Radio Radicale ricorda Antonio Russo nel ventennale della suo assassinio in Georgia

Buongiorno
Grazie per essere venuti in questa giornata dedicata al ricordo di Antonio Russo deve
Chi ci segue in diretta dalla radio
E qua sa era il il radicale giornalista come amava dire di sé che per radio radicale
Seguiva documentava
Le guerre le più difficile più anche le meno documentabile meno illuminate
E per questo il sedici ottobre diretta mi fa è stato ucciso
Non voglio rubare altro tempo perché sono molti gli interventi che si susseguiranno in questa la conferenza stampa
Voglio dire anzitutto che se siamo qui grazie a Roberto Giachetti che con la storia di radio radicale c'entra qualcosa di radio radicale con la sua storia c'entra ancora di più quindi grazie Roberto e malgrado impegni
Davvero incombenti però non ha voluto far mancare la sua voce Roberto
No ma grazie a voi io sono per me un onore avere la possibilità di offrire la possibilità di svolgere questa conferenza stampa per ricordare Antonio Russo ricordiamo ammazzato in Georgia vent'anni fa
E per dire semplicemente che Antonio Russo perfettamente interno alla storia la grandezza di radio radicale
Peraltro di persone morte nell'esercizio lavoro non c'è solo l'utile tanto non per lusso ricordo Andrea Tamburi ancora stava radio radicale quando questo accade
E sappiamo che dentro questa storia di radio radicale ci sono delle persone che hanno svolto il loro lavoro da radicali esattamente da radicali sapendo benissimo anche i rischi a cui si andava incontro ma credo con l'unicità quello che ha trasmesso oggi Radio Radicale servizio cartoline sorge radio radicale tra l'altro particolarmente emozionante perché nell'insieme Massimo Bordin
E Marco Pannella che si collegavano con Antonio che racconta le cose ma poi il suo intervento da Vespa la realtà è che spesso e volentieri in determinati teatri c'era solo radio radicale e Antonio Russo è stato sicuramente oltre che un pezzo di sostanza della informazione di radio radicale ma anche in punto di riferimento per tantissimi nel mondo l'informazione non solo informazione in quei teatri di guerra e quindi io sono orgoglioso di essermi formato nella scuola radicale a radio radicale e poi c'ho qui Maurizio ma ci conosciamo da quarant'anni penso con Alessio pure insomma io penso che questa famiglia che qualcuno anziché di tanto in tanto qualcuno vuole dare per esaurita non sono in qualche modo finita invece dimostra nel ricordo e nell'agire quotidiano in tutte le cose che quotidianamente fa di essere una realtà viva e alla quale ancora poco in questo Paese gli è stato riconosciuto quello di cui aveva bisogno io purtroppo devo scappare ma vi ringrazio mi auguro davvero che questa sia una giornata importante
Grazie a per Roberto grazie davvero Roberto Giachetti che faceva riferimento ci tengo a dirlo ad un lungo servizio realizzato da Oreglio verza con materiali d'archivio che caratterizzerà anche la programmazione pomeridiane la nostra radio perché di questa mattina della scorsa notte Maurizio Turco
Segretario del partito radicale e che editore di radio radicale
Dicevamo Antonio amava definirsi non giornalista radicale non radicale giornalista
Senta assegnato alla sua vita
Da radicale giornalista
Rischiando parecchio fino a rischiare la vita appunto perché ha cercato la verità e l'ha cercata per diffondere non per tenerla per sé è quello forse gli è costato più crea che altro
E d'altro di quello che
è riuscito intanto a far pervenire a farci sapere a farci conoscere gli ho due ricordi di uno ne parlerà Mariano immagino
Perché Antonio l'ultima volta che è venuto al partito radicale pensato per una manifestazione la presentazione di un volume un bar di diritto e libertà
Il Mariano Giustino la volta precedente era venuto a febbraio
Del due mila pochi mesi prima di morire per iscriversi al partito
Mi son trovato la notte in cui l'avevamo perso in Kosovo
Quando praticamente venne Massimo al partito c'era Marco
Senz'altro rigore in cui Marco telefonava a mezzo mondo per cercare di rintracciarlo finché al mattino non c'è bisogno che come un treno nella notte sul quale riuscito a salire insomma si era si era salvato diciamo che Antonione il prototipo radicale del radicale giornalista cioè di quel di quel militante
Che trova nella professione giornalistica la possibilità una delle possibilità di esercitare la sua la sua militanza non me stato l'unico non
Non sarà l'unico anche anche nel futuro perché come ricordava ricordava Roberto questa è una storia carsica no Pastore radicale a un certo punto pare sparire improvvisamente sorge perché non è mai non è mai morta come diciamo tutti i compagni come Antonio come ricordava giustamente Roberto Andrea Tamburi ci hanno lasciato anche anche la vita
Grazie a Maurizio Turco e vi piace dire fra poco sentiremo anche Guido Misiti che il direttore responsabile dell'archivio di radio radicale che questa storia
Per fortuna è consegnata al futuro il caso di dirlo con una memoria
Grazie all'archivio di radio radicale che con un'opera importante
Della degli archivisti dei tecnici vede adesso anche l'intero archivio di una parte Ricardo Antonio che era ma che nelle parti più delicate dal punto di vista del dell'obsolescenza dei dei documenti è stata completamente restaurata e appunto da da oggi praticamente disponibile
Per tutti e con un semplice clic sul sul proprio computer dal sito radio radicale punto
Adesso vi faccio
Vedere una una brevissimo video che ci ha ha voluto per hai davvero lo ringraziamo per questo ci onora
Inviare il sottosegretario Martella che per pregressi impegni non è a Roma oggi
Era a Ronchi dei legionari dove si ricorda un'altra giornalista uccisa Daffney carovana Galizia verrebbe da dire che non è una bella giornata questa per chi fa il nostro mestiere purtroppo
E spesso non è una bella giornata per eviti di cronisti uccisi nella nella nell'esercizio della loro professione
