Rassegna delle riviste di politica e storia

Torniamo anche questa settimana questo appuntamento per parlarvi di storia per parlarvi del tema della disco sezione sulla storia che è in corso in questo Periodo come abbiamo più volte segnato e anche a parlarvi di come la storia si interseca con la politica lo facciamo grazie ad alcune segnalazioni tratte
Dalle riviste che si occupano di questi argomenti anche dai quotidiani partiamo questa settimana dal mondo operaio che abbiamo già parlato della scomparsa di Luigi Covatta che è stato l'animatore dalla due mila nove in poi
Di questa rivista al mensile rivista mensile fondata da Pietro Nenni è stato l'anima Luigi Covatta di questa iniziativa di cui vi diamo dato conto tante volte in questa rubrica molte volte usiamo Mondo operaio prese a parlarmi di questi argomenti il numero che in libreria in questi giorni in queste settimane il numero di aprile due mila ventuno numero quattro e partiamo da un editoriale che ha questo titolo per e Gigi firmato dalla redazione di Mondo operaio se n'è andato il nostro direttore scrive Mondoperaio questa la notizia voluta oltre che atroce ma bassa fa venire in mente nell'istante tante altre cose perché di mondo operaio Luigi Covatta non è stato soltanto direttore dal due mila e nove la rifondata
Dopo che la voragine apertasi nella vita politica dopo il mille novecentonovantatré aveva cancellato i grandi partiti della Repubblica aveva distrutto le condizioni stesse
Di quello che era stato il dibattito politico nel primo mezzo secolo di vita della democrazia italiana
Con la sua dedizione la sua generosità peraltro così rigorosa e gli aveva dispiegato un immenso impegno per riproporre l'esistenza stessa di una riflessione politica
E di un discorso che e le il che le effimere forme della cosiddetta Seconda Repubblica rendevano impossibile questo è il l'apertura l'incipit di questo editoriale per e Gigi più avanti e nella sua assenza di pregiudizi Gigi esprimeva il meglio del riferì del riformismo socialista formatosi
Con quello scongelamento dei blocchi non solo geopolitici ma mentali che era nell'aria del mondo da almeno dieci anni prima
Della caduta del muro di Berlino e questo meglio non era imbalsamato nei ricordi di una stagione Mammano più lontano non poteva esserlo perché lo vietava la sua ansia di ricercare soluzioni per il presente e per il futuro casomai c'era in lui la fiducia che l'esperienza lo aiutasse a decifrare quanto stava accadendo in un sistema politico sempre più sfilacciato
In un ambiente sociale difficile da per capire questi alcuni passaggi editoriale
Molto
Interessante pieno di ricordi di riferimenti a questa esperienza che e naturalmente prosegue con ricchezza EP vogliamo segnalare appunto anche iniziativa questo numero le immagini di questo numero perché queste riviste hanno la bellezza anche nella loro impaginazione hanno una allora o loro originalità e questo numero l'immagine di questo numero ne scrive Bruno Pellegrino la fine del del numero di Mondoperaio
Milano i socialisti Mondoperaio questo numero illustra con immagini di alcune donne e uomini che hanno dato idee passioni impegno
Concretezza operosa questa lunga storia dalla Milano post risorgimentale una città che si ridisegna si sviluppa sviluppa le sue potenzialità imprenditoriali e finanziarie tecniche culturali matura una diffusa pratica filantropica laica di carattere politico sociale il terreno
Di cultura del nascente socialismo democratico e riformista Milano
Fa i conti anche con vecchie e nuove povertà malattie sociali non c'è angolo anche più recondito
Del dolore che non venga esplorato dal quale non si trovi privilegi privatistica venti a dare sollievo che rimedio e e poi con l'occasione appunto terrà conto di questa immagine che trovate all'interno di tutto questo numero il numero quattro di mondo operaio anche alcuni passaggi tratti storici la fondazione delle società umanitarie alla fine dell'Ottocento dell'Ottocento
Ammirato
Filippo Turati che fonda nel mille ottocentonovantuno la critica sociale un riferimento nella storia del socialismo democratico e graduali vista italiano e poi ancora altre altre note storici storiche tolto il ventennio fascista per quasi tutto il Novecento i sindaci che si succedono alla guida di questa città
