"Lettori e giornalisti padroni di giornali. Perchè no?"

Propongo a cominciare
Anche perché mi a Roma abbiamo ormai un presidente della Camera
Che giustamente bacchetta il Presidente del Consiglio quando arriva in ritardo
E speriamo di dimostrargli che noi romani sappiamo essere puntuali
Insomma
E allora proporrei di cominciare tanto io sapevo che purtroppo alcuni colleghi amici sarebbero arrivati in corsa questa mattina
Vorrei spiegarmi
Molto rapidamente il senso di questa chiacchierata di stamattina di questa operazione che abbiamo inteso fare
Ma noi abbiamo pensato di cercare di dare una risposta a questo interrogativo che ha caratteri giganteschi un po'megalomane siamo in realtà poi abbiamo scritto
Perché perché ci sembra che ormai si possa dire che non dico assistiamo a un fenomeno nuovo ma che per lo meno ci siano tutta una serie di esperienze
Che consentono di sperare
Che questo interrogativo non sia un interrogativo vuoto perché insomma i lettori i giornalisti cominciamo dai giornalisti possano diventare o essere padroni dei giornali
E allora ci siamo detti raccontiamo le queste esperienze una per una
Vediamo come si sono realizzate alcuni sono dei sogni altri invece sono delle realizzazioni oggi si parla molto di sogni e di chi sogna
Abbiamo invitato Maurizio Costanzo può darsi che arrivi in corsa anche lui
Per vedere quanto questo suo sogno possa essere realizzato di avere una televisione che sia a partecipazione diffusa o addirittura degli operatori che la realizza
Quindi cercare di vedere quali sono gli ostacoli quali sono i paletti quali sono le condizioni giuridiche economiche in cui poi si opera
E poi perché cosa cioè in quali condizioni poi i giornalisti fanno la loro professione in realtà in cui questo avvenuto quindi non non vero convegno non un dibattito con relazioni teoriche ma veramente il sentir raccontare da colleghi da amici che operano interno di alcune strutture di alcune società e vediamo con quali forme che cosa hanno realizzarsi
In questa sala tre anni fa non ne abbiamo ancora gli atti fu fatto un convegno con i sindacati con l'organizzazione degli editori sul problema della partecipazione
Vera e propria alla gestione delle imprese giornalistica dopo quell'epoca in realtà la Federazione nazionale la stampa non ha fatto più nulla di organico dire
Anche perché sembrava molto difficile in questa condizione legislativa
Altri paesi forse in giro in altri Paesi i giornalisti riescono a fare queste cose proprio perché c'è una condizione di legge diverse
E però di fronte a certe esperienze che sono quelle di avvenimenti che sono quella della voce che sono quelle di possiamo partire anche dal dal dal concetto stesso più semplice della cooperativa ecco noi vogliamo vedere che cosa in realtà si può realizzare abbiamo evitato imprenditori anche banche amici che possono testimoniare di quale poi è l'interesse all'interno della società civile degli operatori economici
Di partecipare ad operazioni di questo genere
E pensiamo che ripeto dal racconto di queste esperienze possano nascere anche qualche cosa di cui poi farci carico noi come Federazione
Nel senso di vedere se poi non ci possa essere un coordinamento una proposta qualche cosa che esca poi da queste stanze ma questo semmai ci potremo ragionare alla fine della mattinata
Quindi direi non la teoria ma più la pratica anche se poi le due cose evidentemente sì mischia
Quindi io proporrei di chiamare al microfono mano a mano questi amici che ci vengono a raccontare le loro esperienze
Qui non ci sono relatori ufficiali rabbia Uto alcune adesioni mio alcune persone stamattina purtroppo una mattinata che poi si è complicata anzitutto c'è il garante dell'editoria che fa la sua relazione al Parlamento a San Macuto fra poco ecco perché un po'di colleghi non ci sono abbia avuto adesioni dal presidente del Senato Scognamiglio da ministro industria Newt di dal senatore Spadolini poi magari in mano a mano lì citeremo io spero che arrivi Marcel Padovani per raccontare le esperienze francesi e però vorrei chiamare per primo Ricardo Franco levi che tra l'altro a un impegno presso stamattina come soci la Imperatori
Perché ci racconti quel progetto dell'Indipendente che Lucia realizzato e poi solo in parte portato avanti
L'unica corre l'ultima cosa che vorrei proporre è che mano a mano che ciascuno degli degli amici che parlerà questo microfono racconterà le sue esperienze
Ringrazio la signora muovere senza il consiglio ringrazio non singoli della Federazione gli editori i ringraziamenti li facciamo dopo dicevo mano a mano se ci sono delle domande vengano fuori subito
Perché lo dico da giornalista che all'interno di un'azienda quella del Messaggero poi racconteremo anche questo
Ha provato ad analizzare ad esaminare la possibilità di intervenire come giornalisti nella gestione dell'azienda e però vengono fuori subito degli interrogativi diciamo di base ecco io credo che queste cose semmai la mano vengono fuori la domanda
Sorga spontanea come dice Lubrano subito
Per non ritrovarsi alla fine della mattinata con invece tutta una serie di quesiti lì dove li abbiamo io credo che molto sinteticamente proprio non fare dell'atrio della pratica si possa chiedere a chi interviene di rispondere grazie e io do la parola caricatore
Grazie o io vorrei pur nella
Informalità della cosa dividere brevemente il mio intervento in tre uno vorrei raccontarvi in sintesi ma anche in dettaglio qual era la struttura statutarie azionaria dell'Indipendente all'origine
Perché nacque quello struttura da una riflessione molto lunga approfondita proprio su questi temi una riflessione che durò qualcosa come tre o quattro anni con studi molto attenti in Italia e anche all'estero dopodiché vorrei raccontarvi quali io credo che siano i limiti oggettivi
Alla risoluzione del problema che viene posto su questo tabellone alle mie spalle e da ultimo alcune perplessità di ordine più generale innanzitutto allora che cosa prevedeva la struttura originaria dell'Indipendente scusate se dico originaria non per una polemica
Che pure da parte mia ci potrebbe essere sugli mutamenti di linea editoriale ma originari in quanto di quella struttura statutaria reazionaria non è più rimasto nulla oggi per cui le realtà sto parlando di una cosa che non esiste più
Come si pensò allora e come si realizzò la partecipazione dei giornalisti al capitale dell'Indipendente sì reali si pensò che si realizzò attraverso una formula sufficientemente complessa ma anche abbastanza trasparente che è questa
Il capitale della società venne sostanzialmente sottoscritto in due fasi successive
Una prima fase il capitale venne sottoscritto dal direttore
Dai giornalisti ed agli altri
Lavoratori del giornale dunque non solo i giornalisti ma anche personale amministrativo tutti coloro che volessero partecipare al capitale
La sottoscrizione in questa prima fase avvenne al nominale cosa vuol dire che mille lire di capitale venivano sottoscritte a mille lire Chicco con mille lire si potevano comperare mille lire
Di capitale chiusa una prima fase di sottoscrizione
Aperta tutti coloro ripeto che avevo un rapporto di dipendenza o di collaborazione intellettuale o professionale con il giornale
Venne aperta
Ovviamente sulla base già di impegni precedenti una successiva fase di sottoscrizione del capitale aperto in questo caso agli azionisti
Capitalisti chiamiamoli così se volete i quali sottoscrivevano non più al nominale ma al nominale con un sovrapprezzo
Ossia per comperare le mille lire di capitale loro dovrà pagarle non mille ma due mila seicento
Perché questo perché in questo modo finivano per affluire nelle casse della società tutti i capitali di cui la società aveva bisogno
Ma la distribuzione delle azioni non avveniva sulla base delle due mila seicento lire ma avveniva sulla base delle mille lire
Ossia i giornalisti potevano con meno quattrini di quelli che potevano portare gli investitori capitalisti potevano partecipare alla proprietà del giornale
Accanto a queste c'erano altre
Clausole di salvaguardia
Dei giornalisti
E comunque dei soci di minoranza la principale delle quali è una clausola l'allora fortemente innovativa
Che anzi due clausole una che metteva limiti al possesso azionario
Nessuno poteva avere più di tanto nella società
Che in quel caso era al dieci per cento che non poteva andare oltre il venti per cento ma al di là dei dei numeri il concetto era chiaro c'erano dei limiti al possesso azionario
Un ulteriore clausola prevedeva però che qualora comunque attraverso un qualche meccanismo qualcuno arrivasse
A possedere la maggioranza del giornale o comunque nel caso in cui tanti azionisti piccoli
Arrivassero a vendere a un unico azionista grande la maggioranza del giornale
Questo azionista che compera se la maggioranza del giornale si sarebbe impegnato ad acquistare al medesimo prezzo
Le azioni di tutti coloro che avessero voluto cedergli le proprie azioni sostanzialmente cos'era era un impegno scritto nello Statuto di
Costruire all'interno della società dell'indipendente l'obbligatorietà di quella che poi è diventata l'offerta pubblica di acquisto
Ossia non era possibile vendere la maggioranza del capitale dell'Indipendente
Senza che chi compera se il la maggioranza e dunque pagasse il premio della maggioranza Spal masse il valore di questo premio anche su tutti gli azionisti più piccoli
Non è un problema di secondari importanza perché vedrete che dopo rilevò esattamente sulla fattibilità di questa
L'ultimo
Elemento a tutela degli azionisti di minoranza e dei giornalisti che io proposi e non venne approvato nemmeno all'origine fu quello del cosiddetto voto di lista che oggi sui giornali perché Lima
La
Messo come uno degli dei vincoli nella privatizzazione
Dunque allora ripeto una partecipazione del die dei giornalisti che avveniva attraverso la possibilità di sottoscrivere a condizioni di favore le azioni e il meccanismo tecnico era quello della sottoscrizione in due tempi del capitale
E una serie di tutela agli azionisti di minoranza attraverso la previsione da un lato di vincoli al possesso delle azioni e dall'altro
Una
Costruzione nello Statuto dell'obbligatorietà dell'OPA questo per dire della struttura originaria dell'Indipendente perché si scelse questa strada
Il che vuol dire quali sono i vincoli a al rendere i giornalisti elettori proprietari dei giornali
I vincoli fondamentali sono due
Innanzitutto che i giornalisti non hanno normalmente i soldi per comprarsi i giornali
Non hanno i soldi né per comprarsi i giornali che già esistono
Ne hanno i soldi per costruire dei giornali
Per quanto le nuove tecnologie abbiano abbassato la soglia di ingresso nel mercato editoriale
Detto in modo più semplice abbiano reso più economico fare un giornale perché oggi un sistema editoriale di un giornale costa da poche centinaia e a pochi miliardi di lire per come mai è una rete di personal computer collegati tra loro e siamo lontani dai dieci venti miliardi o più che servivano per anche solo iniziare a pensare a fare un giornale cinque o dieci anni fa nonostante la riduzione del costo di un impresa giornalistica i giornalisti comunque non hanno i soldi per fare un giornale questore l'elemento di fondo per cui non ho difficoltà a dire che anche la possibilità che venga offerta ai giornalisti dell'Indipendente di sottoscrivere azioni
Del giornale quando nacque non diede poi i risultati straordinari perché è un giornalista comunque già ci rischia del proprio col proprio lavoro e normalmente non ha poi grandi capitali
Da rischiare al di là del proprio lavoro per cui questo è un vincolo forte e importante
Ma l'altro vincolo ancora più forte è che per quanto può
E a partecipare al giornale nella sua fase iniziale
Un giornale è un'azienda che cresce e si sviluppa e dunque ha bisogno di finanziamenti per crescere
La possibilità di un socio che non abbia possibilità di seguire l'impresa nelle sue necessità di finanziamento può tradursi in una palla al piede per l'impresa
Per cui un giornale che fosse nella condizione di dire io non posso fare questo investimento
In macchine in nuovi collaboratori in nuove firme in azioni promozionali in azioni propagandistiche in ampliamento della struttura relazionale
Perché i giornalisti non possono partecipare alla ricapitalizzazione del giornale e se facessimo una ricapitalizzazione del giornale calerebbe la quota dei giornali vi rendete ben conto
Che è un giornale che ha una palla al piede nella sua possibilità di crescita questo tra l'altro è stato da sempre una delle grandi difficoltà dello mondo a Parigi
Che ha avuto proprio nella fatto di essere controllato dai giornalisti un elemento di debolezza strutturale nella sua capaci capacità di cresce
Perché non furono scelte altre strade dall'indipendente e quali sono dunque i vincoli che si hanno
A procedere alla proprietà dei giornalisti
Fu studiato a lungo
Non ho difficoltà a dirlo come aneddoto quello studiati a lungo con il mio amico Giulio Tremonti tanti anni prima che diventasse ministro delle finanze studiamo allora la possibilità dell'attribuzione ai giornalisti de la proprietà della testata L'Indipendente ipotizzando un affitto o un Lisa se volete dirlo all'inglese a lunghissimo termine addirittura si pensava novantanove anni
Sul modello dei leasing mobiliari
Inglesi alla proprietà Editrice qual è il vincolo direi
Che allora ci indusse a scartare questa possibilità ma secondo me impedisce che questa sia una strada realisticamente percorribile per chiunque nel mondo dell'editoria perché dunque conosca i conti tipici di un'azienda editoriale
Sacche l'interesse di un investitore di un'azienda di Tory Ale non viene dal conto economico attraverso i dividendi barriere dall'avviamento attraverso la rivalutazione della testata
è questo che vale in un'impresa editoriale al punto che molto spesso imprese editoriali che chiudono i loro conti economici non rosso vengono venduti a fior di miliardi perché hanno un avviamento che vale tanti quattrini ossia hanno la testata che vale chiunque qui dentro
Giornalista banchiere
Economista o altro sa che questa è la realtà dei giornali si dice che la testata sia al fondo Commerce dei giornali che sia l'avviamento ora vi rendete ben conto che c'è un investitore voi togliete la proprietà della testata gli togliete la possibilità di avere un ritorno interessante dal suo investimento
Se voi considerate che qualcuno possa investire
In un giornale va poi non posso renderne la testata perché la testata resto dei giornalisti di fatto tagli avete le gambe a qualunque investitore che voglia investire in un giorno
Questo è vero per i giornali
Ma è vero ad esempio se volete un altro riferimento
Io ho un piede anche lì dentro in quella che è una delle più straordinarie avventure culturali editoriali
E imprenditoriali dell'Italia del dopoguerra è il bulino di Bologna anche lì dove la proprietà intellettuale delle testati è della società della
Da associazione degli intellettuali il Mulino anche lì questo a cascata in tutte le attività sino nella società editrice ha creato negli anni infiniti problemi tant'è che si è dovuto arrivare a creare una serie di scatole cinesi per portare sempre più in alto
La proprietà e il controllo dell'associazione culturali mulino che va sempre meno possibilità di partecipare al rifinanziamento delle attività per cui ci sono effettivamente dei vincoli molto forti a tutto questo sono vincoli ripeto
Di quattrini che realisticamente i giornalisti non hanno
Sono vincoli
Della struttura tipica delle aziende editoriali delle quali ciò che conta è l'avviamento ossia la testata
Sono vincoli
Molto forti che derivano anche dalla scarsa preparazione
E abitudine del mondo capitalista Italy capitalistico italiano a riconoscere comunque i diritti delle minoranze
Non è un caso che il voto di lista in fondo a passi in Italia attraverso un atto di imperio di un governo e sostanzialmente sia sconosciuto nelle pratiche consuete delle aziende Italia per cui non illudiamoci nelle società italiane nell'abitudine del capitalismo italiano
L'abitudine
Al riconoscimento dei diritti delle minoranze diritti di voto ma ancora più importanti diritti patrimoniali come ad esempio quello di partecipare al vantaggio che deriva dalla cessione della maggioranza
Se un signore tende la maggioranza di un'azienda ancor più se vende la maggioranza di una casa editrice di un quotidiano di un settimanale di quello che sia
Avrà estrema riluttanza a dividere il di più che gli viene dal controllo della maggioranza con tutti i soci di minoranza giornalisti compresi
Per cui gli ho detto della struttura originale dell'Indipendente delle difficoltà che si frappongono tutto questo lasciatemi dire da ultimo di alcune perplessità di ordine più generale
Lo scopo della partecipazione dei giornalisti è ovviamente è duplice da un lato quello di poter partecipare eventualmente ai frutti economici del proprio lavoro che si traducono dunque
Benessere della società
Dunque in dividendi in una testata che vale di più
Ma ovviamente anche quello di poter avere voce in capitolo nella storia di quel giornale nel quale si lavora giorno dopo giorno e che diventa parte della vita di ognuno di noi
Ebbene lasciatemi dire che le perplessità sono forti sono forti per tutto quello che ho detto sulla capacità dei soci comunque di minoranza di influire e sono comunque forti perché credo che in ogni caso le difese più forti dell'indipendenza dei giornali
Difficilmente possono derivare da un presidio attraverso la struttura societaria dei giornalisti
Credo che sia vero
Che
L'indipendenza e la libertà di informazione
Hanno un vincolo forte annulla rischio forte nella struttura attuale dell'editoria italiana a causa della struttura proprietaria
Delle case editrici e dei grandi quotidiani italiani che non ci ripetiamo nulla di nuovo dicendo sapendo che sono controllati tutti direttamente
Dai grandi gruppi economici finanziari e industriali di questo Paese debbo dire però che la grande difesa dell'indipendenza dei giornali alla fine i giornalisti credo che abbiano armi molto più forti che non quella della partecipazione minoritaria nel capitale delle aziende ed è quelle nella difesa della loro indipendenza debbo dire che quando vedo giornalistiche si schierano più realisti dei loro ore
A difendere gli interessi politici industriali finanziari economici dei loro editori beh credo che questo sia il peggior servizio che i giornalisti possono fare alla causa dell'indipendenza dei loro giochi
Vediamo se ci sono domande se no e chiamiamo intanto Gianfranco Imperatori che anche lui ha un problema
Turio Cerestar qualche minuto se nascono le domande signora grazie grazie
E allora vediamo se io il Mediocredito
Centravanti uno le spese non ho da portare l'esperienza dirette come ha fatto solo confuso come la famosa sia
Ho non ho da portare un'esperienza diretta fatta sul campo come ha raccontato lei però o o da portare di tante altre esperienze maturate settore del partecipazione al capitale di rischio delle piccole e medie imprese
E portare via sensibilità di un operatore del credito dalla finanza di quella finanza innovativa devo la finanza di impresa quindi portarvi da un lato una aspetto ottimistico dall'alto i vincoli invece esistono per realizzare questo tipo di di Obiettivo quindi ecco e lo sforzo che farò è quello di trasferire l'esperienza di partecipazione alla capitalismo diffuso che abbiamo realizzato in cento impresa italiana di piccole dimensioni e vedere come questa
Possibilità che possa trasferirsi nel mondo anche della editoria quindi non è una semplificazione diretta nel vostro settore ma è asset facilmente assimilabile
Certo che degli attuali assetti sono poche soddisfatti negli editori
Nei giornalisti il pubblico
Mimi preoccupa un po'le conclusioni direi richiesta è un salume protagonisti no di questa vicenda poi è un po'amareggiato è un po'sfiduciato in ordine in ordine a quelli che possono essere de maggiori prospettive quindi ecco io ritengo però o che la finanza in modo particolare la finanza che io rappresento cioè una finanza che sa sul campo la finanza che non gode delle rendite di posizione delle grandi banche a finanza però che attiva nel Paese che esiste
è è molto interessata invece un discorso di capitalismo diffuso di cambiamento degli assetti proprietari e quindi siamo o convinti che noi come Iamonte questo in questo campo non tanto come di un edificio parlando col presidente
Due più potenti Maccia benché nel nostro Paese
E per evitare che mi sia costi a a un ente di diritto pubblico
Noi ecco che reputiamo che lo sforzo che voi state compiendo il titolo è molto molto forte insomma ma significativo
Vada comunque valorizzato incoraggiato cioè un'alleanza tra mondo editoriale e finanza a mio avviso ne esistono i presupposti quindi il percorso può essere proseguito e quale la formula per poterlo proseguire ecco l'alternative sono due una quella che conosciamo quindi quella cioè della informazione ha prodotto di un gruppo diversificato invece del dell'informazione prodotto Baggio le matite da giornalisti imprenditori ovviamente voi italiane questa seconda parte e quindi io cercherò di vedere come è possibile
