Presentazione del libro "La tunica e la tonaca. Due vite straordinarie, due messaggi indelebili" di Enzo Fortunato (Mondadori)

Buonasera a tutti grazie per essere venuti grazie io avrei subito la parola alla padrona di casa la dottoressa entrambe lavagna
Funziona sì sì funziona si sono hanno il presidente di questa Fondazione
Forse pochi conoscono la Fondazione quindi ancora meno meno
Quindi Naro ritrovati non in un contesto in cui in questo silenzio ci sarà non c'è una miriadi di servizi che noi curiamo che sono servizi
Dedicati ai ragazzi ai giovani ai ragazzi stranieri non accompagnati alle famiglie
Quindi abbiamo cinque case famiglia
C'abbiamo un centro studi con ottimo comitato tecnico-scientifico che studia i problemi della della famiglia e ritiene riteniamo di poter dare un supporto a quella che è la cultura dei servizi e della famiglia
Noi siamo questa fondazione nata nel mille ottocentosessantatré prima ospitava
Seicento bambini impoveriti
Oggi ospita quaranta ragazzi inviati qui dal tribunale dei minorenni perché non possono più rimanere nelle proprietà
Il nostro lavoro indubbiamente particolare anche perché noi siamo una struttura educativo religiosa cattolica quindi abbiamo una mission particolare
Abbiamo una motivazione particolare e siamo vicini nel nostro consiglio di amministrazione azione che formato da volontari e presente la Chiesa con due rappresentanti del vicariato
Il nostro obiettivo e quello di naturalmente lavoriamo con una con dei professionisti eccellenti
Con dei professionisti che hanno affrontato anche questo periodo così particolare con intelligenza con professionalità con motivazione
Poi lei chiama vocalità chiamiamo in tante maniere io sono contenta oggi che di ospitare il i padre Fortunato con questo di proprio con le torno un po'affondo ma in cui trovo tanti principi
E che noi che fanno parte del nostro vivere del nostro vissuto del nostro essere farci carico della persona che hanno i viene affidata fino a che non c'è non arriva a risolvere il proprio problema
Viviamo una situazione sicuramente difficile parliamo siamo in grado di approfondita i cui voglio dire anche questo che siamo Lou in nella città di Roma
L'unica struttura pubblica ex IPAB
Che mantiene i servizi
E che oggi andrà anche come si fa in sanità o Inzaghi adesso si parla di percorrere il territorio noi stiamo già facendo loro
Perché naturalmente il nostro obiettivo è quello di ricondurre i ragazzi nelle proprie famiglie quindi trattiamo famiglie Emmylou
Che è difficile e difficile sintetizzare quello che viene fatto da qui ogni giorno
Però sicuramente è un esempio questo
Si può fare e si può coniugare una ne intervento legato al recupero di situazioni insieme ad una buona amministrazione ecco voglio dire è uno degli enti che è autonomo finanziariamente dagli noi siamo ci siamo abbiamo portato la nostra esperienza di amministratori e l'abbiamo applicato anche qui
Adesso noi per i nostri ragazzi pensiamo di riorganizzati per reinserirli nella vita
Organizzarli in attività che loro condurranno sotto il nostro monitoraggio e controllo finché non si inseriranno nella vita
Credo che sia finito il mio tempo
Quando corrente venire a vedere meglio quello che c'è abbiamo settanta volontari
E avere un po'la curiosità per queste cose credo che faccia bene a tutti come fa bene questa sera stare tutti insieme grazie
Grazie dottoressa a me caverò sono il compito di dire grazie grazie a padre Enzo per aver scelto questo luogo questo luogo dove che ha mai di auxilia è particolarmente caro qui siamo cresciuti e l'ha accennato la dottoressa ci lavoriamo da tantissimi anni qui abbiamo imparato tanto
Abbiamo imparato tante grazie Parenzo per aver scelto per la prima presentazione del suo libro questo luogo che particolarmente significativo il cuore di Roma
Evidenza grazie la sua presenza c'è un'ora era da un po'che ne parlavamo quindi davvero per RAI un'occasione speciale dirle grazie benvenuto qui perché poi peraltro in questi giorni così particolari grazie lei è il primo collaboratore del Papa dica al papa che ti vogliamo bene e qui preghiamo ogni giorno per lui grazie