Sono tutti espressione di questa area sociale socialista e socialdemocratica si ripercorre tutto la storia di questo successo politico questa condivisione con la cittadinanza del progetto politico di cui si sta parlando voi si ricorda anche il fronte le istituzioni culturali Teatro della Scala che risorge dalle macerie
Della seconda guerra mondiale per volontà di due socialisti tenace il sindaco Greppi del sovrintendente Ghiringhelli undici maggio del quarantasei
Tuo Toscanini torna in Italia di antico sentimento socialista torna dagli Stati Uniti per dirigere il concerto inaugurare e si parla appunto anche della del creato della Scala a parlare di queste storie di queste immagini Bruno Pellegrino pagina novantuno del numero quattro di Mondo operaio di cui richiamo parlando c'è anche una segnalazione
Un'altra segnalazione che vi vogliamo fare da questa rivista Cesare Pinelli a pagina ottantuno
Parla di Roberto Villetti gli ascoltatori di Vicarello o ricorderanno legato alla stagione dell'iniziativa Rosa nel Pugno qui si ricordano iscritti di Roberto Villetti che sono stati raccolti
Alessandro Roncaglia ha raccolto un volume
In un volume più importanti scritti Roberto Villetti dal mille novecentoquarantaquattro al due mila e diciannove uno dei maggiori politici intellettuali socialisti del secondo dopoguerra scrive
Scrivere Pinelli Alessandro Roncaglia che gli è stato amico per tutta la vita li ha raccontati in diverse parti e nella immagine che accompagna questo articolo che ripropone appunto la riflessione di Roberto Villetti c'è un'immagine in cui c'è anche Marco Pannella ci sta
Ci sono ritratti ancora Luigi Covatta Bettino Craxi Pellegrino in una iniziativa Milano ventotto ventinove ottobre non c'è l'anno ma dovrebbe essere nella secondo metà negli anni ottanta un'iniziativa appunto con Pannella e Craxi ci fermiamo con le segnalazioni da Mondo operaio passiamo all'Almanacco repubblicano è stato pubblicato l'almanacco o repubblicano per il due mila venti è stato pubblicato nelle settimane scorse
Pubblicazione annuale di cui abbiamo parlato abbiamo intervistato abbiamo sentito Mauro cachet okay il dal curatore
Di questo almanacco repubblicano il titolo è questo valori umani ed economia ci sono davvero molti interventi interessanti di cui li abbiamo già ha fatto cenno
Valori umani ed economia Corrado De Rinaldis
Michele Follini che pure sentiremo un'altra economia è possibile cercheremo di capire quali sono queste idee non vi leggiamo un passaggio
In un altro articolo che trovate a pagina quarantasette di questo almanacco repubblicano Oliviero Widmer Valbonesi valori umani in economia e rileggiamo qualche passaggio
Di questo articolo per cercare di capire qual è la traiettoria perché si è scelta in questo almanacco repubblicano per parlare parlare di valori umani
In economia un tema complesso spiega Valbonesi che meriterebbe ben più parve più spazio per essere trattato che in un articolo al di là di la disputa ideologica mercato liberismo statalismo
E livellamenti livellamento operai istigò mi limiterò quadra il problema politicamente nell'opera della globalizzazione e nell'ottica di una repubblica democratica come la nostra Italia è una Repubblica fondata sul lavoro
Recita l'articolo uno della Costituzione Ugo la Malfa il Partito d'Azione
Avrebbe voluto la dizione in Italia è una Repubblica fondata sulla libertà perché l'elemento fondante della Repubblica non possono essere che valori lavoro di per il lavoro non è di per sé un valore ma lo strumento attraverso cui le persone acquisiscono un ruolo sociale soprattutto la libertà dal bisogno quindi la condizione di autonomia che la dipendenza da politiche assistenziali non garantisce tuttavia la componente comunista che intendeva il lavoro operaio come l'unico possibile fino a pensare a Roma
Dittatura del proletariato e i cattolici che si riconoscevano nella dottrina sociale della Chiesa raggiunsero un accordo per la prima ipotesi Ugo la Malfa
Aveva capito fin dal quarantasette al mille novecentoquarantasei quando militava ancora nel Partito d'azione che le la società democratica di industriale avrebbe reso
