La tutela dei beni culturali in Italia fra passato e presente

Alla conferenza
Radio radicale un saluto da Giuseppe periodi Leo disturbiamo anche in video oltre che nella nostra tradizionale trasmissione Limina audio perché oggi abbiamo Bari ospiti
E ogni ospite porta con sé libero e probabilmente poi magari mi citerà anche altri liberamente potrà farli vedere per cui è una trasmissione complessa
Ma grazie al tecnico carnico Urbino notizie dimostrata e complicata come io temevo e quindi possiamo fare in questa trasmissioni con vari ospiti su un tema
Delicato secondo me è uno dei temi peculiari in cui si misura non solo la classe politica anche la classe accademica la classe dirigente in cui si annoverano oltre ai politici dei comunisti imprenditori gli accademici e anche dulcis in fundo Antonio o i giornalisti
Il tema è la tutela dei beni culturali in Italia tra passato e presente con una sbirciatina su quello che posso può esservi in futuro le prospettive futura e lo faccio con cinque ospiti quattro barche oggi lavorano nell'ambito dell'archeologia e poi una voce non so se consonanti dissonante Di Nunno critico e storico dell'arte allora mi presento subito gli ospiti cominciò con Giuliano Volpe benvenuto Giuliano Volpe comuni faccio vedere Collina volume che ha pubblicato per e di Puglia e cioè il bene non sono benvenuto
Giuliana volte a Radio Radicale grazie dell'invito
Allora Giuliano Volpe ha un curriculum di tutto rispetto ordinario di Archeologia cristiana in appoggio interessante giudice Tiziana
Viene invece un magari sussulta sotto
Di alcologia romana greca classica ma aggiunge Tiziana credo che sia molto affascinante chiedo un bagaglio di preparazione del un particolare all'Università di Foggia in cui è stato anche rettore vero
Ti per la verità ora sono all'università di Bari e insegna metodologia ma ho insegnato per vent'anni a Foggia sono stato rettore dell'Università di Foggia dove appunto ha insegnato a Chioggia cristiana e medievale
Per il personale non è che si è trattato di un promoveatur ut amoveatur da Foggia Bari no no dico perché
No lo dico perché lei è stato presidente anche della insomma del Consiglio Superiore dei Beni culturali e paesaggistici o in quali anni anni tormentati tormentoso
Sono stati anni difficili ma anche entusiasmanti soldato nero Presidente del Consiglio superiore tra il due mila quattordici del due mila diciotto
Quindi sono stati anni dei grandi cambiamenti del nel campo dei beni culturali cambiamenti necessari positivi problematici
Cambiamenti sui quali non siamo tutti d'accordo questo è normale
Riforme parleremo e cioè torneremo subito intanto io confido siccome ho letto un suo libro molto interessante ha una prosa brillante
Confidò che la prosa scritta siccome serve nella sua Barilla intensa nella parlato nella linguaggio rabbioso
Poi seconda ospite Caterina ingoia di cui faccio vedere che saluto in cui faccio vedere nel volume il patrimonio culturale di tutti
Per tutti sempre pubblicato da questa piccola ma al coraggiosa case editrici e di Puglia eccolo qui il patrimonio culturali tutti per tutti a cura di Caterina invoglia benvenuta radio radicale professoressa a aziende in metodologia della ricerca archeologica all'università di una bella città come missina
Sì
Sì benissimo in questo libro naturalmente ci illustrerà la tesi centrale professoressa e poi abbiamo Marco Valenti
Ricostruire il narrare l'esperienza dei musei archeologici al coperto un bel libro che lavorano in chiave sia sincronica che diacronica ricostruisce un po'la storia dei musei aperti in Europa e non solo e poi sincronica perché c'è una ricostruzione comparativa benvenuto Marco Valenti
Las Vegas che insegna Archeologia medievale archeologia pubblica l'Università di Siena
Il Medioevo che sta ritornando molto di moda ma anche nell'ambito del giornalismo che il Corriere della Sera sta curando una raccolta classici nella storiografia della storiografia medievale
Però non c'è nessun archeologo
No ma questa è un po'la maledizione che ci portiamo dietro in realtà siamo sempre molto attivi non fare storia vedeva allora ci sono dubbi formazione produciamo
Non ci sono dubbi direi che le due categorie classicisti maledetti sono gli archeologi coi nell'ambito dell'archeologia magari quelli archeologici medievali i cristiani sono treni quelli più impieghi permanente che poi romanisti quando si fanno i convegni su della lo stato di salute Vidić muti classici non si invitano mai romanista o quasi mai io non so come si faccia a studiare Cicerone tutto un rinvio al senza conoscere il il parere di Bing e gli esperti di diritto romano
Vale anche per per gli archeologi e poi People si cimentano anche con romanzi e negli ultimi tempi poi abbiamo un altro volume
Qua più specifico Sergio Fontana fibula confidenze di un oggetto parlante lo metto a favore di telecamera e naturalmente salutò Sergio Fontana benvenuto a Radio Radicale Fontana buonasera tornerà sì archeologo anche lui
Di formazione però in realtà lei sporge non tanto attività accademica solo col suo può ricordare lei cosa fa
Io ho fatto un percorso diciamo confessionale cuori dallo stato sono stato prima per molti anni presidente e vicepresidente di cooperative di una cooperativa di archeologi e attualmente o una società che si occupa di divulgazione dei beni culturali
E scrivo anche
Quindi lei non scrive molto bene Fontanini lanciò la sua prosa assi
Sintattica molto chiara difficile da reperire oggi anche in chi ha esperienze sculture di vari libri e poi dolci in in cauda venenum ridire più veloci sì in fondo perché conosco anche la verve Varriale
Oltre che di alloggi grande interlocutore dell'ospite sto presentando uno storico dell'arte
Molto intervistato in questi ultimi i tempi per un suo libro uscito quest'ira a cosa serve la storia dell'arte senza punto di domanda e e anzi si legge in quasi controluce tutto esclamativo Mark questo libro a differenza al di non parlerei
Perché ne parleremo ad hoc in un'altra occasione mi è servito il saluto Luca Nanni Pieri critico e storico dell'arte
Serve riducano anni Pieri per avere una visione altra
Versa da Stella diciamo così della corporazione inteso nel senso positivo stavolta degli archeologi grazie Luca per aver accettato il
Grazie lei tutti voi di radio radicale
Giuliano Volpe bene nostro un impegno per il patrimonio culturale è un libro di denuncia
Direi del fatto che in Italia il problema più grande non è lo stretto
Al limite non è neanche il corridoio ed corrida arriva poi passa
Ma anche il mettere il bastone fra le ruote a chi intende riformare la pubblica amministrazione la cultura e anche il modo di pensare né in questo Paese
Mi pare che questo sia un libro in cui si terrà subita sudore e anche per certi versi sangue Palella testi di questo libero che lei ha deciso di pubblicare coraggiosamente con valutazioni anche il bel critiche nella suo mondo i suoi sui suoi colleghi il bene nostro
Guardi innanzitutto il significato più profondo e sta già nel titolo
In qualche modo richiama un libro di un famoso direttore generale del ministero dei beni culturali che la chiama con il suo libro il bene i miei beni
Io ho voluto usare il bene nostro Sando a un patrimonio che sia effettivamente di tutti
Nel per il quale gli specialisti come non tutti noi siamo qui oggi dialogare con lei
