Proteggere e promuovere il lavoro

Buongiorno buongiorno a tutti questa della secondo appuntamento di unire i riformisti siamo partiti con una maratona
Durata tre ore con tantissimi ospiti
Antichissime forze politiche tantissime personalità della società civile abbiamo avuto oltre cinquantamila disillusi visualizzazioni sono diciamo indirette poi molte altre successivamente
è sempre più chiaro che una delle tematiche fondamentali su cui ragionare quella delle riforme il nostro Paese lo vediamo nel piene RR anche di fronte a misure di facility importanti cospicue completamente ingessato e bloccato questo si riversa tantissimo nel dibattito per decenni vere ideologizzato sul lavoro
Come riformisti pensiamo che si dei terreni qualificanti accanto alla giustizia le riforme costituzionali la riforma della pubblica amministrazione il lavoro debba essere il centro della nostra azione
Per cui abbiamo deciso di fare questo secondo appuntamento iniziando con una serie di appuntamenti tematici che mettere insieme idee non esattamente collimanti ma comunque tutte nel senso di dare centralità questi temi perché li consideriamo fondamentali per il riscatto della persone soprattutto ritornare a parlare alle nuove generazioni compiacere do la parola Dario Di vico che tutti conoscete che modererà quest'incontro
Buongiorno per il secondo incontro di unire i riformisti Marco ha messo in piedi
Un caso di primissimo livello che e noi chi condurremo questa discussione appunto in sequenza non ci saranno doppi Gigli per quelli che ci seguono ma c'era un solo intervento inizierà Pietro Ichino con una anche in centro nel Novecento chiamavamo relazione in questo secolo si chiama intervento iniziale che comunque ci stimolerà un po'sui temi appunto di del del riformismo del lavoro
Seguirà Carlo Calenda presidente fondatore di azione successivamente Misiani responsabile economia della segreteria del PD
Poi c'era Silvia Zanella della base
Poi ci sarà Teresa Bellanova viceministro alle Infrastrutture presidente di Italia viva poi Lucia Valente professore ordinario di diritto del lavoro alla Sapienza di Roma e concluderà Marco
Io permette deve Labico veloce perché se no poi mi prende
Qualcosa in questo sì in questo panel ci sarebbe stata la grande Luigi Covatta
Basta a te la parola Pietrino
Grazie e davvero un pensiero Garato Annicco nei confronti di queste grande personaggio nel giustamente libererei tempo che viene assegnato per e sto beh intervenendo introduttivo
Non posso ovviamente analizzare il quadro io mi noi collochiamo la riflessione di oggi mi limito
A individuarne tratti dominanti
Il primo è quello di una drammatico deficit di occupazione alludono alla luce in modo
Posso essere passare questo
Sento di una cambiamento molto opportuno dei criteri di rilevazione statistici dei dati occupazionali finalmente la statistica
Smaschera quello che è stato un vero e proprio una vera e propria di enormi nella politica quella del mascherare situazioni di vera e propria disoccupazione con
Artifici quali la cassa integrazione a zero ore senza speranza e situazioni in cui non c'era alcuna possibilità di ripresa del lavoro nella stessa azienda e il blocco dei licenziamenti che sostanzialmente è la stessa cosa detta con altre parole venuta meno questa maschera sono saltati fuori all'improvviso novecentoquarantacinque mila posti di lavoro che non ci sono e che fino a ieri invece venivano indicati come posti di lavoro a ivi e in questi sommati a quell'altro milione di lavoro di posti di lavoro che mancava all'appello nel febbraio dell'anno passato
Amo un po'quello che stanno al di sopra di una soglia fisiologica di disoccupazione per quattro in quel per Trento chi da un deficit di due milioni almeno nei posti di lavoro
Per non parlare dell'altra dato impressionante degli del numero occupanti scoraggiati che anche quello redatto e caratterizza la situazione italiana in senso folk e cattivo
Il possono
Mi un'indagine Unioncamere han palla che inizia che le imprese anche in questo momento di gravissima crisi cercano personale e non lo trovano
Le indagini per il Primetime ultimo trimestre due mila venti il primo trimestre due mila ventuno Paularo all'attività di due centocinquanta mila
Ospiti lavoro e potrebbero essere coperti dissesti passa il personale per ogni trimestre in totale circa di un milione all'anno di posti che restano permanentemente scoperti mancanza delle persone alta infine e il fenomeno dei beni Jones che si sta intensificando e lavoro nero lavoro grigio lavoro
Poco retribuito soprattutto nei settori della logistica e dei servizi alla persona dell'agricoltura degli enti il tutto sotto il segno di quella programmatica stagnazione della produzione produttività del lavoro che caratterizza Alitalia proprio non da oggi ma da almeno vent'in questa situazione noi riteniamo noi diciamo alcuni di noi io avevo in particolare quello e comma poi con logica Valente abbiamo opposto gli impianti prima
Ora diretti niente
Alcune misure urgenti
Che possono essere e messe in atto con termini molto rara e di implementate subito
Alcuni minuti misure invece che richiedono un respiro molto più lungo
Tra le misure urgenti
Il noi indichiamo innanzitutto il favorire il trasferimento dei le persone dalle
Prese marginali o addirittura sotto marginali alle imprese
Il fatto di avere imprese con grandi differenze di produttività è un venne tesoro da sfruttare ma lo si può sfruttare solo attivando questo trasferimento questo significa rinunciare a quella di Minella di cui parlavo all'inizio al nascondere Pelloux la disoccupazione mettendo le persone in freezer
Come abbiamo fatto col blocco dei licenziamenti come da tempo facciamo con la cassa integrazione senza speranza zero ore per anni e anni e anni
Ma per questo occorrono le politiche attive del lavoro servizi al mercato del lavoro qui la nostra proposta è è di mettere in comunicazione strutturale fra loro i due protagonisti delle poi del lavoro
E in sei che gestisce le politiche passive e Antonio che gestisce dovrebbe gestire sarebbe posto a gestire coordinare le politiche attive noi riteniamo che la pubblicazione strutturale fra questi due enti che poi può attuarsi in vari modi Gibelli il ponte il il meglio risposi ipotizzano a una ente che gestisce entrambe le cose si può pensare all'ingegner rizzare la cosa in molti modi ma quel che conta e attivare il incentivi giusti perché in risparmi sulle
Politiche passive cioè sulla spesa per il sostegno del reddito possano incentivare le politiche attive cioè quelle che creando idea corsi per portarle persone laddove il lavoro c'è o perché le ha le intese CEA hanno questo implica però talmente in un un tornare indietro rispetto all'IST per le lampade ma far funzionare al palo quello che riterremo ma evidente occorre un ente in cui le regioni si può nemmeno anche se sappiamo svolgere la funzione sussidiaria laddove le regioni non sono in grado di operare poi occorre urgentemente digitalizzare l'attività dei burocratica dei centri per l'impiego e e in modo da destinare le risorse umane che essi perché che rinvengono da questa digitalizzazione dell'attività burocratica per destinarle ai servizi al mercato del lavoro in particolare a quel IMO anello dei Celti
è costituito dall'orientamento professionale nel la profilazione delle persone in gioco a un setting il nel li gioca self service tutte quelle attività che in Italia mancano e a questo proposito ricordo l'iniziativa che sta sperimentando Milano la città metropolitana ora l'aspettiamo per la formazione e lavoro e Angela peraltro la digitalizzazione dei servizi e polpa per e che attivando Locarno lavoro nel in quel di Milano però ma come open space dedicato alla questo primo anello belle e della catena dei serbi Pepe per lavoro
Infine e tra le cose che si possono fare subito è quella che lo chiama venga proposto in un suo articolo sulla voce info alcuni giorni fa e cioè una semplicissima riscrittura dell'articolo trenta dogmi dell'ultimo comma dell'articolo trentanove della Costituzione che nuova quel tappo che ha generato settant'anni di diritto sindacale transitorio sospeso in una condizione di non costituzionalità
Il risolvibile
E Hillary formaggi inconsistente semplicemente nel dire la legge ordinaria stabilisce le regole e le condizioni perché Prati collettivi possano avviare efficacia minerale
Dopodiché la legge ordinaria dovrebbe semplicemente a quale ciò tenta il sistema delle relazioni industriali ha individuato come regola generale cioè dove il contratto collettivo individua una e categoria e e interviene un nuovo contratto collettivo concorrente sì confrontano le rappresentatività dei gli enti firmatari dei due contratti nove invece il nuovo contratto
Si applichi in un'area più ridotta il l'area in cui la rappresentatività si verifica in quella più ridotta più vicina al luogo di lavoro ma di questo parlerà Lucia fra poco per queste le misure che possono pertanto subito quelle di più lungo periodo proprio le posso solo il luminare