Davvero grazie anche al direttore Contu grazie un onore averla qui la sua agenzia
La più grande agenzia di questo paese grazie per il lavoro che quotidianamente fatte
Grazie padre Enzo
La parola madre al direttore dell'ANSA dottor contro
Buonasera a tutti grazie grazie a voi deve davvero un piacere e un onore essere qui
E anche un po'una preoccupazione presentare questo libro di un amico Enzo di un collega perché è un giornalista ed è anche un grande giornalista quando ci parliamo di cose che riguardano il mio mestiere
Spesso è più avanti di me stesso mi segnala delle cose importanti per le nostre giornate che io non colgo oltre il difficile compito di raccontarvi un po'questo libro di fare anche qualche piccola riflessione
Che cercherò di fare questo è un libro che ripercorre mette in parallelo incrocia la vita dei due grandi personaggi grandi rivoluzionari lo sapete avete visto Gesù di Nazareth se Francesco
E lo fa approfondendo non era molto interessante il tema dei loro abiti appunto la Tunisia e la tonica
Una chiare una chiave intelligente secondo me che si presta a tantissime interpretazione io così da da cronista da giornalista Dalai colletto con la curiosità intellettuale con la quale cerco di leggere tutti i libri che scelgo o quelli che invece non scelgo ma sono costretto a leggere per la mia attività
Non potrò certo darne una lettura teologica non ne sarà in grado ma devo dire proprio che da laico
Immerso come siamo come sono in una quotidianità frastornato interi notizie di messaggi di immagini sono più di tre mila notizie che Lanza ogni giorno macina fotografie questo libro mi ha lasciato mi ha lasciato delle riflessioni e tante cose ve ne voglio parlare quindi complimenti davvero
Enzo perché secondo me questo è lo scopo che deve avere
Un libro dare qualcosa in termini di conoscenza in termini di riflessione a prescindere se ciò che se ci lascia ci piaccia o non ci piaccia
Lo dico perché io vedo nel mio mestiere ma in generale nella società sempre con maggiore preoccupazione un'omologazione culturale che un po'la dittatura dell'immagine del digitale dei social sta imponendo alle nostre case alle nostre scuole nostre familiare liberiano
Mi sembra che le persone scelgano sempre di più i libri perché sono di moda perché hanno titoli in sintonia con quello che piace al lettore con quello che vogliamo sentirci dire
Un po'come succede con i profili sociali ci arriva quello che a noi piacerebbe e questo è un grosso problema un grande tema secondo me
Per questo dico davvero grazie anziché mi ha dato questa occasione di riflessione
Che non spesso riesco a permettermi per l'attività che svolgo con esso abbiamo un rapporto l'ho detto avvenuto ad un convegno recentemente che abbiamo organizzato sul tema della sostenibilità
Io sono stato ospite Daloui sabato Lanza seguirà nei prossimi giorni la visita del Santo Padre voi del presidente insomma c'è un rapporto consolidato e che ci fa davvero molto piacere
Avvero ma forse questo è un libro che se non fosse amico di Enzo avrei lasciato nelle pile davanti
Alla mia scrivania e magari ex anzi sono sicuro che l'ho letto che sarebbe stato un errore quadrate il libro è molto interessante proprio per non voglio usare un tema dei ragazzi e delle serie tv numero voglio spogli le rare troppo ma nel libro si parla dal della genesi di queste parole
La toga viene da te dicendo verbo latino coprire la tunica viene la tua endo che vuol dire proteggere vedremo poi quanto siano importante quanto sia importante l'etimologia di queste parole e fa un excursus si parla poi del del dizionario di riduzione storico tesa sfigati Moroni i Dante i Vangeli e c'è un punto di Umberto Eco
Che io vi vorrei leggere che mi ha molto colpito cerca di essere davvero breve ma
Mi è molto piaciuto Ravaschieri ecco e che cita naturalmente Enzo nel suo libro
I monaci avevano inventato un abito che mentre assolveva da solo le esigenze di contegno maestoso fluente tutto d'un pezzo in modo da cadere in pieghe statutarie lasciava il corpo
Dentro sotto completamente libero e dimentico di sé