Individuare questa formula la formula è una public company gestisca la proprietà un management erano di tipo giornalistico che assicuri la qualità della produzione
Un intermediario specializzato né a fattispecie commercialmente
Cariche anche all'interno di una consiglio di amministrazione apporti una conoscenza specifica di tipo finanziario e che ed è imprenditoriale questa è la formula che noi immaginiamo di di percorrere ecco la domanda che ci si pone voi nel gusto un punto interrogativo è un'alternativa ogni palmo due interrogativi e cioè è praticabile questa formula lo individuale perché dobbiamo escuterla questa formula però è praticabile
Ecco io dico e solo in parte praticabile perché da un lato Mancone ancora nel nostro Paese gli investitori istituzionali che voi sapete sono stati legiferati però ancora non sono praticabili e sono i fondi chiusi fondi pensione che comunque alimenta un mercato finanziario e quindi sono fondamentali per far sì che la forma possa essere avviata
E secondo cioè il concetto di proprietà ancora anche nel mondo editoriale e molto i tipo fondiario e pertanto come ricordava Levi il problema dei diritti delle minoranze non vengono accolti e quindi il modifiche ai codici che sono fondamentali per il rispetto delle minoranze ecco sono due
Dei nodi molto importanti che vanno risolti ce n'è un altro che levi non ha ricordato e che riguarda voi dicevo prima ruvidi e cioè quando si imboccano queste strade e i giornalisti
E devono rendersi conto che conservare al tempo stesso del garantismo no la dirigenza o atti di mille forme contrattuali non è compatibile con la public complica labili Coppini prevede che il management è soggetto a giudizio del pubblico del mercato
E questo è un argomento forte che riflette la vostra ruolo è vostra categoria della risposta io dopo uno sul tavolo e che è un tema oggi è un tema di studio non siamo ancora in una fase applicazione certamente ci si va a impattare il giorno in cui vogliamo ne manifestare completamente la considerazione capitalismo diffuso si può essere il mercato
E garantisti a tempo spesso insomma formule quale oggi vedevo
Su su sul giornale quella di manifesto è una formula direi da incoraggiare però è una formula che ancora prevede il cinquantuno per cento no o in mano a un soggetto che è una cooperativa
Già è un Passavanti però chiaramente quella vincolo e dovuto al fatto che si vuole ancora ricorrere a Reggio di Doria e quindi le provvidenze quindi questa è una scelta provvidenze mercato sempre una equazione difficile da potersi da potersi sorgere insomma no e quindi ecco voglio ricordare anche questo tipo questo tipo di vincolo che estremamente importante
Ecco a nostro avviso proseguendo nella nella formula che io che ho indicato e vedere con queste praticabile a nostro avviso l'unica formula immagine buy out o il manager Bayle che noi abbiamo fatto in tre casi
Uno ed Esaote di Genova è chiaro sono aziende manifatturiere
Dell'ingegner pranzo adesso dopo il mio intervento che l'ha fatta sul campo
Sarebbe utile che voglio ascoltaste per vedere come i manager by alto manager Bain è in qualche modo applicabili anche alle imprese
Gli italiani comunque l'unica strada che noi che noi che noi indie individuiamo in questo caso lui parlerà TFR del piano delle stock option della protezione per l'uscita obbligazioni convertibili e altre strumentazioni finanziarie sono applicabili a questo tipo di formula e quindi credo che sia utile che con lui
Ascolti le vostre domande di illustri in modo più dettagliato quale possono essere le manifestazioni di ordine di Udine concreto quindi ecco detto questo
Chiudo dicendo che del da parte nostra c'è un interesse a proseguire questo tipo di approfondimento
In non non dà un tono duramente pessimistico anche se io
Espresso i vincoli che esistono anche perché mi pongo una domanda una riflessione se il veto perché stiamo nella l'epoca della della società dell'informazione insomma no questo itinerario va compiuto fino in fondo e se va fatto e finì in fondo a mio avviso questa alleanza tra la finanza la piccola e media impresa nel nostro Paese ha il peso che c'era debba essere manifestato noi faccio una semplificazione
Dopo dieci anni di attività che lavoriamo credo settore partecipiamo in tante piccole e medie imprese
Per potere essere di prese dalla stampa economica del nostro Paese ieri
The abbiamo dovuto pericoli dieci anni e dare una notizia che è molto importante epico anche interessare siamo riusciti a ventisei mila miliardi di capitale di rischio
Però ritengo che in questo da un lato no testimonia lo sforzo fatto dall'altro occorre che questa alleanza tra stampa economica editoria e finanza che vuole crescere molto importante
Non può attendere
Dieci anni no per dare notizia importante che potesse accompagnati e seguiti sul mercato questo lo dico come è necessario che ci sia una strada più indipendente che non impedisca insomma no a dei minaccia benché quali noi siamo non siamo solo noi
Di potere dimostrare come il nostro paese è possibile partecipare nel capitale di rischio è possibile creare capiremo diffuso ed è possibile anche sperimentato nel campo dell'editoria a questo proposito io ti faccio una proposta siamo disposti come Meccia benché a a stare a vostra disposizione per proseguire questo Dini erario vedere
Tutte le barriere all'ingresso che io ho accennato possano essere superate e quindi sperimentati sul campo alcune possibilità di ordine dove
Grazie grazie
Capello fermo naturalmente naturalmente noi accetteremo di corsa
Perché non cerchiamo di meglio che avere alleati gli amici che ci aiutino costruirà diciamo un un percorso intanto io vorrei sapere perché Giorgio Santerini non si viene a sedere qua accanto a me che mi sento solo soletto questo tavolone
Grazie e poi io so perché noi abbiamo invitato alcune persone non solo ad essere presenti ma a intervenire e quindi per fortuna ne vedo parecchie quindi dobbiamo solo scegliere quale ordine dare agli interventi però mi sembra che possano essere per cominciare il quadro a completarlo che io debba chiamare subito Guido Talarico
Perché credo che a questo punto l'esperienza della voce
Che in questi giorni io penso che molti abbiano visto anche ieri sulla voce
Il bando pubblico l'annuncio ufficiale della sottoscrizione del lancio
Per l'aumento nella ricerca di altri quaranta miliardi
Quindi credo che l'esempio della voce a questo punto con la sua Rovetta frazionata che molti di noi sognano per il proprio giornale sia qualche cosa che vada raccontato subito non permetta evidentemente dopo gli altri ma insomma loro ci sono riusciti vediamo
Sì infatti io ritengo che sia forse la cosa migliore sia descrivere la nostra la nostra storia perché è un esempio concreto di come una public company in Italia nel settore della dell'editoria sia nata e a oggi si è rivelata già una una struttura di successo
Quindi parlo proprio della storia della PMI la PMI che non che vuol dire appunto piccola e media impresa
Nata nel luglio del novantatré un imprenditore Luciano Consoli ebbe questa idea
Ne parlo con una professore universitario professor Uckmar e insieme costruirono le premesse e le basi per per dar vita a una public company costituire una società con tutte le caratteristiche vere della public company e intorno a questa società iniziano ad affluire una serie di soggetti soggetti privati cioè il piccoli e medi imprenditori appunto
E poi una serie di soggetti pubblici Confesercenti con fatti il loro obiettivo iniziale era quello di acquistare un giornale il giorno che a quell'epoca si diceva dovesse essere venduto privatizzato appunto
Parteciparono la gara poi sappiamo tutti come andò a finire cioè quel giornale non di fatto non è stato più messo sul mercato comunque sono nate le difficoltà che non hanno consentito una privatizzazione
Comunque il console Ōkuma decisero che era comunque importante dare un giornale a questa vera forza del paese che appunto la piccola media impresa e decisero di fondare un giornale nuovo
L'incontro con Montanelli un po'questa è una storia che sapete l'incontro con Montanelli primi di gennaio e la decisione di fondare questo nuovo giornale che appunto si si chiamerà poi la voce
Le difficoltà pratiche sono state tantissime perché perché come hanno già spiegato prima alle persone che hanno parlato ci sono delle sue difficoltà di di la durata giuridica è anche di mercato
Quando si decise di partire per fare la voce il capitale sociale della PMI era di novecento milioni
Ne servivano molti di più tra qui c'è ad una brevissima parentesi
Il la la public company
Ricerca le sue forse sul mercato c'è un azionariato diffuso quindi deve poter andare a a una miriade di soggetti però non è possibile andare sul mercato fino a quando non si è avuto almeno liberamente pubblicamente fino almeno fino a quando non si è avuta l'autorizzazione della Consob
Questa è la procedura molto lunga burocratica che a richiede una serie di tempi
Dunque la PMI a gennaio di quest'anno si trovò con un capitale sociale di novecento milioni Straw trovare le risorse si trovò a dover trovare le risorse economiche per far partire un un giornale
Quindi la difficoltà è stata quella del deperimento delle
Delle risorse finanziarie lo ha risolto proprio con una con un discorso di coinvolgimento cioè le varie persone che erano già all'interno della società contattarono altri imprenditori altre associazioni coinvolsero un po'tutte le parti coinvolte nel nel giornale e qui arrivo alla al tema del nostro dibattito
Nella PMI nel consiglio di amministrazione della della PMI
Siedono due persone che si chiamano una Giancarlo Mazzuca che il nostro vice direttore e l'altra Enzo Zuin Giancarlo Mazzuca è appunto il rappresentante dei giornalisti
Tutti dire quasi tutti i giornalisti della voce
Sono azionisti della PMI e quindi hanno un loro rappresentante nel consiglio d'amministrazione
Allo stesso tempo tutti i lettori una parte delle torri diciamo meglio che si sono raccolti in un nel cosiddetto Kalimdor che vuol dire che le azionisti lettori di Indro Montanelli
Che anche loro hanno partecipato a questa iniziativa con dei finanziamenti e che dunque siedono nel consiglio d'amministrazione questo non vuol dire lettori e giornalisti hanno un ruolo determinante assoluto nella gestione della PMI però vuol dire che partecipano cioè qualsiasi decisione qualsiasi
Nuova iniziativa sia essa editoriale sia essa promozionale che viene decisa dalla PMI
A questo a questo processo di di di decisione partecipano anche giornalisti e lettori dunque in parte possibile questo che alle scosse spalle posto con un interrogativo e dunque possibile almeno in parte
Per tornare alla storia del giornale dai novecento milioni fu deciso un aumento di capitale a cinque miliardi
Che fu si riuscì ad ottenerlo non senza difficoltà perché poi la comunità finanziaria devo dire la verità non è stata pronta a recepire queste necessità nona al nostro modo di vivere non ha capito quello che stava nascendo quindi sono state parecchie chiusure comunque ce l'abbiamo fatta deodorato questi cinque miliardi il giornale partito egli ha dato bene
Da quel giorno in poi le cose sono cambiate abbastanza cioè in qualche modo gli operatori siano essi finanziari che del mondo Littoria si sono resi conto che
Che questa Pippo piccola Public Company funzionava e stava dando dei risultati e quindi l'atteggiamento è necessariamente cambiato ci sono stati dei delle aperture sia adesso abbiamo una serie di banche le nostre spalle abbiamo anche delle SIM
Perché lo stesso subito dopo il subito da quella c'è il giornale e i primi risultati positivi è stato deciso allora sì di andare dal mercato veramente perché nel frattempo la moto espletato tutte le formalità e tutto l'iter che ci imponeva la Consob e quindi oggi siamo pronti
Ad andare sul mercato a chiedere a tutti di partecipare ai nuovi progetti della PMI e quindi come ricordava lui li abbiamo lanciato questa ho pièce che partirà in realtà a fine mese
Per portare il capitale sociale dai cinque a sessanta miliardi
Ora io non sono un giurista quindi non non non mi dilungherò a spiegare o ad affrontare una serie di temi tecnici che però esistono cioè per chiunque in questi giorni appunto si sta sì si vede che ci sono colleghi del manifesto ma anche colleghi della della RAI delle le reti Fininvest che parlano di l'azionariato diffuso come la formula ideale da seguire come un modello da seguire per lanciare nuove nuove imprese editoriali
E possibile certamente possibile ritengo che noi siamo in qualche modo la dimostrazione di che questo è possibile però vi sono ancora delle delle dei cambiamenti grossi dover fare perché appunto ci sono una serie di procedure una serie di vincoli che non facilitano ha fatto questi discorsi prima Imperatori si riferiva al fatto che in Italia non funzionerà non esistono di fatto istituti
Investitori istituzionali che abbiano come fondina in America ci sono i famosi fondi dei camionisti o delle Vedove scozzesi che investono dove vedono imprenditorialità di successo dove vedono buone idee in Italia questo non succede questo non è possibile e questo è ovviamente è un problema costituisce un problema
Però cionondimeno ecco io ritengo che la PMI e la voce abbiano dimostrato che questa è una strada perseguibile è una strada che facilita questo processo di coinvolgimento nella gestione di un'azienda editoriale dei giornalisti ed elettori ognuno nel suo ruolo ognuno per la sua parte facilità
L'ingresso a una serie di imprenditori che non hanno avuto voce questo va detto cioè la gran parte del Paese che produce che però come ricorda appunto imperatore anche prima non riesce a trovare spazio sui grandi mass media perché questi fanno
Fanno capo a grandi imprese intendendo se grandi industrie grandi comunque potentati economici e non trovano spazio ai giornali quindi importante
Che nuove forme nuove società dal Senato diffuso come la PMI possono nascere io però mi fermerei qui poi se ci sono delle domande più specifiche proverò a dargli qualche risposta adesso
Un un vincolo al quattro per cento di Varese la soglia quella sì
Sì da allora alcune caratteristiche sono queste innanzitutto il un vincolo al quattro per cento questo per evitare di esporsi a critiche come un po'quella che facevano prima
Faccia Valerio comunque anche imperatori al Manifesto cioè non abbiamo consentito cioè chiunque può comprare anche
Può comprare quante quote vuole comunque può esprimere voti pari al quattro per cento questo ovviamente per facilitare e per evitare il più possibile
Che all'interno la PMI alcuni individua alcuni soci acquisiscono una posizione predominante dunque di controllo della ma della società vincono quattro per cento significa che se è un la il quattro per cento su sessanta miliardi vuol dire due miliardi quattro quindi oggi chi entra nella PMI può acquistare o avere diritto meglio al voto soltanto per due miliardi e quattro ma ciò non impedisce di fare investimenti ulteriori perché poi tra l'altro anche questo questo è un aspetto non riteniamo che tutti questi disegni tutte queste formule societarie abbiano un sesso a un abbiano un senso
A patto che però poi le società funzionino a patto che ci sia un successo alle spalle di queste iniziative perché perché il mercato è molto sensibile ovviamente a scusate a a valutare come le aziende vadano come le aziende poi si affermino sul mercato noi siamo certi che se la voce non ha non avesse avuto il successo che ha avuto probabilmente avremmo avuto
Difficoltà ben maggiori e forse non saremmo riuscite grazie
A arrivare a fare uno pièce da sessanta miliardi quindi importante la struttura societaria importante che ad essa abbia l'accesso più parti è importante anche affermarsi sul mercato perché questo rende credibili è importante contare
Ed è anche importante Montanelli certo
Allora oggi prima che lo PS nasca abbiamo già seicento settanta circa seicentocinquanta azionisti
In cui consiglieri che sono di giornalisti ce ne saranno un centinaio giornalisti anche non interni al nostro gruppo
Difficile fare un conto esatto delle torri ma sono tantissimi i una quota di adesione alla PMI e di cinquecento mila lire quindi tantissime persone hanno fatto l'abbonamento nella hanno preso una una quota c'è anche da dire che il nostro direttore Montanelli è uno che ha avuto un rapporto sempre ottimo collettori del un apporto costante attraverso le lettere attraverso una serie di interventi che li ha fatti quindi siamo riusciti anche in qualche modo a capitalizzare questa affezione delle delle torri Montanelli al Giornale
Ferrovia
Probabilmente sono diverse le motivazioni forse la più forte però è quella di esserci noi probabilmente nel nostro piccolo siamo riusciti a comunicare una cosa che la il settore dell'informazione un settore importante probabilmente il settore degli anni due mila allora in molti imprenditori che avevano importanti risorse finanziarie la voglia di esserci in questo progetto è stato la mole importante
Poi in altri ne lettori nei piccoli azionisti nelle associazioni di categorie
E c'è stata anche e soprattutto le sue di categorie c'è stato il desiderio di poter avere degli spazi che viceversa non avevano noi come l'inedito reale puntiamo molto dare spazio a appunto la piccola e media impresa e a e a quelle associazioni che con grandi difficoltà riescono ad apparire sulla stampa nazionale quindi questa è stata certamente la molla più forte
Sì
No no no no no ai cerchiamo di essere molto attenti a queste cose perché riteniamo ed è una convinzione forte che le public company possano funzionare soltanto nel pieno rispetto delle regole c'è se tutte le regole fondamentali delle public company vengono rispettate
Purtroppo ci scontriamo con delitti con dei limiti giuridici che non abbiamo frapposto noi e che anzi abbiamo chiesto anche al nuovo governo di e di eliminare quello del voto di lista
Stiamo venendo recentemente dalla penetrazione di Comit e Credit lì cioè diciamocelo pure cioè c'è una minoranza che comanda avendo chiesto i soldi ha una grande maggioranza cioè ne cerchiamo di evitare queste cose per quanto ci è possibile
Pratico di partecipazione diffusa
E quindi il voto di lista stiamo cercando di approntare una serie di strumenti per partecipare al master finora c'era da Benedetti numeri sono ancora contenuti quindi anche le seicento persone finora la siamo riusciti ospitarne quelle che volevano venire
E ne sono venute tante devo dire alle assemblee gliela vedremo di fare in modo che il voto percorsi per corrispondenza il voto di lista venga approvato il venga utilizzato ma ripeto ci scontriamo su una normativa che non aiuta
Allora la Consoli quando APO furia a Montanelli con con un comando la famosa scialuppa
Che Montanelli richiedeva dopo la rottura con Berlusconi disse noi ovviamente vogliamo che tutti i giornalisti entrano siano dalla partita facciano parte del giornale
Montanelli subito dopo disse comincio io
Senza fare uso del Salento e ma la nostra arriva tutti quanti gli altri il nucleo storico che entro più o meno a fine gennaio del di quest'anno fino agli ultimi assunti di di poche settimane fa
Così anche il personale amministrativo perché è sembrato naturale a chiunque
Entrasse nella PMI partecipare anche in questo modo poi il ripeto c'è una
Un fatto forte che la rappresentanza nel consiglio il consiglio amministrazione quello che decide tutti i passaggi
Scusate tutti i passaggi fondamentali della vita del giornale della PMI in questo Consiglio siedono lo ripeto dura presenta altri giornalisti un è un rappresentante delle torri che quindi partecipano critico lo propongono sono molto coinvolti
L'Assemblea
L'arrivo
Quattro per cento chi acquista disabili tetto massimo per il voto il quattro per cento è già successo nell'aumento di capitale
Da novecento milioni a cinque miliardi che il management del consiglio d'amministrazione si sia presentato
Dimissionario dopo l'aumento di capitale e tu questa dalla nuova Assemblea ai nuovi soci ad eleggere il nuovo consiglio d'amministrazione quindi il consiglio d'amministrazione è una emanazione diretta dell'Assemblea
In base voti cioè
Però questo significa che che non si possono fare cioè e intendiamoci rischi se ci sono voglio dire anime maligne che intendono come dire quali Zanzi nessuno può impedire a dieci persone che detengono il quattro per cento di stare insieme però questo è è inevitabile ma è quello che ho cercato e fra l'altro il però riuscendoci ma abbiamo avuto casi di investitori anche forti che hanno aderito all'idea quello che secondo noi è stato vincente è stata l'idea cioè il fatto di promuovere una cosa nuova
E quindi la almeno finora può darsi che le cose cambieranno ma finora non abbiamo notato un'aggressività una voglia di essere anche perché probabilmente finora l'attuale consiglio amministrazione ha fatto bene affatto un giornale in due mesi che ha dato buoni risultati in edicola quindi non c'erano
Motivi di di di
Frizione interna però finora questo criterio è stato mantenuto e non abbiamo avuto problemi