Raddoppiare ma io direi anche quadruplicare gli istituti tecnici superiori simile italiane abbiamo centonove per sedici mila studenti in Germania appena coprono un nuovo novecentocinquantaquattro mila studenti e sono state tutto assolutamente essenziale attivare l'anagrafe della formazione professionale Rino pur per incrociando i dati pone le colline argomentazione obbligatorio il ministero del lavoro e l'iscrizione alle liste di disoccupazione o alle liste professionali per individuare il tasso di coerenza della formazione cogli specchio
Però agli effettivi cosa indispensabile per poter finanziare la formazione professionale buona quella efficace quella che pronunce un'occupazione
E poi a mio avviso generalizzare questa esperienza l'importantissima che sta nascendo stacco muovendo i primi passi ma che è già in atto a Milano della e Onassis formazione dei centri per l'impiego da Enti burocrate e ha è in quindi serviti in prima linea naturalmente e questo implica che chi sia il suo intento che può coordinare il tutto previsto ed è il discorso sulla perché il tavolo prima anche perché tutto quello che faremo
Sul piano fisico gli open space sedili one stop shop eccome sul modello della Centro e Nord Europa richiede anche che Tosi ha rispecchiato nel web poi gli stessi servizi offerti on line senza e oggi non si va da nessuna parte
Grazie per l'attenzione che di ascolto
Grazie a te Pietro la relazione si è concentrato sui problemi del mercato del lavoro che da una parte mia mente del del tema del riformismo perché c'è anche molto nel dire il linguaggio la simbologia perché il terreno del lavoro ovviamente si presta no diciamo ad un legame molto diretto con le culture politiche
Do la parola Carlo Calenda presidente di azione che di questo sul fronte dei riformisti uno dei soggetti più strutturati
Grazie grazie mille sono molto contento di essere qui con questa iniziativa organizzata da Marco io vado per punti abbastanza rapidi che riassumono anche le proposte che non abbiamo fatto al governo nella piene vere che secondo me ha insomma vedremo io credo che in parte siamo state prese parte
Forse no parto dagli ITS ovviamente questa è il cardine che noi ricordava Pietro noi oggi Deep Blue diciamo abbiamo informazione sedici mila persone ricordo quando nel ministero dello sviluppo economico
Cioè mi si mi pare venti milioni di euro che tra l'altro non dovevano andare sul mio pagine per cercare di avere più studenti rafforzare di Tiezzi e l'abbiamo fatto una proposta con cinquecento milioni di euro l'anno di uscita ma portare campo abbastanza bravi gli studenti formazione cento mila che a nostro avviso è il minimo sindacale rispetto a quello che sarà c'è un altro punto sugli ITS secondo me vanno staccati
Dal ministero dell'Istruzione che c'ha già i suoi problemi tutto degli chiassosa sempre bellamente fregata e Abba portato nel ministero dello sviluppo economico
Questa è una cosa che si può fare io a Draghi dodici nelle consultazioni solamente la riforma della scuola
è una cosa che questo governo non riuscirà a fare per evidenti ragioni cioè la visibile che non riusciva neanche a fare quello Pedrali proponeva cioè di andare a scuola giugno quindi figuriamoci se riuscirà a riformare la scuola però questo è un loro anche influito su qualcosa che si può fare rapidamente si iniziasse
La seconda proposta anche questa semplice fattibile
Lo scorso Governo ha fatto un paio da quattro miliardi e mezzo le tasse per i lavoratori non avevamo proposto glieli proponiamo di concentrarlo sui giovani
Fino a trent'anni questo vorrebbe dire poter andare a zero sui giovani fino a venticinque anni e andare al cinquanta per cento
Cioè in meno di tasse per i giovani dai da venticinque trenta
Perché è fondamentale ma perché oggi c'è una differenza di reddito notevolissima che spinge ovviamente
All'emigrazione quindi alla fuga di cervelli perché non si fa ma perché si preferisce dare una piccola mancia tutti piuttosto che aiutare veramente giovani di cui si parla continuamente ma di cui nessuno gliene frega
Realmente qualcosa sulle politiche attive sono d'accordo con Pietro aggiungo solo due cose il ministero del lavoro mistero molto svuotato molto fragile molto debole
Teresa si ricorda credo quando gestivamo le crisi aziendali che alla fine ministero che si occupa essenzialmente della cassa integrazione e così non può andare avanti cioè il lavoro sulle politiche attive
Ribaltate dobbiamo questo nodo di Navigator vada va sciolto io
Sono spero e penso che si possano formare sono molto d'accordo su approcci di sussidiarietà quando le regioni lavorano bene bisogna rafforzare il lavoro che fanno le Regioni quando viceversa le Regioni non lavorano penso alle regioni del Sud bisogna sostituirsi questo vale un po'per tutte le materie ma tanto più per le materie per le materie che hanno a che fare
Con una con il lavoro e con la la formazione la questo stesso discorso vale per il ministero guardate la gestione di Di Maio è stato una gestione disastrosa nel senso che ha semplicemente levato dal mise tutta la parte che gestiva le crisi azienda da castano in giù tutta la struttura è stata affidata a uno scappato di casa che di di crisi aziendali non si poteva assolutamente nulla questo ha fatto sì che non sono state presidiate per molto tanti
Paduanelli no anche lì ha fatto poco o nulla c'è un viceministro in gamba che lato deleghe te e adesso stanno cercando di ricostruire la struttura ma e noi non abbiamo io credo inteso quello che è successo sul blitz il ministero dello sviluppo economico ha perso
Tutte le leve di politica industriale
Abbiamo il nella il Di Maio che siccome era ci sentiva sufficientemente forte mi sembrava non abbastanza se il ministro degli esteri si è preso pure tutta la parte di commercio estero dovevamo fatto un lavoro di ristrutturazione completo della dell'attività dell'Istituto del commercio estero dotando del piano straordinario made in Italy cercando di evitare che si facessero operazioni che io chiamo Cindy nel Dancing nelle ambasciate ma che invece si lavorasse per esempio con la distribuzione per fare entrare i prodotti italiani tutto lavoro che è stato demolito portando portandogli il il il il ministero del Commercio estero nel silenzio generalizzata
Dopodiché il ministro e la l'energia di fatto è andata verso il ministero che non si non mi ricordo come si chiama ambiente transizione energetica che però vuol dire anche qui sganciare una leva fondamentale ne abbia un problema di costo Necci enorme
E avevamo fatto lavoro molto significativo non solo con la strategia Algeria nazionale
Ma con la il capacity markets con la la decarbonizzazione della produzione elettrica che non è avvenuta perché sul gas non sono stati fatti passi avanti con la normativa sull'energia eolica e per la prima volta ammesso l'impresa oggi ore italiane in grado di competere
Tutta questa leva non c'è più così come penso della leva del digitale che è andata nel ministero
Nicola per carità che personali grandissima qualità però quello che che che risulta che oggi il ministero dello sviluppo economico ministero che appunto gestisce le crisi più di questo è difficile che posso fa e quindi anche il lavoro che fa per esempio che manca su tutto il tavolo Automotive che avevamo fatto partire e tanti altri per vedere per esempio io sono molto preoccupato le conseguenze
Della fusione compreso soprattutto sulla questione dei fornitori come si muoverà ecco tutto questo oggi non è monitorato voi direte ma cosa c'entra con lavoro va be'c'entra molto con lavoro perché e il problema è prevenire curare dopo molto complicato è molto difficile
Ultimi due punti intervento pubblico internettiano che noi vivremo una stagione di intervento pubblico molto più forte
Dettato dalle condizioni delle aziende dalle condizioni finanziarie anche la possibilità diciamo di restituire il prestigio le garanzie che lo Stato ha prestato nel corso del tempo
E bisogna disciplinarlo molto bene no quello che è successo con il bell'Italia
Proprio in un caso di scuola un disastro annunciato che ha portato di fatto che sta portando il pubblico a gestire due aziende senza avere alcuna possibilità di farlo nel modo in modo efficace e non con un intervento di natura transitoria ma con un intervento di natura strutturale
Ecco rispetto a questo io vedo la necessità di disciplinarlo disciplinarlo io non non penso che le cose vadano disciplinate sempre per legge credo sia una stupidaggine credo che però vada disciplinato nel senso di capire che il governo spieghi quali sono i casi in cui si entra quali sono i casi in cui non si può entrare in che modo i per quanto tempo questo non è chiaro che rischia di aprire una voragine di presenza dello Stato nell'economia ma presenza disfunzionale non non posizioni
Infine l'ultimo punto la questione dello sblocco del licenziamento
Questa situazione sta diventando a mio avviso emergenziale adesso sulla richiesta di sindacati di continuare a prorogare di blocco dei licenziamenti è un blocco lo sappiamo che è una cosa fittizia star mascherando un processo
