"Per non dimenticare Pio La Torre e Rosario Di Salvo: l'antimafia deve vivere"

Gli amici
Diamo inizio a questa iniziativa del partito democratico della sinistra nell'al dodicesimo anniversario dell'assassinio politico-mafioso dei compagni Pio la Torre Rosario Di Salvo
Oggi è stata per per noi una giornata particolare molto intensa particolare perché appunto è stato un anniversario abbiamo ricordato
I nostri compagni caduti
è stata anche una giornata molto intensa molto difficile un po'faticosa
Perché anche a me ho fatto altri insieme al compagno provante altre iniziative in nella nella provincia
Facciamo anche questa manifestazione
Che io ritengo che abbia una anche se ha una sua importanza un suo rilievo
Domani andremo a Portella della Ginestra alla manifestazione promossa dal dal sindacato
Però la manifestazione di oggi l'incontro di stasera io vorrei sottolineare perché abbiamo avuto anche un po'di coraggio forse un po'di
Di follia a promuoverla farla
Anche perché è caduta questo anniversario anniversario di quest'anno è caduto in un periodo difficile molto convulso
In piena diciamo da un passaggio da una da una campagna elettorale a un'altra
è stato ed è un anno del tutto particolare questo stiamo rinnovando
Ogni livello istituzionale prima abbiamo votato per il Comune abbiamo dato per la Camera il Senato ci stiamo preparando per votare il dodici giugno per le provinciali e per le elezioni europee
è un periodo difficile
E i particolare il gruppo dirigente alla Federazione del PDS tutto il PDS è sottoposto insieme a tutte le altre forze mi riferisco in particolare alle forze che compongono il cartello progressista un lavoro difficile
Io anche per questo voglio marcare il fatto che noi teniamo questa iniziativa la teniamo in piazza volutamente avevo fatto il fatto stesso di averla decisa di averla fatta io ritengo che sia un fatto importante
E il fatto stesso che ci sono tante compagnie tanti compagni e tanti amici che partecipano ci rincuora e ci incoraggia ad andare avanti su questa strada
Io devo ringraziare come mi succede sempre lo voglio rifare anche questa volta
Tutti quei compagne tutte quelle compagnie tutti quei compagni che si sono adoperati per questa iniziativa che hanno lavorato per farla riuscire in particolare mi consta ringraziare il compagno Toto Alania che martedì mattina
Tenace mente con determinazione mi ha convinto a mantenere questa manifestazione perché per le ragioni che vi dicevo prima
La come sa anche in forza a a farla realizzarla invece lui tenacemente
Ha detto no la dobbiamo fare è giusto continuare a dare un segnale di incoraggiamento di forza di essere presenti
Dopo la l'iniziativa che abbiamo fatto nei giorni scorsi con Violante D'Alema al Don Orione dopo la catena umana dopo la meravigliosa manifestazione del venticinque aprile e mi auguro dopo la manifestazione di domani del di porte le la Ginestra era importante essere di nuovo qui per non dimenticare per ritornare a chiedere verità
E giustizia
E io quindi mi scuso anche con tutti quei compagni con tutti quegli amici che magari hanno saputo di questa iniziativa il ritardo
Di alcune forza di nostri fratelli
Di compagni che abbiamo fatto anche un pezzo di strada insieme per tanto tempo continuiamo a farlo anche se siamo collocati in formazioni diverse se magari questa iniziativa per la fretta con cui è stata è stata preparata ha lasciato qualche non prova polemica ma con diciamo qualche dispiacere ne siamo qua pronti anche a raccogliere tutti i suggerimenti e tutti e tutte le iniziative e le proposte che possono venire
Avete visto i presenti che ci sono stasera io li ringrazio tutti
Vorrei partire dando la parola al compagno Armando Sorrentino
Compagni Armando Sorrentino come voi sapete l'avvocato di parte civile nel processo che si sta svolgendo perì dei per i tre delli primi tre delitti politici Reina Mattarella la Torre parte civile del nostro partito del PDS
Vogliamo partire da questo fatto da come sta andando avanti il processo anche perché riteniamo che da parte di tutti ma in particolare da parte della stampa
Ci sia una certa disattenzione sul dibattito su quello sì che si sta svolgendo in quell'aula di tribunale ci rendiamo conto che l'attenzione spesso è concentrata sul fatti
Lei tra virgolette più importanti ma per quanto ci riguarda ma al di là del fatto che quel processo riguarda
Una vicenda che ci tocca più direttamente noi riteniamo noi riteniamo che
E che in maniera particolare c'è un intreccio delle questioni che anche in una coraggiosa battaglia che Sorrentino sta compiendo sono da mettere in evidenzia
Processo lungo
Io vorrei dare le i dati di fornire dei dati perché è probabile che non si conoscano
La fase istruttoria comincia subito dopo l'omicidio la torre di Salvo
Prosegue per otto anni si conclude nel dicembre novanta
Come fase istruttoria poi viene depositata la requisitoria
Nel marzo novantuno
Nel noi come parte civile depositiamo una memoria
Nel maggio l'ordinanza sentenza di rinvio a giudizio
Che riguarda la commissione di Cosa Nostra
Come mandante nel complesso del duplice omicidio
E del
Giugno novantuno il dibattimento inizia
Nell'aprile novantadue ancora siamo in fase dibattimentale cento udienze
Io nell'utero con qualche appunto spero che possa
Interessare
Perché
Gli atteggiamenti concretata essi nella requisitoria da parte della allora la Procura di Palermo
Non ci convincevano
Non ne condividevamo
La struttura interna e anche le risultanze cui pervenne quella Procura
La Procura deposito la requisitoria
Dieci volumi circa due mila pagine uno solo di questi volumi era riguardava l'omicidio la Torre
Sull'omicidio la Torre
Ovviamente va introduzione alla sistemazione storica degli eventi dell'evento criminoso
Le armi tutto ciò che riguarda la fase meramente tecnica e quindi anche una sottolineatura
Di una cosiddetta pista in Terna che si articolava in alcuni momenti alcuni livelli
E poiché
Delle conclusioni
Che si rifanno a quanto ormai ha
Consolidato il cosiddetto teorema Buscetta
Cioè la commissione quale mandante
Allora convinse questa
Ultima parte
Ma dalla intera vicenda istruttoria
Poteva emergere qualcos'altro
E cioè che
Alcune piste alcune ipotesi alcuni filoni di indagine non erano state sufficientemente coltivate
Era come se ci si fosse fermati dinanzi a un qualcosa qualcosa di indefinito
Faccio un passo indietro
Nell'ultima fase istruttoria
Siamo nel novembre novanta
Siamo nel periodo in cui era scoppiata la la questione Gladio
Da un mese un mese e mezzo
Noi presentammo una istanza istruttoria all'allora giudice istruttore
A proposito dell'omicidio la Torre ma io devo subito ricordare che il processo e il processo per i delitti politici il Reina Mattarella la Torre unificati
Prima della conclusione perché si è ritenuto giusto a giusta ragione che vi fosse un filo conduttore unico nella soppressione di questi dirigenti politici
Noi dicevamo io omicidi in questione anche se sollecitati verosimilmente da interessi mafiosi locali grandi appalti e simili
Interessi mafiosi preoccupati dall'azione particolarmente incisiva che l'onorevole Latorre stava svolgendo appaiono rispondere a una logica di livello nazionale e forse internazionale
Intesa ad annientare con azione criminale mirata i punti di forza di una politica progressista del nostro Paese
Vanno inquadrate in tale logica non solo il sequestro e l'assassinio dell'onorevole Aldo Moro e della sua scorta per come quei fatti vanno sempre più precisando se anche il recente sconcertanti ritrovamenti
Ma i delitti a catena che nella Sicilia furono perpetrati negli anni successivi con lo stesso effetto e cioè di sbarrare la strada soluzioni innovative di governo nell'isola
Non sembra affatto azzardare proseguivamo dunque colla che insegue inserita che la logica su scelte suggerisce di impone in vicende di tanta rilevanza collegare in un unico disegno io omicidi Reina Giuliano Mattarella Terranova posta Latorre dalla chiesa e Chinnici
E insistevamo
Perché l'Ufficio istruzione
Avviarsi e delle indagini su
Una
Dicendo appunto che era venuta alla ribalta in quei giorni sull'esistenza o meno di un'organizzazione di militari e civili clandestina verosimilmente utilizzata per fini eversivi
E sotto venivano appunto che si procedesse in quella direzione il segreto istruttorio ci impediva di conoscere ciò che
Metteva in essere la la magistratura
E tuttavia dopo
Dopo qualche mese alla
Al deposito degli atti
Potendo riconoscere ci accorgiamo che dopo un mese dalla nostra istanza nel novembre effettivamente qualcosa si era mosso in quella direzione non proprio in quella direzione ma che lambiva quell'ambito di indagine e cioè erano stati convocati per la prima volta dopo tanti anni
Il responsabile dei servizi di sicurezza servizi segreti italiani il SISMI SISDE
Il SISDE non sapeva niente così affermò depositando delle carte prive di valore per la verità
Il SISMI invece non sapevamo stesso niente ma deposito degli atti
Che riguardavano proprio Pio la Torre cioè veniamo a scoprire che Pio la Torre già dal mille novecentocinquanta
Era stato preso in consegna dai servizi segreti militari perché presunta spia a favore di organizzazione politica asservita agli interessi dell'URSS
Questo pedinamento pressoché costante
Di di Latorre prosegue fino al mille novecentosettantasei al maggio settantasei allorché
Il servizio militare e di sicurezza del vizio segreto
Chiede l'ha depennato Simone di Pio la Torre perché non più non costituisce più interesse per i servizi istituzionali ma dopo qualche mese il reparto Air
Dei servizi sempre
Chiede quel fascicolo perché come organo occulto intende assommare in sé
Il Latorre e non avrà più alcun rapporto con le questure cioè il reparto errore
Come poi qui non è verremo dalla relazione Gualtieri su Gladio ellade Lario
Cioè Pio la Torre viene assunto dalla dall'addio
E viene eseguito
Controllato insomma intercettato sino al diciotto diciannove aprile mille novecentottantadue cioè fino a dieci giorni prima dell'omicidio
Noi e stigmatizzando questa
Questa
Scoperta finale io credo che ci si potesse pensare un po'prima ma forse i tempi non erano maturi
è però anche delegammo molta attenzione alla cosiddetta pista interno io voglio soltanto accennarne che aveva una sua manifesta ridicola ridicolaggine
Per delle piccole questioni che probabilmente può darsi ci fossero meno ma che assolutamente erano estranee al pensiero politico al ruolo che la Torre esercito
Tornando in Sicilia da segretario
Regionale ma ancor prima
E noi volevamo mettere soprattutto in evidenza nella nostra memoria qual era il vero impegno politico di Latorre
Io vorrei di adesso qualcosa ma quello che era il suo pensiero la sua però anche attività pratica concreta ciò che lui pensava degli eventi che si produssero dal mille novecentosettantanove in poi
Degli appunti ritrovati ed esistente gli atti processuali ma anche interventi pubblici in ultimo quello alla al congresso regionale del partito
