Intervista a Raffaela Milano sulla ricerca realizzata da Ipsos per Save The Children sul tema della riapertura delle scuole

Radio radicale abbiamo in collegamento telefonico Raffaela Milano direttore Programma Italia Europa di Save the Children che salutiamo buongiorno a ben trovata sulle frequenze di Radio Radicale
Buongiorno a voi nella nuova ricerca la scuola che verrà attese e incertezze sogna l'avvio del nuovo anno scolastico una ricerca realizzata da Ipsos per appunto sale decidere disegna una seria difficoltà ecco dei dei genitori nel nel momento della ripresa appunto e didattica ci vuole raccontare queste queste difficoltà emerse
Qui abbiamo voluto fare in modo di raccogliere la voce dei protagonisti della scuola quelli dei ragazzi e dei genitori e anche dei docenti che si stanno impegnando proprio in queste ore nella ripartenza della scuola
In particolare abbiamo condotto un'indagine su un campione rappresentativo di genitori
E che colpa ne emerge innanzitutto un profondo stato di incertezza questo era prevedibile naturalmente
Tuttavia l'incertezza non riguarda solo le condizioni di salute quindi le preoccupazioni per la salute dei propri figli
Ma in molti casi intreccia il problema della crisi economica quindi brava le risultanze più significative forse anche più allarmanti c'è ad esempio il fatto che un genitore su dieci pensa che non sarà in grado di comprare i libri di testo necessari per la ripresa dell'anno
Sette su dieci Rick credono che non saranno in grado di pagare il costo della mensa scolastica
Dei figli l'otto per cento dei genitori e dichiara che il figlio doveva aveva intenzione di iscriversi a un liceo
E invece a causa delle difficoltà economiche ha scelto una scuola professionale ora nonché la scelta sia di valore diverso però è una scelta motivata sostanzialmente dalla crisi economica vissuta
Dalle famiglie e quindi questo naturalmente ci porta ritenere con preoccupazione come ha un tasso di dispersione scolastica che nel nostro Paese è già così alto possa poi subire nel tetto di questo impoverimento i genitori hanno anche le preoccupazioni sull'aspetto degli apprendimenti
Cinque genitori su dieci hanno una preoccupazione legata al fatto che i figli non hanno fruito così bene della didattica a distanza
E quindi oggi ripartono con l'anno scolastico con un gap di apprendimento che andrebbe colmato
Ecco questo gap
La scuola italiana
Presenta diverse difficoltà magari in alcune arie di più in altre di meno ma comunque un bambino ragazzo che vanno a scuola che vanno a scuola vanno sicuramente seguiti dalla famiglia ecco in questo caso il in questo caso il gap è stato creato più da problemi fanatici di connessioni di tipo di programma da utilizzare nel seguire appunto le lezioni o dal fatto che e ragazzi di studenti in qualche modo sono stati seguiti meno dalla famiglia
Certamente certamente c'è anche questo diciamo che periodo di Locri davo 'na della scuola ha fatto emergere delle delle criticità che riguardano la scuola italiana è che una piccola porta con sé da tanti anni prima tra tutte lui diseguaglianze che vengono proprio dall'appartenenza familiare quindi quei quelle diseguaglianze di partenza che la scuola in qualche modo dovrebbe colmare si sono manifestate con tutta la loro gravità
Io penso anche a tanti calci di bambini di famiglie straniere
Seguiti da genitori attenti e Accolti che tuttavia incanta naturalmente non parlano italiano parlano la loro lingua di origine e quindi noi delegittimiamo anche nei nostri centri come Save the Children proprio una regressione
Nell'utilizzo dell'italiano molto molto importante e quindi ancor di più quest'anno scolastico dovrebbe essere concentrare l'attenzione ecco non solo sui banchi e sulle mascherine ma sulla fatto di non perdere di non lasciare indietro quei ragazzi e quei bambini che per tanti motivi
Hanno bisogno di un sostegno personalizzato e molto molto intenso sindacati e questo ci riporta
Anche alla al tema che comunque non è secondario del rientro a scuola della gestione familiare
Assolutamente queste infatti è una delle altre preoccupazioni dei genitori del trentasette per cento dei genitori che abbiamo intervistato in questa indagine nazionale soprattutto con i bambini delle fasce di età più piccoli
Hanno questa grandissima preoccupazione della conciliazione della attività lavorativa ed è un dato ancor più preoccupante che dalle soluzioni prospetta state in caso appunto di difficoltà
Non vi è solo il ricorso ai nonni ma anche la riduzione o l'abbandono la rinuncia al lavoro da parte di uno dei genitori che chiaramente nel nostro caso sono sostanzialmente le mamme
Per il ventitré per cento rispetto ai padri del quattro per cento cioè queste queste donne non capiamo che già in Italia c'è un problema
Gigantesco che riguarda l'accesso al lavoro delle mamme che insomma pensare che è una quota così rilevante di madri metta in conto la necessità di ridurre o di rinunciare a un'attività lavorativa proprio per queste ragioni parte un dato allarmante non solo per le mamme ma credo davvero per per il nostro Paese insomma su cui occorrerebbe intervenire