Svolgiamo un ruolo diverso da quello del passato non meno importante anzi secondo me ancor più importante perché certamente continuiamo ad avere la responsabilità di studiarlo di conoscerlo
Di di renderlo noto ma dovremmo svolgere anche un ruolo sociale più importante un ruolo che in qualche modo la convenzione di farlo sullo valore del patrimonio culturale per la società in qualche modo ci affida cioè quello di costruire comunica che il patrimonio è quello di fare in modo che il patrimonio culturale sia davvero sentito dal più grande quantità di persone ideale sarebbe tutti
Ma la più grande quantità di persone come improprio patrimonio con un patrimonio nostro nominò quindi una denuncia contro una concezione proprietario del patrimonio culturale
Che ha fatto in modo nel corso del tempo di separare il patrimonio culturale dai cittadini dalle persone dai dal dalle comunità perché sono ovviamente comunità anche profonda trasformazione
E questo richiede coraggio di cambiamento ora io Benevento andiamo impose a Sammy per sempre un bene oppure in ci vuole un progetto culturale di del tenente
Questo libro è nato anche sulla base dell'esperienza che ho fatto appunto di consiglio di presidenza del Consiglio Superiore dei Beni culturali una fase vari anni
E appunto due mila quattordici due mila diciotto sono stati al punto uno di gioco con Fanny impegnativi importanti in cui sono nate tutte le riforme ultima del patrimonio culturale quella cominciata con la voce che ha introdotto per esempio la liberalizzazione delle immagini
Poiché arrivata la riforma del ministero con le soprintendenze non più settoriali e disciplinari ma le soprintendenze
Che si occupa dell'intero patrimonio culturale di un territorio quindi con una visione organica unitario di patrimonio culturale multidisciplinare una lenta insieme le varie competenze per affrontare una cosa così complessa come il patrimonio culturale che non può essere occultata
Solo voglio dell'archeologo dello storico dell'arte
O o dell'architetto anche perché sono cambiati i nostri parametri stessi nel patrimonio culturale lei diceva l'archeologia medievale
Quelle idea di archeologia che c'era fino a poco un po'di tempo fa noi abbiamo norme che risalgono al Novecento la prima metà del Novecento sostanzialmente erano norme che si rifacevano l'idea di patrimonio culturale molto selettivo molto o un ristretto come concezione e anche per la trilogia
Non esisteva l'archeologia medievale non esisteva l'archeologia post classico oggi ne parliamo della Trilogia del Novecento cioè dia un approccio biologico anche ai beni materiali
Delle fasi più recenti e dunque abbiamo bisogno di Cina ed epocale
Abbiamo in casa guardi ancora di più dell'antico ginnasio che va oltre anche da un agente la il discorso è che bisogna costruire nell'università cioè nei luoghi della formazione nei luoghi della ricerca e nei luoghi della tutela e della valorizzazione organismi multidisciplinare in cui più competenze con Bergamo con un approccio territorialista cioè che si occupi dell'intero patrimonio culturale di un territorio coerente
Quindi ma se questo Falerna proprio quello volta è molto interessante perché lei interseca due aspetti aspetto territoriale locale mi in cui vige molto il principio della sussidiarietà
E l'aspetto invece della interdisciplinarietà sospettò un mondo accademico più in generale culturali per specializzato che ha perso il gusto della costruzione del sistema e della sintesi e della nella comparazione
Che gli hanno è un principio se vogliamo di collaborazioni di solidarietà aggiungerei la formazione all'approvazione dell'articolo con ambizioni giuridica
Perché dall'inizio del Novecento all'io parlerò Pan lei ha avuto a che fare credo sicuramente con uno ma anche un secondo
Lucano con due lucani che son stati protagonisti
Della dimensione lo dico perché io vengo anche dalla provengo dalla dalla da quella regione dalla Basilicata sono stati protagonisti un po'della innovazione della tutela dei beni culturali
Francesco Sisinni direttore generale per molti anni non so se si riferisse allori quando a citare anni e lei era tra l'altro uno studioso anche di diritto amministrativo che aveva dimestichezza al dito non per Francesco
Maria De Sanctis che è stato rettore anche del suono sua Benincasa professore di filosofia del diritto che vinte giurista qua Volpe si tocca il tema della formazione l'innovativa del archeologi nell'università bisognerebbe informare creare delle scuole di eccellenza
Un po'come Elena in Francia per la pubblica amministrazione o o Lea Hillary la Scuola Normale Superiore di Pisa Penati cresciuti no
Porta scrutini ma non solo guardi non solo certamente abbiamo bisogno di luoghi di eccellenza anzi militari afose Chavez la tentazione di costruirne troppi lui eccellenza
Poi va verificata questa eccellenza a no secondo me e nel e più ancor più importante costruire dei luoghi in cui si formino dei professionisti del patrimonio culturale
Che abbiano la capacità le competenze disciplina ovviamente non stiamo parlando di tuttologi ma di persone capaci di lavorare
Anche con le altre competenze di non sovrapporre ma di integrare lei vedrà in quel libro ci sono alcune parti gli una cosa alla quale io tengo molto e che ha fatto ovunque recentemente un piccolo passo in avanti li chiamiamo
Insomma in maniera o così per per capirci policlinici del patrimonio culturale cioè delle delle strutture misteri integrate fra università
Che soprintendenze musei parchi archivi biblioteca e cioè dei luoghi in cui si faccia insieme ciascuno con le proprie competenze con i propri ruoli ma si faccia insieme ad una formazione migliore dei professionisti esattamente come avviene per la formazione dei medici o del personale sanitario in generale cioè nessuno si affiderebbe ad un medico che non si sia formato un ospedale in una sala operatoria
è normale che ci sia figlio lo storico dell'arte un'archeologa architetto che magari non ha mai messo piede su un cantiere se non un cantiere universitario
Che e importante ma è una realtà di una cosa diversa perdevano lui danni
Pensiamo che sia opportuno sperimentare queste forme di integrazione tra i due ministeri che verranno fino agli anni settanta erano parte dello stesso ministero così sono separate giustamente ma poi ci sono troppo allontanati spesso facendosi la guerra tra di loro e questo è un altro brano del nostro Paese invece di lavorare insieme ci si contrappone nello scorso mese di dicembre finalmente a propria volta il ministro dei beni culturali Franceschini il ministro dell'università allora era Gaetano Manfredi hanno finalmente sottoscritto un protocollo che prevede la possibilità di dar vita a queste strutture
Il vero problema qui credo che non vuole vedo troppo tempo agli altri amici
E che le riforme non basta farle come lei
Non basta fare delle anche buone leggi oppure deve leggere quell'anno migliorate la giusta vanno accompagnate vanno realizzate vanno realizzate anche contro Nesi e personale questo è mancato settimo nel e questo è un problema serio
Perché basta vanno fatte con la formazione cioè noi abbiamo avuto i soprintendenti che sono passati da essere soprintendente archeologico sovrintendenti ai beni architettonici Socrate a fare i soprintendenti di tutto il patrimonio culturale senza che nessuno gli abbia mai spiegato questo nuovo mestiere
Cioè c'è un problema anche l'informazione