Che rischia di portare un fari Maran Favini dei che sarebbe disastroso noi anche qui abbiamo fatto una proposta e la proposta è di sblocca are per categorie di imprese e di farlo ovviamente con un rafforzamento dell'Anas il che con un rafforzamento dei processi di di di formazione ecco tutto questo fa sì che oggi la verità è che non c'è ma strategia sul lavoro
Cioè un meglio c'è una strategia semplicemente indifesa ma non in difesa del lavoro indifesa delle conseguenze di breve termine di una crisi che è una crisi da un lato Covi da un lato di produttività profonda di questo Paese
E tutto questo sta portando e prepara una crisi generalizzata medici di cui non non avvertiamo ancora la magnitudo e sarà chiara al prossimo anno
Tra l'altro io lo ricordo sempre il prossimo anno è l'anno in cui la banca centrale europea ridicoli ridiscuterà il Tap il piano straordinario e quello sarà per noi il momento dalla verità se il Paese non ci arriva con le idee chiare
Sui mercati non non usciva più tutto noi pensiamo dipenderà il Recovery Fund ha ma è una illusione perché regola i fans sono in realtà annetti cinquantacinque miliardi
In termini di risparmio sui Taxus sugli interessi e Granta riequilibrati dal nostro contributo al bilancio europeo
E dunque stiamo parlando di una magnitudo che incomparabile con quello che abbiamo speso quest'anno centocinquanta miliardi l'anno scorso centocinquanta miliardi
I deficit aggiuntivo rispetto all'anno prima e è una cosa enorme e ancora oggi noi vediamo i segni così i provvedimenti che sono stati fatti male che non riescono a produrre risultati pranzo alle un bonus da ultimo ma non solo e penso anche alla stupidità di averlo fatto solo per i privati mentre tutti i negozi e gli alberghi erano chiusi potevano almeno ristruttura tutta questa di tutto questo non si scorge oggettivamente neanche in questo governo
Un pensiero lungo e se non c'è un pensiero lungo su questo è difficile che ci sia un pensiero riformista perché il riformismo oggi è soprattutto questo avere un pensiero lungo e capire quale qual è l'assetto che la società dovrà avere
Anche attraverso due transizioni che che possono essere molto pericolose che sono quella digitale e ambientale se non gestite molto bene
Con un punto come idea di quella che sarà la società e il modo in cui possiamo arrivare questo è il compito dei riformisti oggi è un compito politico
è un compito di di Delman compito politico bisogna dare rappresentanza che questa cosa la capisce
Non so se sono pochi un molti ma so che tanto il Paese si ritroverà ad affrontarlo questo dilemma è e sarà una dilemma mortale perché davvero abbiamo esaurito ogni possibilità
Di come posso dire buttare soldi a pioggia che senza avere risultati strutturale
Grazie mille
Grazie Carlo Calenda passiamo ad Antonio Misiani come ho già detto responsabile con un'operazione stima spiegheremo di capire un po'sparliamo allinea
Di unire i conformisti messi unire i riformisti io poi cercheremo emozione di fare perché ci sono da unire quindi sarebbe interessante anche capire ad esempio nel rapporto delle cose che hanno detto Pietro detto Calenda se ci sono domande basta niente nel nuovo PPI della segreteria letta
Comunque la ovunque sì vuole indicare
Di una dispongono orgogliosi relazione Laura Boldrini
Scusate non vedo col microfono sì sentinella
No non è Silvia
Mi sentite
Sì sì sì tutto il vostro onorevole
Certo allora grazie buongiorno a tutti grazie Marco Bentivogli del venditore per questo confronto cui immagine emergeranno differenze ma anche credo tanti punti di vista in comune e credo che sia positivo
Per il dibattito politico soprattutto per il Paese alcuni punti il più rapidamente possibile il primo il due mila venti è stato l'anno della peggiore recessione dal dopoguerra nove punti di PIL bisogna tornare al mille novecentoquarantaquattro per trovare numeri così drammatici
Questo crollo economico si è riflesso solo in parte negli indicatori occupazionali Pietro Ichino ha ragione i dati di contabilità nazionale sono ancora più eclatanti se misuriamo la pelle degli occupati in ore equivalenti nel due mila e venti avremmo perso due milioni e mezzo
Di occupati se li misuriamo invece in relazione alla
Ad altri indicatori la perdita e molto inferiore i dati di contabilità nazionale ci dicono che ne abbiamo persi cinquecentoventicinque mila pista aperta in mezzo perché adesso vengono considerati non più occupati coloro che sono in cassa integrazione da più di tre mesi ma questi due milioni di differenza
Tra l'occupazione in relazione alle ore effettivamente lavorate e l'occupazione definita relazione al rapporto di lavoro ci dà l'idea di una crisi sociale latente
Che rischia di esplodere nei nei prossimi mesi a maggior ragione quando vengono meno una serie di misure di protezione tra cui il blocco dei licenziamenti che hanno segnato questi mesi di emergenza
Una luce in fondo in fondo al tunnel c'è
Naturalmente la campagna diversi vaccinazione la chiave decisiva per la riapertura progressiva delle attività economiche il timing
è un tema molto delicato che purtroppo è diventato un tema di battaglia un politica di posizionamento delle forze tra cui anche forze che sostengono questa maggioranza
In un Paese serio questo dovrebbe essere sottratto alla contesa politica perché non possiamo permetterci di riaprire facendo passi più lunghi della gamba
Per poi tornare indietro con contraccolpi evidente anche dal punto di vista economico e occupazionale secondo punto la politica economica in questa fase in questi mesi deve tenere assieme inevitabilmente due tipologie d'intervento noi dobbiamo proseguire con interventi di natura emergenziale il Parlamento ha approvato una nuovo scostamento dal quaranta miliardi che viene dopo quello da trentadue miliardi di gennaio per finanziare innanzitutto misure di emergenza in particolare per il mondo dalla piccola e media impresa del lavoro autonomo e professionale
è una delle parti più colpite perché se andiamo a vedere dove abbiamo perso lavoro abbiamo perso lavoro tra i precari tra gli indipendenti
Nel mondo del lavoro nella parte più giovane tra i quindici e trentaquattro anni dieta e quindi lì devono andare innanzitutto le misure di sostegno alle misure di emergenza dobbiamo tenere assieme
Questa tipologia di interventi con una invece la costruzione di una strategia di di medio lungo periodo di più ampio respiro ma di rilancio ma dello sviluppo del Paese piano nazionale della ripresa la residenza è un punto fondamentale
Che vale compreso il fondo nazionale complementare duecentotrentasette miliardi di euro da qui all'anno due mila ventisei
Poi naturalmente Calenda ricorda giustamente che andrebbe messa in risalto con i contributi italiani al bilancio europeo e tutta una serie di di cautele io aggiungo
è fondamentale che il Paese si attrezzi trans Brenda Lee questi soldi perché se andiamo avanti
Con l'andazzo degli degli ultimi decenni con un'Italia che impiega sedici anni per realizzare un'opera pubblica di valore
Ma superiore a cento milioni di euro non andiamo da nessuna parte e quindi tanti o pochi che siano c'è il problema di mettere a terra concretamente ma i soldi che l'Europa ha messo a disposizione nel nostro Paese il Pnr R sì non è soltanto una un programma di investimenti di spesa aggiuntiva è anche una un programma di riforme
Che
Il governo indica a grandi linee le scrive per titoli nel Documento di economia e finanza libica grandi linee nel testo dalla programma nazionale di di ripresa e dell'incidenza le riforme sono un punto decisivo sono però il punto politicamente
Potenzialmente più divisivo e dedicato perché noi oggi siamo in un contesto di governo di quasi unità nazionale e va dall'Eur passando per il Pd Cinquestelle Forza Italia e la lega
Queste forze politiche hanno il il dovere di trovare un terreno d'incontro su riforme che in passato le hanno viste profondamente divise penso al tema della pubblica amministrazione a maggior ragione la giustizia
Se pensiamo alle diverse ricette sulla riforma fiscale
Ma qui il tema di concretizzare Lean riforme ambiziose che stanno scritte nella programma nazionale per la ripresa la residenza non è per nulla ma non è per nulla banale
Ed è per questo che Enrico letta io credo facendo bene ha proposto
Ha proposto al presidente del Consiglio innanzitutto di assumere l'iniziativa per costruire un nuovo patto sociale
Ma di portata analoga a quella del mille novecentonovantatré che deve partire da una crisi che è molto peggiore di quella del mille novecentonovantadue novantatré
Molti hanno paragonato questa stagione d'un nuovo dopoguerra probabilmente una un paragone eccessivo ma con questi numeri con la crisi economica che rischia di diventare una drammatica crisi sociale io credo che la sia assolutamente indispensabile creare una cornice politica e di condivisione con le parti sociali su ciò che è necessario fare non non tanto nell'immediato ma soprattutto nel medio lungo periodo per recuperare quello che abbiamo perso nel due mila venti e soprattutto imboccare
