini molto selezionati e molto molto molto scelti alcuni non sono come richiama Covatta anche nella sua nel suo contributo introduttivo non sono proprio dei comunisti ma si sono rivolti ai comunisti che sono stati definiti diciamo in maniera insomma aveva la più varia e anche la più a volte anche la più offensiva è quindi parole le parole si chiede la Rampello in un altro dei contributi che arricchisce questo volume possono fare la storia
Le parole possono fare da sole parole fanno la storia realtà qualcuno più autorevolmente detto nel passato le parole sono sono pietre
Effettivamente letale queste parole continuano ad essere adesso chiede ciascuno sceglierà poi la propria parola
E la cambierà e la arricchirà e farà delle farà delle obiezioni a queste parole
Per esempio diciamo io per quanto mi riguarda e un libro virgola un improvvido proprio per questo perché ciascuno di questo può aggiungere emendare cambiare aggiungere o sottrarre non queste parole per esempio nella parola allestimento si ricorda il compagno giù Colelli
Di felice memoria felice perché siamo tutti i denti quando luce ha preso le misure a tutti pronti per la barra invece purtroppo il diciamo che scomparso e dice nel partito ci si chiamava tutti per per cognome ebbene le donne no le donne venivano chiamate per nome non avevano diritto a nessun cognome chiaro il gioco negl'essendo mascherine chiamati giù Colelli ma Franca Chiaramonte era Franca numeri Anna Maria io Graziella e così via
E e poi c'è un'altra un'altra cosa per esempio che Giovanelli parto sempre da Gipo negli una pesce per lunghe un grato pensiero e Giacomelli
Per esempio dice la la voce dell'allestimento diceva la sua su tutto
Ma la sua su tutto la dicevano anche dei compagni segretario che diciamo nessuno o quasi mai ricorda perché che hanno svolto un lavoro prezioso ci sono quelle storiche dei segretari
Nazionali l'anno Azzolini nacque Azzolini ovazioni ma non mi ricordo per per Berlinguer la cara Stefania fredda per Occhetto e così via ma segretarie praticamente rischiamo controllavano anche il lavoro dei funzionari è e dicevano la loro e quindi nel partito tutti dicevano loro come questo quello che voglio dire che mi piacerebbe anche che risultasse
E insomma ci sono ecco ciascuno di noi può aggiungere dopo
Può aggiungere alcune alcune fa origine verificarle e così via io per esempio senta la necessità di aggiungeva per una transizione perché si parla sempre di transizione io allora mi chiedevo ma per dove questo vi era un po'meno chiaro in realtà ecco come l'analisi sto l'analisi l'analisi
Di che
C'è perché analisti era diciamo quella interminabile riunione e si faceva a seguito di una iniziativa quando bisognava di unirsi ed esaminare l'andamento e i risultati raggiunti in quella scena pone e quindi quella era un'analisi ricca ma l'altra analisi era come la transizione leggermente volta in una nube
Così un po'chiede di incertezza non so se ho parlato troppo o mi devo fermare il libro interpella poiché in aggiunta a queste parole varie varie compagne e compagni come la luce boccia Cuperlo da Marisa Rodano che scrive di un saggio voglio dire sulla cultura italiana della fine ed è la seconda metà del Trecento molto belli peraltro molto ricco
Poi Livia Turco la Castellina Macaluso Occhetto
Questi compagni lei due birichine che hanno curato il volume Bandoli e Franca Chiaromonte che hanno messo quel tanto di semiserio che rende simpatico e divertente questo volume parla delle domande apparentemente innocenti del genere ma lei martedì sei sicuro che dalla comunità la comunità dei piccini era quella migliore
E a queste e cioè ci sono esposte sono varie cioè la Luciana Castellina che dice lo pensavo e lo penso ancora come Luciana ci sono altri io però prendo quello che dice la boccia
Maria Luisa Boccia risponde onestamente non capisco cosa voglia dire migliore e non so neppure se comunità e il termine appropriato per definire il PC
Da quello che ha detto prima sia evidente mi sento più vicina alle era molto più di una comunità era un mondo compresso il plurale ma era anche un'istituzione con i suoi apparati le sue logiche funzionali e gestionali autoreferenziali eccetera eccetera
L'ho vissuto come un luogo vivo e necessario un'altra delle domande che diciamo rivolgono le autrici è che riguarda altre la la la forza tra virgolette pedagogica della classe operaia
E alcuni dicono sì andato diciamo alla classe operaia mi insegnava e che riguarda anche la funzione storica d'aria severa
E Macaluso invece risponde non ho mai pensato che gli intellettuali dovessero andare a scuola della classe operaia
Ho sempre pensato invece è un intellettuale dovesse cercare di capire bene il ruolo della classe operaia alla sua funzione di problemi e rapporti di produzione dentro la fabbrica eccetera ecco quindi una serie di domande stuzzicanti come come queste delle risposte altrettanto vivaci quindi non è un libro di di rimpianti né di malinconia valga per tutte diciamo anche per poi con questo mi taccio quello che dice Occhetto sono opera tutte interviste che contengono un Bilancio critico e critico non non acido del di questa esperienza alla stessa domanda appunto su che cosa si consensi può conservare e che cosa non si può conservare del del PC Occhetto risponde
Ci sono molte le consuetudini del PC che corrispondevano aderivano alla Società nel tempo una società che non c'è più e non possono essere evocati come il bellissimo amarcord non ci sono gli stessi operai gli stessi contadini la stessa fabbrica insomma il mondo è cambiato
Quello che mi manca del PC è una cosa importantissima la più significativa cioè la sua capacità di inventare un modo di fare politica adeguato e in sintonia
Sia pure radicalmente critica con la società italiana
Ecco io diciamo mi fermerei qui
Chiudendo con le parole di non so se i transiti tra anche di Fulvio avuti Letizia che dice è una sto una storia infinita
Ma anche le mummie quando le abbiamo ritrovate ci hanno detto cose che non sapevamo e che sono serviti ecco io chiudo qui
E come promesso
Do la parola ad Anna Maria Carloni
No sì Anna Maria Carloni
Ecco motivato l'audio mi sentite
Mi sentite sia mi sento e
Innanzitutto io non glielo so già Fulvia Claudio chiuso però vedo che stanno in lista testi senza un occhio di alluminio e
Allora innanzitutto vorrei salutare e compagni e Michele il compagno che quindi conseguente che tanto tempo inutilmente perché sono sedici strumenti incontrare in questa in questa occasione
Per voglio ringraziare veramente franchezza dubbia per avere deciso di ripubblicare
Lui questo libro nell'anno del centenario un anno rivoluzionario c'è del reato scusate
Mi sentite io
Tutto a posto i sentiamo benissimo
Ana Maria
Nell'anno del centenario un anno che diversamente credo avrebbe visto la presenza di saggi di iniziative di commenti soltanto maschili neanche l'anno della pandemia che rappresenta
Uno spartiacque credo storico ci sarà un prima e un dopo la pandemia e io mi auguro che abbiamo iniziato la stagione del dopo cioè con le vaccinazioni e quindi una stagione viste l'anziana una stagione che sarà certamente molto complessa ma noi speriamo che sia una stagione in cui alcune
Parole
Commenta cura che sono parole femminili alle quali abbiamo dato tanto senso e significato possano avere una pregnanza insieme alla fraternità che è fondamentale se vogliamo
Veramente sconfiggere i rischi di muovere bandi quindi
Che quindi la possibilità anche di inverare alcuni chiari tra alcuni valori per i quali intanto abbiamo rotta allora questo è un libro c'è un libro unico e un libro originalissimo ed è un libro straordinario
Perché la scelta di raccontare il DCA attraverso le parole di tante parole certo non tutte le parole non è soltanto una formula riuscitissimo dal punto di vista del marketing diciamo così
Ma è una scelta che sa guardare avanti indicando ammessi sembra una possibilità concreta di buona politica perché sono veramente le parole che danno la vita nostro sentire e allora scavare intorno alle parole del Partito comunista
è un grande valore provocati chi è stato ricorreva una scagliare letizia scrive dentro la sensazione casa
Ma anche consente ricade Luca quelle parole lo senso ad un'esperienza di ritrovare le motivazioni di ieri della memoria ritrovare sentimenti vedere riconsiderare fa antistorici parti persone per riportare tutto questo nella memoria con gli occhi di oggi di ciò che siamo diventati
