Presentazione del romanzo "Dopo la pioggia" di Chiara Mezzalama (E/O)

Ma nell'anno in
Cui ha riferito da brani inizio della scrittura queste si avvaleva di Fassino guarda in quell'impresa Visintin seno
Quel volto alle no cioè l'unica coerenza che credo una scrittrice debba vere quella linguistica e stilistica il resto letteratura anche la cosa bella della letteratura che uno può permettersi di così fare un po'a delle delle deviazioni
Allora oggi presentiamo dopo la pioggia di Chiara Mezzalama edizioni e o e grazie Sempre Carolina Zaccarelli Giulia Alberico che ora sì collegherà Elisabetta Bonoldi solo libri puntualmente c'è Rachele Nardi con noi e che ci supporta da sé pre
Ecco sin qui allora chiaramente da lana un libro che ci ha in qualche modo certo sindaco la pioggia è una metafora un allontanamento lo congiungimento un amore che finisce latte Pera che che ci fa golosità in un certo senso ma poi ci saluta due parole sul tuo romanzo
è un po'sei come dire se dovessi fare un un'estrema sintesi direi appunto
Donna tradita lascia la famiglia viene il diluvio universale questo è in estrema sintesi la storia dico delle al fine di questo la fine di un matrimonio in realtà che però si si intreccia con con la fine di di qualcosa che che qui in Cina o al nel romanzo con con la catastrofe climatica
Ma che la fine di di un consiste mai un romanzo sulle rovine ma è anche il tentativo di immaginare che cosa potrebbe subentrare a quest'ora dopo la fine possibile immaginare un nuovo inizio e questo può essere vero in una relazione sentimentali ma può essere vero anche nel nostro rapporto con la terra
Con la natura e quindi con gli altri un altro modo di di fare i famiglia di di abitare il pianeta di mettersi in relazione con con le piante con gli animali
E quindi io ho intrecciato un po'questi due questi due argomenti cercando di insomma di fare una storia avvincente
Beh ci sei riuscita pace anche qualcosa adesso capiamo di mitologico non sembra una vendetta divina però Paolo Conti ecco comincerei proprio dati dunque o
Osasco torno un grande attenzione quello che ha detto l'autrice vorrei partire molto rapidamente per una mia si etica riflessione saldare una frase gli ho trovato è il punto di partenza secondo me e almeno così l'ho vissuto io quando la dice si era dimenticata anzi estesa anche suo marito si era dimenticato di lei quel pensiero la riempie di dolore perché Torre non l'aveva sostenuta perché invece di amarla
Il doppio l'aveva lasciata sola in quel compito faticosissimo di rimanere una donna nonostante il fatto di essere madre
Ecco il libero al così come ho vissuto io nasce da questa riflessione e discende in quello che l'autrice ci ha appena detto
Di questa catastrofe che naturalmente poteva benissimo essere il corridoio ma sarebbe stato troppo banale lei correttamente si aggancia al tema che ci sovrasta tutti
A partire dalle grandissime organizzazioni internazionali che si occupano di questa problematica ovvero la catastrofe del clima
Naturalmente la amplificarla innesta in una realtà che ci riguarda essendo io romano vivo lavoro a Roma da sempre ho visto con i miei occhi quello che lei racconta ed è di un interesse sorprendente la capacità anche di lavorare con le immagini veramente stupefacente quindi questo già è una cosa meravigliosa e e quello che colpisce moltissimo
Il fatto io non credo alla scrittura al femminile io penso nella bella scrittura nella cattiva scrittura ma qui io mi sono posto un problema
Ovvero che questa capacità di analisi della protagonista ma anche della crisi del protagonista
Che è una cosa che può ricordare un qualsiasi io sono ormai molto grandicello ma una crisi dei cinquant'anni me la posso ricordare e soltanto una donna e ha vissuto pienamente
Con la realtà da scrittrice dalla docente e poi anche da psicoterapeuta perché questa è un altro punto dell'identità della nostra autrice che secondo me di importanza capitale
Ovvero soltanto chi uscita maneggiare con l'attenzione la la psiche Arthur Wheeler sul bon tout court o due può tirare fuori questo omaggio ma che poi non è mai mai l'acqua ma quindi quel non ha importanza ma insomma questa questa massa che si muove e che esplode che ci sovrasta e che cancella una città che non ci appartiene più
Un matrimonio che non appartiene più ai suoi protagonisti un rapporto con i figli addirittura non riguarda più quello che è stato vissuto tutte le finzioni si scompaiono scompaiono in questa enorme queste norme cataclisma non mi soffermo ovviamente swinging e
Diciamo mitologici che però sono evidenti
Qui parliamo di Ettore parliamo di Elena parliamo di un contesto che ci riporta Troia pure grande civiltà che scompare in mezzo
A alla gente che si uccide a amori mitologici che si dipanano e che e contribuiscono al crollo di Troia quindi no non possiamo divertirci moltissimo io vorrei concludere con tra cui voglio dire questo libro mi ha mi è piaciuto moltissimo l'ho trovato di un interesse proprio perché poi non si parla mai dei finali quando si presentano libri ma il finale e nello stesso tempo non scontato sorprendente ma non è neanche consolatorio però nello stesso tempo è un finale che parla di vita
E quindi questa è una cosa che è un altro grande pregio di questo libro e volevo dire che non mi è venuto in mente Matthew rileggevo probabilmente ognuno di noi vive come i ho detto che secondo me l'inizio di quel libro in quella fase altre persone potranno dire che non è così ma mi è venuto in mente un meraviglioso film del mille novecentottantadue di Paul Mazursky che era tempesta con cassa vede se Igino romanze Susan Sarandon un film con con un cast pazzesco che parla proprio della fine
Di una nel modo di vivere di alcuni altoborghesi che per una serie di coincidenze
Si ritrovano su un'isoletta greca si devono inventare una vita mettendo da parte odi divisioni matrimoni e quindi è è la stessa identica situazione con la differenza che ci appartiene moltissimo
