XV congresso della federazione romana del PCI

Ampia certo articolata non è possibile piegare la Democrazia Cristiana pur dal suo versante moderato ad una politica coerentemente progressista
Sta di fatto comunque che la politica di solidarietà nazionale si è chiusa ed essa non è più riproponibile
Rimane valida però al di là delle formule delle maggioranze di governo come dato permanente della nostra strategia la ricerca dell'unità e dell'intesa fra le forze popolari antifasciste
Quelle di orientamento socialista e laico e quelle appartenenti al complesso mondo cattolico sulle questioni di fondo della vita del Paese
Quali la difesa della democrazia il funzionamento la funzionalità delle istituzioni le trasformazioni economiche e sociali di grande portata la politica estera di pace ed altre ancora
Ed è all'interno di questa strategia a me pare di un suo pieno svolgimento e anche grazie a quanto di positivo e saggia prodotto nella vita del Paese
Che va posta oggi la costruzione dell'alternativa democratica fondata sull'unità di tutte le forze di sinistra e democratiche laiche e cattolico
Ognuno sa che una prospettiva politica si definisce sia in base ai contenuti programmatici e sia in base agli schieramenti sociali e politici che attorno a dissi ci si propone di realizzare e gli uni e gli altri evidentemente debbono corrispondere quando questa corrispondenza non viene realizzata certo non meccanicamente ma nel corso di un processo di lotte politiche sociali sia una sconfitta
L'alternativa democratica come suo principale contenuto è stato detto lo smantellamento del sistema di potere della democrazia cristiana ovvero la fine della lottizzazione e spartizione dello Stato e l'affermazione netta della distinzione fra i partiti di e le strutture dello Stato
E questa a me pare come da più parti viene riconosciuto la questione decisiva da affrontare ai fini non solo di un rinnovamento e risanamento morale della vita politica
Ma anche ai fini di una politica economica che sappia trarre fuori d'Italia dalla tenaglia di inflazione e recessione
Attorno a un simile obiettivo che è diventato una urgente necessità nazionale
è possibile unire un vasto schieramento di forze sociali produttive di forze appartenenti al mondo della scienza della tecnica ampi settori della cultura e della intellettualità progressista i giovani vedono in sostanza quello che noi dobbiamo riuscire a mettere al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica dopo l'offensiva che siamo riusciti bene o un male ad arginare sul costo del lavoro
è la causa vera della crisi economica e politica italiana e cioè appunto il costo del sistema di potere Deva democrazia cristiana
E su questo dar vita a un movimento di riscossa nazionale
Che sappia superare ogni tendenza ah ripiegamento corporativi in questo movimento la classe operaia deve saper svolgere una funzione di avanguardia con così come ha sempre fatto nei momenti decisivi di svolta della vita nazionale
Detto questo sorge un'obiezione
Vanno bene i contenuti e anche le forze sociali e culturali da unire ma con chi vi proponete di fare un governo di Alternativa democratica se le altre forze politiche compreso il Partito socialista dicono di no
Mi pare evidente che le lotte i movimenti e le iniziative politiche che dobbiamo mettere in campo debbono appunto riuscire ad incidere e a mutare gli orientamenti attuali delle altre forze politiche
Compresi quelli del Partito socialista la Guinea della conflittualità a sinistra
Lo sta spingendo in un vicolo cieco quindi la linea dell'alternativa democratica con tutte le tappe i passaggi intermedi che essa potrà comportare nel suo complesso non può essere ridotta come ci suggeriscono amichevolmente i vari Scalfari ad una semplice alternanza fra un blocco di forze progressiste e uno moderato all'interno dell'attuale sistema capitalistico
Di cui dovremmo divenire più o meno gli onesti gestori in questa ottica infatti l'alternativa democratica invece di divenire una linea di Rinnovamento Nazionale e di rinnovamento di tutte le forze politiche
Capace di avviare trasformazioni profonde delle strutture economiche e sociali del Paese
Si risolverebbe in un'operazione sostanzialmente trasformisti dica bene accetta l'onorevole De Mita e da cui ad uscire trasformato in senso Scholes socialdemocratico sarebbe il nostro partito
Non a caso invidia ad andare non ad un ripensamento critico della nostra storia ma ad un mutamento e ad uno spegnimento delle nostre radici rivoluzionarie si vanno facendo ogni giorno più insistenti
Che cosa sono infatti le richieste di dichiararci apertamente riformisti di abbandonare il centralismo democratico che invece va senz'altro rinnovato migliorato e applicato
Di superare la cultura togliattiana di diventare moderni occidentali eccetera
Come se la questione che abbiamo di fronte non voi non solo nuovi ma il Paese fosse quella di una scelta fra rivoluzione e riforme
A certi nostri mentori con alcuni dei quali mi in anni non molto lontani abbiamo dovuto combattere per insegnare loro che la via delle riforme di struttura era la via della rivoluzione italiana
Va forse ricordato che la scelta fra rivoluzione riforme noi l'abbiamo fatta guidati da Togliatti da gran tempo
Rendere possibile un governo di Alternativa democratica significa lottare non solo per rendere formalmente scorrevoli processo democratico o come si dice
Sì bloccare la democrazia italiana e restaurare le regole del gioco ridando vitalità ad un organismo che altrimenti rischia di morire per asfissia
Ma significa anche ben più corposamente portare l'insieme del movimento operaio alla direzione del Paese andare non solo ad un'alternanza di partiti ma ad un'alternativa di classi dirigenti
Questo a me pare debba essere la portata di un mutamento che è diventato una necessità nazionale e che ha come orizzonte la trasformazione della società italiana in direzione del socialismo
Ciò comporta una lotta affondo contro gli attuali orientamenti della Democrazia Cristiana che debbono e possono essere rovesciati aprendo una crisi di fondo nel seno di quel partito
Tramite uno spostamento dei rapporti di forza nel Paese il cui asse non può che essere la riconquista di una nuove salda unità a sinistra
Innanzitutto fra il nostro partito e quello socialista
Se l'alternativa democratica deve essere deve così intendersi mi pare chiaro che il suo conseguimento ha bisogno di un partito che non si rinchiude in se stesso in attesa degli eventi
La prospettiva che noi indichiamo ha bisogno come sempre per attuarsi di lotte e di iniziativa politica di tappe intermedie e di movimento
Non ci troviamo affatto in una situazione statica anzi
Nel Paese vie movimento fra le forze sociali e fra quelle culturali dal sussunto operaio e dalle lotte della classe operaia contro i decreti di Fanfani
E l'offensiva della Confindustria quello delle donne contro le provocazioni restauratrice della DC che a quello degli scienziati contro la pratica delle spartizioni e quello dei giovani contro la mafia
La camorra imbonimenti per la pace
Grande è l'attesa nei nostri confronti
Certi polveroni pseudonimo Ali innalzati in questi ultimi anni contro di noi vanno dirà dandoci il pericolo dal quale dobbiamo rifuggire e quello di essere paralizzati da una parte da vecchi schematismi massimalisti
Del tipo governo di alternativa democratico niente dall'altra da cedimenti opportunistiche prendono atto di una realtà difficile Ascierto per esempio come quella del rapporto con il Partito Socialista non per montarla ma per subirlo
Secondo certe posizioni moderniste noi dovremmo prendere atto del fatto che l'Italia ormai diventando un Paese moderno al pari degli altri Paesi europei
La nostra cultura ovvero lo storicismo di Gramsci e di Togliatti sarebbe una sorta di ferro vecchio non più adatto a comprendere l'Italia moderna
Da una parte si esalta la modernità della nazione salvo poi ritrovarsi a fare i conti con problemi nazionali quali la mafia la camorra corruzioni particolarismo il trasformismo che sono mali antichi e niente affatto scomparsi
Noi dobbiamo senz'altro sforzarci di comprendere che per esempio ci troviamo di fronte ad uno sviluppo di tecnologie nuove che stanno operando una trasformazione profonda dei sistemi di produzione di informazione
Una nuova rivoluzione produttiva si è detto si annuncia e e ha già preso avvio il cui sbocco può essere addirittura il superamento della storica divisione del lavoro
Nuove possibilità certamente si aprono insieme a nuovi pericoli di fronte all'umanità anche sul piano culturale del costume in Italia c'è stato a livello di grandi masse una maturazione e certamente un'evoluzione quello però che noi non dobbiamo smarrire e che tutto ciò avviene in un intreccio fra vecchio e nuovo fra modernità e arretratezza fra rendita parassitaria e profitto che la causa storica del distorto sviluppo della nostra nazione
Da noi con un nuovo signore rimaneva antico
E quando si dice antico non significa che esso rimane uguale a prima ma che anche lui si modernizza eh sì a volte anche il mafioso il camorrista il faccendiere di Stato lo speculatore il proprietario della rendita
Si avvolgono e rimangono come palle di piombo al piede della nazione
Per quel che riguarda il partito vorrei dire soltanto poche cose
Essendo in gran parte d'accordo con le cose dette dal compagno Moretti
Dobbiamo andare avanti sulla strada dell'allargamento della partecipazione e del decentramento a tutti i livelli della direzione politica
Le forze del partito sono grandi e non sempre esse vengono utilizzate appieno anzi alcune volte si ha l'impressione di un restringimento
La sezione certamente deve rimanere centrale
Ciò significa però che una funzione ho finito
Che una soluzione funziona se nel territorio in cui opera a saldi legami di massa e se essa intervenire nell'organizzazione del movimento e del volo
La struttura di zona che deve essere consolidata il compito di stimolare ed aiutare le sezioni di costruire cioè con le sezioni e non il nome delle sezioni la politica del partito
Nell'ambito del territorio circoscrizionale e in quello cittadini aiutando in questo modo a superare ogni particolari ogni particolarismo e campanilismo le sezioni Letizia
A volte si ha l'impressione che su queste linee come ha detto il compagno Moretti ci si impegni più a parole viene infatti più cura inoltre occorre avere nella formazione politica e culturale dei gruppi dirigenti
Nel compresso però l'adeguamento e il rinnovamento del partito è possibile se si combattono apertamente con vigore posizioni che tendono a trasformare il nostro partito in un partito di opinione
Ciò che deve distinguere in una società economicamente e culturalmente sviluppata come quella italiana in partito politico e soprattutto il partito politico della classe operaia
Dal gruppo di pressione di potere è la sua caratteristica di massa e di lotta che è funzionale agli obiettivi di trasformazione democratica e socialista della società
In questo senso il partito opera nella società civile e in quella politica ma per trasformarle costruendo quotidianamente in un rapporto complesso e non meccanico con la sua base sociale il movimento di massa e di lotta necessaria
Non si tratta perciò di ridurre il nostro partito ad un semplice registratore mediatore di quei movimenti che nascono spontaneamente nella società civile con i quali occorre certamente confrontarsi e comprenderne le raggiunto
Benzine nostro partito in quanto è uno degli elementi che operano nella società civile medesima deve fin da qui impegnare la sua lotta organizzatrice e trasforma Trichet e perciò degli esseri di massa
In questa ottica di intervento attivo inoltre il partito politico della classe operaia diventa per il singolo che via definisce un elemento di libertà perché voleva dalla sua condizione economico corporativa e lo fa partecipe di un'attività consapevole creatrice ovvero lo rende protagonista della politica
In un collettivo che si propone non solo di capire il mondo ma di trasformarlo in direzione del socialismo
La parola al compagno Giovanni Carlo Carai delegata della sezione di Santa Severa
Compagni la nostra proposta di Alternativa democratica
Che è stata centrale nella relazione del compagno Morelli
Perché nel dibattito precongressuale precongressuale è stata motivo di interessa e non solo tra gli interventi dei compagni ma anche le numerosi diciamo ha saputo spronare un ampio dibattito all'e sterno del nostro partito
Merita pur tuttavia un ulteriore approfondimento anche in questo mio intervento tanto importante
Essa
Se infatti non riusciamo a dare tutte le gambe necessarie al suo cammino essa rischia di rimanere una formula che affascinante quanto si vuole finirà per creare contrapposizioni tali da non sprigionare tutte le sue potenzialità nel breve medio e lungo periodo
Ecco perché da subito dobbiamo impegnarci con grande slancio
Senza schematismi ad aggregare forze politiche e sociali per renderle protagoniste principali e non subalterne dello sviluppo
E del progresso del nostro Paese intorno alla nostra proposta l'alternativa
Ma se vogliamo essere incisivi battere effettivamente gli avversari della nostra proposta dobbiamo formulare proposte concrete che non restino nel generica nel generico
Anche se possono sollevare critiche all'interno del nostro partito
E più facile dire quello che non vogliamo fare e trovare adesioni all'interno del nostro partito e non dire quello che concretamente faremo oggi domani dopodomani
Certamente il documento del Comitato centrale posta discussione del dibattito
Nonché la relazione del compagno Morelli costituiscono un punto importante fermo per qualsiasi volontà di approfondimento della nostra proposta di Alternativa democratica
Non voglio qui spaziare sulle ampie analisi e sulle proposte politiche richiedesse scaturiscono che complessivamente posso condividere
Quello che mi interessa qui approfondire la difficoltà per il partito di individuare nell'imprenditore uno dei ceti sociali aggregabili per l'alternativa democratica
Non che venga esclusa tale ipotesi
Ma non credo che poi si faccia molto per ipotizzare il ruolo dell'impresa dell'imprenditore di una ipotesi di società a cui dovrebbe portarci un governo del paese sorretto dalle forze sociali
Dell'alternativa democratica che invece sempre in qualsiasi intervento sono ben presenti in particolare il partito socialista
L'impresa in quanto tale non è frutto del capitalismo quello che invece l'ha visto e come è possibile
Porre vincoli a ai fattori produttivi delle singole imprese attraverso un'assegnazione gli obiettivi funzionali ad avete ad avere risultati ma stilizzati quello che va visto insomma e fino a che punto è possibile intervenire con la programmazione centralizzata dello Stato
E nello stesso tempo avere l'ottimizzazione dei risultati dell'impresa
Ebbene io dico che in una società come quella italiana in cui non si dovrebbe reali non si deve realizzare l'accumulazione primitiva l'accumulazione delle strutture per la creazione delle strutture primarie
è impossibile conoscere a priori la combinazione dei fattori produttivi presenti nelle miriadi di impresa individuali
Piccole e medie e grandi da qui l'importanza dell'imprenditore come ideatore ed organizzazioni ed organizzatore resta insostituibile
E di mercato l'unica platea possibile per misurare le sue capacità di accumulazione
Di profitto diciamo
Il profitto insomma non portatore di Mario ma misuratore di capacità efficienza dedizione al lavoro ma il mercato non è quel luogo ideale in cui si incontrano illusoriamente la domanda e l'offerta
Esso è stato ed è sempre più condizionato dai governi dai centri di potere economico e finanziario
L'impresa ha dovuto prendere le proprie decisioni alla luce dei condizionamenti ed il mercato stimolato o raffreddato ha visto e vede sempre più come sia impossibile non subire condizionamenti
Esterni
La molitura politica monetaria degli Stati Uniti d'America ci ha dimostrato come tali condizionamenti sono tutt'determinanti per il mercato
Nazionale e internazionale e quindi per le singole imprese
Il problema quindi resta quello di una programmazione democratica compatibile con il mercato che pur stimolando alcune domande collettive limitate venne in ebbene individuate non può pensare di decidere al centro
Tutta la domanda fissare centralmente le politiche e i modi di conti comportamento delle imprese pubbliche e private
La programmazione deve condizionare l'impresa
E in particolare su su alcuni punti fondamentali e
In particolare diciamo sulla politica fiscale
E sulla messa a disposizione di di risorse finalizzate
Per lo sviluppo
Forme diciamo di incentivazione e che possono diciamo orientare l'imprenditore
Queste risorse a cui l'impresa può attingere a autonomamente nel suo interesse liberamente realizzando così gli obiettivi della programmazione insieme anche ai propri obiettivi
Dovranno comunque svilupparsi delle reale delle relazioni
Chiamiamole industriali democrazia industriale
Tra mondo del lavoro sindacato impresse e potere politico che senza limitare le responsabilità dell'imprenditore consentano il dibattito esprime Mino orientamenti a cui anche l'imprenditore come gli altri dovrà tenere di conto
In questa direzione non basta solamente dire di volerla per questi in questa direzione non basta solamente dire di voler lavorare
Se non si ha il coraggio di riconoscere i ritardi se non addirittura le contrarietà
Spesso e volentieri vittime di pregiudizi oggi burocratismi deteriori ritornano in nuovo ideologie della società che lontani dalla politica portano a mistificare
L'imprenditore e ancor più grave l'imprenditore operativo
Impegnarsi attivamente al superamento di tutto ciò già da oggi significa lavorare giara subito per l'alternativa democratica
La parola al compagno Maurizio Bartolucci delegato della sezione cambia responsabile problemi della sicurezza sociale della fuga
Compagno intervengo
Esprimendo alcune valutazioni alcuni app quindi
Chiedendovi di diciamo tollerare alcune imprecisioni nel linguaggio perché non ho preparato un intervento scritto però penso
Che alcune questioni soprattutto stimolato dalla relazione di Morelli
Vadano sottolineati ed è questo così il compito che intendo svolgere con questo mio intervento
Io compagni accennerò delle questioni che
Riguardano soprattutto la nostra esperienza romana
Perché ad una valutazione
Del
Lavoro svolto nei congressi
Secondo me c'è stato forse una
Sottovalutazione
Se così si può dire della nostra esperienza nella città
Privilegiando nel dibattito congressuale anche giustamente
Le grandi questioni che sono di fronte a nuovi a livello nazionale ed internazionale
Però questo per noi comunisti romani
Può da un lato diciamo rafforzarci per ciò che riguarda anche le scelte che siamo chiamati a compiere della città ma probabilmente cita forse meno elementi per capire i problemi della nostra città e anche la possibilità di superarli con una nostra grande battaglia politica
Dicevo che o ho apprezzato molto la relazione del compagno Morelli compagni non formalmente perché secondo me alcune sottolineature ecco io credo che quella relazione del compagno Morelli sia stata forse anche un po'anomala come come la relazione
Ad un congresso del nostro partito perché secondo me a posto
Alcune grandi questioni che noi abbiamo di metodo di lavoro all'interno del partito
Ecco privilegiando le rispetto invece all'elencazione di cose che abbiamo fatto e sulle quali magari siamo tutti d'accordo io credo ritengo che questo sia un metodo giusto
Perché poi ci consente di lavorare sui problemi irrisolti sulle grandi questioni
Che abbiamo di fronte
Noi compagni a Roma abbiamo secondo me compiuto una impresa storica negli ultimi decenni abbiamo cioè attentato quella unificazione della città che
Fondamentalmente l'impresa politica alla quale come comunisti siamo stati chiamati e siamo ancora chiamati in una città che è stata compagna è storicamente divisa
Dicevamo diceva ieri anche Morelli riprendendo un intervento di Petroselli
Una città costruita a misura del potere una città e capitale d'Italia
Di un'Italia non democratica e quindi che vive tutte le contraddizioni di questo suo di questo suo essere bene i compagni noi abbiamo compiuto secondo me uno sforzo eccezionale
Siamo riusciti a mettere insieme Centi e categorie sociali fra loro contrastanti con problemi diversi nell'ipotesi di un cambiamento profondo della città nel suo nell'ipotesi del suo decollo da città piena di contraddizioni storicamente divisa come dicevo fra élite storico storiche e culturali
Politiche e grandi masse diseredati e noi abbiamo secondo me compiuto un primo passo nella unificazione delle della città non sto qui a ricordare le realizzazioni che abbiamo compiuto ma dico questo perché credo che siamo arrivati in questa città accompagnato un punto di svolta
Abbiamo lavorato per anni abbiamo indicato una strada praticabile l'abbiamo anche praticata con le realizzazioni di cui tutti siamo a conoscenza penso ai problemi della casa dei problemi dei servizi sociali del verde dello sport eccetera ecc non entro
Nel merito
Ma oggi i compagni un punto di difficoltà io credo che vada
Sottolineando
Proprio facendo riferimento alla discussione sulla unificazione della città
Ora io credo compagni che nell'ultimo periodo in questa città noi abbiamo avuto una non una appannamento così generico perché credo che nessuno dei nostri compagni nel partito nel suo complesso si sia appannato
Abbiamo avuto uno scivolamento secondo me dell'asse della discussione sui problemi di Roma
Che si è spostato diciamo da una situazione di battaglia di massa aperta nella città con la quale avevamo ed abbiamo costruito il nuovo ad una battaglia che si è come dicevo spostata soprattutto in situazioni e rapporti di vertice
In come diceva anche ieri il compagno Morelli logorante rapporto di vertice fra i partiti siamo tutti consapevoli dei perché della situazione politica che spesso ci viene imposta ma è solo questo compagni
O forse non è anche una nostra caduta di capacità di rappresentare alla città una possibile estradato orribile per la Roma degli anni ottanta ma io direi anche per la Roma del due mila
Siamo cioè ad un livello della nostra elaborazione della nostra discussione che ci consente di dire con certezza su quale programma stiamo lavorando per questa città
Siamo all'altezza del compito che ci è stato dato dai cittadini in questa città siamo quindi in grado di far lavorare quelle grandi masse il sei storicamente divise nella città ma che hanno trovato dei punti di unificazione saldi in questi anni studiò gli obiettivi praticabili concreti e in grado di risolvere i problemi che ancora ci sono in questa città ecco io credo che questo sia un punto sul quale noi dobbiamo dobbiamo discutere
E dobbiamo discutere nell'ottica sapendo DS è ad un punto di svolta e cioè che questo il livello di unificazione della città degli strati delle categorie dei ceti non è un fatto inalienabile che ci sarà nei prossimi anni e dobbiamo dare per scontato ma è un fatto sul quale dobbiamo lavorare perché se da in questa fase noi non usciamo con un balzo in avanti con una svolta rispetto appunto a questioni di programma noi rischiamo di tornare indietro
Soprattutto in una situazione politica nella quale c'è il tentativo ed anche personale dicevi di lavoratori e sappiamo bene qual è la composizione tra l'altro di una grossa fetta dei cittadini romani
Dicevo tentativi e ritorni sui sul piano della corporativi distrazione dei bisogni
Sul piano della risposta categoriale ai problemi della crisi nazionale e cittadina allora io credo come dicevo che siamo ad un punto di svolta dobbiamo lavorare avendo in mente non la gestione la metà buona amministrazione della città ma lavorare su grandi progetti di trasformazione e io credo
Che
Abbiamo la possibilità di costruire un programma poi praticabile abbiamo la possibilità di aprire una grande discussione sulle questioni del ruolo fra la città e la pubblica amministrazione che deve trasformarsi certo con implicazioni all'India di natura e di carattere nazionale ma anche con un rapporto con una discussione con un lavoro concreto che dobbiamo svolge le noi
Assumendo il ruolo di un punto di riferimento insostenibili insostituibile un programma che tenga conto dei problemi della qualità della vita nella città che sappia collegarsi ai bisogni reali io indico compagni una battaglia per esempio sui grandi temi dell'ambiente in questa città ricomponendo le questioni che riguardano la casa ai servizi sociali la sanità i trasporti io credo compagnia in questo quadro
Siamo stati anche debole in alcune situazioni abbiamo dato delle risposte forse non all'altezza dei problemi mi riferisco per esempio ai problemi della casa si guardi siamo ancora abbiamo ancora molte difficoltà comprensibili maglia spesso poi non si traducono in battaglia poi politica ma in una prostrazione per molti compagni e di conseguenza per moltissimi centinaia di migliaia di cittadini mi riferisco per esempio ad alcuni problemi che attengono alla sanità
Con lo scandalo della gestione dei servizi per per alcuni versi con lo scandalo della della blocco del lavoro dei medici lo scandalo della situazione delle farmacie sono eguali anche qui compagni siamo stati per troppo tempo forse ad aspettare che la situazione si trasformasse
E questo è un punto che io credo facendo appunto un congresso nella nostra città e facendo quindi riferimento ai problemi della nostra città noi dobbiamo saper cogliere del resto compagni
Noi abbiamo avuto anche la sicurezza direi almeno in alcuni settori che rispetto alla discussione sull'unificazione della città rispetto alla possibilità di cambiamento su un programma reale
Di trasformazione sul quale chiamare a lavorare i cittadini noi abbiamo forze disponibili forse grandiose compagni vicine ed anche forse lontane da noi
E questo credo sia stato sottolineato in maniera adeguata dal compagno Morelli vorrei tornarci solamente per un'esperienza che riguarda i settori di lavoro dei servizi dei servizi sociali
Abbiamo la necessità di comprendere i compagni quando ci interroghiamo
Sulla capacità di essere noi il punto di riferimento di grandi battaglie
Di comprendere che e non c'è una caduta verticale della attività politica del rapporto fra i cittadini e la politica c'è una trasformazione del rapporto fra i cittadini e la politica che non si estrinseca più nel rapporto diciamo storicamente dato fra i cittadini e i partiti che non si evidenzia più in questo in questo modo
Che cerca forme diverse di aggregazione intorno ai nodi della partecipazione compagni
Ed è su questo che noi anche qui dobbiamo riflettere facendo tesoro delle esperienze delle esperienze fatte abbiamo un mondo che tende sempre più ad organizzarsi anche su aspetti specifici della battaglia politica
Mi riferisco per esempio
A la miriade di associazioni alla miriade di aggregazione che nella città ci sono anche legati a singoli fatti anche qui
Riporto le questioni dell'ambiente riporto la problematica degli anziani riporto le problematiche che riguardano l'assistenza alle categorie
E le associazioni degli handicappati che hanno testimoniato che è possibile lavorare insieme pur composizioni differenti e nel rispetto reciproco
Avendo per obiettivo la capacità di trasformare nel concreto i servizi che in questa città ci sono io credo compagni che noi dovremo valorizzare queste esperienze che abbiamo forse solamente da poco tempo cominciato a valutare nella giusta dimensione
Io penso per esempio a tutte le grandi potenzialità che ci vengono dalla grande mondo del volontariato sul quale dovremmo riflettere ma soprattutto riflettere lavorandoci insieme ai compagni e non solo
Riflette no sulle posizioni ideologiche storiche che magari si dividono ci accomunano mandando ad una ideologia della prassi se così si può dire
Rispetto alla capacità del comune di essere delle istituzioni
Del della della città
Di essere un momento di programmazione e di fattivo intervento per poi però a scatenare la città una lavoro concreto di tutte queste forze che debbono trovare una loro collocazione compagnia la debbono trovare con noi
Io credo che siamo un grande punto di riferimento
Ed è per questo che la gente si aspetta Dinoi da noi il l'il rilancio di una grande battaglia per la trasformazione della città per una grande battaglia che sappia unificare questi bisogni rispetto rispetto al futuro
Più dobbiamo costruire io credo compagnie
Quando parliamo dei grandi temi dell'alternativa democratica noi dobbiamo fare uno sforzo anche di
Così svincolarli dalla dalla discussione diciamo
Così ideologia generalizzante cercare di riportarli nel concreto Roma abbiamo detto è un grande laboratorio
Che ci consente di comprendere quali sono i Problemi quali sono i rapporti quali sono le capacità concreti
Per l'alternativa democratica dobbiamo secondo me rafforzare l'attività per la costruzione di un programma sapendo che su questo si giocano i destini della capacità di trasformare non solo la città ma anche il Paese
La parola al compagno Luciano Piperno segretario della sezione Quarticciolo
Compagne e compagni
Questo mio intervento tende a focalizzare essenzialmente un aspetto del grande articolato dibattito in corso al nostro partito in questa fase congressuale
Che di certo lascerà un segno e la nostra storia
Dando per scontato un complessivo assenza di giudizio all'insieme delle proposte
Voglio analizzare il ruolo che oggi deve svolgere il partito e in primis le sezioni strumento queste corpo della battaglia per il
Per avere un reale rispondenza ai compiti di rinnovamento che ci spettano per costituire una reale rispondenza ai compiti scusa dei compiti
Di rinnovamento che ci spetta per costruire quella vieta agli Anna alla società socialista fondata sulla democrazia
Emerge M immediatamente l'esigenza che alla base di un nostro concreto futuro per la quale i comunisti debbano essere capaci di cogliere e immedesimarsi nella società di oggi con tutti quei processi di rinnovamento e di aspettative che la compongono
Tali cambiamenti tali aspettative sono avvenute avvengono in un complesso di realtà nuove di una società che vive in un ampio ventaglio di esperienze e di nuove figure non più bene identificate nelle classi storicamente preesistente cosa intendo dire
Innanzitutto che non possiamo ancora oggi a vivere una larga fetta dei comunisti fermi ad un'immagine dalla società divisa in classi come nel lontano quarantacinque la stessa definizione della classe operaia è profondamente mutata anche non secondariamente all'ingresso di un processo produttivo nuovo dove le tecnologie hanno di fatto umanizzato il lavoro
La cultura del lavoratore cresciuta di pari passo l'esigenza di capire e di intervenire nella vita politica e civile assunto nuovi valori e nuove aspettative negli stessi strati della società
E del mondo del lavoro nuovi protagonisti e quindi nuove richieste emergono nel rifiuto di questa struttura politica oggi esistenti e quindi offrendo collaborazione alleanze progressiste
A quelle forze quali la nostra che tendono per il cambiamento
Mi riferisco al crescere della presenza attiva dei tecnici dei quadri intermedi dell'organizzazione del lavoro dei piccoli imprenditori delle cooperazioni delle masse cattoliche laiche della cultura e non ultimo della scienza come in questo suo movimento complessivo tra società noi comunisti riusciamo ad essere partecipi e protagonisti comprendendo e culturalmente levando l'insieme del partito rispetto a questi compiti
Dobbiamo riuscire a comprendere quanto valore assume oggi la parola democrazia e quanto valore alla concezione del confronto e della costruzione dell'alleanza che divengono essenziale per un'opera di cambiamento
Per quest'oggi da una per questo oggi da un anno dalla lasciate la proposta di Alternativa democratica da non confondere con l'alternativa di sinistra riusciamo a registrare una concretizzazione delle proposta spessa che in questo periodo ha visto crescere di contenuti e gli obiettivi il suo corpo ma questo anno ha registrato nel nostro partito un'evoluzione nel metro di partecipazione molto è stato fatto ma ancora poco si è compreso il valore di questo metodo
Il limite più grosso che si è registrato nelle nostre sezioni inizialmente è stato essenzialmente su un metodo vecchio di vivere la politica nel nostro partito
Per troppo tempo i compagni si sono preoccupati più di quali potevano essere le alleanze su questa proposta che la costruzione della proposta stessa
Questo è stato ed è ancora un limite a quel ruolo di dinamicità che spetta ad un partito rivoluzionario qual è il nostro la ragione della novità di questa proposta di alternativa sta in due elementi la rete la rete interni al partito prima
Una nuova partecipazione alla elaborazione e la seconda una progettualità che le sezioni stesse debbano ha vinto rispetto al territorio l'insieme di questo metodo rende la proposta
Confrontabile strumento aggregante che riesce a spostare anche soprattutto grandi masse popolari e gli stessi vertici degli altri partiti positivo comunque
Va letto lo svolgimento dei nostri congressi che a dispetto degli osservatori delle forze politiche avversaria vede un accentuarsi del dibattito su questioni reali dando accentuazione valore a scelte quali quella sulla situazione internazionale e nazionale
Non camminando sulla concezione di correnti che vorrebbero i nostri avversari giusta diviene la sollecitazione di nuovo protagonismo interno al partito
Questo elemento viene barometro per tutti in quanto lì dove si riscontra il crescere e il mutare di una società doverosamente registra lo sforzo nel cresce del nostro partito e quindi di una reale presenza del medesimo nella società
Vorrei a tal scopo proporre al Congresso spesso all'aumento consultivo della vita interna al partito non per animale accoglienze nasce di grandi momenti assembleari tutti i segretari delle sezioni con i vertici massimi del partito consentendo direttamente verifiche possibili accelerazioni e quindi linea Mai mal partito pur rispettando tutti i livelli intermedi esistenti questo
E per me è una proposta che darebbe il giusto spazio e quindi valorizzazione al ruolo dei segretari di sezione nonché un'immagine di un partito che sappia avere una sua gerarchia organizzativa e momenti paralleli diventi tra la periferia e il centro ma una cosa essenziale
Al rilancio del ruolo della sezione va riscoperto analizzando e sperimentando nelle sezioni stesse vorrei partire dall'esperienza che la mia sezione stiamo cercando di consolidare nel tentativo di riscoprire un ruolo ed una nuova militanza rispetto al quartiere ed una società che Khan siamo partiti prima in un recupero diretto e a un recupero diretto a militanti
Con me quindi hanno solo con i nostri militanti ma qua anche coi nostri scritti chiedendo al loro direttamente a tutti quel contributo viva di partecipazione che partendo dai problemi reali quei momenti dietro momenti e quindi un movimento
Di immagine richiesto dalla società
Riscoprire i vecchi modi di far politica e trovare le la capacità due ditte Rizzardi per i nuovi bisogni e sta dando buoni risultati
La gente spesso è disposta ad assumersi in prima persona l'impegno a risolvere il proprio problema ma spesso rifiuta l'immagine di partiti che intervengono con momenti propagandistici e di bandi questo ci vede ad esempio oggi al Quarticciolo impegnati sul terreno degli insediamenti ACP come protagonisti indiretti della formazione di comitati di Lotto
E che utilizzando le vecchie assemblee di cellula fatte nelle case dei compagni riusciamo a trovare nuove forze in un lavoro di crescita collettiva della gente
Ma anche su terreni più di partito si è riusciti a vendere un contributo minimo non solo dai militanti ma anche dagli iscritti
Ad esempio il volantinaggio molti compagni che spesso non vengono in sezione hanno risposto positivamente in un lavoro quale la distribuzione stessa di volantini del proprio lotto alleviando quindi il peso all'interno della sezione
Questo elemento di riscoperta vide una speranza per la vita della sezione che passa alla misura in cui lavoro ideale politico rispetti profondamente la vita il sacrificio dei compagni non viene accettato lo sperpero del tempo libero le stesse riunioni hanno un futuro incerto in misura che siamo capaci di renderle veloce ben determinato nell'argomento
Le stesse decisioni di lavoro vanno puntualmente colto e costruita riscoprire altri orari per discutere diviene essenziale per avere una sezione che nell'attività quotidiana
Costruita su iniziative continua e anche verso compagni quali pensionati quale le donne quindi anche in ore diurne consente di dare l'immagine della
Dopo alla base dell'attività di una sezione un progetto è un programma di lavoro l'ha portato alla reale forza che noi li abbiamo
In questo metodo si deve tende tener conto di quanto i compagni sono realmente presenti e costruire su questo dato l'iniziativa anche sulla carta ma che sia conclusa quindi un'iniziativa ed una un inizio una fine
Con quest'opera va valorizzato il contributo e la militanza creando un nuovo interesse nella sezione cogliendo il tempo dedicato dei compagni e dargli un riscontro immediato sul lavoro e non nella semplice permanenza nei locali della sezione
Quindi un intervento programmato di un lavoro politico nel quale deve emergere la reale esigenza tra l'immediato e il programmato
Questo significa un lavoro lento e di prospettiva sia per le il male interpretato lavoro di routine tesseramento sottoscrizione propaganda diffusione come pure il lavoro di costruzione dei grandi appuntamenti perse l'unità otto marzo congressi
Con la Coppa capacità di sapere intrecciare a tutto ciò nuovi momenti d'iniziativa di semplici feste dando la riscoperta di una sezione che serba nel suo modo di vita un rapporto nuovo tra gli stessi compagni quindi rivalutare lo stare insieme il degrado apporti di amicizia il tutto legato a quella spinta complessiva della società che vede il nascere di nuove esigenze dello stare insieme
A questo insieme di iniziative bisogna trovare la capacità di saper dare il con chi ha Rizza il giusto tono ed evidenziare con forza il momento di routing dal momento di impegno straordinario
Vanno evidenziate le fasi di tensione politica evitando di dare continuamente l'immagine del tutto urgente che spesso rischia di confondere i compagni nonché in nonché di invadere il loro privato schiacciando i bisogni che questa società impongono anche ai comunisti
Un elemento di tradizione legato al senso profondo della proposta di Alternativa democratica e il lavoro di aggregazione delle varie realtà cittadine
Ponendo i comunisti e le sezioni e punto di riferimento e di sollecito sulle tenzone tematiche e problematiche vecchie o nuove con uno spirito che riesca a dare un segno di rispetto
Delle idee e delle aggregazioni che la gente semplice sente e che i comunisti siano gli artefici e Noli prima che riga tori di movimenti nasce non serve di che tali iniziative serve dare corretti obiettivi anche sminuito i sui problemi anche minimi sui problemi quotidiani del dei cittadini con soluzioni certe e con obiettivi raggiungibili
Nella mia sezione si operato con questo spirito e possiamo dire di avere iniziato e ricreato un clima di interesse dei compagni nonché attenzione nuova della gente
Posso elencare una serie di momenti consequenziali
Che hanno permesso alla sezione di recuperare un nuovo centralità anche se ancora non sufficientemente idonea le nuove speranze le loro esigenze momenti come il lavoro con i commercianti con gli inquilini delle case popolari sul terreno degli anziani sulla preparazione
Con l'autofinanziamento della festa dell'otto marzo sulla petizione contro lo
Lo spaccio della droga su tutto il terreno dello scontro dei decreti Fanfani su un'iniziativa di bollettino interno su tutti il lavoro della circoscrizione sulla costruzione di cellule nel settima circoscrizione dei lavoratori sul progetto complessivo di rinascita quasi vinto
Queste sono tappe di un lavoro che lentamente ha il pregio di rendere non solo i compagni ma gli iscritti e simpatizzanti strumento e battaglia politica e parte integrante del lavoro stesso della sezione
In questo quadro va segnalato un costruttivo rapporto con il gene della FIGC che basato sul reciproco rispetto delle Autonomie dell'autonomia ha trovato momenti di impegno comune insperato nel recente passato
La FIGC della settima mi ha fatto riflettere su un altro problema ancora troppo presente al corpo del partito
La loro esperienza ad unificare i circoli della settima zona di lavorare insieme redenzione la possibilità incide nel mondo dei giovani con nuove possibilità di aggregazione questo però ha fatto emerge un'altra realtà e cioè che è ancora troppo
Profonda la conflittualità tra le sezioni e nel corpo culturale dell'avvio del partito cioè troppo campanilismo lo stesso decentramento del partito ne soffre non certo solo per questo ma anche per questo
C'è una conflittualità che si manifesta in troppi Stati del partito a Roma
E le feste dell'Unità ne hanno registrato il peso di questa situazione
Penso a rapporto tra Sezione circoscrizione specialmente dove governiamo tra sezioni e le persone tra le stesse zone tra queste la federazione
Non possiamo continuare su questa strada io un problema di cultura comunista del partito anche Juan nasce quelle mosaico di celle chiusa del partito a Roma
Proviamo ad immaginare quale potrebbe essere il livello di ricettività di un confronto politico da una sezione del centro della città è una di periferia su un terreno di priorità di un'iniziativa ma questa realtà va abbattuta se è vero che abbiamo costruito un partito che vive nella società se questo è l'obiettivo lo sette giunge in una forte unità tra che tra non riusciamo a cogliere in questa nostra vita interiore di comunisti romani mi domando e vado a concludere con una dei più evidenti esempi di questa realtà tutti sappiamo delle difficoltà economiche versa la federazione romana
La stessa situazione salariale dei nostri dirigenti come possiamo quindi non solo comprendere ma dare risoluzione a questa situazione fondamentale per un partito come il nostro dalle mani pulite certo non è un problema di iniziativa straordinaria ma secondo me un problema di costume
E di sensibilità politica per la quale un comunista dirigente o semplice scritto di una sezione del centro della periferia sappia sentire nella sua pelle sulla sua pelle nel suo cuore
Un partito unica globale in una città così vasta ecco così ampia realtà diverse
Se questo obiettivo viene ad essere raggiunto sicuramente la federazione romana o meglio i comunisti romani avranno un gran una grande fucina da dove poter trarre grandi esperienze e un concreto apporto alla lunga strada per il socialismo in Italia grazie
Do lettura di un telegramma
A nome del vicino vicine democratico salutiamo il congresso regionale provinciale e auguriamo pieno successo dei vostri lavori ringraziamo della Permanente solidarietà nei comunisti romani verso la causa democratica del Cile penosamente Belinschi segretario esecutivo e Cile democratico
La farà è ora al compagno Vittorio Santa presidente nella terza circoscrizione
Sì si prepari Ancelotti Giacobelli segretario provinciale del sindacato unitario dei lavoratori di polizia
Compagni
No
Voglio qui esprimere il mio esplicito accordo
Come il documento del Comitato centrale posto alla base del dibattito
Una proposta politica in Messico
Contenuta
Con la relazione del compagno morente
L'esplicito accordo su molti aspetti importanti
I contenuti in questi documenti su molte singole affermazioni
Ma soprattutto per il quadro generale che delineano per l'analisi che propongo un'analisi politica che non esito
Definire
Quale quella che tende a recuperare i connotati di un'analisi scientifica della realtà nel senso che sempre più la nostra analisi politica tende a trasformarsi in licenza in cultura
E dunque tende a divenire sempre più capace di sprigionare un'ampia è vasta mobilitazione in particolare mi convince il recupero di una visione razionale e scientifica che contenuta in questi documenti e nella nostra battaglia
Una visione evidentemente che è sempre prestata nostra che è sempre a informato la nostra ricerca ma che non sempre abbiamo poi applicato alla conoscenza dei fenomeni a ciò che si muove nel mondo alla battaglia
Per il socialismo ed è questo recupero di una visione razionale e scientifica della battaglia per il socialismo nel senso evidente più pregnante che cade
Ogni schema o modello ma sì delinea la possibilità per noi di ricercare su nuove strade sulla base delle lotte di questi anni che mi sembra definisca nella maniera più esatta la validità e lo spessore di quanto noi oggi stiamo facendo quei i modelli esistenti non soddisfano
I modelli esistenti debbono essere in qualche modo misurati con le esigenze poste dal crescere della civiltà del mondo per affermare un'idea generale
Di rinnovamento di cambiamento di liberazione che resta il nostro scopo fondamentale se questo è vero
Cioè se le sollecitazioni culturali e politiche che derivano dall'analisi dei documenti posti alla base del nostro congresso sono di questa portata cioè se noi abbandoniamo l'insieme delle formule che alle volte
Hanno sono state alla nostre spalle s'è concluso
In qualche modo un processo anche tormentato al nostro interno e si aprono amplissime prospettive nasce immediatamente una questione
Una questione che io traggo dalle situazioni diciamo nelle quali vivono e dalle situazioni più recenti parlo della questione del sindacato e parlo della questione del Governo della città che sono connotazioni forti della nostra linea ma sono anche degli aspetti debbo dire assai poco praticati nel senso che le affermazioni importanti contenute nel documento del Comitato centrale su questi due punti
Vale a dire al fatto che per quel che riguarda la questione per quel che riguarda la questione sindacale cito dal documento
Cito dal documento L'Unità e il bene più prezioso ma l'unità si salva solo se si ha il coraggio di rinnovare il movimento sindacale per renderlo sempre più espressivo dei lavoratori
Perché qui sta la sua legittimazione non nei pezzi di potere che gli venissero concessi all'interno di uno stato corporativo
E per un altro verso dall'atto della governo della città il fatto che il decentramento è questione fondamentale per affrontare la crisi dello Stato e per misurare la sua capacità di corrispondenza l'esigenza della società moderna
E se prevalesse la tendenza un ritorno centralistico
Ci troveremmo in una situazione che determinerebbe una riduzione di democrazia e di efficienza ecco su questi due punti io ritengo necessario se effettivamente siamo convinti della validità
Dell'analisi
Che informa la nostra linea politica la necessità di una battaglia politica al nostro interno una battaglia che discuta anche come si procede in questi campi perché mi sembra che queste firme affermazioni
Siano molto sulla carta ma poi nella pratica quotidiana noi i nostri gruppi dirigenti anche e del sindacato
E del partito a Roma trovino un insieme di giustificazioni trovino un insieme di valutazioni per diciamo così rispettare solo formalmente quelle decisioni non poi praticamente per procedere lungo una strada perché assai assai diversa
Io qui affermo che viene un'inerzia grave in tutto il processo di decentramento della gestione
Della città e che per quelle per quel che riguarda il problema del sindacato dell'organizzazione sindacale all'interno della stessa
Evitando evidentemente ogni elemento di rissosità di faziosità di arroccamento all'interno della vita sindacale nel sindacato non vi è quella battaglia politica culturale e quella tensione ideale diciamo così che deve permettere di superare una pratica opportunistica e di affrontare il problema della rapporto con i lavoratori delle tensioni che esistono nel mondo del lavoro della loro espressione del superamento dei condizionamenti dei partiti dell'autonomia
Sindacale e ritengo che sia opportuna una battaglia politica anche al nostro interno per chiarire le vie le strade attraverso le quali queste affermazioni possano diventare realtà perché altrimenti un insieme di fenomeni assai interessanti qui descritti dal compagno Morelli