Ponevano in evidenza chiaramente non solo e non tanto l'interno non soltanto l'impegno politico di Latorre nella lotta alla mafia ma ciò che lui pensava di tale organizzazione
Quando diceva Pio la Torre dice i fatti mi siciliana a proposito di fatti di terrorismo ma i fatti siciliani sono più gravi
Qui i socialisti di fronte a scandali clamorosi aver recrudescenza del terrorismo mafioso che lui definisce sempre terrorismo mafioso
Avevano posto l'esigenza di dare alla Regione una Giunta di unità o autonomista ma nei giorni successivi veniva ammazzato il presidente ha regione Piersanti Mattarella uno dei pupilli di Aldo Moro
Che aveva mostrato di voler assecondare una politica di rinnovamento in Sicilia dopo l'omicidio di materiale eccetera
Poi dice forse noi comunisti siciliani non siamo riusciti ancora a fare emergere tutta la portata svolta
Dal terrorismo mafioso per bloccare i processi di rinnovamento va avanti secondo una linea che vede l'uso del terrorismo mafioso come strumento di lotta politica al servizio delle vecchie classi dirigenti e di oscuri disegni reazionari
Ciò spiega concludeva la torre un intervento la direzione nazionale perché sono rimasti ancora impuniti gli omicidi di Boris Giuliano Michele Reina Cesare Terranova procuratore Costa capitano Basile eccetera cioè
Il tiro del pensiero di Latorre era stato assolutamente disatteso nella requisitoria
E noi conclude ramo quella noia dicendo che se non si erano capiti aveva ragioni di una vita
La ragione della vita di Pio la Torre non si potevano comprendere le ragioni della morte di relatore
In quella proprio quella io lo dico con anche perché ne abbiamo parlato in ambiti molto ristretti
Quella
Requisitoria fu firmata dal procuratore Giammanco sul quale può dirlo qualche cosa
Dagli altri ma anche da dal giudice Falcone che nel frattempo era diventato procuratore aggiunto
Devo dire che ciò ci meravigliò allora
Ci meravigliò
Per ciò che conoscevamo del intuizione di non poco momento di quel giudice
Il quale quando proporne il maxiprocesso nell'ordinanza diceva ma non si è ancora sufficientemente scavato su tanti gravissime sconcertanti episodi criminosi che ancora restano avvolti nel mistero
E che fanno intuire quali tremendi segreti ancora arresti inesplorati omicidi come quelle di Michele Reina di Piersanti Mattarella presidente DC ed autorevolissimo esponente isolano di Pio la Torre segretario regionale del Pci e di Alberto della Chiesa sono fondatamente
Da ritenere di natura mafiosa ma al contempo sono delitti che trascendono le finalità tipiche di un'organizzazione criminale anche se del calibro di Cosa Nostra qui si parla di omicidi politici
Io missili cioè in cui si è realizzata una singolare convergenza di interessi mafiosi ed oscuri interessi attinenti alla gestione della cosa pubblica fatti che non possono non presupporre tutto un retroterra di segreti ed inquietanti collegamenti
Se non si riconoscono queste verità concludeva Falcone per quanto spiacevoli possano essere non si potranno mai comprendere le ragioni profonde di tanti gravissimi fatti criminosi e sarà impossibile
Tentare di individuare i mandanti non eravamo d'accordo con quel giudice lo fummo meno col giudice Falcone che firma anche quella requisitoria
E la nostra impostazione fu tutta nel segno che è vero senz'altro
Che la commissione e Cosa Nostra entra in tutti i grandi delitti anche nei diritti politici ma che vi è qualcos'altro & poi in fondo nel corso del dibattimento ancora in piedi
Qualcosa è venuta fuori non so se è stata coltivata appieno
Non da parte nostra forse ma da parte del dell'autorità giudicante
A proposito di ciò che scriveva Falcone ma poi capimmo capimmo il GRA la grande lacerazione di quel giudice leggendo i diari
I viali
Del diciotto dicembre novanta per esempio dice dopo che ieri pomeriggio si è deciso di riunire i processi il Reina Mattarella la Torre
Ho ricordato che viene vista lui lo ricordo al procuratore capo che vi è l'istanza della parte civile nel processo Latorre PC vi svolge le indagini sulla Gladio insomma insiste con il procurato all'ora procuratore perché sì
Proceda in quella direzione Silenzio
Poi succedono gli eventi tragici che tutti conosciamo dopo a Borsellino
C'è ancora qualcosa che io voglio leggere che è molto toccante la revoca toccante ed è una intervista di Caponnetto
A Panorama credo Espresso Panorama dopo la strage di via D'Amelio
E lui ricorda Giovanni e Paolo
Avevano tre grandi doti innanzitutto un'enorme capacità di lavoro si alzava alle quattro alle cinque del mattino in secondo luogo la passione per il volo terzo e in misura eccezionale il senso
Delle istituzioni dello Stato la prova più grande di questa fedeltà istituzionale Giovanni la data quando forzando i propri convincimenti
Ha sottoscritto la requisitoria sui grandi delitti politico mafiosi lui voleva un supplemento di istruttoria sull'omicidio la Torre
Si trovò di fronte un muro compatto di no
Piegò la testa
Capì che era inutile ingaggiare l'ennesimo braccio di ferro Giovanni comprese che un suo rifiuto avrebbe provocato uno scandalo di tali proporzioni che il palazzo di giustizia non avrebbe potuto reggere firmo e andò via da Palermo
Il clima era quello quindi facemmo scusando se mi si passa il termine un po'di autocritica
Su quella che era stata la fase finale dell'istruttoria abbiamo proceduto abbiamo avanzato ulteriori istanze e richieste non contenti né soddisfatti che il binario fosse quello prestabilito
Tra virgolette
Ma non siamo riusciti a fare molta brecce
C'è stata una certa disattenzione da parte della stampa dell'opinione pubblica
All'inizio del dibattimento abbiamo nuovamente richiesto che fossero ascoltati come testi il generale Inzerilli che aveva
Diretto alla Gladio per oltre dieci anni Miceli Crimi perché noi legava era eravamo ci siamo sentiti
Prosecutore di quello che era il pensiero di Latorre Latorre aveva non un giorno fisso ma un'idea stabilire molto ferma
Che la risaliva alla presenza di Sindona in Sicilia nel mille novecentosettantanove subito dopo quel periodo si scatenano i grandi omicidi Terranova Mattarella
Che vive gli ultimi mesi della sua vita qui c'è il fratello
Che vive drammaticamente l'ultimo della sua vita al pari di Latorre che nell'ultimo paio la sua vita
è sconvolto da qualcosa
E lo stesso Mattarella non trovo mai molto udienza nell'allora ministro che interrogati in aula ma non voglio invadere un altro campo scusa
Sì
In ultimo mi avvio a concludere
In ultimo abbiamo presentato istanza
Volta a sentire l'ultimo pentito collaborante Cangemi muto e anche Giammanco Gelli che entra pure in questo processo perché sentito nel novanta da Falcone è in dissenso come deposizione con la sua segretaria
Il De Francesco De Francesco nel mille novecentottantatré era alto commissario prefetto di Palermo e dirigente del SISDE assommava la triplice funzione
E anche il dottore contrada che era capo di gabinetto ci sono state rigettate andiamo verso la conclusione dopo che sentiremo Cangemi Mutolo nuovamente Marino Mannoia
Chiuderemo
La chiusura
Io non posso anticipare niente ma credo che la parte civile del partito abbia seguito non so se con coerenza ma in maniera
Lineare
Una condotta processuale che è quella che per i grandi delitti politico mafiosi non c'è solo la presenza di Cosa Nostra ma ci sono delle zone grigie dello Stato c'è soprattutto una organizzazione che tra spero Salizzato varie componenti criminali e non della società palesi ed occulte che la Massoneria
Concedono ancora non crimine criminalizzando affatto la massoneria in quanto tale ma un certo tipo di massoneria sì abbiamo seguito questa questo itinerario
Io credo che
Sia venuta conferma in questa direzione più dall'esterno del processo del dibattimento che non dà al suo interno ma noi confidiamo
Che chiuso questo processo si possa insistere se i tempi politici ce lo consentiranno sì posso insistere
Su altri ambiti e su altri livelli grazie
La parola all'onorevole Peppino Di Lello
Io devo aggiungere pochissime cose
Ai fatti che ha ricordato l'avvocato Sorrentino anche perché
Sono stato testimone
Seppure marginale di questa di questi fatti e di questa inchiesta
Nella quale io non ero interessati
Però devo dire a onor del vero devo ricordare alcuni fatti
Quando all'indomani dell'omicidio Chinnici
Arrivo a Palermo Caponnetto
Ormai storia acquisita si pose il problema
Di gestire i processi di mafia collegialmente e
Lo stesso Caponnetto incarico
Quattro giudici istruttori che in quel momento
Si occupavano
Ognuno per conto proprio dei processi di mafia
Incarico questi quattro giudici istruttori di riunire tutti i filoni di inchiesta
E procedere ad uno studio ed un'indagine
Molto più complessa molto più articolata molto più unitaria
Di questi processi
Bisogna dire forse pochi lo ricordano pochi lo sanno
Che tutti i processi di mafia furono unificati
Tranne i processi per gli omicidi Reina Mattarella e Latorre
Questi processi per non disturbare alcuni equilibri interni dell'ufficio perché Caponnetto ci rendiamo anche conto che non poteva
Non poteva creare delle divisioni insanabili all'interno dell'ufficio questi tre queste tre istruttorie non furono riunificata
Ma furono lasciate al consigliere istruttore aggiunto e ad un altro giudice istruttore
Che continuarono ad indagare si fa per dire perché questi processi insieme a quello costa rimasero per lunghi anni senza che si facesse alcune Inda
Ecco questo va detto a onor del vero anche per dire come poi Falcone e gli altri presero questi processi dopo tanto tempo
Quando anche questi processi poi vennero messi nel insieme a tutti gli altri
Devo anche dire che Falcone in quei quando si tratto di firmare la requisitoria
Come ha detto anche l'avvocato Sorrentino era abbastanza titubante nel senso che palesemente denunciava la carenza enorme dalla requisitoria
Di una requisitoria che secondo me ma secondo anche molti altri
Aveva operato una ricostruzione storica molto parziale
Una ricostruzione storica tra l'altro molto manichea
Secondo la quale appunto tutti i corleonesi
E Vito Ciancimino da una parte erano i cattivi e tutti gli altri dall'altra erano i buoni
Ecco quindi Falcone era molto titubante
A firmare questa requisitoria però si rendeva conto come ha detto anche l'avvocato Sorrentino che un suo rifiuto avrebbe messo in crisi
L'impianto generale la requisitoria e che questo suo rifiuto poi si sarebbe ripercorso pesantemente
Nella fase dibattimentale per cui firmò senza condividere quella requisito
Io credo
Che noi dovremmo sì seguire gli aspetti processuali
Che tra l'altro come anche detto Sorrentino sono un po'ignorati la stampa ormai si è un po'dimenticata di questo processo che va avanti forse un po'stancamente
Però dovremmo anche pensare
Che non possiamo esaurire questo nostro impegno civile
In una battaglia processuale nel senso che non possiamo appiattirci e aspettare
I risultati di una sentenza che per quanto ci riguarda potrebbe essere anch'potrebbero essere anche deludente
