Commissione Politiche dell'Unione Europea della Camera dei Deputati

Aver tentato buongiorno a tutti io avverte in via preliminare camicia della della seduta odierna sarà assicurata mediante la camiceria passò quartili della Camera e la collezione di serietà sul canale satellitare
L'ordine del giorno reca l'audizione informale del ministro per il Sud per la pesante l'Italia Giuseppe Provenzano nell'ambito dell'esame congiunto del programma di lavoro per la come sempre il due mila venti
Pagati lavora datato e mi ha detto che la commissione della relazione programmatica sulla partecipazione di tale nella notte nell'anno due mila venti bande venute ringrazio visto Provenzano
Che ha già comprato al dottor Francesco Panetta e dalla dottoressa Laura Cremonini
Affarista limitare interviene l'odierna audizione che costituisce una delle tappe conclusive nell'ambito del ciclo di attività conoscitive avviato dalla commissione sulle questioni più rilevanti dell'agenda dell'idea europea tra cui quella dell'utilizzo dei fondi strutturali
E gli investimenti europei assume specie nel Sud Italia un'importanza crescente alla luce dell'attività emersa nel quadro del prossimo bilancio a lungo termine dell'Unione che lascia la palla ministri quarto
Ai colleghi come sempre che ci faceva pervenire al CIPE desidera intervenire e almeno diciamo organizzare bene il più in basso e quindi la parola al ministro Provenzano prego
Grazie Presidente ringrazio davvero per l'invito che non poteva cadere in un momento migliore il Consiglio europeo della scorsa settimana grazie alla tenacia del presidente contro il ministro Memnone del lavoro fatto in questi mesi ho tutto il Governo
è stato senza dubbio un momento di svolta per l'Unione europea e assegnato dopo un anno difficile
Il ritorno dell'Italia nel consesso che a mio avviso gli spetta cioè quello dei grandi Paesi fondatori capaci insieme come sono stati in questo frangente
Di definire la rotta dell'unione nei i decenni ceiling insieme a Francia Germania e Spagna noi abbiamo dimostrato che è un'altra unione europea non solo e desiderabile ma è pure possibile
La combinazione di strumenti finanziari nota né innovativi con salvaguardando le politiche tradizionali da possibilità inedita per la commissione di emettere debito comune
Le semplificazioni però la temporanea ma ne speriamo che diventino permanenti nell'uso e nella riprogrammazione dei fondi europei un sostegno europeo basato sulla progettualità di medio-lungo periodo
Tutti questi non sono state gentili concessioni cadute né al cielo spesso nuvoloso di Brussel sono state il frutto di una vera battaglia politica
Non solo nelle lunghe ore del consiglio in cui ha trovato il suo compimento finale ma che si è articolata lungo tutti questi mesi
E anche negli anni precedenti il confronto politico all'interno del Parlamento europeo ora così saggiamente guidato da nostro David Sassoli
Nel lavoro che il Governo italiano fatto nei mesi scorsi nei Consigli europei ieri lavoro che la Commissione europea ha portato avanti la nuova commissione in cui spicca la figura del nostro commissario Paolo Gentiloni
Io vorrei approfittare di questo dizione per diciamo dividendo un po'in due parti una menzione dapprima concentrandosi un punto concentrato in un po'sul lavoro del mio ministero in questi mesi nell'utilizzo dei fondi strutturali per l'emergenza
E la seconda parte approfittandone per interloquire diciamo delle più in generale nello dell'opportunità dell'occasione che adesso ci precisi trenta
A per quanto riguarda il mio ministero durante questi mesi drammatici non ci siamo impegnati al massimo per sfruttare appieno le opportunità offerte dal temporali framework agreement la Commissione europea
E dalle due iniziative di spostarla corona alla crisi del coronavirus
Che hanno e sono state le prime due iniziative alla Commissione europea che hanno o diciamo provato a massimizzare il contributo che i fondi strutturali potevano dare a fronteggiare l'emergenza prepara e preparare la ripartenza
Anche in questo caso è stato il frutto di un lavoro paziente anche nostro in seno alla Commissione nel dialogo in particolare con la commissaria Elisa Ferrera per le politiche
Di coesione