Che riguardano anche all'interno del partito il rapporto tra il gruppo dirigente base e tutto il processo del funzionariato della formazione e dei quadri non può trovare la sua giusta
Collocazione solo se noi e guardiamo al contenuti politici alla necessità evidente di dar forza di vita a nel caso di a cui mi sono richiamato a questi due casi sarà possibile io penso superare fenomeni e da spetti che anche Morelli denuncia
Questa è la prima affermazione che voglio fare la seconda affermazione consiste nel fatto che la validità profonda dell'analisi contenuta nei documenti deve significare in tutti in modi una battaglia per eliminare un vizio di pragmatismo diciamo che si ritrova in molte delle nostre analisi molti compagni affermano appunto l'importanza dell'identità del party
Io comunista nel suo restare ancorato a una visione ideale
Globale ha una visione ideale che in quanto mitica
Deve essere criticata e confutata e tenori praticamente con le battaglie di questi anni abbiamo posto in discussione e con l'elaborazione di questi ultimi tempi
Nel solco della nostra tradizione siamo riusciti appunto a precisare ma se vogliamo contrapporre se vogliamo superare meglio per meglio dire il mito di una visione ideale che diventa soffocante per la realtà del movimento non possiamo cadere nel pragmatismo io cito due questioni cito la questione delle alleanze sociale il rapporto con gli imprenditori abbiamo sentito poco fa un intervento ma più ampiamente alcuni giorni fa sull'Unità intervenuto il compagno Napoleone Colajanni rivendicando una situazione e di libertà dell'impresa e autonomia del l'imprenditore abbastanza singolare
Afferma che il problema di una programmazione compatibile col mercato deve cioè che è una programmazione compatibile con il mercato deve risolvere quello del tipo di condizionamento che deve essere posta ad un'impresa autonoma nelle sue decisioni
Ed è quello dei limiti che deve avere per non eliminare le forze autore quello che regolatrici del mercato
Quantità e prezzi debbono essere esclusiva competenza dell'impresa ora a me sembra che se noi recuperiamo i termini di un'analisi scientifica del reale noi non possiamo dimenticare che questa riposante e tranquillizzante riceve serenità del compagno
Colajanni ritenere che le curve della domanda e dell'offerta nel mercato abbiano queste funzioni autorevole attrici rifugiati dedicata nel mille novecentoventisei da Piero Sraffa e aprì tutta una serie disturbi in campo economico sull'esistenza del monopolio sui limiti della concorrenza sulla presenza sul mercato di imprenditore e non dovrebbero esserci secondo la teorie pur ci sono e dunque sulla necessità di riaffermare la esigenza di una programmazione di quadri di riferimento di certezze nelle quali anche l'imprenditore Possa ritrovarsi a svolgere la sua funzione ma nel quale appunto la supposta
Possibilità e autonomia della singola impresa di costruire quantità e prezzi a suo piacimento ma è esistita diciamo non posso in alcun modo essere Presa come punto come punto di riferimento
E per un altro e per un altro aspetto
La stessa questione si ripropone per quel che riguarda la battaglia sociale
Io non voglio affermare che l'accordo sindacale non dovesse essere raggiunto
Ma non concordo con il giudizio totalmente positivo gli è parso di comprendere contenuto nella relazione di Morelli quell'accordo presenta notevoli ombre
Presenta aspetti assai negativi dal punto di vista politico generale nel rapporto con i giovani quando si parla dell'anno mille nomini
Nomi l'attività
Nella richiesta al mercato alla all'Ufficio di Collocamento
Nella Mancha data all'impresa con la fiscalizzazione degli oneri sociali senza che sia finalizzata a precisi piani ed investe i menti relativi alla lo aumento dell'occupazione e dello dello sviluppo e dunque a tutta una situazione
Nella quale diciamo così
Pesano
Pesanti condizionamenti noi
Penso dobbiamo anche valutare il fatto
Che quell'accordo si era necessitato da un punto di vista sindacale da un punto di vista politico generale ha rafforzato indubitabilmente
Anche il Governo e comunque non ha raggiunto gli obiettivi che più generalmente la piattaforma sindacale dei dieci punti indicava il più generalmente le forze politiche di sinistra nostro partito il nostro partito
Avevano avevano diciamo proposto avevano proposto da che qualcosa nel deriva da questo e concludo
Deriva da questa situazione che l'insieme delle analisi che ne facciamo le battaglie che noi abbiamo condotto il punto d'approdo cui siamo giunti in quanto fa diciamo così riferimento alla necessità di superare una situazione che ormai è soffocante per una realtà alla necessità di battere strade nuove alla opportunità
Di condurre una battaglia politica che dia nuovi quadri di riferimento nuove ipotesi di sviluppo alla società a tutto un processo
Diciamo che deriva dalle battaglie e dalle limiti anche delle esperienze finora compiute ma si proietta nel futuro ecco questa azione questa iniziativa politica intanto può dispiegarsi in quanto noi effettivamente stiamo sollecitate culturalmente siamo impegnate politicamente a un confronto con la realtà nel rapporto con le forze politiche
Con la società tale da eliminare tutte le passività le incertezze ed a farsi appunto che nuovi schemi che noi i vecchi sistemi che noi abbandoniamo non significhino il ritorno a concezioni e a modi d'essere che debbano contestualmente intendersi superati ma significhino appunto una nuova capacità e di iniziativa politica grazie
La parola è al compagno Angelo Giacobelli segretario provinciale se indicato unitario dei lavoratori della polizia si prepari compagno Vittorio Parola presidente della tredicesima circoscrizione
Allora sei compagna Giacobelli non c'è diamo subito la parola al compagno Vittorio Parola presidente della tredicesima circoscrizione
è stato detto a questo nostro congresso
Nella relazione compagna Morelli ma anche altri interventi nella preparazione di guardare al futuro
E io credo che questa sia una questione decisiva per il partito di guardare al futuro alla prospettiva
Ma non perché la prospettiva sia il sogno l'utopia
Ma perché è necessario dare al partito un quadro complessivo entro il quale i compagni sia che operino nelle istituzioni sia che operino nel partito sia che operino nell'organizzazione di massa abbiano la possibilità di esplicare la loro iniziativa al meglio
E quindi la questione che si pone al partito è di un vigoroso passo in avanti nella capacità di esprimere interamente la sua azione
Nel senso del governo complessivo della Società e della concretezza delle realizzazioni
Ma anche nel senso di un ampliamento decisivo della democrazia interna ed è la chiarezza politica sulla discussione interna al partito
La prima questione riguarda quindi
La prima domanda se il governo di Roma
E quindi la gestione
E con altre forze politiche i comunisti determinano nella città di Roma è problema centrale o secondario del partito
Io credo che abbia molto fatto bene compagno Morelli a porre al centro questa questione questo significa
Che non è una questione secondaria ma l'azione complessiva del partito
Deve trovare un legame
Con la propria azione nella società e la propria presenza nelle istituzioni
è più che mai necessario che questo penetri nell'insieme del corpo del partito
Sia per quanto riguarda il governo di Roma il Comune ma sia anche per quanto riguarda il governo complessivo della città
Cioè questo rapporto ha quindi deve estrinsecarsi con un'azione rigorosa di prospettiva del partito rispetto a un progetto complessivo di sviluppo della città
E allora su questo deve passare attraverso l'iniziativa del partito sia al centro sia anche nella periferia
Il problema del decentramento del partito è anche il problema del decentramento delle istituzioni e del Comune di Roma
Cioè
La nostra capacità di governo non si può esplicare esclusivamente nel Campidoglio se non governiamo attraverso
Il decentramento della nostra azione politica complessiva e dalla nostra presenza nelle istituzioni se non governiamo i processi i movimenti se non governiamo l'insieme delle questioni che vivono nelle istituzioni anche decentrata
E quindi si pone un problema
Che riguarda anche il modo di vivere del partito nelle zone nelle sezioni
E come questa vita delle zone delle sezioni posso a rapportarsi ad esempio alla vita delle circoscrizioni alla vita della nostra azione amministrativa a livello decentrato
Non sempre c'è questa chiarezza molte volte esiste una difficoltà una separatezza tra la nostra presenza nelle istituzioni l'azione del partito a livello decentrato
Passi in avanti si stanno facendo per cercare di superare questa difficoltà
Ma ancora non esiste sempre la chiarezza sui reciproci rapporti politici e sulle esigenze complessive che si pongono
Su quali linee su quali rapporti si possono stabilire
Per rapporti politici complessivi tra la nostra presenza nelle istituzioni
E la nostra presenza nella società
Può essere un compito esclusivo dei compagni che operano nelle istituzioni ad esempio la politica delle alleanze andare d'accordo coi compagni socialisti
Con il SDI come il Partito repubblicano o non è piuttosto un problema di come dire la nostra azione del partito ogni giorno anche a livello del territorio a livello delle zone a livello delle circoscrizioni
Non si può pensare
Di andare ad un rapporto diploma attizzato con le altre forze politiche
Se questa realtà di una politica unitaria dell'alternativa democratica non vive ogni giorno nell'azione del partito nella nostra azione politica di ogni giorno
Questo è un problema centrale non credo che sia un problema secondario perché altrimenti saremo sempre costretti ad avere scarsa forza nel momento della discussione attorno alle questioni di sviluppo di Roma attorno ai problemi concreti
Se non riusciamo a stabilire nella società un vasto rapporto unitario nel modo di viole del partito la politica delle alleanze
La mia la mia esperienza ad esempio nella circoscrizione tredicesima
Mi dice
Proprio questo
è difficile avere poi una politica nelle istituzioni quando che so le sezioni ad esempio del Partito comunista del Partito socialista delle borgate
Ebbene si attaccano continuamente e non riescono a trovare momenti di iniziativa comune
Allora il rischio è che il rapporto di alleanza a livello delle istituzioni diventa un rapporto diplomatico diventi un rapporto che cerca di sanare delle situazioni che si sono create a livello della società
Ma allora qui noi comunisti veniamo da vere quella scarsa forza che dipende da rapporti cattivi nella battaglia politica complessiva che vive nel territorio
E proprio per questo io credo che questa questione della nostra presenza nelle istituzioni la politica del partito all'azione politica del partito la nostra presenza nelle organizzazioni di massa
Ebbene non può essere viva il Papa è staccata dalla capacità del partito
Di offrire un progetto complessivo a tutti i compagni che operano nelle organizzazioni di massa nelle istituzioni o nell'azione di ogni giorno il partito
Credo che sarebbe sbagliato pensare che ogni parte può andare per conto suo nel senso che ogni parte non ha più una visione unitaria una visione unitaria non sa più in quale direzione
Andare non sa più con chi andare e dove andare
E questa è una questione credo centrale
Perché credo che è una delle
Dei problemi difficili proprio da risolvere
è la questione dell'autonomia delle singole parti e quindi anche in qualche modo di una posizione diverso dei comunisti nelle diverse istanze dei diversi luoghi in cui operano
Se non c'è questo progetto complessivo la difficoltà la difficoltà appare ogni giorno nella nostra azione
E io non credo che possano formarsi dai movimenti contro le istituzioni
O può possono operare i comunisti nelle istituzioni fuori da un rapporto aperto con la società con quello che operai si svolge nella società perché in quel modo abbiamo un elemento di disgregazione di difficoltà di corporativi Zanzi eone dei movimenti spessi fuori da quel progetto complessivo che dobbiamo costruire
Né può esplicarsi l'azione del partito semplicemente in un controllo sulle istituzioni
Deve essere invece il partito vi c'è una grande forza progettuale unificante capace di offrire una prospettiva alle stesse Costituzioni
E alle organizzazioni di massa quindi capacità anche di suscitare movimenti capace di guardare alla prospettiva omogenei in qualche modo al progetto complessivo
Come ci siamo mossi come abbiamo operato queste affermazioni che io ho fatto discendono da un'esperienza concreta di questi anni nella realtà del litorale romano
Ci siamo mossi nel senso
D a lavorare come partito un progetto litorale
L'abbiamo discusso con le istituzioni questo progetto litorale sta è diventato parte del progetto complessivo di sviluppo della città quindi un progetto per l'intera città
Il mare il terrà il turismo l'antologia il porto di Roma come servizio per l'intera città di Roma
Un piano di risanamento di lotta contro il degrado
Sono stati costruiti movimento in cui i comunisti hanno avuto parte integrante il movimento
Per la lotta contro la droga
Movimenti per il lavoro con un piano per il lavoro che stiamo facendo
Ed è proprio attorno alla concretezza di questi movimenti come obiettivi chiari e sicuri
Che ci siamo trovati di fronte alla necessità di misurarsi su di essi con le altre forze politiche con le forze sociali
E abbiamo avuto su questo una ferma lotta del partito su alcune questioni decisive come la moralizzazione la lotta contro le lottizzazioni rapporti non diplomatici con gli altri partiti
Abbiamo offerto alle forze produttive sia del lavoro sia dell'imprenditoria delle opportunità
Ed è su questo terreno verso l'artigianato la piccola industria con il sindacato che abbiamo costruito e stiamo costruendo un progetto per il lavoro un progetto anche quindi da un sogno
Ma un progetto che è legato a progetti concreti l'area industriale di Acilia il porto la cantieristica lo sviluppo dell'edilizia con i piani di centosessantasette previsti
E allora
è rispetto a questo che abbiamo misurato le difficoltà e che abbiamo misurato le possibilità di avanzamento
E proprio di fronte a questo che noi ci troviamo oggi ad esempio a misurarci con il problema dell'amministrazione centrale del Comune
Certamente molte cose abbiamo fatto e siamo andati avanti ma c'è un tentativo chiaro da parte della Democrazia Cristiana di scatenare un'offensiva contro l'amministrazione
Laica e di sinistra che governa Roma
E ci sono quindi dai punti decisivi
Su cui lo stesso progetto al nostro settoriale ma il progetto più generale della città può trovare momenti di difficoltà la macchina amministrativa del Comune c'è uno pensa offensiva
Della burocrazia comunale i suoi livelli più alti per non far funzionare la macchina amministrativa
Per impedire che si razionalizzi che vada avanti e con questo dobbiamo misurarci così sulla questione del decentramento amministrativo io sono molto accordò col compagno Morelli che ha posto questa questione al centro
Senza più ampio decentramento amministrativo la stessa politica delle grandi opere verrebbe a mancare della gestione di ogni giorno dei progetti particolari di sviluppo di questa città
Si tratta
Anche di vedere che senza il decentramento
Molte forze che sono disponibili non diventano protagoniste non divento non uscendo alla in campo non riescono a decidere sullo sviluppo di questa nostra città
E allora è su questi problemi sulla concretezza sulla progettualità
Che abbiamo bisogno di un partito che sia capace di essere all'altezza dello scontro che ogni giorno avviene all'interno della città e nelle istituzioni
Passi in avanti ne abbiamo fatto ma lo scontro è oggi così alto che occorre un'iniziativa più forte e più continua occorre una visione più generale
Una fermezza nelle alleanze
Io credo che la questione decisiva sia rapporto come il partito socialista
Ci sono in questo rapporto problemi su cui non possiamo transigere il modo di far politica la moralizzazione una visione del pubblico
Che non opprime il primato ma la concezione dello Stato democratico
Certamente questo spesso ci dividerà i compagni socialisti
E sono questi problemi su cui dobbiamo essere fermi
Ma dobbiamo certamente andare più al fondo delle questioni politiche
Quando la divisione è su problemi politici reali dobbiamo concepire il partito socialista come un partito che non è la stessa cosa del nostro partito profondamente diverso e quindi
Confrontarsi sulla natura delle questioni politiche che si pongono
è siamo ormai entrati in una fase di versa dal passato dov'è più possibile avere aria di sufficienza rispetto alle questioni che c'è pongono i compagni socialisti
Mentre su alcune questioni grande fermezza su altre questioni occorre fare una politica di unità capace di mettere assieme forze diverso
E proprio per questo noi abbiamo bisogno
Abbiamo bisogno mi avvio a concludere
Di fare questo sforzo complessivo di adeguamento al partito di utilizzazione professionalità e delle competenze abbiamo bisogno di una nuova professionalità nello stesso politico nello stesso nostro modo di lavorare
Io voglio porre come estrema chiarezza e franchezza
Una domanda questo congresso ebbene in questo nostro la necessità che ha davvero adeguamento in queste nostre difficoltà
In queste difficoltà nel modo è lavorare nel ritardo nella prese la società non c'entra per niente il problema del centralismo democratico
Cioè compagni e mi avvio a concludere
Quando parliamo di centralismo democratico compagni
Ci misuriamo con una realtà effettiva non come una Formula uno ideologia centralismo democratico è come si esprime oggi il problema della democrazia interna del partito
E se questo ho finito e sei a questo
Il problema dei come si organizza la democrazia interna di partito non è un problema secondario
Il problema di come si confrontano le diverse opinioni non è un problema secondario
Di come al di là delle diverse opinioni si trova un'unità operativa non è un problema secondario ecco io voglio dire con chiarezza che anche su questa questione
Dobbiamo andare con molta laicità ad una discussione
Che non si chiuda dentro le formule ma guardi dentro l'orologio i meccanismi dell'orologio perché si tratta anche attraverso questo di passare ad una piena valorizzazione della democrazia interna di partito
Presente in sala una delegazione del Movimento federativo democratico che assiste ai lavori del Congresso
Fanno parte della delegazione Susanna Palombi M. Miconi Maurizio fuori di della segreteria regionale li ringraziamo per la loro presenza la parola e al compagno Salvatore Bonadonna della segreteria regionale della CGIL
Compagne e compagni
Siccome io condivido il quadro dalla insieme alla relazione che fatto Morelli
Ieri per mero la mia riflessione solo su alcuni punti
Che mi pare siano al centro sono stati al centro del dibattito
Dei congressi sono al centro da una problematica che si propone presenta al Partito dei comunisti sono al centro del dalla problematiche si presenta alla classe operaia
Siamo chiamati a dare una risposta a una fase difficile complessa dalla crisi economica e sociale
Siamo chiamati a dare una risposta in avanti alla crisi dello stato sociale dello stato assistenziale nella versione italiana
Assistiamo abbiamo assistito in questi anni
A una un processo di scomposizione e ricomposizione delle classi e dei ceti sociali
Ed è da qui a mio avviso che poi nasce la cupezza dallo scontro politico e dallo scontro sociale
Nasce il rapporto di collaborazione conflittuale E polemica tra dieci e Partito socialista ma nasce anche a sinistra
La divaricazione che abbiamo visto crescere
E in certe fasi acutizzarsi
All'interno delle forze alla sinistra del nostro partito il Partito Socialista
E nascono da qui anche le difficoltà e la crisi del sindacato della crisi anche dalla CIG della Cgil
Dalla crisi dell'eolico alla politica dell'Europa noi abbiamo assistito a una caduta di capacità progettuale
Cioè a una caduta dalla capacità del sindacato
Di leggere i processi di scomposizione che sono avvenuti nella società
E abbiamo visto venire avanti sempre con maggiore incidenza con maggiore forza
Una ipotesi di istituzionalizzazione del sindacato che si legittima non in quanto rappresenta e unifica interessi dal passo operaia del movimento dei lavoratori
Ma in quanto rappresenta un partner in qualche misura privilegiato
Come qualcuno propone per il Governo è per le maggiori
Io credo che si tratti di riflette indirizzo che si tratta di riflettere alla luce di queste scarne considerazioni attorno prima di tutto un problema di strategia ha un problema di politica rivendicativa ha un problema a una domanda che si pone sempre più urgente di rappresentato ornava rappresentatività
Alla legittimazione del sindacato la sua democrazia Interna ai suoi rapporti col sistema dei partiti e col sistema democratico nel suo complesso
Anche perché se non coglie Simo questa ampiezza dei problemi rischieremmo soltanto di dare giudizi superficiali contingenti magari rischiando come è successo in questo in questo periodo
Di aprire al nostro interno un dibattito tra dirigenti di partito dirigenti del sindacato tra comunisti del Partito comunisti del sindacato e invece di andare alla radice dei problemi molto spesso si è risolto
In una questione di schieramento a discarico e discarico reciproco di responsabilità
Fatto vero è che noi ci siamo trovati di fronte a una offensiva
Padronale confindustriale perché dei ceti moderati e dalla Democrazia cristiana
A un'offensiva pendente da una parte a recuperare dentro la crisi dello stato sociale
Elementi di ricomposizione di un blocco moderato capace di legittimare per un verso la riproposizione del centrosinistra per un altro verso di assorbire
Le spinte le spinte che si erano prodotte all'interno del movimento sindacale dall'altra parte
Di fronte a una volontà dalla Confindustria di cogliere dentro la crisi l'opportunità di dare un colpo mortale
Al sindacato al sindacato dei consigli al sindacato unitario al sindacato cioè che aveva riproposto negli anni nel decennio passato le questione del cambiamento con le questioni essenziali necessarie per uscire in avanti
Uscire in avanti dalla crisi
Abbiamo subito cioè un processo
Di iniziativa dalla controparte che ha saputo utilizzare la crisi nel momento in cui noi alla crisi non abbiamo saputo dare non abbiamo saputo dare risposte efficiente
Siamo rimasti schiacciati sotto un'offensiva che è stata basata su un falso presupposto che è diventato però senso comune
Che cioè il costo del lavoro fosse l'elemento determinante dalla crisi economica e sociale e da qui
Che è arrivata poi nelle ultime fasi a un vero e proprio tentativo massiccio delle forze di governo della stampa dalla stampa moderata per dalla televisione di delegittimare di delegittimare non soltanto
La classe operaia in quanto tale ma le lotte che la classe operaia reclute lotte Capasso operaia era avvenuto è venuta sviluppando è venuta sviluppando in questo in questo
E sotto la l'opposto questo tipo di offensiva noi non abbiamo saputo leggi
Anche quando abbiamo fatto degli sforzi
In sede di convegni inserirvi flessione non abbiamo saputo leggere e tradurre in linea operativa
In termini compiuti i processi di ristrutturazione che contemporaneamente hanno messo in discussione
Il salario dei lavoratori il loro potere d'acquisto e l'occupazione
Dentro a questo noi abbiamo
Letto
E da più parti anzi è stato letto alla crisi come processo che induceva necessariamente scomposizione frantumazione corporativi Zazie con la società dentro a questa analisi si è affermata
Si è affermata via via una concezione per cui la classe operaia
Finiva col perdere la sua centralità dentro questa abbiamo subito una lettura superficiale sociologica della crisi
Che da una parte ha messo a punto in discussione all'esistenza spesso dalla classe operaia della sua centralità nel momento in cui essa veniva investita da processi di ristrutturazione di innovazione tecnologica che hanno colpito che hanno interessato i i processi i processi produttivi nell'industria hanno sviluppato in maniera enorme un un settore di terziario avanzato
Abbiamo abbiamo visto riproporre non in termini di unificazione bensì in termini di separazione di contrapposizione
La classe operaia i ceti emergenti i giovani le donne voi sì o i ceti emarginati io alle nuove qualità alle nuove qualifiche professionali cercando di dare una risposta che invece di essere nel segno della unificazione distingueva per lunghi
La possibilità che il rischio di Greer rispondere attraverso il premier Imeri dall'altra parte attraverso il sostegno il sostegno ai bisogni
Ora io credo che gli ultimi le ultime fasi della vicenda anche sindacale hanno riproposto un dato centrale
Che a prescindere delle quantità
Tenendo conto che la tua superare non è mai stata maggioritaria nella società ma a prescindere dalla quantità
Sì si ripropone con tutta la forza la necessità di un'analisi profonda sulla nuova composizione alla classe operaia
Si propone e cioè la necessità di capire se tutto il processo produttivo che avviene al di fuori dalla fabbrica tradizionale qualifica in termini nuovi la classe operaia ci si pone il problema di capire
Come i processi di ristrutturazione l'undici dal far venire meno una centralità dalla classe operaia dalla classe produttrice ripropone questa centralità in termini di nuova unità cioè di nuovo rapporto tra passo Perahia tradizionale quadri tecnici
Figure professionali che si affermano in contemporanea un processo di trasformazione dell'industria dei dei dei processi produttivi che si afferma pro pop-rock ponendo questioni che stanno dentro
Elaborazione del sindacato ma che stanno dentro anche alla possibilità di dare una risposta di dare una risposta unificante
Abbiamo questi dati non soltanto nella realtà generale del Paese
Ma questi dati li abbiamo nella nostra regione
Gli abbiamo nella nostra città se pensiamo non soltanto a livello di disoccupazione che ha raggiunto le duecentotrenta mila unità ma se pensiamo ai processi di cassa integrazione che coinvolgono le più grandi fabbriche
Della regione della e della e della città di Roma se pensiamo ai processi di trasformazione che sono intervenuti nel settore produttivo è che collocano a Roma che vedono collocato a Roma
Uno una delle fasi più interessanti anche ancorché contraddittorie dello sviluppo di un set di un terziario avanzato
Che prevede la concentrazione di figura professionale ad alta Linda ad altissimo livello di qualificazione e che però vede il sempre dentro questo settore
Avanzato
Processi di decentramento di dequalificazione di massa di di vere e proprie vere e proprie sacche vere e proprie sacche di lavoro nero io credo che sia giusto collocare all'interno di queste riflessioni
Il dibattito e la vicenda dall'accordo dell'accordo sindacato governo dall'accordo sindacato governo Confindustria non c'è dubbio che noi abbiamo subito
Non c'è dubbio che noi abbiamo subito per l'ennesima volta
Una separazione la logica dalla politica dei due tempi da una parte e nel primo tempo
Il momento dell'intervento sulla redistribuzione del reddito dall'altra parte un secondo tempo che tradizionalmente non abbiamo mai avuto modo di verificare concretamente cioè i temi dell'occupazione dell'occupazione dello sviluppo
Però io credo che noi faremmo un errore
Se il benissimo come mi pare di avere sentito già stamattina una lettura dell'accordo interni di sconfitte
Se cioè non coi essi morì il fatto che quest'accordo e il risultato di un processo di lotta politica e sociale che sia utilizzato fino ad arrivare alla manifestazione
Alle manifestazioni del diciotto se non leggerissimo che quest'accordo nella piattaforma spessa
Era già il frutto di una battaglia politica e di una lotta di cui noi comunisti in modo particolare siamo stati siamo stati protagonisti
Attraverso attraverso la battaglia degli emendamenti per ancorare la piattaforma la al alla difesa integrale dei dei redditi dei redditi lavoro medio-basso guai se non partissimo da questo dato
Terre analizzare i limiti le ombre le contraddizioni i pericoli che ci sono
Che che che che che possono essere contenuti e che ci sono e che ci sono in questa corda guai cioè se s'mobilitarsi More rispetto alle necessità per un verso di rilanciare la lotta sulle questioni dei contratti di lavoro che ancora che ancora non si rinnovano guai e se non coglie Simona necessità di rilanciare la lotta il movimento sulle questioni dell'occupazione dello sviluppo che a questo punto caduto l'alibi del costo del lavoro debbono ritornare ad essere centrale nelle iniziativa dalla classe operaia nell'iniziativa dalla classe operaia
L'ultima l'ultima considerazione che vorrei fare scusandomi se prendo ancora qualche minuto
E attorno alle questioni e attorno alle questioni della consultazione che derivano dall'amico
Noi dobbiamo riflettere su questo noi dobbiamo riflettere perché per un verso
Si tende a dare una lettura dalla Consap della consultazione che porta qualcuno a dire va bene è proprio vero che noi dobbiamo modificare complessivamente i modi di fare politica del sindacato i modi di organizzare la sua democrazia interna è proprio vero che il sindacato dei consigli è finito e che a questo sindacato finito bisogna sostituire un sindacato delle rappresentanze un sindacato che in fabbrica ritorni a un'edizione delle commissioni interne comunque mascherate Becker soprattutto rompa interrompa
Un canale che pure ha retto anche in questi giorni con tutti i limiti e le difficoltà nel rapporto tra sindacato tra sindacato il lavoratore noi abbiamo compagni questo dato
Che riscontriamo nelle fabbriche un'opposizione all'accordo che molto spesso è una è una è un'opposizione ci ha motivi politici e che ha radici politiche io credo che dobbiamo sapere cogliere questi elementi
Dobbiamo sapere cogliere a partire da una dal da da un elemento però da un elemento vero che quello dalla difesa
Della dalla comprensione dei motivi per cui Grandi consigli di fabbrica grandi fabbriche penso alla fattemi in modo particolare esprimono un'opposizione esprimo un'opposizione all'accordo spesso
Questa comprensione ci deve portare a dare una risposta su due su due versanti da una parte una risposta a rilanciare qualificare il consiglio in termini di una rinnovate capacità di unificazione dall'altra parte di definire di affrontare in termini chiari a definire un rapporto nuovo tra sindacato tra sindacati e partiti ora io credo che se noi stiamo riflettendo
Attorno alla proposta politica del partito per l'alternativa credo che qui c'è un problema molto molto grosso da una parte dobbiamo essere in grado di proporre a noi stessi
E proponendo l'hanno gli stessi ai compagni socialisti i problemi di merito che stanno dietro alla formula della governabilità e alla nostra proposta dall'alternativa
Cioè come affrontiamo in termini nuovi problemi dell'unità della classe operaia per le alleanze
Da questo non possiamo non posso uscire i compagni socialisti ma non possiamo uscire neppure noi
Come riusciamo a stabilire cioè un rapporto nuovo tra società civile e risposta di governo risposta del gol di governo alla crisi sapendo che per opporsi per resistere per dare una risposta alternativa alla linea di De Mita della Democrazia Cristiana
Che è quella in sintesi di privatizzazione il riprivatizzazione come risposta alla crisi dello stato sociale dobbiamo essere in grado di dare una risposta alternativa che si muova lungo la linea nella socializzazione dei processi dei processi che sono intervenuti a rompere il meccanismo di funzionamento dello stato sociale
Ora in questo ritengo che il sindacato rappresenti un punto un punto fondamentale di riferimento
In questo io ritengo che la CGIL per ciò che ha dato per ciò che ha elaborato anche nel suo decimo congresso rappresenti un punto di riferimento per questi io credo che ci sia per noi per i comunisti in primo luogo la necessità di rilanciare una battaglia per l'egemonia che Cirri colleghi come abbiamo fatto in questi in questi mesi in questi anni alle punte più avanzate alle vette più alte della riflessione attorno alla crisi
E che ci consenta cioè di dare una risposta in avanti adesso gran
Ma farò compagna Giuliano Benigni delegata della sezione Visignano si prepari compagnia Gianni Borgna della segreteria regionale
Compagni
Da anni ormai assistiamo ad una politica di rincaro delle tariffe e quindi dei prezzi
Ad imposizioni fiscali sempre più forti sì da intaccare il salario reale delle grandi masse lavoratrici e dei pensionati e di mettere in discussione i servizi sociali conquistati con dure lotte in questi anni
Ci troviamo di fronte alle imprese con una politica governativa che impone una riduzione drastica dalla spesa pubblica
Meglio sarebbe dire della spesa decentrata visto che al centro nei ministeri si continua a spendere come e più di prima
Questa politica motivata con l'obiettivo di ridurre l'inflazione
E andata aggravando e diffondendo fenomeni di crisi che investono aziende grandi e piccole e interi fattori produttivi
Nel Lazio le imprese colpite dalla crisi del mille novecentottantadue sono trecentodue i giovani in cerca di prima occupazione superano i centoquaranta mila e le ore di cassa integrazione non si contano più
Ma il fatto più negativo è che questa politica recessiva
Oltre a colpire le aziende produttive colpisce anche i salari più bassi intacca i servizi sociali e quindi acuisce i conflitti sociali senza avviare a soluzione i problemi di fondo e senza conseguire risultati soddisfacenti nel versante del contenimento del tasso di inflazione
Che pure era stato giustamente considerato tra gli obiettivi prioritari
Cosa significa il perimetro finanziario ritirato l'altro ieri dal governo ma pronto per ripresentarlo è già stato detto e scritto
Far pagare il trenta per cento del costo sui servizi significa allontanare i più bisognosi dagli asili nido gli scolari dal tempo pieno gli anziani dall'assistenza domiciliare
Si tratta di un disegno che mira a mettere in difficoltà a quei comuni e si tratta in maggior parte dei comuni governati dalle sinistre che sono stati i più sensibili ai problemi della qualità della vita e che si sono cimentati in questi anni con questa politica dei servizi nell'interesse esclusivo delle popolazioni più deboli
Va detto che la carenza di programmazione e l'appiattimento della politica economica su misura di puro contenimento monetario hanno dato spazio il fiato al tentativo di ampi settori imprenditoriali di sfruttare la situazione di difficoltà di importanti settori dell'economia per infliggere un duro colpo al movimento dei lavoratori e alle conquiste fatte in questi anni
E ciò sarebbe stato pure possibile se a fianco dei lavoratori in lotta non ci fosse sempre stato con tutta la sua forza il nostro partito
Se l'accordo raggiunto tra i lavoratori e il sindacato può rappresentare un successo questo si deve prima di tutto alla combattività dei lavoratori e subito dopo al sostegno che i lavoratori hanno avuto dall'inizio alla fine dal nostro partito
Dal nostro partito ciò non significa che condividiamo in pieno ciò che avviene nel sindacato sappiano che in questi anni la politica sindacale non è immune da errori non abbiamo anzi mancato di avanzare a questo riguardo critiche serie
Per i TIR ritardi con cui il sindacato talvolta coglieva le novità che maturavano nel Paese
O perché alcune componenti troppo spesso strumentalizzano il sindacato per fini politici di parte
Dobbiamo però avere la consapevolezza che la forza e l'unità del movimento sindacale
Costituisce condizione irrinunciabile per la difesa e l'ulteriore sviluppo dei livelli di progresso economico civile e sociale che l'Italia ha raggiunto in tutti questi anni
Diciamo però che l'unità del movimento sindacale si basa prima di tutto sull'Unità di tutti i lavoratori sull'autonomia vera del sindacato dai partiti e dal governo sulla democrazia sindacale
Deve venire perciò Danovi la spinta a realizzare un sindacato che sia sempre più rispondente alle esigenze popolari e perché il rapporto tra sindacalisti e lavoratori sia sempre di più un rapporto democratico e sempre meno burocratico
Intrecciate con le questioni economiche di cui ho parlato ci sono compagni gli affetti da degrado istituzionale politico e morale che si manifesta ogni giorno di più nella società nazionale
In altre parole la gravità della crisi non è testimoniata soltanto dagli alti livelli di disoccupazione dal persistente divario tra Nord e Sud dallo sfascio delle partecipazioni statali
Ma si manifesta nel rafforzamento della criminalità comune della mafia della camorra
Il cui barbari delitti riempiono ogni giorno i giornali
In questa situazione resta ancora il pericolo dell'attacco terroristico alle istituzioni
Certo successi in questo campo si sono avuti grazie all'alto contributo di sangue dato dalle forze dell'ordine
E grazie soprattutto alla politica di fermezza che hanno tenuto alcuni partiti democratici e prima di tutto il nostro e i lavoratori in genere
Ma ciò non significa che il terrorismo sia stato sconfitto definitivamente se è vero che lo scriveva il nostro giornale ieri l'altro che solo a Roma in questi anni si è avuto un assassinio ogni venti giorni
Ciò avviene anche perché la risposta dello Stato in tutte le sue articolazioni ai fenomeni di criminalità comune e politica e deboli ed è resa tale dal persistere di una situazione morale non risorta
Il fatto che l'emergenza
Morale posta dal nostro partito e non da oggi al primo posto della nostra proposta politica non abbia avuto risposte decise aggrava il rischio di uno scollamento tra le istituzioni e i cittadini
Riferito all'ultimo scandalo ENI quello del dimissionamento d'ufficio del presidente Colombo
Un giornale ha scritto anche questo tipo di P due e insidioso perché uccido nelle masse il profondo bisogno di giustizia ciò è vero compagni e a ciò dobbiamo opporci con ogni mezzo
Si scopre ogni giorno che il marcio è arrivato fino all'interno dello Stato nelle istituzioni negli omini che governano basti pensare alla P due allo scandalo dei petroli adescato Cirillo allo scandalo dell'Ambrosiano
Sarebbe però sbagliato oltre che ingiusto troncare ogni speranza perché nel tessuto della società italiana accanto ad aree inquinate irrecuperabili
Esiste la grande massa degli italiani che chiedono di lavorare e vivere in pace
Ed esiste anche la volontà di combattere per colpire i responsabili e modificare dalle fondamenta questo sistema di potere basti guardare alla manifestazione contro la camorra dei cento mila giovani a Napoli
Diciamo però che per ottenere successi decisivi in questo settore che fondamentale per il nostro Paese occorre una politica di profonda trasformazione di rinnovamento che punti alla valorizzazione e l'estensione degli spazi di democrazia come fattore di risposta alla crisi economica morale e civile
Fino ad oggi in Italia cioè non è stato possibile perché le forze politiche interessate alla conservazione dell'attuale sistema di potere sono rimaste abbarbicate al mantenimento della pregiudiziale anticomunista
Gli avvenimenti politici degli ultimi tempi e in modo particolare l'ultimo congresso della Democrazia Cristiana
Hanno sotto un certo aspetto sbloccata una situazione che era diventata insostenibile e che vendeva la nostra democrazia come si è detto zoppa
La decine di conoscere oggi anche se in ritardo che alternativo alla democrazia cristiana è solo il nostro partito sia perché ha una proposta politica sia perché ha il consenso delle grandi masse popolari
Il PSI e i partiti laici che fino ad oggi hanno collaborato di modo subalterno con la Democrazia Cristiana si trovano oggi di fronte ad una proposta ultimativa della Democrazia Cristiana che dice loro o con noi o con i comunisti
Noi non siamo così Rozzi ha status già detto ieri sera l'accompagno Morelli e schematici verso i socialisti e i partiti laici nella nostra proposta di Alternativa democratica che ha come obiettivo la trasformazione socialista dalla società
C'è spazio anche per un PSI che voglia spazio ed identità
La fattibilità della nostra proposta politica si basa sulla collaborazione tra il nostro partito il partito socialista i partiti laici e quei cattolici interessati ad una politica di risanamento e di rinnovamento
L'alternativa democratica presuppone un aumento dei consensi per tutta la sinistra
E non c'ha un travaso di voti dal pc al PSI
Ma attraverso una crescita che provenga dallo spostamento a sinistra di voti popolari e di ceto medio e di altre forze imprenditoriali e culturali che finora si sono raggruppati intorno alla Democrazia cristiana e ad altre formazioni politiche
Va quindi respinta la tesi del PSI del riequilibrio della sinistra a danno del PC perché non utile all'avanzamento della sinistra nel suo insieme
E perché un tale progetto non andrebbe nemmeno a favore del PSI che resterebbe anche se con qualche voto in più chissà ancora per quanto tempo in balìa delicato dalla Democrazia cristiana
In questi anni non abbiamo fatto passi notevoli verso il Partito Socialista Italiano tali da far cadere molte delle pregiudiziali che il Partito socialista aveva verso di noi
Sul socialismo reale sulle alleanze internazionali sulla democrazia e nel rapporto democrazia socialismo nella realtà italiana
La cosiddetta discriminazione morale di cui si lamenta sull'Unità il compagno Intini verrà meno quando il PSI avrà compreso che è giunto il momento di porre fine alla politica delle clientele delle lottizzazioni
Spetta ora al PSI sciogliere le sue le sue riserve pretestuose
E scegliere una collaborazione a sinistra per rinnovare il Paese abbandonando la collaborazione con la Democrazia Cristiana
Spetta al PSI dare dimostrazione che resta ancora il partito dei lavoratori che vuole battersi insieme a noi per realizzare una società più giusta e più umana
Continuare nella collaborazione con la Democrazia Cristiana con la DC di Fanfani e di De Mita potrà sì significare qualche poltrona in più
Ma significa anche vivere alla giornata aspettando che tutti i crolli tutto crolli sotto i colpi del degrado dell'imbarbarimento tra società qualcuno si domanda giustamente ma se il partito socialista non ci sta come si costruisce l'alternativa democratica
Compagni successi che abbiamo tenuto in questi anni
Osteggiati mille modo anche dai compiti dai compagni socialisti li abbiamo ottenuti quando abbiamo avuto riveli chiare su cosa fare e quando abbiamo chiamato alla lotta i lavoratori su obiettivi chiari
Penso all'iniziativa in difesa della pace per la vita contro la morte alle manifestazioni contro la mafia e contro la camorra per la casa in difesa del tenore di vita delle grandi masse lavoratrici come avvenuto ultimamente
L'alternativa democratica si realizza sul campo con l'iniziativa con la lotta dobbiamo come partito Rabbo rare una proposta per Roma e per la sua provincia capace di fare i conti con la crisi e che sappia partire da ciò per realizzare una politica di trasformazione
Una proposta che sappia affrontare in modo nuovo e originale i problemi dell'assetto del territorio per gli anni a venire e di problemi della qualità dei servizi e della loro accessibilità
Occorre una politica di programmazione per Roma Capitale capace di mettere al centro l'obiettivo di nuovi traguardi di sviluppo collegati alla produzione culturale alla tecnologia all'informazione
Estendere insieme al sistema universitario un sistema di terziario superiore e un sistema articolato di strutture per il tempo libero e la cultura
In questo contesto va inserita la questione dell'abitazione che rappresenta a Roma nella sua provincia più che altrove una esigenza insoddisfatta per centinaia di migliaia di persone
Su un programma siffatto apre dobbiamo aprire un confronto con i partiti e coi cittadini un confronto che non dia sosta quei partiti che lavorano per la conservazione in questo modo io penso daremo un contributo decisivo all'affermazione della proposta di Alternativa democratica
Sbaglia chi pensa che le proposte politiche possano essere realizzate a tavolino questo non è mai stato e penso non sarà non sarà nemmeno per il futuro così come sbaglia chi pensa che la scorciatoia stia nel fatto
Di dare al PSI più di quanto gli danno gli elettori come avvenuto non poche volte in questi anni con risultati che tutti conosciamo
Dobbiamo essere capaci di non essere settari ma nemmeno di svendere la nostra forza è la nostra storia
Occorre ricordare a noi stessi che l'obiettivo della nostra politica resta la trasformazione in senso socialista della Società e quindi il Comune la Provincia la Regione il governo centrale sono mezzi per operare detta trasformazione
Quando ciò non ci viene consentito conviene prendere le distanze dal potere dimostrando anche in ciò di essere diversi dagli altri se sapremo fare ciò daremo un contributo assenti essenziale alla proposta di Alternativa democratica
Partecipò ai nostri lavori una delegazione della comunità di San Paolo composta da Giovanni avrà bisogno Rosario Mocciaro abbiamo allora emetterà farà e accompagna gli anni Bargnani alla segreteria regionale abusive pari compagna Armando Cossutta
Compagne e compagni tutte le analisi delle moderne società industriali concordano almeno su un punto
E queste sono società sempre più sofisticate e complesse
Che in esse si manifesta un accentuato pluralismo dei conflitti sociali
E che al loro interno prendono corpo nuove forme di identità politica collettiva i movimenti sociali distinti autonomi rispetto al sistema dei partiti
Il segno distintivo di queste società almeno nell'Occidente europeo
E dunque quello della frammentazione della differenziazione
Della contrapposizione degli interessi
Tutti i fenomeni che fin quando non è entrato in crisi
Il così detto Stato sociale
è riuscito a gestire era regolare anche attraverso determinati compromessi democratici dei gruppi dominanti con il movimento operaio e popolare
Oggi invece immagini di questa regolazione paiono ridursi a pensarci bene qui che risiede ad esempio uno dei motivi della crisi della Democrazia Cristiana
Di un partito che deve molte delle sue fortune
Al modo in cui nella fase di massima espansione dello stato sociale
è riuscito a mediare i più diversi interessi e a ottenere i più ampi consensi sulla destra come sulla sinistra
Ed è qui che trae origine assieme alle grandi lotte operaie popolari dell'ultimo quindicennio la crisi di governabilità della società italiana
E dunque è riconducibile non ad una crisi di istituti presi asse ma soprattutto ad una crisi di relazioni tra le classi il vecchio sogno che anche la sinistra coltivato in passato di una riunificazione sociale di una reductio ad unum della società
Appare oggi pertanto irrealizzabile e parallelamente a ciò entrano in crisi anche a sinistra anche nel nostro partito determinate ipotesi di democrazia consociativa
Ciò non significa tuttavia che il ripristino di una governabilità forte
Assolutamente necessario se si vuole evitare l'alimentare sì per a Berzo delle spinte più corporative che rischierebbe di costituire la premessa di una svolta conservatrice di destra
Possa essere affidata
Come pare pensino i compagni socialisti ad una sorta di regolazione neutra dei conflitti
Al contrario l'uscita dalla crisi beninteso in avanti non attraverso il ripristino dei precedenti equilibri
Postura di necessità una grande selettività non solo della spesa ma anche della domanda sociale
La capacità di pronunciare con nettezza dei sì e dei no anche a costo dell'impopolarità ma soprattutto postula il superamento dell'attuale sistema di potere
E di quella compenetrazione partiti Stato che all'origine non solo dei tanti fenomeni di corrompere mento della vita pubblica ma anche dell'incepparsi del meccanismo di sviluppo sociale ed economico
In altre parole
La politica dell'alternativa democratica l'unica oggi possibile rimanda la lotta all'iniziativa conflittuale al movimento
Non è una formula di governo ma un processo già in atto
Per stabilire nuove alleanze che non siano puramente e semplicemente una sommatoria di categorie e di partiti
L'alleanza tra pc e PSI
E una delle condizioni per realizzare uno schieramento di Alternativa democratica ma intanto vanno create le condizioni perché già da ora si possa dare un impulso in questa direzione con un progetto complessivo che sia valido anche per gli altri e quindi anche per il PSI