Ecco io credo che l'impegno di Pio la Torre loro dovremmo raccogliere proprio per quello che ci ha insegnato è un impegno di riprendere in mano le grandi battaglie civili e politiche
Che Pio la Torre aveva intrapreso
Non dobbiamo ricco dobbiamo dimenticare
Che Pio la Torre era impegnato su vari fronti
Che aveva capito compreso appieno la complessità dei problemi siciliani e nazionali
E che era orientato a ridare proprio partendo dalla Sicilia
Una impegno nuovo a questa battaglia un impegno che coinvolgesse
Il più possibile i cittadini
Diciamo che più la torre appunto non era uno che aspettava gli eventi processuali ma era uno che si impegnava nel sociale
C'è da ricordare
Che la pericolosità tra virgolette di questo impegno di Pio la Torre
Fu largamente intesa fu largamente compresa la mafia
Dalla mafia intesa non solo dalla mafia che spara
Ma la tutta quella parte che si presenta investe legalitaria
E che però fa parte integrante di quello Complesso di poteri col blocco di potere che secondo me è il vero terzo livello
Ecco Pio la Torre era compreso
Che una battaglia
Popolare
Era necessario e voi ricordate bene
Come la battaglia centrale di Pio la Torre secondo me la battaglia per la quale poi almeno era uno delle cause per cui è stato assassinato era una battaglia che coinvolgeva
L'impegno militare dell'Italia
E coinvolgeva la lotta alla mafia che coinvolgeva la situazione in quel momento dalla Sicilia che rischiava di diventare con la base di Comiso un punto nevralgico
E pericoloso per la sicurezza italiana ma anche Sicilia
Ecco se voi ricordate il milione di firme raccolte in quel periodo
Se ricordate come si intrecciano Assuero gli interessi mafiosi e militari se alla base di commissione
Se ricordate come era importante
Che finalmente ricomincia asset una mobilitazione popolare siciliana e nazionale impressionante allora possiamo capire quale siano stati c'erano state le ragioni per cui ecco diciamocelo francamente Pio la Torre non poteva essere lasciato in vita
Io credo che questo
Problema non lo dobbiamo riprendere in pieno magari su altri versanti ma e necessario
Comprendere come sia essenziale in questo momento di cambiamento politico
Che non riprendiamo le battaglie politiche civili
Che aveva intrapreso lato no i bus guardiamo la Sicilia
E partiamo da un'osservazione che ci fa rabbrividire
Proprio partendo da quello che scriverla Falcone che siamo noi nella requisitoria una prima requisitoria di questi intreccio tra delitti politici delitti mafiosi da questi intrecci tra affari e politica che erano poi il fondamento del potere mafioso
Ecco noi ci rendiamo conto
Che come ultime elezioni
Politiche
Al di là di un cambiamento anagrafico
Della classe politica in realtà
Non c'è stato un cambiamento negli interessi
Che sostengono l'attività mafiose
Cioè
Specialmente in Sicilia il blocco sociale
Che prima sosteneva attraverso i partiti del centrosinistra che prima sosteneva almeno spezzoni apra dei partiti di centrosinistra che prima sostenevano il blocco mafioso oggi quella base sociale quegli interessi
Imprenditoriali eccetera sono transitati
In blocco in questa alleanza di centrodestra noi siamo di fronte a questo grande problema
Gli interessi mafiosi gli interessi economico mafiosi in Sicilia sono rimasti gli stessi
E mutata una classe dirigente però il blocco sociale che sostiene questi interessi
E in piedi intero ed anzi si è rafforzato perché appunto sono stati tolti dalla scena di politici impresentabili
E questi interessi sono oggi rappresentati da politici che
Diciamo sia sono molto più presentabili sembrano molto più efficienti Monti molto più manageriali
Ecco il nostro impegno deve essere quello di proseguire la battaglia di Latorre
Di proseguire la battaglia di Mattarella
Di Costa Chinnici e di tanti altri fino arrivare a Falcone e Borsellino ma di proseguire una impegnandoci
Nella politica di tutti i giorni
Riceverle in piazza riscoprendo la grande importanza delle battaglie sociali
Perché altrimenti noi Rita Remo una legittimazione a questi interessi mafiosi ridaremo una legittimazione a questo blocco di potere che oggi si presenta come il nuovo ma che in realtà specialmente in Sicilia
E molto ma molto più vecchio ed è comunque omologo a quello che Pio la Torre mattarello e tanti altri hanno combattuto nella loro vita politica e contro e contro e contro questi interessi per scontrarsi con questi interessi hanno anche perso la vita ecco quindi il nostro impegno essere un impegno di riscoprire la dignità dalla politica riscoprire la dignità delle battaglie civili perché solo così
Possiamo dare un contributo
Alla persecuzione alla prosa al proseguimento di quelli piccole battaglie che questi politici
Hanno intrapreso e che non hanno potuto finire perché proprio gli interessi mafiosi hanno impedito
Che li li realizzasse largo il nostro impegno quindi deve essere un impegno civile democratico un impegno che sia Sempre antimafioso
Oggi e Lodovico vediamo da alcuni politici eletti recentemente oggi si tenta a stemperare a sdrammatizzare si tenta dire ma l'economia non può andare avanti così si tenta affacci a convincerci che bisogna forse convivere con la mafia perché in realtà quando la mafia non era così attaccata pesantemente quando gli interessi mafiosi economico mafiosi non erano attaccati forse si stava meglio forse si lavorava meglio e quindi c'è questa grande battaglie che dobbiamo fare perché altrimenti noi fra qualche anno potremmo avere
Con una caduta
Di attenzione con l'attacco furioso che si sta sviluppando a tutti i livelli contro i magistrati e ovviamente
Contro Giancarlo Caselli ecco noi fra qualche anno potremo ripiombare in una situazione che se non è simile è anche peggiore di quello dagli anni ottanta ottantadue e noi abbiamo visto già l'omicidio del giovane casella C
Per lo meno a chi conosce questi eventi a chi conosce questa realtà ci dice che qualcosa si sta già rimuovendo e quindi noi stiamo andando possiamo andare incontro ad un periodo peggiore degli anni ottanta o degli anni ottantadue ottantatré ecco l'impegno nostro quindi di democratici e quello di proseguire queste battaglie politiche queste battaglie civili
Proprio per evitare che questa terra di Sicilia
Continua ad essere dominata dagli interessi mafiosi continui ad essere dominata da un potere antidemocratica
Passo la parola al compagno Luigi Colajanni
Ma prima di tutto voglio ringraziare Sorrentino che c'era come dire fatto il quadro di quello che è avvenuto in questo processo che si è trascinato per un così lungo tempo
E che ha fatto cadere troppo l'attenzione dell'opinione pubblica perché è un processo chiave per capire quale combattimento quale lotta sorda si è svolta in questi anni e quale lotta drammatica in questo nostro Paese
Devo dire che noi in Sicilia subito dopo l'assassinio di Di Salvo e di Latorre dicemmo che era un assassinio
Politico mafioso in cui si intrecciava la mafia con i poteri occulti le forze eversive di questo Paese e constatiamo adesso in quello che c'ha detto Sorrentino che dopo un lungo dibattimento
Anche gli avvocati di parte civile sono arrivati alla stessa conclusione
E questo è importante perché fa anche piazza pulita di tante provocazioni che furono tentate come parte di quella battaglia politica anche contro il partito di Latorre noi in in questi giorni
Quando pensiamo al Di Salvo alla torre a tutti coloro che Sorrentino ha ricordato che hanno dato la vita
Per questo Paese per questa democrazia per questa città di Palermo per la Sicilia siamo profondamente turbati
Siamo turbati noi rispettiamo il voto degli italiani e dei palermitani però questo non deve impedirci di dire che cosa pensiamo di quello che sta accadendo
Dobbiamo dirlo a coloro che non lo sanno o che non lo hanno capito che il voto al Polo delle destre e anche un segnale alla mafia e così è stato già inteso ed è anche un segnale di restaurazione e così viene già inteso dai poteri tradizionali di questo Paese dobbiamo dirlo e dobbiamo invitare a riflettere coloro che hanno dato il voto lo schieramento di destra
E che lo hanno dato con altre intenzioni
Guardate ci sono delle cose che devono fare riflettere l'elezione di Lo Porto invece di Caponnetto e cioè dell'uomo che ha fatto tanto per questa città
è una cosa che ci colpisce profondamente dei ha un valore simbolico fortissimo cioè se insomma se c'è un punto da cui è partita il riscatto di Palermo la rimessa in discussione dei sistema di potere che aveva strangolato questa città
Da cui è partito un inizio di lotta dello Stato nei confronti della mafia belli comincia comincia comincia un Chinnici e prende tutto il suo il suo sviluppo con la venuta di Caponnetto con la creazione del pull eccetera Caporetto dato molto questa città eppure questa città non lo elegge è una cosa molto indicativa sulla quale bisogna riflettere profondamente ma dobbiamo riflettere tutti anche i palermitani che hanno votato per quello schieramento
Questo fatto suona come un segnale di interruzione
Diciamolo chiaramente del duro e contrastato processo di liberazione dall'oppressione della mafia si è consapevoli di questo io non posso credere che gli artigiani commercianti professionisti lavoratori giovani
Anche i giovani di questa città
Quando hanno dato quel vuoto lo hanno dato perché vogliono tornare al dominio mafioso e di un sistema di potere come dice Di Lello omologo a quello precedente
Eppure il problema esiste
La revisione della legislazione sui pentiti quella che vuole Reina come dice qualcuno dei pentiti lo ha detto Reina si è impegnato a fondo abbiamo già trovato dice dei legami politici
Verremo prima o poi a sapere quali sono forse saranno dei politici che non sono noti che non sono quelli acque sia a cui siamo abituati sono a seconda generazione diciamo
Quindi abbiamo trovato dice il pentito dei legami politici verrebbe rivedere la legge sui pentiti perché sono i pentiti che hanno messo davvero in scacco
Alcuni dei boss delle organizzazioni di Cosa Nostra e ancora di più questo un segnale terribile eppure si parla di rivedere la legge sui pentiti la situazione deve essere molto grave
Deve essere una situazione davvero di ritorno indietro se persino dico persino perché io non ho mai avuto molta diciamo così fiducia forse mi sbaglio insomma sul sull'attuale
Responsabile nazionale lotta antimafia Siclari se persino Siclari
Pochi giorni fa ha detto testualmente eravamo a tre quarti dal cammino per sconfiggere la mafia
Lo Stato deve dire se vuole continuare il governo deve dare un segnale forte perché sente il bisogno di dire questo perché stanno succedendo
Sta succedendo molto negli apparati nel clima politico negli atteggiamenti generali dello Stato nei confronti di questo problema si sente che c'è un ritorno indietro e che segnale quando esponenti di quello schieramento che ha vinto dicono eliminiamo l'autonomia dei magistrati mettiamoli sotto tutela del governo che segnale questo eliminiamo c'è uno dei poteri costituzionali indipendenti eccola la revisione costituzionale di cui parlano coloro che hanno vinto che si accingono a formare un governo la fine dell'autonomia dei magistrati significa dobbiamo dirlo chiaramente significa non più Tangentopoli non si può fare un processo Cook