I monaci erano ricchi di interiorità e sporchi civil perché il corpo difeso da un abito che nobilita angolo lo affranca va era libero di pensare e di dimenticarsi mo'una riflessione come sempre come tutte quelle di Eco molto molto interessante
Ci sono poi i dei capitoli dedicati il primo alla citazione le narrazioni dedicate le tunica di Gesù il secondo alla tonica di Francesco
Vengono analizzati attraverso tantissimi reperti la lettura del libro dei Re l'Antico Testamento i vangeli di Marco e Matteo mentre la ricostruzione della storia del saio parte naturalmente dall'episodio della spoliazione si cita racconta che ne fa il racconto che ne fece Tommaso da Celano fino ad arrivare alle citazioni che lo stesso frate di Assisi ne fece nella Regola non bollata e successivamente nella Regola bollata
Poi si entra proprio nella storia della tunica di Gesù si analizzano i messaggi simbolici della Sacra Sindone
Che devo dire suscita in tutti anche nei laici come me è una grande emozione quando si ha la fortuna di vedere le le ricerche le ricerche che ci sono state attraverso le ricostruzioni
Che dei vari passaggi dire a far de Brienne attraverso la guerra dei cento anni Chambéry fino a Torino e poi la tunica di Treviri suoi colori le sue dimensioni le ricerche sui suoi
Sette strati analizzati dall'archeologo Fiorilla liberi che nel mio Novecento sessantadue settantadue e che secondo la tradizione ecclesiastica fu portato a Treviri da Sant'Elena i fini che infine la tunica gli agenti del ma così possiamo andare avanti non vi voglio
Annoiare naturalmente si parla poi degli abiti di San Francesco
Di dove sono le vesti che sono state indossate che ora vengono visitate venerate dei credenti la tonica di Cortona
Anche questa sottoposta tantissime nani se la prova del carbonio quattordici la tonica della Verna l'abito delle stimmate che definisce che proprio Enzo Fortunato definisce forse come la più affascinante di queste infine le ultime due che rappresentano un po'ritorno a casa la veste penitenziale e la tonaca che ne accompagnò al transito
Il capitano talmente si chiude con la tonaca di Assisi quella che Chiarelli
Poi c'è tutta una parte sulla simbologia guardate la simbologie fondamentale in questo libro e poi ne parleremo le pari devo dire faccio i complimenti
Enzo mi è molto piaciuto anche l'ultimo capitolo dove si raccolgono dei messaggi che su Facebook sono stati scritti dalle persone nella pagina Facebook di Enzo Fortunato
Qualche piccola riflessione che faccio davvero nella mia dalla mia dal mio osservatorio di giornalista di persone che tutti i giorni si si misura con il mondo con quello che sta succedendo
Sulla prima difensore non potevano farlo sulla figura di Francesco sarò molto banale scusate né di questo però mi domando
Come mai e perché tanti laici tantissimi laici del mondo della cultura sono stati attratti da questa personalità penso Massimo Cacciari a Dacia Maraini a Dario Fo
Carlo Bo Vincenzo Cerami naturalmente Cavani e Zeffirelli io penso banalmente credo
Di non dire una cosa particolarmente intelligenze perché c'è un messaggio universale un messaggio di dialogo di apertura alla società di non paura dell'altro
E non è un caso che poi da si si si vanno a confrontare tutte le religioni credo che sia proprio per questo messaggio di alta spiritualità
Che però arriva
Alle cose terrene alle cose terrene di tutti i giorni di oggi la povertà l'esclusione rispetto dell'uomo rispetto della natura
Tutti temi davvero che in questi giorni sono al centro delle nostre agende tifa giornalista chi chi chi guarda la televisione chi legge chi vive questi nei giorni così complicati di pandemia
Questo libro ci ci fa ragionare attraverso la storia l'analisi di due abiti che anche qui voglio citare Umberto Eco che ci dice che la vita è un po'un artificio semiotico no macchina per comunicare per rappresentare quello che io sono nel mondo che voglio essere in questo mondo in questo momento è un modo praticamente per definire se stessi e il rapporto che si ha con gli altri ci sono tante riflessioni che potremmo fare su questo saio di fronte all'apparenza
