"Storia dell'Italia Repubblicana"

Infine Signorelli signori buonasera io sono Giuseppe Vacca sono il direttore della Fondazione ISMU geografici
Che come sapete ha promosso e sostenuto la sua sezione editoria intorno alla quale si sono raggruppati i numerosi e qualificati studiosi che hanno dando vita quest'opera pubblicata dall'editore Einaudi
Consentitemi di rubare in pochissimo tempo
Innanzitutto e per annunciare il mio ruolo di moda buoni
In secondo luogo per rivolgere un saluto particolare
Al senatore Spadolini all'onorevole Napolitano che avevano attentato
Da tempo questi inviti dove chiese lui
Grandi legale rinnovando il modo di esistere se audience Munari
Pasolini che come sapete convalescenza neanche seguendo parlerà per primo ancora qualcosa deve ringraziare dipendenti le autorità pubblico la stampa così numerosa e dai modi addenda milioni dal board nell'ombra dove nell'ordinamento e poi studiosi riconobbi al tavolo
Sono indicati
Bellotti che daranno vita questa incontro illustrando cominciato a discutere dell'opera siamo sicuri darà dura ovvero duratura occasione ad altri incontri discussioni approfondimento
Come vi dicevo senatore Spadolini bell'aggettivo perché poi dovrà
Lasciare
Tavolo la tribuna
Poi seguirà vendo vittoria in altri quindi degli studiosi in ordine al ancora grazie
Tensione
La parola
Ecco una
L'editore Einaudi cui rivolgo fervido augurio
Provato iniziativa voleva che non iniziasse quindi bandito prima dell'arrivo dell'amico e collega Giorgio Napolitano invece io voglio che siamo Enzo entrambi un po'perché siamo stati una coppia per oltre due anni
Costante nella televisione nella vita pubblica italiana saputa delegato da un profondo rapporto di amicizia
E di colleganza la difesa dovrà nel Parlamento un po'perché molti giornale di stamani presentando questa manifestazione alla quale inizialmente
Era previsto solo la mia partecipazione viale c'è un mio telegramma intanto io ritenevo di non non essere in condizione di intervenire
Ho visto che molti avevano detto di due grandi sconfitti ora io non mi sento affatto sconfitto
E l'amico Napolitano lo Special quindi volevo respingere subito
Questa classificazione di sconfitti per non essere in questo vento
L'amico Napolitano il Presidente della Camera io il presidente del Senato
Siamo stati invitati
Come studiosi oltre come presidente siamo qui come studioso non siamo presidente ma rimaniamo assolutamente gli stessi che eravamo prima con la stessa volontà di lotta nel caso mio lasciatemi dire dopo sette anni di presidenza che sono molto più numerosi di quelli che la vivono Politano
Ha svolto alla Camera anzi con la volontà di tornare un po'alla battaglia politica queste cariche super partes sono molto belle ma col paralizzano
Contengono fermano obbligano a stare zitti quando si vorrebbe parlare e talvolta obbligano anche a parlare quando si provvede pensare zitti
Quindi io sono felice della diventa riacquistata
Come voi avete capito io deciderà produrre affermare un principio perché non ero certo il Presidente che poteva passare per un voto la mia tesi era che nelle condizioni del Senato non le mancava una maggioranza occorre una soluzione istituzionale che andava discussa fra tutte le forze politiche
Si può discutere all'infinito sul principio si la presidenza greca ma debbo aspettare automaticamente alla maggioranza principio è la più grande democrazia del mondo come l'inglese smentisce tenendo come speaker dei Comuni un laburista si può discutere io non entro in questo una cosa è certa però che dopo non c'è la maggioranza lì è necessario arrivare a soluzioni istituzionale o soluzioni concordate
Alla Camera la maggioranza c'era si è visto
Al Senato non c'era ed è stato quindi necessario arrivare a una riaffermazione del principio che con la prepotenza e con l'arroganza non si ottiene nulla
Ecco perché ho voluto fare questo richiamo iniziare al fatto
E lo dico a tutti i colleghi giornalisti presenti
Ne Napolitano né io
Quei legami sono stati rafforzati da questo pure l'esperienza di una legislatura veramente di e anche drammatica combattute come quella che si è
Ci sentiamo in nessun modo sconfitti per l'opera il rinnovamento data per l'opera
Vi
Difesa costituzionale
Io mi richiamo un punto fondamentale dell'ispirazione l'azione del libro la volontà di non usare il termine ipotizzare ciclica cominciando dall'ITU-T saggio introduttivo che l'amico e collega
Barbagallo e di preferire sempre di parlare
Di prima fase della storia repubblicana io appartengo alla stessa categoria non ho mai avuto urlare verbali termine di Prima Repubblica
Ho rifiutato quel da quella Prima Repubblica solo come oggetto di procedimento penale
Non tutta la storia la Repubblica tanto la storia di corruzione e di partitocrazia Cremona vorrebbero dire coloro che sono stati dentro la corruzione e la e la partitocrazia fino in fondo
Perché sarebbero come fautore di un presunto e non riesco a capire quale cambiamento quindi riaffermiamo in primo luogo la fedeltà alla Repubblica
Già che ci siamo anche la giornata del venticinque aprile alla costituzione che con la Resistenza con la Repubblica si identifica ed è questo un altro punto fondamentale dell'ispirazione
Di questo libro anche sia pure Amato che poi i capitoli
Per le parti fonografiche ci fosse pure i lineamenti di storia istituzionale e costituzionale
Perché non sono riassorbibile tutti intendo la storia politica un così riccamente eseguita nel corso della trattazione
Dell'opera
Se posso fare un truce possono da storico professionale
E che in genere in queste opere
Con le tane dove contribuiscono studiosi sia pure di un certo indirizzo che naturalmente un indirizzo diverso vicino
Converrebbe sempre rispettato un termine a quo un terminate quelle precisi
Cioè sapere che si parte e questa chiaro con la corte ferrovie pubbliche si arriva per esempio fino all'esaurimento del centralismo all'avvento del centrosinistra fino quindi torna e non è del tutto chiaro tutto alcune parti
Arrivano al cinquantotto altri arrivano al cinquantatré addirittura il saggio introduttivo si arresta al quarantotto il diciotto aprile
Io credo che per lo sviluppo futuro dell'intero bovindo volumi ancora condonate più conto di questa esigenza che ha carattere se volete un po'didascalico a che pure a il suo peso
E lo dico soprattutto per una riflessione che faccio nella quale io su questo mio breve intervento di solito e gli auguri a tutti gli amici presenti quello sul centrismo il centro di metodo l'esperienza importante
Nella storia non è liquidabile facilmente secondo schemi né mutuati dalla sociologia nel mutuate dall'economia
è interessante utilizzare gli strumenti sociologici gli strumenti economici ma non si può esaurire quello che il Complesso del fenomeno centrista e su questo punto voglio per dire un punto dissenso rispetto al saggio dello studioso
Sì ho sempre molto apprezzato e che si ricollega alla scuola di un mio grande vecchio amico Ernesto ragionieri cioè il saggio di Mario Rossi io non sono d'accordo con quella definizione tranchant dell'operazione Sturzo del mille novecento cinquantadue proprio d'un qualche cosa che abbiamo accentuato il senso di involuzione
Della Vite italiano di prepotenza no l'operazione Sturzo fu un atto di coraggio e di resistenza di De Gasperi alle ingerenze del Vaticano
Il Vaticano si era avvalso dall'obbedienza di un sacerdote sia papa Pio dodicesimo non aveva mai voluto riceverlo al giorno in quella sbarcato
Annapolis dall'esilio dal lungo esilio americano c'è Luigi Sturzo per imporla lista amministrativa quello ricordato estesa fino al Movimento Sociale a Roma
E la resistenza sono giornate che ho vissuto sia quella giovanissimo osservatore il giornalista a Roma la resistenza di De Gasperi pura resistenza afferma e coraggioso ed anche un punto di riferimento
Non va mai dimenticato nell'essere quello di governo monocolore
Ma un governo di coalizione dove c'è un solo partito laico certamente molto piccolo che l'ha subito una profonda scissione
Che subirà una lacerazione anche per la legge maggioritaria del partito repubblicano ma che annunciando il suo ritiro
Dal governo se fosse passata l'operazione Sturzo mise De Gasperi e lo stesso Sturzo secondo quella che è la mia esperienza diretta
Nelle condizioni di virano al Vaticano e di non far l'operazione amministrativa di centro destra altro il centrodestra sono clerico fascista che sarebbe stata allora parlo di novecentocinquantadue ecco la storia del centrismo e anche a questo
La storia l'operazione Sturzo è la storia del perché si presta a questo grande dibattito con quest'opera di ricca di spunti di suggestioni offre lo spunto per la storia anche del perché si arrivò alla famosa legge maggioritario la quale aveva certamente due aspetti
La protezione democrazia verso la sinistra di cui su cui molto si insiste nel libro ma non meno per quello che io ricordo ricordo abbastanza la quotazione da Democrazia presso l'orchestra
Perché si la destra democristiane l'allora potentissimo
E uno dei motivi per cui De Gasperi che non voleva il sistema maggioritario perché lui credeva ancora al collegio uninominale
Accettò la Popolare legge maggioritaria con quell'errore coi della prema di maggioranza in quella foga respingendo tutte le proposte motivo principale per cui De Gasperi fece questo è perché attiene voleva fissare un confine netto
Nel centro sud fra la Democrazia cristiana da destra a loro volta monarchica che fascista
E avanzato in modo impetuoso che va ti porto a ben quaranta deputati
E sedici deputato diciassette del movimento sociale cifre che oggi rispetto al nostro modo offensivo ultima servono piccole ma per quei tempi erano tantissime
Quindi anche la questione della legge maggioritaria è una questione che merita secondo me che se la profondità di sta in quello che è stato il vi fa mutismo
Per il centrismo la funzione di fronte di difesa della democrazia verso una minaccia che era collegata alla situazione internazionale alla guerra fredda diciamolo pure lo stalinismo dalla parte o a quello che rimaneva dello stalinismo nel cinquanta per volontà di Stalin e dall'altra parte a quella che era la minaccia
D'involuzione interna al movimento cattolico il quale fu sempre premuto nei sacri palazzi fino alla morte di Pio dodicesimo parte intense correnti che volevano la divisione la rottura l'unità politica democratica dei cattolici la rottura del partito cattolico l'apertura di quella mediazione democristiana che era stata così faticosa
E che si è paralizzata informa certamente molto lacunosa con alcuni aspetti di regime certo per le offese alla libertà religiosa
Rilevanti e certo non delle limitazioni che che ha vissuto la vicenda del vescovo di Prato ben ricorda però complessivamente il quadro democratico fu sempre salvaguardato
Nel
In quel periodo ed ecco dove io voglio concludere essenziale
Attraverso questa storia questo libro e via andare allo spirito della Costituzione
Giustamente richiamata una delle costituzioni più moderna che ci siano state nell'Europa di questo secolo delle più anticipatrici ancora valida
