Festival Laterza Agorà - Scuola, cultura, informazione

In sei anni sconvolta
Commissariata
Oppure Italia zona protetta
E consulenze saranno vediamo dunque
è iniziata all'inizio
Iniziamo anni qualcun'altra devastante su Angelo Fassino
è la nuova consapevolezza
Convertini
Qua infatti segnato informazioni
In senso Sonia inizia trentotto al in hanno in immune nel paniere sì di
La
Dalla rivoluzione francese in poi
La figura del giudice medico è figura emblematica
Non capiamo nulla
Spiega Michel foco delle misure di controllo messe in atto se non capiamo che si ispirano al modello ospedaliero non meno che al modello carcerario
Sorvegliare e punire sì ma prima di tutto la nascita della clinica e d'altra parte non si possono rileggere senza un sussulto le pagine che fuoco dedica alla gestione dell'epidemia di peste fino al diciottesimo secolo
Non più come per la lebbra o i palazzi l'esilio su un'isola OMPI mughetto ai margini ma l'isolamento dell'intera città domiciliari per tutti le guardie di quartiere a pattugliare multare i recalcitranti e al calar della notte
Tutti sul balcone non certo per applaudire il personale ospedaliero ma per permettere alle autorità sanitarie di contare i morti i moribondi edili queste racconto che vista per fare né in modo singolare la difficile atmosfera di quell'epoca
La singolare coscienza venutasi a creare e forse proprio per questo che il narratore di attribuisce importanza
Erano andati all'opera municipali dove si eseguiva l'Orfeo di Gluck
Si trattava di una compagnia avvenuta nella primavera della peste a dare degli spettacoli in città
Bloccata dal contagio la compagnia si era trovata costretta dopo accordi con la direzione dell'opera a ripetere l'esecuzione una volta alla settimana
Di modo che da mesi ogni venerdì il Teatro Municipale risuonava del meno di ordinamenti di Orfeo e dei bagni appelli di Euridice
Tuttavia lo spettacolo continuano a riscuotere il favore del pubblico faceva sempre grandi incassi dai posti più costosi votare del terrore dominavano la platea piena dei nostri più eleganti concittadini
Alcuni fra gli spettatori si preoccupavano visibilmente di non passare inosservati sotto le luci abbaglianti della ribalta mentre in orchestra si accordavano discretamente gli strumenti i profili fissi tagliavano con precisione
Passavano da una fila all'altra si inchina a mano con grazia
Nel leggere un brusio buona conversazione mondana i due uomini riprendevano la fiducia che gli mancava solo poche ore prima per le vie nere della città
L'abito a festa cacciava la peste durante tutto il primo atto Orfeo si lamentò con facilità
Alcune donne in tunica commentavano con grazia la sua sventura e l'amore fu cantato in Ariette
La sala corrisponde con un discreto calore
Si accorse appena che Orfeo introduceva nella sua aria del secondo atto del Ternitti che non vi figuravano
E domandava come via d'accesso di patetismo al Signore degli Inferi di lasciarsi commuovere su impianti
Certi gesti angolosi sfuggiti al feudo sembrarono è più avvertiti una fetta di stilizzazione che zio Bava all'interpretazione del cantante
Sì no alle il gran duetto di Orfeo ed Euridice nel terz'atto era il momento in cui Euridice lasciava il suo sposo per diffondere una certa sorpresa nella sala e come si cantante non avesse aspettato che qui moto del pubblico o ancora che certamente come si erano muore venuto dalla platea l'avesse confermato in quanto sentiva e lì scesi e quel momento per Tanzi avanti verso la scalinata in maniera grottesca con le braccia e le gambe e ricambia parte nel suo costume all'antica per stramazzare in mezzo le pastorelle diede la messinscena
Che non avevano mai cessato di essere anacronistiche Macchi agli occhi degli spettatori lo diventavano per la prima volta e in modo terribile nello stesso tempo l'orchestra tacque
Gli spettatori della platea si alzarono
E cominciarono lentamente a lasciare la sala prima in silenzio come si esce di chiesa finito l'ufficio o da una camera mortuaria dopo una visita le signore raccogliendo le gonne per poi uscire a testa bassa mentre gli uomini guidando le loro compagne per il vomito o che non portassero degli strapuntini
Ma poco a poco il movimento si precipitò il sussurro divenuto esclamazione nella folla fluire sulle uscite attaccandosi sino a ondeggiare in se stessa tra le grida
Gottardo e terreni che si erano soltanto alzati
Rimasero soli
Davanti a una delle immagini di quella che era la loro vita da allora
La peste sulla scena nelle spoglie di un istrione disarticolato e nella sala tutto un lusso infine sotto forma di ventagli dimenticati e di trine abbandonate sul flusso delle poltrone a teatro come noi a
Per fortuna però nessuno Teo all'orizzonte
Ciò nonostante mi sembra di di percepire ancora più chiaramente perché siamo così legati all'idea di teste e non a quella di qualunque altro morbosi mi è piaciuto per non si dava ammettere che questa volta seguirti non è stato così fastidioso però l'importante è che tutti sia piaciuto no
Se è piaciuto
E io per esempio richiedere Baila Nana da nati un voto non lo so non so darmi un una magagna coinvolto posso darmi lei immaginavo passa molto tempo a ragionare con i ragazzi
Sul senso della scuola
Quasi nessuno gli ha chiesto mai nulla di cosa ne pensino dei metodi di insegnamento delle politiche dell'istruzione e della valutazione
E ogni tanto apre discussioni in classe sul senso del voto ipotizzò la possibilità di farne a meno
Chi sarebbe d'accordo
Ma li faccio sempre valutari ma alle volte questa possibilità innesca dei cortocircuiti che sembrano delle crisi
Cristian Raimondi racconta che in una scuola in una quinta di una ragazza bellissima al primo banco sempre attenta coinvolta brillante intelligente senza essere secchiona generosa con i compagni eccetera eccetera si blocca
Quando lei chiede che voto si darebbe per i primi due mesi di storie che hanno fatto insieme
Nei le chiede
Che cosa che non va
Scoppia a piangere
Sembra che lei stia facendo una violenza
Poi ammettere le dice
Che sembrava che studi tantissimo che ti impegni applicare terrà un nove anche un dieci no
Lei piange e balbetta
Non ce la fa a dirsi che è brava
Come si fa
Nessuno gliel'ha mai insegnato come si fa
Come si fa a diventare grande
Come si fa a farsi degli amici
Come si fa a essere valorizzati
Come si fa ad arrabbiarsi a lottare per una giusta considerazione
Come si fa ad impegnarsi politicamente
L'ansia da prestazione mina l'autostima varie le relazioni l'apprendimento rende infelici
Toglie il sonno
L'ansia da prestazione in poco tempo diventa malessere sofferenza frustrazione sempre RAI morta racconta che i ragazzi tra venticinque e trentacinque sembrano quasi tutti essere stati contagiati da questo malessere sociale
Ma l'essere che invece di avviarli a formare una coscienza di classe
Lì addio verso un percorso individuale di ricerca di adattamento alla società in soldoni nel migliore dei casi via via dallo psicologo per cui comunque spendono quasi la metà di quanto guadagnano ma se invece di esternare il malessere trovando a generare conflitto sociale o quanto meno affaticamento
Il disagio viene tutto introiettato easy tenta di risolverlo a proprie spese letteralmente insomma la differenza fra chi sfrutta che ha sfruttato oggi
Posso tutto per un conflitto interiore e a lungo andare questa scissione che non diventerà mai dialettica
Crea una sorta di abito azione una cronicizzazione del disagio
Buon pomeriggio bentornati alla terza guerra la sessione della pomeriggio questa mattina avevo parlato
Di disuguaglianza abbiamo capito insieme ai nostri ospiti come queste siano aumentate con la pandemia con il TAR un po'che stiamo vivendo abbiamo parlato anche di futuro Enrico Giovannini ci ha detto nei piani programmatici in banca
La parola futuro è il futuro sono i giovani i ragazzi è il mondo della scuola dunque da qui ripartiamo oggi pomeriggio
La ringrazio naturalmente i nostri attori che avete appena visto da lo store che di Modena Martina finire Locarno che falsa fully diretti da trenta bello la nostra regia di Riccardo Frati da Modena che ringraziamo la domanda
Di oggi di oggi pomeriggio insomma di cui vi chiediamo conto insomma vi chiediamo naturalmente anche di interagire con esso social facendoci altre domande cioè cammina carabinieri qua con noi cammina ricordiamo nostro sondaggio
Dura il sondaggio di oggi pomeriggio scuole cultura sono destinati a essere fruiti principalmente on line
E allora vediamo che cosa ci rispondono anche i nostri ospiti di oggi pomeriggio in attesa di sapere invece quali saranno le risposte di chi ci sta seguendo on line in questo momento allora diamo il benvenuto
Ad Andrea Gavosto economista direttore della Fondazione e Giovanni Agnelli quei programmi di ricerca proprio sull'istruzione hanno portato alla pubblicazione con Laterza di Bari rapporti sulla scuola in Italia buon pomeriggio benvenuto
Dopo le regioni
E diamo il benvenuto anche a Gino Roncaglia professore di dj tra gli umani teste di editoria digitale presso l'università Roma tre esperta di didattica a distanza per la terza pubblicato recentemente l'e-book cosa succede a settembre scorre didattica a distanza i tempi del Covent diciannove e il volume L'età della frammentazione cultura del libro scuola digitale
Benvenuto
Grazie e buon pomeriggio
E proprio Elena queste ore si sta discutendo ancora di più sono un ritorno alla didattica a distanza allora sentiremo chi affronta ogni giorno in classe queste situazioni buon pomeriggio a Paola Cardarelli dirigente scolastica dell'Istituto Tecnico Michelangelo Buonarroti di Frascati buon pomeriggio
Buon pomeriggio sempre grazie
Collegata con noi anche Giovanna neri docente di Filosofia e Storia geografico linguistico muratori San Carlo di moderiamo pomeriggio
Un pomeriggio all'insegna lettere però non si la sapienza lettere allora correggiamo scoperto subito ce ne scusiamo
Allora
Partiamo come abbiamo sempre fatto Andrea in questi giorni da delle fotografie che poi domani ricordiamo le vedremo tutte insieme grazie a una ricerca di Manuela Fulgenzi vediamo olearia foto
Quindi proponiamo oggi pomeriggio e che darà l'avvio poi la nostra discussione per la regia e la foto numero sedici partiamo dal nostro Paese dall'Italia
Andiamo a Livorno ecco questa è la primo giorno di scuola per gli alunni della Micheli bolognese di Livorno
è il quattordici inizia a settembre di quest'anno la fotografia è di Laura Lezza
Vediamo anche la foto numero diciassette
Che ci offre un paragone con quello che accade anche altrove in altri Paesi siamo in Burkina Faso guardia Ducula capitale primo ottobre due mila venti vedete
Questa foto di arte vedete ci sono le mascherine la distanza in alcuni casi è difficile da mantenere sappiamo che le misure che nel nostro Paese adottata sta adottando difficilmente in alcuni Paesi trovano applicazione
Pensate anche semplicemente in Africa
Capire a dove si fa difficoltà in alcuni Paesi anche a censire la popolazione insomma ci sono c'è grande varietà di condizioni naturalmente e la pandemia ricordiamo tra globale e l'appoggio l'approccio globale qualcosa di fondamentale per sconfiggerlo per contenerla insomma
Ho fatto molto diverso e che però raccontano un momento davvero importante per il nostro al futuro partiamo allora da Andrea Gavosto e da quanto lei ha scritto lei la al mondo dopo la fine della mondo nel suo testo scrive che la didattica
A distanza dicevamo se ne sta riparlando molto in queste ore perché potrebbe tornare soprattutto per le scuole superiori
Ha aggravato i divari legati alla retroterra socio economico
Degli studenti in che modo e poi oggi lei condivide i provvedimenti presi dall'ultimo DPCM inattesa abbiamo capito di quello nuovo
Ma veniamo al primo tema era alta più che la tematica distanza che è stata la risposta serale ma necessaria diciamo la situazione d'emergenza
Il è stata adottata è stata la chiusura delle scuole che dura ricordo del cinque marzo fino al quattordici settembre pretendiamo in me debba riprendere
E in parte già ripreso in queste settimane è stato quella chiusura che ha ha prodotto effetti molto negativi sugli strumenti venivano cerco di quantificare l'effetto negativo su questa generazione
Che è un effetto però generare un effetto Miglio che vale per tutti
Quindi non per categorie specifiche diede un effetto che purtroppo rischia di segnare la generazione anche lei
Negli anni direttore decenni futuri perché appunto viene a mancare un pezzo di competenze utili conoscenze per questi ragazzi
Dichiaro che ha detto la la risposta
La non una diciamo non tutti i gruppi di studenti hanno potuto usufruire di questa risposta in modo omogeneo quindi qualcuno ha subito più di altri
Il contraccolpo della chiusura delle scuole quindi della perdita di competenze conoscenze io direi ci sono almeno tre categorie che sono state particolarmente mi sposto in questa fase
Diciamo la prima è sicuramente che ha avuto nelle difficoltà ad accedere alla didattica nell'istanza alla didattica digitale
Ci sono diciamo non sappiamo esattamente questo in altri campi non abbiamo misurazioni precise però alcuni studi preliminari svolti da ricercatori sui dati Invalsi fanno notare come circa due terzi degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado le scuole superiori abbiano potuto comunque da aveva un no
C'è una connessione sia una postazioni con computer a disposizione sia soprattutto dall'altra parte un docente abituato a fare didattica
Di qui ricitare mentre se scendiamo alla scuola primaria le vecchie scuole elementari questa percentuale si riduce un terzo sicuramente che ha avuto difficoltà
Ma dico commissioni di accesso negli archivi arriva un grafico su queste mi perdoni se lei sarà a Roma il primo adesso lo facciamo vedere che la Reggiani metterà in onda così lo commentiamo
E riusciamo ecco l'ha detto lo sta caricando a loro gli studenti ricorderete da lontano accesso la didattica a distanza ne stava parlando ora giusto
L'esattamente le stavo parlando proprio di questo vedete come se una differenza fra i vari ordini scolastici mentre dicevo appunto ci cerca due terzi queste sono stime ancora parziali perché esisteva ahimè non sono ancora noti però la diciamo due terzi più o meno degli studenti della delle scuole superiori hanno potuto accelera la didattica a distanza ora un terzo delle dei più piccoli del delle scuole primarie sono trovati in questo senso quindi sappiamo che il diciamo il passaggio alla didattica a distanza didattica digitale integrata come si chiama oggi nel periodo lottavano colpito soprattutto le elementari mi ha colpito soprattutto ovviamente chi non è io eccetera alla visita alla didattica a distanza States se possiamo tenere secondo grafico alla seconda categoria
Di studenti diciamo colpiti
Nella fase del programma sono stati gli studenti con bisogni educativi speciali che appunto da su questo abbiamo qualche informazione in più l'abbiamo raccolta voi stessi come Fondazione attraverso un sondaggio condotto con alcune università nell'ambito di un programma di formazione
Per i docenti devono appunto studenti con disabilità
Sì con gli studenti disabilità sono chiaramente più svantaggiati perché se un po'rotto ruolo di mediazione
Normalmente insegnante di sostegno svolge nei confronti del marketing aiuta il ragazzo con la Bisogni educativi speciali a seguire quello che viene fatto in classe
Dormi durante lo dal questo non era possibile per legge come circa la più di un terzo di fatto il trentasei per cento per un motivo o per l'altro non abbia da potuto seguire la didattica a distanza e quindi molti ragazzi con bisogni educativi speciali sono stati di fatto tagliati fuori dalla scuola durante questi lunghi lunghi mesi
Che vanno appunto da marzo lo ripeto fino alla a giugno e poi durante il periodo estivo la terza categoria ovviamente la componente come dire casalinga è stata molto importante in questa casa fase quindi sono Ignis nove studenti ragazzi che arrivano tra famiglie particolarmente svantaggiate qui far vedere alla terza il terzo grafico su questo non abbiamo indicazioni precise ci sono però dei programmi
Questo questo a cui faccio riferimento arcipelago educativo è stato svolto insieme a Save the children
Ma è chiaro che i ragazzi che tengono appunto da precondizioni dovrà retroterra particolarmente svantaggiate
Quelli cioè lei prima sono inevitabilmente quegli più colpiti in questi casi nell'ambito del nostro programma abbiamo cercato di capire
Cosa poteva funzionare
In termini di attività presenza attività a distanza in sei grandi città ragazza appunto vengono da quindi sono inefficienti devo dire una cosa interessante che tra l'altro nuova fa talmente importante nei prossimi mesi quello che si è scoperto in Italia ma anche in tanti altri Paesi che un forme di tutoraggio individuale attraverso la didattica di Stato c'è un rapporto che è un rapporto con un docente uno uno uno a due aiuta moltissimo i ragazzi che vengono da da appunto condizioni di particolare svantaggio quindi c'è una possibile risposta la risposta è anche attraverso i dati che esiste
E anche attraverso il digitale sappiamo che tra l'altro no all'apprendimento on line è cosa diversa di fatto la videoartista come è stato applicato ma credo che ci torneremo però qua quindi c'è una possibilità di utilizzare la didattica a distanza per aiutare in particolare questionario cosa succederà d'ora in poi
Dichiaro che io vedevo di dare un'opinione personale ho sperato fino all'ultimo continua a sperare che la scuola sia un po'l'ultima trincea ma l'ultima cosa che viene chiusa è chiaro che i dati verso i contagi in prospettiva sul numero di terapie intensive da sono molto preoccupanti quindi un rischio concreto
Per la scuola debba di nuovo chiusa era c'è e di fatto già successo sta già succedendo almeno nelle scuole superiori di molte molte città in molte regioni nega e quindi dobbiamo prepararci con una fase di poi contrastare diciamo e aiutare in particolare le categorie più svantaggiate