Dell'abito che noi indossiamo la mitizzazione degli abiti qui è purtroppo molti di noi molti giovani non le giovani generazioni
Fanno della moda delle griffe delle grandi marche
La dittatura dell'apparenza ecco questo è un messaggio che è contro questa dittatura il saio è semplice e ci dimostra che gesti semplici sono oggi forse più potenti e rivoluzionari così come lo sono la tunica e la tonica
Queste sono le riflessioni che ho voluto fare su questa lettura
Però vorrei prima di di cedere la parola chiedere qualche cosa
Enzo Fortunato
L'abito il saio
Rappresento una protezione scusi come
è una protezione la coperta che accoglie i migranti e che è stata messa sulle porte
Del del Sacro Convento e l'abito rappresenta anche il saio e questo in saio rappresenta la cucitura me mi ricorda un po'le opere di Burri si vede una cucitura che tiene insieme un'opera in questo senso la questura tiene insieme
Il mondo e chiede che oggi q cuce il mondo rammenta il mondo ce ne sarebbe molto bisogno secondo me ed è questa la grande domanda però questo libro siccome io faccio il giornalista anche una notizia notizia interessante che viene da una ricerca da una ricerca proprio sul saio perché voglio chiedere a padre Enzo chiedendogli scusa per la lunghezza del mio intervento per le riflessioni che ho fatto che spero veramente che non siano banali e fuori luogo
Ci deve raccontare grazie Lorenzo
Grazie allora eminenza rispondo poi
Intanto la prima domande la prima riflessione io non la Buttarelli la dittatura dell'apparenza
Questa è già una
Prima risposta del libro riavvolta abbiamo paura di dire che abbiamo sbagliato
Abbiamo timore di dire
Di confidare la nostra facilità
Eppure è lì che c'è
Il comincia mento
Il ricominciare
Se questo può aiutare a non essere a a non essere affogati dalla dittatura dell'apparenza ecco già penso sia un buon contributo l'altro chi ricuce
Che ricuce io ricordo male Teresa di Calcutta francescana potremmo dire
Quando disse rispondendo a dei giornalisti
Che gli faccia una domanda ma lei crede veramente di vincere le povertà del mondo lei crede veramente di superare di portare le fece l'esempio della corteccia
Corse ognuno mette la sua goccia intanto diventa responsabile se altri mettono i loro voce si forma questo mare che dinanzi a noi ecco che ricuce ciascuno di noi la notizia
La notizia ed è che la notizia che ed è da lì parte la riflessione e la scoperta
Che il mantello di Santa Chiara
E servito a rattoppare la tonaca di San Francesco
Questo ad una scoperta misurando la cucitura misurando i centimetri delle toppe
Sul saio sulla tonaca di San Francesco
Ed è interessante perché da una povertà estrema Santa Chiara e questo ma ha dialogato in maniera forte con i papi del tempo accendono voglio l'altissima povertà che non gli volevano concedere e lei ecco da quella povertà ecco offre generosità
Davvero allora nessuno Dinoi e così povero da non poter offrire un sorriso o un gesto di prossimità quindi credo che quella reciprocità tra chiare Francesco dica questo
E mi fermo qui adesso per le risposte e diamo credo la parola
Dalla a sua emittenza
Grazie buona sera fra tutti buona sera padre Enzo ecco così che sono da questa parte e anche a tutti voi presenti a questa presentazione del libero la tunica la tonaca sono lieto di essere qui e vorrei proporvi così alcune alcune riflessioni che nascono dalla lettura di questo di questo libro
Direi che già fin dal titolo c'è una suggestione spirituale una suggestione spirituale che ci fa intravvedere dei cammini di vera umanità
E non si tratta semplicemente di una comparazione tra due abiti la tunica di Cristo ed tonaca di San Francesco quanto piuttosto la sottolineatura di un'affinità
L'affinità che unisce il maestro e Francesco che del maestro un fedele discepolo
Che del maestro un innamorato e da qui mi pare deriva una prima indicazione che può essere valida per la Chiesa per la Società per la politica per ogni uomo
Cioè dobbiamo essere degli innamorati
Che hanno a cuore la vocazione che sono chiamati a vivere
