"I Paesi dell'Est tra transizione pacifica ed esplosione dei conflitti"

Radio radicale in otto e nove aprile a Venezia si è svolto un colloquio internazionale molto interessante concentrata sulle alla situazione che le strade da seguire nella ex-Jugoslavia
Con tema i Paesi dell'Est tra transizione pacifica ed esplosione dei conflitti eh
Ovviamente anche il contributo della Società veneta nella ex Jugoslavia questo colloquio è stato promosso e organizzato dalla Regione Veneto dipartimento per le Politiche la promozione dei diritti civili insieme con MIR
Movimento internazionale per la riconciliazione e anche Seat anche l'Istituto bellunese dice che sociali e culturali e anche altri organizzazione in organismi Minoli
Radicale cercando come sempre di assicurargli una informazione diciamo universale e trasversale e penetrare con il suo microfono in aula e riproponiamo in questo appuntamento d'oggi l'intervento di Alex Langer
Eurodeputato e presidente della commissione d'Europa sudorientale nel Parlamento europeo concentrato per di più sulla situazione in Kosovo che ricordiamo e lo scultore Ovatex regione autonoma Derek secondaria
Dove abitano attualmente una maggioranza albanese di oltre due milioni di persone che dove la situazione sta degradando sempre di più
E come è sempre stato detto rimane un un punto caldo con un'attenzione molto alta e con un ad alto rischio perché del momento l'altro la situazione può precipitare
E ci potevamo potiamo possiamo trovare di fronte a una situazione molto critica e forse ad una seconda boss secondo anche se non lo auguriamo di trovarci di fronte a un a una situazione del genere Co. riproponiamo dunque questo intervento di Alex Langer abbastanza a lungo che tenta di di di fare un'analisi molto approfondita della situazione di corso ma anche la stazione in generale psico slavi a buon ascolto
La parola Alexander Langer parlamentare europeo
Che parlerà
Conflitti etnici nella ex Jugoslavia delle possibilità di soluzione non violenta
Nella cartellina avrebbe un sommario per la sua relazione
Che però Lang non seguirà
Nel senso proseguirà completamente nel senso che il sommario si riferisce soprattutto al problema del Kosovo cioè quello che è stato affrontato anche nel gruppo di studio di ieri
Ma l'anche per per i suoi inquadrare il problema nel più generale la più generale situazione dei conflitti in quella regione
O di attenermi al titolo che è stato dato a questa relazione oggi ma io vorrei ugualmente partire dal Kosovo non solo per una ragione vera dove diciamo così adesso di di solidarietà o di testimonianza ma anche perché
Io vorrei tentare di va perché ne facesse almeno non lo so perché anzi sovente
Perché cerco di descrivere della citavo alcuni aspetti della crisi jugoslava della disintegrazione jugoslava voi vorrei un attimo trova come portati in una situazione in cui uno guarda alcuni influssi che vengono dal firmamento dall'alto e alcuni che vengono invece dalla terra dal basso poi ce ne sono molti altri vengono dalla vegetazione per prima che io adesso le prende in considerazione due dal basso io voglio guardare un attimo punto al Kosovo che era in un certo senso
E Ugo forse il più importante punto di partenza della crisi e della disintegrazione jugoslava perché perché la diciamo la pretesa se vogliamo anche la vocazione possibile della Federazione jugoslava negli etnica come casa comune di molte etnie diverse con parità di diritti
E in un certo senso con una casa particolare per ognuno all'interno di un tetto comune
è stata adottata prima di tutto nel Kosovo nel senso che gli albanesi
Come uno diciamo uno dei popoli numerosi tra i molti popoli etnie minoranze comunque le vogliamo chiamare della corte della Federazione jugoslava erano i primi
A vedersi fortemente dei privati dei loro diritti e e della dell'agibilità c'erano i primi nei confronti dei quali la promessa jugoslava non ha funzionato anzi è stata sospesa è stata messa fuorilegge
In questo senso credo che si possa dire si potrà riconoscere giustamente che fin dalla se fin dalla fine degli anni ottanta
La revoca praticamente dell'autonomia del Kosovo e la diciamo poi presente oppressione repressione sia poliziesca sia economica
Sia poi civile culturale che però nel Kosovo e tra i momenti che hanno diciamo che hanno fatto scoppiare
La precedente ipotesi di federazione multietnica e di assetto anche a volte un po'complicato di popoli diversi con autonomia e con pesi e contrappesi con votazioni nelle cariche con
Diciamo ma con una con garanzie reciproche e con un equilibrio reciproco