E poi deve essere corretta ad essere corretta attraverso le procedure di revisione che il legislatore immagino
E allora però sulla sardi si potrebbe o di decreti legge Novacco alcuna minaccia attraverso quello che l'amico Dossetti ha giustamente chiamato un golpe contro la Costituzione
Dobbiamo riaffermare nella vostra sta alla Costituzione repubblicana che è suscettibile di profonde modifiche di profondo adeguamenti per quanto riguarda la forma di governo ma non è suscettibile l'ha detto bene l'abito Barile diverse sull'adeguamento per quanto riguarda la palma distacco pare dubbi
La Repubblica aggiunge fatti raggiungere una e indivisibile
Come la stabilità la prostituzione e come tale pubblica dell'autonomia come diceva Piero Calamandrei consente benissimo terrorizzare nel rispetto dei decentramento regionale delle peculiarità di questa storia complessa e tormentata nella storia italiana io credo quindi a viva la Costituzione viva la Repubblica
Ho ripreso relativamente a un particolare
Caroli Cosimo sì i sanitari
Anche
E poi
Appunto totale
Si tratta
Sì l'attore parlare no sistemi perché questo tipo di microfono
Se ne deduce che il dieci perseguiti perché così Lagos Farina e ancora voi
Lei a misure che quindici minuti forse avremo
Tempo comodo apparecchi pubblico rendere richiede
Adesso prende la parola dovrei Napoli
Oggi chiedono rigore
Barbagallo parlerà
Allora Maniscalco
Eviterei di sentirsi benedicente sì all'asilo capiterà un'altra
Interno
Dal collega Patrizia poco
E agli
Sì
Hanno
Adesso postdatato
Il programma
Opposizione
Sono
Costante
Cultura vuoto interiore
Ma veri
Allora
Integrale Arena ritiene
E però
Se le adesso il
Sindaco
Va
I
Io ho
Pulito
Sarà
Abbiamo
Allora con una
Il li
Il testo
Lo credo
Che
Ricca
Prospera prego prego
Prego
No
Della collega
Colori
Due
A la figlia la costruzione della democrazia
Detto questo ho fatto io ho svolto il mio compito poterla fare subito la parola
A prestazioni Paragallo che coordina l'opera e poi
Alla
Giorgio Napolitano che come come Spadolini che ha già parlato prima di noi
Sono stati
Storia di questa Repubblica
Sono la la teoria metterla Spadoni innanzi alla dimostrato benissimo sono la storia loro comunque la loro ma con la Monna monumentalità poi Spadolini ancorché nella storia
E aspettare i rapporti che non sono storia di questa Repubblica
Ma è anche suo fustigatore
Quel giorno
Non è sentito non penso se è vero
Sei storie ribattere povere che è anche il suo fustigatore ovvero no no va be'era dall'ottica per per far andare avanti
No
Osserva
E nata a perché
Ma mi si è consentita ancora sottolineare il significato che quest'opera viene ovvio ad assumere e l'opportunità che oggi venga letta e disco
E discusse
Dicevo prima della rottura del quarantacinque anche dalla rottura del quarantatré venticinque luglio del quarantacinque otto settembre del quarantasei due giugno
Ed è quarantotto primo gennaio la famosa costituzione a cui tutti noi siamo fedeli e diciotto aprile
Tanti anni sono accorsi sono corsi per dare più delusione di aver seppellito il fascino
Mi domando se in questi anni e nei decenni successivi ci siamo interrogati il succo abbastanza su codesta
Gli storici annosi prodotto opere importanti
Tra cui quella monumentale vive felice di indubbia & obiettività storiografica
Ma per falsi che per il fascismo forse sono valse di più altre opere alcune delle quali anche dalla Repubblica mi Citrus cito il solo alcuni nomi
Non parliamo di Gobetti di Gramsci di Bobbio eccetera ma quelle l'opera di Chabod le opere di dorso di lusso dite grande di quest'ultima del Pen grandi la famosa
Lungo viaggio
Attraverso il fascismo
Recensendo questo libro cosa scriveva il Togliatti nel quarantasei
Occorre capire fino a qual punto arrivasse nel fascismo la costrizione e dove fosse invece un'adesione attiva opposta a quella forma di adesione passiva che vasti strati della popolazione danno ai quarti si redime purché esso rispetti alcune esigenze del sei primitive di vita tranquilla
Sembra tanto che alla bisogni piano agli italiani di conservare i botti piene di tenersi stretti inventato
E dove vi sia invece un'adesione volontaria e quale ne sia l'origine quale il contenuto
A questa domanda ha cercato di rispondere parzialmente l'attore Capitalia e in particolare dei felice
E in parte forse quest'ultimo ha giovato a mantenere vivo concerto mito non dico che l'abbia favorito ma lo studio soprattutto in questi primi capitoli dove tutta la la Annali del consenso al regime alle sue per eccetera sono più approfonditi forza d'ovatta fare sì a partire per esempio con l'ultima battuta di un certo il segretario del partito che tutti ricordano nutrite quindi io siti ancora
Costi spiegare ma altrimenti i risultati di queste ultime elezioni dottore
Da una parte per per lo più folcloristica
Da una parte da una piccola parte
Di una delle due frange estreme della destra viene ripetuto quelli che alcuni antifascisti dissero nel quarantacinque e ieri dicevamo
Ci sono stati vivente pacifiche sono tornati tranquilli a dire riprendiamo il discorso interrotto
Ora hanno considerato
Questi questi che dicono queste questi fascisti diritti estrema destra questi molto molto ancora frange estreme
Un po'impazzite
Hanno considerato la nostra Repubblica
Solo corruzione e malaffare
E non hanno invece considerato la ricchezza di questi nostri decenni la ricchezza di questa notte battaglie queste queste ripristino dei diritti e quelli che sono che erano stati dal fascismo cancellate soppressi
Un'altra ala estrema che tutti conoscono e vincente in queste elezioni propone delle inaccettabili riforme dallo Stato e di questo credo che anche no senatore Spadolini
Accennato come di una cosa impossibile da realizzare
Mentre il centro dello schieramento della libertà
Che forse non è vuoto come taluni sostengono ma che simile anche se in parte laico alla DDR integrata democrazie cristiane
Già consociata nel potere al defunto partito socialista cartesiana
Per concludere mi auguro che la lettura di queste dei successivi volumi possa aprire un dibattito tra uomini di cultura delle più diverse tendenze
Non solo storici quindi ma anche sociologi economisti letterati e soprattutto politici la prova delle terapie raccomanda la lettura del saldo della Mangone documentatissimo che è un po'nuovo rispetto alle alle alle chiacchiere che si fanno oggi sui giornali sulle sulle letterati impegnati e no contro il principio del chiacchiericcio insomma riporta una un saggio molto seria
Un dibattito che mi auguro avvenga utile ad ai illuminare agli italiani largo cammino da percorrere nei prossimi anni dove
Passerei sinistra
Finalmente confrontandoci potrebbero risparmiarsi non solo agli anni nefasti del fascismo
Ma anche quelli corrotti e aggiungerei noialtri
Senta ideali e utopie degli ultimi anni
Della nostra repubblica vedete che non ho detto Prima Repubblica mi sono attenuto rigorosamente al concetti tripletta storica che fare la prima fase dalla Repubblica io chiama della nostra Repubblica
Vi ringrazio mi ascoltate
Va be'pubblici bacetti ritenuti
Allora podestà
Per qualche pochi giorni fa forse il nautico accorderà abbiamo chiacchierati insieme ricordando perché è stato l'azione politica
Degli ultimi anni della grande norme non siccome pare mondiale in particolare da Budapest
Quando
Soprattutto nella Resistenza
Si operava
Praticamente per organizzare
La lotta contro i fascisti contro i tedeschi
Continua riflessione sul futuro
è vero cioè si cercava di tesserare l'orizzonte del futuro per per cui dopo fare che che assetto dare istituzioni
Suo paese
E osservavamo con Giulio Einaudi in giro
Un divario profondo conoscitore siano attuale la scarsità di ricerca sul futuro molto forti e che forse di questi verso esperimento visibilità e quello che la lega no Negro che ha tentato qualcosa tipo tenne il vero e di concreto verso il futuro d'altre parte manca io e continuando a quel tipo di compensazione pentito davamo
Sì la capacità di penetrare l'orizzonte con la piccola testa col pensiero
No che stesse una preliminari impressionare ripensamento dello storico
Non tanto infatti quanto al nostro pensiero del passato come avevamo pensato non passi in passato ne viene come ok sentiamoli dovranno ripensare a fare in considerazione dalla storia non sembrava necessaria per poter portare avanti con antico e anche un po'di fiducia dico o di voto necessario
Alicette mi io mi domando se di autore di quest'opera
Così ricca di elementi di spunti ci sono posti questo problema probabilmente non in questi termini però di fatto Vegeth questi lavori ricerche uno non può veramente
Studiare la storia senza guardare qualcosa d'altro anche più senza guardare davanti a sé mi pare che questa inevitabile deve riguardare davanti a sette e quindi come stimolo e anche come ecco allora
Io di cui gli stimoli che mi son venuti da questi questi saggi saranno spesi Devid perché la cosa che ha mi sembra più interessante vedere in questa fase in cui
Il centrismo
Perché centrismo cattolico ho subìto colpi mi sembrano definitivi
E il declino dalla sinistra è palpabile
Informa
Molto profondo dire in
Alle vicende degli anni quaranta e cinquanta molto importante e soprattutto vorrei dire vai non solo toccherà il c.t. solo punto fra i tanti che vorrei toccare di elogio al lavoro di queste ricerche questi studiosi
Ed è la saldatura profonda tra la politica interna presidente abbattere
Il fatto che davvero questo mi pare uno prima delle quote più stecche vedere pensare sempre a quello che succede che in una con in una determinata collocazione ecco adesso non voler prendere
I due e che mi stanno molto a cuore
Questo prenderà il posto di questo centrismo cosa fa questa nuova destra possiamo le terme qualche elemento negli anni Cinquanta ecco
Ed è cinquanta quarantacinque o solo dagli anni cinquanta delle amo emergere la spinta la modernità alla modernizzazione
E interessante in questa spinta ma c'è certamente Walküre corretti non basta del pensiero intransigente dolci fa cristiana vero del pontificato pace
Machine dubbi enti da questi importantissimi della Democrazia Cristiana anche che non si consideravano del tutto queste o necessariamente coerenti con le fiamme credo settima che venivano in qualche modo dedicata
Di questa modernizzazione attraverso la mano pubblica e devo aspetto interessante pensare al comportamento della sinistra rispetto a questi dati a questo processo cioè alla modernizzazione del Paese fa parte della democrazia cristiana
Vedere la sinistra ha avuto una prima fase di Prosperi cauto ottimismo spinto davvero che nasceva da Westens diventa una guerra di liberazione
E poi a seconda fase dottor cinquantacinque per l'Europa di forte rivendicazionismo né vero in costretti di sollecitazione dello sviluppo
Vedevo e comprendendo anche di rottura di una condizione storica di inferiorità dalla classe operaia abbiano questa denuncia ecco e interessante pensare al fatto che il giusto processo il processo modernizzazione capitalistica
Processo prima di produttivi il motivo di allargamento del mercato interno né vero