Come quello di Tangentopoli a Mila no se non c'è l'autonomia dei magistrati non si sarebbe mai potuto fare
Come non si sarebbe mai potuta fare
Un'azione antimafia della magistratura Palermo mi pare del tutto evidente ed è una vecchia idea che torna questa perché l'abbiamo già sentita dire
Qualche campagna elettorale fa quando qualcuno venne a prendere i voti della mafia promettendo proprio questo allora siamo in un punto sensibile
Allora è vero che si sta rischiando di tornare indietro
E poi aggiungono questi magari la divisione dell'Italia e l'abbandono del sud ai profittatori ai mafiosi perché la divisione all'Italia in tre parti con queste idee che ho appena detto significa sbrigate le lavori
Lo Stato di mollare non è un problema nostro è tutto questo è logico perché questo è un governo il più antimeridionale mai fatto in Italia in cui tutto si fa a Milano tutto viene da Milano e si pensa da Milano
Ed è il regalo di Fini che ha preso tanti voti
Nel Sud
E che consente la creazione di un governo antimeridionale lo vedremo lo vedranno anche coloro che hanno dato questi voti
La legge che riguarda i pentiti dobbiamo dirlo chiaramente non si tocca l'indipendenza della magistratura non si tocca la Costituzione si rivede in quelle parti in cui può deve essere rivista come la parte che riguarda il federalismo in mantenendo l'unità del Paese e non come lo vuole Bossi
E su altri punti che siano necessari con procedure costituzionali è una prima cosa che possiamo fare tutti insieme
Accettando quello che dice Di Rella ci sono delle grandi battaglie che devono essere rilanciate possono fare tutti insieme lo dico anche a Mattarella credo che su questo sarà d'accordo
Bene si stanno formando i Comitati per la difesa della Costituzione cioè dei valori fondamentali sui quali si è basata la Repubblica italiana uscito dalla Resistenza questo è un punto comune a tutti
Sui bus sul quale impegnarci e dare una dimensione di massa a questa battaglia
E dobbiamo farlo il venticinque aprile sia di monito al governo e affini il quale ha detto proprio ieri difenderemo il governo nelle piazze c'è un clima brutto
C'è un atteggiamento che mandando avanti Berlusconi con la sua aria di colui che risolverà tutti i problemi e di grande ottimismo dietro di questo fa venire tutto quello di oscuro che c'è nella società italiane anche qualche tentazione violenta come questa affermazione di Fini che ho appena
Ricordato badate
Tutta Europa si interroga che succede in Italia
C'è una grande inquietudine
C'è una grande incredule che vuol dire si domandano rivedere le frontiere
Dell'isteria con la situazione che c'è io cosa che pure la destra propone questo di rivedere le frontiere dell'ISEE ci vuole che il nostro Paese metta un dito e poi la mano e poi forse tutto il braccio dentro una situazione pericolosa in cui tutta la comunità internazionale sta cercando di intervenire per risolvere pacificamente ne apriamo un altro fronte e considerato una posizione irresponsabile da parte di gente che va al governo di un Paese importante come l'Italia che vuol dire Mussolini più grande statista che abbia avuto l'Italia
E tutti i giornali del mondo ne hanno parlato tutti i giornali del mondo e ha fatto una grande impressione perché si capisce che dietro c'è un tentativo di revisione storico-politica che ha conseguenze politiche grandi che ha conseguenze politiche grandi si discute nella Comunità europea persino quale dovrà essere l'atteggiamento se il governo italiano manderà dei ministri fascisti e c'è chi dice sedi manderà
Ministri dei nostri paesi
Pensate
Quindi quale grado di inquietudine
Cioè per quanto riguarda l'Europa una caduta di prestigio dell'Italia con questo governo è una grande inquietudine per quello che porta con sé per quanto riguarda il rinnovamento democratico del paese questo non lo dice da sinistra
Lo dicono solo i Verdi progressisti persino i conservatori i gollisti conservatori inglesi sono di tradizione antifascista
E sin qui etano della legittimazione di idee nazionaliste separatiste
Di avventurismo per quanto riguarda la politica estera come avviene sui confini
Di revisione storica del fascismo
Ecco di fronte a cosa siamo e in questo quadro si colloca come dire la ripresa di un legame fra le forze che hanno governato questo Paese che lo hanno mantenuto sotto il giogo di un sistema di potere e che si sentono arrivare dei segnali sono quelli che io inizialmente ho detto e che giustamente inquietano la magistratura e che devono inquietare profondamente la popolazione i cittadini dell'Italia della Sicilia e di questa città la quale aveva cominciato un processo di liberazione ci deve dire questa città se lo vuole continuare
E se lo vuole continuare deve capire
Con chi questa battaglia può essere condotta certamente guardando la figura la storia degli uomini che l'hanno condotta in questi anni che hanno dato la vita
Per questa Italia migliore è tutto chiaro anche quali devono essere le scelte politiche i fronti le forze alle quali ci si può appoggiare con le quali si può fare questo cammino
Per finire devo dire chiaramente una cosa sfidiamo il governo Berlusconi che si sta formando a fare chiarezza subito
Al di là delle grida indignate che ha alzato in campagna elettorale Paul quando qualcuno ha detto adesso glielo dice anche la signora Parenti dall'interno del suo partito
Ma quando qualcuno ha detto badate che vi arrivano i voti della mafia si è indignato e altro affatto la vittima
Forse questo gli ha pagato elettoralmente adesso però i i i nodi vengono al pettine sfidiamo Berlusconi a fare chiarezza subito sull'atteggiamento del suo governo la lotta alla mafia e non è difficile
Ci sono molte cose da fare ma alcune sono chiarissime
E sono dei segnali in controtendenza quelli che finora sono arrivati e bisogna farlo o non farlo
Rafforzare la legge sui pentiti migliorandola per accelerare le defezioni e la collaborazione questa è una risposta chiara che non si volevano quei voti che non si vuole dare segnali in quel senso che si vuole continuare una battaglia antimafia
Secondo garantire sulla indipendenza la magistratura è questo o si fa o non si fa
O si sceglie questa strada o se ne sceglie un'altra chiedere
Come chiediamo noi e come ha chiesto la commissione speciale d'inchiesta sulla mafia
Che abbiamo promosso noi al Parlamento europeo che tutta Europa adotti una legislazione antimafia ispirata diciamo alla legge la Torre che introduca in sostanza in tutta Europa il concetto e giuridico di associazione mafiosa
Che unifica la lotta alla mafia sul terreno diciamo di tutto il continente è una legge anche si sui pentiti simile a quella che noi stiamo ho usando magari migliore della nostra magari più efficace della nostra queste due cose sono fondamentali nostro Governo può chiederle può trovare una ascolto e immediato perché anche altrove
Col grande business della droga c'è una profonda inquietudine sul ruolo che giocano forse criminali e mafioso io non la voglio fare lunga ho finito credo
Che abbia ragione Di Lello dobbiamo riprendere il filo di alcune grandi battaglie di fondo
Io credo che quella sulla Costituzione
Raggio racchiuda in sé molte cose indipendenza della magistratura che cosa deve essere questo Paese quali sono i principi fondamenti valori su cui si basa questo Paese per noi sono quelli per i quali hanno combattuto di Salvo la Torre e tutti coloro che hanno lasciato la vita in questi anni terribili e continueremo a batterci per quelli ma vogliamo essere in tanti facciamo appello anche quelli che hanno votato in modo sbagliato secondo noi perché ci ripensino
Perché questo Paese e questa città possono riprendere il loro cammino di civiltà che può essere invece interrotto
Grazie
La parola al compagno Tano Grasso
Questa ricorrenza
Cade
Dopo una sconfitta elettorale
Una sconfitta che non è stata il risultato negativo per un schieramento politico e basta
Ma è stata a mio giudizio una sconfitta
Di quanti sono stati impegnate fino in fondo in questi anni nella lotta alla mafia
E io credo che discutere oggi di Pio la Torre
Significa partire da qui
E partire allo stesso tempo da quelle cose che diceva di Lello che hanno costituito che costituiscono l'attualità dell'impegno politico della Torre
Di un dirigente politico che
Sulla base della sua esperienza del dirigente movimento contadino
Ha interpretato la lotta alla mafia
Come una lotta di liberta della Sicilia ma soprattutto come una lotta che doveva puntare in primo luogo sulle questioni dello sviluppo di questa nostra regione io vorrei fare solo fare riflessioni la prima perché l'impegno antimafia non ha avuto un successo in questa elezione e quindi fare una riflessione su di noi intanto la seconda riflessione su cosa è cambiato
In questi mesi in queste settimane a livello dell'opinione pubblica siciliana attorno al problema della mafia
Il terzo punto cosa fare
Io credo che una delle cause della sconfitta è stata il fatto che noi no in maniera non per tempo non sufficientemente per tempo e non adeguatamente
Abbiamo saputo prendere le distanze
Rispetto a un modo di concepire l'impegno antimafia
Nel senso che molto spesso siamo state
Ci siamo accodati ed è una riflessione che non riguarda solo il PDS ma riguarda tutte le forze
Che esso anzi sono spese in queste battaglie non ci siamo l'abbiamo saputo prende sufficientemente le distanze da un certo modo
Che legava alle la la battaglia antimafia all'indignazione
All'emozione e dovevamo sapere che è un impegno antimafia costruito sull'emotività non può che essere qualcosa di effimero e non di durevole nel tempo
Riflettere su di voi significa in primo luogo questo capire che parlare di antimafia oggi assenso a due condizione
Che l'impegno che la sensibilizzazione allo scendere in campo sia qualcosa vere fortemente radicato nelle coscienze di ognuno di noi
Di fortemente radicato e che sia legato alla questione dello sviluppo
Io su questo punto voglio fare un ragionamento dall'Osservatorio in cui mi trovo dall'osservatorio del di un dirigente del movimento antiracket in questo nostro Paese
E non è un caso che in questa città dove si è riuscita a creare una grande ondata di indignazione
Dopo le stragi di Capaci e di via D'Amelio
Non si sia altrettanto riuscite a creare un'ondata simile
Attorno ai problemi e del movimento antiracket attorno all'omicidio del nostro collega imprenditore
Libero Grassi
Io ho l'impressione che molto spesso su questo aspetto vi sia la tendenza a rimuovere vi sia stata fra di noi
La tendenza a rimuovere
Il fatto che in questa città così come in tutta la Sicilia occidentale
A fronte dell'indignazione popolare non vi siano state commercianti imprenditore che abbiano saputo esporsi con le loro denunce