Un rispettandone la diversità
Se questa è la posta in gioco allora ci apparirà più chiara compagne e compagni l'urgenza di una ridefinizione della nostra identità
E la necessità necessità non concessione agli altri di un ripensamento complessivo delle prospettive del socialismo
La domanda che non può non essere posta è la seguente
Di fronte a questi nodi di fronte ai tanti problemi inediti che il movimento operaio è chiamato a fronteggiare soprattutto in questa parte del mondo nell'Occidente capitalistico
Che cosa ancora da dirci l'esperienza di costruzione del socialismo che si è venuta coagulando attorno a quello che con una certa dose di semplificazione usiamo definire il modello sovietico
Sì
Perché a questo e solo a questo allude la famosa espressione dell'esaurimento della spinta propulsiva
Chi tra noi compagne e compagni disconosce ad esempio il valore dirompente della rivoluzione socialista dell'ottobre diciassette
O il grande prezzo di sangue pagato dal popolo sovietico nella vittoriosa lotta contro il nazifascismo o anche il fatto che ancora oggi nonostante processi involutive ieri gravi errori di linea politica
L'URSS e altri Paesi socialisti rappresentano un contrappeso alla potenzia l'azione degli USA oggi governati da Reagan
Ma chi tra noi
Potrebbe dire in assoluta sincerità
Che uno solo degli operai italiani oggi e portato ad esclamare quello che un tempo amava ripetere la grande maggioranza
Se non la generalità degli operai del nostro Paese faremo come in Russia dobbiamo fare come in Russia
Ecco dunque
Che esaurimento della spinta propulsiva prima e più che un inappellabile giudizio storico
Significa constatazione di un fatto semplice e certamente per noi molto amaro
Che l'URSS
E gli altri paesi è Indirizzo socialista con poche eccezioni non esercitano più oggi quella capacità di attrazione di Brescia
E hanno esercitato nel passato
Anche perché il loro modello di sviluppo all'interno dei loro stessi Paesi comincia a mostrare molte contraddizioni e crepe
Soprattutto perché drammaticamente irrisolti appaiono i problemi del rapporto tra i lavoratori e il processo produttivo della effettiva partecipazione dei lavoratori dei cittadini
Alla definizione a vari livelli e nelle diverse istanze degli indirizzi produttivi ed economici
Dell'effettiva partecipazione dei lavoratori dei cittadini al dibattito politico alla definizione della linea politica della libertà della ricerca e dell'espressione culturale della circolazione delle idee e cioè drammaticamente irrisolti appaiono quegli aspetti che soli sono in grado di legittimare un potere socialista
E di qualificarlo come tale se valida e io penso lo sia compagni la definizione usata dal compagno Togliatti nel promemoria di Yalta
Il socialismo e il regime in cui vi è la più ampia libertà dei lavoratori e questi partecipano di fatto in modo organizzato alla direzione di tutta la vita sociale
Che il ventesimo
E il ventiduesimo congresso del PCUS avevano acceso grandi speranze in tutti noi di un ripristino integrale della legalità socialista dell'avvio di profonde riforme non solo nel campo economico di una coerente applicazione della formula delle vie nazionali al socialismo e del principio leninista dell'autodeterminazione delle nazioni
Di una effettiva partecipazione della classe operaia e del popolo alla gestione del potere
Da allora compagni sono passati più di venticinque anni
E anche se Togliatti ebbe a dire mi pare di ricordare
Così che rispetto al ventesimo Congresso non si può tornare indietro
Su questa strada purtroppo non si è andati avanti anzi vi è stato un arresto e persino un'involuzione
Nel frattempo ci sono stati in Ungheria la Cecoslovacchia l'Afghanistan la Polonia per citare gli episodi più drammatici e macroscopici
Cioè altrettanti strappi altrettante lacerazioni
Del nostro essere comunisti
E allora come si può disconoscere tutto ciò e persino le ripercussioni drammatiche che questi avvenimenti hanno avuto su ciascuno di noi
Come si può ignorare la sequela delle crisi nei Paesi dell'Est europeo di questi decenni e come si può persino in qualche caso giustificare quanto è accaduto in Polonia la classe operaia e la maggioranza del popolo sono le forze che unicamente possono legittimare come socialista il potere di una società
E l'abc del marxismo
Essere intervenuti militarmente contro di loro quali che fossero i loro orientamenti ha significato compagni non già difendere il socialismo ma colpirne la porta fondamentale protagonista della rivoluzione e della costruzione di una società socialista
Operare dunque contro la causa del socialismo queste cose compagne e compagni no e le diciamo non per superare l'ennesimo esame o per ottenere un lasciapassare per il governo
Ma perché è nostro preciso dovere internazionalista
Perché solo così contribuiamo a difendere a rilanciare l'immagine del socialismo e a rendere credibile la prospettiva del socialismo in questa parte del mondo e dell'alternativa democratica del nostro Paese
A questo fine e vengo all'ultima parte del mio intervento ritengo essenziale però anche una riforma del nostro modo di essere e di lavorare
Dello strumento partito
Lo ha sottolineato del resto lo stesso compagno Berlinguer in un importante articolo sul contemporaneo dello scorso anno
Condivido quell'analisi complessità dell'articolazione sociale esaurimento della funzione totalizzante dei partiti
Insorgere di nuove soggettività politiche
Aggiungerei laicizzazione della politica
Fine per la crescita dell'istruzione per lo sviluppo delle comunicazioni di massa per il moltiplicarsi dei saperi e degli specialismo
Del tempo in cui alle parole dei militanti e alle direttive dei partiti si poteva credere ciecamente solo che a quell'analisi non ancora corrisposto a me pare un effettivo e conseguente adeguamento politico organizzativo non è in discussione almeno mi pare
La validità di un partito di massa e di classe il punto e che questo partito deve essere però rinnovato alla luce delle innovazioni sociali in atto
Non a caso il compagno Togliatti affermò e praticò con decisione la contemporaneità dell'innovazione nella linea e di quella nel partito dal quarantaquattro al cinquantasei
Periodo che segna l'opera di ricambio integrale nei gruppi dirigenti di rinnovamento e di ringiovanimento del partito come affermazione di una diversa struttura e natura del partito
Perché oggi invece vi è una così eccessiva cautela in questa direzione
Ancora
Sono perfettamente convinto che mai e poi mai il nostro partito debba e aggiungo possano trasformarsi in un partito di opinione
In un partito immagine come oggi si dice
Se il nostro scopo è quello di rendere attivi e partecipi alla direzione della società e dello Stato i lavoratori la grande maggioranza del popolo
Una concezione della politica affidate ai meccanismi spettacolari degli attuali mezzi di comunicazione di massa e della pubblicità
Non può che risultare assolutamente estranea al nostro modo di agire e di pensare
Ma ciò non toglie e la necessità di un superamento di certe bardature burocratiche di un alleggerimento di certe strutture del partito resta e anzi si fa ogni giorno più stringente
Penso ad esempio ad alcune proposte più volte avanzate in questi mesi dal compagno Luigi Berlinguer
Meno funzionari a pieno tempo più funzionari part-time maggiore ricorso al volontariato valorizzazione piena anche nel partito dei saperi e delle competenze
Si pensi oltretutto a risparmi economico che queste innovazioni comporterebbero
E si pensi soprattutto a quanto potrebbero contribuire ad un diverso modo di concepire
Lo stesso funzionariato a tempo pieno oggi che non viviamo in tempi di ferro e di fuoco ma in tempi per così dire normali non solo non si giustifica mai a mio avviso addirittura colpevole una concezione del funzionario impegnato ventiquattro ore su ventiquattro nel lavoro di partito
Nell'articolo e primo richiamato il compagno Enrico Berlinguer scrisse
L'adesione a un partito non viene più sentita da molti come elemento ordinatore di tutte le scelte culturali murali private di costume di vita della persona
Sempre meno un partito appare come generatore di tutti i valori in base ai quali una persona dà un senso alla sua vita
Se così è che senso ha allora
In contrasto con tutte le nostre affermazioni sulla qualità della vita sull'importanza della sfera privata
Che ad esempio un funzionario debba rinunciare ad avere una vita propria interessi diversi da quelli immediatamente politici oltre alla possibilità su cui si misura la sua stessa produttività politica di leggere di studiare
Di tenersi continuamente aggiornato
Infine poche parole compagni sul centralismo democratico
Io personalmente ritengo sbagliato e dannoso il metodo delle correnti cioè della cristallizzazione artefatta e preconcetta delle posizioni attorno a un leader o a gruppi di leader
Vi vedo oltretutto un segno di servilismo nonché di pigrizia intellettuale e morale
E penso comunque che questo modello organizzativo sia esiziale per un partito di massa e di classe con ambizioni di lotta per la trasformazione lotta che richiede il massimo di coesione di unità
Ma un conto è dire questo è un conto e prender invece in seria considerazione
La necessità di una più piena effettiva vita democratica nel nostro partito
Il che equivale a dire la necessità di un'applicazione piena e coerente gramsciana vorrei dire del centralismo democratico la necessità di discussioni vere non formali non diplomatiche
La necessità di una più ampia informazione per circolazione delle idee non che è di una diversa partecipazione di tutti i compagni alle scelte del partito e dei gruppi dirigenti
Quante volte compagni molti di noi compresi quelli che il partito ha chiamato a compiti di direzione si sentono come espropriati delle decisioni
E avvertono che la scelta anche degli uomini dei gruppi dirigenti viene effettuata al di sopra della loro testa
In qualche ristretto vertice che rimanda ai difetti di una concezione della politica come prassi separata come affare di pochi ecco perché importante decisiva compagne e compagni
è la questione della massima trasparenza delle decisioni e della massima partecipazione alle scelte
Ed anche quando è necessario di un'ampia pubblicità del dibattito
Per non rinnegare vorrei dire compagne e compagni
La nostra stessa concezione del socialismo di un socialismo che sempre più vogliamo che si caratterizzi come superamento del dualismo tra governanti e governati
Anche nel nostro partito come capacità anche nel nostro partito delle donne e degli uomini ridiventare padroni del proprio destino
La parola compagno Armando Cossutta Bermani Angelo Giacomo
Sono molto grato ai compagni della federazione romana
E i compagni della mia sezione che mi hanno consentito di partecipare di parlare a questo congresso
Permettetemi cari compagni di iniziare affermando che io credo profondamente come ho sempre creduto all'unità del partito
La considero veramente il bene più prezioso
Nella concreta realtà della nostra organizzazione
Non è possibile ottenere un alto grado di unità politica il più alto possibile
Se non con uno sforzo grandissimo di sintesi
Che si può avere soltanto attraverso un confronto leale sincero corretto tra posizioni anche diverse con una loro continua composizione sulla base di una reale volontà unitaria e di una effettiva capacità di egemonia
Il centralismo democratico e lo strumento per garantire tutto questo
Va difeso e certo banche arricchito ma esso resta il metodo di vita interna che può salvarci dal frazionista
E perciò deve continuare a regolare la nostra azione
Ma per impedire cristallizzazione che sono l'anticamera delle frazioni
Occorre anche che del centralismo democratico non si faccia un uso verticistico formalistico compromissorio
Perché altrimenti i guasti che già rischiano di prodursi nella nostra capacità collettiva di analisi
Nel modo di formazione delle decisione
E di selezioni dei gruppi dirigenti potrebbero divenire condanno di tutti irreversibili
Ed è da correggere anche una certa tendenza chiamerei alla assuefazione ad una discrepanza fra l'unanimismo formale delle scelte che la dissonanza pratica degli orientamenti e dei comportamenti
E preoccupante e il fenomeno della emarginazione
Progressiva dei militanti da un indispensabile ruolo di coprotagonisti di tutta la vita del partito e di un distacco degli scritti dall'attività politica
Come si possa uscire positivamente
Dal rischio di un tale decadimento non è del tutto chiaro
E però sicuro che occorre un partito ricco di te aperto gli stimmi agli stimoli pronto all'iniziativa un po'non appiattito mai nella gestione burocratica del giorno per giorno
Ed è certo che il primo chiarimento deve essere politico e che a questo fine occorre ritrovare in primo luogo l'impegno civile di battersi con franchezza con tenacia
Nel partito con il partito per le cause che si ritengono importanti e giusto
A questo atteso compagni onestamente credo e scopertamente anche la mia partecipazione al dibattito congressuale
Una unità reale e fattiva del partito
è resa io ritengo oggi più che mai necessaria di fronte alla gravità del momento storico che stiamo attraversando ma dinanzi anche alla straordinarie opportunità di rinnovamento che essa e io credo invece compagni che malgrado la ricchezza e la complessità del dibattito congressuale permangono nel partito dubbi
Incertezze e se mi si consente di dirlo un di fare un diffuso senso di disagio
Se ciò è vero desidero dire molto semplicemente pacatamente
Che chi deve ora trarre conclusioni che non siano propagandistiche strumentali ma nazionali e cioè realmente politiche non può ignorare questa realtà
In particolare ritengo che su almeno tre punti cruciali non sembra affatto che si sia giunti ad una sintesi realmente soddisfacente
Mi riferisco a temi fondamentali
Quello dell'alternativa democratica
Delle questioni internazionali
E della stessa vita del partito riguardo alla quale sia pure brevemente ho già detto in parte il mio parere
Noi dobbiamo essere fino in fondo consapevoli che il nostro dibattito acquista un valore politico particolare perché e chiaro per tutti il momento che stiamo vivendo in Italia e nel mondo ha tutti i caratteri di una grande fase di svolta
In cui sono in gioco
La pace o la guerra
La prospettiva del socialismo o la crisi della democrazia e l'involuzione reazionaria in ogni campo
In queste stesse settimane d'altronde stiamo vedendo fino a che punto sia divenuto a Couto lo scontro sociale di classe politico qui nel nostro Paese
Vi è stata nelle settimane passate prima dell'accordo sindacale una forte risposta operaia e popolare
Al disegno governativo e padronale
Teso a ripristinare le compatibilità del sistema economico fondamentalmente attraverso l'attacco al Salario e a basilari conquiste sindacali e sociali degli anni passati
Conquiste che rappresentano anche un patrimonio irrinunciabile della democrazia perché se è vero che la democrazia è un aspetto essenziale del progresso sociale non è né invero che la trasformazione sociale il processo di emancipazione della società dalla logica capitalistica sono condizioni essenziali per rendere salda e reale la democrazia
L'accordo recentemente firmato fra Confindustria e sindacati con la mediazione del governo
Segna un punto a vantaggio dei lavoratori per quanto riguarda la difesa del reddito reale degli occupati e in particolare delle fasce sociali più basse
Questo è un risultato che deve essere difeso contro altri attacchi che già vengono dal patronato e che potrebbero venire dalle manovre di politica economica del governo altri aspetti da raccordo invece suscitano viva preoccupazione non ho il tempo per elencarli perché è da temere che essi possono aprire la strada a processi di ristrutturazione incontrollati
Possono realisticamente indebolire la posizione degli operai di fronte al padronato possono comportare una spinta ad una subalternità corporativa dei lavoratori occupati
Questo esito ci impone una seria riflessione
Giustamente Berlinguer l'ha definita una battaglia difensiva
E a nella sostanza rilevato come nel suo risultato vi sia la riprova che sulla via della pura lotta sindacale non si possono ormai più sviluppare vittoriosamente battaglie offensive
Mentre il sindacato ha nutrito in questi anni l'illusione che di fronte alla rottura delle vecchie compatibilità determinata dalle stesse conquiste operaie
Potesse farsi esso medesimo soggetto politico e cioè promotore di una trasformazione degli equilibri generali della società
Illusione cioè che si possono ottenere in questa direzione risultati significativi di cambiamento attraverso una contrattazione fra le parti sociali
Piuttosto che attraverso l'esercizio di un potere generale quale propriamente solo quello politico
In questa situazione
Che si è venuta determinando per il movimento di classe diventano più che mai decisivi il ruolo e l'iniziativa del partito
Non v'è dubbio che le sue responsabilità oggi sono chiamati in causa e in primo luogo per la definizione di una prospettiva capaci di aggregare un blocco sociale e politico alternativo
Sulla base di uno sviluppo di lotte politiche di massa e parlamentari disegno anti capitalistico contro la logica del profitto e anche contro le forme di degenerazione speculativa
E corporativa per le quali occorre attendere al superamento strutturale dei fenomeni di spreco di parassitismo di inefficienza che gravano sulla produttività complessiva del Paese
La classe operaia in effetti non può indefinitamente difendere
Le sue pur rilevanti conquiste retributive normative se ad esse non si accompagna un processo di più generale trasformazione della società
Il problema concreto politicamente concreto che oggi si impone e in conclusione quello di aprire una prospettiva di fuoriuscita dal capitalismo
A questo ritardo cari compagni
Poi che certe cose sono state pure insinuate
Bisogna che io faccia almeno perché in buona fede piena chiarezza
Quello sovietico non è e non è mai stato per me un modello perché non è mai stato per il Partito Comunista Italiano almeno da quando Palmiro Togliatti ha indicato i comunisti italiani la via maestra del partito nuovo e della democrazia progressiva
Ponendosi su questa via i comunisti i comunisti italiani non hanno realtà fatto altro che dare una risposta positiva
Al problema di cui già i fondatori dell'Unione Sovietica
E lo stesso lei niente erano in diversa misura consapevoli quando considerando la necessità di uno sviluppo del processo rivoluzionario in Occidente in qualche modo avvertivano
Che adesso non avrebbe potuto qui realizzarsi se non in forme proprie ed essenzialmente originali
Altra parte dopo la sconfitta della rivoluzione in Occidente negli anni immediatamente successivi alla Rivoluzione d'ottobre
La rottura del diciassette in Russia
E cioè in un punto basso del capitalismo acconsentito alle avanguardie del movimento operaio occidentale
Durante la tempesta dei fascismi
Di evitare sia la resa di fronte alla reazione e sia il ripiegamento sulle posizioni socialdemocratiche di cui proprio gli eventi di quegli anni dimostravano la storica insufficienza
Consentendo a queste avanguardie di resistere e di preparare l'avvenire le scale non poteva non esercitare su di esse anche una forte e positiva carica di suggestione
Certo oggi
Rispetto a quegli anni durissimi
Il quadro il quadro in cui ci muoviamo è profondamente mutato
Ed è mutato non possiamo dimenticarlo anche in virtù degli spazi delle possibilità nuove dei diversi e più e Panzacchi equilibri determinati nelle relazioni internazionali
Dalla rivoluzione del diciassette e dalla sua prima storica espressione statuale
Il quadro è mutato innanzitutto a livello mondiale dove ormai il processo di liberazione dei popoli del terzo e del quarto mondo è diventato un fatto irreversibile
Ed è mutato oggettivamente nell'Occidente capitalistico dove la spinta operaia ha ormai incisivamente eroso gli spazi del riformismo
Di fronte a questo esaurimento che pone le stesse forze della socialdemocrazia sulla via di un ripensamento autocritico non superficiale
Si sono fermati in Occidente posizioni come quelle dalla Thatcher utili gran tese a rispondere alla crisi delle politiche di stampo keynesiano con la riproposizione
Delle vecchie ricette liederistica
E facciamo bene attenzione compagni
Perché se è vero che le politiche ispirate a quelle ricette incontrano contrasti e difficoltà e non si mostrano in grado di risolvere davvero la crisi
Esse sono però tali da aprire ove non vi siano alternative davvero innovatrici la via che esiti disastrosi sul terreno della vita democratica e perfino della pace
Una risposta positiva alla crisi è tuttavia possibile
Perché in questi ultimi trent'anni e la forza del movimento operaio europeo si è grandemente accresciuta e sono venute anche maturando al suo interno in modo significativo nuove capacità di elaborazione e di iniziativa
La crisi gravissima del capitalismo data la sua arma i dimostrata impossibilità a convivere con una democrazia pienamente dispiegata
E con gli stessi processi indotti dal divario sempre più lacerante con i paesi del Terzo e Quarto mondo rende oggi ove mancasse una seria alternativa di rinnovamento radicale neppur
Tutti i più alti dello sviluppo rende oggi concreta la minaccia della guerra nucleare come tentativo irrazionale e disperato di uscita dalla crisi
Grande enorme quindi oggi la responsabilità del movimento operaio occidentale
è indubbio che c'è stata nel corso degli anni
Una progressiva attenuazione della suggestione esercitata dall'esperienza sovietica sul movimento operaio occidentale
Ma a parte i casi di accecamento della coscienza rivoluzionaria ed è la stessa coscienza storica
Questo avviene non sulla base di un giudizio liquidatorio delle ispirazioni di fondo e delle conquiste realizzati in quella società
Ma indiretta e necessaria connessione con la novità del compito rivoluzionario che ha dinanzi a noi qui in Occidente
Non credo comunque che si possa lecitamente legittimamente svalutare il significato che l'esperienza sovietica ha continuato a vivere per vaste zone del mondo
O a dimenticare che questa esperienza costituisce lo storico retroterra dello stesso impegno rivoluzionario nei punti più alti del capitalismo se non altro perché talora anche con mezzi che in linea di principio certa o possono debbono essere criticati
E che vanno comunque sempre sottoposti al vaglio di una valutazione critica delle realtà delle situazioni delle forze concretamente in gioco se non altro dicevo
Perché la salda presenza e l'incidenza sulla scena mondiale dell'Unione Sovietica e degli altri Paesi socialisti
Ha costituito e costituisce un fattore decisivo di garanzia che non si possa tornare indietro rispetto alla rottura del predominio mondiale del capitalismo
L'Unione Sovietica insomma
Non ha soltanto prodotto questa rottura ma è anche la forza garante della sua irreversibilità
D'altra parte non è certo con giudizi liquidatori delle attuali società socialiste che si contribuisce al loro pur necessario rinnovamento e sviluppo
Mai facendo noi fino in fondo la nostra parte di forza rivoluzionaria
E facendo avanzare il processo di trasformazione nei punti più alti del capitalismo che si può dare il massimo contributo seppure indiretto affinché in quei Paesi possano più liberamente esprimersi le esigenze ed energie rinnovate Ricci
Nel quadro di un sempre più pieno sviluppo delle forme democratiche è un contributo anche
A far sì che quei Paesi in primo luogo l'Unione Sovietica possono esprimere una presenza internazionale sottratta alla necessità e ai rischi a cui oggi è costretta
In un quadro mondiale dominato dalla politica di potenza
E per tutte queste ragioni compagni
Che ho ritenuto e continuo a ritenere che la formula del documento del Comitato centrale
Sull'esaurimento della spinta propulsiva sia impropria e fuorviante non escludo a fatti ha fatto che da parte del compagno Berlinguer gli altri numerosi compagni
Si intendesse con quella frase sottolineare un punto chiave su cui d'altronde mi sono lungo soffermato e cioè che la responsabilità dello sviluppo del processo rivoluzionario in Occidente spetta al movimento operaio occidentale e alla sua autonoma elaborazione e iniziativa
Ma in realtà francamente quella formula non esprime solo una giusta esigenza di autonomia perché liquidando sbrigativamente la complessa e articolata realtà del socialismo finora realizzato rischia di assumere
Come di fatto incerta opinione pubblica e purtroppo in diversi compagni assunto un significato aperto di rottura
Una simile conclusione finisce per tutto quello che sono venuto fin qui dicendo per indebolire la nostra stessa capacità di essere all'altezza dei problemi che abbiamo oggi di fronte per questo compagno
E non è stato facile ho preso posizione contro questi pericoli che io vedo
E non perché intenda chiudere gli occhi di fronte ad errori ai limiti a guasti anche gravi
Che ho presentato i miei emendamenti
E spero utilmente ed è per questo dunque che quella formula a mio parere non è idonea a soddisfare quell'esigenza di fattiva unità che io credo sia avvertita assai profondamente nel partito
Questo almeno mi pare
Che sia il senso più profondo dello sforzo di dibattito dell'esigenza di chiarimenti che tanti compagni hanno espresso
Nel corso dei congressi anche quando hanno ritenuto di non doversi pronunziare su proposte emendative
Un analogo sforzo di approfondimento
E mi avvio a concludere chiedo scusa di avere occupato un po'più del tempo stabilito un analogo sforzo di approfondimento da parte dei compagni c'è stato sulla definizione della nostra strategia di Alternativa democratica
Un tema questo che non è certo di monelli di minore importanza ai fini dello sviluppo di una realistica trasformazione del nostro Paese
Una reale politica di alternativa non può certo consistere è stato detto ribadito soltanto in un ricambio di gruppi dirigenti vigenti
Ne è riducibile a una semplice formula politica deve invece a realizzarsi in un processo che vada nella direzione dell'emancipazione dalla Società dal capitalismo e della costruzione del socialismo
L'alleanza tra Partito Comunista e Partito socialista è indispensabile per realizzare uno schieramento di Alternativa democratica ma occorre operare
E creare le condizioni perché già da ora si possa dare un impulso in questa direzione
Bisogna d'altra parte ben portarsi dal pensare al rapporto con il Partito Socialista
In termini che nella sostanza ripetano poi l'errore compiuto nei confronti della democrazia cristiana durante il periodo della solidarietà nazionale
In effetti la linea del compromesso storico si risolse appunto con la solidarietà nazionale allora in un rapporto così privilegiato ed esclusivo con la DC qual essa era anche a costo del sostanziale scavalcamento del Partito socialista da rendere di fatto il nostro partito in larga misura subalterna al maggiore partito di governo
Oggi se noi accettassimo l'impostazione della DC di De Mita riconoscendo come valida al di là dei suoi sottintesi tattici e strumentali la prospettiva di una semplice alternanza nell'ambito del sistema sociale
Esistente certo rinunceremmo a uno dei tratti più originali della nostra ispirazione e cioè a quella fondamentale tensione unitaria che già da Gramsci da Togliatti è stata posta al centro
Che la strategia rivoluzionaria dei Comunisti italiani
E finiremmo questa volta per restare subalterni nel rapporto con il PSI e con gli altri partiti minori avendoli resi Harvey Keitel tempi dei modi dei contenuti della politica di alternativa
Non voleva certo significare questo io credo la parola d'ordine dell'alternativa lanciata da Berlinguer a Salerno
Di fronte alla necessità di dare una risposta politica la questione morale
Essa intendeva più posto piuttosto riproporre mi pare in termini nuovi il permanente problema di un rinnovamento complessivo della politica italiana e dei partiti democratici che ad essa danno vita
Oggi più che mai la nostra proposta deve avere il senso di un rifiuto di ogni arroccamento settario così come di ogni disarmato attendismo
Dobbiamo invece condurre una decisa lotta nel Paese a partire dalla indicazione
Di precisi contenuti di rinnovamento sociale ed economico dobbiamo in questa battaglia far comprendere la necessità che i partiti che dopo la guerra hanno ricostruito le basi istituzionali e produttivi del Paese
Siano sollecitati a ritrovare il ruolo che la Costituzione stessa affida loro e cioè
Di essere gli strumenti attraverso i quali i cittadini esprimono in quanto tali le proprie idee danno forma le proprie esigenze partecipano attivamente alla vita pubblica
Il pieno ripristino della funzione propria dei partiti deve significare comportare la liquidazione di ogni scorretto legame fra partiti stessi e le istituzioni
Di quei legami insomma che hanno prodotto le pratiche per micio voce clientelari della lottizzazione
E dell'occupazione del potere
E così che a partire dalla soluzione dei problemi che oggi la crisi pone con drammatica urgenza e così io credo che si possono altresì porre le premesse necessarie
Per avviare quel grande processo di rinnovamento che deve necessariamente avere come sua prospettiva e coronamento la fuoriuscita dall'assetto capitalistico e proprio per assolvere a questo compito storico
Che occorre un partito comunista
Io foglio sempre più forte e più unito un partito comunista come diceva Togliatti di massa democratico nazionale e contemporaneamente di classe internazionalista rivoluzionaria
Parola accompagnò Angelo Giacopelli segretario provinciale del sindacato unitario dei lavoratori di polizia prenderà poi la parola
Ringrazio la federazione romana del Partito comunista
Aver dato la possibilità
Al SIULP la mia persona al sugo provinciale sì
Di venire qui
In questa sì sì il quindicesimo congresso del Partito comunista
E non soltanto per portare il saluto
Del sindacato di polizia a Roma
Al congresso ma anche per dare un modesto contributo
E parto da il tema di questo vostro congresso
Vale a dire un'azione di massa di governo aperti dalla società per la pace e la democrazia
Pace democrazia pacifica convivenza civile
Siamo stati testimoni in potuti i partiti i lavoratori i poliziotti
Di quel grosso movimento che è stato
Artefice
Nei primi anni Settanta fino ai venticinque aprile ottantuno di quella grossa lotta di riforma per questo grosso istituto la polizia
Che era considerato corpo separato dallo Stato e che volevamo
Fosse aperta alla società
Fosse un corpo più democratico
Fosse utilizzato non come strumento di potere come invece è accaduto
Negli anni passati ma fosse invece uno strumento di garanzia
Fosse uno strumento di pacifica convivenza nel nostro Paese
Fosse uno strumento
Al servizio dell'intera collettività nazionale
In quel periodo
C'è stato questa grossa mobilitazione finalmente i poliziotti sono riusciti da vere a conquistare la legge di riforma
Poi però abbiamo assistito a a qualcosa che è sembrato voler delegare ai poliziotti la gestione poi della riforma
E questo credo
In un anno ha comportato che questa riforma la centoventuno la riforma dalla polizia ancora oggi non vive pienamente nella società non vive pienamente
Fra i lavoratori di polizia
Anche sede passi in avanti abbiamo fatto
Tant'è vero che la stessa federazione romana nel PC
In un dossier sul terrorismo fa delle proposte circa un impulso da dare alla polizia
Dotare di strumenti
Logistici
Questa organizzazione
Mobilitare il Paese le masse i partiti affinché sul problema sul fenomeno
Del terrorismo si riaccenda in Italia quella che è stata una grossa partecipazione di massa per sconfiggere l'obiettivo politico
Dei criminali terroristici
Se è vero che politicamente il Progetto terroristico non è passato
Perché e la gente e il popolo ai lavoratori i partiti
Ci son mobilitati e non fatto passare però stiamo attenti
A non pensare di aver liquidato e di aver sconfitto e il terrorismo rosso o nero
Che dir si voglia oggi stiamo vivendo ancora
Dei momenti in cui
Riappare
Attraverso
Azioni barbare
Queste iniziative queste
Formenti
Di imbarbarimento
Nella nostra democrazia nel nostro Paese
Stiamo attenti perché
Oggi il terrorismo
E l'abbiamo visto per chi segue per chi ha seguito il processo Moro
Ha preso dei contatti delle cani delle connessioni con altra delinquenza organizzata con la mafia con la camorra con la 'ndrangheta
Non è più un terrorismo del tipo di Curcio
Ma lo stesso Franceschini diceva che va privilegiato il rapporto con le organizzazioni criminali
Tipo mafia e camorra
Ed ecco che qui nel nostro Paese occorre di nuovo a mobilitarsi ancora
Sebbene
Sia difficile e costi
Costa anche la vita
Mobilitarsi denunciare
Certe manovre certe iniziative perché
I vari compagni che son morti
In questa lotta ce lo ricordano
A cominciare dall'onorevole Latorre a finire ad altri compagni non dirigenti del partito
Ma semplici militanti nelle loro sezioni di partito nelle piccole realtà territoriali dalla Calabria della Sicilia del napoletano
Ora
Ora io dico
Ai dirigenti del partito ai delegati perché qui non è soltanto
Un compito da affidare alla polizia non è un compito da affidare al sindacato di polizia soltanto quello della lotta alla camorra
Alla 'ndrangheta al terrorismo
Ci metto anche ai grossi trafficanti e spacciatori di droga perché attraverso questo mercato e attraverso i grossi introiti che provengono
Dal traffico di droga che poi si finanziano operazioni
Che si finanziano acquisizione di armi
E di altri mezzi per destabilizzare questo nostro Paese questa nostra democrazia
Occorre secondo me
Che il Partito comunista come altri partiti
Le organizzazioni sindacali
Oggi riaprono di nuovo una serie di iniziative con i lavoratori della polizia
Con la gente parlando discutendo confrontandosi perché
Il terrorismo
La mafia la camorra
La droga
Abbiano come è successo per le bande terroristiche
Grossi colpi in grado di non più incidere non più turbare
Il dispiegarsi di questa nostra democrazia
Ancora giovane
E attaccata da più parti nel suo vivere quotidiano
Questo era un po'il contributo è il che volevo dare a questo congresso dalla Federazione romana
Vi ringrazio per avermi ascoltato è
Di nuovo arrivederci
Nelle strade nei quartieri
Fra la gente per parlare discutere confrontarsi molare e operare
In questo senso grazie
Compagni una comunicazione e gli emendamenti presentati dai delegati sono a disposizione di tutti i compagni delegati in un tavolo fuori si possono prendere al termine dei lavori
Ricordo anche ai compagni che al termine della seduta di questa mattina dovremo eleggere la commissione politica e la commissione elettorale quindi prego i compagni di non muoversi dopo il termine degli interventi che abbiamo una fase importante dei nostri lavori congressuali tutto ed ora la parola avvalsi Natale nasce rappresentante dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina
Compagni
Vi porto il saluto dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina
Augurando a questo vostro congresso
Buon lavoro e pieno successo
Compagni e compagne
Voi siete riuniti
In un momento di grave crisi nei rapporti internazionali
Un momento in cui
L'offensiva delle forze della reazione dell'imperialismo minaccia seriamente l'assetto internazionale
E la pace mondiale
In America centrale
In Africa come nel Medio Oriente
Nuove armi
Nuovi metodi di repressione vengono sperimentati
E appena concluso
L'esodo di milioni di lavoratori espulsi dalla Nigeria
Che sotto certi aspetti ricorda un altro esodo
Non meno drammatico
Quello del popolo palestinese
Cacciato dalla sua terra
Trentacinque anni orsono
E da allora sottoposto ad un continuo e sistematico tentativo di genocidio
Che ha raggiunto quest'estate
Punte intollerabili con l'invasione israeliana del Libano
E i massacri di Sabra e Chatila
Massacri consumati in seguito all'affrettata partenza della forza multinazionale
Che aveva il compito di prevenire simili ECG
E grazie alla mobilitazione popolare
Soprattutto in Italia e in Francia
E grazie all'impegno delle forze della sinistra in questi due Paesi
Che la forza multinazionale è tornata a Beirut
E grazie alla continua ed attenta vigilanza dei partiti della sinistra
Che la forza multinazionale
Rimane come deve rimanere solo e soltanto una forza di pace
La volontà internazionale
Ha saputo imporre al governo israeliano
Diritta di ritirare le sue truppe da Paesi
Questa stessa volontà deve saper imporre a Beghin
Di ridurre di ritirare le sue truppe dal Libano e dai territori palestinesi occupati
E porre fine alla sua politica aggressiva espansionista
Come primo passo
Per una soluzione negoziata del conflitto e Medio Oriente
Per una pace giusta e durevole basata sui diritti dei popoli e non per un assetto imposto con la forza delle armi
Compagni
L'invasione israeliana del Libano ha fallito i suoi obiettivi
Anche se gravi colpi sono stati inflitti alle strutture palestinesi in Libano e alle forze progressiste libanesi
La resistenza contro l'occupazione sta riprendendo vigore in Libano come in Cisgiordania
E l'OLP rimane una grande forza unitaria
Autentica espressione della volontà di un popolo vivo deciso a portare avanti la lotta per i suoi inalienabili diritti e diritto all'esistenza all'indipendenza nazionale
A determinare autonomamente il suo futuro a vivere e lavorare in pace e dignità
E contribuire al processo di emancipazione progresso nel mondo
Consapevoli che la lotta per l'emancipazione sociale e il progresso democratico e decisiva per la lotta di liberazione dei popoli certi della solidarietà del partito di Gramsci e Togliatti noi porteremo avanti la nostra lotta per la libertà e la pace grazie
Ringraziamo il compagno Dal Mas sull'intervento e assicuriamo i rappresentanti dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina
Del pieno impegno dei Comunisti italiani la lotta per la pace e la libertà dei popoli e perché il popolo palestinese abbia finalmente la sua patria nell'ambito di una pacifica convivenza di tutti i popoli e gli Stati del Medio Oriente
Do ora la parola
Al Saverio Collura segretario dell'Unione romana del Partito Repubblicano Italiano
Amici congressisti del Partito comunista
Io ringrazio dell'invito che è stato
Inoltrato al mio partito per essere presente a questi lavori del vostro congresso perché credo che i nostri due partiti
Che nascono
Uno da una ideologia mazziniana
E risorgimentale l'altro il vostro da una ideologia marxista e che si ispira alla Rivoluzione d'ottobre
Uno che ha ha portato avanti con coerenza comunicazione lo sforzo per l'allargamento della base democratica nel nostro Paese e l'altro che ha fatto grossi passi in avanti in quest'ultimi trent'anni sul processo di revisione del proprio bagaglio politico e culturale dicevo due partiti quindi che ha sembra sembrerebbero avere notevoli distanze hanno trovato mi sembra in quest'ultimi venti
Venticinque anni
Un modo invece momenti di estremo
O di chi di chi di estrema produttività di estremo positività sono stati i momenti del confronto i momenti del dialogo in momenti
Nel di nel corso dei quali ognuno con la loro con la propria peculiarità con la propria posizione con la propria identità ha cercato di capire
Qual era il momento politico che stava vivendo il Paese
Ricordo qui
I famosi confronti
La Malfa Amendola La Malfa Ingrao
Ponevamo i in quelle occasioni noi repubblicani il nostro segretario del nostro leader poneva ai vostri rappresentanti un problema molto semplici
E complesso
Allo stesso tempo poneva la questione a un partito di massa a un partito che rappresentava la classe lavoratrice
Di dire come intendeva operare in una società di tipo occidentale dava per scontato la Malfa la che c'era stata la Rivoluzione d'ottobre che in quel contesto storico in in quella situazione aveva prodotto cioè certi affetti ma poneva ai vostri rappresentanti una questione che ci stava che ci si che che ci stava più vicina che era quella come in una società di tipo occidentale il Partito Comunista pensava di realizzare la democrazia
Abbiamo avuto
Altri momenti di confronto
Confronto
Sulla questione del risanamento economico del del nostro Paese da da cui è nata l'esperienza dell'emergenza nazionale credo che che quell'esperienza che voi mi sembra di capire avete condannato
Credo che vada
Analizzata con una
Maggiore serenità
Credo che certo ci sono stati errori in quell'esperienza e la l'aver noi diciamo che l'aver
Appaltato in sostanza un solo partito la gestione
Di un programma talmente impegnativo di un programma politico talmente impegnativo quale voleva essere quello del risanamento economico del Paese qua lo quale quello del di riportare il Paese a quel processo di crescita economica che l'aveva caratterizzato negli anni settanta sessantasette è stato un errore appaltarlo ha un solo partito un partito alla democrazia cristiana ma da ciò a dire che è stata sbagliata
Quell'esperienza credo che ce ne corra
Credo che
Il nodo oggi
E arriva un po'più ai tempi nostri il nodo oggi è sempre quello
Che noi abbiamo anche posto come vi dicevo ai tempi del confronto La Malfa Amendolara Massa Ingrao qua i tempi del confronto dell'emergenza nazionale come fare uscire il Paese dalla crisi economica prendendo atto che viviamo in un contesto di democrazia occidentale
E come contestualmente a questo processo di risanamento economico
Far compiere al nostro Paese l'ultima tappa del processo
Graziana ma l'alternanza reale quella in cui due schieramenti si contrappongono per la conquista non del potere ma per la al l'attuazione di un disegno politico complessivo
Ecco io credo e noi siamo convinti che oggi l'alternativa non è né dietro l'angolo nei dietro il secondo angolo
Quindi abbiamo due angoli ancora a nostro parere da girare prima di arrivare all'alternativa
Due due angoli che sono
Realtà che nascondono il processo di risanamento economico del Paese
è il processo di
Indi voi individuazione di un modello u omogeneo di un modello concordato
Di
Gestione di di un paese a democrazia di tipo occidentale ecco il problema che noi poniamo oggi al Partito comunista e come intende porsi in vista del superamento di questi due anni
Crediamo che la proposta che sentivo ieri dell'alternanza de del alternativa che oggi e proponibile quel cinquantuno per cento chiede allora Morelli perché ieri non era proponibile col cinquantuno per cento
Non sia la risposta
Attuale politica dicendo queste cose mi rendo conto che non non troverò
Motivo di di consenso presso di voi ma non saremo il partito repubblicano se non facessimo queste dicevo quindi perché l'alternativa che ieri non era possibile col cinquantuno per cento è possibile oggi oggi come per fare che cosa
Per attuare quali programmi comuni non mi sembra che che ci ha saltato la l'approfondimento che c'è stato per esempio quando è nato il centro si sinistra
Non mi sembra che c'è quel fermento culturale in in intorno alla proposta dell'alternativa critica che c'è stato nel negli anni alla fine degli anni Cinquanta quando si preparava il centrosinistra e allora io chiedo cosa come vogliamo affrontare
Questi momenti politici
Morelli secondo me con una valutazione non
Sufficientemente compiuta definiva ieri il Governo Spadolini un momento di galleggiamento mi sembra ingiusta mi sembra incompiuta da me
La valutazione incompiuta perché il governo Spadolini ha consentito non dire non dimentichiamolo il superamento della presente della grosso scoglio che veniva posto da Democrazia proletaria con il lancio del referendum
Che tutti li ricordiamo
Il governo Spadolini ha consentito al Paese un rinnovamento dei quadri
Delle forze armate
E delle delle grosse impresa partecipazioni statali
Che ha riscontrato nonostante sia stato dice Spadolini ama dire Sparta Spadolini e perché per quanto riguarda le i problemi delle forze armate e dei servizi segreti un momento
Di rinnovamento
Che è secondo solo al rinnovamento che è stato fatto dopo la la disfatta di Caporetto
Il governo Spadolini ha consentito la pace sociale
Per un lungo periodo di governo Spadolini ha consentito che l'Italia vi ritornasse nei consessi internazionali dai quali era stata esclusa anche nei momenti in cui c'era la maggioranza di emergenza
E arriviamo invece a vedere perché è stata possibile a Roma l'alternativa alternativa a Roma è stata possibile perché è stata costruita con un processo politico che partito dapprima del settantasei è partito da settantacinque dall'ultima Giunta Darida
Anche andata avanti nel nel quinquennio settantasei otto ottantuno nel momento in cui il partitore repubblicana ha svolto un suo ruolo che ha consentito la nascita di di quella Giunta
Argan prime Petroselli dopo
E questo mi sembra che un'altra considerazione devo fare ritornando alla relazione di Morelli ieri sembra che è mancata
Una seria un'approfondita valutazione di quello che è stato il ruolo dei singoli partiti su questo sono d'accordo con lui non c'è un momento di polo laico
Ci sono dei partiti che ci hanno una una loro peculiarità una loro identità noi repubblicani abbiamo una nostra caratterizzazione che è diversa da quella del Partito Socialista che è diversa da quella del Partito socialdemocratico prospettiamo
Una un un momento politico qui è tutto nostro
E al quale ci riferiamo costantemente sistematicamente però è mancata nella relazione di Morelli un'analisi di quello che è stato il ruolo dei partiti e perché è stata possibile l'alternativa di sinistra a Roma
Ma questo non perché ci serve il riconoscimento l'etichetta hanno anche perché noi siamo abituati come come partito ad aprire prospettive politiche non ad aspettare il riconoscimento dalle prospettive politiche
Ecco io credo che il Congresso deve fare una riflessione
Perché è stata possibile la giunta di sinistra Roma e perché
E qual è il ruolo dei singoli partiti in questa Giunta di sinistra perché se questo non si fa il rischio che la giunta di sinistra
Non riesca più a svolgere il suo ruolo non è cari amici comunisti
Attraversa riaffermando il concetto che le le sinistre al al governo vuol dire di per sé progresso soluzione dei problemi no cari amici purtroppo non è così la soluzione dei problemi ricrea richiede impegno dei partiti richiede impegno delle precedente delle forze politiche presenti in Campidoglio e noi crediamo che se questo non viene non verrà fatto se questa riconoscimento di ma non formale perché dicevo non cinque Teresa ma perché è necessario per un partito come il Partito comunista se vuole difendere portare avanti questa esperienza di di sinistra se non ne viene fatto una una precisa valutazione del la del perché il partito repubblicano è entrato in questa Giunta di sinistra del perché il partito liberale ha aderito all'intesa istituzionale del perché il partito socialdemocratico entrato in questa Giunta di è ritornato in queste giunta di sinistra io credo che si commettere siccome tra un grande errore se non si se non non si faranno queste valutazioni
Noi
Vediamo nei giornali oggi che il prossimo appuntamento nel bilancio comunale è un momento che chi sa che cosa deve
Succede no per noi il Bilancio il momento fisiologico politico più caratterizzante della vita di di un'amministrazione per noi è sempre stato così il momento del del bilancio e la verifica di una volontà politica ma è una verifica fisiologico non è una verifica pragmatica e chi pensa che e che quest'anno che si deve fare una cosa diversa che a mio parere inserisce momenti di confusione
Bisogna decidere se questa esperienza di governo vuole essere portata avanti noi siamo d'accordo che deve essere portata avanti
E non staremo mai
Applaudire o o a a a essere contente se la il problema della sanità oggi a Roma
Non trova momenti di puntuale
Definizione e di precise gestione non saremo né ha mai contenti
Quando andiamo in giro e vediamo che la città è sporca
Quando andiamo a a vedere che il decentramento ha subito nonostante lo sforzo che stava che ha fatto il Morelli nella sua relazione sta subendo un momento di involuzione perché non c'è più quella tensione che c'era nel negli anni nei primi anni della giunta di sinistra e non e non no no non saremo mai quelli che andranno a dire questo non funziona è colpa di quell'assessore perché con la consideriamo anche responsabilità nostra se queste questioni che vi dicevo non funzionano ci sentiamo impegnati in questa Giunta