Grazie ecco per sapere se e Ricciardi questa mattina c'ha detto no andrà che venti giorni i numeri sono decuplicati quindi insomma già come dire messo all'erta su questo punto
E vogliamo andare a sentire a scuola come vanno le cose partiamo prima dalla preside dirigente scolastica articoli ma oggi vedo che sorride ne abbiamo ancora l'età della preside
Allora professoressa Paola Cardarelli abbiamo sentito i numeri che ci ha dato adesso capo sesto insomma danno un quadro effettivamente non ha molto confortante di quella che è la situazione però ha sottolineato i due aspetti cioè il dover chiudere
Nei mesi di Lockdown totale e poi una ripartenza che è stata difficile dormisse gli insegnanti impegnarsi molto in un'estate dove a tenere banco era la questione
Svegliare autorevole debba anche a Romele
Secco allora come andando nelle scuole cioè i dati anche qui sono un po'contrastanti c'è chi dice che non ci sono focolai nelle scuole c'è chi dice era alta nelle scuole insomma sono un po'bombe a orologeria ci racconti come stanno le cose
No dunque la situazione molto complessa chiaramente noi stiamo cercando di fare fronte a in una situazione complessiva poi piuttosto difficile perché dobbiamo ogni giorno decidere appunto di chiudere qualche classe perché c'è un positivo oppure di rimodulare la struttura delle delle Aule perché appunto dobbiamo diminuire la percentuale di didattica in presenza ora devo dire però che per quello che riguarda la situazione complessiva cioè per esempio se devo fare dare una valutazione su quella che è stata la reazione della scuola all'Oak da una della prima ondata beh insomma
La valutazione nostra quella degli addetti ai lavori io vi ringrazio quindi averci chiamato a parlare non è stato in prima linea
Facciamo fatica a far sentire la nostra voce quindi insomma davvero grazie alla terza e agli organizzatori quindi voglio dire che nel primo Loch da un anno e siamo stati molto spaventati perché chiaramente una situazione del genere era del tutto inedita e quindi non avevamo gli strumenti per poter reagire
Però insomma la capacità degli insegnanti evitare come dire la la reazione degli insegnanti è stata davvero esemplare
E si sono impegnati in uno sforzo collettivo estremamente generosa insomma per recuperare tutto il ritardo anche nell'utilizzo delle competenze tecnologiche con risultati che insomma debbo dire son stati davvero
Davvero molto positivi è stata una cosa anche un po'particolare perché la spinta che hanno avuto gli insegnanti che hanno mostrato verso questi nuovi strumenti realtà basata su un paradosso nel senso che la tecnologia in quel momento è apparso l'unico strumento a poter garantire ciò che in realtà alla tecnologia sembrava sempre avere negato cioè la relazione la relazione umana quindi attraverso gli strumenti tecnologici l'informatica
Si è recuperato quello e questa è stata una cosa molto buona diciamo che in questo senso lo dando è servito proprio da da da da collettore da promotore di tutta una serie di iniziative che appunto in passato la scuola insomma aveva qualche modo trascurato
E solo che adesso come dire la situazione è ulteriormente mutata noi stiamo ritornando parzialmente alla Dada e stiamo cercando di fare affidamento di Suso gli strumenti tecnologici che però da soli ovviamente non non ci danno nessuna risposta perché oggi i ragazzi cioè sono molto disorientati perché circa no cercherebbero perlomeno la scuola in presenza voglio non era scuola vogliono stare insieme ai compagni però anche loro hanno paura quindi noi viviamo ogni giorno una situazione di assoluta incertezza perché non sappiamo se dobbiamo tornare di nuovo
A fare affidamento sugli strumenti tecnologici e quindi riproporre delle lezioni on line e quindi lavorare ancora tutto quel dall'universo della delle competenze telematiche che nella scuola sono rimaste un po'in certe oppure riprovare come dire mantenere firmò un punto e come dire sfruttare questi famosi banchi che sono poi arrivati perché adesso siamo stati inondati dai banchi non sappiamo che fare con quelli che abbiamo dismesso
Che ci appaiono in maniera così estremamente triste nelle Aule perché sono così Tiberio ordinati puliti nuovi e però i ragazzi ragazze non ci sono perché anche quelli che hanno la possibilità di venire a scuola perché fanno parte di quel venticinque per cento di percentuale che è ammessa alle elezioni
Tendono un pochino a disertare perché credo abbiano paura anche le famiglie sono sono spaventate insomma questa è la situazione anche gli insegnanti sono spaventati perché la nostra categoria di insegnante sono abbastanza anziani e quindi hanno hanno paura di dover interagire con una classe nella quale si trovano davanti con la mascherina insomma venti ragazzini che non stanno fermi che insomma comunque hanno la loro come dire briosi vita giovanile che in qualche modo fuori questa è un po'la situazione
Allora io volevo chiedere al professor Roncaglia invece abbiamo parlato di didattica a distanza abbiamo parlato di competenze digitali Gavosto nel testo scrive tra l'altro come ci sia da sempre scarsa infatti sulle competenze didattiche Cherasco italiana ha sempre avuto dai tempi di Gentile rispetto a quelle disciplinari nella convinzione che la conoscenza della materia sia condizione sufficiente per insegnato allora ci siamo trovati in una fase in cui è stato necessario anche che gli stessi docenti acquisissero delle competenze digitali in più insomma
Quindi chi è che in un certo senso doveva farsene carico e c'è stato qual è la maniera più efficace di sopperire qualora appunto ci sia comunque questa mancanza di formazione a a ciò
Professore beh io farei una premessa innanzitutto quella che abbiamo dovuto fare durante lo da un e quella che purtroppo in molte situazioni
Torna a presentarsi adesso non è una forma di didattica on line ideale come la vorremmo come integrazione della presenza e sostitutive non integrativa
In molti casi non è preparata organizzata adeguatamente una didattica a distanza di emergenza
Come del resto in questo periodo dove si riesce a farla quando si riesce a farle di emergenza anche la didattica in presenza con le studentesse e gli studenti isolati sui banchi con le mascherine con l'impossibilità di lavorare in gruppi quindi sono due situazioni che sono tutte e due fortemente legate alla Denia
Naturalmente con una maggiore preparazione all'uso degli strumenti e delle tecnologie didattiche ma anche alle metodologie per lavorare anche on line indubbiamente si può aumentare l'efficacia anche di questa didattica a distanza di emergenza
Come farla come arrivare a preparare ma io direi che ci sono tre componenti fondamentali
In primo luogo una buona didattica on line una anche in una situazione non di emergenza quindi come integrativa come strumento assieme ad altri presuppone una buona didattica in presenza senno in presenza siamo abituati prevalentemente quasi unicamente a fare lezioni frontali didattica trasmissiva
Poi inevitabilmente la didattica a distanza diventa una brutta copia della didattica in presenza con strumenti che sono ancora meno adatti
Fortunatamente da questo punto di vista dei passi avanti progressivamente si sono fatti cioè una maggiore abitudine all'uso di metodologie didattiche diverse
Però la nostra scuola resta ancora molto ancorata a due aspetti uno lo si ricorda la prima quello delle discipline l'altra è quella della chiusura nei gruppi classe
Abbiamo una scuola che ancora molto articolata per classi per discipline per materie
Mancano molto nelle nostre scuole e questo si riflette anche sulla qualità poi del lavoro a distanza mancano terzi spazi terzi tempi la capacità di lavorare di più sull'approfondimento degli interessi individuali
Delle studentesse e degli studenti allora migliorare da questo punto di vista dal punto di vista anche dell'organizzazione degli ambienti di apprendimento
La didattica in presenza di un passo necessario per poter fare in una situazione di me diversa da quella di emergenza di oggi anche buona didattica on line
Poi c'è un secondo aspetto che sicuramente serve che quello in qualche modo della collaborazione la formazione ha un buon uso della didattica a distanza presuppone sempre un lavoro collaborativo non può essere il singolo docente
Davanti alla tecnologia come purtroppo
A volte è stato in questo periodo c'è bisogno di un lavoro di respiro più ampio e ci sono tante iniziative anche nel nostro Paese avanguardia educative piccole scuole realtà in cui si lavora sull'apprendimento anche collaborativo di metodologie e uso degli strumenti
E poi appunto ci vuole una
Un insieme di infrastrutture quindi Stroud non basta la buona volontà del singolo neanche da quel punto di vista se e la non c'è una banda sufficientemente ampia
Se le scuole non hanno le dotazioni adeguate o hanno delle dotazioni costruito un po'astrattamente anziché concretamente sulle pratiche didattiche
Naturalmente anche questo aspetto infrastrutturale un problema
Lavorare su tutti e tre questi fronti forse si poteva fare un po'di più anziché lavorare solo unicamente serviva anche probabilmente anzi sicuramente lavorare sugli ambienti fisici sui banchi
Però devo dire forse
In questi mesi di tregua potevamo lavorare un po'di più anche sulla sull'aspetto almeno delle infrastrutture
Per il lavoro distanza perché questa situazione purtroppo non era imprevedibile e anche da questo punto di vista una preparazione maggiore avrebbe aiutato
Professoressa Giovanna neri rispetto a quanto ci ha detto adesso Gino Roncaglia stava lei è d'accordo si poteva forse fare un po'di più per arrivare ancora più preparati e poi altre due domande
Come ha trovato lei suoi studenti a settembre quando le scuole hanno riaperto dopo mesi
Difficile didattica a distanza e i suoi studenti che cosa le dicono oggi quando c'è il ministro Enzo Lina che dice voglio tutelare assolutamente era a scuola anche gli ultimi anni delle scuole superiori che devono affrontare
L'esame di maturità ma che i numeri IMEI ci portano
Nella direzione di nuovo di una
Chiusura e dunque di ritornare a didattica a distanza
Nell'ordine perfezione stilistica
Rispondono agli ordini allora
E sono assolutamente d'accordo con tutto quello che ha detto il professor Roncaglia ha fatto una studentessa mettersi fetta del delle problematiche della situazione della storia italiana io credo di appartenere al gruppo di identità civica sentenzia cattura di formarsi vino ripetere pedissequamente la la tradizione dei preti insegnanti ecco
E devo dire che insomma il missile Sam Walton Soris sempre stampini siamo sempre stati molto soli in questo lavoro di aggiornamento i oggi ecco in stiva
Tecnologia soprattutto per una classe docente che ha Panelli vicina mia insomma è difficile
Per quanto riguarda iraniano sia una zona neutra Bafundi è stato molto bello con loro signor nel segno del triennio Minas sono su grandi il problema anche della quindi non so organigrammi necessità della città cioè e è stato molto bello ritrovarsi a Dio non voglia di tornare a scuola quella dimensione fisica del ministero presenza quella che io chiamo andati in missione socratica mi vien da dire dell'insegnamento
è imprescindibile secondo me e anche loro sentita nella mancanza alcuni momenti anche così conversazioni di dialogo che nascono spontanei e negli anni simili non
Spontaneamente improvvisamente in classe che a volte sono le cose poi che i ragazzi si portano dentro stessa dicono certi momenti non formale corpi d'élite a cui ancora ho ricevuto insegnamenti Daniele accenti
E questi sono imprescindibili sono quelli che mancano che credo non siano recuperabili nella didattica a distanza
Alcuni di loro anzi molti di loro hanno paura ecco c'è anche una grande paura anche perché faticano nei momenti di intervallo
A statisticamente sempre fermi seduti al loro posto e quindi quando si avvicina non si muovono alzano la mascherina si scoprono però insomma teneri metri di distanza non è facile e adesso di capire che la paura h in questi ultimi giorni ambito sono molto portati chiedono anche di dibattere di confrontarsi in in limine deve chiudere non chiudere la didattica a distanza didattica digitale e dal Bonaiuti numero è molto spaventato
Spingendo però quando almeno nella mia esperienza ogni classe quando chiedo che cosa preferiscono la maggioranza dice preferisce continuare con questa modalità in presenza e il nel bel mezzo della storia iniziato sin dal da settembre con un direi un venticinque per cento di più praticati in stanza non abbiamo adesso si sente chiaramente i grandi tutti quindi sono in classi
Vanno a scuola quasi tutti i giorni ma ogni ragazzo in pratica stato giovane casa tour notturno abbiamo un sistema di turnazione sia sulle Lassissi e sui piccoli gruppi all'interno della classe
Per cui ancora non c'è l'altro il cane a se stanti le prime che iniziano a tutte le classi niente tutta l'assessore abbiamo anticipato le linee del del decreto ma colonna una percentuale emersa quindi comunque nelle classi seconde terze e quarte i ragazzi che sono presenti e sono sul mare tutti abbiamo sempre un gruppo che che segue quando la connessione regge
Alla classe questa il problema no Cipriani maggiore quelle infrastrutture Ivo Rossi penso anch'io che multibanche con le rotelle sono arrivate ieri mi ha messo al distinte simili sono belli penso che i miei alunni sarebbero anche fermi su quei banchi non so cosa faranno i ragazzi gli elementi nuovi iscritti in una specie di bloccare però sono belli ma sul serio più urgente una rete Weinstein sorse il più forte potenziate che ci consentisse di non perdere continuamente tanto tempo pieno sesta Commissione a mettere a posto
Affrontare problemi tecnici che poi non sempre per fortuna abbiamo di tecnici molto personale tecnico quest'anno torni Gambari molto capaci sì però si sono due tre persone per tutta la scuola quindi insomma quando ci sono problemi collar due errori sulla con problemi tecnici
Serve un sacco di tempo ecco quali sono dunque i veri problemi in Andrea della scuola di chi le affronta ogni giorno tra l'altro stamattina Presidente dell'ENEL
Che aveva la nostra ospite ci diceva l'elettricità per tutti per colmare le diseguaglianze che poi si creano come ci diceva adesso la professoressa ti basti pensare alla foto che abbiamo visto dal Burkina Faso insomma rendersi conto di quanto
E alcune contesti come dicevo prima sia difficile anche solo immaginare in quel caso una didattica a distanza volevo chiedere ad Andrea Gavosto invece la Francia e la Germania in questo caso per ora perché questa pandemia qualcosa a cui di fatto nessuno avente preparato hanno deciso di chiudere il resto ma tenere le scuole almeno fino a un certo grado aperte proprio perché questa è l'ultima trincea la considerano così ma voi avete calcolato anche dei danni che sono difficili da calcolare ma sul lungo termine insomma la formazione persa nel mese di lo da una di scuole chiuse adesso la didattica a distanza abbiamo sentito in qualche modo si compensa si va avanti ci si prova insomma per quanto sia possibile nonostante le difficoltà delle infrastrutture ma sicuramente un qualcosa che ora non riusciamo a quantificare ma sul lungo termine si vedrà
Sicuramente in realtà Military difficile calcolare appunto il danno generazionale provocato dalla dallo da una ma perché mancano strumenti di misurazione che ci sono in altri Paesi diciamo quello che sapevano in altri Paesi dichiara perdite di apprendimenti quindi quello Graziani imparato di meno a scuola rispetto ai loro fratelli sorelle maggiori si aggira fra un trentacinque per cento le materie letterarie oggi nel quaranta per cento nelle materie tipo matematica discese quindi tantissimo deve è un peso che i ragazzi e ragazze rischia di portarsi avanti anche per tutta la vita come dicevo prima in Italia questo tipo di valutazione non si può fare esattamente non abbiamo scelto un'altra strada che quella di capire utilizzando tecniche inconsuete per gli economisti
Qual è stato il quale può essere il danno in termini di prospettive occupazionali in gara diciamo profili retributivi eccetera il danno e molto sensibile diciamo che sull'arco di quarant'anni per gli studenti di questa generazione parliamo di no perché qui ma l'intera
Ma venti mila Euro cioè quasi uno stipendio va annuale di già medio di un italiano che moltiplicato per gli otto milioni e mezzo di studenti significa dieci punti di PIL quindi quando parliamo siamo preoccupati delle conseguenze
Né sulle attività economiche sul settore che il gol non ci dimentichiamo mai è uno dei motivi per cui molti paesi
Ma cercando di tenere duro sulla scuola non ci dimentichiamo mai che il costo di chiudere la scuola realmente di vari ordini superiori ma quello di chiudere alcune attività
Profitti
Io andrei dal professor Roncaglia perché nella sua testo nella mondo dopo la fine del mondo l'ha già detto in parte prima ne parla di didattica di emergenza abbiamo sentito anche la professoressa e poco fa spiegarci quali sono i problemi quotidiani questa didattica d'emergenza alla quale ci si è trovati a dover far fronte a marzo aprile
Per quanto tempo durerà ancora secondo lei e come trasformarla invece in didattica digitale
Ma per quanto tempo durerà è molto difficile dirlo perché indubbiamente finché c'è l'emergenza Cofid la didattica a distanza e comunque sostitutive non integrativa quando è necessario cioè comunque emerge iniziale
E quindi dipende dal sapere quanto durerà la tandem mia e e questo francamente credo che sia difficile da prevedere si possono fare diciamo sulla base le cose che sappiamo alcune previsioni speriamo che diciamo dalla primavera dell'anno prossimo le cose possono progressivamente migliorare però indubbiamente c'è un problema c'è un problema grosso
E
In questa situazione abbastanza difficile fare previsioni
Però sicuramente il lavoro che si può fare per cercare di colmare soprattutto le diseguaglianze per quello che riguarda l'accesso l'uso
Della Rete degli strumenti digitali beh questo è un lavoro che invece un lavoro che può essere programmato politicamente
