"Sistema misto: tv di Stato, tv privata"

Io ringrazio anzitutto
Di autorevoli relatori che hanno accettato di partecipare a questo convegno il professor Sandulli
E il professor De Vergottini
Il segretario del nostro partito Pietro Longo sempre così e giustamente interessato come anche ieri sera ha dimostrato alle vicende radiotelevisive dell'informazione
Gli altri che
Arriveranno ma mano andremo avanti nel corso dei nostri lavori
I rappresentanti dei partiti il senatore Landolfi
Il rappresentante del Partito radicale e tutti gli amici che sono presenti insalate
Con questo convegno dibattito diciamo che non vuole mettere nessuna parola conclusiva evidentemente
I circoli Ignazio Silone continuano la loro attività che precipuamente fondata
Sulla difesa
Della libertà
Della cultura
E abbiamo ritenuto quindi che dopo il primo convegno nazionale di inquadramento diciamo così la basta mente largamente ideologico
Abbiamo pensato che fosse il caso di centrare
Il primo discorso sulla questione radiotelevisione intanto appunto perché è uno dei mezzi primari
Di cultura
E poi perché siamo in un particolare clima
Di tensione gli so che viene nella campo
E riteniamo che sia dovere
Delle associazioni culturali politico culturali come la nostra e dei partiti di cercare di poveri
Rimedio
Per questo come avete visto noi abbiamo chiamato
I giuristi
E
Addetti ai lavori
Della televisione di Stato
O dei netto
Abbiamo invitato le televisioni private molte delle alcune delle quali di Roma presenti
Perché chiediamo un apporto che riteniamo prezioso
A delineare
Una politica in una nuova realtà
Questo è il punto
Ora io non
Mi soffermerò affatto sugli aspetti giuridici della questione che riguardano appunto il polso Sandulli innanzitutto
Deve Cottinelli altri relatori
Nei sugli aspetti tecnici in particolare
Ma voglio prendere atto di una realtà che è cambiata
E cioè della fine di fatto
Del monopolio di Stato radiotelevisivo
Monopolio che è stato affermato riaffermato
In sede costituzionale in sede politica ma che né i fatti
Distrutto
Per il sopravvenire
Degli sviluppi tecnologici
Per l'azione
Dei privati piccoli grandi
E questo lo sviluppo del settore queste nuovi questi nuovi spazi che si aprono
Saranno nel futuro ancora più interessanti perché siamo davanti a una serie di innovazioni tecnologiche
Che renderanno infatti impossibile
Il monopolio dell'informazione radiotelevisiva
Ora noi dobbiamo precisare innanzitutto
Alcune cose
Quando noi diciamo
Che il monopolio di Stato della Ca'd'informazione
è finito
Non intendiamo con questo prende una posizione contro la TV di Stato
Vogliamo soltanto venderci conto dei fatti
Noi riteniamo anzi che lo Stato continui ad a vere
Una funzione sul piano normativo evidentemente la promulgazione di nuove e più adatte leggi
L'inquadramento del settore
Un'azione di garanzia per quello che riguarderà alle frequenze
E tutto quanto il settore comporta
Non solo
Riteniamo anche che lo Stato debba continuare a gestire direttamente
Una sua o delle sue emittenti
Che continueranno ad averne una funzione preminente
Sia per l'aspetto pubblico e di servizio pubblico
E sì anche perché nei fatti la radiotelevisione di Stato italiano
Ha accumulato un tale fondo di esperienze di mezzi di di uomini che sappiamo bene
Non potranno essere sopraffatti per un lungo periodo avvenire da qualsiasi iniziativa privata per potente che stia quindi noi non abbiamo di questi timori
E vorremmo che anche gli altri partiti e in particolare la Democrazia Cristiana non li avessero perché riteniamo che la televisione di Stato Abs le forze per rinnovare il sì per tenere la piazza
E anzi migliori le sia paga un Periodo di apertura e di miglioramento di sviluppo con la concorrenza resa possibile ai privati
Quindi nessuna pregiudiziale
Anti RAI TV di Stato
Ma l'idea che nei prossimi tempi si aprirà un periodo di sistema misto
Del quale del resto si sta discutendo in questo momento in Hispania in Francia in Germania
Fra televisione pubblica e televisione privata che deve essere
Ha regolato
E inquadrato
Dalla legge
Non ci siamo occupati in pub mi sono occupato personalmente in passato l'inizio della così detta ultima riforma della RAI TV della questione
Ricordo che Orlova in disaccordo sul fatto di fare della televisione di Stato un prodotto di una intesa parlamentare
Devo dire francamente che ancora adesso ritengo che l'esecutivo il governo debba assumersene le responsabilità dirette debba risponderne al Parlamento
La incapacità di reazione in questi ultimi tempi della RAI Televisione
è dovuto in gran parte a questa immobilità e a questa incapacità anche delle forze politiche di provvedere
Per cui avvengono gli episodi ai quali si riferiva ieri sera nella conferenza stampa televisiva e nostro compagno Pietro Longo
Per cui non si riesce a dare una direzione efficiente ai servizi della radiotelevisione per cui si rischia di sciupare
Questo è no come capitale per incapacità di risoluzione politica anche in questo come in tante altre istituzioni si vede come quello che manca in Italia sempre sia una precisa sede di decisioni
Ma direi che e dal punto di vista dell'informazione dove a mio avviso nonostante la sua capacità tecnica più carente la radiotelevisione di Stato
Perché è per sua natura è costretta o a lottizzare l'informazione o peggio ancora secondo me a sfumato la
E ne abbiamo avuto un esempio anche per esempio ne ultima vicenda di politica internazionale sulle farla
è chiaro che una televisione di Stato non può avere una libertà di pronunciarsi come possono avere le televisioni private
Tuttavia è necessario che il cittadino che l'utente si trovi davanti a delle scelte evidenti politiche
Ad esempio sulla questione fatto anche è chiaro che o sulla questione Salvador o sulla questione Libano è chiaro che non può bastare il continuo richiamo alla pace
Cosa naturalmente evidentemente gradita a tutti ma all'interno della quale tutti i gatti diventano grigi
Bisogna anche sempre avendo il coraggio di dire chi ha ragione e chi ha torto
E questo naturalmente comporta
Delle difficoltà
Per una televisione destato
Ora noi ci siamo trovate negli ultimi tempi davanti alcuni tentativi di modificare la situazione
Sono direi due ordini di fatti
Uno la presentazione e positivo
Del disegni del progetto Gasparri
E il secondo è stato la sentenza recente del pretore di Roma che ha una sua importanza un suo significato
Sul primo non ci siamo trovati
Sette otto mesi fa
Davanti a una bozza di testo
Che ci veniva detto avrebbe dovuto essere presentato dal Governo assolutamente prima entro Natale fuori entro Pasqua
Poi entro Corpus Domini dopodiché credo che facciamo il il giro delle sette chiese in sostanza e celebriamo tutte le festività religiose dell'anno ma ancora questo testo non viene alla luce
Era una bozza di legge
Naturalmente insufficiente come ho detto abborracciata approssimativa
C'erano in essa dei difetti evidenti secondo me al solito
L'eccesso di lacci l'eccesso di intralci l'eccesso di concessioni l'eccesso di istituti dello Stato che avrebbero dovuto occuparsi anche
Della televisione private di solito eccesso di pubblicizzazione e troppo poco rispetto per la libertà dei cittadini
A nostro avviso
Tuttavia ad ogni modo era un tentativo sul quale secondo noi si poteva continuare a discutere
Perché
Nel frattempo è avvenuta l'esplosione del delle televisioni private
E coloro che particolarmente protestano contro il successo dei network direi che sono stati quelli che in realtà li hanno aiutati perché in questa assenza legislativa in questa assenza di decisioni in questa mancanza di presa di posizione politica da parte del governo
Ed è il Parlamento le concentrazione sono andate dai balli innescamento e direi nel centenario avanti
E hanno fatto il bene il male i loro affari comunque hanno creato dei fatti compiuti che oggi evidentemente possono essere regolati ma ben difficilmente possono essere abbattute
Ora successivamente la Democrazia Cristiana
Che attraverso Gasparri era promotrice di questo progetto
E poi anche il Partito socialista Agliano si sono in un certo senso defilati hanno lasciato cadere la cosa
Mentre che il partito socialdemocratico il partito repubblicano e il Partito liberale
Hanno particolarmente insistito invece perché si affrontasse il problema
Ero hanno fatto sulla linea abbastanza comune Modica e comune ma comunque abbastanza vicina
Che è quella della maggiore liberalizzazione possibile
Le e difficoltà che sono state avanzate prima che terminasse con queste discussioni dalla Democrazia cristiana e del Partito socialista i pericoli prospettati cioè sono di ordine diverso
Si teme la formazione degli oligopoli
Si dice che la informazione radiotelevisiva estremamente delicata
Estremamente importante naturalmente quindi non si può lasciare queste libertà i privati
Sì prospettano anche pericoli di concentrazione tra l'editoria della stampa e l'editoria televisiva
Ora su quest'ultimo punto i minorenni soffermare è un attimo per dire che noi questo pericolo non è che non lo vediamo
Ma lo diamo per scontato quest'ultimo cioè dell'incrocio fra le concentrazioni giornalistiche per intenderci e le concentrazioni cioè radiotelevisiva
E questo vale sia al centro che alla periferia
Dunque io vado ad esempio Trovo che la televisione locale è condotta in realtà dal giornale locale
O è proprietà di un gruppo di editori locali
O si concentra al vertice poi con dei network editoriali
E mi pare che questo sia assolutamente inevitabile credo anzi che sia giusto
Che gli editori e i giornalisti e i giornali
Siano anche promotori di iniziative che radiotelevisiva
Avviene questo in tutti gli altri Paesi occidentali e particolarmente in America e mi sembra inevitabile che avvenga anche da noi
Non capisco dicevo con Gasparri al tempo delle nostre riunioni perché è una industria di cioccolata
Possa fare una televisione privata è un grande giornale un piccolo giornale locale la GA dalla Gazzetta di Parma a la Repubblica o al giornale o che so altro io qualche gruppo di Tom viale
Non possa fare una propria televisione
E mi pare anzi
Una garanzia di professionalità e di tono
Ed è è strettamente connessa a quel che poi dirò sulla informazione
La sentenza del Pretore di Roma
A ho detto ha avuto una notevole significato
Anche se non è stato dalla stampa tranne qualche giornale sufficientemente raccolta
Perché
Ammette per la prima volta la possibilità di concentrazione il Pretore di Roma
Arriva a dire che secondo lui non si tratta di oligopoli
E che anzi si è dimostrato che gli oligopoli non possono sussistere qui precisare il termine oligopolio è abbastanza Area due evidentemente io sono convinto che si tratti comunque di concentrazione
Ma io credo che come per i giornali oggi così è anche per le televisioni
Non si possa evitare la concentrazione
E quanto meno per quello che riguarda i servizi
Già abbiamo avuto all'inizio un solo vigere un espandersi di una miriade di piccole radio televisioni le quali naturalmente non sono stati in grado di sopravvivere
E hanno dovuto concentrarsi o devono addivenire a dei servizi comuni o devono a questa che certe dimensioni di carattere semi regionale o il ove giornale o interregionale perché altrimenti non riescono a sopravvivere
La sentenza del pretore di Roma peraltro ammette queste possibilità e ammette l'interconnessione
Che è sempre stato un po'il centro del problema interconnessione cioè insomma il servizio a carattere nazionale o pluri regionale in contemporanea
Per quello che riguarda lo spettacolo mente che rimanda la parte dell'informazione alla Corte costituzionale ripropone cioè il quesito alla Corte costituzionale
Ora qui tocchiamo un tasto che hanno voi molto caro operano e molto delicato
Noi come è partito
Abbiamo impostato fin dall'inizio la questione della libertà nella radiotelevisione
Ed è il sistema misto
Sul fatto della concorrenza non soltanto in materia di spettacoli
E non soltanto come veicolo pubblicitario
Ma per quello che riguarda l'informazione per noi fondamentale
Nei diversi convegni ai quali abbiamo assistito negli ultimi mesi tenuti dalle televisioni private a Livorno Venezia e così via
Questo tema è stato abbastanza trascurato ma queste comprensibile questo corrisponde evidentemente all'interesse dei privati è chiaro che fare informazione come si dice costa
E io non so poi in verità fino a quanto un'informazione che sia corretta ma che si è tenuta come si deve
All'osso sul piano economico costi ad ogni modo non stiamo discutendo di questo certamente I tempo che viene sottratto alla entrata della pubblicità che
è il provento nel quale vivono
Le televisioni private l'informazione cioè non rende pubblicitariamente
Ci sarebbe da discutere io esco io credo che se certe certi servizi di cultura di attualità per esempio di politica estera e così via forse con sponsorizzati per esempio delle grandi ditte private io sono convinto che anche quello servirebbe alla pubblicità
E soprattutto serve a dare tono alle televisione sia locali che nazionale
Ma comunque è chiaro che i privati che esistono preferiscono cioè lanciati sul terreno dello spettacolo della trasmissione di film della pubblicità e così via e lasciare alla Monopolio di Stato l'informazione radiotelevisiva
Ove invece io ritengo che se andiamo verso una adesso la formulazione di una nuova legge di una nuova normativa una delle cose che debba essere imposta una delle poche secondo me mentre secondo il progetto Gasparri erano tante
Alle televisioni private sia appunto un certo livello un certo grado di informazione e di attualità ed i servizi culturali
Io credo che con questo possesso che giustamente imposto perché il contrappasso direi è il ciò che noi chiediamo in cambio della libertà d'azione nell'ambito della legge alle televisioni private
Venivano mosse al tempo della discussione sul disegno di legge altre questioni come quelle della raccolta della pubblicità
Qui il problema si pone in modo diverso ad esempio come assicurare egualmente alle televisioni locali o regionali l'afflusso di pubblicità sufficiente per farle vivere consorziate o no che siano
Si pone evidentemente un limite ai network per quello che riguarda la raccolta di pubblicità e specialmente l'abbandono della pubblicità in campo locale e regionale che va lasciata alle televisioni private
Venivano sollevati anche dei problemi di carattere diciamo pseudo morale l'eccesso di pubblicità
L'offesa diciamo così alla alla personalità e ai diritti degli autori che si vedono spezzettati
Frantumati le loro pulsioni lo Findus dagli dagli interventi pubblicitari anche queste sono cose che possono essere a un certo punto regolate non è qui il problema il problema è un altro e secondo me è che quando noi guardiamo alla questione della radio televisione in Italia
Il settore pubblicitario appare immediatamente come uno dei più importanti
E uno dei maggiori spazi che si aprono all'attività
La questione non è soltanto una questione giuridica è anche una questione economica è una questione di lavoro per giornalisti per tecnici per pubblicitari e per i lavoratori interessati alle aziende delle quali viene fatta la pubblicità
E rispetto agli altri Paesi occidentali le possibilità di sviluppo della pubblicità in Italia sono ancora enorme io mi stupisco quando sento alle volte esponenti di altri partiti della democrazia cristiana ad esempio uomini esperti anche del settore
Come Vittorino Colombo dire Maggia la televisione di Stato comincia a debordare perché comincia a fare pubblicità a se stessa si porta su un piano manageriale concorrenziale mentre invece non so dovrebbe
Operare soltanto sul piano delle funzioni
Ora tutto questo va rapidamente superate proprio questo che noi vogliamo dalla televisione di Stato che si metta al passo
Con i tempi che agisca in senso manageriale che possa farlo che politici vediamo la possibilità di farlo per potesse riprendere e sostenere giustamente la concorrenza delle televisioni
Privato
E allora davanti a questi
Due fatti significativi negli ultimi tempi dice
Noi pensiamo innanzitutto che sia da riprende il discorso
Per il disegno di legge
Non chiediamo che se ne fa se materia di verifica per rigidità oggi si sono i problemi dei cinquanta mila diventati settanta mila miliardi e altri ancora capisco che sono più pressanti ma ad ogni modo
Pongo all'attenzione del segretario del Partito Democratico anche questo tema insomma bisogna che la classe politica dice giustamente il Pretore di Roma nella nella la sua decisione
Il legislatore è latitante o qualcosa del genere mi pare a un certo momento non si assume le sue responsabilità ora bisogna assumersi le proprie responsabilità bisogna tentare una normativa che non propongono segua Panda di affrontare l'impossibile quello che avverrà nell'anno nell'anno due mila
Ma quanto meno che non sia catturata rispetto già quello che c'è oggi e rispetto alle novità tecnologiche del prossimo futuro a cominciare dalla televisione via satellite e dalla televisione dal dalla televisione via cavo
E quindi che sia aperta a riconsiderare
La questione della televisione pubblica e ha considerare le possibilità e le norme dentro le quali deve stare la televisione privata
Ha ragione la televisione di Stato quando dice per certi aspetti la concorrenza dei privati sleale perché c'è uno che si poco scambi d'accuse naturalmente i privati dicono Emma la televisione di Stato a il canone obbligatorio e poi ha il il fatto che può in sostanza spendere quello che vuole perché lo Stato la fine e il cittadino contribuente interverranno sempre ai penali bilanci le solite tragedie delle aziende di Stato
Risponde dall'altra parte la televisione di Stato ma i privati in questi anni hanno potuto agire diciamo piratesca mente perché pagano i i giornalisti come vogliono perché pagano gli operatori come vogliono perché non pagano i diritti di autore perché hanno pendenze fiscale eccetera eccetera è chiaro è chiaro che il giovane collega regolata l'attività dei privati bisogna evidentemente regolare anche queste cose bisogna che televisione di Stato e televisione privata siano da questi punti di vista sottoposte a uno unica disciplina di carattere fiscale di carattere contrattuale di carattere sindacale e via di questo passo questo evidente bisogna normalizzare la situazione
E allora mi pare che noi diamo con ciò spiegato in sostanza la la la nostra posizione politica perché detesto avevamo già espresso in articoli sulla sull'umanità e in altre sedi il segretario del partito e anch'io e altri Company
Che è una posizione diciamo della massima liberalizzazione possibile
In un quadro certo
In un quadro sicuro con il quale si possa guardare a un futuro dei prossimi otto dieci anni
E noi sottoponiamo con una urgenza la questione agli altri partiti in particolare prima di tutto al Partito socialista italiano col quale abbiamo un patto di consultazione che deve cominciare a funzionare anche sotto questi aspetti
Ai partiti laici col quale del resto siamo già abbiamo detto d'accordo e alla democrazia cristiana
Bisogna perdere il timore di uscire nella nel navigazione aperta
La rendita di posizione della televisione di Stato per i grandi partiti ormai è finita
E più presto si prende atto di questa realtà più i partiti si dimostreranno all'altezza delle attese del criterio medio della sensibilità dei cittadini
E termino
Recentemente è stato fatto un sondaggio demoscopica o noi come si sa Pietro Longo anch'io ai sondaggi demoscopici crediamo sempre fino a un certo punto però questo sondaggio condotto da una ditta seria
Avrebbe provato che il sessantacinque per cento circa degli italiani e a favore della televisione privata
E che il sessantacinque per cento degli italiani e non soltanto per gli spettacoli delle televisioni private ma è anche per l'informazione fatta dai private
E allora mi pare che la nostra posizione corrisponda al sentimento
Degli italiani
I quali vogliono
Io credo una televisione di Stato che assolva degnamente correttamente bene efficacemente manager lealmente alle sue funzioni
Vogliono però anche la libertà di vedersi altre cose
Di sentire altre voci di sapere chi è che paga la di distinguere i gatti Brigida quelli rossi da quelli neri era quelli bianchi in modo che ciascuno prenda ufficialmente la sua posizione e possa dire la sua
Verità
Questo il nostro punto di vista di partenza diciamo così politico e ora ci affidiamo alla competenza degli amici giuristi e alla esperienza degli amici
Tecnici e addetti ai lavori per sentire il loro parere
Prenderò le mosse dall'articolo quarantatré della Costituzione
Ricorderò
Che ai sensi di questo articolo non basta che un servizio reso al pubblico sia essenziale di preminente interesse generale perché possano essere monopolizzato in favore del potere pubblico
Sono necessarie altre sì dice quell'articolo
Perché ciò avvenga Fini di utilità generale
Fini che per quanto riguarda lei radio diffusione
La Corte costituzionale a partire dall'ormai vecchia sentenza cinquantanove del mille novecentosessanta e fino a giungere a quella centoquarantotto nel mille novecentottantuno dove il concetto è implicito ha ritenuto di poter fra avvisare nella necessità di evitare i visti
Che un oligopolio privato sarebbe in grado di generare attraverso informazioni attività cultura e attività culturali parziali e distorte
Nel corpo sociale
Messa a fronte l'esigenza di salvaguardare il contenuto dell'articolo ventuno della Costituzione garantendo a tutti come l'articolo dice ha libertà di manifestare il proprio pensiero
E di diffonderlo con qualsiasi mezzo è da notare che si tratta della libertà cardinale del regime democratico di quella che comporta e consente il pluralismo delle notizie delle voci delle culture
Messa a fronte dicevo
Questa esigenza con il rischio di olio oligopolio privato il quale potrebbe comportare una sopraffazione informativa e culturale della generalità da parte di pochi
La Corte costituzionale ha cioè detto che è preferibile non dare piena realizzazione all'articolo ventuno allorquando sussista il pericolo
Di cui ho fatto cenno
è preferibile quindi in tal caso monopolizzare
L'erario diffusioni facendo di un servizio di Stato dato che i pubblici poteri per costruzione per definizione sono tenuti a operare in modo imparziale e quindi a garantire per altra via
Artificialmente surrogatoria mente direi il pluralismo
Praticamente essendo impossibile realizzare un pluralismo naturale
E da preferire all'incontrollato dilagare di un oligopolio la realizzazione di imporre il pluralismo artificiale o se vogliamo amministrato ho governato
Quello che si riesce a realizzare attraverso un monopolio pubblico tenuto all'osservanza nella programmazione e gestione di regole di imparzialità
Queste cose ne troviamo scritte nella sentenza del mille novecentosessanta nelle due sentenze del settantaquattro e la sentenza del settantasei e sia pure per implicito anche nella sentenza del mille novecentottantuno corte costituzionale
Ancorché in quest'ultima il riferimento non si è espresso vi si allude nondimeno all'esigenza di evitare l'oligopolio
Nella sentenza duecentodue del settantasei successiva di solo due anni rispetto a quella del settantaquattro la Corte però aveva iniziato un cammino che ha avuto nel mille novecentottantuno una battuta di arresto
Ma realtà effettuale si era mosso modificata rispetto al passato le antenne locali si erano sia pure fuori della legalità e nonostante la legge centotré
Del mille novecentosettantacinque moltiplicate senza sostanziali guasti né sotto il profilo della compatibilità tecnica né sotto il profilo culturale e sociale
La Corte ritenne perciò che il rischio dell'oligopolio
Fosse ormai superato su scala locale
E le liberalizzato
Quello che già una delle sentenze del settantaquattro e ha fatto nei confronti delle emittenti via cavo
Una corsa molto importante fu affermata nella sentenza del mille novecentosettantasei e cioè che fin quando non si decide a regolare la materia lo Stato non può perciò solo laddove il rischio della loro oligopolio non esista
Conculcare il diritto dei privati
L'ulteriore corso della giurisprudenza le ben note a sentenze della Cassazione del mille novecentottanta
Ha diluito notevolmente questa affermazione
Rimane scritto però nella sentenza della Corte presieduta da Paolo Rossi
Che fin quando il legislatore non disciplini la materia delle autorizzazioni e delle concessioni sussiste non di meno la libertà di antenna dei privati
Il legislatore può finalmente anzi deve disciplinare l'esercizio di tale diritto
Può dettare normative antitrust
Può istituire quel tipo di vigilanza che esiste in America può regolare la pubblicità tuttavia fin quando non lo faccia
Non può solo per questo impedire ai privati l'esercizio del diritto ha proclamato dall'articolo ventuno della Costituzione
Viene poi la sentenza centoquarantotto del mille novecentottantuno la quale rappresenta una battuta di arresto
E forse un passo indietro nel cammino evolutivo della corte finora coniugato con l'evoluzione tecnologica
Si trattava questa volta non più del monopolio su scala locale ma del monopolio su scala nazionale
Ha detto stranamente a mio avviso la corte
Che è superfluo andare a verificare se oggi l'evoluzione della tecnologia consente a costi minori
In aggiunta alle riconosciute maggiori possibilità di utilizzazione molteplice dell'etere
Tutto questo è superfluo secondo la Corte
Poiché l'oligopolio Ger minerebbe naturalmente sono proprio parole della corte dal contesto socio economico
Un contesto di cui per la verità nella motivazione della sentenza non si trova illustrazione
E che pura agitato in passato come uno spauracchio anche a proposito delle radio di funzioni locali
In realtà resistito validamente in tale campo al dilagare della libertà
Inoltre l'oligopolio sarebbe necessariamente favorito
Ha aggiunto la corte dalla carenza di una normativa ordinatrice
Questi sono i gol punti su cui la sentenza scartato l'aspetto economico e ritenuto irrilevante quello tecnologico ha dato e ha fatto leva per giustificare la conservazione del monopolista
Ha aggiunto
Però molto significativamente la corte
E quindi leggo parole che corrispondono mi pare quasi alla lettera quello della corte
A diverse conclusioni potrebbe eventualmente aggiungersi ove il legislatore affrontando in modo completo ed approfondito il problema della regolamentazione delle radio televisioni private
Apprestasse un sistema di garanzie efficace al fine di ostacolare in modo effettivo
Il realizzarsi di concentrazioni monopolistiche o oligopolistico
Qui il discorso diventa a mio avviso irragionevole per non dire contraddittorio
Il monopolio andrebbe conservato sul presupposto che il legislatore che vi è tenuto e che la corte ha il compito istituzionale di chiamare al redde rationem non sia d'opera
A quella regolamentazione che se fosse introdotta farebbe venir meno l'esigenza di esso uno strano non liquet
Nella sentenza si legge anche che persino l'interconnesse l'interconnessione la stessa trasmissioni in contemporanea
Dando luogo di fusioni unificate su base nazionale
Verrebbero a realizzare una situazione intollerabile e inammissibile
Non viene fatta eccezione neppure per le trasmissioni diretti a mettere in onda su scala nazionale attraverso sistemi di connessione la cui spesa è oggi molto facilmente sostenibile Feelings quiz manifestazioni spettacoli sportivi e via dicendo
Come se e quando non viene dallo Stato tutto ciò che a diffusione nazionale venisse dal maligno
Qui si tratta di trasmissioni aventi non oggetto politico ideologico filosofico teologico cosa del resto anche se più che lecite in un quadro democratico
Si tratta di consentire lo svago comune
Anche questo è stato considerato in contrasto con non si sa che cosa con quale supremo interesse di paese di questo Leviatano che non si sa o forse si sa troppo bene con chi significa
In sostanza dunque
Superando quello che era stato detto con la sentenza duecentodue del mille novecentosettantasei sì è venuto ad affermare che il diritto alle radio diffusione non può in mancanza di regolamentazione essere esercitato