E allora sentiamo cosa ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'editoria Andrea
Oggi ricorre il ventennale della morte di Antonio Russo inviato di Radio Radicale che si trovava in Caucaso per raccontare lo scenario di guerra ceceno
A vent'anni di distanza da quel sedici ottobre contro ancora non si sa chi lo abbia ucciso perché è stato un testimone sul campo per l'importanza della pericolosità dopo giornalistico che non è facile soprattutto quando si sceglie la strada dell'India
Un ragazzo fuori dagli schemi simbolo giornalisti freelance una persona cercava di capire e informa ne tributare a questo ricordo alla famiglia e all'emittente di radio radicale
Auspico che venga fatta finalmente luce su questo assassinio e che la giornata di oggi sembra a non dimenticare il valore di un uomo caricato l'informazione la sua vita
Grazie grazie davvero al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'editoria Andrea Martella
Abbiamo voluto
Impostare questa giornata
Anche nel segno della di quella che la realtà che Antonio Russo ha raccontato nella ultima sua stagione della vita e cioè il mondo una volta si sarebbe detto ex sovietico
E per questo ci siamo rivolti ad quella che è considerata la giornalista e più autorevole più prestigiose più esperta molto amica di di di radio radicale di Antonio Russo della di radio delle battaglie radicali del partito
Su questo fronte dei diritti umani in nella nei Paesi dell'ex Unione Sovietica e a lei abbiamo ed ho accettato e per questo la ringraziamo davvero tanto abbiamo chiesto un intervento
Che facesse un po'un bilancio di questo ventennio
Putignano perché dal punto di vista del rispetto della libertà di stampa e della libertà di manifestazione del dissenso perché Vladimir Putin e ha giurato pochi mesi sulla la fine del novantanove quindi siamo quasi un anno prima della della morte di Antonio Russo che stava in Georgia ma raccontava sconfinava da Tiblisi ogni settimana
Per andare in Cecenia a raccontare documentare la guerra tra esercito russo e separatisti ceceni ebbene ad Anna già preso ma abbiamo chiesto proprio di raccontarci dal suo punto di vista che cosa è accaduto in questi vent'anni che cadono proprio oggi con l'anniversario della morte di Antonio
Andiamo
Ad aprire video
Ora noi grazie per avermi offerto questa opportunità per parlare di un argomento estremamente importante e sensibile perché vent'anni fa quando
Rivolto Antonio Russo
E non avevamo ancora molto ben chiaro quello che quello che stavamo andando incontro quel tipo di sistema politico che avrebbe trasformato la manipolazione la censura
Della dell'informazione non soltanto in una poi prodotto collaterale della della repressione ma del suo nessuno strumento principale perché spesso questi parliamo di libertà di stampa di libertà d'informazione come parliamo
Di di altre libertà qua un po'nel pacchetto della dei dirigenti minoranze dei diritti e delle libertà civili e religiose eccetera eccetera
Però quello che abbiamo visto nascere soprattutto nel nello spazio posso vi etico negli ultimi negli ultimi vent'anni e quello che il l'economista russo Sergei Wirth chiama Lilli autoritarismi informativi cioè laddove la repressione della libertà d'informazione non diventa soltanto punto uno dei una delle repressioni attuate da un regime autoritario
Ma ebbero e praticamente il
Il suo che las la sua in qualche modo la sua attività principale di uno dei suoi principali strumenti strumenti di governo perché si se ci ricordiamo se ci guardiamo indietro foto sono passati ben vent'anni oppure solo vent'anni all'inizio ogni è il caso di questo tipo veniva trattato come un un caso isolato una u una sfortunata coincidenza di i divi di fattori negativi però adesso guardandoci
Dietro vediamo come per esempio Vladimir Putin ha iniziato la sua attività da presidente da presidente della Russia dalla repressione dei media e è la stata la prima cosa che affatto quella di chiudere compagnie televisive dipendenti chi scagliarsi contro giornali di mi arrendere
E diciamo incapacità rinomato in un altro dei giornalisti dei giornalisti di spicco poi nel nel due mila sei siamo arrivati all'omicidio di Anna Politkovskaya che è stato un momento di shock per l'opinione pubblica russa ancora di più per l'opinione pubblica occidentale e ed europea perché una giornalista una donna una donna che era famosa per aver denunciato dei crimini
Vede dei militari russi in Cecenia e che aveva anche abbia unito alla sua attività di giornalista quindi di informazione all'attività di attivista nel senso Caravaggio info portato molti di questi casi al Tribunale per i diritti umani di Strasburgo altri quindi contribuendo anche in una serie di processi con la sua testimonianza a condanne a ci avranno della federazione russa però anche quello è sembrato molti anni diciamo caso clamoroso un caso limite
Oggi passati vent'anni lo vediamo come la libertà d'informazione e la frontiera della lotta della lotta politica
Nel della lotta per la libertà nell'ex Unione Sovietica perché vediamo come come l'arma principale di regimi come quello di Vladimir Putin come quello di Ansaldo Lukashenko
In bella russe come quelli del del dell'Asia centrale ex sovietica come di tanti altri ma vediamo come diciamo manuali civili vengono seguiti vengono copiati anche da molti governi e europei dell'Est Europa ma anche da forse sopranista
Nell'Europa occidentale siamo delle cosiddette democrazie della vecchia nelle democrazie cosiddetta Vecchia Europa
E e vediamo come su questi autoritarismi diciamo soft riescono a funzionare e qui i rimandi vado di nuovo lo studio di Courir che è fondamentale per capire i funzionamenti di questo di questo tipo di di sistemi sono dei dei sistemi repressivi che scopo che hanno scoperto che manipolando
Possedendo il dirigendo i media si possono ottenere dei risultati molto più
Tutti i casi che con la repressione