D'altra parte dalla sinistra si sono in qualche modo incontra questo lo spot in punti che a me mi mi mi che io considero più intriganti insomma non c'è perché fanno più riflettere nei momenti di massimo conflitto va le forze sociali da e richiamo un punto e stop contro questa modernizzazione e questo mi pare un un elemento che va su cui va molto riflettuto su cui evidentemente non ha descritti temporis di di insiste anche che mi sembra molto importante l'affiatamento
In cui vediamo insieme l'affermazione per del proprio carattere specifico è la ricerca dell'Unità e tutto il problema dalla Costituzione che il potere corrotto poco fa da Spadolini e che mi pare a me pare che veramente non è passi non è possibile
Pensare al dopo guerra come sicuramente a una volta della destra contro sinistra cioè questo in grande parte neanche una ricerca comune la costruzione è stata una cosa che ha veramente a in cui le parti nella lega o se stessi ma cercavano qualcos'altro insieme e la Costituzione che città da questo lavoro costituente e ovviamente quei è vero cioè estranei può anche consente di per se stessi e al tempo stesso di essere qualcosa in comune io insisto su questo elemento perché qui si trova della Costituente ma oggi rivendicato con forza di fronte agli effettivi
Certamente devo dire a me non mi spaventa per nulla dei destini della Costituzione la mia parte politica la sinistra la ed è un peccato perché adesso deve aver paura di di di sostenerla e di applicarla nei entro il quadro costituzionale
Articolo centotrentotto centotrentanove perché dal cuore di pietra una cosa che mi stupisce profondamente una pausa patologica questa qui che varrebbe la pena di ripensarci ecco
Questa in questo momento noi dobbiamo sentire il bando vedere cerco unitaria contro i tentativi di lacerazione che vengono dava avanti
E che vanno combattuti richiamandosi alla stessa costituzione su cui abbiamo necessità di rivedere alcune cose le mura finire con una sola osservazione su un testo permettete perché che e c'è un'osservazione di Miccoli a un certo punto uno Kamel mi fa
Mi fa molto pensare
Cioè piccoli dopo avere
Va ricordato carattere rozzo e plebeo dell'anticlericalismo storico della sinistra non parlo solo dalla sinistra socialista comunista ma anche di quella massonica borghese radicato
E devo ricorrere a un certo momento negli anni venti del ecceduto negli anni Trenta
A propaganda anticlericale e caduta ma questo clericalismo gli ricorda
Ed è l'interpretazione che è comune a quella che c'era anche la Chiesa
Non è facile non è soltanto un anticlericalismo quanto un disprezzo verso tutto ciò che la Chiesa cattolica faceva cioè un anticattolicesimo quando è stato quando è caduto
L'anticlericalismo che come strumento di lotta politica non serviva più
E caduta veramente anche la percezione del pericolo dei questo pericolo bambini Corea propose per i rapporti con la Chiesa e lo Stato nel pacifismo
Scoprirlo
Perché noi dico noi perché perché mi sento di
Immerso nella storia dalla sinistra nel vero
No abbiano ignorato clerico fascismo vero e abbiamo ignorato a mio giudizio isterica di blocco spettrale vero trovando ce lo puoi mille forme
Dentro questa straordinaria impresa che fa per la democrazia cristiana che un'impresa straordinaria la Democrazia cristiana De Gasperi ed destra questo suo andare per essere Papa democratica e circa
Insomma è vero che noi non abbiamo mai analizzato comunque sufficiente può
E oggi
Grazie cristiana sembra sparire che ne di quell'elemento di quel mio terrorismo diciamo così
In qualche modo la presenza della gerarchia nella politica nella gestione della politica se è vero che qui è illustrata
Molto lentamente in questo in questo lavoro che come come allora voglio dire davanti a noi l'esplorazione dell'orizzonte ricca di punti interrogativi oggi è molto difficile dare due risposte però io credo che via e impegno morale queste risposte queste domande dobbiamo fare ce ne non possiamo far finta che non ci siano e dobbiamo farla perché dobbiamo impiegare mostra energie per risolverle
Fini proferire muto semplicemente che questo avverrà arriva al momento giusto
Ci può molto aiutare
Questo primo volume gli altri che seguiranno
Ha detto al momento giusto come in sostanza e per un aspetto importante e detto nella stessa premessa
Chiedevo poco fa Franco Barbagallo appunto è stata scritta la premessa
Mi ha risposto alla fine del novantatré
Nonostante che sia stata scritta alla fine del novantatré è una premessa che direi non
Trasuda ottimismo
Circa gli esiti di un processo in quel momento ancora in
Fase di tumultuosa
Evoluzione
Si dice nella premessa che
Si sono prodotti anche nel nostro Paese una serie di eventi che collegati al mutamento profondo del quadro internazionale hanno determinato un processo quello in cui
Ora parlavo dissoluzione
Degli equilibri politici e sociali che avevano governato l'Italia nell'ultimo cinquantennio sul piano storiografico questo comporta un aspetto di grande rilievo fornisce il termine abbia questi
Prima fase
Della storia dell'Italia repubblicana
Ora abbiamo anche il termine Acquaro
Per l'inizio di una seconda fase
Io ho aggiungo subito che condivido quello che ha detto Giovanni Spadolini siamo stati molto legati in questi due anni
Ci siamo mossi in totale sintonia
E abbiamo anche un po'concertato trovandoci subito d'accordo di non c'è vedere attuale moda
Del discorso e finita la Prima Repubblica
C'è da attendere e domani da costruire la Seconda Repubblica non credo che si sia trattato di una puntigliosità
Non credo che si sia trattato di questo
La potente io parlo della Prima Repubblica non essendo uno dei padri in questi giorni in un clima di generale approssimazione e mistificazione io Spadolini siamo stati anche annoverati tra i padri
Della repubblica e non lo siamo né io mi Luc Bouy
A questo tavolo c'è un padre della Prima Repubblica anzi della Repubblica ed è Vittorio Foa
Antifascista militante combattente partigiano e
Costituente anche
Se
Non da vedere di essere di quella generazione
Insomma
Negli atti di cui si occupa Franco Barbagallo io ero un cardo come nella Repubblica ecco un più farne artica hanno
Incaricato di fa girare qualche rotella minore nella costruzione della rete
E tuttavia ecco io oppure credo che con sia una sorta di preziosa cinese il rifiutarsi di parlare di una prima Repubblica e forse ce ne accorgiamo meglio adesso ce ne accorgiamo meglio adesso e ci accorgiamo anche di altre cose su cui vorrei spendere qualche parola seguendo la falsariga soprattutto densa più inizia arredi Barbagallo e ancor più del saggio conclusivo di Mario Rossi che sono poi più strettamente storico politici
Ma insomma
Sì detto non si deve cambiare la Costituzione ha perfettamente ragione Vittorio Foa sarebbe paradossale che adesso la sinistra i progressisti lo anche in centro
Sotto il pensiero che la nicchia prostituzione non si debba toccare quattro hanno perseguito tardivamente
Ma tenacemente riforme che purtroppo umano non hanno visto la luce nemmeno nella undicesima legislatura
Ma che sono staccate
Accorate perfino in tutte sto
Penso ad oriente non esaustivo ma organico e significativo birre esilio ed è la seconda parte della Costituzione e il testo è stato approvato approvato da Commissione e Bicamerale per le riforme istituzionali non è giunto al vaglio
Assemblee di Camera e Senato io mi auguro che adesso chi Pastrana difficile incostituzionali sì propria che c'è un lavoro già fatto il nuovo butti via
E tuttavia discrimine è stato questo che nella forbice sì ma tout-court forza convulsa
E sulla natura del Parlamento repubblicano da nessuna parte e dico da spesso una parte e stato ha posto il problema di una revisione della prima parte della Costituzione
Sì P. fondamentali diritti e Dope ieri rapporti
E ricorso Jacques tali e così continuando
E sia venuto invece sulla necessità e una revisione di quella secco da parte relativa all'ordinamento della Repubblica
E sia è in ritardo di anni Didier tannini opposte mano a questa Brindisi oppone
Ma pettine erano passati già nel mille novecentonovantadue d'acqua avendo da quando era stata istituita nel mille novecentottantadue la commissione bicamerale presieduta dall'onorevole
Sì e sono persuaso che questo ritardo sia stato fatale e che certo quello che è accaduto non sia un buon produttivo
E indietreggia are rispetto a proposte di cambiamento che la sinistra ha fatto perché e la e a questione oggi sapere che cosa debba significare cambiamento
A lei sia la vistisi cattivo pone che si tenta a proposito di cambiamento ma questa mistificazione imposta proporrei un atteggiamento di diffidenza si dette opporre ultima battaglia di autentico cambiamento che istituzionale
E sa toccare la prima parte
E poi chi ha però che se si trattarsi invece di fasciare l'intero per questo costituzionale
Va plebei come si è scritto anche mutuo autorevolmente di recente il procedimento ordinario di revisione come se chiamato dall'articolo centotrentotto della Costituzione e addirittura si dovrebbe affrontate la questione peraltro molto complessa dico per convocare si oppone di un'Assemblea costituente che avesse quel mandato
Parlamento come che lo ha preceduto
Male da attuata di rivestire per via ordinaria la seconda parte dalla Costituzione ma soldi cullare e sostituire
Costituzione del mille novecentoquarantotto con un'altra e pacchetto meno i suoi valori fondanti che solo i valori della Resistenza
Caccia o non piaccia dal momento e in questi giorni si parla molto di riconciliazione
Io molto ingenuamente mi domando tra chi
Cara chi
Sembra addirittura di stampe nel mille novecento quarantasei o giù di lì quando il termine riconciliazione poteva avere un senso e lo ebbe un la facoltosa o famigerata perché così controversa amnistia
Ma vi proprio c'è un'altra cosa Vietri la ricordavo ad alcuni giornalisti che sono rimasti un po'stupiti
La generosità della Repubblica e della Costituzione e dimostrata basta dodicesima disposizione transitoria della Costituzione che nascosta solo depressivo e più noto paragrafo e spietata la riorganizzazione del partito fascista ma vinse Tundo in cui si affida
A legge atta a legge
Per lamento detta diritto di voto e del diritto aula eleggibilità
Recitata articolo i canapi responsabili del regime fascista ma per non più di se comunque mi ma per non più di cinque anni capi irresponsabili dette regime fascista
Credo che una dimostrazione più straordinaria ripeto della generosità della Repubblica e della Costituzione non si potrebbe non si potrebbe da apre non si potrebbe provare
Ma veniamo al discorso che qui è stato
Tracciato e parto
Da diciotto aprile del mille e novecento quarantotto
Di c'è se
Il diciotto aprile del mille novecentoquarantotto segnò la conclusione
Il processo di rinnovamento e lo dice assai bene mi pare d'accordo nel senso dando il senso di quel processo unitario faceva riferimento Vittorio Foa
Processo di rinnovamento politico istituzionale innescato dalla Resistenza proseguito negli anni dell'acqua Orazio spettrale forze antifasciste ed è la Costituente
