Presentazione della seconda edizione de "L'Africa MEDIAta", il rapporto Amref realizzato in collaborazione con l'Osservatorio di Pavia

Come viene raccontata oggi l'Africa ne parleremo in questa mattinata la data tra l'altro non è casuale oggi è il venticinque maggio è la giornata mondiale dell'arte che all'occasione
è la presentazione della seconda edizione del dossier Africa mediata a cura di Amref l'Osservatorio di Pavia buongiorno a tutti a voi che siete qui in sala con noi non siamo tanti ma insomma
C'è calore e poi anche a voi chiaramente che ci state seguendo da casa
Analisi numeri testimonianze per capire come tv stampa il sociale ma anche come la fiction destinata ai più giovani mano a raccontare il continente in Italia l'analisi è stata fatta dal primo di luglio del due mila diciannove al ventate al ventotto febbraio del due mila ventuno sei quotidiani Novi notiziari
Novantuno programmi di informazione Facebook trenta fiction destinate ai più giovani ne parleremo con vari ospiti
In due momenti uno dedicato più all'informazione uno proprio dedicato invece ai ragazzi tra poco andò proprio presentarvi gli ospiti che sono qui in questa mattinata con noi lasciatemi dare però subito la parola a palla Crestani da pochi giorni dal tre maggio è una notizia freschissima presidente Amref
Buongiorno iniziamo così intanto in bocca al lupo per questo nuovo incarico
Abbiamo subito il primo problemino cosa è successo
Già acceso e quindi subito non inganna
Un calorosissimo benvenuto a voi che siete qui e anche a tutti quelli che ci stanno seguendo in streaming
I discorsi di i saluti di accoglienza in genere sono tanto più apprezzate quanto più sono brevi quindi solo due minuti per dirvi tre cose che per me sono importanti la prima è che sono felicissima
Che questa che per me la prima occasione pubblica da presidente di Amref avvenga proprio in concomitanza della giornata in te la Giornata Mondiale dell'Africa della presentazione del dossier l'Africa mediata due mila ventuno
Poi lasciatemi dire due parole di presentazione di Amref per il pochissimi che ancora non sanno non la conoscono abbastanza
Andreste è la più grande organizzazione organizzazione sanitaria africana
Fondata nel mille novecentocinquantasette a Nairobi quindi più di sessanta anni fa
Ed allora lavoriamo per aumentare rendere sostenibile l'accesso alla salute delle comunità africane anche quelle iure molte più vulnerabili
Lo facciamo garantendo pure medicine ma anche formando il personale sanitario
Sempre in stretto contatto con il sistema sanitario africano e con tante altre attività centosessanta progetti in trentacinque Paesi dell'Africa dieci milioni di persone raggiunte ogni anno dieci mila bambini sostenuti a distanza sono le cifre per rendere insomma evidente il nostro intervento ma noi di attori Amref Italia
Lavoriamo anche per garantire il diritto alla salute agli africani che sono in Italia che vivono sul nostro territorio quelli più vulnerabili e bisognosi
E anche per garantire informazione conoscenza sull'Africa e sugli africani
Siamo qua per questo oggi è indubbio che la narrazione che viene fatta dell'Africa spesso stereotipata e condizionata da pregiudizi
Noi vogliamo contribuire a una narrazione più reale dell'Africa e degli africani e proprio da questa volontà nasce l'idea del dossier l'Africa mediata e la giornata di oggi
Di questo però dei parleranno gli altri dopo di me e gli altri relatori e così io risparmio tempo resto nel mio timing non posso chiudere però prima di ringraziare tutti coloro che hanno consentito che fosse realizzata questa giornata il dossier quindi l'Osservatorio di Pavia tutti i relatori di oggi e specialmente consentitemi lo splendido staff di Amref
Grazie a tutti è buona presentazione
Grazie per Paola e bocca al lupo anche per il tuo lavoro per questo periodo chiaramente adesso andiamo anche a entrare nel vivo di questo dialogo vado subito a presentare matta pescavo
Sociologa che fra poco insomma Conte andremo anche un po'ad analizzare i temi che poi i sono riportate all'interno del dossier
Poi con noi Walter Veltroni Buongiorno
Buongiorno Walter e poi direi di iniziare la tengo gliel'mo'Guglielmo Mincuzzi direttore di amarezza anche perché questa è la seconda edizione quindi è chiaro che bisogna capire anche come mai avete scelto di riportare di nuovo e di andare ad analizzare di nuovo dopo il due mila diciannove nel due mila venti era un po'complicato me ne rendo conto
Di riproporre l'Africa mediata come mai
Grazie buongiorno a tutti
Se se mi permetti aggiungo solo due cose introduttive anzi tre una do il benvenuto anche io alla alla nuova presidente per morire
Un onore e un orgoglio averla con noi
è nata da un'aggregazione che abbiamo fatto in Italia con altre organizzazioni ci siamo conosciuti poi piano piano si è costruita questa relazione che ha portato poi il nostro consiglio di amministrazione a proporre a Paola la presidenza la considero una veramente una chiave di svolta per la costruzione del futuro di quello che ne potremmo fare in Africa ma anche in Italia
Aggiungo anche perché tra agli invitati e relatori erano presenti anche due direttori
Che non sono con noi da Salerno e Giannini
Purtroppo per varie vicissitudini non non hanno potuto partecipare a questo evento ce ne dispiace tanto perché poi volevamo proprio con chi può dare un contributo alla trasformazione
Di come l'Africa viene raccontata
Insomma confrontarci avere un dialogo sicuramente avremo altre opportunità in futuro è molto bello fare un primo evento anche se per le restrizioni numeri sono limitate venuto tante richieste
Però ecco finalmente possiamo riguardarci in faccia oltre un video
Allora possiamo sottolineare che siamo senza mascherina Maxim abbiamo fatto tutti quanti abbiamo buone continuiamo a rispettare supererà i predetti stanziamento poi me siamo organizzazione sanitaria quindi lo abbiamo nella nostra natura statutaria delle regole anzi
Le diffondiamo e formiamo affinché vengano rispettate
Oggi è il venticinque maggio un anno fa il venticinque maggio dell'anno scorso veniva assassinato George Freud negli Stati Uniti d'America
è una storia che accaduta il la il giorno della giornata mondiale dell'Africa
Ed è un giorno importante perché quel giorno ha rappresentato uno dei tanti spartiacque tra il prima e il dopo con tutti i movimenti che ci sono stati è una drammatica coincidenza però insomma mi piaceva ricordarlo perché probabilmente oggi la sua famiglia sarà anche insomma introdotta ma in casa bianca dal presidente insomma è una storia drammatica che in parte richiama alcune delle tematiche che anche oggi andremo ad affrontare che quello del razzismo e quella della difficoltà di incontrare l'altro attraverso una curiosità piuttosto che attraverso la paura
E quindi mi piaceva purtroppo insomma ricordare anche questo questo episodio
Il rapporto come è nato il rapporto noi Amref Italia da da trent'anni racconta l'Africa cercando di raccontarla per quello che nelle sue criticità
E quindi quando poi leggeremo nel rapporto verrà anche sviscerato anche grazie al contributo dell'Osservatorio di Pavia le guerre le carestie le calamità naturali ci sono sono sono lì ma c'è anche altro
Noi non tutta la comunicazione che noi abbiamo fatto per trent'anni non andava nella direzione di nascondere le criticità ma di compensare dimostrare la realtà a un certo punto ci siam detti ma quello che noi chiamiamo
Il refrain ma dell'Africa quindi riuscire veramente a dare un contributo di trasformazione per portare a galla quella che è la vita delle persone perché si parla del degli africani che muoiano ma non si parla mai degli africani che vivono no o se ne parla poco
E allora due anni fa nel due mila diciannove abbiamo insieme appunto l'Osservatorio di Pavia che da questo punto di vista è un'eccellenza quindi abbiamo pensato che avere dei dati concreti sia qualitativi ma anche quantitativi ci potesse aiutare a dare un contributo a tutto le se ecosistema mediatico Oltre noi
Perché noi abbiamo continuato e continueremo a narrare a da un punto di in maniera ironica volte trasgressiva
A volte provocatoria da Giobbe Covatta vent'anni fa ad oggi con tanti amici che ci che ci accompagnano
E ci serviva dare evidenza di quello che stava accadendo e quindi due anni fa è arrivata la prima edizione del rapporto dove sono emersi tutta una serie di dati poi volevamo replicare nel due mila venti la pandemia non ce l'ha permesso o comunque abbia scelto di non portare avanti il rapporto e abbiamo deciso di replicare con la seconda edizione e continueremo a farlo perché lo consideriamo non soltanto un momento di racconto ma un monitoraggio periodico in ogni caso avete
Analizzato anche i dati del due mila dieci malgrado evidentemente una situazione molto complicata molto diverso è anche una diffusione
Notizia di ieri l'abbiamo l'abbiamo analizzato e sicuramente la pandemia ha contribuito a quelli che sono i risultati del rapporto sarebbe innegabile
Però è innegabile che sicuramente ha contribuito abbiamo fatto un lavoro di oltre un anno grazie all'osservatorio abbiamo interminabile ha fatto dei focus group con oltre centottanta bambini ragazzi
Negli istituti scolastici in tre città d'Italia insomma è stato veramente un lavoro imponente lo continueremo a fare perché pensiamo e da qui come dire il mio invito anche a chi non ha potuto partecipare o ad altre figure che rappresentano possono rappresentare i media
Ad approfondire questo rapporto ma che possa costruire poi un dialogo è una nuova strada da seguire perché l'abbiamo visto nei focus group la scuola che un po'viene sempre rappresentata come quella che il futuro le nuove generazioni eccetera io penso molto umilmente che non siano il futuro ma siamo il presente è un ragazzo di tredici anni vive in questo mondo non soltanto l'ovipara
E lo vediamo come c'è già c'hanno già sorpassato sia a destra che a sinistra le nuove generazioni i focus group Polo rappresenta non più contante criticità
Noi vogliamo continuare a fare questo ragionamento vogliamo continuare a portare avanti questi dati vogliamo far sì che questi dati possano creare un po'di movimento e di curiosità soprattutto nei media quindi per una volta
Facciamo qualcosa che va su quegli interlocutori che noi ogni giorno contattiamo rafforziamo per cercare di fare emergere quella che l'Africa e veramente aggiungo solo due elementi
Rubando un altro minuto poi ripeto l'Osservatorio di Pavia sicuramente lo approfondirà molto meglio però