Ciao vecchio stile ecco e con un sistema di intimidazione e di una che oltretutto richiede delle risorse richiede una certa efficienza che spesso questi regimi non possiedono non possiedono rispetto ai predecessori della del passato comunista quindi vediamo come avendo in mano i i media si può orsi polari si possono manipolare milioni di persone si può si può manipolare il voto
Si può si possono instaurare dei regimi il qui abbattimento a quel punto passa inevitabilmente da dalla cultura informazione infatti l'altro che noi in cui abbiamo assistito soprattutto negli ultimi anni è come incidenti di questi questi reggimenti vengano in qualche modo giornalisti diventa nuovo assumono il ruolo di media di media alternativi in un contesto dove informazione alternativa e il fattore chiave per la per la sopravvivenza delle delle dittature
Un passato abbiamo visto come la battaglia per per l'informazione battaglie per la verità si è svolta anche sotto il regime sovietico per esempio
Caso delle di Aleksandr Solženicyn che con la sua verità alternativa su quello che era stato lo stalinismo e le sue e le sue impressioni aveva contribuito tantissimo al rovesciamento del della totalitarismo sovietico abbiamo visto come con la perestrojka quando Mikhail Gorbaciov ha cominciato a permettere la circolazione della libera informazione di un libero dibattito abbiamo visto Cooper queste questo dibattito e queste informazioni fino a quel momento nascoste e archiviate incensurate sulla sulle sulle atrocità della del comunismo hanno contribuito alla alla sua caduta molto più rapidamente di quanto avessero fatto in precedenza sanzioni occidentali o l'embargo economici o altri o altri tipi di di strumenti oggi questa questo legame ancora più evidente vediamo per esempio uno come insegnava anni che in questo momento si sta riprendendo a Berlino dal tentativo di avvelenamento di qui che qui è stato vittima qualche quasi due mesi fa ha che nato in Congo un politico
Diciamo tradizionale e che poi è diventato di fatto il giornalista gli chiede di inchieste sono le sue inchieste le sue i suoi filmati sui video il che e gli hanno permesso di di ampliare il suo seguito di creare una un'opinione pubblica alternativa a quella manipolata condizionata da invidia del di Vladimir Putin e a diventare abbastanza pericoloso da giustificare addirittura un tentativo estremo come quello di di cercare di toglierlo di mezzo assistiamo alla stessa situazione per esempio il Belarus dove condizioni a censura molto più pesante molto più totale di quella che c'è perfino nella Russia di Putin
Vediamo come la rivolta in dei della piazza contro Alexander Lukashenko passa attraverso una un'informazione alternativa che viaggia molto panche per i soci che viaggia per esempio per i canali Telegraph cioè stiamo assistendo a una se non vado completamente nuovo di una
Più di una rivoluzione che che che che che interviene gestita appunto attraverso questi sono in questi strumenti
Inedite che passa tutta attraverso la il la rottura del muro di silenzio del guru della de della censura che diventa parallelo al muro
Al muro della repressione così come vediamo come qui sta
E come questo fenomeno che riguardi solo i giornalisti perché i giornalisti i giovani si adorano parlare di se stessi e quindi c'è sempre un po'rischia tutti i convegni a tutte le i dibattiti sulla libertà di stampa di giornalistica raccontano di quanto di quanto sono furono fondamentali di quanto amano la libertà qui stiamo parlando solo di dove stiamo parlando di invio ogni inediti migliaia di milioni di persone e che contribuiscono a creare e a diffondere informazioni alternative a regime non è un caso che per esempio russa ormai da un paio d'anni vige una legge che si chiama la cosiddetta legge vere post che punisce con sanzioni
Amministrativa con Muti ma addirittura con periodi di reclusioni anche lunghe imposti sociali posto Interreg post sul social
Che uniti alla lite anche quella di abbastanza recente approvazione sulla che punisce la la cosiddetta denigrazione dell'autorità quindi anche la critica non solo di Vladimir Putin ma anche di singoli governatore o funzionari o ministri
Opposizione chi vediamo come di nuovo per il perché per un regime come quello russo occupa quello che non so ma come tanti altri regimi nel mondo
Qualunque tipo di dissenso qualunque cibo ricco di diffusione di creazione e diffusione di una informazione alternativa
Sia il la battaglia di prima linea sia quella fenomeno Assimpredil da impedire perché questi regimi in buona parte
Si basano lei si reggono sulla creazione di una realtà virtuale alternativa che che può continuare ad esistere soltanto soltanto in circostanze di censura in circostanze di repressione della libertà quindi di parole via Libertà di stampa e della e e della circolazione libera degli delle informazioni quindi vediamo come i media come l'informazione oggi diventano un'arma
Un'arma strategica nella nella lotta per la per la libertà sotto soprattutto in un pezzo di di molto importante e vasto come quello del dell'ex Unione Sovietica
Grazie grazie davvero ad Anna alla giacca giova giornalista della Stampa abbiamo detto giornalista è più esperto e più prestigiosa che ci sia chiedo regole nel campo in una Italia davvero le siamo grati per questo
Gesto di di amicizia e di attenzione adesso invitando Roberto Natale a prendere posto accanto per l'associazione articolo ventuno accanto a Maurizio Turco però o in collegamento il segretario della Federazione nazionale della stampa italiana che Raffaello russo che non è non postale non non non è a Roma perché impegnato su un fronte molto importante per una testata come e quella della Gazzetta del Mezzogiorno
Per il su tutto ma che è davvero ringraziamo presto comunque con noi Raffaele non so se mi senti senti la voce attiviamo la