Ma che aumentò dal basso della classe dirigente forme di organizzazione della democrazia di massa rottura istituzionale del mille novecentoquarantasei e avevamo segnato una profonda cesura rispetto ai meccanismi di selezione politiche di gestione del potere storicamente consolidati nella tradizione italiana
Una cesura che non sarà più possibile cancellare ma il cui affetti d'altra parte conclude il motto del diciotto aprile mille novecentoquarantotto appaiono ormai circoscritti e riassorbiti nell'equilibrio centri ma a me del diciotto aprile quarantotto sembra utile sottolineare l'altro aspetto che si trova delle parole
Scusi ma è bersaglio di Franco Barbagallo
Laddove egli dice il pericolo che si era aperto
Con la guerra civile tra fascismo e antifascismo si chiudeva con una guerra di religione tra comunismo e anticomunismo
E ancora più significativa su cui richiamo l'attenzione che mi pare molto
Felicemente messa a fuoco le istituzioni della Repubblica italiana cominciavano a funzionare in un clima di guerra ideologica
Io credo che bisogna riflettere
Seriamente
Sulle conseguenze che ebbe tutto questo e che furono sono state conseguenze di a
Posso anche che ci sia una certa sottovalutazione del passaggio alla fase che allora chiamammo del Fanfani ritmo
Una certa sottovalutazione di un mutamento che si ebbe nel corso degli anni Cinquanta perché mentre il tardo di Barbagallo si chiude con quarantotto quello di Rossi copre tutti gli anni Cinquanta
Che si ebbe ripeto anche negli orientamenti di politica economica nella seconda metà degli anni Cinquanta ma in sostanza
L'analisi di Rossini pare corretta
Mi pare corretta e mi pare che sia corretto non solo ricordare tanti aspetti come poniamo
Le repressioni antisindacali
O le inadempienze costituzionali
O gli anni della massima influenza Credit cale nella vita del Paese mi pare soprattutto giusto dire che in quel momento in quel periodo in quegli anni
Mou centrale
Per la coalizione al potere
Il tentativo di emarginazione e legittimazione della opposizione
Ed è perciò
Dice
Mario Rossi che certamente in quegli anni noi si presentarono
Le condizioni per anticipare quelle che sarebbero state infatti successive le pratiche consociative
Per non parlare dico condizioni per l'avvio di una democrazia dell'alternanza
Ecco io ho voluto toccare questo punto
In un
Intervento che vuole
Giungere come è giusto subito alla conclusione
Per dire francamente che io considero che sia importante quest'opera
Perché in questo momento noi sentiamo lo ripetiamo
Anche una grave insufficienza di memoria storica
Ma l'altro elemento che mi inquieta e il vuoto di cultura politica
Questa
Nuova Fabio seconda fase della storia dell'Italia repubblicana
Nasce in un vuoto di cultura politica
Basta vedere il modo approssimativo sommario strumentale
Pervasivo
In cui è stata usata la categoria del consociativismo
Come chiave interpretativa di tutte le distorsioni della vita politica e istituzionale del Paese dal momento che lo cita
Rossi nel suo saggio io voglio ricordare quell'opera assai bella
Sempre Giulio Einaudi
La crisi italiana a cura di Luigi Graziano e visibilità
Mille novecentosettantanove se non sbaglio e in modo particolare l'analisi beh eravamo ferimenti
Raffinata che della categoria del consociativismo si offrì appunto Luigi Graziano riprendendo riparte e altri
Politologi occidentali
E in effetti la questione che già allora si poneva ma che era occupata Lippi usi sarebbe dovuta porre
Nella cornice di una strategia di alternativa e che ritorna di attualità oscura che chi sostiene
Essere entrata Alitalia nella fase della democrazia dell'alternanza dell'alternanza
è quella della esistenza o meno di un quadro di valori condivisi
E di un quadro di principi di regole in cui ci si riconosca e che si accettino prevalse
Davvero di una democrazia
Dell'alternanza e qui si ritorna alla questione dei valori della Resistenza e dei principi e delle regole che la prima parte della Costituzione
Ha codificato e io vedo invece a questo proposito non solo una grande confusione culturale che la sinistra ha contribuito ad alimentare perché
Alcuni strumenti troppo facilmente usati per colpire l'avversario si sono trasformati
Invece fatali boomerang come appunto l'abuso della categoria del consociativismo
O di concetti come regime nomenclatura e così continuando ma vedo che da parte delle forze che hanno conquistato la maggioranza in Parlamento o di sicuro più sicuramente in uno dei due rami del Parlamento
Questo punto essenziale che si possono certamente e si debba vivere una nuova fase di democrazia dell'alternanza ma patto ma a patto di riconoscerci tutti in valori e principi e regole che possano costituire la base del confronto mi pare che invece si sia non solo reticenti la Sicilia in modo in modo allarmante sbrigativi
E allora ecco cerchiamo di riflettere per guardare avanti non per tornare indietro
Perdite mistificare per perseguire un cambiamento effettivo su quei fondamenti a cui si richiama questa storia e questa storia ancora appena iniziata dell'Italia repubblicana
Credo che a me
Come studioso di storia
Tetti di fare un disco lo più tecnico e più professionale
Di addentrarmi già gli oratori che mi hanno preceduto hanno fatto abbondantemente
Ed entrambi nell'analisi del lavoro debbo dire che
Provoca che imbarazzo perché non sono uno specialista
Di questo periodo storico tuttavia
Proverò a svolgere
Comincia col dire che ritengo che la pubblicazione di questo libro sia un evento importante e sia soprattutto un segno della vitalità della storiografia
L'Italia
Fa parte del nostro carattere nazionale
Una certa inclinazione al masochismo
Gli storici studiose di storia preferisco questa depressione certo non fanno eccezione
Devo dire però che
Nostro Paese
Con la Germania con tutta la letteratura che sì è venuta accumulando in quel Paese sulle questioni delle richiede dal TG uno dei cervi lupi è forse il Paese la cui storiografia ha maggiormente fatto i conti
Col proprio passato
Mi riferisco faccio al Cern semplicemente alcuni nomi uno è già stato fatto il libro di De Felice
Muccioli
Il libro di Paolo Spriano sul Partito Comunista Italiano
Entrambi di opere sapete più volumi
I livelli di C coppole la ricerca di Scoppola recenti
Il recente libro di Pavone sulla sono contributi diversi da angoli diversi con importazioni diverso
Ma tutti egualmente importanti e tutti indicativi di appunto questo sforzo
Di fare il cui compito proprio passato che direi
Più accentuato di quanto accada in altri Paesi altri Paesi interne questo tipo di ricerche
Le fanno molto spesso i politologi come loro sociologico nel loro metodologicamente qui abbiamo un intervento degli storici
Diciamo di professione
Questo diciamo ma questo motivo di consentitemi di compiacimento spero non troppo
Che interpretato come troppo corporativo
Si aggiunge anche quello che quest'opera è nata
Studi storici
All'Istituto Gramsci vedo qui fondatore una rivista Gastone Manacorda
Il Rettore Zangheri un ambiente al quale io mi sento sempre molto legato
Ma dopo questa premessa vorrei venire a dire qualche cosa dello
Come si può vedere facilmente sfogliando l'opera soprattutto guardando le note la letteratura storica esistente
E questo è un'altra conferma di color grigio prima nella vitalità degli studi storici italiani alle contemporanee più questi in questi ultimi decenni è molto bassa
Tuttavia io vorrei sottolineare che lavoro del quale stiamo parlando
Non si limita come si dice nel linguaggio
Uguale a fare il punto
Degli studi
Ma va oltre
Fa anche naturalmente questo
E ovvio ma
Debbo sottolineare come tutti i saggi che imperfezione che Torno ospitati in questo volume sono dei contributi originali cioè che che vanno oltre lo stato attuale della ricerca e approvarne che alcuni di essi utilizzano fonti finora non utilizzate
E che perché pubblicate solo recentemente
Vorrei fare qualche esempio a questo proposito il saggio di Barbagallo avrebbe obiettore molto debitore alla pubblicazione dei verbali della direzione del Pitti che sono stati pubblicati sembra il rifiuto granchi Gretchen perché sono una fonte credo Barbagallo potrà confermare o smentire che gli è servita molto delicata molto utile
Analogamente il saggio di Romero sulla politica estera
Si avvale misura notevole di documenti recentemente declassificati dal Dipartimento di Stato
Ma
Non è solo la questione delle fonti
E anche l'individuazione di terreni vite
Vedi i nuovi e a questo corridoio non vorrei far torto a tutti gli autori hanno collaborato ma vorrei segnalare in particolare il saggio di Mariuccia Salvati che in parte secondo me
Risponde all'obiezione che sapeva poco prima il presidente Spadolini cioè l'assenza di uno studio dei meccanismi costituzionali delle istituzioni
E anche se non è specificamente dedicato alle istituzioni diciamo con la i maiuscola come si intendono ma a quel
Complesso apparato costituito dallo Stato dal parastato quale ereditato dal fascismo e successivamente poi in qualche modo
In passato la Repubblica e che è un per me è stata una scoperta di un anche per il perché lontano né mi interessa una scoperta molto anche affascinante di un terreno di un terreno nuovo di ricerca che ritengo molto molto fecondo perché queste considerazioni potrei fare da per i quali tutti i saggi che sono ospitati nel nel lavoro ma mi limito a questo
Vorrei solo sottolineare che proprio per questo perché saggi non sono semplicemente delle messe a punto dai punti fatti più risultati già conseguiti ma vanno oltre Porcaro quel ricordo di nuovo
E quindi sono frutto di ricerche di studiosi che hanno Trigon denominatore comune ma no anche formazione orientamenti diversi
Molto spesso può accadere che
Si trovino giudizi non concorda o anche interpretato conflittuali discrepanze suggerisce
Vorrei fare un esempio
E previo giudizio sull'epurazione l'occupazione poi sull'amnistia
Che trovo nel nel
Nel saggio
Di dice al
Della Della salvati non mi pare coincidere con quello invece che viene dato Barbagallo
Cioè in uno di RAI un'operazione mancata
Un altro un'operazione sbagliata
Altro esempio ma non vorremmo mi limito a questo perché non vorrei dilungarmi troppo
Il giudizio sull'incidenza del riarmo bilancio lo Stato italiano
E anche qui i giudizi che trovo nel saggio di Rossi e il messaggio di Lomelo mi sembrano perlomeno non coincidere potrei fare anche altri esempi ma preferisco limitarmi a dire che queste queste in un'opera di così ampio respiro
Dico di complessa formazione simili simili queste cose sono sono normali sono inevitabili
Certo la storia contemporanea
Più contemporaneo delle altre
Ma anche per riprendere quello che dici produzione
La storia del guerre napoleoniche o quelle per soluzione dell'impero asburgico ci possono essere giudizi di
Ci dica
Tuttavia malgrado perché queste discordanze che qua e là si portò rilevare io penso che si debba dire che l'importazione e l'impianto dell'opera sono un'importazione un impianto
Unica
E direi questo loro carattere unitario riflesso
Dal titolo Dall'Oca
Sembra un titolo ovvio in realtà se ci pensiamo altri titoli erano possibili
Non so aprendo il libro di Pittsburgh
Tutti conosciamo tutti apprezziamo
è intitolato più non era più neutra siamo storia dell'Italia dal dopoguerra a oggi