Ci sono due elementi secondo me molto interessanti uno riguarda i giornali
E sui giornali emerge come c'è un canestro c'è stato un calo drammatico
Non soltanto in termini qualitativi e quindi come si parla di Africa ma proprio in termini numerici c'è ancora di più sicuramente anche a causa della pandemia
Ci siamo ancora di più chiusi su noi stessi tenendo lontano un continente che e gialli e gialli da sempre continuerà a essere lì dove ci sono un miliardo e trecento mila persone
E c'è stato un calo quasi del cinquantacinque per cento a livello mensile di quello che emerge sui giornali
Se vediamo i TG c'è un si parla di Africa nell'uno virgola sei per cento insomma delle varie trasmissioni analizzate
Noi non pensiamo che debba diventare il centro ma pensiamo che aumentando quel volume e aumentando nella qualità non soltanto da un punto di vista documentaristico perché nei focus group emerge e no però ci sono tante montagne no il leone che rincorre la gazzella l'Africa è ancora quello ma è anche tanto altro noi abbiamo comunque collega in Africa
Una collega entrata nei primi cento personaggi più rilevante del Time tre anni fa un'altra un'altra collega è una persona che una delle influenze maggiori del Kenya cioè ci sono delle eccellenze in termini di arte di cultura di musica
Che non emergono
Ed è un peccato per noi oltre che per la narrazione che avviene perché perdiamo un'opportunità lo vedremo nell'arco della giornata la la non presenza di quelle persone che possono raccontare il continente
Impoverisce tutto quello che noi possiamo poi portare avanti e lo dico anche come organizzazione sanitaria presente in Italia non siamo ragionando anche su noi stessi su come aprire una riflessione ecco assolutamente ma anche all'interno dell'organizzazione nostra o di altre organizzazioni
Mai ci chiediamo il come poter accelerare quel processo di apertura
Anche all'interno del nostro staff non noi abbiamo per esempio la fortuna di essere africani Dina di nascita quindi il novantasette per cento delle persone che lavorano in ammette sono africani quindi come dire siamo un po'avvantaggiati siamo nati lì c'è stata questa intuizione
Però in Italia e da lì è nata per la collaborazione con le diaspore come le comunità degli afrodiscendenti proprio perché noi per primi che siamo già quelli che spingiamo affinché se ne parli Giannoni ragioniamo su noi stessi ecco questo questo rapporto vuole essere uno spunto affinché come dire
Se ne parli di più e si apra in quelli che poi rappresentano un pezzo del processo educativo di tutto quanto il Paese
Abbiamo introdotto così il tema ai anche spolverato un po'di numeri però adesso i due su purpurei qualcosa sì però e allora io adesso come faccio
A coinvolgere nostro dialogo Paola Barretta dell'Osservatorio di Pavia io penso sia in collegamento è così
Ecco niente non abbiamo la difficoltà di coinvolgerli dopo aver spolverato un po'di numeri perché al momento ancora non ce l'abbiamo qualche istante arriveremo anche perché insomma vogliamo capire vogliamo entrare nel vivo e vogliamo spiegare anche quali sono i dati che sono emersi e che cosa
Ci dice anche questo dossier amata intanto volevo anche Conte cercare di capire le tue sensazioni legate proprio al fatto di come gli afrodiscendenti
Sono visti e considerati e raccontati soprattutto in Italia cavalcate buongiorno
Buongiorno ecco allora
Grazie grazie dell'invito creazione dell'ascolto
Come diceva Guglielmo oggi è il primo anniversario della morte di Giorgi Freud
E sono successe tante cose durante quest'anno stesse mobilitazioni propone e proteste in tutto il mondo hanno visto protagonisti giovani razionalizzati
Anche Italia esplose movimento Black questi metter che dalla sua nascita nel due mila tredici non ha mai visto così tanta attenzione partecipazione altro ce n'erano
Naturalmente però anche in Italia ci sono i nostri Giorgio suoi dal a proposito appunto dell'Italia che è qui come
Come detto nel dossier
E in parte devo ammettere che è stato doloroso vedere che la morte di una persona afroamericana ha avuto un ecco in Italia che non hanno avuto altre morti no commesso mai la sala qui diviene Sandrine Bakayoko pizza vai lì tutte le altre gli altri
Questi sono vi tenerezza criticabili la piscine non ha destato altrettanta indignazione
E forse è un po'no per l'antico adagio che vuole che sia semplice più semplice vedere in questa casa razzismo nell'occhio dell'altro piuttosto che fare i conti con la trave che ci si ritrova nel proprio per dire abbiamo avuto un attentato stragista suprema ti sta bianco che è stato e mulatto in Nuova Zelanda
Anche oggi ci troviamo no a testimoniare di vite nere interrotte dal razzismo istituzionale
Per i due giorni fa la notizia del suicidio di Mustapha Alberto trovato impiccato in una cella nel centro di permanenza rimpatrio di Torino e sottolineo la parola cella perché le parole sono importanti
Mossa era reduce da un'aggressione a mano armata ad opera di tre italiani bianche a Ventimiglia
E dopo aver ricevuto cure insufficienti in ospedale mosse è stato internato nel Cpr
Per giorni ha chiesto aiuto perché ancora dolorante senza riceverne
E dà la notizia della sua morte le persone recluse con lui stanno portando avanti uno sciopero della fame
Nonostante quindi la morte di Giorgi florido abbia avuto più riscontro rispetto a fatti altrettanto significativi e onestamente più vicini a noi è innegabile che qualcosa stia cambiando
E che ci troviamo di fronte a evitare che comincia a svegliarsi e che non accetta più quelle narrazioni intrise di innocenza e fragilità che raccontano
Il nostro Paese come costitutivamente antirazzista fatto di brava gente no che è stata a sua volta costretta a migrare quindi fa insomma
Che evitare
L'Italia invece come tutti gli altri Paesi europei e costitutivamente razzista basta pensare alla vicenda coloniale italiana e quanto spesso la relega mo'al periodo fascista quando in realtà inizia ben prima e si intreccia con la costruzione dell'Italia liberale di fine Ottocento
Come emerge anche dal Rapporto sono i giovani acquistare questo momento di riflessività
Che ha preso in esame anche i miti al mondo delle rappresentazioni in generale come di dovere dato che viviamo nella società dello spettacolo integrata
Come abbiamo visto la sua discendenza pulite lenta nera perché non tutte le persone afrodiscendenti hanno legami con l'Africa
è marginale nel discorso mediatico
E anche quando è presente lo è in maniera ambivalente paradossale Ray per visibilità The invisibili tratta allo stesso tempo
Ne abbiamo delle prove evidenti nel modo in cui mite hanno trattato la tentata strage di Macerata no parlando di spari sui migranti come se l'attentatore avesse chiesto la carta d'identità alle vittime
Piuttosto che semplicemente sparare su tre persone nere che ha incontrato
A dimostrazione del fatto che il corpo nere rappresentato sempre come alieno alla nazione
Nemica sono peraltro presenti ancora pratiche denigratoria è un linguaggio che non ti mente razzista no e di nuovo basta pensare all'uso della parola nero con la g fatto sulla RAI da Valeria Fabrizi e non sanzionata dal conduttore
Da Pio e Amedeo e Paolo Kessisoglu strumenti assetto per citare solo alcuni degli ultimi fatti o l'uso del Black Face adottato ripetutamente nel programma tale e quale show dal mondo dell'antirazzismo sono arrivate continua sollecitazione al cambiamento italiani senza cittadinanza il cosplay Arci lunare razzismo brutta storia hanno infatti inviato anche una lettera alla RAI
Chiedendo di interrompere la pratica del Black Face cosa che la televisione pubblica si è impegnato a fare
E poco dopo una nuova mobilitazione che ha preso il nome di cambierà i ha visto giovani razionalizzate battersi affinché il mondo dei media della televisione dei giornali smettesse di normalizzare razzismo e gli stereotipi razziali
Per concludere
Un po'
Per stare qui oggi assieme mi sono interrogata e ci siamo interrogati su cosa chiedere in media che vogliono effettivamente essere alleati delle lotte antirazziste
E ovviamente la prima risposta è sempre di praticare l'ascolto perché è evidente che le voci afrodiscendenti razziali Zatti esistano e siano particolarmente consapevoli della propria condizione
Solo a partire da queste voci è possibile comprendere la portata del razzismo nella rappresentazione estinte quando si parla di razzismo le croci nere localizzate sono più rilevanti delle voci bianche
Come lo sono le voci delle donne quando si parla di discriminazione di genere o quelle delle persone LGBT cui Atlas e quando si parla di homo lesbo bit transfobia
Chiediamo anche di non sdoganare termine ragionamenti fallaci volti sulla di inquinare il dibattito ed responsabilizzarsi rispetto alla storia presente no termini come politicamente corrette casa il calcio
Che non hanno senso nostro scopo di confondere indignare piuttosto che di educare stimolare un dibattito costruttivo di dare ovviamente spazzola presentato discendente che abbiamo visto essere veramente limitata che invece Ritter eterogenea
All'interno delle delle narrazioni mediatica
E di garantire che questa narrazione non sia imposta no cioè in qualche modo di guardare alle proprie redazioni a troppi truccatori truccatrice sì
Alle tirocinanti ai tecnici alle tecniche vedere quanta diversità effettivamente abita questi spazi perché se ci si trova di fronte a una realtà completamente bianca c'è un problema
Al netto delle migliori intenzioni di ciascuno finché non c'è autorappresentazione della narrazione sempre scorretta
Perché questo accada c'è bisogno di essere coraggiose coraggiosi e c'è bisogno di cominciare a parlare di discriminazioni positive affermative action e c'è bisogno di agire cambiamenti che si vogliono cedere e detto questo siccome c'è in sala uno degli attriti zero voglio ringraziare TPL perché per quanto intempestivo nel senso che l'abbiamo aspettato molto finalmente qualcosa è arrivato
Zero è stata una delle poche gioie di questo periodo
E nella seconda parte ne parleremo ti coinvolgeremo buongiorno anche a te poi insomma andremo a parlarne e come grazie intanto Magda abbiamo ristabilito anche il collegamento con Paola Barretta Paola Bongiorno dell'Osservatorio di Pavia andiamo a presentare proprio i dati più significativi di questo lavoro che avete fatto intanto bentrovati
Grazie buongiorno tutte attività che è un piacere però né essere all'istanza con voi ringrazio Amref le ospiti gli ospiti presenti
