Rassegna riviste storiche e politiche

Torniamo anche questa settimana con questo appuntamento ad occuparci delle riviste di politica le riviste di approfondimento storico ma anche i quotidiani che parlano di questi temi e torniamo
Sul numero del mulino il quarto di quest'anno dal titolo siti ma per
Torniamo su questo numero con un altro articolo di cui non vi dà montato conto nelle puntate precedenti la puntata precedente dove abbiamo già parlato di questo numero un articolo con questo titolo il patrimonio un articolo dello storico François Artaud che
Uno storico
Francese come non si capisce dalla pronuncia di cui ci scusiamo professione la scuola di studi storie storici e scienze sociali di Parigi
Il patrimonio è una nozione per i tempi di crisi tempi di crisi uno dei temi
A cui questo numero della rivista del bulino psichedelica da vari punti di lista
Artaud che si è occupato della riflessione sul concetto di patrimonio
Nel suo lavoro negli anni per comprendere meglio che cosa si intenda oggi per patrimonio scrive tra l'altro occorre ripercorrerne brevemente la storia ne vediamo qualche flash di questo ragionamento che trovate a pagina cinquecentosettantuno e seguenti
E si ripercorre appunto la storia nel mille e novecento mille settecentonovantatré in piena rivoluzione
Francese il pittore Davide dichiarava il museo non è un Avana raccolta di oggetti di oggetti lussuosi e frivoli che servono solo a soddisfare la curiosità deve diventare una scuola importante agli insegnanti ci porteranno i loro giovani allievi il padre ci porterà il figlio
Ecco questa un'idea che nasce nel mille settecentonovantatré si passava dal rifiuto della cultura scrive Hartog
Alla trasmissione all'idea della cultura come istruzione trasmissione di cui la nazione la famiglia erano responsabili secondo il disegno
Di questa fase della rivoluzione francese il decreto in particolare del quattordici agosto del mille settecentonovantadue ne è una chiara
Indicazione nel preambolo si legge che i monumenti eretti all'orgoglio al pregiudizio e alla tirannia non devono più a essere lasciati in vista del popolo francese quindi in questa fase
Della Rivoluzione francese si parla di questo
Tipo di azione naturalmente non è una novità come vedete
Hartog prosegue nella sua analisi del concetto di patrimonio in queste pagine patrimonio e ciò che si eredita essi trasmette ma in realtà nei decenni abbiamo visto anche la creazione invenzione
Di nuovi patrimoni della cultura della
Memoria sì passa scrive più avanti un patrimonio governato dalla storia a uno declinato in senso culturale e tecnologico naturale il caso per esempio degli ecomusei si affrontano tutti
Questi temi insomma il patrimonio nella sua definizione che se ne fa in queste pagine la traduzione dello nello spazio pubblico la traduzione dello spazio pubblico del fenomeno del la memorie si parla poi anche della distruzione del patrimonio di quella provocata dal logorio del tempo ma poi anche quella provocata dalla violenza deliberata una
Interessante riflessione
Di toghe che poi conclude oggi il patrimonio si trova stretto tra la storia e la memoria
Fa parte di entrambi fa parte del regime di entrambi anche se ormai entrato sempre di più nella sfera d'attrazione della memoria
Dalla storia è nato il monumento storico ha preso pieno posto in una storia concepita come in nazionale ha portato a un'amministrazione
Forme di sapere di intervento che ad esempio in Francia sono state quella del servizio dei monumenti storici allo stesso tempo il museo
Portava gli oggetti fuori dal tempo ordinario per mostrarli teoricamente per sempre alle generazioni successive poiché la loro selezione li rendeva in linea di principio inalienabili
Questo essere fuori dal tempo è stato il fondamento del museo moderno fin dalla rivoluzione francese oggi però in nome di una migliore gestione delle collezioni ci si interroga su questo perché il museo che deve valorizzare il proprio patrimonio non dovrebbe raccogliere fondi facendolo circolare
Ma anche e vendere per acquistare e quindi essere più in sintonia con i tempi e il patrimonio come la memoria la commemorazione e l'identità esprime un disagio del presente cercando di tradurre per quanto valga un uomo rapporto con il tempo quello del presidentissimo