E qui credo dovrebbe essere dato una forte priorità ne dobbiamo sempre tener presente che le diseguaglianze si manifestano in tante forme diverse
Sappiamo c'è stato detto quanto si perde con la situazione dell'emergenza Covi d'nel momento in cui la scuola funziona in maniera subordina le diciamo
Noi sappiamo che si perde moltissimo anche per tanti altri aspetti di diseguaglianze
Quanto costa al sistema Paese il fatto che ci siano delle diseguaglianze così forti
Per esempio nell'abitudine la la propensione alla lettura noi sappiamo che ci sono differenze enormi di rendimento scolastico tra le studentesse e gli studenti che arrivano da famiglie che hanno almeno cento libri le studentesse e gli studenti che arrivano da famiglia che hanno meno di dieci libri in cui non c'è la propensione l'abitudine alla lettura queste sono tutte delle condizioni perché creano diseguaglianze costano costano enormemente al sistema Paese
Le diseguaglianze digitali sono una delle spetti di questa situazione complessiva corrono molto spesso lungo le stesse faglie socio economiche geografiche delle altre diseguaglianze
E lavorare per colmare le diseguaglianze anche in questo campo è un compito del Paese
Che non riguarda solo la situazione di emergenza anche se in questa situazione si pone con particolare urgenza
Perché oggi l'uso il digitale delle reti ed è qualcosa che entra anche nelle competenze di cittadinanza nella cittadinanza attiva dove mancano infrastrutture dove mancano competenze
In questo momento specifico si perde la capacità di mettere in atto
Queste strategie sostitutive emergenziale in maniera efficace ma in generale anche se non ci fosse l'emergenza copie d'si perderebbe competenza partecipazione attiva alla Società e quindi si per dove
Sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista la vita civile culturale sociale si perde moltissimo
Grazie professore abbiamo molti commenti che ci arrivano sui social a proposito di quello che stiamo dicendo Camilla
Sì ci stanno arrivando numerose risposte alla sondaggi indicano tutte la stessa preoccupazione ovvero a tutti risponde tutta la domanda
Se la scuola intensi particolare destinata a essere fruita principalmente alla in nella risposta e temo di sì ma spero di no
Perché chissà probabilmente come diceva il professor Roncaglia la indiretti complementare e non sostitutivo un commenta in particolare quella di Maria Storace
Che appunto i si dice spero proprio di no perché le conseguenze del primo la CNA un si sono registrati sin dai primi giorni di settembre di rientro a scuola soprattutto nei ragazzi più fragili i meno abbienti magari se lo possano raccontare le professoresse che o hanno vissuto
Certo anche perché fa questa è la DL disuguaglianze di cui stavamo parlando no Andrea
Ma è prima Braga vostro insorge andiamo dalla professoressa Cardarelli della dirigente scolastica
Perché al netto di tutto quello che ci siamo detti fino a questo momento se lei professoressa avesse ora di fronte al sei la ministro dell'istruzione
Il governo pronto so che le faccio una domanda complicata a prendere i provvedimenti di cui si sta discutendo in queste ore
Lei che dirige un istituto una scuola superiore che cosa chiederebbe che cosa direbbe rispetto all'oggi
Cioè certo questo non è facilissimo da da dire ma sicuramente
Chiederei di di essere maggiormente sostenuti cioè nel senso che far il ministro amministra credo che avrebbe dovuto sentire un pochino di più la voce di chi lavora realmente nella scuola perché per esempio tutto l'entusiasmo sui banchi monoposto perché avrebbero salvato la didattica in presenza forse poteva essere un pochino contenuto si lei avesse sentito direttamente la nostra voce
Ora certo io credo che una cosa assolutamente importante da fare certo ci dovrà tornare alla didattica a distanza però si dovrà farlo anche con io credo con un accompagnamento importante nelle scuole perché appunto gli insegnanti stesso sessantuno punto lasciati soli anche noi anche da dirigenti ci sentiamo lasciati soli perché appunto
Non c'è una politica complessiva consistente per quello che riguarda per esempio l'azzurro la formazione quindi l'accompagnamento questa a questa grande novità che ci siamo trovati a gestire al punto che è quella della del del dell'uso degli strumenti tecnologici io per esempio penso ad una soluzione mista si dovrà decidere io perché noi abbiamo anche una certa autonomia cioè una delle dubitativo
Addirittura del novantanove che in teoria CD ci dice che noi siamo che le scuole sono autonome nelle decisioni tra se dovessi decidere io tornerei senza dubbio per lo meno solo per un periodo magari più breve possibile alla didattica on line però lascerei appunto come diceva anche il professor Roncaglia
Delle forme alternative di presenza a scuola non più basate sul gruppo grazie non magari su di piccoli gruppi e quindi consentire ai ragazzi magari a ragazzi con diverse ai ragazzi con una con del delle problematiche sia di connessione a casa che appunto problematiche di apprendimento consentirei a loro l'accesso scuola
Mi farei lavorare dei piccoli gruppi ma senza dubbio però la rivoluzione che deve essere fatta per poter consentire anche di fronteggiare queste situazioni d'emergenza è una una rivoluzione nella metodologia didattica perché la l'uno deve essere posto al centro per esempio non so ecco
Uno dei fallimenti che credo che siano legati a questo fatto di essere stati tanto tempo fuori dalla scuola c'è stato anche il fatto che per esempio alcuni strumenti che si usano in classe non si sono potuti usare nella didattica on line perché non non c'è una corrispondenza una uno voglio dire per esempio la valutazione che è un problema serissimo della scuola italiana ed è stato molto interessante l'intervento
Dei due attori prima che hanno citato Raimon questa lettura sulla valutazione nella scuola
Perché appunto non è possibile trascorre per esempio il compito in classe la la versione di latino e greco concrete non è mai non è possibile trasporre on line e perché il ragazzo cercherà cercherà l'aiutino sul web si faranno andare
La versione già fatta dal compagno con il cellulare quindi e non è possibile risolvere il problema mettendo la SocGen una sorveglianza ulteriore con le telecamere in conosciate come a volte fanno all'università quello che è necessario e rivedere la didattica e quindi cercare di rimodulare questa valutazione non distinguere più il momento della della della dell'apprendimento della spiegazione e quello della valutazione fanno parte dello stesso processo
La valutazione non può essere una valutazione della per la trasformazione deve essere una valutazione anche metà cognitiva un auto-valutazione ragazze e questo deve essere accompagnato allora se si sarà in grado di fare di di introdurre questi correttivi e quindi di reinterpretare la didattica a distanza allora noi potremmo anche pensare
Di non incorrere più dei rischi che il professor Rossi prima delineava e cioè del ritardo dell'accumulazione di questo ritardo come dire sul lungo Periodo ecco perché io penso che una didattica on line per quanto non sarà mai capace di sostituire quella in presenza però fatta con una giusta metodologia possa non far rimanere indietro i ragazzi poi bisognerà trovare appunto queste formule come dire
Magari intermedie trovare anche il modo di fare interagire ragazzi in gruppi intanto on line ma poi anche a scuola con dei piccoli gruppi io penso che questa possa essere una soluzione certo dal punto di vista organizzativo
Molto impegnativo e tartine ai docenti ai quali ho accennato questa cosa sono rimasti un attimo così un po'disorientati però credo che questa sia una sfida da cogliere insomma
Per rispondere in maniera come dire anche molto attiva la scuola in questo non si può fermare e rimanere da osservare anche quello che semplicemente appunto è un'indicazione ministeriale insomma questo penso
Ecco io volevo che era Gavosto mettere sul tavolo la questione del personale del concorso ma penso che anche la professoressa Cardarelli sollevato molti spunti per quanto riguarda la didattica quindi chiedere anzitutto ripartire proprio da questo della rimodulazione
Di quello che si diceva la professoressa
Sono assolutamente d'accordo nel senso che mi sembra una strada diciamo sarà corretta dice diciamo che nel periodo da sostanzialmente da ad aprile aprile-maggio insomma si era cominciato a discutere in effetti come riorganizzare la scuola al momento della ripresa da a sicuramente perché secondo me era integra interessante sia dal punto di vista organizzativo
Da per esempio quello di rendere classi più piccole come per esempio si fa nei Paesi scandinavi Danimarca e Finlandia sui Paesi che oggi riescono a gestire meglio ad esempio l'emergenza
Per pandemia perché perché sostanzialmente no Arthur gruppi più piccoli classi dodici Massimo quattordici con insiste tipicamente sempre gli stessi educatori in quindi riducendo ovviamente il rischio di contagio di cogliere l'esplosione
Del virus che che abbiamo vissuto noi in queste settimane
Quindi da un punto di vista bensì una questione dei turni s'è parlato poi improvvisamente il tema è scomparso nel dire di parto però quello ancora cosa sensata nel senso cercare di appunto attenuare il rischio sanitario e permettere a punto ai ai ragazzi non perda ne abbiam parlato io per primo dipende gli apprendimenti ma non ci dimentichiamo che l'altra grande perdita di quella della capacità nel relazioni sociali in dal punto di vista psicologico dal punto di vista emotivo sono perdite
Altrettanto importanti per per gli studenti se ha parlato appunto di formazione didattica non posso che essere d'accordo con con un cane su questo diciamo formazione didattica on line perché quello che è stato fatto noto si posizione di didattiche molto tradizionali come la lezione frontale fatta con strumenti DG tali però questo non va bene si può ottimo apprendimento on line utilizzando
Domani
Dal momento che oggi dice didattiche diverse che però giustamente vanno a manipolate vanno praticate anche
Dei docenti quindi si sarebbero potute fare tante cose in questi mesi
Purtroppo va c'è stato un certo punto una specie di rifiuto collettivo di quello che la didattica a distanza compresi INAIL di molti noti intellettuali e in questo dibattito si è spento secondo me è un peccato che punto la di a distanza uno strumento ma come dicevamo prima strumento può essere utile così come la riorganizzazione uno dei gruppi classe
E che l'edilizia scolastica rendite sono altre due importanti componenti come spiegavano
Gli altri ospiti della ripartenza della scuola oppure enfants drammatico
Aveva avuto un piccolo problema in una misura siamo davvero ritardo però a ma incipit nel concorsi a premio Scirea ora Roncaglia se ci può rispondere brevemente
Dicevano poco fa lei stagnanti la presi ed è anche un problema legato all'età dei docenti per far fronte alle nuove tecnologie c'è un concorso in questi giorni per i docenti
E ci sono tanti docenti agile pubblica pubblicato cento storie di docenti che già lavorano nella scuola e che in questo momento sono positive al Comité non possiamo partecipare
A questo concorso che vede per loro sfumare di fatto anche il sogno di una vita io volevo chiedere anche una commento su questo rapidamente
E non è banale perché ovviamente anche in questo caso ci sono come dire si viene tirati da parti diverse è chiaro che in questa situazione fare un concorso tradizionale in presenza che garantisca anche la partecipazione più ampia possibile di chi ne ha diritto non è per niente banale e quindi ho l'impressione che da un lato servono naturalmente questi nuovi sia per motivi anagrafici sia per motivi numerici
L'idea giustissima di cercare di ridurre le dimensioni del gruppo classe che peraltro è una cosa che
Servirebbe anche in prospettiva e non soltanto nella situazione di emergenza ovviamente si scontra col problema dei il della numero dei docenti quindi questi immissione serve d'altro canto in questo momento svolgeva un concorso
Nelle forme tradizionali anche con le garanzie sono necessarie quando si fa un concorso
Non è per niente facile non ho soluzioni facili su questo problema quello che posso dire che l'attenzione verso i docenti che come dire sono sicuramente anche dal punto di vista sanitario in questo momento particolarmente a rischio proprio perché sono fasce di età più avanti negli anni l'attenzione e doverosa
Il fattaccio solo un accenno ma molto del dibattito presenza distanza cosa fanno gli altri paesi poi in realtà la risposta dell'Occidente diciamo
è stata molto simile in Paesi diversi tutto sommato le accentuazioni diverse ci sono ma la risposta complessive abbastanza simile
E io credo non siano sensato
Pensare al mondo della scuola come un mondo a parte cioè facciamo della scuola l'ultima trincea il salviamo solo su alla presenza a scuola e tutto il resto lo perdiamo questo secondo me oltre a essere poco praticata
Vile dal punto di vista pratico
Forse anche un po'sbagliato dal punto di vista la scuola non è un mondo a parte la scuola è parte della responsabilità una parte del compito della scuola educare alla responsabilità l'attenzione verso più deboli all'attenzione verso gli altri e da questo punto di vista cercare di fare la bolla autonoma nel mondo della scuola
Non credo sia la strategia migliore neanche dal punto di vista educativo
La scuola è parte della società quando c'è un problema drammatico come questo
Anche la scuola lo deve affrontare come tanti altri comparti sociali ovviamente bisogna cercare di trovare gli equilibri migliori bisogna cercare di non interrompere per quanto possibile il dialogo didattico si cerca di farlo ma fare della scuola una specie di bolla un tono ma secondo me non è neanche poi così educativo
Morina chiusura davvero rapidamente la professoressa nei sei d'accordo
Su questa visione vedevo che annuiva quindi è deduco dissi del professore Roncaglia
Essenzialmente io penso io piccole esperienza oggi con la chiusura e Lang che studia in questo modo riesco a fare il vino italica digitale quello vicino prima giustamente che non era molto ma insomma alcuni cose credo davvero che la vita mica digitale debba essere integrata non è la stessa cosa non vada ecco didattica visita l'Integrated Sant'in presenza e quindi dev'essere secondo me è uno strumento di dobbiamo dare ai nostri e i nostri ragazzi e dobbiamo col tempo insegnavano a usare l'incipit ieri il satellite in tutti Kea muoversi nata Minazzi Conte e diamo credo ripensare quel profondamente anche allo Statuto nelle discipline cosa vogliamo insegnare ai ragazzi cos'è fondamentale oggi sì ma la scuola credo avrei bisogno di isolamento profonda culturale però io amo legato anche e in quella digitale Colussi imposta tutto il Messico
Forse lei non sa vince cosa utilizzare altri che sono uretere
In armonia più legate visitarne quindi più essenziali minimi più importanti nella vita quei nostri ragazzi avranno vita e soprattutto ai cittadini Music Nichols si riunisse muoversi lavorare gli altri qui non solo acquisire riuscire a cavarsela nel compito in classe magari copiando appunto col telefonino il cane
Bravo
Quindi ho difficoltà col telefonino e non più Cornale scritte sul vocabolario va bene grazie per una battuta di chiudere con una battuta grazie buon lavoro al soprattutto alla professoressa Giovanna nega la professoressa Paola Cardarelli
Grazie grazie alla causa grazie a di Roncaglia per essere stati con noi e diamo la linea amore avrà ci ritroviamo tra pochissimo chiara ci ritroviamo tra pochissimo parliamo di un altro aspetto molto importante di questo
A nostro tempo che è la cultura
Sconvolta e non
Ce la facevamo
Unitaria zona protetta
Concernente saranno comunque
Anche una devastante quanti
Hanno la consapevolezza
Puntato tale senatore sì
Altrettanto altri
Drammatica a gennaio in auto insomma
Questa epidemia
A differenza di quelle del mille novecentosessantotto del mille novecentocinquantotto non verrà dimenticata
Ma del mondo
Ce ne stavamo dimenticando
Ci dava fastidio da molto tempo
Ci discostava un po'e facevamo il modo di tenerlo a distanza
Ormai era fatta mi sono allora dedicato a un esercizio semplice ho riguardato la stampa della settimana
Ma non di una settimana speciale
Semplicemente quello della settimana in corso ma non importa quale una settimana normale ho scoperto che secondo lo specchio che staziona feriva quella settimana non era successo niente a parte il virus
Immigranti erano scomparsi il riscaldamento globale non esisteva più
Deforestazione dell'Amazzonia il polmone del pianeta continuava senza sosta ma nessuno se ne preoccupava la guerra Yemen non aveva mai avuto luogo quelle in Siria è un miraggio in Germania si stava aprendo una Norimberga delle torture siriane
In cui dei seguaci di baciare ad Al Sadr erano processati per crimini contro l'umanità
Ma era il rispetto delle misure di contenimento del virus di distanziamento sociale nel Baden Württemberg a essere al centro di tutti gli articoli lo Stato islamico che come funghi nelle grotte cresce nell'oscurità dei media
E nell'umidità dei mondi chiusi si riorganizzava in Iraq lo citava le sue armi nella regione di elogiava e si apriva un varco in Mozambico dove cinquanta giovani di un villaggio nella savana erano appena stati massacrati per aver rifiutato di unirsi al movimento Al Shebab ma l'evento non esisteva
Appalti un vago accenno quella non era stato registrato Dugan non contento di avere il sangue dei curdi sulle mani e la miseria dei rifugiati di lesbo sulla coscienza stava violando le regole di Cipro uno stato membro dell'Unione europea
Aumento dava il suo vantaggio in Somalia è come se fosse una passeggiata mandava i suoi giannizzeri a sgranchirsi le gambe i kalashnikov in Libia ma nessuno se ne preoccupava il distanziamento sociale valeva anche tra i continenti nemmeno Putin che aveva ingoiato la Crimea e non aveva rinunciato a nulla in Ucraina perdeva il controllo della situazione
E inseguendo il sogno di vedere andare in frantumi un'unione europea basata su principi pace