Lazio molto Talarico
Grazie io chiederei di venire a fare un intervento alla dottoressa muovo tagliamo cambiamo un attimo il tiro prima di ascoltare altre esperienze Anna Maria Muolo
La gentile signora da cui dipende per buona parte l'applicazione della legge Benedetta quattrocentosedici e quindi da cui dipendono anche alcuni finanziamenti alcuni fondi alle nostre cooperative che dovevano essere le prime ad essere avvantaggiate o ad usufruire i fondi pubblici e sappiamo noi e sa quando Giorgio Santerini questo in realtà poi non dico si riveli una delusione ma insomma è una legge sulla quale molto discutiamo poi io mi sono segnato
Molti amici che penso vorranno intervenire quale io in realtà l'avevo chiesto e poi gli altri si aggiungeranno io tra l'altro non conosco tutti naturalmente l'avvocato Zingoni
E poi Iriomote Chiara severo ovviamente vuole sullo per il manifesto Paniccia Malta posti insomma poi mi direte voto tre siamo
Dunque innanzitutto vorrei riferirmi al problema delle cooperative che hanno richiesto i contributi della legge per sgombrare questo accenno che ha fatto e il preside dottor Roidi
E che ci tormenta molto in questo momento
E vorrei premettere che una legge che poi la legge duecentocinquanta emanata nel mille novecentonovanta contiene una serie di condizioni per l'accesso ai contributi
E naturalmente chi chiede i contributi deve possedere tutte le condizioni quindi io non ne farei un problema
Generale di impostazione cioè non ne farei il problema dell'accesso ai contributi delle cooperative perché questa è una strada che il legislatore italiano
A intrapresa dal mille novecentottantuno con l'emanazione della legge quattrocentosedici
E va avanti attraverso varie esperienze le varie leggi che sono state approvate che noi abbiamo applicato sono telle importantissime esperienze su questa strada tra l'altro il problema delle cooperative si innesta nel tema oggi in discussione
Qui e quando si parla di partecipazione alla proprietà dei giornali bisogna innanzitutto chiarire
L'approccio al problema
Se si parla di azionariato diffuso nel senso di numerosi azionisti
E quindi possibilità che azionisti siano anche i lettori o i giornalisti e o i giornalisti o altre categorie
è un conto perché si possono poi e abbiamo visto degli esempi attraverso indipendente era era poi l'indipendente la voce si possono trovare dei meccanismi di tutela
Delle minoranze perché mi sembra che queste esperienze abbiano portato a una partecipazione minoritaria
Se invece il problema da affrontare e quello proprio dell'accesso alla proprietà dei giornali allora
Diciamo che i Problemi da prendere in esame sono diversi
Il problema del reperimento dei mezzi finanziari è un importo un un importantissimo aspetto del problema perché noi abbiamo visto abbiamo l'esperienza di molte cooperative che hanno dato vita o hanno preso giornali
E poi sono diciamo sono state non all'altezza della situazione non sono riusciti a reggere il passo con le pubblicazioni dei giorni del giornale con i costi del giornale
Quindi l'aspetto finanziario diciamo che è l'aspetto preliminare a una a una acquisizione della proprietà dei giornali da parte di lettori e giornalisti io per ora di collettori e giornalisti io applico una legge dell'editoria ma sono anche una lettrice a me interessa avere un giornale il giornale che io voglio leggere e e qui e rientriamo nel problema delle misure anti concentrazione
Lo Stato può vietare le posizioni dominanti e questo è un tipo di approccio al problema anti concentrazione
Ma può favorire il pluralismo dell'informazione delle fonti informative e questo è l'altra versante della medaglia che riguarda l'anti concentrazione
Tutti devono avere la possibilità di avere il proprio giornale come dicevo oggi in Italia io non credo che questo che la realtà sia in questi termini noi in Italia conosciamo
L'editoria rappresentata dal capitalismo in varie forme noi a anche quelli che sono i titoli puri
Sono editori capitalisti che lo siano diventati perché avevano un retroterra di editoria che li aveva portati al successore quindi alla disponibilità dei mezzi economici o che lo siano diventati successivamente per la famosa acquisizione
Del valore della testata che è stata prima messa in considerazione in in evidenza e diciamo in questo momento
Non mettiamo da parte questo discorso però in Italia noi abbiamo gli editori puri che sono capitalisti e poi e imprenditori che producono altre merci che iniziano
La pubblicazione di giornali
Mi sembra che in Italia l'esperienza che noi abbiamo avuto non è nel senso del successo di quelle forme di gestione comuni da parte dei giornalisti perché non ci sono state esperienze da parte dei lettori
E detto che torniamo all'applicazione delle leggi dell'editoria la legge quattrocentosedici nel mille novecentottantuno parla di cooperative di giornalisti
E definisce questa figura praticamente ponendo una condizione che il cinquanta per cento dei giornalisti dipendenti dall'impresa aderisca alla cooperativa
Questa disposizione che poi viene meglio precisata nella legge sessantasette per cui il cinquanta per cento non è più riferito ai giornalisti tout-court ma ai redattori
In realtà è una norma facilmente eludibile perché basta che il giornale non abbia alcun dipendente
Ai con contratto nazionale di lavoro ovvero che mi abbia pochi perché naturalmente il cinquanta per cento viene commisurato su Q su chi è dipendente regolare dell'impresa
Noi abbiamo visto nel corso degli anni appunto presentare domande di accesso ai contributi da parte di cooperative
Che con un solo giornalista
Con regolare contratto di lavoro e con iscrizione all'Impregilo permettevano l'accesso ai contributi a tutta la cooperativa
Quindi la il problema è di si è aggravato con la legge duecentocinquanta perché i contributi sono concessi anche alle cooperative di giornalisti e poligrafici
Quelle cooperative cioè che non hanno neanche quella minima condizione stabilita per le cooperative di giornalisti
Quando nel mille novecentottantuno la legge quattrocentosedici dei fini
Questa figura di cooperativa di giornalisti in realtà
Si basava su una realtà che era la realtà del villano centottantuno in cui c'erano una decina di cooperative di giornalisti pienamente allora giornalisti e poligrafici pienamente funzionanti
Che sono rimaste nel corso dell'anno accezione di qualcuna che per le difficoltà finanziarie di cui parlavo prima purtroppo non sono riusciti
Allora riusciti a reggere il passo con il mercato
Lo Stato ha dato e continua a dare dei contributi
A queste cooperative perché continuino della loro attività naturalmente l'aumento dei costi rende immane immediatamente inadeguato
Rapidamente inadeguato l'aiuto che lo stato dà a questi interrogativi
Se noi ritorniamo al
Problema al tema della nostra riunione
Quindi partecipazione ad una azionariato diffuso
Come è presente oggi vuol dire per i giornalisti soprattutto per i lettori a vere una piccola parte del potere nella gestione del giornale
Per mezzo della cooperativa
Il potere diventa totale
Naturalmente con quei difetti di cui ho parlato prima per cui
Non si sa se effettivamente i giornalisti partecipano o non partecipano alla gestione del giornale io credo che ci si debba muovere in un'altra ottica
Cioè ritornare alle società ora commerciali di diritto comune
Con una totalità di partecipazioni
Al capitale dei giornalisti e dei lettori
è un'impresa difficilissima in Italia perché dicevo prima noi siamo abituati a vedere una realtà completamente diversa
Però io credo che questa sia la strada da seguire io non so la fine che faranno i contributi
Che attualmente sono previsti per le cooperative e per alcune società che si muovono nella direzione di una partecipazione diffusa ma sono lontanissime da una effettiva partecipazione totalitaria alla capitale sociale
La legge duecentocinquanta per esempio prevede i contributi anche in favore di società che abbiano la maggioranza del capitale sociale intestato a cooperative fondazioni o enti morali
Diciamo che è una tendenza che il legislatore manifesta poi che ci sia la non distribuzione di utili questo è soltanto diciamo una giustificazione del fatto che lo Stato via dei contributi una specie di foglia di fico ma insomma non è questo l'importante
è la tendenza che secondo me deve essere colta e se in futuro si vorrà continuare nell'abitudine dei contributi indiretti alla stampa
Si dovranno trovare forme di agevolazione dice azionariato diffuso cioè ed è diffuso nel senso che ho sottolineato priva cioè partecipazione totalitaria di lettori e giornalisti ho di una delle due categorie perché finché non ritroveremo la partecipazione con pacchetti azionari più o meno rilevanti che spesso arrivano alla maggioranza del capitale sociale di in prese che svolgono altre attività o anche di associazioni operanti nel mondo economico tipo la Confindustria tipo altre associazioni di questo tipo
Io credo che noi saremo sempre lontani dal concetto della gestione diretta dei giornali da parte dei giornalisti e dei lettori
Noi abbiamo delle esperienze adesso però si muovono sempre nell'ottica della maggioranza data a un altro soggetto per esempio l'esperienza dell'Unità noi abbiamo una associazioni di lettori nell'unità con ventotto mila cinquecentosettantadue persone fisiche
Che vi partecipano diciamo che è una esempio di azionariato diffuso però nel no nel senso che secondo me deve essere favorito eventualmente anche con una un aiuto da parte dello Stato
Ho visto così noiosa sì
Poi senza signora in bianco Jasper
Grazie
Dottoressa grazie residuale Padova verrà
Allora i loro mondi quanti problemi nel senso real poco filo sullo fra classi sono tutti omicidio hanno fretta però Sokoli dal panfilo voleva completare quello a nome delle due dello Sophie fa quello che aveva detto Imperatori vuol parlare solo un paio di minuti quindi promettiamo di qua Saffo
Ingegner Paul filo direttore centrale dello soffi il passo di questa Finanziaria
Ringrazio non sono qui per portare di un'esperienza specifica
Successione di cooperativa perché non abbiamo esperienza nel settore siamo abituati ad altri tipi di strutture societarie come le S.p.A. Hall S.r.l.
Io voglio solo attirare la vostra attenzione sul su quello che è il rapporto diciamo tra
Gli investitori o il i gruppi di investitori istituzionali che normalmente investono in questo tipi di iniziative che l'imperatore definito buy out va in e gli azionisti di minoranza gestori che in questo caso sono i giornalisti nel vostro caso
Io credo che sia fondamentale definire il il rapporto di indipendenza dalla gestite la cessione della proprietà
Il rapporto di compattezza del margine intero ecco società come le nostre che investano anche sindacate in in operazioni di controllo di terminate
Società per poi successivamente portarle al mercato e creare una popoli è una public company
Drizza no le orecchie quando vedono innanzitutto un management compatto e indipendente
L'imperatore cenava prima la Sofipa e Mediocredito centrale Imperatori è il mio editore in quanto l'organo di controllo tramite centrale della soffitta ma non c'è una partecipazione di Sophie che Sophie Pavia preso dalla quale c'è stato una influenza dell'editore
Ecco sapeva gestita dal management questo deve avvenire chiaramente anche nel caso di un giornale allora nella misura in cui noi come investitori vediamo che c'è una grossa compattezza di maggiormente una grossa indipendenza di giudizio e di capacità gens di gestione noi investiamo in queste operazioni
Ovvio Sider intravedere a questo punto qual è l'apporto da parte dei manager e dei manager gestori rispetto agli investitori che anche se i sindacati portano il capitale
Nella misura in cui vediamo un apporto di denaro
Di denaro che può essere attinto non attinto dal trattamento di fine rapporto perché voi sapete che il trattamento di fine rapporto di fatto è una componente fondamentale di calcio del del Castro dell'azienda dell'autofinanziamento quindi drenare risorse
Dall'azienda tramite un TFR e diverso da mettere quattrini sul tavolo
Alla misura in cui noi vediamo che c'è un rapporto un apporto importante anche se poco significativo rispetto ai grossi capitali che avevano messi sul tavolo da parte del management che c'è una una costante attenzione alla alle vittime di reddito futuro dell'azienda per noi questo è un fatto importantissimo tanto che studiamo dei piani di che vengono definiti di stock option che prevedono una crescita graduale della quota azionaria detenuta dal management in funzione dei risultati che mira a ottenere i prossimi anni
Riconosciamo come diceva la i rappresentati dell'Indipendente prima il fatto che il l'apporto iniziale del management sia fatto da quattrini ed ha cervello perché il cervello lo porta il manager non porta l'investitore
Istituzionale finanziario allora è giusto riconoscere un nominale è un sovrapprezzo
Ma è anche giusto riconoscere del futuro in funzione dei quattrini che ha portato inizialmente e delle azioni che ha in mano un riconoscimento in funzione dei risultati che che andrà a a a perseguire e nella quale lui metterà tutte le sue capacità diciamo di gestione quindi su un un gruppo di manager può pensare di iniziare con dieci un quindici per cento noi diamo esperienze concrete realizzati in passato
E poi raggiungere il venti o trenta per cento
In funzione dei risultati raggiunti
Il secondo punto a cui dei quali siamo nei quali siamo particolarmente attenti e garantire un minimo di rendimento anche a chi investe non diciamo alla alla struttura di vertice del maggiormente ma chi investe e fa parte del del della dei dipendenti dell'azienda
Chiedere a dei signori di investire o di mettere una parte dei propri risparmi in obbligazioni con warrant per esempio con le obbligazioni convertibili e diverso da chiederli sottoscrivere azioni perché tramite queste obbligazioni gli si riconosce un minimo di rendimento comparabile per esempio con le i Bot e CCT
E tramite la formula della convertibilità
In azione gli si dà un Plas una possibilità in futuro in Fuzio in funzione dei risultati raggiunti in funzione della della liquidità che avrà l'impresa di convertire queste obbligazioni in in azioni e di fare un buon affare
Questo è un ulteriore stimolo che noi cerchiamo di dare a una certo a un certo livello dell'azionariato dei dipendenti
Garantendogli un minimo di rendimento fin dall'inizio perché con comprendiamo che all'inizio non nessuno può pretendere di avere anche dei dividendi delle azioni
Ecco tutto questo va inquadrato io un di un di un progetto al futuro di sviluppo che può avere quattro cinque anni di sviluppo nel quale l'investitore chi investe chi chi chi chi si chi si sindaca diciamo in questa investimento accanto a un gruppo di di giornalisti io dico di mera gestione questi all'azienda qualunque sia l'azienda deve intravedere un un un rendimento ecco il rendimento è fondamentale
Normalmente questo tipo di operazioni che chiamiamo buy out Balin si si attuano in due fasi in cui una prima fase in cui c'è un consorzio di investitori che portano capitali competenze finanziarie c'è un mare di gente che porta competenze operative in una seconda fase in cui si creano le condizioni per quotare l'azienda per quotare l'azienda ovviamente
Bisogna pensare a distribuire dividendi e anche a fare a Lizzani a chi ha investito precedentemente quel capital gain chiedeva di che che inizialmente veniva definito anche sulla base della della del del il valore della testata dell'alimento della testata è ovvio che chi investe sulla mente pensando non pensando dividendi ma pensano di realizzare in futuro
Un capital gain dalla vendita del valore di questa testata è chiaro che pensa un domani di di di uscire e deve pensare di uscire facendo realizzare anche a chi con la cui investito con lui in posizione di minoranza
Quella quella quel capitale dei che lui si aspetta
è ovvio che in in situazioni del genere pensando di cedere la il controllo a qualcun altro
Bisogna pensare di proteggere le minoranze qualora fosse si procede procedesse a una quotazione e successivamente a una qualcun altro subentrasse come socio di maggioranza bisogna prestare un'offerta pubblica di acquisto quindi sono argomenti estremamente delicati dedicati questi ma non si può pensare con investitori e questo posto il problema vero sui giornali
Un investitore pensi di investire solamente contando sui dividendi non sul capita che in futuro
Ecco le esperienze nostrano portato questo ma non abbiamo applicate in particolare i giornali perché non c'è stata nella storia e nella capacità praticati attuare questa operazione nel caso nel campo editoriale
Grazie all'ingegner Panfilo chiamerei solo Fracassi Pierluigi sullo del Manifesto vediamo di raccontare anche poche esperienze il loro progetto in questi giorni
Sì io
Devo confessare sono piuttosto spaventato dalle mi sono spaventato quando si vede vento di levi perché
Ne ho concluso che manifesto non esiste
In effetti mio direttore che Pinto
Da anni dice che manifesto e come un calabrone perché in natura esistevo la mai teorie non dovrebbe volare
In effetti voglio fare una considerazione ho l'impressione che questo dibattito come dire uscire tra due poli senza senza trovare un centro i due poli sono la constatazione delle impossibilità o comunque della estrema difficoltà
Di avviare esperienze di questa natura a proprietà diffusa o cooperative o public company
E da una parte l'esperienza dell'Indipendente sta a dimostrarlo per per un verso e levi coerentemente fa questo ne ne trae le conclusioni e dall'altra il vagheggiamento direi così di un libero mercato in cui quello che valgono sono quello che vale sono le capacità imprenditoriali nel senso puro
Vale a dire che chi è bravo
Alla possibilità in effetti di
Di crescere di mettere in piedi un'intrapresa economica nel campo dei Doria e se insomma se si è bravi si questa cosa funziona
Io ho l'impressione che non siano vere nessuna delle due cose perché da una parte per l'appunto il Manifesto per esempio esiste così come esistere e ha successo la l'esperienza dalla voce e dall'altra forse si sottovaluta il fatto che il mercato editoriale non sono mercato speciale perché il giornale non è suo è una merce di tipo molto particolare molto stravagante
Il cui per così dire valore d'uso
Molto superiore a quello di di a di un'altra di altri tipi di merci diciamo sempre i lettori si affezionano molto i loro giornali
Insomma per acquistare un giornale ci vuole una motivazione
Superiore a quello che ci vuole per acquistare un un etto di prosciutto
E dall'altra il fatto che e questo il fatto fondamentale che non solo è necessario sarebbe necessaria una situazione italiana che nascessero esperienza di questo tipo
Perché c'è una struttura proprietaria lo accennava a Rho io all'inizio lo hanno lo hanno detto molti altri interventi natura per proprietarie molto concentrata ma è anche vero il contrario che questa struttura proprietarie molto concentrata l'editoria impedisce la nascita di nuove speriamo comunque rende molto più più difficoltose
E questa è la storia il manifesto io adesso farò qualche brevissimo cenno di storia perché
O ognuno ha cominciato qualcosa per primo qui dentro siamo tutti molto
Molto bravi noi esistiamo da quasi un quarto di secolo il che non è privo di significato la cooperativa manifesta è nata nel mille novecento settantuno ha dovuto sempre questa cooperativa navigare controcorrente è nata a coprire manifesto una quarantina di soci in origine
Che grazie a una sottoscrizione tra i lettori i militanti della sinistra
Di cinquanta milioni all'epoca che fu furono sufficienti per avviare un giornale di quattro pagine un unico foglio
Qualcuno diceva molto difficile adesso avviare molto più difficile adesso di avere i giornali poi ieri dice che con le nuove tecnologie pollo lo dirò più avanti invece forse sarebbe più facile in teoria dunque la cooperativa nata sottocapitalizzate cioè non aveva risorse su viveva sul giorno per giorno quello che si riusciva a guadagnare vendendo il giornale peraltro l'ora non c'era non c'è la pubblicità non c'era una legge sull'editoria provvidenze di stato di colpo di dire una cosa
Insomma il Manifesto per i suoi primi dieci quindici anni di vita fino a mille cento ottanta circa metà degli ottanta all'incirca vissuto diciamo in modo
Marginale rispetto al mercato editoriale era una testata che valenza essenzialmente per il suo contenuto il suo messaggio
Assolutamente secondaria dal punto di vista della penetrazione del mercato il giornale vendeva ha sempre venduto fino a all'incirca a metà degli anni ottanta
Non oltre le venti mila copie
Dunque era un giornale di testimonianza sostanzialmente un un luogo dove un gruppo intellettuale con tendenze politiche
Definite trasmetteva suo messaggio ha una piccola quota di pubblico che può avere un peso relativo abbastanza grosso nel nel nell'ambito politico ma insomma diciamo potete mercato era una cosa sull'arte secondari
