25 aprile - Maurizio Landini: "L'antifascismo oggi è non essere indifferenti"

Se siamo una Repubblica democratica dobbiamo ringraziare i nostri padri le nostre madri i nostri nonni le nostre nonne
Che hanno combattuto e alla fine sconfitto il fascismo e nazismo
Questa memoria non dobbiamo mai dimenticarlo dobbiamo sempre per la presente ma allo stesso tempo siccome son passati tanti anni dal venticinque aprile del mille novecentoquarantacinque ci dobbiamo chiedere ma cos'è il fascismo
E il fascismo è un sistema istituzionale autoritario ma anche un sistema di idee che rovescia la democrazia non concepisce la partecipazione del popolo il diritto delle persone di dire quello che pensano
Ma alla fine tutti debbono dire quello che pensa il capo
In questo senso c'è una violenza anche politica una violenza che porta a discriminare le persone a discriminare le persone per la razza e quindi a favorire il razzismo a discriminare le persone
Per il sesso discriminare le persone per la religione che possono avere non scordiamoci che in Italia il fascismo fece la legge contro gli ebrei
E da un certo punto di vista noi oggi queste situazioni purtroppo le viviamo ci sono tanti i fascismi
Che vivono e convivono nella nostra società allora la nostra è una battaglia che dobbiamo fare oggi non solo culturale ma anche di pratica
Essere antifascisti oggi vuol dire non avere paura dell'altro vuol dire essere inclusivi vuol dire
Far partecipare le persone vuol dire battersi per i diritti e le libertà delle persone nel lavoro vuol dire
Non essere individualisti ma essere solidali essere in grado di favorire un altro modello sociale è un altro modello di sviluppo
E questo significa però non essere indifferenti non far finta di non vedere quello che sta succedendo ma vuol dire prendere parte sia nell'azione quotidiana tutti i giorni sia nell'affermare appunto una cultura del diversità una cultura della partecipazione una cultura del riconoscimento dei diritti dell'altra persona e quindi in un'idea di fratellanza e di solidarietà nuova che si deve affermare
Per queste ragioni questo venticinque aprile che avviene all'interno di una pandemia pesantissima
Non può essere un venticinque aprile
Che passiamo in casa ma dobbiamo uscire di casa e per questo credo che sia importante partecipare all'iniziativa lanciata dall'Anpi
E di deporre un fiore in tutte le vie in tutte le piazze che sono dedicate a uomini e donne che hanno dato la loro vita
Per rendersi una repubblica democratica e leader