Contro i racket anzi in una città come Palermo sono decine i commercianti che già sono state denunciate o in attesa di giudizio però non avere adeguatamente collaborato con le forze dell'ordine vedete la questione racchette una questione strategica nell'ambito della lotta alla mafia perché opporsi al racket significa è qualcosa che ci obbliga ad assumere una una responsabilità individuale a scendere in campo con qualcosa di più della partecipazione ad una manifestazione od una fiaccolata
Ci obbliga ad andare oltre l'indignazione e ci obbliga soprattutto a mettere in discussione il modo di essere dell'imprenditoria in questa città cos'è cambiato in queste immense
Io ho l'impressione che a livello di opinione pubblica siano si siano verificate
Alcuni mutamenti in senso negativo rispetto alla questione dell'impegno antimafia voglio citare solo due fatte
Nel mille novecentonovantadue
Un commerciante palermitano subì rapimento della figlia
Questo commerciante
Il signor tocco rilasciò delle dichiarazione
Di segno negativo
In particolare sull'operato di Libero Grassi
Vedete
Libero Grassi è l'unica persona rispetto alla quale non sia il pudore del rispetto non si è mai retta una sola dichiarazione che mette in discussione alcune vittime della mafia Falcone e Borsellino ma ciclicamente attorno al libero grasse si supera la barriera del pudore non si esita a metterne in discussione le sue scelte
Ma nel novantadue e dicevo allorquando il signor co.co.pro. Musio quelle frasi si sollevò una grande ondata di protesta in questo nostro Paese Dante Palermo a Milano
Qualche settimana fa leggiamo su un quotidiano nazionale
Alcune dichiarazione di un neo eletto
Deputato di Forza Italia palermitano
Il quale pressappoco ribadisce
Quelle considerazione
Fatte a suo tempo dal novantadue e giunge a dire che lui il pezzo non gliel'hanno mai chiesto ma se glielo chiedessero Lulli pagherebbe immediatamente il pizzo fino a quando lo Stato non saprà eccetera eccetera e continua dicendo
Chiedendo se che lui non sa se Libero Grassi oggi rifarebbe quello che ha fatto
La cosa che a me il più mi ha scandalizzato di questa dichiarazione non è tanto il fatto che questa dichiarazione sia stata fatta e che questa dichiarazione sia stata sia caduta nel silenzio più totale che aver letto questa fase su un quotidiano nazionale non ha suscitato il nessuno di noi
La protesta la contestazione
Secondo punto
Si parla di legge sui pentiti e di modificarla
In questa nostra Regione l'altro ieri sera abbiamo visto al rosso e nero questa manifestazione delle donne davanti a Poggioreale
La questione dei pentiti è stata posta subito dopo la campagna elettorale
In una città siciliana Messina
Attraverso una rivolta di un quartiere di alcune centinaia di persone di questo quartiere che sono scesi in piazza davanti al tribunale a difendere
Un boss che poi sembra si è pentito anche Luís accusando il complotto contro i pentiti
Denunciando un complotto contro Gentile e anche qui la sensazione che ho avvertito è stata una sensazione di indifferenza di scarsa reattività dell'opinione pubblica
I giornali descrivevano questa protesta e non sono mancate le voce che da parte nostra si rilevassero all'interno per la società civile vi è forse l'idea non sviene fino in fondo l'idea il noi che il tema Omo del collaboratore di giustizia costituisce un grande punto di forza la verità è e finisco su questo punto la sensazione che io e che adesso dopo il voto del ventisette ventotto marzo ciò che prima veniva magari sussurrato lo si pensava adesso ha trovato la dignità la legittimazione per essere gridato nelle piazze
Cosa fare in questo scenario riprende la battaglia dei Pio la Torre
Concepire in primo luogo il nostro impegno antimafia
In una dimensione e attorno a problema è
Che non siano più è solo i problemi della legalità
Che sono proprio i mesi importanti e decisive ma solo problema torna il quale forse non si riesce era mai a creare un grande movimento dei mass sono problemi è importante ma molto spesso che riguardò ristrette cerchie di Società Civile
Concede uscire allegare la battaglia per la legalità alla battaglia per lo sviluppo
Se riusciremo a fare questo e quindi essere aspetto propositivo
E quindi a chiedercelo
Ad esempio quale sviluppo dovrà avere questa nostra Regione su quali punti concreti bisogna muoversi per fare intravedere una possibilità sviluppo economico a questa nostra Regione punto su quale noi progressisti in questa campagna elettorale in Sicilia siamo state assai lontane dal fare
E c'è il problema che riguarda il Governo io non so se si può dire che il problema della lotta alla mafia
è un problema che non può conoscere maggioranze o minoranze noi tutti lo sappiamo siamo preoccupatissimi
Del fatto che l'azione di governo e purtroppo il segnale sono negativi in questo senso i segnali che vengono da noi maggioranza l'azione di contrasto da parte delle istituzioni e non può non deve conoscere alcuna oscillazione
Perché anche la più flebile delle oscillazione potrebbe essere fatale
Per quanti sono impegnate in questo fronte io credo
Che
La cosa che bisogna chiedere alla nuova maggioranza e l'incalzare da parte nostra da parte della società civile siciliana su questo punto e che l'azione la continuità rispetto a quanto è stato fatto in questi anni su questo terreno venga in maniera assoluta mantenuta siamo state sconfitte
In una giornata di dolore qual è questa in cui ricordiamo l'attore e Di Salvo
Ricordare allo stesso tempo una sconfitta deve significare la l'occasione per pensare a come ripartire a come correggere gli errori ha come andare avanti perché questa nostra regione possa definitivamente se liberata la mafia
Passo la parola Sergio Mattarella che vorrei ringraziare in maniera particolare per aver accettato il nostro invito a partecipare a questa iniziativa
Io ricordo che sono stato invitato a partecipare un ricordo di più latore Rosario Di Salvo a un mese dalla loro da loro assassino nell'ottantadue
Non era ancora parlamentare
è un punto di osservazione quindi diverso da quello in cui oggi mi trovo
Ma avvertono G la stessa preoccupazione di allora
Con l'esigenza di richiamare e per questo ringrazio per l'invito perché ritengo importanti questi appuntamenti l'esigenza di sottolineare il bisogno di ricordare
Non per come dire contemplare il passato fermarsi su di esso ma per evitare che vengano rimossi che vengono assorbiti in una artificiosa normalità
Le esperienze collettive che hanno segnato questo le esperienze che ha insegnato la coscienza collettiva di questa nostra Regione
E naturalmente ricordare per e una conseguente azione Paul Corrigan la concreta
Ed è un primo modo questo di ricordare la Torre
Che sul piano della operatività da otto antimafia basta pensare la legge che porta anche il suo nome
Sul piano cioè della rivendicazione e della attività per restituire alla politica regionale siciliana in quel periodo protagonismo utenti con cosa che non è estranea
Immagino al suo assassinio in una stagione in cui si erano come rese stagnanti le acque tra politica regionale la sua presenza tentava di restituire alla politica della regione protagonismo autenticità
Ricordare quella stagione i delitti che poc'anzi attraverso il ricordo che l'avvocato Sorrentino venivano richiamate dalle parole lucidatrice Falcone quella stagione di delitti
Terroristico mafiosi politico mafiosi che segnarono questa Regione questa città
Sottolineando come le interpretazioni in maniera utenti che genuina delle istituzioni politiche giudiziarie di ordine pubblico
Siano fossero e siano a rischio naturalmente anche oggi
Una stagione in cui e anche questo fa parte delle cose ancora da sondare ci trovava come è stato ricordato tra il viaggio di Sindoni in Sicilia è una serie di avvenimenti
Militari singolare stranieri ancora in spiegati nella loro completezza
Dalla dall'aereo di Ustica a quell'ero c.t. sul Monte Pellegrino a movimenti aerei sulla Sicilia e sul Palermo che erano particolarmente anomali in quella stagione in quel periodo
Sono tutti elementi che fanno parte di un contesto che va Cocu unitariamente concordato apra
Però a ricordare queste cose
è importante in una stagione in un momento come quello che attraversiamo in cui vi sono tentazioni
Di dar l'impressione che la storia cominci oggi anche nelle nostre istituzioni
Come sempre quando vi è qualcuno che immagina che si che inizi un nuovo regime si tenta di dire o far credere che la storia comincia oggi come se essa un fosse possibile gettare insieme del passato il suo male e il suo bene
Seconda Amdo il tentativo anche di rimuovere appunto dalla coscienza collettiva l'esperienze anche di sofferenza che hanno segnato e insegnato volto ad una collettività una comunità che vive insieme
Lo abbiamo visto avvertito l'abbiamo battuta tante parti è stato detto per il venticinque Aprile va detto anche riguardo all'assassino di la Torre di tanti altri
Che l'esperienza del passato non possono essere rimosse nelle illusione ingannevole che la storia cominci oggi perché questo comporterebbe anche la cancellazione della reazione alle iniquità consumate
E alle condizioni acquisite di maturazione di coscienza collettiva nella forse qualcuno immagina che si possa inseguire l'ingannevole illusione che si è entrati in un giardino delle delizie una sorta di paradiso terrestre diede & dimenticando e cancellando
Come sull'esperienza del passato si costruisce una buona condizione dell'avvenire del nostro Paese
Dimenticare il passato e un rischio io sono rimasto credo che molti sono rimasti sconcertati nel vedere in tv qualche settimana dietro l'intervista di Licio Gelli
Quella provocazione
Arrogante quella irridente affermazione per i morti di Bologna
Di una strage che starebbe per caso avvenuta per il lancio casuale di un mozzicone di sigaretta io credo che in un altro momento storico non sarebbe stato detto neanche da Gelli
Credo che l'altro momento storico vi sarebbe stata una ben più forte e corale reazione ad una affermazione di questo genere dimenticare il passato
Non si può e non si deve
Se si vuole comprendere cosa siamo e cosa è nel presente e cosa deve essere in avvenire il nostro Paese o almeno così deve cercare di fare che sia il nostro Paese
Per questo qua cattiva dietro in campagna elettorale ho ho chiesto a Tina Anselmi di venire a Palermo per parlare
Del bisogno che la nuova stagione sia esente
Da mafia e P due
Sì è sente dall'influenza illecita di Bondi occulti che hanno per tante circostanze manifestato è costantemente tentato di condizionare l'uso e la vita e lo sviluppo della vita del nostro Paese
Qual è l'antidoto a queste cose
Quali sono gli strumenti da porre in campo
Ne ricordo uno soltanto il richiamo a grandi idee
Anche qui per ricordarla Torre
L'impegno non soltanto conclamato ma praticato di lotta alla mafia l'impegno per la giustizia
L'impegno per la pace si poteva essere d'accordo non su tutte le affermazione proposte