Come dire permanente per queste figure che sono figure di studiosi di ricercatori devono continuare ad aggiornarsi e anche a modificare i loro approcci e questo è mancato ci si sono parte delle norme dei decreti
Buoni secondo me Marcolin mancato quest'aspetto poi è arrivato il Covent Garden complicato le le situazioni però benissimo su questo nuovo Couto lavorare come soprattutto sull'autonomia
Dei patti agrari un primo il tema insomma il nocciolo bella proposta denuncia
Di di Volpe che rispecchia alquanto scritto non suo volume di bene nostro certo bisogna cambiare un po'i connotati della della formazione la interdisciplinarità comporta una è libera responsabilizzazione
E naturalmente anche direi la formazione si gioca assume nell'ambito anche dei ragazzi che vanno male a scuola dell'obbligo Sensi investisse di più nelle gite scolastiche a visitare anche dei scavi archeologici
Servirebbe anche per dare una azione civile maggiore
Alle gite scolastiche di cui spesso si discute il reale valore delle medesimo
E però continuiamo su questo filone perché il patrimonio culturale di tutti tu più curato da Caterina Ingoglia e che comprende vari contributi quello di volpe e mi pare che si collochi in linea di continuità parallela quanto detto da da volpe Caterina invoglia qual è la tesi in questo libero il patrimonio culturali in tutti per tutti
Questo libro è innato diciamo rispetto a un'esigenza
Io ho sentito di incontro e di comunicazione tra diciamo operatori di chiamiamoli così in generale dei beni culturali in Sicilia una un incontro ci tenevo che questo incontro nascesse
Si svolgesse in Sicilia
Perché quelli erano gli anni appunto cui faceva riferimento Giulio in cui è stata varata la riforma Franceschini in cui ci si figlia si era parlato tanto nello Stato
Soprattutto ma non solo in riferimento alle Soprintendenze unica cioè a queste soprintendenze territoriali di cui già si era fatta esperienza in Sicilia
Perché è incontro in Sicilia da siciliana prima di centrale dei voli all'università
Sono stata nei ruoli dell'assessorato ai Beni culturali quindi diciamo avevo atti questa sensibilità come dire potenziata anche da questa esperienza rispetto ai problemi che erano stati posti alla riforma Francia Franceschini chiamavano richiamato appunto l'esperienza già attiva in operativa in in Sicilia e ho voluto mettere a confronto diverse voci
E di non soltanto pare il settore di cui si o cuoco Pavarotti invano cioè gli storici dell'arte il demo etno antropologo anche il numismatico che tante volte diciamo
Viene un po'trascurato non viene spesso chiamato
Ecco confrontarsi con tutti gli altri ecco cerco di essere generica
Archeologi mettere insieme quindi al confronto queste persone peraltro di diversa collocazione diciamo lavorativa alcuni stavano l'università nell'università altri al CNR e chi dirige usano chi è invece lasciare libero professionista
Chi si occupa di comunicazione ecco perché io credo che la la comunicazione sia molto molto importante tra noi diciamo che ci occupiamo del patrimonio culturale ma anche la comunicazione con la comunità
Ecco con la comunità tutta perché è un patrimonio che è di tutti diventi effettivamente pare tutti cioè noi dobbiamo esercitare intanto il confronto attraverso una buona comunicazione tra di noi perché dal volume si evince che non tutti quelli che in Sicilia erano stati o operativi attivi durante il riforme nostre siciliane quelle del dalla legge ottanta del settantasette trovaste delle istituzioni esempio le soprintendenze unica non tutti la pensano alla stessa maniera rispetto alle stesse soprintendenze uniche
Rispetto ai musei autonomi e quindi io intanto questa necessità di comunicare di più tra di noi e tra i nostri titoli prima comuni la necessità di comunicare
Con gli altri con tutti gli altri con la comunità intera perché anche da quella comunicazione noi secondo me possiamo capire molte cose in più possiamo trarremo questo insegnamento ci possiamo migliorare ecco anche quelle formazione formazione per noi formazione per la comunità
Tutta
La Sicilia presenta un punto forte un punto debole il punto forte è dato dalla intelligenza della Magna Grecia Magna Grecia nel poi di una terra che ha saputo inglobare in sé varie convocazioni o culturali la forza anche di aver avuto avrei espresso i più grandi giusto pubblicistico novecento la Sicilia ai più grandi nomi per il diritto amministrativo in modo particolare però ha espresso anche la concezione di Santi Romano
è una concezione dell'ordinamento giuridico particolare
La tesi di Santi Romano risapute sa anche a chi non ha fatto studi approfonditi di diritto pubblico e perché gli ordinamenti particolari hanno lo stesso valore se organizzati dell'ordinamento statale ecco forse in balia particolarismo autonomistico siciliano può essere un basso può o è stato un bastone fra le ruote va in un certo senso ripensato in senso transitivo messo in discussione o no
Beh io credo che tutti questi anni di autonomia siciliana abbiano fatto chiaramente capire che forse la Sicilia ha perso una grande occasione e che quindi si effettivamente va a ripensato
Ecco sono tante le voci ormai che pensano che questa autonomia siciliana e non soltanto nel settore dei beni culturali ma in particolare nel settore dei beni culturali forse non ha più senso
è perché nel frattempo diciamo
Tanta acqua è passata sotto i ponti le vie e di diciamo del pensiero originario della autonomia sono un po'cambiate
Ecco forse per esempio si pensava che la politica avrebbe avuto un peso inferiore rispetto a quello che Oria
Effettivamente acquisito diciamo durante la la gestione di questi decenni di lancia un grande siciliano come don Luigi Sturzo metteva in
Lei in allerta tutti il rischio del virus della partitocrazia seguito coi da alcuni come Marianini boro cioè scaramantiche semideserto e da Marco Pannella la partitocrazia
Denunciava già nel il siciliano grande don Luigi Sturzo Marco Valenti io ho avuto piacere di leggere questo volume ricostruire il narrare l'esperienza di musei archeologici alla per o perché idea essendo lui dei musei al chiuso
Anche nel mio paesello a Muro Lucano c'è un museo archeologico ha chiuso e qui faccio vedere il volume però ci sono i musei archeologici a all'aperto come il tennis si gioca al chiuso ma si gioca anche all'aperto
Che cosa sono questi musei come si sono sviluppati qual è la loro potenzialità che cosa offrono diverso vi alternativo vi peculiare rispetto ai tradizionali in Champions
Gli archeologi proponendo così è un modo in realtà in tutto il mondo ormai sono Sandys ne sono in Europa sono più di cinquecento
Quindi è una realtà in grande affermazione è molto nota e e trainante di peraltro di molto turismo o solo turismo culturale ma anche diciamo di persone che cercano la socializzazione e cercano delle spiegazioni
A ciò che sono abituati a al vedere o a leggere talvolta talvolta li in genere sono ricostruzioni in scala uno a uno di di determinati insediamenti dalle storia a anche alla Luiss la musica anche così più recenti allora al mondo ottocentesco noi del Polo in dispensa ottimismo solista tradizionale di Scanzano i e vogliono far vivere fondamentalmente prima l'esperienza di un corto circuito temporale avverso per vogliamo fare toccare con mano ciò c'è abbiamo avviso a logicamente perché non è una discriminazione nascono della ricerca d'altronde io sono allievo di Riccardo Francovich che ha sempre detto localizzazione nasce dalla conoscenza mi prima si fa largo consenso e così fa la ricostruzione in questo caso e dopodiché è un aspetto di