Il che nella sostanza al di là di quella certa linea di coerenza di cui prima ho parlato
Esistente nella giurisprudenza della Corte viene a far propria contraddittoriamente quella petizione di principio
Che è contenuta nell'articolo uno della legge centotré del mille novecentosettantacinque che attualmente regola il servizio radiotelevisivo
Articolo nel quale si dice che quello delle radio diffusione è un servizio pubblico di preminente interesse generale
E pertanto è riservata allo Stato
Le ultime parole sono parole che ho lette tra virgolette
Sottolineo quel pertanto perché ciò che segue il pertanto non è affatto come il pertanto vorrebbe dare ad intendere consequenziale
E bensì un'erronea affermazione assiomatica
Affermazione della consequenzialità e qui unire sia logica e giuridici
Riassumendo si può dire che secondo il principio cardinale ora colto dalla Corte costituzionale il monopolio pubblico istituito dal legislatore con è stato solo dal fatto che lo stesso legislatore
Non regolando la materia tieni in piedi artificiosamente i pretesi dischi dell'oligopolio
è chiaro ormai a tutti
Salvo che a certi partiti che comanderà la RAI la quale continua a condurre nelle aule giudiziarie strenue battaglie di retroguardia
Non che a quei sempre più fare i giudici che continuano ad arrampicarsi sugli specchi per non darle torto
Che la situazione tecnologiche quella dei costi enormemente cambiata rispetto al passato
Siamo nell'era dei satelliti vediamo tutti che l'interconnessione vi sono si diffondono largamente
Senza inconvenienti sappiamo che altri interconnessioni si possono facilmente stabilire se le televisioni locali vorranno consorziarsi o Confederación
Non occorrono perciò grossi impianti né emittenti di portata nazionale
Sappiamo che l'Italia è invasa dalle diffusioni delle televisioni e ancor più delle radio di altri paesi eppure il pluralismo viene impedito per il solo fatto che il Parlamento non regola la materia
La Corte pur convenendo che tutto dipende solo dall'inerzia del legislatore savoir dare preferendo non assume sia essa una responsabilità che toccherebbe il legislatore
In tal modo si fa il gioco delle parti o se si preferisce si gioca a mosca cieca
Da un lato tutte le difficoltà della problematica vengono scaricate sui giudici comuni pretori e tribunali amministrativi
Tra l'altro la corte torna un tipo di politica di cattiva che era lei era stata usuale al tempo delle origini
Ma sarei ingiusto se non ricordassi che in materia di libertà
La corte è stata da sempre
Fin dalle prime sentenze del mille novecentocinquantasei assai aperti
E che per esempio nel mille novecentocinquantotto non si mostrò affatto preoccupata
Che la sua sentenza numero trentasei con la quale fu annullata una legge del mille novecentoquarantadue che faceva dipendere l'apertura delle scuole medie private da una discrezionalità pressoché illimitata dell'autorità amministrativa
Di bere aleggiasse del tutto e non era questione di poco almeno per quel tempo tale grado dell'istruzione fino allora soggetta ad autorizzazione governativa
In sostanza
Viene accettato attraverso il sistema ipotizzato come obiettivo della televisione di Stato uno pluralismo governato
Che la realtà si incarica di rivelare ben poco pluralistico
E che ormai e sforacchiato da tutte le parti
E si manca così di consentire l'affermarsi su scala nazionale
Del pluralismo naturale aperto a tutti anche se tenuto a svolgersi necessariamente ed è bene non mancare di sottolinearlo con la dovuta chiarezza
In regime di sorveglianza e ospita abilmente in un quadro programma
Secondo quelle che sono state anche indicazioni che ha fornito poc'anzi l'onorevole Satta
Questo non può essere un problema di mera scelta politica come taluni sostengono no
C'è una differenza troppo profonda tra pluralismo governato e pluralismo soltanto autorizzato e sorvegliato sia pure in un quadro programmatorio
Lo spazio di libertà non è non può essere materia scelte politiche
In questo campo la scelta è stata fatta una volta per tutte dalla Costituzione la quale sta o quanto meno dovrebbe stare al di sopra dei partiti del Parlamento e della corte
O di essa vogliamo riempirci soltanto la bocca nei soliti esercizi declamatorio
Solo la massima possibile soddisfazione dell'esigenza pluralistica riuscirebbe a consentire il superamento di taluni grossi difetti che si sogliono cogliere nel sistema attuale
Indubbiamente l'emittente di Stato offre taluni apprezzabili pregevolissimo i programmi dei quali gli italiani possano darsi vanto
Non possiamo però in pari tempo negare che esistono aspetti insoddisfacenti carenze incompletezze casi di non imparzialità
Insistono avvenimenti e notizie dei quali il Servizio di Stato tace del tutto
Solo il confronto solo le nulla Tione sono in grado di elevare la qualità e di condurre non dico che conducono infallibili menti alla conoscenza e alla verità
Una libertà può essere sacrificata solo quando supreme esigenze impongono di fare
Soltanto come ex e come extrema ratio
E quando lo richiede alla Salus dei pubblici ma per fortuna non siamo
La tecnica ha fatto passi da gigante viviamo nell'era dei satelliti
Si pretende invece che siamo rassegnati ad ascoltare soltanto le notizie Rai le notizie straniere poche notizie locali esistesse in vario modo osteggiata
Uno strano e contraddittorio miscuglio
Non si può pretendere di continuare a Taba tappare la bocca
E a tutte le difficoltà che si frappongono le stesse emittenti locali
Ne abbiamo ogni giorno notizia
Si somma poi la insoddisfazione relativa al governo del monopolio pubblico
Al governo ministeriale sotto entrato nel mille novecentosettantacinque con la legge centotré
Il governo parlamentare della televisione di Stato in obbedienza a un comandamento della sentenza duecentoventicinque del settantaquattro il quale lo ricordiamo tutti non fu inventato dalla Corte costituzionale
La Corte ne raccolse l'ideologia nella realtà politica dove esso aveva all'epoca ha conquistato il campo a suon di grancassa
Ricordiamo che era il tempo in cui si parlava del comitato dei garanti
La commissione Quartulli aveva suggerito quest'ultima soluzione
C'era stato il Progetto Moro la Malfa del mille novecentosettantaquattro
Il decreto legge seicentotré poi decaduto aveva previsto un comitato governativo articolato
Formenti tre membri di varia estrazione alcuni dei quali nominati dal Presidente della Repubblica perché potessero collocarsi al di sopra delle parti
Invece
La legge del mille novecentosettantacinque ci ha regalato la Commissione parlamentare di indirizzo e vigilanza composta di quaranta metri
Di emanazione delle due Camere
Essa rispecchia proporzionalmente perciò abbastanza fedelmente la composizione delle due Camere
Si tratta di un meccanismo di governo di tipo assembleare
Il quale esercita compiti sostanzialmente amministrativi tra i quali rientrano la nomina di dieci dei sedici membri dei consigli di amministrazione di sua spettanza egli indirizzò
Dei programmi e dell'organizzazione dell'emittente
La Commissione è un organo il quale non promana dal Governo e non risponde quindi al governo
Emana dalle Camere ma non risponde alle Camere svolge il naturalmente una funzione amministrativa che incide bene o male su diritti o supposizioni che devono sul trovare il diritto soppresso
Un organo il quale gestisce quasi graziosamente non libertà che dovrebbe essere patrimonio inalienabile di tutti
Mi riferisco non tanto al diritto di accesso alle tribune ai programmi dell'accesso
Ma la stessa libertà garantita dall'articolo ventuno dalla Costituzione
A quale dovrebbe essere supplita attraverso gli anzidetti surrogati
Orbene quest'organo costituito di soli politici sfugge ad ogni controllo
Non solo a quello del governo ma quello stesso dalle Camere
Inoltre spesso sfugge ad ogni controllo giurisdizionale perché non è inserito in una pubblica amministrazione e gli atti che pone in essere sono in realtà come tutti gli atti del Parlamento esercizio di potere con di fatti il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha rifiutato
La giurisdizione nei confronti di questi atti
D'altra parte la Corte costituzionale fino ad ora ha evitato di pronunciarsi sulla legittimità costituzionale della normativa che sostanzialmente sottrae ad ogni controllo questa attività
La quale bene o male incide sul libertà fondamentali sull'esercizio delle stesse
Ho detto che la commissione non è un organo politico perché non è inquadrato nella pubblica amministrazione opera secondo criteri politici è una emana sì uno del Parlamento anzi dei partiti che vi siedono è governato dai partiti ed è sotto gli occhi di tutti che sceglie e decide secondo criteri
E valenze politiche
Eppure l'attività radiotelevisiva non ha per oggetto soltanto argomenti che in materia politica
Essa si occupa di tutto l'universo dell'informazione dell'ideologia dell'economia dei sentimenti della cultura del pensiero dell'arte
Ecco perché quest'organo si colloca in contraddizione con la logica oltre che con la Costituzione
I corpi politici operano per definizione per la loro stessa natura stessa natura i loro intimi caratteri che non servono vere avessi rimprovero perché ciò è nella natura delle cose deve essere così secondo criteri politici
E abbiamo sicura e costante testimonianza attraverso il modo di agire non solo delle Camere delle Commissioni ordinarie ma anche attraverso quelle delle varie commissioni d'inchiesta monocamerale i e bicamerali della commissione inquirente eccetera eccetera eccetera
Lo snaturamento non consiste nel fatto che questi organismi si regolino secondo criteri e valenze politiche così deve essere ripeto
Consiste invece nell'attribuire a organismi siffatti che per la loro natura sono portati a operare necessariamente infallibile mente operano in base a valutazioni esclusivamente politico
Compiti amministrativi e giustiziati
La Costituzione denuncia non solo il principio dell'imparzialità della giustizia
Ma anche quello dell'imparzialità dell'amministrazione
Alla commissione per indirizzo e la vigilanza delle radio diffusione sono state commesse funzioni giustiziali in quanto i sedici di alcuni ricorsi e funzioni amministrative
Ma come può un Organo il quale per natura per vocazione per costruzione sente si muove secondo criteri politici
Essendo controllato e guidato dai partiti svolgere in parzialmente tali funzioni
è chiaro che la costruzione viola viola l'articolo novantasette della Costituzione
Questo è un articolo che senza ragione non è stata valorizzato sufficientemente a questo riguardo
Ma se è vero che la pubblica amministrazione per espletare appropriatamente la sua funzione deve essere strutturata come dice l'articolo novantasette in modo che siano preservati il principio dell'imparzialità dell'amministrazione il principio di buona amministrazione
è chiaro che un organo come quello in esame appare ben poco indicato ad assolvere la funzione commesse ed in coerenza con l'articolo novantasette
Ecco dove stanno incostituzionale
E snaturato il carattere del Parlamento che non è fatto per amministrare
Ed è snaturata la funzione amministrativa affidata a un organo costruito in modo da non potere validamente amministra
In questo modo nessuno risponde al Parlamento
Non la Commissione di vigilanza e neppure il governo perché la Commissione non risponde al governo
E nessuno risponde neppure i tribunali poiché la Commissione è un organo del Parlamento e non dell'amministrazione il Parlamento non risponde ai tribunali
La conseguenza è che risultando la sua attività non giustiziabile
Ne risulta violato anche l'articolo ventiquattro della Costituzione che vuole che i diritti e gli interessi legittimi dei cittadini siano garantiti tra la possibilità di erigere un triplice i cittadini dunque
Da un lato sono spogliate di ogni di una libertà dall'altro rimangono privi di qualsiasi tutto e
Garantismo a parte vi è però come ha già detto una inidoneità funzionale inerenti al fatto che quelle che il servizio di radio diffusione deve realizzare sono funzioni che non si limitano
Ad aspetti che interessano i parlamentari che indirizzano la RAI bensì debbono assolvere compiti di diffusione di pensiero cultura notizie eccetera
E tutte queste cose non possono non debbono
Essere vagliate
In chiave politica o soltanto in chiave politica
Di radio diffusione sono un servizio monopolizzato allo Stato per essere reso alla comunità
E che non può essere governato soltanto in chiave politica e cioè secondo le interpretazioni gli interessi e le intenzioni dei partiti
Il difetto non sta tanto e soltanto nel fatto che la maggioranza parlamentare a disporre della RAI quanto nel fatto che il potere politico disporre della RAI
Anche se la commissione operasse all'unanimità se fosse prescritto che deve operare all'unanimità la cosa non cambierebbe
Esistono interessi morali religiosi culturali estetici eccetera insistono sentimenti passioni valori che non possono essere valutati in chiave politica e in base a scelte maggioritaria
Che alternative
Ho sempre pensato che neanche nel nostro Paese manca la possibilità di trovare uomini capaci di collocarsi al di sopra delle parti comportarsi onestamente come garanti sebbene non sia facile trovare il meccanismo per individuare
Penso che dovrebbero essere scelti da organi neutrali sia pure preferibilmente tra rosse designate dai rappresentanti della nazione
L'organismo l'organo qualificato alla nomina dovrebbe però poter attingere ove lo ritenga anche al di fuori del lecco delle persone designate
Questa sarebbe una spinta che i parlamentari si responsabilizzino nel fare le loro designazione
La scelta ultima dovrebbe esser fatto comunque da organi neutrale penso al Presidente della Repubblica e penso anche perché no alla Corte costituzionale con un quorum particolarmente elevato
Due terzi per esempio
Sono invece contrario a ogni ipotesi di sorteggio
Abbiamo esperienze insoddisfacenti
Per esempio è tutt'altro che soddisfacente il sorteggio dei componenti delle commissioni per i concorsi a cattedre universitarie vere del cottimo
Ancor meno felice è stata l'esperienza del sorteggio tra gli elementi per la corte costituzionale integrata il sorteggio tra persone di estrazione politica non fa venir meno il carattere politico della scelta
Il caso rischia di aggravare ancor più le distorsioni
Sono comunque d'accordo con chi ritiene che un comitato di garanti non dovrebbe governare la RAI e nemmeno indirizzarla dovrebbe solo vigilare sul suo operato
L'autentico rimedio torno a ripetere
Perché si abbia un'effettiva emancipazione per l'attività di radio diffusione e il pluralismo
La restaurazione piena della libertà di diffusione del pensiero oggi non esistono più le ragioni del mille novecentosessanta
La tecnologia più avanzata i costi più bassi rendono possibile anche su scala nazionale un pluralismo soddisfacente
Quanto meno non c'è dubbio e informazione e commenti politici a parte la possibilità di un pluralismo in nessun modo rischioso insiste per tante altre utilizzazioni della radio e televisiva
Condurre una battaglia in difesa del monopolio pubblico
E oggi condurre una battaglia di retroguardia
Pubblico e privato
Possono coesistere debbono convivere debbono confrontarsi e calmi rassicura tra di loro
Se questo avverrà sarà un punto all'attivo dalla Costituzione
Con l'ordinanza del mese scorso il Pretore di Roma ha rimesso nuovamente alla Corte Costituzionale la questione della legittimità del monopolio pubblico delle radio diffusione su scala nazionale
Il ping pong continua
I giudici di merito non vogliono esser chiamati responsabilità che non sono le loro
La corte non vuole assumersi le responsabilità del Parlamento questo Taché
Il governo nicchia e continua a tenersi disegni di legge nel cassetto perché i partiti non riescono a mettersi d'accordo
Tutti giocano con la libertà degli italiani
Ma il gioco non può continuare all'infinito
Anche soprattutto queste cose mettono in discussione la credibilità delle istituzioni
A chi vogliono lasciare i partiti il merito di di prendere in mano la bandiera della libertà
Vogliono continuare a essere la retroguardia in una battaglia perdente
Vogliono che ad agitare quel vessillo siano solo i qualunquisti
Non si accorgono che tutto questo non paga
Mi piace concludere auspicando che dall'odierno incontrò venga la scintilla di un mutamento di tendenza grazie
Cari amici io partecipo
Con piacere a questa
Giornata di studio organizzata dal coordinamento nazionale dei circoli Silone
E avendo ascoltato
La introduzione del compagno Cattani
E la splendida relazione del presidente
Sandulli
Debbo da parte mia
Soltanto aggiungere alcune
Considerazioni
Più squisitamente politiche che rispondono del resto alla mia funzione
Premettendo
Che intendo anch'io richiamarmi
Allo spirito e alla lettera della Costituzione che è stato dal relatore che mi ha preceduto
Così ampiamente saggiamente
Ricordate
Io sono da sempre
A favore del pluralismo
Ritengo peraltro questi dibattiti
Utili e necessari
Comunque già abbastanza
Anacronistici vorrei dire in ritardo rispetta quella che l'ha voluto l'evoluzione della tecnologia
Io ricordo a sebbene e voi tutti certamente lo ricorderete
Come per anni in Italia si discusse su un problema
Che divise italiani e forze politiche e che per alcuni anni
Che ho delle difficoltà
Anche ad alcuni settori importanti della nostra industria la questione cioè del tipo di sistema a colori adottare se il pallone o il secca me
Con una spaventosa mio PA rispetta una evoluzione tecnologica che vivi ha poco tempo avrebbe fatto cadere
Completamente nel dimenticatoio la questione
Oggi credo che ci troviamo di fronte
Ad un mondo in così in veloce evoluzione
Con vorrei dire una evoluzione di proporzioni geometriche rispetta quello che lui stesso conosciamo pensiamo immaginiamo
Che collocarci in una visione che non tenga conto di quella che è la realtà dei mezzi attuali di comunicazione significa comunque collocarci in una visione di retroguardia
Che del resto
In Italia assai spesso è stata poi superata dalle situazioni di fatto che si sono andate crea
Pluralismo garantito dalla Costituzione
Sistema misto tra la televisione e la radio di Stato le radio le televisioni private e questo mi pare un punto cioè retto della proposta del nostro partito
Per quanto riguarda i contenuti
Della nuova legislazione che pure il Parlamento a un certo momento dovrà varare
Mi pare evidente che ricordo qui quello che han detto sia Cattani che professor Sandulli
Che spetta alla legge di stabilire determinate regole di comportamento di assumere posizione eventualmente contro oligopolio concentrazioni definire il anche gli spazi della pubblicità e così via aggiungo
Che io sono tra quelli che penso che uno dei difetti dell'Italia sia quello di voler regolare tutto ad ogni costo nei minimi particolari per legge
E che in realtà in molte materie occorrerebbe una legislazione di principi per poi lasciare al mercato all'evoluzione della tecnologia
A quelli che sono i progressi organizzativi i progressi scientifici
L'adattamento delle varie situazioni
Comunque non c'è dubbio che la nuova legislazione
E io non son mai stato tra i frettolosi che chiedevano l'intervento perché conoscendo questo nostro sistema politico
Temevo che le regole la regolamentazione finisse poi per imporre una serie di lacci e di laccioli
Naturalmente mi rendo ben conto che così è difficile continuare andare avanti per le stesse da televisioni private c'è necessità di una certezza del diritto o perlomeno di una relativa certezza del diritto e c'è la necessità di sapere in quali
Ambiti le diverse organizzazioni possono strutturarsi al fine anche di migliorare come noi chiediamo la qualità dei programmi e di avviarsi sul terreno della informazione
Quindi da parte nostra
Non c'è nessuna preoccupazione di dare spazio al pluralismo politico al contrario siamo convinti
Che il pluralismo politico pluralismo dell'informazione il pluralismo negli spettacoli il pluralismo nei mille programmi di carattere culturale
Rappresenta un elemento positivo
Personalmente sono anche convinto che la crescita
Delle forze intermedie in qualche misura è anche dovuta alla rottura del sistema del monopolio dall'informazione della radio e della televisione
è difficile quantificare queste cose
Ma certamente anche per esperienza diretta posso dire che le radio le televisioni private sia quelle che hanno una maggiore audience a livello nazionale sia quelle locali sono delle tribune nelle quali a parità di condizioni molte volte c'è la possibilità di presenza di dibattito politico e c'è la possibilità quindi proprio per il un partito come il nostro per i partiti di minori dimensioni di di minori dimensioni di poter far giungere la propria voce cosa che prima era estremamente difficile
Oggi un J va Traverso il messaggio cifrato di poche battute che la radiotelevisione di Stato era obbligata ha dato perché il pluralismo della radio televisione non è quello del telegiornale che il telegiornale bene o male è sempre pluralista ovviamente deve essere ciò che noi abbiamo riscontrato negli anni passati invece è stata una forte egemonia all'interno del sistema pubblico di una cultura compromissoria che ha fortemente penalizzato il Paese
E che è stata anche alle origini di determinati successi elettorali della metà degli anni settanta quando la radio la televisione di Stato sembrava assolutamente impazzita nel sostenere delle tesi errate che poi via via almeno in parte
è andata modificando
Certamente come partito politico abbiamo la duplice esigenza quella di batterci per un pluralismo dell'informazione un un pluralismo dell'informazione che naturalmente presente anche questo dei rischi
Ma non si può sostenere la libertà nei termini in cui è stata scritta nella nostra costituzione che prima ricordava qui autorevolmente
Il professor Sandulli non correndo dei rischi e non siamo disposti a correre questi rischi siamo disposti a correre i rischi di un pluralismo che noi bende sappiamo non siamo in grado di orientare né mai vorremmo rientrare verso delle scelte precostituite
Dato il carattere profondamente democratico e libertario del nostro partito che è disponibile sul di ad entrare sul terreno della competizione quindi
Bisogna io credo a questo punto aveva ragione Cattani cominciare nel concreto a discutere la nuova legge sapendo che ci troviamo nel era etiche negli anni Ottanta avremo i satelliti che trasmetteranno direttamente
Non sui ripetitori come già oggi accade che poi a loro volta debbono mandare il segnale alle televisioni che noi abbiamo nelle nostre abitazioni ma sapendo che negli anni Ottanta entriamo nell'era dei Santelli che possono essere recepiti direttamente
Dalle nostre televisioni e che quindi entriamo in un sistema di concorrenza che non è più soltanto di carattere nazionale ma entriamo in un sistema di concorrenza e di competizione europeo ed internazionale
Con tutti i problemi naturalmente anche in questo campo di regolamentazione che si imporranno o se volete con tutte le possibilità di informazione di penetrazione
Nelle
Diverse nazione ed è parte di coloro che lanciano i satelliti e trasmettono i messaggi programmi culturali gli spettacoli
Io mi ricordo che andando l'ultima volta che sono andati in Romania
Uno degli elementi di innovazione culturale presentato dalla televisione romena che mi è stato indicato dagli stessi
Amici e compagni romeni erano i cartoni animati di Walt Disney e cose di questo genere cioè voglio dire e lì siamo di fronte a un evidente arretratezza che certamente passare dai le danze folkloristiche sovietica ed è cartoni animati vuol dirmi se già è un certo progresso del pluralismo culturale
Ora ci troviamo in una situazione nella quale i confini parlo degli anni ottanta non del due mila
E dieci del due mila e venti o del due mila e cinquanta parlo entro gli anni Ottanta tutti i confini degli Stati non saranno più controllabili proprio perché questo nuovo sistema che è poi un primo passo rispetto a quello che vedremo negli anni successivi ma questo è già realizzato è già noto sconvolge
Le i vecchi metodi del e i vecchi i sistemi organizzativi e di e di trasmissione dell'immagine televisiva praticamente con i satelliti e con questa possibilità di recezione ci troviamo in una situazione abbastanza simile di quella che abbiamo nel campo delle radio ogni con una buona radio si ascoltano anche le nazioni straniere quindi con questo tipo di sistema do in questo ambito noi dovremo operare naturalmente rimane
Problema della radio e della televisione di Stato
Che e continua ovviamente avere un ruolo non solo importante ma vorrei dire primario siano il informazione che nel campo della cultura dello spettacolo
Anzi io credo che questo ruolo proprio in un momento nel quale si rompono
Determinate strutturi e determinati
Ambiti per ragioni di evidenti di carattere politico oltre che per le ragioni di natura tecnologica e scientifica primo ricordavo ritenendo che anzi credo anzi è questo ambito questa responsabilità
Della radio vada meglio qualificati
Nel senso che
Io l'ho detto agli amici che hanno responsabilità la radio e so che su questo terreno compagno Orsello la pensa esattamente come me che anche esce che la radio italiana
Scenda a una competizione per esempio nell'acquisto di vecchi film
Per fare la concorrenza al settore privato ma non mi pare che questo sia un un modo giusto di interpretare la funzione della radio di Stato che la la la radio va orgoglioso alcuni dirigenti la radio hanno rigogliosi per aver comprato via col vento
E per aver comprato insieme a via col vento alcuni film che gli sono stati diciamo legati appioppati perché altrimenti non avrebbero quelli produttori via Convento coloro che ne hanno i diritti non l'avrebbero ceduto alla RAI
Ora via col vento è un film degli anni Quaranta
Che tutti abbiamo visto
Abbastanza rappresentativo di una certa realtà
Della dell'America della guerra di secessione ma diciamo che che questo sia l'elemento di qualità e di cultura
Che la RAI trasmetterà in due giornate di fila dividendo le quattro ore del film ovviamente due programmi
E che tutto questo rappresenta l'elemento di innovazione culturale di impegno mi pare veramente un tantino eccessivo anche perché questa operazione non è costata alcuni milioni
Ma è costato alcuni miliardi
Essendo costata qualche miliardo perlomeno per i Torsello che scuote la testa qualche miliardo diciamo è costata qualche miliardo e con qualche miliardo si possono fare ancora dei buoni programmi per quanto la lira
Segua un processo inflazionistico essi si valuti nei confronti dell'altro delle altre monete ancora nel campo della produzione con qualche miliardo si può far qualcosa direi con qualche miliardo
Si tiene anche in piedi un partito è un'organizzazione e quello è costato via colpendolo spendiamo noi in un anno per tenere in piedi tutto il partito ecco queste sono le dimensioni nelle quali noi siamo obbligati anche a muovere delle Riserve nei confronti del sistema radiotelevisivo che però ripeto rimane centrale nella sistema informativo
E in il sistema dello spettacolo della cultura e così via soprattutto rimane centrale in questi giorni quando trasmette le partite di calcio
Comunque nella centralità del del sistema televisivo pubblico abbiamo anche dei problemi al suo interno
E ci troviamo di fronte alla evidente esigenza di difendere competenza e professionalità e meriti sapendo perfettamente tra l'altro che Parlamento governo forze politiche debbono
Raggiungere degli equilibri e anche formulare
Indicazioni di strategie di contenuti di responsabilità io non mi scandalizzo dicevo ieri sera
In televisione che non si può chiamare in maniera deteriore la lottizzazione quando si fa con la Democrazia Cristiana mentre ripartizione delle responsabilità sotto un profilo professionale quanto gli stessi accordi si fanno col Partito comunista evidentemente in un sistema democratico rappresentativo