Ecco e quello concludo con semplicemente dicendo che in questa scrittura che così netta così
Sobria barba parla di sentimenti ci porta dei sentimenti ma nello stesso tempo è affilata e tagliente come una lama lunga non lascia niente altro Polo non c'è non ci sono solo abbondanze ci riguarda ci parla direttamente e quindi è un tipo di di Libero che secondo me può attraversare diverse generazioni e ecco parlarci proprio ai tempi invitanti in cui mi stiamo vivendo è un è un libro di straordinaria attualità e quindi penso che sia una meravigliosa esperienza leggero lo consiglio a tutti quei coloro che ci stanno ascoltando grazie
Grazie parole vere concordo perché devo dire che poi la forza linguistica a mio avviso di questo libro egli ritrova
Ma io li no che non si è infatti ragione Flammini è un ritmo che non tiene il cielo ti stanchi mai e non appena Rèpaci sorprende come il finale con la stessa cosa
è vero e Chiara voi rispondere a Paolo
Sì no sì questa cosa dello stile è importante perché volevo che fosse una scrittura
In qualche modo apparentemente semplice una molto commisurata perché perché volevo che appunto che la storia scorrere se c'è c'è quasi c'è un elemento un po'di fluidità in tutta la faccenda no
A cominciare da dalle acque del Tevere che che in qualche modo occupano tutto lo spazio di Roma non è Della Valle e quindi volevo al tempo stesso che fosse una cosa l'unità ma ma che avesse un ritmo veloce e questo cioè questa questo problema dell'unità temporale interessante perché una delle delle difficoltà
Credo di di raccontare la catastrofe climatica è proprio questa
Cioè che è un evento complessissimo che riguarda un tempo molto lungo e che quindi ha un'unità temporale molto complicata da infilare in un romanzo che invece come dire deve deve mettersi nei panni dei personaggi e quindi in realtà ho scelto proprio appunto che di di scrivere una storia in pochissimo tempo dunque sono tre quattro giorni no ma che avesse proprio questo ritmo veloce per permetterci di
Quindi
Partire da un cosa molto particolare semplice anche se volete un po'banale come può essere appunto uno Paolo diceva la crisi dei cinquant'anni la crisi di una coppia c'è un'esperienza che che tutti gli umani fanno un momento della loro vita
E però aprendo delle porte su su altri temi che invece sono molto più vasti Complessi
Sia a livello spaziale che a livello temporale e di di chiudere tutto questo in una in una narrazione che esca e scandita dalla voce dei due personaggi quindi c'è un capitolo attore un capito per penale no e questo mi ha permesso di di avere questo ritmo sostenuto in qualche modo
E allora ascoltiamo forse un brano dalla voce dei Carolina Zaccagnini
Perché Libardo dipendono da noi domanda un certo appuntamento ne fa qualcosa che non va
Mi stai mettendo a disagio Elena sussulta per uno aumenta e le paure e i suoi pensieri fossero così violenti nessuna delle quali nella sua testa no niente rispose
Pensiamo al mio lavoro stanno traducendo il saggio di un altro pallone dice diede le rovine del capitalismo
Come si prestano a Susanna
Nostra madre lire nei libri beata lei di sette ore rivolto infine info quel tono pelato di San Carlo mi diede fastidio come sedile nei libri fosse facile o divertente
Che noia mamma dice Susanna è una vita figlia io non potrei mai
Cosentino e Cosentino
Avrebbe voluto domandare nella sua figlia Susanna stanno entrando in quelle dai tutto ciò che la madre dicevo pendant bene
So che gli adolescenti sono dei bambini che hanno bisogno di succhiare l'energia dei genitori per crescere
Ma se lei non è né le energie non avrebbe potuto sopportare e cosa avrebbe potuto andare vicini si sentiva di non contare più nulla di non essere finora di non avere più banale né desideri se non quello di nascondersi nel fitto di una foresta e trasformarsi in un ampio
E e parlerà proprio sicura che i figli non si fossero accorti di niente
Da quando li aveva visti insieme da quando il case era diventato un vero corpo di donna
Elena non riusciva più a dormire spalancano agli occhiali mentre tre dormiva beato accanto a lei
Sognava di volare via di andare lontana pesano anche lì ma non lì l'avrebbero aiutata da eccola qui la sofferenza intollerabile che spazzata via ogni altro pensierino ogni uscivano in assoni scriveva Pasini arrivassero da un altrove al quale non aveva accesso
Lei sentiva sono le attività e aveva paura
Sì che bello dal bellissima sempre grazie Carolina zuccherini ci immerge appare un'atmosfera che comunque sono le parole di Chiara Mezzalama
Allora Pierluigi Sassi fondamentale la tua presenza oggi in questa presentazione perché Pierluigi Sassi è presidente di dei Italia anche l'Organismo italiano
Della del del mondiale c'è una organizzazione che cura la Giornata della Terra Kaye ogni anno il ventidue aprile
Questa è stata la cinquantunesima edizione in Italia esiste dal due mila e sette se non sbaglio Pier Luigi
Meno vero sano cinquantuno anni che lo lei nel mondo forse ottantacinque mila partners in centonovantatré Paesi e quindi arriviamo mobilitare ogni anno oltre un miliardo di persone
E in Italia naturalmente siamo poi anche un'organizzazione di esso impegna trecentosessantacinque giorni l'anno sulle su questi temi e rimaneva abbastanza organizzata come invece cerchiamo di di dare un po'di e
Forse dalle Brindisi alla sensibilizzazione ambientale quel fra questo scenario apocalittico che descrive Chiara questa pioggia
Insomma quasi non lo sa amazzonica non siamo neanche abituati nel quale natura descrivi ad Orte ma insomma
Per il pericolo che davvero stiamo correndo
Bene questo una certezza senza noi siamo in una situazione drammatica le diciamo l'inquinamento ha raggiunto livelli non donde allerta di molto di più che all'allerta Lelli scienziati delle Nazioni Unite ci avvertono dell'irreversibilità imminente dei cambiamenti climatici nonostante questo e nonostante trent'anni di conferenza sul clima delle Nazioni Unite non è mai non dico
