Meeting di Rimini 2020 - Nuovi spazi per educazione e formazione. Liberare le iniziative della società

ENI siamo
Mondo cinico
Né
Tenta ma
Mondo ci sono
Né
Buongiorno a tutti a chi ha potuto intervenire di persona e a chi è collegato a seguire questo incontro
Dire oggi che l'educazione e il motore essenziale dello sviluppo del Paese
è talmente importante che il presidente Mario Draghi ha voluto introdurre questo meeting nel suo discorso inaugurale facendo riferimento proprio questo tema
è interessante allora domandarsi la ragione per la quale a fronte di un accordo sull'importanza del tema dell'educazione della formazione il nostro Paese vanti delle statistiche poco gratificanti quando si osservi la realtà del suo sistema scolastico formativo ed educativo
Cito cinque statistiche che derivano da alcuni studi dell'OCSE
In Italia il diciannove per cento dei venticinque sessantaquattrenne hanno un'istruzione terziaria contro una media OCSE del trentasette per cento
L'Italia registra la terza quota più elevata di giovani che non lavora e non studia e non frequenta un corso di formazione i cosiddetti Neet
Il ventisei per cento dei giovani nel nostro Paese Enit contro una media dei Paesi OCSE del quattordici per cento
Il corpo docente in Italia il più anziano nei Paesi OCSE alla quota maggiore di docenti ultracinquantenni
L'Italia spende il tre virgola sei per cento del PIL per l'istruzione dalla scuola primaria l'università contro una media OCSE di intorno al cinque per cento
E nel due mila diciotto l'Italia ottenuto un punteggio inferiore alla media OCSE nelle prove degli studenti quindicenni in scienza e lettura e appena pare la media OCSE né i punteggi relativi alla matematica
L'immagine del problema appare chiara pochi investimenti in istruzione e formazione risultati degli studenti medi e deludenti un gap formativo tra nord e sud rilevantissimo
Pochissimi investimenti in formazione lungo tutta la vita professionale anche nelle aziende nell'organizzazione la pubblica amministrazione
Una percentuale di laureati dottorati chiaramente insufficiente
è più complicato però formulare una diagnosi del problema perché ci troviamo di fronte a questa preoccupante situazione
Cosa possiamo fare per affrontare almeno alcune parti di questo problema
è importante parlarne qui
è importante parlarne ora importante parlarne quegli importanti ospiti che tra poco introdurremo è importante parlarne di fronte con la politica perché la politica è anche soprattutto ricerca di soluzioni identificazione dei problemi e proposta di azione
Io vorrei avanzare un'ipotesi rispetto alla quale mi piacerebbe provocare i nostri interlocutori questa mattina il nostro pure il nostro Paese sta soffrendo e non da ora un eccesso di centralismo di regolamentazione
A fronte di situazioni molto differenti tra gradi scolastici are del Paese indirizzi di scuola
I soggetti che hanno la responsabilità di organizzare il sistema scolastico lo fanno con un approccio uniforme
C'entra distico
Le scuole non hanno autonomia di sperimentare forme organizzative diverse
Non possono scegliere il proprio personale
Le aziende devono concertare le proprie modalità di formazione all'interno di regole processi definiti da ministeri Regioni sindacati e lo stesso e anzi di più vale per le pubbliche amministrazioni
Sembrano non esserci spazi per liberare le energie autonome di tutti quei soggetti che potrebbero portare sperimentazioni e innovazioni nelle forme e nei contenuti della formazione dell'investimento nel capitale umano
Servirebbe forse un grande slancio di autonomia di regolamentazione di creatività
Occorrerebbe valorizzare quella realtà private e pubbliche nel terzo settore che credono di più il valore del capitale umano della formazione e che si adoperano per proporre soluzioni innovative
E invece talvolta pare che la politica guardi un po'con sospetto questa realtà
Sembra che a volte si sia più innamorati di una regolazione uniforme nella speranza di risolvere i problemi per decreto e non si vuole scommettere per aiutare le realtà più vive e creative
In un volantino del due mila quattro intitolato se ci fossero educazione del popolo tutti starebbero meglio
Gli insegnanti di Comunione e Liberazione scrivevano
Che dentro una società le deriva operino uomini con uno sguardo positivo la realtà e con una capacità di bene comune
è questo che dà speranza l'uomo di oggi e lo educa a domandare ricercare il valore della sua vita e quella di ogni essere umano
Così da ritrovare quella gratuita e quel senso di responsabilità che possono contribuire a un futuro più prospero e pacifico del nostro Paese
Oggi vorremmo provare a domandarci cosa questo significhi alla luce del contesto attuale
Dell'anno scolastico che riparte di quello che Mario Draghi ha detto all'apertura di questo meeting
Allora vorremmo porre alcune domande ai nostri l'attore che intanto vorrei presentare e che ringraziamo davvero per aver trovato tempo e modo di essere qui con noi a discutere oggi di questi temi
Ringraziamo quindi anzitutto Ferruccio de Bortoli che ha collegato presidente della casa editrice Longanesi e dell'associazione vidas
Giorgio De Rita segretario generale del Censis
Mariastella Gelmini capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati
Giancarlo Giorgetti vice segretario federale della Lega deputato al Parlamento italiano
Maurizio Lupi presidente intergruppo parlamentare per la sussidiarietà
Simona mal pezzi che Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento collegata
Fabio Rampelli vicepresidente alla Camera i deputati
E Gabriele dette Toccafondi deputato al Parlamento italiano
Allora cominceremmo ponendo una domanda la domanda insomma che segue un po'quello che han provato introdurre al dottor De Bortoli perché e così poca radicata nel contesto sociale italiano la percezione dell'importanza dell'educazione per lo sviluppo economico sociale e culturale del Paese
Quali sono le cause di questa sfiducia
Quali sono gli affetti cosa si può fare
In concreto quali azioni si potrebbero intraprendere per provare a rilanciare un impegno più deciso più concreto per il supporto alla formazione educazione al capitale umano nel nostro Paese
Chiederemo quindi il dottor De Bortoli direttive su questo tema e poi il dottor De Rita lo stesso
Ed è grazie buongiorno a tutti e chiazze per questo invito alle al Meeting
Io novità è subito una risposta alla introduzione estremamente interessante che ha fatto piccole sono dati del sistema
Dicendo che la nostra principale preoccupazione dovrebbe essere quella di evitare che dopo la pandemia che purtroppo non abbiamo ancora superata
Parcata quello che è successo dopo lo in una crisi finanziaria crisi del debito
Privato poi pubblico del due mila otto due mila e nove cioè una perdita se di immatricolazioni universitarie
Nel momento della dispersione scolastica che quindi ventunesimo il pervenimento il nostro capitale umana
Questo richiede una grande attenzione da parte della politica non soltanto da parte produttive
Anche da parte della società civile della classe dirigente
Allora la promozione e il miglioramento del capitale ma non dovrebbero essere in cima all'agenda il ogni giorno
Mentre dobbiamo
Sinceramente riconoscere che questo non avviene per esempio io sentirsi tira estremamente grave che si ridiscuterà della scuola semplicemente
Parlando di banchi a volte sciaguratamente anche di banchiere tutele e sì esaurisca il discorso sul capitale umano semplicemente pensando al dove metterlo e non al come migliora
Devo forse qualche problema di connessione
Proviamo nel caso ristabilire la
Allora facciamo così magari nel nel mentre che ristabiliamo la connessione chiediamo di reagire su questo tema al dottor De Rita così nel frattempo ristabiliamo la connessione otto che porta
Tutta la verità ne grazie innanzitutto buongiorno a tutti grazie al meeting altera avermi invitato oggi
Riprendo un po'il discorso che faceva il dottor De Bortoli pronto a rilasciargli la parola quando la connessione sarà ristabilita
Lei sostanzialmente pone tre domande la prima qual è la ragione del perché in qualche modo abbiamo perso dall'orizzonte il tema dell'educazione della scuola le cause e gli effetti che cosa fare
La prima domanda
Qual è la ragione io credo che la ragione profonda sia il fatto che la scuola è sulla bocca di tutti mai nel cuore di molto pochi
Ne parliamo ne parliamo tanto ne parliamo in questi giorni pronti a dimenticarcene fra qualche settimana
Credo anche perché abbiamo perso di vista quella che è la domanda essenziale a che cosa serve la scuola
Che cosa dobbiamo fare nel momento in cui educhi amo i nostri ragazzi li dobbiamo preparare al lavoro li dobbiamo preparare alla vita successiva
Negli anni Cinquanta negli anni Sessanta la questione scuola in questi termini cioè che cosa serve la scuola in che termini deve fare programmazione era al centro del dibattito pubblico
L'abbiamo in qualche modo abbandonata nei primi anni Settanta dicendo no il compito della scuola non è di fare come si diceva allora semilavorati industriali ma è quello di educare la persona per la persona
Era una situazione alla fine comoda per tutti perché in questo progetto di educazione della persona indipendentemente dall'andamento dell'economia dell'industria dei sistemi industriali ci stava dentro tutto in modo comodo la sperimentazione di iniziative col modello al modello B il modello C
Questo ha permesso soprattutto di dimenticare quelli che sono i nodi strutturali della scuola che abbiamo lasciato un po'in disparte dietro la ribalta
Ne cito alcuni giusto per ricordarli il primo nodo strutturale lo ricordava anche prima lei
Il tema del dell'abbandono scolastico