Do di una severamente tranquillamente di rigenerazione sociale urbana e collettiva all'interno di un contesto nel quale lavora ma non solo anche di rigenerazione economica perché riportano nuove vie economiche si affianco no
L'investimento del signor Franco quelle già esistenti nella località dove lavoriamo poi è un po'il concetto dell'archeologia pubblica cioè non facciamo ricerca solo per fare ricerca ma facciamo ricerca per portare un beneficio
Imprenditoriale economico nelle zone dove lavoriamo cioè facevamo delle utilità
Sociale del nostro lavoro in questi casi gli aveva permesso di Vobarno che in testa spieghi in questa direzione e hanno attualmente un grandissimo successo c'è il pericolo chiaramente se non costruiti e gestiti da specialisti della diseducazione della eccessiva banalizzazione di ciò che si racconta
Però devo dire a livello e Ciano alcun pericolo di uso della storia per altri fini per fini politici o con poc'campanilistici se non nazionalistici però diciamo in Italia abbastanza evitato questo rischio anche in Francia e l'Inghilterra meno le altre in altre nazioni però sono una bellissima
Occasione di far vedere che l'archeologia non si racconta sull'onda esordì lavorio e la storia ma si racconta anche nel contatto comune non le persone nel contatto quotidiano
E quando ho lavorato su questo testo in realtà è stato preliminare a un secondo volume sarebbe uscito subito dopo sempre cioè di Puglia dedicato all'archeologo di Poggibonsi l'approccio con il Museum
Che l'ho creato io gestisco dalla fine del due mila quattordici dove praticamente io racconto la popolazione un modello storiografico
La contro ciò che abbiamo capito dalla ricerca archeologica ma raccontato anche con ruoli non solo di archeologia sperimentale
Sì narrazioni tecnica di tecnologie antiche ma anche con ruoli attoriali degli stessi archeologi
Nel senso abituati a colloquiare e a porsi di fronte alle persone
Come io lo dico spesso anche ma cosa fatta insieme a Giulio Robert dove sta scritto che la cultura deve essere noioso non deve essere di Roma ma può essere divertente e dare informazioni in maniera non tragicamente noioso
Per questo slogan nella cultura è nella cultura o e divertimento UM era fu fra accademica o presunta tale quella del parroco unitaria scialuppa remake per esempio nell'ambito del giornalismo unico che è riuscito ai giornalisti a fare cultura in pensione è stato un degli intonaci
Se ben ricordate le serate di cito un altro vulcano ma qua è una coincidenza sono passati quarant'anni da quegli anni Carlo e difficile a avere una funzione divulgativa perché chi fa divulgazione voi il va fatta in maniera diversa anche con abilità diverse però c'è per il talento burocratico lo fa perché al degli domina
Quella disciplina lo fa con passione ed ovunque esseri divulgatori significa essere prima est i veri maestri sommi pure tu
Faccio il nome di Federico Zeri ma anche Philippe Daverio scomparso da qualche mese fa però voglio dire dalle impieghi par di capire che lavoro Bell archeologo
Dei musei archeologici all'aperto si commisura molto comma lavoro del l'urbanista
Molto stretta connessione con le concezioni urbanistiche no
Sì sì abbastanza ma è soprattutto vuole essere un lavoro anche di rigenerazione sociale perché hanno interesso interessano società interessò le persone e alloro che vogliamo parlare
Un'ora di lezione di educazione milita portandolo in un museo di archeologico la Berto sarebbe un'ora di educazione civica
Consuocera
Sì innanzitutto potrebbe essere una lezione di educazione al patrimonio con l'esempio del bianco perché il patrimonio in Italia
Specialmente ne amplifica soggetto danneggiamenti soggetta a vandalismi e chi ne ha più ne metta e poi vogliamo ne capiscono che ricostruì vogliamo che le persone capiscano premi costruendo presenti in un luogo e poi ci può più loro anche che a loro non omino anche importante Toscana Marche non ha una storia
No così ben note è un patrimonio distrutto da da dalla storia stessa un bombardamento idea seconda guerra mondiale e via dicendo
Vogliamo creare anche un nuovo orgoglio di una sana identità queste persone orgoglio per una storia può diventare comprende infatti di turismo culturale
Perché questo che sta accadendo poi all'interno Claudia più agro io credo che raccontare
Oggi si parla tanto di storytelling no è raccontato storie raccontare e comunicare sia esattamente l'ultimo l'ultimo passaggio del nostro lavoro di ricercatore
Ineludibile altrimenti andiamo dopo le parti io penso seriamente lo dico da anni che se non bruci devo far capire d'utilità sociale nostro lavoro questo lo facciamo gli esempi con ciò che fa Giulio aprendo aree archeologiche che devono continuare a vivere dopo l'inaugurazione cioè non dovessero una coccarda del Polito dell'Unione si appende sulla giacchetta e poi finito tutto io vedo se non faremo capire l'utilità del nostro lavoro non non andremo molto più avanti come archeologi
Prendo sbaglio speculare pare ma io vi farebbe fare un corso fattibili di comunicazione tutti operatori culturali solo ai archeologi negli corso di Comunicazione importa il travaso bella non tanto delle riduzioni servono anche quelle ma della passione del patto è superlativo
E lei abbiamo un Paese di pletora di insegnanti e di professori Pancani maestra emesse viso quelli che travasano una passione e quelli che creano una scuola e misura
Mentre la scienza ha in questo l'Accademia italiana all'Università ideale mandano di maestri nella scuola mancano i maestri del giornalismo all'università
Nella politica persino al persino nella chiesa ormai però a proposito di capacità affabulatoria
Mi faceva riferimento Marco Valenti è un testo che si colloca nella capacità di raccontare la storia le storie senza fare gossip questo non sia più condanna fibula confidenze di un oggetto parlante faccio vedere che si colloca nella storiografia
Della seconda metà del Novecento più intelligente penso per esempio a quella soffia medievale negli umanistica delle Annales di riduzione va Marc Bloch Emanuele devo alla divisione ci dirà allegro che attraverso gli oggetti che ricostruiscono un'epoca mi pare che questo sia lo sforzo in questo libro Sergio Fontana attraverso la fibula
Assolutamente diciamo che è un lì è un racconto che viene fatto in prima persona da un oggetto l'oggetto e la fibula Prenestina
La fibula Prenestina che è un oggetto estremamente discusso un oggetto che compare
Nella alla denuncia in copertina lo faccio vedere ho notato se
E
Che compare a alla fine dell'Ottocento
E sulla cui autenticità al si è molto dibattuto diciamo che adesso o ultimamente la maggior parte degli studiosi degli archeologi completo colpendolo per all'autenticità
E è un oggetto molto importante perché contiene su di sé la prima iscrizione latina quella che viene ritenuta la più antica iscrizione latina mai conosciuta
Ora la figura esse stesse un oggetto parlante perché nell'iscrizione dice Magno mi ha fatto per un'azione quindi è l'oggetto che parta da e si qualifica come dono
E diciamo che esiste in moltissime culture questa attenzione degli oggetti capaci di parlare raccontate