E con undici essenza del vicino nel bene e nel male siamo diventati vastissimo mondo appunto come si diceva che è profondamente cambiato negli anche profondamente in crisi
Io credo che chi è stato comunista leggere questo libro faccia proprio un gran bene
Perché per niente in qualche modo un viaggio di riparazione dallo sradicamento da un uomo che è stato certamente per quelle come me per la nostra generazione
Ma anche per le generazioni precedenti un luogo di formazione il Polo un forte carattere identitario
In un documento poi ritornerò di cui si parla molto e nel libro la carta delle donne comunista che la carta del documento della sezione femminile
Guidata da Livia Turco dalla quale io insieme a Franca abbiamo fatto parte
E quel documento appunto negli anni della fine del PC inizia con siamo donne comuniste
Ecco ma anche la lettura di questo libro ci fa comprendere nuovamente quanta parte della nostra storia collettiva oltre che la storia individuale si era presentata dal CCD
Io ho sentito dire più volte da Fulvia e condivido profondamente che il PC è stato un partito di successo
Lo è stato per settanta anni accompagnato
Tutti questi settanta anni la crescita all'emancipazione delle classi lavoratrici delle classi sul della del tutti soggetti deboli della nostra società e della della delibera dalla lotta di liberazione dalla Costituente in poi accompagnato le tante fasi della Repubblica italiana il cammino della costituzione nella cittadinanza Menna
Traduzione in pratica dei diritti civili sociali e politici
è stato veramente uno strumento di difesa ed i costi di di difesa e di costruzione della Democrazia fondamentale in alcuni passaggi chiaramente molto critici nella nostra storia siamo in ferie fuggiti neofascisti
Per nelle stragi del terrorismo e alle venuta autoritario che si sono spesso ripresentate
Quindi altro che è un errore la scissione di Livorno come invece è stato scritto da tanti in occasione del del tutto ventuno gennaio di quest'anno
Questo partito il nostro partito il Partito Comunista Italiano insieme durante i certamente il pluralismo garantito dalla nostra Costituzione ha fatto la storia della nostra vita democratica
Ecco io credo che ancora oggi in un mondo che totalmente cambiato profondamente cambiato può consegnarci un'eredità semmai siamo capaci di cercarla naturalmente di ispirarci nel modo giusto
Né sembra che Franca Fulvia non sappiano fare lo fanno e suggeriscono con tanto rigore con tanta serietà con tanta onestà intellettuale anche con moltissima
Autoironia anni durissimi diceva prima Graziella
Ciò che è assolutamente va buttato e che cosa invece vorremmo salvare cosa invece possiamo ancora rimettere in circolazione quello di cui ancora abbiamo necessità e non fanno rendendo evidente quanto può essere feconda per questo quella pratica
Della relazione tra donne che l'altra una pratica fondativa della rivoluzione femminista
Della rivoluzione delle donne che a me anche diceva il segretario del PC Berlinguer rappresentato la rivoluzione più grande la rivoluzione appunto non violento alla rivoluzione che continuata oltre secondo Blair venuto il venticinque oltre il percento
Ora lo fanno naturalmente Franca Fulvia modo eccellente vorrei dire da intellettuali quali sono
Da dirigenti i quali sono da insomma figure di primo piano del della storia di questo partito della politica italiana io non sarei mai riuscita
Farlo come l'hanno saputo fare loro con la densità la semplicità mia ironia e una grandissima capacità comunicativa rieducativa
Vorrei
Anche io fare alcuni passaggi su alcune alcune parole alcuni passaggi riprendere alcuni passaggi del libro naturalmente un posto d'onore spetta alle donne femministe
Ed è proprio vero quello che diceva Graziella fino adesso certamente la di vicenda storica delle donne comuniste pure nell'attenzione sempre stata data dalla
Liberazione in poi
Bei discorsi di Togliatti all'emancipazione delle masse femminili
Alle forme organizzate dalle donne comuniste e certamente a storie di seconda Rita ma all'interno della storia
Del partito comunista che appunto fonda la sua identità sulla emancipazione di classe sulla classe le alleanze intorno alla classe che appunto poi fanno la storia del movimento operaio in alto in cui nasce appunto del cresce e si sviluppa il partito il Partito comunista
Las la vicenda delle donne comuniste parliamo del secondo dopoguerra a prima dopo certamente o meglio parliamo della nostra generazione quindi negli anni settanta un prima e un dopo caratterizzato dall'incontro con eufemismo e e la carta delle donne c'è prima che prima dell'esperienza delle commissioni femminili
Con dirigenti come Adriana Serroni pure hanno rappresentato Ampezzo in per tante anche della dell'incontro tra la tradizione del partito comunista e il femminismo attraverso le femministe e comuniste
Io ho vissuto questa fase da responsabile femminile del partito comunista a Bologna punto era a all'epoca una federazione
Con cento mila iscritti e quaranta per cento di donne quindi o teoricamente avrei dovuto rappresentare quaranta mila donne come iscritte a quel partito
Perché è stata una esperienza nella quale
Per bellezza per me assolutamente
Fondamentale proprio dal punto di vista anche della mia crescita personale di donna oltre che di tante
Comunista
Che appunto
E anche parte di passaggi molto molto critici anche di una solitudine della figura della dirigente
Della commissione del femminile vede l'incontro con movimento femminista e della elaborazione anche grazie alla Luigi dall'Unione donne italiane compagni venuti di quella che definimmo alla doppia militanza
Una fase nella quale cioè il conflitto per il partito fu molto vivace fu molto francese molto importante anche riusciremo la Agis riuscimmo a conquistare
Cose molto importanti come per esempio appunto in un congresso del partito la contraddizione inserimento da contraddizioni di sesso
E non solo della contraddizione di classe a proposito di quella parola di contraddizioni su cui Franca e Fulvia si sofferma molto
è stato certamente un quelli sono stati certamente anni fondamentali anni molto importanti nei quali abbiamo cercato nello stato molto per cambiare questo partito ecco io vorrei dire questo
Il libro di Franca di Foglia né un libro che ci restituisce una grandissima ricchezza una grande vitalità
Della della storia del partito di questo chiude il corpo del Partito Comunista inteso non soltanto come tutto corpo mistico corpo simbolico ma anche corpo vivo fatto di milioni di il corpicino di donne e di uomini perché parliamo di riunioni parliamo di New York liberamente tanti e tanti colori ecco di quindi diciamo
Ho perso un pochino senso credono che stavo mi sono persa in giro
Ecco
Va bene ritorniamo alle donne comuniste
Dicevo appunto di un prima e un dopo la carta ecco dice volevo dire che oltre alla grandezza e alla bellezza e all'importanza la positività dell'esperienza che abbiamo un punto non tanto per cambiarlo questo partito
Per svecchiare lo profondamente per portare nel partito non soltanto le istanze che di conflitto che erano più forti che vivevamo sulla nostra pelle che sarà battaglia sulla porta la battaglia sulla violenza penso alla battaglia che personalmente ho fatto a Bologna con molto impegno sulla per il riconoscimento dei diritti delle persone omosessuali lesbiche Tei tutte battaglie che erano molto importanti e molto conflittuali all'interno all'interno del partito
E al tempo stesso anche battaglie proprio di che intervenivano sulla struttura sulla quella che chiamavamo la costituzione materiale del partito
Cioè il centralismo democratico e in quella fase ricordo per esempio ricordo a Bologna
Io come responsabile femminile feci già prima nella Carta delle donne una battaglia per votare le donne nelle liste fu una battaglia molto importante che produsse anche dei risultati molto significativo
Questo io prima da questo primo poi noi arrivammo alla elaborazione aggiunge dunque sul documento la carta delle donne che fu un passaggio
Non molto molto importante nella storia delle donne comuniste e anche nella elaborazione di una cultura politica
All'interno all'interno del partito comunista devo solo ricordare che prima della carta delle donne pedoni comuniste furono protagoniste un altro passaggio
Culturalmente molto importante che fu in occasione della della di Chernobyl