Viceversa questo la preferenza ma guardando ma come momento della pena se vi interessa guarda quello che viene dal primo momento io credo che dobbiamo renderci conto e lo facciamo sempre di più in parità anche la relazione precedente
Sotto un'altra angolatura l'abbia fatto vedere io credo che dobbiamo renderci conto che dalla fine del ottantanove e cioè dal crollo dei regimi comunisti all'estero
Oggi stabilendo qualcosa che ancora ben lontano dalle stesse esaurito Cervi ed è una ristrutturazione dell'Europa
è un po'come uno abitavo uno dei grandi una delle grandi figure della storia europea lo fa l'equilibrio del Congresso di Vienna e durato in un certo senso quasi fino alla prima guerra mondiale
L'equilibrio della seconda guerra mondiale è finito con l'ottantanove e quindi siamo in una situazione diciamo generale di destabilizzazione in cui chi ha forza o chi crede di avere forza economica militare
Politica anche ideologica
Anche ideologica cioè di idee che possono Cassinari potente oggi gioca le sue carte e tenta di intervenire in questa ristrutturazione a proprio favore in un certo senso noi siamo dove viviamo oggi abbiamo una fase in cui tutti i confini in Europa si sta diciamo si stanno solo mobili e si stanno spostando e quando penso confini io penso semplicemente ai colori delle cartine geografiche dove questo è quello diciamo e appartiene a questo o quello Stato ma quando parlo di confini parlo anche dei confini economiche per esempio tra benessere e miseria parlo dei confini parodia anche delle di emettere gli antichi confini per esempio
All'interno del dell'Europa diciamo cristiana tra la cristianità occidentale ed orientale cioè tra il mondo
Cattolico ed in parte protestante come cristianità occidentale come l'Occidente europeo e finora diciamo ha vinto storicamente nella nella corte europea e l'oriente europeo il mondo essenzialmente ortodosso
Che diciamo finora lo stato più lento più piovuto meno meno meno competitivo diciamo
Oppure per esempio altri confini tra la cristianità e l'Islam con questo non voglio dire che noi siamo particolarmente i cristiani e loro sono particolarmente musulmani o cose del genere però i confini e gli equilibri sono oggi rimessi in discussione
E tra Est e Ovest anche tra nord e sud in Europa persino la discussione che per ora in Italia è arrivata poco
Sull'attuale allargamento dell'Unione Europea che è un allargamento nordico di cui si sta parlando per con Austria ma soprattutto contro Finlandia sette l'orrenda
E oggi un momento di cioè il si decide da che parte si sposta il baricentro quindi mi pare che siamo in una situazione di appunto oggi abbastanza fluida in cui tutti quelli che pensano di avere una forza da gettare in campo porta ripeto economica forza politica forza militare forza ideologica forza culturale ideale
Chi ha qualcosa da da da gettare in campo per tirare diciamo in un certo senso la coperta dalla sua parte per ridefinire zone d'influenza
Oggi questo lotta diciamo questo lo fa partendo allora tornando un attimo alla questione del Kosovo
E da lì poi della Jugoslavia ormai e tributaria io credo che possiamo guardare come nella penisola balcanica
E negli ultimi diciamo negli ultimi
Settanta ottant'anni anche anche di più cioè dalla ottanta rete dalla fine del dominio ottomano quindi dall'inizio del nostro secolo di le diciamo letture le due nazioni principalmente protagoniste in conflitto tra loro erano diciamo i serbi e i croati
Gli albanesi erano abbastanza marginali nel senso che erano comunque confinati in una situazione di scarsa autonomia politica anche la stessa Albania ricordiamoci fatti faticava assolvere è stata poi invasa e occupata dall'Italia è stata ripristinata ed era per lungo tempo una sorta di Isola anche auto isolata sotto il regime di Haendel ruota
Quindi era era praticamente assente quindi sembrava che su quell'area dei Balcani essenzialmente due grandi popoli si disputa se ero l'egemonia quello serbo e quello croato con compiti anche molto sanguinosi che ricordiamo in particolare dalla anche dal periodo della seconda guerra mondiale con le rispettive alleanze ora il Kosovo toccando a questa regione particolare in questo quadro in cui la questione albanese era relegata ad essere abbastanza marginale il Kosovo poteva essere effettivamente abbastanza una questione interna e la presenza di una popolazione diciamo da due a tre milioni io non voglio avventurarmi nelle cifre sono sempre controversa diciamo da due a tre milioni di Albanofona e gli albanesi tecnicamente albanesi nell'ex Federazione jugoslava