Vado sinteticamente ad illustrare alcuni alcuni dati del rapporto che poi trovate una innata
E che secondo il nostro al nostro il nostro modo di vedere sono quelli più interessanti e che in qualche modo illustrano un cambiamento rispetto alla all'edizione dell'Africa mediata del due mila diciannove
Al rapporto che ho curato insieme a Giuseppe atto hanno collaborato altri ricercatrice ricercatore dell'Osservatorio di Pavia e mi prendo trenta secondi per ringraziare tutti quelli che hanno però hanno kermesse hanno reso possibile la realizzazione
Mirella Marchese Manuela Malchiodi e Giovanni serale del serbatoio di Pavia il i ricercatori professore dell'Università di Bologna che ci hanno accompagnato nella vecchi menzione nella realizzazione dei focus group Valentina campi i trasgressori rocker legge numero e Paola Parmiggiani ma Valerio Cataldi che poi ha realizzato un racconto audiovisivo dei e o su andiamo negli atti come il direttore Chiambretti ha sottolineato cioè una l'epidemia le conseguenze drammatiche per l'emergenza sanitaria alcolica diciannove hanno voluto fare percussione anche nel racconto dell'Africa la prima osservazione quantitativa perché nell'anno della pandemia e nei primi mesi del due mila ventuno abbiamo visto non solo che cattivo caldo di visibilità e di attenzione dedica perché e e dei temi degli eventi
Connessi che avvengono nei nei differenti Paesi africani e più in generale Africa
è stato citato prima al dato cinquantacinque per cento in meno sulle prime pagine il principali quotidiani italiani con una prevalenza ai temi iniziamo in qualche modo abituati che in qualche modo formano nostro orizzonte la nostra consapevolezza la conoscenza sull'Africa
Vero le guerre terrorismo le crisi c'è tutto tutto ciò che fa parte la narrazione dell'Africa ma che evidentemente non esaurisce il racconto dell'Africa e non può esaurire appunto
Rincaro che si ritrova che che nei giornali era era poco più del due per cento un anno e mezzo fa ecco è stato citato uno virgola sei per cento
Più spesso nei programmi di informazione abbiamo visto che si ci si parla di Africa un'ora uno cinquantotto una volta ogni cinquantotto ore di programmazione quindi il primo dato è quantitativo e della marginalità cioè l'Africa fa notizia
E quando fa notizia è in qualche modo immediata quella brutta notizia dalla prossimità centosei logicamente italiani dalla vicinanza dei contesti e dalla da dall'esigenza da necessità qualche fondo di corrispondere anche a un immaginario che noi abbiamo africano
La un elemento che chiami a cui finito anche nella guardando appunto ai notiziari ed è quello della concentrazione su alcune aree perché appunto a seguito dell'emergenza corde perché ci si è concentrati sul ancora di più su quelle aree che voi percepiamo come vicini anche sono effettivamente vicine da Libia via e quindi tutta la tutte le questioni legate alla Libia legate ai flussi migratori a alle a alla gestione e e alla minaccia tra virgolette che può può che deriva dalla non gestione di una
L'Egitto come immaginate per le vicende che hanno visto tragiche coinvolti Cannes nazionali attacchi ed un geni e in alcuni contesti che nei notiziari nei programmi di informazione l'Africa centrale per esempio l'Africa subsahariana sono del tutto marginali
Pensate il due per cento ha meno notiziari poco di più nella carta stampata e alcune contenti non vengono che non sono presenti
Il che non significa però
Come potete immaginare c'era non c'era solo una una parte quantitativa c'è anche una parte qualitativa accentuati avrà l'Africa non fa notizia ma se ci chiediamo commesse uno dei noti che il reportage che qualcuno li affianca abbiano una qualità abbiamo correttezza dell'informazione
Abbiamo una mia tipicità di Gucci
In cui c'è
Ci sono degli ottimi esempi di reportage di approfondimenti alcune regge leader così gli altri tre ieri siamo evidenziato come le urine turca
Nazionali di RAI due e Sky Pierce fossero dal punto di vista dell'informazione dei notiziari del Trani Time le più virtuose cioè quelle che danno spazio ai diversi con il teste e più approfondimenti
Ci sono alcune reti il TG tre inizia che il TG tre e RAI tre emittente che ha diversi contenitori di approfondimento gli sguardi sull'Africa
Resta però in generale una una una di quelle ma definizione che noi abbiamo detto univoche proprio perché si vede no ancora ad una rappresentazione che si concentra e al minimo ad un'attenzione che è mediata dal poi ciascuno inuit guardiamo alcuni fenomeni quindi la complessità delle aree economiche sociali culturali rimane non esclusivo
Con come due aspetti che secondo me che poi le troverete nel rapporto che interessante rilevare cui uno sulle voci perché è una questione brillantemente insomma esposta ad Amanda è la centralità la vere riesce
Per avere voce significa essere conosciuti e in qualche modo a bere l'acquisibilità nei media di dare credito evitare una visione della società multietnica che siamo
E la nelle voci ogni abbiamo rilevato che al sono ancora poche le voci di africane afrodiscendenti otto su dieci nei telegiornali
Ancora di meno la nei programmi di informazione e l'intrattenimento e sono voci che se da un lato hanno un aspetto positivo che è legato alla climatizzazione continua e costante che c'è stampa nei diversi contenitori mediatici
Sulla rispetto alle istanze momenti antirazzisti alle questioni legate alla discriminazione razziale a seguito dell'uccisione di Giorgio novità quindi un aspetto positivo che ha portato nel dibattito per Pubblico un tema cruciale per l'inclusione poi nel nostro Paese
Dall'altro canto però e vado alla conclusione c'è sono ancora voci legate a quelle che definiamo la gente comune i testimoni le vittime non sono voci di in quanto Esperti c'è in quanto fonti autorevoli
Quindi è come se quelli cioè quel gap narrazione fosse sempre presente quelli le voci potessero avere centralità ma non non le voci che accudisce imbianchini africani rimangono appunto legati alla cronaca
Uno alla dimensione della nell'intervista
Non appunto non in quanto invece portatrici portatori di una competenza specifica e questa credo che sia la sfida che chiamarsi mattutina è in via in particolare chiede in genere leghe
Grazie naturale tardi perché torneremo ad analizzare anche gli altri dati a nostra disposizione quelli che avete raccolto raccontato in questo dossier
Vorrei citare proprio come ha fatto Paola anche Leporale di Matta con praticare l'ascolto educare trovare spazio così sono i consigli tra i consigli chiamata ha riportato in questa mattinata Walter come possibile anche dando poi chiaramente considerando invece i numeri che vengono riportate all'interno di questo dossier che ci raccontano una realtà diversa rispetto all'informazione in Italia
Buongiorno Buongiorno
Ma sai la verità è che l'informazione in Italia temo non solo in Italia molto è diventata molto paradossalmente più Italo scientifica di quanto fosse in passato
E il paradosso di questo mondo globalizzato così vicino così abbordabile
Nel quale non per caso si sono fatte strada idee nazionaliste sopranista e come reazione impaurita un fenomeno i coscienza globale al quale ci si sottrae guardando solo se stessi in fondo i dati del dossier dimostrano questo
Quando il cinquantotto per cento delle notizie sull'Africa riferita solo due Paesi Libia Egitto in realtà almeno stiamo parlando alla fine stiamo parlando di noi stessi
Perché la Libia ci interessa per la questione migratoria l'Egitto c'è interessato purtroppo per il dramma i due ragazzi italiani ma lo stiamo parlando dell'Africa stiamo parlando di noi
La realtà è che guarda che paradossalmente si potrebbe dire lo stesso al netto della vicenda cinese
Soprattutto delle ultime anche per l'Asia
Se tu chiedi i chicchi apposto nell'immaginario di di di questo Paese l'Italia un po'l'Europa
Gli Stati Uniti perché sono gli Stati Uniti stop
Il resto è appunto questo ripiegamento
Finto identitarie in se stessi e questa sorta di di di grande disinteresse per quello che succede fuori da sé e oppure per il suo racconto bozzettistico
In fondo noi vediamo confermato da questo dossier tutti gli stereotipi ci sono sull'Africa
Persino l'immaginario dei ragazzi in particolare sono stati intervistati è condizionato dei cartoni animati disneyani
Che danno dell'Africa non esattamente un diciamo una rappresentazione moderna ne fa sempre pensare a quella meravigliosa
Inquadratura dell'inizio di un film di Ettore Scola si chiamava riusciranno i nostri eroi ritrovare misteriosamente nel l'amico scomparso in Africa in cui c'è Alberto Sordi vestito come
Diciamo i cacciatori di un tempo col cappello con la striscia del leopardo che arriva in Africa e viene ripreso da un africano vestito elegantissimo che con la telecamera lo riprende capovolgendo ecco ne siamo ancora lì sostanzialmente siamo ancora ad una immagine dell'Africa stereotipata
Alla quale si è aggiunta lo dico anche sulla base dei colloqui che ho avuto con con i ragazzi che abbiamo intervistato per il video
Si aggiunge il lavoro che fanno le associazioni e le organizzazioni umanitarie che viene visto da loro però un po'come la conferma dello stereotipo
Siccome l'Africa povera siccome l'Africa disperata siccome l'Africa
E così tanto diversa da noi c'è bisogno di qualcuno che se ne occupi questo qualcuno se ne occupi sono le organizzazioni umanitarie per cui diciamo la percezione sospeso tra queste due dimensioni l'Africa come luogo di povertà come luogo di abbandono come luogo di guerra
E al tempo stesso però poi appunto come territorio di cura da parte dei generosi con la parte di coloro che se ne prendono a carico e poi vale quello che detto Magda prima a proposito della
Per riemergere di un di un razzismo che non è mai stato del tutto cancellato data dal DNA di questo Paese non per questa è bene tornare con la memoria anche momenti nei quali
I fenomeni di intolleranza sono stati capaci di generale tragedie indicibili perché non avendo fatto i conti fino in fondo con quello che l'Italia ha fatto mi riferisco le leggi razziali
Poi questo pregiudizio in base al quale c'è una superiorità o comunque una diversità che non deve essere riconosciuta come valore ma come minacciose inquietudine è rimasta e ce la ritroviamo e ne vediamo i segni manifestazioni poi naturalmente
Non dobbiamo pensare che questi segni e queste manifestazioni
Riguardino tutto il Paese per fortuna il paese fatto della stragrande maggioranza di persone invece a dentro di sé dei codici positivi che che considerano l'idea di una società multietnica come