Durante lo da un non abbiamo numeri precisi ma le stime ci dicono che abbiamo perso fra il dodici e il quindici per cento degli studenti ciò significa la scuola non non li ha raggiunti mai non li ha visti mai non li ha sentiti mai
è un numero altissimo quindi il tema del dell'abbandono scolastico diventa centrale nella riflessione di oggi cosa fare per ridurre questo abbandono che sta diventando sempre più preoccupante secondo tema abbiamo perso di vista anche la capacità di inclusione sociale
Lo ricordava prima lei i nostri giovani quindicenni hanno un tasso di abilità la lettura le scienze più basso della media europea
Ma la differenza fra i ragazzi quindicenni con buoni condizioni economiche con cattive condizioni economiche abissali
Se guardiamo i ragazzi con poche possibilità economiche abbiamo il quarantadue per cento di quindicenni che non hanno raggiunto il livello minimo di competenze di lettura rispetto al quattordici per cento dei ragazzi con migliori condizioni economiche
Abbiamo il tema degli stranieri negli ultimi vent'anni il numero degli studenti stranieri è stato moltiplicato per dieci e registriamo ogni anno un aggravamento del ghetto di apprendimento degli studenti stranieri rispetto agli studenti italiani
Oggi abbiamo quasi novecento mila studenti stranieri nelle nostre scuole ma in qualche modo sembra che ce ne siamo dimenticati si riduciamo il problema la convivenza l'integrazione il cibo però l'abbiamo perso di vista abbiamo il tema degli edifici oggi un edificio su due non ha il certificato di agibilità
Un edificio su quattro è stato pensato progettato e costruito per un uso completamente diverso dall'uso scolastico oggi prima dello da un'indagine aggiornati non li abbiamo ma insomma prima dello da un nove scuole su dieci avevano una connessione internet assolutamente insufficiente
Il tema degli deficiente alla Centrale ultimo abbiamo il problema strutturale della burocrazia della scuola
Non abbiamo riflettuto negli ultimi venti o trent'anni su come riorganizzare ripensare l'assetto burocratico faccio un esempio
La gara per l'affidamento dei servizi informativi del ministero e quindi del sistema scolastico
è stata avviata tre anni e mezzo fa oggi ancora non sono firmati contratti ci vogliono quattro-cinque anni per firmare un contratto il mondo nel frattempo Carlo e via di questo passo i nodi strutturali li abbiamo lasciati indietro ce ne siamo in qualche modo dimenticati
La seconda domanda cause ed effetti
Che ovviamente come sempre un po'si mischiano ciò che causa diventa anche feto
Il primo
Un progressivo arretramento lo ricordava prima anche lei nell'investimento economico sul sistema scolastico
Se andiamo a guardare
Il costo sostenuto per l'educazione dei nostri ragazzi a parità di potere d'acquisto rispetto alla media di Francia Germania e Regno Unito per la scuola secondaria e noi spendiamo il ventotto per cento in meno
Per la scuola per la formazione universitaria nel suo complesso il quarantadue per cento in meno
Per l'Università di primo ciclo le cosiddette lauree triennali il sessantuno per cento in meno ciò significa che la disattenzione ella mancanza di consapevolezza che nel futuro nello sviluppo del Paese c'è la scuola ha portato a un disinvestimento progressi
Il secondo elemento la seconda conseguenza l'Effetto di questa crisi strutturale sta nel nella mancanza di programmazione
Se guardiamo i numeri nella scuola elementare
Quest'anno rispetto all'anno scorso non rispetto a dieci anni fa noi abbiamo perso perderemo quarantuno mila studenti di scuole elementari in meno
Quarantuno mila bambini sono le l'equivalente della città di Macerata
E e e questo progresso andrà avanti continueranno a esserci sempre meno giovani e continua a esserci sempre meno
Ragazzi che accederanno le scuole e questo diventa un difetto strutturale rispetto al quale dobbiamo mettere le mani ed è una conseguenza della disattenzione non abbiamo in questo momento in mano nulla
Terzo elemento lo ricordava prima anche il dottor De Bortoli stiamo depauperando capitale umano e stiamo in qualche modo disinvestendo dalla formazione del capitale umano
Noi abbiamo un tasso di immatricolazione dei giovani Precorvi d'che di poco inferiore al cinquanta per cento c'è un ragazzo su due diciannove diciotto diciannove anni si scrive
L'esperienza della Sarzo e quindi neanche decenni fa ci dice che il calo delle immatricolazioni fra il quattro e il sei per cento questo Sivelli Lockdown la pandemia la preoccupazione economica il disagio economico
Porterà a un calo di immatricolati fra l'otto il dieci dodici per cento e questo è un numero altissimo perché come ricordava lei come ha sottolineato il dottor De Bortoli oggi meno del quattordici per cento la popolazione italiana una laurea e siamo molto lontani dalla media europea ultimo la conseguenza di questa disattenzione del tema della scuola è un radicale disallineamento rispetto ai fabbisogni e dell'impresa oggi le imprese assumono nel cinquantatré cinquantaquattro per cento
Nuovi addetti con bassa qualificazione e quindi al di sotto della scuola secondaria nel trentacinque per cento addetti con almeno la scuola secondaria nel dodici per cento l'università
Ma se andiamo a guardare il milione seicento mila ragazzi cercati dalle imprese nel due mila diciannove
Vediamo che in alcuni settori il quarantasette e il quarantotto quarantanove per cento e le imprese dicono non li troviamo non troviamo le competenze adeguate e quindi preferiamo assumere ragazzi
Privi del diploma di superiore per poi formarli a nostri fabbisogni e il che è ovviamente un depauperamento strutturale
Terza domanda e chiudo cosa fare
Io credo che bisogna in primo luogo
Riprogettare la scuola serve un Progetto di scuola anche un progetto fisico gli edifici della scuola
In che modo deve essere fatto un edificio per funzionare come scuola e qual è lo standard che deve essere adottato per far funzionare le piattaforme telematiche la didattica a distanza l'informazione l'utilizzo delle nuove tecnologie quindi serve un progetto fisico di scuola altrimenti
Rimarremo intrappolati come negli ultimi trent'anni nella riqualificazione dell'esistente mettiamo a norma gli impianti
Ovviamente è cosa buona e giusta mettere in sicurezza le nostre scuole ma il tema non è quello secondo credo che sia necessario
Rimettere al centro del dibattito la questione scuola come diceva prima che il dottor De Bortoli lo sottolineo son d'accordo con lui non basta parlarne oggi e nelle prossime settimane dimenticarcene prima di Natale dobbiamo continuare a parlarlo
Per farlo serve un po'di ricerca oggi nessuno fa ricerca sul tema della scuola noi Censis viviamo di ricerca e facciamo una fatica terribile a portare a casa
Studi che riguardino alterne scolastici mentre siamo nati sulla scuola sulla scuola come investimento sociale che cita il nome
Terzo
Io credo che sia importante far crescere la consapevolezza che bisogna andar di fretta non c'è più tempo bisogna correre abbiamo sprecato troppo tempo
Non dobbiamo soltanto parlare ma dobbiamo anche in qualche modo ritrovare la capacità di azione altrimenti la strada dello sviluppo e la scuola come componente essenziale di quello sviluppo non la ritroveremo mai grazie
Grazie all'entrata del
Grazie mille per queste riflessioni anche i numeri e il quadro che ci ha voluto fornire credo che siamo oggi adesso pronti a a sentire il dottore De Bortoli se sono sicuro saremo più fortunati con le lesioni
Spero che ricevette pazienti mie e vi chiedo scusa ma io ho ascoltato con grande interesse quello che ha detto il dottor De Rita
In realtà noi abbiamo abbastanza chiare davanti ai nostri occhi qual è la situazione del nostro sistema formativo nostro sistema scolastico e anche della difficoltà con la quale poi gli stessi giovani si inseriscono in un sistema produttivo che spesso li sotto Pagliuca
Ma è anche giusto sottolineare il fatto che a volte l'offerta di Profiti qualificanti non è all'altezza di quelle che sono le richieste del mondo produttivo
Per esempio si è discusso a lungo della necessità di avere delle lauree confessionale Rizzante quindi delle lauree che in qualche modo rispondessero di più soprattutto su quelle discipline estrema a quelle che sono le necessità
Nella nostra industria più avanzata però io faccio una convocazione anche agli amici che sono presenti lì a Rimini e che rappresenta nel mondo politico
Non dobbiamo constatare e dobbiamo dircelo con molta sincerità con molta franchezza
Che illa cultura del capitale umano non è al centro della nostra agenda quotidiana
è in cima alle nostre preoccupazioni etiche madrina sempre dopo
Perché forse faccio ti una provocazione ma mi risponderete
Forse investire nei giovani
Non porta quel consenso immediato che invece può portare qualche altra misura che contro i giovani va per esempio quota cioè tanto per dire
Ma vediamo anche sottolineare come provocazione
Che anche lo stesso mondo dell'informazione che in qualche modo rappresento ma anche la stessa classe dirigente privata dir questo Paese
Deve fare un esame di coscienza dicendo ma io sto facendo tutto quello che cosciente pile necessario
Per promuovere il lavoro dei giovani la formazione dei giovani oppure me ne sto disinteressati perché io a volte o alla netta sensazione
Che il mondo c'è un quella che la borghesia produttiva quello che la classe dirigente che poi tra l'altro manda i figli a studiare all'estero ha poi alla fine di quello che succede nel sistema formativo universitario italiano non abbia tutta questo interessa
Perché ritiene di risolvere in altro modo allora
Noi abbiamo aperto il Paese
In maggio ma il nostro paese non è stato coperto perché un Paese che alle scuole chiuse non è un Paese aperto ma noi anche nel nostro discorso quotidiano l'abbiamo considerato aperto a dimostrazione che il tema formativo un tema secondario