Diciamo che non sono in vigore se è stata approntata non è stata proprio neanche rallentato il progressivo un mezzo delle dell'inquinamento con le ricadute
Sul clima che sono sotto gli occhi di tutti ma soprattutto con questa immanente minaccia dell'irreversibilità dei cambiamenti climatici quindi con
Diciamo evidenze scientifiche assolute con conseguenze sempre più tragica e quindi la povertà
Però ecco diciamo quello che che mi piace notare in questo contesto che l'urgenza di un cambiamento di approccio viene anche da un cambiamento culturale profondo deve passare anche per una visione intima anche una visione familiare appena visione letteraria anche una visone intergenerazionale tutte tutte doti che tutti i valori in questo libro io ritrovo splendidamente ripeto anche trattati con una disciplina letteraria
Straordinaria che sicuramente diciamo da grandissimo valore io poi ne siamo stati tante volte partner del premio Strega esordì questa bellissima candidatura tessono della sensibilità della Fondazione Bellonci su questi temi rende
Mi auguro che c'era anche Melarosa qua cento votiamo tutti ben chiare a maggior ragione Pierluigi grazie infinite c'è qualcosa che possiamo fare per contribuire a fermare tutto questo
E forse ad aiutare i come possiamo sostenere dei
Mentre sicuramente chiara l'ha già fatto il quello che potremmo immaginare magari insieme di utilizzare la Giornata della Terra o intercorsi
Le avvicina mente alla giornata della terra per parlare anche di di e letteratura in questo campo che sarebbe una bellissima
Un bellissimo contributo de però posso pane e se se potete anche tendere una mano ai giovani che quest'anno giocano un ruolo fondamentale
Nella conferenza per il clima che per la prima volta le accoglie e quindi anche il tema intenzionato a intergenerazionale così
Ben trattato da gara perché lei parla proprio di errori no di una generazione precedente che ricadono sul futuro della generazione successiva che esattamente il quadro scrissi diversi nella famiglia ma anche si nella nella questione climatica
Ecco quest'anno i giovani hanno hanno la possibilità di di dire la loro e questa è un'occasione che non andrebbe mai
Vanificata avverte rischia diverse relazioni da passerella inutile per venticinque conferenze si è fatta male ma che non ha mai portato nulla ecco quindi invece dare dare forza ai giovani non faremo sicuramente delle iniziative culturali forti e quindi anche le voci dei
Della letteratura potrebbero essere preziose per dare forza a quel momento
Grazie per Luigi hanno raccontato tutti noi perché giudicare anche dalle espressioni degli amici che vedo sul video
Penso che ci saremo tutti
Siamo
Verbania mi mi permisi di salutarvi vi ringraziamo vi scusatemi tanto del senior si nominarle saluto all'autrice complimenti e questa volta non sono delle cose formali da salotto il caso di dirlo quindi complimenti davvero
Grazie grazie Paolo Conti Loris bambolona di tutte è stata veramente tra le prime a leggere questo libro forse la prima in assoluto la prima ad aver recensito
Grazie io coinvolta simpatia montani Cinzia con Chiara perché non conosciuta con il suo primo libro o per lo meno per mezzo il primo libro cioè il giardino persiano
E a quell'epoca era stata addirittura chiamata dalla casa editrice a presentarlo per cui mi era piaciuto moltissimo piaciuto soprattutto il modo in cui un chiarimento il libero parla dell'infanzia parla dei bambini
E mi voglio riallacciare dunque dicendo qualcosa sui personaggi di questo libro perché sulla pioggia sulla catastrofe sulla terra nel mio già sentito parlare volevo solo accennare alla capacità dichiara ricostruire personaggi dell'intero i personaggi del libro che mi sono piaciuti sono intanto i due bambini e cioè Susanna che è una ragazza che Ibra nell'adolescenza con tutti i problemi questo porta nei confronti degli adulti
E Giovanni il ragazzo appena decenne che a danza classica quindi un ragazzo un po'originale un po'diverso dagli stereotipi dei ragazzi
In più vorrei aggiungere che i personaggi che membro nei tre giorni del della storia vengono incontrati in particolare mi riferisco Annan ad un prezzo che non si racconta mai c'è quello delle suore di Vitorchiano
Cioè quella comunità religiosa di suore che non sono le sole tradizionale con il vero referente delle suore quelle e dicono sono le preghiere ma sono delle donne moderne delle donne che sono entrate nella nella realtà in modo spirituale ma anche molto pratico e questo è un modo nuovo per vedere la la Chiesa che viene vista in genere in modo molto così molto passatista e invece è chiara
Ha uno sguardo nuovo diverso e ancora l'ultima cosa che voglio dire il rapporto che si stabilisce tra tutti questi personaggi che sono strani sono come dire
Per esempio la giapponese che viene da Fukushima è un altro tassello di questa storia raccoglie tante esperienze della nostra contemporaneità
Il tutto appunto come si diceva prima con questo fluire del linguaggio dichiara è un linguaggio che arriva direttamente a in non è un libro snodo non intendo dire però è un libro che annacquare delle persone
E nel quale molte persone si ritroveranno e siccome l'obiettivo della letteratura e essere me a S commenta io penso che chiara in questo caso abbia raggiunto un hobby grazie Elisabetta
Da
Grazie instabilità
Anna Maria Curini Morini guarda premetto soltanto quando tu mi hai pregato e mi ha invitato a questa presentazione io ho guardato il nome il cognome leggendo accordo visto il cognome visto ricordatevi che i genitori di Chiara che ho conosciuto molto bene il padre un collega del mio nonché che l'ottimo vi ricordo anzi sicuramente ottimo amico e la madre
Più giovane anche amica mia quindi a per mi sono ritrovata in un ambiente familiare devo ammettere ecco subito
E poi leggendo il libro come tutti miei illustri predecessori hanno commentato le infine un libro