Ormai acquisita ma il fatto che esistano delle minoranze che hanno trovato anche legittimazioni interlocuzione spazio anche mediatico perché poi ora qui non diciamo il dossier non si occupa del modo in cui
Guardate i titoli certi giornali ho guardate l'informazione
Quasi sempre qualsiasi cosa accada
Anche l'ultima
Anche la tragica caduta della funivia su un giornale si è detto che c'era a bordo un iraniano
E quindi non si escludeva nulla
In questo c'è come posso dire è un microcosmo che ci racconta tutto di questo pregiudizio hanno del pregiudizio nei confronti della dell'alterità
E e questo pregiudizio ha rafforzato dal fatto che l'Africa poi è un continente tanto è un continente complicato sbanda molti compagni per esempio molti ragazzi si confondono contenente col Paese penso all'Aprica sia un Paese e hanno dell'Africa un'idea
Che tiene insieme la la la percezione che probabilmente i ragazzi africani non sono diversi da loro perché questa è la cosa bella di queste conversazioni non è che i bambini che abbiamo ascoltato immaginasse no i bambini africani come appunto quelli rappresentati nell'iconografia tradizionale li immaginano molto simili a loro però immaginano il contesto nel quale si trovano molto diverso dal nostro
E quindi il lavoro di correzione
E intanto un lavoro di spostamento di equilibri cioè accettare il fatto e considerarlo come una meravigliosa bellezza
Che il tempo nel quale ci è dato di vivere un tempo con un diciamo tante differenze tanti colori e fare di questo virtù non è che si può intervistare il giocatore di calcio che ha giocato lo dico a Federica diciamo che esperta in materia
E siccome è arrivato con il barcone trasformarlo in una sorta di come posso dire il con
No quel ragazzo è un ragazzo africano che capace di giocare al calcio come tanti ragazzi africani
E che si è trovato nella condizione di dover allora occupiamoci
Di quelli che sono lì e occupiamoci del fatto che un ragazzo che sa giocare al calcio deve essere la condizione di poter scegliere se andare lontano se stare
Nella propria terra e non invece di essere costretto solo ad andare lontano
Quindi c'è un racconto della condizione di di di questo continente che deve uscire da tutti gli stereotipi
Da quelli proprio più profondi più radicati più più trasformati in DNA culturale
Per il quale
Diciamo al la presenza di chi è persino nel colore della sua pelle ti racconta una alterità viene considerata come una anomalia come la stranezza poi ci sono esempi che dimostrano invece che c'è una domanda
Va be'ma sempre saper corrispondere a questa domanda con un'offerta adeguata non fare dell'Africa solo il terreno della della denuncia ma il terreno del racconto che ha dentro di sé la denuncia
Ma terrà conto anche delle virtù delle capacità delle abilità del talento della cultura del del sensibilità della magia del modo di esercitare la fantasia anche all'Africa
E che adesso conosciamo attraverso scrittori registi
Ma che connaturata quella quel continente al suo modo di vivere alle sue diversità perché poi punto è un continente difficile immaginare che il Marocco lo Zimbabwe siano la stessa cosa sono due come non sono la stessa cosa la Svezia e la Grecia
Però accettare e valorizzare nel racconto questa differenza secondo me è la via attraverso la quale sono oggi non ci sono ma insomma
Sarebbe bene che poi una volta accettassero di venire a tutti i direttori di rete e di testata di quotidiani attorno a un tavolo
E dire va be
Tolto il cinquantotto per cento in cui parliamo di noi stessi
Cosa
Cosa diciamo di un continente nel quale stanno accadendo cose enormi cito e concludo io sono stato qualche tempo fanno tutto
Sono sceso all'aeroporto di Maputo
E ho visto che le scritte di Maputo solo in cinese
Le scritte all'aeroporto
Lo Stato in Costa d'Avorio girato l'angolo di una strada c'era una pagoda
Che sinceramente non è diciamo esattamente figlia della cultura allora il rischio è questo il rischio è che l'Africa nel disinteresse culturale politico governativo
Del resto del mondo diventi un territorio nel quale si fanno scorribande acquistando prelevando ciò che l'Africa produce e sostanzialmente introducendo nuovo colonialismo
E questo però è un problema per l'Africa e per tutto il mondo se accade quindi insomma come la si giri la si giri bisognerebbe che che lo sguardo fosse uno sguardo largo e non lo sguardo stanco di chi appunto
Vede
Ho trovato per un programma sto facendo sulla storia della radio ho trovato un un una trasmissione degli anni del fascismo
In cui Topolino
Diceva alla radio veniva usato per questo diceva che lui andava in Africa sparare per trasformare in veri in pelli da mandare per i guanti della sua famiglia questo lo facevano dire a Topolino ai bambini
Un po'di questo germe dentro è rimasto per cui questo germe si alimenta del disinteresse da dell'iconografia tradizionale se non rimuoviamo quella il rischio è che questa roba continui a stare tra demoni
Hai citato i bambini
Non è intanto anticipo la regia che fra poco manderò il Trailer di conosciamo CD il lavoro che è fatto intanto volevo capire come è nata questa idea e poi come lei sviluppata anche come sono stati questi dialoghi con i ragazzi con i più giovani
Ma l'idea è nata da allora intanto d'amore fra non da me
Però avendo diciamo io ho fatto un film su anzi più di uno sui bambini
Poi a un certo punto abbiamo portato questa idea
A quello che vedete adesso c'è uno scambio di punti di vista tra bambini italiani bambini africani nell'immaginario del del luogo in cui gli altri vivono
Quindici venuta delle cose anche c'è in particolare un bambino al quale ho chiesto
Dovresti andare in Africa e l'ho risposto nello Swaziland che francamente per l'ultima delle risposte che avrei immaginato perché gli piaceva il nome però va be'ce l'ha già fatto che sapesse che ce lo Swaziland
Era naturalmente ma va detto che sono i bambini italiani
Bambini che hanno lavorato diciamo nei focus group oppure che sono stati comunque fatti oggetto di lavori nelle loro nelle loro scuole però comunque sia il loro punto di vista molto bello per cui sono c'è un montaggio alternato di bambini
Africani soprattutto kenioti bambini italiani presi in diverse in diverse città per cui ecco insomma siccome bambini hanno sempre un punto di vista che bisogna ascoltare spesso molto migliore di quello dei grandi per esempio è molto difficile trovare un bambino razzista
Molto difficile meno che non si ha versato genitori che lo sono ma naturalmente i bambini sono portati a considerare il loro compagno di classe che ancora Della Bella diversa compagne di classe punto e basta
E i poi nel tempo dice Franco si incarica una società e gli adulti di di far del male però però il loro punto di vista credo sia abbastanza tersa
L'andiamo a vedere piccole estratto un trailer e poi tenete d'occhio il sito di Amref perché poi avrete modo di vedere
Trovarsi nessuno su un paio di cose ne hanno una mentalità chiusa verso l'Africa siamo soltanto nella caserma di San Pietro chissà Luisa continente dell'edilizia su
Quindi coloro che allunga perché c'erano dei poveri non rischia Falcone il provino in mischia otturazione ma costa costa comunque una gli atti centro nei
Italiani pensiamo lineare non è nei piani immanente andiamo qua a sei miliardi netti fuori condannerebbe all'altezza magari non son Mancino forse mangiano insieme
Va bene
Affonda Zhao cabina scaduti con arcate Massa una sussurra contenuti la loro cultura vendono divertimento delle possibilità che hanno progetta un acquario comune senza lancia un reato coeva poco
Mi
Mi hanno un neo ministro siamo
Allora ha
Che bello già soltanto questo primo minuto abbiamo attirato moltissimo ad avere bambini saranno scatenare delle mozioni pazzesche poi sanno vedere e forse hanno voglia anche di vedere qualcosa in più Walter
Sì la cosa è la curiosità sono molto curiosi gli uni degli altri
Ed è anche bello campi capire come si vede avevano come si immaginano quando gli ho chiesto ai bambini italiani la descrizione di un bambino africano
Sostanzialmente mi descrivevano uguali a loro
Questo l'ho trovato molto molto bello molto positivo e poi questo bambino alla fine però dice questa cosa sul sogno insomma
La loro saggezza e sempre sempre utile
Naturalmente per i bambini africani vale quello che vale per i bambini italiani pizza al sushi cioè noi siamo l'altro da loro per cui difficile noi identificare un un paese persino forse anche il continente Europa se non come quell'Occidente che loro vedono come un luogo di opulenza
Molti bambini insistono africani insistono sui trasporti per esempio
Dicono lì ci sono i treni
Lì ci sono tante macchine che non inquinano
Cioè c'è il racconto della coscienza di una differenza che anche un obiettivo un una meta un desiderio e che spesso insomma la ragione per la quale poi molte di queste persone decidono di ricercare come è naturale che sia di vivere meglio
E quindi insomma quindi nei bambini questa cose molto molto sentita molto aperte
Grazie anche per averci regalato intanto questa piccola anticipazione coinvolgo nella nostro dialogo anche il caporedattore esteri della stampa Albertosi Monica in collegamento con noi dovrebbe esserci per lo meno ecco i loro Buongiorno dettava buongiorno
Hai avuto modo di seguire anche come si è sviluppato il dialogo in questa mattinata perché insomma è chiaro che vogliamo capire da voi anche come vengono fatte le scelte come avviene il racconto come si arriva alle decisioni di raccontare un qualcosa che riguarda l'Africa e che cosa
So che non è una domanda molto semplice ampia
Anche per il tempo e un po'ampio però insomma proviamo a a tratteggiare un un sentiero intanto mi fa piacere che il mio che il mio giornale ho dato un'occhiata alla reporter sia quanto meno secondo posto
Per quanto riguarda la copertura delle vicende delle storie africane devo però dare anche ragione chiede con molta lungimiranza Walter Veltroni sul fatto che la copertura che che che facciamo come stampa ma anche ovviamente gli altri giornali dell'Africa e ahimè per i due terzi concentrata sui due Paesi Libia ed Egitto considerati interesse nazionale per utilizzare un linguaggio della politologi grafica
E aggiungo anche una cosa secondo me molto molto importante cioè il fatto che come l'informazione sia diventata