La costruzione di un punto di vista ambientalista e culturale molto forte con la l'elaborazione di uno documento convegno che punto già nel titolo di indica intercorso scienza cosce scienza potere coscienza degli
Non voglio soffermarmi ancora a lungo perché credo di avere parlato già molto sull'importanza dell'esperienza della carta delle donne ci fu
Con la guida di Lidia momento veramente di crescita straordinaria anche della iniziativa delle
Nei rapporti proprio con i tanti pezzi della società al femminismo molto ricca molto importante molto significativa quello che mi preme è dire anche per non essere troppo lunga
E che tuttavia queste nostre battaglie di così importanti di cambiamento della cultura politica che all'interno del PC
Vedevano altre parti del partito altrettanto impegnate per un cambiamento della cultura politica
Per superare diciamo con i limiti quelle chiusure erano legati fondamentalmente ancora
Alla ha una visione dello sviluppo italiano ci condusse a vista d'una centralità della classe della classe sei senza appunto vedere le grandi trasformazioni sociali e culturali
Che della società italiana
Ecco tutte queste battaglie che non fa abbiamo fatto certamente sono state hanno spostato molto molti orientamenti ma certo non hanno spostato di fondo la cultura
Prevalente di quel partito
E questo lo abbiamo ben visto in occasione della svolta di Occhetto queste sono tutte parole appunto in grande rilievo nella nel libro di Franca di fuga
Quando appunto noi non siamo stati in realtà
Capaci di sostenere una una capacità di trasformazione profonda a del partito se non in opposizione alla idea di una svolta
E non so se sinceramente oggi ieri faremmo la stessa scelta con le stesse modalità io penso che per quanto mi riguarda
Non per quanto mi riguarda atteso che alla luce quanto abbiamo vissuto chili dell'esperienza che abbiamo fatto probabilmente faremmo faremmo delle delle delle scelte delle scelte leaders
Ecco avrei voluto
Per dare ancora qualche parola importante ricollegandomi in particolare a quello che diceva cioè quello che diceva Graziella prima
A proposito della del parola comunità che
Più volte viene viene rievocata viene ripresa anche nelle tanti disse chiesto crescono che accompagnano diciamo che accompagnano il testo
Io credo che al tempo del PC voi non usassimo intanto riferirci allora al partito come comunità
Questo questa parola diventato più pregnante più significativa successivamente quando abbiamo voluto dare il segno che appunto la fine del PC
La non rappresentava soltanto alla fine di una istituzione di un partito ma appunto anche di una
Appunto di un accumulo cugina comitati un popolo di un insieme di persone di rapporti di una straordinaria umanità di un sistema di relazioni di affetti e di sentimenti
C'è una polemica mi pare di avere letto anche sull'uso di questa parola io penso che possiamo anche dire che impartiva il PC è stato comunità se appunto non andiamo questo se non ci riferiamo questa parola come con un'idea di chiusura in se stessa
Perché invece penso che abbia ragione Mario Tronti quando ci evita di riflettere sul fatto che più ancora che comunità il partito Anna Teresa rappresentava il popolo se stesso stesso popolo era esso stesso società quindi attraversato in quanto tale via da da conflitti che sono appunto un elemento così propulsivo della creazione
Niente di relazioni di socialità eccetera
è importante in questo secondo me se penso all'esperienza concreta della costituzione del partito di massa esempio nicchia che ma il Mussolini mille l'esperienza che io faccia proprio la sua radice di fondo nell'esperienza della lotta di liberazione
Come è fatto di Tortora dico questo per perché anche recentemente sono stati prodotti qui in campagna una serie di ricerche equilibri di romanzi che riprendono l'esperienza dei treni dei bambini di cui anche fate letizia parlano duro libero
Monster quell'esperienza straordinaria che subito dopoguerra consentì
A migliaia e migliaia di bambini poverissimi provenienti dal sud Mormon particolare da Napoli per iniziativa del PC in modo particolare delle donne del Partito Comunista tenuti ma anche del partito e anche del buon naturalmente delle Partito comunista che trovarono ospitalità per molti mesi presso famiglie del Nord soprattutto in Emilia ma non solo in India
E e questa esperienza è stata un'esperienza oltre che aveva una ragione solidaristica proprio serviva ad affrontare il disagio della fame della povertà di quel momento ma anche profondamente educativa perché i bambini andavano poi a scuole al aveva anche questa forte componente civile oltre che sociale e solidale
Del tempo e mi ha sempre molto colpito che è andato lì questa esperienza sia stata ricordata in modo molto forte solo in questi ultimi anni mentre invece io ricordo che ancora giovanissima
A Bologna alle vecchie compagne partigiani detenuti eccetera mi hanno da subito che l'entrata nel partito ha raccontato con molta dovizia di particolari questa straordinaria di grande esperienza del dell'immediato dopoguerra che fu possibile tanto in quanto giunto c'era questa enorme Rete G famiglie che avevano partecipato alla lotta
Di liberazioni e questo un tratto molto molto importante che appunto cita il senso di quel partito come società con le società che prende nelle mani la responsabilità della costruzione delle istituzioni dello stato della democrazia dalla crescita civile
Ecco questa è una cosa secondo me molto importante che riguarda anche la politica oggi credo appunto uno di quei temi
Che possono essere molto importanti se portate all'attenzione dei ragazzi dei giovani di oggi che una situazione del tutto diversa comunque vivono problemi sociali di prospettiva tanto gravi il tanto seria appunto questa questa volontà di riscatto questo prendere in mano la responsabilità della proprio futuro e di farlo in modo organizzato di farlo in modo sulla base di valori di fraternità eccetera ecco per concludere
Vorrei
Ci sarebbe ancora tanto sentiremo penso di avere consumato il molto tempo
Vorrei provare a rispondere anche io a quelle due domande conclusive di quelle delle interviste Fulvia e Franca hanno usato tutte ma tutti i dirigenti prima citato anche Graziella
Un sì appunto se riconoscevano nell'esperienza del pc una diversità positiva
E anche come si definiscono attualmente ecco io anche sempre naturalmente ho aderito al Partito comunista perché con considerato che quello fosse il partito più più mi rappresentava per niente camper in Edison iperemia necessità per la mia voglia di crescita culturale e politica
Mi ma e anche perché mi sembrava migliore fosse però non ho mai pensato appunto in termini di diversità almeno per quanto riguarda le persone ho sempre pensato che il tipo di organizzazione
Di quel partito potesse metterlo più al sicuro
Per ma appunto la con una forte condivisione della capacità per il senso appunto di grande lotta politica anche che c'era dentro ma che era anche un elemento di unione
Perché abbiamo sempre detto che nel conflitto anche ci si riconosce ci si riconosce come persone ci si unisce anche Mina comune locale per il cambiamento
Questo potesse rappresentare invece un elemento di garanzia in quanto riguarda tanti comportamenti anche all'interno delle delle istituzioni e l'ultima domanda è appunto commenti definire essi oggi
Ecco io non so rispondere nessuna domanda so per certo che voglio dire di essere stata una militante
Del Partito comunista e una dirigente delle donne con mister perché questo è diciamo più ancora che ai dirigenti del tecnicamente sono state anche una dirigente del Pci
Sono stata nella federazione di Bologna sono stata componente del Comitato centrale ed etnici ma io mia funzione dirigente diciamo la riconosco proprio nell'esperienza che abbiamo fatto bene le donne comuniste
Oggi indipendentemente dall'essere iscritta o no ad un partito al Partito Democratico nel mio caso chiaro cioè alcun in rapporto ad un senso di appartenenza sibilo confrontabile
Anche perché appunto non non ci sono più luoghi di confronto non ci sono più luoghi di battaglia politica
Il di battaglia delle idee e questo insomma credo sia veramente qualcosa che manca che manca profondamente il senso di quell'intellettuale collettivo
Di quella fatto appunto da quelli milioni di corpi conflitto riunioni condivisione di valori