C'è necessità di un e dialogo e c'è accanto la necessità di questo dialogo tra partiti politici anche la responsabilità che ogni forza politica
Si deve assumere
Questo cosa sta a significare Stasi unificare che noi non possiamo accettare nella definizione di ruoli e di responsabilità prevaricazioni
Che dovessero essere tentate da altre forze politiche e che difendendo il merito la professionalità la competenza nello stesso tempo intendiamo non soltanto rispettare
Quanto di più un sacro cioè nel lavoro
Di chi ha delle responsabilità ma anche rispettare quegli equilibri che via via si sono andati realizzando sappiamo che c'è dell'inquietudine in casa democristiana è che l'onorevole De Mita
Avanza alcune richieste per dimostrare che lui è un segretario diverso un segretario
Efficace efficiente che merita rispetto io direi che questa strada è una strada giù il sbagliata imboccare questa strada per dimostrare a tutto l'universo che la DC di oggi ritornata ad essere prepotente guerriera questo una frana quale onorevole De Mita sbatte la faccia quindi io gli consiglierei di seguirne un'altra
Di seguire quella del dialogo tra i partiti della discussione ognuno di noi sa posizioni che può legittimamente
Difendere conosce la storia delle varie situazioni ma nessuno di noi è disposto ad accettare invece
Le prepotenze degli altri
Quindi questo è un problema interno del quale parlo della RAI ma è anche un questione di metodo vale a dire riguarda i comportamenti che noi intendiamo assumere nella organizzazione di Stato mentre per quanto riguarda i i i contenuti dell'organizzazione dello Stato io credo che un certo settarismo ci sia stato nel
Nelle trasmissioni anche perché le forze presenti alla RAI come forze di maggioranza sono forse che noi biologicamente benne abbiamo sempre conosciuto
Che hanno scarso il senso della libertà del rispetto delle idee altrui e che presumono sempre di essere dalla parte della verità
O della verità come dogma o della verità rivoluzionaria il che poi è sempre un dogma il che evidentemente noi non lo possiamo accettare sono personalmente convinto che una maggiore nostra presenza all'interno della televisione
Di Stato garantita a tutti i livelli può favorire questo pluralismo perché il pluralismo e nella nostra cultura è nella nostra mentalità nel modo nostro di essere non abbiamo mai una verità come dogana come dogma o una verità rivoluzionaria
Da portare avanti ma crediamo nel libero confronto delle parti nello scambio delle opinioni pensiamo che talvolta possiamo anche anche noi a essere nell'errore accettiamo
Tutto quanto quello che di positivo viene da altre culture devo da altri od altri pontili lontano dal nostro abbiamo un confronto aperto con il mondo liberale abbiamo un confronto aperto una comprensione
Per i problemi del mondo cattolico voglio dire che in questa Italia così poco abituata ad un sistema di vera
Libertà
E alla libertà noi rappresentiamo invece una vera forza di libertà e per tornare un attimo la televisione di Stato
Una delle rare sere in cui ha rincasa e vedevo uno di quei programmi di Alto gradimento della televisione che talvolta vedo per conoscere quali sono le opinioni degli italiani sperando che le opinioni
Degli italiani che vengono colà rappresentate sono veramente risponde invito a delle indagini computer una sera vedevo quali
Anche alla domanda degli italiani quali valori voi ritenete più importanti da difendere la cosa che maggiormente mi ha stupito mi pare nelle sei risposte
Che venivano date agli italiani che in nessuna di queste risposte vi fosse la parola libertà che era mi pare al diciottesimo al ventesimo posto quando poi divenne
Domandato al presentatore mentre c'erano non so l'amore per i figli rapporto familiare una serie di altre cose per carità che io non nego che siano valori fondamentali ma sono rimasto stupito che la libertà fosse solo al diciottesimo posto il che spiega poi anche come talune nostre posizioni politiche vengano scarsamente recepite da un Paese che ancora non ha il culto della libertà come valore fondamentale di tutte le nostre scelte politiche religiose e così via che debbono invece essere alla base di ogni società ma noi per questa libertà continueremo abbatterci in tutte le sedi accoppiando poi all'indirizzo degli a questo a questo va a loro gli altri nostri principi ma qui entriamo in un altro campo
In un discorso diverso da quello che dobbiamo fare questa mattina
Ma per concludere quindi io confermo agli amici
Che mi stanno ascoltando sia del settore pubblico il settore privato questa nostra posizione pluralista con questo ruolo centrale che deve essere riqualificato della radio e della televisione di Stato
Un pluralismo che cammina al passo con la tecnologia un pluralismo che deve essere regolato
Nei principi dalla nuova legislazione un pluralismo che garantisca una migliore qualità e questo è un tema sul quale noi insistiamo e anche dei limiti nella nell'ambito della pubblicità sono stati qui ricordati sistemi di controllo di indirizzo di economie libere o di antenne libere come quelle esistenti negli Stati Uniti d'America notizia in procederemo su questa strada e dico anche come impegno politico
Che il pluralismo per noi è uno dei punti irrinunciabili della nostra azione politica
Sul sul quale non siamo disponibili a deteriori compromessi ma sul quale intendiamo camminare con il massimo della decisione della coerenza e della fermezza grazie
E adesso
Che si mette in imbarazzo a metà fra avesse
No
Volevo solo fare prima di cominciare una piccola considerazione
Credo che siccome discutiamo anche in particolare della bozza del progetto di legge elaborata dal ministero per la disciplina tratti visione tira da richiedere privata
Come premessa volevo dirvi io sono convinto come sembra adesso sia emerso anche dalle considerazioni precedenti che quello che in realtà dovrebbe interessarci e arrivare da vere una legge equilibrata una legge ben bilanciata
Da cui sostanzialmente
Non esca ne una difesa di retroguardia del monopolio pubblico né però un'umiliazione del servizio pubblico radiotelevisivo
E soprattutto con questa premessa che è la premessa di conferma della centralità e del carattere necessario cercate centrale del fondamentale del servizio pubblico non si debba arrivare a delle forme di lassismo delle forme di cedimento verso possibili fenomeni di concentrazione
Nel settore privato cioè il problema veramente difficile quello di arrivare a un dosaggio dell'intervento legislativo che consenta un bilanciamento fra il ruolo del servizio pubblico e il ruolo delle emittenze private
Fatta questa premessa per chiarezza
Da quello che ha detto anche in precedenza con molta precisione professor Sandulli dire che si possa dire che nel settore che ci interessa la realtà sociale la realtà economica la realtà tecnologica a
Chiaramente superato chiaramente proceduto e sembra che continui a farlo quello che l'assetto normativo
C'è stata una insistente carenza nella nostra legislazione e a questa situazione di carenza attentato di supplire la corte costituzionale con i suoi interventi quindi abbiamo avuto
Gli interventi della Corte costituzionale che sono stati la premessa della nota legge centotrenta legge di riforma
Successivamente abbiamo avuto altri interventi in particolare la notissima sentenza duecentodue settantasei
Anch'essa intervenuta per supplire a una insufficienza del nostro sistema legislativo
Dalla stessa disciplina della legge centotré siamo arrivati alla situazione che in pratica scalfito il monopolio pubblico pur confermando il servizio il regime di monopolio per il servizio nazionale
A favore della concessionaria e siamo poi a poco a poco scivolati verso un sistema di liberalizzazione delle televisioni sulla reputazione del sul piano locale sia via cavo che quindi via etere
La sentenza numero centoquarantotto c'è l'ultima sentenza quella del mille novecentottantuno
A
Ha ribadito ha cercato di confermare la precedente giurisprudenza ma ha tuttavia lasciato anche se come diceva il professor Sandulli in modo contraddittorio degli spiragli per una successiva disciplina legislativa il
Fenomeno ora quali erano e qui quindi cominciare da qui in Prati a quali erano i principi che erano stati fissati nel mille novecentosettantasei dalla sentenza duecentodue
Una legge diceva la sentenza
Nel settore dell'emittenza private avrebbe dovuto garantire una corretta e responsabile gestione dell'informazione
Avrebbe dovuto fissare cioè definire l'ambito cioè i criteri degli ambiti locali delle emittenze e le utenze
In modo e questo è importante in modo tale da non vanificare sotto il profilo economico la karate significativo di questo tipo di servizio
Avrebbe dovuto garantire l'attualità dei mittenti stesse avrebbe dovuto fissare dei limiti temporali alla pubblicità in rapporto a quelli gravanti sul servizio pubblico e avrebbe dovuto dettare una disciplina in materia di concentrazioni
La sentenza numero centoquarantotto c'è quella più recente dell'ottantuno ha ribadito questi principi guida
E ha insistito sul rischio che soggetto privato o gruppo di soggetti privati possa finire per comprimere la libertà altrui tramite posizioni monopolistiche oligopolistico e però questo un punto su cui volevo
Attirare la vostra attenzione perché mi pare che valga la pena farlo la sentenza stessa non esclude che come dice appunto prima il professor Sandulli non esclude che la disciplina legislativa
Sia in grado di offrire delle garanzie nei confronti di possibili concentrazioni
E non esclude anche la possibilità sempre previa disciplina legislativa che si possa arrivare un sistema di interconnessioni
Sul tra i i vari centri levarini intense in modo da arrivare praticamente a coprire sul piano nazionale un certo tipo di servizio
Quindi esistono tutto una serie di principi che la Corte costituzionale usando una delle tecniche già sperimentati in passato ha cercato di mettere in chiaro
Cosa si dovrebbe poter dire in base a questi principi cioè quali dovrebbero essere le conseguenze in pratica di questi interventi tra Corte costituzionale che cosa si dovrebbe fare in sede di disciplina legislativa
E qui il primo punto che credo vada letto
Che una disciplina legislativa probabilmente dovrebbe per chiarezza per per dare una organicità alla disciplina del settore riconsiderare
Anche il problema dell'emittenza pubblica cioè e credibile oggi
Arrivare a una disciplina legislativa che tratti soltanto il problema specifico dell'emittenza privata
Io non credo che sia possibile
Questo non vuol dire però voglio dirlo subito non vuol dire che bisogna denunciare necessariamente ai principi fissati a legge centotré questi principi probabilmente vanno rivisti valori considerati quindi un po'per i principi veri e propri un po'per le soluzioni pratiche adottate per la disciplina di settore cioè altre parole
Non è credibile probabilmente tenere separato nettamente settore poca disciplina l'emittenza pubblica la per l'emittenza privata anche perché molti dei problemi che vanno disciplinati o Candreva
Cioè che sono stati disciplinati dalla parte che andrebbero Shipyard dall'altra sono problemi comuni
A ente a tutto il settore vera di emittenza quindi probabilmente il primo punto è questo di questo fatto perché ho già preso per un giro quindi chiaramente argomento di discussione è già stato discusso è credibile una disciplina tipo quella presentata nella bozza del disegno di legge che consideriamo ho ero invece il caso come alcuni dicono di riconsiderare globalmente il problema
L'altro punto una legge una legge in questo settore se verrà dovrebbe essere una legge
Congegnata secondo criteri anche Fini rendo conto forse un po'opinabile di
Di tipo realistico cioè arrivare a una legislazione c'arrivare dopo tutti i dibattiti sono stati a fissare dei principi legislativi
Con la consapevolezza che una parte di questi saranno destinati a essere disattesi probabilmente è assolutamente inutile cioè un'eccessiva rigidità della normativa recessiva codificazione in sede legislativa probabilmente non serve a niente
Tanto per fare un esempio se vi ricordate il dibattito che ha preceduto centotré se vi ricordate quello che si pensava dovesse essere il ruolo delle regioni
Nella prima da centotré e e poi andate a verificare come è successo a stare cinque ad oggi probabilmente molti di voi potranno dire valeva la pena tutto aveva un senso lui ribatte pensate anche al tutta la tematica dell'accesso
Quello che è stato l'accesso o quello che avrebbe dovuto essere l'accesso e quello che è stato realmente
Perché il le tecnologie lei ti proliferare intervento la Corte costituzionale il proliferare di emittenza privata ha tolto ragion d'essere ha chiesto in altre parole
Una disciplina in questo settore
Ha un senso sì finisce per essere veramente non non probabilmente in tutto ma in parte anch'io ma rischia di principio perché altrimenti si rischia di cercare di ingabbiare
Nella in principi legislativi una realtà tecnologica ed economica sociale che e in come questore Chiara scivoli Colombera cosa arcinota è in continua e tumultuosa evoluzione quindi questo queste considerazioni soprattutto l'esperienza da centotré dovrebbero indicare l'opportunità di non arrivare a un eccesso a una eccessiva codificazione il testo della legge di principio interessano emittenze private
Altro punto
Questo collegato in un certo senso blocco già detto e quello che è stato detto non si può fare a meno di prendere atto che praticamente in regime di monopolio
è un regime che era rimasto soltanto sulla carta cioè la realtà degli equilibri tra pubblico e privato è una realtà mutata
Quindi il regime un politico o è scomparso comunque profondamente incrinato e credo che non abbia senso pretendere di ignorare tassativamente una realtà che come maturata negli ultimi punto conclusivo
La legge come sembra evidente se si farà dovrà essere una legge che come del resto il nella bozza stessa è indicato all'altro
Un'indicazione di proposito di quello che dovrebbe essere contenuto nell'articolo uno stesso così come un salto sì riconosce l'esigenza di un'equilibrata coesistenza cioè l'esigenza di un bilanciamento tra il pubblico e il privato
Ora
Dopo questa premessa bisognerebbe
Entrare un po'più in particolare dei contenuti prima di esaminare il testo stesso se vi interessa della bozza preparata dal ministero
Ma uno dei punti di merito c'è uno dei dei principi dei punti fondamentali che è stato già richiamato in precedenza è indubbiamente la scelta a favore o contro il monopolio del servizio pubblico radiotelevisivo questo è un punto da cui non si possa inevitabilmente prescinde e a questo proposito è inevitabile credo fare delle considerazioni critiche su quella che fu l'impostazione e la centotré
Direi per non ripetere cose già dette
A grandi linee nello schema nella scia di quello che ha detto prima questo Sandulli
Cioè è fuori discussione
Che il regime normativo che è stato disciplina che è stato diciamo codificato in quella legge sulla base
Di una precedente disciplina legislativa
è un regime che sostanzialmente porta come la corte costituzionale stessa ha detto con insistenza porta a dare una giustificazione del monopolio pubblico
Adesso in questo momento su scala nazionale ovviamente sulla base di una sostanziale sfiducia nella possibilità per la società
Di esprimere in modo corretto obiettivo l'informazione perché se voi guardate a parte diciamo le norme di legge se guardate lì i ragionamenti seguiti dalla Corte costituzionale voi vi rendete conto che alla fine vengono messi da parte chi problemi tecnologici vengono messi da parte i problemi economici si si arriva sempre a questo tipo di considerazione anche nella sentenza l'ottantuno
Quindi in pratica siccome la garanzia di obiettività imparzialità sarebbe garantita soltanto dal mezzo pubblico ecco che si arriva a giustificazione del monopolio quindi pratica c'è alla base di questa scelta
Che la scelta chiaramente politica una sostanziale sfiducia
Una sostanziale diffidenza verso le possibilità della Società italiana di esprimere invece la di assicurare la obiettività e l'imparzialità quindi
Alla Lou al fondo di tutto questo c'è questa scelta di fondo sulla giustificazione sulla giustificabilità stessa della della riserva allo stato del servizio a livello nazionale
A questo punto bisogna anche dire che
E qui anche qui abbastanza facile ripercorrere il ragionamento seguito dal Pretore di Roma recentemente per rimandare gli atti alla Corte costituzionale è abbastanza facile notare che la situazione che si è verificata né i fatti cioè in in una quadro di carenza legislativa
E la situazione che avrebbe smentito certe preoccupazioni di fondo che erano state manifestate che in altre parole in via di fatto ho questa situazione di monopolio non esiste in via di fatto accanto al servizio pubblico radiotelevisivo esistono diversi
Tutta una serie di servizi erogati a livello locale a cui si sono aggiunti i servizi erogati o erogabili a livello nazionale da parte dei gruppi
Quindi
Il ragionamento che fatto dal pretore potrà essere condiviso meno ma che mi sembra abbia un fondamento
è un ragionamento che in pratica ci dice guardate la preoccupazione di arrivare effettivamente cioè di rimanere effettivamente in una situazione preoccupante per quanto riguarda l'obiettività e l'imparzialità in realtà non ha un fondamento
Perché di fatto anche se non di diritto noi siamo già in una situazione in cui esistono più Poli cioè più fonti in pratica di in forma del servizio di informazione a livello pubblico
E a livello privato a livello nazionale che a livello locale
Da questa situazione che è la situazione articolata quindi se volete pluralista seguito sarà Paola così abitualmente discenderebbe già la possibilità proprio perché il cittadino utente alla possibilità di scegliere di farla meglio in un certo senso luglio non di farsela fare a monte
Tra diverse fonti d'informazione esisterebbe già la possibilità tramite questa dialettica di avere in realtà di ottenere esalta una un grado soddisfacente di imparzialità e obiettività
Ecco tutti questi elementi è chiaro
Che solidali abbastanza ovvi perché ormai sono storici sono i fatti
Difficilmente credo possono essere ignorati possono essere pretermessi a livello di scelte politiche queste chiaro fatte dal Parlamento al Governo e al Parlamento per dettare una disciplina specifici a livello normativo quindi il punto il punto di fondo è questo ormai siamo in una situazione chiaramente superata
Questa situazione su questo e su su di superamento di quella cari suina passata questa situazione come in realtà è maturata non dovrebbe essere ignorata
Dalle CISL ha tolto ecco andando specificamente alla bozza del disegno di legge
Che voi penso sicuramente conoscete voi troverete tutto una serie di disposizioni
Che potrebbero e cioè che sicuramente vanno sono congegnate come disposizioni limitative di quelle che sono le possibilità di esercizio dell'impresa
Di e radio dell'emittenza a livello locale e nazionale
Di queste disposizioni ce ne sono una parte come quelle che riguardano il rispetto delle convenzioni internazionali la tutela del buon costume
Illuso del tempo ritrasmissione pre-elettorale il diritto di rettifica le comunicazioni gli organi pubblici
Che in un certo senso rispondono a esigenze di ordine pubblico latamente intesa
E che sono probabilmente potrebbero essere le stesse per i mezzi pubblici per i mezzi privati l'informazione o su queste disposizioni penso che non ci siano dei grandi problemi rimasti
La parte delicata come invece sapete è tutta quella che riguarda a quelle disposizioni limitative che incidono su interessi economici qui siamo di fronte se stizza di impresa
E abbastanza comprensibile che chi esercita impresa sia preoccupato di quella che l'ha resa di un certo servizio in termini economici e qui entriamo
Nei nel vivo la questione nel vivo del dibattito su cui bisognerà fare delle scelte a un certo punto
Quindi il problema della percentuale le autoproduzioni problema dei tempi dedicata la pubblicità il problema del trasmissioni contemporanea dell'interconnessione ecco su questi punti
Ci sono già in un certo senso degli orientamenti della Corte costituzionale che fino se non sbaglio dalla sentenza numero duecentodue
Quando si è preoccupata di fissare i criteri per il datore non ha mancato di riconoscere che
Chi intervento normativo non avrebbe quindi formativo limitativo delle possibilità per le imprese per emittenti locali non avrebbe comunque dovuto vanificare
La diciamo in termini spiccioli rare redditività cioè l'interesse semplicemente economico di quel tipo d'iniziativa ora su questo punto è fuori discussione che cioè il dibattito aperto e sicuramente ognuno di voi avrà le sue opinioni se ne può parlare
Quello che è stato detto da qualcuno e mi sembra che abbia un fondamento e che se è vero che la grande preoccupazione o una delle grandi preoccupazioni che sta sullo sfondo di questa riforma
E quella relativa al gettito cioè all'utilizzazione alla possibilità di utilizzare getti della pubblicità
Quindi partecipare
A le possibilità che offre mercato vegetariano probabilmente la chiave di insomma le possibilità di soluzione
Non vanno tanto viste sotto il profilo di una riforma del servizio radiotelevisivo
Quanti normativa ad hoc che investa specificamente che disciplini specificamente questo tipo di problemi quindi pavimento e spesso finiamo per andare a parlare dei sommi principi finiamo per andare a parlare diritto di libertà
Del del Monopoli e così via quando al dunque il problema centrale
Finisce per essere quello della scelta di fondo sulla ripartizione di quelli che sono i proventi possibili proventi e mica pubblicitari che chiaramente investono non solo il cioè che vanno in questo caso chiaramente connessi al al settore editoria la carta stampata e non solo per la la televisione
E su questo punto probabilmente forse oltre che a parlare di percentuali a parlare di vespisti percentuali che spesso a seconda delle bozze si leggono cambiano in modo frenetico convulso probabilmente si potrebbe come qualcuno senta detto ripeto
Arrivare a stabilire delle sorte cioè una volta fissato una certa lì liberalizzazioni in un certo senso e le possibilità di acquisizione stabilire dei disincentivi dal punto di vista fiscale qualora li li emittenti private dovessero utilizzare cioè dedicare più di un certo tempo prestabilito all'ipossia alla alla diffusione di messaggi pubblicitari
Sotto di questi punti è chiaro sarete voi penso a sollevare specificamente i problemi quindi a discutere quella che è la fondatezza della dell'orientamento tenuto nella bozza c'è un punto ultimo su cui volevo richiamare la vostra attenzione che si riallaccia quanto vi dicevo all'inizio sulla opportunità di eventuali ridicolo ridisegno dell'INPS dell'intera normativa sull'emittente pubblica e privata
Che il criterio seguito tempi in parte mi riallaccio voce professor Sandulli
Per costruire gli organi di gestione assetto cioè quello che colpisce veramente a meno a una prima lettura della bozza è il carattere veramente complesse farraginoso che è stato congegnato per individuare gli organi di gestione del settore ed emittenza privata
Noi questo in altre parole abbiamo dalla parte il sistema
Del governo parlamentare
Del servizio certi visivo pubblico incentrato sulla Commissione bicamerale dotata di tutti persecuzioni che sicuramente sono anomale secondo i nostri stima costituzionale che sappiamo benissimo come sono uscite che è quella centotré
Poi in queste in in questa bozza di disegno di legge noi abbiamo la divisione in due organi che voi conoscete una anzi no addirittura abbiamo più organi oltre quelli individuati abbiamo in primo luogo un ruolo delle commissioni parlamentari competenti per le telecomunicazioni quindi le commissioni dei due rami del Parlamento dovrebbero avere un ruolo determinante
Per quanto riguarda la definizione della posizione di equilibrio fra settore pubblico e privato
Nella determinazione il piano l'assegnazione di frequenze
Il che è qualcosa di vera a mio parere di veramente strano perché questo tipo di competenza non può no andare a collidere con la competenza della Bicamerale è prevista la centotré quindi noi faremo ad aggiunge alla competenza di una commissione ad hoc che ha una un'attribuzione istituzionale specifica quella che conosciamo che Adam chiaramente ricordata le competenze dei delle due Commissioni cedere commissioni Senate cambia
E qui già questo è un elemento di complicazione non centri semplificazione poi abbiamo il Comitato nazionale per la radio diffusione
E la commissione nazionale di controllo serale diffusione il Comitato nazionale è un organo grosso modo possiamo dire di di formazione ministeriale burocrati che delibera sul piano delle
Radio frequenze delibera sua domanda di licenza verifica compiere verifiche sui comportamenti dei soggetti licenziatari
Poi abbiamo la Commissione nazionale di controllo
Formata con criteri diversi ma esterna ministero che ha delle competenze di vigilanza sull'osservanza della legge e che ha il compito fondamentale di garantire la indipendenza e sì la libertà di concorrenza per quanto riguarda la normativa antitrust
Ora francamente se voi avete la pazienza di prendere il testo di questo progetto e di vedere come sono state articolate le competenze di questi due organi credo che tutti facilmente potreste rilevare delle contraddittorietà ed il degli eccessi
Proprio del PC superfetazioni burocratiche
Innanzitutto una commistione veramente strana di competenze il comitato da la licenza e la commissione la revoca
Cioè io stesso Nesi procedimenti previsti c'è una commistione di questi due organi
Con un criterio assolutamente discutibile
Poi la dove veramente c'è una confusione incredibile e tutta la materia sanzionatoria cioè sia il comitato nazionale che la commissione possono secondo criteri che io non ho certe approfondito possono intervenire
Applicando tutta una serie di sanzioni per la fissazione delle norme previste dalla legge anche qui questo frazionamento cioè tratto una commissione la commissione nazionale che avrebbe un compito essenziali di garante praticamente l'ha commissionata di controllo finisce anche presso un organo sanzionatorio che Capossela di revoca del concetto comunque questo disegno chiaramente credo che sia difficilmente accettabile per l'opera sua irrazionalità e non dimentichiamo per la collisione con le competenze della Commissione bicamerale
Quindi ci sono credo tutta una serie di di sfumature pop per quanto riguarda per quanto riguarda la proprio il regime stesso organizzativo che credo sic andrebbero rivisti
E probabilmente anch'io solo che l'opinione che l'ideale sarebbe poter arrivare sia per quanto riguarda questa precisa bozza di legge sia per quanto riguarda quindi con riferimento ai servizi privati sia per quanto riguarda il servizio pubblico
A
Individuare un organo che sentimentalmente sì anche al limite un organo collegato al Parlamento secondo certe modalità non dimentichiamo che nel frattempo abbiamo avuto alle gite vittoria abbiamo avuto il garante per Italia distrazione parlamentare
Quindi c'è c'è anche tutta una serie di soluzioni tra duro contro il Torino organiche ecco ideale sarebbe arrivare ad avere un organo che svolga come impari ricordare diceva pr sostando ULI
Una funzione essenziale di garante dell'imparzialità dell'obiettività e del rispetto delle regole di concorrenza
Però ecco il punto è questo e d'altra parte avere un organo dotato di competenze essenzialmente amministrativo-gestionale ecco però io credo che e con questo Fini termino credo che il un punto essenziale è indubbiamente quello della necessità di coordinare questa proposta con quella che la normativa attuale vigente per i servizi pubblici arrivare un disegno organico che ripetono significa seriamente uno scardinamento di certi principi sei però trovare le soluzioni organizzative che siano fra loro