Ma ci sentiamo impegnati fino a quando reputiamo che la nostra presenza
Sarà utile a risolvere i costi relativi alle questioni fondamentali per la città vi ringrazio
La parola è ora si tratta dell'ultimo intervento dalla mattinata poi procederemo alla nomina delle commissioni a parole ora la compagna Pasqualina Napoletano segretario della zona centro
Ma nell'esprimere l'accordo con le linee proposte dal documento del Comitato centrale io vorrei concentrare l'attenzione in questo mio intervento sul l'altro la proposta di Alternativa democratica cercando di trovare diciamo dei nessi tra questa proposta e l'esperienza politica di comunisti che operano e lavorano nella capitale e anche nelle prospettive dei processi che a Roma si sono aperti
Con la costituzione delle giunte di sinistra
Intanto alcune considerazioni di carattere un po'più generale io ritengo che questa proposta di Alternativa democratica nata da fallimento dall'esaurimento comunque dalla diciamo diciamo dal non compimento dell'esperienza della solidarietà nazionale a Rispetto a quell'esperienza due caratteri di fondo che la distinguono e che la pongono come una linea appunto diversa
E ritengo che il primo sia
Un discorso sull'analisi della crisi è sulla risposta alla crisi mi pare che nel periodo di solidarietà nazionale
L'impostazione che noi abbiamo dato in quel momento era quello di privilegiare l'elemento dell'emergenza Rispetto all'elemento delle prospettiva della fuoriuscita dalla crisi e che quindi il nostro difetto
O la nostra impostazione non ha saputo combinare questi due elementi e in qualche modo ha scontato uno schiacciamento diciamo sul sull'elemento della salvezza in quel momento e quindi del del dell'emergenza
L'altro dato politico che non mi pare di poco momento è il giudizio sulla democrazia cristiana
E sulla riforma avvilita di questo partito e sulla possibilità che comunque questo partito potesse essere disponibile quanto meno diciamo per
Una politica che salvasse in quel momento che creasse diciamo alcuni momenti di cambiamento e di razionalizzazione o comunque di risposta all'emergenza
Ora rispetto a questo i dati politici sono cambiati il nostro giudizio è cambiato ritengo che sia cambiato anche la situazione
Noi collochiamo diciamo questa proposta di alternativa in un'analisi della crisi che è sempre stato credo patrimonio del nostro partito nella lucidità
E anche nella profondità dell'analisi cioè un partito che non ha mai negata la crisi ma che anzi ha scalato
Nella proposta politica e nelle indicazioni proprio nell'analisi della crisi stessa
Però oggi mi pare che nel nel giudizio nella proposta di alternativa si saldano essi rendono inscindibili gli elementi di salvezza immediata del Paese con gli elementi di prospettiva e di fuoriuscita dalla crisi in modo molto più organico
Essi dà un giudizio della democrazia cristiana che in qualche modo si è sviluppato anche diciamo dell'esperienza politica della solidarietà nazionale che è di un partito oggi non disponibile per a questo processo
Credo quindi non mi sembra un paradosso poter dire che se vogliamo fare avanzare questa proposta di alternativa dobbiamo accentuarne i caratteri di alternati vita per l'appunto dobbiamo accentuarne la capacità di una proposta culturale e di uno spessore culturale politico tale da aggregare forze credo che Pio noi con noteremo questa proposta in questo senso è più questa proposta avrà la forza anche di costruire alleanze schieramenti nuovi di essere credibile è di essere pur punto di riferimento se attenga hanno in qualche modo queste caratteristiche io credo che non ci prestiamo in qualche modo anche a un'interpretazione che la DC di De Mita abbordare a questo discorso della accettare diciamo l'alternatività tra i due schieramenti
E qual è quello di rifiutare di autodefinirsi come schieramento diciamo in qualche modo conservatore moderato mentre sia in campo economico si fanno scelte di chiaro segno
Appunto involutivo e anche diciamo in campo culturale la DC non solo si presenta come forza moderata Mark fa scelte addirittura restauratrice vorrei dire quando vota l'emendamento Casini sulla questione della violenza sessuale
Però in qualche modo rifiuta di autodefinirsi Paolo conservatore tende a sminuire nella nostra proposta politica proprio questo elemento di alternatività e di possibilità di alternativa quindi
Riportando in qualche modo risucchiando c'è una specie di omologazione ha un sistema politico che non può vedere diciamo in qualche modo una fuoriuscita è un cambiamento rispetto alla situazione attuale
Ora
Io penso che
Dire questo non vuol dire concedere nulla settarismo ecco ed è lungi da me il pensare che noi siamo l'unica forza disponibile e al cambiamento nell'altro paese anche se ritengo che siamo a forza fondamentale senza dubbio anzi penso che proprio dall'incontro tra la nostra esperienza politica e altre forze
Sia venuto un arricchimento a volte salutare per noi che ci ha modificato e ci ha modificato in meglio penso al confronto all'in o col movimento delle donne pensa all'incontro al confronto col mondo cattolico quindi lungi da me è un'idea diciamo in qualche modo settarie purista del ruolo del Partito comunista nello schieramento politico e sociale italiano ma credo che sia lo stesso livello della crisi e a Roma lo misuriamo con molta concretezza
Tutto questo
Quando ci misuriamo con la crisi appunto di una grande metropoli che la capitale del Paese io credo che noi non possiamo uscire e lo vediamo molto bene dell'analisi che facciamo dello sviluppo di Roma
Le questioni legate allo sviluppo economico e produttivo con le questioni di progresso civile di qualità della vita individuale e collettiva guai se una forza come la nostra facesse questo
E credo che dei rischi ci siano e sarebbe sbagliato operare una scissione tra questi due termini
Perché credo che concederemo pone economicismo o un appiattimento istituzionale che renderebbe diciamo meno
Forte la nostra poco politica
Esempio un dato critico che vedo
è che rispetto alle tesi del quindicesimo Congresso dove la questione della liberazione della donna aveva un grande peso culturale politico all'interno del partito oggi questo elemento si sia un po'spento e quindi dico c'è anche noi un rischio appunto di risposta economicistica diciamo a certi a alla crisi stessa
Io credo che
è impensabile un pensare un futuro di Roma è un'uscita e anche un'identità di questa capitale senza che la cultura la scienza la tutela dell'ambiente lo sport più tempo libero le risposte all'emarginazione siano non sono elementi aggiuntivi Basiano le senza diciamo di una di uno sviluppo diverso dove si combinano gli elementi di prospettiva
Anche di risposta alla crisi con gli elementi di risposta individuale e collettive abbisogni che sono sempre più forti e presenti e come quando parliamo di scienza di cultura e Morelli diciamo nella sua relazione concentra molto su questa dobbiamo sapere che in questo campo ci sono lavoratori e settori di lavoratori che possono essere nostri alleati in un progetto di cambiamento e queste alleanze si misurano a Roma
Dov'è senza dubbio la possibilità di progresso e di prospettiva di contributo all'alternativa è legata alla capacità della classe operaia che minoritaria in questa città a di costruire appunto questo vasto schieramento di alleanza
E penso non solo alleanze organiche penso anche a grandi settori che nella vita di Roma pesano
Per esempio tutto il settore del commercio seppure questi settori probabilmente non saranno disponibili o nostri alleati in un Progetto di alternativa non possono essere neanche la palla al piede spesso diciamo di Progetto di processi di tra un'azione questi problemi credo dobbiamo Porcelli perché altrimenti quando affrontiamo problemi che configurano una città diversa o pro o problemi che figura una prospettiva troviamo per esempio dei treni in alcuni settori che non si riconoscono o che creano diciamo una ostacolo a questo sviluppo
Ora
Io dico che noi abbiamo un compito difficile problematico e e credo che la risposta alla
E la prospettiva non è certa e cioè quello di collegarci ai bisogni di creare appunto alleanze sociali e politiche e nell'perso tempo quello di non isolarci rispetto a un problema di rinnovamento dei partiti e delle istituzioni ora qui io vedo un rischio
Vedo che nella società avanzano problemi di scollamento tra questi due termini
E che noi possiamo rischiare da una parte un isolamento diciamo rispetto ad uno schieramento politico o a un modo di concepire la politica come ad esempio quello dei partiti il governo o dall'altra parte un'omologazione a una modo di concepire la politica che ci fa pagare dei prezzi anche di rapporto di il rapporto con la società
Ora a questa analisi si può obiettare che questa analisi dei partiti e delle forze politiche sconta
Se volete una semplicismo cioè un'idea che i partiti poi non abbiano un corrispettivo nella società civile e e interessi sociali
Però penso che noi alcuni fenomeni dobbiamo analizzare è vero Morelli che a Roma nelle ultime elezioni comunali abbiamo raggiunto il massimo storico della adesione a alla nostra politica il trentasei per cento ma è anche vero che a Roma permane ancora un grande distacco quella parte che tocca quasi il venti per cento di elettori che non hanno votato
è vero che ci sono segnali preoccupanti ancora di scollamento per esempio nelle consultazioni operaie prima diciamo sulla proposta di accordo oggi sull'accordo raggiunto l'elemento che domina a dirà diciamo delle posizioni è la partecipazione dei lavoratori a questi momenti quindi il rischio che ci siano settori interi di questa società che non trovino più rappresentanza politica in qualche modo e questo e per certi versi è vero anche quando analizziamo questo fiorire di movimenti e si aggregano autonomamente su varie questioni e lo diciamo anche nel documento questo è positivo certo
è molto positivo perché dimostra che c'è una società civile una società viva che si organizzai se partecipa però anche in questo non c'è una critica
Alla politica o a certi modi di concepire la politica che fa fuori interi pezzi e valori è interesse di questa società su cui noi stessi dobbiamo riflette quindi io penso che tra il dilemma diciamo da un partito ideologico è un partito pragmatico ci sia lo spazio oggi per costruire l'esperienza di un partito politico che appunto nella fare politica costruisce una dimensione culturale della trasformazione e credo che in questa possibilità ci sia anche la garanzia di non smarrire le caratteristiche di massa del partito perché è una cosa non dobbiamo dimenticarci questo partito è stato di Wome e di donne che scelgono appunto di impegnarsi di militare pensando e costruendo un avvenire diverso per la società per se stessi e che risponda riusciamo a bisogni di liberazione di giustizia se vengono meno
E se non riusciamo a costruire una cultura politica che sia a questo livello credo che sarà difficile anche mantenere le caratteristiche di un partito di massa moderno che sia imporre corrispondenza con i bisogni della società
Finendo sui problemi di Roma io vorrei dire che non c'è dubbio che il partito a Roma
Dopo essere stato punto il protagonista della possibilità di avere appunto un Governo di sinistra nella capitale abbia poi sofferto in qualche modo in questi anni
Nel non trovare una sua identità è una sua dimensione rispetto a questa esperienza di governo credo che questo ce lo dobbiamo dire e alla crisi più generale che il partito ha attraversato in questi anni da Paul settantanove c'è stato anche una specificità nostra di un partito che a Roma si misurava per la prima volta con un'esperienza di governo io credo che oggi sia giusto parlare appunto di una svolta
E e sia giusto anche vedere alcuni rischi cioè la mia preoccupazione è che in alcuni settori del partito in qualche modo ci sia l'illusione
Di una sorta di dirigismo cioè che sono dall'alto solo dalle istituzioni o prevalentemente da lì è possibile diciamo in qualche modo governare o determinare un cambiamento delle nostre città mentre le cose sono molto più complesse e credo che la chiave diciamo tra per la prospettiva anche diciamo della giù dell'esperienza del governo delle sinistre a Roma ma anche per la possibilità da Roma di dare un contributo all'alternativa democratica sta proprio nel combinare
Una dialettica più proficua più ravvicinata tra esperienze di partecipazione di movimento e esperienza istituzionale credo che a volte noi dobbiamo invertire invece che dalle istituzione alla Società dobbiamo partire dalla Società e cercare di intervenire e di influire anche in istituzioni che hanno il segno progressista e di sinistra masse beh io sono convinta che un fatto noi non siamo vaccinati una volta per sempre da elementi di distacco e anche da errori e anche la possibilità di scollamento
La possibilità di costruire non solo un'alternativa democratica ma i presupposti per un processo al socialismo che si connota appunto come col massimo poco diremo grazie come massimo di espressione di liberazione umana sta da come affrontiamo questi nodi che non sono lontani ma sono la politica dei comunisti oggi nella capitale e la responsabilità che hanno nella contribuire a un processo di trasformazione del Paese
Compagni con l'intervento della compagnia napoletano abbiamo concluso il dibattito questi questa mattina e dobbiamo ora procedere alla elezione delle commissioni
Io leggerò i nomi che la presidenza propone per le commissioni di più lentamente possibile Perego e compagni fare attenzione e i portare pazienza
Che la lettura sarà un po'lunga
Cominciò con la lettura della proposta della presidenza per la commissione politica
Io pregherei compagni però di prendere posto
Perché se c'è confusione poiché rischiamo degli equivoci
Alla proposta della commissione politica
Il compagno Emanuele Macaluso il compagno Maurizio Ferrara
Il compagno Sandro Morelli il compagno Ugo mettere il compagno a Papa Francesco di Albano
Il compagno ariete Carlo di Ostia Lido
Il compagno Alberto Asor Rosa della sezione universitaria
Compagno Leonardo gioia di Appio latino
Compagno Goffredo Bettini vi porto fluviale
Gianni Borgna di Marino Paolo Bufalini delegato operaia Tiburtina Lucio buffa Quarticciolo Giancarlo Bozzetto Fiumicino catalani
Massimo Brutti sezione universitaria
Maurizio Bartolucci sezione Italia Ennio Calabria Pietralata Vittorio Calzetta Porta Maggiore Luigi Cancrini Albano
Paolo Carrazza Ponte Milvio Giulio cardinali Mario Giancarlo Alessandro Cardullo lì Eur
Edoardo Carra Macao Silvio Castellani Torre Maura Claudio Catania Trullo
Carlo Guelfi Campo Marzio Paolo Cioffi operaia Pomezia Lina Ciuffini Monte Porzio leda Colombini Montespaccato
Silverio Corbis ieri Porta Maggiore
Armando Cossutta San Saba Walter De Cesaris Quadraro Piero Della Seta Monte Mario Roberto degni Mazzini Onofrio Di Cola Palestrina Fabio Di ricco Tor Tre Teste
Grafico Antonio Eur Carla castello Appio Nuovo
Ferri Franco Ariccia
Lamberto Phillies io Aurelia
Dino fiori Yellowcard Pineto Franco funghi Tiburtina Gramsci implica Fulgenzi Grottaferrata Paolo Gelsomini Celio Gastone Gensini segni Sergio Gentili Ostia Antica
Aldo giunti Valmontone
No Antonio Giannini Valmontone alto giunti attacca Ovest Francesco gran none Monti Franco Greco Montesacro Luciano Gruppi Ciampino Togliatti Alberto Gusella
Ottaviano Gabriella Giannantonio universitaria Gabriella Lardini Ludovisi Paola Lazzarini Fiumicino Alesi Graziella Vizioli
Casetta Mattei Stefano Lorenzi San Paolo Mario lustri aeroportuale Maio Mammucari la Rustica Pietro Mancini della FIGC
Bianca Marco oggi Tor lupara Giovanni Mazza Nuovo Salario Manuela Mezzelani Torre Nova Maria Michetti accidia Sergio Micucci Prenestino Antonietta Missori N
Diciamo abdica Civitavecchia Porto Corrado Morgia Portuensi villini
Nicola Nanni trascrivere Pasqualina Napoletano Trastevere Giuliano Nadalini sette cammini Renato Nicolini Forte Aurelio Bravetta Franco Ottaviano atta del sud parola Vittorio
San Giorgio Anita Pasquali Torrevecchia Luca Pavolini campo ma
Pica retta Aldo Nemi picchetti Santino Ponte Milvio fa Tacconi Pietro Porta Medaglia Piperno Luciano Quarticciolo Antonio Refrigeri Affile
Giulia Rodano San Lorenzo Marisa Rodano Appio latino Piero Rossetti aeroportuali
Ranucci Cesare Portonaccio Marcello Sacchetti Monteverde Vecchio Piero Salvagnin Nomentano Marcos Appino Mazzini Vittorio Sartor Go Italia Giovanni Silvestri trionfale Celestino Spada Rai
Fausto transitano San Giovanni Pietro Tidei Allumiere Enzo Mazza Rini Tiberina Luciano tombini Pietralata Antonello Trombadori Fiano Enrico Trombetti Suma augusta Walter Tocci Colli Aniene
Augusto Vecchiarelli Manziana Walter Veltroni Cassia Franco Vichi Torre Spaccata desiderio Rampini salario
Giorgio Mele cave Massimo Marzullo fatti Claudia Siena Cinecittà
Anna Tosti Velletri aver Angelo Laurentino trentotto Leonardo Igli embolo
Osteria Nuova Mario Roccella Ostiense Daniela romani Ponzano Pallotta Donna Olimpia Giovanni vigilante colli Aniene
Questa è l'elenco della commissione politica
Vi do ora lettura della proposta della presidenza per la commissione elettorale
Compagno Manuele Macaluso il compagno Maurizio Ferrara e compagno Sandro Morelli non perché abbiano il dono dell'ubiquità ma perché potranno un poco alternarsi delle commissioni
Marisa allocati Primavalle Gino arresta di Montespaccato Sandro Balducci fatti me Angelo Valles ieri operaia Tiburtina Maurizio Barletta centro Ivo Belardinelli Capannelle Raimondo beh sono osti Azzorre
Giovanni Bettino a Magliana Pino Buongiorno villa Gordiani Giancarlo Bre Azzano Prima Porta Luigi Brusati Nomentana Leo granulo San Lorenzo Enzo Casellato attacca nord Umberto Cerri Cinecittà Franco Cervi Colleferro Luciano Chiodini Belloni è stato al centro Anna Maria CIAI Grottaferrata Angelo da in otto Cinecittà Omero splendori piano Armanda De Angelis operaia Prenestina Piero De Angelis Civitavecchia Togliatti Gino De Negri cavalleggeri Antonio Di Carlo Pomezia
Anton nello Falomi nuova Magliana Laura Forti nuova Gordiani Angelo fredda Velletri l'Autizi Giorgio Fusco ferrovie stato centro Armando Iannilli Moranino
A Aquilone
Cassia
Scusate ma qualche cosa è poco chiara Roberto Maffioletti Grottaferrata Maglio Glauco Garbatella Anna Maria Mallardo Enti locali Emilio Mancini Civitavecchia D'Onofrio Angiolo Marroni Genazzano
Michele Meta avrà anche l'UDC
Ulderico Michetti Genazzano Esterino Montino aeroportuali Teodoro morte Fidene e insorti Tufello Fernando Paola ci Pirelli Tivoli Silvia Paparo Monteverde Vecchio Maria Grazia Passuello nuovo Magliana Roberto piccoli Laurentino trentotto Massimo Pompili finocchio
Antonio posa rally Torrevecchia Franca Prisco Ostia Lido Enzo Proietti Garbatella Serafino Quaresima Appio Nuovo Mario quattro oggi Tivoli compagno Pignatelli dire bibbia Sandro fila Bocci Monterotondo Scalo che offre loro uffa San Lorenzo Maurizio Sandri viene ne Ada Scalchi Tor San Lorenzo Rossella Scardino indoor per la Monica
Aldo settimi Genzano Belardi Francesco Speranza Ostiense Ornello store Tiny Esquilino Giovanni Tallone Centocelle a pezzi Ezio tramonto oggi Marino Mario Tronti Ostia Henze Daniela Valentini Mazzini lauro Valentini Casal Bernocchi Romano vitale Ostia Nuova Olibrio Mancini Portuense Luigi Panatta vi mancava sezione
Do ancora lettura della proposta della presidenza per la commissione verifica dei poteri e poi apriamo cioè del caso la discussione
Tina bastano alessandrina
Mario quattro Gentiloni Romeo D'Alessio D'Annunzio Mario di Bianca Campo limpido Antonio Di Bisceglie a Casal Bernocchi Sergio Sacco Fiumicino Alesi
Raffaele scaffe Enea Alberto sergenti attacca esterno Michele Serpico Ferrovie dello Stato queste sono le proposte della presidenza
Diciamo no compagni che desiderano fare
Proposte
Io venni compagni di avvicinarsi al microfono no non non parla verrà laggiù e di presentarsi cioè a dire il proprio nome la sezione di cui sono delegati molta brevemente prego signori non ha fornito
Marco Demarco della sezione Philip
Poiché compagno giuro cardinale
Non o seguire i lavori della commissione politica
Per motivi familiari
Chiedo la sua sostituzione col compagno Stefano Ciccarelli legato a Montesacro
In quanto potevo tutor compagno servono ci Ravelli
Potrebbe dare un apporto importante sui problemi della pubblica amministrazione non solo come
Sì
No io Brennero Pagni andare rapidamente ai non romani in maniera molto succinta credo che sia sfuggita alla forse alla presidenza l'elenco che è stato presentato la proposta del compagno Tonino Lo Valvo che mi pare fosse presente nelle proposte una commissione politica Ugo qualora non fosse presente io lo propongo alla a questa Commissione
Grazie
Gruppi di Ciampino mi sembra che le commissioni siano troppo numerose è vero che debbono essere rappresentati ma a furia di rappresentare non si rappresenta più nulla e non si riesce a lavorare io proporrei alla presidenza di rivedere rendendo e di dimezzare la commissione politica e i ridurre seriamente quello elettorale
Compagni io penso che in qualche modo scusa di Dave presentare si sono nei giardini della sezione Trevi-Campo Marzio dell'ozono cento
Io penso che bisogna in qualche modo era presente
Uno stato di malessere del di perplessità delle sezioni riguardo la meccanica congressuale il metodo congressuale
E quindi mi sembra corretto il che chiedere che la commissione politica sulla quale nel merito non avevo intenzione se non quello di appoggio alla osservazione del compagno di gruppi esprima però una valutazione ed esprima proposte sulle situazioni di organizzazione dei congressi
Che cosa non storicamente a turbare sposano questo però non c'entra qui stiamo riscrivendo la composizione sì e appunto allora cosa non va per le nostre sezioni su che cosa c'è malessere il dibattito prima di tutto sulle designazioni incrociate dei delegati di notabili
Noi su nove delegati dei sezione abbiamo avuto tre delegati raccomandati in quanto notabili e non facendo un iscritti alla nostra sezione
Questo ci ha posto dei problemi gravissimi cioè problemi gravissimi delle giornate delle nottate di discussioni malessere e fastidio dei compagni
La designazione nelle Commissioni e fatta sulla dalla presidenza ovviamente
Di queste di questo congresso
Su richiesta della segreteria della federazione alle segreterie Rizzon
Le infezioni restano assolutamente al di fuori di questo procedure
Ugualmente
Ho congresso a dei grossissimi problemi di organizzazione nessuno lo ignora sono perplessità che destano ma adesso io voglio dire e la necessità di trovare degli esiti perché si ripetono ad ogni congresso del partito
La designazione degli oratori
Porta con la stessa procedura
Ora compagni siamo chiari su un punto fondamentale
Finché il nostro dibattito interno il dibattito sulla linea del partito era un dibattito
Basato sulla dialettica cioè sulla ricerca
Di una sintesi nelle posizioni diverse e anche qui c'è contrapposte questo metodo andava bene ora in qualche modo il partito ci chiede di contare ci
Che è cosa diversa perché se ci si conta
Di fronte al contare anzi non c'è più il compagno più bravo più esperto più necessario per trovare la sintesi nel contarci ognuno vale per uno che siamo tutti uguali
Sono altri compagni e Chiaravalle
Cesso nomi a potrà all'Ostiense
Dico a proposito di disagio panni tre sezioni dell'Acotral nessun nessun delegato sulla Commissione
Allora rapidamente non voglio togliere propongo il compagno Mario D'Andrea segretario dalla sezionato tra Appio-Tuscolano alla sezione politica alla commissione politica
Ed il sottoscritto c'è Esselunga alla commissione elettorale
Vi sono altri
Io sono il compagno vita dell'Enea Casaccia un centro di ricerca
Osservato che nella proposta per la commissione politica manca una una voglio dire una realtà molto presente nella nostra città che quella dei centri di ricerca
Pubblici e privati propongo che la commissione politica sia integrata dalla dal compagno Marcello beneventano che tra l'altro è anche responsabile per i problemi della ricerca scientifica
Per il Comitato regionale in questo modo a mio parere verrebbe a superarsi un un problema di presenza di questo tipo di tematiche all'interno del lavoro del nostro congresso l'altro aspetto e quello che il compagno scaffe sempre della mia sezione
In realtà non è presente per motivi personali e quindi non può far parte della Commissione bisogna il compagno scaffe proposto per la commissione verifica poteri viene sostituito dal sottoscritto in questo congresso e quindi non può far parte di questa Commissione quindi andrebbe integrato con un'altra proposta io non mi autocandidato per la presenza in questa Commissione
Perché non ritengo opportuno essere presente in quel tipo di commissione
Sì il teste di Trionfale io sarò brevissimo propongo compagna Giovanni greca per la commissione elettorale spagnolo
Va bene e compagni se non vi sono altri che chiedono la parola
Io vorrei venuto rispondere tu la vuoi allora prego però
Balducci relegato dalla sezione della Unità sanitaria locale Roma sedici
Ritengo anch'io che le commissioni siano piuttosto pletoriche
Non sapendo bene come vanno le cose finirà sempre che il lavoro lo dovranno svolge pochi compagni sarebbe però più opportuno che la presidenza indicarsi almeno i criteri che hanno ispirato l'indicazione di una scelta complessivamente soprattutto per quanto riguarda la condizione politica e quelle elettorali
Grazie
Va bene i compagni circa i criteri e il numero
Ma per quel che riguarda i criteri si è atteso a cercare di tenere conto nei limiti del possibile e questo è già un criterio che entra in contraddizione con numero
Del fatto che il partito a Roma è una realtà estremamente complessa
Nel senso che ci sono le sezioni
Ci sono le competenze
Quindi per esempio ci sono alcune eccezioni penso la sezione universitaria più d'un rappresentante ma lì si tratta di contributi che riguardano specifiche competenze
Così
è stato sollevato da un compagno poco fa c'è il problema della rappresentanza dei centri di ricerca
Cioè sia cercato nei limiti del possibile di tenere conto dell'articolazione della varietà delle presenze che ci sono in questo congresso corrispondono alla grande ricchezza e varietà di situazioni del partito a Roma naturalmente come sempre anche nella riunione della presidenza si è partiti con l'idea di fare una commissione ristretta
Dopo avere tutti solennemente dichiarato che si volevano fare commissioni ristrette tutti quelli che hanno parlato hanno fatto delle proposte aggiuntive dice dicendo che non c'era no appunto compagni i quali avrebbero dato un contributo essenziale
Debbo però fare osservare forse qualche compagno suo ricorderà che queste commissioni sono comunque più ristrette di quelle che abbiamo avuto in precedenti occasioni cioè un incerto contenimento è stato realizzato
Vorrei anche aggiungere che per quel che riguarda la commissione politica ritengo che la commissione politica abbia bisogno di un certo numero di compagni perché avrà da compiere un grosso lavoro nel senso che deve esaminare un
Ampio pacco
Quindi lavoro per sbrigare un po'il lavoro perché altrimenti in tempi così ristretti la commissione politica si riunirà fuori dell'orario dei lavori dopo del Congresso quindi praticamente di notte è evidente che se non è un po'numerose non ci si può dividere un po'lavoro non ci sarai in grado di fare ciò che è necessario e ciò che è stato stabilito ieri nell'ordine del dei lavori cioè una valutazione di tutti gli emendamenti l'elaborazione di una risoluzione e così via per quel che riguarda le proposte specifiche
E cioè la proposta di sostituzione di cardinali con Cicarelli
L'inclusione del compagno romano ma può darsi che sia un errore di lettura perché sembrava anche a me che ci fosse
La questione dei quesiti posti dal compagno accessi donne il problema questione di beneventana letti greca credo che queste proposte possano essere accolte nei termini in cui sono state proposte dai compagni
Allora se non vi sono altre osservazioni potremmo passare al voto compagni
Con l'intesa che le commissioni sono integrate con le proposte che sono state fatte dai compagni che hanno preso la parola
Allora
Passiamo al voto
Cominciamo con la proposta
Della commissione verifica poteri che sarà di otto invece che di nove dato del compagno scaffe è assente non partecipa non è può essere presente al congresso
Quindi pongo ai voti la proposta della commissione verifica di potere i favorevoli sono pregati di alzare la delega
Grazie e contrari
Mi sono contrari
Astenuti nessuno pongo ai voti la proposta della commissione politica con le integrazioni favorevoli sono pregati di alzare la delega
Grazie compagni vi sono contrari
I contatti
Due tre quattro
Cinque sei
Spero di aver visto bene i compagni perché con la luce negli occhi si vede male allora sei contrari nessuno astenuti
Non sei sette e otto io
Otto astenuti allora la proposta è approvata con sei voti contrari e otto astenuti
Pongo ai voti la proposta della commissione elettorale
Poi comunicherò quando si riuniscono
I favorevoli sono pregati di alzare la mano la delega
Grazie
Vi sono contrari
Pari sei sei contrari grazie astenuti no sette contrari gli astenuti
Sei sei astenuti
Allora è approvata con sette contrari e sei astenuti la commissione elettorale è convocata alle ore quindici presso la sezione Garbatella
La commissione politica è convocata dopo la seduta pomeridiana presso la Stazione Ostiense
I lavori del congresso riprendono alle ore sedici la seduta è tolta o per gli emendamenti e c'è tempo fino al termine della seduta pomeridiana
Dando la parola al compagno Michele Pan gas però delegato della sezione poligrafico
Vuole parlare sì benissimo
Bene i compagni tranne cominciare questa seconda parte della giornata
I comunisti del Poligrafico dello stato
Condividono l'impostazione che la novità contenute nel documento preparatorio al sedicesimo congresso nazionale
Si nota in esso una maturazione del PIL partito sulle questioni internazionali sui rapporti con i Paesi dell'Est e sulla pace
Si intravvede un nuovo modo di fare politica sub superando i più ismi e settarismo
E sensibile quindi ai nuovi soggetti sociali ai movimenti giovanili e femminili
I comunisti del Poligrafico condividono anche il bivio bisogno dell'intero partito di avviare il processo di Alternativa democratica al potere democristiano
Ma perché questo disegno possa realizzarsi deve coinvolgere naturalmente ogni aspetto della nostra società dagli apparati produttivi a quelli dell'informazione della cultura ai servizi la nostra azienda
L'Istituto poligrafico dello Stato non è solo una rilevante realtà produttiva e occupazionale nella nella città di Roma circa quattro mila di dipendenti a Roma e circa sette mila sul territorio nazionale
Ma una da un'azienda che produce servizi di importanza vitale per la vita della della nazione
Si producono dei passaporti a ai francobolli dai modelli per il versamento delle tasse ai biglietti della lotteria alle schede elettorali
Le leggi entrano in vigore solo dopo che il Poligrafico le avrà pubblicate sulla gazzetta ufficiale
Riteniamo fondamentale per un partito che si pone l'obiettivo di governare l'Italia la profonda conoscenza di come questi servizi vengono prodotti e di quali logiche quali logica ispirano all'attuale inefficiente conduzione della dell'azienda al fine di ricercare le soluzioni più adeguare nell'interesse della collettività
Reputiamo fondamentali per il nostro partito una cultura di governo su cui peraltro si chiede il consenso alla gente
Ma anche nel nostro caso e altri ancora non viene ancora accusa acquisita
E per questa ragione che non si dispiegano le notevoli energie presenti nella fabbrica una fabbrica vera e rappresentate non solo da un congruo numero di militanti comunisti ma da una vasta area di simpatizzanti operai o impiegati e quadri intermedi
E l'assenza di una cultura di di governo è la causa principale per cui da tanti anni mancano i i contributi della federazione romana e della direzione del del partito per la elaborazione di una proposta di gestione aziendale che sconfitti a finalmente l'assistenzialismo la burocrazia Lalla con la corruzione
Tutte caratteristiche su cui con cui la la DC governa anche questo settore con risultati decisamente fallimentari
Si pensi che l'attuale fatturato del Poligrafico viene prodotto con costi altissimi per la collettività il costo della produzione incide per il settanta per cento sull'intero fatturato questa situazione ne compromette l'acquisizione di nuove commesse proprio in questi giorni infatti sono state perdute importanti commesse di Paesi esteri a favore della Germania federale
Tuttavia anche al Poligrafico si manifestano pur deboli orientamenti industriali moderni inserimento di armi alcune innovazioni tecnologiche nella produzione di carta ed in certi settori grafici sono il segno di questi conati manageriali
In tale senso probabilmente vanno letti gli ingenti investimenti che l'azienda ha fatto nel settore cartario che hanno incentivato una produzione di carta certamente elevatissima rispetto al reale fabbisogno del Poligrafico quindi alle commesse dello Stato
In una situazione di crisi profonda del settore ci ritroviamo così una un'azienda sta dello stato che investe cospicue risorse per produrre enormi quantitativi di carta
Di cui non riusciamo a conoscere la destinazione o meglio siamo noi i lavoratori hanno un conoscerla certo certamente è nota lo staff dirigenziale
Tenendo conto di tutto ciò all'ora chiediamo quale deve essere il ruolo del Poligrafico nel panorama della produzione nazionale di carta
Quale il ruolo del Poligrafico nella produzione di cellulosa
Posso poniamo queste riflessioni al futuro gruppo dirigente affinché si intraprendano
Chiare iniziative sia per una migliore conoscenza di questa importante realtà romane nazionale sia per dare il dovuto peso alle notevoli energie presenti in fabbrica disponibili al cambiamento
Che lottano per una migliore utilizzo del denaro pubblico una maggiore efficienza dei servizi affidati all'azienda dalla sua legge istitutiva
Ma non vogliamo imporre al nostro intervento un taglio prettamente aziendale sentiamo anche la necessità di dover affrontare i problemi legati all'informazione
Sia per per analogia considerando l'incidenza del costo della carta abbondantemente importata nell'informazione stampata sia per la preziosa esperienza che ci fornisce il nostro giornale di fabbrica
è indispensabile a nostro avviso che la classe operaia renda prima Brenda patrimonio collettivo una rigorosa analisi anche dei processi di ristrutturazione tecnologica e organizzativa degli apparati informativi della società capitalistica
Il capitale risponde la profonda crisi economica
Estendendo quanto più possibile i consumi e a tale scopo utilizza la grande capacità di orientamento dei sistemi di informazione e collegano strettamente consumo di notizie cultura a quello delle merci
Sono considerati una ingente risorsa
Lo dimostrano per esempio ricchi investimenti utili alloro rinnovamento tecnologico con l'intento di ricavarne altrettanto ricchi profitti gli apparati informativi producono quel senso comune che spiana la strada all'incremento dei consumi e mirano pure ad assorbire i conflitti sociali che divengono sempre più frequenti e as prima in quelle nazioni come la nostra
In cui le classi dominanti stanno perdendo le l'egemonia
Si pongono così per nuovi le questioni della manipolazione delle coscienze del controllo delle nuove e sofisticate tecnologie attraverso cui si organizzano i circuiti dell'informazione
Si avviano
Sul terreno della separatezza un terreno assai pericoloso per la nostra dei democrazia da un lato abbiamo cioè la produzione del flusso di informazione e cultura standardizzato e fruibile dalle masse
E dall'altra una informazione accessibile solo agli addetti alla stanza dei bottoni
Già una prima parte di questo disegno a noi sembra realizzato ci riferiamo alle norme produzione
è che parte dall'America e dalla Giappone del cosiddetto immaginario i film telefilm servizi pseudo culturali informazioni politiche che sono più spettacolo che risposte concrete
Ai bisogni della società contemporanea cartoni animati sottilmente violenti
Sono prodotti lontani dalla nostra realtà e dalla realtà in genere dalla realtà asso sociale
E addirittura influenzano la dinamica del reale tendono a smorzare i conflitti sociali e a proporre valori di vita e pratiche capaci di assorbire bisogni conflitti e e contraddizioni
Il tentativo di offuscare la ragione completato poi dall'informazioni prodotte opportunamente guidate dalle fonti multinazionali dell'anno della notizia crediamo tuttavia che le spregiudicate lottizzazioni e censure
Le vistose manipolazioni delle coscienze ancora non abbiano soffocato nelle masse il bisogno di una informazione completa e pluralista
Questi segni li cogliamo grazie al nostro giornale aziendale pagine di di fabbrica alla base di questa iniziativa c'è l'intenzione di documentare le vicende davo dei lavoratori grave la fabbrica di raccontare la loro storia passata e presente per scrutare nel futuro attraverso il i fatti
è una informazioni di base che raccoglie gli eventi dai diretti protagonisti i lavoratori
Tale progetto oggetto sta raccogliendo notevoli consensi ed ha spinto un buon numero di operai impiegati e quadri intermedi democratici ad aderire all'iniziativa coinvolgendoli nella partecipazione ai processi di trasformazione sociale
Ma bisogna fare di più è necessario saldare questa esperienza di base con la grande informazione nazionale e su questo obiettivo sollecitiamo la federazione romana e la direzione del partito a intraprendere le opportune inizi inizi a dire
Si tratta di non ricadere nelle regole del sessantotto quando le voci del dissenso di alcuni operatori dell'informazione furono ignorate
La nostra informazione di base la nostra realtà le attività dei consigli di fabbrica che sinora per nessun giornale rappresentano una valida fonte di notizie devono divenire invece gli elementi su cui si svilupperanno opinioni e discussioni
L'unità in questo senso può svolgere un grande ruolo non dobbiamo nemmeno permettere dell'imperialismo culturale cancelli la nostra identità dobbiamo lottare affinché gli operatori dell'informazione abbiano la possibilità di documentare assieme ai protagonisti dei processi sociali gli eventi su questi ragionare e attraverso questi scrivere la nostra storia
Per concludere ci auguriamo che le nuove strutture della federazione romana siano sensibili alle istanze ai messaggi che provengono dalle fabbriche della città per organizzarle opportunamente
Non in termini burocratici incerto ma elaborando insieme ai lavoratori e all'Amministrazione democratica di Roma una precisa strategia di rinnovamento per il settore produttivo romano
Siamo convinti che assieme alla cultura di governo debbano insediarsi nella coscienza collettiva i valori della cultura della trasformazione gli strumenti necessari per concretizzare il progetto dell'alternativa democratica per il rinnovamento della nostra vita e della società
La parola ora al compagno modesto Colaiacovo della commissione federale di controllo segretario provinciale dell'Associazione provinciale rivenditori esercenti
Compagni e compagne il congresso è chiamata ad esprimersi sul documento preparatorio del Comitato centrale
Che dovrà anche esprimersi sui problemi di Roma
Presenti nella relazione introduttiva del compagno Sandro Morelli alla quale relazione è presente il mio assenso sul piano generale perché su alcune questioni non mi trovano d'accordo
Il mio intervento si limiterà ad alcune questioni politiche generali e di Roma
L'alternativa democratica le alleanze i soci sociali una città come Roma per costruire l'alternativa democratica
Personalmente ritengo che il capitolo primo del documento riguardante i caratteri delle forze politiche di sinistra chiamate alla realizzazione dell'alternativa democratica
Sia oggi tale richiamo nel documento ormai datato
Dall'approvazione del documento da parte del Comitato centrale
Abbiamo vissuto nuovi e rilevanti fatti politici il ritorno della democrazia cristiana alla presidenza del governo l'accordo sul costo del lavoro
Tali fatti richiedono una nostra riflessione sull'apporto di forze politiche di sinistra
Che non solo hanno risposto negativamente sino ad oggi alla nostra proposta politica ma hanno di fatto rafforzato un rapporto di privilegio con la Democrazia Cristiana
Rapporto che sicuramente durerà ancora per alcuni anni sul piano nazionale
Pertanto occorre un approfondimento di ricerca sulle alleanze politiche sociali ponendoci l'obiettivo di costruire un nostro è autonomo Progetto di governo del paese in alternativa alla progettualità di governo della Democrazia Cristiana
Il nostro progetto di governo della società italiana non può prescindere prima di tutto è innanzitutto dalla grave crisi economica del paese
Cioè entrare nel merito dei problemi avanzare proposte di soluzione di che debbono sempre partire dalla reale realtà socio economica dell'Italia
Di quali sono le sue risorse i suoi vincoli internazionali della sua economia di mercato
Cioè di costruire una risposta in questo Paese e non un altro Paese
Dove è necessario far convivere l'iniziativa pubblica e privata facendo avanzare i lavoratori e le masse popolari attraverso risposte sociali più avanzata dell'oggi e una ulteriore ripartizione della ricchezza
E intervenire o una nostra autonoma proposta di politica estera a mutamenti degli attuali equilibri politici mila età militare internazionale
Quali schieramenti politici e sociali perseguire lavorare per realizzare solo schieramenti politici di sinistra
Nella realtà politica di oggi è un limite
Per le ancora enormi contraddizioni e interessi diversi presenti nella sinistra italiana concorrenziali oggi al sistema di potere della DC vedi il caso ENI recente
Occorre invece ricercare anche e approfondire una politica di alleanze sociali e con il movimento cattolico il quale coagula forze di ispirazione popolare
Tali movimenti sociali e cattolici sicuramente possono essere interessati quanto il Partito Comunista al reale cambiamento politico morale e sociale del Paese
Alla condizione che ci caliamo nella realtà e negli interessi particolari e generali di tali movimenti avendo sempre chiaro il riferimento del privilegio dell'attenzione
Per la classe operaia che rimane deve rimanere il punto di riferimento per ampliare le alleanze sociali
Quale politica di alleanze sociali a Roma
Un'alternativa di governo alla Democrazia Cristiana
Non può costruirsi solo e soltanto sulle grandi questioni internazionali e nazionali
Occorre costruire allegando le questioni nazionali ai problemi delle realtà geografiche regionali e provinciali allora quale politica e quali alleanze di una città scomposizione economicamente come Roma
Il tessuto socio economico produttivo di Roma è fortemente sbilanciata bilanciato verso il settore terziario Pubblico impiego certi artificieri artigianali commerciali professionisti e nuovi ceti emergenti
Il rapporto delle forze produttive è il seguente agricoltura otto per cento industria ventitré per cento terzi Ario sessantanove per cento
Di fronte a tale realtà economica e produttiva
Occorre fare le scelte della nostra iniziativa politica delle alleanze sociali da costruire anche aggiungo per riconfermare e rafforzare il nostro peso elettorale per il governo di Roma
Se queste sono a Roma le forze sociali in campo
Occorre sempre di più oggi rispetto a ieri darci una politica di governo che governi problemi del terziario tanto come struttura di partito e della giunta di sinistra
Dove i ritardi sono sensibili in particolare per il settore del commercio per la mia esperienza quotidiana nel movimento mi fa essere preoccupato
Si tratta di dover governare cento mila impresa piccole medie grandi per quattro anni abbiamo criticato la Democrazia Cristiana
Di una sua incapacità nella politica programmatoria sul commercio affermando che intendeva difendere
Posizioni corporative settoriali
Siamo al governo di Roma da sette anni mi domando
Cosa abbiamo fatto di diverso dalla Democrazia cristiana per la rete distributiva
Sicuramente poco rispetta di interventi in altri settori sociali molto importanti e rilevanti e aggiustamento kora apprezzare e rilevare sottolineare nel movimento viene il dubbio
Che ogni assessorato governi il suo settore socio economico
Partendo da valutazioni politiche proprie ed interessi specifici di partito e non come momento unitario di governo della giunta almeno per il commercio queste la mia personale opinione
Personalmente ritengo che occorre recuperare rapidamente i ritardi sulla politica di intervento sul commercio a Roma
Segni positivi in questi ultimi mesi sia Berto hanno in particolare per il settore del commercio ambulante ancora poco rispetta la gravità dei problemi che viviamo
Nuove zone di insediamento urbanistico sono sprovviste di strutture commerciali
A posto fisso e ambulante quattro mila esercizi abusivi sprovvisti di licenza non per colpa loro ma per l'assenza del piano di sviluppo e adeguamento commerciali
E con una posizione della giunta alquanto difficile
Autorizzando e legali Zambon abusivismo vedi la delibera del ventisei febbraio ottantadue Quetzal riaprendo polemiche posizioni politiche diverse in giunta e del consiglio comunale in questi giorni
Il problema oggi
E ancora più seria drammatico pone il recente decreto Marcora
Che impone per legge il blocco delle Riley del rilascio delle licenze per i comuni con popolazione superiore ai quattrocento mila abitanti in assenza del piano previsto dalla legge quattrocentoventisei siamo stati e siamo i fautori
Di una politica di programmazione
La legislazione ci dà la possibilità di programmare una politica urbanistica commerciale
Che non solo dà una risposta ad un servizio di distribuzione delle merci in tutti i quartieri e borgate della città
Ma altresì influisce nel modificare rendite parassitarie conservatrici e salvaguardando gli interessi delle varie forme della distribuzione e in particolare dei consumatori ed anche a una risposta al problema dell'abusivismo e dell'occupazione
A Roma si dice meglio tardi che mai i giornali in questi giorni hanno riportato Golin salto che la Giunta comunale finalmente ha nominato la commissione dei tecnici per il piano commerciale
Si tratta finalmente do un atto politico qualificante della giunta di sinistra sui problemi del commercio in quanto anche tale politica deve essere inquadrata nel nostro progetto politico del rinnovamento di Roma
Vorrei concludere compagni o un'annotazione
Quando dicevo non ero d'accordo su tutto sulle questioni poste dal compagno Morelli
Vorrei concludere un'annotazione su come è stato posto nella relazione il problema politico della nostra esperienza nel governo di solidarietà nazionale non si possono grazie
Sei clienti
L'alleanza tra la classe operaia i ceti medi vedico magia stabilità che simbiosi
Vorrei concludere che un'annotazione su come è stato posto nella relazione il problema politico nella nostra esperienza delle nel governo di solidarietà nazionale
Non si possono cogliere solo le ombre e limiti
Se ci occorrono per giustificare carenze organizzative calo di iscritti e limiti nel movimento e nella iniziativa tali modi solo in parte sono reali
Il giudizio va dato compiutamente
Il compagno Enrico Berlinguer parlando alla conferenza operaia di Torino afferma ok non era intenzione sua e del partito riproporre quella esperienza
Ma occorreva però approfondire io un'analisi la complessità di tale esperienza all'interno della quale Berlinguer dice Eva
Vi sono non solo ombre ma anche luci
Silenzi riferiva io concordo al nostro ruolo di aver dato una qualche risposta alla drammatica situazione economica e politica di quel periodo per quanto riguarda il terrorismo e alcune questioni di carattere economico
Personalmente ritengo che tale esperienza è stata è stata necessario fare anche perché ci ha permesso di verificare che con la Democrazia Cristiana non si può governare
Ponendoci oggi l'obiettivo di un'alternativa di governo non con la Democrazia Cristiana ma contro il sistema di potere della Democrazia Cristiana
La parola al Luigi Pallotta delegato dalla sezione Donna Olimpia
Segretario provinciale del Sunia