E ha raccolto anche un po'persino al di là delle nostre più rosee aspettative molte delle richieste storiche che il nostro Paese aveva avanzato nel corso degli anni in termini di semplificazione di flessibilità
Nell'utilizzo dei fondi europei
Noi avevamo il dovere di cogliere appieno questa opportunità che si apriva anche per recuperare non dobbiamo nascondercelo credibilità nel consesso europeo sull'impiego l'utilizzo dei fondi strutturali rispetto alle quali noi facciamo registrare una ritardo storico devo dire che in questa occasione non è stata sprecata noi da un lato abbiamo mobilitato il maggior numero di risorse per rispondere all'emergenza sanitaria economica e sociale abbiamo riprogrammato
Siamo stati un Paese che in Europa la FIN programmato nell'emergenza più risorse
E dall'altro abbiamo fatto puntando su alcune misure semplici se alcune linee guida nazionale anche nel rapporto con le regioni
Per intere più efficace l'impatto dei fondi e anche più semplice era rendicontabilità sui programmi europei
Insomma abbiamo provato evitare di riprogrammare attraverso interventi a pioggia o particolaristici ma abbiamo fatto rispettando diciamo le linee strategiche sono proprie della politica di coesione
Grazie al lavoro portato avanti con i miei uffici con il dipartimento delle politiche di coesione con l'Agenzia della coesione e anche col Vampa al e con tutte le autorità di gestione sia dei programmi nazionali che dei programmi regionali abbiamo sottoscritto
Accordi con tutti i ministri i gestori dei fondi europei e con quasi tutte le Regioni ne mancano al momento sono quattro ma si sono già come dire
Dichiarate disponibili a sottoscrivere questo questi accordi ci sono accordi che nella parte che riguarda i ministeri onda trasmesso alla vostra Commissione che per la parte riguardante invece le Regioni aspettato di avere il quadro complessivo per trasmetterli ma in ogni caso possiamo alle mandare già quelli sottoscritti
Sono stati accorpati accordi che anche grazie a dei dispositivi normativi
Previsti dal decreto rilancio in particolare il due l'articolo duecentoquarantuno all'articolo duecento quarantadue hanno consentito di svolgere questo per azioni di riprogrammazione dei fondi europei però salvaguardando i principi della coesione
In un duplice significato in un duplice senso da un lato mantenendo il vincolo di destinazione territoriale dei fondi
Anche se la commissione ci dava la facoltà di spostare risorse tra categorie di religioni diverse noi non ci siamo avvalsi di questa facoltà nella consapevolezza che la crisi e l'impatto economico e sociale della crisi riguarda tutto il Paese incide in maniera particolarmente grave anche sulle aree meno sviluppate
E dall'altro preservando la strategicità degli interventi originariamente previsti nell'ambito dei programmi operativi
Questo è stato fondamentale l'abbiamo fatto anche con le regioni del Sud con le regioni del centro nord mettendo a disposizione temporanea per la salvaguardia di questi interventi secondo sviluppo e coesione
Dico temporanea perché questi dispositivi normativi ci hanno consentito per la prima volta che le risorse che rientrano nella disponibilità dell'Italia a a seguito della rendicontazione dei progetti europei questa volta vanno a fine direttamente nei programmi proprio per ripristinare la dotazione originaria quindi alla fine di questo noi abbiamo preservato
Le risorse per investimenti così come avevamo concordato con la Commissione
E dall'altro lato abbiamo massimizzando le risorse utilizzabili per l'emergenza questo
In un certo senso si è trattata di una vera e propria riforma delle politiche di coesione non una semplice riprogrammazione ma anche una fortissima accelerazione un fortissimo input all'assorbimento delle risorse europee quindi un'accelerazione nella spesa che a fine anno dovrebbe farci riguadagnare posizioni complessivamente questa operazione è valsa fin qui ripeto mancano regioni importanti come la Sicilia la Sardegna per esempio oltre le Marche
E il Friuli-Venezia Giulia al momento sono queste le quattro regioni è valsa complessivamente dieci virgola quattro miliardi cinque virgola quattro miliardi messi a disposizione dai ministeri quindi nei programmi operativi nazionali
Ed è stata una riprogrammazione ghianda dal dirà delle nostre più rosee aspettative