Principalmente nel Kosovo ma presenti anche in Macedonia e anche in Montenegro
Un po'di emigrati anche interni altrove era la questione meno importante e quindi tempo insomma sembrava poter poteva essere risolta
In termini diciamo così appunto in termini di autonomia e così via ovviamente oggi la situazione è molto diversa
è molto diversa perché in poco tempo
E riemersa una questione albanese sui Balcani per poco tempo intanto l'Albania ha recuperato
Diciamo una situazione di maggiore non dico di democrazia ma come di maggiore democrazia interna
Ed è molto diverso perché prima difficilmente gli albanesi che non vivevano in Albania avevano grande lo stantia della dell'Albania che era un grande carte
Se l'albanese kosovaro l'albanese in Macedonia la Danae del Montenegro stava in realtà meglio dell'albanese in Albania
E non c'era una grande aspirazione per esempio diversa è la situazione oggi
Oggi diciamo accanto diciamo oggi il il popolo albanese
Per lungo tempo diciamo svantaggiato da molti punti di vista convinta anche a contarsi e comincia a dire
Noi siamo riflettiamo tutti insieme siamo qualcosa come sette milioni adesso sulle cifre come dico non non voglio impegnarmi in modo particolare ma è un popolo
Diciamo della stessa fatta
Numerica via altri popoli diciamo non non grandissimi non numerosissimi come magari i francesi e i tedeschi ed italiani ma insomma nella regione un popolo numeroso e quindi credo che non dobbiamo meravigliarsi se oggi nella torno a un attimo al firmamento nella disintegrazione
E nel riassetto nel riassetto generale alla ricerca di diciamo così di fattori integrazione di fattori federativi oggi il nazionalismo riprenda dovunque fortemente quota
Che i precedenti fattori di federazione i precedenti fattori di integrazione si sono in parte rivelati parlati
Il socialismo come obiettivo comune
Doveva essere il momento diciamo federatore dell'Est
E praticamente dissolto
Gran parte dei nostri diciamo dei nostri fattori federativi come abbiamo appena sentito sono inapplicabili all'estero
Te un mercato comune il da noi in fondo nell'Europa occidentale il mercato
è stato negli ultimi quarant'anni il fattore federativo non certo prima poteva esserlo la comune fede cristiana poteva esserlo un un un principio dinastico no potevano essere altri negli ultimi quarant'anni era essenzialmente il mercato comune
Ma che mercato comune si può proporre nelle condizioni che ci sono state appena prima descritte quindi il mercato non è un fattore federativo insomma intorno al quale aggregarsi e in nome del quale impegnarsi in quei Paesi se non eventualmente la diciamo il tentativo di vincerà gomitate una corsa in cui comunque ci saranno pochi vincitori molti perde
E quindi credo che non dobbiamo meravigliarci troppo se il nazionalismo
Cioè se la ricerca di un noi che non ha grandi patrimoni economici o materiali da spendere
E che quindi non conta tanto per il conto in banca o peli ma Doi più morale più storico più etico più religioso un Doi culturale oggi abbia una grande forza di attrazione questo questa forza di attrazione del nazionalismo credo sia anche rafforzata ancora io credo ad alcune diciamo da alcuni insuccessi e da alcune evidenti come dire contraddizioni dell'Europa occidentale
Nel né nelle in Kosovo due uno
Noi non siamo riusciti a proporre e a realizzare veramente appunto un'Europa diciamo dei diritti finché c'era la cortina di ferro noi abbiamo detto noi possiamo fare l'Europa comune con tutti quelli che hanno democrazia
Perché eravamo ben sicuri che quelli restavano comunque fuori
Appena questa clausola di esclusione non c'è più
Noi diciamo sì possiamo fare l'Europa comune con tutti quelli che hanno democrazia e che hanno anche una moneta forte terzi aggiunta praticamente una clausola che ha ritardato sostanzialmente l'intera diciamo l'intera promessa europea
E che quindi siamo a ha reso molto più lontana una prospettiva integrazione europea per quei popoli
La seconda promessa che non abbiamo tenuto e che anche voi pur con la moneta forte non abbiamo in realtà costruito veramente un'Europa comune
Perché è vero che invitavo la sul testo il fascino del nazionalismo
Fedele che ognuno fa per sé e tenta di di essere più forte degli altri non è che sia veramente debellato all'interno dell'Unione Europea se noi assistiamo e sul campo jugoslavo questo si è scatenato peggio che mai
Assistiamo a una forte competizione di interessi nazionali spesso di vari canti a malapena
Diciamo ovattati