Dato tritato grazie buonasera a tutti io mi scuso per non essere li in presenza mappe spesso ho dovuto seguire personalmente un incontro con i colleghi della Gazzetta del Mezzogiorno in ogni caso ci tenevo a a testimoniare la vicinanza della Federazione nazionale della stampa
Radio radicale ai familiari e Antonio Russo Lele trentesimo anniversario
Nella sua morte della anzi nella sua Barbara uccisione e io vi auguro che da questa iniziativa di radio radicale c'è appunto quella di digitalizzare l'archivio
Operazione attraverso la quale sarà possibile anche a soprattutto a chi non ha conosciuto Antonio Russo rendersi conto di quanto ho profondo forse il suo impegno professionale di quanto Energia e di quanta passione mettesse della sua azione di illuminazione sotto di quei territori
In cui si consumano conflitti spesso dimenticati o comunque conflitti che molto spesso restano lotta vado lontani dai tra i riflettori della grande stampa io ritengo che oggi ricordo di Antonio Russo tempo a rinnovarsi
L'impegno di tutti quanti noi per quanto sarà possibile
Per cercare di assicurare al lunedì verità e giustizia far luce sulla sulla sua morte sarà stato sicuramente è sicuramente una coincidenza
Oggi insieme con il ventesimo anniversario di Antonio Russo ricorre in un terzo anniversario dell'appartare uccisione di Daffney caro Caruana Galizia
Ecco essere quelli allora oggi significa ribadire confermare una volta di più l'impegno di tutti quanti noi quindi della Federazione nazionale della stampa
Di articolo ventuno che è lì presente con Roberto Natale che saluto Margherita di un'azione soprattutto di radio radicale che è sempre vicino alla Federazione nazionale della stampa
Il tutte le iniziative nelle quali cerchiamo di illuminare quelli che sono territori fosse illuminati o comunque di amplificare il lavoro dei colleghi che si occupano di territori che molto spesso non vengono illuminati
Radio radicale svolge al ruolo anche importante nel fornire quella che la quella che è la cosiddetta scorta mediatica ai colleghi che molto spesso sono minacciati sono minacciati
D'Alema assieme alla fin dalla criminalità
Quindi diciamo è un impegno comune il nostro un impegno che oggi va rinnovato nel ricordo appunto di Antonio so io vi auguro appunto che questo questo suo impegno possa essere anche portato a conoscenza di tanti colleghi che non dei tanti colleghi che l'avevano conosciuto è soprattutto credo mi auguro che il lavoro di documentazione e di archiviazione fatto da radio radicale che oggi appunto presento anche il questo importante lavoro amici dice diteci climatizzazione dal suo archivio
Possa far riflettere coloro che è fino a qualche mese fa
E poi che entravano addirittura provvedimenti che sarebbero andate nella direzione di ridimensionare se non proprio di azzerare quello che è l'impegno che radio radicale porta avanti da decenni è appunto quello di dare voce a tutte quelle che sono le le voci libere della della democrazia italiana
A ospitando dibattiti come dire trovando spazio anche a opinioni spesso contrapposte queste è l'essenza a anche il dell'impegno di chi fa informazione aziendali nel senso anche nell'impegno di radio radicale da sempre e noi ci auguriamo insieme con loro decoder continuare questa Bar la battaglia per assicurare al loro e a tutte le testate
Che si impegnano in questo Paese per dare voce alle differenze per dare voce ai territori dimenticati per dare voce a quelle parti del territorio dove molto spesso l'informazione si riduce a un piccolo giornale se non a una e con la radio per consentire appunto che queste voci continuerò a ricevere il sostegno dello Stato perché sostenere il pluralismo dei info dell'informazione significa tenere viva l'opinione pubblica è alimentare quella quella che è la forza della nostra democrazia
Grazie grazie a al segretario della Federazione nazionale della stampa italiana
Raffaele Lorusso e allora adesso come preannunciato Roberto Natale per articolo ventuno sì velocemente sulla scia di quello che ha appena detto il segretario della Federazione Raffaele Lorusso ringrazio anch'io a nome d'articolo ventuno per l'invito che davvero ci onora
è stato ricordato dal direttore Falconio la cerimonia in corso in queste ore a Ronchi dei legionari nel terzo anniversario dell'uccisione
I Caf Nicaragua natalizia
Il primo punto dunque l'Europa
Quanto sono sicuri i giornalisti in Europa dove la settimana scorsa un articolo ventuno abbiamo promosso Perugia un incontro alla vigilia della Perugia-Assisi catena umana sulla carta Roveda libertà dell'informazione è intervenuto il segretario generale della Federazione europea
Ricardo Gutiérrez che ha fornito dati che a me paiono impressionanti negli ultimi cinque anni in Europa sono stati uccisi ventotto giornalisti
In Europa ventotto giornalisti attualmente ce ne sono centoquindici in carcere
Centoquindici in carcere e trentasei casi di omicidio sono coperti da totale impunità nel due mila sedici leggo ancora dal suo intervento tutti i governi europei facenti parte del diciamo tutti i Paesi del Consiglio d'Europa hanno adottato la raccomandazione sulla protezione dei giornalisti solo due di questi Paesi l'anno tradotta in piani d'azione concreti per la tutela dei giornalisti quindi il primo punto è nel nome di Antonio Russo
E chiederà all'Europa di fare l'Europa cioè di essere all'altezza della sua tradizione sui diritti umani ed avviene come spesso amiamo ripetere
Sulle questioni di libertà sui diritti umani essenziali lo stesso rigore che apposite immotivatamente si dimostra sulle questioni economiche
Dunque dell'Europa sia coerente coi suoi principi valori ai quali dice di ispirarsi secondo elemento
Lo sguardo sul mondo da Antonio Russo sono andato a rivedermi approfittando del dei benefici dell'on line
Ciro dei paesi che Antonio Russo aveva toccato in un giornalismo come il nostro e non sembri offensivo dirlo qui dentro diciamo così un po'malato di