è un tema secondario della politica un tema secondario nelle preoccupazioni cioè le imprese al di là di quelle che sono le buone intenzioni che in tutte le occasioni pubbliche vengono manifestate
Convoca
No mi porrei il problema di come promuovere non solo di più un investimento nella nella formazione per esempio discutendo senza
Farsi particolari problemi sul fatto che il peso
Della corporazione Scola sì che è ancora troppo rilevante perché noi stiamo discutendo sembra su un fatto che cosa aggiungere del del degli insegnanti abbiamo d'accordo se non sbaglio ma lo dico alla agli esperti che sono lì presenti tra tra personale insegnante e studenti che è superiore a quello di altri Paesi
Per esempio perché tutto il mondo della scuola fatica a farsi valutare perché dovrebbe essere il mondo della scuola per primo a dire che la valutazione è un fatto assolutamente doveroso e che segna il grado di civiltà di un Paese e anche questo elemento credo che sia un elemento di discussione
Allora
Noi dobbiamo prima di tutto rispondere finisco
Alla domanda perché questo tema del capitale umano
Il dei giovani non è mai al primo posto
E al primo posto delle nostre dichiarazioni di principio ma non è mai al primo posto delle nostre attività di governo quando magari si interviene sulla scuola lo si è fatto in varie fasi
Penso ma si pensa che si possa risolvere magari stabilizzando i precari ma è ma nonna
Promuovendo diciamo una grande emergenza educativa
Un'emergenza educativa lo sottolineo perché e è un leitmotiv del del del meeting assembla emergenza educativa allora di i aspetterei che per esempio ci fosse sul mondo del lavoro
Una idea da parte per esempio dell'impresa è un impegno anche morale
A occuparsi dei giovani per esempio IMI tre noi abbiamo Izekor come è stato detto qui ma all'inizio la prosodia casinisti di avere più di i due milioni di ragazzi tra i quindici e i ventinove anni che non studiò la Roma quel è una inaccettabile
Discarica di talenti di tensioni marche chi i cittadini saranno fra qualche anno ma allora perché non ci impegniamo ceduto un terzo settore straordinariamente vasto perché o moriamo per esempio il servizio civile ma non ci vuole molto tutto sommato classiche Arci servizio civile possano essere raddoppiato visto che quale le richieste sono anche molto elevato
Allora perché le università italiane non hanno e qui passo a un tema che certamente discuterete poi finisco perché abbiamo battuto un tempo perché le università italiane dicevano così poco chi contributi privati
Senta guardiamo premiamo no un'università privata l'importante come la Bocconi se guardiamo quali sono i singoli che partecipano dando ogni anno un contributo sono meno di mille
Cantante di questi vivono all'estero dopo aver studiato alla Bocconi vuol dire che da noi
Il il dovere morale di restituire alle nostre università è molto inferiore dovere morale che si riscontra negli altri Paesi
Io ho visto per esempio Università di Bologna che a poche migliaia di euro ed è una velocità più importanti anche al mondo ovviamente uno a poche migliaia di euro di contributi pluriennali arma criteri non promuoviamo una gara deve un grande movimento per dare molte borse di studio soprattutto ai ragazzi ma perché non facciamo in modo che possono per esempio essere incoraggiati gli apprendistati si faccia in modo che le imprese possano adottare anche reni crea con accompagnarle
Presidente proprio con un grande contributo per il terzo secondo sopra
Se che
Poi
Ma
Di i curve perché la fase ad uscire da un'emergenza educativa da non c'è crescita perché la crescita c'è
Se c'è un'investigazione formazione prego grazie grazie a lei anzi
Bene credo che abbiamo raccolto un numero di provocazioni suggerimenti e proposte veramente significativo che ora abbiamo la possibilità di metterle in discussione in dialogo
Con i nostri ospiti nostri relatori
Cominceremmo anche sfruttando momento la connessione
Con Simona mal pezzi con l'onorevole ma pezzi a cui cedo volentieri la parola chiedendo appunto di teneramente questa provocazione del perché a appare che l'importanza di investire nel capitale umano sia in cima alle priorità di chi ha la responsabilità anche di dirigere governare questo Paese onorevole Matteo
Intanto grazie grazie Perrelli invito e mi spiace non essere riuscita ad essere lì con voi presenza perché poi conosco tutti gli interlocutori della mattinata che sarebbe stato bello poter essere lì con loro
Io non lo so se non sia in cima alla volontà del Governo io mi sono trovata in maggioranza nella scorsa legislatura mi trovo al governo in questa parte di di questa legislatura vedo che c'è un impegno però lasciatemelo dire spesso quando parliamo di scuola o di investimento sui giovani io mi chiedo se siamo sicuri tutti modalità trasversale quasi di utilizzare lo stesso linguaggio di intendere le stesse cose perché capita tante volte decapitato in questi mesi anche di rock davano in quell'interesse sulla scuola è aumentato io dico io ben venga
Che però anche le pagine dei giornali che raccontavano la scuola raccontavano spesso di un modello di scuola che quello forse che abbiamo vissuto noi o che hanno vissuto quelle un po'più grandi di noi
Ma non è quello reali che oggi è rappresentato all'interno del nostro Paese in realtà che sono molto molto diversi lei prima professore diceva
Perché c'è questa spinta qualche al centralismo io direi che c'è un grande tentativo invece di rilanciare proprio in questa fase l'autonomia scolastica soprattutto io la sottoscrivo ne sono completamente una fautrice perché ritengo che ogni scuola debba essere libera di rispondere alle esigenze del territorio in cui è inserita lavorando quasi con una sorta di alleanza con tutte le realtà che sono presenti su questo territorio
è giusto che lo Stato che il Governo si occupi di garantire a tutti le pari opportunità la pari opportunità di di accesso all'istruzione e alla formazione
Ma dall'altra parte che ogni scuola sia libera di rispondere alle esigenze del proprio territorio lavorando anche compatti con le realtà che su quel territorio sono presenti
Perché vede l'autonomia e riuscire a dare una vera risposta
è una vera spinta all'autonomia può anche essere uno dei primi elementi a sconfiggere sia la dispersione scolastica che poi porta appunto a quel fenomeno degni che mi spesso anche conseguenza perché quando tu hai una scuola che capace di aprirsi al territorio e alla realtà che ci sono e se è capace come scuola di osservare i ragazzi che ai non solo per il momento direzioni in cui tu li hai ma anche per quello che loro possono far fuori per quello che loro sono fuori dal contesto scolastico per tutte quelle competenze che oggi la scuola purtroppo non è ancora in grado spesso di valutare e quindi si rimette solo all'ambito propriamente più didattico senza considerare che tutto il resto dell'esperienza che i nostri ragazzi vivono quotidianamente e ce n'è un panorama ce n'è una grande offerta possono fare da dare a quel ragazzo degli strumenti e delle competenze e spesso possono agevolare anche il lavoro poi fatto a scuola se già questo tipo di alleanza del territorio insieme alla scuola noi possiamo avere scuole più aperti e che si aprono alle realtà
E che trattengono i ragazzi redatti vanno a scuola non per obbligo ma vanno a scuola perché c'è la gioia di andare a scuola dove spesso non parliamo di felicità nell'andare a scuola i ragazzi quando ci descrivono la loro scuola in molti casi ce lo descrivono come un luogo in cui sono chiamati ad apprendere e basta ma i ragazzi non sono solo nozione
Sono ripeto tutte quelle esperienze che possono fare al di fuori c'è un settore su quali noi siamo estremamente in ritardo come il Paese perché non lo stiamo valorizzando abbastanza che tutto quell'ambito che la Commissione europea ci dice di osservare che è quello della cosiddetta educazione non formale ed esiste un sistema di educazione non formale che può lavorare insieme alla scuola per fare in modo che tutte quelle esperienze possano essere misurate e dare un valore aggiunto alla crescita
Dei dei nostri ragazzi io penso che il lavoro debba essere fatto con questa forma di di sinergia perché il ragazzo che ha un panorama di fronte a sé e di possibilità di scelte è un ragazzo anche che può seguire poi un percorso un po'più preciso
Un percorso che risponda meglio alle proprie esigenze e quindi una scuola che si adegua
Alle richieste dei ragazzi che ha lì che non sono semplicemente tutti uguali perché non lo sono perché hanno bisogno di cure e di attenzioni di di essere seguiti in maniera diversa
Faccio un richiamo anche alla politica perché io penso che non si possa fare battaglia politica sulla scuola e non la si debba fare nulla si dovrebbe fare
Io sono sempre quella che ha ospitato una grande alleanza un po'trasversale rispetto ai temi che riguardano l'educazione perché se ci stanno quarantuno sarà pare a tutti e la e necessario che anche noi che facciamo politica proviamo a tenere uno sguardo un pochettino più ampio non uso questo termine non bello lisciare il pelo a chi magari alla voce un po'più forte grida un po'di più per ottenere qualcosa
Perché siamo in grado tutti insieme di creare un grande progetto per quanto riguarda l'educazione prima il professor De Rita diceva e necessario riprogettare la scuola
Io condivido molto perché quando tu larghi Progetti anche fisicamente consentì di avere nuovi spazi di apprendimento e quando tu hai dei nuovi luoghi nuovi spazi fisici per l'apprendimento
Hai anche necessariamente la possibilità di mettere in atto una didattica che riversa e che maggiormente innovativa e che può rispondere alle esigenze dei nostri ragazzi