Scrive Hartog ora il concetto moderno di storia quello di processioni di sviluppo ha incorporato cioè la dimensione di futuro e ha stabilito nello stesso movimento
Che il passato era del passato era un concetto dinamico secondo questa prospettiva il patrimonio era concepito prima di tutto come un deposito da conservare per poterlo trasmettere questa era infatti la missione del museo ma la perdita di evidenza della storia ha portato a una rapida crescita del patrimonio seconda maniera come elencato in particolare
Sotto forma di patrimonializzazione traduciamo in quest'operazione l'obiettivo non è quindi tanto quello di conservare per trasmettere quanto quello di rendere il presente più abitabile
E di conservare il presente per se stesso prima di tutto per il proprio in questa nuova economia del patrimonio si ha l'impressione che ciò che in gioco diventi la trasmissione stesse perché il futuro non c'è più la patrimonializzazione
Si sostituisce alla storiche alla storicizzazione nello stesso tempo si ricorre a tutte le potenti tecniche di presenti finché azione di cui musei memoriali fanno oggi
Così grande uso di fronte a questa trasformazione ha questa doppia ingiunzione in musei da parte loro possono
E sentire mancare la terra sotto i piedi anzi come possono rispondere sempre di più o meglio le ingiunzioni di un presente
Perennemente evanescente come possiamo ridefinire noi stessi
Quanto quando nella nostra vita quotidiana prevale il bisogno di essere sempre più contemporanei del contemporaneo in altre parole l'imperativo di essere sempre più presenti
Nel presente a diretto contatto con connesso con il Messi con
E so ecco sono
Alcune riflessioni su alcuni dei temi dell'uso della memoria tema
Che
Cerchiamo di affrontare in questa parte della promozione di la via legale come vedete sul moderno sul Molino sulla rivista numero quattro di quest'anno della Bonino si parla di alcuni dei temi particolare anche quello che riguarda diciamo la politica
Dei e musei e in generale quello del patrimoni risentito questo passaggio andiamo avanti
Passiamo a un articolo che è apparso sul manifesto in cui siamo manifesto il ventisette settembre scorso di Davide Contini è uno storico
E si parla
Ditemi in continuità in qualche modo con quanto vi abbiamo detto leggiamo l'emergere di movimenti come il Blackpool Lights ma per a acceso lunghi dibattiti e spinto a redigere redigere appelli Prodi firmati sul pericolo del cancel della canzone calcio uno di cui
Mobilitazioni di massa come quelle sarebbero rischiose e destabilizzanti portatrici risistemando scrive Davide Conti in prospettiva storica una questione di tale natura ovvero i indicando chi davvero detiene il controllo del passato e come viene esercitata tale egemonia memoriale nella sfera pubblica non si può non convenire che da sempre sono gli stati che le istituzioni a detenere il monopolio della memoria definire paradigmi identitari su cui viene informata l'opinione pubblica e sentite queste sono le categorie questa pratica muove innanzitutto da una scelta dirimente stabilire ciò che sia necessario ricordare e contestualmente ciò che debba essere obbligato già al fine di comporre un piano di compatibilità
Tra la legittimazione del presente delle nostre società le loro con radici d'origine il loro miti fondativi condivisi
A a riprodurne una pratica tangibile in Italia sono alcune modalità di rappresentazione della storia nazionale
A Rocco a raccontarne un significato un significativo caso la vicenda dei quarantotto campi d'internamento
Costruiti dal fascismo dove vennero deportati migliaia migliaia di antifascisti italiani di cittadini degli Stati esteri aggrediti del regime di Mussolini
Il ventidue settembre scorso ricorso anniversario di un episodio che nel suo apparente rilievo locale esprime un prima storico di misura generale particolarmente rilevante
Quel giorno del mille novecentoquarantatré sì verificò infatti la grande fuga di oltre mille duecento civili jugoslavi che erano stati deportati dalle loro case dalle truppe del Regio esercire rinchiusi
Nel campo di internamento di Colfiorito di Foligno uno dei luoghi adibiti dal regime alla reclusione degli antifascisti italiani e civili allogeni dei Balcani occuparci Mussolini era caduto il venticinque luglio ma nonostante
L'Italia di Badoglio avesse firmato l'otto settembre
L'armistizio con gli alleati molti di quei campi rimasero per un tempo limitato ancora operativi che ha conferito