Italo citano centri io devo vivo devo ammettere che se ci fosse il mio direttore presenze lo dello stesso perché privo di giorni che gli spazi per la la narrazione delle vicende estero mitica internazionale resterà internazionali sui giornali italiani non sono ancora soprattutto in questo in questo periodo abbiamo vissuto il due mila venti tutti terribile per la pandemia
Però in realtà la copertura non siamo un pochino provinciali nel racconto nel racconto del mondo Persoglio non dico di raggiungere i livelli della della Francia o della Gran Bretagna se noi se avete occasione ogni giorno di sfogliare le Monde trovate un giornale che è proiettato ben lontano da Parigi ha una parte africana molto molto molto importante al di là di alcune narrazioni probabilmente discutibili che per noi incomprensibile
Quello che noi che noi facciamo e cerchiamo di fare che rientra nella tradizione della stampa è quello però di cercare di aprire lo sguardo di raccontare quei mondi lontani che hanno bisogno anche di essere
Descritti
Nella loro interezza fu quella neanche nella loro intimità io con la formula di di di lavorare ancora con grande inviato che Domenico Quirico che è un grande conoscitore dell'Africa e quindi lo dico anche un po'come forma di battute ogni tanto ottimismo Domenico come o con la testa di ariete perché io so che una storia proposta Domenico vista Daloui alla capacità di perforare quello che ogni tanto che il muro della della riunione di redazione dove le storie africane vengono insomma considerate e trattate viste come qualcosa di non interessante ma di strano di altro da errori
E che quindi necessitano una difficoltà non solo nella scrittura ma anche nella comprensione
Però devo dire che tutto sommato pur nella carenza di spazi che come dicevo prima i giornali italiani che la stampa tra essi uno per la politica e le vicende esterne si riesce se riescono a fare delle storie anche positive perché è vero che il terrorismo omologia divismo adesso oggi il golpe
Ieri analisi tireranno la nostra attenzione proprio per quel concetto che è stato espresso prima di prossimità muro
Però io ricordo che appena due mesi fa siamo riusciti a fare una bellissima storia o per portare già scritto da bandi per nostra collaboratrice e raccontato quanto le donne
Stanno diventando protagoniste in diverse nazioni africane della vita politica
E allora non danno più solo il ministero posso passatemi la battuta delle pari opportunità
Ma ci sono ministri degli esteri donne e che quindi queste possono incidere sulla sulla società sui processi di pace anche che in alcune zone sono il cuore
Della del della vita ecco io io credo che lo sforzo che dovremmo fare noi
Noi giornali noi giornalisti che ogni ogni giorno è quello di andare a raccontare Orte lo stereotipo come avete giustamente evidenziato con una giusto pongo anche di critica a ai media ed è quello che noi cerchiamo ogni giorno è quello di di di avere delle storie diverse non è facile non è assolutamente facile perché come sapete
E prima Veltroni la l'anche in
In qualche modo ricordato
I giornalisti italiani in Africa non ce ne sono molti
Pochissimi
Ma anche in Asia non ce ne sono molti
Tolta tolta la Cina e quindi la capacità di trovare delle storie originali delle storie diverse che non siano legata agli stereotipi e la narrazione tradizionale è difficile
è molto difficile però io so che quando queste storie emergono e spesso c'entrano le armi Jihad trovarle i gruppi missionari o semplicemente uno Stringer molto bravo da qualche parte io ne avevo uno bravissimo in in Sudafrica aveva uno bravissimo che lavorava per lo in Kenya quindi si prova ad andare oltre alla reazione normale bene quanto o non ci sono in questa storia o trovano lo spazio lo trovano lo spazio quindi non è vero anche se la maggioranza è storie sono legate all'immigrazione di sadismo che però ci limitiamo a quello cerchiamo sempre delle cose nuove ma non è facile trovarle non è veramente facile trovare cose nuove quindi io lancio diciamo così un appello ad Ambra cioè se ci aiuta a individuare dei canali di comunicazione delle storiche sono diverso e dei personaggi e le tendenze che possano incuriosire anche il pubblico occidentale perché insomma alla fine ieri il giornalismo ha bisogno anche di attirare persone con non dico con dei trucchi ma anche con l'éscamotage riuscirà a presentare delle storie importanti e serie in una modalità più leggera
Questo ci consente di avere una platea più ampia e anche di sfondare ogni tanto quel muro di provincialismo e noi giornalisti e noi nelle redazioni abbiamo
Tra l'altro è anche anticipato uno dei temi di cui volevamo anche vogliamo chiedere Adalberto questa cosa no come Amref può aiutare perché ha dato lo spunto Guglielmo gratta e Alberto Simoni caporedattore esteri de la Stampa
Per essere stato con noi in questa mattinata adesso proseguiamo con la seconda parte di questo incontro che stiamo affrontando insieme ringrazio Walter Veltroni per essere stato con noi
Grazie anche amata te stavo per essere stata qui e per averci portato un messaggio così forte grazie facciamo pausa è soltanto un piccolo istante per risistemare tutto perché è chiaro che ci sono delle procedure di igienizzazione e poi siamo di nuovo qui
Avevamo anticipato che avremo cambiato anche i nostri ospiti e qui con noi tra pochissimo arriveremo alle presentazioni però Guglielmo andiamo ad introdurre anche questa seconda parte perché l'abbiamo anticipato si parla di giovani di ragazzi e i bambini
Sì grazie benvenuti anche a questo secondo Pannella
Perché abbiamo deciso di allargare quest'anno questo sguardo un po'l'abbiamo accennato prima
Perché noi ogni volta che facciamo questo rapporto abbiamo una parte un po'più generale che si andrà a replicare negli anni e poi la mia ogni anno decidiamo un focus particolare
Quest'anno anche a seguito tutto quello che c'è stato ci piaceva approfondire proprio lo sguardo che i ragazzi bambini e ragazzi
Hanno a causa grazie a quello che i media trasmettono
L'abbiamo fatto attraverso i focus gruppo dicevamo prima lo riprendeva anche Walter Veltroni o nell'osservatore Paola con l'osservatorio è molto interessante
Secondo me ci dà anche un po'qualche speranza ecco perché altri rischiamo di fare un uno un approfondimento soltanto con le sue criticità
Abbiamo costruito anche una media partner con con con la RAI che ringrazio
E che anche semplicemente il decidere di fare qualcosa insieme e già un un seme per quel percorso di ricostruzione forse di decostruzione ricostruzione di quella che noi chiamiamo la narrazione che c'è sull'Africa quindi per me questo momento questa seconda parte è particolarmente importante perché poi lo vediamo lo vediamo nelle scuole l'abbiamo abbiamo raccontato anche prima
Lui dice ancora uno spazio dove si può costruire quella che è la realtà
Perché tutta una serie di sovrastrutture non sono ancora completamente come dire sigillate no e quindi riuscire già dall'idea dare semplicemente l'immagine vera di quello che accade
E aggiungo non solo sulla componente migratoria perché anche noi
E l'abbiamo visto spesso quando parliamo di Africa anche noi ricaviamo sui migranti
Che non significa non parlarne marce un continente e noi vogliamo parlare di quel continente delle persone che sono lì che sono la maggior parte perché poi altrimenti ricadiamo anche noi nel cliché che l'Africa sta arrivando in Italia l'africano sta arrivando in Italia non ha nessuna intenzione di arrivare in Italia ci sono delle crisi enormi che portano i processi migratori
Ma poi c'è un continente che vive e quindi questo focus è particolarmente rilevante secondo noi
Anche per ascoltare quello che uno scambio continuo che poi soprattutto loro più di noi hanno con le le nuove generazioni e quindi ecco ha veramente li ringrazio anche per di nuovo per per essere qui
E allora li andiamo a salutare Carolina pervenga buongiorno ben trovata Chavo conduttrice dirà io io no e poi Luca Milano e il direttore di Rai Ragazzi
E poi c'è di Ramadan contee poi andremo anche a parlare di zero ma non sarà il solo perché sai che c'è anche qualcuno in collegamento ma ci arriviamo però poco perché andiamo a analizzare i numeri e a raccontarli e torniamo da Paola Barretta
Paola
Ci sono invece
Sì con un'esperienza un intensa talché chavista Ornella presenti nelle scuole on line a distanza nell'anno appunto della didattica a distanza
Siamo ancora anche nove Stati ha colto nelle nei racconti e nelle classi
Insieme a Renato torrenti riandare RAI insieme approvarla direttore Guglielmo Micucci insieme alla Valentina cattivella di Università di Bologna siamo entrati nelle Aule
Dei ragazzi dei bambini e delle bambine di diverse scuole in Italia
E e li abbiamo conosciuti grazie agli insegnanti a tutti i dirigenti abbiamo avuto modo di capiente
Che cosa qual è l'immaginario che che si sono fatti dell'Africa a partire dai contenitori ed ai prodotti che definiremo appunto quindi intrattenimento e quindi le fiction i cortometraggi lungometraggi
E e alcuni spunti sinteticamente cioè il primo che a differenza dell'informazione le produzioni audiovisive
Sono all'avanguardia e raccontano di personaggi afrodiscendenti africani del tutto con caratteristiche del tutto simile a quelli italiani occidentali
Quindi a guardare l'approfondimento psicologico dei personaggi a guardare i tratti nella realtà dell'attivismo sono del tutto simili
E quindi e cioè quale miglior sfida non per gli stereotipi e per una visione unica o differente dell'Africa
Il secondo punto è che trova una corrispondenza tra immaginario e produzioni soprattutto produzione africane il produzioni che hanno protagonisti afrodiscendenti è la normalità
Perché quella che viene chiesta maggiormente dai ragazzi c'è che chiedono di sapere che cosa succede nelle città
Chiedono mano come sono scenari non ci Mangini ammontante ogni palazzo in Africa perché spesso noi vediamo la natura
Spesso magari vediamo persone povere nei villaggi ma non riusciamo bene a a immaginarci le città non riusciamo a immaginare che cosa fanno i ragazzi della nostra età
Molti magari non hanno i dispositivi elettronici e quindi in qualche modo la richiesta e la consapevolezza che non abbiamo trovato dei la la consapevolezza che anche una richiesta di risposte
Ecco queste questa consapevolezza trova piena corrispondenza nei prodotti Nanni fiction Matera per i ragazzi e credo che siamo dato sono molto interessante da intorno al quale poi costruire delle delle azioni anche nelle scuole