Io troppo spesso solo che ho girato in tante scuole mi sono trovata in edifici scolastici magari completamente rinnovati ma la cui composizione delle classi ancora quella classica
Rispetto alla lezione frontale la cattedra e i banchi disposti in modo tale che i ragazzi ricevessero le informazioni che una corda
Completamente sbagliata perché può andare bene in solo in determinati momenti ma i nostri ragazzi apprendere in maniera diversa per come prendevamo noi
Perché sono diversi perché sono una generazione che abituata
All'Inter che abituata al cliccare per avere l'informazione immediata devi aiutarli e guidarli nel fare in modo che accetta le fonti che possono essere corrette magari anche a stare in modo né essere in grado di fare una lezione e quindi creare un modello di scuola
Che sia simile
La mentalità e la modalità con cui loro apprendono e guardate io
La didattica a distanza la facevo quando ero a scuola quindi ben lontano non io come studentessa ma come professoressa quindi ben lontana dai tempi del del compito perché la didattica a distanza faceva parte di un percorso di didattica mista in cui tu insieme alla didattica lezioni in classe
A me nella possibilità di costruire una classe virtuale in cui continuare comunque il dialogo con i tuoi studenti c'era la modalità della classe capovolta e rendere loro durante le lezioni Hincapie interi protagonisti di quello che tu stavi facendo e allora ecco che si crea quel rapporto fortissimo tra insegnante e studenti che ha un rapporto di grande collaborazione e di grande scambio chiudo su un aspetto che mi sta particolarmente a cuore prima nei dati che sono stati giustamente illustrati si è vista un polacco
Del del la nostra capitale umano rispetto al titolo di studio rispetto al numero dei laureati ne dobbiamo anche avere il coraggio di dire
Che il nostro sistema universitario ha guardato in maniera un po'miope rispetto a quello che poteva essere no l'offerta per la formazione cosiddetta terziaria hanno in banca un rafforzamento della terza gamba ci manca la possibilità di vedere sviluppati sia gli ITS
Che sono una realtà correttissima che nascono guarda caso nella risposta di un territorio che unisce chi si occupa di formazione insieme a chi fa impresa insieme a sì vuole mettere dentro delle risorse insieme tante volte anche al terzo settore
Quello è un settore che va assolutamente sviluppato perché richieste dalla possibilità di avere al nostro Paese dei cosiddetti chiamiamoli così supertecnici
Che possono avere quelle competenze che poi il mondo dell'impresa cerca e anche quello è un titolo aggiuntivo
Le lauree cosiddette professionalizzanti le triennali professionalizzanti abbiamo bisogno di dare una risposta anche lì oggi ministro mantenga un lavoro che sta facendo ma ne abbiamo bisogno di capire
Che quel settore non è in competizione nei quali post diploma nel quale l'autore classico è un'altra cosa che consente però a tutto il patrimonio formativo italiano di essere un po'più all'avanguardia rispetto a quelli che sono i parametri europei perché è chiaro che i nostri numeri saranno sempre più bassi se abbiamo un'Offerta minore
Sia per la differenziazione e una possibilità di accesso minore perché poi dovremo andare anche a vedere qual è il corso delle tasse universitarie
In Italia che ha incominciato a diminuire a partire dal due mila e quindici quando è stato introdotto in Italia la no tax area e che quindi ha consentito anche agli studenti meno abbienti di poter accedere alle università pagando delle tasse assolutamente ridotte e quindi questo a in un certo senso implementato il numero degli degli iscritti
L'ultimissimo sporta ne abbiamo bisogno e la politica ha bisogno di non lavorare comparti chiusi
Quando parliamo di capitale umano ne abbiamo bisogno di vedere un ministero dell'università che lavora insieme al Ministero dell'Istruzione per quanto riguarda le competenze
Perché guardate che se è vero che il sessantatré per cento dei ragazzi che sono a scuola oggi nella nostra scuola primaria
Non farà un domani un lavoro che oggi non esiste
Il prendersi a cuore il fatto di offrire nella cassetta degli attrezzi di questi ragazzi degli strumenti per essere in grado di rispondere ad un mondo che oggi non sappiamo quello che sarà ma al quale loro dovranno appunto rispondere
è una responsabilità che tocca tutti quindi Ministero dell'istruzione insieme al Ministero dell'Università da anche insieme al ministero dello sviluppo economico quel tipo di ricerca va associata anche all'università abbiamo bisogno di lavorare con questo tipo di sinergia per dare quella risposta che tutti insomma hanno plaudito a Mario Draghi se vogliamo però rendere conseguenti conseguenti dare conseguenza
Alle parole che mi ha detto forse questa è un'azione che riguarda tutti e la politica in modo particolare grazie
Grazie mille onorevole mal pezzi pare che abbia messo sul piatto altri temi mi sono segnato in particolare l'apertura che ha fatto sul tema dell'autonomia scolastica sulla relazione sul col territorio e sulla necessità di una formazione più legata al a quello che le imprese chiedono come capitale umano e vogliono formare piacerebbe andare avanti un po'nel nell'affrontare nell'esplicitare a quale di queste cose sono diciamo condivise quante di queste azioni possono essere messi in campo allora io richiedere una reazione a questo punto all'onorevole Rampelli se
Non ci andrei volentieri la parola
Sì intanto grazie
Grazie a tutti voi d'aziende la pazienza
Nell'ascolto grazie la Meeting per questo reiterato invito essa rappresenta sempre un motivo di crescita quindi un piacere e grazie in particolare al presidente dell'intergruppo parlamentare per la sussidiarietà Maurizio Lupi
L'argomento è un argomento insomma che ci tocca da vicino che abbiamo sicuramente rievocato
All'indomani del crisi del confinamento data dal confinamento chiusura delle scuole sicuramente ammesso sofferenza
Quindi in tutte le famiglie italiane in modo particolare ha colpito sì in maniera significativa i nostri ragazzi e quindi abbiamo iniziato a fare ragionamenti che fossero un po'meno banali e superficiali o almeno qualcuno ci ha provato per capire quale potesse essere la prospettiva verso la quale collocare la nostra offerta formativa
Però va detto voglio dirlo con chiarezza finché si possono cominciare a puntualizzare nel perimetro delle compatibilità anche delle differenze
Va detto che c'è una sorta di rincorsa
Alla costruzione di un modello unico
Forse non è anche una costruzione ma una suggestione
Nell'aspirare a un modello unico di scuola di insegnamento di educazione di formazione che non mi vede convinto sono d'accordo sul fatto che la scuola vada riprogettata
Ma bisogna anche dire se non si vuole banalizzare
Che quando di fronte sia la prospettiva l'obiettivo di un progetto nuovo bisogna comunque dotarsi scusate il bisticcio di parole di un obiettivo strategico
Quello che a mio giudizio ha mancato in questi anni al nostro sistema scolastico complessivamente alla nostra offerta di formazione
è l'obiettivo strategico
E non c'è neanche distinzione tra il centrosinistra e centrodestra se vogliamo buttarla in politica perché in alcune fasi devo dire che anche chi vi parla
Nonostante la mia appartenenza si sono vicepresidente alla Camera ma appartengono per rispondere una battuta di Giorgetti poco fa Fratelli d'Italia
Anch'io sono rimasto un po'perplesso di alcune definizioni di alcuni approcci che intendevano giustamente dal mio punto di vista e nella nostra metà Campos tentare di modernizzare la scuola la famosa politica delle tre i inglese impresa
E informatica e chi può essere contrario questa spinta innovativa
Però siamo in Italia
Siamo tra i promotori planetarie della civiltà occidentale penso che come minimo bisogna aggiungere a queste tre i una quarta i che l'identità perché ciò che meglio vende l'Italia nel mondo
La propria cifra caratteristica la propria cultura
Quello che in buona sostanza ha reso grande la nostra nazione gli ha consentito può diventare Stato e quindi alcuni mille ottocentosettanta di celebrare l'unità nazionale
E quindi di iniziare a diciamo così spendere degli esempi significativi che poi sono stati trasmessi
In una buona parte l'intero mondo quindici deve essere anche questo aspetto qui quando si costruisce un muro un progetto un nuovo progetto non ci può non essere la definizione di un obiettivo strategico
E quindi in questi casi chi si dice che bisogna lavorare sulla visione che cosa vogliamo noi dalla scuola
Come desidereremmo che potessero uscire inossidabile anzi le nuove generazioni dalla scuola vogliamo dei tecnici o peggio dei tecnocrati
Domanda
Gli aspetti negativi della globalizzazione che in qualche maniera no anche determinato proprio perché è una è stata ed è una globalizzazione non regolamentata
Che rompe tutti gli schemi escreto a anche quel sistema di valori su cui si è costruita la civiltà occidentale della quale facciamo parte
Questa globalizzazione imperante che comunque ha determinato anche gli affetti collaterali
Della pandemia con cui ci stiamo arrabattando in questa epoca e in questi mesi drammatica battaglia per tentare di uscirne bivi non tanto e non soltanto fisicamente
Ma anche economicamente
Non è frutto proprio di questa deriva tecnocratica
Non è frutto dell'abbandono di una visione culturale e spirituale che deve sovraintendere qualunque a qualunque modello di scuola
Quindi io penso che la prima discussione e la prima definizione e il primo interessante confronto tra le parti in campo
Quelle che animano il dibattito politico