Struttura attiva fin dal mille novecentotrentanove furono imprigionati resistenti italiani albanesi Lusuardi nome della nazionalizzazione delle terre occupate voluta dal fascismo più tardi vi furono reclusi anche prigionieri di guerra inglesi
E sudafricani
Da quella fuga come da altre lungo tutta la dorsale appenninica non solo presero corpo in vita le brigate partigiane composte da popoli Diversi la dittatura aveva voluto nemici e che al contrario si ritrovarono compagni di lotta
Nella guerra di liberazione d Italia all'ASL nazionalizzazione fascista quegli uomini pure nel fuoco della guerra e della miseria ebbero la forza di rispondere una scelta di impegno personale
Con un sentimento internazionalista che concorse ad identificare la resistenza della sua espressione concreta materiale
E scevra dalla retorica come un movimento mondiale comparso in forme dinamiche Diversi tutti i Paesi e coinvolgente tutti i popoli investiti dalla guerra totale nazi-fascista
Stesso Processo che coinvolse nei Balcani migliaia di soldati italiani che dopo l'otto settembre si trasformarono da occupatori combattenti antifascisti nelle file
E dell'esercito o popolare di liberazione della Jugoslavia guidata da guidato da José F gettito
Riscattando almeno in parte i tanti crimini di guerra di cui si me che ho il Regio preselezione la sua guerra ai civili una storia
Che compone un correlato inderogabile tra le grandi questioni che connettono dialetticamente entro la misura della storia il passato prossimo nel tempo presente
Dai conti del nostro Paese con l'eredità fascista alla cosiddetta mancata Norimberga italiana dalla nostra Radice costituzionale che affonda nella Resistenza alle modalità politiche distruzione ed istituzionali culturali e sociali della transizione dell'Italia dalla dittatura alla democrazia per finire alla individualizzazione dell'esperienza antifascista
Come tratto inscindibile dell'identità comune europea
E dell'unità dei suoi popoli a Colfiorito sebbene se ne discute da tempo nonostante l'impegno di associazioni
Culturali ma non sono ancora sorti un monumento un museo una pile che ricordano quelle vicende che richiama nostro passato prossimo alla nostra identità collettiva ovvero quella nostra
Caldi cultura cancellata
Non da furia iconoclasta ma dal silenzio delle Istituzioni e questi alcuni passaggi di quei momenti sottolinea sottolineati da Davide Conti sul manifesto appunto
Che riguardano anche i temi della Costituzione di questo concetto di e memoria
E del suo valore anche nel presente sentito più o meno alle coordinate di cui si parlava anche nell'articolo
Chiedi abbiamo letto dalla dalla mulino passiamo all'articolo invece di Paolo Mieli di cui vi parliamo spesso N
Questi momenti di approfondimento su questi temi in questa rubrica un
Articolo di Paolo Mieli a pagina trentadue Corriere della Sera delle ventotto settembre il fascismo
Mise la toga questo è il titolo di chi si tratta Leonardo Pompeo D'Alessandro studioso in uno stato in un saggio edito dal Mulino ricostruisce le vicende dell'organo giudiziario creato dal regime per colpire gli oppositori furono
Sessantadue
Le condanne a morte
Eseguite la metà contro irredentisti slavi questo leggiamo
Sopra al titolo il tribunale speciale voluto dal Duce addict agì in modo spietato non terroristico
Descrive scrive Paolo Mieli fu il fallito attentato Benito Mussolini del trentuno ottobre del ventisei ad accelerare il processo che portò alla istituzione del Tribunale speciale fascista secondo Leonardo Pompeo D'Alessandro in questo libro di cui vi stiamo dicendo libero giustizia fascista storia del tribunale speciale Indro
Interessate mille novecento ventisei mila novecento quarantatré pubblicato dalla casa editrice il bulino documenti insieme
Due temi
Quello della giustizia e quello anche della storia andrebbero lo segnaliamo i nostri ascoltatori
A Bologna l'attentato di cui dicevamo del ventisei a Mussolini nel quarto anniversario della marcia su Roma
Anteo Zamboni provo a uccidere il Duce fu Luisito ucciso all'istante questo fatto provocò nella più totale inconsapevolezza l'importante svolta dalla nascita del tribunale speciale spiega niente
Molti nei giorni successivi al gesto si convinsero