Ma compagne e compagni
Porto il saluto e la federazione romana del Sunia ai lavori
Di questo congresso ma allo stesso tempo
Voglio portare il contributo a questo dibattito
Della componente comunista che opera all'interno del Sunia perché pensiamo che il lavoro che stiamo compiendo in questi giorni e che abbiamo compiuto nei mesi passati a Roma
Si inserisce all'interno
Della strategia che il partito si dà per una linea di Alternativa democratica
La situazione che noi ogni giorno affrontiamo è estremamente drammatica
Migliaia di sfratti
Le finite locazioni che ormai stanno diventando una cosa generale per la nostra città interi quartieri che rischiano di essere espulsi gli abitanti basta pensare a Casal Bertone Appio latino
Laddove poi
Si sta pensando al progetto di di razionalità quindi proprio lì la speculazione è già partita e all'opera e interi complessi
Corrono il rischio di vedere prima del tempo gli inquilini cacciati via
Inoltre c'è il dramma dei delle migliaia di alloggi sfitti a Roma non sto qui a ricordare i dati dell'ultimo censimento voglio soltanto comunque ribadire che per Roma Capitale
è grosso lo scandalo di vedere migliaia gli alloggi sfitti di avere centinaia di alloggi all'interno del centro storico
In completo abbandono in degrado
E allora anche su questi problemi compagni
è necessario che come comunisti
Iniziamo un lavoro più forte e più ampio
Dobbiamo dircelo anche in questo congresso
Che l'azione che il partito porta avanti sul tema della casa è un'azione molte volte inadeguata
Non ha un carattere continuativo
Non c'è un impegno sui problemi dell'emergenza e sul rilancio del mercato dell'affitto così come sarebbe necessario a partire dalle zone dalle sezioni dalla Federazione a tutto il corpo del partito
Si sottovaluta lo scontro in atto
Dall'altra parte invece il nemico si organizza
Costruisce un piano contro il formatore
E lo vediamo con le proposte che in questi mesi sono avanzate
La proposta per il nuovo regime dei suoli le modifiche alla legge dell'epoca non è De Nicola si vuol far passare che significherebbero un grave colpo per il movimento democratico riformatore per gli inquilini
Quindi mentre il nemico si organizza e prepara un'offensiva
Dall'altra parte le forze che negli anni passati conquistarono una serie di leggi di riforme dall'otto sei cinque alla quattro cinque sette alla centosessantasette per citare alcuni numeri di leggi che sono cardine del progetto di riforma all'interno del settore
Queste forze politiche culturali
Che hanno costruito quel progetto all'interno della sinistra e che hanno lottato per imporla
Si sono dissolte
Dove quel movimento che in quegli anni scese in piazza unificando la battaglia degli Emilia la battaglia dei lavoratori in senso più complessivo alla battaglia degli inquilini per imporre quelle leggi fino arrivare alla modi all'equo canone
è un movimento che si è sfaldato e che non ha lavorato per imporre poi giustamente la gestione di queste leggi che avevamo conquistato con la lotta
E allora compagni
Bisogna che noi una riflessione seria la facciamo anche all'interno di questo congresso e bisogna che ci diciamo con chiarezza che su questi temi il partito troppo spesso dai lega ai agli specialisti quindi de Dinoi
Troppo spesso all'interno dei congressi all'interno delle manifestazioni il problema casa e solamente citato così come avvenuto anche qui
Esiste il problema della casa lo rimandiamo alla lettura dell'era la della relazione integrale e io dico che questa è una sottovalutazione grave che ci deve far riflettere e che ci deve dare la forza da questo congresso stesso di invertire una tendenza e di impegnare di più il partito su questi temi
Da parte nostra come comunisti del Sunia
Riteniamo che un grosso lavoro vada fatto per ricomporre un forte movimento di base che sconfigge tentativi del governo Fanfani di attuare una controriforma nel regime dei canoni e che allo stesso tempo ricostituisca un forte movimento di base
E su questo ci stiamo lavorando
Come saprete nelle scorse settimane abbiamo effettuato a Roma
Delle occupazioni simboliche di alloggi sfitti proprio per denunciare alla città questo scandalo
E dobbiamo dire che sono state un grosso successo nei confronti della gente del popolo che passava e che si fermava e commentava positivamente questa nostra iniziativa
Inoltre questa iniziativa questo slancio ci ha permesso di aggregare nuove forze intorno alle piattaforme di lotta per la casa di riaggregare nuove forze
Che vanno dai comitati di quartiere al centro alla comitato per la difesa della residenza al centro storico al movimento delle donne che per la prima volta la scorsa settimana ha iniziato a imbastire riunioni con il Sunia con i sindacati degli inquilini per arrivare a piattaforme in comune per Alitalia manifestazioni all'interno della città per rivendicare il diritto alla casa
E allora secondo noi compagni
Sono questi i termini sui quali si deve lavorare per costruire l'alternativa democratica un'alternativa democratica che parta dal basso dai movimenti reali che sono i veri nella città e che poi porti dietro di sé dietro questo tipo di voi venti anche le forze politiche
Degli schieramenti di sinistra e su questo un brano inciso al nostro interno compagni
C'è la massima unità su queste piattaforme con i compagni socialisti
Si lotta insieme fiancata bianco e io dico che è proprio da questo patrimonio comune da questo patrimonio che abbiamo all'interno del sindacato di unità con i compagni socialisti che noi dobbiamo anche pensare alle forme di Alternativa democratica che alla forma di Alternativa democratica e dobbiamo costruire e che deve vedere secondo nuovi per forza di cose la partecipazione dei compagni socialisti alla costruzione di questo progetto
E proprio partendo da questi presupposti vendita partendo da questa nostra unità interna e da questo rapporto con le altre forze di base che esistono all'interno della città che abbiamo che stiamo cercando di ricreare questo tessuto democratico
è un primo appuntamento di lotta lo vogliamo lanciare dalla tribuna di questo congresso e sarà per mercoledì ventitré quando a Roma daranno i sindaci delle città per richiedere l'incontro con i ministri Nicolazzi e Darida
Sulla risoluzione dei problemi dell'emergenza abitativa ebbene quel giorno compagni
Anche gli inquilini sindacati degli inquilini comitati di quartiere il movimento delle donne che hanno aderito a questa piattaforma saranno in piazza danno a piazza del Campidoglio per dare forza questi sindaci che si battono contro il progetto restauratore
Del governo Fanfani e per chiedere misure
Che riescano a dare risposta all'emergenza saranno lì in piazza per dare il segnale che in questa nostra città cioè la possibilità per ricostruire un forte movimento di lotta per la casa a Roma
E questo questo appuntamento non deve fallire vedere impegnati in prima fila anche ai comunisti romani a fianco dei sindacati degli inquilini a fianco della gente che lotta per il diritto alla casa
La parola al compagno Walter Veltroni giudica responsabile nazionale della stampa e propaganda e delegato di San Saba
Di Cassio scoop
La questione morale la Rigel la rigenerazione accerto l'alternativa democratica sono proposte di apertura
Ma il pericolo invece e che si vada rifiuto dalla politica rifiuto del rapporto con gli altri che si vada qualcosa che non ha niente a che vedere con l'alternativa democratica
Un anno e mezzo fa queste parole furono pubblicate su Rinascita in un articolo del compagno Paolo Bufalini
Che raccontava del Comitato centrale del sette ottobre del mille novecentottantuno
Questa parola erano state pronunciate nel suo ultimo intervento dal compagno Luigi Petroselli
Una testimonianza
Sulla quale occorre io credo ancora oggi ragionare
Abbiamo vinto del tutto quelle posizioni di chiusura di arroccamento di rifiuto della politica
Quella sorta di convinzione che l'alternativa potesse divenire un rifugio dopo la stagione tempestosa dell'unità nazionale o che l'alternativa potesse prescindere dai movimenti e dalle forze politiche
Giudicate immutabili per me
Io credo che residui di queste posizioni risiedano ancora in alcuni di noi
Il documento del Comitato Centrale dalle la relazione del compagno Morelli ci consentono di riaffermare la linea dell'alternativa come un processo che si fonda dall'alto e dal basso
La costruzione dell'alternativa è tutta intera affidata alla capacità nostra di fare politica
L'onorevole Andreotti richiesto di un parere sulle colonne del nostro giornale ironizzato
Pensando di non capire e ci ha ricordato i nostri difetti secondo lui e cioè che con la Democrazia Cristiana non vogliamo governare e che ci attardiamo a litigare con il Partito Socialista
E allora ci chiede Andreotti
Allora abbiamo imparato che non si costruisce una politica solo dal basso ma abbiamo imparato anche durante la stagione
Della solidarietà nazionale che non bastano gli accordi per generare una politica in grado di criteri di guidare qui la crisi questa crisi del Paese
Puntiamo con l'alternativa ad una risposta di respiro e di prospettiva i problemi italiani
è questo il momento dell'alternativa si estende nel paese tra le forze politiche la convinzione che con vecchie formule vecchie ricette è impossibile governare la crisi occorre una fase nuova nella vita del Paese e qui è il problema reale
Possono le forze politiche in primo luogo quelle democratiche di sinistra
Pensare che la drammaticità della crisi italiana possa essere risolta senza e contro la classe operaia senza e contro il Partito comunista
L'alternativa non è un passaggio di formule di governo la nostra proposta di andare oltre la somma dei partiti così come si presentano oggi di ricercare una rifondazione dei partiti dalla politica dello Stato
Le ragioni che l'alternativa sono nella società italiana sono in quella classe operaia che troppo rapidamente si è descritta fuori ma talvolta anche dentro il partito
Che purtroppo nell'anno in cui ricorre il centenario dalla morte di Carlo Marx come ormai periferica rispetto allo sviluppo produttivo del Paese la lotta di queste settimane dimostrano che invece in questo Paese la classe operaia c'è e vuole pesare
Ma può lo schieramento dell'alternativa limitarsi agli alleati tradizionali
O è chiamato ad un passaggio nuovo della propria cultura per comprendere l'universo complesso di forme di aggregazione di associazione che vengono alla luce
E di più per capire che anche laddove non c'è una manifestazione o un'organizzazione definita c'è un fermento una domanda del nuovo che specie atomizzata dispersi
Troppo spesso siamo portati a salutare l'esistenza di un movimento solo quando questo riempie le piazze
La realtà è che esiste un travaglio profondo e investe anche l'estero individuali che ha spostato i confini dei conflitti in dimensioni nuove nella famiglia nel tempo libero nella cultura
Capire le novità di questo processo significa evitare errori gravi ai giovani ad esempio che applaudiamo se tornano in piazza e li guardiamo come se fossimo tornati da un lungo viaggio
E pensiamo che le loro e solo loro
Siano i giovani buoni rischiamo di non capire che anche loro anche i giovani che scendono in piazza e anche i giovani della nostra Pdci della quale devo dire spesso un po'impotenti assistiamo alla crisi e all'inaridimento Della forse quegli stessi giovani vivono gli stessi drammi le stesse contraddizioni che spingono molti loro coetanei a scendere in piazza a una volta e poi tornare a casa
Movimenti di cui parliamo non sono solo quelli che hanno un numero di telefono ed una sede ma quelli che modificano le culture i comportamenti e gli atteggiamenti politici
Proprio questi movimenti richiedono progettualità capacità di disegnare lo sviluppo di questo Paese è la sinistra italiana in grado di cogliere la crucialità di questo passaggio
Di costruire in questa parte del mondo una risposta alla crisi che sconfigge Regan Ismael possa progettare guidare l'azione al mente un nuovo sviluppo è una domanda che poniamo ai compagni socialisti
Ciò che contestiamo all'attuale linea del PSI non è di ricercare anche polemicamente un proprio più ampio spazio d'iniziativa politica ciò che sentiamo come un pericolo che il PSI si riduca ad assistere in posizione subalterna
Alla grandiosa redistribuzione di reddito e di potere in senso moderato a cui punta l'attuale gruppo dirigente della Democrazia Cristiana in consonanza con l'azione delle grandi forze conservatrici su scala europea
E proprio l'Europa è invece nel corso di questi anni il laboratorio di una nuova straordinaria esperienza politica in Francia in Grecia in Spagna l'alternativa è stata nettamente ai vecchi blocchi sociali ai vecchi sistemi di potere
Costruire questa prospettiva in Italia significa sviluppare l'unità a sinistra
Ricercare consensi nell'area politica e culturale del mondo laico rilanciare attorno ai grandi temi del futuro del Paese del destino dell'uomo il dialogo con il mondo cattolico un dialogo lo dobbiamo ricordare noi che politica vogliamo fare
Che non si è interrotto nel febbraio del settantanove quando siamo usciti dall'unità nazionale
Nell'unità ciascuno non deve rinunciare a se stesse ai comunisti e non si può chiedere di considerare l'alternativa come pure l'alternanza al governo
Né di ritenere di ritenere inutile l'opzione tra capitalismo e socialismo ho insistito sulle condizioni del rilancio del dialogo e dell'unità a sinistra perché ritengo che in primo luogo qui si gioca la prospettiva dell'alternativa
Craxi intervistato in televisione da Enzo Biagi ha parlato di fratelli separati
Antonio Gramsci che si occupava senza ristorati scismi di cultura di massa e studiava i proverbi ha ragionato sul motto fratelli coltelli
E diceva Gramsci e poi così strano e di razionale che le lotte degli odi diventino tanto più accanite grandi quanto più due elementi sembrano vicini e portati dalla forza delle cose ad intendersi a collaborare non pare almeno psicologicamente il fatto si spiega
Infatti uno non si può attendere nulla di buono da un nemico da un avversario invece ha il diritto di attendersi di fatto si attende unità e collaborazione da chi gli sta vicino da chi è legato con lui da vincoli di solidarietà o di qualsiasi genere
Perciò mi pare che non ci sia da meravigliarsi conclude Grancini dell'accanimento nelle lotte negli odi tra vicini il contrario sarebbe sorprendente cioè l'indifferenza l'insensibilità morale come avviene negli orti tra nemici aperti e dichiarati
I fratelli separati hanno però dato vita nel corso di questi anni con il concorso di altre forze i repubblicani e socialdemocratici alla straordinaria esperienza delle giunte di sinistra che deve essere anche da noi stessi più valorizzata
Perché essa ha segnato una novità particolare nella storia nella storia di questo nostro Paese non solo sul piano del modo di governare la città che amministriamo è molto cambiata nel corso di questi anni
E la giunta ha saputo e ha avuto la capacità di rispondere da un lato ai bisogni concreti all'emergenza e dall'altro di cominciare ad avviare un processo di programmazione di Investimenti
Oggi ciò consente di lanciare in grande come dobbiamo fare nel dibattito politico culturale
La nostra idea per Roma ragionando sul destino di questa metropoli sul suo ruolo di capitale sui processi nuovi di riorganizzazione produttiva e sul peso che l'industria delle comunicazione
Che le nuove tecnologie avranno sui comportamenti sul tessuto produttivo sui servizi
Il sindaco Vetere ha dimostrato particolare sensibilità ad alcuni temi come quelli di emarginazione sociale de la solitudine della nuova povertà che emerge che emerge in forme nuove nelle nostre città
I rischi profondi del processo di sviluppo nella metropoli sono qui ecco perché dal piano inclinato della discussione sull'effimero permanente occorre invece passare unire gli sforzi progettuali per delineare i guidare lo sviluppo dalla città del due mila
Di fronte al nuovo che avanza in tutti i campi della società
A me pare si avverta una certa difficoltà e talvolta anche una sclerosi dello strumento del partito con coraggio Morelli ha posto questa discussione al centro della sua relazione
La costruzione dell'alternativa il confronto con il nuovi movimenti non possono essere affrontate senza un profondo rinnovamento della natura del modo di funzionare dei meccanismi di formazione delle volontà degli istituti della decisione e della direzione politica
Troppo spesso alle sezioni al militante comunista finisce per restare nella ripartizione delle competenze una mera funzione di propaganda
Alla quale si aggiunge talvolta la partecipazione discussioni determinando presentazione di frustrazione alla quale faceva riferimento stamattina il compagno Piperno segretario sezione Quarticciolo del suo intervento
Non c'è spazio né né la società né nel partito per ruoli di sola partecipazione scissi dal controllo e dalla decisione lo sviluppo e rinnovamento che la democrazia nel partito in primo luogo qui
Far funzionare nelle due direzioni i canali di comunicazione di formazione la volontà politica avviene o avviene sempre
A me non pare emergono ancora contraddizioni singolare e voglio citare due la ricchezza e la diversità di opinioni che si sono che sono venute alla luce nel corso di questo dibattito congressuale invece la dimensione un po'chiusa a parte qualche intervento che la nostra tribuna congressuale ha avuto e anche forse il nostro stesso congresso fin qui non esprime tutta la ricchezza la partecipazione anche la pluralità di voci che nel corso del dibattito le nostre sezioni
è venuto alla luce la conoscenza e la comprensione per tutto il partito della natura del dibattito politico e dei meccanismi di formazione delle decisioni anche in presenza di un dissenso e condizione
Per una più vissute razionale partecipazione dei compagni alla costruzione della scelta e dalla politica
Rivitalizzare il centralismo democratico vuol dire da un lato evitare le degenerazioni burocratico centralistiche dall'altro combattere l'ipotesi di cancellazione di libera formazione delle correnti
Secondo uno schema che è stato proposto anche appunto dalla tribuna congressuale dal compagno Salvatore Sechi e sul sul quale io non sono d'accordo
Aprire rinnovare il partito significa sviluppare presenza e partecipazione anche di competenze e professionalità esterne all'apparato di partito
La politica tende oggi ad assumere sempre maggiore concretezza e noi dobbiamo sempre meglio saper avanzare proposte di governo sui singoli problemi
Fino ad oggi questa funzione è stata assolta gelosamente da tutti i nuovi da compagni che a tutti i livelli venivano una volta indicati come responsabili della sanità la volta successiva magari come responsabile
Dei trasporti o ancora della cultura o dell'agricoltura e la stessa formazione identità dei gruppi dirigenti con le contraddizioni e i contraccolpi che Morelli ha richiamato la sua relazione ne hanno nel corso di questi anni risentito
Io credo che invece si possa chiamare a raccolta forse dall'universo ricco di competenza
Di cui disponiamo con ruoli di responsabilità e di direzione
Solo così credo si potrà anche cominciare a dare una risposta a un quesito che mi ci poniamo spesso nei nostri congressi che è quello della presenza di forze legate al mondo del lavoro e della produzione negli istituti e nei momenti della formazione della decisione tra direzione politica
Del partito
Credo infine compagni che l'unità del partito che qualcuno avrebbe voluto compromessa sia stata invece confermata dallo svolgimento di questo congresso
Essa non è un dato acquisito occorre conquistarla ogni giorno combattendo le tendenze agli schematismi alle semplificazioni all'etichettatura
Un partito dunque più unito
Più aperto al nuovo più capace di costruire la sua politica più ricco di competenze e di democrazia interna è questo lo strumento che ci può consentire di costruire guidare una nuova politica per l'Italia una politica di Alternativa democratica
Fatta di borgata Finocchio
Compagni con bagno
Volevo ricollegarmi alla relazione del compagna Morelli
E
Cercherò
Di approfondire soprattutto il il tema dell'alternativa democratica che ci ha visto tanto discutere nel nostro congresso di sezione vorrei riportare qui il dibattito ha avuto nella mia sezione che credo possa dare un contributo utile a questo congresso
Ma io
Non trovo alcuni elementi di
Differenza nell'analisi e facendo un bagno Morelli
Rispetto invece alle cose che il congresso della mia sezione sono venute fuori e intanto noi crediamo che l'alternativa democratica debba anzitutto passare tra la gente attraverso i movimenti di massa
E su questo molti compagni già si sono espressi non sono la prima
C'è certamente un problema di alleanze politiche
E schieramenti
Ma non si realizzerà un'alternativa democratica
Crediamo se di pari passo i movimenti non svolgeranno un'azione trasforma Trichet nei confronti dei partiti e delle istituzioni
Se non saremo in grado quindi di spostare orientamenti di determinare cambiamenti conquistare alleanze attraverso i movimenti
Si rischierà di rimanere invischiati nelle negli schieramenti verticistico
E non si può pensare di attuare quindi un'alternativa con un partito spesso abbiamo fatto ed incapace di aderire alle esigenze della gente di stare nei movimenti e di farsi promotore di essi
Con un partito quindi che a questi limiti
Che ha spesso questi limiti
Perderemo un'altra occasione storica che al contrario deve vederci all'altezza del compito nel saper raccogliere le esigenze dei nuovi soggetti emergenti dei nuovi movimenti che hanno posto problemi di trasformazione generale della società
E il movimento è uno di questi
Che ha dimostrato che vuole confrontarsi con un interlocutore valido
Con un partito comunista
Che invece spesa deluso queste aspettative
E per questo che non si deve tornare indietro su un patrimonio espresso dalle donne che pure il PC aveva fatto pienamente il suo va ribadito con forza che non esiste solo l'oppressione di classe che si sostanzia nello sfruttamento del proletariato ma esiste anche una pressione di sesso
Che si sostanzia nell'oppressione del maschio sulla femmina esiste dunque non solo un problema di emancipazione della donna sul piano sociale ma anche di liberazione sul piano nera del rapporto tra i sessi e del superamento dei ruoli se il nostro partito non fosse capace di rapportarsi al movimento delle donne come gli altri
Capendo nei contenuti perderebbe dei validi alleati per un'alternativa reale del Paese
Nel Paese
Ancora una volta Rico aumenteremo l'errore già compiuto di essere stati strumento della democrazia cristiana di rafforzamento del sistema capitalistico
Se pensassimo che con un'alleanza verticistica con questo partito socialista si possa realmente determinare un'alternativa nel Paese
Un'alternativa che non abbia soltanto come bio obiettivo l'uscita dalla crisi in modo progressista la conquista di una società più giusta ma che abbia come punto di arrivo la trasformazione socialista del Paese
E questo compagna occorre dirlo chiaramente purtroppo nel capitolo primo dell'alternativa democratica non viene neanche
Non direi
Un'alternativa
Che finora che fin d'ora
Con questi tappe sempre più avanzate verso il socialismo condizione vincolante per l'alleanza delle forze politiche che si richiamano alle componenti storiche del Paese cattoliche socialiste e comuniste
Dire questo non significa fare dello schematismo ma ribadire chi siamo e la nostra dignità storica e politica
Io credo che i nuovi movimenti quello per la pace e quello delle donne quella dei giovani contro la droga contro la camorra e la mafia il movimento operaio dei pensionandi e anche quello degli ecologisti
Vogliamo il superamento del capitalismo in senso socialista perché questi problemi in una società capitalista non avranno mai risoluzione
Certamente non socialismo non basato sui modelli che noi facciamo bene a criticare anche se per inciso i Paesi del socialismo reale per superare per superare i loro limiti
Debole possono trovare in se stessi nelle cose positive che pure hanno realizzato una spinta propulsiva superare le contraddizioni esistenti in quei Paesi
Non è dunque da buttare via a mio avviso e ad avviso di altri compagni l'esperienza storica del socialismo realizzata in in quei Paesi
Anche se non si potrà mai applicare alla nostra realtà
Certamente
Noi siamo per un socialismo basato sulla del democrazia ma siamo e lo pongo come questi dal compagno Macaluso per una democrazia basata sul socialismo molti compagni in questo preciso momento politico hanno bisogno di una conferma
Molti compagni nelle borgate con i quali si discute si lotta quotidianamente
Esso problema delle borgate vorrei richiamarmi
Affrontandolo con tutti i compagni della federazione romana perché spesso purtroppo è rimasto un problema
Delle borgate e spesso ci siamo sentiti specialmente in quest'ultima fase un poco le spalle scoperte a lottare un po'
Da soli su questa o su questo grosso tema
Si era iniziati
Mettendo al centro della battaglia
Amministrativa nella nella città di Roma alcuni temi fondamentali tra cui anche quello del risanamento delle borgate ed era un processo iniziato nel settantasei
Con il che era stato portato avanti attraverso delle alleanze
Ed è un processo che deve continuare che non si è concluso e anche i problemi delle borgate non si sono concluse non si sono risolti
E questo è un nodo politico che però non riguarda solo gli assessori consiglieri comunali ma il partito tutto ed i suoi organismi dirigenti
E si deve definire una linea e si devono fare delle battaglie
Ma il partito tutto e che non si debba delegare
Sempre
Per lo meno in in quest'ultima ma se è accaduto
Coloro che vivono questi problemi
Io credo che non si può governare questo questa questa città solo con grandi idee
Ma attraverso una partecipazione è una battaglia continua dei
Ne della gente
Così ad esempio è accaduto rispetto alla questione della USL
Compagna Morelli diceva che è stata condotta molto bene questa diciamo questa battaglia per il rinnovo del comitato di gestione ma il problema per noi è un altro invece molto spesso ci siamo limitati in quest'ultimo anno a vedere come come unico problema della riforma sanitaria quello del rinnovo del comitato di gestione ma noi abbiamo bisogno dico di contenuti diversi abbiamo bisogno di una nota diversa del del partito comunista che veramente tenda a non far affossare la riforma sanitaria perché non si è mai
Detto con estrema incisività che è arrivato il momento di redistribuire la spesa storica di creare le strutture laddove mancano e ci siamo limitati invece a fare un accordo Didimo verticistico sul rinnovo del comitato di gestione e io non credo che questo questa sia la il sistema per andare veramente a un reale decentramento amministrativo e politico problemi fondamentali certo è stato detto però è importante che non rimangano delle enunciazioni queste del bisogno di andare verso un decentramento politico ed amministrativo
E per quanto riguarda la nostra zona le nostre sezioni
Per l'esperienza di lotta che abbiamo fatto credo che questo momento sia arrivato alla maturità politica
Ci sia per poter portare avanti
Queste
Con con la maturità necessaria questa questa autonomia
In tutti in tutti i campi a Milano mi sa dire e politico
Ecco la compagnia finita grazie
Ha ora la parola l'amico Cecconi segretario romano del partito liberale italiano
Desidero innanzitutto ringraziare comunisti romani per questo invito al Partito liberale a partecipare ai loro lavori
Porto l'augurio dei liberali romani un brevissimo saluto
Convinto come sono della necessità che gli interventi degli altri partiti nei congressi si mantengano estremamente concisi e improntati sul soltanto su alcuni punti l'incidenza specifica
Nostri due partiti tradizionalmente si sono trovate sempre su schieramenti diverso diversificati
Come erano
Dalla da diversità ideologiche
Antiche da diversità di obiettivi ai quali essi hanno teso
Negli ultimi anni tuttavia entrambi i nostri partiti hanno attraversato momenti di ripensamento dei loro ruoli e la stessa caduta
Della del mito delle ideologie ha fatto sì che si affermasse una metodologia di politica di comportamenti attraverso il quale si è potuto registrare un avvicinamento una maggiore comprensione
E una caduta di quei pregiudizi che hanno caduta che ha reso possibile
Una colloquio che in precedenza se ha svolto in maniera estremamente difficoltosa
Ciò è avvenuto particolarmente in alcune realtà locali
Anche a Roma
I nostri partiti sono legati da un'intesa in ordine al funzionamento delle istituzioni
Che sta dando e ha dato già alcuni frutti
E vi sono state delle convergenze programmatiche e metodologiche in ordine al Governo di alcune realtà Ciccotti circoscrizionale
Ciò non toglie peraltro che alcuni giudizi di fondo che esistono nella nella valutazione dei momenti aggregativi delle forze politiche delle scelte politiche di fondo tra i nostri due partiti siano radicalmente divergenti
Riteniamo che la scelta che si propone
Nella relazione del segretario Morelli una relazione peraltro che si fa apprezzare per una sua acutezza nella sua intelligenze vastità
Peraltro la la scelta proposta quella dell'alternativa democratica di sinistra si porti ad un'analisi che è in gran parte in disaccordo anche sotto il profilo cronologico
Sia con le necessità attuale del Paese sì anche con il quadro politico concreto che il Paese stesso offre ed enti realtà in linea con una logica dei blocchi politici che noi non possiamo che che rifiutare
E sa infatti non tiene conto dell'esistenza di una realtà che ormai riteniamo che sia difficilmente contestabile cioè dell'esistenza di un'area pluralistica di forze intermedie laiche socialiste
Che oggi si è si si propone come un momento d'impulso
Politico primario
Sia sotto il profilo della individuazione delle scelte di impulso economico sia sotto il profilo delle scelte di rigore amministrativo che di un equilibrato progresso sociale
Sintomo mi di questa
Omissione di elencazione di considerazione di questo dato di fatto e a nostro avviso anche l'esistenza di bene individuate evidenziate momento evidenziare i momenti di crisi nella gestione della cosa capitolina
Momenti di crisi e incomprensioni delle quali tra l'altro i passaggi della relazione sono anche abbastanza costituiscono abbastanza evidente testimonianza
Realtà certi questi momenti di incomprensione
Hanno rappresentato a partire dalla dalle ultime elezioni comunali
Temporaneamente una causa ed un affetto
Di una certa caduta di iniziativa politica sui temi concreti che abbiamo registrato in nel periodo corrispondente
E proprio su temi concreti sue iniziative politiche concrete che la presenza liberale intende caratterizzarsi anche nei rapporti con la giunta capitolina
Non attraverso l'assunzione di un ruolo di un'opposizione preconcetta
Ma attraverso un'offerta di collaborazione su alcune esigenze secondo me debbono essere considerate ineliminabili
E concordemente perseguite
Sia dai comunisti che dalle altre forze politiche ed anche dell'idea
Individuo specificamente alcuni alcuni argomenti
La presenza del del sindaco mi mi del nostro sindaco mi permette anche di esplicitare di importare a voi a a orecchio diretto certe certe esigenze certi spunti necessario a nostro avviso innanzitutto che si dia vita ad una modernizzazione è una razionalizzazione delle stesse procedure di funzionamento dell'istituzione capitolina
E mi dell'istituzione consiliare in particolare
Che è giunta a un momento
Di di tale
Farraginosità a mio avviso di tale scarsa individuazione di strumenti funzionali specifici
Per cui il consiglio comunale sembra quasi arrivato ad avere un ruolo esclusivamente formale
E non un ruolo di reale dibattito
E approfondimento dei problemi politici che adesso vengono portati
è necessaria infatti a questo punto una individuazione sia di nuove procedure funzionali che soprattutto e questo ritengo che sia un argomento che debba trovare sensibile partito il Partito comunista
Dia spazio possibilità di intervento soprattutto a quei gruppi che per la limitatezza del loro numero sono costretti a svolgere lavoro consigliare con estrema difficoltà
Sia attraverso predisposizione di strumenti strutturali
Che consentano il potenziamento della efficienza della dell'organizzazione dell'istituzione capitolina stessi
è in gioco in questa iniziativa politica secondo me non tanto quale politica si debba proporre ma lo stesso essenza del poter fare politica nell'ambito di un'istituzione che esista
Sotto il profilo dell'incidenza dell'azione politica sul territorio
Noi riteniamo che sulla strada del decentramento si siano fatti inizialmente alcuni passi ma che poi questi passi si siano fermati e taluni non siano neanche stati funziona Rizzati nell'esatta strada che si dovrebbe perseguire
Ben sapendo che in effetti non è argomento esclusivamente di competenza di politica locale comunque lo individuiamo
Nella proposta di organizzazione del decentramento
Improntata al tipo del comune metropolitano una immagine di decentramento nel in realtà incidente
Sulla sul tessuto urbano non affetta da sbavature strutturali come qualche volta si è verificata nelle iniziative di decentramento che sono prodotte
E improntata Abdou una serie di esperienze che in altre realtà urbane di grandi città di grandi metropoli europee hanno manifestato un un esito positivo
Ulteriormente sulla sull'incidenza del territorio io ritengo che debba essere portata a termine la sfida di tutte le forze politiche
Per il recupero urbanistico della città
Uno su una un affinamento degli strumenti repressivi nei confronti dell'abusivismo
Che pure è stata dalla Giunta capitolina
Annunciata secondo me secondo noi non può costituire unica la unica strada attraverso la quale si può arrivare realizzare l'obiettivo individuato
è necessario che si porti a termine
Il l'operazione del recupero delle zone edificare abusivo abusivamente
Ed è necessario soprattutto che si dia l'impulso alla al completamento dei programmi edilizi sotto profilo abitativo che sotto profilo strutturale
E direzionale che previsti originariamente
Dalla da un piano regolatore che oggi ha perso gran parte della sua nel suo significato sulla realtà effettiva urbanistica della città
Oggi corrono il rischio di essere realizzate senza un reale coordinamento senza una reale individuazione di un disegno urbanistico
Complessivo
E sotto un pertanto secondo un metodo che costituisce una conseguenza di una certa distrazione nei confronti dell'abusivismo che si è verificata per lungo tempo e sicuramente non costituisce a nostro avviso il metodo per ricondurre sul giusto sulla giusta linea urbanistica la città nel suo complesso
Esistono poi alcune altri temi sui quali è necessario che si prenda un intervento
Uno di questi è quello dell'individuazione di alcuni standard
De di commercio di ornato urbano che poi si risolvono anche in standard culturali
Ai quali si deve uniformare la crescita della città di Roma e ai quali si deve
Parimenti
Improntare un'operazione che a nostro avviso è diventata oramai di risanamento
Di un centro storico che troppo spesso alcune coltellate
Di tipo speculativo ai quali si è accompagnata una certa disattenzione da parte delle autorità competenti
Hanno portato ad uno stato
Sicuramente di degrado
E infine necessario e questo è stato già individuato nel nostro nelle nostre contributi
Avanzati alla in sede di approvazione del bilancio
Della del comune di Roma e in larga parte ritenute condivisibili da parte dell'Assessore Falomi che si riproponga
Un piano di interventi
Che partendo dalla certezza della esistenza di un certo livello di produttività della città e soprattutto di un certo settore di produttività della città
Costituisca una fonte di rilancio attraverso la creazione di quella serie di strutture a sostegno soprattutto dell'artigianato
Ma soprattutto a sostegno delle imprese piccole medie sostegno dello sviluppo del terziario avanzato
Che previste originariamente sulla carta relazione programmatica del comune realtà
Hanno visto momentino una caduta di attenzione nella l'efficienza operativa nell'iniziativa politica specifica
Che si è verificata negli ultimi tempi
Ho voluto individuare una serie di temi che a nostro avviso potrebbero e dovrebbero trovare la convergenza delle forze politiche della compagine di guida capitolina
E della Partito liberale perché io ritengo che proprio su questi temi su una concreta razionale perseguimento degli interessi della città
L'atteggiamento dei liberali romani quello dei comunisti possa proseguire in quella maggiore attenzione in quel confronto
Si è verificato già in precedenza
Convinti come siamo
E come ritengo che siano anche i comunisti
Che le possibilità di convergenze progettuale che segnano reali momenti di morire di miglioramento per la città siano il giusto approccio metodologico per un processo di maggiore conoscenza e di comprensione fra i nostri partiti
Ringraziamo l'amico Cecconi per l'importante contributo che ha dato al nostro dibattito e diamo la parola al compagno Antonello Trombadori delegato di Fiano Romano
Vi è un nesso di continuità compagni
Fra la politica praticata dal nostro partito prima della formulazione della politica dell'alternativa quale si configura nel documento base della nostra discussione congressuale ovvero no
Sembra spesso ascoltando le esortazioni di alcuni compagni a favore dell'alternativa
Che negare ogni nesso di continuità con la politica precedente sia non solo una necessità di chiarezza storiografica ma una condizione politica e persino ideale per marcare la differenza
Anzi l'antagonismo fra due momenti fra un prima e un dopo e ottenere in tal modo la piena mobilitazione di tutto il partito
Io penso il contrario
Penso cioè che cancellare quel nesso di continuità sia non solo negazione dei fatti
Ma fonte di un errore politico grande
Nesso di continuità non significa non sottolineare
Le differenze anche profonde sostanziali fra i due momenti del prima e del dopo la scelta che sarà ulteriormente posta all'approvazione del sedicesimo congresso nazionale
Anzi significa collocare tali differenze sul solo terreno valido per fare di essere non un espediente
Non una via d'uscita verbale
Ma un fatto politico sul quale lavorare come sviluppo e non come rottura delle grandi e vittoriose tradizioni di lotta del nostro partito
Di alternativa ad esempio noi parlammo già nel settantaquattro
E nel settantacinque
Qualcun altro sia detto per inciso ne aveva parlato anche nel sessantadue
Davanti al problema del nascente centrosinistra aveva aggiunto al sostantivo alternativa l'aggettivo globale
Si sa
E chi lo avesse dimenticato farebbe bene a rinfrescarsi la memoria come Togliatti replicò a tale impostazione dando una delle sue più alte lezioni di metodologia politica di classe e di governo agli utenti di simili categorie verbalmente radicali ma sostanzialmente nulli viste ma nel settantaquattro settantacinque noi parlammo di alternativa in senso giusto per quel tempo e ben diverso dall'alternativa globale
Fu anzi precisato che di Alternativa democratica si trattava e non di alternativa di sinistra
Così si diresse perché fosse chiaro che non di una formula di governo nel senso di prefigurati schieramenti a breve termine
Noi parlavamo allora ma della necessità di imprimere a tutta la società nazionale un generale spostamento a sinistra
Nel senso dell'orientamento riformatore unitario
Per determinare nei grandi partiti popolari e in primo luogo nel partito socialista e nella Democrazia Cristiana nuove tendenze soprattutto in ordine alla caduta della pregiudiziale
Discriminazione anticomunista
Questa impostazione
Dette luogo alla vittoria elettorale del settantacinque e del settantasei
All'affidamento di un grande mandato non solo numerico al nostro partito e quindi alla prima fase della politica di solidarietà nazionale
Più fu chiamata della non sfiducia vale a dire dell'astensione è determinante del Partito comunista per rendere possibile la formazione del governo cosa che non era più accaduta dal mille novecentoquarantasette in poi
Se l'alternativa non viene ridotta a un precetto comportamentale
Ma è come deve essere una scelta politica i cui contenuti si adeguano alla realtà e dalla realtà nascono come non vedere appunto
Che l'alternativa democratica della quale parlammo nel settantaquattro e nel settantacinque cominciò ad attuarsi proprio nella politica della solidarietà nazionale
Sì a mio avviso occorre rivendicare il contenuto c'erano correlativamente ma fortemente alternativo di quella politica noi siamo invece più portati noi che dicono voi
Quelli di noi che lo fanno perché ci sono anche quelli che alla solidarietà nazionale guardano come addirittura a un tradimento di Class noi siamo più apportati a ricordare di essa taluni dati molto importanti e mi pare lo faccia anche il documento congressuale come il contenimento dell'inflazione e della disoccupazione
O il miglioramento della bilancia commerciale o i primi successi della lotta contro l'eversione e il terrorismo
Io penso che si devono ricordare anche i dati alternativi più propriamente politici di quella fase della nostra lotta la solidarietà nazionale fu alternativa al centro sinistra quale era finito per degenerare insubordinazione dei socialisti alla Democrazia Cristiana
Fu alternativa ogni possibilità di ripresa di centrodestra o di mono colori democristiani fu alternativa alla pratica del rifiuto pregiudiziale dei voti comunisti ove essi fossero determinanti
Fu alternativa alla pratica della omogeneità forzosa delle giunte locali alla formula del Governo centrale
Fu alternativa alla spaccatura verticale che aveva caratterizzato fino ad allora i rapporti fra i comunisti e tutto il resto del Paese in politica estera e non perché il PC avesse fatto un voltafaccia di trecento sessanta gravi ma proprio per marcare il carattere alternativo della solidarietà democratica dalla non sfiducia si passò alla fase che fu detta della maggioranza programmatica parlamentare
Di questa fase
Che dire invece la progressiva involuzione
Il fallimento e la sconfitta di tutta l'esperienza noi tendiamo a parlare trascurando troppo spesso che essa fu vissuta all'indomani del fatto
Che è uno dei suoi principali artefici e garanti Aldo Moro era scomparso violentemente dalla scena
Chi può capire
Che cosa la presenza di Moro avrebbe significato non solo per la Democrazia Cristiana
Ma per il nostro partito e per il partito socialista dopo il discorso di Benevento nella nuova fase con il Partito comunista è entrato a far parte organica della maggioranza
Non ho bisogno di scomodare i classici del marxismo per ricordare la funzione della personalità nella storia i classici non soltanto quelli Aime
Li scomodare uno certamente in negativo dei brigatisti rossi
E tutti coloro che concorsero per occulta partecipazione o per omissione all'assassinio di Moro
Se con tanta chiarezza Prospero Gallinari ci ha spiegato i moventi e gli obiettivi politici di quell'assassinio storico interromperei
Mandare a fallimento irreversibile
Una delle note più avanzate sulla via dell'accesso al governo o come disse Togliatti graduando ancor di più
All'Area di governo combattute dai lavoratori italiani nel corso della loro storia
Nazionale
E di classe come vedete
Ho inteso deliberatamente sollevare il problema di un confronto fra la politica della solidarietà nazionale e la politica dell'alternativa democratica un po'diverso da quello che molti fanno un confronto così istituito pare a me che serva molto di più
Di ogni altro proprio a fare chiarezza sulla differenza che prima ho chiamato sostanziali fra le due fasi della lotta col nostro assestamento sul trenta per cento dei voti nel Paese
Proprio su queste differenze sostanziali che mi pare si debba arrivare a una precisione mediante un corretto confronto ha una precisione meno opinabile
Io al punto in cui il dibattito è giunto nel Paese e non solo il dibattito ma la lotta politica formulerei il quesito così
Si tratta oggi
Di restituire al rigore
è un analogo processo di generale spostamento a sinistra puntando più di prima e anzi quasi esclusivamente sul sociale come si dice e affidando diciamo così
Alla Provvidenza delle lotte sesta scat senza scadenze temporali le soluzioni di governo del paese
E quindi degli schieramenti politici e partitici indispensabili alla costruzione della maggioranza del paese e in Parlamento
O dobbiamo dare alla nuova fase così voglio chiamarla della politica di Alternativa democratica l'obiettivo ravvicinato
Della formazione di un governo il cui tipo di diversità
Da quelli precedenti sarà visto in concreto ma che una diversità la deve avere fin d'ora come prefigurazione ed è quella di essere un Governo senza la democrazia è cristiana la risposta te dà il nostro documento è chiara ma merita ancora maggiore chiarezza
Rispondendo al quesito in questo modo o implicitamente ha detto che io così vedo il contenuto politico essenziale a tempo Breve le elezioni generali
Possono essere anche anticipate ma sono tuttavia gli imminenti un anno un anno e mezzo poco più e quasi nulla
Della nuova fase dell'alternativa democratica e che questo contenuto lo accetto in pieno e mi pare che sia quello più unificante e mobilitando per questi motivi
Guardo però con preoccupazione
Seria a quelle posizioni
The nella politica di Alternativa democratica
Tendono quasi a far scomparire il problema del Governo
Come obiettivo raggiungibile concreto e di conseguenza a far scomparire o a mettere in secondo piano la questione che diviene centrale a questo fine
Il rapporto unitario immediato e di prospettiva col partito socialista italiano
Se è uno degli errori determinanti che stanno alla base della nostra riflessione critica sulla sconfitta della politica di solitaria nazionale risieda sicuramente nel fatto che come ha detto con Farini a Perugia
E ha confermato Ingrao a Reggio Emilia
La formula del compromesso storico
Apparve come uno scavalco del partito socialista e come un'offerta di collaborazione alla sola Democrazia Cristiana l'errore sarebbe ancor più grave se si ripetesse oggi
Non più come scavalco
Ma come pretesa e proclamata autosufficienza del nostro partito nei confronti di tutti e in particolar modo del Partito socialista come concorrente fastidioso fra i lavoratori i ceti medi
E quei ceti emergenti non meno sfruttati dei quali ha parlato Berlinguer a Torino suonando un campanello che deve tutti allarmarci
Se al Partito socialista
Dobbiamo dire porrà Jonathan fermezza
Che la tesi del riequilibrio dalle forze a sinistra
Quale a dire del mutamento dei rapporti di forza tra i due partiti
Del PC a danno del Partito comunista è oltre ed è un'illusione massimalisti Ca'
Una proposta di autoriduzione se non di autodistruzione della sinistra
Hanno gli stessi dobbiamo dire dell'unità col Partito socialista a mio avviso non è più perseguibile né con programmi comuni
Ne con cartelli elettorali
Ne compatti d'unità d'azione né tanto meno a mio avviso lo ripeto con propositi infusioni sedici
Ma con una politica Pelonzi contrattilità in un traguardo decisivo
L'aumento complessivo della sinistra facendo di essa una forza articolata e differenziata che sia anche il principale polo d'attrazione dell'elettorato che vuole il cambiamento soprattutto nel governo ed è il personale di governo anche come prima prova
E primo esperimento mai fatto finora nel nostro Paese d'alternanza democratica revocabile sì mai effettiva sulla base come ha detto Berlinguer almeno del cinquantuno per cento dei suffragi
La garanzia terminato compagni
Della non conflittualità antagonistica
Fra Partito comunista e Partito socialista
Ma perché
Non estendere il problema ai socialdemocratici lo facciamo troppo poco io la vedo essenzialmente in questo pian culmine duna oramai quasi secolare esperienza
Nella quale il mille novecentoventuno spicca come il momento della divisione ma anche della nascita di due grandi formazioni per l'Astoria convalidato al fuoco di notte memorabili
Al culmine di questa esperienza che per il partito comunista italiano si caratterizza nelle netti e largamente maggioritaria scelte rispetto ai modelli dal socialismo reale scene
Che possono mutare compagno Cossutta incerto se muteranno quei modelli il terreno comune non solo pratico ma al quale lo sviluppo storico arresti torrido valore ideale teorico è quello del riformismo