Altri saggi
Trattano periodo
Cioè non coincidente ma in parte coincidente con questo erogabili Giulio Sapelli l'Italia inafferrabile
Oppure qualcuno
Impegna prestazionali meglio che condivido pienamente quello che è stato detto al Presidente Spadolini al presidente Napolitano
Potrebbe averli chiamato anche storia della Prima Repubblica
Secondo me la scelta questa scelta di questo titolo
Non è casuale
E coglie un elemento essenziale
Processo storico lo status esaminato
E dicendo storia dell'Italia repubblicana
Sì dei chiami al meglio e in questo volume si tratta di un nuovo ciclo della storia d'Italia
E si parla di un organismo nuovo non solo per la forma istituzionale dello Stato la Repubblica ma di un organismo nuovo perché vitale e perché ho fondato su valori acquisiti attraverso esperienze e prove drammatico
La lotta antifascista registri
Un organismo nuovo è vitale che possiede sufficienti anticorpi per resistere come ha resistito nel passato io penso che può resistere anche oggi ai insidie libertà d'azione e di Borghezio
Vorrei spiegarmi
Intendo il termine repubblicano nel senso per intenderci francese tratto in Italia in Francia c'abbiamo tante repubbliche ricordo un manifesto della mia giovinezza
Le repliche passa la pentito queste
Ma non
Tuttavia il Filter Rimini repubblicano in Francia ha giustificato preciso
Designa termine
Uno status di appartenenza e di cittadinanza
Il riconoscimento i valori comune per ossesso il titolo secondo me risponde
Alla importazione unitaria dello
Devo dire che
Ciò sarebbe risultato più chiaro
Se fosse stato sciolto un nodo preliminare che invece a mio avviso non è sciolto o è sciolto strumentale
Mi riferisco al giudizio sulla registri
Che è un po'presupposto
Dato un po'presupposto per non non c'è stazione in particolare di quelli
Perché dico questo
Perché questa è una questione controversa questa è una questione controversa
Controversa in sede storiografica di storica e insieme anche nel dibattito politico più generale
C'è stato
Libro di Pavone un libro di grande importanza parlato prima
E il quale come sapete propone
Questa definizioni caratterizzazione una distesa come guerre come guerra civile qui il il termine ritorna ma direi
Poco un presupposto non è sottoposto a una verifica critica non è sotto porta una verifica critica direi un po'
Arriva la guerra di liberazione guerra civile un po'in maniera salomonica in realtà
Io la mia opinione è che questo nodo va sciolto questa nuova passione
Certo resistenza a Cortenova nazionalmente complesso come tutti fenomeni storici e fu anche guerra civile
La guerra civile non ne fu l'aspetto se il piano petto dominare
è compito storico dello storico è quello secondo me di
Individuare i vari aspetti ma vedere poi quali sono i tempi veramente caratterizzanti veramente dominati
Quella permette di un esempio fammi capire ci può dire benissimo che Giolitti al Ministro della malavita perché le elezioni il Mezzogiorno si battevano in quella maniera però se uno deve dare un giudizio su Giolitti non dirà garantista dalla malavita dirà Chiara Giolitti
Nel tardo perché tutti penso abbiano capito
E così per quanto concerne
La
La resistenza io debbo dire che non condivido questa
Questa detenzione di Veracini
Fu una guerra di liberazione
Nel senso del recupero della libertà dall'invasione straniera e dalla oppressione
A questo punto io cento diverse linee debitore a voi di una motivazione ve lo dico purtroppo
Devo rimandare questo ha un'altra ferie avvocati dei PM importi sulla parolaccia Mauri agli argomenti per sostenere quel
Deve emendabili evito solo mi limito solo a rilevare che la questione non è irrilevante
Ai fini appunto della ricostruzione
La storia dell'Italia repubblicana
è evidente infatti
Che un organismo politico originato da una guerra civile e meno collaudate più asporto pericoli
L'insidia di restaurazione di involuzione
Di quanto non lo sia un organismo politico che ha alle spalle
Sarà come suo atto di nascita di origine una grande esperienza collettiva quale può la guerra deliberazione
Questo organismo
E appunto come dice il sottotitolo del primo volume la democrazia in questi anni venne costruita
Anche qui
Cerco di e sintetico
Se noi prendiamo in considerazione tutto il complesso di avvenimenti che sono sono
Esposti sottoposti a critiche questo volume certo le cose sono estremamente complesse si possono dare giudizi estremamente diversi tuttavia io penso che il titolo anche questa volta vogliamo tempi sottotitolo diciamo il titolo di questo primo volo
Sia un titolo azzeccato perché aspettai che qui l'aspetto essenziale come per la resistenza è guerra di liberazione Kim questi alberi l'aspetto essenziale quello che è successo in Italia in questi perché questo perché è
La costruzione
Vorrei sono andato troppo oltre
Vorrei tre minuti qualche
Vorrei soffermarmi poi su un altro aspetto della struttura portante di questo libero e che comunque contribuisce anch'esso a dare al lavoro una
Unità
A non farne cioè un Opera collettanee iscritti vive
E che è sottolineato nella premessa
Premessa
Nel novantatré
E cioè e questo elemento portante l'inserimento della storia italiana nel contesto
Questo sotto vari rapporti naturalmente sotto il rapporto più tradizionale del sistema di rapporti politico-diplomatico
Della politica estera
Ma anche cioè l'inserimento dell'Italia nel sistema
I rapporti internazionali
Ma anche in un senso più moderna più vasto cioè l'inserimento in un mercato
Mondo che si avvia l'integrazione
E in questo che lei era una scelta obbligata per i un periodo postbellico
Si caratterizza
A mio giudizio da da quello
Terribili fosse gli anni Trenta e proprio per questo
Li abbiamo negli anni Trenta un mondo
Che va verso il conflitto perché costruito a compartimenti stagni autarchico
Non solo parchi funzioni
Che vennero presi i vari Paesi
E invece mondo post bellico un mondo che ricerca che vale alla ricerca
Integrazione dell'ente che
Mi pare che sia nel saggio diva pagarlo sia in quello di Romero vi sono delle osservazioni a questo proposito molto persuasive
In particolare vorrei soffermarmi su cioè su l'insistenza con cui l'uno e l'altro sottolineano l'importanza della svolta del quaranta
Per sette
Terzo quarantotto per l'Italia alimentato Aprilia ha un valore simbolico ma direi che se dobbiamo cercare un punto veramente in cui la situazione subisce un'opinione modificazione profonda e quarantasette
Un Piano Marshall da una parte in Costituzione del comico dalla
E condivido il giudizio che viene da che al Piano Marshall
E alla scelta che fu fatta
Non c'erano alternative plausibili degli anti questa punta in tali taccio
Non si trattava soltanto a mio giudizio dei scegliere un blocco piuttosto che un altro
Ma di scegliere
Una collocazione nel sistema di rapporti internazionali cioè accettare la sfida di un mondo che si andava che andava cercando sempre più l'integrazione
La scelta di navigare mare attenti
Certo
Ritengo anche saggio di Rossi ciò comportava
Una serie di condizionamenti
Ogni riferimento
Sistema di rapporti comporta degli ottimi
E quindi condizionamenti anche limitazioni
Della sovranità questione del doppio Stato della doppia realtà
Ma anche comportava partiture
Il modiche
Io ritengo siano operante anche oggi che siano operanti anche oggi ai quali dobbiamo guardare con con attenzione nella situazione politica nella quale ci proviamo
La storia dei rapporti con
Stati Uniti
I Paesi occidentali non si esaurisce a mio giudizio
Azione
Del Passatore Youssef
E neppure nelle oscure me
Lo stesso direi per quanto riguarda l'integrazione europea Rossi entrato molto dice che devo certo europeismo
Fu un alibi per la detenzione perché negli Stati europei prevalevano governi di destra io questo
Può accodarsi che abbia un fondamento per quel momento preciso cui unico ci si riferisce gradirei che dall'Europa vengono sostanzialmente stimoli
L'Europa non solo solo governi che attualmente che possono essere intervengono ben passano vengono e vanno ma sono i Paesi
L'economia dei singoli Paesi la loro cultura
Ecco queste sono un po'le
Considerazioni che volevo fare
Di finisco dicendo che
Sottolineando che io quello che è stato sottolineato
Rotori che mi hanno preceduto
La tempestività in questo libro di questo libro
Avevamo bisogno e ne avevamo bisogno
Mi associo anch'io
Al sentito da che diceva
Nautiche
Tempi di pubblicazione saranno rapidi mi permetto di avere corse qualche dubbio perché so come vanno le cose ma
So che si sono sono lavori che richiedono tempo riflessione fatica
Tuttavia voglio terminale dicendo che però io che quest'opera che completarlo imprevisto e concludo
Augurando buon lavoro a coloro
Ho cercato anch'io di leggere questo libro con occhi
Professionale credo che questo mi venisse richiesto
E sia la ragione per cui l'Istituto Gramsci casa editrice Einaudi e gli amici che hanno collaborato
Direte collaborato quest'opera mi hanno invitato a partecipare a questo incontro ma unico di questo genere non è facilmente riducibile alla dimensione professionale anche perché come è stato detto si colloca in una congiuntura in un momento storico in cui evidentemente il riflettere sulla storia della Repubblica inevitabilmente delle conseguenze
Di ordine politico o di cultura politica
Fare due considerazioni di preliminari
La prima è che si tratta del primo volume di un'opera sulla storia della Repubblica
Quindi è difficile in un certo senso valutarla come se fosse una o a un volume indipendente
Certo è già un volo ma molto ricco che lascia intravvedere
Il modo in cui verrà poi svoltava la la storia della vicenda successiva ma si tratta di un tassello
Di una storia di una vicenda più ampia di maggior respiro
Per cui potrebbe essere anche relativamente agevole dire
O chiedere se interrogarsi perché esistono certi in questo volume certi i contributi su certi argomenti sono già molto numerosi è un libro di circa mille pagine
O perché non ne esistono altre
La seconda considerazione è che in opere che hanno queste nature anche queste intenzioni in queste in intenzionalità diciamo pure
Che sono quelle di una riflessione è generale non soltanto di natura rigorosamente storiografica
Su periodi relativamente lunghi come ormai sono quelli che configurano gli anni della Repubblica
è possibile comunque opere di questo genere possibile attraversarle adottando punti di vista anche molto diverso
Per esempio ci sono una serie di saggi e mi riferisco in particolare quelli di di Mori
Quello di barone
In parte altri che affrontano temi che riguardano un anno
Questione di grandissimo rilievo mi sembra che quest'oggi inevitabilmente è stata un po'forse lasciata da parte ma che ritengo giusto ricordare che investe in problemi della modifiche strutturali
Dal punto di vista economico della storia economica
Rapporti nord sud ma non solo queste insomma il l'avvio di processi di industrializzazione
In Italia o o comunque l'accelerazione
Con gli squilibri relativi eccetera
Mi sono contributi
Che mi sembrano toccare argomenti assolutamente inediti o comunque molto poco o toccati appunto approntati dalla storiografia