Oggetti che sono simbolo di qualcos'altro nella cultura giapponese si ritiene che ogni oggetto dopo cento anni di vita acquisti un'anima
Oppure in tantissime culture anche minimo meno sviluppate in oggetto allegato al discorso dell'ospitalità pensiamo anche al nostro mondo alla sarebbe un buon miele della prima comunione al al al concetto ridono
E diciamo io non ho seguito tanto le vicende antiche della fibula ma piuttosto le cose che sono successe dopo la sua la sua comparsa lei viene una fibula viene presentata da Wolfang venga che è un archeologo tedesco un ottimo studioso ma anche molto molto discusso
E AV si racconta cioè ci racconta il big fa capire che la figura non è di suo possesso ma la possiede
Francesco Martini ti che è un antiquario molto molto scuro molto dubbio sovente coinvolto nel commercio di di oggetti falsi
Da qui nasce o tutta una vicenda che coinvolge la Roma degli anni del al mille ottocentottanta mille ottocentonovanta
E e in qualche modo diciotto è un po'uno spaccato delle al momento di formazione delle istituzioni culturali e italiane e della tutela dei beni culturali
Perché a un certo punto
I direttori dei più importanti non sei di Roma cominciano a Abruzzo lottare per essere avvelenati Buranelli quadri collezioni
E questi sono due personaggi molto importanti nella nella vicenda dei beni culturali italiani all'origine che sono Luigi Pigorini
E Felice Barnabei rispettivamente l'uno direttore del museo per per storico e l'altro direttore del museo il cusco di villa Giulia
Nello stesso tempo il racconto di fibula ci fa capire la formazione in qualche modo e ieri della nazionalismo legato all'antichità perché perché abbiamo un la possibilità di guardare attraverso questo oggetto non un mondo piuttosto cosmopolita quello della Roma diciamo degli anni subito precedenti alla presa di Porta Pia e anche dei primi anni successivi rispetto a un mondo o più legato alla nazionalismo all'idea di nazione
E questo conduce non inevitabilmente uno scontro tra Raimondi di cui noi abbiamo una una percezione è una frazione
E che diciamo che spesso è superficiale perché comunque sia buoni esisteva comunque una visione Cosmopolitan anche nel mondo antico che apparteneva all'intera umanità acquisì contrapporre una visione nazionalistica che dice che le cose antiche devono appartenere allo Stato questo buon diversissime sensibilità e personaggi
Molto diverso in poi la figura attiva fino proprio al Gotha della forma umbertina in quanto sicuramente coinvolta nella vicenda della fibula
è la contessa di Santa Fiora che era contemporaneamente l'amante di Umberto primo e l'amante dell'archeologo che dice Barnabei e con l'ambiente
E lei in qualche modo a far sì che la figura venga in un primo momento consegnata ed esposta al Museo di villa Giulia
Per cui diciamo un oggetto Chopper comunque un punto di vista anche su ma uno tante particolarità umani dei personaggi che le sono stati ne sono stati intorno fino poi arrivati nel Novecento a Margherita Guarducci
Che è stata diciamo la più decisa stiratrice della falsità al tribunale sa
Guardi Fontana il suo ridicolo a differenza degli altri si caratterizza l'impatto mentre gli altri si parte da un'analisi generale per poi arrivare al dettaglio e qui si parte dal dettaglio per arrivare al generale che l'oggetto sia un fatto un po'tant'ne sin dall'antichità lo documenta non credo documentano anche nell'eccessivo che ci una la res mancipi
No lì tra le famose o atto negoziale con cui versava toccarsi toccava bisognava Tangeri toccare una ressa e avveniva infatti un negozio giuridico Massimo Russo devo dire politico perché ha usato eh
Nazionalistico globalizzazione universalistico l'uso politico dell'archeologia
Forse conoscerete un episodio anche qui devo citare altre due lucani ma Beninati voi lo spunto Ettore all'indomani dell'approvazione delle leggi razziali nel trentotto un antichista contentino che segnala però alla Statale di Milano Ettore Ciccotti fa uscire un saggio undicenni volgendosi indirettamente a Bottai avete voluto voi pubblica decidere
Le leggi razziali avete fatto queste leggi d'accordo e perderne allo stesso tempo voi considera e ora zio Quinto Orazio Flacco
Inducano Orazio Flacco il poeta della Natività sfera antonomasia bene sapete cosa vi dico che un'azione era un'ebrea no ma cosa dieci cosa fai ma non solo l'ha buttata la solita boutade degli Ettore Ciccotti che era un economista un flusso di colui antica e però conosceva bene le istituzioni
E aveva molto molto naso molto fiuto negli anni a seguire vostro grande collega Cesare Ancona sei dinamico
Nella denunzia Graziano alla sua alla superficie catacombe catacombe ebraiche confermando neanche tanto indirettamente inattesi di Ettore Ciccotti che provocò Mussolini e il suo regime su Orazio l'ebreo
Allora
Alla fine di questo primo giro di archeologi voglio mettere la ciliegia sequestrato a molto succulenta in cui c'è di tutto ci sarà la panna crema il pan di Spagna allora fatti devo dire mi congratulo davo in maniera molto appassionata e appassionante chiedo allo storico dell'arte
Luca Nanni Pieri di cui a suo tempo parleremo di questo cimitero non faccio vedere a dimostrazione il fatto che ci dedichiamo qui l'ora I libri degli archeologi
Nanni devi qual è il punto di vista Belinda dello storico dell'arte riguardo alle problematiche sollevate
Dagli archeologi che rapporto c'è tra l'archeologia e la storia e la critica la critica da c'è un dialogo c'è un rapporto oppure c'è visione Maurice stinta solipsistica quasi una mistica tra le due categorie gli archeologi e gli storici nice
Una considerazione di fondo anche ascoltando le riflessione di chi mi ha preceduto stesso è stato detto il patrimonio è di tutti
Ecco se c'è una cosa che Hero
Ma non soltanto io non sono vorrebbe mettere in dubbio proprio questo
Pasini ha riassunto il patrimonio di tutti
Attenzione in realtà il patrimonio una non è una realtà pacifica pacificamente non è una realtà tranquilla verso cui si possa dire di tutti
Nel patrimonio scriveva già che lieve Grella nei primi del Novecento riorganizzando la il patrimonio a tutela del patrimonio nel suo stato diceva che appunto nel patrimonio giochino individuiamo come patrimonio convivono in coabitano valori che si contrappongono che confliggono
E che gli uomini di volta in volta confliggendo faranno avanzare determinate polare Eataly determinate tensioni determinati valori all'Italia in questo patrimonio rispetto ad altri
Quindi affermare che il banchiere il patrimonio è un valore di tutti un diciamo una realtà che vorremmo di tutti è affermare una idea di patrimonio
Che però spesso la storia sconfessato ma che anche la nostra storia
Presente
Colosseo fermiamo il caso più emblematico il Colosseo si è dibattuto tanto anche con alcuni esponenti del dell'ottimo collana che dirige Giuliano Volpe
Se come debba essere qualificato valorizzato se occorra farci una renna
Oppure mantenerlo al suo stadio di di quel rudere essenza di rudere comunque di di rudere massimamente tutelato
Ecco che cosa dimostra questa di discussione che alla fine si mantiene nel nei limiti ovviamente il ragionevole che quella cosa strana per nulla tranquilla che il patrimonio è in realtà una realtà una una presenza e non è affatto pacifica
E chi è attorno al patrimonio ci sarà sempre il conflitto ora dunque chi decide attorno al patrimonio