Che quella tentativo di assassinio fosse frutto di una cospirazione più furono tratti in arresto c'è un familiare del ragazzo come ampiamente come ampiamente documentato Prunella dalla casa in attentato al Duce le molte storie del caso Zamboni ancora per il Mulino qualcuno avanzò il sospetto che fossero coinvolti personaggi vicini a Roberto Farinacci cioè fascisti intransigenti contrari alla nuova politica mussoliniana da loro considerata non più rivoluzionaria
La Camera fu convocata a poco più di una settimana infatti nove novembre
L'ultima seduta risaliva al cinque giugno
In apertura furono dichiarati decaduti cento ventitré deputati con un decreto firmato poche ore prima da re Vittorio Emanuele terzo furono proprio furono poi presentati in Aula i provvedimenti per la difesa dello Stato
Che comprendevano l'istituzione del tribunale speciale e l'introduzione della pena di morte
Tutto fu fatto molto in fretta per esaminare il disegno di legge per istituire una commissione
Che discussione per meno di un'ora dalle diciassette e trenta alle diciotto e venticinque rientrato in auto i deputati votarono al tardo pomeriggio in uno stesso nove novembre ventisei trecento trecentocinquantatré presenti scrutino palese Esquilino palesi voti furono favorevoli trecentoquarantuno contrari dodici
Gli ex combattenti Luigi che Sperotto Vincenzio Bavaro altri liberali come Alberto Giovannini Giuseppe Lanza di Trebbia Marcello Soleri e poi c'è un secondo voto stavolta scrutinio segreto a sorpresa i costi i contrari si ridusse la sei
Giovannini nelle sue memorie scrisse che con ogni probabilità qualche deputato della superstite opposizione che in pubblico non voleva apparire arrendevole Mussolini in segreto noto a suo favore
Quindi provvedimento fu trasmessa al Senato dove le cose andarono in maniera leggermente diversa e qui la discussione durò otto giorni dal dodici al venti novembre del mille novecentoventisei il Senato invito il ministro della Giustizia Alfredo Rocco a rendere esplicito che le norme studiate per colpire comunisti anarchici
Non sarebbero state applicate agli insegnamenti
Individuali di dottrine liberali e costituzionali è anche qualora per contingenze speciali o necessità di pubblica sicurezza si ritenesse opportuno sciogliere partiti o associazioni che si speravano tali principi
Un anziano e
Prestigioso senatore Ettore Pais seppur dichiarando di non di non nutrire dubbi circa l'approvazione di quella legge auspico che essa non avessimo agito una durata superiore ai cinque anni
Il senatore Philippe Rockies pochi sono Sossi il Crispolti chiedo scusa sostenni a sua volta che cinque anni erano fin troppi
Sentendosi sentendosi chiamati ho chiamato in causa Mussolini si vide costretto a dare rassicurazioni e si impegnò acché quel nuovo tribunale non si trasformasse in uno strumento di vendetta
Bensì esclusivamente di severa giustizia in Senato il foro i voti furono nelle promozioni dei promo proporzioni Diversi da quelli della Camera su duecentotrentadue votanti
Centottantotto centottantanove furono favorevoli quarantanove contrari si decise che i giudici fossero scelti tra i membri Giuntella mi sia a testimonianza di quella che lo studioso D'Alessandro definisce una differenza reciproca tra Senato
E fascismo una differente una diffidenza reciproca tra Senato il fascismo viva soprattutto tra i fascisti intransigenti
Il ventuno novembre giorno successivo all'approvazione dei provvedimenti sul Corriere Padano giornale fondato da Italo Balbo a Ferrara
Compare un significativo articolo titolo grandi prima ma in prima pagina sforzi e incertezze di un istituto destinato al tramonto l'istituto destinato al tramonto era con ogni evidenza il Senato il titolo dell'articolo gente che non ha capito
Quelli che non avevano capito erano con altrettanta con altrettanta evidenza i senatori il pezzo
Notava come oltre quarantanove parlamentari contrari ce ne fossero stati sessantanove assenti ironizzava l'articolista su quei senatori che avevano fatto ricorso
Al sistema dello squagliamento dopo di che concedeva ai contrari non che agli squagliata le attenuanti che spettano gente che per ragioni di età ha un fatto personale con la morte il primo dicembre del ventisei la rivista e critica fascista quindicinale celebrò cone fasi con un'enfasi che lo studioso Alessandro definisce eccessiva
La fine del mondo politico pre fascista