Come quelli è già in parte viaggio sono stati già ricordati alcuni di questi quelle della salvati per esempio sui rapporti tra la l'amministrazioni pubbliche partiti problemi evidentemente che hanno un'immediata
Ricaduta incidenza anche di valutazioni su vicende più recenti
La lo studio della Anna Rossi Doria sulle donne della scena poetica
Tratti di ricerche che investono questioni riguardanti le strutture di partito per esempio poi come quello di Giovanni De Luna partite suscita negli anni della ricostruzione
Questo volume mi sembra che sia o come un panino molto imbottito che sta tra due corso consistenti fette di di pane che sono rappresentati dalla primo intervento il primo contributo di Barbagallo sulla formazione del dell'Italia repubblicana e l'ultimo qui raccolto già ricordato di Mario Rossi una democrazia a rischio
Sono due contributi di storia politica
Con tutte le caratteristiche dire
Per natura Pispico a di un'arteriografia di questa natura perché abbraccerà il Periodo dalla dalla dalla caduta del fascismo ma prevalentemente dalla fine della guerra come è già stato ricordato
Alla centrismo la fine del centrismo quindi agli anni cinquanta non non direi quindi non sarei del tutto d'accordo con l'affermazione che la parte politica sia
Eccessivamente abbia una periodizzazione diciamo non non congruente con a quella di altri saggi perché in realtà questi due a a se ho capito l'impianto di di questo volume questi due contributi sa segno no appunto un po'la il quadro dal punto di vista la storia politica in cui gli altri vengono inseriti naturalmente vi sono saggi che fuoriescono
Dalla storia politica e quindi probabilmente rispondono dovrebbero rispondere a periodizzazione che sono di diversa
Grandi diverso spanna di diversa natura di diversa lunghezza non è possibile far via rientrare tutti i fenomeni storici nella nell'ambito di una rigorosa
Delimitazione o di una periodizzazione rigorosamente politica
Personalmente ho un pensato che potesse essere utile fare qualche verifica adottando una filo di lettura
Perché appunto le le bussole che possono guidarci in una in una Pelago così ampio
E certamente una un pelo con ampio anche dal punto di vista del materiale che viene sottoposto alla considerazione quindi all'utilizzo non solo degli storici futuri ma dei fruitori vero che da tutti i punti di vista potranno far ricorso a quest'opera
Sono le bussole dico possono essere le più varie
Io o ho pensato che potesse essere utile proprio per la e per il taglio che è stato dato a questo volume di provare a seguire un filo che riguardava essenzialmente i fenomeni politici e diciamo di cultura politica
Perché ritengo che il passaggio istituzionale
E la costruzione della democrazia come intitolato come come è stato dato a a sottotitolo acque di questo primo volume della Storia la Repubblica abbiamo riferimento inevitabilmente e e giustamente a questo prevalente ambito tematico
Anche alla il passaggio istituzionale
E costituzionale
Investe e si e e si intreccia in un certo senso riceva alimento dalle tematiche più rigorosamente politiche e viceversa si alimenti che sia viceversa si alimentano di fu una trasformazione profonda e comunque di passaggi altrettanto importanti decisivi direi di colture politiche
Anche gli eventi recenti
è stato ricordato da qualcuno questo tavolo mi sembra che sollevino questo questa questione che forse è stato eccessivamente trascurata
E cioè della diffusione
Di culture politiche condivise di cui la produzione storica può essere una componente essenziale e in questo senso anch'io saluto con grande soddisfazione la piacere la pubblicazione di quest'opera perché ritengo che possa contribuire spero non tardivamente ad alimentare per l'appunto quella comune sentire
Repubblicano e politico che da parte di molti viene oggi
Ritenuto
Che richiesto come fondamentale base di una convivenza democratica da questo punto di vista effettivamente l'opera non ho che pure è prodotto da una un gruppo di storici che hanno una loro fortunatamente precisa collocazione vicinanza diciamo di oltre che di mestiere anche di rimpianto ideale ed è da un da un in istituto così prestigioso come l'Istituto Gramsci
A a ai miei occhi il pregio di essere un'opera che e dimostra di essere in grado di raccogliere dentro di sé e evitare sistemazione che potrà anche essere per certe parti di discussero discutibile ma che denuncia tuttavia questo sforzo di raccogliere insieme e e di dare e di tentare di dare sistemazione o comunque di tener conto dei contributi ampi di che sono ormai venuti da settori di opinione storiografica e di ricerca che sono tra di loro anche molto distanti e diversi almeno nelle loro origini perché mi sembra di leggere in questo primo volume della Storia d'Italia repubblicana anche come il segno che a a partire dai epoche relativamente recenti ma attraversando un cammino che a me sembra significativo
Si sta si sta progressivamente avanzando verso la definizione di un terreno di intesa e di un terreno diciamo di opinioni comuni su alcune valutazioni complessive
Della Torre delle della nascita dell'Italia repubblicana dell'Italia democratica
Si potrebbe dire paradossalmente che al momento in cui qualcuno ritiene che la Prima Repubblica sia alla fine
Ma su questa paradossali da porsi è varrebbe la pena di interrogarsi sistema si stava esista rea in realtà aveva raggiungendo
Otto proveniente o si sta si sta dedicando una ragioni di convergenza tra interpretazioni che in origine erano notevolmente divaricate se non contrapposte di questa stessa storia
Questo lo affermazione la pace per esempio in relazione alla contributo di Barbagallo che mi pare veramente sia esemplare sotto questo riguardo
Barbagallo si occupa della storia politica della della della nascita della dell'Italia repubblicana quindi degli anni fino alla elezione quarantotto in sostanza quindi gli anni cruciali della Costituente della delle dei governi prima di CLN poi di unità del Ditri partiti e di rottura della alleanze tra i tre grandi partiti di massa nella formazione dei partiti di massa eccetera
Ecco un contributo di di Barbagallo è un'ottima introduzione perché mi sembra sia tenga veramente conto in modo molto equilibrato
Della
Degli apporti che sono che sono venuti da interpretazioni letture di questa vicenda che di per sé era una delle vicende più contesta e una del degli oggetti di maggiore contrapposizione non soltanto ideologico è cosa del tutto legittima e pacifica ma anche dal punto di vista storiografico che hanno attraversato la nostra cultura
A questo proposito può mi permetterei di fare soltanto un'osservazione che Barbagallo al considerando questo passaggio di decisivo che è quello della formazione delle nuove istituzioni democratiche repubblicane
Mette giustamente in luce come alla loro configurazione del concorrano punti diversi correnti e tendenze molto
Politicamente diversificate
Che vanno dalla da un da un'ala destra
Liberale in particolare e in parte democristiana fino a ipotesi
Di sinistra progressista diciamo pure
Colpisce che nel definire le ipotesi di questa seconda genere Barbagallo osé frequentemente in termini di radicale
Cioè viene viene c'è da chiedersi se in realtà una degli elementi di diciamo debolezza
Di dei porti e sì di una soluzione di un'uscita
Dalla dal fascismo naturalmente ma anche dalla tradizione dello Stato liberale
Non siano da ricercarsi nel fatto della scarsa determinazione o comunque non totale determinazione e relativa invisibilità o o scarsa visibilità di Progetti
Istituzionali statuali che potessero concorrere con un'ipotesi come era quella degasperiana
Che sostanzialmente andava nella direzione di riprendere laterizio dello Stato liberale e di dargli dei connotati specificamente democratici attraverso l'applicazione della suffragio universale la presenza dei partiti
Di massa
Ecco mi chiedo per esempio se queste definizioni di radicale
Lo faccio anche per permettere poi Barbagallo di darci una risposta visto che alla è qui presente alla gentilezza di così chiudere questo nostro incontro non sia determinata anche da una certa relativa indeterminatezza difficile difficoltà di definire in modo omogenee uniforme dei progetti istituzionali alternativi
Naturalmente non che mancassero
Il punto è se che è se fossero politicamente omogenei e tali da poter avere una capacità concorrenziale
Però rispetto a progetti di uscite istituzionale politico istituzionale che avevano la forza di una certa continuità
Di una di una più profonda continuità rispetto al passato su questa stessa passa riga
Cioè della storia non solo politica ma di culture politiche si pongono in particolare
Grazie premi dovuti gli interventi i saggi di della Mangoni sulla cultura
Che mi pare sia essenzialmente animato e sollecitato da una preoccupazione di mettere a fuoco i le componenti fondamentali della cultura politica o per lo meno dei delle ricadute politiche di una certa tradizione culturale
Dando un rilievo specifico al problema della ricostruzione questo mi pare il lato più geniale di questo contributo che ho trovato tre più sull'eccitanti le la ricostruzione di una storia d'Italia mossa diciamo ho ho combattuto tra due alternative
Vale a dire il proporre una altra storia d'Italia o una storia parallela d'Italia in relazione al puramente movimento operaio alle ai movimenti socialisti e così via
Un'alternativa che aveva conseguenze come ovvio anche di natura politica una ripeto una una vi interpretazione reinterpretazioni complessiva della storia d'Italia ovvero un'idea di una storia che si svolge parallelamente a parte diciamo così una propria storia che quella del movimento operaio
E il contributo certamente centrale su cui ha desidero dire ancora due parole di Giovanni Miccoli sulla la chiesa
In Italia nel dopoguerra contributo che attinge alla grande competenza e sensibilità di questo nostro storico e mio personale amico e che quindi rappresenta mi sembra uno dei trattini delle dei delle tessere di questo mosaico più interessanti e anche più ricche
Direi una sola battuta che e anche non certa misura un se non un'obiezione insomma una un una domanda che che che che Caffarelli a luglio che che faccio a me che che può opporre alla storiografia che è questa
Miccoli tende certamente a a a dimostrare con anche se non lo dice esplicitamente ma mi permetto interpretarlo approfitto le nozze Marta relazione di amicizia dette in pratica che
Se è vero come certamente è vero che molto il mondo cattolico e la chiesa ha un ruolo di primissimo piano nella trasformazione nel passaggio dallo Stato fascista allo Stato postfascista e poi repubblicano democratico e repubblicano
Tutto ciò avviene attraverso una diciamo elemento di privilegio o o se vogliamo una serie di privilegi che la Chiesa cattolica
Romana e il mondo cattolico riescono per una sera in motivi su cui ovviamente nono tempo di SuperMario riescono ad assicurarsi che riassume dicendo che e l'Italia è l'unico Paese in cui si è realizzata sotto questo punto di vista una situazione in cui la Chiesa eh diciamo assicurata e e garantita