Ci si poteva dividere come ci si divideva con divergenze qualche volta contrasti ma su grandi idee
Che sono indispensabili per la politica e per la convivenza sociale di un Paese
Semmai ciò di cui oggi avvertiamo la mancanza è questo
C'è un un ridurre alle convenienze quotidiane i temi anche del confronto politico
Cioè la diminuzione della tenuta del richiamo esercitato dalle grandi idee
Se avessimo chiesto nelle tanti decenni fa a cento persone che ne pensavo dell'Unità d'Europa avrebbe potuto risposto
Dissi
Perché le grandi idee teme tenevano richiamavano anche magari attraverso contrasti tra loro un'interpretazione e attuazione sì oggi chiediamo a cento persone restiamo da molte di sentirci dire prima voglio fare i calcoli se mi conviene o no per il mio lavoro per la mia attività
Se sono commercialista o medico se sono imprenditore ho solo commerciante proteste mi continuano il nostro Paese ha bisogno di essere richiamato alla forza delle grandi idee
Che sono l'essenza della tenuta di un di un Paese politicamente e socialmente è anche questo un modo di ricordare il passato ricordare la Torre ricordare quelli più come Lugli hanno sacrificato gravità
Nell'attualità del ricordo che si fa di loro
Voi qui oggi siamo non la pensiamo tutti allo stesso modo su tante cose politicamente
Sono parsi a quota uno presenti
Diverse opzioni politiche diverse con due collocazioni posizioni però vi è un bisogno qualcuno poc'anzi lo ha detto di richiamare alla coesione sui grandi temi di fondo della convivenza del nostro Paese
Di cui c'è
Invece se in questo ce ne sia stato il richiamo all'esperienza del passato alla a contrastare il tentativo di cancellare cioè appunto il passato e ciò che esso insegnato
C'è bisogno
Per esempio per quanto posso sembrare superfluo dopo tanto dopo tanto conclamata in questi anni di riaffermare l'impossibilità di convivenza con la mafia in un paese c'è una dopo gli omicidi di Falcone e Borsellino soprattutto gli è stato una grande un grande rifiuto della gente all'assuefazione alla rassegnazione
C'è stato il raccogliersi della gente intorno al lo Stato le istituzioni occorre consolidare e non indebolire questo atteggiamento
Con con iniziative con una capacità di iniziative incisive mirate perché efficaci non mi nuoce o di adempimenti
Generali con un'azione lucide mirata con una capacità di aggiornamento costante gli strumenti dello Stato
Tanto più di difesa di quelli efficaci come la legge sui pentiti ma con una costante esigenza di affinare costantemente appunto la gli strumenti con cui lo Stato interviene rispetto alla capacità costante degli ambienti mafiosi di adattarsi agli strumenti lo Stato con in campo
C'è bisogno di questa azione c'è bisogno di ovazione che faccia comprendere alla gente feconde interventi lucidi mirati efficaci
Si richiama si consolida il consenso intorno lo Stato la sua azione
Non vuole aggiungere altro perché il e tardi il tempo e stavo già impegnato a lungo e altri Devon parlare
Ma in questo in questo richiamo oggi come ieri forse oggi più che mai
Per evitare che tanto lavoro fatto sia disperso in una inerzia una indifferenza occorre richiamare il nostro Paese
Ha grandi idee tra queste a quelle della lotta alla mafia come liberazione come sostanza di democrazia in queste terre in tutto il nostro Paese
Alle grandi de in rispetto alle quali poi si può discutere su come attuare interpretarle ma di cui il nostro Paese ha in questo momento particolarmente forse grande bisogno
Passo la parola al compagno Pietro Folena
Il trenta aprile in tutti questi anni è stato lo voglio ricordare
Per la federazione di Palermo del Partito comunista italiano prima e poi del PDS
Oltre che l'occasione per ricordare Rosario Di Salvo e Pio la Torre
E per interrogarsi su un contesto di quel delitto
Che qui Armando Sorrentino ha richiamato è stata anche l'occasione per cercare di fare il punto
Lo ricordo vedo qui con noi questa sera anche compagna Michele figure lei che in tantissime occasioni in questi anni ci ha proposto io ricordo il in anni nei quali dirigevo la Federazione giovanile comunista
Livello nazionale ci ha proposto momenti che sono stati importanti nello sviluppo successivo
Dell'iniziativa del movimento contro la mafia
E io credo che sia giusto cercare io faccio telegraficamente
Perché vogliamo credo tutti ascoltare anche Luciano Violante cercare di dire qualcosa questo proposito
Sapendo che nel corso di questi anni attorno a questo delitto
Si è consumato un uso politico
Che in alcuni momenti
è stato drammatico
Lo ricordo perché mi veniva alla mente quando Armando richiamava nel momento in cui uscì la requisitoria nel marzo del mille novecentonovantuno
E stavamo preparando le elezioni regionali del novantuno
E uscì quella requisitoria
Con la campagna di stampa guidata dal Giornale di Sicilia che da mesi batteva sulla pista in Terna
Aveva già scritto diciamo un pezzo di quel documento
E
L'uso politico che si fece in quel momento
Di un tentativo di leggere in modo assolutamente folle strumentale quel delitto era un tentativo di liquidazione della sinistra
Era un tentativo che veniva
Da un pezzo
Del blocco di potere
Che usava quell'argomento ma che veniva anche da settori del movimento contro la mafia
Voglio dimenticare che eravamo reduci perfino da
Una piccola scissione che era avvenuta l'anno prima nella Federazione palermitana proprio su questo punto
Ricordo questo non per rinvangare delle ferite per mettere il sale su qualcosa che allora bruciò molto
Anche perché noi ci siamo oggi siamo qui
E ci siamo anche se le elezioni sono andate male per i progressisti
Anche se le elezioni sono dei particolarmente male della città di Palermo siamo qui
Siamo in campo
E vogliamo oggi dire come e dove
Si può cercare di muoversi ecco io ho ricordato questo per dire
Con chiarezza la mia opinione
Siamo di fronte a un tentativo
Pesante percepibile di riorganizzazione della mafia
Un tentativo che certamente
Nella polemica contro la legge sui pentiti
Nelle manifestazioni di massa con le norme rilievo di televisione che hanno avuto di Messina di cui ha parlato Tano Grasso
E nella polemica di questi giorni di queste ore fatta contro Giancarlo Caselli da parte di un sicario
Di un vero delinquente armato o della televisione come Vittorio Sgarbi
Che ha organizzato questo killeraggio certamente non di non semplicemente
Per una sua opinione o Luís ha aspetti grotteschi
Cornici
Da analisi da ricovero psichiatrico però sono aspetti patologici di qualcosa di più profondo
Di una cultura di rivincita
E di riorganizzazione che in questo momento questo è il punto grave si fonda su qualcosa che avviene nel territorio di questa città e di questa provincia
Io ho fatto la campagna elettorale a Brancaccio a Sette cannoli in quella zona
Abbiamo registrato decine di attentati non denunciati
A negozi e impresa
A attività artigianali
Una ripresa in grande stile di un racchetta
Di un'attività criminale anche diffusa che è una forma di reclutamento di piccola criminalità
Oggi leggiamo anche sul giornale che questo corrisponderebbe secondo una certa interpretazione alla scesa in campo di Aglieri anche in chiave anti
Riina o dopo opposto Rina o contro i corleonesi
Ma accanto a quello che sta avvenendo in questa città
Noi non possiamo non vedere lucidamente una strategia che unisce l'assalto vero e proprio che sia organizzato nei confronti dei sindaci
Non dico neanche solo progressisti perché è sbagliato o ridurla una questione politico di schieramento ai sindaci che sono stati eletti sulla base di una volontà di liberazione dalla mafia in provincia di Palermo
Api per a Chiba Pippo Cipriani
A Maria Maniscalco
Al sindaco al vicesindaco di Castellana Sicula del compagno Pino Di Martino
Amaglio Mele sindaco di Terrasini ai compagni della Giunta di Belmonte Mezzagno
E in questi giorni cosa ancora più grave e i quattro attentati che si sono susseguiti a Monreale nei confronti di compagni o di amici che stanno lavorando per costruire una candidatura comune
E uno schieramento comune che deve conquistare
Quella grande amministrazione comunale così importante come quella di Monreale
è evidente che l'attacco ai sindaci non può essere spiegato solo con piccoli incidenti amministrativi
Con il fatto che si sono pestati i piedi ha qualche interesse di bottega no
Corrisponde a una strategia che è la stessa che oggi attacca Caselli e magistrati
E che sacche come da un lato deve delegittimare il potere giudiziario dall'altra deve dimostrare che quel potere amministrativo nuovo libero dalla mafia non è in grado di rispondere ai problemi della gente
E perché intimidito perché attaccato ma anche perché chiuso e strangolato da una regione che non dai finanziamenti da organismi di controllo che all'improvviso scoprono la sacralità della legge
Dalle vocazioni diciamo repressive nei confronti di piccoli fenomeni di illegalità o di abusivismo che per carità vanno colpiti ma che sono stati tutti scoperti
Dopo la liberazione di questi comuni da in questa condizione noi dobbiamo sapere che l'attacco su questo punto è un attacco pesante
E allora noi dobbiamo dare questo giudizio esiste questa riorganizzazione sul territorio
E questa riorganizzazione sul territorio sicuramente possibile perché in questo momento si sente un certo via libera politico io sono d'accordo con quello che è stato detto prima di me su questo punto
E su sul modo in cui si è costruito quel particolare
Diciamo
Mi miscuglio di ingredienti che ha permesso
La vittoria della destra che pure interroga anche noi
Su molti aspetti della modo in cui siamo stati in campo
E però anche qui noi dobbiamo dare un giudizio io credo equilibrato e compiuto perché io non posso credere che la Sicilia in cui abbiamo vissuto in questi anni
E soprattutto quella Sicilia che non era fantasia che abbiamo visto scendere in campo dopo il ventitré maggio diciannove luglio che è vero che si sarà solo indignata che è vero che avrà
Come dire vissuto un fenomeno etico il motivo
In qualche modo anche irrazionale
E non ancora
Un processo concreto economico materiale di liberazione ma che comunque c'era e che era forte sta grande spinta di liberazione e che ha portato in molti comuni a ottenere dei risultati
A novembre a dicembre e che ha portato anche in queste elezioni a dei risultati contraddittori se non ci si spiega perché a Corleone
Si determina quell'esito che è molto diverso da quello di Palermo
Ebbene noi dobbiamo allora dirci con chiarezza che non si è richiuso tutto
Non lo dico per consolarci
Ma lo dico perché in realtà la lotta che abbiamo condotto in questi anni
Che è stata seminata nel difficile anni ottanta nel travaglio negli attacchi subiti nulla Borodin di minoranza del movimento antimafia che a un certo punto sembrava essere diventato maggioranza dopo i grandi delitti
Ebbene dobbiamo sapere che la lotta è ancora tutta aperta e gli esiti di questa volta non sono definiti
E non sono definiti non solo come elemento astratto di speranza
