La nota antiproibizionista

Il tribunale di Arezzo assolto Walter De Benedetto l'uomo che ha quarantanove anni e da circa trenta soffre gravemente di artrite reumatoide era finito sotto processo probabilmente lo ricorderete per avere coltivato alcune piante di cannabis
Per sopperire alla prescrizione insufficiente di farmaci cala meno e di da parte del servizio sanitario
Non volendo ricorrere al mercato illegale aveva deciso di fare da sé la legge però non lo consente a seguito di una soffiata ritorni guai
Martedì ventisette la vicenda si è conclusa positivamente Walter è stato assolto il fatto non sussiste
Dal tetto di Arezzo a mio giudizio è molto importante per tre motivi il prematuramente per Walter
Il secondo perché riconosce che la coltivazione era per uso personale per ragioni terapeutiche e il terzo al perché la decisione dei giudici
Va oltre la sentenza del dicembre del due mila diciannove con cui le sezioni unite penali della Corte di Cassazione
Avevano aperto la non rilevanza penale della piccola coltivazione domestica perché essendo finalizzato all'uso personale non lede il bene tutelato dalla norma c'è la salute collettiva le sezioni unite della Cassazione facevano riferimento a un piccolo quantitativo ma Walter De Benedetto avere coltivazioni in quindici piante in avanzato stato di maturazione e circa ottocento grammi di crescente identificazione
L'elevata quantità tuttavia era giustificata dall'esigenza di lenire gravi dolori provocati dalla sua malattia
Quindi il reato deve essere giudicato non soltanto per la quantità in sé ma per la sua finalità
Walter De Benedetto è stato assolto appunto dicevo perché il fatto non sussiste dobbiamo ovviamente attendere le motivazioni ma la sentenza etica che la cura viene prima del divieto
è molto importante poiché Walter abbia deciso non solo di rendere pubblico il suo caso mai farne un caso politico sono tanti troppi cittadini malati che non riescono ad accedere ai farmaci cannabinoidi che pure in Italia sono autorizzati dal due mila sette
Walter si è rivolto anche al presidente della Repubblica Mattarella ed è stato sostenuto in questi mesi da associazioni a migliaia di cittadini che hanno sottoscritto un appello a suo favore anche da un digiuno collettivo
Anche la Procura di Arezzo nell'udienza del ventisette aprile ha chiesto la sua soluzione dopo che prima battuta invece si era opposto alla richiesta di archiviazione avanzata dai suoi legali gli avvocati Claudio Miglio e Lorenzo Simonetti
Ora la perdita non risolve però le questioni che stanno a monte
Della vicenda il servizio sanitario adesso deve garantire all'altro una fornitura di guarda dei farmaci cannabinoidi di cui ha bisogno poiché i tanti troppi cittadini che non riescono ad accedere a questi farmaci hanno il diritto di ricevere delle risposte
E a Magistratura ancora una volta ha riempito un vuoto lasciato dalla politica il problema è sempre tutto politico
I farmaci cannabinoidi sono autorizzati da quattordici anni la normativa nazionale affidata alle regioni che però non legiferato in maniera difforme o ma in quei casi non hanno fatto ha fatto per niente
Importante l'importazione dall'estero è insufficiente la produzione nazionale affidata al solo Istituto chimico farmaceutico militare di Firenze in base all'accordo tra i ministeri della Salute la difesa è limitata
Troppi malati non riescono ad accedere a questi farmaci troppi cittadini non vedono rispettato il proprio diritto alla salute
Pure riconosciuto dalla nostra Costituzione
Perché impedire all'industria farmaceutica nazionale di produrre farmaci cannabinoidi perché non permettere ai privati di coltivare canapa da fornire alle case farmaceutiche
La politica deve assumersi le sue responsabilità la legge sugli stupefacenti è vecchia di più di trent'anni
E come gli atti precedenti avevano previsto già all'epoca della sua approvazione è completamente fallita e non è riuscita a raggiungere nessuno degli scopi che i suoi promotori si erano prefissi e magari avevano spacciato invece l'opinione pubblica grazie anche UA un'informazione drogata dall'ideologia della guerra la droga
Ma la guerra la droga è fallita ed è ora di farla finita in molti Paesi del mondo sono state avviate riforme delle leggi delle sostanze
I cittadini che fanno uso di sostanze illegali sono milioni e rischiano anche di fare le stelle una giurisprudenza incerta ondivaga
Le carceri sono pieni i tossicodipendenti i piccoli spacciatori di organizzazioni criminali sono sempre più ricche più potenti più pervasive
Chi perde la legge attuale però anzi magari chi richiede un suo inasprimento non spiega mai perché di tutto questo perché la questa legge che o in vigore fallita
Ancora un'ultima cosa prima prima di chiudere la vicenda processuale di Walter De Benedetto si è chiuso nel migliore dei modi ora però resta il caso dell'amico Marco che per averlo aiutato ad innaffiare le piante è stato condannato in primo grado a un anno e due mesi
Perché il tribunale e in questo caso non ha creduto alla finalità terapeutica Carla causa dell'elevata quantità di sostanza
Ora non va lasciato solo ad Arezzo come a Berlino c'è stato un giudice per Walter ora speriamo che ci sia un giudice anche per Marco