Questa cosa non poteva durare perché gli anni Ottanta come come tutti sappiamo sono stati gli anni del relativi della relativo boom dell'editoria cui Anita per la prima volta il mercato e ritiene il mercato dei quotidiani passò dai dai sei milioni circa di copie vendute
Ferme la mia centotrentanove a oltre sette
Sette e mezzo credo in questo momento l'investimento pubblicitario divenne molto imponente si passò la famosa soglia dello dello zero cinque per cento del del del prodotto nazionale lordo cosa che non era mai accaduto Italy so
Il mercato imperiale divenne una grossa una grossa così giornalisti di saranno anche grazie grazie alla prima legge per l'editoria
Insomma noi ci trovammo nella condizione all'incirca a metà degli anni ottanta e di avere un giornale praticamente morto dal punto di vista del mercato ed è a quel punto le soluzioni possibili erano due o vendere e e facemmo una trattativa piuttosto lunga con l'editore sardo Niki Grauso
Cosa che non ci come dire non arriva da nessuna parte alla fine non se ne fece nulla per quanto ci rimase appiccicato per anni grazie alla alla se mi posso permettere pigrizia dei miei colleghi il fatto che noi eravamo in affari con con Niki Grauso
E l'altra strada possibile era quella di cercare di avere una presenza anche di mercato vale a dire
Meritarsi l'esistenza grazie a dimensioni un po'superiori rispetto rispetto volevamo avuto fino ad allora perché il mercato non consentiva l'esistenza di questa cosa
Beh allora facemmo una serie di operazioni noi nel corso del della seconda metà viene dato elementi investito diversi miliardi ricavati come dire a a pezzettini da da noi stessi voi sapete che i Di Peri dipendenti giornalisti del Manifesto hanno remunerazioni molto più Bernicia consistentemente più basse il basilico di mercato anche se contratto
Del contratto nazionale anche se nel nel frattempo ci siamo abbastanza avvicinati
In tecnologie non siamo stati i primi ad applicare un sistema editoriale integrato totale a a questo a oggi noi produciamo interamente il giornale attraverso questi technology con una struttura assolutamente elastica senza non avevamo problemi di
Rigidità sindacali il nostro interno visto da cooperative fatta sia da giornalisti che da
Tecnici amministrativi poligrafici via e via dicendo e dunque insomma attraverso questo mezzo siamo riusciti a metterci in una condizione di rinnovare il giornale nel mio centottantasei facciamo una prima riforma che ci chiede ci fu fece passare alle venti e le trenta mila copie nell'ottantanove una seconda riforma del giornale e che ci fece passare da dalle trenta alle quaranta
Due mesi fa abbiamo fatto una terza e definitiva secondo noi anche come contenuto giornalistico come tentativo di innovazione giornalistica trasformazione del giornale che ci ha portato dalle quarantacinque mila copie che vendevamo prima di questa cosa alle sessantacinque mila attuali con un aumento vicino al cinquanta per cento che credo sia quasi un un piccolo record ne sfugge
A questo punto
Avendo dato diciamo così prova di capacità imprenditoriale nel frattempo i dipendenti la cooperativa sono arrivati a cena quasi centocinquanta
Però questa ultima trasformazione abbiamo fatta costo zero da questo punto di vista cioè non abbiamo meritato neanche un dipendente
Quindi questo momento di di
Di copie come dire tutto in più sul Bilancio
A questo punto ci siamo posti il problema della struttura proprietaria
Perché la condizione che dicevo prima cioè la la blindatura del mercato questa condizione permanete molto dura per esempio noi attualmente siccome come dire nostro pubblico allargando si è diventato meno meno solido per così dire meno affezionato e meno disposto a comprare qualunque cosa purché ci fosse la testata il manifesto sopra beh noi abbiamo verifichiamo delle oscillazioni forti di vendite il giovedì e venerdì per esempio che sono i giorni in cui rispettivamente Corriere della Sera la Repubblica si fanno concorrenza a colpi di chili di carta patinata no lei nelle ultime settimane i i rispettivi supplementi sette venerdì si sono duplicati sono diventati anche la rivista del televisione il tutto a costi assolutamente di da come si dice dumping si dice di
Concorrenza sotto costo ecco perché questi signori hanno le risorse finanziarie per fare questa cosa e hanno alle spalle non la Repubblica o in parte la Repubblica ma soprattutto il cuore della sera
Grazie anche al fatto che la le chiedo l'Antitrust in Italia non funziona
E sappiamo tutti che la stampa e quella sera sono di proprietà allo stesso soggetto ma apparentemente no e dunque questo petto non
è stato formalmente rispettato ma in pratica no qui diciamo diciamo i meccanismi tipici della concorrenza della concentrazione del del del della proprietà sono questi allora noi ci troviamo a perdere copie noi piccolini per cui ogni copia Valle a la pubblicità la pubblicità bene noi adesso con un grandissimo sforzo
Avendo avuto l'avete forse lo sto facendo troppo lunga avendo avuto la Sipra come come concessionaria per diversi anni
Ed essendo credo l'unico giornale tra quei della Sipra unico ti diano morì offendere nessuno aver sempre ripagato interamente il minimo garantito peraltro bassissimo che ci veniva dato abbiamo cambiato concessionarie cerchiamo di penetrare il mercato ma sapete molto bene che non solo la
La concorrenza nel settore
Deformata orrendamente dal fatto che esiste un soggetto ma la Fininvest ma e quindi lo spostamento di risorse a favore del della televisione a a detrimento della della carta stampata ma all'interno la carta stampata c'è una concorrenza violentissima in cui noi facciamo la figura del micro vaso di coccio di fronte a delle corazzate per cui l'investimento pubblicata sul Manifesto anche per ragioni politiche per esempio l'altro giorno mio foto la copertina
Contro il senatore Cecchi Gori quale out e opportunamente uscito dall'aula
Nel momento in cui do avrebbe dovuto votare contro il governo Berlusconi bene
La reazione di Cecchi Gori è stata di toglierci la pubblicità ora Cecchi Gori è un monopolista della distribuzione ce l'abbia la produzione la distribuzione cinematografica navi ho perso centocinquanta mila inserito sub già magro bilancio
Pubblicitario
Domani domani usciremo no domani usciremo con questa cosa domani usciremo con questa con questa cosa insieme con l'annuncio dell'avvio dell'azionariato meglio poi beh non è che abbiamo molte possibilità di cercare pubblicità cinematografica altrove perché Cecchi Gori è monopolista di questa di questa cosa qui questi sono i meccanismi del mercato in Italia
Allora non basta più la struttura proprietaria cooperativa dobbiamo fare qualcos'altro ora noi pensiamo che soprattutto in questa situazione politica e questo lo verifichiamo perché nonostante i fortissimi ritardi della Consob perché anche avviare un'impresa lo diceva codice con leva la voce avviare un'impresa
Di questa natura non è tanto semplice in Italia perché le in ostacoli burocratici sono innumerevoli maestri sono molti mesi che stiamo discutendo con la Consob agli avvocati i tribunali e così via avendo come dire una situazione societaria sostanzialmente sana perché poi lei quindici miliardi porno questo lo dico dopo sulla rete i centri
Benissimo noi pensiamo che in questo voglio dire in questo dibattito forse dei dei dei due soggetti che
Che sono elencati in quel tabellone uno un pochino mancato lo citava invece la signora e che ha parlato prima di me e faceva bene i lettori a proposito proprio del fatto che il il giornale una merce di tipo molto speciale i lettori sono decisivi in questa
In questa in questa
Nella possibilità di far ridere i giornali
All'anno e pensiamo che ci siano molti lettori nonostante starebbero per il fatto che non possiamo fare l'offerta pubblica di acquisto si chiama
Beh abbiamo già prenotazioni per alle circa un miliardo solo da da lettori che abbiamo contattato per vie non pubbliche per vie privati attraverso assemblee ieri sera Pintor ha fatto una una un dibattito Milano molto affollato
Beh allora il meccanismo qual è lo descrive abbastanza bene la voce di oggi quindi non non mi dilungo su questo noi teniamo cinquantuno per cento la cooperativa per la ragione che dobbiamo che sarebbe stupido rinunciare ai soldi della legge sull'editoria
Noi pensiamo che la legge sulle teorie vada cambiata radicalmente abbiamo scritto che vorremmo fosse cancellata quella legge perché è una legge nata
Essenzialmente per rifinanziare i partiti in un altro modo attraverso i loro giornali veri o presunti L'Unità giornale vero l'umanità chi se la ricorda
Era un puro pretesto per ottenere finanziamenti così come il settimanale dei liberali non mi ricordo come si chiama eccetera no per cui furono fatte norme ad hoc
No a un settimanale di riuscire un minimo tot di settimane per cui è e tratti quello era l'opinione si chiamava no settimanale liberale quindi ottenere finanziamenti questa è una vergogna peraltro
Noi pensiamo che il Governo temiamo che il governo attuale
Abbia non abbia un grande interesse alla diciamo così
Funzione sociale della stampa e dunque non però insomma penso che le forze di sinistra i democratici si tradurrebbero su questo sviluppare una grande battaglia perché sia possibile ottenere
Un aiuto da parte da collettività esperienze giornalistiche le quali senza di ciò rischiano seriamente di morire ma non ci stiamo attrezzando anche questo
Sull'altro Bilancio i quattro virgola sei saranno quest'anno quattro virgola tre l'anno scorso
Miliardi la legge sull'editoria rappresentano una percentuale progressivamente minore non l'anno scorso abbiamo avuto un fatturato complessivo di all'incirca venticinque miliardi
Che quest'anno crescerà sì crescerà perché vendiamo molto molto di più la quota da pubblicità ve l'ho detto e bassa intorno al venti venticinque per cento speriamo che cresca ma c'è la crisi c'è la situazione che ho detto quindi non ci contiamo molto
Pensiamo di supplire a questo con un aiuto pratico da parte dei dei lettori
Essendo a un punto di equilibrio economico
Molto delicato ma reale per cui una proposta ora che ne facciamo citato uno per cento la cooperativa una S.p.A. che abbiamo costituito ieri la quale detiene la proprietà della testata no qui si diceva la testata e il valore fondamentale la testata è stata valutata il manifesto intorno
Ai venti o poco più miliardi
Parentesi piccolissima motivo di orgoglio per il fatto che quei quaranta del settantuno hanno costruito una cosa che oggi che oggi a questo valore anche sul mercato oltre che no sul mercato dalla politica delle idee
Benissimo noi pensiamo che sia perfino economicamente
Utile investire invece il manifesto
Era molto interessante il discorso che mi ha preceduto
Attorno come dire a al fatto che se esiste se esistono degli investitori
Per questo tipo di di impresa
Bene costoro dovrebbero guardare più che al dividendo peraltro nel nostro caso non esiste perché la la forma cooperativa impedisce si usano i dividendi
Guardi più al al possibile guadagno dal dalla commercializzazione futura delle azioni
Noi a quel questo questo tema offrendo io detto molto francamente
Penso che la nostra forza stia soprattutto ai lettori
Non escludo può essere che di fronte al fatto che ci sono le grandi proprietà della stampa ci sono le grandi proprietà dappertutto c'è un grande monopolista che diventato capo del governo questo Paese
Beh può essere che ci siano probabilmente ci sono operatori economici medi piccoli medio-grandi
Fondi d'investimento eccetera i quali hanno proprio anche hanno anche un interesse
Come si può dire di autodifesa in fondo si dice tanto che la lega nord e l'effetto politico di una rivolta dei piccoli e medi imprenditori del Nord no rivolta contro i grandi industriali
Beh io credo che ci sia anche un interesse insomma come dire è una cosa come manifesto benché di sinistra anzi forse proprio perché di sinistra possa essere un un vantaggio anche per questo
Orazio molto Pierluigi sullo o e io ci avrei fra tassi perché credo che poi insomma ogni ci sono alcuni più di altri Kenzo sulla propria pelle vogliamo fattori cure esperienze e ci sono riusciti più Attilio e allora diamo il microfono Fracassi deperimento
La pelle come vedete nomina buone condizioni spetta
E io rapidissimamente volevo ricordare l'esperienza di avvenimenti le credo che sia nelle sue diciamo dimensioni che non sono quelle di altre in prese la prima e l'unica finora nell'editoria italiana di riuscito azionariato popolare tra i lettori
Non abbiamo attualmente un capitale di oltre un versato di oltre un miliardo e mezzo
Con un aumento di capitale in corso per altri tre miliardi e mezzo questo capitale è interamente acquistato dall'elettricità ai lettori di avvenimenti e quindi abbiamo qualcosa come sette mila cinquecento azionisti
Talché quando facciamo le assemblee
Societarie come quelle che fa la FIAT perché sta è una società per azioni dobbiamo scegliere grandi ambienti il diciamo alcune particolarmente significative pensavamo di farle al Palazzetto dello sport
E i
La cosa singolare e lo dicevo la dottoressa Molo che mi sembra a affrontato molto bene la cosa che questa unica esperienza italiana non accesso
Alla legge dell'editoria perché la legge dell'editoria attualmente o comunque non ha accesso non diciamo c'è un contenziosi in atto finora non abbiamo avuto riscontri positivi perché prevede meccanismi l'ha detto bene sullo che sono stati evidentemente costruiti con altri fini che non quello della diffusione
Allora io dico questo perché vorrei testimoniare chi un'iniziativa del genere è concretamente possibile è fattibile perché è stata fatta
Perché è stata fatta
E nello stesso tempo in cinque minuti perché non voglio togliervi tempo e dove ci sono molti che ci hanno esperienze da raccontare volevo individuare quali sono gli ostacoli che sono ostacoli che vanno rimossi dalla legislazione
Esiste oggi io credo una grande disponibilità
All'investimento
Per diciamo cose che si scelgono e in particolare nell'informazione per cui io credo che l'esperienza di avvenimenti che riguarda pochi miliardi di capitale per ora potrebbe essere può concretamente essere estesa anche a altre esperienze più grande
Quando noi siamo partiti nel mille novecentottantanove l'attualmente la cosa sembrava folle
Appelli abbiamo realizzato un primo capitale di cento milioni
Che abbiamo chiamato associazione l'altr'Italia
Questa associazione ha dato vita ad una S.p.A.
Lesse Pia ha messo in vendita le azioni e le abbiamo messe in vendita ecco l'idea che abbiamo avuto con il giornale avvenimenti con un tagliando che consentiva di acquistare azioni abbiamo cioè come si può dire realizzato l'ideologia e la prassi
Del più ruspante capitalismo
In un Paese capitalistico qual è l'Italia questa cosa è stata difficilissima
Difficilissimo
Perché il capitalismo italiano non prevede il mercato
Per cui quando abbiamo lanciato l'idea abbiamo subito avuto moniti della con sopra moniti di ogni tipo
Poi abbiamo presentati Piani e tutto quello che sa bene sulla stanno gli altri la voce che sono complicatissimi perché grezzo ma est diciamo esistono strutture che cercano di rendere difficile il mercato capitalistico
Sostanzialmente
E quando alla fine abbiamo presentato questo progetto di vendere le azioni ai nostri lettori sono abbiamo incontrato allora era presidente Piga c'erano altri consiglieri eccetera e la loro sto prefazione era tanta perché hanno detto che mail
Capitalista
Ire che questo è il meccanismo più semplice e più diretto e credo anche il di più redditizio perché chi compra un giornale si trova di fronte ad una domanda sarebbe insomma tu lo vuoi far vivere lo vuoi fare sviluppare e allora cerca di entrarci dentro in secondo luogo vuoi in una misura piccola non essere soltanto il fruitore ma voi anche essere in qualche misura colui che lo possiede
Abbiamo avuto risposte diciamo positive in una prima fase molto positiva quando abbiamo fatto un aumento di capitale adesso ne stiamo per lanciare un altro
Anche qui i segnali che vengono sono estremamente estremamente positivi
Credo che l'unica esperienza europea di questo tipo prima di avvenimenti sia stata quella de le vene mantice di era stata annunciata la presenza di Marcel Padovani ma non ci siamo ispirati
A quell'esperienza del che fu lanciata da un grande giornalista francese che ha in Francia la popolarità di Montanelli diciamo François Kahn
Il quale ha scritto un libro su questo poi e noi sappiamo molto copiato da questo libro per riuscire a capire come potevamo con una differenza che in Francia esistono leggi che favoriscono l'azionariato diffuso
E soprattutto nel settore decisivo dell'informazione in cui l'elemento della trasparenza e della democrazia sono elementi e che valgono di più che in altri che in altri settori mentre qui c'è una legislazione che ostacola la fossa
E noi abbiamo come meccanismo di garanzia scelto quello che levi invece sconsigliava c'abbiamo mantenuto la la proprietà della testata
Fuori dalla società Editrice
E l'abbiamo mantenuta al di fuori nell'Associazione l'Altraitalia dei soci fondatori proprio perché mettendo sul mercato tutte le azioni sia pure con quella clausola per cui non se ne possono comprare ma sai con i prestanome con le cose si può si può riuscire a tutto allora abbiamo pensato se il
Un uomo nero allora non era ancora ben identificato volesse far fuori questo giornale si compra tutto
è però rimane con un pugno di mosche in mano perché non ha la testata a disposizione quindi a quel punto c'è una evidente incominciamo incompatibilità fra l'azionista che acquista la società e la diciamo testata che non gli viene più concessa è vero però è vero però che nel momento in cui si è realizzato già un fortissimo
Una fortissima presenza dia azionariato diffuso e quindi quando le scalate a questo punto diventano pressoché impossibili perché dovrebbe essere uno che va in giro a contattare sette mila cinquecento azionisti comprando gli soldi comprando gli le azioni e credo che questo sia materialmente impossibile poi anche per il tipo di azionisti motivati
Una volta che ha un nostro lettore gli arrivò una telefonata di uno che voleva comprare una azione ceda visto subito che apre Faria Berlusconi dalla scalata ad avvenimenti quindi e è chiaro che non sarebbe materialmente possibile bene a questo punto il nostro orientamento è di riportare la testata all'interno de il Giornale
E questo per i motivi che sono stati ben detti
E cioè che l'attestata il la sua valutazione è il vero valore aggiunto al di là delle spese di gestione e dei guadagni eventuali di gestione che peraltro nel nostro Statuto sono per ora come dire vietati nel senso che si prevede che tutti gli utili vengano reinvestiti io comunque credo e qui concludo
Che l'elemento decisivo
Dimenticavo di dire che i giornalisti partecipano attraverso l'Associazione l'Altraitalia che è stata naturalmente fondata dagli stessi giornalisti attraverso anche quote personali
A questa gestione e che il consiglio è interamente espressione delle assemblee di lettori e giornalisti non c'è nessun'altra forza né economica né di nessun altro tipo che esprime gli amministratori se non questa assemblea diffusa
Volevo aggiungere che sono a
Convinto che la legge dell'editoria così come vada smantellata
Non per eliminare
L'elemento di intervento pubblico che credo sia decisivo per un settore come l'informazione che di pubblico interessa e quindi con una profonda revisione che tenda a favorire le esperienze di a azionariato diffuso e più che a mettere in comune i soldi metta in Comune servizi mi sembra che questa sia la strada più giusto
E io dico questo
Ben conoscendo fra l'altro che i funzionari e della che hanno dato applicazione a questa legge sono stati diciamo democraticamente sensibili per fare in modo che funzionasse bene però credo che sia impianto che ormai è completamente fuori fuori fuori fase
La seconda questione quella pubblicitaria noi siamo stati tra i promotori del referendum sulla legge Mammì
Ma devo dire che al di là dei principi di libertà in genere
Beh qui il l'abbiamo fatto anche per una questione concretissima io credo che non c'è futuro
Per l'editoria se non si sblocca l'anomalia italiana della proprietà delle reti della concentrazione pubblicitaria che è ovvio non si sbloccherà soltanto con il referendum una con una nuova legge io volevo dire soltanto noi oggi abbiamo un fatturato con avvenimenti di sette miliardi e mezzo l'anno avvenimenti è arrivato al o ora da diciamo tre mesi seri che sarà una fase favorevole a superare stabilmente le cinquanta mila copie di diffusione
E con sette miliardi e mezzo di fatturato annuo incassiamo ogni anno poco più poco meno di trecento quattrocento milioni
Di pubblicità
Cioè qualcosa che circa il il quattro per cento ora saremo particolarmente incapaci in questo settore non so dire però insomma se il mercato funzionasse
Se esistesse un mercato questa sproporzione sarebbe
Diciamo è come è asso assolutamente impensabili se non si sblocca questo questo ok il vero nodo e io credo che i tutti i nostri discorsi sulla aziende edito orali editoriali e sulla partecipazione