Nell'Unione europea o pretendere della Comunità europea quindi anche diciamo anche l'esempio di integrazione sovranazionale che potevamo dare presso di noi non è un grande esempio tale da da dire no no nazionalismo
Non è credibile che qualcosa di meglio
E quindi credo che non dobbiamo meravigliarci troppo che la la la seduzione nazionalista
Oggi sia così fortemente in crescita è praticamente un po'l'unica e al momento l'unica idea forte che circoli
Tra le idee possibili in questo caso federativa e però non diciamo di più popoli ma per l'appunto l'idea nazionalista difficilmente federa più popoli anziché aiutare l'uno contro l'altro
E quindi credo che oggi dobbiamo realisticamente riconoscere che nello spazio ex jugoslavo
Si affrontano per lo meno tre diciamo tre e aspirazioni di pari dignità e direi sempre più di pari di Provenza l'aspirazione a una Grande Serbia l'aspirazione a una grande parte l'aspirazione a una Grande Albania
Trascurando gli aspetti migliori
E che la guerra bosniaca in questo senso probabilmente rischia di dare un primo premio
Al diciamo all'aspirazione grande serba probabilmente un po'meno anche l'aspirazione grande covata ma lei lo darà e quindi sarà ancora più se questo sarà l'esito della guerra bosniaca che di un rafforzamento rispettivamente dell'idea gran ferma e dedica gran trovata beh allora sarà ancora più difficile
Che si neghi la stessa aspira o fine l'illegittimità alla stessa attivazione da parte albanese
Si potrà dire che sono più deboli che soprattutto insomma Jana non ha la stessa non ha meno peso potenziale militare di Belgrado mea le stesse alleanze ed amici economici di Zagabria però sarà difficile negarlo
In questo senso mi pare che la la qui rimettendo insieme il firmamento diciamo europeo e il suono del Kosovo che peraltro è considerato Polo particolarmente sacro almeno da Pati due popoli te quello serbo e quello albanese
Voi sapete che i conflitti intorno alle terre sacre sono particolarmente inestricabile
Perché gliela della dell'anima dei rispettivi popoli e quindi succede che di sia ancora più difficile che altrove intravedere una soluzione diciamo Achille non dico ma anche una soluzione abbastanza soddisfacente
Allora mi pare che noi possiamo dire
A proposito del amo collegando Kosovo il resto delle federazioni jugoslava che un conflitto una disintegrazione
Che è fortemente partito dal Kosovo
Non è l'unico motivo certamente ma che ha avuto da lì diciamo come il il suo primo momento di Fitto insomma dove il dove un un un una malattia acconto ha cominciato a diventare un cancro ecco la soluzione di questo dipende fortemente dalla soluzione che si terrà in generale
Se se la soluzione generale del conflitto è nell'ex-Jugoslavia sarà una soluzione etica e sarà quella di dire un po'come si tutela il presidente Wilson alla fine nella prima guerra mondiale in Europa diceva i confini europei diceva nei suoi quattordici punti di potrebbe rimpiazzare secondo principi chiaramente riconoscibili di insediamenti equity
Poi sappiamo benissimo che io vengo da una terra in cui questo principio è stato disapplicato per primo di tavolato anche in quel caso non avrebbe dovuto andare all'Italia per esempio quindi i tavoli i principi del Presidente non sono stati rispettati
Ed ancor più difficile sarebbe applicare un criterio così in una regione del mondo in cui l'intreccio tra popoli è ancora molto più diciamo e molto più variegato
Dico però che se da molte questo da Molfetta diciamo la comunità internazionale
E le grandi potenze
Regali potente singolarmente prese le loro le dove organismi la NATO
Fino a un certo punto anche le Nazioni Unite tutti questi organismi
Alla fine si decidessero come mi pare stia succedendo
Che la spartizione etica
E diciamo pure con questa parola brutale depurazione etica e alla fine la soluzione più semplice e se si cominciasse ad applicare questa soluzione in Bosnia
Punto con con separazioni
Abbastanza netti quindi tracciando confini che poi via via si solidificano beh allora sarà molto difficile che nel Kosovo si applichi qualcos'altro
Ovviamente quando parliamo di di soluzioni quando parliamo di soluzioni
è qui che io credo che si possono intendere ti posso intendere varie cose io credo che siano diciamo siano due modalità
Per soluzioni chiaramente etniche una in quella della inclusione forzata se l'assimilazione e la negazione di identità e di includere
E niente Diversi quando dico il cui uso il termine più semplice
Ognuno di usa un po'diversamente quindi non miti non mi vorrei fissare quando di quei mia si può anche trattare di un gruppo che ha una comune religione per esempio o che ha una può essere unico varco dal colore della pelle