Molto più complessa la composizione sociale del Paese e che lo schema di classe sarebbe stato incapace di garantire condizioni di rappresentanza uguaglianza e giustizia sociale
A questi soggetti per cui fin da allora
Studio ed elaborò proposte per garantire che lo sviluppo economico garantisse valori di libertà di giustizia sociale e di protagonismo suo sociale a tutte le espressioni economiche e sociali del Bel Paese e gli dice
Chiamate le posizioni di operai e lavoratori che non siano dell'industria chiamate le posizioni dei contadini che non siano braccianti chiama le posizioni di piccola borghesia di medio-borghese chiama dell'intellettuale chiamatele come volete
Ma voi avete un enorme estensione di interessi italiani che Perrault un l'altro e che dal punto di vista classista non sono definiti
Ma che nel loro complesso rappresenta una possono rappresentare l'orientamento politico fondamentale della società italiana queste le con le conclusioni quarantasei che poi vengono giudicate
Molto anche preveggenti da chi scrive l'autore più avanti saltiamo perché viene pezze Benso
Molto interessante in quel patto sociale quel bene comune quel senso del dovere come presupposto per la realizzazione dei diritti aveva contraddistinto l'insegnamento mazziniano leggiamo sulla Marco repubblicano una sintesi di capitale e lavoro nelle stesse mani diventa una visione la mafia ma il ruolo sociale dell'impresa la simpatia verso le forme di autogestione il ruolo del sindacato confederale e della Confindustria definire la politica di programmazione allora però il quarantasei la risposta di Confindustria ma anche del sindacato fu negativa rispetto a questa visione questa proposta in quanto lo scontro ideologico penalistico del sindacato conflittuale con i padroni trovava l'interfaccia in una Confindustria che voleva essere libera da vincoli di sfruttamento
E di riconoscimento di diritti eccessivi ai lavoratori questa sintesi sì rimanga anche a clima particolare naturalmente da questo punto di vista il nostro paese nell'immediato dopoguerra almanacco repubblicano per il due mila e venti valori umani ed economia molto interessante anche dal punto di vista dei riferimenti nella lettura del complesso storico politico dell'immediato dopoguerra e questa settimana abbiamo l'opportunità con i quotidiani farà un po'in bilancio sulla discussione
Sul venticinque aprile sulla liberazione del nostro paese vi leggiamo innanzitutto un contributo di Emilio Gentile storico autorevole autorevolissimo
Sulla numero dia il della Domenica del Sole ventiquattro Ore parlo del venticinque aprile scorso venticinque aprile giorno di tutti che segnò la rinascita dell'Italia la liberazione e per tutti scrive appunto
E scrive appunto Emilio Gentile a un giorno epocale che segnò la nascita dello Stato democratico dopo la dittatura la guerra civile tra fascisti e antifascisti la resistenza sicuro
All'intero popolo italiano il diritto di eleggere i propri governanti spiega con gli strumenti e le parole dello storico Emilio Gentile le senza di questa di questa ricorrenza leggiamo l'articolo abbiamo letto il titolo e il sottotitolo il mio gentile scrive il secondo anno consecutivo perché la festa della Liberazione coincide con uno stato di reclusione collettiva reso necessario dalla pandemia lo hanno deciso il Governo e il Parlamento i rappresentanti della sovranità popolare conquistata il venticinque aprile del mille novecentoquarantacinque
Dai partiti antifascisti per tutti italiani
Gli stessi partiti unanimi
Proclamarlo il venticinque aprile festa nazionale a celebrazione della totale liberazione del territorio italiano tra virgolette come si legge nel decreto firmato da Umberto secondo il ventidue aprile del mille novecentoquarantasei
E insieme parteciparono nel quarantasette alla festa della liberazione e poi nei sette decenni successivi venticinque aprile è stato una giornata di aspra contesa fra i partiti antifascisti che reciprocamente si accusavamo diversi tradito gli ideali della Resistenza
Situato a metà del novecento il venticinque aprile mille novecentoquarantacinque ha segnato una svolta epocale nella storia italiana spiega Emilio Gentile
Fu l'epilogo di una tragedia nazionale che iniziò con la Grande Guerra proseguì con la compulsione rivoluzionaria del biennio rosso