Credo che questa sia un'esperienza che può essere comunità bile e che può produrre naturalmente in forme adeguati ai tempi e ai problemi di oggi però esperienze siano altrettanto forti altrettanto capaci di modificare
Di modificare l'esistente sperimentato in
Grazie non premia scusa conta è sembrato presentato prima senatrice Carloni comunque se è stata anche donne restituzione adesso la parola Ida Dominijanni giornalista saggista e cioè no io
Sì grazie grazie dell'occasione Grassi affranca esordio di questo ripetuto gesto d'amore nei confronti del
Del partito di cui hanno fatto parte
Io avevo
Letto così il loro libro di insomma quando uscì nella prima edizione l'ho riletto c'ho ritrovato anche adesso questo
Soprattutto un grande gesto
Di di amore e quell'amore gratuito di cui siamo capaci solo noi no per l'amore che non esige restituzione reciprocità
Che si che gode nel dare e penso che molte compagnie abbiano ho avuto questa posizione sentimentale nei confronti del CIPE lo dico con con molta serietà e e senza l'ombra della critica non credo affatto che sia stato una posizione sacrificale tanto per capirci non credo l'Olocausto disegni Carla Lonzi in questo caso penso proprio ad una partecipazione
Affettiva erotica a questa impresa
Che è durata che proprio nel momento più difficile forse ha dato il il contributo più grande no gli anni della svolta per l'appunto l'impresa della carta per le donne comuniste
Tutte cose che vengono qui ricordate nel libro valorizzate e che sono state anche già ampiamente nominate il libro quello che avete già detto cioè la restituzione del corpo vivo del film del del PC e questa scelta di farlo attraverso le parole e attraverso parole molto arbitrariamente selezionate e molto arbitrariamente gerarchizzata e ci sono però le importantissime a cui si danno dieci righe
E parole meno importante che se ne danno trenta
Giustamente secondo me perché e e è un po'una pratica di scrittura che riflette
La la vitalità del linguaggio notti non non si tratta non si lascia per l'appunto mai ordinare gerarchizzare in modo credo e e e quindi i libri un libro riuscito da questo punto di vista perché più che fare memoria restituisce
Sensazioni residui c'è anche molta ironia nel trattamento di queste parole e quindi restituisce anche tanti segni Dante musicalità tanti suoni andrà a me stesso rievocati evocato dei suoni che io sentivo da Esterna
Perché io non ero in quel partito non non ci sono mai stata ma non sono mai stata neanche contro quel partito sono sempre stata in un rapporto di
Di critica vicina o di vicinanza critica
E spesso col numero partecipazione e non meno distende appunto affettivo ed energetico di chi c'era dentro
Allora
è un libro che una specie gli open source no è stato già detto cioè e ognuno può aggiungere le sue di parole partecipare questa impresa sarebbe anche divertente forse far sborsare una specie di di jam session in cui ognuno aggiunge le sue e anche le sue Rimembranze per l'appunto le sue risonanze eccetera
Ora
A proposito della comunità a me non neanche a me piace insistere tanto su questa faccenda della comunità perché so benissimo di quante vite sentimentali si tinge questa parola molto facilmente
Però forse potremmo dire che questo è il libro si rivolge a quella che è stata per l'appunto una comunità di parlanti quindi una comunità non solo di affetti
E non solo di ragione proprio una comunità linguistica con tutto quello che
Chi parlare comunicare il passarsi la parola
In darsi sulla voce tutto con tutte le cose che ne facciamo quando parliamo la scostarsi comporta
In un partito e qui io parlo da giornalista invece da cronista
Quale sono stata molto a lungo delle cose di quel partito Monte moltissimi anni ho seguito le vicende del Partito comunista della svolta del Partito comunista di quello che è venuto dopo il Partito comunista
Ho smesso quando è nato il PD perché ho capito che lì c'era una vera discontinuità e che cambiava la stagione reagiscono che cambiassero i cronisti e commentatori
Io a differenza di molti miei colleghi io penso che il mio mestiere a dei parenti non non non siamo adatti a tutte le stagioni ma questo aprirebbe un altro ordini di questioni
Allora era un partito io questo lo dico punto da cronista chic in cui le parole venivano usate con moltissima cautela molto soppesate
Molto cesellate
Associate in modo non casuale e io ricordo all'esercizio esegetico bisognava fare ogni volta che c'era reso contare o commentare un comitato centrale del piccino
Si trattava proprio di di fare l'analisi delle parole che venivano usate per il modo in cui venivano usate e di quanta influenza cioè entra ovvero alcune in tutte le province sulla parola di questo o di quell'altro no
Dietro ogni parola si vedeva quanto aveva vinto Ingrao quanto aveva vinto Mendo la mamma solo quanto aveva vinto Luporini e quanto aveva perso quell'altro cioè c'era
Una costruzione del discorso
Molto complessa che sarebbe secondo me e che è del tutto sbagliato ridurre al problema bellunese unanimismo del dissenso già in realtà il cosiddetto centralismo democratico
Io penso che nascondesse c'è nascondeva era fatto molto di questo uso strategico molto politico delle parole un uso molto politico del discorso
Che non era lo stesso uso della propaganda dei partiti comunisti dell'ex no assolutamente e non era però neanche
L'uso sgangherato del linguaggio che c'è stato dopo e tipici e finte
Allora secondo me questo è un punto molto importante un punto nevralgico
Cioè che fine ha fatto questa sapienza del discorso politico
Dov'è finita
Tutte le interviste
In tutte le interviste c'è un passaggio su questo su quello che è stato appunto
Il trasferimento della scena politica da quella dei partiti a quella della comunicazione non dei mass media e viene da tutti quegli adulti intervistati che intervistati mi pare che letizia reparti anche nella sua introduzione viene citato come passaggio decisivo no ma ecco che passaggio da una politica da una stagione politica un'altra da un'epoca politica un'altra
E naturalmente io sono molto Ginestra raccordo per penso che siamo ancora dentro questo passaggio
Dentro questa gigantesca trasformazione che ha preso proprio il linguaggio politico
E penso che uno dei problemi della fine
Del partito comunista e del fatto che non è andato granché sulle sue ceneri
Dipende esattamente dal fatto che questa rivoluzione del linguaggio politico della comunicazione dei media non è stata mai pesa sul serio in considerazione
Non è mai stata riflettuta
Non è mai stata pensata messa tema non è mai stata indirizzata in qualche modo cioè io vedo in queste notti mi conosce lo sa perché non è da oggi che lo dico
Detto in questo un
Un enorme buco un'enorme da una che ha aperto la strada a tutt'altra modalità di elaborazione anzi di non elaborazione del discorso politico alla sua attuale sciatteria la sua attuale irresponsabilità
Alla sua attuale insignificanza eccetera eccetera
Quindi penso che questo sia no di questo si parla appunto nel libro spero per le interviste penso che sta che questa sia una delle piste che bisognerebbe oggi tentare di praticamente poi c'è farne proprio una l'oggetto di ricerca perché naturalmente siamo ancora dentro questa trasformazione epocale come dicevo prima e e e ed essa trasformazione ci riserverà ancora delle
Delle sorprese delle delle conseguenze
Ai fini appunto di quello che può essere il linguaggio politico la lingua
Dunque leggendo quando ha accettato l'invito di Franco di Fulvia e Franca
Ho accettato naturalmente subito senza riserve perché sono due amiche a cui voglio molto bene a cui sono molto legata quindi l'ho fatto senz'altro per Severstal jeans con loro la pratica di politica che è stata interno esterno al pc che c'ha viste coinvolte tutte insieme alla nostra praticamente nessuno della differenza eccetera eccetera
Ma l'ho fatto solo per questo perché invece io mi sono molto rifiuta tirata da parte rispetto alle celebrazioni del centenario
Volutamente mi sono assentata dalla scena del centenario può portare in salvo che non fosse di mia pertinenza perché appunto io poiché iscritto al Pci non sono mai stato insomma
Però molto l'ho fatto perché ho sentito che era non centenario che cadeva in un momento sbagliato cioè che cadeva stretto
Che non c'erano
Non non c'erano i moventi affettivi momenti dei moventi passionali per fare una buona occasione i di riflessione questo capita spessissimo che gli anniversari si erano diventino formali perché non non cadono al momento giusto può invece ce ne sono alcuni che cadono al momento giusto