Un nuovo un nuovo percorso di sviluppo sostenibile trovata di moda oggi dire ma anche sostenuto i numeri che Draghi ricorda nella sua introduzione al pm RR da questo punto di vista sono sono eclatanti
Molti sono sono note non vanno sempre ricordati l'Italia
Non ha perso venti punti percentuali di crescita negli ultimi vent'anni rispetto alle altre economie avanzate europee nel due mila diciannove vitali o non era il paese del bengodi era un Paese che veniva da decenni di stagnazione di crescita delle disuguaglianze di vivibili sviluppo c'è stato per tanti motivi
Ma che oggi non abbiamo il tempo di ricordare se questo è il punto mi un nuovo patto sociale
Questo nuovo patto sociale deve mettere al centro il lavoro e sono d'accordo non esclusivamente in una strategia difensiva evidente che le misure emergenziali vanno progressivamente supera non possiamo andare avanti in eterno con il blocco dei licenziamenti è stato raggiunto ma punto d'incontro nel governo
E sta scritto nella nel decreto sostegni che ha uno sbocco differenziato va del della della sospensione dei licenziamenti io credo che vada tenuta ferma la logica di una superamento differenziato di una misura che ha carattere strettamente emergenziale e chiaro
Che questo però deve avere come contrappeso un intervento sulla Rete di protezione sociale ma io credo che un patto siamo un patto per una un patto sociale un patto per la ricostruzione come l'ha chiamato Enrico Letta c'è davvero innanzitutto al centro una strategia per la creazione di nuovo lavoro in questo Paese noi abbiamo proposto che nel programma nazionale se la ripresa la residenza la selezione dei progetti tenga conto dell'impatto occupazionale
Noi dobbiamo dare priorità innanzitutto ai progetti già sono suscettibili di creare maggiore lavoro e dobbiamo introdurre delle condizionalità trasversali
E vincolino l'accesso alle risorse all'impatto in termini di occupazione femminile e giovanile sa che sono i due punti più fragili storicamente ancor di più durante le crisi pandemica nel mercato del lavoro italiano noi dobbiamo riordinare gli incentivi per le nuove assunzioni e credo che finché non avremo recuperato i livelli pre Cove di di attività economiche e quindi almeno per i prossimi due anni noi dobbiamo costruire un intervento molto molto forte dj contribuzione per chi deciderà di assumere e noi dobbiamo intervenire anche sul versante pubblico della creazione di lavoro
Perché il rinnovamento generazionale della pubblica amministrazione è una chiave fondamentale per la modernizzazione della pubblica amministrazione
Allora questo porta con sé un cambiamento radicale delle procedure di reclutamento
Nella PA che permettano a tanti giovani finalmente di entrare nella pubblica amministrazione quindi primo punto la creazione di lavoro secondo punto il rafforzamento della rete di protezione sociale sono d'accordo
Ovviamente non bastano le politiche passive anche se una riforma in direzione universalistica degli ammortizzatori sociali e in particolare della cassa integrazione necessaria così come un intervento sulla Nasty sicuramente auspicabile sottoscrivo quello che ha detto Pietro Ichino in parte anche Carlo Calenda sul tema né delle politiche attive del rafforzamento anche della cassetta degli attrezzi per la gestione delle crisi aziendali aggiungo un elemento non ci concentriamo
Molto sul mondo del lavoro dipendente quando parliamo di politiche attive crisi aziendali e strumenti di protezione sociale
Credo che un analogo investimento avrebbe fatto verso il mondo del lavoro autonomo che ha perso moltissimo occupazione
In questi mesi è stato investito in pieno dalla dalla recessione e noi dobbiamo costruire risposte pubbliche che aiutino chi ha dovuto chiudere la propria attività il proprio negozio
Di il il proprio studio professionale e ha bisogno di ricollocarsi di trovare o la possibilità di avviare una nuova sfinita quindi io credo che il tema delle politiche attive si debba porre anche per il mondo del lavoro autonomia del lavoro indipendente oltre che naturalmente per i diciassette milioni di lavoratori dipendenti nel nostro Paese
Terzo punto creazione di lavoro protezione sociale Stars le politiche industriali mi ricollego ad alcune riflessioni
Mi faceva Carlo Calenda per avviarmi a concludere noi dobbiamo intervenire i in senso in senso ampio e e cito alcuni alcuni punti
Le imprese italiane hanno sono state hanno beneficiato degli interventi decisi con il decreto liquidità nei primi mesi della crisi
Le moratorie sui prestiti i nuovi prestiti con garanzia sociale hanno funzionato queste misure perché hanno salvato centinaia di migliaia di imprese da crisi di liquidità
Noi oggi però abbiamo l'extra debito enorme che rischia di schiacciare qualunque possibilità di ripresa
La restituzione di questi presidi Val Lunga dobbiamo immaginare un qualche intervento strutturale di alleggerimento di questo extra debito altrimenti le imprese che abbiamo salvato non riusciranno a ripartire secondo punto abbiamo stanziato quarantaquattro miliardi di euro per cassa depositi e prestiti per il cosiddetto patrimonio destinato ci sono interventi di emergenza ma ci sono anche interventi per la crescita e lo sviluppo del sistema produttivo italiano
Io credo che questi soldi pubblici potrebbero essere diventare parte di un intervento di un Fondo Strategico che riesca a convogliare anche risorse private
In investimenti per la crescita del sistema produttivo pensiamo alle casse previdenziale i fondi pensione a realtà
Che oggi investono al settanta per cento all'estero e che noi invece potremmo incentivare di investire rilancio del sistema produttivo italiano
Ultimo punto ma non ultimo in ordine di importanza ci sono grandi dossier aziendali aperti che il tempo di di di di chiudere hanno una notevole impatto occupazionale
Ma sono dossier che non possiamo permetterci nel trascinare oltre valeva per il precedente governo vale a maggior ragione questo socio grazie grazie
Negli anni e mentre e quindi ho visto abbiamo recuperato Silvia Zanella manager scrittrice di libri sul lavoro le rubo solo trenta secondi per dire a questo punto per fare un primo un primo bilancio
La discussione è stata prevalentemente sulle policy
Mi sembra che perché grosso modo gli interventi hanno girato su quell'elemento
Mi sembra francamente che fatico diciamo da giornalista trovare molte differenze e onestamente se dovessi permettermi una piccola battuta di sabato mattina quindi tranquilla
Vedo meno differenze tra azione e il PD che tra il Pd e Cinquestelle in verità ma una piccola sottolineatura
Un vedo come elemento interessante che tutti quelli che sono intervenuti finora hanno dato anche un tratto del riformismo in cui lavoro e impresa
Cioè non c'è un un un muro tra lavoro e impresa questo mi sembra un fatto importante che venuto fuori dai tre interventi
Tre interventi Chiodi che ho sentito costituito finora e quindi questo può essere un elemento connota diciamo il riformismo di questa di questa stagione di di questo secolo se vogliamo esagerare
Un'ultimissima cosa di metodo perché Anita però c'è il rischio che è nella visione della Società di domani altra battuta l'economista sia più ottimista dei riformisti
Ecco insomma per carità i riformisti hanno la vista la veduta lunga quindi come dire intravedono le sfide anche con larghissimo anticipo però insomma come dire adesso il mercato intorno cioè una proposta Casey caratterizzarsi come una visione lunga delle sfide ho qualche dubbio che che otterrebbe una un numero significativo di consensi bene coi poi andremo avanti Silvia Zanella
Vengono da una cosa confusa sul un'immagine confusa su
Un'immagine confusa no presuntuoso Graziano sa anche mi pare
Prego si si sia
Allora grazie del grazie all'introduzione appunto quello che io vorrei portare un po'il punto di vista di chi lavora in azienda e di chi in qualche modo si occupa di di di capire come funzionerà nel futuro sia dal punto di vista delle strategie di di recruiting ma anche Dini far stare le persone ben all'interno delle organizzazioni qui chiaramente si è parlato di policy si è parlato appunto di grandi scenari occupazionali e di grandi scenari di natura macroeconomica e a mio avviso l'alto grosso tema riportare al centro il lavoro
Al di là diciamo di quello che succede nel nelle nelle stanze dei bottoni riportare al centro lavoro vuol dire però capire come sta si sta trasformando questo lavoro io la fortissima tentazione
Che si sia occupato finora di policy non avesse una grande una grande visione rispetto quello che succederà rispetto come si stanno riorganizzando le aziende
Rispetto come la pandemia a di fatto radicalmente trasformato in uno degli inni del CIPE ironia trasformatisi vede in qualche modo costringere
Ari trasformabile e quindi credo anche che una riflessione forte che la politica debba fare è una transizione dal modello lavorativo classico
Quello anche più come dire oggetto di normativa la lavoro delle fabbriche lavoro