Veramente che si legge dall'inizio alla fine senza praticamente interruzioni apprezzando lo stile molto sicuro che in nessun momento viene meno vai a cercare l'imperfezione non la trovo
E poi forse una non è un aspetto del libro perché appunto si è parlato si sono affrontati tanti argomenti ma quello che non si approntando e quello della polizia per esempio perché il bambino FIAT quando tra l'altro come diceva Elisabetta poco fa i protagonisti vengono messi a fuoco in un modo veramente ammirevole
In particolare la la protagonista e due bambini e infine va per ricordare il cane perché il cane questa vedo che è chiara unisce ad un ruolo molto importante il cane mi umanizza
Ettore mi par di capire alla fine dice ebbene lo appartenere a qualcuno lui s'accorge in questo diciamo attraverso questa tempesta reale e umana che attraverso la quale passa e parlo direttore e lui si rende conto dell'importanza di appartenere a qualcuno e qui visto che il pane glielo fa ricordare un Careca ora ferita e quindi ritornando a questo aspetto poetico ci sono due momenti veramente di poesia parte quello in cui dice
Che le voci diventano come dei brillanti le voci di quegli alberi di lettera come brillanti e poi ci sono invece questi due bellissimi momenti in cui il bambino in uno di questi dal momento il bambino entra in un albero
E dice fai da te Bush si nascondeva adesso non ricordo esattamente i dettagli erano passati dei cinghiali
E dice io mi sono da questo momento ho imparato addormentando mi Adolin quest'albero ho imparato ad ascoltare a parla a capire le piante
Io capisco capisco gli animali quello che dove bisogna e utilizzare i suoni a volte per capirci e questo un po'vissute in realtà poi quindi pari di ricordare che sogna e che poi questo discorso lo fa al cane io ti capisco ignoti
So quello che penso io volto bello alla fine mi pare che siamo arrivati alla fine quella danza ad Anzio è veramente un poi dalla polizia
E poi la delicatezza anche proposto dei personaggi con la quale viene descritto il bandito rispetto dei genitori per questa sua natura un po'particolare e molto poetica
Tutto questo mia devo dire sono sono molto ammirata cosa metto di aver letto il libro con grande decide di avere anche l'avrà la possibilità di di consigliarlo enti senz'altro ad altri l'ultimo l'ultimo momento quello che mi riguarda personalmente perché lavora in un ufficio vicino
Al Vaticano tra l'altro c'è una mia collega presente nonché altre amiche in contatto con questa realtà
Appunto e con l'ha già detto anche Elisabetta queste suore così in voga questi due conventi dei bambini
Una la bambina dice senti queste c'erano le telecamere il trattore doveva che passate le ferite il padre invece siamo finiti in un covo di femministe studente queste donne proiettate nel futuro e il bambino ingresso del ricordo insomma comunque hanno tutti una
Ora esitazione nel vedere queste realtà che invece si prospetta così accogliente così ricca di contenuti a precipuo oltre quello spirituale profondo contenuto umano ecco grazie mi scuso segnato prolungata fare poi la degli elenchi giornalistico la parola Nicola
Vuole rispondere voi
Beh ci sono ci sono moltissimi e alcune cose sì vorrei riprenderle la casa che diceva l'inizio
Pierluigi rispetto al fatto che una delle delle prime cose che ho pensato tanti anni fa era pro proprio cioè in concomitanza col con la convivente uno Caravà la conferenza sul clima che si è tenuta a Parigi nel due mila e quindici e a a Parigi nel due mila e quindici è stato un anno molto difficile perché l'anno degli attentati
E quindi è come se questi due eventi i di questa violenza estrema qua in questa questa conferenza sul clima si fossero in qualche modo dentro di me associati e e questa riflessione di di fronte a ha un'urgenza così forte di cui il se volete la violenza è anche uno degli aspetti no cioè la violenza è chiaramente non è una l'espressione di un malessere malessere sociale ma voglio dire la violenza attraversa la nostra società in un modo così flagrante mi sono chiesta come mai ci fosse così poca reazione da parte delle persone no cioè di fronte a una cosa in cui è veramente in gioco
La nostra sopravvivenza sulla terra ma come che non stiamo tutti per strada
E ovviamente negli anni questa cosa andata aumentando le e osservo che effettivamente in questi ultimi anni la sensibilità è molto cresciuta ed è molto aumentata e questa cosa
Nel forno in fondo anche un
Come una piccola speranza no di di poter fare qualcosa ma in questo credo che l'arte e la letteratura abbiano un ruolo molto importante perché leggiamo molti saggi abbiamo un sacco di formazione delle volte anche un po'troppa ma è come se fosse qualcosa che rimane un po'al di fuori di noi
Mentre attraverso l'arte noi ci ci emozioniamo e cinetici chiamo e questo quindi far sì che siamo più vicini al messaggio di come potremmo esserlo rispetto a un saggio oppure a lo studio scientifico che certo sono anche importanti ma che rimangono sempre un po'distanti da noi quindi
Una delle cose che su cui ho riflettuto proprio all'inizio della scrittura era queste cioè volevo che fosse una cosa in cui le persone si sentissero coinvolte
E e questo è molto importante e credo che appunto la letteratura e l'arte abbiano un ruolo fondamentale rispetto a questa corrono a raccontare delle storie e fare in modo che le persone si sentano coinvolte
Va bene sensibilizzare o forse più di sì tante altre cioè di tanto altro io adesso darei la parola Lanfranco Palazzolo che vedo collegato come sempre da Montecitorio Lanfranco Palazzolo radio radicale che ringraziamo sempre allora Lanfranco il tuo sguardo critico
No non