Omogenee che altrimenti si arriva a si insiste col criterio del frazionamento della settorializzazione
Sì sì il sistema dovesse andarsene se questo progetto dovesse andare in porto porterebbe aggiungerebbe ulteriore confusione ulteriori disordine
Trovando sicuramente il modo di avere due centri almeno due gruppi vicenza differenziati decisioni che finirebbero per andare influire sullo stesso problema perché come ho detto prima i problemi sono in larga parte problemi profondi se
Ringrazio amici socialdemocratici per la possibilità di questo intervento che peraltro sarà intervento breve è un po'sui generis poiché non sarà di un po'quella lamentela o quella critica perenne che noi muoviamo nei confronti le discriminazioni e del servizio pubblico radiotelevisivo e delle cosiddette grandi catene e dei grandi network
Io credo che il problema essenziale che qui trattato e andrò oltre questo tema un po'oltre questo tema è un po'quello del rapporto fra pubblico servizio pubblico
E privato
Il segretario del partito democratico l'onorevole Longo giustamente accennava
A quella che la concorrenza un po'infantile
Che viene mossa dal servizio pubblico radiotelevisivo in presenza di ormai grandi catene che coprono Meglio il mercato e sono dei potenziali mangia pubblica
Ecco io vorrei su questa attardarmi un po'e chiederci il perché questo può avvenire
A quali cause va ad essere addebitato questo fenomeno
Per esempio un interrogativo e quello relativo alle professionalità mancano forse le professionalità e le energie alla RAI TV
Per nuove una concorrenza seria
E che io credo di no
Le energie e le professionalità potrebbero essere liberate facilmente anche se purtroppo sono spesso paralizzate bloccate dal gioco dei veti dei contro veti che tutti ben conosciamo ma questo non è uno che dei mille aspetti
Di questo fenomeno
Uno dei mille aspetti di una medaglia che la medaglia di un sistema che ci pare piuttosto in crisi così come sono in crisi le regole sulle quali si fonda
Cioè non avendo saputo esaltare credo tutte le caratteristiche di ciò che deve essere un vero servizio pubblico radiotelevisivo in questi anni
Ora di fronte al fenomeno della concorrenza e ad altre difficoltà che esplodono si assiste al momento
A un primo momento di grossa crisi
Per esempio mi riferisco alla concezione della politica nel servizio pubblico radiotelevisivo
Si è fatto un po'di tutto per rendere la politica devo dire piuttosto noiosa sì accettati luogo comune per cui la politica non può essere spettacolo non può essere appassionante non può essere confronto serrato
Così come in altri sistemi radiotelevisivi anche sì di Stato viceversa vale per cui le tribune politiche conosciamo eccetera eccetera eccetera e naturalmente siccome i partiti per
Usano il rispuntare di singoli uomini di facce di voci dei singoli partiti in ogni trasmissione dove di politica non si dovrebbe parlare
Ora noi da critici di questo sistema dà forza politica che ha rifiutato persino nel mille novecentosettantanove nonostante il suo peso elettorale il posto in consiglio d'amministrazione per cui avevamo avuto delle profferte non credo di dire nulla di riservato noi potremmo essere felici dei fenomeni ai quali si assiste non fossimo però dei responsabili anziché degli irresponsabile
Alcuni segnali
I sondaggi che ci dicono che il sessantacinque per cento degli italiani ritiene per esempio abbastanza manipolati i notiziari della RAI TV
Una commissione di
Sa credo di poter dire che ha in certi momenti la netta sensazione di essere un po'impotente frustrata di fronte alla sua bozza Mantis nel deserto
Ancora un consiglio di amministrazione che muove critiche pesantissime parlando di politica troppo di Palazzo che passa attraverso il servizio pubblico radiotelevisivo e giornalisti che giustamente reagiscono a mio avviso
Dicendo beh essendo questo il sistema non potete pretendere che a via Teulada ci siano dei Superman imparziali che fanno informazione onesta fino in fondo
E quindi un sistema composto di molti mattoni e mi sembrano mattoni che l'uno dopo l'altro stanno vivendo momenti di crisi e noi teniamo quelli che sono gli sgretolamento io gli stati di crisi che non previsti e non governati possono esser sempre pericolosissime
E qui non si tratta poi neanche e neanche per noi ricercare le colpe colpe dei politici colpe dei dirigenti RAI col per i giornalisti Giornalisti
è un fatto che investe di per sé e alla radice questo sistema
Ed è chiaro che è un sistema gommoso sfuggente dove il controllo è difficile
E di fronte al quale le grandi democrazie occidentali ci danno due grandi lezioni di metodo credo
Entrambi i migliori e sottolineo migliori anche se una di queste sarebbe apparentemente peggiore del sistema vigente nel nostro Paese in Francia
In Francia e chiaro c'è una piena appropriazione della classe politica che governa e che dirige dei mezzi di comunicazione di massa Isis la gollista per cui evidente ben otto che le nomine si fanno all'Eliseo non ci sono alibi di presunta obiettività c'è un controllo pesante e questo sistema proclamata mente parziale e quello che poi consente Christian degli anticorpi democrazia all'interno del servizio pubblico per esempio le tribune politiche o i faccia a faccia fra i candidati alle elezioni legislative che Silvia vanno in onda sulle tre reti del monopolio pubblico radiotelevisivo francese chiarissima appropriazione del sistema anticorpo democratico sparsi uguale per tutti nel momento in cui la polis è chiamata a compiere le sue scelte le sue scelte elettorali innanzitutto
Oppure altra strada
Nuovo rapporto finalmente da definire e su questo il centro Calamandrei ha elaborato grosse teorie chiamando parla il professor Tosi professore Sandulli il professor Fois nuovo rapporto
Fra pubblici poteri e servizio pubblico radiotelevisivo con tutte le proposte che ne possono derivare comitato di garanti nominati in parte dal capo dello Stato in parte al Parlamento o così certo è che le responsabilità sono in grandissima parte primo della classe politica
La classe politica che a volte troppo esige e non riesce a contemperare le esigenze di quello che deve essere un'informazione completa e corrette
E io qui voglio fare un esempio di un aspetto della crisi
Di questo sistema
Che esempio che vale più per il metodo che per il merito lasciamo stare il tema che ci ha molto caro il ventinove luglio del mille novecentottantuno la Commissione parlamentare di vigilanza chi è idee alla Rai TV di effettuare informazione completa attraverso le le le testate e nelle massime ore d'ascolto delle reti sulle iniziative di lotta al tema dello sterminio per fame
La Commissione di vigilanza ritorna su questo tema il tredici maggio del mille novecentottantadue di sono nuove sollecitazioni ecco un Parlamento costretto a fare un po'da arbitro
Tra quelle che sono le pressioni indirette nascosta e quello che ruolo dei dirigenti della RAI TV e che corre il rischio di non essere ascoltato e cuneese
Io di quello che un momento di collasso complessivo del sistema che non può che essere tale e che da comprendere in tutti i suoi risvolti
Io non entra adesso nel merito il mio caso individuale per cui poi tipo i radicali folcloristici scontati Che dal citato da trentaquattro giorni devono non mangiare
Chiedendo alla RAI TV e non ritenendo che la colpa sia neanche prioritariamente la RAI TV di fare qualcosa di ottemperare a questi mandati ma vi invito a ragionare su questo fatto di metodo su questo fatto successo che è emblematico di quella che è una situazione credo piuttosto grave
Di una RAI TV che non è richiesta
Riesce a trasmettere centinaia e centinaia di ore per questo nuovo evento che noi non paragoniamo esattamente a un evento del peso culturale
Del Politecnico di Vittorini che sono le celebrazioni garibaldine ma visto che la sinistra pare ricordare meglio pare cercare nuovi padri della patria anche l'area laica e socialista che sia Giuseppe Garibaldi piuttosto che celebrare i nomi
Che sono poi quelli dei nostri circoli siano essi Ignazio Silone o Calamandrei queste purtroppo sono le scelte ecco centinaia di ore attorno a questo fenomeno non richiesta dal Parlamento alla come sia per la metà erige Lanza e brandelli di minuti su quello su cui la parte la come sia per la metà di vigilanza si è espresso io concludo con ricordando quello che credo sia necessario una nuova coscienza del peso dell'informazione dell'informazione pubblica radiotelevisiva per la democrazia politica
Ernesto Rossi nel sessantasette diceva il fascismo oggi non avrebbe bisogno dei carabinieri per imporsi il fascismo oggi avrebbe come elemento sufficiente per instaurare il proprio potere l'addormentamento delle coscienze attorno agli apparecchi televisivi
Credo sia una frase importante
E quindi avanza anche una proposta agli amici socialdemocratici che si sta venendo un po'in mente che stiamo valutando ecco che cose
Il Comune rustico moderno l'esercizio della democrazia politica cioè nel Medioevo il sedersi attorno all'albero oggi se non la piena e leali informazione su ciò che fanno i rappresentanti della nazione su ciò che fa il Parlamento e concepibili in democrazia politica che non ci sia per esempio e questo significa esaltazione anche questo non solo questo esaltazione del servizio pubblico radiotelevisivo e con Seppi vile che così come fa la BBC i servizi pubblici radiotelevisivi dei nostri paesi non abbiano una rete perché si possa sapere che cosa succede in Parlamento
E non è forse espropriazione in realtà di so che la classe politica intende fare il non andare verso proposte di questo genere e poi parliamo c'è anche chiaro se non siamo moralisti
L'assenteismo parlamentare non è dovuto al fatto per esempio che i deputati spendano il tempo necessariamente per conservare le proprie clientele o non so che e dovuto al fatto che i deputati avvertono che non c'è più centralità del parlamento
Io sono pronto a scommettere credo ognuno di voi anche che qualora vi fossero le ripresi in diretta su una rete televisiva
Dei lavori parlamentari il Parlamento sarebbe affollatissimo vi sarebbero seicentotrenta deputati che lavorano pienamente a pieno tempo perché sono confortati dall'informazione che è necessario in una democrazia politica
O ancora
Non è forse il momento che i dirigenti della RAI TV chiunque essi siano chiunque essi siano
Ogni sei mesi a Camere e Tele Camere riunite
Rispondano alla classe politica e quindi al Paese sullo stato dell'informazione io credo che siano proposte a sul talmente essenziali e su questo ci prepariamo a e lavorare dottrina giuridica politica suggerimenti perché questo possa avvenire
In caso contrario è evidente che una forza di minoranza che deve trarre tutte le sue valutazioni da quello che uno Stato la situazione non può che non considerare anche l'ipotesi di quello che il referendum popolare abrogativo
Di un servizio pubblico che si rivelerebbe
Incapace di assolvere pienamente al suo ruolo esaltando tutte le sue caratteristiche che sono caratteristiche seriamente concorrenziali
Al film allo sport a tutto il resto le tv private perché il servizio pubblico proprio perché pubblico può avere grandissima dignità e grandissima professionalità ed emigrazione
Siamo alle soglie del Grande Fratello siamo alle soglie di una massa enorme di dati quella che si chiama telematica
Che stravolgono il sistema attuale di trasmissioni stiamo attenti a non fare una legge per le diligenze avendo davanti dei missili tele telecomandati come quelli sperimentati in questi giorni in varie parti del mondo
Da questo o da quello
Andiamo a questo discorso della legge ponte io credo di averne individuato alcuni punti di questa legge ponte di averli detti in varie sedi
Legge ponte tra un punto di passaggio è un altro punto di passaggio tra due sponde la prima delle quali è nota ed è abbastanza confusa per tutto quanto sesta oggi di nuovo discutendo come negli anni che hanno preceduto la riforma e un traguardo che non CE ancora noto abbiamo di fronte cioè delle possibilità e delle potenzialità che vanno oltre la nostra fattuale possibile immaginazione sia dal punto di vista del potere
Di questo sui cittadini sia dal punto di vista della ampiezza o della capacità la legge ponte può trarre moltissimi degli spunti della precedente disegno di Gasparri al quale mi pare di vedere in sala l'amico onorevole d'oggi se non vedo male o forse la via miopia ecco allora c'è una si Milian assessorile occhiali che comunque al quale Gasperi Boggi hanno tanto lavorato alcuni di quei di quegli articoli possono essere recepiti in una legge beve
Che non pretenda di regolamentare tutto perché le leggi che regolamentano tutto sono regolamenti e sono superate tre mesi dopo che vengono approvate i dati essenziali di quella legge li avevamo visti con Catania anche in un recentissimo no non non tanto recente ma insomma incontro ma in queste cose recente dati i tempi
Parlamentari sette mesi per la Finanziaria assicuriamo io mi auguro che questa legge possa avere tempi più brevi o che non dobbiamo fare il decreto con facemmo per la riforma andando incontro in sede di convalida del Parlamento a una o a un ostruzionismo di alcuni mesi
Credo che il governo possa debba procedere rapidamente speditamente ho avuto modo di dirlo a Spadolini
Ho avuto modo di dirlo a Gasparri ci sono tutti quanti gli elementi del resto e questa è una materia ecco questa è l'ultima considerazione che voglio fare che si possa governare
Non vorrei adesso parlo in sede socialdemocratica che si faccia a me le critiche che sono state mosse al mio amico onorevole De Mita al proposito
Non c'è nessuna sfumatura di compromesso storico in quello che sto dicendo il compromesso storico non esiste solidarietà democratica un'esperienza conclusa che ha avuto le sue ragioni e che facemmo quando sì si prospettò l'impossibilità di fare governi con la Democrazia cristiana senza la partecipazione del Partito comunista ma non la prosa non la prospettiamo noi per la verità fu prospettata proprio dei partiti alleati
Nella fase e attuale ma sempre direi come fu per la riforma che precedeva la solidarietà come oggi quando si parla di informazione
Quando si parla di cultura quando si tratta di un bene che appartiene a tutti i cittadini non credo che possano e debbano funzionare
Rigide maggioranze parlamentari credo che debbano essere coinvolti nel dibattito anche le forze tutte le forze senza esclusione alcuna impositivo
Con proposte e non basta dare i nodi di quello che non va ecco qui c'è uno schema percorribile dalle forze politiche io credo non solo quel da quello della maggioranza
Coinvolgendo in intensamente le altre foto come si è fatto per l'editoria nel Parlamento e un confronto serrato e diretto
E se sia la volontà politica di farlo io credo che il dibattito così maturo da poter arrivare rapidamente all'approvazione almeno della legge ponte non dico di una legge completa
Che pensa ancora a dati diciamo è una legge presa tell it e sotto certi punti di vista pre computer sempre satellite cavo computer pre telematica dobbiamo fare una legge che possano affrontare
Quindi individuare i pochi punti in cui il potere legislativo deve esercitarsi molti di questi punti non potranno essere con lamentati in nessun modo se non ecco i partiti dovrebbero rinunciare questo è una regola che dovrebbe valere nel servizio pubblico questi giorni proprio mi pare vicepresidente Orsello siano attualissime queste cose rinunciare a esercitare uno dei due compiti per i quali esistono il primo è quello della garanzia il secondo è quello della ricerca dell'aggregazione del consenso della produzione del consenso
Ecco perché sono contro le omologazioni di moda che nascono in Italia o o o altrove e comunque vanno molto per la maggiore sono perché i partiti abbiano sostanzialmente il ruolo di garanti cioè disegni nel quadro sarà un'occasione credo io non ho ascoltato Sandulli ma conosco bene il suo pensiero lo leggo con grande rispetto
E attenzione forse lì l'occasione anche per modificare in modo significativo senza toccarne alcuni punti chiave attenzione
La legge di riforma della RAI a centotré stiano attenti l'indirizzo e la vigilanza non il controllo non gli ordini che non vengono eseguiti non la potenza di imporre questo o quello
Un quadro di equilibrio difficile e delicato che si costruisce giorno per giorno
Ecco o lo esercita l'esecutivo come nel caso del presidente Mitterrand
Che io vidi parlare a un sentì parlare a una radio a Parigi in campagna elettorale che prometteva di fare la centotré italiana poi si vede che il blocco
Della sinistra al governo in Francia si rese conto che era si è più semplice all'Eliseo
Fare quei cinquanta nomi di nuovi dirigenti sull'onda di decoro le dieci scale che probabilmente era più facile quindi non ci sono esempi che accolgo sono esempi molto più indietro molto meno liberali del nostro attenzione perché la configurazione dico organisti di garanti per le difficoltà della vita italiana che prima ho brevemente ricordato rischiano di riportare all'esecutivo il controllo della televisione del servizio pubblico
L'alternativa l'esecutivo e il Parlamento una terza via che quella dei garanti troviamo degli italiani imparziali nel calcio come nel resto e poi procediamo pure a fare i garanti ormai solo un richiamo credo realistico per quanto attiene ai servizi del Parlamento voglio comunicare annega che proprio in questi giorni col presidente del Senato e col presidente della Camera almeno sulle vie radiofoniche non so se in quelle televisive sarà possibile
Il la l'immagine parlamentare spetta ai due presidenti non alla commissione di vigilanza siamo però insieme studiando il modo di avvicinare non allontanare i cittadini dall'immagine del politica io vi ringrazio a volo
Al club Silone uno splendido convegno esprima Orsello che deve fare la relazione oggi rammarico di non poterlo ascoltare nel testo leggero con rispetto e attenzione grazie
è stato personale finiscono sotto io sono reale concordi
Ha chiesto simbolo che amiamo da un lato lì pubblica da riceveva e io spero che questo serva una una un'amichevole un'amichevole piena contezza
Che non lo sappiamo
La politica prima di tutto istruzione
Gli occhi allora lei intanto parola
Ha osservato invece corso serio non ha chiesto non lo siamo solidarietà pittorico che
Lo storico paesello vicepresidente della
Ma
Se
Cari amici
Cari compagni
Io devo dire che mi muoverò nell'ambito di quei principi generali cui faceva riferimento questa mattina nel suo intervento il compagno Longo
Ricordando quell'identità sostanziale di vedute che gli ha richiamato nel suo intervento io ci sono personalmente grato
E mi muoverò sull'impostazione che il compagno Cataldi ha dato questa mattina in apertura
Ai lavori di questo
Convegni
Naturalmente chiare mi rendo conto della diversità dei ruoli del della diversità delle esperienze
Credo però che sulla base
Delle cose dette anche dall'amico Cattani questa mattina possiamo certamente fare se non fosse così non sarebbe evidentemente dello stesso partito un buon tratto comune di strada anche se evidentemente
Abbiamo forse qualche punto di differenziazione qualche opinione diversa su alcuni punti particolari che sono a mio giudizio l'indice di libertà e non di conformismo e quindi un contributo che arricchisce lei l'articolazione delle posizioni che poi dalle poi dalle opinioni personali quando sarà il momento cercheremo di trarre nella direzione del partito una linea comune
Ecco io cercherò di fare un discorso credo
Il meno formale possibile
Cercherò di fare quindi alcune considerazioni che ho scritto perché mi pare che valga la pena su queste cose di essere precisi sia in più precisi quando si legge quando si parla
Credo ecco che dei tempi recenti si sia accentuata la discussione sul futuro della RAI
E da più parti sono state avanzate proposte immaginate soluzioni che a mio giudizio devono essere valutate sui diversi piani della coerenza dei principi anzitutto degli assetti istituzionali
Delle prospettive tecnologiche della domanda sociale
Anzitutto io credo che dobbiamo porre due punti di riferimento
La legge centotré del mille novecentosettantacinque che ha sancito una riforma democratica della RAI
Che a mio parere le sue linee portanti appare tuttora valida
Nonostante talune importanti modificazioni intervenute nella realtà delle comunicazioni di massa del nostro Paese
Come disciplina
Quella della legge centotré del servizio pubblico
Televisivi radio televisivo volle servizio pubblico essenziale
Portatore come indicato nelle sentenze della Corte costituzionale di finalità di utilità generato secondo punto di riferimento la sentenza della Corte costituzionale del mille novecento settantasei
Ribadita e integrata da quella del mille novecentottantuno che ha instaurato le condizioni preliminari per la realizzazione in Italia di un sistema misto pubblico privato che non ha precedenti omologhi in altri ordinamenti dal mille novecentosettantacinque settantasei molti elementi della realtà radiotelevisiva si sono andati trasformando
Sia a causa della dichiarata decadenza del monopolio pubblico radiotelevisivo in ambito locale
Sia a seguito dello sviluppo incontrollato del mercato con la modificazione di alcuni precedenti elementi di riferimento basta pensare alla nuova legge sull'editoria allo sviluppo della pubblicità
All'influenza dei gruppi internazionali alle trasformazioni tecnologiche l'allargamento dell'audience radiofonico e televisivo eccetera tanto per citarne alcuni dei più importanti
Ecco perché credo occorra tenere conto di tale nuova realtà in parte già modificata si in parte in via di trasformazione
Mediante le nuove tecnologie fino alle prospettive di radicale mutamento con l'avvento dell'era dei satelliti a ricezione diretta
Attraverso quindi un adeguamento del ruolo della RAI come servizio pubblico
Da attuarsi non attraverso le erronea impostazione di una radicale revisione della legge di riforma che deve essere invece a mio giudizio ritoccata soltanto i punti conseguenti alla regolamentazione dell'emittenza privata
Ma mediante la ricerca di metodi organizzativi di procedure funzionali di carattere imprenditoriale di qualità di programmi di ambiti di pluralismo di accentuazioni di professionalità
Idonea ad operare in una logica di mercato e in un sistema basato sulla concorrenza senza trascurare con modifiche che sarebbero errate
Sia che fossero nel senso dell'aumento sia nell'opposto senso della riduzione le caratteristiche essenziali e i conseguenti doveri propri di un servizio pubblico
Pur non ritenendo valida fin dall'epoca degli insediamenti da trarre della polemica Croce Einaudi l'equazione tra liberismo economico e democrazia pluralistica
E pur considerando che il rapporto pubblico-privato non investe soltanto il settore radiotelevisivo
Ma appone conseguenti problemi quanto meno di accenti
Soprattutto per chi operi nella società civile sulla base di impostazioni di ispirazione socialista che certamente non rifiuta la logica del mercato e il valore della concorrenza personalmente non mi trovo tra coloro che ritengono dannosa al servizio pubblico radiotelevisivo la concorrenza nel settore della radio della televisione
Che anzi a determinate condizioni lo ricordava anche i compagni Vattani questa mattina a determinate condizioni garantiti dall'intervento legislativo a mio giudizio può essere positiva e anzi benefica
Anche per la riconosciuta sia detto fra parentesi anche per la riconosciuta potenzialità della RAI
Già che la concorrenza può facilitare
Il superamento definitivo dell'arroganza del monopolio di regime pre-riforma
La disponibilità del servizio pubblico al confronto civile e all'apertura verso la società democratica
Il miglioramento della qualità dei programmi più competitivi più disponibili a diverse esigenze pluralistica e con l'unico forse notazione negativa da poteri sa di bilancio che evidentemente la concorrenza post ispettore comporta un aumento dei costi l'abbiamo verificato
Si ricordava stamattina proposi di firme si potrebbe anche aggiungere a proposito di manifestazioni sportive
Il perseguimento
Più effettivo nell'informazione
Dei principi di indipendenza obiettività apertura e diverse tendenze politiche sociali culturali posti a base della legge di riforma
E ribaditi in recenti documenti del consiglio di amministrazione vede il documento sull'informazione del mille novecentottantuno vedi quello sulla verifica più recente dell'informazione del mille novecento ottantadue
In rispondenza agli indirizzi della Commissione parlamentare di vigilanza
Accanto ai lati positivi evidentemente come in ogni cosa ci sono dei rischi
Dalla nuova situazione di concorrenza
Rischi per esempio che non sono semplicemente delle supposizioni
Che sono state concretamente verificatisi nel campo dell'editoria tanto che hanno reso necessario l'intervento del legislatore cioè rischi quali sono quelli dello stravolgimento della logica della concorrenza
Soprattutto in mancanza di una legge di regolamentazione
E possono presentarsi
Per sotto vari aspetti per un sistema radiotelevisivo a carattere misto
Ispirata ai principi indicati nelle ripetute sentenze della Corte costituzionale che sia detto anche questo tra parentesi sono più importanti a mio giudizio di un'ordinanza di un pretore
Potrebbero derivare dal prevalere di tendenze contrastanti sino a contare i principi sia con quelli indicati nella legge di riforma della RAI che si concrete avrebbero a mio avviso questi rischi
Soprattutto in tre punti
L'atteggiamento imperialistico di alcune televisioni private a carattere commerciale
Anche senza alcun riferimento all'articolo ventuno della Costituzione giustamente qui stamattina richiamato alla libertà di manifestazione del pensiero il cui valore mi sembra particolarmente significativo richiamare in un convegno come questo che si ricollega al nome prestigioso e all'insegnamento non dimenticato di Ignazio Silone
L'atteggiamento imperialistico di alcune televisioni commerciali che perseguisse ero invece che la libera predisposizione di programmi la cui peraltro percentuale minima dovrebbe essere precisata dalla legge di regolamentazione perseguisse l'invece l'obiettivo dico a bagnare spazio per dominare il mercato secondo la loro ottica stravolgente del film americano Quinto potere tanto per ricordare una cosa che credo sia di conoscenza comune
Questa per quanto attiene al campo dell'emittenza privata è un rischio ma ci sono dei rischi anche per quanto riguarda il servizio pubblico
Per esempio la tentazione che pure è presente in alcuni settori del del servizio pubblico legati più alla situazione preesistente che ai principi della riforma della RAI e ispirata a logiche di tipo corporativo
E come tali contrastanti a mio giudizio ai criteri su cui si basa il servizio pubblico secondo cui la RAI potrebbe divenire la prima azienda tra le private
Operanti nel mercato radiotelevisivo garantendo così il potere del mezzo in una realtà concorrenziale di tipo privatistico e riducendo progressivamente fino a farli tendenzialmente scomparire i caratteri del servizio pubblico
Se ci sarà una RAI che almeno a chi partecipa alla gestione come amministratore in nome di indirizzi politici evidentemente una RAI che non interessa e non piace
Terzo rischio
Nella reazione di segno opposto
Che potrebbe attecchire in alcuni settori politici troppo sensibili a mio giudizio al richiamo del privato o troppo fiduciosi nel pluralismo che potrebbe conseguire la logica del profitto
In base alla quale al servizio pubblico radiotelevisivo ridotto soltanto ad un'asfittica gestione di bollettini informativi e di servizi educativi dovrebbe essere consentito lo spazio attribuito pure in una situazione culturale storica politica assai diversa da quella europea per esempio alla PDS negli Stati Uniti d'America
Sistema misto radiotelevisivo
Deve operare in armonia i vantaggi posti in essere dalla concorrenza sopra evidenziati mentre deve essere messo al riparo dai rischi di stravolgimento che ora indica ciò significa a mio parere consentire alla RAI