Diciamo dell'epoca industriale rispetto a un lavoro invece totalmente militarizzato e fortemente rivisto nelle sue nei suoi parametri di tempo e di spazio questo non per fare come dire delle riflessioni troppo teoriche
Ma quest'ultimo anno e lo dice anche le convenienze ha visto una radicale trasformazione del dei modi di lavorare delle persone e e questa fortemente influito sulla loro produttività ma anche sulle loro aspettative
Le aspettative che erano già diciamo emergenti da parte delle generazioni più giovani e che quindi non volevano quel tipo di modello di lavoro e volevano comunque lavorare su modello differente che mettesse in primo piano diciamo Ancona loro responsabilizzazione anche un loro diciamo modello imprenditoriale pura all'interno dell'organizzazione che non significa che tutti debbano fare i ministri di stampa pari ma forse non avvierà una visione auto eccentrica non aveva una visione totalmente correlato modello industriale
Può aiutare anche le persone a pensarsi in futuro in cui l'occupabilità e fortemente subordinata due ha due aspetti uno è quello delle competenze e l'altro
Chiaramente fortemente intrecciato è quello della formazione ecco io penso che a livello di mismatch o comunque di dischi schietta quei villaggi Barion tra le competenze che vengono ricercate dalle aziende da un lato e quello che invece sono in grado di fare le persone
Sia stato ampiamente sottostimato da parte delle politiche attuali che invece siano state in qualche modo reca relegato a singole iniziative aziendali
E e questo secondo me non è più possibile posticiparlo occorre fare una fortissima riflessione fino alle scuole superiori rispetto a competenze che servono per per rimanere competitivi sia a livello individuale sia a livello aziendale e qui veniamo al secondo aspetto separata di chi avesse si è parlato di di formazione uguale apprendistato e tutto ciò che ovviamente fatemi vivere fondamentale anziché la altra forza lavoro sia pronta rispetto alle anzi nel futuro però credo anche che ci sia un tema fortissimo
Di re skilling quindi radicale trasformazione delle competenze che hanno le persone
E affine linea innalzamento delle competenze attuali questo significa anche non vedo pronta in questo caso nella politica nell'azienda
Al genere una visione di lungo periodo rispetto alla alla vita professionale e personale delle persone
Perché entrare una divisione di long life learning e quindi di formazione continua significanti e fare degli stop
Significa anche sovvenzionare dei momenti sabati ICI significa poter dare alle persone la possibilità di di lavorare studiando o di interrompere diciamo la propria attività al fine di poter avere diciamo un vantaggio competitivo perse per l'organizzazione anche da adulti specialmente davanti mi vien da dire e invece questo secondo me e lontanissimo da lineare e credo che debba assolutamente invece rientrare tra saliti Lolita proprio perché non non è pensabile c'è appunto una vita lavorativa che che si staglia sui trentacinque quaranta anni corsa possa essere considerata firma dal punto di vista della formazione una volta che uno di anni ne compie venticinque o trenta
E quindi diciamo che la la mia riflessione rispetto alla a tutto quello che è stato detto e Piepoli si giustamente devono riguardare
Sì la l'occupazione sì la in materia di formazione ma devono anche guardare alla al ciclo di vita no dicono di non di una persona
Che è una persona prima ancora con un lavoratore che ha bisogno di avere degli strumenti di implica di vita nel lungo periodo quindi questi strumenti sono importanti per lui o per lei ma anche per la sopravvivenza stessa delle organizzazioni
Bene
Sì finito no no in genere ebbene
Loro viene sottolineata Grazia Silvia Zanella darei la parola Teresa Bellanova che viceministro e li e presidente di Italia viva
Ma grazie grazie a Marco per questa opportunità
Dobbiamo sicuramente stare nei tempi mani stimoli che vuoi perché esso o che sono tra e sicuramente se se ne lei diciamo da questa prima parte di confronto una considerazione da parte mia che i riformismi
Si possono unire si possono unire magari provando a superare anche tanti personalismi che fanno parte di questa fase della politica complessiva nella nel nostro Paese
Ma specifichiamo immediatamente sul tema proteggerne promuovere il lavoro
Ma intanto io penso che proteggere promuovere fondo a una prima condizione che per proteggerlo promuoverlo bisogna creare un albo
Ed è l'emergenza che noi che noi abbiamo e l'emergenza che noi abbiamo e che non possiamo tradire perché questa emergenza si porta dentro appunto la necessita di ricominciare a produrre opportunità di lavoro in tutto il Paese e in una parte del Paese in modo particolare e ovviamente mi riferisco alle al Mezzogiorno
Per creare opportunità di lavoro noi abbiamo una occasione ora io non voglio caricare tutto sul recovery sappiamo che questa è una grande opportunità ma ci sono anche tante altre risorse che dobbiamo mobilitare dobbiamo mobilitare nel modo nel modo giusto uscendo diciamo da una farseli ogni non c'è dubbio che è una parte della politica italiana è stata caratterizzate da queste e anche con la decrescita felice e dichiara fornendo attraverso linee di politiche portando avanti comunque poteva essere assoluzione io credo che questo il disastro l'idea dibatterà assecondare la decrescita è disastro perché noi se non rientriamo a produrre ricchezza per poterla distribuire anche attraverso il lavoro non usciamo da questa situazione di grandissima difficoltà allora il veicolo e le altre risorse
Penalizzare che cosa finalizzate all'innovazione finalizzata alla ricerca finalizzata a creare produttività perché questo e quello su cui noi siamo fortemente deficitari e siamo deficitari da da parecchio tempo dico questo Padova unione tempo con la placenta perché il tempo è limitato noi abbiamo fatto delle scelte delle quali anch'io sono stata diciamo sostenitrice
Come per esempio e la questione della decontribuzione va benissimo la decontribuzione dei malanni contribuzione se non è impiantato
Impiantata su una solida politica di investimenti
E di politiche industriali nane contribuzione è un destinare risorse in gran parte ristabilì maniero dove sono state destinate perché se non c'è nuova occupazione difficilmente poi attivare Landi la decontribuzione quindi che cosa comporta questo cento unire i riformisti
Perché comporta coraggio e visione
Coraggio in visione che Bevere sicuramente della politica coraggio visione che devono avere anche le parti sociali
C'è un po'di pigrizia nel nostro Paese
Ci siamo rifugiati anche in questa fase drammatica che abbiamo dovuto perché stiamo ancora affrontando un po'nelle ricette tradizionali io credo che è stato sicuramente
Necessario per rispondere con gli ammortizzatori sociali
Rispondere con il blocco dei licenziamenti che laddove diciamo si applicassero normalmente legislativi la cassa integrazione non puoi fare i licenziamenti noi siamo stati diciamo nella condizione di dover dire che si attivavano gli ammortizzatori sociali e si bloccano i licenziamenti ma insomma
Sono misure tampone
Non è il il problema che abbiamo adesso quello di rispondere a questa situazione drammatica con scelte che devono impostare il futuro perché non c'è dubbio che allo sblocco dei licenziamenti iniziativa
Come si affronta questa base allora io credo per restare a uno degli stimoli che il professore Ichino metteva nella sua introduzione ma anche le rielaborazioni che e ci aiuta ad approvare nel corso di questi anni io penso che uno dei punti fondamentali che bisogna affrontare e come rifinanziare
L'assegno di ricollocazione
Perché se concentri solo sugli ammortizzatori sociali e non cattivi invece lo strumento che viene per me la alle persone di poter cercare un lavoro e di poterlo approvare io credo che noi rischiamo di alimentare soltanto uno strumento che alla fine consegna le persone alla disperazione
E su questo credo che noi dobbiamo fare anche bene operazioni diciamo in tempi rapidissimi
La cassa integrazione guadagni abbiamo provato a riformarla anche con una il John sa dove abbiamo fatto un pezzo di interventi che io rivendico e rivendico con forza
Se poi rimane impieghi la cassa integrazione per cessazione di attività
Io credo che rischi di smarrire qual è la funzione e qual è il ruolo che voi dare anche alle politiche industriali perché dico questo perché nel momento in cui l'azienda cessa
Benjamin un altro strumento Maniago ingrana Asti
Magari limiti il tempo che ritieni per poter accedere alla Nasty magari toglie come unica indicato in tutto questi anche in questo anno Antonio Misiani nella sentito dire alla noia Tonolli il décalage Adriana Asti
E quindi da e le persone ma nel contempo venga uno attraversare uno strumento fondamentale che insieme Agostino di ricollocazione che certo in questo anno non mi può dire siccome c'è una difficoltà che che valenza poteva avere l'assegno di ricollocazione posto che si sono fatti delle assunzioni anche in questo anno non nella misura in cui avremmo tutti voluto però diciamo ma c'è un altro strumento fondamentale che è quello della formazione il tema della formazione è un tema che noi non possiamo riservare solo negli scorsi generali