Ma affezione alla al chilometro quadrato delle istituzioni romane importantissime ma un giornalista che Algeria Burundi Ruanda Ucraina Colombia Sarajevo Kosovo Cecenia Macedonia
Te una lezione semplicemente l'invito ad alzare lo sguardo terza e ultima sottolineatura
Anche più cercato conferma di un ricordo e l'ho trovato purtroppo
Il suo rapporto con diciamo con l'ordine dei giornalisti Colle formalizzazioni più o meno burocratiche la professione
Antonio leggo non era iscritto all'ordine dei giornalisti per sua scelta e la cosa che mi ha colpito nel ma richiamato alla memoria fu insignito l'anno dopo la sua uccisione nel due mila uno del Premio San pensanti giornalismo ritorna in mente Giancarlo Siani
Riconosciuto dopo ecco troppo spesso arriviamo tardi
Troppo spesso siamo bravi nel commuoverci ex post
Dobbiamo come categoria e forse anche storie drammatica e tragica quelle di Giancarlo Siani
Di Antonio Russo ci hanno un po'vaccinato contro i vizi del corporativismo e ci hanno un po'costretto culla Tura forza talvolta del sangue
A riconoscere che è giornalista attività informazioni è tanto più giornalista Keita informazioni essenziale alla qualità delle democrazie dei paesi e dei continenti mettendo a rischio la sua vita
Anche nel ricordo di questa lezione credo che valga la pena di ripetere
E forse anche a questo possedere il prezioso lavoro che avete fatto di digitalizzazione
Che come amiamo ripetere nella vicenda di per esempio alti trovati nella anch'essa
Di un passato lontano novantaquattro ventisei anni Astatke noi non archiviano
Io vorrei che potessimo dire anche nel caso di Antonio Russo al mio siamo qui per la nostra parte di responsabilità a dire che la ricerca di verità e giustizia vale anche per Antonio grazie
Grazie a Roberto grazie recepiscono le le parole che il rettore Roberto Natale adesso vogliamo ascoltare un contributo che incendiato l'associazione ossigeno associazione che e impegnata sul fronte appunto dei delle dei dei giornalisti mo'sotto minaccia le cifre che ci ha ricordato Roberto parlando di Europa fanno letteralmente impressione perché
Ponte Vecchio nel se fanno impressione ma non fanno notizia cioè cioè è è strano che ce lo diciamo tra loro dei e giornalisti verrebbe da dire conosciamo qualche giornalista che ne che ne possano e voglia parlare
è una questione di democrazia non è una questione di categoria o peggio di corporazione
Assolutamente così condivisibile al cento per cento
Ora sentiamo il messaggio di Alberto Spampinato che ad essere stato l'animatore dell'associazione ossigeno a partire dalla vicenda personali suo fratello
La storia lunga love story appuntare l'ambito a scoprirla perché in una conoscesse adesso sentiamo il suo videomessaggio
Antonio Russo
è stato ucciso venti anni fa in Georgia in modalità che ricordano la tragica fine di Giulio geni
Egitto
è stato sequestrato torturato ucciso
Venti anni fa va bene radio radicale a mettere in onda nuovamente a disposizione di tutti le sue coraggiose corrispondenze dalla Cecenia dalla Georgia da Ariel calde del mondo
Pompeo che questo coraggioso cronista si ostinava a frequentare sfidando i pericoli la sua vita e la sua morte dimostrano quanto sia rischiosa pericolosa la vita dei giornalisti che scendono di raccontare anche le verità nascosti da testimoni quindi recandosi anche in luoghi che se chi non è investito da questa missione da questo compito come noi cerca attiva evitare a tutti i costi
Sono morti i giornalisti che ci sono stati uccisi come Antonio Russo in Italia trenta negli ultimi cinquant'anni
Nel mondo sono più di mille quelli che si è riusciti a identificare per ognuno di loro
Ci sono centinaia di giornalisti che subiscono minacce molto serie per lo stesso motivo lo stesso scopo di impedire di raccogliere diffondere notizie scomode per i potere pericoli
Dobbiamo sforzarci tutti di più per ottenere l'ingiustizia Antonio Russo non ha avuto giustizia nessuno è stato individuato
Per molti giornalisti uccisi in particolare per quelli fuori dall'Italia si attende ancora giustizia
Ci sono delle barriere che risultano spesso insormontabile ragion di Stato ragioni politiche convenienze economiche
Un giustificazionismo ipocrita che dice
Sarà sono andata a cercare non dovevano andare in posti così pericolosi della guerra che produce queste cose
Non è così non è sempre così
I giornalisti devono andare in quei posti e ci sono dei giudici
Che stanno cercando di andare al di là del giustificazione giustificazionismo
C'è un processo in questi giorni a Milano
Che sta giudicando i responsabili dell'uccisione di un altro cronista italiano il fotoreporter Andrea Rotelli ucciso
Nel Donbass nel due mila e quattordici mentre documentava
Fatti analoghi a quelli di cui si occupava Antonio Russo abusi violenze contro civili inermi
C'è stata una sentenza di primo grado che appoggiato
Sulla considerazione appunto che non basta dire se c'era la guerra perciò è stato ucciso sono stati uccisi adesso si stava valutando in appello considerando anche le ragioni dei difensori noi speriamo che non si sa qui con un punto di vista importante è che si faccia veramente giustizia
E e in nome della verità è necessario per Andrea Chelli per Antonio Russo per tutti gli altri
Grazie Alberto tirato dell'associazione ossigeno andiamo avanti con questa conferenza stampa ricordo di Antonio Russo prima di dare la parola innanzitutto Guido Misiti poi anche ascolteremo
Altre voci
Vogliamo proporvi una brevissima Ovidio che non ha voluto far mancare forma il saluto
Germano D'Aurelio che è un un artista Bruzzese molto noto in Abruzzo non solo in Abruzzo in arte in Duccio ed era amico di Antonio Russo e amico del partito iscritto al partito radicale da da qualche decennio e perché Antonio Russo gente Neva moltissimo al proprio alle proprie radici abruzzesi era un po'anche
Avendo vissuto Francavilla al Mare quindi con questo sguardo