Ma anche quelle che animano la società cosiddetta civile comunque insomma il sistema Italia comunemente inteso io penso che non si possa sfuggire a questo obiettivo che cosa vogliamo farci di questa scuola vogliamo creare persone o per dirla in maniera altisonante come si diceva qualche decennio fa u uomini e donne nuovi persone nuove
Oppure vogliamo che dalla scuola escano informatici
Tecnici tecnocrati
Persone comunque una competenza specifica io ovviamente
Parteggiò per la individuazione di un punto di sintesi tra queste due prospettive ma non posso non denunciare il fatto che troppo spesso questa deriva spinge verso una società tecnocratica verso una formazione acritica
Che rinuncia lo dico anche facendo un po'di autocritica vi sono stato un fervente sostenitore presi in più della scuola statale pubblica
E oggi la il terzo millennio devo ammettere osservando dall'esterno anche e forse soprattutto da genitore
Che la scuola pubblica statale a un po'disperso questo patrimonio di valori dello a un po'messo fuori dalla porta e si preoccupa prevalentemente appunto di distribuire nozioni e di dare una formazione di Vibo
Tecnico specifico le cosiddette competenze e tutto ciò che invece è problematico e travagli alla coscienza dei giovani talvolta la disarticolare letteralmente e che comunque dominante nella società non entra nella scuola la sua non ci fa i conti la scuola non fa i conti per esempio o l'uso e l'abuso delle sostanze stuprate stupefacenti con la droga la scuola non fa i conti con la vita e con il vitalismo che comunque dovrebbe animare in particolare le giovani generazioni nascono fai gol non fa i conti con i sentimenti con l'Amore con l'amicizia con la solidarietà
Tranne quando intende magari politicizzare ideologizzare
Le parole chiave che ho appena definito la scuola non fa i conti con l'informatica e con la sua degenerazione tecnologica
Il sistema cosiddetto digitale addirittura noi abbiamo ascoltato nel dibattito di queste settimane anche la proposta di fare lezioni da remoto vita natural durante il suo qualcuno ha pensato che potesse essere la soluzione ai nostri problemi quella di estirpare dalla scuola il germe benefico
Delle relazioni sociali
E quindi anche delle emozioni l'emozione di sostenere un'interrogazione piuttosto che un esame
L'emozione la problematicità di confrontarsi comunque con i propri coetanei di innamorarsi l'uno dell'altro
O di bisticciare con un professore di averlo rinuncia odi stabilisce un rapporto significativo e importante per la crescita
Della propria persona
Sono tutti aspetti che io ritengo siano fondamentali direi persino non negoziabili
E che dovrebbero animare una dibattito che sta al di sopra diciamo così che rappresenta e costituisce la cornice al di sotto della quale Boy ci si può avventurare sulla specializzazione dei programmi sulla durata
Del del del del di corsi di studio
Sulla ristrutturazione tra riforma dell'università e quant'altro quindi io penso che la politica debba assumersi la responsabilità anche di questo genere di dibattito penso che debba per forza di cose anche cercare di collegare queste questa specificità con la natura della nostra nazione con i suoi significati più profondi perché capace che questa abuso di tecnocrazia
Un giorno possa portarci magari ecco io ho anche una professione dietro le spalle sono architetto
A elaborare realizzare tante costruzioni tanti quartieri tante periferie anonime mano ci darà mai e l'emozione che ci può dare
Castel del Monte ad Andria
Realizzato con bebè per ispirazione dell'imperatore Federico secondo piuttosto che la cupola del Brunelleschi piuttosto che il Duomo di Milano piuttosto che la meravigliosa laguna di Venezia con le sue opere d'arte inimmaginabili e comunque ammirate e visitate da tutti i cittadini del mondo
Ci sono delle cifre che sfuggono alla preparazione tecnocratica e che devono comunque rappresentare il cuore pulsante di qualunque percorso formativo sarebbe significativo interessante discutere anche di questo tra noi
Non ridurre invece il dibattito sulla scuola sulla formazione sull'educazione soltanto agli aspetti che hanno dominato la scena fin qui dicevo e concludo
Che la scuola pubblica paritaria a mio giudizio in questa fase funziona meglio della scuola pubblica statale e lo dico da sostenitore accesso della scuola statale pubblica fino a a poco tempo fa da genitore devo ammettere che le cose stanno in maniera diversa
Ma non dobbiamo certo eliminare la scuola statale pubblica
Forse una sana competizione con un calcolo degli standard con un calcolo dei costi con un soccorso che metta la scuola pubblica statale
Nelle condizioni appunto di competere con lavora scuola pubblica Tariq paritaria potrebbe rappresentare anche uno stimolo il giusto stimolo alla scuola pubblica statale per riprendere il filo del discorso e riassumersi la responsabilità di essere centrale nel percorso di un giovane perché questa modalità a mio giudizio è un po'venuta meno lo dobbiamo recuperarle possiamo farlo anche con il sostegno ha un sistema plurale che preveda più Offerte non soltanto più Offerte diciamo organizzative ma anche il rispetto di un turismo culturale che preveda un confronto tra sensibilità diverse perché il confronto è solo con il confronto ritengo si possano migliorare le condizioni in cui i nostri ragazzi possono affrontare la vita grazie
Grazie onorevole Rampelli anche per avere introdotto nella nostra discussione anche una dimensione culturale accanto quello giustamente tecnica di cui questo tema comunque intriso e a tal proposito vorrei se per la parola all'onorevole Gelmini chiedendo una reazione anche rispetto ai temi che sono emersi ovviamente
Tutti noi conosciamo il suo impegno se interesse su questo argomento su questo settore anche la responsabilità che in passato
Ha avuto e che a sicuramente determinato un certo insieme di riflessioni di
Azioni in questo ambito chiederemo una versione super buongiorno a tutti voi che siete qui alle tante piazze collegate consentitemi un ringraziamento di cuore ai ragazzi del meeting per non averci tolto questa certezza
Devo dire che fa un po'impressione entrando qui per chi è abituato a frequentare il meeting
Non ci abitueremo mai alla distanza sociale effettivamente il la cifra era un po'il caos la confusione una moltitudine di gente
Qui invece complimenti a tutti perché tutti con le mascherine tutti distanziati c'è una precisione svizzera nel mettere in campo
Le precauzioni ma non mancano il vostro i vostri sorrisi e quindi abbiamo trovato comunque un'accoglienza calorosa un grande entusiasmo nei vostri occhi e questo ci rincuora
In una stagione difficile come quella che spesso ci rincuora in una stagione difficile come quella che stiamo affrontando devo dire che leggendo i giornali commenti molti hanno evocato un parallelismo fra la stagione che stiamo vivendo della pandemia
E la stagione post bellica della ricostruzione
E io trovo che questo parallelismo non sia così ardito perché tutti i paradigmi della nostra vita sono stati un po'travolti Sal colpite e siamo di fronte sicuramente ad una sfida difficile
Ma se ci confrontiamo con i risultati
Che a valle della ricostruzione sono stati portati avanti da figure come inaudite Gasperi
E che ci hanno regalato per esempio tutta la siderurgia la chimica l'ENI di Mattei piuttosto che la Cassa del Mezzogiorno
Io credo che dobbiamo avere la certezza che ne non possiamo lasciare in eredità alle giovani generazioni semplicemente un po'di bonus di reddito di cittadinanza o di assistenzialismo
E sicuramente la responsabilità della qualità della risposta alla pandemia non sta in capo solo a chi oggi e al governo ma anche a forze di opposizione
E certamente de Bortoli ha ragione quando evidenzia che il dibattito non è all'altezza delle aspettative
Però è difficile oggi non fare riferimento al fatto che mancano venticinque giorni all'inizio dell'anno scolastico
E il Paese versa nel caos più totale perché purtroppo il distanziamento è fallito
Ed è fallito per una ragione per un pregiudizio ideologico
Bastava fare un patto tra la scuola statale la scuola non statale un patto educativo e ottenere la disponibilità che c'era da parte delle scuole paritarie di tanti spazi per poter fare quel distanziamento per poterlo garantire e invece è prevalso il muro tra la scuola statale e non statale non si è voluto chiedere aiuto
Si è pensato attraverso la furbata dei banchi di poter risolvere il problema peccato che i banchi arrivano tardi non si capisce nemmeno quali regioni avranno diritto ad avere questi banchi e quali no
Dal punto di vista degli orari non c'è ancora una chiarezza e quindi non sappiamo se gli ingressi e le uscite saranno più o meno scaglionate
E quindi è difficile per gli enti locali organizzare la mobilità e i trasporti
Penso che sarà quasi impossibile garantire il distanziamento perché l'organizzazione dei trasporti non può essere ancora avviata e quindi si è lasciato si sono lasciate le famiglie nella confusione e nell'incertezza più totale e credo che questa non sia una responsabilità solo del ministro dell'Istruzione sicuramente una responsabilità del governo ma è un problema per tutti noi
E quindi anche chi è all'opposizione deve assumersi delle responsabilità e il dovere di avanzare delle proposte e io credo che anche il centrodestra che ha posto nell'agenda politica alcune tematiche dal tema delle tasse al tema della burocrazia al tema di un controllo rigoroso dell'immigrazione
Oggi debba avere il coraggio
Non solo di evidenziare ciò che non funziona ma anch'
Che di avanzare delle proposte anche di ridare centralità al tema della formazione e al tema del capitale umano è vero noi abbiamo avuto responsabilità di governo
E sicuramente questo è un tema che si presta ad una trasversalità ma dentro una chiarezza di fondo dentro alcuni errori che non dobbiamo ripetere