Il rimando speculare tra la tunica collegata alla spoliazione sacrificale dice su quale offerta incondizionata ecco se mi ricorderete che quella tunica senza cuciture così
Specifica l'evangelista San Giovanni vede questa tunica collegata alla spoliazione sacrificate di Gesù all'offerta incondizionata della sua vita di un amore che rigenera la vita
E la semplice povera ruvidezza del saio simbolo della spoliazione di Francesco
Perseguirlo nell'amore
Con i segni della ordinaria povertà e umiltà
Rivela il sentiero ascetico mistico della imitazione delle imitazione della conformazione del immedesimazione a Cristo
Fonte di piena e compiuta umanità
E questa reciprocità che si sviluppa nell'amore Donato e raccolto e ben rappresentata dall'immagine che caratterizza il volume
Inoltre questa condizione speculare dei due abiti nel reciprocità dell'incontro
E soprattutto rilevata l'azione che qualifica questo rapporto e qual è questa azione e quella dello spogliarsi
Ma per rivestirsi spogliarsi per rivestirsi
La progressiva trasformazione della vita
Che simbolicamente rappresentata dal nuovo abito e frutto della reale disponibilità a lasciarsi totalmente rivestire per conto per poter condurre una vita nuova
Una vita secondo logiche nuove una vita che si traduce in stili nuovi di comportamento e di condotta
E mi pare che oggi la situazione che ci troviamo a vivere la situazione di pandemia Cogne il disorientamento che ha provocato almeno in me ecco provocato tanto disorientamento ma credo che un sentimento che condividiamo un po'tutti
Eccoci invita
E forse più che ci invita e ci costringe a cogliere questa opportunità perché come ricorda papa Francesco
Da questa crisi si esce o migliori o peggiori cioè non si può uscire come se niente fosse capitato non si può uscire in maniera in TFR ente
E la sfida e la scommessa del presente e qui proprio si sta giocando il futuro dell'uomo e dell'umanità
La tornata di Francesco conserva tutti i segni dell'umani
Ma proprio in essi lascia intravvedere i riverberi della linfa della resurrezione
Che agisce in modo inatteso nella voragine delle marginalità e dei bisogni
In questo contatto speculare tra la tunica e la tonica e la tonaca ritorna come ancora più urgente l'invito a rivestirsi del Signore nostro Gesù Cristo
Nell'invito a rivestirsi di Cristo a lasciarsi contagiare dalla passione del dono sacrificale
E possibile intravedere ben oltre l'evidenza complessa del negativo che invade la vita la potenza rigenerante dell'umiltà della debolezza e della fragilità si tratta in fin dei conti di saper perdere per guadagnare di saper svuotarsi di se stessi per essere ricco il Macchi di poter di saper rinunciare per possedere
Siccome afferma la parola di Dio la Sacra Scrittura si tratta di spogliarsi dell'uomo vecchio con le sue azioni
E rivestirsi di quello nuovo che si rinnova per una piena conoscenza di immagine del suo creatore
E l'immedesimazione nella mole del maestro chiede di rimuovere ogni possibile ostacolo per una sequela che sia fedele totale e assidua
L'imitazione Esterna per divenire affinità essenziale deve trovare il senso e motivazione nella somiglianza interiore ecco dall'esterno all'interno dal gesto di rivestirsi
Esteriormente al gesto di rivestirsi interiormente secondo quanto dice la lettera ai Filippesi spoglio se spesso assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini
Apparso in forma umana umilio se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di Croce
E qui ci sono alcune riflessioni spirituali di la spergiuro che confermano un po'questo itinerario di conformazione di imitazione conformazione diciamo interiore dice questo autore io sarò trasformato in te
Mi muterà unite affinché non abbia più a subire mutazioni
Allora sarò buono della tua bontà prudente della tua prudenza semplice della tua semplicità sereno della tua serenità
Allora sarò te perché tutti i sei unito a me per unirmi al tuo spirito e farmi diventare un solo spirito Conte
Di modo che tutto ciò che è buono lo voglio gente tutto ciò che voglio lo posso aperte tutto che per tutto ciò che posso lo sappia da te