Eppure nel senso più lato tentò che dà il senso dello allora può esistere da parte del più forte per chi vuole chiare delimitazioni etiche può esistere l'assoluzione della inclusione portata per dell'assimilazione della negazione della diversità
Nel caso del Kosovo per esempio dire questa è terra ferma punto e basta che poi fatte in un dialetto locale che Carli albanese non si interessa una fa parte della della Serbia e così dovunque
O quella della istruzione forzata l'esclusione forzata può andare dalla dalla cacciata
Fino allo sterminio esclude dal dalla ghettizzazione se vogliamo mettere qualcuno in un ghetto e i tovaglioli fino a cacciar via qualcuno fino appunto fino alla soluzione più pratica dello sterminio
Entrambe queste soluzioni io ricavo soluzioni Etichetta in cui vince la una linea chiara di demarcazione etica
L'alternativa dall'altra parte le soluzioni io le chiamo insomma per queste sulla queste le camere quindi le soluzioni diciamo delle esclusivi ISMU etnico se in cui
Una diciamo in cui una una
Diciamo un monocolore etnico vinte diciamo così
Dall'altra parte le altre soluzioni
Sono quelle che in qualche modo puntano alla convivenza
E sono quindi contraria l'esclusivista mo'etico ma prevedono esplicitamente possibilità di pluralismo etico e di convivenza
Che però non vuol dire solo non venire massacrati determinati vuol dire anche appunto
Poter sviluppare la propria dignità la propria lingua la propria cultura la propria religione la prova del la scuola insomma tutto quello che fa parte del diciamo del nostro noi collettivo
Ora e
Guardando un attimo alla Allo spazio diciamo allo spazio ex jugoslavo io credo che oggi non ci sia ancora una non si sia ancora una decisione
Sufficientemente netta sei purtroppo la conflittualità oggi ancora in alto mare perché in realtà fu diciamo pure essendo stata una prima decisione in favore dell'opzione etica le secrezioni erano anche un'opzione in favore della delimitazione
Lei la la
Tavola forte omogeneità nazionale che si tenta di costruire in Croazia in Serbia
Sempre di più la il l'emergere di una identità musulmana che prima era un dato culturale ma che oggi sempre più diventa anche quella una corazza in Bosnia
La l'incoraggiamento della identità e della di tavoli della incompatibilità albanese nel Kosovo
Questa cosa che si era poi anche nella Vojvodina tra gli ungheresi te questa destinato a crescere pensarlo fa la Slovenia che diciamo che era un diciamo che è diventata oggi una nazione siamo molto molto fiera di sì e anche molto attenta a non confondersi con altri e a non essere vista nel calderone balcanico perché in vari modi oggi la corsa verso una netta affermazione etica e oggi l'opzione prevalente ma non è ancora non ancora totalmente di ora evidente che noi non possiamo da fuori
Dare lezioni a nessuno
E dire voi dovete inserire la convivenza invece della separazione etnica non abbiamo diritto tanto più se la nostra esperienza di convivenza non è tra le migliori non è tra le più convincenti e comunque è per ora una convivenza periti
è la nostra è una convivenza per ricchi in cui molti conflitti
Possono essere coperti
Diciamo da una da un da una certa abbondanza di mezzi che permette di attutire
E che è ovvio che se c'è una acuta lotta per il pane per ripeto eccetera e anche molto più facile che i fattori di differenziazione si trasformino in fattori di esclusione che dire ma se il lavoro è poco perché dobbiamo spartito con qualcuno
Sì avere una casa è difficile perché dobbiamo ammettere altri che non facciano parte del nostro voi e così via quindi è chiaro che la diciamo che la diversa che che la diversa situazione socio economica influisce molto ed esaspera tendenzialmente la povertà esaspera
Tendenzialmente insomma i conflitti i conflitti etnici allora cosa si diciamo cosa si può oggi fare per sostenere
Senta pensare di imporre ma per sostenere soluzioni il meno possibile violente ingiuste per innanzitutto io credo che sia abbastanza evidente che la soluzione diciamo le soluzioni meno violenti possibile odo violente vanno nella direzione della convivenza e non della epurazione o della demarcazione etnica perché la demarcazione etnica può essere fatta solo con un un grande con un grande impiego di violenza
Le forzature Rutelli con guerre con con appunto con massacri con attacchi con repressione con discriminazione con espulsioni con campi di prigionia insomma con tutto quello che stiamo vedendo