Poi con la guerra civile del fascismo squadrista contro tutti i partiti avversari soppressi per un ventennio dal regime totalitario e infine esplose
Dopo l'otto settembre del mille novecentoquarantatré in una nuova e più spietata guerra civile fra fascisti e antifascisti in un paese devastato dai furiosi combattimenti fra eserciti stranieri
L'antifascismo italiano ricordava nel mille novecentocinquantanove Leo Valiani uno dei canti della Resistenza storico di valore dice Guido Gentili a combattuto la dittatura totalitaria dal giorno stesso delle leggi eccezionali
Con lo stesso impegno con lo stesso spirito di sacrificio e nella misura del possibile con gli stessi metodi che la Resistenza impiegò più tardi al momento dell'occupazione tedesca chiuse le virgolette fortemente antagonisti durante un ventenne spiega Nicola Gentile pur lottando contro un nemico comune il nove settembre mille novecentoquarantatré giorno dopo l'armistizio partiti libertini antifascisti
Si allearono nel Comitato di Liberazione nazionale parteciparono alla guerra delle Nazioni Unite contro la Germania nazista e la repubblica fascista e nell'aprile del mille novecentoquarantacinque
Colleghi se insurrezioni di Genova Milano e Torino prima dell'arrivo degli alleati conquistarono definitivamente per il popolo italiano la libertà di decidere il proprio destino nonostante le polemiche sollevate dalla festa della Liberazione sin dal mille novecentoquarantadue
Nel mille novecentoquarantotto si può attribuire al venticinque aprile come simbolo della nuova sovranità popolare il giudizio espresso nel mille novecentocinquanta da Federico Chabod militante partigiano grande storico
Dice Emilio Gentile e cita un passaggio dicevo che viaggiando tra virgolette
Quel che resta come patrimonio comune della Resistenza e la lotta popolare per la libertà è un fatto storico che resterà nella storia di tali chiuse virgolette
Il popolo che lottò per la libertà era una minoranza di volontari uomini e donne civili e militari vecchi e giovani appartenenti a differenti cioè ceti sociali
A partiti diversi o a nessun partito disposti a sacrificare la vita per la libertà e la dignità dell'Italia questa minoranza chiede a tutti gli italiani
Anche ai propri Ghimici nella guerra civile e alle donne che mai l'ho e non ho avuto il diritto di scegliere con il metodo democratico i propri governanti il due giugno del mille novecentoquarantasei partiti della Resistenza ebbero il consenso di diciassette milioni cinquecentocinquanta mila cinquecentosessantasette lettori quasi l'ottanta per cento di coloro che votarono e insieme elaborarono il testo della costituzione della Repubblica Democratica entra in vigore il primo gennaio mille e novecento quarantotto
Da oltre un quarto di secolo i partiti del venticinque aprile sono scomparsi nuovi partiti sono sorti senza radici nella Resistenza indifferenti o polemici verso la festa della Liberazione legittimati a governare dal consenso degli elettori o del Parlamento la democrazia nata dalla liberazione tessuto molte traversie questi settantasei anni alcuni dei quali tormentati da atti terroristici da una nuova guerra civile e tuttavia ha già superato in oltre mezzo secolo la durata la durata del regime totalitario confermando la solidità delle sua radici e potrà mantenersi ancora vitale con la costante realizzazione dei principi e degli ideali della Costituzione
Da decenni spiega ancora Emilio Gentile la ricerca storica in Italia ha liberato la storia dalla lunga guerra civile tra fascismo e antifascismo da Mitologia apologetiche o denigratoria acquistando autorevolezza e influenza internazionali ha fatto luce sulla natura totalitaria del fascismo denunciata
Dagli antifascismo il fin dal mille novecentoventitré ha messo a nudo
Gli antagonismi fra gli antifascisti prima durante e dopo la Resistenza ha infranto il silenzio sugli eccidi commessi da partigiani o sedicenti tali non solo contro veri e presunti fascisti ma anche contro gli stessi antifascista
Da questa storiografia emerso però più evidente ancora spiega Emilio Gentile il significato epocale del venticinque aprile mille novecentoquarantacinque per comprendere basta leggere libri come Bilel già perché appunto Emilio Gentile ci dà gli strumenti per approfondire quanto sta dicendo resistenze post fascismo di Gian Enrico Rusconi il Mulino mille novecentonovantacinque la resistenza in Italia Storia e critica