Non sono definiti perché gli ingredienti del patto che negli anni Ottanta permessa l'amata gli occupare gran parte dei comuni della regione dalla cosa pubblica una parte di quegli ingredienti non ci sono
Quel tipo di uso dalla spesa pubblica oggi non è più riproponibile
E quindi noi dobbiamo sapere che se si dovesse stringere organicamente un nuovo patto fra questa destra
E la mafia se si dovesse saldare definitivamente qualcosa che è in luce che sta nascendo molto probabilmente il peso specifico della mafia dentro questo patto sarebbe superiore
Sarebbe perfino più terribile degli anni precedenti ma oggi non siamo ancora in questa condizione
Ecco io vedo una fase estremamente attento
è una fase nella quale non dobbiamo sfidare stato detto
Le altre forze dovremo sfidare il nuovo governo sul terreno delle cose concrete reggere pentiti è stata detta ma io aggiungo le misure carcerarie restrittive per i boss mafiosi il quarantuno bis
Quello che gli impedisce di avere certi colloqui quelli che ha stabile ha stabilito un terzo carcere duro non per una volontà punitiva no a perché sa bisogna sapere che da spezzare Trento nel carcere un certo dominio e poi il sequestro dei Capitani io girando nel territorio mi sono reso conto in questa città di come si configura materialmente la proprietà del PRI no di palazzi di impresa è di attività legate connesse con la mafia ebbene la lotta per il sequestro di questi capitali deve diventare una lotta di massa
E deve diventare un punto su cui noi sfidiamo il governo e lo vedremo chiameremo in campo capire se immediatamente quelle risorse economiche da sequestrare alla mafia e al sistema politico mafioso possono essere riutilizzate
Per il lavoro i giovani per dare risposte che oggi non ci sto infine e ho concluso è stato detto alla sconfitta
Le ragioni di una sconfitta politica che è stato subite che ha avuto anche una grande valenza simbolica io prima qui ho visto una cara amica e compagna come Pina Grassi che è stata ed è una delle protagoniste
Secondo me più importanti di questa battaglia condotta a Palermo in questi anni
Ebbene questa sconfitta ci interroga tutti politicamente anche personalmente
E gli ho già detto in un'altra occasione
Che cosa penso anche su la necessità di una correzione di tiro
Sul terreno del lavoro delle questioni sociali delle basi materiali
Di questa lotta
Ebbene noi non ci possiamo ricordare dalla parte debole della società solo delle campagne letto
Questo è un punto essenziale è un punto essenziale sono tornato ieri sera lo sperone
E mi sono accorto che alcune delle cose che si erano avviate in campagna elettorale sono rimaste ferme esattamente a quel punto e allora dico che c'è un problema anche per la cultura della sinistra dei progressisti
C'è un problema anche per questa Amministrazione che era un'istanza di rinnovamento in cui spirito
è quello che apportata quella risultato a novembre e a dicembre ma c'è un grande problema nei prossimi giorni di verifica
Il verifica dalla capacità di ascoltare cosa c'è in questa città di interpretare un bisogno di speranza di coraggio che ha bisogno di grandi valori di grandi idee come ha detto Sergio Mattarella
Perché non possiamo lasciare i valori e le idee alla destra deformati caricaturali sbagliati falsificando la storia ma di lanciando messaggi che possono essere illusori di speranza no
E poi anche di cose concrete di attività concrete abbiamo dimostrato in queste settimane di come quando si conduce una lotta in modo duro
Ma anche in modo intelligente si possono ottenere risultati riferisca la lotta nel cantiere navale
E ha ottenuto un risultato importante che è un segnale di speranza che dimostra come si può fare e si deve fare per la fatto me per la Keller per tanti altri punti di lavoro di questa città
Ma allora noi in questo momento dobbiamo chiamare a un punto di verifica alle forze del rinnovamento non per dire rompiamo i progressisti per cambiare politica no
Noi non siamo pentiti della politica dell'unità dei progressisti no vogliamo andare avanti con questa unità e anzi accelerarla
Ma vogliamo questa unità dei progressisti farla camminare sulle cose concrete sulle risposte ai problemi sulle verifiche sapendo che non è il tempo degli uomini della Provvidenza
Perché quando ci si crede uomini della Provvidenza che si imboccano gli uomini la Provvidenza poi c'è qualcuno che ha una provvidenza un po'più ricca un po'più televisiva un po'più aggressivo un po'più forte di quella proprio questo è il tempo invece di continuare anche con la necessaria umiltà quel percorso che abbiamo cominciato nel corso di questi anni sapendo che con altre forze
Forse che politicamente
Sono distinte dallo schieramento della sinistra come forze moderate che si battono contro la mafia che si battono per valori di onestà di solidarietà è possibile nella distinzione dei ruoli delle collocazioni un percorso comune attorno alcuni grandi valori che ci permettano di realizzare gli obiettivi per le per i quali più una torre
Nel mille novecento ottantadue insieme a Rosario Di Salvo è stato assassinato
E per l'ultimo intervento do la parola al compagno Luciano Violante
Mi pare che sia evidente dagli interventi che sono state fin qui svolti che c'è una preoccupazione in tutti quanti noi
La preoccupazione che si ritorni ai tempi della convivenza con la mafia
Ci sono alcuni segnali
Non tutti dello stesso tipo che sono stati qui espressi io li sintetizzo alcuni che appartengono al mondo politico e altri che appartengono al mondo mafioso
Quelli che appartengono al mondo politico sono l'attacco
Alla magistratura quest'attacco molto violento e volgare nei confronti di Caselle di altri la lista di proscrizione
L'attacco alla questione dei collaboratori della giustizia
L'attacco a quarantuno bis l'articolo che stabilisce rigide particolare periodi detenuti per mafia insomma ci sono all'interno del mondo politico una s'non so se la linea ma una serie di comportamenti tutti quanti assolutamente coerenti tra di loro come coerente con queste cose l'atteggiamento di questo Acierno che dice che se lui Filippo se ci fosse stato chiesto il pizzo che avrebbe pagato
E dire questo a Palermo dove l'imprenditore è stato ucciso per aver pagato il pizzo significa una certa cosa naturalmente allora tutto questo si inserisce dentro un tipo di linea
Ripeto non sappiamo se si tratta di una linea concordata non è anche importante questo perché gli occhi come dire del di chi sta da questa parte il programma è stata concordata o meno il problema che ci sono una serie di fatti
Che hanno lo stesso significato lo stesso deve denominatore che si succedono nel tempo
Dall'altra parte abbiamo altri fatti la intimidazioni ai giurati del processo Dina
Che per fortuna dicono prima di entrare in camera di consiglio che sono stati intimiditi e non se la sente andare a giudicare mentre nel passato come sapete entravano in camera di consiglio sollevano questa volta per fortuna l'Under denunciata la cosa
Gli attentati San Giuseppe Jato di Corleone di Castellana di Monreale
E il i tre assassinati abbrancato Sette cannoli di piogge palla Giornale di Sicilia ma abbiamo capito che era stato degli attentati che sono fatti senta in quel quartiere come accennava adesso Pietro Folena
Durante subito dopo la campagna elettorale allora
Non sappiamo se c'è una strategia politica crediamo che se a San Giuseppe Jato
Una serie di amministratori e siamo reale si attaccano le forze che stava cercando di costruire un'alleanza progressista e candidato a sindaco di questa alleanza eh soltanto gli imbecilli posso ritenere che non c'è una strategia dietro
Cioè c'è è in corso un tentativo di ripresa di controllo sull'amministrazione
Che è uno degli elementi essenziali della strategia di occupazione mafiosa del territorio del potere politico l'abbiamo già vista nel passato
E la cosa di Monreale è particolarmente grave perché lì si gioca una dice dare piano regolatore di particolare interesse che Monreale come qui dove molti di voi sanno che un Comune con enorme estensione territoriale tritura
Una frazione che circa settanta chilometri di distanza da da da cento morale quindi è un enorme oggi siamo andati alle Ankara però così un liceo passando si passa vicino anche da da quelle parti e si passa vicino al territorio di Monreale addirittura fin di distanza
Ebbene
Ci sono quindi interessi corposi in atto voi sapete che proprie delicato perché c'è un'assurda legge regionale che uno ha capito cosa si aspetta modificare delle questa Regione prima si scioglie e meglio è io continuo a essere di questa opinione già espressa in campagna regionale
Parlo del consiglio regionale naturalmente il parlamento regionale
Comunque se qualcuno qualche segno di vita vuol dare questo parlamento regionale credo che sarebbe utile che il primo segno sia di spostare ampiamente questi termini
E questa legge dice che se entro dodici mesi non si stabiliscono i piani regolatori il Cornello al sindaco i comuni il Consiglio sciolto il sindaco si deve dimettere
Sta di fatto che facendo attentamente i calcoli dei tempi tecnici che si vogliono non vanno meno di quattordici quindici mesi
Per cui evidentemente quelle è stata la norma capestro suggerito allo scopo di frapporre tipica camminata amministrazioni c'è questo un po'il punto Della questione in questo quadro
Se non è fatta una legge di proroga noi corriamo rischio da giugno in poi di vedere cadere una serie di amministrazioni allora si capisce qual è il senso do una ripresa di potere della mafia sulle amministrazioni di rimettere le mani in pasta di cercare di riprendersi in mano strumenti che hanno perso
Questa è una strategia
Allora se questa è una strategia sia questa strategia si vedono anche le vicende di Brancaccio Sette cannoli ed altre vicende analoghe io credo proprio mo'stare molto attenti perché a ad una strategia della mafia di ripresa ogni tentativo di ripresa del controllo sulle istituzioni si accompagna una strategia della disattenzione io la chiamare così nel mondo politico per i grandi valori che richiama molto giustamente Mattarella
Non solo per i grandi valori reali ma anche per le strategie concrete di lotta alla mafia disattenzione da un lato però parliamo di disattenzione o di indifferenza rispetto l'alcuni valori le parole potrebbero essere altre benessere prudenti dall'altra parte invece c'è una strategia vera e propria di riconquista dell'amministrazione
A questo punto noi dobbiamo evitare questa è la mia opinione di fare l'errore che abbiamo fatto nel mille novecentottantasette ottantotto
Perché
In quegli anni provente qualcuno di voi ricorderà quando invece di Falcone fu mandato un altro magistrato criterio il dottor media dirigere l'Ufficio adozioni di Palermo poi ci fu l'attentato era da ora poi ci proponete del corpo ci fu una sequenza di fatti
Che praticamente condussero allo spappolamento dell'azione antimafia in tutto in quanto il nostro Paese perbene le forze antimafia allora