Non è uno sguardo non è uno sguardo rischiando così stiletti lasciati e ho visto che in qualche recensione qualcuno ha ha fatto un paragone tra questo libero che è un'opera di ITT Elena Ferrante I giorni dell'abbandono dove si parte da una situazione simile dove c'è una una coppia in crisi una coppia di non John certo livello socio culturale dove la figura del dell'uomo del marito è una figura ma comoda che viene messa sopra un un piedistallo e che comunque viene colpevolizzata io ora poco ho capito questo facendo diciamo un paragone tra il primo e il secondo capitolo paragrafo del libro quando viene introdotta la la la la figura del del del marito della della della protagonista in cui viene descritto così
Alle quindici e quindici di martedì quattro ottobre
Data simbolica che il giorno di San Francesco il santo dei degli ecologisti Ettore si alzò per prendere la parola all'assemblea dei soci
Nel momento in cui il terzo o nella sala calò il silenzio Ettore ripensò a una frase che gli aveva detto sua moglie qualche giorno prima era tornato tardi as a casa quella sera e l'aveva trovato in cucina con le mani aggrappata una tassa d'acqua calda
Come fosse il suo ultimo rifugio a quando noi passiamo al al secondo capitolo e vediamo la descrizione di Elena
La troviamo diciamo quasi agli antipodi gliene diciamo intenta ad occuparsi convenzionalmente della della famiglia enorme mi sono mi sono chiesto
Sapendo che l'autrice ha vissuto a Parigi perché poi questo libro non era stato ambientato proprio a Parigi perché c'erano tutti i presupposti per affrontare il romanzo a Parigi perché il Tevere vengono vediamo esondare dal mille novecentotrentasette mentre la Senna quando non fa altro moda dei grossi disastri come accaduto nel due mila diciotto
In diciamo in Francia ci sono le centrali nucleari e risalendo la Senna probabilmente la protagonista avrebbe potuto trovare una diciamo una dei suoi protagonisti che incontrerà dopo che avrebbe potuto raccontarci qualcosa sulle centrali nucleari che non funzionano
Poi ha colpito diciamo la fuga dalla la fuga totale che la protagonista compie dalla dalla realtà
Che che che che che vive che è una situazione diversa da quella che ha vissuto Elena Ferrante nel suo nel suo Roman sonno in qualche volta possiamo anche riuscire a salvarci
Va da da soli attraverso le delusioni che ancorché incontriamo della vita senza passare attraverso una famiglia allargata il vicino di casa o una grande disgrazia io avevo comprato qualche tempo fa un un libro molto interessante che avevo trovato da che ho trovato in una libreria di questa giornalista
Ma americana che vive a Parigi e Yasha Lino alla Senna
Dove lei partiva proprio da questo da una diciamo da una deduzione di di di di vita sentimentale che l'aveva portata poi a vivere Parigi e apprendere della del della vita che hanno incontrato a Parigi tutto il bene che che poteva attraverso quello che poi abbiamo vissuto in questi ultimi anni
Allora io mi chiedo mi chiedo se coi al di là del diciamo dei grandi problemi che noi dobbiamo affrontare come quello del dell'ecologismo dalla soluzione
In realtà sia quella di partire da da noi usciamo ad affrontare la vita
Che come diceva Ungaretti si sconta ma vivendo e forse non non facendo diciamo
Il salto con la scopa come mi invitano con abusando dove si vola verso il cielo grazie grazie Lanfranco Palazzolo operanti voglio dire che dietro questa grande fantasie anche a Chiara
In realtà voi io ho trovato invece molto realistico paradossalmente è chiaro che ci sono dei paradossi voluti e pari però alla fine Elena si salva da sola
Insomma non ti credere ecco invece non mancano
Molto più vicino alla realtà di quello che pensa intanto vedo che si è collegato Giuseppe Di Grazia lo ringrazio lo saluto però vorrei dare subito la parola Fabio Calenda
Dai Verdi osò e solare Salento quando io Calenda scrittore
Grande narratore e quindi dal tuo punto di vista di scrittore e di un uomo come la vedi questa storia
E devo dire che almeno i libretti assunto molto
Ma perché ho trovato che c'è una una grandissima scorrevolezza e profondità di scrittura sia nel descrivere i tecnici anzi la furia della natura offesa
Sì a descrivere invece lo stato d'animo i tormenti umani cioè ci sono queste due spettri se su cui sto scava su tutti e due gli aspetti sia sulla natura che effettivamente si vede che è vissuta veramente con con grande intensità ma sia soprattutto al parco animo umano che che è l'aspetto che paiono interessati richiami interessato più del libro
Allora dunque questa coppia
E Ettore De Elena
è una coppia che intende siccome siamo in tema diciamo di di celebrazioni dantesche una coppia che vive nella selva oscura degrado della frustrazione perché non è una coppia in crisi rabbiosa è una copia che non si parla più
E non si ama più
Col marito sfuggente che ha trovato la freschezza nella nella in ufficio
Che però Ambra persona pieno di problemi in fondo è un po'l'uomo che fugge vengono un po'che funge che si rintana un po'nel lavoro che ecco era donna è è il vero personaggio cioè coloro come protagonista poi magari dirò di altri
O le era è un personaggio proprio che acquista come posso dire nella sua crisi coniugale e poi non è una crisi coniugale che per Remo con Charlie lamenta Riccioni sente soltanto solitudine estranea azione
Titti e poi un certo punto esplode perché c'è un fatto specifico perché che la fa esplodere la di colpo questa donna taciturna che non riesce più a comunitarie con quest'uomo che la brava persona però perché si vede che proprio non è adeguato a comprendere ma fugge
E allora noi andiamo qua una noi abbiamo grandi descrizioni di tempeste di di furia della natura però qual è la realtà
Questa natura che circonda Renato nella sua fuga macchine dei signori si bloccano o luci che saltano fu supermercati che si chiudono insomma questa specie di blackout pro perché chiaramente anche a una forte valenza simbolica la poi circondata
Da presenze benefiche
Su cui si può anche discutere se facile trovare il norvegese in fuga e Sisal Lanera in bianco finì coll'Umbria oppure il giapponese eccetera eccetera però quello che è interessante che queste figure benefiche solo come una piglio diciamo per fare prendere una coscienza interiore liberatoria