Che io sia rivestito da una doppia veste ossia io Arda di una duplice carità l'amore di dio e l'amore dei fratelli
Siamo chiamati a rivestire ci dell'abito della carità
E allora si potrà sperimentare la bellezza di una prossimità vera e concreta
Capace di incrociare e riconoscere il Cristo in ogni uomo in ogni condizione in ogni tempo e di amarlo amarlo concretamente non mancano nel testo di padre Enzo Fortunato riferimenti su come ricominciare a riparare una umanità colpita e spaventata dalla pandemia partendo proprio dalla ricucire
Azione fortemente impegnativa e controcorrente in una cultura che ama lo spreco l'usa e getta e l'individualismo
Alla vigilia della firma della terza enciclica sulla tomba del santo il prossimo tre ottobre
Ci rendiamo profondamente conto che per riparare
Ricominciare subito
Abbiamo bisogno della fraternità abbiamo bisogno di riconoscerci tutti e di sperimentarsi tutti è profondamente fratelli e di superare qualsiasi contrapposizione la contrapposizione amico nemico bianconero
Tutti uomini e donne fratelli e sorelle in cammino
Ricordandoci una verità stupenda mente francescana
Quanto l'uomo quale davanti a Dio tanto vale e non più
Il nostro tempo liquido e triste attraversato da conflitti a bassa e alta intensità scosso da contrapposizioni identitarie colpito dalla pandemia e dalla crisi economica connessa
Può sembrare un tempo per realisti e non per sognatori
Per edificatori di muri e non per costruttori di ponti
Un tempo di distanziamento diffidente e non di fraternità solidale
Eppure e proprio in questo nostro tempo che papa Francesco ha scelto di utilizzare un po'cattivo delle ammonizioni sta del santo di cui porta il nome fratelli tutti
Per farne la proposta rivolta a singoli e popoli risvegli attesi sulla stessa barca
Nella tempesta scatenata da un virus tanto microscopico quanto letale
Il manifesto della nuova anima del da dare alla globalizzazione
E del resto anche il mondo di Francesco non era un mondo pacifico era un mondo segnato da un groviglio di divisioni ed insicurezza che lo ricorda
Lo stesso Papa tratteggiando il Mediterraneo di inizio duecento
Come pieno di torri di guardia e di mura difensive
Ma proprio in questo contesto uno sparuto gruppo di minore S avuto l'audacia l'audacia e possiamo dire di ingenuità
Ingenuità e l'Audace nello stesso tempo di predicare la pace
Di predicare la pace tra le mura di rissosi comuni italiani e lungo la tenda di eserciti intenti a combattere una guerra santa
Con quell'abito che ha attraversato la storia di ieri e di oggi padre Enzo ci svela il segreto di questi due indumenti tanto diversi ma tanto simili che lanciano un appello alla rivolta dell'uomo e dell'umanità
La rivolta contro ogni divisione contro ogni esclusione e l'impegno a riconoscere l'altro qualunque altro anche il l'apparentemente diverso da sé come fratello in un mondo davvero malato come con felice intuizione aveva detto il Papa il ventisette marzo scorso in una piazza San Pietro livida per la pioggia e vicina ai tanti colpiti dal Covi diciannove
Che in Italia toccavano in quelle ore in quelle ore la punta massima giornaliera
Abbiamo proseguito imperterriti pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato diceva il Papa
Sarà ancora così
E questa la domanda che percorre tutta la nuova enciclica non è possibile cambiare strada
Un'enciclica che rimarrà nella storia non solo perché la prima ad essere firmata fuori Roma ma perché diventa bussola per l'uomo smarrito del nostro tempo
Al centro della Fratelli tutti scorgiamo lo stile della fraternità e della prossimità che si prende cura dell'altro
Il pane il testo di padre Enzo in fondo ci porta indirettamente irrobustire le parole con i gesti ed è con i gesti che vestiamo di coerenza le nostre parole grazie per il vostro ascolto
Grazie di mensa allora prima di dare la parola padre Enzo le conclusioni voglio
Dire un grazie particolare Ancona denso anche per una grande sorpresa che ci ha fatto la dedica
Che vorrei leggere alla Comunità di Sant'Egidio impegnata rattoppare una multa un'umanità altrimenti a brandelli