Stato di diritto uguaglianza tra uomini e donne rispetto delle minoranze laicità chiudiamo fa da sempre giocava come un torero
A piantare le sue bande richiesta le nostre frontiere per vedere quanto di inaccettabile fossimo ancora disposti a sopportare ma l'Europa
Che era stata una principessa rapita da un toro sembrava un tono cerco
Una bestia docile pronta ad essere uccisa che abbassa la testa ogni colpo di lancia si Jinping rifacendosi alla lezione di Deng Xiaoping non importa se il gatto sia nero bianco se acchiappi i topi
Approfittava a sua volta della situazione per accelerare il regolamento della questione di cui cura
Ha un compito arrestare gli oppositori perseguitare i giornalisti liberi e imporre una legge di sicurezza nazionale che avrebbe messo l'ultimo chiodo sulla barra della democrazia
Ma noi
Noi occhi solo per le mascherine vigente i testi che Luís offriva l'Europa Viktor Orban
Se ha ben sistemato nel suo stato di emergenza e tagliava i sussidi ai partiti che non erano di suo gusto ai Comuni estivi alle ONG per questo Cesare magiaro a Budapest non scorreva più del Danubio ma Rubicone
Così come in Polonia dove il gruppo quasi organizzavano nel viene che e Vanessa la pagliacciata di un'elezione presidenziale senza campagna senza dibattito
E senza reali alternative
Ma per la stampa continuavano a succedere niente il sudario stava nascendo una democrazia
In Algeria chi non era solo il paese della peste ma di una determinazione di un sorriso più forti della nomenclatura continuava a esserci una rivoluzione l'Iran stava lanciando un nuovo modello di razzo case del che precludeva allo sviluppo di missili a lungo raggio che avrebbero potuto un giorno ridurre in cenere dei router Oria adulte l'avviso l'Isis ha colpito nella regione parigina a Colomba
La Backstreet come un Golem sfuggito dalle mani del suo creatore se la passava bene mentre il primo ministro costretto a letto veniva curato da medici immigrati che voleva scacciare oltre i confini del suo Paese era in corso una recessione mondiale
La carenza di cibo incombeva
Trenta milioni di posti di lavoro andavano perduti negli Stati Uniti in un clima da chi si salvi chi può che non si vedeva neppure dai tempi della Grande depressione del mille novecentoventinove e o dei film di Frank Capra Tampa stava violando la Costituzione
Vai delle con la sua campagna in crisi si affermava poco a poco maturo rovinato dal calo del prezzo del petrolio stava cercando di rifarsi con il traffico di cocaina
Bolzonaro calpestava i diritti sociali e salari l'India riduzioni messo in mostra Mania cittadini di seconda classe mentre il massacro dei cristiani in Nigeria continuava in Francia la disoccupazione stava esplodendo
I centri di accoglienza per i senza tetto stavano chiudendo e i prefetti tenevano rivolte per la fame in Italia
Federico Cafiero de Raho procuratore nazionale dell'antimafia dell'antiterrorismo italiano
Sulle colonne della Repubblica affermava che in campagna la mafia nazione i suoi volontari quando bussavano alle porte per offrire pasta qua farina latte erano accolti come degli eroi
Le famiglie entravano direttamente nel capitale delle imprese in difficoltà
Ma niente
Niente di niente continuava hanno succedere niente Nemanja c'era spazio solo per dibattiti teologici sui misteri Bertozzi Lizu MAB o dei sostituti Nikos chimici il coronavirus avuto questa virtù ci ha risparmiato le notizie più futili
Ci ha salvato dalle informazioni senza alcun interesse
E ci ha sollevato dalle vicissitudini di una storia che era andata benevolmente letargo e quando sotto alla luce nera del Comintern
Siamo tornati a guardare al mondo di prima
Quello in cui ci si preoccupava un po'dei propri vicini dei propri fratelli lontani meno lontani del Bangladesh di lesbo
è in quel momento
Che ci siamo trovati irragionevoli e inconsapevoli Aprile due mila venti maggio niente
Ma è un inganno
Il tenente aveva continuato il continuava aggirare
Ben ritrovati con la terza ancora abbiamo sentito dal teatro di Codere all'interpretazione divertire finirebbe Carmelo Crisafulli che ringraziamo diretto ed altri bello regia e che ci segue di Riccardo Frati dunque abbiamo parlato oggi di salute disuguaglianze poco fa ci avesse c'avete seguito naturalmente i vola ecco un'altra ma si è parlato in particolar modo l'ultima settimana è quello della cultura in particolar modo a partire dall'ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri come sappiamo signore si si si vantano nuove chiusure sulla scia di quanto abbiamo visto accadere in altri Paesi
Europei chiara
Erano vi ricordiamo la domanda della sondaggio di oggi vi iniziamo a rispondere sarà una domanda che saremo tra poco anche ai nostri ospiti Scuola e cultura sono destinati ormai è quella leggiamo
A essere fruiti principalmente on line per quanto riguarda la cultura speriamo di no rispondiamo intanto così io e Andrea allora presentiamo subite nostri ospiti partiamo da un autore del mondo dopo la fine del mondo buona sera del venuta Paola
Dubini insegna alla Bocconi esperta di economia della cultura e per la terza pubblicato con la cultura non si mangia falso due mila e diciotto
Buonasera
Voi vedete dal teatro di Modena Andrea porta la base assessore alla cultura del Comune di Modena buona sera
Buonasera a voi
E poi abbiamo Claudio Longhi direttore della Fondazione Emilia Romagna Teatro buona sera aver ritrovato
Buona sera
E lo vedete con noi è collegato Marino Sinibaldi direttore di RAI Radio tre buonasera
Ho Masella tutti
Noi vedremo anche ma questo spazio alcune pillole che c'hanno mandato
Diverse personalità del mondo della cultura le vedremo tra poco prima però come di consueto ormai vediamo una foto lo diciamo per la regia e la tredici
Andiamo a Barcellona
Veniamo dalla tela altro e rientriamo con questa foto a teatro è il giorno dopo la fine dello stato di emergenza in Spagna acquistiamo a Barcellona il teatro che riapre con una concerto per le piante per sensibilizzare sull'importanza della presenza del pubblico in sala dopo quattordici settimane due di Løkke da un era il ventidue e dice un e quest'anno la foto è dell'agenzia
Ai tersa ed è una foto che potrebbe essere tranquillamente spendibile anche oggi dopo come diceva da poco fa l'ultimo DPCM che di fatto ha chiuso in via ai al pubblico così come in Cina ecco una foto che potrebbe forse mi correggerà se sbaglio è semplificare quello che scrive nel testo il mondo dopo la fine del mondo
La professoressa Dubini
E dice che il dirlo sta si è battuto come uno tsunami sul mondo della cultura musei teatri festival e cinema ma reso a tutti evidente in qualche modo la sua indispensabilità e le chiedo ci spiega perché e adesso vedremo cosa accadrà ma c'è ancora la discussione delle ultime misure e delle priorità che il governo ha scelto nelle chiusure la scorsa settimana
Sì allora perché en a me pare che sia colpito risultato
Molto visibile che la cultura così indispensabile nei momenti difficili dello da una e e lo dico semplicemente ripercorrendo quello che abbiamo fatto tutti tutti noi abbiamo avuto più tempo a disposizione abbiamo guardato un po'di più
Decide ma Cellino in streaming muoviamo giocatori dei giochi
Molti hanno sentito il bisogno di leggere lire o di rileggere per riflettere
Poi abbiamo visto e abbiamo riflettuto sull'idea mutamento guardando le nostre straordinarie architetture nelle piazze deserte
Poi quando le cose hanno cominciato a ristrutturare abbiamo il tuo che è una cosa diversa a giocare a pallone
In uno stadio vuoto che non giocare a pallone in uno stadio pieno e anche quando non vedevamo in televisione letto e non verso abbiamo capito e ci sono due parole o quarantenne lazzaretto e sono state inventate avvenenza una serie di cose che sono le stesse cose che facciamo adesso vi invito tutti ad andare all'Isola d'Elba Da Recco nuovo avvenenza Venere a vedere che cosa è stato parte quindi abbiamo capito che tutto sommato percorrere cosa è successo nel passato ci aiuta ora perché addirittura quando eravamo nei momenti più cupi e disperato paura ci siamo aggrappati alle radice come l'abbiamo fatto l'avete fatto vedere in un'immagine
Molto bella ieri bandiera balcone identiche cantavano allora
L'ultimo DPCM ha fatto chiudere il cinema e altri allora io non lo so perché non c'ero quando m'hanno scritto
E posso anche immaginare non sia stato semplicissimo scrivere l'ultimo DPCM aggiungo anche il fatto che se ad arriviamo a chiudere il tutto il tema orienti uno prima o dopo diventa via vigna Am meno rilevante però però io invece il pensiero che siccome come avete fatto credere nella otto del teatro di Barcellona simboli sono importanti ecco a me mi sembrano in sarebbe confuse momenti ha detto ad agosto poco fa a me sarebbe piaciuto che la scuola e le organizzazioni culturali o sono ultima trincea per cui mi è spiaciuto molto veder chiudere che ha cinema e e perché dispiaciuto uno perché questa importanza e visibilità e la cultura e in tarda secondo me dente curante no da un purtroppo si dimentica facilmente
E allora
Topolino da una quando si l'idea Rincine ma non parlo in particolare di Karin chiamare il loro o e si dirà ed è una riunione per le domande che avete appena la domanda ecco una presenta o no cioè lo streaming tanto che è già in uso ma a parte che come dicevo prima il antico senza all'esperienza alla fine sono due cose diverse
Non è al comanda la migrazione quantità si chiude una libreria non è in cui esattori della libreria a Samo ad Amazon alcuni li perdiamo per strada
Dal punto di vista dello sperma dal punto di vista e la cultura l'acqua
Se in compenso un lavoro pare molto grosso io probabilmente in particolare in teatri cinema visto che CM a cui lei fa riferimento in particolare e altre utenze
Il lavoro grosso da fare è quello pensare
Costruire l'offerta Carmine e nel frattempo ripensare per ottanta in presenza quindi e tutto in un momento di di celebrazione del Pubblico
Quindi è è un momento di grande voci orso da un punto di vista produttivo per le le organizzazioni culturali che incidentalmente cinque secondo se non ho fatto male i conti
Da un punto di vista economico avrebbero guadagnato aspra Nugent Genova ad aprire quindi io ho grande ammirazione quelle quindi è Alterini gran invece voluto tenacemente stare aperti non tanto e non solo per restare nel presente che comunque già mi sembra una cosa simbolicamente molto importante
Ma anche perché così facendo hanno tenacemente proteggendo il loro futuro perché questo sfarinamento venga rallentato il più possibile
Se evento poi in una prospettiva territorialmente quello che succede è che venditori come si fa fatica ad attirare il pubblico e alcune e poi ahimè andranno dal punto di vista territoriale è sufficiente in territori si impoveriscono qui si riduce la biodiversità culturale
Che accelera i processi chimici Farina Mentor prende ancora in Cile per quelli che ci sono rimanere continuare ad operare
E questo porta a quella principale riducendo elegante col faceva riferimento gli atti poco poco fa allora e junior dal ministro Franceschini ha chiesto davanti alle proteste pervenire delle organizzazioni culturali ha fatto appello a dare il loro contributo per la coesione sociale
A me sembra che durante anch'io primavera
Lire e le organizzazioni noi ci siamo trovati ad organizzazioni puntuali o comunque ci siamo aggrappati alla configurazione simula aiutato a vincere la paura
Adesso e veniamo ahimè Burgos forse Notre Dame d'autunno con sentimento ancora diverso perché il sentimento mi sembra dominante in seno al Polo dell'angoscia allora
Non con delle organizzazioni culturale naturalmente sono coraggiose però io ho visto non poco organizzazioni culturali che hanno messo in atto comportamenti molto innovativi
Molto collabora perché qui la scommessa inventare Pippo comunità educante allora visto che abbiamo appena finito di ascoltare una serie di interventi sulla scuola ben ho visto non poche non pochi musei teatri Marcy da fare ad esempio per risolvere comprende nettamente avere classi di cui parlava prima ad agosto
Ecco quindi secondo me alla fine mobili nuovi erogatori ebbene pensare di chiudere il penultimo ci vuole e la cultura perenne a fare quadrato
Perché abbiamo bisogno di guardare avanti
E siccome la speranza combatte l'angoscia qui la speranza di nell'immaginazione guarda un po'le ecco l'immagine che avrebbe fatto vedere adesso è che è la è la è la speranza combatte l'angoscia e l'angoscia si bombarda e la speranza test Invalsi crea costruendo questi immaginari
E quindi il ristoro non deve servire a a compensare le chiusure ma deve servire a sostenere innovazione coraggio un ahimè adesso proprio bisogno
Ecco io volevo chiedere a Marino Sinibaldi un commento su questo nei giorni scorsi aveva espresso anche una sua opinione sulla sulla chiusura adesso come abbiamo detto ci si avvia una situazione di chiusura ancora maggiore c'è la questione
Come dice la professoressa che quella dei dei Ristori insomma
Sì ho espresso un parere piano controcorrente non solo rispetto al ceto intellettuale che è insorto ricordiamo che nella prima o per il titolo di un grande quotidiano italiano cioè la Repubblica faceva riferimento alla cultura rancori della rivolta della cultura non c'è mai stata la cultura con un titolo
Grande il titolo di apertura di un quotidiano le quella rivolta è sembrata interessante perché esprimeva un bisogno di cultura come ora
Giustamente ricordava Paola che per Paolo Dubini particolarmente forte nei momenti di crisi però anche qualcosa che rischiasse di apparire autoreferenziale corporativo irrealistico persino un po'ipocrita
Più che di fatto erano alcune settimane le ultime due tre settimane in particolare
Che crea dei cinema si stavano già smontando perché questa è la la la realtà che mi raccontano tutti gli addetti ai settori del settore ho visto già con i miei occhi in più quella quella resistenza vivendo ben intenzionale partivano io voto contro la corrente in un certo senso se mi è permesso in questo andrete andavo controcorrente anche rispetto al mio sentimento è quello di uno che vive dice gli altri cultura spettacoli tutte leggere trascorrono più o meno così dirigo una radio che ha un palinsesto riempito da eventi di questo tipo quindi o anche un problema di palinsesto da quando hanno chiuso i teatri cinema pure quella reazione degli intellettuali
è sembrata fuori misura mi è sembrata difendere qualcosa che non c'era che sapevamo già che non c'era non solo perché sapevamo già che si andava verso una chiusura
Ancora maggiore ma perché i cinema i teatri
Sono in crisi da da tempo dai dai primi giorni della pandemia non ci sono ripresi del tutto quindi io dico appena di mezzi smettiamo di fare retorica smettiamo di dire delle cose anche ovvia perché l'arte la cultura ci stanno a cuore ma ebbene intenzionate
Ma con un intento ormai un po'direttamente polemico e non credo che sia il momento in cui abbiamo bisogno di polemiche da questo punto di vista e debba andiamo verso una situazione in cui prendiamo atto divide il mondo che viene dopo di noi ecco una cosa l'ho capito cominciando al e gelido che un po'l'oggetto anche il riferimento di questi incontri è che il mondo dopo la grande mia sta nascendo ora da quello che facciamo ora allora cosa possono fare gli intellettuali difendere o gli amanti del cinema del teatro difendere come giustamente sensibili trarrebbero devono fare un diritto di fare il ruolo di peraltro ripeto in parte svuotati già e in parte che andranno a chiudersi come tutti i tanti altri aspetti della nostra e la nostra difendendo in qualche modo se stessi il proprio punto di vista persino cedendo mi veramente dispiaciuto leggere una stupidaggine come quella risulta le centocinquanta mila frequentatori di cinema e teatri da quando c'è stata le aree del tua c'è un solo contagiato ma come facciamo a credere una cosa del genere soprattutto come facciamo
A diffondere una cosa del genere e soprattutto un intellettuale e sono stati maggiori sui maggiori quotidiani che ha diffuso una una cosa del genere come può infatti poco fa a dire che è un negazionista quello che dice che le cose non esiste oggi sedia vicino all'albero restano non solo contagiato intrisa su trecentocinquanta mila persone che l'hanno visitato ovviamente al mutuo consiglierei di andarci quasi come fosse un luogo terapeutico mi dispiace di scherzare su una cosa così tragica però volte anche i migliori tra noi per veramente i riferimenti quando si tratta di difendere un prodotto di vista mi sembra insomma che ci stiamo quella mobilitazione che c'è c'è stata per la cultura andasse indirizzata in una direzione diversa che è quella che alla fine del suo intervento Paola Dubini accennavano abbiamo bisogno
Intanto di risorse ma cioè di soldi fa la cultura ricevere
Non deve diciamo il segno di attenzione della cultura secondo me Paola non sarebbe stato nel chiuderà per ultima
Ma nel nel dargli i soldi per prima essere proprio banali cedesse il primo settore che sai benissimo e talmente fragile talmente fragile e non vive e non sopravvive a poche settimane pochi mesi quindi un settore che va sostenuto
Dal punto di vista delle risorse senza voler per forza parlare solo risolva in vistosa se gli strumenti è un poema indirizzato in quella direzione giura Paolo intravedeva che è difficile per tutti
è difficile perché intanto insopportabile che il mondo sia per dire la mia risposta nostro questionario sarebbe non lo so ma insopportabile che diventasse principalmente on line o guidata vada teatro più per andare nel teatro che per vedere lo spettacolo se non lo vengono a sapere niente ICI attori
E quindi mi mancherebbe moltissimo vederli come sto facendo queste serie sua ebbene oggi so partecipando anche a una importante conto sul giornalismo investigativo il premio Roberto Morrione dedicato al nostro grande che un collega nella RAI fondatore di Viani usarla