Di operare in quanto servizio pubblico secondo i principi posti in essere dalla legge di riforma con l'adeguamento delle norme che direttamente contrastino legittimazione dell'emittenza privata e la sua coerente regolamentazione legislativa
Peraltro consentire dal alla all'emittenza privata
Di operare in condizioni di certezza del diritto come pure era stato ricordato che questa mattina compaiono lungo sulla base di un urgente legge di regolamentazione
Che deve anche distinguere a mio parere tra radio e televisione perché sono problemi di tipo diverso
Che è stato assai dannoso a mio parere non approvare in tempi brevi secondo i principi indicati nelle richiamate sentenze
Della corte costituzionale
I dati sull'ascolto che circolano con grande abbondanza
Io devo dire che non vorrei sembrare un passatista
Ma prendo sempre con qualche beneficio d'inventario i dati che riguardano non solo l'ascolto ovviamente ma queste agenzie queste note questi sondaggi d'opinione quello che presenta ricordava stamattina a proposito della libertà
Il compagno Longo queste inchieste Doxa che a un certo punto sembrano evidentemente
Qualche cosa di simile al Vangelo sono un po'scettico però dico ecco i dati sull'ascolto che hanno invece delle vestali
Io credo non devono diventare la nuova ferrea legge secondo la quale le scelte vengono compiute dal servizio pubblico radiotelevisivo
I cui punti di riferimento devono essere quelli di carattere generale e di interesse comune proprio di un servizio pubblico
Senza privilegiare la rincorsa anche al peggio
Dei gusti occasionali delle mode effimere delle massificazione i prevalente
Tali dati sull'ascolto
Nel sottolineare bontà loro il primato del servizio pubblico potrei qui citarne alcuni relazione alle giornate medie programmi della RAI dal settanta l'ottantacinque per cento dell'ascolto della della totale ordinanze
E alcune punte più basso e più in alto secondo che siano più buoni o meno buoni programmi della RAI ma credo che questo sia un discorso troppo di merito che ci porterebbe forse lontano dagli obiettivi generale che vogliamo seguire dicevo tali dati
Non devono modificare le scelte strategiche della RAI
E credo anzi che questo primato diciamo che ancora viene assegnato al servizio pubblico secondo questi dati d'ascolto sarà maggiore Cecil Cinti verranno gli aspetti positivi e se si eviteranno i rischi connessi alla logica
Della concorrenza
Occorre peraltro tenere conto che la fonte di finanziamento principale del servizio pubblico e il cannone
Fino a quando almeno piacerà agli amici radicale che forse ci proporranno con ricorso a qualche futuro referendum
Forse anche perché non hanno ancora tratto tutte le conseguenze dal fatto che mi pare che abbiano un po'abusato di questo istituto peraltro positivo nel nostro ordinamento costituzionale
Carone mentre invece la pubblicità per la RAI ha un carattere accessorio
Mentre invece la pubblicità essenziale per l'emittenza privata
Anche se dei limiti dovranno essere posti come sono i limiti per il servizio pubblico direttamente in altri parametri dovranno essere indicati nella legge di regolamentazione anche per l'emittenza privata
Ma è lo strumento essenziale per il mitezza privata perché ne garantisce la libertà e l'indipendenza
Anche se ecco io credo che in ordine al ricorso al mercato pubblicitario il sistema non deve essere stravolto nel senso che esso può divenire il fine non soltanto il mezzo
Con il risultato cioè non si cerca pubblicità per garantire i programmi ma si fanno programmi per ottenere pubblicità
Con il risultato di realizzare oligopoli in realtà gestiti non da tante emittenti prima televisive
Ma da agenzie pubblicitarie in grado quindi anche di confezionare i programmi e riducendo pertanto le emittenti a pure e semplici stazioni di passaggio talvolta al servizio di interessi multinazionali
L'azienda RAI
In vista del futuro assetto deve continuare a muoversi da un lato a mio parere io parlo sempre evidentemente come opinioni personali
Secondo gli indirizzi posti in essere con la legge di riforma e confermati nella convenzione con lo Stato accentua accentuando il positivo alle ore del significato democratico del servizio pubblico indicato con la riforma dal legislatore
E dall'altro deve agire nelle mutate condizioni di principio di mercato secondo criteri di più moderna managerialità di più attenta professionalità di più conseguente imprenditorialità nei diversi campi dell'azione direttamente realizzata in quelli propri delle aziende consociate con le quale deve attuarsi un'effettiva politica di gruppo più integrato di quanto non sia ancora attualmente nell'ambito di una più stretta collaborazione con altri settori contigui delle partecipazioni statale
Appena saranno definite le linee portanti del disegno di legge sulla regolamentazione dell'emittenza privata
La cui urgenza ripeto deve essere ulteriormente ribadita con il consenso delle forze politiche sulla base dei principi confermati dalla Corte costituzionale la Rai non potrà sottrarsi al proprio dovere anzi dovrà attendere volentieri
A contribuire al nuovo assetto istituzionale di sistema misto approfondendo i rapporti già avviati peraltro con alcune radio televisioni locali
E realizzando le condizioni affinché il sistema misto consenta con tali emittenti locali forme di collaborazione che evitino inutili scontri frontali e che allarghino la sfera del pluralismo
Io sono profondamente convinto dell'esigenza del pluralismo della necessità di assicurare il massimo livello di pluralismo
E credo che difendere le piccole tv locali sia un modo forse in modo più concreto per allargare per difendere il pluralismo sul piano raggiri visiva certamente nel rispetto degli indirizzi del Parlamento
Che deve a mio parere mantenere il proprio ruolo equilibratore nei confronti di tutto il sistema radiotelevisivo riservando l'autorità di governo le competenze amministrative che le sono propri
Un ruolo particolare di collegamento con la realtà del Paese deve essere sviluppato da parte della terza rete tv
Che è prevista dalla legge e realizzate in condizioni sperimentali deve trovare rapidamente la propria dimensione come Rete non analoga
Ma non marginale rispetto alle altre due attraverso un palinsesto che nell'ambito di una rinnovata politica dell'ascolto coordinato su tre reti accentui il ruolo di fare rete particolarmente carente caratterizzata dal dibattito culturale
Dall'apertura regionale dai programmi educativi da un'informazione decentrata in grado di assolvere i compiti attribuiti re anche dalla convenzione in primo luogo attraverso la possibilità di essere eccepita pur nei limiti posti nelle diverse aree geografiche del Paese
Nello stesso modo con cui deve essere garantito il rilancio della radiofonia secondo misure opportunamente adottate prospettata dall'azienda recentemente approvate per il rilancio della radiofonia dal consiglio dal consiglio di amministrazione
La legge di riforma attribuisce al consiglio di amministrazione tutti i poteri di governo della RAI
Da esercitarsi attraverso un positivo rapporto a mio giudizio un positivo rapporto di collaborazione secondo le rispettive competenze con la Commissione
Parlamentari
La cui istituzione precede la legge centotré
Ma a cui la legge centotré ha dato anche poteri oltre che di vigilanza
Anche di indirizzo politico ma non poteri amministrativi o giurisdizionale come qualcuno qui stamattina ricordava
E io credo che la commissione parlamentare sia una garanzia io devo dire personalmente io credo personalmente molto più a garanzia politica
Di un organo che esprime attraverso il paramento la sovranità democratica del Paese che non alcuni mandarini non sa bene come scelti che dovrebbe essere i tutori e la garanzia di quale democrazia di quale libertà del nostro Paese a questo personalmente non credo molto
Quindi rapporti stretti e solidali con la commissione parlamentare da parte del consiglio d'amministrazione
Mentre alla direzione generale dell'azienda sono ovviamente demandate le competenze relative
Alla gestione dei servizi
La stessa composizione numerica
Che qualcuno o io opportunamente ha messo in discussione
La stessa composizione numerica del consiglio di amministrazione risponderà logica di assicurare una rappresentanza effettivamente pluralistica nell'organo di governo della RAI
E io non credo che risponda a verità
Uno slogan facile
Che attribuisce al consiglio di amministrazione ritardi operativi
Che spesso derivano da cause poste a monte delle sue decisione e voglio aggiungere
Che il consiglio d'amministrazione non deve potere mai mancare i propri doveri e le proprie responsabilità
Deve saper prendere iniziative al momento giusto senza fatta listi che attese
E senza accettare delle rigide spoliazioni di poter
è evidente che l'interesse delle forze politiche e dei gruppi parlamentari hanno per le comunicazioni di massa e per quanto riguarda la RAI per il servizio
Pubblico radiotelevisivo
Ma è altrettanto evidente che tale interesse deve essere canalizzato attraverso gli organi istituzionali
Senza interferenze e senza sostituzione di ruoli
Che da un lato ridurrebbero l'autonomia attribuita agli organi responsabili della RAI e dall'altra finirebbero per comprimere la professionalità e per stravolgere la stessa logica del pluralismo autonomia professionalità pluralismo sono condizioni indispensabili per un servizio pubblico che sia posto in grado di operare di produrre soprattutto delle nuove ricordate condizione
La direzione generale che è interesse di tutti che operi autorevolmente
In stretta sintonia con il consiglio di amministrazione deve garantire che gli operatori dell'informazione dei programmi
Fuori da logiche corporative da esclusivi ismi di competenze non più rispondenti la logica democratica della gestione del servizio si attengano sempre al rispetto degli indirizzi anche attraverso verifiche periodiche e mobilità negli incarichi
Gli operatori dell'azienda come io voglio la linea generale rivolgere personalmente
Un elogio perché se la Rai non ha timore della concorrenza se la RAI vince anche all'estero con grandi riconoscimenti queste merito di tutti gli operatori della RAI
L'operatore dell'azienda sono in grado di esprimere con serietà
E capacità professionale ciò che allora è richiesto dalla responsabilità peculiare del servizio pubblico e dalla specificità del ruolo
Allontanare i vizi del potere che ancora in qualche luogo
Resistono
Significa anche acquisire nuove potenzialità e condurre il servizio pubblico senza i pesanti condizionamenti non degli articoli della legge come qualcuno sostiene
Nessuno dei quale a mio giudizio costituisce un rigido schema operativo tale da impedire il confronto con le nuove realtà quotidiane
Ma invece occorre liberare il servizio pubblico da una duplicità di soggezione mi e da un incrocio di obbedienza e che spesso fanno tuttora accusare la RAI di non riuscire a decollare rispetto alla parzialità del sottogoverno
In nessun'altro canto come nel servizio pubblico radiotelevisivo
Per l'importanza del ruolo del mezzo utilizzato devono essere realizzate condizioni per garantire insieme l'autonomia culturale e il rispetto fondamentale del pluralismo
E poiché gli strumenti sono esplicitamente indicati non sono funzionali delle inerzie nelle pigrizie nemmeno le compiacenti tolleranze mentre iniziative che sono possibili sul piano del coordinamento del risparmio delle risorse del recupero delle energie devono essere realizzate senza intaccare il Delli quali il delicato equilibrio voluto dalla legge
E senza pensare a ripercorrere logiche antiche di verticalizzazione di unificazioni di subordinazione che devono essere a mio giudizio abbandonate per sempre
Se sono pericolose le tentazione ritorni all'indietro sono altrettanto fuorvianti le fughe in avanti
Per esempio quelle cui si ispirano coloro che ritengono rinviati della regolamentazione dell'emittenza privata e il conseguente ritocco della centotré
Alla determinazione degli assetti che si realizzeranno tra qualche anno con l'avvento a regime dei satelliti a trasmissioni dirette
Mentre sembra esservi scarso interesse in molti per gli altri aspetti delle nuove tecnologie in primo luogo la telematica
E non si pensa in Italia come altrove invece di considerare utilmente le esperienze via cavo assai diffuse in altri Paesi
In tempi di stretta collaborazione internazionale e di più solidale iniziativa comunitaria dobbiamo evitare pratiche autarchiche ed antistoriche chiusure nazionali dobbiamo invece pensare ad una più intensa collaborazione europea è una maggiore apertura anche qui mi richiamo al messaggio di Silone una maggiore apertura i valori delle diverse culture nazionali che si presentano intorno a noi
L'avvento dei satelliti ed aprire la strada in tempi ragionevolmente brevi a una più intensa collaborazione europea nel settore radiotelevisivo
Che possa superare le attuali difficoltà tecniche muoversi verso la possibilità auspicata vile di un sistema integrato radiotelevisivo europea
Gli organi peraltro del Consiglio d'Europa e soprattutto l'istituzione della comunità hanno manifestato in più di un'occasione un interesse diretto per tale
Prospettiva indicando diverse soluzioni possibili sia attraverso programmi radiotelevisivi europee integrati sia mediante organiche regolamentazioni che consentono di raggiungere il duplice obiettivo
Di favorire la sistematica ricezione di trasmissioni europee e di dotare gli organismi comunitari di un potente strumento di diffusione quindi di sostegno nell'opinione pubblica europea
Comunità europea e Consiglio d'Europa hanno espresso il loro intendimento di muoversi sul terreno dell'avvicinamento delle legislazioni di un'armonizzazione conseguente in ordine alle diverse e spesso contrastanti regolamentazione di sistemi era televisiva in euro
Per giungere a un anno normativa quadro della televisione europea
Recentemente del marzo scorso il Parlamento europeo ha adottato un'organica risoluzione la quale tra l'altro ha chiesto alla Commissione di Bruxelles i pro disporre entro sei mesi una relazione sui mezzi di comunicazione di comunicazione di massa
Che sia di ausilio alle istituzioni comunitarie sia per una loro utilizzazione diretta dei servizi dell'Eurovisione incoraggiando gli enti televisivi nazionali e lo era nei loro progetti comuni
Sì è perché are il fondamento politico giuridico per la realizzazione di un programma televisivo europeo in stretta collaborazione con l'Unione europea di radio diffusione
Nello stesso tempo tale risoluzione invita gli Stati membri della Comunità metterà a disposizione il quinto canale dei satelliti
Non il quinto canale Acciona nessuna allusione nessuna nessuna preoccupazione il quinto canale dei satelliti loro attribuito dalle vigenti convenzione internazionale per la realizzazione del programma RAI televisivo europeo
Che per origine carattere destinazione di pubblico tematiche prescelta dovrà avere una spiccata impronta europee dovrà attuare un programma completo dunque comprendente informazione politiche istruzione cultura spettacolo sport
E dunque verso tali obiettivi che si muove l'attuale fase di sperimentazione e con essa la nostra speranza non solo di esponenti del servizio pubblico nazionale radiotelevisivo ma di europeisti convinti come siamo dal ruolo traente del socialismo democratico
Io non vorrei come ho detto altre volte che il mio impegno di federalista facesse aggio sul ruolo di amministratore del servizio pubblico alla televisione nazionale
La scelta verso una più stretta integrazione europea nel settore radiotelevisivo e verso programmi comuni non appartiene soltanto alle istanze ideologiche e non deve essere visto puramente come uno strumento peraltro essenziale
Verso una più rapida evoluzione della prospettiva unitaria degli Stati europei
Ma deve essere anzitutto concepita se si può tentare la distinzione in termini culturali
Se vogliamo cioè evitare specie nel momento dell'avvio del sistematico uso dei satelliti trasmissione Diretta Rai televisiva una progressiva soggezione alle influenze culturali altrui
Se vogliamo evitare la logica delle grandi multinazionali alla conquista dei mercati dell'opinione della nostra piccola Europa occorre che l'Europa sia posta in grado di raccogliere la sfida
E di rispondere con iniziative proprie che integrino capacità e risorse intelligente mezzi
In modo da poter sostenere adeguatamente lo sforzo produttivo e tecnico necessario per organizzare un sistema radio visive europeo e per realizzare un programma comune che consentono l'Europa non semplicemente di sopravvivere tra spinte e controspinte altrui
Ma di operare per l'unità pur nella molteplicità sulla base della propria tradizione della propria civiltà negli essenziale i termini di un'autonomia culturale che il presupposto indispensabile anche per un'effettiva autonomia politica
Tale da evitare soggezione e colonizzazioni ingiustificabili per lo spirito europea
Il nostro intendimento non si ispira certamente né a modelli autarchici ne ha vocazioni neutraliste che ovviamente ma risponde soltanto a volontà di potere collaborare anche in questo settore delle comunicazioni di massa tanto di per sé influente così determinante ai fini della formazione di opinione pubblica ora UPEA
All'espressione di un'effettiva coscienza europea le crescita e la presenza della cultura europea nella realtà mondiale con strumenti adeguati all'era delle grandi trasformazioni tecnologiche consentendo all'Europa almeno di recuperare
Le condizioni che nelle quali essa tuttora si trova ad operare anche nel campo della ricerca scientifica e tecnica
In conclusione cari amici sembra a me
Che il problema essenziale con cui dobbiamo misurarci è soprattutto quello di rispondere con impegno adeguato ai compiti nuovi che sono di fronte a noi
La Rai è evidentemente interessata a muoversi in un assetto istituzionale non precario
Attraverso scelte di fondo
Equilibrio tra pubblico e privato rispetto di competenze e di poteri coerenza con i principi costituzionali che reggono in regime democratico la cui validità non dipendo vivamente da elementi variabili di natura tecnica
Una compiuta normativa nazionale d'altra parte indispensabile
Per avviare a conclusione accordi internazionali nel campo della retribuzione che siano rispettosi della sovranità e dei legittimi interessi ci studi ciascun paese nell'auspicio di una positiva collaborazione in euro
Durante questi ultimi anni molti dei sistemi radiotelevisivi europei sono stati soggetti a processi modificazione di diversa intensità l'introduzione di nuove tecnologie della comunicazione
La nuova utilizzazione di tecnologie già esistenti hanno consentito l'avvio di un processo di integrazione dei mezzi di comunicazione di massa che fino ad ora erano strutturati in sistema indipendenti televisioni radio cinema stampa telefono TLX trasmissioni dati eccetera
Risulta pertanto indispensabile considerare dunque i diversi mezzi come elementi costitutivi di un sistema di comunicazione unitario e complessivo in costante sviluppo
Si sostiene da più parti che il progresso tecnologico renderai limitata l'utilizzazione dell'etere e che conseguentemente in esso potresti spazio per tutti
Diversamente da quanto accade ora e come è stato più volte sostenuto dalla Corte costituzionale in una consolidata giurisprudenza accanto a più marcate definizione di linee di principio
Siamo ormai consapevole di vivere nell'epoca della comunicazione globale
Il caso italiano è già sotto vari aspetti un caso europeo
Almeno nel senso che la stessa sia pur molto cauta apertura radio locali in Francia in Belgio e Spagna come Stato ricordato nonché l'avvio di nuove esperienze nella Repubblica federale tedesca
Dimostrò l'affiorare di una tendenza non più modificabile nei suoi sviluppi dopo le prime positive esperienze britannica l'italiano
Fa ormai
Da insegnamento per quanto riguarda gli altri quindi credo siccome dovremmo essere dei buoni pedagoghi credo che dobbiamo anche legiferare non lasciare semplicemente una situazione caotica come quella che legislativamente ancora Resta del nostro Paese ecco perché se il legislatore saprà cogliere questo momento
Con tutte le sue implicazioni e saprà armonizzare la preservazione del pubblico con la legittime sollecitazioni private locali
Farà cosa utile non solo la nostra esperienza giacché per quanto Autonomie spesso impermeabili sistemi giuridici obbediscono a una legge fisica dei vasi comunicanti
Per ciò che lo riguarda anche sulla base di talune precedenti iniziative legislatori italiano possiede tutti gli elementi per agire in questa direzione lavorazione dottrinaria la sedimentazione giurisprudenziale il panorama tecnologico nonché l'acquisita e generalizzata consapevolezza della necessità di proiettare la comunicazione radiotelevisiva da chiunque gestita
Nella dimensione dell'utilità sociale
A questo intendimento e agli impegni conseguenti non intendiamo sottrarci come servizio pubblico era televisiva come un servizio pubblico radiotelevisivo che voglia non rimanere chiuso in se stesso
Cristalli Zatti una dimensione del passato e arroccato su un privilegio che non ha più nessun senso ma guardare avanti
E i termini del presente e del futuro alle proprie potenzialità ai propri doveri grazie
Sarà relativo
Viene eletto
A sostanzialmente siano fase
Molte delle tendenze colleghi verrà e ora parola tali poi privata lo ha Vittorio Moccagatta come ho letto come che di nuovo
E
Torno a Canale cinque acque niente
Non è quello che
Future
Io ringrazio rappresento anche nel nome il sistema misto perché c'era anche un Moccagatta RAI e quindi credo che da questo punto di vista o credenziali sufficienti
Ti volevo ringraziare coordinamento dei circoli Silone
è un ulteriore e a mio modo di vedere interessantissimo occasione di misurarci su questo problema che
Tanto tempo ormai appassiona non soltanto il mondo politico il mondo degli specialisti ma direi anche l'opinione pubblica
Che fortemente interessata a cogliere le linee di tendenza di questo nuovo ordine televisivo
Che nel Paese si sta delineando e chiede alle parole del vicepresidente Orsello appare interessare anche oltre i confini la nostra esperienza di questi ultimi tempi tali per cui in corso di Canale cinque è stato interessato
Vivamente da alcune visite di studio da parte di organismi parlamentari di paesi europei
Io che sono venuti a constatare di persona questo curioso fenomeno della crescita di una realtà televisiva privata che effettivamente non ha molte a molti caratteristiche peculiare rispetto a quello che avviene nel resto del mondo
E devo esprimere anche una viva soddisfazione perché mi sembra che almeno dal punto di vista Vivaldi esponente di una televisione privata di un di un consorzio di televisioni private
Perché mi sembra che ci sia stato un ulteriore salto di qualità rispetto agli ultimi dibattiti ai quali certamente molti di noi hanno partecipato
Ricordate le fasi iniziali di questo dibattito io potrei ricordare insieme a vicepresidente Orsello quando due anni fa ci incontrammo per la prima volta proprio nella stanza del ministro socialdemocratico delle Poste e Telecomunicazioni allora qui molto simpaticamente il direttore generale della RAI ci disse va be'voi sostanzialmente siete i pirati in senso buono come lo era
Sergente
Ecco io credo che da allora qualche cosa sia successo in questo Paese
Fatti importanti
Che proprio segnano un mese dopo mese una trasformazione sotto vari aspetti di questo mondo affascinante della televisione e delle telecomunicazioni in particolare
I relatori scientifici di questa mattina hanno messo in giusta in doverose evidenza questo processo di profonda trasformazione che sta investendo il settore
E che giorno dopo giorno consente di scavalcare molte delle opinioni consolidati che c'eran fatti
Per lungo tempo il percorso il paese è stato percorso da quella che ne abbiamo definito ma che oggi non ce n'erano più così una grande menzogna
Che era quella della assenza di frequenze televisive
Sulla base della quale quindi si fondava
La necessità di conservare nella sua integrità il monopolio televisivo pubblico
Oggi questo un concetto distrutto
Dalla realtà
Se è vero come è vero che esistono molte centinaia di televisioni che convivono sul Paese
Se è vero che siamo vicini all'avvento del televisivo della del satellite per la trasmissione diretta nelle nostre case delle immagini televisive
Se è vero che il cavo affatto ulteriori impressionanti progressi
Per cui non è azzardato affermare che oggi esiste una potenzialità di trasmissione di ricezione presso
Questo è il nuovo scenario con il quale oggi noi siamo chiamati a misurarci
E pertanto Landi di tecnologico è venuto clamorosamente mancati
Sono apparse le televisioni private
Si sono sviluppate certamente in un abilità a loro favorevole
Per la mancanza di una legislazione
Ma dipende anche dal punto di vista con cui ci poniamo di fronte al fenomeno giudizio complessivo che ne possiamo dare
Io credo che si sia trattato di una grande esplosione di poi un attimo di comunicazione
E che accanto quindi a molti degli aspetti negativi che certamente è giusto rilevare conservi una carica di novità
Di eccezionale ride
Ma siamo già alla fase secondo alla fase per
E la televisione privata nel nostro Paese
La fase prima che è stata caratterizzata dalla grande illusione che ciascuno potesse fare il proprio mezzo televisivo
Questa è un'illusione che caduta
Lo Complesso
Siete forti
Forti professionalità come la RAI credo
Investimenti capacità organizzativa
Per raggiungere una soglia miglia minima qualitativa al di sotto della quale e meglio affrontare il problema della comunicazione con altri mezzi la radio la carta stampata quello che si ritiene
Siamo usciti dalla fase del volontarismo puro e ci stiamo andando verso la fase dell'impresa degli
Io Treporti era alcuni impressioni di dirigente di manager di una televisione privata che però so estensibilità da pizze
Gli altri impresa e che si stanno organizzando in questo se
Lo sviluppo tecnologico
Oggi la televisione privata in Italia padroneggia lo sviluppo tecnologico
A Canale Cinque abbiamo realizzato centinaia di collegamenti via Satta e
Conosciamo perfettamente l'uso dei ponti radio
A microonde nella bassa frequenza abbiamo studi dove credo abbiamo adottato soluzioni di assoluta avanguardia quale fosse nel nostro Paese ancora altri non possono vantare
Abbiamo sviluppato un livello di occupazione tecnica di assoluto rilievo noi oggi raggiungiamo un numero complessivo di quattrocentocinquanta addetti
Ed è questo un capitolo di grande interesse perché la professione esazione dei nostri tecnici elevata sta nascendo
Una classe tecnica alternativa a quella proverbiale della RAI al quale pure noi evidentemente abbiamo attinto
Non esistono più assolutamente per larga parte dell'emittenza privata italiana le condizioni di far west il caos il disordine contrattuale
Esiste invece delle società che sono regolamentate sotto tutti gli aspetti esistono contratti addirittura a livello aziendale
Esiste quindi una situazione in cui non è più neppure ipotizzabile parlare né di lavoro nero né di condizioni di lavoro diverse rispetto a quelle del settore pubblico
Esiste invece una realtà che si va rapidamente consolidando anche da questo punto di vista
E c'è stato nel frattempo l'irrompere della domanda pubblicitaria che il dato fondamentale
Che ha consentito lo sviluppo del fenomeno nel nostro Paese sia a livello di Circuiti di consorzi livello nazionale sia a livello di televisioni regionali o locali
Ma c'è stato anche una crescita dell'ascolto che per quanto ci riguarda e mi scuso di parlare anche dell'ascolto dopo aver sentito qualche titubanza nelle parole dei vice presidente della RAI a tale riguardo