In primo luogo da un concordato che viene infatti introdotto di riconosciute introdotto nella Costituzione da un partito
Cattolica o comunque di cattolici su cui di sulle cui vicende non mi soffermo
E infine da una Costituzione che nelle sue dalla sua configurazione nelle nelle sua ispirazione certamente riprende molti elementi della cultura politica specie d'accatto le chiedeva dalla dalla cultura politico e giuridica ora questa situazione naturalmente può essere vista come una sovraccarico diciamo così di garanzia e quindi una situazione di particolare privilegio però può anche essere considerata e un suggerirei di incominciare a pensare questo aspetto con un elemento in cui queste queste al sovraccarico di garanzie entra in un certo senso in contraddizione con se stessa e viene è percorso da elementi
Dialettici e dinamici
Nel senso per esempio che il modo in cui la tradizione culturale di cultura politica e giuridica cattolica si trasferisce nella Costituzione repubblicana
Entra anche le meno le condizioni in cui può entrare in contraddizione con la e le garanzie di tipo concordatario o per lo meno con la lettera del del concordato
Del ventinove e può diventare anche elemento dinamico rispetto alla cultura politica del partito cattolico
Accenno soltanto questa questione che tenente meriterebbe penso una una anch'un tentativo di formulazione un po'più sistematica di quello molto confuso e e temo e sommario che io sono riuscito a dare ma semplicemente per arrivare do ad un'ultima considerazione che seconda Nicolin la visione che questo saggio peraltro di ripeto di grandissimo livello da
Passi che e mondo cattolico e la chiesa ero esce dalla dalla guerra
è affronta e problema nella costruzione del della della non lo Stato
Repubblicano essenzialmente avendo d'obiettivi prima quello della lotta anti comuni anticomuniste secondo è quello dell'affermazione della dottrina dei principi la dottrina sociale della loro applicazione alla realtà Poli
Una serie di passaggi questi il primo obiettivo viene in un certo senso realizzato il secondo perde di di potenzialità e tende a deve essere confuso secondo Nicoli negli anni Sessanta Giò provoca una caduta complessiva della cultura politica del partito
Democratico cristiana in genere del
Del movimento politico del cattolicesimo politico
Ecco personalmente avrei qualche o obiezione a questa visione mi sembra che si e si mentre condivido insieme della schema che che Miccoli utilizza personalmente direi che è proprio tra la fine degli anni cinquanta e l'inizio degli anni sessanta particolare quando si pone il problema l'apertura a sinistra che proviene da cultura politica del partito dei cattolici subisce un processo di laicizzazione
Subendo un processo di recitazione non significa che si vanifichi ma che semplicemente deve fare i conti con una lettura anche dei propri ferimenti ideali teologici o comunque generalissimi come sono dottrina sociale che sono più complessi
Di quelli precedenti e tradizionale
Non mi sentirei di dire che negli che degli anni Sessanta ci sia una caduta una vanificazione della cultura politica dei cattolici ma che ci sia una passaggio che ancora battuto da da tutto da verificare che i prossimi volumi immagino ci permetteranno di capire meglio e anche noi magari nel frattempo chi non collabora quest'opera cercherà di fare il suo lavoro vero un passaggio una metamorfosi
Che è una metamorfosi di grande rilievo per capire anche quello che è successo nella periodo e nell'epoca successiva grazie
Www con il procuratore la parola
Ora tanto
Comunque
Ma io dico innanzitutto ringraziare
Tutti gli intervenuti tutti coloro che hanno detto cose così a gregge di questo volume
E Giulio Einaudi che accolto nel mille novecentonovanta questo progetto di storia dell'Italia repubblicana che noi siamo stati felicissimi appunto di
Offrire
Per la pubblicazione ad un editore
è un punto fermo della nostra storia nazionale di questi cinquant'anni e che sul piano storiografico aveva compiuto un'opera per nuovi rilevante un punto di riferimento per l'appunto la storia di vita in questo senso ci pareva
Il modo migliore per realizzare questa nostra impresa che insieme a me hanno progettato e diretto altri storici nessuno
Giuseppe Barone Giovanni Bruno Franco De Felice Marisa Mangoni Giorgio morì Mario Rossi e Nicola Tranfaglia e ringrazio voi i due presidenti delle Camere uscenti che hanno voluto portare oggi il contributo della loro esperienza e sapienza politica oltre che quello di studiosi
Insieme a protagonisti della storia contemporanea cercherò di
Rispondere brevemente
Ai i punti specifici e che mi sono stati Repossi direttamente o che sono stati posti riguardo all'opera cercando di non sottrarmi molto altro tempo
Ecco l'osservazione della professore
Spadolini riguardo a
Al terminato quelli del primo volume credo che abbia avuto una risposta già dal l'amico e collega Traniello innanzitutto questa e un'opera in cinque tomi in tre volumi e quindi andrà considerata
Nel suo complesso anche perché essendo un opera di più autori sono cinquantacinque gli autori storici studiosi di altre discipline e scienze sociali diritto economica
Ecco la
Quindi la concatenazione di queste tematiche non facilmente inseribile e dentro i diversi volumi per cui ci sono delle parti con delle periodizzazione di preciso ed è stato anche notato il saggio mio introduttivo e il saggio di Mario Rossi conclusivi del primo volume danno appunto ecco
Tenta di dare il percorso della storia politico istituzionale e sociale
Della nostra Repubblica dalla caduta del fascismo qui da prima che venisse fondata fino grosso modo alla metà degli anni cinquanta sul piano istituzionale costituzionale io mi sono permesso di inserire dentro il mio contributo un certo numero di pagine che dessero almeno l'idea sintetica
Di quello che
Nuit tutti autori di quest'opera riteniamo d'accordo con la
Più significativa ma credo largamente condivisa
Giusto pubblicistica contemporanea ritiene un momento di passaggio fondamentale cioè il passaggio dallo Stato di diritto
Liberale allo stato sociale contemporaneo fondato sulla Costituzione democratica e repubblicana che in quanto tale
Rimane il pilastro del nuovo Stato della democrazia repubblicana e in questo senso le osservazioni
Degli onorevoli
Spadolini e
Napolitano fatto oltretutto con estrema
Con Chiara dichiarazione di un intento che hanno perseguito dall'alto dei loro incarichi istituzionali in questi ultimi anni è stato così significativa che non va aggiunto a
Una seconda Repubblica avrà bisogno di una nuova costituzione soprattutto di definire come si potrà andare eventualmente a una fase del genere ma su questo è stato già detto tutto quello che bisogna partire
E con Vittorio Foa non posso che concordare sulle sue
Osservazione non si può fare storia senza guardare davanti a sé Vittorio Foa ha questa caratteristica entusiasmante di guardare sempre davanti a sé riguarda sempre un la storia è ricostruire il passato Mark cercando di aprire in mente e nel cuore dove si vuole andare se
Non ci si pone questo problema questa domanda e questo obiettivo non si fa storia ma si fa e deduzione compilazione e di cronologie insignificanti
è vero che la democrazia Cristiana
Non è stata indagata ha sufficiente quello che sentiamo la straordinaria impresa cioè noi oggi siamo all'apertura di una nuova fase
Però non possiamo capire in queste come dire
Forme seriamente discutibili per cui come dire la chiusura di processi
La trasformazione di fenomeni
In queste era televisiva dell'appiattimento Cutigliano rapporti meramente l'annullamento dell'esperienza precedente allora un fenomeno politico un'esperienza che nel bene e nel male
A segnato profondamente la storia dell'Italia contemporanea come appunto la direzione politica garantite sul piano diciamo del governo dalla ceto politico espresso per la prima volta questo
Lo mise in lucida Chabod nel suo volume l'Italia contemporaneamente la presenza dei cattolici all'elezione politica è stato il fenomeno fondamentale di questi cinquant'anni di storia nel bene e nel male e su questo va fatta una riflessione seria
Non è possibile procedere con le chiusure drastiche è finita si è sciolta la DC non è mai esistita non ne se ne parla più adesso si parla di quello che oggi
Salvo poi domani a parlare di quello che apparirà domani dimenticando
Il passato e senza preoccuparsi del futuro vivendo in questo presente totalmente privo senza
E quindi c'è dobbiamo porci domande non abbiamo risposte data possiamo solamente pulci domande ma senza ci si pone correttamente le domande e si lavora per cercare di capire e
Lavorare per preparare allora forse le risposte arriveranno ma se non ci si pone le domande corrette e non si lavori intorno a queste domande non verranno risposte
Di nessun genere e quindi in questo senso ha perfettamente ragione Giorgio Napolitano quello che fa spavento è insieme la
Il rischio di perdere la memoria storica ma ancora di più il livello incredibile della cultura politica
Usando naturalmente il termine cultura mai anche per la politica in senso antropologico quindi
Da questo livello cui si sta assistendo in questi ultimi tempi francamente non si sa
Dove si vuole andare e fa spavento pensare che poi da queste basi vuole andare addirittura ad una seconda una seconda Repubblica il problema appunto quello che indicavano abolita prove dei valori condivisi i principi ribassi
Della convivenza civile non gli oggetti
Viviamo drammaticamente un deficit di convivenza civile abbiamo attraversato un periodo di profondo degrado morale della nazione usiamo questo termine che la sinistra avuto difficoltà
Abusare in un recente passato uscire da questa situazione
è il problema il problema dell'oggi e del domani sul quale tutti i cittadini
Del nostro Paese sono impegnati quindi in questo senso c'è un raccordo con il punto di partenza di questa storia questa un momento diverso profondamente perché fortunatamente non usciamo disfatti da una guerra
Come l'otto settembre del quarantatré quando l'Italia fu disfatta come
Stato come nazione come popolo come comunità
Civile
Questo sull'esito del regime della guerra fascista
Però usciamo da un periodo
Drammatico per altri aspetti e per altri fermo
Ha ragione Procacci il titolo non è affatto casuale eccetera abbiamo pensato a lungo
E significa proprio quello che ha detto Luca fu un nuovo ciclo della storia nazionale fondato su determinati principi e valori e la storia dell'Italia repubblicana
La storia dell'Italia democratica
Hanno se la storia nazionale unitaria è una storia Brecht la nostra storia di popoli che vivono sul territorio italiano è una delle storie più antiche del mondo e che ci pesa come disse
In un convegno anni fa già le Goff il fardello della storia pesa particolarmente sugli italiani perché questa storia cui millenaria di civiltà di trasformazioni di grammi
Di preponderanza e straniere di difficile costituzione dell'identità delle persone e poiché l'identità nazionale è un fardello grato al sulla storia
Di Stato unitario è recentissima la periodizzazione facilissimo