Mi dispiace moltissimo valuta qual è la mia stanza non incontra i ragazzi non vedere l'incontro tra generazioni diverse che Jordi giornalistiche ogni anno animava questa questa manifestazione però facciamo così
Facciamo così perché in queste condizioni eccetera e quindi curare adesso la troviamo dentro e i confini per me qual è la mia generazione insopportabili forse per le generazioni successive saranno attuali e non so se questo meno male ma proviamo qui dentro chiede risorse e strumenti a inventare i nomi forme di Guardiola lanciare il nord del mondo della cultura una piattaforma
Io non so se può essere l'eclisse della cultura
Ma qualcosa del genere essere a prendere il Noe sulle istituzioni
Difficile per me premere sulla RAI perché indica un movimento diciamo ha avuto riflesso faticoso però bisogna premere sulle istituzioni perché non trasmettano trasmettono in musica arte cultura e sì in qualche modo si sostituisca al diventino anche elementi di produzione non solo di trasmissione è così tutta questa mobilitazione in quei titoloni che per una volta i giornali hanno dedicato alla cultura
Mi è dispiaciuto che fossero dedicati a una reazione di pura conservazione e non a una proposta che costruisce già ora il mondo che dovrà uscire da questa pandemia
Ecco tra il direttore generale come ti immagini allora ai teatri dopo la fine del mondo tra Canada e interno del testo
Ma il quale partiamo però andiamo a teatro perché in teatro Storchi di Modena per noi ha già aperto ovviamente senza pubblico però c'è chi Castro lo fa équipe
è lei parla perché è c'è direttore della Fondazione Emilia Romagna Teatro lasciala stare alla cultura del Comune di Modena allora
Claudio Longhi tre della Fondazione Emilia Romagna Teatro
Non le faccio una domanda legittima riflessione su quanto detto adesso o da Paola Dubini e da Marino Sinibaldi
Credo che gli interventi di Paola Marini non abbiano in qualche modo evidenziato la complessità della situazione che ci troviamo a fronteggiare avendo come ci insegnavano anche gli interventi di questa mattina ancora mille punti interrogativi in rapporto al virus che ci troviamo a fronteggiare
Sono convinto che
La cultura abbia una funzione dirimente loro lo ricordava Paola
Non soltanto
Come ancora di salvezza per la per far fronte alla paura ma anche perché la cultura motore di pensiero mai come in questo momento abbiamo bisogno di un del pensiero di pensiero come capacità di immaginare il futuro
Abbiamo bisogno di di teatro perché tra l'altro il il luogo generativo di una comunità aspetto dello dello sfarinamento di cui io prima si stava parlando della dell'avanzare delle delle differenze la percezione all'esperienza della comunità sono fondamentali è un dato oggettivo che
Il teatro che la quel piccolo segmento della cultura di cui mi occupo un un luogo che presenta delle criticità
Come come si ricordava prima mano a mano che il tempo incalza diventa abbastanza inutile a mio giudizio interrogarci su cosa valga la pena di chiudere il primo cosa valga la pena di chiudere dopo vale la pena di interrogarci su cosa è possibile fare e che futuro abbiamo davanti a noi
Il teatro in una posizione complessa perché il teatro si può dare solo con interazioni in presenza non è possibile il teatro un bagno
Sono possibili soltanto delle forme di approssimazione all'esperienza teatrale delle sponde le forme
Attraverso cui gli a mio giudizio si può coltivare il pensiero teatrale come forma di resistenza di queste pratiche
E credo che a questo ci si debba dedicare su questo ci si debba concentrare
Proprio nel tentativo di mantenere viva quel quella percezione per quanto in mia assenza e per quanto
Il miglior tono di comunità di cui abbiamo bisogno
Credo che
Su una sfida di questo genere sul repens stare la possibilità di relazione tra l'interattività dell'on line e l'interattività del teatro tra l'altro la relazione tra l'aperto il chiuso
Siano delle frontiere su cui si giocano delle riflessioni che concernono la la sostenibilità dell'esperienza teatrale non solo
Nel momento più acuto per l'emergenza che quello che di fatto stiamo vedendo
Ma che concerne anche la sostenibilità delle pratiche nell'uscita dal dall'emergenza
Andiamo Andrea dall'assessore Bortolan Masino vari per riprendo le parole
Della professoressa Dubini quando diceva che per sostenere la cultura c'è bisogno di trovare risorse
Necessarie ma infilarla in sostanza in tutte le agende possibili chiedo anche a lei assessore come si si può fare Ina concreto
Ma forse mi servirebbe un festival intero per rispondere a questa domanda diciamo che da ente locale
Da assessore sarebbe già una buona risposta visto che ci si è resi conto di quanto la cultura in questo periodo per citare una frase di Foster Wallace sia e nascosta ma ben visibile che ha utilizzato anche la professoressa Dubini
Nel suo testo
Che si uscisse dalla logica del considerarla funzione non essenziale
Figlio ma questa scelta della sciagurata espressione dell'allora ministro Tremonti
Quello della cultura con la cultura non si mangia che impone agli enti locali di spendere risorse solo su la spesa corrente dal primo dicembre al trentuno
Dicembre di un anno e non permette di finanziare di sostenere le attività di natura culturale
Su un periodo di tempo più lungo questo è un vincolo enorme perché schiaccia la spesa corrente di un ente locale tutto
Diciamo così sulla quotidianità sull'anno solare non permette all'ente locale di sostenere invece le organizzazioni che hanno questa necessità soprattutto quella di programmare di progettare su un più lungo periodo
Il secondo aspetto è che io sono quaranta un teorico della funzione in presenza e credo ci sia un dato di prossimità di contatto di incontro che irriducibile vale ovviamente per lo spettacolo dal vivo per i concerti vale per per i teatri arrivo a dire che vale anche per l'esperienza in una sala cinematografica
Io credo che proprio perché ci sarà secondo me necessita di riavvicinare
Il pubblico
Serve da un lato in questa fase mantenere in qualche modo viva l'attenzione su questo ambito per evitare con lo sfarinamento di cui si parla si parlava prima quindi mi fa piacere che la RAI il televisore generaliste Sky Mediaset la setta abbiano raccolto l'invito del ministro Franceschini nel provare a cambiare il palinsesto apro e chiudo la parentesi mi fa anche piacere che forse anche grazie alla mobilitazione che c'è stata la RAI abbia deciso di preservare Rai Storia apposito anche di possibilità di mantenere di allargare la fruizione culturale in un periodo di di questo tipo
Quindi bene che venga Man mantenuta alta l'attenzione mi piacerebbe che però visto che ci si è resi conto anche e soprattutto nei mesi più duri della pandemia perché io faccio sempre questo esempio ma cosa avrei dovuto dire trascorre i mesi di marzo aprile probabilmente i mesi di ottobre dicembre ottobre-novembre ricevono senza avere un film da guardare un libro da leggere o una canzone da ascoltare ci siano conseguentemente delle scelte che permettano di sbloccare delle risorse un po'mi preoccupa che a proposito di risorse nelle riflessioni sulla copre il play né sulla china National
You non ci sia un'attenzione così grande su Investimenti sia in conto capitale che in spesa corrente per quello che riguarda il settore cultura se dovessi dirne uno mi piacerebbe che di fianco algerini Udine ci fosse anche un mio dire sui luoghi e sugli spazi della cultura perché esse ci dobbiamo immaginare fruizione diverso e quindi si è in presenza che da remoto serve un lavoro di infrastrutturazione digitale che tocca i teatri cinema mi vicino ai luoghi sparsi
Della cultura particolarmente significativo ecco mi auguro che da qui ai prossimi mesi su questo si innesca un dibattito e conseguentemente si possono arrivare anche a sbloccare alcune risorse su questo ambito
Grazie la cosa che vogliamo aggiungere che c'erano dimenticati dirvi è che Claudio Longhi è stato nominato da poco direttore del Piccolo Teatro di Milano in carica dal primo dicembre naturalmente i nostri complimenti
E ci sono anche delle foto da vedere una foto sia rimasta e dei sonori da da sentire allora
Partirei dalla foto che la foto di Modena diciotto settembre due mila venti la foto numero dieci Piazza Grande il Festival della Filosofia vedete ecco questo e quello
è una foto relativa poco tempo fa insomma sappiamo che purtroppo con questa fatemi le cose cambiano molto molto in fretta e servono delle risposte capaci di tener dietro a ritmo esponenziale di questa pandemia e questo è quello che abbiamo ascoltato anche questa mattina dal professor Walter Ricciardi ecco naturalmente quello che tutti prima o poi ci auguriamo come diceva poco fa Marino Sinibaldi che si torni
Ecco che al più presto al più presto in presenza però su questa base si è d'accordo mi
Riallaccia le parole dell'Assessore alla cultura Bortolan Masi volevo
Aggirare questa domanda alla professoressa Dubini parlava della cultura nella ricoveri falda la professoressa che cosa ne pensa c'è bisognerebbe spendere anche parte è di queste risorse in modo selettivo anche per la cultura
Io penso due cose una e che nel poveri Fund da quello che io che ho letto ci sono dei progetti pensati per la puntura secondo me bisognerebbe che ce ne fosse alpino uno sulla partecipazione culturale e non solo una serie di interventi peraltro
Molto necessari Licciulli sugli sulla sulla sulla dimensione significa la seconda cosa che penso è che si ricollega a quello che c'era Marina Suma di poco fa
E e cioè che è necessario trovare il pezzettino per la cultura dentro una serie di altri di altri elementi del Recovery Fund la scuola il welfare
La la di lei gestione della disuguaglianza insomma l'inclusione ed è probabilmente la salute
Tanta quello che dicevamo anche prima no di non mettere la scuola un unico settore in una bolla vero professoressa ma
Parlare insomma di una sistema un sistema Paese che dovrebbe funzionare andremo a sentire di sì abbiamo una prima piccola di lo scrittore Paolo Di Paolo a proposito naturalmente del tema di cui stiamo parlando di cultura l'ascoltiamo
Ho l'impressione che tra chi ha protestato anche in modo molto forte per la chiusura dei cinema e dei teatri ci sia sicuramente chi frequenta abitualmente appunto cinema e teatri
Però credo che ci sia pure chi invece retoricamente si appella la nobiltà del gesto di frequentare il cinema di andare a teatro e poi in realtà non a quell'abitudine come come prassi non dico quotidiana ma insomma nemmeno settimanale o mensile questo per dire che bisogna anche un po'depurare il discorso pubblico di certi eccessi di di retorica poi è evidente che questa chiusura comporta un assoluto peso sulle spalle dei lavoratori tutta la filiera
Produttiva professionale che c'è dietro la musica dal vivo il teatro il cinema evidentemente i costi vivi e comunque tutto quello che riguarda una dentellato di figure professionali diversissime non soltanto quelle più più visibili e questo naturalmente fa sì che i lavoratori giustamente
Come dire manifesti non la loro preoccupazione profonda e anche le loro i loro diritti allora è chiaro che c'è un piano di discorso legato al sostegno a tutto ciò e c'è un piano di discorso che ha a che fare invece su con come gestire durante una crisi sanitaria questo tipo di spazi se debbano restare aperti o debbano restare chiusi lo stesso tempo sento però che la posta in gioco è molto più grande di una singola stagione che non è soltanto quella di attraversare senza danni recuperabili questi mesi che ci aspettano ma di pensare che negli anni Venti del ventunesimo secolo abbiamo bisogno come dire di di idee diverse e molto molto efficaci creative
Per rafforzare il sentimento in questi anni un po'spento della importanza della condivisione
Il festival i teatri i cinema sono luoghi in cui la cultura si condivide e una cultura condivisa
Non è la stessa cosa che una cultura appunto di cui si fruisce singolarmente ma sono battaglie che richiedono energie molto molto ampie e non basta diciamo così pensare di risolvere
Adesso un problema tenendo aperti degli spazi che comunque ripeto in una situazione simile complicherebbe non ogni caso il quadro
Ecco vorrei chiedere addirittura finiva lì un commento su queste parole insomma d'accordo
Quindi sono d'accordo lire c'era un gruppo di un pizzico di malizia né in quello che diceva Paolo Di Paolo quando accennava appunto al fatto che i firmatari ecco allora diciamola tutta io quando è arrivato l'appello prima di decidere di intervenire in qualche modo contro lo perché è scritto un testo sul rivista internazionale sul sito internazionale che di fatto mi rendo conto è una contestazione delle ragioni che hanno ispirato l'appello mammella bianca la mia prima reazione era quella di dire va bene io l'appello lo firmo però voi fate l'abbonamento ai teatri
Voi firmatari che io ho fatto il presidente del Teatro di Roma
E so quanto è difficile portare a teatro le persone e soprattutto attenti fece portare il teatro gli scrittori intellettuali
Per dirla tutta grati se ci offrendo loro l'ingresso ecco allora di fronte a questa tradizionale difficoltà del teatro il gesto mi è sembrato davvero come ipotizzava più educatamente di me
Paolo Di Paolo un gesto un po'un po'così nobile ideale e retorico devo dire che sotto la sua ho trascorso alcuni seminati in angoscia quando chiaro preannunciato che mi avrebbe chiesto come sarà il teatro dopo la pandemia perché tutto quello che c'era dopo la pandemia il fango deve attraversare la coltre l'angoscia che appunto mi separai da questo posso Ovidio non so se avete mai amato tanto un un suffisso come questo posto che sarebbe dopo io sto posto ogni mese ma il posto più bello del mondo non ho mai mai no guardato con così tanta attenzione passione un pari a un suffisso posta ecco il pascolo il sedici saggi sarà io penso che sarà mi non spero che si guarda non so cosa sarà l'inno alla mia immaginazione non si fonda sulla previsione che in questo momento è impossibile si fonda sulla speranza con qualche elemento diciamo di possibile intuizione allora io credo che torneremo come dire prende un lungo il teatro in qualche modo virgole del fatto che il vissuto una sorta di spazio banale io lo vedo per tanta cultura compresa per quella che passa per Radio tre al fatto che Radiotre trasmetta
La grande museo grande dato visto come una cosa banale viene facciamo fatica a fare aveva informare su questo perché come il famoso cane che morde l'uomo penso che tutta questa coltre di ovvietà di banalità di rituale che si è depositata su tante attività culturali dovrà sparire potrà sparire potrà stai a partire naturalmente
Dalla sofferenza con la quale viviamo la l'assenza e forse anche da quell'elemento di di speranza e di vitalità che ingenera nel passato
Succede ai traumi allora io penso che il teatro sarà un loro ancora meno banale noi apprezzo dovremo capire che quell'eccezionalità di corpi che si muovono davanti a noi solo per noi e solo in quel momento perché il teatro è un luogo irripetibile dove tutto quello che accade ogni sera non accadrà mai più benché con Beren chi chi
Molto spesso lo stesso spettacolo ma c'è un senso di unicità di fisicità che veramente l'India parti entusiasmante dell'esperienza teatrale quella che giustamente genera una comunità in platea come diceva
Come diceva Longhi io penso che il teatro
Dopo il corride se riesco Chiara rispondere alla tua insidiosa domanda siano opportune attaccata e Zolla banali carte su quella panchina e anche in quell'elemento diciamo di privilegio e di è lite io spero che purtroppo ha avuto negli ultimi anni che portava paludi Paola quella ipotesi
Maliziosa che io ho trasformato in pura malignità
Allora grazie intanto diventare pena l'altro esposta nel fatto tornare in mente la faccio di Barcellona di quella teatro no con quell'immagine così che voleva sensibilizzare appunto sull'importanza
Delle persone nel pur nella al pubblico ormai è stata anche provocatoria alla stella al tempo stesso c'è la cultura che riesce a insegnarci a farci immaginare un futuro diverso anche quello posta pandemia andiamo a sentire però un altro un'altra dea su quelli sull'impatto che ha avuto sul mondo della cultura questo provvedimento l'ultimo della governo sentiamo Giovanni Sollima è che
è un esperto di editoria di cultura della è libero ma è anche presidente della Premio Strega ascoltiamo la Palocco sentiamo
Forte
Senta persona che lavora nel mondo della cultura ma direi anche da cittadino sono preoccupato per un certo tipo di approccio che è stato membro del pacchetto sulla chiusura nell'ovile Rocco
Mi pare che sia lo stesso tipo di considerazioni cioè quello della cultura come di qualcosa tutto sommato di superfluo in base al quale negli anni passati i panni bisognava fare tagli alla spesa pubblica si comincia a parlare di e più o meno per lo stesso motivo adesso qualcuno pensa che se posso aggiungere minori della cultura e lasciare invece aperto qualcos'altro invece mi pare che a Paolo Rubino di Caputo Bangu
Nel suo saggio la cultura serve a ognuno di noi per capire qual è il proprio posto nella non una società ne abbiamo visto gli effetti dei tagli limite le chiusure nei mesi nella primavera scorsa
Gli affetti per esempio
Per parlare delle cose che conosco meglio sulle intenerire sulle biblioteche
E per quanto riguarda le ghibelline c'è stato un calo molto forte ovviamente delle vendite in me Periodo della chiusura immediatamente dopo la apertura qualcuno potrebbe pensare che tutto sommato il danno è stato riassorbito dal trasferimento
Di quote importanti di mercato sull'on line e quindi verso ammazzato questo è in parte vero ma non è detto non è automatico anche questo Rubini lo dice non è automatico che si trasferisca on line o quello che non è possibile fare in presenza semplicemente un una quota di pubblico e di mercato si rischia di fare poi per fortuna però abbiamo visto che le librerie hanno mostrato una capacità di ripresa il fatto per esempio che molte piccole librerie indipendenti abbiano comincia ad organizzarsi per andare in bicicletta a portare i libri a casa per garantire servizi attività e vendicato vicino il fatto che si siano organizzate tante per presentazioni UE minare incontri Ivan tipo