Rivolto naturalmente verso verso l'Est verso l'altra parte dell'Adriatico un po'segnato un po'nel destino in in questo volerlo capire cosa c'era dall'altra parte di quel di quel piccolo quanto straordinariamente ricco di storia colmare così ricco di storia come l'Adriatico e l'ora sentiamo
Il breve saluto che ha voluto farci arrivare Germano D'Aurelio con il video che abbiamo propone
Io abito a pescare anzi abito a San Silvestro che è una frazione di Pescara sud presto esattamente hanno a tre chilometri da dove eravamo a casa dalla mamma e quindi anche di Antonio russo nelle piccole città ci si ci si conosce da ragazzi come si comincia a uscire a frequentare dalla scuola superiore cioè dal e quindi Gysi conosce il CCD riconosce e io quando penso a Luís penso di essere stato molto fortunato per averlo incontrato per aver conosciuto un errore
Ma non di quelli scritti sui libri di quelli che che rimangono nel cuore che non c'è bisogno di chi ti racconti di lui perché sai già tutto perché sai spiegare
Molte cose
Era una persona di cui la libertà ce l'aveva
Nella diciamo nel suo DNA in tutto anche quando ci dovevamo dire va be'ci si vive vede ci rivediamo ma va be'che ci dobbiamo dare un appuntamento prima o poi ci rivediamo ci rivediamo qui a Francavilla Pescara Roma
Da qualche parte
Tanto appena possibile appena mille ecco un'altra bella frase va appena mi libero ci rivediamo tra il mio lavoro che mi impegnava tantissimo il suo certamente molto ancora di più
Ci siamo frequentati poco e quando penso a questo John grandissimo rimpianto
Di non aver approfittato della sua brevissima vivendo il suo regalo che è stato la la sua firma
Non avrei mai pensato di di perderlo anche perché non lo so non ci si pensava anche se la sua vita era rischio dopo l'altro
Purtroppo lui viveva
Scriveva la sua vita su un quaderno a righe
Dove appuntava le cronache e le ingiustizie
I i trucchi e i soprusi del potere e aveva solo credo un quaderno arringa
Non ha mai avuto un quaderno a quadretti dovete fare dei conti non aveva messo
Sul quaderno a quadretti perché non ce l'aveva non aveva nessuna cifra del potere deve e non aveva scritto la cifra della libertà e mi quante queste due cifre potessero scontrarsi
Scriveva sul quaderno acriliche il quaderno del cuore
Non ha mai fatto Contri ma penso tenera conoscendo oggi mi dispiace tantissimo
Non poter contribuire a alla diffusione e alla sua memoria
Vorrei tanto che si lanciasse il premiando intitolato vorrei tanto che anche il Comune di Francavilla
Si muovesse un pochino di più ma spero sempre di di riuscirci anche grazie all'aiuto di del partito radicale di radio radicale grazie
Di questo tempo che mi avete concesso scusate l'emozione
Grazie a Germano l'Aurelio davvero adesso abbiamo sentito
Spesso parlare di questa opera di più che di di civilizzazione tout-court di restauro di uno perché l'astio di radio radicale e già digitalizzato ma rispetto ad alcuni dei documenti più importanti di Antonio Russo
Dettata anche dato che il tempo che è trascorso dalla realizzazione c'era anche un'opera di restauro molto accurato dal da portare a termine una certa delicatezza
E allora chiamo qui dove siti al tavolo di di presidenza
Grazie grazie e Guido quesiti che il responsabile dell'archivio di radio radicale e ci potrà nello specifico dire raccontare questa questa opera quasi no a quasi artigianale perché un bel
Un è un bel modo di lavorare quello che ha l'archivio di radio radicale quindi Guido a te la parola grazie
Grazie direttore e con un po'di emozione che intervengo anch'io perché Antonio Russo aveva un rapporto con l'archivio con l'archivio non solo con con le registrazioni ma con le persone dell'archivio con i colleghi dell'archivio
Perché Antonio era fondamentalmente un viaggiatore
Per cui noi quando tornava dai suoi viaggi passava in archivio esaminavamo insieme a tutte le sue corrispondenze
Vedevamo quelle che se era sfuggito qualcosa da recuperare dalle registrazioni integrali e e quindi noi e benefici avevamo dei suoi racconti mi ricorda le mie colleghe del fine Valentina
Lo incalzavano con con con curiosità con tutto quello che ci poteva raccontare
E diciamo la l'archivio in realtà particolari parla due volte nel senso che parla la sua voce
Ma parla anche attraverso le date e le informazioni che ci siete sono registrate allora Antonio nasce come un aderente ai giovani federalisti europee quindi nasce come un federalista europeo convinto come uno del velista convinto e questo già compare nell'archivio nel novantatré e in un convegno del Movimento federativo
Europeo in cui ha partecipato anche Marco Pannella per questo è stato già quest'incontro nel novantatré
E il suo intervento era appunto da europeista convinto ma senza sconti per una Europa che già allora Lou individuava come
In qualche in qualche modo come come carente
Questa questa sua attività
Questo suo impegno di attivista
Lo porta in nella ex-Jugoslavia in tutti i Paesi dell'ex Jugoslavia dalla Vojvodina dava Sarajevo in Bosnia e in giro per la exit Rosaria i primi i primi contatti che la radio ha con Antonio è che lo intervista cioè l'intervista il suo i suoi la sua attività
Le interviste venivano fatte da Arthur J. il nostro collega albanese iscritto radicale
E partecipa anche a diverse trasmissioni di una trasmissibilità diverse trasmissioni tra cui anche più volte in una trasmissione della condotta dalla da Mohamed BA per la comunità albanese senegalese in in Italia e si dilunga in racconti appunto della della sua esperienza di questi viaggi finché a un certo punto il suo essere federalista europeo lo porta in contatto pieno con il partito radicale
E si impegna si impegna e inizia questo questo percorso di Lindy inviato e oltre i paesi che sono già stati citati io posso archivio parlano per cui relativo anche Cipro Nord lo Zaire all'attuale Congo
L'Algeria per cui oltre a tutti i paesi dove tutti le parti della ex Jugoslavia Ruanda abbiamo detto anch'