Noi abbiamo penso un anno io vorrei che noi continuassimo non continuassimo a perdere tempo perché se non paga formazione nel momento in cui le persone sono in cassa integrazione nel momento in cui le persone sono rimasti quando Raffaella formazioni
Semmai la formazione per non fare diciamo polemiche io sette sebbene molti di voi quello che penso Birdland di cittadinanza
In questo anno si dice il reddito di cittadinanza aiutato a non fare esplodere contraddizioni sociali ancora più pesanti benissimo
Ma chi ambientato edito da oggi di incominciare allora ragionare seriamente sul fatto che se fai bene sei il reddito di cittadinanza magari non trovi lavoro
Ma la formazione Napoli-Bari
E il vincolo delle persone e al due risultati uno quello che non alimenti il lavoro nero
Il secondo e che dagli strumenti poi poter entrare davvero in nel mercato nel mercato del lavoro noi abbiamo pensato in questo anno di poter fare la formazione a distanza
Ai bambini delle scuole elementari e non siamo riusciti a da pensare piani formativi per gli adulti e stesso vendendo di cittadinanza o in cassa integrazione e
In deroga quella diciamo ordinaria io credo che questo è un punto fondamentali che noi abbiamo così come abbiamo adesso una necessità di ritornare a ragionare seriamente sul tema della formazione della qualità della formazione perché anche questo non può prevedere ma spreco di risorse
Non si può pensare che oggi sono collegate all'anice una provincia dove c'è stata diciamo un importante industrie presenza dell'industria calzaturiera
Tra industria calzaturiera va in crisi anche migliaia di persone che vengono espulse non puoi pensare di quelle persone di Enrico Rotondi dando venticinque ore di formazione magari con un corso d'inglese
Forse venga venga un'idea di sistema Paese un'idea di politica industriale sulle quali inesistente quindi deve attrezzare bei programmi informativi per poter dare queste persone davvero una opportunità
Protegge che promuovere il lavoro
Comporta anche farsi carico diciamo di altri problemi che noi e che noi abbiamo come per esempio la scarsa presenza delle donne nel mercato del lavoro
La grandissima con l'uscita di donne nel mercato del lavoro in questo in questo anno
Ora ho detto del reddito di cittadinanza ma voglio dire anche rispetto alla questione del decreto dignità del cosiddetto decreto dignità
Non possiamo perdere altro tempo per andare a modificare sostanzialmente quel decreto lo abbiamo visto tutti
Ha generato soltanto disoccupazione ed espulsione delle fasce più belli del mondo del lavoro
Non si poteva non rinnovare i contratti a tempo determinato e quindi sono stati novembre bene sostituite dove non è andato con la sostituzione magari con un po'di ore di straordinario gli straordinari in più
Allora noi su questo abbiamo un punto in queste legato anche il valutazione che bisognerà fare dei progetti legati al piano nazionale vilipesa resilienza
Io sono d'accordo con Antonio e questo l'abbiamo sostenuto insieme medesime i mesi passati i progetti vanno valutati anche per la qualità e la quantità di lavoro che creano ha qualità di progetto io credo che noi dobbiamo dare una valore in più a quelli che danno risposte ad un'emergenza che noi abbiamo questa emergenza si chiama lavoro anche delle donne oltre che dei giovani
Allora noi con il il famigerato John sacri che adesso diciamo forse sarebbe il caso di comincerà a fare una lettura più equilibrata avevamo posto delle questioni e incominciano a dare delle risposte penso per esempio ecco i geni parentali penso per esempio come avevamo chiamato
A responsabilità il sistema della rappresentanza sociali per quanto riguarda anche la contrattazione di secondo livello programma impeccabili risorse importanti che sono rimaste in gran parte ammortizzate perda una contrattazione di secondo livello che
Alla conciliazione mi scusi siamo già a tredici minuti normale non a caso qui una nota soltanto sottolineando sia impensabile in questa fase
Oggi si sono modificati in positivo le situazioni delle persone perché c'è questo lavoro a distanza
Intanto si fa una grande confusione telelavoro e smart working di fatto in questo periodo si è appesantita la condizione delle donne anche su questo io credo che i riformisti
Devono avere il coraggio di affrontare la questione anche dal punto di vista la contrattazione
Mi chiedo scusa per il tempo di
Il più grosso
Mancherebbe mi scusi ma il mio ruolo è questa qui
Dare la parola al Lucia Valente che professore di diritto del lavoro alla sapienza di Roma e poi chiudiamo con Marco Bentivogli grazie siamo nell'orario grosso modo si
Grazie anche io desidero ringraziare per l'invito per me è un momento di riflessione importantissimo
Soprattutto dal punto di vista in cui mi trovo cioè di fare il professore universitario quindi occuparmi della formazione di giovani che da qui a poco tempo saranno immessi sul mercato del lavoro e quindi la domanda è sempre la stessa cosa diciamo a questi ragazzi
Io in questi pochi minuti vorrei dividere il mio intervento sul due platee quella dei disoccupati e quella di lavoratori
Parto dalla seconda e prendo subito al volo la sollecitazione di Pietro Ichino che diceva guardate che le imprese cercano lavoro la cercano lavoratori
Non li trovano e soprattutto c'è una carenza di candidature se lo leggiamo in rapporto a pali da Unioncamere di cui parla vicino
Noi troviamo una percentuale altissima di mancanza di candidati c'era gente che neppure si presenta per offrirsi nei miei lavori che si stanno cercando in questo momento
E questo sembra un ossimoro un paradosso
Il fatto è che non ci siamo concentrati abbastanza sulle politiche attive del lavoro
Io intorno a a quello che diceva Teresa Bellanova e al Job sacra delle politiche attive
C'era stato una veramente punto di svolta con il decreto legislativo centocinquanta del due mila quindici che però ha avuto un arresto brutale
Con il referendum costituzionale quindi noi dobbiamo avere il coraggio di dire
Che le politiche attive non funzioneranno mai
Se non si riesce a mettere ordine nel rapporto tra Stato e regioni perché la competenza sulle politiche attive è una competenza concorrente che le Regioni basti vedere quello che sta succedendo con la gestione
Della vaccinazione della pandemia nel rapporto Stato-Regioni un rapporto difficilissimo e qui abbiamo bisogno di fare sicuramente una riforma dell'ampolla dell'Agenzia nazionale delle politiche attive per il lavoro
Che è stata pensata
In vista di una ricentralizzazione delle competenze che non si è avuta dopo il referendum tutte le regioni italiane
Addirittura Veneto Lombardia hanno fatto un referendum per il regionalismo differenziato cioè avere più potere rispetto allo Stato anche in materia di politiche attive del lavoro
E se non ci fosse stata la pandemia agli alti erano pronti per andare in Parlamento quindi noi dobbiamo capire bene come facciamo funzionare le politiche attive nel rapporto Stato-Regioni così come sono scritte le norme non si va da nessuna parte di quella riforma di cui
Liliana diciamo riformatrice di cui ha parlato il cinque di cui anche io mi sono fatta portatrice
Quella di far parlare le politiche attive e le politiche passive
INPS amplia occorrono su due binari paralleli che non si incontrano mai questo significa che manca un altro tassello un'altra parola chiave la condizionalità dei trattamenti
Io ti dò il sussidio io ti dò il beneficio economico se tutti attivi
Quindi noi dobbiamo riattivare le persone e fare sulla riattivazione non è facile Ichino parlava dell'Abbé lavoro di Milano io spero che avverrebbe Lab lavoro di Milano
Sia operativo così diventi una politica benchmark ma li dobbiamo fare un censimento a tappeto di tutte le persone inattive euro disoccupate credo un anno
Dichiarato la pratica immediata disponibilità al lavoro
Parlare a queste persone cosa proponiamo nuovi a queste persone
In questo momento nulla
Durante tutta la pandemia l'Italia è stato l'unico paese in Europa che ha bloccato la condizionalità abbiamo chiuso i centri per l'impiego non abbiamo fatto fare neppure un'ora di formazione a distanza
Quindi e la formazione signori eh politica attiva alla madre delle politiche attive
Mai ha competenza esclusiva delle Regioni sono le regioni che hanno le iniziali della formazione professionale quindi dobbiamo di nuovo riassettare la governance far parlare l'Arpal Collins io propongo addirittura di portare sul niente i servizi dell'Anpac perché come ha detto Igino non c'è un sistema informativo unico
Ogni Regione sarà il suo sistema informativo regionalizzato che si fa fatica a parlare con l'Arpal
Ma ci rendiamo conto questo era già prima della pandemia non ci siamo fatti trovare impreparati a questa pandemia e abbiamo fatto il blocco dei licenziamenti
