Demografia e ultimi dati Istat sull'impatto del Covid su mortalità e nascite. Intervista a Gian Carlo Blangiardo, Presidente Istat

Siamo in collegamento con il presidente dell'Istat il professor Gian Carlo Blangiardo che ringraziamo per essere con noi ben trovato
Buonasera
E parliamo del quadro demografico che ha presentato l'Istat in queste ultime ore un quadro demografico del nostro Paese che ha subito a causa del Copeland un impatto di morti del numero di morti pesantissimo un cambiamento molto profondo sia in termini quantitativi che geografici forse partiamo dai primi numeri che sono piuttosto importanti un po'ce lo aspettavamo ma insomma
Messi così visti tutti insieme nero su bianco fanno abbastanza impressione professore
Allora diciamo che i numeri eloquenti sono una diminuzione della popolazione di trecento e ottanta mila unità quindi quasi quattrocento mila unità
Affronti Euromedia determinata da un
Da un momento o meglio da una superiorità del numero dei morti sui nati nell'ordine di circa trecentocinquanta mila unità abbiamo avuto di fatto settecento quaranta mila morti più o meno
E quattrocento e quattro Milana
Questo è qualcosa di assoluto mete straordinario sia dal punto di vista dell'ordine dei nati nel senso che i morti in termini assoluti rappresentano qualcosa che nel nella storia d'Italia quel numero di lo si ritrova negli anni quarantadue quarantatré quarantaquattro quindi i in piena seconda guerra mondiale la popolazione era era era anche minore potrebbe c'erano condizioni diverse però insomma senza drammatizzare certo che è il segno di qualcosa di assolutamente straordinario determinante
Quello che sta succedendo è un quadro da dopoguerra molti lo dicono chiamato diciamo
America del sud a pensare che sia una sorta di effetto della guerra diverso dalle guerre con le bombe
I cannoni però che comunque crea in termini di risultato una situazione deve pesante quasi altrettanto e poi naturalmente questo organo che tutti i giorni
Rispetto ai condizionamenti ai comportamenti a non uscire di casa a una certa attenzione cioè è chiaro che insomma stiamo vivendo veramente un momento difficile sul fronte delle nascite e sul fronte delle nascite i quattrocentoquattro mila nati sono il record dei più bassi mai semmai mai avuti in Italia ma questo valeva anche per l'anno prima quando erano quattrocentoventi mila per l'anno prima ancora quando erano quattrocentotrentacinque mila insomma siamo dal due mila otto che ogni anno la modalità d'Italia dell'UDC
E sono ormai da quattro cinque anni e che stabiliamo ogni anno il record di bassa natalità in oltre centocinquant'anni di imita del Paese
Però quello che va osservato de questo su un elemento drammatico è che lì l'effetto Covi d'c'entra per diciamo un dodicesimo cioè perché i nati nel due mila venti sono stati concepiti per undici dodicesimi
Quando camere nessuno immaginava cosa sarebbe successo cioè sono i concepimenti di marzo che hanno avuto esito nel dicembre due mila venti
Quindi solo il mese di dicembre risente di condizionamenti certi problemi paura se vogliamo
Dovute a a questa novità quegli altri e e quindi erano già pochi prima quegli altri sonoro la continuazione di una tendenza precedente questo non è rilevante perché perché proviamo a pensare al trentuno
A gennaio avremo i concepimenti di aprile del venti
A febbraio quelli di Di Maggio e via andare probabilmente salvo la
Pompei festivo dove c'è stato una specie di tutti fuori no tentativo un po'maldestro
Di recupero poi quando è tornata la seconda ondata stesso discorso quindi ci aspettiamo che il due mila ventuno sia fortemente segnato sul fronte della natalità forse più di quanto non accada e sulla mortalità ci auguriamo almeno si è fortemente segnato da una Brusca caduto della natalità in un contesto in cui la neutralità è già di per sé e basta
Ecco professore andando a sbandando lei insomma probabilmente ovviamente immaginerà e molti si aspettano anche da parte del istituzione una risposta per quanto sia cedere o insomma efficace per porre fine a questa lunga recessione demografica che ormai questo paese sta vivendo da tanto tempo che che su cui appunto la la la la pandemia dato come dire il colpo di grazia
Ci sono delle politiche che un governo può mettere appunto per favorire si parla tanto delle infrastrutture sociali ma a questo punto basteranno quelle nel senso che ovviamente c'è anche un quadro per esempio occupazionale in cui i cui effetti ancora non conosciamo