Chi decide attorno alla alla alle realtà che nelle nostre valli cita dal Colosseo alla pieve più più piccola del Paese che decide ecco sono d'accordo col professor volte sul diciamo più interessante strada che apre una convenzione di faro
Ben però se il bisogna dare rispetto e centralità le comunità a occorre a mio giudizio portare alle estreme conseguenze questo questo discorso non c'è se non hai se le se centrali sono le comunità lo siano davvero
Lo siano davvero
E quindi io vedo una una un pullulare di libera insorgenza di cittadini che si riuniscono in associazioni consorzi cooperative fondazioni più o meno organizzate che sarebbero pronte a tutelare a valorizzare dalla vita apprendere a a consegnare attenzione per quella fine la tutela cos'è ma tutte innanzitutto è quella particolare attenzione che hanno una persona determinate persone di fronte alla cosa che sentono Carra ok
Prima ancora che diventi una materia giuridica prima ancora che diventi un processo conservativo la tutela è l'attenzione che determinate persone hanno perso qualcosa che riconoscono la loro caro questo preso atto di questo il passaggio successivo sarà a mio giudizio quello di Meli si entra diciamo nel merito del mio pensiero che so essere diverso da molti degli interlocutori da una parte gli interlocutori che mi stanno ascoltando ma alla fine la discussione fa parte di questo sarà fare arretrare quanto più possibile il peso verticistico dello Stato nella tutela della preservazione del patrimonio perché appunto preso atto che sono le comunità e le libere insorgenza dei cittadini a dar valore a fare esistere nel vivo
Quella quella chiesa nel sito archeologico quella realtà dovrà essere una diversa formulazione proprio come diceva l'articolo nove della Costituzione ovvero la Repubblica non lo Stato
Ha tutelare il patrimonio storico artistico a sviluppare la cultura la cultura quindi è una prospettiva e andrebbe secondo me invertita sapendo bene che ci sono delle reali diciamo dinamiche che sono evidenti evidenza Tuturano scavo archeologico che l'archeologia relativistica del biotech con la mia assenza delle strutture pubbliche che danno valore a agli studi approfondimenti ai lavori che fanno non avrebbero forse motivo di rintracciare altrove proprie energie per esistere
Perché nessuno questa Paolo Di Rosa che si chiama privato si mentre per dire ma scaviamo per scavare
Ok però tutto il resto ovvero con tutto ciò che dà valore alle singole emergenze che ci sono nei territori occorre lasciarlo ai territori stessi
Per far questo occorre a mio giudizio rivedere strutturalmente l'assetto della tutela vedo con la qui viene lanciato sui soci hanno un convegno con alcuni anche amici ma a me avversari fra attraversasse avversario può essere una persona che la pensa diversamente a me quindi non un avversario e sufficienza una persona
E dice un connubio impossibile sarà a fine marzo con lui tra cui parteciperà Salvatore Settis un amico come Andrea Camilleri al direttore del Museo delle navi antiche
Un connubio impossibile beni culturali autonomia differenziata l'autonomia differenziata ovvero anche il la la citare autonomia alle libere insorgenza dei territori dare autonomia ai musei consta al al alle aggregazioni che valorizzano i territori e il loro patrimonio per questo
Per buona parte di queste persone è un connubio impossibile perché significa la fine della tutela in realtà a mio giudizio questo va proprio ribaltato
Per me la tutela quando più diventa una tutela territoriale
Quindi non imposta
Dall'alto tanto più darà vitalità di esistenza a un capillare industriarsi in piccole piccolissime impresa più o meno personali comunitarie nei territori che danno vitalità quel luogo sei mila euro in ufficio
Grossissimo Luca no no è chiarissimo il concetto non entriamo poi un resoconto stenografico perché afferiamo Schuko però ho pensato che Amato in calo
Di intanto perché io stimo molto veri lo leggo sempre con piacere
In realtà mi sembra che siamo molto meno in disaccordo di quello che lui pensa
Ma volevo precisare questa cosa noi parlo per me veramente ma anche per gli amici che sono qui con noi che hanno scritto tutti in questa collana chiedi dico in realtà spingiamo su mi su questa strada cioè nelle memorie riorganizzato gli stati generali della gestione dal basso del patrimonio perché sono convinto che queste energie competenze passioni presenti nella società italiana vadano valorizzate e sostenute non ostacolate e quindi che anche lo stesso Stato debba svolgere una fu Stato e istituzioni pubbliche in generale debbano svolgere una funzione diversa quindi non tutto gestito direttamente dallo Stato non tutto gestito direttamente dalle istituzioni pubbliche che si hanno in comune che siano le Regioni che se le Province molto più spazio
Alle forme organizzate
Della società ovviamente con un indirizzo con un capacità di monitoraggio della qualità soprattutto o con delle garanzie di tutela che deve essere sono d'accordo con l'impiego più una tutela sopra alle che è una tutela formale
Io non sono d'accordo con l'autonomia differenziata ma perché non credo che sia che cambi questa la situazione lo dimostra il caso della Sicilia impone trasferendo i poteri dallo Stato
Alle Regioni che migliora la partecipazione dal basso
Perché anzi paradossalmente succede poi la pressione delle della politica diventa ancor import nella gestione negli inizi della del patrimonio culturale
Io penso che uno Stato moderno debba essere più leggero
Più esposti al tempo stesso nel creare costruire regole chiare trasparenti che valgano per tutti e non solo per alcuni è voi
Danelli indaga libero spazio alle Energia in tanti professionisti che lavorano che si sono formati nel campo nel patrimonio culturale che non hanno lavoro e che sarebbe pazzesco pensare di poter assumere tutti nelle strutture pubbliche non dobbiamo creare una vera economia della cultura un vero mercato del lavoro nel campo della cultura
Ma liberando energie non facendo mettendo mille paletti poi troviamo le forme io sono d'accordo
No no non mi confonda con Tommaso Montano
No no no no mai farà Califano però però spieghiamo cioè il ad andare a professore
Una cosa un solo appunto su quello che lei ha detto che condivido fintanto non ha fatto l'inciso Aito sopra il primo a voler dare rilievo hanno comunità territoriali alle libere energie che si sprigiona in territori a patto ovviamente ovviamente dando un indirizzo
Ecco lì io vedo un rischio ovvero il rischio che alla fine ci sia pur sempre
Un vertice che in maniera più o meno autoritaria indirizza come ha detto lei piccolo nove della Costituzione che parla di Repubblica e quindi giustamente come dice lei come ho scritto io tante volte non stato e nemmeno un ministero
Ma della nazione attenzione c'è una delle rare volte in nero italiana si parla di nazione
Proprio perché c'è un dibattito già allora tra Moro Concetto Marchesi e lussuosi in particolare sul ruolo dello Stato re fu diciamo centrale e delle Autonomie regionali
Ora la situazione è molto diversa io credo che io necessari una politica nazionale nel campo dei beni culturali poi ci devono essere appunto le condizioni perché localmente le singole comunità le singole realtà si occupino della tutela della gestione della partecipata conoscenze come dice la convenzione di farlo
Però magari una volta anni