Adesso lei che ha parlato appunto dei bambini la povertà educativa voi avete chiesto che venga fatto un investimento ambizioso proprio alla
Al governo sì noi vorremmo che diciamo che dalla tanto di investimenti in infrastrutture
Che vorremmo che investire sulle infrastrutture educativa diventasse una priorità
Parliamo di questo piano nazionale fu lento Generation
E dentro i progetti di questo piano si sente parlare di tutto e magari spesso ci si dimentica proprio questo titolo Next Generation dovrebbero essere Investimenti
Delicati innanzitutto proprio ai Dandini e al loro sviluppo e alla loro crescita cosa chiediamo in concreto innanzitutto una rete nazionale di ai servizi della prima infanzia asili nido
L'abbiamo che sono fondamentali per contrastare la povertà educativa
Anche per evitare il rischio di dispersione scolastica tutte le ricerche ci insegnano che i primi mille giorni di vita
Sono decisivi e noi abbiamo alcune regioni del Paese dove gli asili nido praticamente non esistono
Oggi vanno due bambini su su cento porcellane appiccichi nasconde dietro l'alibi che le mamme del Sud vogliono tenere i bambini a casa ma in realtà non crediamo che sia così è vero che c'è bisogno di un'offerta attiva con costi rette
Accessibili anche alle famiglie impoverita però ecco il primo investimento sarebbe quello di avere una rete di servizi educativi per la prima infanzia
Che è fondamentale e poi un altro tema che abbiamo messo in evidenza e questo del gap digitale perché appunto non è un problema solo i dispositivi e connessioni
Abbiamo scoperto che tanti nativi digitali in realtà poi usano lo smartphone la ma in maniera tanto nessuna credo capacità poi magari semplicemente di connettersi a una piattaforma di mandare un allegato
Abbiamo scoperto che c'è una povertà educativa anche digitale e quindi in Italia uno di quei paesi dove non c'è un percorso di certificazione delle competenze digitali dei ragazzi
E questo è un'altra cosa che si potrebbe e si dovrebbe fare no parliamo di con e per il Paese ma connette ripete significa anche formare dei cittadini digitali in grado di usare con consapevolezza e capacità
E capacità nella Rete
E così abbiamo anche chiesto un investimento sulle aree di maggiore povertà educativa perché l'Italia prima del copie d'e già era un'Italia completamente diverso dal punto di vista dei bambini ci sono alcune aree del Paese
Dove si concentra tutto la povertà minorile
La criminalità organizzata che utilizza i ragazzi la dispersione scolastica cioè i fattori di vantaggio sono tutti concentrati allora
Sarebbe importante non come diceva don Milani fare parti uguali tra diseguali che una profonda ingiustizia
Finanziare e sostenere quelle aree del Paese dove oggi c'è maggiore povertà educativa Illy concentrare gli investimenti sul tempo pieno sulle mense scolastiche sulle biblioteche
Sull'offerta culturale fare in modo che in queste aree e più ostili ai bambini invece si costruiscano
Delle reti
Fortemente orientati all'educazione
E alla promozione dello sviluppo delle capacità e dei talenti dei bambini che vivono in questi territori
Nonostante quello che poi spesso si sente dire da diversi politici e che la scuola è fondamentale è uno il diritto primario troppo poi spesso appunto nei vari interventi e o decisioni politiche rimane un obiettivo alquanto secondario
Per essere ottimisti
Lei anche perché probabilmente è un investimento di lungo periodo io devo dire che noi enorme porta che abbiamo oggi lanciato abbiamo anche messo in evidenza le tante scorrerie clienti perché poi nello scenario nazionale scoraggia non c'è dubbio qualche andiamo a vedere sui territori
Vediamo anche che l'Italia davvero il ricca di eccellenze educative del cui anche nelle zone più inaspettate si trovano delle scuole che stanno dando il massimo
Dirigenti scolastici e docenti che tutta l'estate hanno lavorato per la ripresa per le attività e c'è davvero anche tantissimi a esperienza qualitativa c'è l'Italia ancora
Avendo una tradizione pedagogica così forte ancora oggi in alcuni casi fa dai tempio in Europa per per la sua per la sua capacità di fare scuola di includere di accogliere quindi abbiamo anche bene punti di forza
E tuttavia purtroppo questo non fa sistema quindi si passa magari no
Da una scuola un'altra infilavano due mondi completamente diversi uno dall'altro molto è affidato alla capacità la buona volontà
Del gruppo scuola quindi dei docenti dei dirigenti scolastici e quindi non si fa sistema proprio perché appunto di investimento di cui abbiamo bisogno invece un investimento di sistema che darà frutti magari a distanza di anni ma siamo sicuri e poi i frutti arriverebbero non solo per i ragazzi ma anche davvero
Per la competitività di cui tanto si parla dei certo la ringrazio ringraziamo Raffaela Milano io le auguro buon lavoro lo ricordo il direttore Programma Italia Europa di Save The Children grazie
Grazie a voi arrivederci