Resteranno resteranno Monti un'ultimissima osservazione l'ho fatta l'altro giorno parlando della questione di Italia Radio
Bene è stato calcolato che la manifestazione del venticinque aprile che è stata una manifestazione
Diciamo di di scelta politica opzionale
è ha avuto un costo
Diciamo non si sa bene quanti abbiano poco partecipato ma insomma di circa trenta miliardi
Che non ha pagato il manifesto nei appagato il governo
E che hanno pagato le persone che sono andate lì cioè hanno pagato il treno i panini il letto le l'autostrada le macchine eccetera
Allora io voglio dire sempre da un punto di stadi mercato questo è l'indicazione che sul mercato cui SIS
Esiste in un una massa di chiamiamoli come si chiamano capitali diffusi che vengono spesi per scelte per scelte io credo che nell'editoria nell'informazione che è una grande scelta e di affezione
Questi sia questo il momento in cui questi capitali possono essere utilizzati messi in circolazione a Fini di democrazia
Vorrei
Grazie dopo aver ringraziato Fracassi fatto gli auguri ad avvenimenti chiamare l'avvocato Zingoni
Perché penso che a questo punto io lo dico con curiosità vorrei conoscere l'opinione della FIEG
Che poi insomma rappresenta i grandi idee i grandi proprietari dei giornali
E quindi vedere un po'che cosa pensa di queste nostre idee
Per ascoltare
L'argomento è effettivamente dobbiamo costruirci tutti quanti con la cultura
Prologo provocazione letterale a questo punto non posso fare a meno di dire qualche cosa
Primo logo devo dire grazie che rappresenta non solo i grandi editori ma rappresenta tutti gli editori di quotidiani in Italia grandi e piccoli
Gli editori di periodici che ha di informazione generale
Quindi la nostra rappresentanza è molto articolata democratica pluralistica e investe tutte le fasce d'informazione da quella economica quella generale ha alla informazione politica per quelle testate che sono rimaste ancora in essere
Mi sembra che il tema del convegno sia molto interessante e stimolante però finora la segnalazione delle esperienze e delle indicazioni
Lascia indeterminato il problema di fondo che quello dello scenario all'interno del quale si collocano queste iniziative e queste realizzate e quelle per le quali si auspica una sollecita realizzazione cioè quella del mercato dell'editoria dei quotidiani che è un mercato caratterizzato da un'assoluta analita suicida
Per quanto concerne il mercato di vendita
Ecco non dimentichiamo che nel nostro settore abbiamo dopo i successi editoriali di espansione della vendita realizzati tra l'ottantadue e l'ottantotto
Abbiamo un mercato stagnante dall'ottantotto al novanta è un mercato in decadenza dal novantuno in ambienti siamo infatti in una fase di piena recessione delle vendite
Le iniziative recenti che si sono sviluppate tutte molto interessanti e tutto molto conosciute
Non hanno sotto questo profilo almeno ai primi dati statistici che abbiamo recepito portato un contributo nel senso dell'espansione del numero dei lettori
Abbiamo registrato il fenomeno notò della ripartizione della torta tra più utenti tra più produttori questa è un problema di fondo storico dell'editoria dei quotidiani italiani mi soffermerò in modo particolare sui problemi dell'editoria dei quotidiani che sicuramente poco Stiviere uno dei dell'eremo le principali all'accesso alla mercato dei quotidiani di nuove iniziative anche con le caratteristiche che stiamo fitte linee il problema fondamentale non è che è difficile far nascere dei nuovi giornali il difficile e farli vivere ora con gli strumenti tecnologici che sono stati chiamati da altri colleghi abbiamo potuto abbiamo raggiunto una possibilità di condizioni di operatività di un quotidiano con l'investimento di modeste somme di capitale
Certamente Linke il capitale che può consentire l'accesso non o a forma di di
Relazionare in una forma informativa
è sicuramente molto del minore rispetto a quello che per esempio richiederebbe l'accesso nel campo delle televisioni dove si parla di migliaia di miliardi oggi piccole iniziative di carattere quotidiano possono sorgere un apporto di capitale iniziale di cinque dieci miliardi a seconda della dimensione avendo avuto adesso come esempio perché sono stati gli investimenti iniziali delle due grandi iniziative che sono partite recentemente parlo della voce parlo dell'informazione
Il problema però è del tutto
Ecco se pensavo che fosse il problema fondamentale resta però quello della gestione economica dell'impresa editoriale gestione economica che è bloccata in questo mercato asfittico
Dal problema delle reti dal problema della pubblicità problema pubblicità che ha registrato negli anni decorsi un sempre
Maggior distacco rispetto alle risorse investite in altri settori e che registrata qualche anno a questa parte una flessione
Molto evidenziata rispetto agli andamenti degli anni precedenti
Ecco in questo quadro generale evidentemente parlare di nuove iniziative editoriali lascia perplessi lascia perplessi perché evidentemente o determinare il rischio che alterino iniziative esistenti possono subire contraccolpi di carattere economico editoriale per la presenza di nuove iniziative che a loro volta potrebbero valere insufficienza di spazio esser asfittiche per raggiungere quelle caratteristiche di di vivibilità che un giornale dei dati l'interesse degli editori d'altra parte ha un interesse diretto anche a far affluire nel settore dell'editoria nuove risorse finanziarie
Ecco le loro risorse finanziare fino a questo momento nel quadro delle testate storiche sono state raggiunte o col finanziamento dei soci o con le forme dell'autofinanziamento e per un periodo abbastanza lungo anche merce
L'apporto della legge sull'editoria che ha consentito in molti casi di contribuire a risanamento economico e alla ristrutturazione tecnologica della stampa italiana
Dall'altro hanno consentito anche forme di investimento espansivo per quanto concerne in modo particolare la qualità del prodotto non vorrei dimenticare che proprio tra l'ottantadue el novantuno circa quindi in in dieci undici anni il settore dell'editoria tradizionale ha investito oltre mille cinquecento miliardi per effettuare questo cambiamento strutturale delle
Strutture produttive
E per investire sul prodotto collo risultati chieste dal punto di vista industriali sono senz'altro ottimi abbiamo raggiunto uno standard di qualità produttivo non inferiore a quello dei Paesi maggiormente capitalizzati mentre agli inizi degli anni ottanta la nostra distanza dagli Stati Uniti dal Giappone
Era abissale oggi noi siamo un modello per come produciamo i giornali
All'Isola registrato invece in contraltare una
Resa molto molto modesta rispetto agli investimenti effettuati sul prodotto
Sul prodotto molto abilmente saranno andati un terzo di questi mille cinquecento miliardi abbiamo avuto questo sviluppo delle vendite fino all'ottantotto il resto è stato una battaglia di contenimento una battaglia di difesa di una testata contro l'altra chi ha risorse lei investe per tentare di il mercato forse anche con mezzi impropri perché non siamo convinti dell'utilità di trasformare i quotidiani in veicoli di trascinamento di altri prodotti e quindi di contenitori impropri
I giornali si deve difendere sulla qualità e forse l'orientamento che negli Stati Uniti hanno già raggiunto da qualche anno quello di trasferire le risorse sulla qualità abbandonando i gadget e tutto il resto sarà la strada che dovremo seguire ma torniamo al nostro problema il problema della possibilità di una proprietà diffusa certamente il problema con la diffusa si pone in modo particolare
O per nuove iniziative o per iniziative che dovendo tornare sul mercato ritornano con caratteristiche nuove la privatizzazione del giorno sicuramente l'esempio più pregano che dovremo affrontare nei prossimi mesi
Non so quando come ma certamente si profila una possibilità di una
Gestione del giornale in termini siti nucleo industriale proprietario centrale ma certamente forse la partecipazione anche di risorse più diffuse e quindi più più larghe certamente il problema dell'afflusso di risorse finanziarie
Che siano l'apporto di lettori che siano l'apporto di piccole entità industriali che siano l'apporto degli stessi giornalisti può stimolare e dar vita specialmente nelle situazioni che a mio avviso sono maggiormente carenti cioè quella della
Piccola stampa provinciale a forme di integrazione con la l'attuale struttura dell'editoria quotidiana che sicuramente almeno in quei settori presenta spazi di espansione
Dobbiamo dire che in questo il sistema bancario italiano e a questo punto il punto centrale che alcuni più esperti che ne hanno toccato non è un elemento di supporto voi dovete sapere
Vedete sono dati abbastanza remoti ma attuali che il sistema complessivo delle risorse finanziarie del Paese affluisce per l'ottantacinque per cento al sistema bancario
Da questo sistema bancario solo il venticinque per cento viene utilizzato in risorse ed investimenti quindi resta un sessanta per cento che va a finire in una gestione diversa che la gestione finanziaria che le banche fanno per conto dello Stato dei Bot
Sistema bancario quindi tra l'altro avendo anche grossi problemi per quelli che sono stati gli investimenti nel settore industriale non ha contribuito non contribuisce in alcun modo ad arricchire il mercato
Sostenendo iniziative industriali dei vari canti in modo particolare in quello dell'editoria in quanto le banche hanno scelto un'altra filosofia di impostazione hanno scelto un sistema diverso rivolto rimette dovrà essere rivisto
Sicuramente quindi da quella parte non abbiamo i la possibilità di intravedere l'entrata sul mercato editoriali di risorse drenati dalle banche trasferita a questo tipo di iniziative iniziativa quindi nasce nasce con le caratteristiche che abbiamo visto
Dei promotori che raccolgono intorno a sé
Degli interessati che possono essere categoria i piccoli industriali commercianti che affidano la gestione di una testata ma rappresentanti giornalistici che abbiano le caratteristiche per poterne consentire il varo e una ragionevole speranza di gestione editoriale
Attiva ecco il problema è come stimolare questi aspetti di iniziativa che tutto sommato potrebbero facilitare forse la rottura del cerchio che comprende il mercato editoriale aprendo quella speranza che avevamo alla fine degli anni ottanta e novanta di arrivare a superare il limite degli otto milioni di vendita quotidiani
è il mercato quindi che si deve collocare in una dimensione ottimale che secondo me non è quella delle nuove iniziative hanno tutti una vocazione al giornale nazionale
Stiamo attenti a questo
Il giornale nazionale richiede impegni di capitali forse inizialmente non massicci ma richiede poi per la gestione una reintegrazione è una
Presenza di risorse finanziarie indispensabile a mantenerne il livello molto probabilmente il decentramento di queste iniziative sulle realtà locali che spesso sono carenti di informazione propria collegata col territorio collegata con le caratteristiche storiche della del territorio medesimo potrebbero facilitare l'insorgere di nuovo che sta a questo punto sarebbe necessario però avere anche un aspetto di sostegno dal da parte dello Stato
Che non può non ignorare che l'esigenza del pluralismo Battista affrontata negli anni novanta con diverse una diversa visione dei problemi rispetto a quella che è stata storicamente la visione della legge quattrocentosedici all'inizio degli anni ottanta
Modo particolare al di là di quello che è venuto meno come provvidenze dirette o indirette bisognerebbe consentire che a formule bere individuate iniziative editoriali del genere con un azionariato diffuso
Venga dato un sostegno per l'avvio cioè faciliti lo Stato con contributi a fondo perduto per nell'avvio della del della gestione
La
La nascita di queste iniziative che certamente dovrebbero corrispondere a dirmi alle caratteristiche che possono dare una certa certezza sicurezza della riuscita o quanto meno dalla speranza di buona riuscita dell'iniziativa
Quindi prima aspetto quello di un contributo un contributo che è un contributo della collettività a favorire il pluralismo e quindi la presenza di una più articolata articolazione della dell'informazione su scala su scala nazionale
Problemi giuridici esistono anche all'interno sono stati posti in rilievo problema dell'assetto della tutela delle minoranze all'interno dei gruppi sono tutti problemi che la nostra legislazione sulla società per azioni che risale al mille novecentoquarantadue sono vecchie quanto il Co che sono superate qui è necessario evidentemente avere una maggior precisione
Di De Chiara azioni giuridiche e normative che attualmente mancano nel sistema eticamente anche il ruolo dei giornalisti giornalisti come azionisti del loro giornale evidentemente hanno hanno quell'accesso agli organi direttivi dell'informazione della della gestione societaria che contribuiscono
Possono contribuì direttamente a impostare anche non solo la linea editoriale e redazione anche a impostare quello che lo sviluppo industriale per quanto piccolo o grande che esso sia del giornale al quale partecipano
Ecco
Sullo sfondo quindi si presentano con le evidenza alcuni problemi che sono legati senza dubbio all'esistenza di un mercato difficile problemi che nascono dall'indifferenza del sistema bancario problemi che nascono dalla carenza di una legislazione ad hoc che sarebbe opportuno forse approfondire in sede tecnica per vedere quali elementi di stimolo possano essere determinati a favorire il crearsi di un circuito
Virtuoso di accesso di risorse che attualmente vengono distribuite diversamente all'interno del sistema bancario dei privati degli industriali delega deve interessare verso un sistema di partecipazione a forme creative i nuove iniziative di giorni
Ecco non ho altro da aggiungere però mi sembra che il convegno di oggi rappresenti un qualcosa di estremamente positivo in un contesto così immobile
Nel quadro della stampa quotidiana di questo Paese
Anche perché sono proprio da iniziative di questo genere che poi nascono gli stimoli gli strumenti per un'evoluzione di una situazione che sicuramente il nostro settore ha bisogno di essere rivista vivificata con nuove formule con nuove aspetti di iniziativa che fino a questo momento hanno dato solamente una pallida immagine di quello che potrebbe essere un sistema più articolato dell'informazione del Paese
Ringraziamo trovavo Sindone sinceramente mentre viene il dottor Miccio al microfono la mia tutto è chiamato provocazione iniziale in realtà era una battuta per vedere quanto la filiera venga dottor Riccio quanto la Fia che in realtà
Spero io sì augurio come si ponga di fronte ai giornalisti ai lettori editori e quindi un giorno soci della Fia che certe allora Mauro Miccio rappresenta il gruppo Abete quindi i un gruppo che ha mostrato spesso interesse per i problemi dell'editoria prima c'era Maria Pia Marchetti della Federlazio quindi voi con molto interesse aspettiamo anche di conoscere questo tipo di di di diciamo più che di interesse e di intenzione di atteggiamento nei confronti di questo problema perché comincio a Zingoni ci sembra che possa essere veramente
Un momento importante cui qualche cosa di nuovo si può creare ma naturalmente non basta la voglia dei giornalisti o dei lettori
Ma anch'io esordisco dicendo come Zincone sono venuto molto volentieri ad ascoltare primo perché mi occupo del settore per per lavoro ma soprattutto perché me ne occupo un grande interesse personale come fatto anche di di Scelta di cultura di attenzione ai problemi dell'informazione e della comunicazione in genere
Per cui in può deformato da questa di questo atteggiamento da questo modo di approcciare le cose io ascoltando gli interventi mi sono fatto una convinzione abbastanza
Sostanzialmente vede in tre aspettino di sul tappeto del del tema che la proposta di oggi ci ha dato
Il primo problema un problema di cultura dell'informazione è fin troppo banale ma è evidente che nel momento in cui noi cerchiamo di far passare o di proporre nuove iniziative dal punto di vista giuridico come possono essere i Public Company lo dobbiamo anche capire quante la voglia l'attenzione del pubblico dei lettori degli attori del sistema quindi giornalisti editori eccetera di favorire un azionariato diffuso a livello più ampio e questo per quale motivo perché credo e lo diceva adesso il l'avvocato Zincone
La quantità di lettori dei quotidiani è certamente una soglia molto bassa per poter pensare che questi possono essere una potenziale parco di investitori in un settore in un settore come questo
Ancora meglio tutti noi sappiamo l'importanza la funzione sociale dell'informazione sulla quale in questo momento per tutta una serie di a giorni si ricomincia finalmente a porre l'attenzione tutti però sappiamo che questo è un patrimonio preziosissimo ma è un patrimonio di pochi non di molti
Perché questa attenzione nel Paese chiamiamolo nella Società civile ma soprattutto nel del popolo delle gente andando per le il metrò andando in giro per le strade riesce ha davvero un ecco estremamente bassa rispetto a quella che è l'importanza che invece di a all'interno della
Del nostro Paese e questo secondo me è un problema un problema di trasferimento di info di di cultura di informazione ed è un problema che riguarda ripeto prima di tutto gli attori in campo i quali hanno il dovere
Oltre che il diritto di occuparsi di questi temi cercando di socializzare il più possibile per far crescere questa cultura di informazione che credo che sia il primo elemento per un cambiamento di attenzione
Per un cambiamento di
Regole e organizzativo giuridica nella gestione dei dei giornali dell'informazione
Ha detto giustamente sullo
Per comprare un giornale ci vogliono delle motivazioni forti e l'esempio di avvenimenti mi fa pensare che questo è una riconferma ritengo quindi che nel momento in cui avremo una cultura diffusa in questo senso più facilmente si potranno avviare iniziative
Di grande respiro come quelle che
Il titolo ci invita a riflettere e a pensare di poter fare secondo problema che è un po'come devo dire una segmento del problema più generale la cultura e che noi siamo abituati a ragionare sempre in termini di cultura di massa
Di mass media non siamo ancora abituati a parlare di multimedialità di cultura di settore di segmenti di informazione lo sforzo che bisogna fare è quello di trasformare anche l'attenzione de il lettore l'attenzione del mondo della pubblicità e ci torno subito sulla presenza sulla necessità sull'utilità di strumenti d'informazione specifica che vanno a coprire esigenze le informazioni particolari
Questo è un salto qualitativo enorme del quale chi gli attuali gestori dell'informazione secondo i criteri ma sveglio logica cominciando dalle televisioni radio
Giornali quotidiani e i grandi settimanali tutti quelli che fanno tra virgolette opinione se non altro perché hanno una quantità di contatti estremamente alta
Debbono per primi loro porsi come soggetti agenti nel settore il problema della della cultura dell'informazione di nicchia di settore la pubblicità la pubblicità al di là del dei vincoli strutturali di cui si pone in questo momento l'attenzione nasce da una disattenzione costituzionale da parte degli uomini media delle agenzie pubblicitarie dei centri media per i prodotti che non hanno una sterminata caratteristica
Io credo che l'amico di avvenimenti prima lo ricordava ma diventeranno Marchese sperano di riuscire a convincere una spendi Tore
Un'agenzia un ente una struttura del genere a dare mille lire a una giornale che Possa pur vantare cinquanta mila copie perché nella normalità esistere una specie di tra virgolette torta
Ormai predeterminata sulla quale nonostante le liti che ci sono dialettiche tra mondo delle agenzie
Fininvest realtà pubblicitaria in genere alla fine si fa una grande spartizione per cui comunque
Va per quote a quelle stesse aree con percentuali diverse qualunque nuovo prodotto fatica non solo a a ad avere pubblicità ma a farsi conoscere
Cioè addirittura vengono rifiutate nella normalità dei casi tutto una serie di proposte assolutamente utili e interessanti
Logiche che hanno una sostanza nel mercato che propongono se io a un prodotto che copre il cento per cento
Dei potenziali acquirenti di questa merce questo cento per cento è mille potenziali
E interlocutori non capisco perché l'azienda non debba spendere
Cinquecento lire per fare una pagina su questa rivista e invece si ostina a spendere milioni per fare una pagina su un grande settimanale che nessuno
Mai leggerà in quella parte perché sicuramente quei lettori saranno presi dal tutta un'altra serie di altri argomenti e certamente non del problema
Che la rivista che si rivolge a loro gli dà in maniera più specifica e più attuale
Questo problema è anche ancora un problema di cultura manca completamente nell'ambito del mondo della pubblicità l'attenzione forte a questi temi e questo è un argomento sul quale tutti noi dobbiamo riflettere fa riflettere anche i nostri interlocutori approfittando