E allora io credo che non è attraverso l'ampliamento indiscriminato delle piante organiche la precarizzazione del corpo docente che si fa un buon servizio alla scuola perché questo è un errore che in passato è già stato fatto e forse oggi bandire i concorsi a ottobre quando la scuola sarà già iniziata non significa fare un buon servizio agli studenti perché vuol dire che la continuità didattica non potrà essere garantita perché quegli insegnanti se va bene entreranno in cattedra a metà anno se non dal dall'anno successivo
E qui noi dobbiamo pensare invece a dare un giusto riconoscimento economico agli insegnanti e magari a risolvere il precariato che si eredita dai governi precedenti
E vuol dire metterà da parte la ricerca spasmodica di un consenso immediato per avere una visione lunga e pianificare una formazione che sia all'altezza dei tempi
Vuol dire che è una parola scomoda come la valutazione non può essere messa da parte con la scusa della pandemia Due buttando via l'esperienza magari da migliorare
Magari da rivedere dei test Invalsi invece a me è parso che la cosa più veloce che si è voluto fare quella di mettere da parte la valutazione perché ci impone ci costringe a misurare la qualità dei nostri risultati
E noi invece dobbiamo proseguire su questa strada
E certamente abbiamo il dovere di
Non so farci sfuggire un concetto anche se siamo nella stagione della tecnologia
Il capitale umano la centralità della persona non devono essere messi da parte perché è la persona che governa la macchina che governa la tecnologia non è il contrario
E allora da questo punto di vista credo che sia a fondamentale avanzare alcune proposte e noi lo abbiamo fatto con l'intergruppo della sussidiarietà
Intanto la prima proposta di legge che il Parlamento potrebbe approvare anche rapidamente è quella sui nostri cognitive schizzo ovvero la premessa è quella di una centralità della persona e quindi la necessità di potenziare le competenze non solo nozionistica ma proprio le qualità della persona in quanto tale quindi il problem solving la creatività
L'abitudine all'ascolto la stabilità emotiva la duttilità
Ecco sono tutti elementi di leadership che alla fine fanno la differenza quindi come dire la formazione del futuro non può dimenticare la persone trincerarsi solo dietro il digitale dietro la tecnologia dietro la doverosa conoscenza delle lingue occorre anche andare a rafforzare quelle potenzialità che all'interno di un gruppo di persone possono fare la differenza e io credo che questa proposta che è stata sottoscritta da esponenti dell'opposizione ma anche della maggioranza possa avere in Parlamento una rapida approvazione così come la trasversalità dell'obbligo e della responsabilità in materia di formazione ci deve portare ad una decontribuzione a delle agevolazioni
Per le imprese che investono nella formazione perché io trovo ancora una volta molto giusto
La proposta di de Bortoli su un mecenatismo del privato nella materia della formazione non possiamo lasciarlo solo al pubblico
Credo che le necessità ma anche le esperienze le buone pratiche possano derivare anche da a proposte da contributi da esperienze del mondo privato
E su questo c'è una battaglia che con Valentina Aprea abbiamo portato avanti e che abbiamo condensato in una proposta di legge che riguarda l'istruzione tecnica superiore
Troppe volte il dibattito sulla scuola si è arenato in una diatriba ideologica noi dobbiamo partire dalla realtà
E oggi quei dati che il professore che assiste all'inizio ci raccontava quella della dispersione scolastica
Di quel ventisei per cento di ragazzi che non studiano e non lavorano ma anche la percentuale drammatica della disoccupazione giovanile
Ecco questi dati non devono vedere innovi la rassegnazione
E non basta lo sdegno di frontale all'alt alla realtà serve il coraggio del cambiamento questa deve essere la cifra con la quale noi affrontiamo la stagione del Covip
Qualche volta invece la sensazione che prevalga la paura e quindi una resistenza al cambiamento come se si mettessero in campo delle misure per resistere per provare a tirare a campare per provare a conservare lo status quo
E invece io mi auguro che questa stagione difficile della pandemia venga affrontata dalle classi di dirigenti con il coraggio del cambiamento il Comit può avere nella sua drammaticità un aspetto positivo se diventa un acceleratore del cambiamento e del riformismo
Ma per guardare al riformismo bisogna dimenticarsi il consenso immediato e seminare
E gettare i semi di cambiamenti che daranno le loro risposte nel tempo ma in maniera duratura e allora perché io sono una come dire
Sono fortemente convinta del valore delle lauree professionalizzanti Como così come del segmento terziario della formazione perché oggi gli istituti tecnici superiori
Danno una garanzia di occupabilità che vicino al novanta per cento purtroppo sono pochissimi ragazzi che accedono a questa modalità di formazione perché vige un pregiudizio
Come se fossero una formazione di serie B come se gli ITS non avessero la stessa dignità delle lauree tradizionali eppure sono garanzia di risultato eppure intercetta hanno il bisogno delle impresa e di una formazione
Di alta qualità e di alta professionalità e allora noi cosa dobbiamo fare dobbiamo dare un impatto numerico
Maggiore se oggi sono meno di cento i milioni che investiamo negli ITS e se sono circa trenta mila i ragazzi che accedono a questa da questo tipo di formazione noi dobbiamo avere il coraggio di un'ambizione alta che porti a decuplicare
Le iscrizioni agli istituti tecnici superiori così come dobbiamo aumentare l'investimento e voi mi direte ma dove trovate le risorse il Parlamento oggi ha una grande opportunità Caione Corderie Fund
Che non è non può essere una discussione lasciata solo al governo
Perché quella è una opportunità che riguarda tutto il Paese quindi tutte le forze presenti in Parlamento
Il Parlamento che è stato esautorato
A causa della pandemia per lo stato di emergenza può ritrovare un ruolo e io mi auguro e l'appello che faccio al premier Conte a tutte le forze presenti in Parlamento e che prima del quindici ottobre
Prima della data in cui dovremo presentare all'Europa il nostro Progetto sulle Corradi Fund ci sia una discussione in Parlamento di come investire quelle risorse e non illudiamoci
Che basti qualche bonus o qualche misura
Raccogliticcia per portare a casa quelle risorse perché se vogliamo quei duecento miliardi di euro dobbiamo essere all'altezza delle aspettative e produrre una progettualità qualitativa
E allora li possiamo trovare le risorse per colmare il gap digitale ed evitare come è successo con il Loch da un che un milione e mezzo di ragazzi non abbia potuto accedere alle lezioni a distanza per assenza della connessione di un tablet più di un pc questo non deve più accadere quel gap digitale
Noi lo dobbiamo e lo possiamo colmare
Dobbiamo pensare ad un grande piano sull'edilizia scolastica aggiornando l'anagrafe che è ferma da troppo tempo sulle condizioni di agibilità delle nostre scuole e dobbiamo sicuramente rilanciare quel sistema di Laure professionalizzanti di istituti tecnici superiori che possono rappresentare la differenza come possiamo farlo
Sostituendo allo sdegno che abbiamo un po'tutti per come vanno le cose alla cultura del rancore
La forza del coraggio la corte il coraggio di innovare il coraggio di cambiare il coraggio di chiedere al cambiamento con delle proposte che possono fare la differenza io credo che il momento sia adesso anche perché anche noi dell'opposizione abbiamo votato i primi due scostamenti di bilancio e non l'abbiamo fatto a cuor leggero perché sapevamo che quelli scostamenti di bilancio significavano indebitamento per le future generazioni allora se tutti siamo d'accordo
Con le parole di Mario Draghi lo dobbiamo anche dimostrare e lo dobbiamo dimostrare coi fatti e non solo con le dichiarazioni di principio grazie grazie mille
Grazie mille onorevole Gelmini anche per avere sollevato alcuni temi anche andando dietro a quelli che sono emersi facendo alcune proposte alcune indicazioni molto chiare molto puntuali
Darei la parola allora l'onorevole Toccafondi anche per andare dietro queste provocazioni che sono emersi a queste proposte che sono state indicate
Facendo il tesoro anche della sua esperienza passata e presente l'interesse su questi temi su queste ti ringrazio
Ringrazio tutti voi della pazienza dalla presenza ringrazio il meeting che devo dire non manca mai di tener presente
L'attenzione la particolare attenzione sulla scuola sulla formazione ma più in generale sui giovani e sul percorso educativo rispondendo un po'la domanda ma anche alla all'appello di di Mario Draghi
Ma anche alle premesse del dottor De Bortoli direttore verità
Mi viene da da dire che questo è il momento storico giusto per non semplicemente parlare di riforma della scuola o di riforma della formazione ma per mettere al centro dell'attenzione reale politica non solo della politica
Ma del paese proprio il tema della educazione anzi del percorso educativo mi verrebbe da da dire parafrasando se non ora quando
Anche perché altrimenti se non prendiamo posizione come paese e quindi anche come politica potremmo essere inseriti da Dante nel terzo Canto dell'Inferno anzi nell'anti inferno gli ignavi i vigliacchi
Coloro che non presero mai posizione e guardate che sono descritti nel terzo canto come coloro senza infamia e senza lode
Al giorno d'oggi è vista la situazione ognuno di noi forse direbbe ci sto senza infamia e senza lode come dire non mi sembra proprio malvagio ecco Dante in seri nel terzo canto dell'inferno e tra gli ignavi e dico questo anche perché penso che il la peggiore peggior nemico dell'educazione del futuro dei giovani riprendo un passaggio molto importante di Mario Draghi il peggior nemico sia penso sia l'ignavia degli degli adulti