Secondo me ora dico questo con gli occhi di oggi cioè guardando con distanza le cose perché allora io personalmente non mi resi conto credo che nessuno se ne rese conto
Le forze antimafia si ritirarono in qualche modo di una sottrazione
Di una sorta di isolamento aristocratico
Indicando gli altri come malvagi ritiriamo tutti non so se vi ricordate dicendogli alterò cattivi malvagità ma che avanzava erano amici della mafia però nel frattempo non si sviluppò nel Paese un movimento forte che doveva essere la risposta quello che stava accadendo
è assistemmo ad un certo Spring dell'amento della cosa antimafia che fu ripresa soltanto prima dopo alcuni omicidi c'era un nostro amico che dicevo che ci vuole a Palermo un morto ogni sei mesi perché l'azione antimafia purtroppo sia sempre un certo livello
Il ci furono in molti a San la stazione di Gilardino Saetta e così via una sera Saetta Livatino ed altri
Fece riprendere lentamente l'azione legislativa non quella pratica
La strage di Capaci e la strage di via Mariano D'Amelio furono i fatti che ripescare una risposta anche Prato è una risposta della popolazione eccetera
Ecco
Però noi non dobbiamo evitare oggi di fronte a una situazione che presenta alcuni segni Anna Lodi
A quelli del passato
Che si riproponga il tipo di azione che abbiamo fatto nel passato cioè non abbiamo
Costruito con forza dentro il Paese un forte Monforte e stabili movimento antimafia legato i principi della legalità della trasparenza loro correttezza della formazione battaglia per il lavoro è giustissimo quello che si diceva che bisogna legare insieme
La grande capacità di Latorre fu quella dei relegato insieme la battaglia per la pace la battaglia contro la mafia in decenni precedenti a un'altra serie di compagni sviluppare una colossale battaglia contro la mafia legandola alla battaglia per l'occupazione delle terre
Bisogna sempre le gare in questioni sociali equestri nota la mafia insieme questa è una strategia che tiene di più che duratura che vincente di questo quadro io vedo appunto la necessità di rispondere
L'attuale situazione non chiudendoci un po'dei nostri recinti e indicando gli altri come malvagi che non serve a niente ma studiando i modi e le forme per rafforzare tutti quanti punti
I punti di cultura di formazioni di mobilitazione politica che ci sono da contro la mafia
Di avviare una seconda fase della resistenza contro la mafia è io credo che dobbiamo stiamo lavorando in alcuni noi per costruire un'associazione nazionale
Che vuol dire una un movimento che hanno una presenza in ogni regione italiana contro la mafia che faccia formazione nelle scuole Petit insegnante per i ragazzi perché bisogna pensare ai giovani generazioni innanzitutto per rompere questo rapporto
Perché poi svolgono a Caselli attività tra cui quella di a presentare al Paese una come dire un quadro periodico di come sta moli cosa vota contro ma che discutere queste queste in tutt'Italia cioè mantenere a livello serio scientifico e politicamente serio un movimento che sia come dire un movimento di forza e solidarietà anche nei confronti di coloro che si battono contro la mafia io non credo che il giudice o il poliziotto debba pagare al consenso
Dei cittadini
Dico non credo perché leggi la legittimazione giudice nero leggevano il consenso dei cittadini guai se il giudice fa qualcosa perché c'è il consenso e non la fa perché manca il consenso
Ma certamente il consenso da una forza molto maggiore perché non ci sente isolati può salvare anche la vita a volte perché la mafia si vedono persone isolata la massa si vede questa persona isolata non la colpisce
E allora chiedo che dobbiamo dove dobbiamo lavorare il nostro impegno a lavorare in questa direzione per il futuro
Cioè costruire questo movimento dare forza queste evitare che si disperdano tutte le esperienze che ci sono cercare di inserire dentro un movimento generale dare delle scadenze a questo movimento io sono stato colpito moltissimo
Dalla manifestazione di Milano del venticinque aprile per una ragione di fondo quella manifestazione nella quale trecento mila persone sono scese in piazza a Milano assegnato ha bloccato
Un processo di parificazione fascismo antifascismo che era in corso nel Paese
Ci stavano dicendo al mondo che i morti sono tutti uguali cosa alla quale anch'io credo mi confronto le persone che sono caduti poi per rispetto sempre perché sono morte
Ma ci stavano dicendo un'altra cosa la parità di trattamento dei progetti e delle idee per le quali si era caduto ieri abbiamo detto di no
Perché lei non è vero criteri sono uguali è una formula formidabile equivoco imbroglio le idee non sono tutti uguali
Questo è il punto di fondo non è la stessa cosa battersi a fianco dei vagoni piombati dei campi di sterminio e battersi contro i vagoni piombati campi di sterminio dire che la stessa cosa è una bestialità privo di un'altra cosa
Sono cose diverse i trecento mila che sono scesi a Milano hanno dimostrato che una parte grande l'Italia sa che quelle sono cose diverse ed ora stanno zitti non parlo più di questo
Allora bisogna innescare un processo analogo per le questioni della mafia
Bisogna costruire con pazienza ma con forza e determinazione un grande fatto politico nazionale dopodiché ecco si fissi un punto su questo dato che non è un fatto giudiziario con un fatto politico
Per alcuni aspetti pare Grasso si riferiva a questo no troppo forse sotto sotto reato troppo il dato giudiziario almeno il dato politico credo che sia stata una cosa e l'altra però certamente i pare che lo sforzo deve essere in questa direzione
Il ora ci sono due scadenze anche parlamentare la prima e la ricostituzione della Commissione antimafia al più presto
La Commissione è scaduta per legge
Con la scorsa legislatura o l'esattore cominciata i progressisti hanno presentato immediatamente il progetto di ricostruzione attorno a questo guardate che c'è bisogno
Di avviare una iniziativa popolare attorno a questa questione qui vogliamo che si costituisca subito ebbene che funzioni la nuova Commissione antimafia
Seconda questione il problema della legge sulla confisca dei beni c'è un decreto legge presentato dal governo Ciampi che stabilisce la confisca dei beni dei corrotti dei mafiosi
Questo decreto legge deve essere convertito in legge
Per essere convertibile che c'è bisogno del voto del Parlamento ora guardate anche questo è una questione concreta sulla quale vi prego di prestare la massima attenzione perché io credo che come avvenuto nello scorso Parlamento le maggioranze cercano di svuotare questo provvedimento
Perché a questo provvedimento si accompagna l'altro quello sulla confisca dei beni dei corrotti
Perché se noi diciamo se passa per i mafiosi spiegateci perché non deve farsi per i corrotti
Questi sono la voglio né per l'uno e per l'altro naturalmente cercano di sabotare
Allora i propri la raccolta delle firme del sostegno politico queste proposte e un altro fatto concreto perché guardate noi vinceremo la battaglia contro la mafia se il poveri Remo la mafia
Sì agli porteremo via tutti i soldi questo è un punto chiave
Anche perché bisogna restituire alla collettività
Ciò che la mafia con la corruzione con la violenza gli ha portato via il cittadino con i suoi occhi
Deve dire che quel bene che era del capomafia passa in un diventa un bene a servizio alla collettività questo il fatto visibile
Che viene scattare deve passare questo un fatto essenziale allora ci sono alcuni fatti concreti leggi sulla confisca dei beni mafiosi e corrotti
Legge sull'antimafia che sono dei fatti attorno ai quali credo che si possa cominciare a costruire una riflessione complessiva per queste cose credo poi ripeto che bisogna operare perché si crei una grande iniziativa di massa ora vedremo quando come in che termini con chi eccetera ma che non sia patrimonio di una forza politica questo non ci interessa
Ma che sia patrimonio complessivo della Grande Italia onesta e corretta che attorno a questo dato vede il vero punto di passaggio ad un nuovo sistema politico
La mafia è stata una parte cui fattore costitutivo del vecchio sistema politico gli equilibri politici di schiacciamento gli avversari di assassinio di persone oneste e così via
Non ci sarà nessun nuovo sistema politico se si riprodurrà una sistema di convivenza o regole di convivenza tra politica e mafia questo il punto di fondo
Allora la nostra battaglia contro la mafia e la vera battaglia per rinnovamento nel sistema politico e il vero punto di fondo ecco questo credo che sia il quadro nel quale bisogna muovere quindi io credo senza come dire senza buttarsi troppa c'era in testa che sono tanto per le cose in politica sono di come sono andate ora questa è uno scontro politico quello sulla mafia
Lo scontro politico come sappiamo c'è chi lo vince una volta CPT quello perde ora bisogna andare avanti via riprendere forze manifestare come dire la voglia di combattere con fierezza all'interno delle città perché questo serve a ricollocare la gente
Che già grande anche chi ha votato in modo diverso da noi io credo che ha bisogno di capire bene non ha bisogno di essere indicato come quello che invece devo che ha sbagliato un modo non è così non si fa così politica
Bisogna convincere la gente e cominceremo stando all'ed un milione di posti di lavoro dove stanno alle toghe riduciamo le tasse lo stanno facendo
Hanno detto che loro con la mafia o niente a che fare ma dopo elezioni è stata una torre deputata a dire che c'erano le infiltrazioni mafiose dentro Forza Italia ne è stato uno dell'opposizione
Ora guardiamo attentamente e queste cose ma dobbiamo mostrarci come dire come forse le quali combattono e continuo a combattere i guai
Non solo ad essere ma dare l'impressione di voler fare un passo indietro di chiudersi dentro se stessi
Di chiedere a questo storico peccato della sinistra che quando si perde uno cominciava fusti classi per ventisei mesi invece dico invece riprende a lottare basta con questo modo di fare politica verso allora tutti quanti punti dati ci sono si tratta di riprende tanto più che in Sicilia abbiamo le elezioni provinciale edizione regionale non non si finisce il di più di votare chiuso in questo mondo
Però trovo scadenze per le quali tutsi può ricostituire un'alleanza punti di riferimento capacità di direzione ecco quindi io questo vedo come dato di fondo importante
Voi certamente abbiamo perso reggere abbia o meno meno parlamentari in Parlamento dalla maggioranza certamente abbiamo cominciamo a dire che in questa zona dal come partito democratico della sinistra viola doppiato i consensi questo vale poco dal punto di vista dei seggi
Vale meno dal punto di vista della dica mento sociale vuol dire che una certa parte di persone hanno capito che lei c'era un indirizzo cominciamo a lavorare dei dati positivi da questi fatti
E attorno a questi fatti cominciamo a ricostruire gli elementi le basi per quella che deve essere una rivincita democratica del nostro Paese
Grazie a tutti fece vediamo domattina portella