E qui vengo al terzo elemento
Nella fase di transizione la fase di transizione la società complessa la difficoltà di individuare un piano di diciamo di attenzione sviluppo dei problemi che ci sono davanti ci pongono come sempre in questi casi la necessità delle regole
Allora io credo che il vero
Tema che c'è dietro a questo a questo proposta questa provocazione sia quello delle regole perché non è possibile pensare di avvicinarsi a un nuovo modo di fare informazione ripeto attenzione si sta passando di fatto negli Stati Uniti è più dura il discorso è più avvertito da noi e ancora un argomento di retroguardia se ne comincia a parlare sta passano da una cultura dello sport la cultura che in trenta secondi Dida la sintesi di un concetto una cultura che invece richiede tutti i canali preferenziali di ascolto
Canali preferenziali limpidi
Trasferimento dell'informazione
Che io definisco multimediale non solo per l'utilizzo di mezzi diversi dei cosiddetti nuovi media ma che è multimediale proprio perché consente di utilizzare il canali che vanno a colpire quell'ostro interlocutore discorso della cultura per l'informazione di nicchia quanto detto prima
Quindi Cevo regole ma non vincoli evidentemente quando abbiamo raccontato le esperienze precedenti abbiamo visto come certe regole sono diventati vincoli e non ausilio allo sviluppo delle iniziative
Faccio un esempio banalissimo e anche parzialmente divertente il nostro caso noi siamo stati un nostro amministratore la nostra azienda è stato denunciato
Penalmente dalla garante dell'editoria in quanto nona informato il garante o Hunter meglio dire informato in ritardo con un mese di ritardo del trasferimento di una quota di una nostra società da una società a un'altra società del gruppo quindi con una irrisoria trapasso di di quote questa persona si è beccato una denuncia penale senza neanche essere stato avvisato come del come prassi
Vorrebbe semplicemente perché la legge per la trasparenza della proprietà ci chiede e di avere una informazione chiara ed è ed è ed esplicito
Ed esplicita sui passaggi che noi andiamo facendo ecco volgono in chiedermi di chiederete con mi sono chiesto io se in questo quadro qualcuno si è preoccupato delle proprietà che ci sono in termini di accorpamenti in termini di di grande concentrazione quando invece un poveraccio si becca una denuncia penale per un problema formale peraltro comunicato quindi non una mancata comunicazione
Questi sono regole che poi diventano vincoli se non asse noi sì rimettono in un assetto complessivo
Di attenzione particolare lo stesso discorso Della ma mi la la Mammì è un'occasione sulla quale tutti
Dovremo riflettere perché la mia è stata la codificazione dell'esistente
Quindi il dramma di oggi praticamente la certificazione del dramma di ieri
L'errore che si può fare nel riscrivere la lama mio riscrivere una legge quadro del mondo dell'informazione sta nel fatto di cercare di riassestare sull'esistente ancora di nuovo queste regole le regole se sono fonte di sviluppo devono essere regole che vanno verso avanti non guardano all'indietro perché altrimenti ci troveremo tra due anni tra tre anni se mai riusciremo a fare
La riforma nelle stesse identiche
Condizioni di oggi perché non abbiamo saputo guardare
Più in là ma le regole riguardano anche gli assetti specifici quindi avere per esempio una normativa giuridica per le public company riferite specificamente al settore editoriale probabilmente è una necessità
Che sarà oggetto a mio avviso deve essere oggetto di una riflessione da parte anche dei dei giuristi perché evidentemente il problema di una public company secondo l'accezione americana anglosassone più in genere il problema di una public company in Italia relativamente a quella che è la storia tradizione italiana
Mi sembra che debba necessariamente vederci un momentino più attenti la riflessione
Evidente che poi ci sono tutta una serie di strumenti che possono aiutare i fondi chiusi se ne è parlato un attimo stamani
Quella potrebbe essere una grande risorsa aggiuntiva perché certamente il mondo bancario salvo alcuni casi di necessità in cui si è trovato a fare l'editore non sono certamente attenti ai problemi dell'informazione se non come ricaduta finale
Quindi ci vogliono strumenti nuovi finanziare i fondi pensione
Si possono dire
Un aneddoto il più grosso investitore in giornali in America e il fondo pensione dei dentisti quindi voglio dire evidentemente non so se perché i dentisti hanno una particolare attenzione ai lettori che prima di farsi fare la seduta vanno e si leggono
I giornali che si trova in anticamera
O per quale altra ragione non lo so però questo è un dato di fatto ecco i fondi pensione in Italia di fatto non esistono non hanno mai svolto questa funzione
Di sostegno alle iniziative imprenditoriali
Quindi dicevo ristabilire le regole generali ristabilire anche le regole all'interno perché se si cambia un sistema e l'assetto gestionale di una società editoriale
Questo assetto gestionale deve comunque fa stabilire chi fa che cosa e soprattutto all'interno delle Autonomie
Ci vuole poi comunque ed è qui la mia preoccupazione al di là delle altre di alcune altre che sono emersi nel dibattito di oggi
La preoccupazione finale di capire poi questo giornale questa struttura aziendale alla fine chi è il referente finale che deve poi qualche modo tirare
Con vuol dire portare avanti la la mission dell'azienda gli amici a nell'impresa perché poi si può anche decidere qual è la questa questa questa missione aziendale può anche essere come dicevo prima il giornale di nicchia il quale punta a prendere trenta mila lettori venti mila lettori
Dignitosi qualificati professionali ai quali offre un prodotto per loro può essere quello ed è qui ancora ripeto sempre l'astuto strabico
Modo strabico di guardare approcciare la cosa in cui uno pensa sempre la grande diffusione quell'uno comincia a ragionare noi esistiamo se facciamo cento mila copie da cento mila copie in giù
Forse ci vergogniamo di di essere sul mercato e questo ripeto fa parte però di una necessità non solo di mercato ma anche di logica di gestione perché alla fine un referente finale che dovrà portare a sintesi lavoro l'obiettivo che si danno
Questi nuovi soci sicuramente ci deve essere
Non non parliamo poi del problema dei noccioli duri perché se è successo per le banche figuratevi per i giornali qualora ci fosse un certo tipo di azionariato diffuso
E alla fine cosa potrebbe capitare in un momento in cui non hai un approccio delle hai un approccio deregolamentato alla acquisizione di di una presenza su queste su questa realtà
Quindi io credo che lo sforzo dobbiam fare ripeto proprio di cercare attraverso proposte e provocazioni stimoli di comunque ampliare la l'ambito degli spazi di informazione
Sempre però tenendo presente da un lato che gli spazi informazione non sono solo quelli dei grandi quotidiani ma sono anche altri sui quali credo che ognuno di noi possa e debba dare un contributo cominciando dalla dagli amici giornalisti i quali possono autorevolmente fare prodotti chi di rilevanza nazionale con nicchie di mercato molto più gestibili di quelle di una giornale a larghissima diffusione perché i problemi non sono come diceva levi quelli dell'ecologia i problemi sono quella sopravvivenza
E sono altri la tecnologia consente l'avvio ma certamente non la sopravvivenza lo ha detto bene
Zincone ma posso dirlo
Nel nostro piccolo anch'io
Cosa posso aggiungere un'esperienza nostra noi abbiamo in collaborazione con alcuni giornalisti con altri dei giovani che hanno avviato questa iniziativa ha fatto partire ridarle internazionale che al settimanale di informazione voi spero conosca il quale prende dall'estero gli articoli dei grandi quotidiani e cerca di trasferire in Italia una parte di queste informazioni
Anche lì voi non pensate che sia facile presentare al mercato un prodotto del genere
Che pure è un prodotto che
Alla sua prima uscita band attualmente stabilmente quindici mila copie lividi venduto che non è poco per un prodotto che ha una difficoltà di accesso che può sembrare un prodotto d'élite che può sembrare un prodotto di attenzione ma
Non ci sono i fans alla Montanelli ma ci sono sicuramente i fans di El della relazione i quali scrivono mandano fax c'è la posta elettronica attiva e quindi si è creato questo rapporto di dialogo continuo
Ripeto sono iniziative anche di questo genere più ridotte che secondo me aprono gli spazi di mercato lo sforzo nostro e di essere attenti a queste in modo tale che tante cose come queste possono favorire anche uno scenario allargato più ampio di grande apre di grande necessità di grande attenzione che in questo allegare attenzione c'è questo momento all'informazione non ci deve far
Dimenticare che
Una pluralità di soggetti in campo è sicuramente meglio di tante nuove iniziative con il rischio che queste no iniziative qualora poi dovessero fallire potrebbero da un lato creare ulteriori problemi alla sistema
Dall'altro ancora impedire per esempio la nascita di altre iniziative che per dimensione qualità e quantità possono essere più compatibili con le risorse che quel mercato in questo momento recita quindi
Buon lavoro ma
Sicuramente tutti con una grande attenzione me per primo è un impegno
Grazie a volte ci risentiremo io ho iscritto a parlare Claudio lode chiara e gli altri prima però vorrei dare la parola al perché mi pare di capire Serenella chiede che sia semplicemente un lettore allora visto che noi abbiamo i lettori e non solo i giornalisti cita il suo nome
L'unica richiesta questo punto sanno l'una meno otto minuti io tenterei una mezz'ora di vedere se riusciamo a chiudere con naturalmente Giorgio Santerini che chiuderà
Claudio Strinati
Quando la presidenza del
Consiglio dell'onorevole Amado aveva prodotto la minimum tax io avevo immaginato una sorta di controllo della fibrillazione del mercato
Italiano economico
Dei drugstore
Che magari non so producessero la benzina il giornale vicino il lavaggio lo scalo merci magari per un passaggio da mezzi pesanti alleggerito
In realtà che fine abbia fatto questa minimum tax non se sa ci sono piazza la comunitaria e semafori a vendere i giornali
Le edicole continuano S depauperate da dalla distribuzione dato improvvisati
Professionisti
Ma
Ci sono
Se poi vanno a chiedere magari in una non so io voglio s'avvicina un benzinaio
Non lo possono padre uno stava per forza dove dice non si sa bene chi consigliere circoscrizionale quindi un mercato così confuso non lo so bene che lo possa gestire forse i fondi etici
A me risulta interessante l'iniziativa del Corriere della Sera che propone l'inserimento di un inserto
Del settimanale regionale del Gazzettino dell'Umbria
Invece che magari tutti quei prodotti forse esce atti che si trovano nelle pubblicazioni qualunquisti
Forse di disturbo antitrust
Una ridefinizione ridi fine edizione del quarto potere della stampa che sia diretta filiazione della Gazzetta Ufficiale a mio avviso darebbe spazio ad una pubblicazione che recensì Hyskaj lavorìo culturale
E convegni conferenze congressi producono nelle assemblee cittadine
è sufficiente decifrare i l'agenda del manifesto gli appuntamenti del Messaggero
Eccetera per il Corriere della Sera per il tempo per la Repubblica per molte altre per rendersi conto di quanto poco spazio concedano dette d'estate ha competenze istituzionali forse troppo ridimensionate in un tabloid
Molto poco produttivo ignorato se non è la semplice menzione
Né potrebbe sul seguire un quotidiano dei cittadini
Lo speriamo direi e dove ci sono molti colleghi in sala faremo tesoro anche di queste sue cose Claudiano
Vogliono il capo servizio economico del Messaggero noi come Messaggero abbiamo preso iniziativa qualche mese fa io pregherei Claudio di stare anche lui in pochi minuti anche perché poi la nostra storia si è fermata chissà se avrà un futuro
Il primo è la conclusione di queste mattinata interessante
Sì di qualche interesse ripercorrere l'esperienza non esaltante ma comunque entusiasta io almeno all'inizio che anche i colleghi del Messaggero hanno avuto su iniziativa proprio di un'idea di Vittorio Roidi che poi alcuni di noi hanno portato avanti devo dire
Che dopo quello che ho sentito se
Cena atto e che parte abbiamo trovato mi sembrano ancora più enorme perché da quello che ho visto noi abbiamo alcune esperienze come quella che ci ha portato per primo levi
Partite bene poi purtroppo in in buona misura fallite abbiamo alcune esperienze diciamo così di nicchia come l'ha definito il dottor Miccio che sono riuscite ma su una situazione ben diversa da quella di un grande giornale come Messaggero che si è trovato come vi dirò tra qualche istante come ben sapete in una situazione molto difficile e abbiamo avuto invece l'esperienza mi pare esaltante della voce
Che però è nata intorno ad un giornale nuovo che nasceva nuovo e con un mostro sacro
Attorno al quale si è condensato un interesse grosso sia diciamo così di azionisti sia di pubblico penisola esperienze diverse la nostra esperienza invece qual è stata quella di un giornale che si è trovato come voi sapete in un momento estremamente difficile con un gruppo travagliato da una serie di problemi grossissimi di carattere finanziario anche penale con un giornale che stava perdendo
Molti molti miliardi e quindi non c'è azione estremamente difficile e per la quale la proprietà annunciò la vendita di questo giornale però innovi scatto una molla devo dire l'unica soddisfazione
Che credo sia Vittorio che tutti noi qui presenti del Messaggero
Possiamo avere che lui l'intuizione noi avemmo oltre un anno fa cioè che si stava preparando un terreno favorevole alla proprietà diffusa in generale
E alla proprietà diffusa nei giornali anche quanto meno la prospettiva mi pare che sia stata ampiamente confermata la infatti non solo perché le privatizzazioni sono partite sia pure con le difficoltà che voi sapete e proprio ieri un altro passo avanti Collina sulla strada la Public Company è stata fatta ma proprio questa esperienza di cui abbiamo parlato stamattina
Confermano che stanno maturando un clima favorevole ad un discorso di proprietà diffusa anche nei giornali il problema e non ci ponemmo
Era sostanzialmente questo in giù
Ho avuto voce in capitolo probabilmente o direi certamente non sarebbero stati compiuti quindi siamo partiti da un primo elemento che era quello che se i giornalisti
Fossero presenti sia pure ha usato il termine simbolicamente o comunque con una presenza di espressione all'interno di un consiglio di amministrazione probabilmente certi errori che sono stati fatti non solo al Messaggero ma in tanti altri giornali non sarebbero stati compiuti addirittura il numero dei giornalisti che come voi sapete drammaticamente Stato ridotto con una trattativa conclusa pochi mesi fa
Non avrebbe raggiunto quell'entità se fosse dipeso dagli stessi giornalisti che si rendevano perfettamente conto di quello che stava succedendo all'interno del giornale ci sono state una serie di iniziative
Editoriali sbagliate che tutti noi definimmo fin dall'inizio sbagliate che furono ugualmente prese questo era il primo problema che noi ci siamo posti il secondo problema che stamattina è stato direi sfiorato affrontato da levi e poi in gran parte poi ignorato
E quello del fortissimo peso all'interno di un grande giornale
Della proprietà di una proprietà che normalmente come avviene per la maggioranza dei grandi organi di stampa a interessi ben diversi da quelli editoriali
Mi pare che l'avvocato singole sia andata via se no gli chiederei se anche lui non ritiene che i giornali che in Italia vendono poco non vendono poco anche perché sono fatti spesso con obiettivi diversi da quelli che vorrebbero i lettori e questo è un problema e non ci siamo a posto e abbiamo risposto anche in questo caso che la presenza di un un nucleo proprietario sia pur piccolissimo
Di giornalisti e si aggiunse anche di Poligrafici
E anche se possibile gli elettori qui il discorso diventa estremamente più difficile perché per far partecipare non lettori di Area voglio dire non lettori di ideologia o di nicchia a dover alla propria è un giornale un discorso estremamente più difficile perché il lettori certamente si affeziona come è stato detto stamattina
Alle testate ma più difficilmente per un grande giornale disposto a caccia al soldi per un'iniziativa che è stato detto e giustamente difficilmente a una redditività tale da poter giustificare un investimento di carattere finanziario quindi io ritengo che per il momento almeno come son fatti i giornali anche per il Corriere della Sera sarebbe estremamente difficile
Trovare tra i lettori
Un'azione un azionariato diffuso che investe per avere dei risultati ma noi consapevoli pure di questi limiti nel momento in cui fu messo diciamo così sul mercato il Messaggero ci ponemmo il problema di lanciare una sorta di sfida alla alla classe imprenditoriale piccola e media di questo Paese poi le vicende c'hanno in realtà impedito di procedere un po'più clamorosamente su questa strada ma l'idea era questa partiamo voi come giornalisti facciamo una proposta
Per la l'acquisizione di una piccolissima quota parliamo di piccolissima qualche o Salatino sentito parlare i giornali con capitali sette di venti miliardi
Sul Messaggero ovviamente parliamo di cifre enormemente superiori allora si parlava di trecento miliardi diamo questa cifra per buone anche se poi e i conti sono estremamente difficili ora voi immaginate come possibile fare un management buy out come è stato detto qui stamattina per cifre di questo genere anche facendo leve finanziarie di qualunque tipo immaginare che duecento giornalisti duecentocinquanta giornalisti siano in grado di mettere insieme un capitale che non hanno una lira ha detto lei e purtroppo la sacrosanta verità anche perché la maggior parte dei giornalisti
Non ha diciamo così il culto del risparmio è una vecchia tradizione de oltre a non avere stipendi con tali da consentire la ma la vecchia tradizione letteraria diciamo del giornalista con le mani bucate quindi era difficile immaginare un management buy out alla nostra idea fu un'idea molto più modesta se volete ma simbolicamente significativa cioè cerchiamo di vedere se tra i nostri colleghi riusciamo a mettere insieme una disponibilità ad una quota minima che per molti anzi per moltissimi minima
Non era di dieci milioni a testa e vediamo se riusciamo a mettere insieme allora eravamo trecento ci siamo
Molti meno
Insieme un capitale di tre miliardi che possa rappresentare una proposta sia pure simbolica dell'acquisto di un uno per cento del capitale del giornale che poi raddoppiato con la presenza dei poligrafici potesse raggiungere una quota del due che in una logica di proprietà diffusa poteva rappresentare un poteva rappresentare una quota di di qualche senso ma il discorso era più ampio cioè lanciamo questa proposta lanciamo una sfida alla alla diciamo al capitalismo illuminato al piccolo e medio capitalismo illuminato di questo Paese
Che ritiene che non sia del tutto nelle città Ivone giustificato né sensato che tutti i grandi giornali siano nelle mani
Soltanto di grandi finanzieri o di grandi gruppi industriali lanciamo la sfida di una cordata
Molto a proprietà diffusa cioè con quote
Molto limitate e cerchiamo di andare avanti su questa strada devo dire che alcuni segnali li abbiamo lanciati alcuni segnali li abbiamo ricevuti ma il il problema si è fermato laddove in innanzitutto il Messaggero come avete letto anche recentemente
Sui giornali non si capisce se più in vendita ma in secondo luogo perché qui siamo partiti da una difficoltà estremamente maggiore non quella di creare un nuovo organo di stampa
Intorno ad un guru del giornalismo come Montanelli ma quella di comprare un giornale già affermato sul mercato la nostra priorità ovviamente con il con il problema di una vendita
Che era sul tappeto di giornali proprio del gruppo Ferruzzi non voleva e questo è estremamente comprensibile e lo avevamo messo nel conto
Dare una quota sia pur piccola ai giornalisti una rappresentanza e così l'amministrazione perché questo avrebbe reso
Più difficile la vendita del giornale qualora questa fosse avvenuta perché un proprietario un acquirente unico un gruppo un grosso gruppo industriale o formato da un nucleo come si dice duro di industriali si sarebbe trovato
Con un elemento fastidioso diciamo così all'interno perché spesso i giornalisti tali vengono considerati ora nonostante tutto questo e nonostante quello che noi abbiamo sentito stamattina in gran parte bisogna dire salvo alcune esperienze entusiasmanti per la maggior parte deprimenti
Noi questo sogno continuiamo ad accarezzarlo perché riteniamo che sia la libertà dell'informazione sia voglio dire la possibilità di dare un contributo di know how professionale ad evitare altri perché non è solo questo il disastro editoriale
Che si è verificato nel panorama della se grande stampa italiana potrebbe avere sicuramente un freno
Da parte di una presenza dei giornalisti ancor meglio dei dei dipendenti e anche dei lettori ma questo veramente un sogno molto lontano