Non solo come politica di giustizia sociale e di costruzione di un'economia programmatica ma come dottrina socialista di governo delle società industriali avanzate mi viene in mente
Per nel cinquantanove
Togliatti rispondendo ad accuse analoghe a quella che altri oggi ci fanno al compagno allora caro di ma poi uscito da destra dal Partito comunista francese
De Finis simili sciocchezze le nazionalizzazioni massicce di tutta l'economia di tutto il commercio di tutta la produzioni in Ungheria e in Polonia
Verso questa parola ho finito
La parola riformismo
Che appunto non è non deve essere un'etichetta verbale non dobbiamo più a vedere il sospetto né preclusioni ideologiche il punto reale l'incontro col Partito Socialista non può richiedere e questo vale per loro
E per noi in una revisione univoca dei giudizi storici e tanto meno in un rifiuto della storia reale che è quella che a dispetto e degli uomini
Il punto di incontro non sta ammonti
Ma a valle del grande fiume dove cioè il fiume proprio perché è molto grande e pescoso si articola ingrandire anni di diverso nome a dire il vero
Non siamo noi i comunisti italiani che dobbiamo essere appesi al punto di confluenza del riformismo
Alla costruzione della piattaforma che renda possibile tale storica confluenza abbiamo dato soprattutto dal quarantacinque in poi un contributo decisivo che è patrimonio di tutta la democrazia italiana e questo mi permetto di ricordarlo anche al rappresentante del Partito liberale che ha testé portato il suo saluto gradito in questo convegno seggi e più disponibile a ripensare Gobetti che non il solo Malagodi un contributo decisivo certo del quale dobbiamo sempre mantenerci all'altezza
Prima di fare la parola al prossimo intervento vorremmo leggere un telegramma inviato dalla federazione comunista di Parigi alla federazione di Roma del partito
I compagni francesi erano stati invitati dalla nostra federazione e ci mandano questo messaggio cari compagni e con un impianto che noi non abbiamo potuto rispondere al vostro fraterno invito ma delle circostanze politiche del tutto eccezionali mobilitano tutte le nostre energie e tutti i nostri militanti
La posta delle elezioni municipali del sei e il tredici marzo nel nostro Paese evidente la destra vuole utilizzare un eventuale insuccesso a queste elezioni come trampolino per i suoi appetiti di rivincita
A Parigi questa posta si trova aumentata dalla presenza di Chirac leader dell'opposizione più radicale e più reazionaria
Comunisti socialisti con le altre forze di sinistra conducono insieme la battaglia nella capitale per battere la destra e Chirac dare alla sinistra una speranza rinnovata per avanzare sulla via del processo positivo che si è aperto da venti mesi
Avremmo preferito esporvi a viva voce le condizioni di questa battaglia emozionante e arricchirci con i lavori del vostro congresso
I comunisti di Parigi siatene sicuri si interessano vivamente alla lettura degli articoli che traducono le vostre lotte e le riflessioni dei Comunisti italiani nella preparazione del loro congresso
Saremmo felici di partecipare in una prossima occasione ad un incontro di scambio e di esperienza
La parola ora al compagno anche loro Balistreri segretario della sezione operaia atti bruttina Guido o rossa delegato di questa sezione si prepari il compagno carburi
Contro il compagno allora scusatemi allora subito la parola al compagno piano bulli
Responsabile nazionale del dipartimento informazione della CGIL
Io credo compagne e compagni
Che l'ampio respiro politico e culturale
Nella relazione di Morelli
Consente a ognuno di noi di tentare analisi e approfondimenti
Di scavare a fondo nei processi che segnò la nostra società
Per dare risposte più precise più puntuali a numerose domande che sorgono dal paese dalla gente dai lavoratori
Domande interrogativi che sono stati posti nei nostri congressi che emergono anche in questo dibattito che io ho avvertito in modo acuto per esperienza diretta nelle due consultazione sindacale
A me pare che è questione di fondo sulla quale discutere ancora nel partito e fuori il partito sia la crisi
Noi abbiamo
Elaborato discusso approfondito il problema della dimensione ed è la profondità della crisi
Ma c'è il rischio compagni che ci si abitui a convivere con la crisi
E ancora scarsa ritengo sia la consapevolezza sugli effetti disastrosi che essa provoca e non solo dal punto di vista economico
Ma dal punto di vista del modo spesso di vivere della gente
Dell'organizzazione della società della capacità di tenuta della democrazia
Io voglio fare solo un esempio
Cosa significa compagni la lotta di classe in una situazione di crisi
Cosa significa compagni la lotta di classe quando
Anche all'interno della sinistra si tende a dare per scomparsa la classe operaia
Quali obiettivi quali problemi quali alleanze si pongono
Alla classe operaia in una situazione di crisi come quella che stiamo vivendo
E ancora compagni
Il rapporto fra crisi e tecnologie
L'informatica la telematica quella che si chiama la democrazia elettronica
E il rapporto fra crisi e scienza
è il rapporto fra crisi e cultura
Io credo che se noi andiamo più a fondo su questi problemi e credo dobbiamo andare ancora più a fondo di quanto non va del nostro documento documento del Comitato centrale forse non era questo il suo compito
Credo che da un'analisi di quello che sta avvenendo in questo mondo emerga un dato
Che noi viviamo e vivremo sempre più fasi di acutissime contraddizione
Che sono provocate dalla stessa lotta di classe che porta allo scontro a livelli sempre più elevati
Che sono provocate da colpi di coda delle forze conservatrici e reazionarie
Che sono provocate da contrattacchi offensive che mirano a colpire al cuore la lotta di classe
Con obiettivi ben precisi
L'isolamento dei comunisti
La perdita di peso di potere democratico del sindacato
Creare crepe profonde ferite insanabili nel rapporto fra sindacato e lavoratori
Voglio elencarle
Elencarne solamente
Alcune di queste contraddizioni la società della comunicazione si dice
Ci sono mezzi tecnici potenti c'è una richiesta di grandi masse
Ma mentre ci sono questi mezzi tecnici potenti non si accresce la conoscenza
E lo scontro sui problemi della cultura si fa sempre più acuto
Diventa informazione tutto ciò che è possibile spettacolarizzare è solo quello che spot possibile spettacolarizzata
Ed è una subcultura compagne e compagni di grande pericolo perché entra anche a far parte del movimento democratico del movimento operaio
Hanno detto dei compagni nelle assemblee dei lavoratori che alcune forme di lotta che erano quelle per esempio dell'occupazione del di una Renault porto di una stazione
Erano state fatte solo perché essi in questo modo si aveva la notizia sui giornali
Perché si poteva spettacolarizzare la notizia
Un altro elemento che mentre i mezzi tecnici sono potenti e mentre si accresce la domanda
L'informazione di conoscenza si annullano le identità nazionali e cultura
Si annullano la creatività degli operatori di questo settore
Voi spesso discutiamo
E ci dividiamo sull'effimere sul permanente
Ma abbiamo sotto gli occhi
Non le effimere permanente ma ciò che si ci presentano oggi Stati Uniti e Giappone
E abbiamo sotto gli occhi il telecomando di fronte a quello che alla televisione ci danno sugli Stati Uniti e sul Giappone e si creano nuova solitudine della vita
Una nuova solitudine dell'individuo
E abbiamo la democrazia elettronica
Quella per cui attraverso un video intelligente noi possiamo rispondere e dire cosa pensiamo
Non la democrazia della lampadina che si voleva fare alla televisione però è un problema Company
Perché con un video potremmo dire cosa ne pensiamo di un fatto ovvio di una delibera di una delibera di un'amministrazione comunale ma non abbiamo compagni visto come enti di conoscenza per capire cosa ci sta dietro
Perché la democrazia è confronto dibattito e stare insieme
Ed ancora la grande contraddizione invece che si punta a una nuova solitudine dell'individuo
E un'altra delle contraddizioni
Noi siamo in presenza di un movimento per la pace che cresce ed è la pace intesa come quotidianità come gioia di vivere come grandi questioni dell'ambiente dell'ecologia delle risorse delle metropoli delle città
Ma quanto conta Company
La volontà dei popoli Comiso
Quanta battaglia è stata fatta
E quale grande contraddizione si apre tra questi movimenti in tutto il mondo e il fatto invece che
La pace si voglia ridurre ancora una questione fra Stati e solamente basta
E un'altra contraddizione profonda
La questione dell'ENI
Lo sdegno le prese di posizione dell'intellettuale
Che sono un fatto nuovo e importante nella vita politica del nostro Paese ma come si è risolta poi la questione delle
E un altro esempio
Non siamo stati in presenza di un attacco durissimo della Confindustria ed è la democrazia cristiana
E c'è stata una risposta molto forte dei lavoratori
E da questa risposta veniva fuori una grande esigenza di unità
Una grande richiesta di unità
Belotti operaie
Le manifestazioni popolari
Si voleva l'isolamento della classe operaia
E si sono avute manifestazioni popolari si diceva che non esiste più la classe operaia
E la si è vista in quelle piazze senza massimalisti
A Leo
E altri aggettivi che sono stati messi
Ebbene ma proprio mentre si svolgevano quelle manifestazioni e mentre veniva quel contributo
L'unità sindacale
E la stessa unità della CGIL
Arrivava al limite della rottura
Arrivava al limite della rottura
E allora compagna su questo tipo su queste
Provocazioni diciamo della crisi sulle contraddizioni che essa apre
Che bisogna lavorare perché questa crea una situazione di grande incertezza fra la gente fra le masse fra la classe operaia fra i lavoratori
Incertezza dalla quale si domanda al partito
Come uscire con quali sbocchi
E guardate compagni
L'accordo
Che è un risultato con luci ed ombre che è sbagliato come fa qualcuno ha fatto deferito una svolta storica o un cambiamento nelle relazioni industriali che un accordo fatto di luci e ombre
Del quale nessun partito si può appropriare
E chi ha tentato di appropriarsene ha commesso un grave errore
Ma anche questo accordo viene vissuto da una parte consistente forse non numericamente come una sconfitta una parte consistente della classe operaia
Della classe operaia più politicizzata
Dei pilastri della nostra democrazia parlo della classe operaia per fare due esempi dell'Ansaldo e della parte
Perché Company
Cos'è accaduto
Eppure due obiettivi con quest'accordo sono stati realizzati
La difesa dei salari medio-bassi
Che era uno degli obiettivi posti
Ed è stato respinto l'attacco della Confindustria dico l'attacco
Una battaglia non la guerra compagni
Perché abbiamo già visto quali posizioni di durezza porta avanti la Confindustria
Ebbene eppure l'accordo in questi grandi centri
Malgrado la maggioranza dei lavoratori lo approvi va in questi grandi centri viene vissuto come una sconfitta ed è pericolosissimo Company dobbiamo discutere riflettere
Ma perché viene vissuto così perché tutte le contraddizioni sono aperti e
Perché mentre si realizzava raccordo fra la classe operaia fra lavoratori
Venivano in discussione con acutezza le grandi questioni
L'unità i consigli ruolo del sindacato il ruolo della classe operaia il rapporto fra sindacati e istituzioni tutto questo compagni si è messo in movimento
E noi dobbiamo dare delle risposte
Perché non si è discusso nell'assemblea operaie nelle assemblee dei delegati solo dei contenuti dell'accordo
Ma si vogliono certezze su cosa sarà dell'unità sindacale
Su cosa sarà dei consigli di fabbrica se il sindacato è destinata a diventare istituzione o se il sindacato invece mantiene le caratteristiche le peculiarità che ha avuto nella vita e nella storia del nostro Paese
Io leggevo stamani sui giornali compagni
Una serie di titoli sul direttivo della CGIL
Che è un direttivo di grande importanza
Perché può segnare il rafforzamento dell'unità della CGIL
E può segnare il rilancio di una nuova stagione dell'unità sindacale
E l'apertura di un grande dibattito nelle strutture della CGIL e delle strutture della Federazione unitaria su questi problemi
E leggevo stamani compagni una serie di titoli fatti da giornali che
Capisco devono spettacolarizzare ne ha colpito uno che dice lama replica al pc
Ebbene compagni
Bisogna essere estremamente chiari fanno non c'è una visione sindacale dei comunisti della CGIL
Non c'è una visione sindacale della politica dei comunisti della CGIL
C'è un contributo che viene dallo specifico del loro impegno
Dalla scelta stessa dell'autonomia
Ma un contributo che fa parte del patrimonio dei comunisti per intero non dei comunisti sindacalisti dei comunisti
Ed è un contributo importante io credo che viene dato al congresso del nostro partito al dibattito fra le forze della sinistra all'intera democrazia del nostro Paese
E ci sono grandi questioni di discussione stamane ne parlava il compagno Cossutta presente
Io non ho capito bene può darsi che abbia capito male
Però due cose voglio dirle le voglio dire
E cioè l'accusa di Panzeri calda da Calisto al sindacato non può compagni coinvolgere i comunisti della CGIL e la intera CGIL
Perché si sono battuti contro queste concezioni e perché questa battaglia accerto sono presenti nel sindacato e perché questa battaglia continua
è un'altra cosa voglio dire perché dall'intervento del compagno Cossutta se ho
Ben capito viene fuori una separazione netta fra il sociale e il politico
E cioè
Che il sindacato
Si occupa fino a un certo punto
Il sociale e poi altri si occupano gli altri problemi compagni
Questa se ho capito bene è una concezione pericolosissimo
E il movimento operaio della sinistra italiana ha già pagato un prezzo pesante
A questa scissione fra il sociale e il politico
Un prezzo pesante Company
E Togliatti aveva capito io ricordo una frase che era
La sofferta coscienza religiosa
Quale valore politico prorompente aveva
Un fatto individuale e l'individuo del singolo
Ebbene compagni c'è da discutere da aprire una grande dibattito ma bisogna capire che se noi siamo il partito che nel suo documento
Valorizzati ai nuovi movimenti i soggetti democratici allora compagni
Non si possono trovare mestieri per questi soggetti vi muovete fino a un certo punto e poi più l'hanno mandato no il problema forse è un altro
Ed è come si governa il Paese e come si prendono le decisioni
Perché le decisioni si prendono compagni facendo trovare presente al sindacato dei lavoratori cose già fatte i decreti
O le linee del governo Fanfani questo è un problema vero come si governa il Paese come si prendono le decisioni e allora compagni sia tutto questo noi non riusciamo a dare risposte a dare sbocco politico
Se non indichiamo prospettive certe tappe intermedie possibili gli obiettivi da conquistare si avranno chiusure lotte frammentate lotte come fiammate ma non un movimento
Che ha continuità forza capacità unitaria e lo sbocco politico possibile compagni l'unico sbocco
E la linea dell'alternativa non ce ne sono altri
Concordo anch'io con il compagno Trombadori
E c'è una continuità nella nostra politica
Ma bisogna pur dire che c'è una continuità nella diversità
Fra la politica di solidarietà nazionale
E la politica che oggi noi proponiamo perché quella politica di solidarietà nazionale quel tentativo generoso si scontrò con cosa con il sistema di potere oppressore Fini
Con il sistema di potere della Democrazia cristiana e forse lo stesso Moro
Rimase prigioniero
Di ciò che sprigionano il sistema di potere della democrazia cristiana e allora l'alternativa è l'unica possibile e non possiamo compagni viverla io lo avverto questo come un rischio
Con un'alternativa che è tutta di schieramenti
E non possiamo neppure viverla come una contrapposizione fra alternati fra schieramenti e movimenti
Perché non è questa la nostra cultura politica
Perché se solo schieramenti lo scetticismo dei compagni è giusto
Perché non si capisce come improvvisamente il PSI dovrebbe
Capp entrare a far parte di questa scelta di schieramento dell'alternativa
Ma se invece compagni lavoriamo sulle cose concrete
E una cosa concreta per esempio è un Governo di programma
Un Governo di programma
E dove il partito alla forza la capacità di avanzare le proposte chiare e semplici sui punti fondamentali del nostro Paese e su questo governo di programma noi costruiamo
Una battaglia una sfida per l'alternativa se diventa così compagni
Allora non c'è questa contraddizione apparente fra gli schieramenti a chi è per gli schieramenti e chi è per il movimento no compagni allora c'è un tutto unico non c'è un qualcosa che nasce prima è un qualcosa che nasce Rocco io credo compagni ho finito
Che per questi compiti ci vuole un partito che recuperi slancio tensione ideale passione politica
C'è disaffezione compagni quando la gente anche nel nostro partito
Senta di non contare
E lo sente nel nostro partito
E non è un problema nominalistico se superiamo no
Il centralismo democratico francamente questa disputa non mi interessa
Ci sono stati alcuni giornali che prima non ho scoperto
Che tutto il nostro congresso era era centrato sulla questione dello strato che brutta parola però compare e ci avevano dato anche un tetto qualcuno
Il sei e se
Quelli che son contro lo strappo superano questo tetto ma lo discutiamo così i compagni
E allora ecco perché non mi interessa entrare del nominalismo
Quello che mi interessa però è un processo continuo di rinnovamento
C'è un partito che cambia la società e questo partito l'ha cambiata ma c'è anche una società che tal partito qualcosa
E allora essenziale diventa compare il modo in cui si formano le decisioni anche qui è il nodo della vita politica italiana come si formano le decisioni ad ogni livello di recente e se non sia informati
Se non si conoscono le posizioni anche di verze su questo compagno presentato anche un emendamento che su grandi questioni ci possono essere nei gruppi dirigenti allora compagni luce conoscenza
Diminuisce l'attenzione la passione politica
E questa esigenza corrisponde al recupero della militanza al fatto che un individuo conta come soggetto come io individuale come collettivo nel nostro partito
E fa parte compagni la nostra proposta di socialismo
è elemento dell'alternativa
A chi ci chiede qual è la vostra cultura politica e Cuesta compagni
E la cultura della realtà che nasce ai nostri dibattiti dalla qualità degli argomenti che solleviamo
La cultura della realtà per conoscerla per cambiarlo
Per trasformare e chi ci dice ma il vostro socialismo non realizzate un utopia
Io credo di no ma anche se lo fosse compagni e l'utopia di tutto il mondo
Diamo ora la parola al compagno più Berto da Maroni segretario della Federazione del partito socialdemocratico umano
Dopo di lui parlerà il compagno Ugo Vetere sindaco di Roma
Care compagne cari compagni
Mi ha ieri dopo giorni a nome mio e dei socialisti romani il saluto e l'augurio di un proficuo lavoro
Abbiamo ascoltato con grande interesse
L'intelligente appassionata relazione
Del compagno Morelli
Una relazione
Che si caratterizza anche per gli elementi di responsabilità e di equilibrio
Se vi sono stati introdotti in questa fase
Che attraversiamo qui
Al Comune alla Provincia di Roma
Intelligente perché colloca la relazione un quadro estremamente ampio
Problematica
Responsabile perché se da una parte evita
Di introdurre ulteriori elementi
Di polemica dall'altra
Evita anche di concede
Un ruolo e una funzione
Ai partiti
Socialisti e laici che in questa fase
Collaborò noi consentono il Governo di questa città con un'aggiunta di sinistra
Vi sono alcuni elementi
Che probabilmente questo dibattito approfondirà e che noi ascolteremo con attenzione
E sono elementi aperti
Nel rapporto tra i nostri partiti
E che riguardano
La reazione politica di questa giunta
E la sua collegialità
La possibilità di definire
In modo certo e sostanziale punti
Di carattere programmatico
Definito
Questa ultima fase
Che ci separa dalle elezioni prossime del comune
Il PSI considera questo vostro congresso un momento politico importante non solo perché si celebra
In una fase cruciale della vita politica del Paese
Ma soprattutto perché essa è l'approdo di un ampio dibattito
E ci vede attenti osservatori delle decisioni finali che assumere
Ritengo doveroso ribadire tuttavia accanto a quanto unifica e assimila sul piano dei principi i nostri partiti ciò che li distingue
E li diversifica
Non si tratta oggi
Come si asserisce da qualche parte di chiudere il conto del mille novecentoventuno
Al contrario si tratta di valutare quanto sia servito e continui a servire ai fini del socialismo le due fondamentali concezioni del marxismo la socia al demonio sia
E il comunismo
Ancora una volta sentiamo la necessità di esternare le ragioni che informò la nostra pratica politica
Per troppi anni giudicata come impostura da parte di alcuni componenti dello schieramento di sinistra
La socialdemocrazia si propone attraverso una graduale ma profonda modificazione sul piano strutturale sovra strutturale
Di attuare una più equa distribuzione degli oneri e dei diritti al fine di superare le differenze o almeno le grandi differenze che oggi intercorrono tra le varie classi componenti la società i socialdemocratici ritengo che non poteva avere come obiettivo la preminenza di una classe sulle altre
Ma operano pratiche tutte le classi quindi anche la classe operaia perdono loro collocazione collocazione specifica nella generale trasformazione della società da una società di classi ad una società di popolo
Tale modificazione non ha un carattere meramente sociale
L'iniziativa dei socialdemocratici non è stata influenzata sul piano politico culturale rientra in questa strategia l'ordinamento regionale dello Stato il decentramento amministrativo la Repubblica di autonomia e le grandi battaglie dell'Europa unito
Occorre ridare fiducia che adibita autonomia le istituzioni lavorando per la loro emancipazione da ipoteche precostituite e questo compito responsabilità di tutti i partiti democratici
Su questo terreno è necessario aprire con la cittadinanza di Roma e della sua provincia un ampio dibattito che veda partecipi e protagonisti i partiti localizzazioni sindacali attivamente i cittadini
Molte iniziative sono state assunte in questi anni
Di maggioranza di sinistra a Roma e nell'altra aveva degli accordi molti passi in avanti sono stati condotti dalla collaborazione delle nostre due partiti
Mentre ribadisco positive valida esperienza finora condotta a Roma non voglio tacere motivi di incertezza e di perplessità su aspetti specifici
L'operazione asse attrezzato centri direzionali
Allora ribattezzato Sistema direzionale orientale resta il fulcro del vigente Piano regolatore
Senza il trasferimento lungo tali strutture della direzionalità esistente al centro storico e nelle zone adiacenti dette zone rimarranno soffocare la funzione che non solo fa proprie e per le quali certamente non sono male
E quindi urgente l'accenna lo trasferimento di funzioni e la creazione di una viabilità alternativa che elimini la paralisi indotta dall'attuale andamento radio centri per ottenere ciò è indispensabile la nascita di nuovi centri direzionali e la realizzazione di strutture viarie colleghi questi nuovi centri all'esistente centro direzionale delle senza queste realizzazioni ogni operazione di intervento sul centro storico al fine di una valorizzazione dello spirito voluto dal piano regolatore l'esperienza del Tridente insegna
Non potrà che muoversi nel quadro di difficoltà spesso insormontabili
E la stessa metropolitana
Se non sarà intrapresa la costruzione della linea previste tangenziali che nel frattempo possono essere supplire da linee di trasporto pubblico di superficie assume la veste impropria di ulteriore fattore di adduzione al centro della città e quindi di intasamento
Non pretendo di proclamare verità nuove ma il tempo che sembrano correre per l'innesto dell'operazione ed alcuni ricorrenti nebulosità
Mi fanno ridere non inutile ritornare sul tema
Il ridimensionamento delle primitive previsioni insediative è stato attuato da tempo
L'approvazione delle libere quadro del maggio ottantuno
è in corso di approvazione la delibera che snelli ce la strumentazione urbanistica necessaria all'approvazione rendendo tra l'altro superabili gli ostacoli frapposti da insediamenti nel frattempo sono abbiamo preso atto con soddisfazione le assicurazioni
Che contiamo suffragate dei fatti volte ad eliminare il dubbio in Sotto civica una sostituzione dell'asse direzionale con via Palmiro Togliatti destinata a servizio degli insediamenti residenziali
Un concreto piano di fattibilità ma definitivo un definitivo chiarimento delle modalità di gestione implica però ulteriore al tese di molto i tempi di molti mesi queste cose che ai compagni ci allarmano sui tempi e sulle reali intenzioni
Non vorremmo che ride a base del Piano regolatore di Roma o abortisse un ascesso Emma formata dobbiamo coinvolgere lo Stato e siamo d'accordo ma spetta al Comune costituire la forza trainante per porre Roman livello di metropoli europee
Il decentramento amministrativo inoltre pur essendo stato ribadito nel programma dell'attuale maggioranza senta compiere passi in avanti in direzione delle municipalità
Nel contempo il PIL sia ragione di indicare aspetti devianti dell'uso del decentramento amministrativo
Rileva che le circoscrizioni sono volo troppo spesso sul ruolo di stimolo e di amministrazione della cosa decentrata e indurlo a iniziative di competenza dei partiti nel territorio
Per dare forza gli istituti della democrazia della partecipazione e necessario che ogni organismo svolga correttamente la propria funzione senza cedere a suggestioni assembleari
Decentramento amministrativo può e deve svolgere un grande ruolo adesso infatti ed è mandato il compito arduo della ricerca conoscenza elaborazione sperimentazione proposta gliela agli organismi centrali amministrativi
E attuazione della razionalizzazione dei servizi pubblici oggi non adeguatamente prestati non sempre per mancanza di strutture di materiale umano ma per l'inadeguata capacità organizzativa degli organi del decentramento
Mi sia consentito all'ultimo affrontare un argomento che esso ha sollevato interessa appassionato non solo dei romani ed ha surriscaldato il dibattito politico il problema della cultura
Sulla polemica tra effimere permanente nulla c'è di più effimero della contrapposizione dei due ipotesi
La danni ad ogni programma di maggioranza i pesi ribadisce la necessità di apprezzare Roma di strutture permanenti quale l'Auditorium tuttavia rimane però il speciosa la confusione tra permanente ed effimero
Se le firme va però crea un permanente interesse una permanente curiosità o almeno una rinnovata conoscenza dalla cultura l'effimero non può considerarsi tale
L'effimero è tale solo se continua ad essere spettacolo da Colere passivamente
Vero problema della cultura e trasferire gli interessi da un momento di fruizione alla tendenza verso la produzione e la cultura ideologicamente libera non esclusa anzi esaltando quella popola
Cionondimeno è ovvio
Che come è necessario costruire scuole preliminare trivio doppi turni come indispensabile costruire case per eliminare gli sfrattati la coabitazione insomma Paul il sovraffollamento
Così è improcrastinabile realizzare strutture permanenti per la fruizione della cultura cari compagni
Il dibattito tra i nostri due partiti prosegue attraverso l'azione politica quotidiana
E colgo l'occasione mentre rinnovi saluti del mio partito al vostro congresso riconfermare l'impegno sociale politica e civile del PD per la difesa dei diritti delle classi popolari e di progresso civile e sociale la nostra città grazie e buon lavoro
Ringraziamo il compagno taluni per il contributo che ha dato al nostro congresso e ora diamo la parola al compagno Ugo Vetere sindaco di Roma
Compagne e compagni relegati
Il dibattito su Roma
Sulla giunta di sinistra sulla singolarità di questa esperienza unica
Nell'ambito delle capitali dei Paesi capitalistici
E che vede uniti comunisti socialisti e socialdemocratici repubblicani e compagni perché tu
In una coalizione guidata da un comunista
E ampio spesso contraddittorio ma sempre di grande interesse
Il quadro che ha offerto alla relazione del compagno Morelli d'altronde ce ne dà una conferenza alcune delle iniziative assunte in questi anni
Dall'amministrazione capitolina
Come il recupero dei Fori ed è la grande Aria archeologica
Il recupero del centro storico a una dimensione più umana nelle sue prime misure
I grandi movimenti per la pace contro il terrorismo e la violenza contro la droga contro la mafia
La straordinarietà del rapporto di un'amministrazione di sinistra con la Chiesa cattolica e con lo stesso Vaticano per un obiettivo comune che è quello della solidarietà e della tolleranza la particolarità
Del rapporto del Comune con forse sindacale ed imprenditoriale hanno una è capo profonde e non solo qui altro
Abbiamo chiaro che Roma e la capitale di un Paese che ha al centro delle due stridenti contraddizioni che oggi pensano solo avvenire dell'umanità
Quella tra blocchi militare stia Ovest e quella tra Paesi industrializzate Po nord su ecco perché lavoriamo per fare di Roma in primo luogo un punto di riferimento e di incontro
Questo noi siamo nella considerazione degli altri e questo è il primo grande risultato
Merito della coalizione che guida il Campidoglio un merito che appartiene a tutt'
Non c'è stato d'altronde avvenimento grave euro o importante per la città terrorismo droga lotte sindacali movimenti per la pace movimenti di massa su obiettivi diversi
Difesa dei più deboli e degli emarginati in cui il Comune non è apparso come protagonista ed in ogni caso è apparso ciò che in precedenza non era mai vista lo stesso modo
Come abbiamo affrontato la questione dell'Anno Santo vengono che abbiamo ben chiaro quale il ruolo del comune capitali d'Italia
Significa questo
Che ogni cosa e al suo posto
No
La grande opera di rinnovamento del settantasei iniziata Colli amministrazione Argante Petroselli ha compiuto infatti grandi passi in avanti
Ed è possibile riflettere su questa straordinaria esperienza che accomuna un ampio arco di forze progressiste
Proprio quando questa esperienza si scontra con la realtà d'una società in movimento e soprattutto in crisi una crisi che non è di facile lettura
La Roma che conoscevamo con classi e ceti ordinatamente distribuiti per quartiere cambiata
E avvenuto innanzitutto una redistribuzione della ricchezza spostamenti di reddito da un gruppo sociale all'altro
La disoccupazione l'inflazione hanno duramente colpito in chi era e categorie e favorito altre categorie sociali e quelle in grado di anticiparlo addirittura di sfruttarlo
La crisi ha investito in Chieri settori produttivi sia tradizionale come l'edilizia che nuovi come l'elettronica favorendo piuttosto il terziario sia pure nei termini in cui ci veniva ricordato questa sera mentre Banchi
Risoluzione a Roma i contorni e le caratteristiche dei cosiddetti ceti emergenti particolari fattori come la crisi degli alloggi hanno contribuito alla vaccinazione della fisionomia della città creando situazione che un tempo sarebbero sembrate paradossali
Nella più lontana periferia si hanno reinsediamento e nei quali convivono Porta a Porta popolani e piccola e media borghesia nel centro accanto a chi ha resistito in edifici fatiscenti e sono i nuovi ricchi che le hanno ristrutturate
E questo a questo si aggiunge un grande sommovimento democratico democratico
Mentre la città presenta ora alcuni aspetti deteriori delle grandi metropoli dell'Occidente
Un atto Mizzau sole crescente una fortissima spinta al consumismo gravi fenomeni di teppismo
Gli ultimi fatti che hanno riguardato la nostra città non lasciano ha detto ad alcun dubbio
La mafia la camorra andrà anche per sono giunte da tempo a Roma organizzano i loro loschi e spesso violenti e piani Santino si tratti
Fenomeni di questo tipo si accompagnano necessariamente all'emarginazione dei più deboli di coloro che non possono competere nella corsa all'efficienza e al successo quindi innanzitutto dei vecchi
Ma anche di tutti i deboli come sono gli handicappati o i diversi per inciso ancora attenzione troppo scarsi abbiamo dato a quei nuovi paia che sono gli immigrati del terzo mondo spesso clandestini e sempre comunque super sfruttato non si tratta
Di rispolverare il perpetrazione assistenzialistiche ma è anche questo il quotidiano che ho sotto gli occhi ogni giorno come sindaco
Sono personalmente molto turbato
Al pensiero che un ragazzo di quindici o sedici anni si tolga la ditta giudicandola malvagia o insensata e spesso senza neanche di riciclo
Con un biglietto
Ho l'impressione che la città si sia tirato un poco indietro di fronte a fatti come questi abbia preferito girare la testa anziché chiedersi perché di questi morti certo
è facile avere da un qualche psicologo una qualche spiegazione
Ma quanti casi di rendono numerosi e questi suicidi si sommano all'interminabile catena di suicidi giovanile al rallentatore che sono le tossicodipendenze bisogna chiedersi
Se questi sono casi clinici comunque individuare o non piuttosto sintomi di una profonda malattia sociale non sono cioè una questione politica vera troppi
Insisto su questi fatti
Perché temo siano sintomatici e non sporadici
E tanto più mi preoccupa allora quella che nel migliore dei casi e potrei dire disinformazione ma che resta comunque indifferenza
Di strati sociali che dovrebbero reagire a quei segnali intervenire prontamente non mi pare che succede
Ma la stessa con la stessa forza
E necessario elevare altri fenomeni fortunatamente disegno nettamente opposto
Anche se starà ordinamenti indicati non meriti soltanto a fatti politici o sindacali
Come le manifestazioni massicce degli operai dell'industria o quelle degli artigiani la mobilitazione capillare insieme di massa contro la droga
La ripresa di coscienza dei movimenti femminili in occasione di particolari problemi il successo di iniziative periti Isabella taci sappiamo molto bene quale energie sanno esprimere lavoratori romani lo constatiamo quotidianamente ovunque nella città
E del resto se si aprono nuove scuole palestre e circoli per anziani Bibliothèque cocente antidroga comunità di Est ex tossicodipendente perché se creato un movimento popolare che la Giunta in qualche modo a seconda ma vorrei segnalare anche altri fattori che restano al di qua della consapevolezza politica e quale dobbiamo appunto dare una coscienza come una vera e propria presa di possesso
Dal centro della città che avviene essa dei dei giorni festivi pure con i problemi che questo fatto solleva c'è dunque tutto una lunga serie di questi fatti di crescita di partecipazione dalla capacità di autogestione per esempio
Dei circoli da parte degli anziani alle crescente leve giovanili energetico Ricci sportivi circoscrizionale a uno sviluppo di forme di associazionismo di cui noi non abbiamo una chiara convinzione convinzione
Dallo sport alla musica all'ecologia allo svago
A tutto questo non è estranea la rottura intervenite intervenuta con le iniziative del nostro Comune in questi anni consente testata romana o ancora l'interesse per i problemi della città l'impegno che trova in tante assemblee scolastiche proprio fra i ragazzi
Che la cosiddetta civiltà dello spettacolo per non dire altro vorrebbe estranea certa Roma è stata sempre una città contraddittoria
Ma ora ci sono anche le nuove contraddizioni ad esaminare quale si rilevano in un momento nel quale sia pure in una vasta crisi economica e sociale del Paese la capitale impegnate nel suo sforzo di qualificarsi come grandi città moderna moderna
Anche e soprattutto nel senso di garantire migliori condizioni di vita ai suoi cittadini e dare un senso a questa ditta fatto di partecipazione di comunità una città dunque più umana
La questione vera che abbiamo di fronte
E quella di un rapporto con la gente e questo conta più dell'elenco delle cose fatte
Un elenco peraltro copioso
E straordinariamente ricca
Basta pensare che in questi sei anni e mezzo abbiamo investiti in opere indispensabili per quell'arretrato quel pregresso che abbiamo ereditato nella nostra città circa tre mila miliardi di lire
Che siamo stati in assoluto il Comune Caputo ha maggiore capacità operative in questo caso posso limitare soltanto ai titoli
Dalle borgate depuratore alle scuole la metropolitana Hayabusa l'acqua la luce case campi sportivi c'entra anziane area industriale ed artigianale non tutto certo in questi campi ma molto e basta ma due tre riferimenti all'oggi la costruzione in corso in questo momento di novantanove complessi scolastici nel mille cinquecento auto
E alla fine ci saranno sei mila quelle che avremo costruito la nuova linea metropolitana
Un'intero complesso dei trentaquattro mila pane una piccola città che rappresenta il più ampio intervento di edilizia pubbliche sia stato mai attuato contemporaneamente nel nostro Paese
Credo però che ciò che ha caratterizzato maggiormente questo Peire dove l'intervento verso le nuove contraddizione della nostra società i nuove bisogna anche le nuove condizione di indigenza
Come poco fa ricordare compagno Veltroni i consultori i centra anziani gli asili nido dice entrante droga le iniziative verso gli handicappate l'aiuto agli stranieri indigente direttamente o anche in rapporto con la Caritas fino all'ultimo
Quello della tredicesima circoscrizione nei confronti di migliaia di iracheni sono alcuni momenti di un'attenzione verso l'uovo i suoi bisogni di oggi per affrontare con più forza i problemi del domani
Non abbiamo mai voluto scindere due aspetti della nostra politica due facce direi della stessa medaglia
E che non si possa scindere l'uomo dalle cose i sentimenti della gente dalle strutture dalla società lo possiamo osservare negli in uno dei settori dove la crisi oggi acuta oltre ogni e sopportazione la sanità dove io non vedo solo
Il livore anti riformista gli interessi delle vecchie mai domate corporazione la disumanità
Come l'episodio della vecchia lasciata morire mentre si discuteva se poteva essere ricoverata perché era affetta
Dai pidocchi
Quando giro per gli ospedali cerco di farlo
Vedo l'immagine d'una crisi di direzione politica generale
Pone in da di medici e paramedici e se questo non fosse ben altre sarebbe la situazione ma ci ho letto
Qualche cosa di come funziona la macchina pubblica in questo Paese non può più oltre a essere tollerato
E non è colpa nostra
Anche se io non esito a dire che non abbiamo vinto la scommessa del funzionamento della macchina comunale in generale dalla struttura pubblica e tuttavia il Comune rappresento
Nonostante tutto
L'anello che regge meglio nel rapporto tra i cittadini e le istituzioni
Anzi
Del rapporto del cittadino con il sistema politico amministrativo del Paese l'errore più grave la più grande delle ingiustizie
Che io trovo nelle misure che vengono riproposte che la finanza locale sta proprio nell'attardarsi a capire che se quest'anello cedesse ben altri sarebbero i problemi del Paese
E poi c'era
Se non muta la strategia generale dalla mano
Questo non significa certo ignorare i problemi della crisi economica e finanziaria tutt'altro
La nostra critica giusta il provvedimento del governo sta proprio nel fatto che dalla inizierà manovra fiscale finanziaria non è derivata fino ad oggi
Nessuna inversione di tendenza non lo sviluppo economico ed occupazionale del Paese e che il principio stesso della giustizia fiscale resta un'aspirazione insoddisfatti perciò ora che il provvedimento per la finanza locale caduto compagni
Compagni degli altri partiti
Per iniziativa della stessa maggioranza che altro non poteva fare
Riprendiamo il discorso con calma
Auguriamoci adoperiamo
Cioè perché il governo lo riproponga non dirò sulla nostra o sulla linea di altri ma su quella unitariamente definita dall'ANCI altrimenti non riesco proprio a capire
Come potremmo dare significato a parole come equità rigore responsabilità professionalità che rischia di aprire contenitori vuoti e ai quale sarebbe più facile poi contrapporre occupazione pensioni casa bassi salari giustizia fiscale
Oppure oggi
Affermare l'esigenza di un grande programma di costruzione delle case che il giusto
Non può non significare intanto che occorre fermare gli sfratti non sono due logiche contrapposte si devono poter integrare in questo anno e mezzo abbiamo cercato di mettere i piedi per terra
Su un'ipotesi che lavora per il futuro della capitale del Paese lo abbiamo potuto fare perché c'è una coalizione che lo rende possibile
Questo futuro può poggiare appunto in primo luogo su un'alleanza politica per il governo locale che impegna le forze della sinistra
E la più larga alleanza progressista di governo formata da cinque partite in quattro dei quali con responsabilità di giugno
Questa base politica consente di guardare a progetto complessivo con più fiducia anche il secondo interrogativo
Rinvio ai documenti delle cartelle dei delegati che descrivono il complesso dei nostri progetti di cui i più importanti capitoli sono l'asse atta all'assetto della direzionalità
Torre Spaccata Centocelle Casilino Tiburtina Pietralata il centro fieristico e congressuale di cultura alcoli trazione è stata definita i centro agro alimentari nuove grane della centosessantasette dell'euro per il pubblico
Un sistema coordinato che si collega l'attaccante opere in corso come alla secondo Università di Tor Vergata
L'assetto del litorale cantato precisando sì proprio nell'ottantadue con l'ipotesi di porto turistico e cantieristica Fiumicino eccoli completamento della depurazione delle acque anche ai fini di un rilancio turistico l'attenzione ecologista Dante
Alle strutture culturale come appunto l'Auditorium anche si potrebbe fare un po'meglio questa attenzione per la verità
Mi pare che completi un quadro in cui la progettualità avuto largo spazio con il contributo di tutti
In modo che si potessero esprimere ed i singoli progetti cominciano a prendere corpo l'insieme di questi progetti che ora sono alla verifica della Giunta
Ma che richiederanno anche una verifica del consiglio comunale delle circoscrizione poco fa ne parlava il compagno Zavalloni ci portano a sottolineare due esigenze
La prima è che il confronto fra le parti che hanno sottoscritto il protocollo sono pronta ad intervenire deve svolgersi in modo scorretto
E nel rispetto dei ruoli che per quanto ci concerne intanto è quello degli interessi della città
Ma non in modo aprioristica
La seconda cala parte pubblica
Certamente in primo luogo il Comune ma anche a pari titolo lo state era ancora la Regione la Provincia abbiano la capacità di coordinare un'azione per il futuro della capitale del Paese
Dal Governo non abbiamo ancora avuto una risposta chiara
Eppure
Costruire la capitale del Paese compito che spetta a tutta la collettività
Nazionale
Anche se poi non abbiamo il compito di farle funzionare queste strutture
L'intreccio che c'è tra progetti e infrastrutture priorità negli investimenti coordinamento con le politiche nazionale che tante evidente che io colgo l'occasione di questo congresso
Per rivolgeva ancora un appello al governo e son sicuro di non averne bisogno alla Regione alla Provincia per ritrovarsi attorno a questo progetto
Ma una strategia per Roma non può prescindere dai modi dalla partecipazione dei cittadini alla vita dalla politica qui le statistiche vanno lette
E vanno capite la disaffezione alla politica può portare molto lontano
Non tutto certo può essere risolto sul piano dalla vocalist distruzione sarebbe una visione totalizzante sbaglia ma molto può essere fatto proprio dal Comune bisogna portare avanti
Con maggiore decisione decentramento l'idea di un sistema di municipalità ma non credo
Che ciò sia possibile senso un mutamento di alcuni pro rapporti del quadro politico generale ci sono nuove resistenze
Che io non giudico sul piano morale me ne guardo bene
Di cui mi pare chiaro il significato politico che è quello di una visione attenta accentratrice
Nelle esigenze dettate del potere quale condizione che si ritiene indispensabile per superare la crisi di funzionalità e di rendimento io sono di opinione opposta
Questa crisi non si supera
Nel segno solo di un nuovo principio di autorità burocratica amministrativa
Anche se è fuori dubbio concorre di vedere profondamente tutta l'impalcatura asfissiante delle procedure pseudo garantisti ma non ne usciamo fuori se per prima cosa non si riesce a investire i cittadini
In uno sviluppo della democrazia di maggiore responsabilità e questa la base che possiamo riproporre proporre ai nostri alleati nel governo locale nel reciproco rispetto
E prosegue l'insieme nell'opera di risanamento e rinnovamento iniziato ed è anche l'occasione che offriamo alle forze sociali a quelle dell'imprenditoria che oggi sanno meglio di ieri che non è necessario essere subalterni e che non è però possibile essere padroni
Al di là dei in partenza azione strumentale indubbio che la coalizione che governa la città conosce al proprio interno momenti di discussione di critica di polemica
Chiedersi il perché di queste situazioni qui vale a trovare risposta la complessa dinamica storica e politica di forze composizione tradizione fra di loro diverse
Non manca un evidentemente i riflessi degli avvenimenti nazionali e pur tuttavia ci siamo sempre adoperate con grande convinzione per evitare che simili episodi potessero in qualche modo nuocere
Alla coalizione o condizionata siamo contenti che questo dovrebbe essere la regola
Lo abbiamo fatto nella convinzione che c'è un patrimonio di esperienza unitari di cultura di progettualità che nella nostra città si sono espresse si esprimono nella esaltazione del carattere autonomo dell'istituzione locale
E quello che abbiamo deciso insieme di fare compagni amici degli altri partiti che qui c'erano nate con la vostra presenza è con noi dividete la fatica quotidiana non è fare poca cosa
Ma è la costruzione paziente di un processo per fare di Roma la capitale moderna e democratica dalla Repubblica una città giusta e ordinata
Guarda la situazione politica esistente all'interno dalla maggioranza
Comodo un processo che partendo da alcune promesse unitarie certe e definite o arricchirsi ogni giorno di più nel confronto nel dibattito nell'operatività alla quale ciascuno nessuno il guscio e chiamato questo è quello che io penso
Che si possa fare la collegialità dall'esecutivo un tema dei quali si discute
La considero la condizione essenziale perché tutte le competenze possono esprimersi liberamente rafforzando anche per questa via la stessa coalizione una collegialità
Che bisogna dimenticare e insieme garantire qui non c'è un primo o un secondo
Bisogna però sapere che la grande conquista di una giunta di sinistra compagni delegati che oggi può contare su uno schieramento amplissimo di forze non è
Cosa conseguita una volta per tutte
Ma è costruzione coraggiosa e paziente che chiama ciascuna dare il meglio di sé
Vogliamo approfondire rombo stile le grandi ragione elegante motivazione politica ideale che sono alla base dell'autonoma decisione delle diverse forze politiche di fornire un Governo come l'attuale alla città di Roma
Quelle dunque il nostro discorso ai compagni socialisti socialdemocratici agli amici repubblicani e compagni perché tu
E qui anche il nostro modo di essere alternativi alla DC il segretario del comitato romano ha precisato questa alternativa della DC dispetto al pc è un punto su cui siamo completamente d'accordo
Anche se le novità di cui il nuovo segretario una regola la Rocca appare volere essere portatore si infrangono
Contro la sciatteria di iniziative come quello del gruppo della DC che vuole trasferire il dibattito culturali in tribunale io non ho mai pensato
Che la via giudiziaria fosse uno strumento della politica spero di non essermi sbagliata credo piuttosto
Che ci sono alcune grandissime questioni e non solo a quella della difesa dell'ordinamento democratico e della pace su cui il confronto non può conoscere frontiere intervenire nei processi di crisi costruire la capitale dei prossimi decenni costruire un nuovo assetto finanziario delle autonomie locali portare a compimento il grande disegno del decentramento rinnovare la fiducia
Nel nostro ordinamento e sono grandi questioni su cui ci si misura ci si sfida