Alla protagonista Elena e poi io ricordo bene che anteriore si è anche il nome della mamma dell'autrice adesso non gioco un ricordo lontano finita in jeans dal allora ecco ed era storia estremamente affascinante perché in realtà meramente sembra in questa scusa in questa situazione un po'apocalittica che è un po'paradossale quasi lozioni che è piena di realismo
E in cui poi tra l'altro autrice sfiora anche con molta grazia ma anche con molta pregnanza anche l'aspetto che lei Rossi che si risveglia in questa in questa in questa questa giovane donna volli quarantacinque anni per me ancora una ragazza
Dissi che implica un certo punto si risveglia resinose entrare nei dettagli ma certamente questa questa foresta in cui lei in cui circolano lei mi più o meno in fuga che però adesso non è più tanto in fuga
Ma sta ricercando un po'se stessa e ed è anche preoccupata del marito
Per i figli
è un fondo
Una una foresta benefica nuvoloso posso dire no è una foresta ecco per questo motivo detenute imita la coda dantesche Raffo foresta spesse viva
Della montagna del Purgatorio e il Paradiso terrestre direi che anzi in questa in questa in quindi in questa foresta in questa in questa foresta in questa che non c'è solitudine ci sono dei bellissimi incontri e c'è soprattutto una forte presa di coscienza di della protagonista come donna e questo è un aspetto affascinante quella coralmente questo per me è la chiave del romanzo cioè per
La furia degli elementi la
Lo sfarinamento votare interiore e poi c'è questa e questo ritrovarsi questioni trovarsi attraverso tutta una serie sembrano tanti folletti benefici che che che Cats quasi che scaturiscono dalla coscienza dalla protagonista
Naturalmente voi ciò che vede qualcuna ricordati cani la la simpaticissima Pandora
I figli i figli sono una presenza molto forte però in realtà lei si riesce a un certo punto la protagonista anche acquisire una sua i i una sua come posso dire una sua indipendenza rispetto ai figli oppure lei ama moltissimo
Insomma Gross perdersi di queste in questa in questa foresta nel cataclisma nel disastro poi conduce la nostra protagonista e che il personaggio gameti interessa il marito lato una figura molto più diciamo più più più sfocata umbra a era era brava persona col marito tutto sommato tempo prima la protagonista e scintillante Ray ed Elena
E quindi trovato il libro molto bello un lavoro lento tra l'altro la cosa strana perché a me non mi accade nei romanzi io leggo poiché vola sciopero che invece ho letto proprio gonfiato devo dire che loro molto apprezzato molto molto
Grazie grazie cambia grazie Fabio Calenda per vedere un libro che si lascia leggere veramente tutto di seguito
Allora Giuseppe Di Piazza del collegato adesso arriva dalla redazione del Corriere della Sera è chiusa la redazione pronti al giornale stampato sull'equivoco chiuso degli apostoli dico insieme dunque Giuseppe Di Piazza appena pubblicato un libro L'arte di non amare
Allora mi domando Giuseppe questa grande pioggia che arriva a Dini pere e questa questa coppia
E tutto sommato a far trovare tra di loro per una mediazione ma fredda chiare anamnesi questa copia non si ricompone in realtà quanto potrebbe quanto dovrebbe
Fatto quasi un piacere questa piange torrenziale guarda che la pioggia rende tutto umido quindi queste cose
No ma volevo chiedere qualcosa Chiara prima di rispondere al quesito tua domanda intanto Chiarato quando iscritto questo romanzo descritto dopo il due mila quindici
Ieri sotto botta come si dice di quello che è stato Parigi due mila quindici cui abbiamo pianto tutti
E lei finito probabilmente prima della pandemia ordinando agli impegni identico e salvata così si dice sotto uno stress emotivo parigino adesso se aperitivo sei a Roma in questo momento sembra ma incide sempre a Parigi
Sotto uno stress emotivo e hai cominciato insomma hai continuato perché anche delle tue opere precedente quello che solo insomma
C'è un grande lavoro sulla sulla diciamo di introspezione sui personaggi sulle relazioni
Non non dentro in questo caso dentro una coppia dentro più persone ma insomma dentro una copia innanzitutto
E quindi la domanda che mi hanno fatto mille volte ti faccio per vendetta in quanto c'è di autobiografico in tutto il testo
Cioè come sempre c'è tanto che non c'è niente nel senso furbo occorre poterlo per strada con il suo libro
Ti lasci ti lascia attraversare da una storia paio ovviamente riemergono delle cose di te
Una Menoventi inquilina ritenere di tanta gavetta ho io ecco mi ha colpito però lo posso già dire questo lo dico di solito anche dopo la prima pagina che leggo di ogni libro
La tua capacità nitide di scrittura cioè in una usi la penna come fosse un bisturi
Molto il taglio secco sempre su tutto nel dialogo nella descrizione l'uso della punteggiatura veramente mi hai colpito un ti voglio fare dei complimenti assoluti perché Lupoi sono quasi un esteta del della lettura non della struttura di cui scrivo quello che consuma sicuramente voglio leggo bene
Mi ha mi ha veramente impressionato Branca
L'altra cosa che avrei voluto dire sin dall'inizio quando mi ha mi ha proposto di famiglia di partecipare a questo nostro incontro e mi ha mi ha accennato un po'la trama del libro di una conoscevo visto che ieri tra le designate
Di casa Bellonci ma si sparò in questo diluvio sostanzialmente cioè di quello che una pioggia che aveva in mente rimette trattando disordine rimette ordine per certe cose
E ho pensato che tutto compreso in due gruppi diluvio universale comincio con quattro gocce
Che giorno ci sono quattro gocce mettiamo su un poco al coperto
E persino come dice sono cioè mettiamoci un attimo del ministro Pietro Lunardi che pensava di costruire subito la senso quindi quando cominciano le cose non si sa mai quanto siano grandi lo stesso penso quando tu metti mano per la prima volta dal tuo primo punto prima riga scritta penso al computer voi al computer insinuano neanche compiute