E ci sarebbe stato un altro ospite in collegamento perché stiamo parlando di otto episodi dica che gli adolescenti è una serie di Netflix che è già un caso perché va detto anche se in realtà è uscita da relativamente poco tempo no perché uscita dal due di marzo ispirata al romanzo non ho mai avuto la mia età
Il cast principale è interamente composto da altro discendenti diranno intanto meno presenti Tolo ospite che stiamo aspettando in collegamento facciamo così guadagna operano a lungo pare un fondo secondo il attacca ci sono più buongiorno giallo andò in giorno
Sono contentissimo di far parte questo questa iniziativa intanto volevo ringraziare il direttore per la presenza di Ambrassa
Soprattutto volevo ringraziare che manca per il suo intervento i dati che gli ha fornito Paola
Volevo subito iniziare
Pochissimo
Se tempo dirò sinceramente far parte di zero per noi significato molti stimano perché siamo stati il primo caso discendente da poter essere rappresentato all'interno di una televisione o comunque di una rete piena una lettera internazionale io faccio l'attore da dieci anni avrà la possibilità per la prima volta di essere visti da da un pubblico così grande un'occasione unica in un Paese come l'Italia rispetto ai dati che abbiamo letto finora
Se è diventato papà Yoshiro sentiamo come il fatto d'avere tempo anche per studiare
è una questione che mi sta molto a cuore e che io dirò un'altra cosa rispetto a quello che ritiro l'altra cosa che che rispetto a questo che mi ha appena detto l'altro giorno sono andato ha registrato all'anagrafe mia figlia che ho pensato per la prima volta che gli appigli a fare una donna nera italiana
Figlia di due genitori neri italiani quindi nulla reale melting-pot in un futuro in quello che noi cerchiamo di di creare come come futuro in un anno il tipo unica
I dati che ci ha fornito Paola purtroppo secondo me sono un po'allarmanti non sono un po'disarmanti sinceramente
Io volevo solamente semplicemente ricordarmene due perché mi hanno colpito molti stimolo e sessantuno mila ore di programmazione sessantuno mila trecentoventi ore di programmazione sono mille
Per quarantanove sono dedicate all'Africa questi mille quarantanove profuso divise in percentuali no il quarantacinque per cento dell'informazione
Riguarda il terrorismo oppure rapimenti stupri violenze da parte di persone nere
E queste notizie vengono divulgate al pubblico italiano per l'ottantatré per l'ottantasette per cento dei casi in maniera neutra
Per l'undici per cento in in maniera allarmistica solo il due per cento in maniera positiva
Capite che questa informazione è un'informazione che completamente isolata rispetto alla realtà effettiva perché ci sono persone come me che in realtà non hanno nessun obiettivo scopo nel governo erano rubare oppure nel voler distruggere la società italiana
Anzi tende cerchiamo condirli con quello che ha fatto Antonio Pala sei col vostro lavoro di costruire quello che la nuova italiano in una nel tempo più ricca io io e io volevo dare anche un altro dato io sono entrato al Centro sperimentale che l'Accademia Nazionale di cinema che è stata fondato da Mussolini
Nel mille novecentotrentacinque solamente tre persone lei sono entrate dal mille novecentotrentacinque capite che è una rappresentanza che non ha non ha non è abbastanza no come abbiamo visto nella nella televisione così nei giornali così anche tutto quello che racconta le persone nere di seconda generazione
Un'altra cosa che mi ha colpito moltissimo è il fatto che veniamo costantemente descritti come persone negative o comunque un'impressione negativa nei confronti del nostro Paese
Quando in realtà ci sono produzioni come ad esempio in Nigeria che adesso sta nascendo nonni Woods
Che è una delle produzioni più grandi cinematografica al mondo che non viene mai citata
Un'altra cosa che che mi ha fatto riflettere moltissimo ultimamente io ho letto il libro di Francesco Filippi che si intitola perché siamo ancora fascisti un conto rimasto in sospeso
L'Italia purtroppo è uno di quei paesi come ha detto Walter Veltroni precedentemente che non ha vale la volontà oppure non ha la forza di fare i conti con il suo periodo colonialisti col
E questa è una cosa che purtroppo limita la conoscenza no è una questione di ignoranza nel senso vero della parola nel senso di ignorare
Quand'è nata dal colonialismo effettivamente esistito ed è il motivo che probabilmente porta quelle che oggi sono le migrazioni
Noi con la serie di zero abbiamo cercato di introdurci finalmente in quello che era il mercato italiano cinematografico per avere una rappresentanza per essere rappresentati
Io quando ero più piccolo pensato qual è l'unico modo per poter far sentire la mia voce tramite quello che faccio quindi lavorare diventerà un artista in modo che nel momento in cui io sarò nella posizione di poter dire quello che penso qualcuno ascolterà quello che ho da dire
Oggi con zero questa cosa e ai effettivamente avvenuta perché esista un cast gli attori neri di seconda generazione italiani cresciuti con la cultura italiana che hanno la necessità di esprimere una punto di vista una visione diversa dello stereotipo delle persone
Bellissima
Hai avuto no anche tu di lana la sensazione che da zero C fosse una così punto di partenza un punto di svolta anche anche perché sono anche tu la tua voce in ogni modo insomma hai trovato
Modi per farcela sentire per trasmetterlo
Sì assolutamente zero e lei è innegabile il fatto che zero rappresenti un un primo punto di partenza un nuovo punto di partenza
Un un cambiamento perché per per la prima volta ci siamo ritrovati cinque e più ragazzi italiani afrodiscendenti come protagonisti
E soprattutto non stenotipati spesso le le le firme delle produzioni italiani italiane vediamo il corpo nero rappresentato sempre in maniera molto banale ormai meno è legato alla figura che
Che oggi ci ha non ha solo non è solo quella cosa lì io io credo che il mondo dello spettacolo sia molto molto molto importante per quanto riguarda la normalizzazione del corpo del corpo nero perché
è un
Il mezzo forse più forte col quale le persone possono capire davvero che non c'è differenza tra loro il ragazzo vero che del quale si sono fatte di un un idea presentando magari informazioni
Distorte o comunque mai affrontata in maniera alzare approfondita no sempre in maniera un po'frivola
Perciò io credo che zero si aveva l'inizio di un cambiamento spero che sia l'inizio di un cambiamento spero che ci che che da oggi dopo zero ci siano Samp più progetti in cui ci sono ragazzini italiani affluisce andanti
Perché ripeto il il mondo dello spettacolo è un'arma veramente veramente forte da dal momento in cui le persone i ragazzi i bambini questo soprattutto gli adulti nel nostro Paese ad oggi che assurdo però se tu puoi vai a guardare
I i i giovani supera i giovani non hanno alcun tipo di problema molto
Sotto questo punto di vista no poppa parlando di razzismo discriminazione
Il problema più legato a a magari i ragazzi della mia età ancora cha qualcosina però è una cosa un po'più che altro relegata ai agli adulti
Italiani io ma io credo che questo
Io fu guarda non credo che il l'Italia sia un Paese razzista io io credo solamente che l'Italia sia molto legato legata a a delle tradizioni che richiede italiano fatica ad abbandonare lì a pur perciò perciò il mondo dello spettacolo e così importante perché solo quello può davvero a battere usanza lì mettere di mezzo la politica i io ti parlo solamente di storia è giusto che le persone capiscano che un ragazzo come me viva vive una storia
Praticamente identica a quella a quella che vivi tu non non è assolutamente il colore che che differenza le persone ma ma l'esperienza di vita io ero da italiano vivo esattamente ciò che vive un altro italiano solo che io lo vivo nel corpo di un ragazzo nero l'altro ragazzo vivere ancora proprio ragazzo bianco ma a grandi linee a viviamo tutte e due le stesse cose proviamo tutte e due alla stessa noia dello sabato pomeriggio uguale tutti
Tutte le settimane proviamo la solita voglia di a andare via data la nostra città a abbiamo le solite
Di solito i problemi restano le solite cose e poi ci sono ovviamente
Piccole differenze per quanto riguarda il quotidiano perché io mi ritrovo ad affrontare cose magari diverso dal da quello che può pro a affrontare un ragazzo italiano bianco
Però il mondo dello spettacolo alla potenza impressionante perché racconta delle storie e tramite le storie noi possiamo ritrovarci condividere abbattere le barriere
Grazie ci state lanciate riunirsi messa a posto
Sì sì sì
Grazie mille tra l'altro volevo ringraziare anche di la scusate volevo fare un ultimo intervento perché il collega cioè nel senso il il caporedattore della Stampa ha detto che molto spesso il Toremar invogliato a leggere le storie no purtroppo secondo me
Ultimamente si sta confondendo un po'i mezzi di comunicazione no tra i soci alla televisione e giornali si pensa che tutti debbono fare intrattenimento però c'è una differenza tra l'intrattenimento e l'informazione
Quindi per quello per quanto riguarda il direttore della Stampa che chiedeva di cosa si potesse parlare di io volevo dire milioni parli di gli italiani neri che hanno voglia di cambiare di italiani neri come il Milan che sono italiani
Si muova dare questo ulteriore suggerimento importante importante io ti ringrazio te saluto un abbraccio a te e alla tua famiglia la tua variabile nel grazie
Grazie mille buon lavoro grazie
Carolina noi siamo curiosi di capire anche visto che i ragazzi hanno citato anche i bambini hanno raccontato di quanto i bambini questi pregiudizi non ce li abbiano fatto tutto come ti sei posta anche nei confronti di questo tema
Come si racconta ai bambini perché non è cosa semplice tu hai a che fare con piccoline i piccoli sì sì infatti sicuramente tutto linguaggio deve essere calibrato
In relazione all'età in relazione ai bambini
Io devo fare veramente i miei complimenti ad entrambi gli attori ma sicuramente anche a tutto il cast di zero perché non hanno paura nel nell'esprimere il loro punto di vista è vero che l'Italia sicuramente non è un Paese razzista
Però il problema è che l'intrattenimento sia scambiato per informazione è successo proprio questo perché in realtà i sociale il e programmi di intrattenimento che sono esclusivamente di intrattenimento sono poi diventati dei punti di riferimento
Anche i giovanissimi che sono poi i maggiori fruitori della televisione e questo è un po'un problema nel senso che dovrebbe poi e qui subentra il discorso che il mondo dello spettacolo ha un grande ruolo in questo dovremmo essere un po'tutti i conoscenti