Ma ci si può anche capire e da tutto quello che ho detto mi pare deriva per concludere
Che è proprio la credibilità del rapporto tra i cittadini e le istituzioni democratiche il terreno su cui la coalizione presente vince o perde la sua battaglia
Compagni e compagne
Le contraddizioni della società romana sono dunque l'espressione di un processo di processi sociali ed economici molto complessi intrecciate fra loro ma non neutri
Il nostro partito deve cercare di capire
Per portarle ad esiti positivi perché non è affatto detto
Che senza l'intervento cosciente intelligente delle forze del progresso le cose volgevano al meglio
Fare politica non significa certe elaborare una formula o anche un bel progetto da proporrò magari da tentare di imporre
Vuol dire saper innovare di continuo quell'alleanza tra le forze sociali interessate al progresso della città tra ceti sociali diverse ma non opposte forze politiche che l'interprete
Che ha portato a una svolta storica e garantita a Roma con l'amministrazione di sinistra la possibilità di un profondo rinnovamento se è vero
Che le forze sociale sono in continua trasformazione di influiscono
Sul comportamento delle forze politiche
Anche questa alleanza dunque va continuamente rielaborato
Aggiornata rinnovata e ampliata rafforza
Tenendo conto non solo degli interessi concreti ma anche delle resistenze delle diffidenze dei sospetti che questo progetto che pure per noi è tanto chiaro è giusto può sollevare
Lo stesso rifiuto della politica
Per combattere bisogna capirlo vedere concretamente da cosa nasce e soltanto questo continuo sforzo di conoscenza e dunque reazione consapevole paziente che può consentirci di portare avanti la città sulla base di un accordo fra tutte le forze che vogliono società più giusta libera moderno occorre però capire fino in fondo
Che la rottura di questo vasto ed articolato processo e di questi io sono convinto anche se processo tuttora
Insufficiente
E anche contraddittorio
Può portare Soro alla restaurazione del vecchio blocco di interessi che ha dominato a questa città
E cosa che se dobbiamo capire noi
E non possono non riproporsi le altre forze che con noi hanno responsabilità nel governo della città
Noi abbiamo l'orgoglio legittimo
Dalla nostra storia
E anche dalla nostra vita personale
Dei sacrifici per restare coerenti con le nostre scelte ideali è un patrimonio che non è in liquidazione attacchi e che noi anzi vogliamo accrescere nella società per un suo futuro più serrate
Ma sappiamo bene
Che non possiamo e non vogliamo fermarci a contemplarlo e il nostro passato perché da soli non potremmo riuscire in questa straordinaria opera di rinnovamento giorno per giorno compagni delegato
Dobbiamo perciò misurarci sui problemi concreti e nuove che la proposta dell'alternativi
Va democratica debba affrontare e su di essi che si gioca questa battaglia tra il positivo e il negativo trovare cresce sviluppo che ha per obiettivo l'avvenire di Roma e del Paese
La parola ora il compagno Angelo Balistreri
Segretario della sezione operaia Tiburtina Guido Rossa credo che sia rientrato dalla loro dalla Commissione quindi credo che sia in sala
Nel frattempo c'è un annuncio per i deputati Carollo Anna Maria CIAI corpi sieri Ottaviano Pavolini Tozzetti e Trombadori
Perché devono essere presenti alla Camera alle ore venti
Faccio anche un annuncio mi scuso con i compagni se sono un po'lungo
Le sezioni Portonaccio Casal Bertone Tiburtino Gramsci Ponte Milvio Esquilino San Lorenzo devono ritirare all'ingresso del cinema i manifesti della lista unitaria di sinistra per le elezioni della rappresentanza studentesca dell'Università di Roma
Elezioni che si svolgeranno il ventuno il ventidue il ventitré febbraio a proposito di questo argomento voi poi daremo faremo un piccolo comunicato che spiegherà ai compagni quello che si dovrà fare nelle prossime ore nei prossimi giorni anche nelle sezioni per aiutare la vittoria della lista unitaria di sinistra
Compagno Balistreri non c'è e allora la parola al compagno corpi si ieri
Delegato di Porta Maggiore
Compagne e compagni
In alcuni congressi di sezione è stato sollevato il problema del PAC dell'appartenenza dell'Italia alla NATO
Io temo che una discussione
Incentrata sull'uscita dell'Italia dalla NATO possa risultare fuorviante rispetto alla necessità di rendere più incisiva più centrale e più continua la nostra battaglia contro l'installazione degli euromissili a Comiso contro la natura avventurosa
Della politica militare di questo governo e del ministro Lagorio contro il forte e disordinato aumento della spesa militare
Potrebbe risultare fuorviante anche rispetto ai problemi e alle prospettive che il movimento per la pace pone a tutte le forze politiche e quindi anche al nostro partito
Le mie considerazioni muovono da una insufficienza di elaborazione e di impegno che ho notato il compagno Morelli giustamente ha osservato che questi temi purtroppo non sono stati al centro dei nostri congressi di sezione
Ho ben presente ciò che abbiamo fatto ho contribuito a fare ho ben presenti in particolare il prezioso apporto dei compagni della Federazione giovanile comunista hanno dato alle grandi manifestazioni milioni di firme in Sicilia
I documenti della nostra direzione che chiedo una sospensione dei lavori a Comiso e una dichiarazione governativa di non automaticità della installazione dei missili in caso di fallimento delle trattative
Temo tuttavia che permangono incertezze riserve in zone anche ampie del nostro partito per l'effetto di tre diversi fattori
La sottovalutazione dei pericoli di guerra e delle conseguenze che la corsa agli armamenti già sta operando
La tendenza a subordinare la dinamica di sviluppo del movimento e quindi la sua autonomia ai problemi dei rapporti tra i partiti
Le incomprensioni se non addirittura l'ostilità verso l'orientamento anti bipolare del nuovo movimento per la pace
Non dobbiamo assolutamente dividerci tra coloro i quali accettano l'appartenenza dell'Italia la NATO ma senza contestarne concretamente l'attuale indirizzo strategico e coloro i quali chiedono di uscirne ma senza sapere né come nel quale concentriamo invece i nostri sforzi sui primi e più concreti passi da compiere per rovesciare le tendenze in atto
Il mille novecentottantatré lo ha ricordato Morelli e l'anno che deciderà sull'installazione degli euromissili e quindi è un bivio tra un nuovo pauroso salto in direzione della guerra nucleare e l'inizio invece di un salutare rovesciamento di tendenza
Il movimento per la pace al di là delle sue molteplici tendenze e ispirazioni
è unito nell'affermare che sia il rifiuto del bipolarismo cioè dell'aggregazione delle forze mondiali in due campi contrapposti e sia l'inaccettabilità di un ulteriore incremento degli arsenali nucleari
Il rifiuto del bipolarismo e motivato essenzialmente dalla convinzione che esso non soltanto non impedisce l'esplosione di conflitti locali ma prepara le condizioni per una guerra nucleare mondiale
E anche motivato dalla critica i modelli rappresentati dalle due superpotenze e dalla necessità di dare un ruolo maggiore alle forze nazionali sociali e culturali che si pongono sulla via del cambiamento
La cultura della pace si nutre degli apporti secondi dei movimenti femministi ed ecologici contiene una visione del mondo che è agli antipodi
Di quella che riduce la politica alla contraddizione tra amico e nemico al dominio all'esercizio in ultima analisi della forza fisica
Essa sola pare all'altezza di un'epoca quella delle armi nucleari che per la prima volta nella storia mette all'ordine del giorno una guerra con soli perdenti e con la prospettiva di distruzione di ogni civiltà la visione manichea del bipolarismo di recente ha indotto Yuri Duke of presidente del Consiglio sovietico per la pace a muovere un grottesco attacco al Movimento Europeo per la Pace di cui quello italiano è parte integrante accusandolo niente di meno
E di essere manovrato da personaggi che perseguono così ha detto un mostruoso disegno
Peso ha detto tutto a nascondere giustificare la politica militare aggressiva degli Stati Uniti e della NATO
E ciò Yuri zuppa fa affatto proprio mentre i vertici reaganiana accuso il movimento per la pace di essere al servizio di Mosca
L'altro elemento quello delle inaccettabilità dei nuovi sistema d'arma si basa essenzialmente sulla convinzione
Che essi proprio per le loro caratteristiche tecniche posso portare un salto qualitativo nel senso di illudere gli uni di aver raggiunto uno superiorità militare e gli altri di dover agire prima che sia troppo tardi
Si parla molto della quantità delle armi nucleari a proposito e a sproposito per verificare l'equilibrio della bilancia degli armamenti si parla troppo poco della loro qualità
Del rapporto esistente tra le loro caratteristiche tecniche e i pericoli di guerra
Come sapete già esistono nel mondo cinquanta mila ordigni nucleari gli Stati Uniti hanno programmato la costruzione di altri diciassette mila
Sappiamo che un solo sottomarino Trident può colpire contemporaneamente da duecento a duecentocinquanta città nemiche era quindi un potenziale nucleare superiore a quello attualmente installato sul territorio italiano
Dal dall'altra parte dalla parte dell'altro blocco le cose stanno più o meno allo stesso modo
Le nuove armi quelle già pronte e quelle in preparazione sono fatte primo per rendere pensabile una guerra nucleare limitata secondo per raggiungere la superiorità
Nel senso di disporre di armi capaci di sottrarsi al controllo avversario
Quindi è in crisi il principio stesso della deterrenza che per oltre trent'anni è rappresentato un precario freno allo scoppio della guerra nucleare
I missili Floris
Ad esempio presento caratteristiche tecniche in base alle quali possono volare rendendo a bassissima quota rendendosi invisibile ai grandi sistema radar
Sono in grado di auto correggere la rotta e colpire l'obiettivo prefissato con un margine di errori di soli cento metri scusate se insisto questi particolari ma servono a motivare la posizione politica fanno crollare la distinzione tra armi tattiche strategiche perché possono essere costruite in entrambe le versioni esternamente identiche e quindi indistinguibili
Sono mobili posso essere collocati a terra su navi aerei sottomarini a causa delle loro lì ridotte dimensioni sono lunghi sei metri un diametro di cinquanta centimetri sfuggono a qualsiasi rilevazione
Ne consegue che l'installazione dei Cruise vanifichi era di fatto l'accordo saltò due renderà estremamente problematico se non impossibile ogni futuro accordo per la riduzione degli armamenti
Aumenterà i rischi perché dei ventotto i detentori dei cui si possono illudersi di avere conseguito una momentanea superiorità nucleare
I missili Pershing
Potranno colpire dalla Germania il territorio sovietico in soli sette minuti e quindi indurre l'Unione Sovietica come qualcuno ha fatto osservare
A introdurre meccanismi automatici o semiautomatici che lanci di missili quando si abbia notizia dei propri satelliti e sistemi di informazione che l'avversario ha iniziato l'attacco
A questo punto aumenterebbero le probabilità già oggi esistenti di una guerra nucleare per errore falsi allarmi infatti ci sono più volte verificati negli Stati Uniti ma per fortuna non esiste ancora l'automaticità della risposta
Se si guardasse soltanto ai problemi della cosiddetta parità della bilancia degli armamenti gli Stati Uniti potrebbero benissimo installare i Cruise destinati a Comiso su uno dei loro sottomarini nucleari col vantaggio militare che viene ad una simile soluzione
No
Se vogliono installarli in Italia in altri Paesi europei è perché nei loro piani strategici è inclusa l'ipotesi di una guerra nucleare limitata all'Europa
E perché già oggi fin da ora voglio compromettere in qualche modo il nostro e altri Paesi in modo da De Carne ogni volontà di autonomia
Ne consegue per noi comunisti la necessità di pronunciarci in ogni caso contro questa installazione
Di lavorare affinché sia modificata la stessa costituzione in modo da consentire un referendum popolare
Di impegnarci nel movimento per la pace che ha lanciato una vasta campagna non soltanto di manifestazioni ma anche di referendum autogestiti di richiesta agli Enti locali di dichiarare i rispettivi territori in zona denuclearizzata
Di invitare tutti i gruppi parlamentari democratici
A ridiscutere subito della questione
La lotta per la pace deve alimentarsi e anche di altri contenuti in rapporto al modo singolare di uscire dalla NATO del ministro Lagorio questi più volte ha preso posizione a favore di un mutamento del nostro modello di difesa
Per una come dice Luís politica indipendente ed autonoma
Ma che cosa intende Lagorio con queste parole e io lo ha spiegato parlando di una politica militare italiana attiva anche nei territori non coperti dal patto nato
Di qui alla serie iniziative inquietanti l'accordo di garanzia di Malta che è una specie di protettorato politico militare
La partecipazione alla forza multinazionale nel Sinai le iniziative di cooperazione militare con l'Egitto l'Iraq è in guerra la Somalia che in conflitto con l'Etiopia
La scelta di Comiso e la crescente militarizzazione della Sicilia delle zone vicine delle isole vicine
La decisione infine di assicurare la fornitura del necessario supporto logistico e militare per gli eventuali interventi della forza di pronto intervento degli Stati Uniti in aree geografiche non coperte dalla NATO
Il discorso sulle spese militari in preoccupante aumento degli ultimi tre anni deve essere ancorato oltre che alle più generali compatibilità della spesa pubblica a una nostra concezione autonoma del cosiddetto modello di difesa
Cioè una nostra valutazione delle minacce che possono gravare sul nostro Paese
C'è più ritardo che non è superato neanche dal documento congressuale nel quale tuttavia sono chiaramente indicati tre impositivi elementi il rifiuto di una strategia militare che condanna in caso di conflitto armato il Vecchio Continente a essere il primo è massimo teatro di una guerra atomica si pone insomma il problema della denuclearizzazione
Della nostra difesa in sintonia con le posizioni e i laburisti inglesi di altri partiti socialdemocratici di Papandreou di forti componenti religiose in primo luogo dei vescovi cattolici americani e di quelli anglicani
In secondo luogo il rifiuto di ogni impegno militare al di fuori della dell'area geografica dall'Alleanza atlantica terzo uno sviluppo del processo di democratizzazione delle forze armate
E di conseguenza un più incisivo controllo democratico sulle forniture militari e sul commercio delle armi non a caso punti nevralgici dell'intervento dei poteri occulti
Questi tre indirizzi possono costituire un buon punto di partenza Risceglie re tra spese militari necessarie spese sbagliate in modo da sottrarci sia i rischi della subalternità e sia quelli del confusione a ritmo velleitario
Compagne e compagni
Mi sono soffermato sia pure nei limiti di tempo concessi su questi problemi perché li ritengo centrali per la vita del paese e caratterizzanti della proposta di Alternativa democratica e rispetto alla politica di unità nazionale rappresenta una svolta
Il compagno Trombadori altri compagni sanno che il linguaggio è linguaggio conclude la storia comunista svolta non vuol dire rottura di ogni nesso col passato ma significa tuttavia molto di più che un semplice adeguamento la vecchia politica alle nuove quote
Alle nuove condizioni
Il il veto di indicare i contenuti programmatici di un disegno politico è il metodo migliore per rendere utile al discussione quando è necessaria anche la polemica tra compagni
Abbiamo sofferto negli ultimi tempi a mio avviso per ritardi e carenze a volte della precisazione dei contenuti ancor più per la diffusa sensazione che queste carenze e questi ritardi erano almeno in parte dovute a contrasti non risolti all'interno del nostro gruppo dirigente
Dietro polivalenti richiami a questioni di metodo si percepivano a volte resistenze o deformazioni della politica di Alternativa democratica intesa come svolta
Lo si è potuto verificare anche a proposito della lotta per la pace e del rapporto tra il nostro partito il movimento per la pace
Il successo registrato i numerosi congressi provinciali
Dall'emendamento sulla pubblicità in caso di posizioni diverse non è dovuto a smanie di perfezionismo democratici istigò o come qualcuno ha detto alla semplice volontà di garantire l'eventuale minoranze mi pare che emerga la volontà di dare più concretezza un carattere più deliberativo alle nostre discussioni in un certo senso si tratta di garantire per la maggioranza per la grande maggioranza del partito concorde sulla linea dell'alternativa che essa possa sottoporre questa politica alla verifica del lavoro nella società e nelle istituzioni
Questo partito e maturo per sapere e per decidere
Diamo ora la parola al compagno Roberto Lovari presidente della giunta provinciale di Roma dopo il compagno Lovari parlerà la compagna Armand va be'anche la rissa della sezione operaia Prenestina
Però prima dell'intervento della Compagnia De Angelis non faremo punto sui lavori sul proseguimento
Del nostro congresso
Porto a voi il saluto del consiglio e della giunta provinciale e mio personale in questo momento centrale per la vita del PC di un partito democratico e di massa
Che compie qui una valutazione sulle esperienze fatte ed elabora le strategie e contenuti per il domani
Un fatto quindi di grande rilievo politico per Roma e la Provincia
E non solo per il vasto consenso espresso dall'elettorato al vostro partito Maria ma per il profondo radicamento sociale e per i valori di democrazia e progresso che incarna
Consentitemi ora come presidente di un'amministrazione provinciale nel quale il vigile forza di maggioranza relativa di sviluppare brevemente alcune riflessioni
Innanzitutto una considerazione su quella che è stata la vicenda dell'amministrazione provinciale delle amministrazioni provinciali
Con il grande rilievo qui a Roma del gruppo comunista
Posso dire senz'auto compiacimenti
Che la Provincia ha vinto una battaglia lunga ed aspra i cui risultati non sono emersi in grande evidenza
L'immagine obsoleta
Dell'istituzione da abrogare è stata completamente cancellati al suo posto c'è la realtà viva di un ente locale all'altezza delle attese
Che eroga un ventaglio sempre più ampio di servizi
Che costituisce uno strumento al servizio dei lavoratori che contribuisce a rafforzare il tessuto democratico
Provincia significa concretamente una rete viaria moderna quella delle strade che percorriamo ogni giorno ma anche quella sempre più estesa della viabilità rurale
Per ridurre via via i dislivelli economici e sociali fra zona e zona infrastrutture sociali ed assistenziali scuole sempre più adeguata in ciascun distretto
Attenuando così di in anno in anno la dipendenza dalla capitale cultura portata in zone un tempo derelitto ed abbandonato
A nostra scelta della programmazione
A inoltre di fatto anticipato il ruolo dell'ente intermedio fra Regione e Comuni
Mentre contemporaneamente venivamo dando concretezza ai nostri impegni programmatici si pensi al ruolo di un nuovo assessorato quale quello dell'industria commercio ed artigianato
Risultato di una scommessa
Politica vinta sulla difficoltà esuli scetticismo terminati pure tra di noi
Questo assessorato e ora un vero proprio punto di forza di un settore come quello dell'attività economiche e produttive che certamente non potevo vedere oggi è assente la nuova Provincia
Il taglio delle porte e la portata delle iniziative che sono note ricorderò soltanto il progetto pilota attuato con il Comune di Roma e la quinta circoscrizione per qualificare un primo gruppo di giovani disoccupati direttamente
Nella bottega artigiana se l'esperimento dimostrerà
Di funzionare gli daremo attuazione sulla su vasta scala e di lavoro attuale per la realizzazione di un funzionale osservatore il lavoro per contribuire a risolvere il problema dell'occupazione
Ormai le giunte democratici di sinistra hanno un profondo radicamento della nostra società
E l'ultimo banco di prova quello delle delle elezioni provinciali e comunali è stato al riguardo significativamente probante
Da questi dati al centro anche della vostra attenzione
Deve partire il nuovo balzo in avanti della Provincia che deve consolidarsi nella sua fisionomia di ente intermedio dopo il fallimento di tanti esperimenti di ingegneria istituzionale
A livello nazionale
C'è il punto di riferimento costituito dal Progetto
Di legge presentata dal governo sulle autonomie locali e le quali un recapito innovativi e certamente quello costituito dalle nuove competenze per le province e dall'istituzione della provincia metropolitana
Senza voler ripercorre vecchie polemiche sui ritardi
Che sono passati attraverso tutte le forze politiche nel Lazio e scontati dalla Provincia con la mancata attribuzione delle belle
Credo che sia giunto il momento di dare pieno riscontro a questo adempimento
Che se viene a rafforzare il ruolo della Provincia di Roma non sminuisce certamente quello della Regione Lazio che potrà attendere meglio i propri compiti di gente legiferante di programmazione
Credo che le due proposte di legge della Giunta regionale sono e l'altro giorno sulle tele che agli enti locali e sulle procedure della programmazione siano un buon punto di partenza
Accanto tuttavia ad un bilancio positivo non possiamo sottacere alcune ombre che si sono profilata all'orizzonte delle giunte democratiche di sinistra
Bisogna farsi che la nostra azione di rinnovamento di Risanamento di progresso e di sviluppo
Non abbia a subire rallentamenti da situazioni che nulla hanno a che fare con la capacità amministrativa e la volontà politica a livello locale
Dobbiamo respingere e personalmente e continuerò a farlo
Qualunque collegamento nei rapporti locali tra i partiti della maggioranza e quelli che si sono possono essere letto dagli stessi a livello nazionale
è una pericolosa novità mai comparsa fino ad oggi
Sono in gioco la capacità e la stessa possibilità di stare assieme di continuare a produrre buona amministrazione è l'autonomia delle giunte democratiche di sinistra dietro le quali c'è il lavoro di amministratori di tendenze politiche di segno diverso che corre rischi non marginali
Non voglio quale certamente allarmismi ma semplicemente richiamare l'attenzione sole alta dei dati in campo
Come superare vincere queste difficoltà questa mi pare la questione all'attenzione di noi tutti sì di noi tutti
A mio avviso è possibile guardando alle cose da fare e a quelle già fatte
Ai qualificanti obiettivi cui il nostro sforzo deve dare riscontro alle energie che è stato ed è possibile continuare a mobilitare
Viviamo oltretutto in un momento che è un eufemismo definire delicato
O le difficoltà economiche che ci sovrastano e che certamente riducono all'ente locale i margini per essere uno strumento di sviluppo civile e sociale di democrazia e di partecipazione
Ritengo per concludere che la strada percorsa aziende
L'impegno e la volontà che ci accomuna i risultati costruiti la fiducia reciproca anche quando il confronto risulta duro e spesso allora non siano elementi marginali ma di grande rilievo ettari dunque a dover essere salvaguardati
Sono convinto che in questo congresso la capacità
Di riflessioni e di elaborazione di migliaia di militanti di un partito come il PG che viene da lontano e vuole andare avanti posta dare alle Giunte democratiche di sinistra un significativo contributo
E questa mia convinzione si è rafforzata dopo aver ascoltato la relazione del compagno Morelli
Ed è anche per questo che diavolo sinceramente un proficuo lavoro a voi tutti grazie
Grazie amo il compagno vari gli auguriamo anche noi altrettanti auguri per il suo lavoro per il proseguimento del suo lavoro
E che ora si tratta di decidere compagni invece il proseguimento dei nostri lavori
Nel senso che noi li abbiamo iscritti a parlare moltissimi compagni adesso è iscritta la compagna Armanda De Angelis della sezione Prenestina che intanto invito a salire se c'è e quindi la proposta che fa diciamo la presidenza per il proseguimento dei lavori di stasera e di proseguire con gli interventi fino alle ore ventuno
Tenendo conto che stasera si dovrà riunire a Ostiense la commissione politica del congresso e anche nel frattempo avverto che la commissione verifica dei poteri invece convocata per domani alle ore undici nella stanza dell'ufficio copie
Quindi la proposta è che alle ore ventuno si chiudano gli interventi di stasera se siete d'accordo possiamo considerare decisa
Non ci sono obiezioni benissimo ora proseguiamo con gli interventi la compagnia De Angelis
Niente allora io intanto richiamo
Cioè la compagna ecco benissimo
Non saremo
Con Tania e compagni
Nell'aprile del mio intervento voglio esprimere subito il mio accordo con la relazione svolta da compagnia Morelli per sottolineare il coraggio della denunciare aspetti e problemi della vita del partito a Roma e petrolio e me lo stimolo a costruire nel concreto
Un largo ed ampio schieramento di forze politiche economiche e sociali per costruire l'alternativa
Questo tema fondamentale della nostra strategia la costruzione concreta sovente dell'alternativa e alla base della discussione del nostro congresso e del e del partito a Roma dobbiamo infatti avere il coraggio politico di comprendere come nell'esperienza di lotta e di governo della città si siano manifestati ritardi e difficoltà ha più volte emersa da parte del partito una capacità di amministrare pure positiva e necessaria piuttosto vera che quella di governare realmente i processi nato
E se vogliamo costruire l'alternativa aldilà delle pure e semplici etichette delle forze politiche che amministra la città se vogliamo dare maggiore consistenza ed efficacia e solidità
Nel tempo a questa Amministrazione
Dobbiamo andare oltre e cogliere fino in fondo il significato e la nostra politica dell'alternativa
Cosa significa oggi dunque a Roma nell'industria romana nella sulla gravissima recessione andare al governo di questi processi perché ne emerga una risposta positiva ed un reale cambiamento
Fotografiamo brevemente la situazione del versante Prenestino il polo industriale più importante assieme a quello della Tiburtina
Nella nostra zona la settimana le proprie consiste consistenti realtà industriali che esistono sono quasi tutte in crisi
è vero che c'è un tessuto ampio di piccole aziende ma di queste non si conosce il numero esatto nella loro reale entità
La maggior parte di queste zone insediamenti
Da di queste sono insediamenti abusivi mentre giacciono ancora nel cassetto i piani di industrializzazione chiamati Piano di Zona settima l e otto quelli Piani che dovrebbero permettere numerosi insediamenti industriali nella zona Prenestina e Tiburtina
Ma che sono ancora in attuati qui occorre una forte iniziativa politica di massa del partito della settima zona
In accordo con la sezione economica della federazione affinché si arrivi ad un chiarimento con la settima circoscrizione col Comune di Roma per vedere quali sono gli ostacoli che essi che si oppongono alla realizzazione dei piani industriali in modo da rimuoverli così da creare nuove prospettive di lavoro della nostra zona
La Voxson mille ottocento la lavoratori prestigiosa azienda reader nel settore del televisore a colori dell'autoradio è ormai da quasi tre anni in tale casse integrazioni in totale in cassa integrazione guadagni con grave sperpero del denaro pubblico
Si preferisce prendere trenta anni
Azione e rilancio dell'attività produttiva dell'azienda
Cosa possibile con una notevole minor quantità di soldi
è inutile ricordare che i relatori della bozza sono riusciti a mantenere in piedi con grave sacrificio le strutture amministrative e progettati vive dell'azienda
Ancora oggi nonostante i tre anni di crisi sia in sia in grado di mettere in produzione nuovi modelli televisore a colori e di autoradio
Si vuole ancora ricordare che la mancanza di progetti Voxson sul mercato italiano ha comportato una importanza io un'importazione ancora più massiccia di prodotti tedeschi e giapponesi con un ulteriore
Agrario delle bilance dei pagamenti ed una riduzione ancor più evidente della percentuale di progetti italiani già scarsa nel settore dell'elettronica civile
C'è una legge dell'isolamento di questo lettore che stanzia duecentoquaranta miliardi la quale adotta un attimo un anno dalla sua entrata in vigore è ancora inattuata
Poi poi sono notizie degli ultimi giorni quelle che dicono che il ministro dell'industria non vuole che la Vozza orientali in questa legge perché se sotto amministrazione Prodi mentre fino ad un mese fa col governo antecedente sembrava dell'azienda potesse fa parte del piano di ristrutturazione
In più le banche che si erano impegnati a finanziare un piano di ripresa dell'azienda in base alla legge Prodi e che erano intervenuti anche su pressioni degli organi di governo della Regione del Comune della Provincia a questo punto si sono ritirati
Lasciando ancora senza soluzione il problema Voxson tutto questo perché il nuovo governo Pandolfi col Governo Fanfani e Pandolfi Amauri azzerato tutto ecco
Col nuovo ministro Pandolfi pensa che la vox o non ci sia perché c'è una pressione di Zanussi
In più c'abbiamo i rabbini Licio Gatti anche se l'azienda di prestigio nel settore tessile
Rischia di liquidazione entro breve termine che recentemente di circa duecento lavoratori anche questa è un'azienda che potrebbe essere salvata tranquillamente perché ancora un mercato e macchinari è l'unica fabbrica dei tintoria di lana
Ma anche in questa in questa un tasso si tratta di una crisi finanziaria dovuta alle manovre del vecchio proprietario
Che alla fine ha lasciato tutta la la gestione in mano al tribunale fallimentare anche qui se non si interviene urgentemente con proposte concrete che riescono a risollevare finanziamenti
Finanziariamente l'azienda si rischia la liquidazione la chiusura totale di un importante patrimonio industria del settore terzi la geriatra fabbrica del settore destri date dura è da due anni in cassa integrazione guadagni con la totalità dei dei propri dipendenti qui c'è stata un'altra oscura Borg
Lo scopo un oscuro balletto con protagonista la gente dirà quale ha ceduto la fabbrica ad un padrone privato
Questi ha sfruttato finanziariamente la situazione quando i debiti sono divenuti divenuti fortissimi abbandonato l'azienda al suo destino
Le lavoratrici della Girgenti sono riuscite con la loro lotta Alfa riacquistare di nuovo la fabbrica la Gepi ma questa finanziaria a tutt'oggi ancora non ha presentato un piano di risanamento
E anche qui si preferisce sprecare i soldi che sono di di tutti invece di trovare una soluzione che garantisca il lavoro l'occupazione errato pro la ripresa produttiva dell'azienda
E questa fabbrica da gennaio
Non ha più la Gaia scaduta la cassa integrazione
La medaglia legno un'azienda cooperativa che lavora nel settore dei mobili industriali si è sciolta mentre la SACE te azienda metalmeccanica del gruppo multinazionale dando SG
Solo da poco ha visto la fine di un periodo di cassa integrazione guadagni perché quasi tutti i suoi operai vista questa drammatica da poco ha visto la fine di un periodo di cassa integrazione guadagni per quasi tutti i suoi operai
Vista questa drammatica situazione è necessario un intervento concreto del partito a livello di federazioni con il potenziamento della sezione economica e del lavoro
Occorre che il partito a Roma acquisisca una coscienza concreta dei problemi del territorio industriale
E si smetta di vedere a Roma come una città e ad attività terziaria in cui ci siano solo ministeri ed enti pubblici se a Roma non potrà mai essere una grande città industriali è però anche vero che essa un input importante patrimonio industriale e che la città ha bisogno di una classe operaia qualificata e specializzata
Quindi niente progetti di media industria ma rafforzamento rilancio del tessuto industriale
Esistente con l'elaborazione di un piano di politica industriale che tenga conto di questo
E che porti oltre all'impresa delle aziende esistenti anche alla creazione di nuove industrie che si basino soubrette oggetti ad alta qualità
Ed alta tecnologia in modo da salvaguardare la classe operaia romana
E dare nuovi dolce prospettiva ai giovani disoccupati quindi occorre un nuovo slancio alla politica economica della federazione la quale deve poi fatte segnare la necessità che ci sia una politica industriale anche per Roma a livello di direzione nazionale del partito comunista italiano
E accaduto per esempio che importanti iniziative prese dai compagni della federazione per discutere sulle fabbriche in crisi
Siano saltati e rischia di saltare perché non c'è nessun compagno a livello di direzione nazionale disposto ad intervenire
Sembra evidente che esponenti prestigiosi del partito intervengono a Roma sola convegni a tema culturale o più genericamente a convegni di carattere politico
Mentre non si riesce a farli partecipare iniziative più concrete legate alla crisi industriale di Roma
Quindi c'è la necessità che il partito a Roma abbia chiaramente coscienza della gravità della crisi economica e che ha di questa gravità si faccia partecipante
Attivo anche nei riguardi degli organismi nazionali del partito
La federazione romana deve anche operare nei riguardi del compagni impegnati a livello sindacale ed i istituzionale affinché anche essi comprendono che Roma non è solo una città di pubblico impiego ma anche città di di operai e lavoratori dell'industria infatti comunisti delle fabbriche copre una settima zona hanno impegnato una battaglia che tende a far sì che le istituzioni locali specie quella guida di sinistra
Acquisiscano una capacità concreta di capire la pesantezza della crisi economica per una città come Roma
E che quindi devono la loro solidarietà ai lavoratori in lotta si tramuti in una solidarietà attiva in maniera tale che i problemi della crisi economica
Diventi in una delle basi di programma di governo della Giunta regionale comunale e provinciali
Tale consapevolezza ed organizzazione di tutto il partito è necessaria se vogliamo pienamente rispondere ad alcune precise di esigenze che per brevità e me ne scuso con il congresso eleggo per punti
Primo i lavoratori chiedono al partito una ancora maggiore caratterizzazioni antigovernativa l'iniziativa politica di massa delle sezioni ed insieme una grande concretezza di obiettivi
Uscire fuori dalle fabbriche e cercare alleanze con diversi strati e forze sociali in primo luogo le donne di giovani
Guai a noi se continuassimo solo a vedere i problemi interni della vita e della democrazia del sindacato del partito
E della fabbrica stesa e ci facessimo sfuggire l'ansia di novità di cambiamento e di certezze che c'è tra la gente
Definire con grande forza l'idea di sviluppo della città come sommatoria di scelte concrete amministrative ed il governo e come autentica discriminanti attorno alla quale costruire l'alternativa a Roma
Parlare tutti un linguaggio semplice chiaro e non avere paura di confrontarsi e di stare coi lavoratori e con la gente
La parola al compagno Celestino Spada segretario della sezione RAI TV si prepari la compagna Maria Giordano segretario provinciale dell'Arci
Mi pare che uno dei meriti del documento propostoci dal comitato centrale
E il suo impianto analitico l'analisi della crisi economico-sociale che ci propone
E che è alla base della proposta politica di Alternativa democratica
Dobbiamo partire dai fatti dai processi che Travaglio non la vita della gente la condizione di lavoro come la vita privata
I modelli culturali che orientano le scelte di lavoro e di consumo
E che pesano gli orientamenti dei ceti delle classi sul piano sociale e anche politico
Sempre più i lavoratori e i cittadini chiedono alle forze politiche di qualificarsi e di caratterizzarsi su un su scelte concrete di contenuti
Fino alla dimensione più corporativa qualche volta
Ma con una diffusa insofferenza verso le formule nella stessa dialettica fra le forze politiche
E un sostanziale disinteresse verso le vicende interne dei partiti
Non ci deve ingannare lo spazio che la stampa e la radio televisione danno a queste vicende
Il rifiuto della politica parolaia
Di una vita politica ridotta spesso nella televisione nella radio nei giornali a dichiarazioni e protagonismo del personale politico
Costituisce ormai un dato di fondo con cui dobbiamo fare i conti per superarlo e per invertire la tendenza
Senza aspettare di contare le astensioni e le schede bianche alle elezioni
Quindi c'è un'esigenza di concretezza
Il documento congressuale propone una lettura della crisi come crisi di ristrutturazione dell'economia e dell'intreccio fra politica ed economia fra Stato e società
Qual è si è modellato fin dagli anni Trenta nei Paesi di capitalismo avanzato
Quindi un'analisi che investe non soltanto l'Italia di una crisi che investe non solo l'Italia ma l'Europa e gli Stati Uniti e quindi il tentativo nel documento di delineare una strategia
Che riguarda l'Italia ma anche i Paesi a capitalismo avanzato quindi soprattutto l'Europa e che si riflette anche sulla situazione statunitense
Interi comparti produttivi
Interi comparti produttivi sono in crisi la compagnia che mi ha preceduto ha ricordato anche alcune situazioni di crisi a Roma
E sono i tradizionali comparti della della modernità industriale italiana la meccanica la siderurgia la chimica
C'è un rischio serio di degrado della capacità produttiva e delle risorse umane di lavoro del nostro Paese
Se solo si tiene presente che nei settori chiave della nuova fase dello sviluppo capitalistico che si è aperta il nostro Paese in gran parte tributario dell'estero
L'Elettronica l'informatica la robotica la comunicazione radiotelevisiva
I nuovi servizi resi possibili dall'intreccio fra l'interpello le telecomunicazioni informatica l'industria culturale
In tutti questi settori manca una politica della ricerca non sono definite le politiche industriale c'è un degrado dell'apparati produttivi c'è anche la crisi della Voxson come ricordava la compagna dominano le funzioni di consumo su quelle di produzione
Si prospetta per il nostro Paese una modernizzazione
Non affidata una crescita culturale e sociale autonoma alla seconda e creativa crescita delle nostre risorse umane di lavoro
Alle conoscenze e alle competenze a una risposta progressiva alla sfida che ci viene dai punti alti dello sviluppo capitalistico
C'è il rischio di una modernizzazione quindi subalterna di puro consumo quando non parassitaria
Che dobbiamo sapere riconoscere quando assume le forme abbaglianti della pubblicità ma anche quelle dell'industria culturale di massa
La radio televisione si scrive in questo contesto la rottura del monopolio pubblico l'esplosione delle radio televisioni private
Ha segnato l'avvento di nuovi soggetti economici economici e sociali in un settore prima riservato all'intervento dello Stato in particolare alla RAI
Si sono registrati in questi anni profonde novità nello stile dei programmi nuove forme espressive soprattutto nella prima fase dell'esperienza delle radio televisioni private
Ma si deve anche registrare la tendenza di fondo che ha investito il settore e che oggi vede prevalere le funzioni di consumo su quelle di produzione
La gran parte dei programmi che noi vediamo le nostre case sono acquistate all'estero
Le emittenti privati ormai producono oggi appena il quindici per cento di quello che trasmettono
Si è ridotto il peso della produzione sulle stesse trasmissioni della RAI
Se a questo si aggiunge il fatto che la produzione cinematografica italiana è in grave crisi
E che molta parte delle strutture culturali e di spettacolo non est non esclusa la stampa d'informazione
E oggi è assistita dallo Stato vive di contributi pubblici si può concludere che si sono ridotti drammaticamente gli spazi di espressione nelle strutture della moderna comunicazione di massa
C'è il rischio serio di una colonizzazione culturale del nostro Paese
Ed è un problema questo avvertito anche in altri paesi europei per esempio in Francia in Germania
E aperti ma soprattutto c'è la realtà del ridursi della possibilità materiale di esprimersi e comunicare sullo stesso mercato nazionale per gli intellettuali le forze sociali e culturale del nostro Paese
è aperta una grande questione nazionale
Che investe momenti e funzioni vitali dell'identità del nostro popolo i processi fondamentali di formazione di conoscenza di immagini del mondo dei valori e dell'esistenza
Prima ancora che di orientamenti sul sociale sul politico
Come si atteggiano cosa propongono a questo proposito i partiti della maggioranza governativa che dominano tuttora la RAI
La loro risposta è nota la lottizzazione
La presa di potere partitico sulle funzioni alle attività del servizio pubblico radiotelevisivo
E questo non per sviluppare la produzione informativa culturale e di spettacolo
Non per qualificare e migliorare il lavoro di chi gli ha detto a questa struttura il prodotto che viene offerto al Paese
Ma per controllare il messaggio attraverso la pura e semplice distribuzione ai conservatori e conservazione del potere
Dobbiamo dire chiaramente che questo modo di affrontare i problemi dell'informazione della comunicazione di massa del nostro Paese che le ha nella democrazia cristiana ENEL sul sistema di potere il suo asse
Fa parte della risposta di destra regressiva e subalterna alla crisi che investe il settore
Una risposta che nella pretesa di condizionare distorcere l'espressione la comunicazione prodotta da intellettuali giornalisti programmi Street restringe anche gli spazi di libertà e di democrazia
Questo il rilievo di fondo che noi comunisti della RAI e non solo della Rai facciamo ai compagni socialisti di avere sacrificato le esigenze dello sviluppo e di una risposta progressiva alla modernità da loro stessi proclamata in vari convegni
Alle ragioni di bottega alle ragioni di un partito ridotto a sovrastante a guardiamo dei lavoratori e dei produttori di cultura spettacolo informazione
Ma in questa prospettiva voglio esprimere qui a nome dei compagni e dei lavoratori della RAI
Il nostro disagio di fronte a una considerazione che circola anche nel nostro partito a tutti i livelli
Della realtà e dei problemi dell'informazione della produzione culturale in termini di spazio e peso accordato al nostro partito alle sue posizioni ai suoi rappresentanti nei telegiornali nei programmi radiotelevisivi
C'è attualmente nella realtà della comunicazione radiotelevisiva della RAI qualcosa che offende profondamente la verità
Anche per quello che riguarda l'informazione sulle posizioni del PC
Ma le prevaricazioni le distorsioni che censure non sono un'offesa al pc
Ma all'intelligenza e al diritto dei cittadini ad essere informati e alla libertà alla cultura la capacità professionale di quanti collaborano dentro e fuori gli apparati a produrre informazione cultura
Guardiamo per un momento ai soggetti sociali che il documento congressuale indica quali necessarie possibili protagonisti della politica dell'alternativa
La classe operaia vecchie nuova i tecnici e i quadri dei nuovi settori industriali e dei servizi
I ceti medi produttivi i ricercatori scienziati le forze della cultura
I movimenti delle donne dei giovani
Come miserabile compagni una considerazione dei problemi delle forme dei contenuti dell'informazione della cultura dello spettacolo impuri termini di partito di sigla di esponenti di partito
E pensiamo anche i problemi di Roma di una città che in questi anni alla ricerca di una nuova identità di nuovi valori civili e sociali
E di realtà concrete fatte di attività produttive di razionalità efficienza rispetto dei cittadini degli uffici e dei servizi
Che la riscatti lo dal destino di città
Burocratica e parassitaria che le classi dirigenti del nostro Paese le hanno segnato per tanti decenni
Come angusta l'idea di una cultura e di un'informazione ridotta propaganda
Ah manipolazione Empoli mento da parte di fiduciari del potere politico
Augusta il mio Paese vogliamo che si elevi si elevi la qualità culturale e il livello di civiltà della nostra vita associata che arretri la barbarie che riduce i rapporti sociali a puri e semplici rapporti di forza
E che lascia vaste masse di giovani al destino dell'isolamento dell'emarginazione della droga
Angusta e miope se vogliamo davvero che la strategia di costruzione del socialismo nella libertà e nella società e nella democrazia
Veda accanto a un'amministrazione coerente ed efficiente accanto a una programmazione democratica dell'economia
Forme di intervento e di partecipazione colte competenti responsabili
Accanto alla scuola all'università le istituzioni della ricerca il Paese ha bisogno di una produzione di informazione di cultura di spettacolo ricca di contenuti sociali e culturali alimentata più di oggi tra i saperi dalle conoscenze e dalle competenze
Che maturano in nei vari comparti sociali a tutti i livelli e soprattutto in settori diversi dal sociale dal politico e ne hanno bisogno coloro che lavorano negli apparati nei giornali nella RAI TV che non accettano le ipoteche improprie la grettezza mentale e civile delle attuare politico al potere politico di governo e che hanno bisogno di spazio di respiro
Per costruire una professionalità ricca di contenuti culturali
E non patetico Baluardo corporativo
Su questi contenuti è necessario e possibile avviare avviare processi di riscatto del lavoro intellettuale giornalistico di spettacolo anzi è necessario affermare il loro carattere di lavoro
Che qualche volta non è dato per scontato e soprattutto non è dato per scontato da chi
Governa questi settori che consideri appunto il lavoro intellettuale e giornalistico di spettacolo come qualcosa di subalterno i servente appunto un orpello qualche volta
Della pure semplice pretesa di potere
Quindi un carattere un lavoro che va difeso arricchito qualificato a tutti i livelli della produzione negli apparati della cultura di massa e del Paese qui c'è la possibilità di una reale alleanza
Di una strategia di questo tipo con coloro che si muovono che sono che operano in questo settore perché appunto
C'è un'insofferenza diffusa in questo settore nei confronti degli stessi partiti che governano le varie strutture c'è un una differenza una insofferenza diffusa da parte del anche degli iscritti a questi partiti perché la presa di potere prevarica i contenuti professionali culturali
E specifici appunto del lavoro intellettuale che vi si svolge
Ed è possibile quindi stabilire su questi contenuti alleanze con questi centri
In modo tale cioè che le scelte che noi facciamo come parte della strategia dell'alternativa democratica scelte che noi facciamo nel settore della comunicazione di massa e della RAI
Abbiamo come al al loro centro appunto questi elementi di contenuto e abbiano questi elementi di contenuto il carattere appunto di struttura portante delle alleanze che dobbiamo e possiamo fare sul piano sociale e di quelle politiche che secondo me possono e devono nascere da un'iniziativa di questo tipo
Prima di dare la parola la compagna Maria Giordano vogliamo
Salutare illustrava
La presenza del compagno atto Antonio Aquilani rappresentante del pronto ad abbandonare di liberazione nazionale del Salvador
A rompere il fronte farò punto morti per la liberazione nazionale e a non bere il fronte democratico rivoluzionario ringrazio a questo quindicesimo congresso per l'invito a salutarlo
Questo ci soddisfa molto perché è un segno che il PG della federazione romana sfintere
Pesa anche per i problemi internazionali e che il Salvadori in questo momento e uno dei punti più critici della pace del mongolo
Perché c'è in pericolo giustamente la pace del Centroamerica
Ne abbiamo in questi momenti compagnie e la minaccia dell'Inter bensì vuole americana ci sono è stati i primi giorni di febbraio de le pratiche al confine dell'Honduras del Nicaragua
Quella giovane repulsione e in questo momento è in pericolo
E c'è stato pure lo sbarco di truppe americane nel Golfo di Fonseca per pratiche e poi queste pratiche significano non soltanto l'intimidazione di quei popoli sino che al che e dare delle avrebbe in una forma mascherata Alison Mozzi qui e al ai governi dell'America Centrale ai governi dittatoriale giustamente vi ringrazio e vi auguro un proficuo lavoro grazie