Allora perché penso che non sia accaduto al momento giusto perché ho percepito qualcosa
Di fare sono qualcosa di astratto di non sentito per l'appunto in ciò che ho letto che ho visto in televisione qualcosa di obbligato e soprattutto qualcosa di molto subalterno ai tempi io su questo sono del tutto d'accordo con le notazioni che San Mario Tronti nel suo pezzo ogni l'apertura di sei nella sua prefazione delle quattro prestazioni che accompagna il testo
Cioè questa assegnazione diciamo no
Della storia di questo partito
Tutta a a quello che doveva essere non è stato quindi è una scelta socialdemocratica che doveva essere fatta prima invece è stata fatta dopo
A un indugiare sulla rivoluzione quando invece bisognava estive essere riformisti fin dal ventuno un postdatazione la vera nascita ecco la svolta di Salerno
Quindi la vera nascita è quella di un partito nazionale democraticamente radicato eccetera eccetera e il nome il ventuno ecco tutto questo mi è sembrato sommamente subagente no a come ci raccontiamo
Oggi la storia ha come
Il discorso dominante oggi racconta la storia e non mi è piaciuto
Però se devo essere sincera
Mi sono molto assentata dalla celebrazione del centenario anche per un'altra Gione
Oggi c'ho pensato prima di per mi sembra di accendere il computer
Per partecipare a questa presentazione ho molto pensato se dirlo o non dirlo perché ci sono se non è una cosa tanto
Così tanto carina e tanto positiva da dire ma insomma l'amico la verità vera e che io sono profondamente arrabbiata nei confronti di questo partito forse molto di più di quanto non sia stata in passato anche in momenti e per me sono stati estremamente conflittuali rispetto al pc per dirne una
E i giorni della fermezza durante il caso Moro credo che abbiano rappresentato per nel momento di massima
Rottura con il PC
Ma anche tutta la vicenda del settantasette poi ci tornerò su questo tutta la fase che si apre all'Eliseo la storia dell'austerità Church's ci sono stati momenti per me per la fa
Parte a cui appartenevo il manifesto certo manifesto soprattutto diciamo rossa abbiano di altissima conflittualità però è una cosa parità più partecipata più effettiva su invece adesso io sono molto arrabbiati
Perché penso che nella costituzione nel nella storia nella DNA impartito che comunque è stato il più grande partito comunista d'Occidente affatto della sinistra italiana ha contribuito maggioritariamente rendere la sinistra italiana alla sinistra più importante dei paesi occidentali
Dal quarantacinque in poi
Ci dovesse essere una maggiore responsabilità verso la propria storia
Verso l'insieme della sinistra e verso quello che questo Paese e via via diventato
Ora questo Paese e via via diventato quello che è diventato c'ho messo molti anni perché diciamo una vicenda che parte appunto con l'ottantanove solitamente si dice che parte con novantadue con Tangentopoli ma la verità è che parte con l'ottantanove
Ecco la fine del PC per l'appunto
Quindi l'Italia ci ha messo molto a diventare quella che è diventata però alla fine c'è stato
E c'è cioè non da oggi un vero capovolgimento di egemoni
Spero quello che dicono
Gli intellettuali cosiddetti liberali terzisti danni cioè che l'Italia aveva avuto l'egemonia culturale comunista molto spiccata che bisognava demolirla alla fine tanto hanno fatto che l'hanno effettivamente demolita
Prima
L'area terzista poi la destra
E montata appunto con dal dalla nascita della lega in poiché prima di Berlusconi è stata la lega
A iniziare questa storia e non c'è stato più niente a sinistra e ampia contrastato questa divinità
Guardate che io questo non lo dico soltanto rivolta al pc che sia chiarissimo
Non è che le cose che invece esce c'erano ci sono state ci sono ancora a sinistra il PC si siano portate meglio
Nel nel modo più assoluto è categorico è un discorso che io potrei fare e che di fatto il fatto anche il mio giornale Cividini partenza al Manifesto
E naturalmente per altre vie si può fare anche tutti gli altri testi della sinistra italiana dai socialisti fino a ai gruppi delle stendevano la sinistra ma io penso che complessivamente tutti quanti ci dovremmo dire che avremmo dovuto avere maggiore responsabilità rispetto alla storia
Rispetto ai fatti e rispetto alla memoria
E che non ce l'abbiamo fatta
Ad averne abbastanza farla pesare abbastanza insomma fatto sta che oggi come oggi può capitare di aprire un giornale a me capita sempre meno spesso periodico meglio di lecco
Cioè dopo l'approvazione e hanno dato nell'avvento del governo attuale
Che considerato una prova di sé avvilente
Non rileggo però oggi non è capitato di leggere questo penso che scrive Giorgia Meloni indisposta quello di Galli Della Loggia dell'altro giorno che invece lo avevo letto
Dove c'è un tale capovolgimento proprio nel enunciazioni rispetto a quelle sulla cui base siamo cresciute noi è cresciuta la nostra generazione che e io penso che veramente bisognerebbe ove si abitua per far passare tutto perché che dobbiamo fare cioè atto è un diluvio ogni giorno piove un apre l'ombrello sta a casa
Però non è possibile continuare così
Cioè io penso che non sia possibile che questa deriva egemonica
E rispetto alla quale non è stato fatto niente dal principale partito della cosiddetta sinistra di oggi per arginarla nel corso del tempo non è stato fatto assolutamente nulla ed è per questo che io sono così
Arrabbiata nei confronti di di ciò che è venuto da PC diciamo
è prima o poi bisognerà fare qualcosa per impedisce che in data avanzi ulteriormente perché non si può così sentire e rimanere inerti di fronte al fatto che la la leader di del partito che rischia di essere quello di maggioranza e che si chiama Sardegna tale che tra l'altro diciamo fra la scusa scusa scusa idee e il regista nei solleciterà
Rimanere nei quindici inutili
C'era insomma perché altrimenti sì io l ostilità fino Gianni espunge anniversario dell'età pare non ritiene di avere parlato più di Anna Maria forse mi sbaglio no è lei è lei l'acqua padana Maria
Scusa e infatti a me la quota di Anna Maria a ok va bene allora ecco ho detto quello che dovevo dire dico solo due vorrei nominare due parole
Che a me ne mancano molto
Una false
Fase una parola cui Sulbiate Franca dedicano poco spazio
Invece vi volevo dire questo che a me mancano moltissimo le analisi di fase che si faceva il PC
E che spesso venivano anche contestate talvolta venivano anche molto ridicolizzata e veritiero questi spiego né come si direbbe adesso che durava un'ora
E in ogni riunione importante che c'era però insomma a me mancano lo sentissimo perché adesso io penso che abbiamo una cosiddetta sinistra che letteralmente fa difficoltà a capire in che anno siamo enti parte di mondo siamo cioè mancano proprio
Coordinate spazio-temporali manca all'analisi falsa né quello manca moltissimo e l'altra parola che volevo punto almeno nominare me parola cruciale
Su cui bisognerebbe tornare per capire quello che è successo cioè per capire che cosa il PC non capì
Di un certo passaggio di fase un certo passaggio di cultura di niente di una certa piegatura che la tarda modernità stava prendendo era era appunto austerità ora nel libro
Si dà d'acconto Nobel due interpretazioni che ebbene la svolta dell'austerità innescata da Berlinguer la reazione di chi appunto lamentava una mancanza di comprensione della modernità consumista e e d'altra parte l'interpretazione che invece la valorizzava esattamente perché
Sì opponeva perdita
Deriva della del Liber modernità
Mi pare che tra anche Fulvia diciamo sottolineano attrezzi non di più
Questa seconda interpretazione che dà ragione a Berlinguer anche in in rapporto a quello che che accaduto dopo potremmo dire anche in rapporto a quello che è accaduto adesso con la pandemia hanno con il di più di riflessione ecologista
Di freno diciamo della degli eccessi erano dell'idea che la pandemia comporta e domanda però invece io penso che in quel momento
Una certa impostazione morale di questo discorso che in qualche modo davvero era sordo a quello che stava capitando nella ma non tanto per la sensibilità delle persone comportamenti non è questo ma proprio nella piega che stava prendendo il capitalismo
Mondiale ebbe quello penso che sia stato l'inizio di una divaricazione
Preoccupante