Giuliano Volpe certo che serve o e naturalmente
Aldo Moro Emilio Lussu Concetto Marchesi esprimevano anche culture politiche diversificati alternative bisogna anche intenderci su quelle
Direi che sulla utilizzo il mondo classico Concetto Marchesi sicuramente aveva un bagaglio maggiore
All'un sua e anche a a loro ma la visione però nazionale come visione ma anche della comunità ci va ferimento Marco Manenti era più vicina alla cultura politica di Aldo Moro ma io le faccio una domanda a bruciapelo
Franceschini rappresenta questa visione
Il numero finirà nazionale ex articolo nove della Costituzione
Secondo me e secondo può esperienza allora secondo mezzi nell'omessi devo anche dire io sono stato anche il consigliere del ministro ma sì quella forza riformista purtroppo devo dire negli ultimi tempi sì penso non sia andata perdendo un'ampia o state anche a mio parere delle degenerazioni che non condivido su certe forme di valorizzazione ma l'intesa con giustamente Marco Valentini diceva
Non c'è valorizzazione senza tutela e conoscenza innanzitutto e lo dobbiamo fare l'errore noi che abbiamo voluto voluto fortemente dare dignità alla valorizzazione che prima era considerata meramente mercificazione
Economicistica noi vogliamo una valorizzazione che significa dare valore al patrimonio culturale ma quello che andare in malora potremo reclutare bisogna conoscerlo ed intendo per tutelarlo
Quindi Franceschini aggrappandosi ad Amedeo ottime cose Spee
Spero che riparta con lo stesso spirito un riformista
Di cui abbiamo più bisogno che mai oggi se vogliamo veramente che il patrimonio culturale sia un elemento di crescita del di un di un modello di sviluppo migliore per Linda
Luca tu hai alzato la mano spero che voglia commettere in commissione nel tema della tutela e valorizzazione dei beni culturali con il turismo
Io voglio mettere in condizione il fatto che a mio giudizio invece il ministro Franceschini soprattutto durante la pandemia mostrato
I suoi limiti
Perché io vedo un sento tutti i giorni al telefono o via mail centinaia di migliaia come come voi sicuramente di colleghi di professionisti sulla cultura che sono alla canna del gas stremati da non aviere ma quali Ristori
E qui non c'è non solo una parola ma non c'è una stima strage di programmazione
Su in tal senso si parla sempre di distratto di ristoranti si parla sempre di albergatori separato un sacco di Chirac parte il ministro Franceschini verso questo pulviscolo di persone che forse fra un anno non saranno a cercare ben altro lavoro rispetto alla loro specifica competenza perché di fatto il lavoro in questo settore non c'è un vero che uno o non sia integrato in alcune strutture pubbliche oppure abbia il tono forse il sottoscritto di avere visibilità pubblica
Ecco il punto finora a mio giudizio il ministro Franceschini
Scendendo poi come purtroppo sta accadendo col governo Draghi ancora di più il la tutela dal dal turismo del tutto afono verso l'angoscia economica familiare
Di decine di migliaia di persone che si chiamano storici dell'arte archeologi non integrati archivisti bivio bibliotecari che Schena in mano ai privati
Credo fosse il ministro dei Beni culturali Dio ce ne scampi ma se tu fossi incisori della cultura cosa e cosa faresti
Ma anzitutto io non ho sentito dire retta ad esempio dal presidente del Museo Egizio che ha ricevuto determinati fondi
Come danno per alle attività io ho decine di migliaia di persone a cui sono arrivate delle sciocchezze io come ministro ora mi il minimo darei subito il pane
A chi non c'era a quello alla alle strutture ovviamente non è che se li mettono in tasca o le buttano via
Le le le gestiscono sono soldi gestiti ma e qui abbiamo la necessità urgente impellente non offra un anno nuovo non si sta parlando qui e ora di riforme strutturali da qui a vent'anni e se se vogliamo ne parliamo si sta parlando di ossigenare
Decine di migliaia di persone che stanno alla canna del gas e che non hanno voce
Per motivi ovviamente che non si sanno organizzare in una in una voce pubblica che sia minimamente ascoltabile per motivi di corporazione gli attori parlano da soli registi da soli gli attivisti da soli
Quelli fanno una manifestazione con trecento persone davanti alla piazza e pensano ovviamente di spostare la voce di un governo in questo modo le divisioni del nostro comparto sono chiare a tutti
Però non possiamo tacere il ministro non può tacere concretamente quindi a livello proprio di di e del fare
Di fronte alla all'isolamento muto di persone che da un anno non hanno un lavoro e creare un altro anno non lo avrei sicuramente non augurerei Pompea darsi
Prius valore politico anche all'intervento un richiamo la comunità o mi sono interessato a capire la sua opinione in capo
Bene allora apro una piccola parentesi personale allora secondo me al di là della politica qua giustamente come le librerie parlava chiamo dall'alto bisogna lavorare anche molto con piccoli esempi a livello locale
E lo di una regione
Ho perché da due anni dopo il lavoro fatto a Poggibonsi sono stata chiamata Monteriggioni come assessore alla cultura e al turismo al comune di Monteriggioni
Per me è stata una sfida che l'aveva volte facevo qualifica in maniera diciamo ufficiale darmi da amministratore
Allora io in quest'operazione sin dal primo brano
Parte sta investendo sul tentiamo investendo sul territorio prestava la valorizzazione e via dicendo tutto quello che dovremmo fare però non abbiamo mollato di un passo
Anzi abbiamo investito sia sugli eventi sia sulla relazione del del dei dei beni culturali e non abbiamo mai mollato un attimo abbiamo fatto lavorare
Tantissime persone fra attori cantanti registi gli stessi archeologi no fate aprire due grandi cantieri di scavo e via dicendo cioè abbiamo deciso che con la crisi nel nostro piccolo in questo territorio molto bello ma il piccolo noi investiva o per continuare a far lavorare la gente ma anche per però gentile di responsabilità
E di reputazione che volevamo Realacci nel senso Monte regione ci distinguiamo perché non vogliamo e che vive invece investiamo sul sulla comunità e sugli specialisti che possono lavorare a favore della comunità e questo abbiamo fatto nel già allora grande state lavorando sull'apertura del primo museo civico di Monteriggioni
Sollecitando scavi
Facendo grandi iniziative andiamo avanti il con l'apporto anche qualche istruzioni ho associazioni lavorando anche loro col con come fonte di fu insomma abbiamo Obama abbiamo battuto un po'tutte le strade del potere continuare a fare attività culturali messi in Rete in pubblico quando si poteva
Fare in pubblico di nuovo in rete in questo momento col teatro Mad e tante altre o narrazioni sulla storia di questo territorio Nuccio con gli strumenti che possiamo possiamo ora però non abbiamo mai mollato sull'investire
Questo governo nel nostro piccolo bravo a fare la prossima fanno un po'tutti i comuni se non può partire dall'altro che parte dal basso
E già questo è un passo Spring lei cameriera sotto elezioni
Mi sono i rappresentanti poi alla fine stringi stringi il
Di nocciolo reazione e lo spiegavo scusi scusate ma lo sapeva accettare l'ordine di fare l'assessore
Perché mi trovo sempre dall'altra parte della barricata no per così dire facevamo progetti con grande fatica alcuni comuni come la vedi conclude mammo finito Progetto