Di Santo peli e Napoli due mila e quattro l'ombra della guerra il mille novecentoquarantacinque
L'Italia di Guido carenze Donzelli due mila sette l'estate che impara mo'sparare storia partigiana della costituzione di Giuseppe Philip Feltrinelli due mila e diciotto pure sarà sufficiente riflettere su una considerazione conclude Emilio Gentile
Se non ci fosse stato il venticinque aprile non avremmo avuto una Repubblica democratica non avremmo oggi una storiografia senza miti del fascismo e dell'antifascismo ma capaci di comprendere razionalmente chiesi meeting
Fanno parte della storia e ve l'abbiamo letto tutto perché nel suo classico stile molto sintetico molto asciutto Emilio Gentile storico davvero importante di questi ultimi decenni ha sintetizzato il significato delle venticinque aprile rimaniamo però su questo tema perché ci sono davvero molti
Contributi interessantissimi e allora vediamo su questo vediamo un articolo ancora del venticinque aprile sul domani e si tratta di un intervento di Alberto Cavaglion no storico Alberto Cavaglion il titolo e questo perché assenso ancora perché ha ancora senso spiegare la resistenza ai nostri figli leggendo l'articolo
Di spieghiamo di e che cosa si parla Alberto Cavaglion una che è uno storico scrive nel due mila e cinque quando pubblicai la prima edizione e del libero la resistenza spiega a mia figlia
Il dibattito sulla lotta partigiana procedeva per schieramenti
Lui Gigi e appunto
Spiega poi di che cosa si tratta Alberto Cavaglion
La necessità tra l'altro di andare oltre la retoriche richiamata nel sottotitolo e Cavaglion parla anche della necessità di lavorare su questo fronte Vincent diamo diamo però più avanti perché lo storico spiega anche l'opportunità di lavorare su strumenti diversi per esempio
Capire il senso della liberazione attraverso grandi narratori Beppe Fenoglio Italo Calvino ed altri spiega ancora ma occorre anche lavorare per esempio sull'uso delle categorie in questo lavoro o di ricostruzione storica vere e proprie nebulose per esempio spiega Cavaglion appaiono coppie di parole che sono andate per la maggiore in questi anni vere e proprie nebulose
Resistenza mancata Resistenza taciuta resistenza passiva resistenza disarmata
Resistenza legittimata o delegittimata lo lo stesso esercizio si può fare anche con anti fascismo antifascismo militante alti decine antifascismo difensivo anticipo fascismo esistenziale
Ma può darsi un antifascismo chi non sia resistenziali non sia esistenziale e la Resistenza è o non è
Appunto se non medica dia se non medita di attaccare l'avversario cioè cessa di essere se stesse poi spiega alcuni punti importanti anche la questione di lavorare sulle zone d'ombra naturalmente cosa che come ha detto Emilio Gentile è stata fatta poi cita un Diario Ordinario di Emanuele Artom
Prima di essere torturato e ucciso nel mille novecentoquarantaquattro
Nel suo diario Artom invitava a raccontare anche le cose sgradevoli perché scriveva abbia recitò tra virgolette tra qualche decennio una nuova retta retorica patriottarda o pseudonimi Perale
Non venga esaltare le formazioni dei purissimi eroi siamo quelli che siamo diceva Hartomo complesso di individui in parte disinteressati e in buona fede in parte arrivisti politici in parte soldati sbandati che temono la deportazione in Germania se Artom
Fosse stato ascoltato per esempio dice dice lo storico Cavaglion il caso Panza adesso non bello riassumiamo ma molti degli ascoltatori non ricordano sarebbe lavora evaporato al sole del venticinque aprile in un istante un'idea di resistenza che trae la sua forza dal disincanto dei con i maestri che cercano dentro se stessi la ragione della menzogna di cui sono stati vittime e quella che in futuro potrà essere più utile scrive sempre Artom
Il fascismo non è una tegola caduta ci per caso sulla testa
è un effetto della apoliticità
E quindi della immoralità del popolo italiano se non ci fascia facciamo una coscienza politica non sapremo governarci
è un popolo che non sa governare sì cade