Era l'unica cosa che potevamo fare perché perché non avevamo il materasso su cui far cadere le persone una volta licenziate quindi dobbiamo assolutamente prendere in mano nel di nuovo la governance delle politiche per il lavoro
Dico una cosa sulla all'assegno di ricollocazione l'ultima prima di passare all'altro tema
Noi abbiamo tolto l'assegno di ricollocazione con il la legge sul reddito di cittadinanza l'abbiamo tolta i disoccupati che
Appena licenziati volevamo accompagnati al lavoro perché era il messaggio del Jobs act era i licenziamenti sono più facili ma ci sono subito politiche attive c'è subito l'assegno di ricollocazione che ti accompagna lavoro l'abbiamo tolta disoccupati le abbiamo date percettori del reddito di cittadinanza solo al loro infatti su un milione e trecento mila percettori di reddito di cittadinanza soltanto quattrocentoventinove persone sono stati accompagnati al lavoro finalmente la legge di stabilità all'ultima a lo avrei inserito per i percettori dinastica
Ecco questi stop and go sono sbagli antichissimi
Se ne facciamo delle politiche intanto sperimentiamo le per un certo periodo di tempo non possiamo ogni sei mesi stare lì a rimangiarci tutto
Quindi per quanto riguarda i disoccupati la governance e fargli fare politiche attive anche anzi lavoratori che stanno per perdere il posto di lavoro ai lavoratori sospesi che ho avuto la fortuna di avere Teresa Bellanova ministro
Viceministro quando io facevo l'assessore al lavoro e la fatica che facevamo per dire ai sindacati fate fare le politiche attive cassintegrati perché se perdono il posto almeno sono già preparati per il mercato del lavoro
La la cassa integrazione corride è stata il metadone
Non dura nuovi dobbiamo riaffrontare questo problema con occhi liberi da pregiudizi e da ideologia ai lavoratori passo all'altro capitolo velocemente
La proposta che mi sono permessa di avanzare di cui ha parlato già più Trizzino
Abbiamo bisogno di abbattere questo numero elevatissimo nei contratti collettivi nazionali di lavoro abbiamo ottocentosessantasei contratti collettivi depositati al CNEL
E questi contratti
Non solo così tanti perché non abbiamo mai messo mano a una norma costituzionale l'articolo trentanove quarto comma che sta lì dal mille novecentoquarantotto mai nessuno va applicata
Ed è un ostacolo dobbiamo rimuovere quella norma perché se non si rimuove quella norma noi non possiamo fare una legge sindacale che indica si rappresenta ci in Italia e che efficacia i contratti collettivi nazionali di lavoro questo ha una ricaduta sui salari importantissima
è e quindi dobbiamo risolvere questo problema
L'ultima cosa che indico in dobbiamo approfittare di questo momento storico diceva Antonio Misiani abbiamo un governo di unità nazionale per rimuovere quel comma ci vuole una legge costituzionale votata secondo le regole dell'articolo di
Centotrentotto di riforma della Costituzione quindi abbiamo bisogno di una forte maggioranza
Costituzionale
Bisogna farlo adesso così come con il governo Monti abbiamo modificato e abbiamo introdotto dall'articolo ottantuno sulla parità di bilancio così come nel due mila uno abbiamo fatto la riforma dell'articolo centodiciassette della Costituzione
Dobbiamo farlo adesso perché abbiamo bisogno di chiarezza e abbiamo bisogno di trasparenza i lavoratori devono sale sapere qual è il loro salario
In base al settore di appartenenza e soprattutto bisogna sapere se i sindacati che negoziano questi contratti sono davvero rappresentativi quindi vi mi fermo qui ringrazio e saluto
Allora grazie grazie a tutti gli spiegherà che hanno contribuito con
Tutte con interessantissime provocazioni indicazioni policy anche come dire analisi del mercato del lavoro che sono state raffinata interessanti adesso comunque conclude Marco rimane il dubbio di capire perché i riformisti sono divisi perché diciamo dalle cose che abbiamo sentito oggi diciamo sono ovviamente ci sono accenti diversi
Ma chiaramente nun contraddizioni
Così larghe insormontabili che non si possano in un tavolo di discussione come questo stemperare a tema ecco
Grazie ringrazio tutti quelli che sono intervenuti perché condivido con Dario il dibattito è stato veramente ricco diciamo ci sono state troppe poche divisioni qualcuno forse la dovevamo spingere di più
Sono per vivacizzare la situazione però questo è un buon segno l'Italia il lavoro è troppo carico di ideologie morte che non dicono più nulla però per un pezzo di noi soprattutto che ama le vocazioni
Aiuta a marcare delle divisioni che fanno malissimo
Alle persone ai lavoratori e soprattutto chi lavoro non ce la inizia ricordando anch'io Luigi Covatta al Luigi aveva partecipato alla maratona dei riformisti aveva fatto un intervento tra l'altro bellissimo
Tra l'altro lunedì quando lo abbiamo salutato lunedì diciannove
Ci siamo un po'tutti quanti ripromessi di mandare avanti la la sua rivista Mondoperaio che era una bellissima rivista che parlava di lavoro e e non guardava indietro guardava il più possibile in avanti intanto che ci siano idee diverse anche tra i riformisti non è un fatto negativo cioè
Lingue di vero problema è che in questa fase il lavoro diciamo così nel centrosinistra ha perso importanza perso importanza come riflessione ha perso importanza
Adesso si mettevano un po'in secondo piano nelle nelle questioni relative alle politici ma anche nelle pollici nel senso che è sempre stato considerato un argomenta o insomma in cui io si vince qualcosa si possono dare dei dati positivi per sostenere governo di turno oppure è meglio non occuparsi di lavoro
Questo atteggiamento è stato molto negativo perché oggi porta molto spesso a far vincere anche in questa spazio politico delle culture vigili disse io sentenza una la divisione fondamentale
Nella politica è tra chi crede che bisogna liberarsi nel lavoro come tutti i riformisti devono credere e chi crede sia fondamentale liberarsi dal lavoro come
La cultura che ha pervaso di Cinquestelle soprattutto nella loro azione di governo e che purtroppo ha contagiato anche
Ma fuori dal Movimento cinque Stelle chi pensa che un sussidio possa avere la pari dignità di un lavoro per le nuove generazioni
Da questo punto di vista io credo che dobbiamo però ragionare in maniera
Do profonda su tutte le cose che Pietro Ichino il e e tutti gli interventi hanno rappresentato ma anche su quelli che sono nodi critici
Allora sia chiaro non è che oggi da oggi in poi siccome qui tutti sosteniamo che questo è il migliore dei governi possibili ma anche forse qualcosa di più del migliore dei governi possibili
Questo governo esente da qualsiasi rilievo per quello che riguarda le cose che si mettono in campo perché per quello che mi riguarda sul lavoro sull'innovazione sulla ricerca sulle questioni di genere diciamo ci sono ampi margini di miglioramento del PM
Si poteva fare molto di più sia poteva ascoltare molto di più e credo che ci siano alcuni aspetti che vadano rimarcato
Innanzitutto sia mostra contenti che a partire dall'ultima bozza del PNR del conte due ci sia un miliardo e mezzo dei suini gli ITS attenzione però
Guardiamo già quello che rappresentano gli ITS per un verso nel centro nord superano l'ottantatré per cento di occupabilità questo Paese ha avuto la il richiamo dall'OCSE l'OCSE ha detto ma come mai avete questo aggeggio che si chiama ITS che metà della politica italiana e anche nel sindacato scambiare ancora periti disse
E che ha il due per cento degli studenti è però l'ottantatré per cento di occupabilità come mai non usate nozze ce l'ha dovuto dire
E poi scopriamo che arriviamo a sedici mila studenti quando eravamo quando io e Carlo Calenda avevamo scritto quel manifesto sul italiani il piano industriale di avere competenza eravamo ottomila studenti siamo arrivati a sedici mila
La Germania era ottocento mila nel due mila e diciotto è arrivata novecentoquaranta mila
Il problema è che già iniziano nel centro-sud a esserci un po'di distorsioni di di di indirizzo degli ITS e che poi
E questo è una contaminazione fortissima negativa di anche che l'ultima bozza di Vienna RR
Purtroppo Antonio lo dico anche la raccolta dal ministro del lavoro è che le università devono fare
Le università devono fare i trasferimento tecnologico le università devono fare di nuovo formazione insieme CP
Prima di tutto facciamo di funzionari IACP prima di dargli un altro ruolo perché se c'è una cosa che acqua atto affaticato comunque ha rappresentato una politica del lavoro non omogenea sono state proprio le Regioni
Caricare il CP della formazione insieme alle università per cui le università faranno anche questo terza cosa l'idea di far di far rientrare nel mio tour
ITS
Pericolosa
Perché se significa far fare alle università anche gli ITS abbiamo visto che se ci sono degli ITS che non funzionano sono proprio quelli gestiti dalle università
Allora la politica non può essere fatta dalle lobby di riferimento che spingono di più sui vari ministri
Vanno qua va fatta rispetto alle cose che funzionano o non funzionano c'è un elemento di forza degli ITS Green Park funzionare sapete qual è il collegamento con il lavoro