Tutto sommato a rimesso in moto il mercato librario tanto vero che previsioni che L'Aia comunicato in occasioni alla fine Francoforte di perdente
Che saranno probabilmente intorno al sette per cento da sempre non Cecilia un altro un'altra giusto
Mi pare invece come sardine didatta che facciano maggiore fatica facciano maggiore vaticana riprenderà anche perché il potere dei partiti che sono lunghe e quindi socialità che richiedono diciamo
Una per senza duratura prolungata la possibilità di incontrare altre persone di toccare i libri e così via quindi le cose non stanno andando benissimo le riaperture sono ancora molto limitate il mio timore è che soffriranno di più le biblioteche pubbliche di base e quelle di quartiere
Se cambierà profondamente latita
Nei nostri territori viceversa se si riuscirà hanno desertificare il territorio per esempio a mantenere in piedi un po'anche i servizi commerciali di prossimità è probabile che alla gente riprenderà a vivere nei quartieri magari evitano di andare nei grossi centri commerciali dove c'è il rischio di la forte concentrazione di persone e si sentirà più sicura muoversi attorno a casa e quindi magari in questo senso le biblioteche e le librerie
I quarti
Potrebbero beneficiare da questa ripresa
Per latitanti prossimità
Credo che insomma il futuro e pieno di incognite ma se riusciamo a dare ad andare con lo sguardo a immaginare il futuro che ci aspetta come questo volume propone e probabilmente alcune risposte le possiamo trovare
Proviamo sentito questo contributo di giovani Solimini vorrei andare dall'assessore Portanova sì proprio perché le da un lato un commento proprio su questo c'era anche la questione delle biblioteche e dall'altro un commento proprio sulla sua attività
L'amministratore sapevo che mi state locali
Diciamo devo affrontare da vicino una situazione così complessa sono a contatto diretto per primi rispetto poi anche al al governo centrale
A contatto con le istanze della popolazione locale così come con i disagi e le problematiche che si sta vivendo in questi in questa fase insomma coloro che per un commento anche su quello
Sì rispetto alle alle biblioteche
Non so se moderno questi territori siano un'isola felice curata ma devo dire che da quando ci sono state le condizioni
Di riapertura quindi dava tarda primavera scorsa noi abbiamo assistito a una crescita esponenziale dei numeri di fruizione di utenza
Abbinata una crescita altrettanto significativa di Prestiti on line noi abbiamo la caratteristica di avere una casa editrice on line di proprietà del Comune di Torre
Il comune e ha rappresentato secondo me questo il binomio un'immagine di quello che potrebbe essere plasticamente il futuro quindi una ricerca comunque di prossimità sono cresciute le utenze più nelle biblioteche di quartiere che
Nella verticale civica centrale chiamiamola così e una richiesta ulteriore di strumenti diversi
In particolar modo la fruizione on line del libro è chiaro che nono l'ambizione con questo che ha solo un campione significativo di quello che si sviluppa su tutto il territorio nazionale ma è una linea da di indirizzo molto interessante da seguire che ovviamente credo possa essere seguita per l'azione on line e reale tra virgolette di quello che riguarda un testo Marche invece vengono al secondo aspetto non vale per tutto ciò che presenza l'immagine che avete fatto vedere del Festivalfilosofia dello scorso settembre credo ne sia una dimostrazione plastica appena ci sono state le condizioni abbiamo assistito a un vero e proprio rimbalzo da da un punto di vista culturale noi Souls due tre giorni sesta la filosofia pura
Con delle limitazioni in termini di spazi da occupare di platea ad allestire abbiamo avuto dei numeri molto alti
Che dimostrano anche a proposito del post credo in parte quello che sarà perché appunto c'è una dimensione di socialità di relazione di assembramento che adesso sembra se una parola peggiore da pronunciare che è un tratto
Essenziale distintivo di fare cultura e fare cultura in un certo modo anche un festival come quello che abbiamo organizzato in questi giorni cioè questo Festival
A un impatto diverso nei confronti della città svolgendo sì solo in Salini e non ne faccio una questione di numero divisionalizzazione perché chiaramente con la possibilità di appoggiarci in qualche modo ai soci alla gli strumenti tecnologici
I numeri
Potrebbero potranno saranno molto probabilmente più alti che una platea di duecento persone
Ha creato umana l'esperienza la ricaduta sui territori indotto che feste di questo tipo generano
Difficilmente immaginabile essere sostenibile solo con con una fruizione on line ed è quello che da amministratori ci può cupa di più
E paradossalmente mi preoccupa di più per un territorio per una città come modella che abituata da vere dei generatori di socialità io faccio sempre questo esempio nella nostra città uno esce dalla porta di casa
Attraversa la strada è in trecento metri proprio la Polisportiva un teatro in centro di aggregazione giovanile una biblioteca di quartiere
Chiuderli recidere quel legame che questi luoghi creano che creano il tessuto più profondo di una nostra comunità avrà temo un impatto particolarmente significativo del paradosso metà un impatto più significativo
Forse in questi territori che in altre ed è per questo che abbiamo la necessità di avere delle risposte da parte del governo del governo che io ripeto una proposta potrebbe essere quella di bloccare la cultura non più come funziona il non essenziale per gli enti locali mettere agli enti locali di investire non solamente sull'anno solare ma investire
Sulla programmazione e su risorse più a lungo periodo quindi su più danzare sostanza poco manetta saline no che tristemente la cultura viene Sempre messa tra le voci di spesa da tagliare perché considerata quasi alla superfluo io però sempre dalle parole di Azzolini ne vorrei andare dalla professoressa Dubini più volte citata anche dalla Presidente della Premio Strega per parlare proprio dei libri e della lettura
Agli italiani non sono un popolo di grandi elettori se dobbiamo cercare di trarre qualcosa di positivo e sperare di trarre qualcosa di positivo ed a questa pandemia ci può essere forse un ritorno alla lettura
Undici allora io penso intanto che al grido di sdegno Black quindi io penso che
Il lavoro che ci sarà da fare sarà quello di essere ma una parte
Mille città nelle piccole cose nei quartieri e e dall'altra parte ritornare a pensare in grande ritornare a pensare esempio da questo punto di vista
Le le tecnologie digitali potrebbero potrebbero aiutarci molto la lettura
A secondo me una una caratteristica importante fa fra per come strumento per ricostruire innanzitutto è che permette di fare questa cucitura tra organizzazioni di tipo diverso perché a scuola si legge in biblioteca
Si legge si legge anche la lista della spesa e quindi la lettura mi sembra una buona chiave per cercare di contaminare indirizzare perdonatemi questo brutto questa brutta parola
Naturalmente io spero che si lega più ovviamente io c'ho iniziato a occuparmi di questi impegni occupandomi di editoria libri in biblioteca per cui sono una grande Fanna
Nonostante abbia Marco la
L'altro testa lì alla la cosa Elisi abbonata teatro diligentemente perché ascolto sempre con grande attenzione quello che vince Marino Sinibaldi
E e quindi no tornando tornando alla sua domanda
Per a me sembra che la lettura possa essere uno strumento una chiave incentivo e il in mobilitazione molto versatile molto trasversale relativamente poco costosa bar attivare quindi anch'essa o benefici non vedo un difetto
Grazie professoressa allora abbiamo un altro odio a farmi sentire il Presidente di Anica Francesco Rutelli abbiamo pochissimo tempo quindi non so se ci sarà tempo per i commenti dopo però intanto lo sentiamo
Saluto voi tutti saluto all'editore la terza vorrei dare due riflessioni una sul cinema e cinema e l'audiovisivo l'altra sfida il cinema non è mai morto anche se ha avuto mille crisi quando è nata la televisione quando nacque vede ovviamente da quando esistono dobbiamo però reinventare va sono nella sala ritroviamo qui nell'auditorium di Roma zona costruito ed è un luogo polifunzionale che significa si fanno molte cose un vero e proprio centro Romano
Vicina ma debbono diventare qualcosa di diverso dal professore per centinaia di città italiane dei luoghi dove ci si incontra si svolgono funzioni sociali pubbliche politiche culturali concerto la prima della Scala la partita di calcio in trasferta le riunioni del Consiglio municipale
Ovviamente cinema non è solo le sale cinematografiche bisogna comprendere bene che industria intanto invece sta crescendo perché cresce la domanda di contenuti riferiscono le produzioni pessimi
Tiziano sugli altri due anzi della fruizione oltre alla sala che non morirà ma ovvero le televisioni broadcaster lineari e non lineari e le piattaforme i nuovi protagonisti che si stanno affacciando che noi come Anica associazione l'industria del cinema domestico stiamo integrando a partire da Netflix perché sono parte di questa industria può rispondere a regole e funzionalità a questo proposito concludo con una riflessione sui dati avete riuniti a modo era assoluto tutti molto amichevolmente tanti personaggi personalità rilevanti ma è possibile che noi stiamo discutendo come si deve dei dati data management data analitico la parola latina e così lo pronuncio e non stiamo parlando dell'utilizzo dei dati dell'intelligenza artificiale
Nel mondo che cambia ovvero per regolare indirizzare i comportamenti in modo consapevole per prevenire e contenere la pandemia oltre che per trovare un vaccino le soluzioni scientifiche necessarie e conferma che trasversalmente io credo riguarda tutte le nostre industrie culturali lettere buon lavoro
Allora naturalmente ringraziamo Francesco Rutelli non possiamo aprire qui in progressione dei dati perché un'altra giornata intera di varie reti Annarita Calabrò anche per fargli commentare quanto detto prima ma volevo chiedergli anche la questione Francesco Rutelli diceva delle piattaforme del cinema che un certo senso si rimette in gioco ecco il teatro per il teatro immaginabile anche la prospettiva del genere
Era quello che cercavo prima di di ora malamente
L'essenza del tra l'altro non riconducibile all'on line un
Una negazione stato si può dare soltanto come compresenza di corpi in uno spazio quello che si può fare cercare del
Delle forme di approssimazione a questa esperienza del
Figure vicarie che ci consentono di alimentare un pensiero teatrale il fatto stesso che in questo momento siamo qua che stiamo parlando di teatro un modo per per alimentare un un pensiero teatrale il pensiero teatrale è di per sé generatore Abi pensiero di comunità
Non credo che tutto questo sia riconducibile ho esaurito il a questa tipologia di esperienza
Può essere
Uno strumento temporaneo le le nuove tecnologie ovviamente tantissime
Esperienza teatrale contemporanea dimostrano come il linguaggio dello spettacolo dal vivo può essere secondo atto anche dal rapporto con la con i nuovi media non può essere sostituito
Questo non significa per l'appunto che non ci si debba concentrare sulla funzione che il teatro a che il teatro non si debba impegnare i teatri non si debbano impegnare in questo momento a richiamare con forza la funzione che possono a vere approfittando anche per l'occasione anche data loro prima si è evidenziato come
P. sistema culturale italiano fatti ricchi a riconoscere il teatro come una componente integrante del sistema stesso
Si parlava per la difficoltà di portare gli intellettuali gli scrittori o teatro adesso per la prima volta si sta parlando di teatro siamo in un in un contesto in cui il teatro tornato
Non dico al centro dell'attenzione ma se ne parla cerchiamo Dio sfruttare quest'occasione perché credo che
Il teatro abbia una funzione ozioso accettarono funzione prima se ricorrono al Piccolo Teatro di Milano di canapa un'idea di teatro come servizio pubblico nata per lo meno nel nel nostro Paese quell'idea ha generato o un intero sistema teatrale di cui siamo figli c'è da chiedersi se il concetto di servizio pubblico più cauto al teatro
Abbiamo ancora senso se non dobbiamo parlare di valore come questo concetto di valore si può associato a quello di bene comune sono tutta una serie di interrogativi che ci ci toccano profondamente e su cui il teatro adesso deve pronunciarci a non perdere l'occasione
Grazie a Claudio Longhi e vi Vailate apre grazie per aver risposto anche in maniera così chiara la nostra domanda iniziale cioè cultura teatro non possono essere destinati all'uso esclusivo on line volevo chiudere con il direttore al quale chiedo di essere davvero
Attivissimo Marino Sinibaldi perché siamo in ritardo e tu conosci bene i tempi di qua notevole ritardo
Allora direttore abbiamo parlato del Théatre tornato titolo da prima pagina ne ho parlato del cinema del mondo della cultura
Forse in antiusura davvero un accenno a chi lavora in questi settori che sta vivendo mesi difficili
E ma quello che pensavo nell'ambito mia prima reazione di dire sì ci lasciamo aperti ha già ma soprattutto troviamo un modo per sostenere questo questo questi queste persone queste professioni questi settori così fragili perché il vero problema è che come tutte le crisi questa ucciderà un sacco di cose buone farà nascere di nuove quelle chiuso il kilt le inglese chi li conosce già avrà un vantaggio ma nel maggio ci sia come Wind residente in via cancella troppe cose e troppi non lo possiamo perdere sono poi funzioni e ruoli così fragile così delicati
Che già prima avrebbero avuto bisogno di sostegno per questo
Io questa mobilitazione spostiamo le in avanti non a chiedere
Appunto come dicevo di chiudere per ultimi o di non essere chiusi mai di essere sostenuti immediatamente di sapere che sono settori che hanno bisogno di denaro perché poi inutile girarci intorno e anche di prospettive punto già li vieti ascriviate no secondo la suggestione che mi ha fatto chiara che continua a ronzare nella testa e qualcosa da dire e da dare da prevedere da da capire da immaginare il prode il dieci sarà un futuro resistiamo questo momento qui bisogna comunque esiste essere coesi essere presi gli enti USA della parola che volete ma insomma
Sei lì l'intero inferni entrambi Nene trovi bene tra visoni Nedo Nadi desideri e sperare di trovare il luogo il modo e il tempo in cui questi ricomincino
A aria-aria abbia sì ma intanto dobbiamo sopravvivere questo è un settore che a rischio di sopravvivenza proprio reale perché sono professioni e mi emesse possono scomparire quindi o quella è la prima cosa che dovremmo chiedere ripeto non tanto l'apertura dei voti ma l'apertura
Del delle funzioni insomma che rimangono in vita queste queste funzioni tenesse il problema generale che sta affrontato col Governo dobbiamo sapere chi è
Siamo dentro un processo molto più grande Rino no che per che e chiude ideati e non è di Tucci è è un virus dobbiamo sapere queste con virus mortale è una cosa che non abbiamo mai conosciuto abbiamo mai fronteggiato la cultura dovrebbe insegnarci anche un po'di indulgenza reciproca oltre che di rigore indulgenza reciproche siamo tutti davanti a una sfida senza precedenti dobbiamo essere rigorosi avere delle idee e dei principi dei valori ma anche condividere degli elementi di speranza comunque
E quindi teniamo anche alla primo turno del nostro di una a ieri no alla globalizzazione ma cooperazione tutti quanti uniti grazie al direttore Danilo
Stili Marino Sinibaldi grazie sabato vini per essere stata con noi alla cultura Bortolan Masi del Comune di Modena fu c'è anche sarete voi e
Per essere stati con noi da Modena da quel teatro insomma a cui noi siamo idealmente legati realmente siamo la insomma secondo
Quanto era il nostro piano originario era ci manca nella nostra discussione e un'altra parte fondamentale chiediamo l'informazione parecchie ci riguarda da vicino una Inter sigla parliamo
Il termine è stata sconvolta nel nostro simpatica
Eppure Italia zona protetta
Le conseguenze saranno Modiano come
Dei
All'inizio
Sia anni fa una devastante quanti Fassino
Hanno la consapevolezza ma
Comunque
Da un parte dell'accelerazione orizzontale senatore
In senso viene
In
Informatica in un in un ragionare un autista insomma
Allora di nove trovati con la terza Agorà abbiamo parlato poco fa di cultura prima ancora di scuola adesso parliamo di qualcosa che ci riguarda da vicino parevano informazione l'informazione in un certo senso ha vissuto un'accelerazione di alcune dinamiche in cui era dagli immersa da prima di questa pandemia qualcuno di noi
Possiamo testimoniarlo in prima persona in questa prima fase di pandemia siamo stati impegnati spesso più a smentire ciò che arrivava dai soci al con intensità veramente senza precedenti
Confetti news oppure informazioni distorte disinformazione Miss Informazione poi solo in un secondo momento si riusciva veramente a trovare il tempo per profili nel mercato e di capire siamo stati sottoposti anche ha un'enorme varietà di prospettive di opinioni anche da parte della comunità scientifica poiché la politica
E con difficoltà abbiamo cercato di restituire algebrico quello che eravamo riusciti a capire per permettere loro di formarsi un'opinione così in modo tale da poter poi decidere prendere delle decisioni in uno scenario così compresso
E poi neanche la necessità di tutti di avere informazioni chiare di averle soprattutto dalla politica in una fase come questa
Pandemica che è arrivata prepotentemente e nelle vite di tutti di tutto questo parliamo corna e i nostri ospiti allora diamo il benvenuto a Giorgio Zanchini giornalista conduttore
Era telefonico conduce Radio anch'io su RAI Radio uno quante storie verso RAI Cerezo ultimo libro per Laterza la cultura
Orizzontale scritto coordina Giovanni Nicolini che abbiamo visto rivendico il reato anche Andrea Vianello direttore di RAI news ventiquattro già direttore ben trovato