Del partito di massa dalle dai movimenti della massa alle trasformazioni della nazione Basta finisco qui
Grazie mille gara mi scuso anche con Anna Maria che penso che l'ha capito che stavo giocando
Adesso la parola a Michele Magno è stato esigente ripartito ed il sindacato ha una storia importante le sue spalle fine intellettuale e chiederti
Mi ascoltate spero più
Anzitutto grazie per l'invito
Ecco volevo dire subito
Che questa nuova edizione del libro di Fulvia e Franca esce dopo che si è consumato il mainstream mediatico sul centenario della nascita del PC
E sul ventennale della sua scomparsa
Io la trovo una scelta felice non so quanto fortuita o quanto voluta
Una scelta felice perché ci consente di ragionare pacatamente come stiamo facendo
Oggi su un protagonista del nostro secco Breve
Come sappiamo la sua storia ancora oggi divide fa discutere molto
C'è chi candidamente la ignora e che soprattutto lei punta Errori fatali ed vizio imperdonabili
La rottura con i socialisti in congenito settarismo ideologico la sindrome scissionista
Il legame mai spezzato con l'Unione Sovietica il mancato approdo al riformismo europeo
Questo tradizionale repertorio
Di mezze verità e luoghi comuni è tornato puntualmente alla ribalta nelle ricostruzioni e nei dibattiti dei mesi scorsi
Quindi credo che avesse ragione Ida Dominijanni
Ora saggiamente
Il libro di fuga e di Franca se ne tiene lontano
Privo come di intenti pedagogici e di tesi precostituite
Io ho selezionato sei parole chiave che lo provano che lo testimoniano
A cui accennerò brevemente
Sono lignea centralismo democratico battaglia delle idee capitalismo straccione austerità classe operaia
Nell'introduzione le due autrici confessano di nutrire una certa Nostalgia per ciò che è stato e non è più un sentimento in verità che affiora in qualche passaggio delibera ma non mi pare questa la sua cifra stilistica
Al lavoro e alla lotta insomma non è un amarcord per citare il capolavoro di Federico Fellini
Del resto quando parliamo di Nostalgia bisogna intendersi bene
Il termine nasce come neologismo medico in Svizzera alla fine del Seicento
Parente stretto della malinconia era il malessere degli sradicati dei soldati mercenari lontani dalla propria terra
Solo più tardi diventa il pathos degli esuli che animerà i nazionalismi ottocenteschi
Ecco non credo che Fulvia e Franca si sentano esuli in patria e di sicuro non sono nazionaliste
Come non credo che il loro libro nasca da un rimpianto per il passato ma piuttosto da un disagio per il presente per la cultura per la condizione sconfortante in cui versa la sinistra italiana
Infatti quando il trasformismo invade la scena e viene spacciato per Realpolitik i mezzi diventano Fini e i figli diventano mezzi
E quando contano solo le convenienze elettorali del momento si possono tranquillamente a recitare le due parti in commedia
Quella di antagonista del populismo e quella di concorrente del populismo sul suo stesso terreno
Qui è opportuno richiamare uno dei tratti distintivi del PC
Quando la linea veniva decisa non era ammessa ogni giorno in discussione
Con alti e bassi con svolte improvvise o con aggiustamenti graduali restava la percezione di un partito affidabile che il nove che non navigava a vista
Anche se persisteva l'utopia di un cambio di sistema
In merito o demerito del centralismo democratico a seconda dei punti di vista
Dove la sola parola corrente era impronunciabile
E dove il momento di massimo dissenso pubblico ancora oggi ricordato con un atto di rottura clamoroso
Fu l'incipit di quell'intervento dal palco dell'undicesimo congresso
Nel mille novecentosessantasei in cui Pietro Ingrao anziché esordire con il rituale condivido la relazione del segretario
Scandiva non sarei sincero compagni se dicessi a voi che sono rimasto persuaso
Voglio dire che in realtà nel PC le correnti c'erano solo che lo scontro tra le correnti non erano risse da cortile per spartirsi il potere interno ma una battaglia delle idee
Era uno scontro tra diversi divisioni concezioni del neocapitalismo della programmazione delle riforme di struttura
Del modello di sviluppo ed è la stessa pubblicità del dissenso
Il ventisei ha scritto Emanuele Macaluso fece politica Azione Sociale concreta e la fecero anche i suoi funzionari
Chi con intelligenza ironia il rigore che con stupidità settarismo e pignoleria
Chicco religiosità e laicamente
A volte quel partito sette spingere avanti la ruota della storia e lo sviluppo del Paese a volte li farà no
Ma fu di parte di una vicenda nazionale non di una chiesa separata con un figlio chiamato comunismo
è un giudizio questo nel quale mi riconosco e credo che fu ovvio e Franca non farebbero fatica a condividerlo
Infatti proprio con intelligenza ironia e rigore raccontano le parole
Con cui vicini ha saputo parlare sia alle élites intellettuali
Che alle classi popolari coinvolgendo le in un'esperienza democratica che ha contribuito a costruire il nostro edificio costituzionale
Parole i come hanno detto le compagnie che mi hanno che sono intervenute parole che sono ordinate in un nuovo sfizioso uso questo aggettivo vocabolario di circa centonovanta voci redatte con un linguaggio asciutto e con onestà intellettuale
Non è poco
Anzi e molto perché le parole talvolta non sono solo pietre
Sono armi di confusione di massa degli sproloqui e soprattutto di Vanni Lotti che non trasmettono significati chiari e universalmente percepibili
Per me anche per questo è un libro prezioso perché restituisce al lessico familiare del PC a cui accennava Anna Maria
La sua perduta autenticità
Non nascondo che buona parte di questo lessico sono nicchiava in qualche angolo dimenticato della mia memoria
Eppure appena lo sfogliato nuovamente e Schio caldo come una frusta sui miei ricordi come è capitato quando mi sono imbattuto nella Bushehr capitalismo straccione
Ad essa infatti è legato il mio primo incontro con il mondo comunista che risale al marzo del mille novecentosessantadue sono vecchi
Ero stato invitato di straforo un convegno dell'Istituto Gramsci sulle tendenze del capitalismo italiano rimasto negli annali del PC
Eravamo in pieno miracolo economico Amintore Fanfani presiedeva il primo dicastero di centrosinistra allora aveva il trattino con l'appoggio esterno del del PSI
Un nuovo ciclo di lotte sindacali bussava alle porte
La compattezza della vulgata marxista cominciava a incrinarsi interrogata da correnti di pensiero che non vi avevano mai avuto cittadinanza l'esistenzialismo di Francoforte Desi la psicoanalisi
In questo contesto era maturata l'esigenza di una nuova riflessione sui principi teorici
Le strategie politiche le strutture organizzative e gli stessi referenti sociali su cui bici aveva fondato il proprio radicamento nel primo quindicennio repubblicani di tale esigenza fu appunto espressione del convegno del Gramsci segnato da un memorabile confronto tra Giorgio Amendola e Bruno Trentin
Ora si provi a immaginare lo stupore di un ragazzo quale io ero all'ora
Di fronte alla relazione del pupillo di Di Vittorio che spaziano da Keynes a Schumpeter dalla scuola delle relazioni industriali del Wisconsin-Madison edificatori francese
E di fronte a un'analisi del capitalismo in cui campeggiavano termini quali alienazione consumismo Società opulenta ancora stranieri alla pubblicistica di partito
Per lei che avevo appena iniziato a masticare l'abc del marxismo leninismo fu una specie di scoperta dell'America
Per la cronaca la tesi di Trentin era che le forze più dinamiche della Democrazia Cristiana allieva non Progetto di modernizzazione economica e sociale del paese basato su un patto neo corporativo tra grandi imprese e movimento sindacale con cui bisognava fare i conti Amendola la liquidò seccamente ritenendo l'avveniristica il compito del movimento operaio fu la sua replica
Era quello di sobbollire alle carenze di una borghesia assenteista responsabile della cronica arretratezza del Mezzogiorno
Dopo sessant'anni credo che si possa affermare
E avendo la non aveva torto quando sosteneva che per assolvere a quel compito era necessaria la riunificazione della sinistra in una prospettiva di governo proposta che formulerà più compiutamente all'undicesimo congresso
Ma trentino aveva ragione quando sosteneva che il miracolo economico non poteva più essere interpretato con le tradizionali categorie dell'essere approfitto parassitario e del super sfruttamento operare cardini di una capitalismo straccione appunto in tumultuosa trasformazione