Quindi sale dopo l'epurazione duecento rimaneva lì io invece viene voglio fare che vuole facessero tutti in tutti i comuni e quella volta aveva un traguardo si lavora
Per avere altre finalità Linda per avere altri traguardi all'interno di questa o parco archeologico un museo Area Territoriale debba aprire valorizza cioè non è che Fini no ma e magari
Barenghi è chiaro che uno dei grandi problemi e la per burocrazia che rende asfittiche
Tuteli anche iniziative ecco Honda o dall'alto ma soprattutto ma Mirello annuncia essere nell'amministrazione delle persone giuste specializzata in quello vengono chiamati a fare
Cosa che non sembra quando questo è vero ma anche quando però ci sono reati come l'abuso d'ufficio la cui fattispecie penalistica e anche sul piano civilistico è abbastanza un bonus Hathor guida non si capisce chiaramente dove inizia la responsabilità dove iniziando che ci sono dei limiti impedire pubblico funzionario anche il più bravo il più capace e il trenta diventa complicato in questo ginepraio voi iper legislazione italiana grida questo sommario conta
Strumenti
Per poter lavorare il legno
Dubbiamente ma lei però punto focale il punto dolente quando una nazione ma una classe dirigente soprattutto apicale
Che abbia contezza questi problemi anche magari dei propri limiti perde negarli ha un apparato burocratico di Grand commis usiamo questa parola che è andato oscuri alcuni uso capaci di individuare nel bene il bene comune
Come vi avevo detto il tempo sarebbe sfuggito siamo già a un'ora è quasi dieci minuti la nostra conversazione se siete d'accordo darei la parola finale a Giuliano Volpe dico promettendo vi naturalmente di considerare questa nostra conversazione una prima interlocutoria conversazione ed altre cui mi aspetto da voi sollecitazioni e voi più in su temi anche più specifici attraverso anche in uscita di liberi
Vedi Puglia o di altre case editrici o anche numeri monografici viste di archeologia o di tutela dei beni culturali
Giocano a volte molte cose non sto le abbiamo dette moltissime non siamo usciti non siete riusciti a birre e che cosa se c'è una cosa concluso al quale lei
Quindi crede che sia giusto che gli ascoltatori di radio radicale invece gli abbiano contezza un problema un aspetto positivo o negativo problematico
Che invece andrebbe posto al centro magari di una prossimo nostra tradisce
No io devo dire mi collego quello al problema posto da da Luca in anni di ieri perché un problema centrale
Noi non possiamo permetterci come il paese di perdere migliaia di specialisti cioè una categoria intera anzi più generazioni di persone formate a volte performante
Che rischiamo di perdere perché questa tragedia
Un che ha colpito tutto settore dalla Società dell'economia Marco Vinilmania drammatica il mondo della cultura che mondo peraltro ancora
Poco strutturato poco garantito voi così consideriamo che all'ultimo concorso che purtroppo del due mila sei vicini al ministro dei Beni culturali sono presentate più di venti mila persone
Con un titolo di terzo livello cioè con un dottorato di ricerca come sua specializzazione quindi noi abbiamo una un insieme di molte migliaia di persone ribadisco molto formate nelle nostre università che spesso vanno in altri Paesi a lavorare portando anche tutte le competenze hanno ricevuto nel nostro diversità in altri Paesi ecco che rischiamo di perdere quindi non c'è dubbio per esempio tutte le categorie degli archeologi
Da quelle universitarie non c'è qualcuno raccolti in consulte universitarie
Ma anche i professionisti quelli che lavoro nelle società compresi i colleghi che lavorano il ministro dei Beni culturali abbiamo fatto un documento molto articolato sul per come l'Irlanda lo abbiamo inviato al presidente il consiglio al ministri così via
E non abbiamo avuto nessun un riscontro il panorama opposti Grady proposte concrete
Di tutti i tipi presenti una la quale tengo molto
E la defiscalizzazione delle stesse culturali se vogliamo far crescere la domanda di cultura facciamo in modo che gli italiani possono portare i riscontri per l'acquisto di un libro per l'ingresso al cinema un concerto per una visita guidata per un laboratorio possono de portarli in detrazione sulla propria dichiarazione dei redditi è una maniera per sollecitare
La domanda e il consumo di cultura che nel nostro Paese a dei imbelli preoccupante
E che
Ha il grande vantaggio di foto sostenere la stesa culturale
Ma anche una questione direi quasi democratica cioè mai abbiamo una una vita culturale ridotta al minimo e non possiamo più permetterci nella vita culturale riguardi una piccola fetta della società di privilegiati in qualche modo noi dobbiamo portare nei luoghi della cultura
Persone che non hanno vita culturale cui dovrà portare la cultura anche fuori dai musei con i reparti dobbiamo portarla dappertutto e dobbiamo portare trovare le maniere gli strumenti linguaggi e le forme di comunicazione che attirino verso la vita culturale persone soprattutto le fasce giovanili che sono totalmente escluse questa è una questione importante economica sociale e politica io credo che ci siano tutte le condizioni dobbiamo smetterla ora è giusto avere rinvia diverso non c'è dubbio è chiaro
Però dobbiamo smetterla
Di litigare tra di noi stupidamente in maniera autolesionistica e trovare dei punti di convergenza che facciano in modo che si trovano delle strategie
Immediate e di prospettiva per fare in modo di tutelare meglio il nostro patrimonio di conoscerlo meglio noi abbiamo patrimoni ancora
Molto poco moto non abbiamo ancora Sistema informativo nazionale patrimonio culturale ora speriamo con la digitalizzazione sperano che non sia un'occasione da non sprecare risorse dall'ennesimo sistema di ringrazio Aniano vino ora quindi conoscenza e di fruizione e in gestione a dobbiamo investire molto sulle nuove forme di gestione del patrimonio culturale che ai lavoro quindi gli abbiamo bisogno come qua comunque anzi come l'ossigeno
Qui è evidente su questo mostruoso che poi in fondo la ratio su cui io voluto radunare ripeterlo missione del genere
A Radio il servizio pubblico come Radio Radicale
Proponga temi difficili come lei con fatica che richiedono elaborazione sangue sudore ripensamento sulla vita propria aeree anche sulla vita delle collettività
Mi riprometto vi ritornarci su questo argomento perché credo che il sistema massonica con formativo abbiamo una grandissima responsabilità
Garante per quello che non ha fatto nel passato recente e remoto un grandissima per quello che dovrà fare necessariamente per il presente per la costruzione del prossimo futuro naturalmente interlocutori valore tumori e molto importante l'individuazione degli interlocutori trasmettere Onlus solo messaggio che vera linfa vitale una vera linfa vitale vitali per una nazione chi si dicesse in possesso del settanta per cento dei beni culturali e l'intero pianeta chi sia vero non sia vero non conta l'aspetto
Italia è stata protagonista della storia mille umanità nelle sue varie Fassi bene ebbene continuarlo essere avviene in un'idea di futuro
Pertanto ringrazio i nostri ospiti ringrazio Giuliano Volpe ringrazio Caterina imbroglia ringrazio Sergio Campana ringrazio Marco Valenti grazie io voglio Luca Nanni Pieri a cui auguro riconosciuto al piano perché abbiamo presso mollato un numero ringrazio mentre questo qua e Houston Lasik il cagnolino rileva radio radicale
No