Ringraziamo il compagno impone Pilar naturalmente ribadiamo l'impegno di lotta dei comunisti romani di tutti i democratici della nostra città per la liberazione del Salvador ora diamo la parola la compagna Maria Giordano segretaria provinciale dell'Arci
Nel documento preparatorio del congresso nazionale nella stessa relazione di Morelli si sottolineava con grande forza lo spazio che bisogna dare la questione del rapporto con i movimenti e l'aggregazione dei bisogni sociali che si sono organizzati in questi anni uno spazio necessario per costruire per mandare avanti una lotta come è stato detto per l'alternativa democratica nel Paese
Ho però l'impressione da un doppio osservatorio diciamo così
Che è quello certo di una militante comunista e che al tempo stesso è quello della associazione di un'associazione Italia come l'Arci
Che non si abbia la coscienza esatta di ciò che sotto questa definizione generale di aggregazioni e di spinte di bisogni sociali nuovi si sia consolidato nel corso di questi anni
E lì come in qualche modo queste esperienze impongono modifiche importanti non soltanto al modo ma anche all'organizzazione generale della politica
E mi pare infatti che le linee di tendenza che si sono espresse che si manifestano nel sociale in cui il sommerso sociale definito non sono più riconducibili né ai poli opposti sicuramente non ai poli opposti meno di un abbandono tout-court della della politica di una sorta di grande riflusso e nemmeno però di una spinta al cambiamento grande che rimane e che ha solo cambiato le sue forme di espressione tradizionale a me sembra e credo che ci sia qualcosa di più
E di molto più complesso e che ci sia in qualche modo dietro la frammentarietà di queste esperienze aggregazioni Pietro lo sviluppo tumultuoso e contraddittorio di organizzazioni di individui di individui di gruppi
Su temi diversi dalla ambiente alle questioni del rapporto uomo-natura la cultura la ricreativi dai così via ci sia qualcosa che pone un interrogativo generale alla sinistra e cioè che a fronte di uno sviluppo senza precedenti della società di massa del moltiplicarsi delle sedi del potere anche del complicarsi in qualche modo della possibilità di trovare espressioni spazzi del complicarsi delle dei processi economici e produttivi dei sistemi di rappresentanza cosiddetti forti tradizionali
E degli strumenti stessi di comunicazione la politica nella sua accezione consolidata commozione di grandi schieramenti di classe di idee generali
Abbia perso stia perdendo sempre più la sua forza di attrazione
E mi pare invece che
Ci sia uno sviluppo
Che guarda alla tendenza a delimitare sempre più il campo ai intervenire organizzare bisogni individuali di gruppo legati a temi portarti Colari
Ma lo corporativi comprese le grandi questioni della pace della droga ma nelle quali si interviene come dire in modo soggettivo anche quando si è all'interno di grandi correnti di idee e di pensiero rifiutando possibilità di sintesi e di istituzionalizzazione astratta
Ciò fa sì che anche questi grandi movimenti quali quelli che citavo prima e che si sviluppano acquisire potrebbero legare altri quando quali quelli delle novità presente del movimento dei Verdi manifestano un'oggettiva debolezza
Uno c'è un'oggettiva difficoltà nel contare nel decidere all'interno di una società che appunto è organizzata
Per restringere il potere attorno ai gruppi più forti e questa è una contraddizione grande della che si pone credo alla sinistra perché o si realizza un rapporto vero non episodico e non di tolleranza con questa disponibilità oppure si restringono sempre di più le energie di cui si possono di cui si può disporre io sono convinta compagni
Che l'ipotesi di cambiamento di trasformazione non passa più né nell'organizzazione politica né nell'organizzazione istituzionale soltanto attraverso programmi o progetti che abbiano pretesa di rappresentare tutto e tutto per una una volta per tutte
E che lo stesso sviluppo economico non può fare a meno di un rapporto nuovo tra intervento pubblico e forme di rappresentanza di intervento di controllo di massa
Intendendo per esse non soltanto le categorie sociali forti o la classe operaia male moltiplicità di esperienze che sul piano associativo cooperativo volontario si organizzano e che questi processi vanno e non sono altra cosa
Nella direzione di una società più ricche più articolata più pienamente democratica
Dove riuscire a governarli significa dare ad essi non una sintesi astratta ma starci dentro
Fornire risposte concrete e insieme est uno stimolo alla circolarità delle parzialità
Dei singoli bisogni e delle aspirazioni e quindi perché pesino oltre la rappresentanza del voto nelle scelte che si compiono
Insomma da questi spezzoni di bisogni organizzati e non organizzati avanza in modo assolutamente inedito un'esigenza profonda è tutta politica
Messa in discussione anche radicale dell'organizzazione della società dell'uso delle risorse del rapporto tra uomo e natura
E allora la tesi del rapporto con la politica così a me sembra è la tesi di un rapporto con qualcosa che sembra divenire sempre più altro
Non dal bisogno egoistico ma dalla bisogna invece di liberazione dell'individuo il quale viene oppresso demotivato nelle finalità di tempo di lavoro che nelle finalità del tempo di vita
E si riproduce esasperato dalla modernità metropolitana lo diceva il sindaco prima
Il dramma antico del cingolo che non ha più le illusioni e certezze e che avverte tensioni profonde nel rapporto con il mondo esterno politico e sociale
Eppure proprio queste tensioni questi bisogni di uscire dall'impotenza quotidiana dal senso di Nasser abilità che vede essere sempre in un'altra sede più in là dei nostri bisogni
Le i centri del potere delle decisioni può essere parte della volontà di cambiare se ad esse la sinistra sa dare pienezza di voce di autorità di rappresentanza reale e nuova
Sezione
Sopra e oltre alla logica della mediazione dei partiti
Al formalismo che fa apparire le relazioni tra individuo gruppo e strutture del potere come labili come estranee che dilata a dismisura il tempo che intercorre tra il bisogno che si organizza la possibilità di realizzarlo di rispondermi
Se a tutto questo
Si saprà opporre un coraggio nuovo di apertura di concreto stare dentro queste aspirazioni che è cosa diversa da stare dentro un corteo anche quando se n'è grande parte
Ciò che oggi si chiede alla sinistra e soprattutto al Partito Comunista è di fornire stimoli alla riflessione autonoma audacia di risposte
Strumenti di Crash di confronto e di proposta ma anche laddove questi partiti governano concretezza di risposte
Per crescere per avere spazi e strumenti per poter gestire diversamente il tempo della vita che sempre più si collega a quello del lavoro della trasformazioni strutturali della società
Un'altra osservazione dell'ultima la volevo fare sulle questioni dell'organizzazione della cultura perché mi compete per certi versi ormai io credo che abbiamo oggi l'esigenza che anche le associazioni così come le istituzioni e le associazioni che sono state parte dell'esperienza che si è sviluppato in questi anni siano capaci di uscire dalla rendita volle evento spettacolare in quanto tale e si allarga a base di saper fornire proposte d'informazione
E di strumenti e di strutture concrete che aiutino a spezzare la logica dell'estraneità della perdita di senso della precarietà nel suo senso più negativo come in sicurezza che attraversa la coscienza di grande a parte dei cittadini in modo particolare Giovanni ma sarebbe sbagliato
Intendere il bisogno di qualificazione sempre maggiore dell'iniziativa culturale di costruzione di una rete di servizi e poi intendere tutto questo per restituzione di un volto della città
Triste falsamente serio perché povero in grigio non solo perché e mi sento di dirlo nei secoli l'arma del gioco
L'armata cioè in qualche modo della festa della festa collettiva del divertimento è stata usata per provocare
Per sconvolgere la ripetitività quotidiana la norma e quindi gli schemi precostituiti
Ma anche perché non è scritto da nessuna parte concretamente che le strutture per rendere Roma davvero una capitale degna di questo nome debbano essere priverebbe il carattere effimero come evento che fa discutere che chiama a raccolta che suscita bisogni insomma
Per fare un esempio molto banale non si deve né ripete la stessa musica ogni anno perché definisce appunto il carattere di permanente critica al presente
Ma nemmeno si deve pensare che giovani correranno in massa dentro il centro culturale polivalente per andare tutti insieme a leggersi Proust io credo che c'è bisogno di una grande e più nuova capacità di fantasie di coraggio il gioco dello scambio
Dell'intreccio tra il momento della formazione della crescita culturale della rete dei servizi
E le forme più diverse della spettacolarità si è fatto più Complesso e richiede appunto coraggio e fantasia ma soprattutto richiede
Il massimo della possibilità
Protagonisti modo i soggetti interessati e il minimo della gestione elitaria e fino all'impressione
Che questo partito possa disporre di molte più energie di quanto non si pensi di creatività intelligenza volte disperse ma delle quali non ci si accorge forse solo perché non prendono più il nostro stesso autobus
Eppure Company ciò non significa che abbiano cambiato linea
Magari scelgono il metro o forse come vorrebbe la Legambiente dell'Arci la bicicletta che come tutti sanno e più scomoda dell'autobus ma consente anche di unire piacere individuale identità con qualità collettive allora forse basta allargare di più gli orizzonti e se c'è volontà e capacità vera di coinvolgere tutte le energie scopriremo che esse sono maggiori di quanto pensiamo lo voglio dire penultima in particolare rispetto alle donne nelle quali mi rispetto alle quali penso che siamo ancora veramente troppo nel regno delle parole
Perché dal punto di vista della formazione dei quadri dello stimolo delle capacità di rispondere alle nuove tensioni ebbene il processo che sta andando avanti esattamente l'opposto
Di quello che si è detto qua
Ed è il processo di fuoriuscita dalle strutture dei partiti dalle strutture tradizionali e invece di affermazione in sé e anche di disperazione certo ma di affermazione
I settori più sociale diversi di professionalità di qualificazione delle donne e di creatività che fuori da queste strutture a volte sembra uscire ad esprimersi meglio allora compagni perché io sono convinta che questo non è segno di regressione individualistica io sono convinta invece che proprio come ha dimostrato la manifestazione stupenda di due settimane fa e come dimostra la carica politica che le donne mantengono in questi settori dove operano questa
Deve crescere individualistica non c'è ma che invece questo dimostra chiediamoci ancora una impossibilità
Di trovare
Oltre il segno che oltre il regno delle parole appunto atti concreti di una politica rivolta a valorizzare le potenzialità dell'universo femminile che sono molto più avanti di ciò che noi pensiamo e per ultimo Company gli auguri di buon lavoro
Ha fatto formali quindi al congresso
Della Partito Comunista di Roma da parte dell'Arci
Consapevoli che un rinnovato confronto con questa associazione nel rispetto della reciproca autonomia possa portare anche alla crescita di riferimento unitario di master la città e possa per la parte che ci compete contribuire a rafforzare il tessuto democratico e rapporto unitario della sinistra a Roma
Allora la parola la compagna Daniela romani delegata di Podenzana
Ponzano
Compagne e compagni relegati credo sia stato importante aprire i lavori del quindicesimo congresso della federazione con una relazione come quella del compagno Morelli
Che ha posto al centro del nostro dibattito con chiarezza semplicità e senza danno se diplomazie tutti no dire questioni che dobbiamo affrontare qui e ora per andare avanti
Credo che questo spirito certamente non nuovo ma forse espresso con più immediatezza ed efficace rispetto al passato
Sì ad assumere in pieno e evitando rituali ismi e formalismi misurarsi con le analisi e dopo il congresso con i compiti che ci attendono
La tornata dei congressi di sezione
Ha dimostrato un larghissimo consenso attorno al documento del Comitato centrale ogni compagno simpatizzante o amico che ha partecipato i nostri lavori
Ha potuto constatare con mano che nessun comunista è andato in sezione con lo spirito della conta c'è stata invece né i compagni meno meno stanchezze ripetitività che nel passato
Voler discutere capire meglio il senso della nostra proposta politica l'alternativa
Già più simpatica anche foneticamente di altri vocaboli usati nel recente passato credo almeno per la mia esperienza personale sia stato il tratto unitario che abbia caratterizzato la nostra discussione
Questo è senza dubbio importante ma vi sono stati anche aspetti di segno diverso e che ritroviamo qui in questo congresso che comunque non vanno sottovalutati
In molti casi la delusione per lo stato dei rapporti all'interno della sinistra la stanchezza e l'insofferenza per il segnale di continua e sempre più acuta conflittualità nei nostri confronti che vengono a parte dei compagni socialisti
In alcuni casi anche la rabbia i congressi infatti si sono svolti durante il periodo delle lotte operaie contro i decreti le questioni del costo del lavoro e anche le entrate in crisi di alcune giunte come Firenze con quali forze quindi portare avanti il processo di costituzione dell'alternativa democratica è stata la domanda fosse più presente nelle assemblee congressuali e certamente l'unità della sinistra è un bene prezioso imprescindibile irrinunciabile e questo lo sanno tutti comunisti è una convinzione profonda e radicata in ciascuno di noi
Giusto quindi che si sia discusso dando diciotto e a maggior ragione importante il tipo di adesione Ca'trovato il documento del Comitato centrale
Il punto però che mi fa ancora riflettere e che ancora troppo espunta dopo spesso in troppe occasioni ho avuto la netta impressione che l'alternativa democratica fosse stata assunta come una semplice formula di governo senza disconoscere che evidentemente le giunte di sinistra o processi di questa natura costituiscono indubbiamente tappe importanti di questo cammino
Non sempre si sono colte le novità importanti di che a questo gruppo che a questa proposta appunto che toglie le modificazioni intervenute nella società
E prendendo atto di queste si pone l'obiettivo di creare nel Paese un'unità non fondata sulle etichette
Ma tra i partiti certamente che per noi continuano a mantenere un ruolo importante il movimento di si è discusso anche qui questa sera
E io vorrei sottolineare un altro aspetto e cioè quello che è costituito da quei soggetti non necessariamente organizzati e addirittura con finalità e obiettivi diversi
Che però possono costituire una potente leve di cambiamento per costruire una società in cui ci sia posto per tutti e e quindi è nei fatti alternativa a quella attuale che significa quando suona
Personalmente io credo di avere una chiave di lettura di Shawn per chi ha fatto un'esperienza politica solamente in un partito è al massimo in un altro che iniziazione di massa come può essere il sindacato
In un certo senso istituzionale è difficile cogliere questa novità
Sicuramente mi si consenta se ci fosse stata appunto qualche compagna come è stato giustamente detto e osservato in più nelle sezioni è intervenire probabilmente il dibattito avrebbe assunto una piega diversa ma come già veniva spiegato non è un caso che questo non sempre si sia verificato
Certo perché nella società c'è stato sul serio e senza porsi il problema se le persone a cui si rivolgeva erano etichettabile o meno sono state proprio le donne o quanto meno sono state sicuramente deprimente
Abbiamo discettato a lungo per anni sul fatto che questa fosse politica con la P maiuscola ora p minuscola sull'esigenza di allargare i suoi orizzonti sulla crisi della doppia militanza sul rapporto partiti movimenti
Ebbene oggi queste cose sono i nostri documenti ufficiali
Sistemate ed organizzate e non certo appunto come un Effetto astratto
Di non si sa bene cosa ma come risultante di un analisi acuta delle trasformazioni intervenute nella nostra società
Purtroppo però nel frattempo molte di noi hanno cercato altro da fare
E le compagne che restano non sempre hanno mantenuto la voglia e la costanza di tenere il tiro alzato male certo prima di tutto per noi ma male per questo partito e per questo Paese
Io non credo compagni che se la DC avesse vinto il referendum sulla centonovantaquattro avrebbe usato la stessa nostra corte sia e ci avrebbe fatto pagare sicuramente dei costi
Noi invece l'abbiamo vinto e grazie ad una battaglia parlamentare siamo riusciti anche ottenere una legge la numero dodici che ci consentiva di usufruire di consulenze per l'interruzione volontaria di gravidanza i consultori altri servizi
In quanto è un sulle abbiamo svolto una battaglia vera applicarla molte questa è la tragica realtà non si svolge neanche la battaglia per l'applicazione della centonovantaquattro
è evidente quindi a questo punto punto compagni che oltre all'attacco e all'offensiva conservatrice di cui abbiamo parlato in molte occasioni e su cui evidentemente non mi ripeto perché condivido questa analisi
Evidentemente pensano negli atteggiamenti anche nel nell'andare via nell'assentarsi da parte di molte compagne
Anche le risposte nostre non date compagni le prostrazione delle attese
Capire questo non significa concedersi Mussi in tempi di crisi significa stabilire le condizioni minime di intervento all'interno della crisi stessa
Ma questo non può essere un problema solo delle donne comuniste questo compagni è un problema dei comunisti
Può quindi questa tematica della specificità della questione femminile essere ancora considerata nel nostro partito un settore di lavoro non intendo chiaramente diversi è chiaro che questo significa che le Commissioni femminili non abbiano un ruolo anzi magari ce ne fossero problema forse il contrario
Guai a noi se facessimo la scelta dei loro superamento produrremo danni irreparabili anche se mi rendo conto che certe tendenze kora mai stanno prendendo piede anche in alcune sezioni della provincia di arrivare a gruppi misti di lavoro non debbono e non possono essere esorcizzato i e secondo me però sono anche segni visibili di stanchezza e di caduta da parte delle compagnie
Penso che l'atteggiamento più equilibrato
Debba essere sempre quello di sperimentare e verificare per poi giungere insieme a decisioni che traggano indicazioni dall'esperienza realizzati i dogmi non servono a nessuno e su un terreno come questo in cui le enunciazioni sono multe e i fatti pochi adottando principi rigidi inamovibili correremo il rischio determinerebbe magri risultati
Per settore di lavoro intendo dire una parte della nostra attenzione quindi della nostra analisi del nostro fare politica che può essere equiparabile problemi per esempio dell'informazione della sanità della scuola e così via
Questo compagnie inaccettabile ma purtroppo proprio qui uno degli errori che come partito compiamo a mio avviso nell'affrontare questa questione
Spesso non rendendo cene nemmeno conto ma affrontando e neanche sempre neanche nella stragrande maggioranza dei casi questo problema come un capitolo tra tanti
E allora è evidente compagni che non ha senso parlare di una specificità se appunto si tratta di un capitolo e per questo che il partito non ci crede e finiscono per non crederci più neanche alcune compagne e le donne all'esterno ci guardano con diffidenza
Evidentemente nel documento del comitato centrale anche nella relazione che faceva il compagno Morelli non è certamente questo lo spirito con cui si affronta il problema io sono convinta fermamente oppure preferirei dire
Sono convinta nonostante tutto
Che esista la possibilità anche per un uomo di accedere culturalmente a questo terreno
Se così non fosse non si capirebbe nemmeno come hanno fatto tanti compagni Togliatti altri prima di luglio dopo di lui a svolgerle quelle analisi di cui ancora oggi riconosce
Socialismo compagni
Ma proprio perché nutro questo ottimismo a maggior ragione compagni non mi può sfuggire io ritengo imperdonabili le norme divaricazione tra enunciazioni documenti in linea e poi pratica quotidiana vita nel nostro partito
è un problema di due
Di come vive una nostra organizzazione di del territoriale comunale di zona o di federazione di come si corona cono i comunisti e le comuniste negli organismi di massa nel movimento nel rapporto di ogni giorno con la gente è un problema di cultura compagni che proprio perché tale ha bisogno per essere affrontato e risolto di battaglie continue non di appelli compagni i richiami generici e rituali non ci servono non risolvono nulla e qualche volta sarebbe meglio se non ci fossero in interventi e con concludono con ritornelli piuttosto noti
Sono i gruppi dirigenti che devono rispondere di questo che è un modo di essere del partito di un partito che ha l'abitudine di discutere molto e lo stiamo vedendo prima di sancire una linea ma che quando ha deciso deve operare con altrettanta caparbietà e tenacia per applicarla avere la capacità di verificarla e di correggerla ove se ne presenti o le necessità
Potrà sembrare paradossale ma io credo che se tutto il partito acquisisse primi impongono impostazione il respiro che la linea dell'alternativa democratica in sé
Questo costituirebbe un contributo determinante non solo a riattivare compagnie deluse stanche
Ma anche darebbe la possibilità complete concreta di sblocca are l'occlusione di quei canali oramai costruiti di comunicazione con tutte le altre donne che oggi guardano a noi e che aspettano di vedere segnali chiari e riconoscibile non parole
In una partita del genere non si può barare ci sono zone enormi della società che dobbiamo riconquistare in un periodo di difensiva in cui la politica dei tagli
Attacca direttamente le condizioni di vita delle donne in cui si persiste in tentativi odiosi come quello dell'affossamento e dello snaturamento della legge contro la violenza sessuale
E ha già grave problema dell'occupazione femminile si aggiunge oggi quello della possibilità per le imprese di assunzione nominativa del cinquanta per cento si tratta di avviare una battaglia compagni senza precedenti in tempi di crisi
I nodi vengono al pettine qualsiasi doppiezza io credo verrebbe smascherata
Ci è pervenuto questo telegramma dei lavoratori della Geri lavoratori generalità due anni lotta difesa posto di lavoro salutano congressisti età augurano proficuo dibattito rivolto definizione strategia pensare alle trasformazioni in società sempre più capillare impegno comunisti nei luoghi di lavoro lavoratori generi via Prenestina
Diamo ora la parola al compagno Pino Buongiorno delegato della sezione di là cordiali
Compagni
Credo che la nostra proposta di alternativa sarà vincente nella misura in cui riuscirà a far scendere in campo a fianco delle forze che già si battono per il cambiamento nel nostro Paese tutta una serie di nuovi protagonisti
Se riuscirà cioè a dar voce a tutte le spinte che chiedono cambiamento ad organizzare tutti quei movimenti sommersi o rimossi che si muovono nella nostra società
Credo che il futuro dei comunisti lo si debba leggere come impegno ad operare attorno a questo progetto di saldatura tra il movimento operaio e nuovi soggetti sociali
Spostando i nostri interessi oltre che sulla quantità sulla qualità delle forze in campo cimentando ci sui terreni nuovi della diversità e delle nuove soggettività
Tenendo presente che oggi la politica deve discutere un suo riequilibrio all'interno della società civile dove si muovono una serie di altri interessi profondamente intrecciati tra loro
Che interagiscono tra loro contribuendo in egual misura alla formazione delle coscienze
Parlare di nuove soggettività quindi significa anche capire come azioni e scelte che attengono nella sfera della politica contribuiscono poi alla formazione delle coscienze
Pensiamo solo al passaggio storico assai delicato che stiamo vivendo stiamo vivendo un'epoca cioè nella quale come mai prima d'ora c'è incertezza sui destini dell'intero genere umano
Ci avviciniamo al trapasso di un altro millennio con alle spalle bagagli immensi di storia di idee di cultura di civiltà e con la responsabilità di non mettere la parola fine alla storia del nostro pianeta
Sono problemi più grandi Dinoi anche ognuno di noi sente gravare sulla sua testa che condiziona nostra cultura la nostra esistenza le nostre scelte forse la nostra stessa vita quotidiana ciò che una volta poteva essere un fantastico spettro apocalittico oggi è divenuto una possibilità scientifica
Ed allora la paura di morte e distruzione che pervade le cosciente le coscienza di grandi masse umane
Che invade gli schermi delle nostre sale cinematografiche che ipoteca il futuro della nostra gioventù deve legarsi strettamente con la nostra cultura dell'alternativa
Alternativa alle spinte al riarmo alternativa la logica dei blocchi alternativa ad un vecchio assetto del mondo che non regge più
In questo senso penso a un grande rilancio di un nuovo internazionalismo che faccia della pace non sono slogan ha presente nelle manifestazioni ma un nuovo senso comune dei nostri tempi
Un movimento che non sia solo europeo ma che scuota anche le periferie del mondo
Che si nutra di politica e di cultura e che vede al suo interno una accanto all'altro le spinte all'autodeterminazione dei popoli e la musica jazz le lotte operaie dall'esser dell'Ovest e la letteratura sudamericana
Un movimento che si batta sì contro gli armamenti ma che spinga anche verso un nuovo assetto del mondo perché ognuno di noi nella vecchia Europa
Ed interi popoli di altri continenti si esca dal senso di impotenza rispetto ai destini del genere umano che oggi sono concentrati nelle mani di pochi
Io credo che questo aspetto delle incertezze del futuro non è cosa da poco ma un elemento che condiziona ogni aspetto della politica dello cultura delle scelte del nostro tempo
Una società che aspira a qualcosa crea slanci per riuscire a raggiungerlo quando il domani è legato all'immagine negativa di distruzione si crea una visione della vita tutta chiusa a gestire l'oggi prendono corpo atteggiamenti di ripiegamento e di pessimismo
In questi tempi buio credo sia nostro compito parlare del futuro della società del domani
Per questo quando parlo dei movimenti per la pace penso a movimenti che siano sorretti da una nuova grande utopia che è l'utopia della vita dove nessuno possa decidere per gli altri perfino il modo di morire
Ed allora ecco perché i giovani partecipano con tanto entusiasmo a questi movimenti
Portando in essi la loro fantasia dei loro colori ecco perché si condividono la nostra età del socialismo che si cala fino alla sfera del privato che si lega strettamente con i concetti di libertà e di democrazia
E risponde al bisogno storico di partecipazione alle scelte del nostro tempo
Ma di questa gioventù troppo poco si parla io credo che troppo poco spazio nel documento congressuale si è dedicato ad essa Dessì mentre io credo dovremmo fare diventa di venire a loro fra i protagonisti dell'alternativa
Sono anni ormai che non si riflette neanche più su ciò che avviene al loro interno
Quasi come se la partita fra i giovani e la politica si fosse chiusa nel settantasette dopo il quale li possiamo trovare un e le bande armate o attillata gestirsi riflusso
Invece dobbiamo capire che in questi anni abbiamo assistito ad una vera e propria ristrutturazione dei canali attraverso cui l'impegno il protagonismo giovanile tradizionalmente si manifestava
Accanto al rifiuto di una concezione della politica intrisa di ideologismo e intesa come sacrificio si è andata affermando una nuova presenza nella società con movimenti cooperative
Realtà culturali associazionismo la presenza giovanile sembra non esistere più ma in realtà c'è ed è nascosta dietro nuove forme di protagonismo
Di fronte a ciò mi sembra di poter affermare che c'è nel mondo della politica ed anche al nostro interno una inadeguatezza a capire nuove a rinnovarsi e sostanzialmente un logoramento delle categorie interpretative della realtà
Come non capire che questa gioventù a per scelta proprio per imposizione del sistema assunto la precarietà come modello di vita come non rendersi conto che a differenza delle generazioni che l'hanno preceduti i giovani di oggi non solo non hanno certezze ma nemmeno utopia attorno alle quali immaginare il proprio futuro i pericoli di guerra hanno sostituito quello che per altre generazioni era la certezza di una società socialista
Oppure come non vedere che c'è oggi nei giovani un rifiuta qualsiasi forma di delega che vuole scegliere direttamente che privilegia le sue scelte la qualità alla quantità
E da allora se questi sono aspetti della nota oggettività giovanile quanto in ente Guana adeguata a volte si presenta il nostro modo di far politica
E quanto comprensibile invece quello che altre volte ci ha stupito l'adesione in massa le manifestazioni per la pace o contro la camorra il correre ad offrire solidarietà nelle zone terremotate
Il riempire le vie le piazze di Roma nelle estati del meraviglioso effimero
Io credo che questa generazione vive soffra del profondo intreccio tra grandi slanci e ripiegamenti che assumono caratteri anche distruttivi
Non credo siano due gioventù diverse quelle che scendono in piazza contro la camorra e quelle che troviamo sulle pagine dei giornali a parlarci dei loro suicidi
è la stessa gioventù con le stesse anzi aspirazioni deluse solo che da una parte trova i canali con cui esprimersi dall'altra invece c'è solo buio
Ed un mondo di adulti indisponibile al dialogo
Incapace di capire i messaggi che ci vengono a quel mondo anche da chi si traveste da Pancaro
è un problema anche nostro il fatto che a volte per un giovane il suicidio sia l'unico strumento che intravede per parlare di affetto di felicità di famiglia di comunicazione di solidarietà sono convinto che sia un problema anche nostro
L'alternativa credo deve trasformare in grida questi sussurri
Ed allora esigenza che abbiamo e non solo di cambiare l'agenda delle nostre riunioni ma anche la penna con la quale scriviamo i nostri appunti
La storia e la politica di questi anni ottanta vanno scritte con un altro inchiostro abbiamo bisogno di rapidi mutamenti l'alternativa non è un progetto che si realizza piccoli passi ma si può concepire
Non si può concepire di operare un rinnovamento con una cultura vecchia pena il formarsi di strappi
La nostra formava adeguata alle nostre idee non si possono mettere nuovi movimenti nuovi soggetti sociali dentro una camicia stretta è un pollo cura compagni non può succede altrimenti si strappa a meno che non si decida di dimagrire per non rovinare la vecchia camicia alla quale siamo siamo molto affezionati
Ma io vedo che questo rinnovamento che nelle enunciazioni trova molti consensi e la pratica quotidiana trovino trova molti oppositori
Esperienza sulle tossicodipendenze fatta dalla mia sezione ne è un esempio
Credo che a Roma l'intervento del nostro partito su questi problemi sia male impostato penso sia un pessimo modo di concepire l'alternativa
Quello di mettere assieme tutti i fermenti quantificarli e riunite in un comitato cittadino che è luogo di mediazione in cui pesa non ho la forza delle idee alla forza delle rappresentanze era solita camicia stretta
Che pensiamo vada bene per tutti io chiedo invece che il nostro partito se elemento di spinta affinché questo comitato cittadino si vitalizi dimenando momento propulsivo aperta all'esperienza di lotta
Che vanno moltiplicate nella città che sposti l'ottica dalla mediazione con don Picchi ad problemi le migliaia di tossicodipendenti che ci sono a Roma
Ma questo presuppone un intervento continuo delle nostre sezioni sul territorio cosa che non c'è anche perché io credo l'impostazione data dalla Federazione romana
è tutta schiacciata sui problemi del mercato legando quasi il tema questione di ordine pubblico
Va ribaltata l'ottica va messo al centro dell'iniziativa nostra il tema della solidarietà con i tossicodipendenti e con le loro famiglie va aggredito il tema dell'emarginazione
Va capito il messaggio che ci manda il giovane che fa violenza su se stesso sugli altri quando assorbe sostanze stupefacenti
Va be'accaduto Hunter Reno nuovo d'intervento delle sezioni del nostro partito e vado a soddisfare quei bisogni che altrimenti rimandano all'eroina
Si tratta cioè di capire perché il giovane diventa tossicodipendente aggredire capitemi dei rapporti con la famiglia con il quartiere con gli amici col mondo del lavoro e della scuola allora io credo si possa raccogliere il segnale di aiuto
E così drammaticamente gran parte dei giovani oggi ci mandano con l'assunzione dell'eroina e renderli protagonisti assieme a noi di un grande movimento che trasformi l'ambiente in cui vive non possiamo permettere le migrazioni in massa dei tossico di enti dei propri quartieri nelle comunità lontane da casa il nostro essere marxisti ci impone di mettere in piedi una battaglia perché questo problema divenga patrimonio collettivo
Il recupero del tossicodipendente avvenga cambiando gli l'ambiente in cui vive cambiando la sua stessa vita credo che questo lavoro le nostre sezioni non lo facciano
Ci cercano scorciatoie parole d'ordine generica di lotta alla droga che a volte si rivolge contro gli stessi tossicodipendenti la nostra invece deve essere una battaglia culturale di grosso spessore che per certi versi ma anche controcorrente sapendo che qui ci troviamo di fronte a quei diversi a quelli emergenti emarginati di cui ci riempiamo la bocca ma che quando ci troviamo davanti rischia anziano un perché ci pongono troppi problemi di cambiamento
Noi a villa Gordiani abbiamo dovuto cambiare tutto per lavorare con loro liturgia linguaggio forme della politica ma credo sia strato essi è tuttora una grossa esperienza che fa bene al partito e ci fa ritrovare quel senso nel far politica che deve essere a nostra verifica costante
E del resto una cosa abbiamo imparato che rimuovere i problemi non serve perché tanto poi dei ritrovi sotto altre forme ma ripeto a Roma credo che il nostro va ti do sia ancora troppo in ritardo se così non fosse si capirebbe che attorno a questi problemi va usata per certi versi il metodo dell'emergenza
Che al solito quella vecchia camicia delle burocrazie istituzionali ormai a brandelli io ritengo scandaloso scandaloso le nostre coscienze devono ritenere scandaloso il nostro partito deve gridare allo scandalo di fronte al fatto che un'associazione di volontà è una cooperativa che a villa Gordiani lavorano attorno alla breve Anzio prevenzione riabilitazione dei tossicodipendenti da circa un anno e crescono ogni giorno di più per quantità di movimento qualità di elaborazione non possono avere una loro sede per far funzionare un centro perché i tempi della burocrazia che lo impediscono sono troppi mesi ormai che dura questa storia
La gente si chiede dov'è questa sensibilità e questa solidarietà che tutti i partiti enunciano no i tempi dell'amministrazione comunale non sono più quelli dei cittadini ed in particolare quando i cittadini sono dei tossico di denti il problema diventa addirittura drammatico perché i tempi lunghi della burocrazia si possono riempire di morti i disintossicare i criteri prendono a bucarsi i tossicodipendenti che finiscono in carcere
E neanche si può stabilire un metodo che è quello di occupare una palazzina diroccata poi arriva il sindaco e ti rassegna la novità dei problemi deve imporre dei rinnovamenti nello stesso modo di governare e la struttura nell'Est delle istituzioni altrimenti non divengono conquiste
Il segnale che oggi si ha di fronte a questa nostra esperienza e che il privato funziona più del pubblico dove però per privato si deve intendere forme di cooperazione e l'associazionismo
Che fa leva sul volontariato
Il Pubblico invece e tutto ingabbiato nelle pastoie burocratiche delle logiche spartitorie questi problemi non vanno esorcizzato in l'enunciazione di principi a si devono fare ma ci devono far riflettere lottare perché una ventata di rinnovamento passi nelle istituzioni
Protagonisti tutto ciò io credo debbano essere le sezioni e nel territorio si devono immergeva nella realtà che la circonda per capirlo e trasformarla ma nel partito debbono essere valorizzate
Aumentando la loro autonomia di movimento Convent coinvolgendo le nella formazione delle scelte accogliendo dal voto avvolta suggerimenti e proteste e proposte che vengono dal basso
Senza presunzione posso affermare che la mia sezione da anni si muove sul terreno dell'alternativa è stato dannoso per il partito non capire le novità che da lì venivano ma anzi cercare di contenere credo che ciò comporti problemi di demo grazie interno al nostro partito sui quali è necessario operare correzioni altrimenti saranno da freno allo sviluppo della nostra linea la nostra forma partito la nostra organizzazione si deve adattare alla consapevolezza che l'alternativa
Apre orizzonti nuovi e noi non dobbiamo avere paura riguardare avessi il compagno Nicolini ama ripetere una frase che io credo dove informare tutta la nostra azione futura non dobbiamo avere paura di perdere ciò che abbiamo dobbiamo avere paura di perdere ciò che potremmo avere
Compagni prima di dare la parola al prossimo intervento al gruppo suo compagno
Ricordo che la Commissione politica si riunirà stasera alle nove e mezzo alla sezione nuovo Ostiense a via Giacomo Bove
Naturalmente alle nove e mezzo perché dovendo concludere qui stasera verso le nove meno un quarto nove meno dieci e proprio da il Tempo e compagni di mangiare un boccone poi andare alla con alla alla alla Commissione politiche scuse
Diamo ora la parola al compagno Angelo Balistreri del finalmente delegato della sezione operaia Tiburtina che credo finalmente sia in sala
Ma compagni intanto dichiaro innanzitutto di essere pienamente d'accordo con il documento del del nostro comitato centrale posto a base del dibattito congressuale
Ed inoltre concordo con l'impostazione che ha dato alla sua relazione introduttiva il nostro segretario Sandro Morelli
Una relazione come sottolineava i compagni un compagno stamattina che affronta Lampronti l'ampio ventaglio di problemi di tematiche della realtà romana e nazionale senza lasciarsi andare come sarebbe facile in facili Anna che da Napoli sì trionfalismi o i narcisismi e neanche il rito dell'autocritica fine a se stessa che alla fine non propone e non cambia niente
Detto questo dico anche che il mio contributo verterà
Su problemi specifici ma di vitale importanza a mio avviso per il successo della nostra linea del PIL dell'alternativa al sistema
Di potere democristiano e per una reale svolta di progresso e di emancipazione dei lavoratori nel nostro Paese
L'accordo governo Confindustria sindacati è in questi giorni al vaglio delle assemblee dei lavoratori si sono dette mille cose si sono coniate in mille frasi vittoria del riformismo contro il massimalismo vittoria del Governo vittoria della concezione addirittura cattolica della società
Chi ha detto che è una vergognosa disfatta dei sindacati
O addirittura di una crisi del sindacato dei consigli ce ne sono tante altre per brevità non non medico non penso e non ritengo che questo possa essere un metodo serio di analizzare i fatti così al massimo può aprirsi una campagna elettorale o fa o si può fare della propaganda dozzinale
Il compagno Berlinguer affermato che la firma dell'accordo è sì un successo del sindacato ma un successo di una battaglia difensiva di fronte all'attacco del padronato e del Governo Fanfani
Quindi se si è d'accordo con tale giudizio ed io lo sono
Ci si deve porre in animo di partire adesso forti di questo accordo
Al contrattacco per porre alle controparti economiche politiche i temi qualificanti e le proposte dei lavoratori per la fuoriuscita dalla crisi che attanaglia il nostro Paese
Significherebbe avere un sindacato forte radicato tra la gente tra i lavoratori consapevole del ruolo che deve svolgere e delle sue strategie ma questo non avviene
è quello che è più preoccupante non si vede come possa avvenire nell'immediato futuro se non ci sarà una serie inversione di tendenza nei rapporti con i lavoratori
Né alla democrazia interna nella dialettica all'interno delle organizzazioni sindacali la democrazia interna è un tema di cui se ne parla molto
Questo è un tema su cui il movimento sindacale registra i suoi più forti ritardi però
Un fatto eclatante sull'unica di stamattina
Il compagno lama dice che i comunisti della CGIL erano dell'avviso che prima di firmare l'accordo con il Governo occorreva avere due giorni per consultare i quadri intermedi e di lavoratori
Ciò non si è fatto perché gli altri non hanno voluto compagni sia chiaro che sono convinto che un'epoca un'ipotesi di un sindacato solo comunista non solo non è nelle mie prospettive Manzi lo consideri un ipotesi da versare
So anche però convinto
Che sia legittima la pretesa che hanno gli altri che vengono tutelate le minoranze all'interno del sindacato
Ma sono ancora di più convinto che il problema attuale e più urgente sia quello che vengano tutelate le maggioranze visto che il partito comunista che visto che i comunisti all'interno del sindacato non possono assolutamente portare una una loro posizione
Fatto sta che le consultazioni si stanno facendo i risultati stanno esprimendo un grosso malessere scontento tra i lavoratori e tra i compagni comunisti delle fabbriche c'è ancora più pericoloso s'pensiamo che il padronato già tentati rimangiarsi gli aspetti più qualificanti di quell'accordo quali la scala mobile ormai vicenda famosa dei decimali ed i contratti
Occorre quindi una forte ripresa dell'iniziativa unitaria del sindacato su temi dell'occupazione dell'organizzazione del lavoro sulle ristrutturazioni il padronato sta facendo e che pongono grossi punti interrogativi cerca la stabilità di lavorativa di milioni di donne e di uomini giovani in cerca di un lavoro non precario
Occorre una forte ripresa unitaria e quindi della credibilità del sindacato anche per fronteggiare i fenomeni sempre più preoccupanti di frammentazione corporativa dei lavoratori e delle categorie
Magari qualcuno all'interno del pure del sindacato pensa che dando spazio e qualche volta l'avallo a rivendicazioni corporative di qualche categoria penso ai medici agli alti dirigenti si da tali ai magistrati ma la serie si allunga sempre di più giorno per giorno se se questo avviene serva ad allentare la morsa attorno al sindacato o magari
Umaga o magari intravede così
Di accattivarsi le simpatie di qualche gruppo di quella categoria di quei ceti ciò non deve essere ciò deve essere scusate dalla CGIL e principalmente da noi comunisti fortemente avversato pene definitivo distacco delle ma se lavoratrici e dei giovani disoccupati dal sindacato di classe si soggetto contrattuale ma anche e principalmente soggetto di rinnovamento della società
Vincerebbe così chi ipotizza un sindacato istituzione alla tedesco peggio alla statunitense senza alcun consenso e senza alcun controllo in mano magari a partiti o all'audience
Con compito importante per noi comunisti delle fabbriche ma non solo
Del Pubblico impiego della scuola degli ospedali e dare battaglia dentro il sindacato per esistere vincere queste tentazioni per rendere sempre più questo sindacato degno della sua gloriosa storia
Che anche se non soprattutto la storia di noi comunisti quindi non la logica del tanto questo sindacato non ci fidiamo
Quindi è meglio uscirne che logica subalterne perdente su tutta la linea ma bensì quella della battaglia dura dentro per un sindacato si che si rinnovi in una società che cambia ma che mantenga immutati i suoi aspetti peculiari
Che sono quelli della sua unità e quindi della sua rappresentatività di tutti i lavoratori ed alla sua piena autonomia dai partiti solo così avrà un senso la proposta
Fatta ai soggetti emergenti nelle realtà produttive di entrare negli organismi sindacali nei Consigli di fabbrica solo così tale operazione politica avrà il consenso e l'appoggio di tutti gli altri lavoratori solo così potremo convincere le donne lavoratrici ed i giovani occupati e non che lottare nel sindacato oggi significa lottare per i loro interessi contro la loro emarginazione in fabbrica e nella società si diceva relazione del compagno Morelli ma ormai ricorrente frasario dei nostri compagni che Roma e capitale di cultura di pace di democrazia
Questo è vero è una bella frase e la utilizzerò come spunto per la seconda parte del mio intervento la nostra azione di governo dal settantasei si è vista si è se ita grossi problemi si sono risolti o sono in via di soluzione la vita della nostra città è un po'meno disumana è l'aliena ante la cultura con la C maiuscola è ormai di casa nella nostra città i Caltagirone degli Armellini e gli altri hanno scelto luoghi per loro più sicuri e più salubri ciò non è stato indolore il privilegio il pare ah sì di ISMU i maneggioni della cliente era mafiosa sono sempre in agguato pronti a balzare sopra la lauta preda ciò che finora ha vanificato i loro sforzi è stata la mobilitazione continua instancabile abbiamo che la diga ma di massa della gente delle borgate dei quartieri e delle fabbriche la classe operaia romana e qui penso alle lotte dell'Apollon della fatalmente la vox sono e di tante altre piccole realtà hanno dato il segno
Alla nostra città andato incendio della nostra capacità di vigilanza e di lotta non solo contro il terrorismo il fascismo l'auto vitalismo dei vari governi democristiani ma anche contro la speculazione edilizia i quartieri dormitorio per la casa per una migliore qualità della vita
Per un governo di Roma onesto operoso e democratico adesso si tenta con la ristrutturazione selvaggia dei ceti dominanti hanno posto in essere di smantellare questi fortilizi di democrazia e di partecipazione per ritornare agli antichi fasti che poi ma del settantacinque
I pericoli per il futuro produttivo della fatti né della Voxson dell'autovelox della Romanazzi della Domizia di tante altre realtà produttive è un pericolo serio per tutti i democratici per tutti i comunisti
Occorre che come partito ma anche come Comune compagni lanciamo un serio grido d'allarme e necessaria la mobilitazione di tutto il partito di tutte le sezioni perché Roma non perda questo suo potenziale di lotta
E questa sua garanzia di tenuta democratica certo non basta questo il partito a livello nazionale deve capire che tale questione alla base di qualsiasi disegno di trasformazione futuro ossia della nostra città che del nostro Paese
In questo ultimo anno dopo il congresso regionale e la Conferenza cittadina d'organizzazione l'attenzione della nostra federazione riguarda i problemi delle fabbriche e dei luoghi di lavoro è stata indubbiamente più forte
Le consulte del lavoro circoscrizionali le commissioni di lavoro delle fabbriche elettroniche e di telecomunicazioni hanno cominciato a lavorare con una certa intensità e frequenza
Certo manca ancora un disegno unificante di obiettivi e di finalità cosa non certo facile da palla grande eterogeneità del tessuto produttivo romano ma su questo obiettivo cioè appunto sull'unificazione della politica del mondo del lavoro a Roma dobbiamo lavorare e con le sue boh difficoltà dobbiamo fare i conti concludo compagni dicendo che l'augurio che da questo congresso e da quello nazionale di Milano venga oltre che una maggiore chiarezza sull'anno ma dal jazz strategia dell'alternativa democratica una più grande borsa per rendere questa nostra città più aperta più moderna più democratica
Cari compagni io credo che per dare la possibilità ai compagni anche dalla commissione politica appunto di
Poter mangiare qualcosa e poi di andare a lavorare stasera per il documento e per l'esame degli emendamenti credo che sia il caso di chiudere stasera
A questo punto ricordo che la Commissione elettorale si riunirà invece domani alle ore tredici tre sì in punto alla sezione Garbatella e quindi raccomanda ai compagni che sono nella Commissione elettorale
Di ricordarsi questo appuntamento
Domani mattina si ricorda i compagni delegati che l'inizio dei lavori sarà alle ore nove puntuali