All'undicesimo congresso che il confronto viene ripreso tra lo stesso Amendola e Ingrao il quale come è noto proponeva un nuovo modello di sviluppo
Da contrapporre a un capitalismo dal volto sempre meno arcigno e sempre più consumistica niente come lui disse seducente tra le masse operaie della nuova Italia urbana e industriale
Questione rilanciata come ricordano Fulvia Franco
Da Enrico Berlinguer nel suo celebre discorso sull'austerità al Teatro Eliseo il quindici gennaio settantasette ora poi non so se le mie opinioni collimano totalmente con quelle delle auto e liscio
E vero come sostengono che l'austerità berlingueriana non era una ricetta economica ma un progetto di società
Tuttavia forse è proprio la sua singolare miscela
Di togli attivismo essa albinismo sacrifici buongoverno questione morale a spiegarle tanto l'iniziale successo d'immagine quando la successiva disfatta politica
Infatti sei in un primo momento il suo profilo moralizzatore riuscirà a intercettare gli umori di ceti medi stanchi della DC
Le scelte economiche sociali in cui finisce per concretarsi mi agli entreranno il favore di settore di settori ragguardevoli dei ceti popolari
In altri termini il combinato disposto tra dei denuncia della corruzione imperante e politiche definitive
Invece di tagliare alle unghie alla DC finirono con indebolire la forza contrattuale della classe operaia
Parlo
Del patto tra i produttori e della svolta dell'Eur nel mille novecentosettantotto dello scambio politico tra salari e investimenti del terrorismo e della sconfitta sindacale alla FIAT nel mille novecentottanta
All'inizio degli anni settanta la classe operaia va in paradiso di Elio di Elio Petri e Trevico Torino di Ettore Scola due film che sono citati nel libro
Avevano descritto l'inferno della catena di montaggio ma anche la ribellione operaia contro le costrizioni dei Ciampolini anni Tempi moderni
Quando si alza il sipario sul decennio successivo
La scena cambia e non di poco
Non so se avete visto ricordarle un film di Nanni Loy nel mille novecentottantadue
Mi manda Picone
Racconta la frenetica mal vana ricerca di un operaio delle acciaierie di Bagnoli scomparso in ambulanza dopo essersi dato fuoco davanti al consiglio comunale
Lo spettatore scopre lentamente attraverso un viaggio tra i misteri di una Napoli chela trasparente metafora dei vizi nazionali
E quell'operaio faceva mille mestieri diversi e avevamo molte vite differenti in altre parole la sua identità sociale non era chiaramente definite
Ma era ambigua e sfuggente quasi inafferrabile
La sensibilità artistica di Lodi aveva colto perfettamente la mutata percezione del lavoro di fabbrica ormai vissuto come un ripiego e non più come un motivo di orgoglio
Dopo un decennio di lotte straordinarie e ne avevano celebrato la centralità la classe operaia sembrava sulla via di uno storico arretramento
Come del resto era già stato anticipato dai vignettisti dice punti la tuta blu sfidata dalla modernità e di Gaspara Fazio il proprietario disincantato e scansafatiche
Concludo un eminente storico francese Marc Bloch diceva che la storia non è una scienza del passato
Un concetto che ricorda molto da vicino quello di Benedetto Croce secondo cui la storia è sempre storia contemporanea perché noi guardiamo sempre con gli occhi dell'oggi
E con gli occhi degli o dell'oggi la guardano anche Fulvia Franco
E rovistando nel passato si interrogano sul presente e sul possibile futuro del variegato troppo variegato forse schieramento progressista
Mario Tronti nella sua nota più volte richiamata qui più volte richiamata in appendice al libro
Pone un problema a mio avviso pieni tuttora il problema che è il problema
Come ripartire dal lavoro la cui rappresentanza resta un rebus irrisolto per il principale partito della sinistra e osserva giustamente Tronti
Il fatto che il Pd sia stato percepito in questi anni come il partito dei diritti civili e noi no anche dei diritti sociali ha limitato e di molto la sua base di consenso
Ma mi fermo qui perché non voglio andare fuori tema sette ovvero ancora
Ho ho sforato già da un in Asia è ancora valido ci tenevo soltanto a fare un ultimo telegramma sulle interviste alle personalità del PC
O o che hanno dialogato colpirci con cui si chiude il volume
Quasi tutte dichiarano di non avere attualmente par alcun partito di riferimento
A loro chiosano Fulvia Franca cioè aggiungiamo amori e continuiamo ad amare la politica ma non troviamo luoghi confortevoli dove farla
Con altre e altri
Se lo loro me lo permettono
Da apolide di sinistra quale mi definisco bici aggiungo anch'io
Bene
Grazie mille Caro Michele tracolli di diciamo UFO Robot Mungo no stai tranquillo non ti preoccupare adesso dobbiamo dare la parola alle autrici sono entrambe hanno entrambe una biografia molto rilievo essendo state senatrice Franca deputato Baglio cui Vialli è anche a diciamo ha condotto battaglie ecologiste sostenitrice della cultura ecologista da da da molti anni così come Franca affranca e si vede anche nella legge sulla sulla trasparenza sulla democrazia etnica la loro biografie troppo lunga terribili la così brevemente gli do la parola a te
Appunto il tempo sta per scadere
Boh c'è
Dolce tra Monica
Non si sente
Fulvia
Non pur no non sento nemmeno io
Con però
Ci saranno c'è adesso
Allora come ho fatto in tutte le presentazioni che abbiamo fatto in giro per l'Italia
Quando il libro era solo di carità io parlo nonna nome titolo personale ma anche per Franca
Che stabilì creare dei problemi a farlo quindi ormai a nostra ci siamo i nostri pensieri sono talmente incrociati tante volte
Su questo libro sulle parole di questo libro che io so quello che lei vorrebbe dire alcune delle cose che vi dirò io sono quelli che vorrebbe dire lei
E a volte faccio fatica a dirle perché s'perché non concordo con le cose che vorrebbe dire Franca però le devo dirlo spesso in queste la bellezza diciamo della dialettica e anche dalla nostra
Relazione che dura ormai da tanto tempo il libro abbiamo deciso di ripresentarlo sotto forma di bocca e ringrazio gli editori
Perché è intanto avevamo dimenticato alcune parole che via via c'erano state fatte presenti nelle varie iniziative in giro per l'Italia
E avevamo dimenticato alcune parole importanti disarmo
Partito pedagogico dialogo coi cattolici avevamo dimenticato parola enti locali e mentre l'abbiamo inserita abbiamo pensato a quanto è stato importante per il PC conquistare decine centinaia di Comuni e Province
Nelle elezioni e di quanto oggi non riesca a trovare neanche i candidati perde le elezioni importanti come Napoli Roma Torino Bologna
Quando invece abbiamo avuto solo per dirvi Roma il PC riuscisse a mettere in fila tre sindaci di questo genere a Roma Argan Petroselli venete
Già questo è indica indica qualcosa di di tutto quello che si è rotto diciamo di tutto quello che si è rotto e quando invita giustamente
Dice
Che è arrabbiata in qualche modo coglie un punto che anche io se anche ci ci dicevamo prima dell'inizio di questo di questo confronto anche noi siamo siamo abbastanza cambiate
E e lo siamo stati anche mente schiava ma questo libro anche se abbiamo dato poi più più importanza l'affetto verso il soggetto politico di cui stavamo parlando
Ma certo colpisce e colpisce molto che oggi il quarantun per cento degli italiani si riconosca in voi partiti di destra
Come la Lega Fratelli d'Italia
Però
Ecco io la metterei in un modo un po'diverso e credo anche Franca perché ci siamo guardate mentre Ida diceva questa frase non è ciò che è venuto dal dal PC che ha determinato questa situazione è che quel che è venuto dopo il PC
Il PD ma anche le piccole forze
Che che stanno a sinistra del Pd e non solo riuscire ad interpretare né l'uno né le altre un soggetto politico di sinistra
Come come Dio comanda insomma ecco
Quante volte abbiamo detto che in Italia servirebbe un partito di sinistra
Socialista femminista ecologista per dire tre parole sulle quali forse si ritroverebbero tante persone
E però non non esiste nessuna forza che abbia questo profilo e e quando durante le celebrazioni del centenario abbiamo sentito
Ne parlavamo proprio con Franca prima alcuni esponenti
Sia di quelli molto
Legga ti diciamo la forma partito se anche quelli meno negativi quindi per dire i nomi fuor di metafora quando abbiamo sentito D'Alema da una parte o Veltroni dall'altra parte direi tutti e due