Interamente e pesano cioè ci sarà bisogno di una un ventaglio di di misure davvero importanti perché altrimenti al di là del dato choccante iniziano a esserci seri problemi di stabilità per i conti pubblici per la l'impatto la forza lavoro tra chi lavora e chi va in pensione insomma
è un tema quello demografico esplosivo sotto tanti punti di vista
Assolutamente allora diciamo che ci sono ancora due elementi da considerare uno no quello di cui parlavo prima era in un certo senso cosa ci possiamo aspettare nel due mila e ventuno per l'effetto paura
C'è semplicemente io e a me è capitato più volte di dire che questo mi ricorda quando è andato cernia esplosione di Chernobyl alla centrale di Cernobyl nel maggio due mila ottantasette mila cinquantasei
Nove mesi dopo febbraio dell'ottantasette lei nasce sono diminuiti del dieci per cento rispetto ai allo stesso mese negli anni prima e dopo
Lui era la paura no pareva una cosa che non si sa mai
Però una volta superato il problema paura ha chiarito che va be'possiamo tornare a consumare l'arte anziché latte condensato che era veramente una cosa non particolarmente buona devo devo ammetterlo me lo ricordo
Quindi superato il momento contingente la gente ha ha ripreso tutto quanto quindi puntuale cioè l'effetto paura
Cosa sta succedendo
Ma c'è anche con l'affetto di non che ancora non si è verificato
Di condizionamento di cambiamento del contesto appunto come ricordava l'occupazione i redditi delle famiglie quindi non è più questione di forme di disagio quindi la paura e il disagio messi insieme accentuano ulteriormente la cosa allora
Non vi sarebbero almeno quello che e abbiamo direi il rischio effettivamente come loro che fare
Io credo che vadano messi insieme
Come dire misure in qualche modo classiche tradizionali indipendentemente dal Covent cioè la diagnosi sulla caduta di natalità era abbastanza chiara
I rimedi erano ancor prima abbastanza chiari cioè i figli costano i figli condizionano non solo in termini economici nel termine di tempo
Quali sono spesso la donna rispetto alla compatibilità legata al lavoro mila questa di esprimere appieno
La propria formazione dei propri interessi la propria capacità di di di di di di realizzarsi i figli non hanno meglio le famiglie non hanno una sede adeguata assistenza in termini di cure di asini nasi Tonino siamo largamente sotto quelli che erano i parametri Mauro Mazza
Non c'è un un riconoscimento culturale cioè non c'è nella parte di di noi tutti l'idea che chi fa i figli non le discese è un fatto Storaro angeli volete adesso mi mi mantiene no
Li avete fatti serviranno a nove cioè se io non ho figli sarai fissavano i fili di Kenya che pagheranno la mia pensione quindi in un certo senso stiamo parlando di un investimento sociale allora siccome all'investimento sociale come si fanno investimenti per costruire i ponti le autostrade quelle cose lì
Bisogna riconoscere essendo un investimento bisogna dedicare risorse agli investimenti
Ecco questo è un principio generale arrivando il discorso con il la sovranità aggrava la situazione
Allora rende e soprattutto più tempestivo intervento c'è già fare in fretta
Perché perché quando ricordava poc'anzi c'è il rischio che si possono scatenare anche dei difetti di particolare disagio che poi in qualche modo qui a comportamenti che poi alterano gli equilibri e che quindi a lungo andare ma neanche tanto lungo possono generare le difficoltà di vario genere il welfare tanto per citarne uno e non solo
Beh allora tutto questo richiede una l'azione di carattere tempestiva
Io ho avuto la sensazione
Positiva favorevole che c'è c'è stato almeno almeno nelle parole per il momento c'è stata una una una grossa presa di coscienza
Verso il familiare è ancora sulla carta stiamo ancora discutendo vengo ritenuto giusto al quindici minuti fa da un seminario interessante in cui si parlava proprio di queste cose c'è una grande lista buone
Quindi c'è a un un interesse e una sensibilità rispetto al problema
Ci sono altre risorse stranamente son piovute era un'altra pioveranno speriamo dal cielo quelle risorse che una volta quando ti rispondevano sì sì però guardate non abbiamo i mezzi per oggi non si può rispondere così allora cosa verrebbe da dire esattamente le condizioni a questo punto ci sono una consapevolezza cioè la possibilità di fare cioè i motivi per intervenire ci sono
Ecco io credo che
Sia arrivato il momento di fare qualcosa chiudo con una riflessione ieri ho fatto un intervento mi sono così sfogliando un allarme sui miei libri viene capitato tra le mani una rassegna stampa
Nel mille novecentonovantuno nella centonovantuno c'erano questi giornali non so L'Unità chiede sono Cina credo che non ci sia neanche più