E cinque quasi cinque miliardi da parte delle regioni in questo caso invece è stata un po'al di sotto delle nostre aspettative ma comunque complessivamente ne abbiamo raggiunto un target che è superiore rispetto a quello che la stessa Commissione ci aveva chiesto io poi sono convinto che ci siano ulteriori margini di riprogrammazione delle risorse d'impiego dei fondi strutturali per l'emergenza in particolare in alcuni programmi se devo dire quali programmi operativi nazionali sono maggiormente il ritardo e quindi potrebbero riprese per il programma e di più
Penso soprattutto al PON inclusione e al fondo per le politiche attive
E invece se guarda i programmi regionali appunto la Sicilia e Sardegna sono quelli che dovrebbero invece maggiormente beneficiare di una riprogrammazione che in questo momento ancora non è compiuta
Nel rapporto con le regioni vorrei segnalare non solo bruciamo le novità nel merito delle scelte che sono state effettuate che hanno potenziato
L'impatto e l'intensità volte delle stesse misure che il governo aveva trovato per contrastare l'emergenza dai decreti pure Italia i decreti rilancio ma rappresentato soprattutto una novità nel metodo ho qui non c'è stata soltanto leale collaborazione non c'è stato un patto di fiducia
In cui le regioni hanno compiuto autonomamente le loro scelte ma nell'ambito di precise linee guida nazionali
Su misure specifiche che venivano indicate proprio per evitare come dicevo prima la dispersione degli interventi di mille rivoli alcuni sono stati purtroppo abituati alla programmazione europea
E spesso con un taglio particolaristico
E il presidio centrale in questo caso il mio ministero le miniere strutture il governo ha svolto quel ruolo di coordinamento strategico che invece troppo spesso nel corso degli anni passati aveva ha ha rinunciato a esercitare
Madre in conclusione questo lavoro credo diciamo sia stato essenziale anche al fine di recuperare quella credibilità in Europa che è stata fondamentale anche artistici del negoziato c'è un nuovo quadro finanziario pluriennale e sul programma Next Generation mio
Condotto pochi giorni fa noi ripeto abbiamo riprogrammato la mole di risorse più grande a livello europeo e questo è un fatto che ci insegna una cosa che quando chiediamo semplificazione e quando chiediamo flessibilità siamo nelle condizioni di utilizzarne al massimo e di contrastare anche con loro comune secondo cui l'Italia è assolutamente incapace di spendere certo
Noi abbiamo tratto alcune lezioni anche da questa operazione per esempio la necessità di rafforzare il presidio centrale soprattutto nell'esercizio di un ruolo di coordinamento strategico
E in passato troppo spesso non aveva utilizzato noi non intendiamo fermarci qui in queste elezioni che abbiamo ha preso anche nella riprogrammazione vorremmo che diventassero
Diciamo una linea di condotta nella nuovo ciclo di programmazione due mila ventuno mila ventisette devo dire che per quanto riguardava vecchia tra virgolette tradizionale politica di coesione e almeno per quello che riguarda il nostro Paese il negoziato sul quadro finale nei finanziario pluriennale è stato particolarmente felice ovviamente questo risultato è rimasto un po'in ombra rispetto a quello più eclatante che riguarda il ruolo dell'Italia e il beneficio che l'Italia potrà utilizzare da Next Generation New però bisogna dire che anche sulle politiche di coesione nell'ultima fase del negoziato noi abbiamo avuto una quota di risorse maggiore rispetto alla stessa proposta che la commissione aveva avanzato in particolare per quanto riguarda le regioni meno sviluppate
Non solo ma nel nuovo ciclo di programmazione noi possiamo perseguire un'integrazione IMI virtuosa
Tra nuovi strumenti e politiche di coesione in particolare mi riferisco riattivo che seguirà le stesse linee le stesse regole utilizzate anche per CRI e Crimp classe cioè i programmi
Sui fondi strutturali rivista di risposta alla crisi di coronavirus messi in campo dalla commissione
E il già Transition mechanism nel quale come sapete proprio le regioni del sud si sono candidate a i due progetti pilota europei che riguardano l'area di Taranto il Sulcis quando mi riferisco a Taranto intendo anche la centrale carbonifera di Brindisi perché su questo c'era stato una qualche polemica del bene precisare