Ci vuole un partito ci vuole un partito di sinistra e l'Italia ha bisogno di un partito beh
Somma
Non vi dico quante parole poco gentili ci sono uscite dalla bocca perché non può mai parlarmi di partito leggero uno e non a con gesti che è volato via un partito il partito che ha al quale hai dato i natali facendo il Partito Democratico che anche l'altro che dice vorrei un partito di sinistra non proprio come il PC però quasi ebbe insomma
Anche tu anche tutti li riprende le tue responsabilità caro D'Alema di aver non può fatto se consumo di aver fatto sei con un partito che non sono stato un partito di successi ma è stato soprattutto un partito che è riuscito a svolgere la sospensione politica storica e a fare quello che un partito dovrebbe fare
Rispetto ai contributi nuovi diciamo oltre queste nuove parole di Stato i contributi nuovi siamo grati a Tronti Covatta
Che per fortuna siamo riusciti a ringraziare a salutare dopo che ha scritto per noi perché scomparso proprio poco dopo averci consegnato le sue e nella sua introduzione alla sua presentazione Liliana Rampello a letizia Paolozzi siamo grati a queste persone per per esser tornante sopra a quello che a a quello che rappresenta il libero
Che vuole essere proprio questo tra la storia di un partito attraverso parole interpretate da due persone naturalmente no quindi ne mancano le parole hanno il nostro notaio alcune sì capisco la critica Dini da la parola fase l'abbiamo trattata ma in poche righe però abbiamo scritto delle righe molto importanti su quella parola insomma
Abbiamo scritto che seria un dirigente politico che non era capace di fare l'analisi della fase beh potevi anche andare
Potete andare Borriello non era una critica la mia no mai ragione nel dire che insomma forse dovevamo soffermarcisi più su questa parola perché forse quello che ha mancato anche a quel partito un certo numero di anni la capacità di fare veramente l'analisi della fase sulla prosperità invece io Stancapiano avevamo proprio due interpretazioni opposte ecco perché le abbiamo come tutti e due e credo che possiate anche in diciamo il intuire qua qual è la sua qual è la mia senza che io me mi soffermi ulteriormente città e ne avevamo a dire invece una parte che avete che avete trattato di meno e e che riguarda quello che abbiamo scritto nell'introduzione che abbiamo aggiunto nell'introduzione
E in quest'ultimo vin quest'ultimo in quest'ultima edizione e e cioè quanto è vede è degradata politica quanto sono degradati partiti
E quanto è stata veramente
Come dire un crescendo un crescendo
E vorrei proprio citare i momenti fondamentali perché questo è un punto sul quale io e Franca abbiamo avuto forse la massima maggiore sintonia
Abbiamo scritto che siamo consapevoli che la storia del PC
è una storia finita ma siamo altrettanto consapevoli di quel che è avvenuto negli anni immediatamente successivi la fine del PC
Che ci hanno consegnato una politica assai peggiore
I partiti travolti da indagini come quelli di Tangentopoli
Che non sono quasi mai arrivate alla fine
Fatti anche di tanti elettori le forche in tutte le piazze cui ha fatto seguito la cancellazione del finanziamento pubblico ai partiti che esiste invece in altre forme in molti altri Paesi
La manomissione dell'immunità parlamentare
Che da Istituto costituzionale diventato una sorta di privilegio così viene considerato da alcuni di quelli che siedono in Parlamento l'abolizione del voto di preferenza
La casta di Stella e Rizzo come motivo di fondo diciamo come il libro basa sei di non sono di Di Pietro od un pezzo di della lega ma soprattutto del Movimento cinque stelle e anche
Purtroppo
Di una parte nel PDS dei DS che non avevo cultura garantista
E infine il taglio del numero dei parlamentari fatto molto di recente che quasi non si ricordano neanche di aver fatto perché non sussistono coi modificati nei regolamenti parlamentari nella legge elettorale così abbiamo tagliato alla carlona
Duecento ottanta deputati e senatori dicendo che era meglio lo slogan de de del PD era nemmeno politici Simenon poltrone come se un politico equivalesse a una poltrona ecco sì non ci teniamo particolarmente a questo proprio perché
Abbiamo amato la politica e la
E continuiamo ad amarla noi pensiamo che se non si supera quest'idea maledetta
Di se non si mette su nell'angolo questi canali detta di antipolitica non si potrà ritornare a una politica all'interno della quali i partiti Diversi naturalmente da quelli che erano nel passato possono avere ancora nel ruolo nuovi
Suo che cosa sia stato il PC va be'Suma si capisce dalle cose che abbiamo scritto non non voglio non voglia tirarla molto lunga
Una comunità partito Società penso che per alcuni sia stato una comunità io che vengo da un piccolo centro che in quei casi era veramente una comunità politica e sociale Siniscalco si mescolavano le due cose
Io penso che sia stato soprattutto un partito capace di lavorare per il riscatto
Culturale politico civile di milioni di persone
Per Franca e importante per esempio
Aveva le insegnato ICI alle persone di Hans ad essere i cittadini con dei diritti
A riconoscere la forza delle istituzioni e della democrazia e questo partito sicuramente sapeva insegnarlo moltissimo più
Poi ci sono delle cose alle quali siamo affezionate preparare che abbiamo naturalmente trattato con più con più cura con più cura
Perché perché oggi non è ancora rassicuriamo quando ascoltiamo Franca un discorso politico quando noi oggi ascoltiamo un discorso politico
E pensiamo che cos'era un discorso politico come abbiamo scritto in questo libro secche discorso politico cominciato ai fini fa aveva una sua tesi di fondo da dimostrare oppure ne contestava un'altra e comunque si metteva in dialettica con la persona con la quale si confrontava ecco che poi guardiamo a quelli che dovrebbero essere i discorsi politici di oggi bene allora
Ci cadono le braccia perché discorso ma andiamo al mare un discorso politico
è dovrebbe essere il fondo del confronti ci siamo il fondamento del confronto politico un'antitesi contro un'altra tesi
Oggi non si può non si capisce proprio su che cosa si basi il confronto politico
Oggi non non c'è confronto politico perché secondo me non ci sono partiti politici che sappiano animativo sono individui
Che partecipano a un
A un dibattito
Organizzato prevalentemente in televisione ma non esiste più
Diciamo nel partito territoriale nel radicamento sociale le nel principio di rappresentanza tutte cose che sono sfumate nel nulla
Quindi ecco cito come come discorso politico altre analisi pare grazie allacciare implorato di non averla mensa mai la parola analisi c'è noi o loro mi sono espressa male
E non ha la parola l'analisi c'è forse forse fossero era domando insistere di più su
Sulla capacità di fare le analisi ecco perché perché a volte a volte quel partito è mancato esattamente ha mancato esattamente questo come pensa Franca ci sono alcuni crocevia della storia d'Italia che quel partito non incrocia
Non incrocia il femminismo quel partito veramente nonostante lo sforzo nella carta delle donne
E perché dopo dopo la carta delle donne non è continuato
Quell'incrocio diciamo se ha fermato e con la svolta le donne si sono tranne quelle della quarta mozione si sono schierate o per il sì o per il no
Quando il tentativo fatto la franca ed altre ne ha proprio quelli invece di passare in mezzo alla
Al lo schierarsi solo troppo contro una svolta ma io potrei dire non ha incontrato mai stabilmente neanche l'ecologia
Perché forse se il pc
Quanto quando era il momento avesse incontrato il femminismo e l'ecologia e le avesse fatte diventare due culture
Fondative forse diciamo o la sua crisi sarebbe stata minore ma soprattutto e siamo qualsiasi partito che fosse nato dal pc
E avrebbe avuto almeno delle basi delle basi culturali teoriche e di analisi
Molto maggiori di quelle che hanno avuto invece i partiti che hanno preso le mosse dalla fine del Partito Comunista Italiano
Bene possiamo concludere questa nostra incontro a l'insegna de vicino al CT se sai di raccontarlo perché siamo abbiamo sforato i tempi e lasciamo in sospeso molte
Molte discussioni future e quindi al piacere di rincontrarci garantista continuerà sì garanzia di tutti grazie ai miei danni e nasi
Ciao ciao era è cambiata ci ha ottavo Graziella dalla grazia fondatissimo rimane grazie a voi c'era ed era Michele c'era Michele