E responsabili di quello che noi portiamo davanti e dentro la televisione
Purtroppo tutti si fanno questo scrupolo questo problema a volte non non credo neanche che sia un non volerlo fare ma è un po'a sottovalutare
La risonanza di quello che poi si va a dire o di quello che si va a fare per quanto riguarda il settore bambini questo discorso si amplifica
In maniera esponenziale perché i bambini settanta il momento potrebbe sembrare che potrebbero non aver recepito quello che hanno visto sentito in realtà loro poi elaborano e lo ripropongo ero probabilmente in un modo che non ci aspettiamo potrebbero riproporre in modo aggressivo nei confronti dei loro compagni
Compagni che potrebbero essere potrebbero avere qualsiasi diversità e qui non si parla solo di colore di pelle ma si parla poco di qualsiasi tipo di di diversità
E i bambini sono delle tabù Linate può partono da niente siamo Nouri chi dobbiamo aiutarli e veicolare le informazioni che questo ovviamente il mio direttore Luca Milano esperto del del settore di tutto quello che è il nostro la nostra offerta eccetera
Però ecco diciamo che quello che noi presentiamo ai bambini accurato il made un'anima minimi dettagli e poi quello che i bambini a riporteranno o nella loro piccola società tra di loro piccoli
E e sarò poi quello che in realtà l affondamento di di quello che poi loro saranno in un futuro da adulti
Ma io personalmente allora io ovviamente posso parlare per me sicuramente per alcuni miei colleghi ma poi ovviamente in questo caso parlo per me stessa
Io sono sempre molto attenta in tutti i progetti che si può ai ai Pooh anche solo ai vocaboli
Anche sulla nuova il messaggio subliminale che si potrebbe non so che si potrebbe mandare anche involontariamente perché ci sono delle cose che si fanno volontariamente ci sono anche delle cose che involontariamente non ti rendi conto ma tu
Le ali esprimersi e una volta che le hai dette basta è finita vengono recepite elaborate a modo loro perciò il nostro grande lavoro è quello di stare attentissimi a tutto quello che diciamo ma come lo diciamo ha il modo in cui lo proponiamo
C'era prima mi sono segnato faccio i compiti
Io prima ho ascoltato demente tutto il bellissimo intervento che hanno fatto nella nella prima parte sia la sociologa la dottoressa
E il signor Veltroni il dottor Veltroni ora ha detto una cosa che mi ha che mi è molto piaciuta quando ha detto che il è la nostra responsabilità del nostro diciamo la nostra priorità dovrebbe essere appunto insegnare loro
Il valore di questo tutto
A un certo punto all'interno del del documentario bambino dice noi abbiamo tutto lo dice tra l'altro in modo anche molto Candido non rendendosi conto che cosa voglia dire avere tutto
Noi abbiamo tutto ed è per quello probabilmente che noi abbiamo tutto mentre i bambini in Africa forse non non lo hanno quello poi era il sottotesto
I bambini non sanno che cosa vuol dire addirittura tu loro ce l'hanno e basta perché nascono nel due mila ventuno in una società che si è evoluta che noi abbiamo fatto evolvere perché siamo noi che vogliamo ovviamente evoluzione tipo benissimo
Deve sicuramente continuare però questi bambini nascono senza probabilmente in alcuni casi uno unità che gli insegni a utilizzare questi strumenti del tutto il tutto può essere un una cosa meravigliosa può essere un grande valore ma è anche una grande responsabilità e a un certo punto senza gli insegnanti giusti può essere anche la rovina
Di di di questi giovani di queste giovani minorenni io concludo perché propriamente volevamo sicuramente lasciare la parola direttore ma all'interno della nostra puntata la posta Dio Jon noi abbiamo fatto una puntata proprio dedicata a questa giornata de L'Unità africana e abbiamo parlato in modo assolutamente molto molto semplice
Abbiamo intervistato Chiara nata limiti alla a che tra l'altro con esco da tantissimi anni anche al di fuori di Ambrassa e e abbiamo parlato loro in maniera assolutamente molto semplice ma nel mostrare la diversità perché in realtà non c'è diversità e questo il punto parrebbe andini raccontando loro di un continente che è bellissimo dove ci sono cose diverse che fanno rispetto a noi
Ci sono
Conducono una vita differente rispetto alla nostra ma non c'è niente di diverso nel senso non non c'è proprio la parola diversità nei nostri discorsi è una cosa assolutamente normale e naturali e io
Non lo so io i capelli biondi lui ha i capelli scuri basta punto cioè non è così diversità e abbiamo raccontato una storia che mi è molto piaciuta che parlava proprio della della collaborazione
Ah parlando di animali animali differenti quindi c'era una giraffa c'era una scimmietta eccetera eccetera che però erano totalmente differenti ma dovevano collaborare per un fine comune
E questo il modo in cui noi facciamo vedere i bambini qual è la collaborazione anche nella diversità o pur non dicendolo l'ultima stima cosa mi fermo perché purtroppo io sono fatta così poi soprattutto quando gli argomenti mi mi tengono tanto
E ho scritto una canzone una canzone molto bella una canzone che parla di che però ancora di riuscire una canzone che parla della scuola degli animali e da una scuola nella savana dove ci sono tantissimi animali gli animali un pochino più bulli
Gli animali un po'un pochino più fragili e gli animali che proteggono gli altri animali tutti animali diversi e il titolo di questa canzone e combattivi al Kim swahili vuol dire a braccio
Ed è proprio il concetto dell'abbracciare la diversità senza però usare la parola diversità
E non ce n'è in toni un pezzettino piccolo piccolo piccolo perché non c'è tempo mi vergogno tantissimo inoltre ha detto no nel settembre la potete e allora conclude con un altro appuntamento da segnare quello di settembre grazie caro dinanzi direttore e e bisogna capire insomma come vengono fatte queste scelte editoriali perché Karen è stata molto chiara come si trasmette questo messaggio ai bambini posso prima complimentarmi con
Amref e con la ricerca perché effettivamente va letta e del fatta molto bene
I ma a anche il coraggio di affrontare non solo il tema dell'Africa ma anche il tema della percezione dei ragazzi che anche una cosa che non interessa in genere a tutti
La tv dei ragazzi interessati cioè bambini per casa e poi ai professionisti che se ne occupano gli altri insomma è un indistinto X sunto leone su un po'come l'Africa
E e questo anche importante per come è stata distinta la parte informazione dalla parte fiction o comunicazione di emozioni in fondo c'è anche una parte sui social media anche qui
Io penso che noi dobbiamo avevo visto e ammazza è nato nel cinquantasette non abbiamo anche un quadro storico nel cinquantasette gran parte degli Stati africani non erano ancora indipendenti
Quando ero studente io l'idea che Mandela potesse essere il presidente del Sudafrica è una cosa come oggi dire il sogno impossibile che si realizzi e c'eravamo le manifestazioni ancora per lo SUAP pure o Hennessy quindi o Orlando alla indipendente quindi c'è un percorro avvicinare un po'microcassetta c'è un percorso o grazie c'è un percorso
Che in un certo senso uno può dire si va avanti e pure come ha rilevato la la ricerca l'abbiamo un po'la sensazione che nell'ultimissimo Periodo ci siano stati dei passi indietro dei passi indietro
Di un dell'informazione dei giornali Go tanti e lo vedo più che semmai nella fiction dove comunque già la RAI come fiction ovviamente con il linguaggio della tv generalista aveva affrontato questi temi su tutto può succedere o anche nero a metà
Con il linguaggio un po'più degli svolte del bella serie zero anche sulla hit lei c'è una serie che si chiama gli Africa di documentari su nuovi protagonisti africani quindi questo aspetto vantato più avanti di quanto è andato diciamo l'informazione pura anche il fatto che si ricordi
Domenico Quirico grandissimo giornalista per oppure uno dice ma i grandi inviati Giovanni
In è un fatto che nell'informazione italiana si investa meno in sedi di rappresentanza all'estero in corrispondenti in grandi reportage sono cose che che pensava allora di fronte a uno scenario del genere l'idea di partire dai ragazzi in fondo giusto perché di fronte a certi stereo otto Piquet stereotipi così consolidati in bisogna dire
Partiamo dai più piccoli per presentare anche un'informazione in un certo senso l'Africa di cui con tutti i suoi problemi e comunque più vicina
L'Africa continente lontana veramente è molto difficile ed è un po'quello che stiamo facendo con l'idea di della scoperta del conoscere conoscere persone perché quello che vediamo è una differenza tra la rappresentazione il racconto dell'Africa che spesso è appunto come si diceva il Re leone oppure se va bene Black Panther
Con invece la conoscenza degli africani sono cose diverse che su cui invece sia molto carenti per quanto riguarda la RAI in particolare era ragazzino io a questi temi siamo molto attenti con il per i più piccoli
La posta di yoga rovina ben venga che poi l'avete sentita cui brillante ha una capacità di comunicare coi bambini straordinaria anche in un tu per tu
Parla a i bambini fino a quattro cinque sei sette anni che che seguono il programma e ai loro genitori che pure è una cosa di rimando che è molto importante
Per i ragazzi un po'più grandi poi son tutti i programmi vedo qui Mussi del bollini che è la vicedirettrice che li segue con particolare attenzione noi abbiamo la un programma che si chiama la banda dei fuoriclasse tutti i giorni un'ora e mezza indiretta e la puntata di oggi è dedicata all'Africa
Avremo il un professoressa Oriana da rughe farà tutta la sua lezione sull'Africa
A avremo il lo scrittore Enrico Galeano che parla di Mandela avremo un collegamento anche con Ambra Effect e con Gaia Colombo che parlerà di questa giornata ma anche cose più semplici come costruire disegnare il la grafica dei tessuti africani quindi tanti elementi del genere lo stesso cioè nella fiction per ragazzi io credo che nel prossimo rapporto potrà essere citato noi stiamo andando in onda adesso
Con una serie che penso sia particolarmente importante per questo si chiama Marta Eva due amiche a Milano una a farlo discendente l'altra figlia della proprietaria del pattinaggio di su ghiaccio che si scambiano nelle loro velleitaria pulsioni desideri perché la ragazza istruita
Per fare diventare una star del pattinaggio vuole mettersi a cantare e e viceversa con un rapporto anche genitoriale molto simile e quindi questo fa anche capire la somiglianza perché alla fine nella famiglia