Comincio digitare non sai anche si può avere chiara la struttura del romanzo non sei mai quello che quella fine troverai
E tu hai trovato ovvero un percorso di una donna sostanzialmente che la protagonista un percorso salvifico che poi tutto questo attraverso il cosiddetto lavacro che in questo caso un vero e proprio l'oracolo di pioggia di fiumi di casino assoluto di suore
Cioè delle fate passare di cotte e di crude ostacolo disgraziata come si dice
Pure le silenziose più questo nelle in corso in Perù con centodieci del fumo consumo Manicone base forse peggio perché il marito la rincorre il marito è diviso dalla pioggia lei se n'è già andata
Credo che la parola marito contiene già una colpa quindi secondo me fa bene a espiare Luís quindi a me non me ne frega niente del marito interessano solo le donne dei personaggi femminili quindi
Quindi queste mi sembra molto ben tratteggiata dal ragazzo di dialogo con la con la loro lo posseduta sullo Toni è strepitoso cioè ma proprio come alfiere Solis graziata cioè veramente come viene in mente guarda sul faccio aveva Vignotto per strada Casu burocrazia dei queste Moncucco che lì non ci sono dei passaggi sia di scrittura alta bassa mischiati notevoli
Quello che diceva prima il collega da Montecitorio cioè l'altra allora parla parla l'onorevole Lanfranco Palazzolo Marino dove giornali Planina viene terzo Daijiro questi Da Ponte Citorio giudichiamo tutti onorevoli quando si collego da Montecitorio
L'onorevole Palazzolo notava anche magari lo accerta chiamiamola fantasioso incongruenza di di gruppo di compartecipazione al romanzo di alcuni personaggi io sospendo sempre la credibilità quindi io di fronte a qualunque scrittura non faccio ma il calcolo del vero del verosimile dell'inverosimile ma in senso che voglio veramente dare ognuno di noi passando anch'io in questa in questo tritacarne che quella lettura degli altri
Sospendo sempre questo questa richiesta di verosimiglianza
Mi abbandono di solito la storia mi sembra che sia molto promettente questo il diavolo veramente un grande successo chiara perché hai una una penna anzi direi hai un computer che veramente perfetto cioè Polo disavventura aveva una bella penna non c'ha un ottimo me Ornella delle cose
Indimenticabili volevo complimenti grazie a Giuseppe Di Piazza Chiara vuoi dire qualcosa tu
Stima passa dire tante cose posso dire la cosa che diceva Lanfranco in effetti avrei potuto benissimo ambientare la storia in Francia però ho scelto di non farlo perché sono allegata la mia lingua materna io scrivo in italiano e quindi come dire mi sembrava più spontaneo e naturale ambientare la storia in Italia
Questa cosa degli cioè del linguaggio è fondamentale no cioè l'unica coerenza che credo una scrittrice debba vere quella linguistica e stilistica il resto letteratura anche la cosa bella della letteratura che uno può permettersi di così fare un po'delle delle deviazioni tra l'altro questo personaggio di Rocco io cioè è una bella persona che esiste veramente che io ho conosciuto
E e che in qualche modo un po'romanzato ovviamente però
Penso che questo faccia veramente parte di di quella cosa che dicevo prima no
Potersi prendere anche qualche qualche libertà rispetto a a questa realtà che cd cioè che ci che che incombe su di noi e che secondo me delle volte non aiuta
A immaginare le cose diversamente non è questo in questo riprendo anche quello che diceva Fabio prima cioè io credo che la dimensione del desiderio che poi può essere desiderio erotico ma il desiderio di qualunque altra cosa per me è un vero motore vitale ed è una cosa che che nella nostra società è difficile da trovare
Per cui volevo che che i personaggi fossero mossi dal desiderio che il desiderio può essere d'incontrare di scappare
Ma di aprirsi a delle a delle possibilità altri che penso che questo esercizio di immaginazione dovremmo farlo tutti
Perché altrimenti credo che l'umanità non va da nessuna parte nel senso abbiamo sperimentato che quello che abbiamo vissuto finora non funziona non funziona più
E quindi è soltanto con l'immaginazione che potremmo salvarci io credo quindi di in qualche modo si prendersi delle libertà importante secondo me
Grazie chiave vero ed è vero che il motore di tutto il desiderio Elisabetta Bonoldi voi aggiungere qualcosa vedo che hai la mano alzata di io volevo dire che non abbiamo parlato del rapporto sarà Elena e la figlia Susanna
Allora la figlia Susanna è un'adolescente che comincia con una ragazzina del centro storico di Roma un po'antipatico c'è un po'arrogante Pella finisce per essere la madre di sua madre
Cioè finisce per acquisire nei pochi giorni in cui si svolge la storia una maturità una crescita straordinaria perquisendo era lei a sua madre
E noi siamo di fronte a problemi nuovi che siamo di fronte a problemi pazzeschi e questo mi sembra importante perché veramente le nostre figlie ci stanno insegnando mutevolezza
E quindi questo fatto di averlo sottolineato io vedo il rapporto con mia figlia cresciuto in questa ottica che ha distinto chiara cioè la nuova generazione di uomini giovani sono più avanti di noi per molti a stare eccentrico però questo viene raccontato molto bene
Era Sabbetta qualcuno vuole dire ancora qualcosa
No no ma quello che avete Elisabetta adesso cioè non è che Susanna perché dicano andiamo su musiche che sono si irrita ragione perché suggerimento un brutto nomignolo ma Susanna non è che diventa diciamo la madre della madre
E e c'è un percorso in cui si è colto molto bene neri libero un tempo un percorso di antagonismo tipico tra madre e figlia io l'intenzione madre e figlia però o o di ho avuto varie storie di madri e figlie davanti agli occhi
Per cui questa forma di antagonismo vedi che si trasforma poi è un processo di maturazione di ambedue sia dalla madre e della figlia neanche questo descritto molto bene il libro anche se non è l'argomento del piccolo del romanzo