Che questi ignavia degli adulti non prendere posizione il non puntare sul futuro e quindi su di loro
Sì anche far fuori la speranza dei giovani stessi altro punto di Draghi
Sarà paradossale ma ho avuto più o meno a metà settembre siamo a duecento giorni senza scuola in tutta Italia
Cento giorni senza scuola in presenza dal cinque marzo sarà paradossale ma uno dei punti che più mi ha sorpreso e che c'è mancata la scuola
è un dato di fatto non semplicemente come i genitori che avevano un problema in più a casa
Ma anche proprio i ragazzi e soprattutto quelli un po'più grandi quelli che le domande se le fanno perché tutti i ragazzi le domande se le fanno se le son sempre fatte Ico continueranno a farle bene
Io vorrei partire da questo paradossale punto positivo di questa chiusura di questo look da un di questo momento lunghissimo senza scuola cioè ci siamo resi conto dell'importanza non semplicemente della scuola in quanto insieme di nozioni
Dell'il la spiegazione l'interrogazione machismo c'è mancato il percorso educativo cioè quell'insieme di rapporti
Perché la scuola è un insieme di rapporti di crescita di ragazzi che si fanno delle domande come se son sempre fatte sempre si faranno solo che hanno bisogno di adulti perché per entrare in in contatto con la realtà per comprenderla per avere un giudizio tutti noi abbiamo avuto bisogno di adulti non semplicemente di persone più grandi di noi ma di adulti e quindi gli insegnanti di educatore ed i genitori
Questa mancanza paradossalmente ci ha fatto riscoprire quanto sia utile la scuola la formazione ma il percorso il percorso educativo
E paradossale tante sono state le scoperte dei nostri ragazzi e dei nostri insegnanti o dirigenti in questo momento di chiusura
è paradossale ma su lo voglio sottolineare perché ha un aspetto assolutamente positivo c'ha fatto riscoprire nel torpore
L'importanza dell'educazione
E quindi se non ora quando so che occorre prendere posizione e il tema del prendere posizione non è tanto è semplicemente sulla riapertura al quattordici di settembre
Secondo me c'è molta confusione c'è confusione da da cinque mesi si rischia il caos e Siniscalco House in un momento non semplice per il Paese economicamente con le tensioni sociali quindi credo che debba essere
Tema
Di dibattito comune anche con le diversità che esistono tra di noi ma trovare un punto di comune per aiutare la scuola
A ripartire sicuramente non riparte con la didattica a distanza grazie in un momento di chiusura totale
è stata anche utile ma ha amplificato anche i problemi della scuola e soprattutto per coloro privi di mezzi
Non è possibile fare didattica vera scuole in presenza smembramento le classi e neppure portando una classe in un cinema
O in un teatro chi conosce la scuola sa che questa scuola none quindi l'auspicio è che si possa rivedere anche quelle linee guida che da fine maggio
Hanno delle disposizioni per quanto riguarda la mia parte politica ovvero Italia viva da sempre lo abbiamo detto troppo assolutamente troppo troppo stringenti c'è un tema contingente che la riapertura
Ed è un problema reale che per quanto ci riguarda grave
Ma c'è anche un tema che è di prospettiva perché quando parliamo dell'investito investire cambiare il percorso educativo migliorarlo più attinente alle esigenze dei ragazzi e della e quindi interrogarci su come cambiare la scuola fatta per i ragazzi e non peraltro e quindi che deve puntare al meglio e non alla mediocrità
Che deve avere come parole d'ordine qualità merito valutazione e dialogo con con la realtà
Occorre avere una visione quindi c'è un contingente la riapertura non semplice c'è una visione
Portando l'esempio sul tema calcistico direi che c'è
Il contemporaneo che il mediano che è quello che deve recuperare il pallone
Quindi deve per rimettere in gioco la squadra ma il mediano una visione non c'era la palla lunga la fine dell'ALDAI regista la palla filtrante lo scatto il triangolo la fa il regista e alla scuola serve il mediano il regista nel dibattito politico italiano questa consapevolezza non c'è
E non c'è no no ore ma in generale
Lo dico perché il dibattito di queste settimane è stata ma è meglio i banchi con le ruote o senza ruote
Ma è meglio il concorso per insegnanti con domanda fare tempo con domande chiuse
Ma per fare entrare gli insegnanti e quindi il meglio degli insegnanti a scuola è meglio fare un bel concorso vero è selettivo o una sanatoria
E abbiamo anche una classe sindacale non lo dice nessuno lo dico io che in piena pandemie con la didattica a distanza qualcuno ha mandato delle diffide sindacale a fare didattica a distanza i presìdi
Che qualche altra si legherà l'ultimo giorno di scuola ho visto bene di fare uno sciopero quindi benedisse lo che il livello di consapevolezza sul percorso educativo e sulla riforma del percorso educativo e non semplicemente sulla riapertura fondamentale della scuola il quattordici non è proprio così elevato voglio sottolineare e concludo due temi che hanno funzionato e su cui assolutamente ripartire hanno funzionato anche in questo momento tragico e drammatico
Il sistema di istruzione nazionale è uno ed è composto da scuole statali e non statali
Per decenni in questo Paese non ha mai avuto una consapevolezza culturale di questo tema in piena pandemia tutti noi
Abbiamo lavorato per aiutare le scuole paritarie
Che sono la seconda gamba o la prima Kanga Ambra fate voi del sistema di istruzione nazionale statale e non statale
Deve interessare avete bisogna avere la consapevolezza che tutte e due le gambe sono fondamentali perché su tutte e due le gambe si poggia l'intero sistema di istruzione nazionale finalmente dopo dopo sempre direi
Abbiamo potuto dibattere culturalmente e politicamente questo tema senza steccati quindi è un segnale assolutamente positivo
Ma c'è un tema che ha funzionato laddove i ragazzi e docenti hanno potuto scoprire di più
Qualcosa disse in questo drammatico momento e grazie all'autonomia scolastica si compie il ventesimo anno quest'anno de di quel poco di autonomia scolastica di cui godono i nostri istituti fidiamoci dei docenti e dei dirigenti loro sanno bene cosa serve i singoli studenti che hanno le loro singole scuole dobbiamo aumentarle quello più che inventarci riforme che troverebbero degli ostacoli come hanno avuto gli ostacoli e le riforme precedenti ultimo tema è sugli istituti professionali e tecnici
Cioè più o meno il quaranta per cento dei nostri studenti per troppo tempo abbiamo deciso in questo Paese che tutti dovevano fare un liceo
E il venti per cento che s'sta seguendo che si iscrive a un istituto professionale pensa di entrare in contatto con il mondo del lavoro che si trova un liceo mascherato
Pensa di usare il tornio e si trova sedici ma serie compresa chimica diritte economia nel biennio e scappano
E se scappano stalli l'abbandono scolastico perché abbiamo l'otto per cento di abbandono scolastico negli istituti professionali che arriva al trenta per cento in alcune aree del Paese
Però se vogliamo davvero bene al percorso educativo ovvero i nostri ragazzi dobbiamo essere coscienti che ognuno ha un suo talento da scoprire a una sua vocazione e la scopre nella scelta della scuola
Non tutti devono fare per forza il liceo questa sì è una riforma a cui vorrei soltanto poter lavorare ecco in conclusione mi sembra di aver meritato visto che ho preso parte posizione di non finire nel terzo
Girone dell'inferno anche perché da Ferentino non già Dante l'abbiamo esiliato e non posso essere esiliato per la seconda volta grazie grazie a te
Grazie mille grazie mille onorevole Toccafondi contribuito a porre purtroppo il tempo fugge ma abbiamo messo tanti temi in discussione quindi chiede una relazione su questi anche all'onorevole Giorgetti
Grazie io non sono un addetto cultore della materia quindi non so cosa ci faccio qui
Però mi chiamano al meeting per fare delle provocazioni e quindi son passato alla storia come quello che essendo contro l'Inter dalla politica ero contro Parlamento essendo contro l'Inter verte nella sanità euro contro i medici di base e vi argomenterà o perché sono contro internet nella scuola e quindi sono contro i professori
Primo prima riflessione per de Bortoli perché le politiche educative non sono in cima alle preoccupazioni della politica ma evidente perché le politiche educative per definizione sono il terreno del pensiero lungo
E la politica di oggi non ha pensiero lungo
A pensiero Breve anzi affannoso affannoso perché continuamente alla prova di consultazioni elettorali che almeno quelle ci sono una volta all'anno quando ci sono sono vengo rinviato soppresse
Ma addirittura adesso all'affanno del sondaggio settimanale che in qualche modo condiziona anche s'e quindi la politica educativa si riduce in questa politica dal pensiero Breve
A quelli che sono gli elementi diciamo così più diretti anche di consenso certamente il personale docente inteso come impiegato come dipendente e non come maestro educatore o i banchi
Come se uno volesse fare il pane con la farina è l'acqua e si dimenticasse gli evito con i banchi docenti non si fa la scuola se non c'è un progetto una visione e questo è il primo problema
E che non è neanche un problema di soldi secondo me dittatore giustamente ricordato quanto poco si investa nella scuola
Nel percorso educativo nostro paese anche se poi è molto difficile fare paragoni con sistemi scolastici Ducati di molto differenti dove il pubblico il privato agiscono in modo molto molto diverso
E questa è diciamo la la prima la prima riflessione ma anche quindi l'atmosfera la tensione il lievito