Necessariamente sotto il dominio straniero o sotto una dittatura chiuse virgolette precisazione di atto e l'articolo di Alberto Cavaglion che parla appunto della necessità di spiegare la resistenza ai nostri ai nostri sì niente oblio ma ricordare tutto il titolo del articolo di Furio Colombo ve lo ricordiamo solamente
Sul fatto quotidiano del venticinque aprile le storie le storie di quelli che fecero l'Italia libera è il titolo dell'avvenire ancora del venticinque aprile un altro venticinque aprile senza manifestazioni di piazza ricorda all'avvenire
Ma poi i le diverse iniziative sentire anche di Liliana se che vengono ricordate poi ancora altre commemorazioni avvenimenti che si sono svolte on line resistenza il titolo della pagina
Della Repubblica del venticinque aprile alle origini di un nome nelle pagine del cultura a scriverla per primo questa parola ma senza la maiuscola maiuscola è stato Pietro Nenni
Scrive Giacomo o papi a diffonderla fu chance de Gaulle ormai solo dopo la Liberazione che diventa identitaria rientra ufficialmente nel vocabolario italiano
è un viaggio questo Di Giacomo Papi All'origine della parola che ha fatto la nostra storia e che in segreto ancora oggi continua all'influenza ci vi segnaliamo anche questo intervento che e ritrovate facilmente on line nella stessa nello stesso profondimento cui o la Repubblica un articolo di Umberto Gentiloni altro
Importante storico i documenti documenti diari dal fronte cita altri documenti su cui si sta lavorando interessante ancora per ricostruire il contesto della liberazione del nostro Paese
Dallo spacco il dallo sbarco in Sicilia la liberazione di Milano le voci dei bambini alla fine della guerra al lavoro presentato da Gentiloni una festa Kia tanti significati le forme di resistenza scrive nella metà di questo articolo
Le forme della Resistenza diffusa si declinano plurale coinvolgendo ambiti e contesti diversi il SIS il tessuto di una solidarietà diffusa le forme di collaborazione di accoglienza e dinamiche profonde del vissuto
Delle italiane e degli italiani in quelle settimane cruciali un mosaico di voce questo un po'il lavoro che Gentiloni presente e comportamenti che si manifesta in profili imprevedibili in un pubblico con scelte politiche consapevoli nei risvolti di una dimensione privata
Che lascia tracce preziose distanza di decenni la scrittura come scelta soggettiva per consegnarle alle pagine di un diario le impressioni più aggiornata di prima particolare di una svolta che prende le sembianze
Della storia che si muove è un volume appena uscito
Con diverse preziose pepite scrive Gentiloni miniera straordinaria di memoria che fa riferimento all'archivio Bihari istigò nazionale di Pieve Santo Stefano
Se verrà la guerre chi ci salverà lo sguardo dei bambini sulla guerra totale il Molino
Del due mila ventuno così presentato da Umberto Gentiloni e tra l'altro cita anche alcuni passaggi che però non abbiamo il tempo di segnalarmi ci sono molte altre cose di cui di diamo rapidamente solo segnalazioni perché il tempo stava finendo sul foglio chiudiamo col venticinque aprile andiamo però attualmente ancora sui temi che riguardano la storia
Sul foglio Giampiero Mughini sua rubrica parla di un libro sul diario dell'ex pupillo di Mussolini l'ultima notte di Ciano da erede dell'impero fascista vittima della sua furia drammatica notte scrive Giampiero Mughini
Sul foglio del ventisette aprile del
Nella drammatica notte tra il ventiquattro e venticinque luglio del quarantatré diciannove dei ventotto membri del Gran consiglio del fascismo toccassero da sotto i piedi di Benito Mussolini il piedistallo
Da cui dominava fin dal tre gennaio del mille novecento venticinque data molto più importante ha ragione a sottolinearla moving ogni particella della vita pubblica italiana
A dare sia all'ordine del giorno firmato al Presidente della Camera dei fasci e delle corporazioni Dino Grandi un dettato che invocava la fine del patto di alleanza cieca con Ignazi
E restituita al re Vittorio Emanuele terzo l'autorità di decidere su ricostruisce bene
Naturalmente come sempre il contesto Giampiero un Mughini insomma e poi segnala questo libro lo analizzano i dello segnaliamo solamente disegnano l'articolo sul foglio del ventisette aprile