All'interno di un grande giornale quindi noi rimaniamo nella nostra idea una sola cosa
Nel volevo aggiungere perché il dottor mi ci ha fatto da un intervento di Mina
Stimolato in particolare sul problema pubblicitario io ho il dubbio che i grandi giornali in particolari siano gestiti non non sempre con un occhio diretto ai lettori e con l'altro alle esigenze di servizio dei lettori collegati alla pubblicità io ho il dubbio dorme ci ha fatto l'esempio
Dei grandi inserzionisti di pubblicità che riempiono le pagine settimanali che come voi sapete meglio di me vengono saltate a blocchi perché chiunque Dinoi legge i settimanali i più grandi settimanali
Di questo Paese dove le pagine di pubblicità ormai sono nettamente prevalenti
Rispetto alle pagine di testo le salta in blocco cioè io non credo che se facessero una rilevazione seria
Troverebbero un lettore che si sofferma per un solo secondo su blocchi interi di pagine pubblicitarie che vengono pagate milioni
Il quotidiano abbia viso a un'altra grande possibilità di sviluppo che da una parte come ho detto quello di fare dei giornali
Forse più vicini al lettore attualmente io ritengo che tutti i grandi giornali siano fatti più per il palazzo più per i giornalisti che per i lettori questa è una mia personale opinione nessuno mi chiamerà dalla testa l'altra è che sembra gli editori
Magari con la collaborazione dei chi ci lavora cioè i giornalisti
Andassero a procurarsi quella pubblicità che ha fatto la fortuna dei giornali americani cioè quella della diciamo così vendite per corrispondenza in cui si trovano quelle stupende pagine
In cui si trovano le macchine usate con la fotografia dove ci sono i mobili per il giardino non li abbiamo piccolissime percentuali io credo che noi troveremmo una pubblicità molto più adatta perché rimane perché non passa rapidamente come quella della televisione che uno non si ricorda più
Dove come e perché è un po'questo specialmente le televisioni piccole lo fanno io credo che questo è un terreno che andrebbe arato e che i grandi editori e i grandi operatori della pubblicità sul versante dei giornali non hanno affatto
Io credo che su questo piano i giornalisti potrebbero dare un grosso contributo e con questo concludo con questo sogno che noi continuiamo ad accarezzare sia pure con qualche sconforto in più dopo le testimonianze di oggi grazie
Grazie a Claudio mentre viene Piero De Chiara del PDS io non so se Claudio la detto forse mi sono distratto però insomma c'è da ricordare che poi Guido Rossi
Ci ha risposto ha risposto ai giornalisti de il Messaggero l'ha detto
Che in realtà non c'è un interesse almeno in questa fase da parte della Montedison a cedere neanche una piccola quota allora vediamo invece qual è l'interesse di un partito come il PDS
La sintesi consigliata allora io eviterei gettoni
Leggermente scorato e dialogo sia quelli eroici di Fracassi di sullo di Talarico
In realtà ne siamo di fronte
A una questione di importanza cruciale che non riguarda solo l'editoria la democrazia economica ed avvierà la frontiera su cui si cimenteranno tensioni diverse quei sinistri nei prossimi anni ma che riguarda l'editoria prima e più da vicino
E dall'altra parte ne dobbiamo sapere vedere che nel corso degli ultimi dieci anni
E la tendenza dei parte dei gruppi con è prevalente interesse che sa di Torriani a cui sei giornali è aumentata la quota di mercato di questa forma proletaria
è diventata quasi e quasi totale squarciato tenta di quotidiani Italia sono fatti con questa struttura proprietaria
Mentre le forme cooperative accennato diffuso
Ma persino le forme di capitale estero altre forme di proprietà editoriale in Italia sostanzialmente quasi non ne esistono stante gli esempi eroici di cui abbiamo sentito testimonianza oggi
E però io credo che nel corso dei prossimi anni
Inizia da una vera e propria rivoluzione proprietaria
Per cui questo sistema qui non regge più e non rende più
Voglio dire io non vedo nessun motivo per cui la Ferruzzi debba possedere il quotidiano di Roma
Non ci guadagna niente
Non ci guadagna nulla non è chiaro che in questo momento lo possiede perché ancora c'è una partita a scacchi tra poteri forti in cui quelle quel pezzetto la scacchiera non si sa che collocazioni dovrà dovrà avere
Io mi concentro su un solo aspetto delle cose che si possono e si devono fare
Saltando quello su cui già alte sono intervenuti anche il servirebbe se più precisi che sono i grandi questioni che riguardano la geografia economica di questo Paese e quindi la caccia agli investitori istituzionali il voto di lista e distanza
O quell'altro grande intervento di cui poco si è parlato e bisogna veramente fare una un ragionamento ad hoc che lo smobilizzo del TFR
Ci sono dei ragionamenti avanzatissimi soprattutto in Svezia c'era il piano mai tenera eccetera che dimostra che è la questione del TFR cioè del salario differito che avverta all'azienda come investimento proprio ma in realtà e dirottare lavoratore è un grande volano per la rivoluzione proprietaria positiva
Da in
Concedo solo su un aspetto perché quello che conosco meglio è che quello dell'intervento dello Stato legge creditoria ed è anche una cosa che andrà a maturazione a brevissimo tempo nel corso del prossimo anno inevitabilmente ci sarà uno scossone sul versante legge per l'editoria
Come voi sapete lo Stato non da servizi
E facendo questo di per sé favorisce i grandi i grandi gruppi editoriali che hanno al proprio interno le funzioni presente la consegna e pubblicitaria o la distribuzione che altri gruppi editoriali non possono assolve direttamente
Lo Stato però dà soldi e non pochi
Perché non si tratta solo dei cento famosi miliardi di elargizione della legge quattrocentosedici poi diventato due cinquanta
Che vengono dati con grande rigore dalla dottoressa Muolo
Però seguendo un testo di legge che è un testo di legge
Chiaramente sorpassato che dà soldi solo a le società in cui la cooperativa sì a maggioranza o a i giornali di profeta dei partiti politici chissà perché in misura doppia rispetto a quella delle delle cooperative
E non prende minimamente in considerazione altre forme proprietarie che invece andrebbe incentivate penso all'azionariato diffuso c'è un accenno che ha fatto signora omologhe sì ho capito bene non condivido
Che è quello che invece bisognerebbe puntare verso un privilegio solamente le cooperative in forma totalitaria cioè alle società che siano totalmente di cooperative di giornalisti io invece penso che la ricchezza resistere editoriale proverebbero la probabilità di differenti forme proprietarie e che in quanto differente alla tipologia invece quella sì dominante quel grande gruppo finanziario quinto degli interessi extra editoriali tutte queste andrebbe in qualche modo incentivati
Cinquecento miliardi ci sono cento miliardi dati per esempio alle agenzie
Senza nessuna verifica da parte dello Stato né dell'apertura proprietario agenzie né delle tariffe top praticate dalle dall'agenzia ci sono una cifra che io non so quantificare penso venti trenta miliardi di mutui che ogni anno vengono pagati da integrati dallo Stato rispetto a debiti fatti da il giornale in passato ci sono quattrocento miliardi di pubblici alla pubblica amministrazione
Prendetevi la briga di vedere come vengono distribuiti questi per trenta miliardi e vi accorgerete che
Non capite criterio
E probabilmente e le le le l'al la curva più analoga della distribuzione di questi soldi alcuni quotidiani prendono cento lire a copia altri quotidiani prendo cinque di una copia
è la composizione neanche dei ministri ma diciotto salita ed il governo che poi sono quelli che manovrano gli investimenti dei dei ministeri sono quattrocento miliardi
Ci sono poi gli interventi deficit realizzati a società pubbliche come non citiamo il caso delle del giorno ma citiamo il caso della serata che gestisce numerosi quotidiani e sostanzialmente almeno al momento attuale gestisce tutti quanti in perdita per cui anche lì ci sono una cinquantina sessantina di miliardi di denaro pubblico che non si capisce bene con quali finalità affluiscono al sistema
Editoriale
Ecco come vedete è un pacchetto di intervento pubblico molto più consistente di quelli come pensiamo e di cui non riusciamo più a capire la ratio la ragione l'obiettivo se non quello forse di tamponare dei pezzetti che stanno crollando eh beh io credo che un ragionamento su questo grosso intervento pubblico
Per soldi io non credo io penserei di più per servizi io penso per esempio che un servizio essenziale è quello di costruire un volano per una grossa concessionaria professionale S. interesse professionale c'è bisogno che sia privata lo Stato faccia la villa da volano e poi ci siamo consorzio privato che fa una concessionaria che riesce a gestire non dico a livello delle scientifico Publitalia ma perché no qua sì che riesca a gestire quei mezzi che non trovano una concessionaria interna voi sapete che oltreché televisioni anche i quattro principali quotidiani italiani alla concessione in Terna e tutti gli altri sono fuori mercato se non si crea una con grossa concessionaria
E allora forse questo potrebbe essere un alcun ruolo attivo dello Stato per ricreare quella che ho chiamato riduce proprietaria ma possiamo essi più moderati può essere una lenta e progressiva riforma ma questo deve essere certo per far questo
C'è bisogno che anche i partiti politici
E anche il sindacato non assumono più nei confronti dei di Pretoria quell'atteggiamento un po'consociativo un po'difensivo
Che hanno assunto nelle pare nelle tornate precedenti per cui sostanzialmente ognuno c'aveva da difendere pezzi di occupazione prestigiose pregiata in nome della quale in nome della quale si dimenticava di interventi molto più approfonditi che ha possibile fare l'ultima cosa che voglio dire che
Io avrei chiamato questo incontro che ho trovato molto molto utile
In maniera più larga non è chiamato suo lettore giornalisti proprietarie dei giornali ma direi anche avrei aggiunto risparmiatori
Avrei giunto il capitale di rischio il capitale di risparmio e e quindi quello che è venuto fuori questa enorme potenza che c'era in questo Paese costituito dai risparmiatori finora espropriati di vere e proprie decisioni economiche nel senso che sono alla mercé delle delle banche del meccanismo di botte delle grandi centrali finanziarie Check e che naturalmente sono la grande enorme forza che deve assolutamente entrare in campo perché non dico contro il primo capitalismo italiano familiare ma accanto al primo capitalismo italiano familiari si crei un secondo capitalismo fatto poi dalla maggior parte citerei italiani che bontà loro sono pieni di soldi di risparmio ha chiesto l'enorme potenza inespressa
Io credo che questo possa dare anche in campo un modo non credo che i l'editoria sia condannata a essere un attività non remunerativa
Credo che come di altre attività economiche intendenza deve santità remunerativa da rendimento delle del capitale
Però credo definisco appunto con un tocco un po'ideologico un po'politico che deve crearsi una saldatura di interessi tra questa enorme forza dei risparmiatori accanto ai giornalisti e lettori eccetera e e la rivoluzione proletaria dei giornali
Credo che uno dei motivi per cui questa forza dei risparmi tagliato fuori e perché non ha avuto una forte identità e i giornali danno identità
Quel lavoro intelligente che ha fatto il primo capitalismo italiano quello di famiglia
Quello di costruire dei buoni giornali
Che fanno una buona informazione anche pluralistica sul piano politico
Che dallo anche dei buoni servizi ma che in sostanza su alcune questioni fondamentali tutelano se non gli interessa l'identità del capitalismo di famiglia beh io credo che tutti quelli che sono molto in Italia stanno cercando di creare le strutture finanziarie intermedie
Devono capire che non riusciranno a decollare non riusciamo a vincere se non investono in quotidiani se non si dà un'identità addirittura indipendentemente dalla linea politica quotidiana ma io immagino un gruppo di quotidiani che vado a destra e a sinistra in cui però l'esperienza intermedi intervengano cui chiedano e abbiamo l'entità di risparmiatori i lettori finora esclusi bisogna che ci sia un sistema editoriale che ci faccia vedere ci rappresenti ci rafforza i ci faccia fare quella battaglia che quella decisiva nella democrazia economica di questo Paese
La sepoltura De Chiara che segue sempre con molto passione ormai anche chiarezza di idee di problemi dell'editoria di questo Paese chiamerei Arnaldo Agostini Polaris procediamo pulsante
Arnaldo costi di Paese Sera
Quindi un giornale
Che lotta sempre perché cerca su strade
No per essere brevi risparmio gran parte delle del nostro vissuto in qualche modo perché perché se no prenderemo ore e ore della dico di questo dibattimento mi interessa molto
Vedere che cosa c'è da dal prossimo minuto fino alle prossime settimane per nuovi come Paese Sera ma insomma per tutta quell'editoria che potremmo chiamare editoria editoria debole perché e quello che mia convinto abbastanza conviveva poi contemporaneamente non convinto sono abbastanza perplesso su questo e che dico che vado la risposta che dobbiamo dare a questo punto interrogativo che abbiamo alle spalle dopo che nessuna risposta pur positiva sostanzialmente insomma non mi pare che ci siano delle forti e contro indicazioni in questo senso
E però nota che abbiamo risposto sia questa domanda ho sentito parecchi interventi che rimettevano tutto una volta che abbiamo risposto sì a quelle che sono le leggi del mercato allora un giornale una volta che si è costituito a costituirsi il propellente per potere essere stampato poi va in edicola e a quel punto nel momento in cui va in edicola quello che conta sono leggi del mercato cioè se vende un dente
E detto così potrebbe sembrare tutto assolutamente semplice e persino bello
Poi però ho sentito alcuni che mi pare dottor Lucio che ha cominciato a pari di regole quali sono queste regole e questo secondo me è un punto forte del futuro che attende la grande vittoria una piccola editoria quali sono queste regole
E io ho l'impressione che mi ricollego a quello che ha detto De Chiara che queste regole debbono essere quelle passate
Sono servite in alcuni casi sono state con sofferenza applicate mi riferisco alla alla legge dell'editoria ma i ci troviamo di fronte a un passaggio in cui quello che è stato probabilmente dovrà essere ampiamente rivisto ampiamente ricostruito
E da quello che ci siamo detti finora abbiamo individuato delle cose auspicati auspicabili
E però
Queste cose auspicate auspicabili i contenuti
Ne sono venuti fuori non tantissimo
Non tantissimo
Per tornare a Paese Sera la dottoressa Wolf che ci ha seguito con grande attenzione sa benissimo quali sono stati alcuni dei nostri problemi
Problemi finanziari innanzitutto insomma non il novantadue e mi riferisco anche alla ai rappresentanti del dell'ASS finanziari in qualche modo che sono qui questa mattina del novantadue su un bilancio che è estremamente ridotto perché noi siamo una ventina di giornalisti e quindi con tutto quello che ne consegue abbiamo dovuto dare di interessi passivi sostenuti circa cinque cinque o seicento milioni se non sbaglio insomma che all'interno di quel bilancio lì è una cifra molto grossi
Tutto a tutt'oggi dobbiamo a vere una somma e che se e fosse nelle nostre casse avrebbe risolto probabilmente gran parte dei nostri problemi finanziari ecco
E però detto questo sono d'accordo con coloro che dicono che sostengono che entro la ricevitoria bisogna operare un grande terremoto grave terremoto perché effettivamente oggi io qui rappresento una piccola cooperativa insomma come via che e dentro Paese Sera ma posso esprimere anche l'opinione degli altri giornali piccoli in cooperativa che attraversano le nostre stesse le nostre stesse difficoltà quindi necessità assoluta di mettere in campo uno alleggerito Yassin magari riuscirà a metterlo in campo comunque con le indicazioni
Che e in parte venivano suggerite da dati che anni quest'intervento insomma agire molto agire molto sui servizi insomma questa sorta di mettiamoci virgolette di elemosina che ogni anno anche se in maniera ritardata viene agita i giornali è stata molto utile è stata molto utile perché sono problemi per Paese Sera non sarebbe tornato in edicola e non sarebbe nonostante le molte difficoltà in edicola
Però si avverte la necessità di e cambiare completamente completamente indizio allora gli spazi di allora il mercato
E io voglio sapere qui qualcuno ha detto quando se dal collega del Manifesto il il giovedì e il venerdì c'è una caduta nelle vendite
Allora che risposta perché gli altri giornali mettono in mano circa i insomma paio di chili di carta insomma che risposta
Vogliamo dare a questo tipo di di di constatazione o se vogliamo dare una risposta a questo tipo di constatazione
Perché ci sono iniziative che mirano a correggere né in profondità la legge Mammì ma come vogliamo chiamare questo tipo di di situazione che si trova in edicola non c'è dubbio che un piccolo giornale nicchiano nicchia
Di fronte ad un'offerta di mercato di questo tipo ovviamente si trova in difficoltà
E quindi quando di coregone dico che cosa
E che tipo di risposta si vuol dare a questa situazione
Questo è molto importante perché se non fissiamo dei paletti a un nuovo percorso ho l'impressione che public company cooperativi azionariato diffuso eccetera eccetera
è una cosa che sta alle spalle dell'iniziativa editoriale che la Carey consenta a queste iniziative editoriali di avviarsi e nel momento in cui si avvia però deve fare i conti con un mercato e questo mercato a mio modo di vedere oggi non è regolato non ci sono regole non so nemmeno se sia giusto che ci siano regole però evidenti sono le distorsioni
Che abbiamo di fronte alla se ci sono dei delle distorsioni
Chi intende battersi in una certa maniera evidente queste distorsioni deve deve andare a modificare ma un altro discorso secondo me deve valere soprattutto per i giornalisti a questo punto
E quando i giornali sue difficoltà quanto alcune emittenti sulle difficoltà che cosa accade accade che cioè capitano i capelli si era una grandissima sull'indennità di persone che dicono urli di quattrini cosa possiamo fare per perché la vostra esperienza non termini
E io credo che nel momento in cui però queste crisi e vengono ripetute si ripetono evidentemente non è quella la soluzione non è la soluzione della della solidarietà del sostegno per andare avanti
E allora un problema che secondo me deve essere posto con forza a tutti i colleghi chiamiamo così dei titoli o debbono che pienamente un territorio debole e come invece
Sfruttare al meglio le potenzialità che le singole testate le singole iniziative editoriali riescono a mettere in campo voglio dire se c'è il modo
Di
Attraverso un sistema di con di comunicazioni dei servizi di far risparmiare le singole iniziative editoriali
Non so se per esempio i servizi che fa Italia Radio
Potrebbero servire al ad un giornale che si stampa anche nessuna Rimini in Liguria da qualche altra parte o viceversa o viceversa se i servizi che vengono fatti da un giornale possono servire
Servire alla ad altre realtà editoriali ma io credo che dentro la piccola editoria questo tipo di discorso
Debba essere debba debba cominciare a farsi perché altrimenti ogni singola entità editoriali piccola
Combatte
Con le proprie forze che sono forse assolutamente piccole la propria piccola battaglia e
La realtà mi pare ci dice che purtroppo sono battaglie con qualche successo difficile successo oggi difficile successo magari domani la situazione di Thuram può cambiare ma se non si crea un filo
Unitario per e e dentro questo filo unitario dietro questa unità si riescono a portare avanti delle battaglie che riescono a essere battaglie di tutti di quindi di una parte del del della piccola editoria allora
Ecco se riuscissimo a mettere in moto questo tipo di di impegno io credo che un altro passo avanti
Sarà stato fatto
Come proprietà abbiamo ne abbiamo discusso a lungo ma io credo che accanto a questo tipo di considerazione civile debba nascere all'interno dei giornalisti anche il senso di battaglie unitarie proprio a livello di Mutuo Soccorso e di professionalità
Grazie alle coste paura a Paese Sera io chiamo la S che l'ultimo intervento anche L'Unità i colleghi dell'Unità stanno studiando qualcosa per cui a riguardo il loro futuro
Ho non dimentichiamo che evidentemente l'unità a un editore politico che il PDS
Io ero venuto anch'io saputo per sentire mi sembra che sia stata un'iniziativa molto opportuno interessante anche soprattutto per l'occasione che ci ha dato di avere delle informazioni su altre iniziative diciamo che già sono nate
Con fortuna purtroppo qualche volta senza fortuna basate su elementi di partecipazione da parte di giornalisti lettori
Dunque noi naturalmente alcuni di noi stanno cominciando a porsi il problema se possa essere appunto opportuno per il futuro del nostro giornale studiare forme di questo tipo quindi siamo in una fase assolutamente preliminare e appunto a me interessava un po'raccogliere delle informazioni