Alla cooperativa sociale CD uno che cerca di raccogliere e riabilitare un'umanità smarrita a tutti voi dico coraggio coraggio coraggio
Grazie anche per queste parole
Un saluto particolare
Tutti i lavoratori qui del protettorato che hanno organizzato questa serata ai ragazzi che sono ospitati ai gli Amici di padre Enzo che sono intervenuti un in particolare il sottosegretario alla presidenza del Consiglio onorevole Mastella
Gli amici più cari cioè il neo amministratore delegato di Alitalia al quale vanno i nostri auguri per l'inizio del lavoro che l'aspetta domani impegnativo lavoro
Amico Claudio e poi Claudio granata vieni tutti gli amici qui presenti e i volontari Michela a te per tutti grazie grazie per essere qui
Padre Enzo
No io pensavo che era più tardi non lo sono le diciotto e cinquantadue qua abbiamo iniziato certi diciotto e quindici no
Dato chiamiamo le cose Brevi né quindi Rana vado subito alla sintesi
Intanto un grazie
Che parte davvero dalla dalla da verificare raccolto il bene durante la vita ve l'ha colto il bene
Qualcuno mi ha detto
Eminenza non so se posso rivelare una confidenza misura perché hai scelto il cardinale per presentare il libro
Io ricordo un episodio sono quelli che poi rimangono era un momento difficile del cammino
E l'Italia non era ancora Segretario di Stato era
Sostituto mi pare all'inizio due mila e senza sottosegretario quindi nemmeno sospeso sottosegretario
E ci confidano per la mamma di un progetto e di stima
Se soffrendo sì
Dice se facendo il bene sì
Dice e tu pensi che il bene
Nonna dietro la sua sofferenza e quello è stato un momento che ha dato lettura e ha dato o forse ad affrontare le cose della vita
Rete ciascuno di noi ciascuno di noi
Vive dei momenti difficili
Però se c'è la consapevolezza di aver fatto il bene un una conseguenza che nasce dalla rettitudine il cardinale ha citato quella fase di San Francesco quanto vale l'uomo davanti a Dio tanto vale nulla più
Quando uno si pensa
Su questa affermazione
Io credo che non può non al bel gare la serenità dentro al cuore
Questi due abiti
Sono regni
Di sofferenza
Sono pentito la sofferenza di colore rosso
Di chi dona la vita fino alla fine sapendo di non essere compreso
Eppure nell'estremo momento di quel rosso sofferto sotto la croce c'è c'è la serenità di affidarsi e di perdonare
Nel colore marrone
Bersaglio di Francesco della tonaca di Francesco c'è la sofferenza del rifiuto di suoi fratelli
Ma certo punto gli dicono togliti di mezzo
Metto il mio successore
Frate Elia
La risposta quale
La risposta è
Perfetta letizia
Dove odio fa che io porti amore
Dovevo dove Errore fa che io porti giustizia l'ora capite non è solo l'analisi di un ambito
Ma è soprattutto la risposta
Della nostra vita alla vita
E credo che qui che l'uomo si misura
Quella frase a me è piaciuto che settanta e pesa moltissimo che faccio mia la dittatura dell'apparenza
La dettatura dell'apparenza sa di morte
Perché tutto è effimero
La consapevolezza dell'essere sa di vita e sa di resurrezione
E concludo
Con questa affermazione di Alda Merini
Felice colui che mi ha rivestito di un saio
Che è diventato un pavimento di Rossi
Non ho mai sentito l'asperità di questo tessuto ma odorava di fresco odorava di mattino odorava di resurrezione
Le mie spalle sono diventate deboli ma forte
Sono diventato un contadino di fede
Arabo solo la terra di Dio la sua volontà
E questa la sintesi di Alda Merini su una riflessione sull'abito di San Francesco
E credo che possa essere o anche la consegna
Alle nostre vite io spero che questa presentazione
Non è solo un rito di un libero
Possa essere invece qualcosa in più
Qualcosa che irrobustisce ska il cammino della nostra vita in un momento di Torino disorientamento sociale
A volte anche crisi Ale
Disorientamento umano interiore ecco questi due abiti possono essere dei segnali
Per andare avanti
E allora ci auguriamo Buon Cammino e grazie ancora
Grazie Parenzo come tutti gli eventi di Giovane Europa l'autore si sottopone al rito dell'autografo quindi chi ha preso il libro che è davvero belle da leggere può chiedere l'autografo padre Enzo grazie grazie eminenza
Grazie direttore