Proprio per rispettare le scadenze del prossimo ciclo di programmazione due mila ventuno due mila ventisette noi abbiamo già lavorato anticipando in larga parte il lavoro e gli esiti dei tavoli partenariati
Con cui ci siamo confrontati per sottoscrivere il nuovo accordo di partenariato
C'è una prima bozza del dipartimento delle politiche di coesione nel corso che deve essere ridiscussa con il Governo Enzo innanzitutto ma anche con alle regioni e agli enti locali perché questa diciamo la una un altra novità di metodo che vorremmo introdurre cioè quella di un maggiore coinvolgimento degli enti locali nei benefici
Della programmazione dei fondi europei nel nuovo ciclo di programmazione
E che in in linea con gli indirizzi che ci sono pervenuti dalla Commissione in particolare dalla DG Regio dalla commissaria Ferrera dovrà fondarsi su una struttura nella è quella maggiore capacità di coordinamento centrale a cui accennavo prima una delle conseguenze pratiche di tutto questo ma il ripeto c'è in corso una valutazione è una decisione che sarà ovviamente collegiale del governo
Una delle conseguenze pratiche sarà la riduzione dei programmi non dobbiamo avere meno programmi operativi nazionali
E concentrare in programmi plurifondo la programmazione regionale dei fondi strutturali ovviamente questo significherebbe un salto di qualità anche la nostra capacità di come dire amministrare gestire assorbire voi le risorse europee per realizzare gli interventi previsti ma credo che sia la cui la linea da seguire preservando quell'approccio che abbiamo utilizzato nella riprogrammazione cioè non limitare la giusta autonomia delle autorità regionali nella definizione degli interventi ma assicurarci che questi rientrano a pieno nelle priorità definita Brussel dal nostro programma nazionale di riforma soprattutto e dallo stesso Piano Sud due mila e trenta ed è entrato a far parte del piano nazionale
Di riforma cioè ovvero la costituzione di un'Italia di un'Europa e di un Sud più rivolto ai giovani
Più verde più diciamo legato alla frontiera dell'innovazione più connesso sia in termini e inclusivo quindi sia in termini infrastrutture sociali che le infrastrutture
Direte sia più aperto anche al mondo su questo diciamo sono le linee guida che con coerenza dovremmo anche provare a perseguire nel nostro piano di ripresa e resilienza su cui vorrei dire qualcosa dico che sono disposizioni di questa commissione per un uovo momenti pronto quando la definizione dell'accordo di partenariato
Esperiti questi passaggi istituzionali necessarie sarà più avanzata
In quell'accordo dovremmo riportare quelle innovazioni di metodo che erano definite nel Piano Sud che abbiamo in parte anticipato nella divisione del Fondo sviluppo e coesione anche qui
Nel decreto sia nel decreto cure Italia che nel decreto rilancio provando e nel decreto semplificazione provando a semplificare e responsabilizzare maggiormente le amministrazioni nell'impiego di queste risorse essenziali
E anche quelle innovazione di metodo che stiamo sperimentando in queste settimane nel rilancio della strategia nazionale le per le aree interne che si è dotata di una nuova governance al netto di queste questioni più legate diciamo l'attività che svolgo con il mio ministero io vorrei approfittare come dicevo prima senza abusare del vostro tempo di qualche altro minuto per interloquire
In maniera più ampia sul ruolo dell'Italia in Europa sui nuovi scenari che si stanno aprendo per noi nei prossimi mesi c'era qualche anno fa
Veniva sempre raccontato che l'ideogramma cinese la parola crisi
Nasconde dietro il pericolo opportunità poi si è scoperto che non era vero e non è vero perché le crisi sono soprattutto crisi vanno affrontate con la grande determinazione la giusta sensibilità sociale che ci vuole in momenti drammatici le cui ferite qui infatti diciamo noi nemmeno conosciamo ancora
In profondità nel nostro paese
E lo vediamo perché là è vero che la pandemia
A in qualche modo unificato il nostro Paese in un momento di e i sentimenti di solidarietà e di coesione che si sono rafforzati chi si sono visti ma ha ha colpito non tutti allo stesso modo
Sia nell'emergenza sanitaria sia soprattutto l'impatto economico e sociale che nelle aree meno sviluppate si è abbattuto sulle fragilità strutturali e sulle ferite non ancora sanata e dalle crisi precedente