Presidente del tribunale speciale fu nominato Carlo Sanna classe mille ottocento
Cinquantanove parlamentare alle elezioni del ventiquattro alle liste del blocco nazionale poi ci sono le altre nomine più avanti
Più avanti sì parla delle prime fasi
Dell'attività del tribunale
E anche dello scontro che c'è tra al governo al governo Mussolini e il tribunale sull'andamento del tribunale che non funziona come vorrebbe il capo o del fascismo alla fine scrive Mieli dopo diciassette anni di attività i processi che si conclusero con condanne a morte
Furono relativamente pochi settantasette connesse sessantadue sentenze eseguite di cui la metà furono contro o sloveni croati numeri scrive
Scrive il miele i numeri in assoluto spaventosi assai meno se si pensa alle entità di altri coevi Regiment dittatoriale Anna a lenta ad esempio in le origini del che il totalitarismo noto le cifre sorprendentemente basse la relativa mitezza delle condanne inflitte agli avversari politici del fasce fascismo giunse che era assolutamente inconcepibile che un tal genere di comportamento giudiziario rientrasse
Nei canoni indichi un regime di terrore totalitario d'altra parte è un grande giurista come Arturo Carlo Jemolo nella sua memoria anni di prova
Stigmatizzo che il Tribunale speciale avesse messo condanne a venti quindici dieci anni con estrema ha facilità ma aggiunse era sempre meglio che in Germania e Russia dove spesso la gente scompare senza processo
E comunque le condanne a morte sono irrogate con grande frequenza una considerazione che D'Alessandro definisce sbrigativa ma lui stesso scrive
Semmai diffuse alta capacità rivoluzionaria del fascismo eversiva del vecchio ordine in grado di creare uno nuovo almeno sul fronte della riforma della giustizia in chiave politica si può dire che essa fallì effettivamente non si può dire che l'esperienza del tribunale speciale mussoliniano sia stata coronata da Successo per fortuna naturalmente questa è la compiuti conclusione di questo articolo di Paolo Mieli si ricordano poi i casi tra gli altri
Di Gramsci Terracini Scoccimarro e che appunto raccontava anche qui la dinamica la vicenda della detenzione emotivi politici
Di queste personalità e appunto a vicenda tragica
Di Gramsci che passo molti in carcere
Passiamo ancora ad altri temi che troviamo sui quotidiani e appunto parliamo anche della questione del patrimonio del museo della pratica del museo così come abbiamo tentato di parlarmene poco fa sul numero del giornale del due ottobre
Si trova un resoconto di Luigi Mascheroni di una mostra una mostra in eredità alla gioventù fascista
Crescere divertirsi e combattere come un dittatore dittatore Plasmon l'Italia in un popolo di Balilla e soldati Luigi Mascheroni inviato del Giornale a Brescia appunto racconta
Questa mostra che visitabile fino al ventidue novembre sì non ci sbagliamo
Che consente appunto di riconoscere questa pratica del fascismo si parla di alcuni versi musiche di Vittorio Mascheroni versi icone musicali Frignani venti e trenta quando tutto in Italia parlava di fascismo la FIAT scritturò
Questi autori per la pubblicità dell'automobile automobile che si chiama Balilla
C'è un esemplare dell'auto anche in questa mostra nel cortile interno di Palazzo Martinengo poco più avanti all'entrata
Tre sagome di piccoli balilla Fares di lana nera con fregio dorato pantalone corto di lana grigio verde il saluto romano che sembra un ciao ciao poi dentro
Lungo tutto il piano terra del Palazzo centinaia di pezzi originali tutti provenienti da collezioni private mai visti prima fotografie di padri nonni parenti Nord Bashir
Libri e Moschetti e lettere familiari sorprendentemente osannanti il Duce questo è un tema che è stato affrontato dagli studiosi che ricostruiscono o l'universo un universo plasmato dal fascismo Veron esperimento collettivo di rivoluzione antropologica straordinariamente copiato da dittatori di ben altra tempra
Come Hitler e Stalin non capiamo bene la straordinariamente volto a rigenerare il carattere di un popolo per fare degli italiani nuove oggi balilla domani soldati di una Italia in guerra
Per l'edificazione
Di un impero e nella mostra si possono poiché anche legge gli approfondimenti di importanti storici tra gli altri gli Emilio Gentile Daria Gabbuti Marco Cuts Emanuela