Che diceva però non si spende una lira per i figli il giornale non è davvero mentale giornale ancora di Montanelli immagino
La Gazzetta del Popolo nella stampa cioè tutti in questa rassegna stampa era veramente curioso vedere come in quegli anni era credo il giorno dopo la presentazione di un rapporto sulla famiglia
In cui si lamentava questa caduta della natalità queste famiglie che non riuscivano a fare figli perché era in difficoltà eccetera eccetera
Tutti i discorsi trent'anni fa e sono i discorsi che si fanno oggi che da trent'anni non è successo niente nazionale che ieri
Un ultimo appunto i viaggi anche per radioascoltatori perché ci segue perché a proposito di Demografia d'impatto di politiche lunedì ci sarà un importante seminario internazionale alla Luiss sulla sfida demografica in Italia in Giappone sappiamo che Italia e Giappone sono accomunati diversi aspetti
Da un triste destino destini demografico e su questo perché voi avete fatto giustamente un'analisi demografica e anche avete analizzato l'impatto del colmi d'che è diverso anche da regione a regione è vero che questa sfida demografica anche degli aspetti interessanti a livello globale perché ci sono anche altri Paesi che come l'Italia hanno sì mutatis mutandis delle problematiche simile anche di sostenibilità poi della Spesal sommare
Allora diciamo la debolezza demografica tipica
Sostanzialmente dei Paesi più ricchi oggi io credo che nell'arco di qualche decennio come succede anche da altre parti ma per il momento il problema si pone diciamo nella vecchia Europa apre addirittura info dagli Stati Uniti non è che brillano però insomma rispetto a noi sono comunque messi decisamente perché ero quindi messa male nella vecchia Europa c'è chi è messo peggio e noi lo siamo
Chiedesse un pochino meglio caso classico la Francia non la Francia a il dieci per cento il dodici per cento di popolazione in più rispetto a noi anche qua e noi Regione scusi lo dico diversamente noi abbiamo un dodici per cento di popolazione in meno gli abbiamo un quarantacinque per cento dei nati in meno cioè trecento trecentocinquanta mila nati in più
Loro ripetono quindi è chiaro che c'è qualcosa e qualcosa lo si spiega facilmente tutta una serie di sensibilità di politiche di azione interventi per quei discorsi di cui parlavo prima nati da tempo
Nella logica proprio di uno spirito nazionale che riserva la demografia un ruolo particolarmente importante quindi questo come del quadro il quadro generale lunedì io farò parte di questo di questo incontro sul Giappone il confronto col Giappone è vero siamo simili quindi noi Giappone siamo ai vertici a livello planetario per l'invecchiamento della popolazione abbiamo avuto entrambe una caduta denatalità enorme
Quindi per molti versi che abbiano una vita lunga entrambi i Paesi hanno molti punti in comune c'erano fotografi differenze Suková in cioè non abbia avuto cento mila morti
Loro io non so prendo le statistiche per quel che mi ha abbassato ma se ho letto bene una specie di di di di piccola nota stampa hanno avuto tipo dieci mila morti ricordato sono dove sono sono sono centoventi e ne siamo sessanta insomma a occhio e croce
E anche gli infetti se ho capito bene loro viaggiano su un mezzo milione di persone sempre sentendo iniqua Meriem poco in qualche modo si poteva fare diversamente ragiona qualcuno mi ha detto quando io ho fatto dico ma come mai dicevano loro le mascherine
Ne ostacolavano anche prima no per si vedono il mediatico porti giapponesi mascherati si vedeva molto molto tempo prima non so se è questa la spiegazione presto ma certamente ci sono elementi vivi similarità
Ed elementi differenza però è chiaro che una democrazia debole è una caratteristica del di tutto il mondo e insomma la stessa Cina la Cina è passata dal da venti milioni venticinque unione di reati a dieci undici
Ora su un momento non se ne accorge ancora nessuno gli effetti sono ancora continua
Quando i dieci milioni diventeranno lavoratori devono mantenere i venticinque milioni che sono invecchiati
Il gioco marcia uguali saranno chiamati assertore incerto e sappiamo insomma come la demografia degli impatti incredibile sulla spesa pubblica sulla tenuta di un Paese ma gli affetti
Soprattutto le politiche per in qualche modo indirizzarla hanno tempi molto molto lunghi
Davvero grazie al presidente Giancarlo Blangiardo presidente dell'Istat per questo quadro ovviamente anche sugli ultimi dati che abbiamo commentato dell'Istat riguardano l'impatto del Codice sulla demografia morti nuove nascite
In Italia e ovviamente seguiremo anche questo appuntamento in cui sarebbe il prossimo lunedì grazie buon lavoro
Sì no