E non è solo la questione della Jugoslavia per esempio a noi da noi geograficamente più lontana e quindi meno percepita ma se guardiamo alla situazione del Caucaso per esempio e se guardiamo tra poco ad altri situazione dell'ex Unione Sovietica vedremo cose molto simili e forse ancora più gravi
Quindi in questo contesto io credo che soluzioni don violente debbano andare nella direzione di sostenere il più possibile gli elementi diciamo di convivenza di diciamo di compatibilità di elementi diciamo che appunto che non puntano all'esclusione
Etnica ma che puntano in qualche modo a diciamo processi di reintegrazione reintegrazione non non vuol dire che poi non spetterebbe a noi dirlo ricostruire la vecchia Jugoslavia fare la Federazione balcanica
Tutto è tutto questo non non non possiamo dirlo noi
E sicuramente oggi è prematuro anche immaginarlo
Però sostenere i fattori di integrazione sostenere i fattori diciamo di di reintegrazione credo che richieda alcune diciamo al sia oggi alcune possibilità e abbiamo su questo credo anche una grande una grande
Io credo una grande responsabilità io cerco in conclusione di indicare
Dall'esperienza dunque di una dall'esperienza di un di un organismo che sta praticando questa reintegrazione alcuni passi l'organismo al quale mi riferisco si chiama e sono contento di poterlo dire qui nel Veneto che che la Regione Veneto e molte persone molti movimenti del Veneto hanno contribuito si chiama fondi Verona
Per la ricco per la pace e la riconciliazione nell'ex Jugoslavia
Che è oggi ormai esistente dal dalla prima riunione che fa è stata fatta di Roma del novantadue è oggi la Rete diciamo
Sempre piccola ma relativamente la più consistente che esista tra forte democratiche tra deve democratici di tutta l'ex Jugoslavia per è oggi una rete in cui cooperano qualcosa come centocinquanta persone
Di tutte le parti della ex Jugoslavia
Dal Kosovo alla Macedonia dalla Slovenia alla Bosnia con tutte le ovviamente diciamo da tutte le parti bosniache dalla dalla dalla Croazia al a tutte le sue parti l'Istria e la Dalmazia comprese
Questo fondi Verona che calate dall'alto nella settimana entrante a Parigi
La sua quarta la sua quarta sezione se qualcuno fosse poi interessato a questo eventualmente nello potrebbe forse dire dopo perché ovviamente sareste sentiti volesse assistere trasparente benvenuto ha elaborato finora attraverso modalità molto complicate perché sono persone che normalmente non si possono neanche parlare e che si possono incontrare solo se invitate all'estero
Se si riesce in tempo a provvedere a tutti i visti e tutte le complicazioni aggiuntive
O che si possono parlare per telefono se noi da un paese nostro diciamo collegati contemporaneamente per esempio con Belgrado e conta Café con Pristina e così via
Quindi affronta queste persone affrontano enormi difficoltà anche solo per mantenere aperto un filo di discorsi e di confronto tra loro detti che parlassi dai pulpiti delle rispettive televisioni dei giornali che sono normalmente pulpiti di odio e di istigazione
E non invece dichiara allora cerco di appunto di riassumere quello che oggi lo Stato delle proposte in particolare rivolte alla società civile in questo senso anche a a chi si riconosce in questo convegno
Per perché possiate appunto tenerne conto e operare là dove credete di poter avere una voce in capitolo allora una prima richiesta immediata e fondamentale questa di agire fare lo stesso convegno qui lo stia facendo per riaprire le comunicazioni
Le prime comunicazioni vuol dire riaprire
Linee telefoniche dove a volte basta frammenti infine un piccolo volte io credo che è una questione politica non tecnica non sono distrutte
Campate delle linee telefoniche per esempio non sono distrutte riaprire la comunicazione porta telefoni riaprire strade Ferrovie tre aria un po'di aprire le comunicazioni
Una seconda richiesta che anche credo può essere sostenuta molto ai nostri Paesi quella di sostenere una ampia e assai più diciamo più robusta offensiva di informazione
Oggi esistono centinaia e forse migliaia di onesti giornalisti dell'ex Jugoslavia di tutte le parti che sono ridotti al silenzio nelle rispettive nei rispettivi Paesi perché non cantano nel coro nazionalista
Quindi non si tratta anche di non si tratta di paracadutare
La CNN
O non so che cosa o Canale cinque resta per noi ma si tratta di si tratta sostanzialmente di sostenere evitare inventi editare medi vuol dire microfoni vuol dire emittenti
Perché in quest'area ci sia di nuovo un'informazione non dipendente dai singoli retini
Una delle proposte che da lungo tempo si discute non si riesca a concludere e di riprendere a questo scopo la ex radio figliolo la rabbia che da Monaco e poi da Budapest si rivolgeva all'intero est europeo