E e quindi il cosa abbiamo fatto noi sostanzialmente noi abbiamo accelerato quello che era il percorso della digitalizzazione attuale che sta avvenendo per l'archivio di radio radicale che ricordo sono cinquecentonovantasette mila registrazioni quindi sono novecentotrentatré mila media attualmente per cui è una cifra consistente e la parte diciamo per circa la metà parliamo appunto di parte analogica da digitalizzare
Abbiamo quindi restaurato le cassette
Grazie al nostro settore tecnico abbiamo digitalizzato queste corrispondenza e quindi sono cinquecento all'incirca corrispondenze corrispondenze interviste interventi a convegni e a manifestazioni e poi abbiamo ricontrollato i livelli perché questo possa essere diciamo gestito in maniera sia fruibile sul sito di Radio Radicale
Ecco quindi quello che mi preme diciamo da anni mio punto di vista ricordare che di Antonio noi ricordiamo la il suo impegno e il giornalista ma non è stato mai disgiunto dal suo impegno di attivista per i diritti umani per le minoranze
Di di deve il dirigibile di ricercatore della verità
Con questo diritto alla conoscenza che una delle battaglie finali di ma è sempre stata la battaglia di Marco Pannella nel Partito radicale ecco si è incarnato anche Antonio Russo e quindi ecco io faccio anche un appello perché appunto il l'archivio di radio radicale venga sempre
Diciamo tenuto in considerazione anche perché in questo caso parliamo di un radicale giornalista ma sappiamo che l'archivio del di radio radicale l'archivio della storia di tutti i partiti
E di tutti i movimenti politici e non solo della storia radicale grazie
Grazie a Guido quesiti
Adesso per il chiudere questa conferenza
Ascolteremo due voci
Ci sono qui delle riviste Maurizio primo lo ricordava di quando incontro altre volte Antonio sia Mariano Giustino che volevo Giustino a a
Evitato un numero di una rivista Diritto e libertà che oggi riportiamo
Qui alla sala stampa di Montecitorio perché un un volume importante che raccoglie in forma scritta lì corrispondersi altro russo e poi ricordo che con la prefazione del del mai
La sufficienza ricordato e compianto Massimo Bordin il nostro maestro Massimo Bordin
Vedi contributi Giuliano Amato Furio Colombo Renato Farina tirosina di Adriano Sofri Barbara Spinelli Virgilio volo con la postfazione di Marco Pannella oggi
Ricordava Roberto abbiamo ripercorso la storia di Antonio Russo anche riascoltando
Quella giorno del primo aprile del novantanove quando Antonio riuscì ad arrivare dopo essere scomparso per diverse per qualche decina di ora dai radar diciamo così a a scoprire
Dovendosi da Pristina e c'erano in studio Marco Pannella Massimo Bordin in collegamento Antonio Russo
Se non ci sono più per noi questo è un grande
E allora che chiamerei Mariano Giustino e poi Roberto Spagnoli con Roberto Spagnoli lo scorso anno in uno dei momenti più difficili della vita di radio radicale siamo stati chiamati all'ambasciata del Kosovo
Perché Roberto Spagnoli come
Dottori sanno non solo cura una rubrica settimanale che si chiama passaggio sud-est
Passaggio sul dessert quante volte Antonio compiuto il passaggio a sud-est nel corso dei suoi viaggi
E quindi quell'impegno che quell'attenzione che nasce da un partito che quante sedi aveva aperto nella ex Jugoslavia nel mondo ex del mondo per citare un libro
Nella stessa ex Unione Sovietica e e e quindi e quell'impegno si tramuta anche nell'azione giornalistica di radio radicale e quindi con Roberto nomineremo anche questo questo aspetto che rimane perché di Kosovo di di Sarajevo di Pristina radio radicale si sente parlare almeno una volta a settimana la domenica alle dalle ventuno alle ventidue
Grazie alla alla rubrica di Roberto Spagnoli con con la sua redazione di collaboratori Marina singola Arthur e Arthur dura allora Mariano Mariano Giustino e noto anche come il nostro corrispondente dalla Turchia che che riguarda così da vicino quei quel Caucaso che in questi che che dove Antonio trovato drammaticamente la morte vent'anni fa
E che torna drammaticamente d'attualità in questi giorni per uno scontro a fuoco terribile tra
Armeni aziende e azeri nel Nagorno-Karabakh il tuo il tuo racconto Mariano coi Roberto ma io ho conosciuto intanto ringrazio
Davvero dei
Per questa occasione che qui ovviamente come tutti noi ci teniamo moltissimo è conosciuta Antonio Russo
Personalmente credo che l'ultima volta
Che ha fatto visita al partito chi era tornato a Roma
E già allora in quel periodo cioè nell'aprile del due mila
Già allora in quel periodo Antonio Russo documentava alla terribile guerra cecena
E e lui aveva li ha scritti accade c'aveva scritto alcune cronache alcuni contributi molto preziosi per la rivista diritti e libertà che io dirigevo
E chi si era occupata appunto di di Cecenia e intento io ricordo Kim Jong intervistava amo quando veniva insomma per vedere una qualcosa di veramente di di un evento importante
E Antonio parlava delle delle persone che soffrono per le gravi conseguenze della
Della guerra subito e ci teneva soffermarsi su questi orsi quest'aspetto
Era hanno Luigi da diceva non lavorava per sé ma per lavorava per l'umanità e ieri e e beh mode dire in alcuni interventi rari interventi pubblici perché non non interveniva spesso pubblicamente se non durante le corrispondenze quasi giornaliere per radio radicale che era molto importante fornire documento i fatti
Per costringere la comunità internazionale a lavorare a lavorare assieme per fermare per fermare la guerra in Cecenia e per questo motivo era lì per informare documentare livello internazionale quanto accadeva in cecene capace poi io Antonio lo conoscevo già perché spesso con la con alta insieme a Paolo Pietro Santillo intervistavano nelle trasmissioni serali ed era Pristina quando
Lo l'abbiamo intervistato e nell'ultimo perire anche in in Cecenia e nel Caucaso