Questo significa che dobbiamo avere una grande cura i temi della coesione sociale economica e territoriale e guardare le conseguenze che le nostre politiche le nostre scelte avranno nei territori
Noi non possiamo permetterci che passa dalla fase più acuta dell'emergenza sanitaria questo si traduca in una crisi economica e sociale che non vede vie d'uscita la via d'uscita cioè il nostro compito come classe dirigente del paese e quella di perseguirla con determinazione
Questo passa anche per saper combattere le dice gli alimenti sono veramente fa la schiena scuse
Abbia pazienza ma insomma ci mancherebbe grazie io Roviaro distanziato no non avevano permesso di dollaro
Data dal sito on line volentieri esclusi
Questa questa sfida passa dicevo per la capacità anche di saper combattere disuguaglianze divari che nel nostro Paese
Hanno sempre una profonda connotazione territoriale
Ed è una frattura che non passa più soltanto per la storica divisione tra nord e sud ma soprattutto in aree diverse dal Mezzogiorno penso alcune aree del Centro-Nord tra nella distanza che c'è tra i centri di periferie le grandi aree urbane le aree interne accanto alla questione meridionale si è Sicone con sempre maggiore vive evidenza nel nostro Paese una questione appenninica
Questa dorsale che si sgretola alcune Stade aveva eventi e catastrofi naturali o innaturali è che si sta spopolando e verso la quale dovremmo dotarci di una politica a questo significa metterà a fuoco che cosa accade nei territori
Questa era la ragione per cui il Piano Sud due mila trenta presentato proprio una settimana prima che esplodesse la fase più acuta della pandemia davvero si candidava adesso e un piano per l'Italia perché metteva a fuoco
Queste disuguaglianze la la pluralità dei divari territoriali che attraversa nel nostro Paese
E che nel suo impianto complessivo di medio e lungo termine io credo sia ancora più attuale per per certi versi ancora più urgente nella sua attuazione
E in effetti il governo lo ha assunto nel Piano nazionale di riforma no ripeto né missioni di investimento che vi venivano indicate alcune le anticipavo prima in coerenza con gli obiettivi di policy che ci vengono alla Commissione europea
E con la discussione che abbiamo già avviato nel governo sul nostro piano nazionale di ripresa
Resilienza posso dire che da questo punto di vista del tema dei divari territoriali si è posto in anticipo rispetto a all'emergenza emersa nella NATO niña
Io credo che diciamo questo tema del interconnessioni che ci sono tra i territori tra nord e sud valga non solo a livello nazionale ma anche nella dimensione europea e per questo va perseguito con grande determinazione
La leva principale per ridurre i divari territoriali per provare a con marmi perseverare per recuperare competitività di lungo periodo e il rilancio degli investimenti pubblici
E privati e questa è la nostra strategia questo è il senso profondo dell'azione che abbiamo messo in campo
Fin qui ma io credo che la straordinarietà di questo momento ci suggerisce anche misure
Eccezionali che accompagnino il nostro intervento si viviamo una fase straordinaria ha bisogno di misure straordinarie
E la ragione per cui ho proposto nelle scorse settimane in accordo con il presidente Conte
Una fiscalità di vantaggio per il Mezzogiorno non per sostituire questo intervento di riduzione strutturale del costo del lavoro agli investimenti un errore che purtroppo è stato compiuto in passato anche nelle politiche meridionalistiche
Ma in qualche modo per accompagnarle per anticiparne gli effetti sul piano dell'occupazione perché se è vero che l'impatto economico che la crisi ha colpito maggiormente le aree più produttive
Del centro nord all'impatto sociale colpisce il sud soprattutto in termini di Terri trucco passionale e soprattutto si corre il rischio nella ripresa come è già avvenuto dopo la crisi precedente
Che vi sia un recupero dell'attività economica e produttiva senza un recupero occupazionale e questo per i livelli attuali di occupazione del Sud per i divari con il centro nord con il resto dell'Europa in particolare per l'occupazione femminile davvero non possiamo forme permettercelo ecco
Perché questa diciamo proposto