Oggi ci sarebbe bisogno di un qualcosa del genere per l'ex Jugoslavia purtroppo un'esperienza sostenuta anche dalla comunità europea
Tentata l'anno scorso e salutata vedendo da noi con grande favore e quella della nave nel nell'Adriatico è stata l'esperienza troppo debole e forse anche mi permetto di dire troppo caratterizzata da dalla nostalgia per la vecchia Jugoslavia e a parte che era debole non non arriva non arriva abbastanza a tanti interlocutori quindi sette copiatela un pezzo di costa diciamo e poco utile
Ma il da motiva così al fondo un'ipotesi politica in cui molti degli attuali protagonisti i contendenti non si riconoscevano abbastanza e non porta e eletto nel nel nel pepe Alberto da anch'io ho letto più volte la frase piaccia o non piaccia credo sia molto tutto qui
Qualcuno di noi io per esempio non ho difficoltà ad ammetterlo io sono nostalgico della vecchia Jugoslavia decreto che a me sembra un mente io s'avrei fatto tutto il possibile
Stavo per mantenerli
Non pretendo che altri condividono questa convinzione so che era piena di gli anche di di di gli errori tutto quanto però credo che oggi sarebbe un grave errore insistere a vedere come fattori diciamo di dialogo di convivenza di integrazione solo con loro
Che erano investe la vecchia Jugoslavia da questo non non non porterebbe da nessuna parte e quindi bisogna che oggi protagonisti del dialogo della riconciliazione della reintegrazione vengano cercati anche tra coloro che aboliscono la rete ipoplasia compreso nel Kosovo ovviamente
Poi una seconda una terza richiesta quindi rivolgo di nuovo in particolare anche alle autorità locali anche qui troppo gli Stati che dovevano sostenere mi pare quasi una volta in più la questione dell'accoglienza non solo i profughi in generale ma in particolare di coloro che si sottraggono alla guerra io credo che non esista metodo più efficace
Per sottrarre porta alla guerra che ospitare le persone che si rifiutano di prendervi parte cioè disertori obiettori di coscienza oggi per esempio in Germania tipo l'Inter rispediti indietro
Oggi la Germania rispedisce indietro persone che si sono in vari in vari dai reparti della ex Jugoslavia hanno rifiutato il servizio militare da diverse parti
E io credo che in questo senso io penso che noi non abbiamo il diritto di dire teniamoci per esempio gli obiettori dell'esercito serbo ma i bosniaci li rimandiamo indietro se no perdono io credo che questa festa non possiamo farla noi la devono fare le persone
Non se qui questo mi sembra una cosa proprio molto importante
Io credo anche che sia chi ha bisogno al di là del del dibattito se debbano essere italiani o non italiani ma di rafforzare molto la presenza di truppe dell'ONU nell'ex Jugoslavia io credo che da questo punto di vista glielo dico bollito ma sapendo che in questo ho chiuso la sensibilità di qualcuno ma io credo per esempio che ho motivato come quello della NATO è stato motivato un salutare
Peraltro richiesto dal Consiglio di Sicurezza e quindi io personalmente dissento fra coloro che hanno subito gridato orribile ultimatum della NATO eccetera
La NATO ha che ha colto una richiesta del Consiglio di sicurezza del segretario delle Nazioni Unite
E mi pare che la pressione su Sarajevo sia molto si sia molto allentata adesso forse ci vorrebbe la stessa cosa per colorate per esempio però mi sembra che ci sia bisogno a dilatare adesso di singoli momenti io ho una diciamo di un il ripristino viola situazione
Diciamo di autorità internazionale ripristino di autorità internazionale visto che le autorità locali sono fortemente in conflitto tra loro
Compreso il particolare appunto la la la consegna soprattutto degli armamenti pesanti non è che timori anche gli armamenti leggeri vero ma fa una grande differenza
E si recano nei dati o bombardati dal telo sei dove dove c'è una disparità tale tipi possiede armi pesanti può evidentemente colpire molto fortemente credo ancora che sia importante che si sostenga il che si sostenga il tribunale internazionale per i crimini contro l'umanità commessi nella ex Jugoslavia e sulla carta dai viste credo che esistono i giudizi esiste una fede all'Aja esistere fa anche da poco tempo un Codice di procedura
Esiste un un un piccolo finanziamento iniziale però questo tribunale
Che chiaramente non può risolvere i problemi politici
La che tutti i democratici dell'ex Jugoslavia chiedono come condizione essenziale anche per riabilitare il loro buon nome perdenti democratici serbi dicono se non si distinguerà mai tra criminali