Si trasforma da come posso dire da garbata contrapposizione da contestazione
A complicità
Cioè Cobain sembra che invece aveva la figlia a un certo punto capisce tante cose molte cose non le dice neanche lascia intendere però assume un atteggiamento di complice di complicità in sé in senso buono di comprensione
E questa mi pare anche questo molto bello questo questo rapporto tra queste queste queste due donne tre queste saranno una ragazza giovane ribelle
Che cosa rimane di belle però no
è una ribelle lei con che ha acquisito diciamo così una ribelle il ma chiamiamolo in maturazione che con questa tutto qua
Grazie Fabio vedo un'altra mano alzata anche quella di altri da gang con molti la prima cosa che voglio dire su questo libro perché riflette molte tematiche del nostro tempo ma forse il tema principale permette quello della responsabilità
Perché la responsabilità dell'essere umano verso il clima siamo d'accordo nel Veneto e verso il clima ma anche la responsabilità c'è una coclea una coppia
Tra di loro la responsabilità dei genitori resti in futuro Lorenzo genitori ed ai nostri rapporti con gli altri quindi è un è una proprietà nasce un calo nel libro proprio la responsabilità che andiamo no impone rimane nei confronti di chi circola nei confronti della natura e poiché trovo molto bello
Che da una crisi di coppia il numero si apra verso un tema che riguarda tutti noi che la criticità del clima e quindi che
Dal particolare però sia attraverso universale
Questi due temi poi si incrociano si fondano come a dire che riguardano tutti noi
Poi
Volevo aggiungere che avendo girato tantissimi documentari in Umbria
E soprattutto un documentario sul Tevere a sorgente alla foce rotonde attraversata tutta mi sono fermata l'ho girata in il côté però coi vigili del fuoco il nonno volevo i carabinieri e vigili del fuoco quindi ho conosciuto veramente tante persone
Posso affermare che il territorio è descritto con molta cura
E anche i personaggi e cioè gente come quella che descrive l'autrice è in quel territorio se ne incontra che al contrario aveva si rende
Era danni Ernani Alan Venezia a che hanno comprato piccoli Casali piccoli terreni esistono fatica faentina permacultura
Chi altri due coltivazioni strane e assurde
Parli per carità quando ha incontrato al contadino prassi continua a coltivare il tabacco e così via però una fan personaggi non è quella annovera niente
E io ne ho incontrati solo parlato intervistati e posso dire che ci sono inoltre quello che trovo che c'è uno sguardo sempre affettuoso verso tutti non solo verso il territorio ma anche verso le altre persone che personaggi contestato profondo esattamente veramente molto bene e
Quando noi chiediamo il libero
Finiamo per amare tutti questi personaggi
A una danza hawaiana tira autrice ventenne criniera
Gabellare Anna di leggerlo
Però io veramente a tutti grazie rilegga anche scrittrice e regista
Regista appunto l'evento documentarista tanti anni in RAI dall'altra è appena uscita anche il suo libero dillo tu il titolo che bisticcia
Ed era vere Spello aggiungere stelle al centro
Allora stiamo per chiudere chiudiamo con una lettura come sempre ma chiara se voi to ecco dare conclude questa nostra conversazione
Ma intanto vi vi ringrazio e sempre molto interessante rivedere il proprio lavoro attraverso gli occhi degli altri no quindi in qualche modo si si impara sempre qualcosa in questo scambio e quindi sommati vi ringrazio dei di questo di questo incontro perché penso che sia un un arricchimento reciproco una bella cosa
E in una
Che anche in Italia l'Italia è un posto strano perché è un luogo molto affascinante e quindi ci si trova di tutto è un luogo che attira tantissimi persone da da tutti i Paesi del mondo in questo penso forse più della Francia quindi ed è una una ricchezza del nostro territorio che che andrebbe anche quella in qualche modo valorizzata preservata e anche di questo volevo raccontare nel romanzo perché per penso che sia parte del nel nostro patrimonio e forse essendo ora all'estero così c'è anche un po'di Nostalgia
Di
Insomma delle cose in Italia svelto luogo morte che tra l'altro è bellissima che non conoscono tutti nonostante sia pochi chilometri da Roma io lo conosco bene quella quel quel territorio infatti concordo con il stride proprio come lei descritto
Allora io ringrazio tutti intanto prima di tutto Elisabetta Bonoldi Giulia nel purtroppo oggi lancerà fatta collegarsi e caro non è chiara mica Elisabetta grazie componenti nelle nostre librerie passa parola Elia maxi sono sempre pronte a distribuire libri ovunque anche in Francia se volete
E poi saluto Pierluigi Sassi Ana Maria alcuni poli Lanfranco Palazzolo Giuseppe Di Piazza Paolo Conti Fabio Calenda siete stati strepitosi e tutti gli amici che sono collegati
E che forse vorrebbero parlare ma ormai non c'è più il tempo per farlo
E quindi chiudiamo sulla voce di Carolina da Carini che ci regala un altro brano del libro
Nella nostra vita precedente non rimane niente garantire i miei occhi attoniti c'era soltanto un casale distrutto polacco in frantumi una ragazza adolescente un bambino un'accademia sapemmo Liboni e degli alberi sradicati
Eppure Erminia ecco tutto
E la linea una mia amica la nostra esternamente la distruzione dei villaggi e parte come non era mai stata prevedo di sole per un istante aveva squarciato le nuvole è la cosa più splendenti preziosa chiarissima il mistero un incendio un esplosioni un'epica minima
Guardando a quel detta spaccato a metà quel giardino spezzata dalla violenza della natura mi sono arresa e rendendo ogni ho trovato la forza di reagire ho capito che l'unica strada Cosimina lontane senza sperare gli organismi ma cosa semplicemente era diciamo chi mi andrebbe benissimo di sopravvivere
Viene
Una una la la nulla Rue
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