Perché il settanta per cento dei docenti hanno una carriera extracurriculari escono fuori dal mondo del lavoro e da lei e aziende
Cosa che anche nelle università si sta comprendendo che anche nei percorsi didattici come si fa all'estero servono sempre sempre di più anche professor Peretti cioè un po'è un po'perché è utile a dare una formazione che a una cascata terra molto più efficace allora io credo che se dobbiamo arrivare a livelli almeno della metà di quelli della Germania guardate in questo periodo
C'è bisogno di non solo fare più ITS come diceva Pietro Ichino ma bisogna organizzare la domanda io ho visto il numero degli studenti degli EPS di Bassano del Grappa è drammaticamente basso
Quella è l'area dove stanno cercando occupazione aria dove non ci sono persone disponibili con le competenze necessarie per la fase di accelerazione che sta riguardando lari la ripresa di alcune aree purtroppo non tutte
Del Paese
L'altra cosa fondamentale per cui la politica quello che deve fare e smetterla di uccidere le cose che va bene
La seconda cosa l'alternanza scuola lavoro i dati di AlmaLaurea Alma diploma dimostrano che l'alternanza scuola lavoro ben fatta da quaranta per cento in più di chance
Primo anno alla fine delle scuole per trovare occupazione sono dati a perché quella è stata oggetto di ulteriori di Urologia che ideologia morta neanche novecentesca
Settecentesca c'è per rivoluzione industriale
Che vede appunto con scusi via di mercificazione alla fine rischiamo di mercificare veramente brutto perché
La precondizione di non dare lavoro ai giovani è veramente ridurli a merci questo è il tema che la sinistra dovrebbe riscoprire che il lavoro cielo sincero insegna il Papa non ci siamo non siamo per il reddito per tutti noi siamo per il lavoro per tutti
Perché il lavoro è uno strumento di acquisizione di dignità e di cittadinanza l'altra questione fondamentale quella della produttività
Giustamente non è stata toccata ma noi abbiamo un paradosso fondamentale che abbiamo il gruppo il più alto d'Europa il costo del lavoro per unità di prodotto più alto d'Europa e i salari più bassi d'Europa
Abbiamo in questi giorni la riflessione di Carlos Tavares Susta dell'artista che ci dice che i prodotti in Italia non gli stabilimenti come qualcuno ha detto mai prodotti costano di più
Questo significa che ci sono e ci sono attorno alle fabbriche italiane anche di eccellenza degli extra costi che sono dovute all'assenza della politica attorno alle fabbriche
Se rene che ed è comparsa non possono essere stimate a Salerno ma devono andare a Napoli ci sono costi se i furgoni via Tessa che battono in Germania in furgoni tedeschi nella loro terra
Ma hanno problemi di mobilità e di trasporto per raggiungere quei mercati vuol dire che la politica guarda altrove
Allora immaginare che su queste cose tutto alle regioni nulla al governo
Le regioni che hanno mediamente il settanta per cento del bilancio sulla sanità immaginarli come soggetti di politiche attive del lavoro e come soggetti di politica industriale è qualche cosa di di simpatico ma assolutamente irrealistico
Ritorniamo al sulle funzioni centrali e vediamo che il piano industria quattro punto zero che è stato il PPA la politica pubblica degli ultimi vent'anni che ha generato più investimenti privati
è stata uccisa prima dal dal ministro Di Maio e successivamente ministro Paduanelli che invece ci credeva ha trovato mille ostacoli proprio nel Conte due per riuscire a riesumare la oggi nel Pnr R. swing Russia quattro punto zero stiamo in décalage rispetto agli impegni iniziali
Questo è un problema gigantesco perché noi abbiamo due fronti su cui lavorare per far crescere la produttività il dell'introduzione sono d'accordo con quello che scriveva sui social Marco Taradash lunghi l'introduzione scritta da Mario Draghi del Pnr R. un nella citazione
Di quanto sono cresciuti di produttività agli altri Paesi di quanto è stata stagnante in Italia andrebbe incorniciata
Debbo dire che nelle misure che ci sono all'interno si fa un po'poco
Si fa un po'poco perché bisogna rieducare le amministrazioni locali ad essere piattaforma degli ecosistemi territoriali
Essere piattaforma vuol dire essere con le competenze digitali ma anche con le visioni per creare attrattività nei territori per agganciare le prese alla trasformazione tecnologica noi abbiamo proposto il promoter italiano cioè il nome Sean e cioè i centri di eccellenza di che trasferiscono la tecnologia le in prese perché se c'è in Germania dove l'impresa da Daniel menzionare medio-grande
E non c'è dove le PMI non riescono ad arrivare a una soglia d'accesso sufficienti per poter partecipare appunto all'accelerazione queste aziende saranno chiuse
Allora queste cose dobbiamo metterle in chiarezza e avere una mappa chiara di quello che serve nel territorio a livello europeo
Nel territorio io continua a dire perché non facciamo come i tedeschi i tedeschi la ricerca la fa università Max Planck Institut
La ricerca applicata e cioè l'innovazione l'ha fatto rotta non si pestano i piedi noi abbiamo tutti che fanno tutto e per cui risorse scarse e polverizzate
Trasferimento di competenze i lavoratori che non avviene tra l'offerta che funziona
Perché si sedimenta nel territorio il percorso di mio ovazione si abbassa progressivamente la soglia di accesso e parallelamente alle imprese al territorio si trasferiscono quelle competenze di innovazione
No per l'Italia non è possibile
Conte due ha fatto il tavolo sul trasferimento dei tecnologico come Conferenza dei rettori universitari
Perché ovviamente la gara prendersi trasferimento tecnologico è quasi una gara si è poi dopo queste cose non funzionano e sulle competenze digitali siamo gli ultimi nella classifica Desi poi non lamentiamoci ultimissima cosa
Il blocco dei licenziamenti
è chiaro che a a ovviamente questa questa questo aspetto del trasferimento tecnologico è il volano fondamentale per far partire un processo anche di crescita dimensionale d'impresa
In Germania dicono quando entra un nuovo lavoratore nell'industria manifatturiera innovativa che quella Dario ha scritto un bellissimo articolo per i giorni fa se non sbaglio su questo la manifattura ha tenuto in piedi il Paese in questa fase i tedeschi dicono quando si crea un nuovo posto di lavoro nel nella manifattura innovativa il moltiplicatore né da treni servizi collegati e nell'indotto in Italia il moltiplicatore uno e mezzo proprio per i nanismo aziendale
Allora se noi non costruiamo questi ecosistemi rapide responsabilizzando le parti sociali e le istituzioni locali su questo in cui Pati i patti devono tornare quelli dell'origine
I patti non so dove ognuno prende qualcosa ma dove ognuno cede qualcosa per un obiettivo più grande tutti insieme allora io credo che questi siano gli aspetti decisivi perché se continuiamo a essere distratti sulle partite importantissime
Sia dove possiamo primeggiare sia dubitabile dobbiamo difenderci difenderci siamo partiti porticine sull'automotive alla fine quella che doveva essere una fusione diventata
Quella che dovrebbe essere un merci una fusione è diventata un'acquisizione da parte di Psa
Sulla cantieristica navale
Eravamo leader pronti ad acquisire Chantiers de l'Atlantique e dopo il due mila e sedici abbiamo messo la cantieristica
Asiatico da dietro le nostre spalle grazie al sopra Nismo
Francese e alla sciocchezza di avere trattati istitutivi europee che continuano a considerare le posizioni dominanti senza vedere quella dell'importazione asiatica
Abbiamo continuiamo Ada ad agevolare e ad accrescere i sovrani ismi che abbiamo all'interno e per cui dobbiamo avere questa doppio canale
Fare cresce né Italia delle competenze dell'innovazione tecnologica con delle reti come provo per in tutt'Italia Innovation è lavora in questo senso
Lavorare più in un Piano nazionale delle competenze questo è assolutamente fondamentale superando di immaginare che questa partita decisiva sì vada a finire come al solito nel festival dei formatori
La formazione la scuola l'università formazione professionale al centro sulla lavoratrice lavoratore la persona il disoccupato allora proprio su questo io mi auguro
Tutte queste cose siano per riportare dentro questo spazio politico
Una centralità maggiore sulla questione del lavoro noi abbiamo questa carta in più non si può inseguire le altre culture politiche populiste sopranista sul loro terre
Il terreno della liberazione dell'emancipazione dell'autonomia e del senso alla vita che dà il lavoro non lo danni su un'altra cosa per la persona e su questo dovremmo ascoltare
Un po'più del Papa e un po'meno Luigi Di Maio grazie
Un questa conclusione quasi contro la benedizione di ma parte
Io credo che siamo anche a mezzogiorno e dove quindi anche il timing perfetto io ringrazio tutti voi di questa piacevole e interessante chiacchierata alla prossima occasione perché immagino che la base unire i riformisti metteranno in in cantiere altre iniziative di questo tipo buona giornata a tutti
Arrivederci gravi queste elezioni grazie tutte