Persone diciamo civili democratiche resterà tutto tutto verrà imputato come colpa collettiva e la stessa cosa in più anche quindi questo tribunale
Obiettare incaricato di fin troppe speranze e comincia dovrebbe cominciare il ventisei aprile la sua attività in condizioni molto precarie per ora molto precarie dal punto di vista dei mezzi
Cioè questo tribunale oggi un po'e come un un un figlio messo al mondo
Con due risoluzioni Pati rivoluzionarie del Consiglio di sicurezza dell'ONU dell'anno scorso nel febbraio e nel maggio
E che adesso se ma è un po'come poco davanti a un convento per non si sa ancora se qualcuno veramente lo allenerà io credo che noi dobbiamo chiedere fortemente in particolare all'Unione Europea di sostenerlo sostenerlo vuol dire
Recepimento pigmenti dare la necessaria assistenza finanziario assistenza vuol dire anche e chiesto di tradurre la persona di di portata lì vuol dire fornire giuristi fornire personale per perché possa funzionare perché altrimenti vengo da un per qui che fa una una conferenza di e di gruppi non governativi jugoslavi tutta lei chi votare dicono l'abbiamo paura che questo tribunale oggi veniva utilizzato come semplificarla di pressione politica
Le potenze lo tengono di un servo e decidono o combattiamo odiavo il tribunale o si mettono d'accordo se si mettono d'accordo allora le amo una pietra sopra e chi si è visto si è visto invece in quella società oggi se non vogliamo più siano oggi lunghissimi
Ancor più bisogno da un lato di giustizia poi magari mi potrà anche amnistiare ma di stabilire le responsabilità e poi di riconciliazione perché altrimenti resta un resta un un ovvio e una diffidenza insuperabile
In questo viene chiesto dall'interno e quindi credo che questo noi possiamo e dobbiamo sostenere
Sugli aiuti umanitari non credo di dover parlare qui degli altri hanno fatto varie soprattutto lo state facendo
Credo che sia importante chiedere stessi stessi diritti per tutte le minoranze che tutte le etnie in tutta l'ex Jugoslavia qualunque sia la condizione statuale
Credo che per il Kosovo in particolare sia necessario che oggi ci si muova intanto fortemente a livello non governativo
Cioè che si dia visibilità e riconoscimento e questo come vi pare lo stia facendo ottimamente in particolare alla cerca di ora è una fetta non violenta io credo che questa fetta debba essere anche nobilitata se debba essere internazionalmente riconosciuta
Con una scelta che non è semplicemente di debolezza te di uno che non abbastanza armi per combattere ho abbastanza appoggio
Proprio perché testi se viene riconosciuta e valorizzata come senta
Politica c'è anche la speranza che in un momento in cui i rapporti di forza cambiassero
Venga mantenuta e questo sarà cruciale perché altrimenti insomma varia al al alle vai alle vendette
Concludendo credo che
Si debba colte da parte delle nostre società civili rilanciare la proposta che ogni tanto ci viene fatta viene fatta dalla Jugoslavia da varie parti che oggi può fare anche assurda
Ma che io vorrei fare in linea con piena convinzione cioè chiedere
Che a tutti coloro che intendono ribassi ficcarsi nell'ex Jugoslavia venga offerto uno status di associazione speciale la popolazione tra inventare in cui l'Unione europea
Che cioè si offra una prospettiva che non non tema quelle tappe di cui è stato parlato prima per vedere come il vostro cuore qual è la vostra abitazione Juan avete da bene di tutta la vostra piccola agricoltura altrimenti non siete competitivi
Le
Eliminate rapidamente le vostre fabbriche improduttive filoni è una uno stato di associazione motivato innanzitutto dalla necessità politica di ridare un tetto comune di diciamo pacificazione e di ristabilimento della democrazia
E quindi puntare a questo come una via una offerta generosa che da parte il appunto di questi episodi trentotto può essere fatto credo che una richiesta di questo genere
Posta anche evitare un un un pochino una speranza un'alternativa al nazionalismo
Detto questo sappiamo tutti che poi le forze diciamo che che come stavo vedendo nel nel Medio Oriente ogni giorno qualunque progetto di pace e alla merce poi anche del primo il capo del primo terrorista
E del del del di chi sa scatenare emozioni quindi può anche darsi che non vada bene come ci auguriamo però credo che questa possa essere all'incirca diciamo una direzione verso la quale camminare verso la quali impegnarsi non solo a livello di ONU o di Stati ma anche di comunità locali e di il mondo associativo tigli appunto regioni comuni significa