Agli ingredienti possiamo mettere molta più farina molte più banchi due milioni e mezzo di banche i cinque milioni di banchi duecento mila professori in più ma può darsi che non cambia assolutamente niente
La seconda riflessione la discussione
Anche oggi qui
Quasi sempre in politica riduce l'educazione alla scuola e alla scuola pubblica
Quando secondo me il processo educativo lo dico da profano evidentemente non da addetti ai lavori il processo educativo non si risolve certamente nella scuola pubblica
E non sei mesi fa forse risolve neanche semplicemente nella scuola
Il processo educativo parte innanzitutto dalla famiglia ma qui non apro il tema perché sennò chissà dove mi poi porterà discussione ma anche in tante altre dimissioni
Associative
Vi faccio un esempio nessuno si scandalizzi io ho imparato molto di più di organizzazione del lavoro facendo parte dalla mia scuola di calcio per almeno dieci anni che nell'esame di organizzazione del lavoro all'università
Ho imparato molto di più nei
E quindi le esperienze sono fondamentali e crediamo al punto centrale del mio intervento perché la scuola si e luogo dove si trasmettono
Diciamo così
Nozioni conoscenze competenze ma la scuola è è o dovrebbe essere soprattutto il luogo dove si trasmettono esperienze
E l'esperienza si dica in qualche modo è sradicati nella propria comunità nella propria storia la propria tradizione e propri mestieri Rambo però che dalla capacità prima si parlava di siti professionali di legare fondamentalmente la dimensione della scuola a quella del lavoro vero perché se io non sono vicino qualcuno che mi insegna come si lavora
Qualcuno può insegnarmi via internet o direttamente quello che vuole in modo frontale ma io non imparo
Io tutte le cose che ho imparato manualmente le ho imparate facendo degli insieme a quelli che in qualche modo mi hanno trasmesso questo tipo di esperienza e quindi prima di tutto un clima di rispetto verso chissà e magari Anita superò la nostra e quindi è un principio naturale ma non mi sembra molto di moda
E in secondo luogo
L'esperienza implica una Rella azione
E quindi io sono terrorizzato dalla all'esperimento e che in qualche modo qualcuno vorrebbe amplificare le distanziamento sociale applicato alla scuola
E drammatica questa cosa perché la relazione il nesso di causa casomai caso fa è che chi si sono tra le persone sono fondamentali tra studente studente tra studenti e professore
Anche qui il banco io no no memoria di come fosse fatto il mio banco scuola io questo giorno presero come la patente o Banco no non me lo ricordo è interessata al banco perché il primo giorno di scuola c'era la lotta per i secchioni andare in prima i primi banchi di frutta professore e quelli che non avevano voglio fare un tubo in fondo oppure cerca di andare vicino all'amico o all'amica
In qualche modo che potesse essere funzionale a certi tipi di discorsi e li stava la relazione più che il banco
E
Qualcuno sorride no non c'è da sorridere perché è lì che si cresce ed è lì che si fanno esperienze
Ed era a bordo col docente col professore col maestro termine che forse in qualche modo densa rivalutato non l'ho mai scritto citare in questa in cui in questo in questo incontro
Ecco quello è il momento in cui secondo me si cresce e si fanno esperienze io dicevo prima sono terrorizzato dalla scuola di internet ma non perché non ce la connessione anche questo così con de Bortoli de Muti preme dicono i saranno stati potentissimi mezzi messi a disposizione da parte del medico e quindi immaginiamo le famiglie quando anch'io ho assistito a scene incredibile
Per quanto riguarda queste queste ma io sono autorizzato perché interrate significa in qualche modo contributi applicato prima di più a scuola
E che contribuisce dalla spinta decisiva alla completa atomizzazione dell'individuo della persona e che in qualche modo è spaesato tende purtroppo invece che alimentare la libertà e della pluralità e del pluralismo tenne in qualche modo omogeneizzate banalizzare ogni tipo di discorso
Io ad esempio ho fatto su il suo son voluto venire qua proprio perché penso che soltanto parlando in presenza in qualche modo si colgono certe sfumature certe sensibilità
Altrimenti si perdono inesorabilmente e e per questo motivo io penso che nel momento in cui discutiamo discutiamo e cerchiamo discutere
Come politica e diritto introdurci a introdurci in un pensiero lungo in modo magari surrettizio dettato dall'evenienze
Forse il momento di di fare delle riflessioni non dimenticando però quelli che sono i fondamentali Non perdiamoci nelle teorie partiamo dalla realtà e lo ribadisco
Non voglio fare un manifesto contro conto distanziamento sociale ma secondo me avevano educativo se non c'è in qualche modo relazione non ci può neppure essere educazione grazie grazie a lei onorevole
Grazie mille ci abbiamo la conclusione
Chiederà agli interventi onorevole Lupi a cui conoscendo bene tempi e modi del meeting devo chiedere di essere un po'lapidaria nella sua conclusioni no intanto saluto anch'io tutti è sarò assolutamente Breve
E a questo punto non parlerò dieci minuti deve quando noi politici siamo siamo brevi iniziamo un tipo otto da dieci minuti
Due sono solo i messaggi perché questo è il primo dei due incontri dell'intergruppo parlamentare per la sussidiarietà che ogni anno il meeting ospita e da un grandissimo valore
E non fa notizia perché lavorare insieme individuando temi che non dividono ma che ci accomunano non fa notizia non fa notizia perché non litighiamo
Il primo è questo il tema dell'educazione dell'educazione della scommessa sulla formazione è un tema che deve accomunarci
Abbiamo lavorato tutto l'anno su questo insieme abbiamo individuato anche delle proposte
Le ha ne ha parlato la Maristella Gelmini che speriamo rapidamente possono essere approvate dal Parlamento perché sono due piccoli segni quella dei no cognitivi schivo il che ha spiegato Maristella e anche l'altro
Perché non si capisce perché ci possa essere industria quattro punto zero cioè le imprese si sviluppano se rinnovano i propri macchinari
E non ci possa essere capitale umano formazione quattro punto zero la nostra proposta è semplicissima
Qualunque impresa investa in formazione master educazione eccetera
I propri costi diretti e indiretti sono raddoppiati
Come quelli della investimenti in macchinari spendi cento ne porti a riduzione a dei pool costi duecento perché quello è il primo patrimonio che c'è nella scuola ma c'è nella società e cioè nell'impresa
è un modo per stare insieme per lavorare insieme sono due segnali
Guardate che è successo una cosa durante lo da un'incredibile
L'ho detto Gabriele Toccafondi
Mi spiace che i commentatori dicono a cosa serve l'intergruppo ma per la prima volta non si è litigato ideologicamente in Parlamento nella divisione tra scuole paritarie e scuole statali abbiamo capito tutti che bisogna investire sulla scuola la scuola è pubblica
Ed è quella statale e non statale
Lavoro fatto da tutti è stata quella di persino dal Movimento cinque Stelle di dare trecentocinquanta milioni anche alle scuole paritarie ma non come elemosina come riconoscimento di un punto fondamentale di un lavoro che dovrà venire e questo era il primo messaggio
Domani parleremo anche di altro il secondo è la coscienza riprendo de Bortoli è e De Rita che noi abbiamo e speriamo di continuare a lavorare su questo
Parla lo ha detto anche Giancarlo investire nei giovani non porta consenso
Draghi adesso sul sì di non danno speranza sulla investire in educazione lavorare insieme educazione non ci Cogeco stringano fare i sussidi o hai un progetto o non ce l'hai o laveria mega lavoro a medio-lungo termine non ci lavori d'altra parte la storia del nostro Paese dice una cosa semplicissima
Tutte le volte che si è voluto ripartire si è investito in formazione educazione Don Bosco nell'Ottocento don Gnocchi nel Novecento apro e chiudo una parentesi per chi ancora a pregiudizi sulla scuola paritaria guardate che la storia dice che quando sono nate le istituzioni private non sono nate per i ricchi sono nate nostra storia per raccogliere quelli che non potevano andare a scuola gli ospedali sono nati perché ad Oria cogliere il più debole queste la forza dell'Italia
E allora Olivetti
Il maestro Manzi e l'alfabetizzazione del dopoguerra
Addirittura le centocinquanta ore con le degenerazioni che poi ci sono state che negli anni Settanta della crisi dove dovevamo dare la licenza media agli operai perché così la manifattura sarebbe stata migliore
Ecco queste la strada che dobbiamo seguire ed è la sfida che il come intergruppo governo e opposizione ci poniamo ma che è una sfida per tutta la società era il segnale dell'incontro che volevamo dare oggi ringrazio ovviamente e la battuta permettete ora non abbiamo problemi di soldi spendiamo tre miliardi di euro per banchi da un giorno all'altro
Quindi il problema dei soldi tre miliardi di euro da un giorno all'altro per comprare i banchi quindi oggi non possiamo più avere l'obiezione del tema dell'investire educazione perché non abbiamo risorse
Allora abbiamo col ci dobbiamo costringere ad un progetto che deve essere pronto per il quindici ottobre
Sperando ed è un segnale che dona Ricciardi questo non parlo da presidente l'intergruppo caro Ricciardi le scuole non si chiudono più perché sono la prima e principale risorsa che abbiamo in questo paese qui parlo a mio nome la smetta di dare incertezze su questo perché oggi è vergognoso che ancora una volta si dica
Non sappiamo se le scuole riapriranno le scuole sono la cosa più importante che abbiamo è il nostro patrimonio
Grazie grazie a tutti
Bene
Ringrazio ancora tutti i partecipanti è stata un'ora e mezza su cui avremmo tanto da lavorare su cui riflette buon lavoro a tutti e buongiorno
Diciamo
Non non di
Diciamo
Mondo cinico