Un aumento dell'ascolto che per quanto riguarda le ore di massima importanza cioè il PRA intanto alle ventitré intere ventitré avuto per quanto riguarda Canale cinque questo dato primavera del mille novecentottanta seicentoquarantaquattro mila ascoltatori nel giorno medio
Nell'ottantuno un milione ottocento mila
L'indice è passato da cento duecento tante nell'autunno dell'ottantuno due milioni seicentotrentasette mila l'indice passata quattrocentonove
Sei mesi dopo nel marzo dell'ottantadue cinque milioni centocinquantatré mila l'indice passato da quattrocentonove ottocento
Ma non è stato solo una crescita dell'ascolto è stato e questo è un giudizio personale che esprimo anche un notevole
Aumento nel gradimento
Collettivo nei confronti delle stazioni dei Circuiti privati
E specifico nei confronti di alcune trasmissioni di alcune fasce ben precise di ascolto
Si è inaugurata in questi anni addirittura un nuovo costume familiare
C'è la possibilità di cambiare programma di scegliere di creare quello che un amico
Che è presente in sala definita la grande possibilità di costruirsi liberamente un palinsesto personale ogni sera
Sul manifesto di qualche giorno fa un grande sociologo della comunicazione ha detto l'apparecchietto per passare da un canale all'altro e uno dei più grandi strumenti rivoluzionario credo che sia uno dei più grandi strumenti di libertà
Che noi abbiamo potuto verificare nel campo delle comunicazioni ogni sera
Senza che ci siano possibilità di inquinamento d'abitudine televisivo
Lo spettatore italiano realizza puntualmente la propria scelta e decide secondo le proprie inclinazioni secondo le proprie scelte secondo le inclinazioni culturali o
Personali
Che lo guidano
Ma c'è stato anche altri studi altri aspetti nella crescita
Io o ente del settore privato sulla scena televisiva
Per esempio la grande crescita della qualità dei programmi
Che non può essere liquidata
Imputando all'esilio del private
Per esempio di fare troppi film
Io credo che abbiamo disse poltrone i tesori della cinematografia abbiamo riportati alla luce le abbiamo riproposti
Gli abbiamo secondo un modello che riconosciamo
Abbiamo compiuto delle scelte interessanti dal punto di vista dei tipici prodotti televisivi
E che qui non potremmo porci di fronte al problema del telefilm che poi rimane il prodotto televisivo per eccellenza
In termini di supponenza culturale
E crediamo di aver fatto delle scelte importanti
Ma abbiamo fatto anche delle altre cose che forse vi stupiranno un po'
Canale cinque a oggi in un giorno medio del mese di giugno dell'ottantadue
Più di tre ore di produzione propria
Che corrisponde a circa venti per cento del numero delle ore di trasmissione complessiva
Io credo i segnali sono molto precisi anche altre televisioni si stanno ponendo su questa via che è una via obbligata
Abbiamo dato in media nell'ottantuno e stiamo dando sulla base dei primi mesi ottantadue centoventi ore Vilnius
All'anno
Non è molto lo riconosciamo
Ma per una televisione per un sistema televisivo di serie B come noi siamo di fronte alla televisione
Sistema di sieri a come la RAI e la differenza è data esattamente dalla possibilità di trasmettere l'immagine a distanza che la Raia e noi non abbiamo io credo che sia un risultato interessante si tratta di notizie non di carattere quotidiano si tratta di servizi che noi possiamo realizzare e mandare in onda solo a distanza di cinque giorni
Per le caratteristiche incredibili in questa sala dove continuiamo a parlare di enormi progressi tecnologici di capacità illimitata di raggiungere le case di tutti con tutti i mezzi incredibili ma veri
Oggi mentre la RAI registrava questo dibattito proprio sul futuro del sistema misto TV di Stato tv privata può mandare in onda queste immagini evidentemente il risultato di questo importante convegno direttamente in tutt'Italia
Noi trasferiremo le nostre immagini con un aereo Milano
E di lì sempre con altri aerei o con altri mezzi di comunicazione trasferiremo nelle nostre sedi dove se tutto va bene se non ci saranno un numero eccessivo di scioperi potremo le trasmetterle tra cinque sei giorni
Ma credo che abbiamo dimostrato una capacità di iniziativa anche in ordine ad altri avvenimenti
Nel campo della politica della cultura dello spettacolo dello sport
Non voglio fare un elenco di meriti che sono ancora molto limitati credo che faremo molto di più in futuro
Ma per la prima volta per esempio nel nostro paese abbiamo trasmesso in diretta la cerimonia inaugurale e alcune fasi di maggiore interesse
Del congresso di un partito politico
Siamo entrati alla Scala
E ci siamo estratti in un momento in cui assolutamente la nostra concorrenzialità con la RAI era nulla
Perché noi abbiamo acquisito il diritto di trasmettere i concerti dell'Orchestra Filarmonica della nascente Orchestra Filarmonica della Scala
Quando ovviamente la RAI che ha una propria orchestra filarmonica non avrebbe avuto gran interessa trasmettere questi
Concerti li abbiamo dati indiretta lombardi alle venti e trenta stato una scelta coraggiosa
Che abbiamo evidentemente pagato in termini di ascolto
Ma che abbiamo fatto e che avremmo volentieri estesa a tutto il Paese
Tenuto conto è atteso come voi sarà profondamente convinto che un concerto diretto da Abbado della Scala non è uno spettacolo locale
Abbiamo innovato profondamente nel campo delle riprese e anche dei commenti
Alla Scala abbiamo deciso di prende un direttore gli occhi d'una un regista che fosse anche direttore del test abbiamo innovato come voi sapete nel campo delle riprese dello sport
Tennis il calcio quel poco che ci è stato consentito di dare da un atteggiamento su quale magari poi torneremo insieme per vedere se sia stato saggio e lungimirante o se invece non abbia innescato molti dei meccanismi di concorrenzialità anche elevata quale oggi stiamo assistendo
Dico tutto questo non per vantare meriti ma per darvi informazioni che magari potrebbero anche non essere così chiare
Dal momento che il ripeto i processi di trasformazione del nostro settore in particolare nel privato sono non accelerati ma celebratissimo
Ma per tornare
Al tema del convegno
Qual è la nostra opinione rispetto a questo nuovo ordine televisivo che sta venendo avanti
Non da oggi da sempre abbiamo ripetuto che crediamo nella centralità della RAI
Noi siamo tra gli estimatori di questa azienda sappiamo l'immenso patrimonio umano tecnologico storico
Che esiste all'interno di questa azienda
E devo dire che io ho apprezzato quello che Orsello ha detto sulla necessità che la RAI scelga effettivamente una linea ma qui potrà intervenire come privato cittadino e non come dirigente di un'azienda che concorrente perché sarà la RAI lentamente che dovrà scegliere questa beh diciamo solamente che non possiamo
Consentire in termini proprio di quella concorrenza al quale anche Orsello faceva riferimento
Che
Questa immensa risorsa che la RAI a di vantaggio su di noi che sono i seicento miliardi del cannone
Ecco venga usato in direzioni che non siano quelle stesse quale Orsello faceva riferimento
E una cosa sola vorrei aggiungere noi ci auguriamo vivamente in tutto il mondo televisivo privato
Che certe spinte
Ed è Monica e che ancora esistono l'atteggiamento nella prassi della RAI non vengano alimentate
Io non ho nulla da eccepire sul fatto che la RAI gli acquisti via col vento e lo paghi più di cinque miliardi dipende adesso dal momento in cui verrà al pagamento molto meno la metà vedere benissimo allora
Le nostre informazioni non erano così complete comunque un pacchetto di film che noi invitiamo alla RAI
E che è costato se le nostre informazioni sono esatte provengono dal mercato e quindi come tale possono anche essere sbagliate diciamo qualche miliardo più nulla da obiettare su questo o invece molto da obiettare sul fatto e mi piacerebbe che giunge su una precisa smentita riguardo che i diritti televisivi teppisti fino sono stati acquistati solamente per il numero di passaggi doveroso
E che la RAI evidentemente deciderà in base alle caratteristiche questo contratto
Di di di proporre al pubblico
Ma invece che questi diritti sarebbero estesi anche a questo concetto molto delicato della possibilità di cessione alle altre televisione
Questo è un concetto che non accettiamo
In parte provenendo queste risorse finanziarie anche dal cannone noi non accettiamo in termini di corretta concorrenza tra pubblico e privato
Che questi film possono essere ceduti per ulteriori passaggi ad altre televisioni
Come non accettiamo il principio in linea di principio
Che le partite di calcio
Vengono acquistate siccome evidentemente suo pieno diritto da parte della RAI e poi cedute ad altre televisioni magari il giorno dopo
Anzi sicuramente il giorno dopo come nel caso dei Mondiali con una pratica che umiliante cioè io non credo che sia questa la via della collaborazione
Semmai la via della collaborazione è quella di
Tentare un approccio diverso per esempio all'immenso patrimonio che culturale che scientifico
Della dell'archivio della RAI ecco su questo noi saremo pronti evidentemente a intavolare un discorso ma le regole
Per il quale stiamo sul mercato non possono essere travalica tetto e su questo noi opporremo la forza del nostro convincimenti
C'è amplissima possibilità per tutti di riprendere e di dare spettacoli sport cultura politica informazione
Nel momento stesso in cui l'avvenimento si consuma facciamo il caso per esempio dei dei campionati di calcio sui quali la RAI con una sua scelta autonoma appuntato in maniera massiccia
In questo stesso momento si svolgono altri avvenimenti che sono magari legati a al cuore le preferenze di di di altri settori dello sport a Wimbledon
O altre cose ancora che si svolgono in contemporanea
Ma viene normalmente per esempio che la domenica pomeriggio ci sia una capacità pressoché illimitata di poter avere avvenimenti sportivi
Allora il discorso è se il rapporto corretto debba essere nel senso che la RAI
Procede autonomamente alle proprie scelte e noi non siamo contrari alla primogenitura della Rai anzi lo abbiamo ripetuto è giusto che sia così
Perché evidentemente servizio pubblico ha connotazioni socialmente più elevate rispetto a quelle che noi abbiamo ma è giusto impedire che attraverso l'interdizione dei collegamenti
Per ponti altri spettacoli possono arrivare all'attenzione del pubblico questa è la domanda alla quale bisogna risponde
Noi nella notte tra venerdì e sabato di di questa settimana abbiamo acquisito i diritti di un incontro mondiale di pugilato
Un incontro sicuramente interessante
Anche se io non amo il pugilato
Ecco è un incontro mondiale in un incontro locale
Lo dice la parola stessa è un avvenimento che interessa la globalità dell'ascolto non solo il tenente nostro paese ma in praticamente in tutti i Paesi del mondo
Ecco ancora una volta noi abbiamo assistito a questo fenomeno che io sottopongo alla vostra attenzione
La nostra capacità di iniziativa sui mercati mondiali la nostra il nostro convincimento nella scelta di un avvenimento il nostro rischio imprenditoriale nel pagamento di questi diritti
Lo sviluppo di una capacità tecnica che ci consente di trattare con dimestichezza il satellite
Ci ha consentito di dare quest'avvenimento indiretti Lombardia
Ma non nelle altre regioni
Tra l'altro innovando il dramma dei cittadini di Novara sapete che il cittadino Lara sono le vittime di questo di questa situazione
Perché Novara come sapete geograficamente in Lombardia ma amministrativamente in Piemonte
Allora il cittadino di Novara deve seguire l'avvenimento che gli arriva indiretta dei nostri studi di Milano o deve aspettare attendere che gli venga dati registrata dagli studi di Torino
Sono gli assurdi di una situazione che si vuole scontrare contro una situazione di coscienza generale e di sviluppo tecnologico che non consente più di porre questi limiti assurdi
E che evidentemente sottopongono a
Credo anche al ridicolo
I tentativi di ricondurre in un ambito che non è più proprio della fase di sviluppo della televisione
Questi fenomeni
La RAI i network
Che appunto io qui rappresento per la parte di di Canale cinque
Network che hanno o meglio reti una parola più meno americana visto che l'accusa che di essere prevalentemente americanizzati
Che trovano nella possibilità di trasmette sul territorio nazionale
Quella soglia minima che insieme tecnica professionale ed economica per dare avvenimenti di qualità tale da tre chiamare l'interesse degli ascoltatori esista una soglia al di sotto dei quali interesse l'ascoltatore non c'è più
La grande illusione di poter fare la televisione nell'anticamera della dell'appartamento
Che si è alimentato in continuazione che anche in questa sala oggi ancora riecheggiano è finita
è finita per sempre esiste invece un'altra realtà che quella di forti
Posizioni televisive regionali
Che hanno sviluppato una capacità di stare sul mercato per l'acquisto di programmi magari anche di sviluppare una produzione per quanti casi non siano così numerosi
Che hanno sviluppato una capacità di collegamento per consorziarsi gli acquisti di programmi che hanno mantenuto però vivissime connotazioni dal punto di vista
Culturale dell'informazione a livello regionale
Che secondo me non saranno cancellate dal sistema e sarà la terza gamba di questo sistema di che cosa vivranno
Vivranno dell'immensa risorsa della pubblicità locale
E quando dico immense intendo dire rilevantissima dell'ordine delle centinaia di miliardi perché questa è la realtà
Ed è una pubblicità che è stata anche qui di sepolta non esisteva prima si è creata ex novo e oggi al servizio di questa dimensione regionale locale della televisione per la quale io auspico io auspico comunque che il fenomeno dell'associazionismo che faccia riferimento
Non ai gruppi editoriali a livello nazionale ma invece proprio lo spirito dell'associazionismo si sviluppi
Per portare ad avere una qualità di programmi che supporti il loro intero intero palinsesto
Monopoli oligopoli pluralismo anche in questo campo noi abbiamo assistito a delle ventate
Di irragionevolezza
Lo siamo stati accusati e siamo accusati costantemente di a vere delle
Aspirazioni in senso oligopolistico qualcuno addirittura arrivato a paventare l'ipotesi che un solo privato possa scacciare non solo gli altri operatori privati ma addirittura l'ente pubblico
Per instaurare un monopolio della informazione o un monopolio televisivo
Premesso che il monopolio della informazione a parte quel tipo di formazione che vi ho descritto e oggi in mano per stessa ammissione dai al novantotto per cento
E quindi è vero che è stato intaccato il monopolio televisivo in senso lato ma nel settore specifico e se ancora saldamente in mano alla Rai
Ma io domando ed è una delle prime volte che l'occasione di fare come si possa parlare di una situazione di pericolo col polisti con riflettore prendendo si è posto la stessa domanda
Quando gli indici di ascolto la presenza la quota di mercato se vogliamo più usare una parola meno adatta non potrei trovare della RAI e quella che indica Corsello cioè ancora oggi dell'ordine forse non dell'ottantacinque per cento certamente superiore al settanta per cento
Dunque abbiamo una presenza dell'azienda pubblica che intorno o o superiore a settanta per cento un'azienda di molte migliaia di dipendenti ce ne siamo soltanto quattrocentocinquanta seicento miliardi all'inizio dell'anno dal cannone televisivo e una possibilità
Di raccolta pubblicitaria tutt'altro che trascurabile e tra l'altro aumentata recentemente
Noi invece per esempio Canale cinque abbiamo a oggi sui dati diciamo di queste rilevamenti ai quali invece attribuisco notevole importanza perché le scienze sociali in particolare quelle statistiche demoscopica hanno fatto larga strada in questi ultimi tempi e comunque siamo garantiti
Perché sono dati che sono stati pagati non soltanto dalle aziende private ma anche dalla RAI esiste un comitato scientifico di controllo nel quale siede anche la RAI sui dati della lista del di primavere
Non in base a questi dati è vero che abbiamo compiuto il grosso salto che vi ho indicato ma siamo intorno a un ascolto del quindici per cento
Grosso modo dipende dalle fasce più in alcune fasce meno in altre dipende dalla nostra capacità di sviluppare determinati programmi o di non sviluppare grosso modo è la percentuale di coppie che il Corriere della Sera sul complesso delle copie vendute
E quindi io non vedo ecco questa Grande in questo grande pericolo
Ma non lo vedo anche per un altro motivo
Che l'oligopolio per sua definizione presuppone anche che ci sia un accordo tali oligopolistico
Io credo che tra noi Italia uno
Rete quattro STP e le televisioni regionali oltre che con la RAI pochi di accordo ce ne sia
Io vedo invece
Una lotta accanita
Nell'acquisizione dei programmi
Una lotta accanita nell'acquisizione dell'ascolto che poi significa pubblicità e dunque programmi una lotta accanita nell'aggiudicarsi le perle del mercato dal punto di vista dell'informazione dello sport nella cultura e di altro
Ma anche la Corte Costituzionale contrariamente a quello che una lettura affrettate interessata perché purtroppo nel nostro Paese raramente vengono pubblicate i documenti integralmente
Ma anche una lettura meno affrettata della sentenza della Corte costituzionale l'ottantuno
Che pure ha dovuto tenere in conto del fatto che rispetto al settantasei la situazione dal punto di vista tecnologico si radicalmente mutata
Credo che conforti la mia tesi
E la lettura meno affrettata è la seguente che è stata ricordata anche stamattina dalla dal dagli oratori
Che si sono succeduti
E vero
Che la sentenza della Corte costituzionale
Riconfermava
Che la possibilità di fare televisione ai privati era
Consentita in ambito locale perché in ambito locale si sono verificati quelle condizioni di pluralismo
Per la presenza di televisioni diverse e contrastanti Indirizzo che facevano venir meno l'ipotesi di una monopolio o di un oligopolio in campi informativa ma la sentenza giungeva che qualora le stesse condizioni si dovessero verificare anche in campo nazionale e dunque la presenza di televisioni di diverso e costa tanti indirizzo allora il legislatore potrebbe cambiare opinione sul discorso dell'ambiente ed è qui allora che noi dobbiamo affrontare il problema nella sua realtà
E non nella generalità dei buoni proponimenti con cui in alcuni momenti di questo dibattito ci siamo imbattuti
Che cosa significa dire facciamo una legge che tenga conto
Delle
Riconfermate attestazioni della corte costituzionale quello che penso io e che oggi nel Paese esiste sulla base di tre telegiornali pubblici
Ce n'è un quarto semi pubblico che quello di Telemontecarlo ma è stato soppresso
Sulla base della presenza di tre o quattro cinque network
Circuiti
Che tra l'altro non escludono affatto la possibilità per alti di entrare ed anche di una delle caratteristiche diciamo che caratterizzano il monopolio Hill oligopolio che viene a mancare
Però sono un mercato chiuso il mercato oggi nel quale un operatore può ancora entrare
Chiamare a raccolta un certo numero di televisioni e organizzarsi e dunque anche questo aspetto diciamo di libertà
Economica è consentito
Questo panorama che si è verificato è un panorama che consente di fugare i dubbi della corte costituzionale o no
La RAI addendo il pretore prede
Come tutti sanno recentemente aveva inteso di poter avere anche in sede
Pretorile una conferma
L'importante perché immediatamente esecutiva a una certa attesi
La sentenza del pretore previdenza attualmente tutti l'avete letta una sentenza di grande equilibrio
Conferma che esiste un articolo quarantatré della Costituzione
Che consente una libertà di iniziativa economica e come tale anche in campo dell'impresa di spettacolo per il quale non esistono più dubbi almeno a livello del Pretore di Roma
Che si possono organizzare in maniera Elettronica un'offerta di spettacolo sull'intero territorio nazionale
Delicatissime essendo invece il problema dell'informazione si chiede che la questione torni alla Corte costituzionale
Che tornerà ad affrontarlo in un panorama che ancora cambiato rispetto a quello dell'Ulivo l'ottantuno con lo stesso pretore afferma
Perché dal luglio dell'ottantuno per esempio due nuovi operatori importantissimi che fanno capo due dei gruppi editoriali
Più importanti e
E apprezzati del Paese Mondadori Rusconi si sono affacciati sulla scena televisiva nazionale in maniera compiuta
E io credo che non sia ancora finita che altri operatori vorranno entrare vorranno stare
Per intraprendere
La loro avventura televisiva per scongiurare congiuntamente anche il pericolo dell'oligopolio
I nodi da sciogliere le frequenze l'interconnessione la pubblicità all'informazione
Per quanto riguarda le frequenze ho detto prima
Se ancora non bastasse l'asse dell'avvento del satellite lo sviluppo di nuovi cavi che consentono il petto possibilità pressoché illimitate consentono di dire che sul piano teorico concettuale non esistono problemi
Si può trasmettere dove si crede senza andare a intaccare perché nella ex riserva pubblica delle frequenze
L'interconnessione
A questo livello a questo stadio del nostro sviluppo ma per quanto
Siano le mie informazioni credo anche per gli altri gruppi che hanno scelto
Il campo nazionale come nel campo della loro intrapresa televisiva
E chi vuole aprire un inciso perché ancora stamattina l'intervento di Bubbico aleggiava pesto
Ricorso un possenti mentale
Alla necessità di dare spazio Allocca lirismo
Atletico le televisioni indipendenti o dilettantistiche
E allora di chi vorrei rispondere che la terza rete era nata per questo
In questi giorni trasmette Camerun Perù che non sono propriamente espressioni di localismi italiani
Le interconnessioni in questo momento ci è necessaria
Noi abbiamo bisogno dell'interconnessione
L'abbiamo bisogno per trasferire a distanza quello che il nostro prodotto editoriale che sono l'immagine
Naturalmente siamo troppo rispettosi di quella che la giurisprudenza consolidata per avventurarci in questo settore
Senza averne di volta in volta lì autorizzazioni da parte del ministero delle Poste
O senza attendere che una compiute legislazione diciotto Rizzi
Ma dobbiamo dire a un consesso di tecnici come voi siete che queste veramente una necessità
Che ogni giorno si accresce e che pesa ogni giorno di più sul nostro livello di sviluppo
C'è quell'immenso offerte degli elementi che vi dicevamo
Anche a non voler toccare immediatamente punto che è fondamentale dell'offerta di un informazione quotidiana
Noi e gli altri e anche le televisioni locali
Hanno bisogno dell'interconnessione per trasmettere a distanza io vorrei tanto poter trasmette a distanza le immagini questo convegno ma ripeto non posso farlo
Devo attendere la partenza degli
Ecco io credo che questo sia un punto fondamentale
Sui quale il dibattito politico deve certamente compiere un approfondimento
Ma su quale non possono esserci equivoci cioè non siamo tutti d'accordo su che cosa inserire una nuova legge di regolamentazione se non siamo d'accordo su questo punto poi io leggevo nelle note del partito socialdemocratico questa mattina
Che la proposta sarebbe quella di consentire alcuni ore di interconnessione al giorno
Può anche essere
Per quanti non vedo una grande differenza
Tra un avvenimento che si svolge al mattino e uno che si svolge alla sera
Ma voglio dire è una necessità in questo momento per proseguire in questa logica di sviluppo di questa impresa televisiva che io ho cercato qui di delineare venne i suoi aspetti essenziale la pubblicità
Anche che dobbiamo essere molto chiari
Per anni
I massimi di oggi gli e Sperti del maccheronico pubblicitario
I manipolatori
Delle statistiche pubblicitarie
Ci hanno spiegato che il nostro è un Paese anomalo dal punto di vista pubblicitario
Che rispetto a tutti gli altri Paesi di eguale livello di sviluppo economico noi in vestivamo una percentuale che andava dal mezzo a un terzo in meno
Rispetto anzi due terzi in meno rispetto agli altri Paesi di pari potenzialità economica e questo è stato preso per anni con un dato
Come tali immutabile e quindi siamo andati alla ricerca non delle cause che comportavano questo ritardo che pesa naturalmente anche sullo sviluppo economico del del paese
Atteso che io nonno appartengo alla schiera dei demoni esattori della pubblicità ma invece a quella del di quelli che sono convinti che sia un potente investimenti al servizio dell'impresa
E quindi per anni siamo stati vittime di questa
Di questo dato che non veniva discusso
Sono arrivate le televisioni locali improvvisamente l'ammontare globale annuo della pubblicità si è impennato
Siamo ancora lontani certamente dalle percentuali sul prodotto
La Cecenia da voi
Che
Caratterizza investimento pubblicitari di Paesi lasciamo stare la miri che il Giappone
Parliamo invece della Francia e l'Inghilterra del Belgio dalla Danimarca dalla Germania siamo ancora molto lontani ma il settore eh
In fortissima tensione dinamica
E noi siamo convinti
Che l'avvento della televisione privata abbia portato una scossa salutare il sia dal punto di vista della possibilità reale di un'offerta pubblicitaria che doveva rispondere una domanda che era compressa come tutti sapete come non possiamo nasconderci che non trovava sfogo in una editoria quotidiano o settimanale che ancora non ha raggiunto il livello di sviluppo che forse sarebbe augurabile
E che non trovava sfogo nel contingentamento della pubblicità della RAI
Sì sono cambiata anche alcune regole
Nel porre la pubblicità nel programmarla e noi crediamo che l'investimento pubblicitario oggi anche parzialmente per nostro merito sia diventato un investimento più più maturo più efficiente dal punto di vista economico
E non è finita
Accennavo prima a questo discorso che ha dell'incredibile cioè dei centocinquanta miliardi di pubblicità minimo hanno che sicuramente esistono da parte di investitori locali
Lo dica recinto non tocchiamo questo mercato è un mercato che secondo me sarà riservato che i fatti e probabilmente anche nella legislazione alle televisioni con spiccate caratteristiche regionali o locali
Noi ci abbiamo creduto in questa crescita dell'investimento pubblicitario quindi abbiamo investito del denaro
Abbiamo investito gli uomini in Risorse
Qualche volta anche in creatività
E siamo andati a riscoprirlo
Io oggi non accettiamo proprio in termini
Di quella appello all'articolo quarantatré della Costituzione
Che si possa parlare nuovamente di un contingentamento
Noi non abbiamo il cannone
Non abbiamo una quota dei seicento miliardi di questa non so come potremmo definirla qualcuno addirittura arriva a definire la tassa che fa affluire questi ingenti risorse finanziare la RAI quindi puntiamo sulla sulla sulla sulla pubblicità e la pubblicità è il motore del nostro sviluppo
E quindi noi riteniamo che a pieno titolo di poter affermare che siccome lo sviluppo della pubblicità sui nostro canale non ha assolutamente intaccato anzi qualcuno pensa anche delle sinergie
Intaccato lo sviluppo della pubblicità sulla carta stampata non esista alcun motivo perché si possa porre dei limiti
Allora vengono avanti naturalmente le critiche anche giuste l'eccessivo affollamento pubblicitario benissimo ma esiste questo
Questa infinita capacità di scelta da parte del telespettatore di cambiare canale
Se uno non gradisce
La pubblicità su Canale cinque può passare su una delle tre reti e mezzo della RAI
La mezza Telemontecarlo
L'ultimo punto e quello delle informazioni
Io qui stamattina ho sentito delle parole
Molto elevate che mi hanno profondamente convinto cresce nel Paese attraverso i sondaggi non attraverso i sondaggi attraverso le migliaia di lettere che riceviamo attraverso il convincimento che molti si sono fatte attraverso il dibattito che nei nei partiti si sta evolvendo in maniera positiva
E già credo che investa anche livelli molto elevati di decisione
Cresce questo convincimento
Che se questi impresa hanno dimostrato questa capacità
Nello stare sul mercato nel porsi come azienda televisiva impresa televisiva moderna non esistono più se non esistono più quei pericoli ai quali prima accennavo alcuna ragione per impedire che si misurino anche sulla informazione