Scarpellini Giuseppe Parlato Emanuele Cerutti centinaia di oggetti vengono messi in mostra di vita quotidiana provenienti particolari da collezioni pur
Di cui vi abbiamo detto un fondo un fondo di quarantaquattro mila fotografie solo sulla gioventù degli anni del fascicolo sulla gioventù
Sulla generazione degli anni venti del mille novecentoventi sono studi davvero interessanti su questo tentativo forte investimento del regime della dittatura fascista sulla generazione di cui poi il regime non non vide torbide Lezzi
Andiamo avanti
Parliamo ancora di temi e legati alla memoria però lo facciamo con una intervista
A Mario Vargas le ossa qui si parla di un fatto storico nel quale dopo lo scrittore
Mette le mani il nuovo libro del premio Nobel e sul golpe del mille novecento cinquantaquattro della scia scrive
Luca Mastrantonio su Sette del Corriere della Sera e della Union fruite nel paese
Spacciato per filorusso ad un falso quel complotto favorì la svolta comunista sovietica dica dica di Castro poi le bugie vengono a galla anche quella sul mio padre dice lo scrittore che io credevo morto
Il nella sua vita di scrittore si legge nell'introduzione Vargas José ammesso all'epoca alla porta molte storie che gli venivano offerte dalla cronaca dei suoi fan
Quella sera però qualche anno faccina di amici a Santo Domingo e viene raccontata una storia che gli che ieri entrò nella testa non riuscì più la storia di come una finzione
Una finzione folle e diventata storia grazie ai moderni mezzi di propaganda ovvero il golpe del mille novecentocinquantaquattro in Guatemala organizzato dalla scia dalla United Fruit che poi diventerà la Chiquita per destituire Jacopo Arbenz che stava per varare una riforma agraria socialdemocratica
Il responsabile delle relazioni della multinazionale e delle banane Eduard taberne est nipote di Freud mago del marketing autore di un libro molto interessante
Che si trova anche formato libero su internet
Creò notizie false che fecero credere persino alla stampa liberale che il Guatemala fosse un avamposto Unione Sovietica una trama irresistibile per uno scrittore che ama le sfide tra finzione e realtà in più c'è un giallo irrisolto
L'amante ereditato del Guatemala Castiglio Armas che fu ucciso misteriosamente lascio il Paese la notte dell'assassinio con il sicario che era stato incaricato dal dittatore dominicano
Lui io di far fuori Marcel nessuno sa come siano andate
Come siano andate realmente le cose un vuoto stimolante per un romanziere e poi c'è l'intervista
L'intervista appunto allora scrittore in cui si parla di dell'utilizzo di appunto notizie false notizie che non erano state e verificate c'era la guerra ha fretta agli Stati Uniti vedevano l'ex alleato dell'Unione Sovietica mangiarsi l'Europa avevano la paranoia della presenza comunichi Struck credettero ciò che non c'era il Guatemala non aveva reazioni diplomate con diplomatiche con l'unione con l'Unione Sovietica
Non c'era un solo russo in quel Paese e tra l'altro Arbenz ammirato dagli Stati Uniti dice Vargas José appunto prende spunto da questo fatto controverso
Come scrittore la sua riflessione Porcelli interviste naturalmente tocca molti altri temibili segnaliamo su sette del Corriere della Sera abbiamo solo il tempo di segnalare del
Lettera di questa settimana che torna su un tema di cui abbiamo parlato il venti settembre la laicità delle istituzioni dello Stato liberale nato con L'Unità d'Italia le istituzioni moderne significano il venti settembre su tutti questi temi sulla ricerca della laicità ritorna left che trovate
In edicola con molti approfondimenti alla ricerca della laicità per esempio scrive Federico Tulli
Poi la questione dell'eutanasia eutanasia di uno Stato soffre hanno poi anche il diritto a godere della scienza ne parla Marco Cappato naturalmente l'articolo precedente palla di e temi connessi anche a quanto quanto scrive Cappato ma di rimandiamo appunto al numero di Leffe diverte che trovate in edicola dove si parla di questi e e di altri temi per approfondimento un po'di più ancora la questione delle libertà e delle e della laicità ci fermiamo anche per questa settimana con questa lettura di alcuni degli articoli che trovate sul dedica sulle riviste specializzate parlano di questi temi provvedimenti storici proponimenti
Anche di carattere politico sui temi che parlano della storia nella memoria e vi diamo appuntamento a settimana