Quello che volevo dire lo dico sotto forma soprattutto diciamo di domanda di sollecitazione rivolto al sindacato agli altri soggetti che sono qui presenti
Riguarda molto Lek alcune delle questioni che sono state sollevate che che si riferiscono diciamo al quadro normativo al quadro di mercato in cui iniziative di questo tipo possono avvenire e anche è una domanda che invece rivolgo prima di tutto a me stesso e poi a tutti noi sul sull'interesse vero sul significato vero che può avvenire da parte di soggetti che normalmente non partecipano diciamo alle forme proprietarie come giornalisti o lettori
Possono cadere
E qua diciamo io ho qualche perplessità e qualche dubbio nel senso che come mi sembra dicesse già prima sullo la discussione oscilla un po'tra concezioni che anche forme legislative enorme che tendono a aiutare e sostenere diciamo esperienze che in qualche modo per definizione sono fuori mercato tra virgolette oppure il tutto un ragionamento che porta che fatto fa
Basato sull'idea che impresa giornalistiche imprese di formazione possano stare sul sul mercato guadagnandoci
Io penso che la situazione sia un po'più complicata diciamo di questi due estremi perché penso che le imprese di formazione sono imprese di natura molto particolare cioè è vero che la merce che noi vendiamo è una merce assolutamente
Particolare
E e non è nemmeno la stessa merce cioè probabilmente ma lo dico così avendo ascoltato anche l'intervento
Del collega della del gruppo avete probabilmente ci sono delle iniziative editoriali e che hanno obiettivi mirati che si rivolgono a pubblici particolari eccetera pubblici di un certo tipo per cui è abbastanza facile ragionare in termini di mercato cioè pensare ad impresa che guadagno e quindi poi le dividere distribuiscono anche degli utili entro certi limiti
Ci sono imprese di informazione che per perché era che per propria natura diciamo non hanno secondo me una finalità prevalente di mercato cioè non hanno la finalità prevalente di fare degli utili diciamo hanno la finalità prevalente di mettere in circolazione
Presidente delle idee di offrire dei servizi a pubblici che hanno motivazioni non di natura commerciale o mercatisti tra diciamo ma la politica sociale e culturale
E questo lo dico perché mi pare che il punto più interessante sia appunto come si ragiona nella modifica del quadro
Legislativo c'è una grande discussione sulla natura dell'intervento pubblico
Io ricordo di aver letto già alcuni anni fa un bel libro di Mario Deaglio che certo non può essere considerato diciamo uno che non ha a cuore la la trasparenza e le regole del mercato la logica del mercato e discutendo appunto di cosa assenso che in un sistema capitalistico un sistema di mercato sia in qualche modo incentivato assistito tutelato da forme di intervento pubblico ben lui metteva l'informazione che soprattutto diciamo l'informazione che è rivolta alla non dico tutela no con gara alla presenza all'esistenza diciamo di minoranze come una delle forme che a probabilmente molto più titolo di altre ha da dire del sostegno pubblico
Naturalmente a me non piace l'idea che ci siano iniziative che vengono tutelate perché sono diciamo delle minoranze da proteggere no io faccio un discorso un po'diverso penso che così come è successo tradizionalmente questo lo dicevo anche in occasione della discussione che c'è stata proprio qui con pochi giorni fa sulla vicina di Italia Radio e poi punto cosa può riguardare in qualche misura anche l'esistenza di un grande giornale politico come quelli in cui lavoro
Diciamo tradizionalmente soggetti politici forti
Come per esempio appunto la borghesia un secolo e mezzo fa si è data degli strumenti di intervento politico di natura informativa finanziando l'intera vita sostanzialmente perché aveva un in aveva un interesse dicendo
Ora una forma di sottoscrizione anche una forma di azionariato diffuso come quella che ci è stata illustrata guida Fracassi o le forme che tradizionalmente ha avuto anche gli unitari sottoscrizione popolare eccetera eccetera sono diciamo tutte forme in cui della gente tira fuori dei quattrini
Perché interessata diciamo a sostenere un'impresa che pensa che gli sia utile non perché c'è un ritorno economico di somma perché c'è una forma di tutela politica sociale
E culturale
Io penso che questa diciamo è un'ipotesi che butto lì che e quando sento che c'è un discorso che riguarda la trasformazione da che il cambiamento delle leggi esistenti
Qui piccolo inciso piccolo particolare mi consenta anche l'amico e compagno di Chiara io starei un po'attento diciamo a scagliarmi
So che l'argomento non è popolare diciamo al fatto che bisogna eliminare tout cour le ultime forme rimaste
Di sostegno diciamo un pubblico il finanziamento della politica non dimentichiamo che noi stiamo in una situazione in cui le le vecchie forme di finanziamento pubblico
Se non sbaglio sono abrogate quindi non esiste più alcuna forma pubblica di finanziamento alla politica
In una situazione politica in cui un grande imprenditore monopolista dell'informazione è andato al governo
Francamente io credo che ogni persona che ha a cuore il pluralismo e la democrazia questo problema se lo debba porre ciò io vedo fra una relazione su ho capito che forse non va bene che si diano soldi i giornali di partito però prima di modificare questa norma
Francamente sarei preoccupato che si trovino delle norme che in altre forme non so quali però garantiscano
Forme trasparenti di finanziamento pubblico battuta alla politica le associazioni a tutte le forme quindi questo
Ci tenevo a dirlo dopodiché veri mi chiedo se la le le innovazioni che possono essere portate alle attuare forme di finanziamento pubblico al all'editoria non possano diciamo in questo sono più d'accordo con alcune cose che diceva
Dichiara
Non possono tenere conto appunto della natura delle delle iniziative
D'impresa che opera nel campo dell'informazione cioè io penso che ci possa essere una distinzione tra in prese che ha si mettono nel settore dell'editoria per fini di lucro sostanzialmente e intrise che ci si mettano per altri fini
E che quindi si danno anche uno Statuto d'impresa
Che garantisce in termini di trasparenza di partecipazione dei giornalisti dei lettori cioè dei Fori dei di coloro che quali producono questo tipo di merce particolare che di coloro i quali ne fruiscono che si responsabilizzano quindi danno delle garanzie
Di trasparenza magari dentro anche un'articolazione societaria in cui forse bisogna definire anche le funzioni perché io penso che giornalisti e lettori possono partecipare ad una società che comprende anche altri soggetti diciamo
Perché hanno interesse presente ad esercitare un controllo sulla linea politica editoriale
Altri soggetti che partecipano alla stessa società avranno delle competenze per poi garantire che questa cosa sta in piedi anche da un punto di vista del suo rapporto col mercato perché naturalmente è un'impresa di formazione sta in piedi se e diciamo ci sono delle delle cioè di un servizio da dare a qualcuno ci sono dei soggetti interessati l'esperienza della voce per quanto capivo
Dal collega che mi riferiva si regge perché ci sono degli interessi diciamo che di natura particolare che la sostengono in questo caso si tratta di interessi economico sociali ci possono essere degli interessi prevalentemente sociali restando il fatto che quindi che un'impresa poi deve trovare il modo di stare sul mercato cioè di non operare convinta e ardita
Mi chiedo se il ruolo pubblico non può appunto pressione incentivato a sostenere un certo tipo di impresa e quindi ricchi che lì la domanda che faccio al sindacato S
Non è il caso di riprendere quel discorso appunto che alcuni fra anni fa era stato gettato lì cioè sul
Quali deve essere o può essere lo Statuto d'impresa dell'impresa di informazione che essi non sia questo un modo per usufruire continuare a usufruire anche quello che io definirei diciamo la possibilità di un vantaggio competitivo incentivato di forme pubbliche trasparenti perché al quei certi tipi di impresa abbiano questo può essere un meccanismo diciamo che acidità iniziativi bellezze delle quali sino altrimenti anche difficile capire bene senso
Grazie all'Ohio esso aglio in apertura avevo citato quel convegno che tre anni fa si fece in questa sala sullo Statuto d'impresa
Perché questo evidentemente l'altro tema è il tema che in questi anni e questa è la strada che abbiamo cercato di proseguire
Abbiamo fatto un'esplorazione abbastanza lunga abbastanza dettagliata io chiederei Giorgio Santerini segretario les femmes di concluderla prima che questo operaio ci subito il tetto della sala
Più io ho chiesto che
Sì si fermi non non so se riuscirò a convincerlo mi pare di no ma
C'è ci abbiamo provato io vorrei dire subito che sono d'accordo sulla cosa che per me e centrale di tutti questi ragionamenti così diversificati che ha detto la dottoressa Muolo
Ovvero che contrari
Può sembrare una banalità e invece nel mio ragionamento cercherò
Di di di di dimostrare il contrario conta
La proprietà
Conta avere la maggioranza
Conta essere maggioranza conta l'investimento
Vorrei partire da questo tipo di premessa
Perché qualcuno ha detto
Che c'è una voglia anche da parte dei lettori da parte dell'economia diffusa
Di esserci
Non basta esserci questa voglia sicuramente c'è l'esperienza della voce lo dimostra altri fatti lo dimostrano è un fatto rilevante rilevante
Ma occorre esserci con il capitale di rischio
Con un investimento accertato dentro il quale ci sia una proposta un Progetto l'impresa
E quindi la questione del TFR è rilevantissimo
Per quanto molto difficile dal punto di vista di una prospettiva economica
Della dell'editoria
Che ci sarà che sarà costruita se non solo le regole delle quali poi parlerò cambieranno ma cambierà un costume
Un modo di essere io ho tentato e sono stato sconfitto
Un'operazione trasparente naturalmente pubblica di proprietà diffusa al giorno
Lo perduta non lo dico in termini personali evidentemente ancor prima di iniziarla perché la dissuasione gelida che ho percepito rispetto a una proposta che ho fatto pubblicamente
Di proprietà diffusa come ipotesi di percorso per il giorno partendo ovviamente dal TFR
Perché il ragionamento che faccio in questa sala lo faccio in qualsiasi sede bisogna mettersi in questione economicamente bisogna andare oltre la letteratura non mi interessa che i giornalisti abbiano le mani bucate
Coloro i quali non ce le hanno e quindi sono i risparmiatori di cui parlare chiara prima perché non c'è scritto risparmiatori ha ragione però io parlo di risparmiatori ed investimenti disponibili coloro i quali
Rita che suo padre gli anni gli ha lasciato ben di più del TFR quindi non parlo di cose
Impossibili o di cose non verificato di cose non avvenuto dobbiamo andare oltre la letteratura
Le mani bucate della Shammah i piani le lasciamo i libri possono essere un argomento anche di grande fascino ma le mani bucate non sono l'argomento del quale dal quale possiamo partire
Vorrei anche aggiungere rapidamente e poi arrivo a quello che diceva prima il presidente che nei nostri obiettivi nelle nostre ambizioni poi il tempo dirà se riusciremo a colpire gli obiettivi ma certamente li proponiamo
Faccio un passaggio per poi arrivare alla legge di sistema
Alla proposta di legge di sistema evidentemente
è il passaggio è che
Io sono stato sconfitto sul TFR per quanto riguarda il giorno se Montanelli e credo che dobbiamo dirci queste cose quindi un leader un giornalista leader e in quanto leader credibile anche come impresario avesse fatto la proposta
Che io ho formulato e che ha trovato gelida risposta egli sarebbe stato sicuramente molto più credibile di me
Poi le cose sono andate in un'altra maniera Montanelli si è dedicato al percorso che è poi arrivato alla voce
E però come non vedere
Che in contraddizione mi dispiace che l'avvocato dico lei se ne sia andato ma non importa
Come non vedere che nel panorama frastagliato
Della editoria dell'informazione esistono cinque esempi rilevanti
I quali dimostrano che i leader dei giornali che adesso citerò
Sono elementi propulsivi
Anche da un punto di vista economico non solo da un punto di vista giornalistico quindi sono imprenditori i quali segnalano che il quadro di stagnazione statistica
Del quale parla di singole a quanto meno un elemento di contraddizione
Rispetto alla quale ancora però ogni mia Energia anche per quanto riguarda il futuro contratto che centra poi con tutte le cose di cui stiamo parlando e cinque esempi sono il manifesto
Pintor
L'avete detto voi riempie la sala dei suoi possibili azionisti perché è un leader
L'indipendente nella fase costruita dalla da Feltri è continuata in qualche maniera successivamente
E il giornale di unità
Il giornale dopo Montanelli autorizzare
Che fare
Non ha perduto e quindi non perdendo vince qualche cosa si realizza sul mercato la voce l'avete detto stamattina lo dicono i numeri è il giornale di un leader e in una forma diversa anche L'Unità
Cerca una strada non soltanto
Tita che vada in qualche maniera oltre una misura vetustà di giornale strettamente di partito
Ora è vero che il mercato è in parte stagnante le sei sei milioni settecentoventotto più una più due meno tre delle copie e quello che è
Ed è vero che il mercato è un riferimento importantissimo e tuttavia dentro questo mercato lini
Si attiva dei giornalisti leader che ho citato dimostra in dica anche attraverso i numeri anche attraverso i bilanci che il cambiamento il cambiamento è possibile
E allora ecco il terzo e ultimo elemento
La legge di sistema
Be può sembrare una bestemmia dirla oggi alla fine del maggio novantaquattro e perché
Una persona che tutti quanti sappiamo chi è a IVA tipizzato Palazzo Chigi
Arrivando su una filosofia già diffusa una filosofia Poli dica materializzati da altri di una esteri
Sa
Politica delle privatizzazioni non è detto che il Cavaliere compirà in maniera unilaterale non lo sa nessuno un percorso assoluto di assoluta celebrarsi una delle regole del mercato dentro una logica estremizzato delle privatizzazioni noi nella nostra modestia nella nostra assoluta certezza delle dimensioni piccole rappresentiamo intendiamo affrontare
Non userò gli stereotipi dei dati e dei Golia ma in qualche
Ogni era per tutte le cose che avete detto e per un'infinità di altre cose che si realizzano dentro il mondo dell'informazione noi proveremo
Proveremo
Tanto premettendo che la quattrocentosedici prima di buttarla dalla finestra dobbiamo averne una alternativa migliore e che finché non ce n'è una migliore è un delitto politico buttarla perché
Noi Mussi compiono errori di questo genere quindi se ce ne sarà una migliore ci sarà se ci sarà sarà una invece peggiore la contrasteremo se non ci sarà nulla diremo che in nome del pluralismo il tuo le cose che ben sappiamo c'avevo
Ore una migliore però il vuoto legislativo no noi però
Non possiamo mica fare marcia la quattrocentosedici virgola duecentoventicinque la Mammì e dispersa nelle nuvole il referendum va noi non possiamo mica essere così mio ti se vogliamo rappresentare una categoria se vogliamo rappresentare anche di interessi dei lettori cosa per nulla facile mica possiamo immaginare che andiamo a cercare di razionalizzare quelli
Questi menti in gran parte a pioggia di cui parlava il rappresentante del PDS che sono più di mille miliardi perché Lugli acqua sbagliati ma se mettete insieme quattrocento miliardi da una parte i cento dalla sono più di mille miliardi l'anno
Non è che possiamo pensare di seguire solo una parte di questa strada e non capire che invece la Mammì c'entra con tutto il contesto per i problemi di cui parliamo e quindi
La legge di sistema vedremo il governo Berlusconi che col ci dirà ci metterà alla porta non vorrà discutere abrogherà hanno con un colpo di penna la quattrocentosedici non lo so certamente noi dobbiamo costruire una proposta
Non limita al sistema radio tre di vivo che pura la rilevanza che ha perché se noi già con le difficoltà che esistano pensiamo di colpire divisi siamo dei deliranti aspiranti AGCI nove quindi dobbiamo avere la forza la possibilità la strada di portare avanti una proposta unità che riguarda tutto il sistema delle Mazzone dentro la quale ci sono incastrati contenuti modificati dalla quattrocentosedici della duecentocinquanta e della legge Mammì
Anche perché e finisco
Noi
Che siamo così incerti parlo per me
Ma non preoccupati più di quanto taluni fatti non ci
Non ci indichino noi dobbiamo anche tener conto che al di là del mutamento politico che è avvenuto il cambiamento che esiste va ben al di là
Dei quadri politici pur rilevantissimo voi pensate che stanno nascendo mi permetterò di parlare dello spot della pubblicità e del cambiamento del mercato pubblicitario
Perché il un voto non decide tutto e il mercato a regole così Composite così contraddittorie così di
Bici da immaginare che cambiamento avviene anche su molti strati diversificati voi pensate che stanno nascendo in tutta Europa i mercati
I supermercati scusatemi senza ma
Le merci escono dal veicolo dello sport
E si propongono a prezzi tutte le merci e si propongono apprezzi ultra concorrenziali rispetto alle merci
Marcante targate pubblicizza lo spot dal punto di vista della prospettiva a grandi problemi perché se è vero che il consumismo
E così universale così travolgente così mutante è impensabile che la moda dello sport non debba soggiacere alle crudeli Raikkonen dell'antico
E allora il mercato dalla pubblicità sta già cambiando e il mercato dell'editoria può introdursi in maniera diversa in questo cambiamento vero e concreto del mercato della pubblicità quale pluralismo e mi fermerò qui senza tediarvi oltre
Quale pluralismo
Non un pluralismo di assistenza
Se una testata si è consumata nei percorsi della legge editoria vuole deve rinnovarsi
Un quotidiano può anche diventare un settimanale bisogna uscire da molti schemi da molti schemi occorre perché vedete vi ho citato il mio successo recente sul Giorno invece Brescia oggi non dar ragione a nei ma dar ragione a un processo che dimostra che anche passando attraverso
Percorsi molto complesse e difficili la cooperativa si può può si può poi realizzare un capitale Brescia oggi è partito da zero lire e in un percorso di oltre quindici anni ha realizzato rispetto al suo punto di partenza un'ingente capitale di quella cooperativa ha usufruito come soggetto primario allora
Si può
Cambiare si può entrare in una dimensione diversa la proprietà diffusa può e deve a mio parere entrare con regole diverse dentro la legge di sistema della quale andiamo e misureremo quindi quale pluralismo sarà possibile lo misureremo solo nel confronto col Governo passando di lì intervenendo con grande chiarezza e pesantezza su quei mille miliardi di cui ho parlato e Inter dopo le nostre ragioni se sapremo sostenerle se avremo la capacità e la forza di sostenerle in un confronto con un governo che quello che tutti quanti noi sappiamo non è un governo non è un governo
Della letteratura
I sostegni qui ecco finisco così il sostegno quindi da parte del Governo alle iniziative che rispondono alle esigenze il pluralismo sì
Però con delle risposte ogni anno
Non con i finanziamenti a pioggia con i servizi sì conto
Ma tanto tutto perché noi non possiamo immaginare
Di
Richiedere o di formulare richieste le quali non è in Torino nella logica dell'epoca nella quale dichiara che un'epoca nella quale l'impresa ha più Riley ha più rilievo e più rilevanza ed è un modello centrale rispetto al quale non esistono
Deviazioni deviazioni possibili ecco perché gli investimenti
Il mettere a rischio il proprio TFR Re il partecipare con il peso economico alle iniziative per esempio di una proprietà diffusa in anzitutto da parte dei giornalisti è un percorso assolutamente necessario bisogna rischiare non ci si può non si può essere assistiti bisogna mettersi in questione per cambiare parzialmente alcune ecco
Forse alcune cose che sono assolutamente sbagliate fuori da ogni logica di equità non solo del mercato ma anche dell'intera dell'intera società non possiamo essere più prigionieri da
Passa ecco finisco così nel senso che vedete io non lo so se un giorno non so quale alla famiglia Ferruzzi faccio questo esempio e chiudo
Il Messaggero darà darà Red ma se questo accadrà e potrà accadere la famiglia Ferruzzi state tranquilli che non lo prenderà sagge non lo prenderà assolutamente perché se un investimento e redditivo anche un giornale colori quali detengono la proprietà ai dividendi ci tengono e quindi il Messaggero in questo senso è un esempio fra tutti evidentemente non può non può fare eccezione noi proveremo
Ci confronteremo con la serietà che sapremo costruire su tutto però il sistema dell'informazione con questo governo e rispetto a questo obiettivo credo che misureremo poi la capacità di realizzare anche successi parziali in certe circostanze in certe epoche anche alcuni successi parziali possono bastare vi ringrazio
Grazie a tutti ci vediamo presto rivederci