Noi abbiamo rapporti molto frequenti come alla RAI come le altre
Circuiti televisivi con il mondo anglosassone
I criteri inciso varrebbe la pena di ricordare quello che sta avvenendo in Inghilterra in questi giorni con l'apertura
Di nuove reti tra cui anche una rete private
Insomma abbiamo questi contatti frequenti e ci siamo fermamente convinti di quello che Castor Carlo Sartori che uno degli studiosi più attenti che tra l'altro
Ha fatto questa stupenda
Serie di trasmissioni proprio alla RAI sulla realtà televisive del mondo intero
Ha pubblicato ha detto in queste stesse trasmissioni a pubblicamente ribadito che cioè il sistema della contrapposizione tra fonti diverse l'informazione in campo televisivo ha dato risultati esaltanti in termini di di obiettività di completezza di dinamismo informativo negli Stati Uniti
Allora io credo che noi come televisioni private siamo oggi titolare di un diritto dovere all'informazione
Crediamo anche come stamattina qualcuno ha sottolineato che debbano stabilirsi probabilmente dei sistemi di garanzia di tutela
Per il cittadino ascoltatore
E che quindi forse sarebbe molto interessante a questa applicarsi più che non alla ricerca di alcune norme farraginose
Come quelle che il ministero ha partorito recentemente le che hanno dimostrato credo anche nella nell'esame critico di questa mattina una una scarsa resistenza
Noi ci crediamo e
Credo che saremo pronti per questi per questa avventura del informazione
Oggi esistono quattro cinque network sul mercato alcuni di loro per quanto riguarda gli investimenti nella carta stampata fanno capo attestate
Che rappresentano dei momenti essenziali nella nel pluralismo
Dei quotidiani la Stampa Repubblica parzialmente il giornale per quanto per quanto ci riguarda
E quindi io credo che il problema ridotto all'osso sia un problema di coscienza personale di convincimento personale
O ci crediamo
E che cioè dall'immissioni di telegiornali per dire le cose col loro nome
Ne verrebbe una salutare spinta anche nei confronti di altre informazione televisiva
Oppure non ci crediamo
Non vogliamo fare
Nessuna richiesta riteniamo che sia giustissimo che la Corte costituzionale riveda a distanza di un anno appena non sarà a luglio il primo anniversario di quella sentenza
E che il Parlamento decida
Potrà essere una decisione che riguarda l'informazione nazionale nel suo complesso quindi in autentica concorrenza con i telegiornali della RAI
Potrà essere fosse un modello diverso sulla base di una antica tradizione che esiste nel nostro Paese che quello dei quotidiani nazionali
Locali regionali
Io credo che non potrà essere una cosa sola cioè la caricatura dell'informazione come quella la quale siamo costretti in questo momento
E cioè una trans una informazione che non possa sfruttare i mezzi tecnologici troppi della televisione
Noi e tanti altri non facciamo dei telegiornali per immagini raccontiamo alcune cose senza far vedere quasi nulla e comunque non uscendo mai dall'ambito regionale
Cioè noi in Lombardia non possiamo parlare fatti l'hanno atteso che la domanda di informazione che viene da tutta Lombardia quella sera è esattamente in direzione di conoscere che cosa sta succedendo in quelle lontane isole le questo non lo possiamo fare che non possiamo ricevere alcuni immagine
Potremmo forse farlo perché già in Lombardia abbiamo questo singolare privilegio e cioè di aver agirà Lario una delle due stazioni di ricezione a terra via satellite
E allora quindi potremmo forse organizzarci in modo tale da poteva ricevere dalle agenzie internazionali come i quotidiani ricevono dall'Ansa delle altre agenzie l'informazione televisiva alla quale pure riteniamo di avere diritto
Ma in questo modo svilupperemo
In maniera ancora più consistente questo divario che siamo costretti a imporre alle altre Regioni nei confronti della Lombardia
Ecco noi riteniamo che la scelta quindi sia di fondo è una scelta politica è una scelta
Di libertà come diceva stamattina Sandulli come Poirier ripetuto anche deve ribattino ci si crede o non ci si crede è il modello veramente che bisogna scegliere
Noi siamo pronti sappiamo che potremmo misurarci con questi con questi problemi
Dio esposto le linee di questo nostro sviluppo gli ho detto quelle che noi consideriamo essere alcuni punti irrinunciabili
Del futuro ordinamento televisivo gli ho anche espresso una speranza a proposito dell'informazione ma a questo punto la parola torna veramente alla classe politica e al Parlamento
La parola come un po'
Con forti se che cose cara
Grazie
Ad ogni convegno sull'informazione televisiva si fanno volontariamente volontariamente degli isolamenti
E da questi si parte per muoversi su nuove considerazioni
Io credo che gli aggiornamenti più importanti fatti nuovi intervenuti dagli ultimi convegni su l'informazione televisiva
Riguardano essenzialmente tre punti uno l'illuminata il primo è illuminate illuminante sentenza del rettore prete in che da un lato ha dato precise indicazioni ordine tecnico e di ordine giuridico
Sul concetto di monopolio e sulla validità del mondo della riserva di Monopoli attuale dall'altra ha contemporaneamente è una voce direi super partes indiscutibilmente
Fatto notare come non si possa parlare di oligopolio nell'attuale situazione di emittenza privata mista pubblica e privata
Un altro elemento importante intervenuto in questi ultimi tempi e l'indagine il centro Calamandrei a voi la nota perché è diffusa dal da organi di stampa
Infine richiamerei gli ultimi più recenti dati sull'ascolto
Delle televisioni
Cosa significa tutto questo
Non solo che indiscutibilmente poi questo credo che non venga messo in
Indubbio da nessuno
Oramai viviamo in un sistema televisivo misto pubblico privato
Ma che questo sistema debba essere un sistema equilibrato e paritetico e questo è il punto vocale il punto importante da cui devono prendere le mosse le considerazioni di legislatori e di politici per un futuro assetto di questo sistema
Cosa significa paritetico cosa deve portare secondo noi in questo
Questo concetto questa impostazione
Ma innanzitutto dovrebbe portare a un reale bene maggiore per la collettività
Ed ancora dovrebbe muoversi da questa considerazione
Che nessuna delle due parti
Sia la Repubblica che l'area privata
Posso a godere di posizioni di particolare privilegio o posso trovassi in condizioni di particolare favore non mi sembra che attualmente questa situazione
Esista
La legge quadro
Che proprio per questi motivi dovrebbe contemporaneamente a regolamentare il settore privato e ricredere pesi e dimensioni del settore pubblico
Dovrebbe
Tener conto di questo punto di partenza irrinunciabile
Vediamo per i privati
Cosa succede e qual è l'elemento caratterizzante dell'attuale situazione ho sentito parlare stamattina ancora una volta ed è nel documento dalla proposta del Partito socialista democratico italiano di libertà d'informazione
Non posso che ringraziare ringraziare sinceramente di questo impostazione di questo aiuto che viene
Anche da quest'area politica ai privati
Ma devo dire che ha ancora prima che di libertà d'informazione
Io devo in questo azione ricordare ed invocare la libertà di esercizio d'impresa cosa significa
Che attualmente non esistono delle condizioni a livello di impostazioni legislative sinora
Note sinora distribuite sinora avanzate che garantiscono all'emittenza televisiva privata la certezza della sopravvivenza i vincoli che vengono posti
All'emittenza televisiva a questo particolare tipo di impresa sono tali e tanti che possono essere in alcuni casi mortale
Io non capisco perché
Devono essere posti vincoli su come inserì la pubblicità sul tetto della pubblicità sui ricavi su tante altre cose
A quasi imprenditore mise sembra giusto che vengano posti dei limiti laddove si debba tutelare un bene pubblico o si debba evitare un danno alla collettività
Per il resto non si dice a chi foto mobili pochi fa case come deve farne come deve fare un motore questo noi chiediamo ripeto prima di tutto che non vengono posti limiti
Pericolosissimi a volte mortali
Non solo lo sviluppo ma la su previdenza steso l'emittenza privata
Per cui non affetti da pubblicità non a tutta una serie di obblighi su produrre quanto produrre come produrre cosa inserire nei propri programmi
L'imprenditore responsabili preso dalla comunicazione gioca sulla sua pelle
Il suo ruolo il suo futuro
Se fallisce porta i libri in tribunale serie c'è il consenso del pubblico e non produce nessun danno alla collettività
Sul fronte invece della concessionari di Stato della RAI
Qui mi sembra e ancora una volta lo ripeto importante stabilire se noi abbiamo di fronte
Con un
Una società privata o un ente pubblico
Mi si dice
La società e privata
Ci sta bene
E privata però agisce
E si muove con danaro che viene dalla collettività
Col canone ci sta bene anche questo poiché noi siamo d'accordo
Che ci si che ci sia un canone per la poiché la consegna di Stato deve assolvere ha delle funzioni specifiche ha delle finalità di tipo del sociale di interesse per la collettività per la quale e chiamata e per la quale viene istituita la particolare riserva di Monopoli
Ci stanno in un bene quando queste risorse ingentissime queste centinaia di miliardi
Vengono visto distolte dal loro da loro
Utilizzazione
Vengono distorte nella loro finalità di impiego
Per muovere guerra all'altra area che deve coesistere pariteticamente e a parità di di
Tempo fa alcuni consiglieri d'amministrazione concorsi emesso nel particolare cercò di accreditare la tesi che si la RAI la consegna di Stato si trovava in condizioni di vantaggio per il canale ma che aveva tali e tanti vincoli rispetto ai privati da trovarsi una posizione di menomazione di limitata concorrenza
Io ho preso a caso alcuni ritagli di giornali più recenti ma proprio con un criterio di assoluta casualità e ho letto che il Consiglio emessa dalla RAI il giornale del quattordici febbraio approvato ottocentoventicinque miliardi di investimenti in tre anni
Ai privati a un a ogni rete privata basta un decimo per fare una rete e per provvedere su investimenti in alta e bassa frequenza
Che la RAI acquista Paese Sera del quattro giugno cento miliardi ogni anno di telefilm americani
Che dispone Espresso del diciotto aprile
Di duecentosessantaquattro miliardi di cui riconoscibilità di cui novanta miliardi investiti in Buoni ordinari del Tesoro
E lo stesso numero si dice che la RAI presta soldi ad aziende delibere
Ci ritorno talune
Che lo sono dieci mila lire rognone trasmissioni più da aggiungere al campo
Dico questo non per non vogliamo essere mettere
Ventilato ipotizzato per controllare e condizionare l'emittenza privata
Noi chiediamo che questo situazione
Non
Cessi
Lo chiediamo attualmente attraverso gli organi di vigilanza che debbano intervenire
Perché queste risorse non costituiscono strumento non di offesa non difesa della RAI ma di offesa nei confronti dei privati
Lo chiediamo finché nel futuro nella legge quadro siano inseriti questi elementi
Chiuderei
Con due considerazioni una sul documento del Partito Socialista Democratico Italiano documento indubbiamente estremamente positivo ma dove vorrei far notare come poiché questo un convegno tecnica di questo convegno diritte lavori
Al anche all'insegna del di un una ricette di equilibrio tra la Repubblica privata si possono introdurre elementi distorce
L'articolo tre là dove parla di pubblicità
Dice due cose che credo non siano accettabili uno il limite alla raccolta della pubblicità e l'altro che laburista locale debba essere riservata le emittenti locali e regionali una cosa che mi sembra ne sarei chiarire è questa vogliamo parlare di reti nazionali private Udine forte perché se vogliamo parlare di network ossia di aggregazione di televisioni private
è impensabile che le televisioni private perdano una parte dalla pubblicità altrimenti l'impresa che guida il network dovrebbe assumersi anche questa parte di a introito e tecnicamente al di là delle volontà
Imprenditoriale questo non è possibile per cui direi quasi qui un punto tecnico molto importante un chiarimento
Si vogliono le reti nazionali in mano sola persona o si vogliono i network con un modello americano o mutuati diciamo la realtà americana con alcune tensioni profeta ed altre associate e molto importante perché è la stessa legge da una parte si dice che non si possono possedere detenere più di certi umori televisione e dall'altro si introduce un elemento che calerebbe impossibilitati alimentare con flussi normali pubblicità nazionale e in parte locale anche se questa sarà sempre minore nel possesso l'altro un discorso di limite alla pubblicità
Per i privati per i privati è l'unica fonte di di entrata l'unica fonte di sostentamento
Perché porre dei limiti i privati annuncia un grosso limite e quello dei ricchi dei risultati dell'ascolto hanno già un grande giudice che l'ascoltatore
Obbediscono alle leggi di mercato le leggi di mercato Boldi voglion dire ascoltatori
Voglio dire
Pubblicità Tecce non c'è ascolto imprenditore
Fallisce la sovietica
Infine il discorso che ogni tanto viene richiamato del futuro dei satelliti di questo evoluzione tecnica tecnologica che dovrebbe in un certo senso
Stravolgere i gli attuali contorni del dei problemi di coesistenza tra pubblico e privato da rendere quasi sempre superfluo un accanimento su questi problemi come in questo momento tutte le parti
Stanno svolgendo
Io non vorrei all'insidia sempre del così lo spirito non polemicamente di di massima collaborazione apertura
Pensare una cosa che si voglia additare un problema futuro per nascondere uno attuale è chiaro che arriveremo al momento dei satelliti è chiaro che arriverà il momento in cui tanti problemi attuali interconnessione e no saranno superati però noi dobbiamo adesso risolve i problemi
Che
Sono alla base della supplenza emittenza privata in poche parole vorremmo arrivare all'appuntamento con le nuove tecnologie all'appuntamento coi satelliti
Sanni
E vitali
E non moribondi o indica Patti o non sorretti da braccio generose
Ripeto l'imprenditore deve rispondere di quello che fa a leggi di mercato
Per cui non l'appello che noi rivolgiamo in questa sede a alle forze politiche
All'Isla Tore e quello di non porre dei limiti a quest'impresa se non dove vanno contro un interesse della collettività per il resto l'impresa editoriale eguale quasi altre impresa
Deve essere libera di operare le scelte libera di operare rispettando le leggi di mercato subendone le conseguenze nella sorte avversa potrà indurre i frutti nella buona sorte
Grazie
Graziano Conforti
Contributo interessante e poi dare
Letture di alcuni uccelli nel ecco che ci ha mandato
Il Ottone
Quasi che in questo modo abbiamo sentito risentito l'antico confronto o tra Milano e Como storica creava politica fatto e l'imprenditorialità c'è anche un po'questo modo silenziosi nazionale
O come dice Carlo ci si ricorda della televisione privata in Italia ecco perché protesto solo quando si cerca di sottolinearlo soffocate confortarla
La RAI a intervalli regolari
Ottobre degli interessi in questo caso direttore editoriale Cuppone
Chi denuncia dicono che sono atti dovuti dell'insulto qualche qualche dibattito
E così via pur in una sentenza che lascia tutto come allora i dibattiti si spengono il governo dimentica libelli frettolosamente assunti di convocare il fallimento così sullo sfondo il ministro delle Poste scompare dalla scena e gli operatori privati comunque non riuscisse a scrivere è serio tutto questo sì novantotto oltre lo scorso dicembre in un unico il periodo nel quale il mondo politico aveva scosso l'improvvisa febbre l'onorevole piccole fermamente al momento di non legiferare troppo in fretta
Troppo in fretta capite a sei anni dalla sentenza della Corte costituzionale che aveva chiesto appunto al Parlamento di decifrare
Un mese più tardi il Partito socialista aveva raccomandato di un'improvvisa legge marziale frettolosa adesso l'onorevole Piccoli socialisti possono stare tranquilli perché non si decideva tutto come prima rimane in vigore la legge della giungla qualcosa di positivo dopo che è successo innanzitutto la sentenza settore per fortuna signori praticato una voce dalla magistratura sottolinea amministrazione del Parlamento
Il problema si è accorto che in Italia e non solo il giorno dopo i tanto temuti dimostri che minacciano la libertà
Si è accorto che sono accadute cose nuove negli ultimi tempi ha chiesto alla Corte costituzionale se non sia il caso di tenerne conto la sua sentenza del buonsenso di far capire a tutti che indietro non si torna e come si potrà improvvisamente disfare ciò che si è costruito
Ma il fatto che non sto leggendo nulla sino dall'obbligo di metri Rondinelli una situazione di fatto i chiarire finalmente quali siano le prospettive per gli operatori del settore una legge ci vuole ed suggerisce continua Ottone
Orchestra un apprezzamento che mi fa così visionato un fatto positivo la voce dell'onorevole Gasparri quale unico errori politici pietre delusione privato oltre ai programmi di intrattenimento programmi di informazione ecco finalmente una voce veramente liberale ai ecco la voce di chi non ha paura di riforma avevo futuristica io sono sicuro continua a ottobre e alla fine formula sei mesi avrà anche sugli schermi delle televisioni private e tanto male conoscerlo subito esonerare il processo per ottenerlo
Non è nostro compito ovviamente di legiferare hanno ingiusto tende verso l'ordinamento che consenta l'esistenza numerose stazioni locali accanto ai o società servizi le cui dimensioni permettono di offrire al pubblico programmi dico il modello americano di alcuni netto con una contestazione affiliate vi sia bisogno di più adatto alla situazione italiana questa è la risposta di Odone quesito che si poneva a poco fa Conforti
Certo che non si possono chiedere la revisione private comportamenti incompatibili gli uni con gli altri che non si può costringere le televisioni private all'ambito locale e ha interconnessione fondamentali privatamente solo film americani in un processo signori miei dice sempre controllo turco travolto richiede strutture capitale l'ambito locale non è in grado di finanziare una produzione autonoma importante non si possono negare in prima persona e poi magari perché non vorrei abbastanza in fretta quindici sono commovente colazione che si porta all'esclusione dell'altro grande problema i Monopoli
Potere in diverse occasioni che possiamo vedere anche nel campo della giurisdizione e norme antitrust benissimo obiettivo davvero antistress scongiura il pericolo reale in un immaginarie
A mio parere una deformazione controllata dovute ai partiti enorme praticabile di una informazione dominata da gruppi privati evitiamo tutti questi mali evitiamoli davvero
Infine i rapporti con la dicono che calino accordi siano buone esperienza enormi strutture inutili Alifana torna indietro
Anche per l'aereo che indietro non si torna riconosciamo la sua centralità in altre occasioni ho chiesto tuttavia che la RAI sì in concorrenza con i privati le regole del gioco sia uguale per tutti RAI compresa in ogni sistema misto è giusto chiedersi il professor Cardia e svariati altri ancora del sito settore privato Piloti le considerazioni di Piero Ottone che acquisiamo anche se agli atti del convegno grida presenterà stamattina
Parlino Rotondi no mai qualitativi noto Palese Marino al suo fratello maggiore spirituale ma qualità riuniti esperto i problemi di formazione dei colleghi televisivi pc manda un saluto molto molto volentieri l'invito e sono rimasto via come il Circolo di cultura anche vincesse molto punto un convegno sui nuovi giovani costringe a ritornare nell'ottocento all'Ottocento e mi auguro sinceramente vicini fuori Silone finita nei guai
Fare deontologia spesse volte partecipato continua a prosperare se lo sono più importanti come anzi due un'altra volta
E eccetera Cifarelli subito la sua la solidarietà
Ora un attimo vorrei sentire ancora alcuni rappresentanti del mondo politico i rappresentanti dei partiti
Sarà poco fa si era trovato quando c'è ancora
Dovuto intollerabile dottore permanente fistolosi del Partito liberale prego
E il Partito liberale e direttore settimanale l'opinione del Partito liberale
Settimanale piccolo ma intelligente
Prego ma io ti ringrazio
Che basta perché se no mi fai un elenco di carica credo che sia chissà che cosa accade
Ma io desiderio e ringraziarti per l'invito ringraziare gli organizzatori di questo convegno che ha dato la possibilità di fare il punto su un problema che ci interessa molto e che abbiamo seguito evitare con una certa passione negli ultimi mesi
Anche se come era prevedibile di posizioni rivoluzionarie è un po'difficile che possono emergere sentiamo ribadire delle tesi legittime ognuna delle quali ha una sua valida giustificazione però qualcosa di innovativo è ovvio che non lo sentiamo stiamo girando praticamente a vuoto
Io non vorrei ripetere cose già dette
Lui chiama di questa mattina la Pubblico la tua posizione come nota credo che l'intera coloro che seguono questi argomenti la nostra posizione sia nota
Potrei solo dire che di nuovo c'è un profondo senso di fastidio che io comincio ad avvertire
Verso questa ipocrisia continua della casa la classe politica dalla quale magari vorremmo tenerci fuori che Fassi che promesse
Riforme
Interventi in pegni scadenze
Ire per chi mette in discussione le scadenze poi tutto sommato si risolvono all'italiana per ricorrere la frase di un politologo italiano nel sopravvivere senza governare
Io ho ascoltato quasi tutti gli interventi
E devo dire che ci sono alcune temi di fondo che sento riemergere
E allora sento riparlare
Del domani
Sento parlare dei satelliti dell'informatica della telematica che non è una malattia esantema artica ecco tutte queste cose che ma che sono molto molto interessanti
Sono molto avvincenti se vogliamo però non vorrei servissero solo a spostare il tiro
Sì Satelle ti fa due fra tre anni però sappiamo che i satelliti sono collegati alla possibilità di ricezione da parecchi speciali costosi ecco io quando sento parlare che
Di un futuro immediato quindi governabile programmabile come liberale fosse nell'accezione che intende Ottone anch'io lo sono
Ecco mi prende una certa paura
Perché vivaddio questa società italiana ha dimostrato che con la legge o nell'assenza di leggi sa crescere
E che poi tutto sommato statene certi il futuro crescerà per conto suo in barba a quelle che possono essere le progettazioni e il preventivi anche politici e non politici possono fare
Questo domani
L'affermazione fatta dal presidente dalla Commissione parlamentare di vigilanza pubblico questa mattina su cui
Per cui molti partiti tutti i partiti su un tema del genere dovrebbero ritrovarsi d'accordo
ça va sans dire
Il fatto che abbiamo sentito in tutti gli interventi l'opportunità di difendere il sistema misto
Vorrei che ci fosse qualcuno che facesse un intervento in merito al contrario il fatto che
Mi pare l'unica posizione concorrenza di forme quella dell'amico Giampiero Orsello che bisogna sostanzialmente lo dicono quasi tutti a rivedere a fondo la legge di riforma della RAI e infine una
Affermazione ricorrente nella frase di molti da Bubbico a Moccagatta sulla centralità del servizio pubblico ecco voi mettete assieme ai venticinque concetti
E un osservatore disattento potrebbe pensare che essendoci grande convergenza su questi cinque principi di fondo ecco abbiamo fatto abbiamo un indennizzo sì stiamo quasi per varare una legge ecco allora io lo ripeto quello che dicevo prima dobbiamo uscire è un attimo da questa ipocrisia sulla quale ci stiamo dibattendo da lungo tempo per dire che queste sono enunciazioni completamente vuote
Sono degli abiti che ognuno indossa a suo piacimento semplicemente perché poi alla riserva mentale di dire che il lo so la centralità del servizio pubblico ma che cosa è la centralità non è una dimensione certo ci può essere centrali avendo l'uno per cento l'ascolto ci può essere centrali come lo si era nel monopolio Codino quando si aveva il cento per cento l'ascolto
Ecco allora quando poi ci caliamo nella realtà e caro amico vedeva Cattaneo ci siamo calati nella realtà noi siamo trovati con il ministro delle Poste a discutere di articolato preciso
Era e poi arrivi cammini cammini cammini arrivi all'articolo ventotto
E vedi che tutti questi principi generali articolo ventotto è quello che riguarda l'Inter con lesioni saltano per aria perché poi le riserve mentali propositi moglie Paure le prospettive di condizionamento che su una logica politica italiana anche se
Fanno sì che tutto si blocchi
Io non credo di rilevare una cosa riservata perché la lettera è stata scritta su carta intestata del ministero delle Poste ma avendo mandato
Una ventina di giorni fa una lettera al ministro delle Poste chiedendogli di riprendere gli incontri di sederci attorno al tavolo di addivenire ad una regolamentazione nei giorni scorsi ho ricevuto una lettera del ministro delle Poste della quale mi diceva bene
Io ho fatto quello che dovevo fare però ci sono delle difficoltà dei socialisti vedi tu di convincere i socialisti
E che obiettiva avente messo su carta intestata di un ministro della Repubblica se permettete è una cosa che qualche tua capacità di mediazione non competono ai singoli partiti competono all'esecutivo o altri organismi istituzionali
Che cosa sta di fondo delle affermazioni ecco questo è veramente un punto di collegamento
Dell'affermazione detta amici considera molto nel presente delle televisioni private nella relazione di Orsello
Sta in tutti una esigenza di fondo che se permettete io chiamerei essenzialmente liberale e cioè quello della certezza del diritto ecco questo è il nostro problema
è un problema che riguarda la Rai che vive in condizioni abbastanza difficoltosa è legata come da una legge che ha fatto il suo tempo opening le le televisioni private che non hanno la certezza della programmazione di quello che possono fare perché il futuro è ancora tutto da disegnare
E allora e allora al di là delle enunciazioni vuote dobbiamo dare una risposta che ripara in questo convegno sia univoca ad esempio su quello che è il nodo centrale della interconnessione
Cioè dobbiamo e qui cito Bubbico
Il quale citava questa mattina con la sua frase incatena una nuvola se vuoi se puoi una frase trattata
Una cometa di Benelli
Ecco e allora se noi siamo consapevoli che non si possono incatenare delle nuvole mani anche se si vuole e allora dobbiamo trarne le logiche conseguenze non è possibile che quelli che sono gli sviluppi tecnici possono essere bloccati da una regolamentazione di legge togliamo sopra la testa perché per fortuna viviamo in una società libera e allora
E allora dobbiamo
Pare pagarci
Tutti il pubblico e il privato a quelle che sono delle elementari regole di concorrenza perché la concorrenza non si fa
Con la legge ma si fa con quello che scorre ogni sera sul televisore ecco mettiamoci in testa questo perché la libertà di scelta esiste e allora ecco vedi io qui volevo
Ma è una piccola osservazione sempre sull'interconnessione poi vediamo anche su quello che scorre sulle sui sugli schermi la sera
Io so
Perché la cosa mi è arrivata ed è certa che questa interconnessione che oggetto di polemiche di critiche di contestazioni di citazioni giuridiche di Pandette
E che non si vuole dare perché sostanzialmente nasconde dietro di sé un solo nome TG ecco che questa interconnessione il ministro delle Poste la data
Scusate il ministro delle Poste questa famigerata e sconvolgente interconnessione la concessa due volte
E l'ha concessa guarda caso per il convegno socialista di Rimini e per il congresso democristiano De Leo
E allora cari amici qui Aldo che certezza del diritto
Se noi dobbiamo riconoscere al ministro delle Poste o alla sua burocrazia il diritto di scegliere e di decidere chi deve favorire chi da onde favorire quali sono i messaggi politici che può consentire l'avvio di fusione e quali non devono avere diffusione beh