C'erano solo grazie grazie a tutti
E abbiamo allegato anche Nedved lei nata ventisei anni lo diciamo Coop per fondatrice di Willa una start-up di informazione
Nativa digitale lei famosissima ormai perché lo scorso anno
Ha iniziato a raccontare in modo semplice interattivo termini di attualità insomma cominciata con la parola spread rientrata prepotentemente nel linguaggio comune qualche anno fa poi ne parleremo dico andiamo anche a voi la domanda però Andrea Della nostro sondaggio di oggi c'era ricorda Camilla è così ci puoi anche dire come stanno rispondendo alle persone che ci servono
La domanda e scuole culture altre nel disciplinanti a essere fruiti principalmente on line
Né al momento il nostro pubblico non ha dubbi in ottanta del cento esibisce a slittamenti è no IDC Italia in un po'assets intuire
La frizione in disco alle culture che danzano antitasse deve arricchirla
Vediamo se dopo questo dibattito l'opinione sperava stesse esatto lo vediamo anche perché abbiamo visto che per la scuola cioè una valanga non va bene non va bene per la cultura chissà se l'informazione come quella che stiamo facendo ora in realtà
Cambia la prospettiva ecco allora io parto da da Giorgio Zanchini il mondo dopo la fine del mondo la questione che tu sollevi la il fatto che il Comit si è abbattuto su informazione in una fase già convulsa come dicevamo poco fa una trasformazione rapidissima una frammentazione
Dell'Offerta Unasca uno scardinamento della gerarchia tradizionale l'utente pulire ancor più comma nebbia sono io ecco spesi quest'acqua prospettiva
Allora quello che io ho provato a sostenere poi nel soggetto che chiude il mondo dopo la fine del mondo vengono ora dirò delle cose molto banali per le vostre orecchie siamo tutti colleghi ma anche chi ci sta guardando
Più o meno lo sa perché al contrario del dibattito che ho seguito il dibattito precedente in cui si parlava di casi che un prima fetta di popolazione conosce
Il teatro la cultura degli spazi culturali relativismo culturale quelli riguardano un pezzo di popolo italiano quello che noi siamo adesso per raccontare il descrivere
Riguarda tutti cioè soprattutto se pensiamo a quello che è successo mercoledì ciascuno e si è fatto un'idea del Scofield accedendo a determinate assunti cioè sull'informazione più o meno
Ciascuno può dire la sua
Convinzioni anche radicate spesso infondate insomma un campo in cui tutti si esprimono quindi noi esprimeremo rispetto agli altri semplicemente lo sguardo degli addetti ai lavori di quello che abbiamo sperimentato in questi mesi quello che secondo me è successo in questi mesi di covi d'estate Ciaccio un'accelerazione di processi che in realtà era Soda vent'anni
Viene definito il periodo della cosiddetta transizione digitale quello che si apre
Nel mille centonovanta teoricamente si chiude il due mila venti ed è se volete un caso abbastanza significativo e a sigillare la chiusura di questo periodo di transizione di vita vi sia stato il Covi che l'appalto che accelerare dei processi che in realtà erano già in corso
Io voglio cercare di essere più concreto possibile quand'ero potrà raccontare perché in televisione
è successa la stessa cosa che alla radio e se volete in modi persino più evidenti ma gli strumenti che noi siamo stati costretti diciamo questo ad usare nel corso di questa crisi intendo dire per mandare in onda un programma radiofonico
Per fare delle dirette radiofoniche ero strumenti che noi realtà già avevamo tutti semplicemente non li usavamo le innovazioni tecnologiche in questi anni hanno cambiata ora filiere dell'informazione il percorso dell'informazione
In maniera radicale noi siamo cresciuti Nicola Guardo io né a voi non siete più giovani sono Andrea il sottoscritto sono cresciuti in una con testo novecentesco gerarchico dove ci si abbeverarmi si prendevano le notizie in determinati momenti della giornata e attraverso determinati strumenti quel mondo lì gerarchico mappa abile definibile chiaro Roma forse più corretta però è organizzato si ebbe costruito destrutturato
Perché io un giocatore mia espressione come sempre i media sono io e perché in realtà attraverso il social media soprattutto ma attraverso la rivoluzione digitale che la cornice tiene tutto tutto quello che sto dicendo al suo interno
E ognuno a minori è diventato attore dei processi contribuendo ad un Ali cioè noi semplicemente guardavamo il telegiornale la sera ascoltavo generati al mattino leggevamo il giornale nel corso della giornata
E più o meno era un atteggiamento passivo e soprattutto avevamo noi andare a caccia di informazioni accendi la televisione accende la radio da comprare i giornali in edicola
Oggi quei processi sono tutti saltati il percorso è molto più in intenzionale un giorno a caso questo questa parola perché attraverso le notifiche sul tuo sbarco nell'informazione che ti viene a cercare sono le notifiche che ti vengono a cercare sono i mercanti d'attenzione lui cercare è saltata completamente la filiera Calamo conosciuta nel corso del Novecento e soprattutto lui Lisma con si sono trasformati e nel corso di questi tremendi Nesi l'abbiamo visto di nuovo accelerato
A cui tocca ciascuno di voi è diventato sempre di più un soggetto che fa autopromozione di massa
Anche questa è un'espressione e lungo gli studiosi ciascuno di noi rientra nei percorsi dell'informazione entra nei percorsi del discorso pubblico con maggiore o minore competenza ma ciascuno di noi oggi
Non guardo più soltanto quei determinati momenti ragiona determinati spazi le determinati anche organizzativi che quell'iscrizione più corretta per definire un quotidiano di carta
Ma entra in cui c'è sì dentro quei processi è molto più difficile capire la gerarchia delle fonti detta l'agenda dell'informazione muoversi all'interno di quel mondo russo oggi è molto più difficile quando e chiudo uso l'espressione in media solo io riassumo tutto ciò cioè voglio cercare di dire di nuovo rubando peraltro scudi espressioni ricerche
Altri soggetti voglio vorrei cercare di dire che il modo in cui adesso nulli ci informiamo è completamente diverso dal modo in cui ci informano Andrea il sottoscritto nel corso del Novecento e più ricco e più difficile
Però
Però è anche vero e rivolgo questa domanda alla direttore Vianello che c'è stato in a questi mesi l'abbiamo visto dall'inizio della pandemia una grande esigenza è corsa all'informazione quindi ad accendere la televisione
Forse più che rispetto a quanto accadeva prima direttore
Si sono proprio l'accordo cioè io penso al di là di quello che diceva Giorgio che chiaramente peraltro il più giovane di me
Però ha ragione che insomma noi siamo dell'altro tempo rispetto a quello che è successo adesso però è successo qualcosa anche durante il virus particolarmente importante e cioè la tv è diventata un'altra volta centrale
Era una cosa che sembrava impossibile non sembravano appunto che
Gli strumenti di informazione ma anche di soluzione erano appunto gli altri che non era più quella grande cosa che abbiamo davanti al divano
E invece e invece è successo ancora volta che le famiglie anch'io pre figli e una moglie che fa il giornalista peraltro come me
Però non ogni giorno che c'era diciamo eravamo diciamo all'inizio delle diciotto quando c'era il terribile bollettino che adesso purtroppo è tornato senza alle diciotto la somma era diventato un appuntamento durante l'ombra uno adesso che non andiamo locale un per adesso però insomma più o meno abbiamo nuovamente questo bisogno di capire chi dati quando cambia cambia dicevamo vengono annunciate dal Governo lui misura c'è un momento in cui la famiglia se non è che sto parlando della mia famiglia però credo che succede in tutte le sarà famiglia no
Stante si si rimette davanti ma devono ecco questo qui sembra una cosa meglio del Novecento
Sembra una cosa diciamo degli anni settanta ottanta sessanta e quindi cosa succede succede che cosa è successo tutto alla tv continua ad essere
Un cioè un perno importante
Perché del fatto che diceva Giorgio cioè che l'informazione adesso è particolarmente destrutturata non e siamo anche noi appunto l'informazione noi che lei sopra le finalmente incrini incredibilmente lo stiamo parlare col presidente entrambi sconsiglio no successa una cosa incredibile negli ultimi anni non una persona qualunque può parlare direttamente col presidente del Consiglio ecco
Però lei nonostante tutto quello che è successo che sta succedendo purtroppo ancora stiamo qui a raccontare è che il nostro lavoro sia nostro che facciamo avevo stia rifacciamo giornalisti quindi anche chiaramente dei giornali
è ritornato più importante più centrale i dati per esempio i nomi
Ne abbiamo tanta usò parlando con due
Colleghi di Rainews ventiquattro che hanno raccontato il virus in Italia nel mondo tutte e due e quant'è difficile anche per noi raccontare quei dati
Quanto è difficile trovare
Il significato di quei dati non ecco persino noi giornalisti dobbiamo come dire in sé invece Seminara niente dobbiamo trovare una chiave raccontarla no pensiamo per esempio al fatto che punto
Poco fa sono usciti in un'altra volta ai conta oggi
Che sono i più intatti Tambroni che sono le più e dobbiamo capire se la pupa Kurkova è andata a salire osceno bene ecco questo è un lavoro in cui il nostro
L'ago proprio il nostro mestiere persino la Gerard Iliade lady notizie come diceva Giorgio è ritornata a essere centrale quindi io credo che questa esperienza che stiamo vivendo
Puramente insomma possiamo parlare anche della del della tv non soltanto l'informazione di quello che la la TV può può
E ha potuto dovuto ha dovuto diciamo rimettersi in piedi non pensiamo che una lenta i programmi che
Ieri per esempio per la prima volta c'è un sparato un primo con con un primo programma della storia della tv uno showroom indiretta a RAI uno con un conduttore che lo faceva una alzano la cosa incredibile è successa ecco
Quanto una cosa interessante no ieri è andato in onda un programma che di solito fa di più andare a Bassora il venti per cento ieri comunque evidentemente il fatto che il conduttore non era in studio quindi stiamo parlando di Kahn Carlo Conti non poteva avere vieni per ed è eminentemente di quella ma minima che davanti alle altre diciamo perso nello studio
Non c'era
Ha perso qualcosa quindi attenzione che anche come dire
La di boom non può cullarci
Del fatto di come dire evitare il compatto nel futuro
C'è c'è anche la possibilità hanno che costa di meno per esempio non nativo sempre come stiamo facendo noi adesso non per esempio avuti con la collegati ognuno da casa cosa di meno ecco questo però non ci deve far capire che la tv vada questa strada perché secondo me si ritira questa terribile emergenza alla tv dovrà rimettersi un contatto o deve avvenire nuovamente legge
Come no però sicuramente la tv soprattutto l'informazione nonostante il tempi così cambiati e ritornata ad essere una come dire una giramenti Kia di notizie
Verificate ecco credo che il nostro giornalismo pianto Gielgud vituperato hanno ritrovato il suo ruolo
Ecco nell'epoca della disintermediazione no lo diceva prima Giorgio della diffusione
Rapida
Sul web di notizie o o meno insomma del sentito dire di opinioni in questa fase forse più di prima
Si è diffuso un sentimento una voglia di informazione veritiera di informazione comincino direttore verificata e quindi per questo si ritorna indietro
A chi si voleva togliere c'è al mediatore e alla necessità che tutto ciò venga mediato questo un po'la parabola anche che siamo ASP
Vedendo nesso Scialla né socialmente ha pensate Facebook no presa dello stesso dritta perché da una fase di tolleranza di qualsiasi opinione sono arrivati invece la necessità di voler e dover forse moderare i loro contenuti andiamo d'emergenza proprio a proposito di social tu racconti
Informazioni complesse con un linguaggio più semplificato
O no o vince anche la profondità nei nei miei nuovi media quindi questo sicuramente c'è ma va reso in un modo particolare poi ci sono delle generazioni che come sappiamo si affacciano al mondo informazione soprattutto attraverso quelle più giovani
Abbiamo visto tic toc quand'è importante Instagram e un altro di questi canali
Sì il mio motto è semplice ma non semplicistico perché molto molto facile cadere
Nel semplicismo nelle banalità e quindi riassumere troppo una situazione complessa con delle parole molto piccole per per essere veramente profonde a me piace rappresentare un po'il mondo giornalistico come un po'al mondo politico il a livello sociale nel senso che come politici spesso si dimenticano che il più grande partito durante le lezioni sono le persone che non vanno a votare spesso anche i giornalisti si dimenticano che il grosso della popolazione sono le persone che non leggono e che non si informano
E quindi semplicemente queste persone nonché non vogliano votare o leggere appunto Marlon vengono raggiunte dai mezzi di comunicazione perché non sono state toccate magari le corde giuste perché nessuno ispirato fiducia perché nessuno magari parla loro linguaggi del Queens inquini finiscono per rimanere nella loro ancora lontana i social media soprattutto installano in particolare che il mio socio al diciamo preferito perché racchiude un po'tutto sia la visione quindi Zilioli contenuti visivi che la scrittura attraverso l'exception riescono in qualche modo a raggiungere tutta la la il grosso della platea che spesso volentieri trovandosi fuori in giro magari anche detta giovane perché il grosso dei social media è occupato dai giovani che sappiamo tutti non si affacciano la televisione perché sono cresciuti in un'epoca riversa vengono completamente abbandonati dall'informazione quindi quando c'è un vuoto
Comincerà prima e quindi ho ma ho tentato di colmare quel vuoto tra l'altro abbastanza casualmente perché non c'era stato un Progetto io mi son messa semplicemente alla a parlare dei delle delle tematiche che a me interessava no io ho trovato inspiegabilmente tantissime altre persone che erano interessati a temi molto tecnici nel senso che ho raccontato la baby-sitter non come una barzelletta ma in modo molto puntuale con i vari report dirette della House of Commons di tutti questi questi piccoli grandi dettagli che però alle persone interessano quindi l'assunto per cui molto spesso sento sempre dire in giro a oggi le persone non leggono più non vogliono più informarsi che tempi che persone no non è vero cioè le persone cercano qualità ed è il momento di investire sulla qualità per cui bisogna fare dei grandi investimenti soprattutto in questo periodo per avere qualcosa di prezioso che caratterizzi quel mezzo e quel giornale quell'editore quel con la tv quel canale
E in modo tale da immergere da tutto il grosso perché oggi veramente tutt'ti siamo uniti al predetto vedo anche cioè siamo tutti giornalisti Pseudo
Cioè possiamo tutti fare informazione però quello che caratterizza il fatto che tu fai un formazione di qualità ed è per quello per cui se ritorno a casa vincendo RAI news se senza planetaria però per dire da invece potevano gravissima reggente dell'erario però triennale non lontano ma nazionali esistono chiudono soltanto perso dico solo che esistono diverse piattaforme in tempi brevi colpite al mattino mi sento alla radio
Quando vado in giro quando cinque minuti sono sei sociale poi al Giornale davanti tra il giornale lo posso leggere soltanto al week end per esempio nel week end mi siedo lì quella bella rivista tant'è che appunto secondo me nel futuro prossimo non esisteranno più i quotidiani capace di giornalieri perché era una non ha alcun tipo dissenso non c'è non non c'è profondi Dancelli giornalista non non hanno il tempo di fare un'inchiesta è una qualità seria per esempio le Monde ha deciso come sapete tutti di diminuire notizie ma di aumentarne la la carica chiesti Istica quello che veramente fa la Renza perché le persone vogliono quello non vogliono il titolo che possono leggere veramente o comunque non si può fare la corsa al titolo si deve fare la corsa alla qualità
Imene proprio su queste guarda giriamo la tua domanda sentiamo se sono d'accordo Giorgio Zanchini e Andrea Vianello in infatti
Tanto amate giardino con l'attrice nemmeno io però c'era in disaccordo sia con Andrea sia con con rende
E nero mai un campetto attiguo carattere senza
Dunque
Io me ne ero mai avvenuti e non
Volevo partire da Discorso giallo tuba dicerie questa grande crescita dell'uso delle appena e dei sociale ad esse man diceva vedo un futuro
è negativo per la carta stampata su tutto questo è pesato anche il crollo della pubblicità per la sua paga il peso anche tutto questo saranno proprio i giornalisti insomma sfatiamo il fatto che sulla carta stampata e realtà leggiamo ancora cose
Molto interessanti ogni giorno no
Allora prova a mettere in ordine i dati e poi a a spiegare perché sono in parziale disaccordo con l'urbanità e la gentilezza che mi contraddistingue che dica
Il mio predecessore Bianchi Andrea Vianello in questa sede ma insomma spesso partivamo a gennaio quindi prima dell'arrivo del Covent dati Censis dati Istat con un quadro che più o meno era il seguente primo fonte di informazione per gli italiani nel fare i telegiornali la centralità della televisione sempre sfidata in questi anni ma resta corposa delle stava colposamente porte larario che conservava quei suoi ascolti trentacinque milioni al giorno il progressivo decadere inarrestabile della carta stampata pensate ora non faccio nemmeno cito i numeri perché sono veramente dolorosi ma insomma oggi siamo meno di due milioni di copie di quotidiani comprati ogni giorno in edicola quando eravamo ragazzi André di Mani pulite sano quasi sette insomma il crollo è stato l'inesorabile enorme
Crescita dell'universo sociale e arricchimento questo vi parlo di gennaio comunque dei cosiddetti Over the Top poi Gafa cioè Google Apple Facebook Amazon e Microsoft la crisi abrogato tutti questi dati
Per questi possono impazienza accordo Columbia perché Andrea