Cioè la storia dell'Italia liberale che non era Italia democratica era un'Italia liberale che tendeva verso la democrazia oggi
Si fa l'uso del termine liberaldemocratico nel modo incredibile con cui lo si fa per cui e liberaldemocratico
Zhirinovskij in Unione Sovietica sono liberal democratiche i sostenitori della trasformazione del paese in una sorta di non di nazione ma di nazionale così
Liberaldemocratica
Liberalismo ma cosa democrazia un'altra come sanno tutti coloro che si preoccupano di leggere i libri che parlano di questa cosa l'Italia democratica e l'Italia che nasce
A partire dalla guerra di resistenza dalla lotta di Resistenza e dalla Fondazione della Repubblica e quindi è una nuova Italia comunque poi si possono
Si deve studiare come si è svolta i fenomeni sono sviluppate dare i giudizi sugli aspetti positivi
Certamente un punto se è stato detto la costruzione della democrazia queste istituzioni e il secondo volume ha un titolo non meno significa
La trasformazione del dita
Sviluppo esclusi queste e una chiave interpretativa
Rabbia a metà degli anni Cinquanta metà degli anni Settanta l'Italia vissuto un paio di grande trasformazione si è profondamente trasformata rinnovandosi
E però questo profondo rinnovamento è avvenuto segnato da squilibri pesantissimo
E gli squilibri che poi sono stati messi in evidenza tante volte cito due uomini che hanno fatto parte in forma diversa come dire delle forze che hanno governato questo Paese quindi non delle porte di opporsi
Pasquale Saraceno e Ugo la Malfa la la la l'hanno detto ripetutamente dagli anni cinquanta agli anni Sessanta quale erano gli squilibri gravis
Per vittoria sociale nord su i consumi Investimenti che si
Caratterizzavano un processo di trasformazione grande ma appunto pieno di di di difetti e di incognite che poi si sarebbero fatte pensare che sarebbero pesanti
Ultime ecco ultimi due punti che voglio
Toccare che che sono punti indicati da due storici illustri come Procacci
Che che non è vero che non c'è mai occupati di questa storia contemporanea perché ha scritto un bellissimo libro di storia degli italiani certo non lo dimentica e Traniello che e è altrettanto appunto e infatti io mi sono permesso di usare molti suoi spunti i giudizi
Sul sulle vicende che hanno caratterizzato i i primi anni di fondazione della nostra Repubblica nel nel mio saggio i problemi che pongono sono problemi storiografici sui quali appunto si possono venire corsi universitari seminari e scrivere di e quindi io cercherò in pochi minuti di
Dare una un primo abbozzo di risposta
La Resistenza il giudizio guerra civile guerra di liberazione innanzitutto
Così di questi tempi bene fare queste precisazioni non c'è un saggio dedicato specificamente la resistenza soprattutto perché la Resistenza è uno dei temi più studia
Gli storici sono impegnati negli anni passati soprattutto sugli anni quaranta in particolare sulla Resistenza e quindi come dire c'è una sorta di rinvio ad una storiografia ricchissima che
Insomma può essere può essere conosciuta da chi ancora non ha avuto modo di approfondire questi problemi e quindi da questo punto di vista abbiamo ritenuto di poter sintetizzare dentro questo volumetto però
Nel mio saggio diciamo il giudizio sulla Resistenza è chiaro evidentemente non poteva essere altrimenti
La Resistenza come esperienza collettiva di una minoranza del popolo italiano che aveva difeso in armi il diritto alla libertà
E alla indipendenza di se stessi e del proprio Paese diviene il più alto riferimento morale e il fondamento etico-politico nel travagliato processo di ricostituzione dell'unità statale e dell'identità nazionale
Ci sono altre cose si conclude la Resistenza si configura quindi come momento essenziale degli scatti italiano dopo la disfatta del fascismo e come tale da presenterà il carattere più elevato il connettivo più solido per la ricostituzione dell'ordinamento dello Stato e la riunificazione della comunità nazionale
Problema più delicato Ossorio praticamente e Guerra di Liberazione guerra civile
E Procacci appunto riafferma la sua convinzione di una maggiore condivisione della interpretazione che vede come diciamo nella resistenza
Come è stato innanzitutto una guerra di liberazione e questo è fuori discussione il problema della guerra civile è stato re riproposto con forza dal bellissimo volume a mio parere di Claudio Pavone che peraltro come dire non ha fatto altro come punta sempre fatto con i suoi scritti che riproporre attraverso poi un lavoro enorme di ricerca
Storiografica e archivistiche di cui gli va dato sempre merito i punti di vista che erano stati espressi nel quaranta e quarantaquattro dai maggiori esponenti dell'azionismo di cui abbiamo la fortuna di avere a questo tavolo uno dei più rappresentati forte
Il quale può appunto scriveva allora l'Italia non è altro qui un'espressione è tornata ad essere un'espressione geografica questo ecco dopo la sconfitta
Nella guerra voluta dal fascismo ma che cosa diceva Franco Venturi
E uno dei nostri maggiori storici oltre che comandante partigiano alle le uniche guerre che vale la pena di combattere sono le guerre civili
E perché sulle guerre civili uniche guerre che vale la pena di combattere come e questo lo credevano gli azionisti intellettuali azioni perché la guerra civile era però la guerra di religione
E la Regione Lai che naturalmente in questo senso
Che contrapponeva no radicalmente
Modi di essere della persona modi di essere e di stare nella società delle persone e la contrapposizione radicale in questo senso gli azionisti sostengono la radicalità
Villa opposizione tra fascismo e antifascisti
Quindi la guerra civile in questo senso non nel senso appunto di limitazione
Ecco su questo si hanno anche opinioni diverse perché corrisponde anche alle diverse strategie politiche che
Le diverse forze politiche combatteva esistenza aprire una per la ricostituzione dello Stato Italia e qui mi ricollego e chiudo rapidamente con l'ultima acuta
Osservazione di tranquillo su o i project
Di trasformazione sta
Tra i dice una cosa giusta nel senso che ci va bene
Le critiche che sono state fatte a
A questo sta democratico di cui nessuno ha messo in discussione il fondamento la forza e la capacità di leggere che non era affatto data per scontata quando si è usciti dalla seconda guerra mondiale e questo è fuori è fuori discussione e d'altra parte dice anche ma le altre ipotesi dire rinnovamento radicale significa dire tutto e niente vediamo poche cose questo rinnovamento radicale
Su questo io sono costretto a essere serenamente schematico perché come capite bene e un tema sul quale forse vale la pena di rincontrarsi e discutere con tutto il tempo per questi problemi che io vorrei solamente però ricordare un punto che poi richiama al un'altra chiave interpretativa fondamentale dell'opera che è stata messa in risalto da tutti autorevoli partecipanti acquisto in conto bella stretta connessione che c'è stata in questi anni come ci era stato negli anni della fondazione dello Stato nazionale tra
Politica interna sviluppi sociali e politici interni e influenza
Degli equilibri e delle potenze gli equilibri internazionali e delle potenze straniere e in questi anni le potenze come è noto erano quelle del cuscino vittorioso dalla guerra e che fondavano il sistema bipolare
Stati Uniti curioso di tra parentesi per dare una chiave dell'opera e nel secondo volume che ne avremo un saggio molto denso di Carlo Pinzani sull'Italia nel sistema tipo perché riprenderà queste tematiche e li svilupperà ulteriormente ancora tra parentesi io
Spero di poter assicurare che il secondo volume dell'opera in due tomi di cui già stiamo raccogliendo i saggi la faccio un po'di pubblicità progresso
Sarà pubblicato il primo dopo la fine dell'anno il secondo tomo agli inizi dell'anno prossimo e il terzo volume dovrebbe vedere la luce alla fine del mille novecentonovantaquattro il scusate novantacinque il primo tomo inizi novantasei il secondo comma speriamo di mantenere queste queste promesse
Quindi
Interconnessione nazionale internazionale
Penso dell'ideologia
Ecco le guerre di religione ci sono cioè gli scontri ideologici sono solo violentissimo
E sono già all'interno della lotta nell'assistenza contro i nazisti e i fascisti della Repubblica sociale Italia soltanto la necessità della guerra di liberazione nazionale
Blocca per il momento sospende essenzialmente i contrasti sociali e politici che sono fortissimi
E che espongono immediatamente appena ecco subito dopo il venticinque aprile mille novecentoquarantacinque appena i tedeschi sono cacciati ride esplodono drammaticamente e la e la storia degli anni quarantacinque
Quarantasette è una storia drammatica di scontri non è affatto
Quel panorama ecco di consociativismo ante-litteram che già negli anni settanta anche qualche storico indicò così in connessione allora venti anni fa con a IPO le prospettive politiche del compromesso storie appariva che
Il quarantacinque randa sette fossero stati anti compromesso storico altrove anni di compromesso storico stadio anni di lotte
Furibonde
E queste rotte su che cosa erano fondate sui diversi modi di pensare sui diversi reali anche guardi perché non erano sull'ideologia era un'idea fortemente contrapposti e d'altra parte Alcide De Gasperi com'è noto già nel quarantaquattro
Scriveva l'antifascismo è un fenomeno contingente
Appena finita la guerra sarà tolto di mezzo early appariranno
I contrasti quali sono perché i contrasti tra i cattolici e i comunisti erano fortissimi
Ed erano i contrasti tra la Chiesa cattolica per un verso e teneva l'espansione del bolscevismo e aveva i suoi motivi evidentemente per tenerlo e fu la prima la chiesa ha capito l'importanza degli Stati Uniti d'America
Già nel quaranta come antemurale dell'espansione del comunismo sovietico e stalinista
E mentre invece Dossetti che pure come è ben noto
Idea Traniello più di me
Che il era ideologicamente anticomunista non meno di De Gasperi ma politicamente e socialmente era più disposto a portare avanti un esperimento politico difficilissimo di alleanza politico sociale tra i grandi partiti di massa
Che lo voglio ricordare perché tra poco si dimentica anche queste chissà che cosa uscirà sui giornali e alle prime elezioni andino centoquarantasei Ricci così e
Querci ebbero il settantacinque per cento dei voti del popolo italiano alle prime elezioni dopo la avvento del fascismo e c'era un settantacinque per cento
Di consenso popolare diffuso tra questi tre partiti che naturalmente erano diversi però Dossetti portava avanti una linea di alleanza politico sociale pure essendo intransigente mentre anti
Comunisti
E naturalmente io qui chiudo nel senso che
Ringrazio di nuovi tutto di nuovo tutti e condivido appunto tutto quello che è stato detto sul fatto che anche per cercare di trovare delle nuove possibilità per l'avanzamento civile del nostro Paese e contemporaneamente indispensabile mantenere la memoria del passato e continuare a produrre delle idee per una migliore organizzazione del nostro futuro
Anche all'impresa
Che hanno più
Accompagna vogliono mettere a casa fondato o meno che l'avvocato nella
Mentre