Parlare di Antonia significa parlare di guerre nascoste perché prima è stato fatto l'elenco di di di tutte le i conflitti se andiamo a vedere quelli esterna in conflitti
Ci terribile di cui si parlava di meno era proprio le guerre nascoste le guerre dimenticate
Come era appunto quella guerra Cecenia e Anna Politkovskaja è stata vittima anche lei di il fatto che documentava una guerra nascosta non c'erano giornalisti in Cecenia incidenti sul fronte non c'erano giornalisti
Era una guerra appunto chi poteva raccontarla soltanto il il tenace cronista e di del detto di Groznyj come diceva Barbara Spinelli una lampada accesa nel nel cuore di l'ho detto in fiamme ecco
E questo rende molto bene quello che è stato Antonio Russo Antonio ha contribuito a che la tragedia in Cecenia fosse conosciuta il noi dobbiamo ringraziare a mio avviso due persone due giornalisti in particolare
Per quello che sappiamo del delle delle drammatiche con conseguenti anche non solo delle drammatiche
Dita magiche dramma che ha vissuto che hanno vissuto gli abitanti le persone i delle in quel periodo ma la che lo dobbiamo a ad Anna Politkovskaja e ha Antonio Rocco Russo e nei regimi autocratici
Lo stesso destino come come vediamo è riservato ai giornalisti ma è riservato anche all'opposizione politica
E ci sono paesi come sappiamo non solo la Turchia non solo all'armi siam mancherà a tutti è la Cina e e la inutile stare ricordare i i dati mai dati quelli turchi sono abbastanza abbastanza rilevanti se pensiamo chi negli ultimi nell'ultimo periodo oltre due mila giornalisti
Sono finiti sotto processo almeno dal golpe del due mila sedici
Ad oggi e e che il i i giornalisti tuttora in carcere siano oltre oltre cento
E anche intimo e anche lì abbiamo casi molto dolorosi ab di pezzi per esempio che stato caporedattore di biglietti che allora era nidi negli anni settanta era un giornale un giornale liberal fu ucciso fu fatto saltare in aria o un Murr Unur giù a un altro scrittore giornalista che negli anni Novanta negli anni in cui il Antonio Russo faceva le sue corrispondenze nei luoghi più terribili
E dei conflitti sale sul pianeta è stato anche lui è stato fatta saltare saltare in aria ma ricordiamo recentemente di due mila sette io del giornalista turco di origine armena Randi Inge chi fu assassinata da un diciassettenne nazionalista e e di tutti questi omicidi niente fissato a tre come Antonio Russo Antonio dice che è morto come ricordavi tu
A pochi passi dal confine con l'Armenia
Del Nardi circa venticinque chilometri da confine l'Armenia dove si sta dove è in corso dove il di cui adesso il tavolo c'è ancora di nuovo in fiamme perché in corsia come ricordavi Alessio e il conflitto né Nagorno Karabakh tra azeri Armenia ecco ricordare Antonio Russo si vinificato ricordare le guerre nascoste significa ricordare quello che accade di drammatico anni in quei conflitti che noi che spesso essi definiscono a bassa intensità ma dove avvengono crimini orrendi come anche in questo della Nagorno Karabakh ecco io ringrazio davvero
Adesso variano siamo noi che ringraziamo tre perché
Insomma
Chi ci ascolta lo capisce in quanto quanto ci sia nel tuo lavoro quella lo stesso non sul terreno la seconda soluzione tanto per dire che Anna Politkovskaja ricordava la legge antiterrorismo la Cannazza presso Zizza fetore e chiedo scusa ricordava la legge antiterrorismo e la legge sui social media ecco praticamente la fotografa al tracciato a
La fotografia mi chiamiamo dato l'impressione distinti stava fisse parlando appunto di va tutto grazie grazie Mariano Roberto Spagnoli in conclusione dicevamo lo scorso anno radio radicale nel momento più duro della sua battaglia fu invitata
A ricevere
Un riconoscimento dall'ambasciata kosovara in Italia fu tramite non certo per caso di questo Roberto Spagnoli e
Ci fu il conferimento di un anche di una targa ricordo di Antonio Russo Roberto sì sì infatti la massa del Kosovo diede questo riconoscimento ad Antonio e alla radio
Tonio era uno che voleva andare sul posto era uno che voleva vedere voleva raccogliere
Il conferimento della targa perché il l'ambasciatore cosa voleva testimoniare appunto voleva riconosce la testimonianza Cantone aveva dato di quello che succedeva il coso vedere il motivo per cui Antonio voluto cercare di rimanere il più possibile a Pristina che era stato
L'ultimo giornalista
A lasciare Pristina rischiando tra l'altro di essere catturato dai serbi
Antonio voleva andare sul posto come si voleva sporcarsi le le scarpe
E e
Questa è una questione vecchia che riguarda il mestiere del giornalista quanto il il giornalista si deve fare coinvolge lo deve restare
Distaccato dalle cose che racconta bene Antonio l'aveva risolto essendo parte delle storie che raccontava lui si era salvato dal cosmo perché era diventato parte della gente che aveva che aveva voluto raccontare
E e le sue corrispondente Conde rispondenza che potete ascoltare su Radio Radicale grazie al lavoro del dell'archivio non erano pulite no non erano ben confezionate a volte erano un po'confusi erano sporche anche ma non erano poco professionali erano tutt'altro perché Antonio lavorava con passione perché voleva essere testimone voleva andare a vedere quello che altri preferivano invece dimenticare ed era
Ed era questo era il suo stesso lavoro che lo rendeva scomodo
Antonio non è stato un eroe il suo era il lavoro normale che dovrebbe fare ogni giornalista ci andare sul posto
Raccogliere informazioni darle a chi ascolta chi legge fornire elementi di conoscenza perché appunto ognuno possa farsi la propria opinione ai conoscere per deliberare
è la frase di Luigi Einaudi che è il motto di radio radicale
Grazie Roberto grazie Roberto Spagnoli grazie a tutti abbiamo esaurito il tempo a disposizione anzi ci scusiamo per averne usato un po'di più dalla sala stampa della Camera
Per chi ci ascolta alla radio rimedi l'ascolto perché adesso vi facciamo di tornare a sentire la voce e Antonio Russo grazie