Giustamente difendendo il ruolo che ha avuto il filtro
Tradizionale della televisione cioè l'organizzatore
Quindi tradizionale televisione ministeri mettere i giornali e approfondimenti dice una cosa vera ma dice una cosa che secondo me figli anche che l'eccezionalità del momento ma su questo però tra poco che è successo nei primi mesi la televisione ha conosciuto più o meno un aumento di due milioni di spettatori in più al giorno
La radio ha conosciuto un calo soprattutto in Italia e sapete perché perché la sua opera nati in Italia
E soprattutto in macchina quasi settanta per cento nessuno ci voleva più lo dandole quindi crollo della radio meno diciassette per cento con un aumento però della durata d'ascolto altro dato significativo cioè le persone ascoltano per più tempo la radio
I giornali nonostante si potesse uscire come ricorderete andare a comprare il giornale dei in edicola
Hanno ha avuto un andamento ondivago ma insomma non si è arrestata
Il calo progressivo da senza veramente c'ha ragione nell'in quello che fra qualche anno
Le copie si compra in edicola saranno zero aumento anche qui non mi cita la percentuale dei chili in bambine momento clamoroso dei siti d'informazione e dell'uso dei social Instagram me
In questo senso è un caso molto interessante ma di me lo saprà lo saprà benissimo perché in realtà calata nei primi mesi di Rho da un perché c'era poco da fotografare nel e c'era poco da postare essendo un un come sapete un sociale che al suo cuore la fotografia poiché è successo nei mesi in cui abbiamo ricominciato a uscire si sono per così dire stabilizzate alcune tendenze
Se da un da un da da un lato soprattutto maggio giugno e luglio c'è quasi c'è stato quasi un liberarsi
Con questa Hunger for Information come dicono gli americani questo bisogno che avevamo quotidiano di informarci la televisione però ed è stata superiori come numero di ascoltatori rispetto a un anno fa anche nei mesi in cui si usciva agosto settembre
E anche a ottobre adesso la televisione ha comunque dei dati migliori rispetto a un anno fa
La radio è tornata più o meno ai numeri che aveva prima del Covent la carta stampata su un solo posto ancora una volta non ha visto cambiare la sua curva di vendita di lettura e l'al contrario sociale e siti di informazione nonostante siano leggermente calati rispetto a marzo e aprile continuano comunque avviene incrementati rispetto a un anno fa
Tutti i numeri due ultime considerazioni e poi le mie critiche ai discorsi di Andrej niente a la pubblicità con il suo crollo ha determinato delle conseguenze tremende su tutti i gruppi di trovare editoriali con lo sapete benissimo stati di crisi uno dopo l'altro
Licenziamenti nel mondo anglosassone uno dopo l'altro molto meno da noi per il sistema di protezione che c'è ma insomma conclude il suo sapere ciò contatti sobrietà in quasi tutti i giornali italiani
Diminuzione dei ribelli sogno di giornalisti questo è un discorso che facevo Andrea prima purtroppo sarà torneremo con lo stesso numero perimetro di personale che c'era prima della crisi è corretto io temo di no
Ma questo è un altro discorso ulteriore
Chi è che si è rafforzato è emerso muscolare mente al centro di questa scena di nuovo gli over the top quei cinque giganti della rete ai quali facevo riferimento poco fa
è un momento di crisi tremenda per i giornalisti secondo me Andrea si illude se pensa
La il bisogno di filtri che io non nego io sono ossessionato sono convinto che non abbiamo bisogno di organizzatori della realtà
Di gerarchie leggibili e di fonti affidabili però temo e quello che è accaduto in questi mesi si è un po'l'eccezione rispetto al un flusso della storia chiamiamolo così che vedrà invece un paesaggio molto frammentato molto diverso rispetto a quello attuale in cui ci sarà meno bisogno di giornalisti purtroppo dove sono in disaccordo
Coni man è sul punto dell'approfondimento cioè Iraq le persone chiedono un giornalismo di qualità
Quell'evento il fatto di non un po'di esperienza professionale di studio insomma non non voglio assolutamente dice diciamo essere paternalista però io temo che sia un'illusione nel senso che ogni volta che in Italia si è cercato si è sperimentato si è pubblicata su un giornale una rivista che faccia quello che tu chiedi alle mondo cioè approfondimento pensate a domani domani un giornale chiunque ne è uscito da un mese a questa parte cerca di fare quel tipo di lavoro mi suggeriva immenso io temo non vada oltre cinque mila copie in edicola nel senso che quel bisogno e tu
Senti come forte nel nostro Paese in realtà è molto molto di nicchia c'è un'eccezione e la rivista internazionale che venne moltissimo gratuita pur avendo una grande qualità ma in realtà le restano dei consumi di nicchia così come sul troppo intagliare stessa in cui vengono letti meno lindo rispetto a tutti i Paesi europei acquistati meno giornalisti ma anche i Paesi europei cioè c'è un problema di fondo
Dei consumi culturali del nostro Paese per cui non si crede che l'offerta culturale di qualità propria risposta anche perché chiudo
Gli italiani sono disabituati a pagare cioè trovando quello che allora comincia in poi è generica la vincente Aliani omesso diciamo la maggior parte la popolazione italiana trovando sulla Rete sui social quello che ritiene sufficiente per informarsi non è disposta a pagare
Per quel prodotto perché emulsione gli americani i grandi gruppi americani fanno anche grande giornalismo di qualità il New York Times ho appena visto che cominciare questa diretta
Un un link integrativo ai quindici grandi imperialistiche commentavano i quattro anni della presidenza Trump una serie di infografica
Per cose che scorrono straordinariamente di qualità
Che ovviamente accessibile soltanto l'appagamento Mengacci Immortals cinque milioni di abbonati
Cinque milioni nessun giornale italiano riesce a superare i cinquanta mila abbonati digitali perché non c'è una popolazione diversi anni temo che il discorso ripetute è sacrosanto sia un po'illusorio del Paese in cui doveva vivere
E io prima di passare la parola Andrea Riello giustamente Giorgio citava il New York Times ricordiamo che il mio tennis con un'inchiesta lunghissima su su a cui hanno lavorato tanti giornalisti è riuscito a tirar fuori l'ultimo scoop sulle
Tasse Miragliano investimento tranquillo sulla carta stampata ricordiamo quello sulla carta stampata a suo nome
è questo appunto che c'era una bellissima esempio non perché come sai non è la fine nona come dire a ha dato e tetti che partono dalla Rocca Andrea Navarra era un grande scoop e dopo un giorno dopo non ne abbiamo più parlato no adesso poi vedremo cosa succederà
Alla tra martedì e mercoledì che tu peraltro condurrà e a Rainews ventiquattro chiarire chi sarà il presidente americano però mi sembra che dopo lo scoop del
Periodo in non è successo niente cioè da un punto di vista dopo solamente nobile nel
Ma insomma è un pochino se curiose
Però insomma Noble ha quindi parlato milionari pure lui parlato
Se volete fare una domanda e poi vivibile
Poi rispondo pure la riunione odierna avevano che risponde suona Giorgio Zanchini anche ai non è nata quando parlava così della insomma dell'importanza e adesso Challant meno della carta stampata e Dio
Così torniamo al discorso invece dell'informazione della del fatto che la gente forse in questo momento di grande difficoltà a maggior ragione accedono alla televisione per sentire effettivamente come stanno le cose e tornando così al giornalismo di qualità le informazioni nelle quali ci si fida però direttore rispondi
Una doverosa è provincia Giorgione che non è o sembriamo tutti anche io sembro uno unta un vecchio arnese che racconta cose che non esistono più è chiaro che le cose sono cambiate è chiaro che i giornali i giornali in questo momento stanno in grandissima crisi io non credo tanto neanche io
Che come dire poi essere solo la le inchieste a me mi piacciono molto richiesta credo che siano molto importanti però insomma
Il giornale in questo momento in Italia ma in tutto il mondo ha dei problemi
Strutturali però però continua a dire che io sono ottimista perché penso che il giornalismo è un lavoro che non si ferma
Io penso che nel nostro lavoro
Fondamentalmente lo sarà anche dopo magari ci saranno altre piattaforma non saranno capace saranno digitali saranno le parti che non lo so
Io penso però che ci sarà sempre qualcuno che deve trovare le notizie capirle
Raccontarle farla capire agli altri e scendere ove sono più importante di altre io credo che ancora oggi sarà questo il il futuro sicuramente i social ci hanno fatto capire che l'informazione può essere anche si spezza Tano e possono essere arrivare le il disinformazioni
Ancora di più il nostro lavoro è più importante no il virus
Allora anelli per esempio abbiamo fatto una sfida assurda noi abbiamo cercato e ancora oggi lo stiamo facendo di raccontare qualcosa
Che nessuno è anche la scienza aveva capirlo aveva capito e ancora non ha capito
Pensate che lavoro assurdo che stiamo facendo noi scegliere quale le notizie vera in un mondo in cui licenziati che se ne sono diventate delle star
Stanno lì dire che uno dice una cosa giusta l'altra no ecco io credo che però in questa prova
Del giornalismo non solo italiano
La nostra cade editoria ne è uscita bene dopo tanti tempi in cui si diceva che noi insomma non sappiamo benissimo questo lavoro ecco io invece penso che operato giornalisti tutto il mondo
In un momento in tempesta senza sapere dove dovevamo andare abbiamo ottenuto a galla la barca se molte persone grazie alla nostra tenuta cercano di capire cosa sono società delle cose che stanno succedendo quindi io non lo so come finirà
Io non probabilmente vero il giornale sicuramente insomma anche noi adesso no cerchiamo nei giornali non più le notizie che vediamo le raccontiamo in tv o alla radio no ma i commenti ecco io credo che noi soprattutto no che facciamo questo lavoro cerchiamo soprattutto i commentino meno o non e buoni questo è il momento più importante del giornale non per quello che una volta trovavamo
Lei settimanali ora ritroviamo ogni giorno quindi è cambiata e questa cosa come ti ha fatto perdere copie tenuta di tanti gruppi editoriale però ripeto io credo comunque questa
Brutta partita in cui stiamo giocando c'ha fatto ricchi ritrovato ritrovare il senso del nostro lavoro al di là del fatto che i tempi sono cambiati
Posso negoziare la Romanina
Già da giorni è assodato cortissima dieci sezioni no Freeman ha detto una cosa sicura è molto interessante sulla periodicità della pubblicazione della Stampa cartacea
E poi di nuovo ad Andrea Andrea sa meglio di me che nella costruzione delle trasmissioni
Noi siamo fortissimamente debitori nei confronti della carta stampata in termini di idee di ospiti cioè siamo continuamente a rubare
Idee ospiti alla carta stampata e questa è la prima cosa invece divenne essa c'è un'osservazione che temo tragicamente dedicato ai giovani non comprano più la stampa
Cartaccia ogni giorno anche perché se ci capiterà forse mandato in edicola il fine settimana che abita a me a comprare cinque sei giornalista in dodici tredici quattordici euro se un ragazzo semplicemente non se lo può permettere sicure il dibattito americano in questo momento è proprio su questo punto
Se Ras cinque sei sette anni arriveremo a pubblicazioni periodiche dei grandi giornali cioè soltanto il fine settimana per essere molto spicci
Allora io volevo dare noto indiavolati allenata emendativa domanda lei fa informazione su una piattaforma Instagram sappiamo di Chieri Instagram il chi possiede Instagram possiede anche un Orsato possiede anche Facebook
Cito solo un fatto Whatsapp ha limitato l'inoltro di messaggi a più destinatari che non è un fatto secondario se pensiamo ad esempio che Bolzonaro ha basato la sua campagna elettorale su questo perché vuol saper considerato anche un mezzo di informazione
In alcuni Paesi addirittura eh principale allora questo unito alla insomma chi gestisce la piattaforma gestisce anche e l'ordine la gerarchia delle notizie molto spesso i famosi algoritmi e poi c'è la questione dei dati la piattaforma gratuita in realtà non lo è ecco tutto questo ti fa pensare a qualcosa quando vuoi veramente fare le informazioni e verificata come dici tu veritiera il mezzo non influisce anche sul contenuto in un certo senso
A a assolutamente questo senz'altro intanto bisogna ricordare che ci troviamo nella preistoria dei sociale cioè questa non è detto che sia la situazione che vivremo anche tra dieci vent'anni
Magari tempo dieci anni riusciremo tutti a controllare molto di più così mostre incontrollati dove potevano fare prima tutto quanto adesso non capito forse che non era non poi così saggio dare tutto così deregulation analogo
Quello che senz'altro condivido prima anche con Rutelli sommessa aggiorniamo utopia cioè ricordiamoci che in data i data oggi sono l'unico vero grande bene prezioso in tutti i settori noi quando mi fondato io mi associo la la nostra Santa Pan gennaio due mila venti che non sa appunto che fa informazione nativa digitale non soltanto su Instagram la prima cosa a fianco i giornalisti a prendere vietata Scientist cioè Javier attraverso l'uso dei dati cosa vuole sapere da le alla gente che cosa piace e cosa non piace
Quale spendiamo molto tempo anche per l'interazione cioè capire cosa non è piaciuta di un contenuto cosa invece è piaciuto cosa non è chiaro
Cioè serve è importantissimo questo flusso di informazioni pratiche veramente capire cosa deve migliorare cosa è andato bene in quanto invece devi cestinare immediatamente per cui non abbiamo per esempio tempo soldi anche per spendere su un progetto che sappiamo già dal dal primo momento che fallimentare quindi al momento in cui vediamo che una cosa non funziona sono via non è che ci passano cinque anni prima di sapere che un format da un fallimento passati per esempio intimo molto spesso capitano cioè sistemi non magari fior fior di soldi per un programma quei si vede Hooks alla fine i conti elici forse non è che è andato per cui senz'altro il io io sono abbastanza ottimista di natura però penso che nel futuro non lo vedo così disastroso cioè ogni cosa troverai in qualche modo la sua via dalla dalla carta stampata più quotidiana ma io glielo dico cioè sono una lettrice accanita ma anche volendo non è che posso andare lì o in giro con il lenzuolo di giornale imita il cammino
Per andare a da una parte cioè impossibile per cui non è cioè bisogna trovare comunque delle forme nuove bisogna trovare il New York Times averne eccellenza in questo e riuscito a fare a convertire tutto in digitale anche introiti pubblicitari un'altra cosa fondamentale senz'altro non essere dipendenti soltanto dalle dalle aziende che vengono a investire perché altrimenti la al primo calo non abbiamo adesso il paradosso per esempio di tutti questi incredibili ascolti
Con invece in calo quindi ti trovi un numero altissimo di lettori e poi ti trovi doveva fare ai perché non hai aziende che vengano ad alti pubblicità per cui anche virili pensare che il lettore è l'unica è una un'ancora di salvataggio che però è vero che non siamo abituati a pagare ma io sono fortemente è convinta che le persone possano essere come cioè possono essere istruite a pagare Co però padano soltanto se c'è informazione perché io sono la prima a non pagare giornali molto importanti italiani perché non ci trovo qualità per cui sono la prima di avere no non pago Perozzo
Sono ben volentieri è disponibile a pagare il triplo se invece c'è una ad una qualità dietro importante la l'ultimo un punto e poi chiudo per rispondere sempre Zanchi inizia il l'approfondimento è vero non sempre funziona
E per questo sono convinta c'erano sempre due livelli il primo livello quello Basic giusto per capire che ne so che cos'è la Praxi tocca ai cioè un Paese che ha deciso di andarsene perfetto e l'altro invece che ti dice tutti i vari emendamenti cosa è successo cosa ne per cui bisogna prendere degli Stealth c'è uno sterzo primo proprio primo livello BasicNet comprendere tutti e poi dopo e però dagli accontenti anche la fetta di persone che vuole molto di più
Il mio non è una novità
Se siamo davvero in chiusura il Mulino interessano finale no no che noi per un bel po'di tempo per fare insieme a tutta la serata sarebbe davvero piacevole Ichino di rispondere solo con un sì o con un no e così chiediamo alla nostra
La domanda di oggi del sondaggio Scuola e cultura sono destinati ormai ad essere fruiti principalmente on line
Non ero in treno no no no non credo nel Sud America nella che cosa strana risposta on line Camilla
E se non ha come noi che non siamo nemmeno in
è una tematica
Quotate ceramica spenta l'ottantadue per cento e dice di no quindi se non concordi con la in
E perché la cultura è un'esperienza alla fine certi piace condividerla è cioè deve essere condivisa condividere cioè non può non essere fisica anche
Quello che dicevamo anche prima allora grazie grazie a Giorgio Santini Borgazzi direttore Andrea Vianello lei naturalmente Aldo Guagliani ci ritroviamo alle diciassette
Con insomma parleremo di città Palermo diconomia pareva anche gli Stati Uniti no e premio del futuro che ci immaginiamo molti ospiti Stefano Boeri Innocenzo Cipolletta Stefano Mancuso Salvatore Rossi Giancarlo Muzzarelli Massimo Gaggi Stefano ieri
Chiara Saraceno Maria Cristina
Pisani questi e con gli ospiti di domani partendo sempre dal mondo dopo la fine del mondo ci domanderemo cercheremo anche di a rispondere che cosa accadrà che cosa ci aspetta dopo
La fine del mondo intanto chiudiamo questa giornata con l'ottimismo che è arrivato dai nostri ospiti e dalla Thema dell'informazione e torniamo a teatro
Torneo a Modena
Natura di Giorgio Caproni
Nel comunicato di Giorgio Caproni
Dove ci siamo persi
Dispersi
Non è un'indicazione
Non un'interrogazione
Un'esclamazione forse
O uno sgomento
Un vento friabile scalza la fronte
Già smantellata
E paura
Il bosco se mutato
In allarmato radura
Voi lo sapete amici e io lo so
Anche i versi somigliano le bolle di sapone
Una sale e l'altro no