Siamo tornati indietro di qualche decennio
Questo non logica che non è ammissibile ecco la certezza del diritto le regole precise e devono seguire essere un punto di riferimento per tutti
E allora il pubblico in questo contesto è il privato io ora prerogativa una l'ultima veste dell'elencazione che mi è stata fatta di titoli ed onori DS uno abbastanza critico verso il servizio pubblico
Lo faccio perché questo tipo di Rai non mi piace
E non voglio confondere in questo giudizio io non so Studies schizofrenia che per la verità colpisce da molti mesi gli amici comunisti che il servizio pubblico è una cosa e la RAI è un'altra sostanzialmente oggi discutiamo di questo Serviziopubblico
E allora il problema dei rilievi io dico agli amici delle televisioni private devono spostare leggermente il tiro e allora il rilievo deve essere quello delle strategie che il servizio pubblico si deve dare sostanza a me dirlo
La individua in una sola spetta a questo punto ad un consiglio d'amministrazione
Stanco e fatiscente come quello attuale della Cai di dare delle direttive precise di strategia o per lo meno di fornire una sola risposta che cosa è un servizio pubblico
E qui credo che quando andremo a misurarsi in questi termini delle diversificazioni di saranno tranne ad esempio e gli amici delle televisioni private
Il caso è che anche onorevole lungo questa mattina abbia fatto un riferimento preciso ma ascoltiamolo questo tema via col vento alla si sono scritti ormai dei fiumi di articoli su questo su questo tema
Ma ecco a voi mi dovete però spiegare una cosa
Quando
Molte delle tante cose che non funzionano in Rai vengono elencate si dice una sola cosa guardate la BBC
Quando la BBC compra come ha fatto due anni fa Via col vento e recentemente per due miliardi per due miliardi e mezzo Momenti di gloria
Vogliamo fare i paragoni in tutto e allora spostiamo leggermente il tiro e qui io sono d'accordo con l'amico Moccagatta quando dice che il problema e quello di quello che viene dopo
Io riconosco io ritengo che parte del servizio pubblico si anche fornire a chi vive in un casolare sperduto a chi non è servito per interessi commerciali delle televisioni private dare la possibilità la sera di vedersi via col vento
E voleva dire dopo che il pacchetto soli film sono le vendite
Chi segue le polemiche antichi alcuni amici abbiamo fatto in questi ultimi mesi sa la contestazione violenta che io ho fatto ad esempio per la vendita delle partite di calcio
Perché io ritengo che questo criterio di vendere di scegliere si Sossi sostanzi formalmente in una forma di condizionamento
Io non sono per non vende intendiamoci
Io credo che il magazzino della Rai sia un magazzino che è patrimonio comune di tutta la collettività e quindi anche delle televisioni private quando le televisioni private non esistevano la possibilità di riprendere certi fatti storici di questo nostro benedetto paese l'aveva solo la RAI è quello è un patrimonio culturale che deve essere a disposizione di tutti
Però quello che io chiedo ancora una volta è la certezza del diritto io voglio sapere a chi come quando con quali criteri con regole che siano uguali per tutti
E allora però il problema della RAI se vogliamo parlare ancora del servizio pubblico non è tanto quello degli acquisti
Una risposta competitiva se permettete abbastanza facile se ci sono le disponibilità economiche ma sono gli altri due grandi problemi che la RAI si porta dietro che sono l'informazione la produzione
Informazione è un antico nodo io debbo dire che so che sono oggetto anch'io di contestazione da parte dei giornalisti della RAI per il documento che la ricorsione stazione dai ha fatto sull'informazione credo sia una delle cose più intelligenti fatte fossimo depose l'unico fosse un po'non lo so una cosa sicuramente molto interessante
Però
Però informazione presenta di rilievi che meritano di essere approfonditi che vanno superati e poi c'è il grosso immenso problema della produzione
Cioè se tredici mila e passa persone se potenzialità economiche studi esperienze eccetera non debbono portare anche ad una valorizzazione della produzione
Ah non un esaurimento della concorrenza nell'acquisto perché la logica del servizio pubblico deve essere diverso da ma non può essere neanche quella permettete alla battuta dell'amico nega di questa mattina che voleva la diretta dei dibattiti parlamentari perché credo di diceva ai parlamentari converrebbe Minář la tutti sapendo che se la diretta televisiva
No com'era da una settimana quando vedono gli indici d'ascolto poi non correrebbero più perché insomma poi c'è anche un limite di sopportazione alla resistenza civile di questo Paese
Ora io ti chiedo scusa non volevo non volevo dilungarmi
Voglio solo per quello che riguarda diciamo la mia parte politica troviamo assieme mi pare che ci siano tre partiti che si ritrovano su queste posizioni
Troviamo assieme degli strumenti tali che se non possono più passare all'interno dell'esecutivo passino all'interno del legislativo
Studiamo assieme degli strumenti di iniziative parlamentari presentiamo una proposta facciamo un qualcosa perché cari amici noi stiamo correndo il rischio di ripercorrere le lunghe tortuose defatiganti e ricattatorie strade te la legge di riforma sull'editoria di cui anche vicende di questi giorni
Portano il segno
Questa lunga e spasmodica attesa noi non possiamo metterci su questa strada perché diversamente nel giro di due o tre anni non ci sarà più bisogno di legge
Sarà il mercato però inteso in senso molto liederistico io qualche perplessità ce l'avrei in questo senso a determinare un sistema
Che poi tra l'altro potremmo saremmo costretti non potendolo più cancellare ad accettare avendo fosse compromesso il modello informativo di questo Paese ringrazio
Visto che aveva chiesto di parlare
Di Domenico del Partito socialista italiano dall'ufficio stampa del progetto
No io dovrei scusarmi non non prevedevo di intervenire al vostro convegno non avendo seguito se non in minima parte i lavori purtroppo la coincidenza con un altro convegno di argomento simile indetto dalla parrocchia a cui appartengo aveva mi aveva reso impossibile partecipare ai vostri lavori mi scuso quindi se una parte di quello che dirò potrà sembrare potrà anche ripetere cose già dette
Io non sono un giurista di formazione
Nonostante questo questa caratteristica mi sono trovato a seguire
Lasso tempo l'iter della legge centotré l'iter della legge di riforma dell'editoria poi quello dei tentativi di legislazione sulle televisioni private dalla Collotti al Vittorino Colombo adesso alla legge Gasparri ripeto nonostante che non sia un giurista e nonostante quindi che il mio ideale non sia la certezza del diritto e credo che il problema in questa materia non sia più solo o soprattutto la certezza del diritto
Se noi vediamo l'esperienza che hanno fatto le leggi i prodotti della classe politica in questa materia in questi ultimi anni beh la legge centotré chili forma della RAI
Era una tipica legge pensata su misura per le esigenze dei partiti credo che possiamo descriverla così no non mi pare di svelare segreti era una legge fatta su misura per le esigenze dei partiti
E infatti è durata sei mesi è durata un anno come un anno dopo era già vecchia due anni dopo era già superata oggi nessuno più discute l'esigenza di rivederla anche profondamente di rimetterci le mani abbastanza seriamente
La legge dell'editoria il suo iter durato
Cinque anni quattro anni e anche essa mi pare che non abbia suscitato finora commenti entusiastici
Credo quindi che non dobbiamo che dobbiamo anche in questo convegno uscire dall'atteggiamento di una tesa
Particolarmente accesa nei confronti di una legge che risolva tutti i problemi che faccia da panacea nei confronti di questa materia
Le televisioni private hanno rappresentato in questi anni un fattore estremamente importante di modernizzazione
Le televisioni private hanno cambiato le regole del gioco e le televisioni private e diciamo soprattutto è vero i i network non non non solo e non tanto le televisioni private
Pionieristica dei primi anni quelle facevano parlare di sé i giornali molto ma non cambiavano il costume del Paese
Sono le televisioni private imprenditoriali che hanno cambiato il costume che hanno senta hanno rappresentato un fattore importante del processo di modernizzazione se volete di occidentalizzazione
Di americanizzazione qualcuno dice Cetto il Paese
I gusti i costumi valori del paese si sono evoluti si sono modernizzati in questi anni e la televisione privata ha rappresentato un fattore un'agenzia importante da questo punto di vista gli eversivi e non si torna indietro il monopolio è un ricordo per alcuni un buon ricordo per altri un cattivo ricordo ma certamente niente più che tanto è inutile
Su questo spendere anche delle parole
Le televisioni private
Hanno rappresentato dal punto di vista del consumo un fattore essenziale nel nel venire a rappresentare quello che è l'Italia oggi
Ma ripeto dal punto di vista del consumo
E questo non è un discorso come si fa ormai correntemente di colonizzazione culturale l'Italia è sottoposta a un massiccio processo di colonizzazione culturale in alziamo barriere
Protezionistiche facciamo sodo per soluzioni di tipo autarchico assistenziale no non è questo il problema non è sbagliato spendere
Due miliardi non so quanto quattro miliardi per via col vento il problema è passare alla fase successiva
Noi ci siamo ad essi moderna adesso modernizzati nel consumo dobbiamo diventare moderni anche nella produzione e qui sta il problema comune del sistema misto della Flai pur nella televisione pubblica e di quella privata
Di di capire innanzitutto che la nostra produzione culturale è in crisi profonda
Questo è un discorso che coinvolge la RAI e che coinvolge il cinema al di là delle apparenze anche siamo in ritardo sul piano produttivo i costi sono alti perché siamo culturalmente in ritardo
Noi non riusciamo a fare a consegnare a immaginare prodotti competitivi sul piano dell'immaginario della fiction delle trame dei film dei telefilm non siamo lontanissimi dal dalla vere imboccato la strada della competizione e questa non è una siccome è una una strada di tipo industriale
Non esistono scorciatoie o soluzioni all'italiana artigianali per cui non so non voglio far torto a nessuno ma riverniciato con i mostri sacri del cinema italiano e questi ci danno i telefilm credo che chi ci ha provato si è reso conto che questi non ci danno i telefilm ci danno sempre loro cosiddette opere d'arte i loro cosiddetti prototipi che sono esattamente quello che non ci vuole sul mercato e allora non è un caso se oggi le televisioni i network più vitali sono competitive sono competitivi su quale terreno su quello dello spettacolo dello show la competizione su Mike Bongiorno su Enzo Tortora su Vianello Mondaini
Sul cioè su quella parte della televisione in cui oggi l'Italia è competitiva in cui l'Italia è vitale
In quella parte della televisione in cui noi siamo morti se vogliamo chiamare le cose col loro nome e cioè tutta la produzione di immaginario non c'è competizione perché non né la RAI e competitiva né i privati entrano sul terreno su cui non sarebbero vincenti o lo sarebbero molto difficilmente il problema è allora da parte delle forze politiche quello di prendere coscienza di questa situazione che non è di da dipingere a tinte fosche non è apocalittica è una situazione in cambiamento
Il paese si è modernizzato dal punto di vista del consumo è maturo adesso e maturare essa una modernizzazione anche sul settore produttivo anche sul versante produttivo questa è la sfida degli degli anni prossimi la sfida dei satelliti la sfida dell'informatica la sfida che dobbiamo affrontare con una soluzione che lasci adeguati spazi sia al versante pubblico
Sì al versante privato tenendo presente che i consumi aumentano a un ritmo tale non vergogniamoci di dire che ho mentre non è una cosa di cui arrossire o di cui
O o da da sottacere i consumi di i consumi culturali della società italiana aumentano
Non sono consumi di di di Divina Commedia non si legge più la Divina Commedia di prima non si leggono più saggistica di prima si si consumano più film si guardano più film e telefilm benissimo non non stracciamo ci le vesti per questo cerchiamo anche noi di modernizzarsi e di produrre
Quanto meno prodotti competitivi con quelli che fa il Brasile per dirne uno o con quelli che fa il Giappone se non con gli americani se non vogliamo subito arrivare in serie A almeno entriamo in serie B ma convinciamo ci che per entrare in serie B non bastano i grandi nomi
Ci vuole la struttura Horní industriale ci vuole organizzazione industriale ci vuole la mentalità industriale
La la creazione di un sistema misto nel campo radiotelevisivo con la presenza di forti
Realtà imprenditoriali private è un prerequisito importante anche se ancora non sufficiente perché si vada anche su questo terreno verso soluzioni produttive in positivo
Quindi da questo punto di vista complessivo il giudizio socialista è che il problema non è solo e tanto di dare una legge anche se riconosciamo che il ritardo
Va be'è sotto gli occhi di tutti il ritardo delle forze politiche in materia noi abbiamo in un convegno
Due mesi e mezzo fa
Sono passati sono passati già due mesi e mezzo ma nel nel mezzo c'è stato
C'è stato qualche cosa c'è stato un congresso della DC che ha cambiato alcune cose credo
Per cui quella parola d'ordine della legge ponte lanciata in quel convegno non si è ancora tradotta in un articolato su cui avviare il confronto tra le forze politiche credo però che su questo i tempi adesso possano salvi eventuali sviluppi politici immediati possano non essere lunghi e questo è il nostro Curio noi per quanto ci riguarda intendiamo mantenere l'impegno assunto in quel convegno di presentare presentarsi con del nero su bianco con una proposta di legge ponte
Complessiva organica
Devo dire una non posso tacere sul problema che anche l'amico Battistutti adesso ha chiamato il problema chiave dell'interconnessione
Credo che da quello che sono andato dicendo emerge con chiarezza
Il giudizio positivo che noi diamo di questo processo di occidentalizzazione così è una una un'etichetta possibile ce ne sono altre
Dell'Italia in questi ultimi anni
Devo anche dire che negli altri Paesi occidentali da questo punto di vista leggi o non leggi
In nessun Paese esiste una concentrazione di potere per cui gli editori della stampa della carta stampata controllano anche i telegiornali nazionali
In tutti i Paesi occidentali
Le maggiori realtà televisive sono legati all'industria dello spettacolo
Hanno una una una origine comune con l'industria dello spettacolo non con l'editoria della carta stampata
Questo non per via di legge ma per via di fatto per processi storici
A realizzata una sorta di separazione per cui non sia una massiccia concentrazione di potere come sarebbe determinata dalla vere
Nelle stesse nelle mani degli stessi gruppi in mano i mal per esempio il maggior quotidiano a diffusione nazionale il telegiornale più diffuso o il secondo quotidiano e il secondo telegiornale questo è un problema
Al di là del progresso della tecnica delle motociclette o delle biciclette perché è un argomento che non non ci lascia insensibili evidentemente è un problema di importanza politica generale
E non lo si risolve semplicemente dicendo il progresso è inarrestabile è unire are non potete opporvi al progresso
Noi non non intendiamo porci al progresso ma non intendiamo neanche
Favorire tacere su uno sviluppo che ci allontanerebbe da tutti gli altri Paesi occidentali ci farebbe DiVersi in questo da tutti gli altri Paesi occidentali e scusate se poco quindi mi pare che su questa quest'aspetto non è una cosa su cui che si possa semplicemente vedere nell'ottica del qui si vuol favorire la RAI non è non è affatto il problema si favorire questa RAI un'altra RAI il problema è quello di non andare a occhi chiusi
Ha un assetto che francamente sarebbe unico al mondo
Se qui forse qualcuno favorisce le soluzioni le terze vie le soluzioni uniche al mondo e noi non siamo di questo avviso grazie
Questo torinese Repubblica Ceccherini perché oggi aveva formato che alla camera ardente parlamentare l'accesso
Hanno chiesto la parola
Il colosso Casanova della Sacchi
Poi i presidente devo solare
O anche San Paolo sarà un padre qua così
Già che sta presenza massiccia della Sächsische agli amici ha una ragione d'essere
Perché la Saatchi stesse nello sviluppo che ha avuto in questi ultimi anni sia posta come un ponte come una cerniera fra i due sistemi il Pubblico di stato il sistema delle tv private
è un cerniera chi si è sviluppata poco per volta dacché l'Asati se ha cessato di essere soltanto la società che prendeva all'estero i prodotti della RAI TV che la tv perché qui dalla radio e dalla rete radiofonica sono potuti poco vendibili per invece allargarsi ad una commercializzazione più ampia nell'attuale è interessata proprio la emittenza privata
Leggo in alcuni appunti quelli che sono i punti essenziali di questo sviluppo che ha avuto la salatissima in questi ultimi anni
Dalla Società di servizio
Poi esaurito sia anche il campo del merchandising dei cosiddetti diritti derivati
Perché le tv privati qui in realtà hanno inflazionato il genere e noi non ci siamo messi a piangere per questo abbiamo soltanto cercato di darci altri sviluppi altri motivi
Della nostra esistenza la sa chissà a iniziato una vendita un'acquisizione per distribuzione di film prodotti dalla tv
Per esempio L'albero degli zoccoli e il padre padrone ma anche di film prodotti da privati come per esempio i tre fratelli di Rosi
Individua il film di Nanni Moretti Ecce Bombo sogni di solito
Se quindi un atto questa distribuzione issati il di una produzione cinematografica privata ma più interessante
Nella sede in questa sede è notare come questi sviluppi dell'attività commerciale aprono la strada alla distribuzione resasi s'sui mercati internazionali della stessa produzione delle tv private
Sia di quelle locali sia di quelle a dimensione di network
Ecco quindi come sotto il profilo della distribuzione commerciale su scala internazionale la coesistenza di due sistemi pubbliche il privato non si presenta necessariamente conflittuali ma anzi occasioni di intesa attraverso una proficua collaborazione
Siamo disponibili a vendere per esempio prodotti di TV private e non svelo nessun segreto allora presidente consigliere delegato
Se dico che per esempio si sta trattando Lao vendita sul mercato internazionale di un metodo il lungometraggio sul piatto alla Scala di Milano intitolato mi pare la scala storia evita ecco quindi che un supporto di fatto l'Asati sulla porta anche alla al campo giovarsi della commercializzazione e le tv sono interessate o naturalmente poi se il grande fatto nuovo che qui è stato auspicato ma che più di un ospizio risiede a di Sactis ma è già una direttiva di azione quello cioè di per mettere la utilizzazione alle tv private del magazzino dell'archivio lasciamo stare la forma di vino che molto blues dell'archivio RAI
Il tutto questo mi pare
Che dica con quale spirito la RAI attraverso la saggista sta operando d'altra parte perimetro della saggistica oggi la produzione RAI è presente sui mercati di ben cinquanta paesi e si è presente il tutto il Festival cinematografici più importante da quello di Cannes a quello di Venezia quello di di di Mosca
Cioè la famosa questione delle partite di calcio di cui rappresentante
Führer di due più forti network qui presenti in sala
Si è lamentato ma non si capisce perché noi non avremmo dovuto rivendere alle tv locali ripeto alle tv locali queste partite di calcio non si vede cioè per quale ragione non si è non avremmo dovuto ottemperare in una più larga scala a a ad un servizio che è pubblico e che d'altra parte tiene conto delle esigenze che sono tipicamente locali e quindi il giallo che è stato fra la Saatchi se e queste TV private locali così è poi io sarà per le partite del Mondiale
Ma c'è un esperimento in corso l'esperimento cioè di un settimanale sportivo collegata settimanale sportivo già bell'non usano dice è un settimanale riassuntivo di avvenimenti sportivi di tutti i generi non soltanto il calcio viva Dio
Per fortuna Roma che si sono svolti nel giro di una settimana bene produce ma qualche cosa che assomiglia insomma alla alla settimana alla Domenica Sportiva
O a mercoledì sporte
Ecco questo un servizio perché noi metteremo a che commercializza Remo naturalmente seguendo le leggi economiche cioè con criteri puramente economici
Dal momento che ho la parola mi sia consentito di dire qualche cosa anche ciò che riguarda la pubblicità sulla quale però parlerà il presidente della saggisti presente in sala Leo Solari dirà cose sulle quali Veron solari siamo perfettamente
D'accordo sia in due sia in tutto il consiglio della Saatchi ma io alla prova della politica vorrei aggiungere anche valuta aspetti particolari
Direi aspetti educativi
Se mi si è condivisibile concessa forse una deformazione professionale che mi viene da una professione fatta almeno in anni addietro a questo nel punto in cui ci troviamo ecco caratterizzato è indicato e segnato dalla direttiva emanata il trentun marzo scorso dalla commissione parlamentare di vigilanza e indirizzata alla RAI con l'invito formale virgolette
A tutelare efficacemente
I Radio Tele utenti consumatori con l'obiettivo di assicurare una pubblicità corretta e non ingannevole
Quanto all'emittenza privata
Però la commissione in attesa della nuova legge si è dovuta limitare ad fa virgolette auspicare chiuse le virgolette che le radio le televisioni private si autocontrolli no ora questo è il punto in cui ci troviamo vinse detassati sono state lavorate anche tre proposte ma ne parlerà il presidente solari sì circa il modo come possa essere esercitato il controllo sulla pubblicità giacché la Saatchi se è bene chiarirlo perché per noi addetti ai lavori la cosa è molto semplice ma per chi vede record al di fuori
C'è bisogno formazione
è una società siffatta che ha svolge due attività completamente estranei l'uno all'altro una che è appunto questa della commercializzazione di prodotti televisivi che adesso come detto prima anche cinematografici l'altra è l'attività di controllo sulla pubblicità un controllo che anche di merito
Un controllo cioè che entra proprio nel contenuto dei messaggi dei messaggi pubblicitari ecco come si potrà fare questo controllo una volta che avremo una le esitazioni unica
Questo è il il problema che abbiamo davanti quanto al fatto che ci sia bisogno di un controllo sui contenuti ecco io per la verità perciò che mi concerne non avrei dubbio alcuno come per esempio non vedi invece perché si debba applicare un plafond di pubblicità o perlomeno perché non lo si debba variare a seconda delle dei rapporti che essi Inter turchesi vengono a stabilire fra pubblicità affidata alla radio tenete le visione e pulita affidata alla carta alla carta stampata non vedo perdendo perché nel progetto del ministro Gasparri
Si sia
Contenuta una una norma che riguarda il divieto di inserimento della pubblicità tanto per l'intensa all'americana durante tavoli delle trasmissioni e durante qualunque tipo di trasmissioni perché privato potete benissimo impianti hanno diritto di di di di fare questo semmai possiamo sperare
Noi del servizio pubblico che nella concorrenza fa il sistema pubblicitario della RAI Televisione e quello dei privati
Io voglio sperare sempre Orsello che venga impedito l'inserimento all'americana della pubblicità durante la trasmissione non valga quella famosa legge che vale o dicono che valga in economia laddove si dice che la moneta cattiva finisce poi con il cacciare quella buona no noi da Mosca tutta la fiducia della maturità del nostro popolo e sappiamo che lette riteniamo che qui la moneta buona finirà col cacciare quella cattiva
Termino questo mio intervento dicendo quello che mi pare dove raggiungerà i temi della pubblicità e solo due piccole proposte
Ma l'una è quella di dare spazio almeno nella pubblicità affidato al servizio pubblico a quella che si chiama la pubblicità correttiva o rettifica ante che mette in allarme cioè intende utente dai pericoli che sono invece legati all'oggetto al prodotto che viene che viene pubblicizzato la cosa si fa già anche se non in larga scala negli Stati Uniti d'America si fa io in Francia in che cosa può consistere
Consiste nel mettere dei segnali di avvertimento nel video nel momento in cui viene viene propagandato un certo prodotto per esempio se viene propagandato un certo prodotto dolciario e questo messaggio va diritto a a al pubblico dei giovanissimi dei ragazzi ecco che allora nell'alto del video può apparire uno spazzolino da denti fatto soltanto un esempio ma concludo con un'altra proposta mi pare che si sia da dare più campo a quelli che sono le campagne pubblicitarie
Campagne pubblicitarie a scopo sociale al proprio pubblico
Allo scopo cioè di migliorare il comportamento civile della gente
Non c'è soltanto da mettere in guardia la gente dai pericoli del traffico o da richiamarlo all'osservanza del codice della strada c'è un campo più vasto di intervento pubblica scopo sociale quello della sanità
Quello dell'orientamento scolastico quello fiscale quello dell'economia in generale quello ecologico per del comportamento civile del costume e così via così ragionando
Non si vuole certamente evocare qualche spettro che la nostra storia aggiustamento sconfitto e per sempre
Lo Stato etico non c'entra davvero servito soltanto indicare una via per una più corretta e socialmente più utile con comuni comunicazione con il consumatore
In generale come cittadino tele utente nella convinzione che anche nella regolamentazione della pubblicità si rispecchiano i valori civili di una società quanto più India la pubblicità correttiva
O alla promozione di campagne pubblicitarie a scopo sociale si è detto perché si potrebbe fare non già per limitare la libera scelta ma per mettere il cittadino in condizioni di esercitare davvero in concreto la propria libera scelta grazie
La parola a ecco
Una allora come
Sono parla
Io vorrei se me lo consentite dare
Un contributo ai lavori di questo di questo convegno
Anche perché nel corso lavori da stamattina perché sono da Napoli per portare il contributo a questo convegno organizzato circoli Silone
è l'emittente televisiva Diana emittente locale
Era emittente privata
Ho avuto l'impressione come se si volesse mettere Soltan senza
La televisione di Stato in contrapposizione le grosse emittente le grosse catene che oggi hanno la presunzione di volersi contrapporre
Alla televisione di Stato quindi contrapporre il monopolio di Stato la la il monopolio privata al Monopolio di Stato e pensi che non è questo spirito del convegno non è questo Los
Spirito e l'iniziativa che vuole essere portata avanti per dare una disciplina alle televisioni private
Quale responsabile di una stazione televisiva della provincia napoletana a denominata tenere su viadana ho il dovere di rappresentare i problemi connessi a tutte le emittenti specialmente le piccole in Italia sono cento arie e che vanno ad investire coloro che con le loro problematiche vaste fasce sociali composte di organizzatori operatori tecnici maestra anzi milioni di spettatori dando al fenomeno rilevanze nazionale di cui lo Stato le forze politiche imprenditoriali sindacali ne devono tener conto per invocare più oggi credo ma
Ali una serie regolamentazione di legge che trovi il suo presupposto nel riconoscimento di un principio giuridico costituzionale e in ogni caso nella realtà delle cose che non si può certamente ignorare verso la metà degli anni Settanta il progresso tecnologico e forti spinte sociali cominciarono a mutare di fatto il sistema della radio telediffusione nel nostro Paese la Corte Costituzionale prese atto di tale gli aver sibila situazione ecco
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