Intelligente e ben costruito libero spiega Mughini Di Mauro Mazza diario dell'ultima notte la lepre edizioni due mila ventuno un libro dove la vicenda dell'ex pupillo del Duce e romanzata e appena un tantino dato del romanzo
Statuto né i fatti nudi e crudi che videro protagonista l'autore di quel di Ario mille novecentottantasette quarantatré dico la cui ricerca contratto curata da Renzo De Felice nel mille novecentottantuno dei maggiori documenti sulla storia italiana del novecento dice e Mourinho libere e importante di riferimento per capire quel contesto altri anniversari di questi giorni ventisei aprile del mille novecento ottantasei Cernobbio il la centrale atomica atomica patrimonio o dell'UNESCO punto di domanda trentacinque anni da più grave incidente nucleare
Della storia il look l'Ucraina ci scommette rischia il Corriere della Sera del ventisette aprile scorso ricordando appunto il disastro
Tragico del ventisei aprile mille novecentottantasei e su questo punto naturalmente per ricordare il più grave incidente nucleare
Della storia sulla Repubblica del ventotto aprile concetto vecchio parla di un librone di cui è autore edito da Chiarelettere l'ultimo compagno
Macaluso Fini indiana era con la la sua linea arrestati nel mille novecento quarantaquattro perché lei era sposata in realtà per colpire l'Ulivo
La storia emerge da carte ritrovate pubblicate nella biografia una biografia punto di Concetto Vecchio di Emanuele Macaluso il libro si chiama l'ultimo compagno Chiarelettere
Sarà in Libreria inizia in questi giorni è già in Liberia inquisito vero segnaliamo
Sul domani del ventisei aprile si parla ancora di un altro libro davvero interessante questo libro parla di una figura a enigmatica controversa e che viene naturalmente spesso cavata in quel in quel marasma che però non aiuta a comprendere la storia politica di questi decenni ma davvero una figura complessa enigmatica quella di Federico Umberto Damato la spia intoccabile
Un Federico Umberto D'Amato e la fa e l'ufficio affari riservati di cui fu
Il capo per molti anni mi ha scritto Giacomo Pacini abbiamo detto proprio il vi abbiamo letto il titolo la spia intoccabile Federico Umberto D'Amato e l'Ufficio affari riservati
Pubblicato da Einaudi e ne scrive Salvatore Sechi sul domani ventisei aprile e si ricorda un po'questa vicenda la vicenda
Di Federico Umberto D'Amato che accompagna un po'lugubre R. italiano diciamo compagna la vicenda
Del nostro paese attraverso diversi e decenni il passaggio nei momenti complicati della liberazione la capacità di giocare su più fronti d'iscrizione alla P due
E ancora ma anche nel libro questo non l'ho trovata in questo articolo diciotto Trezeguet las curiosa collaborazione con L'Espresso dove si occupava
Di una rubrica dedicata alla alle ricette alla cucina e poi ancora ancora altre questioni che riguardano questo per dire un personaggio complesso che appare in un video su YouTube anche questo di difficile comprensione naturalmente queste figure contribuiscono con questo aspetto misterioso che loro stesse si attribuiscono molto fascino ma è un personaggio che è al centro di snodi complicati dalla vicenda politica del nostro Paese e che riguarda naturalmente il tema Complesso da indagare che fu quello della strategia dell'attenzione ci sono delle ipotesi circa un possibile coinvolgimento del suo ufficio
Di Federico Umberto D'Amato spesso ma sono da verificare ci sono delle ipotesi di cui si fa andiamo avanti siamo in chiusura parliamo del genocidio almeno o perché questa settimana è stata l'importante iniziativa del Presidente degli Stati Uniti
By viene che ha riconosciuto il genocidio armeno c'è sul Corriere della Sera una importante intervista
Su questa vicenda che riguarda il lavoro dello storico turco a mamma
Chieda trovato prove prove nell'archivio di un prete cattolico di quello che fu il genocidio almeno c'è una intervista proprio con questo storico a cura di Monica Rizzi Sargentini che vi segnaliamo sul Corriere della Sera dove si parla appunto di questo lavoro
Il suo libro il libro dello storico ACCAM Killing Ford se gli ordini di uccidere che si basa sulla documentazione raccolta in questo tipo di archivi
E con questo argomenta il PCI fermiamo anche per questa settimana con questa rubrica vediamo appuntamento dalla settimana prossima