Con il padre africano e la madre italiana data a Milano le dinamiche sull'educazione dei figli sono le stesse quindi e non si parla minimamente
Di diversità se non si mostra invece la comune unità quello che dobbiamo fare eh costruire un contesto perché tutti questi elementi perché un giorno uno parla di questo un giorno di quell'altro rischiano di diventare così sparsi quello che è importante fare purtroppo onestamente magari libri di geografia di scuola o non lo fanno a sufficienza
è è e creare quel contesto per cui se uno impara lo conosce qualche cosa Assad dove vanno a finire ammette in relazione alle varie conoscenze africane che vanno magari da da dati di iattura
A alle Piramidi d'Egitto perché che l'Egitto sia in Africa lo diciamo noi nella perché è il paese numero uno numero due ma in realtà nella percezione c'è un'idea di Africa nera che esclude quasi la civiltà egiziana come prima civiltà storica nata nel continente africano
Chiudo dicendo che noi non dobbiamo pensare che le persone con Tuscolano
E quindi non ha bisogna avere il coraggio di in modo non supponente ma dare informazioni o rimasi in pressi ha dato una ventina d'anni fa un tassista San Francisco mi domando
A ma voi in Italia ha festeggiato il Natale
E mi sembrava una cosa come a dire eppure quelle stesse domande quelle stesse cose sono le stesse che noi ci facciamo verso gli altri
Popoli quindi parlare di tutto e raccontare la vita vera far conoscere le persone
Quando o ove voto vent'anni feci un viaggio di due mesi in Tanzania all'epoca anche un po'la l'antropologia culturale lettura figli anche l'etnomusicologia
Le mie figlie quando hanno passato quell'età hanno fatto pure loro i loro viaggi però loro e gli amici del liceo erano più orientati verso si va in America Latina il Perù le cose la Bolivia chi va invece dall'altra parte la Cambogia il Vietnam ma la Thailandia cioè è uscito un po'un po'anche per motivi storici un tempo in campo a John ci si potevano e o però è uscito un po'questa questo gusto quest'appetibilità del continente africano per i più giovani che è nostro compito riuscire a recuperare e credo che lo facciamo non raccontando solo come giustamente va fatto i fiumi e le sorgenti ma presentò gli animali alla fa una ma presentando soprattutto le persone gli incontri le società c'è una bellissimo programma che abbiamo fatto che in tutto il mondo i due-tre minuti del bambino che esce di casa e va a scuola con le situazioni diverse Dahlan Norvegia alla alla Costa d'Avorio all'Italia quindi far vedere
Le persone le famiglie la vita vera le dinamiche credo quello che il compito nostro perché poi sarà possibile all'interno di questo avere anche lo stimolo a leggere perché il giro il direttore del della stampa ci si va be'oggi perché devo parlare
Del del colpo di Stato in Mali se in fondo o perché devo parlare il il vulcano di di lunga l'odor Metozzi nota pro giusto se c'è una bella foto cioè tutto perché non c'è un'accoglienza tale da dire mi interessai mai questa accoglienza con l'aiuto di tutti loro cerchiamo di di creare e sostenere come dai ragazzi e in generale vedo ricordo anche come media parte della giornata di oggi anche le altre strutture della RAI perché come servizio pubblico trattante
Difficoltà comunque uno dei compiti primari che ci siamo dati cerchiamo di assolvere
Grazie direttore abbiamo pochissimi istanti però i nostri ospiti in questa mattinata sono dato moltissimi spunti Guglielmo andiamo a chiudere come perché complicato dopo tutti questi stimoli che sono arrivati anche
Soprattutto in pochi istanti
Troppo può essere veramente estrema estremamente sintetico mi mi piacerebbe
Prendere alcune
Schegge che sono emerse per provare poi anche a come dire
Fare un passo in più verso quelle che possono essere anche delle nostre raccomandazioni perché altrimenti non comincia non non diamo uno slancio illa abbiamo parlato anche della scuola oggi la scuola
La responsabilità di parlare di queste cose viene data ai bambini nella classe di mio figlio c'ha cinque anni la michetta che alla madre ruandese ma lei è nata a Roma cittadina italiana viene chiesto a lei
Ci racconti del tuo Paese ci racconti la tua storia
Non ha gli strumenti nona al di là dell'età
E quindi c'è un po'un processo di idee lega per una mancanza nei libri scolastici nella formazione del corpo docente e così via quindi sulle scuola
Che noi contare ed è il motivo anche no per il per il quale siamo qui oggi lì probabilmente l'elemento più complesso da riorganizzare ma sicuramente
Di riportare a galla Traverso il corpo docente le strutture più che dare la responsabilità della formazione tra pari a bambini di cinque sette otto anni sicuramente sarebbe un elemento mi piacerebbe riprendere anche una cosa che ha detto Veltroni sulle ONG perché anche noi abbiamo il nostro compito che non è soltanto quello di narrare
Attraverso questo rapporto ma penso che le ONG questo non lo diciamo da un po'le organizzazioni della società civile che si occupano di Africa dovrebbero avere il coraggio di smetterla di comunicare l'African determinato modo dovrebbero completamente recedere da una modalità che in alcuni casi è necessaria perché quel tipo di comunicazione ti permette anche di raccogliere quelle risorse che poi ti permettono di portare avanti programmi ma si può fare in un modo diverso e quindi io penso che anche noi dobbiamo avere il coraggio qui come dicevo prima non siamo fortunati perché partiamo da una storia diversa però il mondo delle organizzazioni non governative sicuramente deve avere il coraggio di scardinare alcuni cliché che ancora utilizza nel narrare anche le proprie attività
Sui media
Qui volevo riprende una cosa che ha detto il direttore il caporedattore della Stampa su i corrispondenti esteri eccetera perché usare personale italiano cioè perché eliche va scardinato perché se non abbiamo un italiano che possiamo mandare in Mali in una sede di rappresentanza della RAI non arriverà il servizio dal Mali ma perché il continente pieno
Anche di africani che sono tornata sono stati qui sono tornati quindi non c'è un problema di lingua perché riescono a comunicare in italiano
Il portare lì l'Africa attraverso gli occhi di un italiano che in male in Sudafrica in Kenya è diverso rispetto far parlare loro cito solo un esempio io ho partecipato a un dibattito qualche giorno fa alla luce dell'Africa mediata parlavamo di come cambiare tutto quello che abbiamo detto e poi c'è stato un video di sottofondo durante il dibattito
Di un un un una buon giornalista italiano che portava questo video dicendo fate benissimo bisogna fare tutto quello che stiamo dicendo oggi Elvidio era di uno Slam con i bambini sporchi mentre parlavamo di questa cosa
Non è una critica però è per mostrare quanto è difficile trasformare anche in chi già si occupa anche egregiamente di queste tematiche il modo di farlo
Se nelle redazioni dei giornali incominciassero a delle tv incominciassero ad entrare gli afrodiscendenti
Fisiologicamente nelle riunioni del muro del lunedì ci sarebbe una maggiore contaminazione invece c'è un rimpallo no oggi e lo vediamo lo vediamo sulle fiction c'è questo bagaglio culturale queste competenze ci sono già
Proviamo a fare uno sforzo l'ultimo che mi permetto e sulle istituzioni ne abbiamo parlato poco ma è emerso quando abbiamo parlato dell'essere diventato papà è andato a registrare la bimba
Ci sono ottocento mila persone che non hanno la cittadinanza e sono italiani le istituzioni non possono esimersi datarli quella rappresentanza chiaro per noi è facile dirlo siamo una ONG lavoriamo per i diritti eccetera eccetera
Ma immaginiamo proviamo immaginare quante di quelle persone tra cinque anni sette anni otto anni potrebbero entrare nelle istituzioni
L'Assessore del municipio di colore nella testata giornalistica attraverso un concorso pubblico che oggi al quale oggi non può accedere per fare il tirocinante non per diventare direttore della RAI
In tutti quei luoghi dove oggi non possono nonostante abbiano le commesse le competenze semplicemente perché non abbiamo il coraggio di fare una cosa
Che già vita reale del nostro Paese quindi secondo me nel nostro piccolo ci lascia ci piace lanciare questi spunti a tutto veramente quello che chiamiamo l'ecosistema dalle istituzioni alla scuola alle organizzazioni non governative e ai media
Perché pensiamo che soprattutto in questo momento di difficoltà avere delle fare degli scatti di coraggio possono sicuramente aiutare arrise der circuiti tra un anno speriamo in una platea che non avrà i posti riservati causa pandemia per far sì che si possa incominciare a guardare anche quelle luci che incominciano ad emergere le fiction su in questo lo insomma lo dimostrano in maniera molto chiara quindi vuol dire che c'è un bisogno altrimenti non investire ebbero per farlo
Io se posso vorrei solo fare due ringraziamenti pure il primo atte ad essere qui con noi da tempo sera grazie e quindi veramente veramente grazie vorrei ringraziare anche tutti quelli che sono estremi ci sono delle classi che ci hanno accompagnato nel nei focus group
Spero che siano ancora con noi dopo queste due ore senza di loro non avrebbero potuto fare un bel pezzo importante di questo ragionamento e quindi li saluto
Ringrazio la RAI
Per tutto quello che ha fatto che continua a fare il fatto che il servizio pubblico dedichi oggi in platea c'erano diverse persone più loro
Insomma c'è stata una presenza importante del servizio pubblico e questo è particolarmente importante per noi non solo perché ci sono le altre però insomma avere il servizio pubblico fa sempre piacere perché ti fa sentire protetta in qualche modo e come ha detto anche la presidente prima di me all'inizio ci tenevo a chiudere ringraziando chi ha governato tutto questo processo lo staff Renata Marta
L'Osservatorio di Pavia passa ci sarebbe un lungo un lungo urlo quell'elenco di persone che senza le quali oggi non saremmo seduti qui ma soprattutto non avremmo i contenuti che abbiamo portato l'abbiamo fatto in un momento particolarmente complesso a distanza tra mille difficoltà tra tamponi e mascherine mai è veramente emerso un dal nostro punto di vista un prodotto di estrema qualità che spero possa servire a tutti quanti i media quindi veramente grazie
Grazie a voi
Grazie davvero per avere costi dato questi spunti di riflessione deve essere un punto di partenza per tutti quanti per riflettere grazie ad Africa mediata due mila ventuno grazie tra tutti