Verso cui c'è stata storicamente un'ostilità anche a livello europeo comincia a raccogliere maggiore consenso
E noi abbiamo avviato su questo delle interlocuzioni anche con le istituzioni indipendenti come la Banca d'Italia e con la stessa commissione diciamo le prime interlocuzioni proprio per provare a vincere queste storiche resistenze si tratterebbe comunque di una misura transitoria una misura transitoria ma e deve durare un tempo congruo per consentire alle imprese anche di compiere quelle scelte di investimento le scelte localizzative uno degli affetti accanto a quello dell'occupazione dell'emersione del lavoro nero
Ma proprio che si vuole perseguire con l'attrazione di investimenti anche il ritorno in patria dopo precedenti delocalizzazioni
Ed è una battaglia che noi dobbiamo portare avanti nel quadro della nostra battaglia complessiva sull'armonizzazione dei sistemi fiscali europei cioè inattesa che si compia
La barca la la la la la scelta giusta sul piano europeo di una un'armonizzazione dei sistemi fiscali noi dobbiamo provare a ad accompagnare svantaggi competitivi e anticipare gli effetti delle nostre scelte
In termini di ripresa dell'occupazione secco del resto diciamo le stesse stime la ma anche Italia su questo ci dicono che l'impatto degli investimenti sarebbe molto maggiore se accompagnato con una misura di questo genere che dovrebbe scongiurare il rischio di quella che gli economisti chiamano una jobless ricoveri chiudo con alcune considerazioni veramente più di carattere generale io credo che rispetto alla crisi precedente in cui come ha scritto Adam Tusa dall'Europa
Ha rischiato lo schianto stavolta si è alzato ha reagito e nonostante qualche sgrammaticato dura iniziale ha saputo persino diciamo con qualche sorpresa esserne davvero all'altezza della sfida
Next generation New con i suoi settecentocinquanta miliardi di euro rappresenta un'opportunità storica che non possiamo perdere forse ci troviamo alcuni hanno scritto in un momento hamiltoniano della costruzione europea io penso invece che siamo che questo sia un processo ma sicuramente concordo con quanto diceva l'Economist qualche tempo fa che questo qualche giorno fa che questo è il più grande salto costituzionale del dell'unione europea dei tempi per la creazione dell'euro
Noi diciamo se solo pochi mesi fa avessimo immaginato
Che ci potevamo trovare di fronte all'autorizzazione alla commissione a una sostanziale mutualizzazione del debito a politiche d'intervento così straordinariamente diciamo tempestive rapide
Come si sono mosse a un corre di Paesi fondatori che agiva in maniera concorde con una Germania che faceva delle scelte nei confronti soprattutto dei Paesi del Sud probabilmente nessuno ci avrebbe creduto così come in seno al Consiglio europeo l'idea di superare il potere di veto come è accaduto in questo caso credo però che diciamo questo salto di qualità che ha compiuto la Commissione debba essere sostenuto nel medio periodo da una seria politica per la convergenza tra le aree in Europa
Perché nel corso degli scorsi anni quell'Europa incompiuta con una governance mantra economica orientata all'austerità e alle indifferenza verso le conseguenze sociali e territoriali delle proprie scelte
Aveva innescato dei meccanismi di pertinenza profondissime e non potevano essere compensati dal potenziale di convergenza attivabile dei fondi strutturali europei che tutto sommato una leva molto ridotta l'intervento disposizione del dell'unione
Ecco perché diciamo o oggi ci troviamo in una fase molto molto diversa però
In cui ancora ragione Mario Draghi che qualche anno fa ci ammoniva dicendo che un'unione economica e monetaria in presenza di meccanismi così profondi divergenza di sviluppo e di benessere e di competitività tra le aree alla lunga diventa insostenibile oggi siamo in una fase nuova diversa
In cui il lunedì il processo d'integrazione europea riprende il suo cammino in cui muta disegno anche l'orientamento politico di fondo almeno su alcune scelte importanti questo deve essere nutrito deve essere rafforzato deve essere accompagnato con un impegno
Sulla coesione territoriale che deve essere messo al centro non solo riaffermato nel quadro finanziario triennale come è stato fatto al Consiglio europeo ma ha messo al centro delle politiche comuni
Che devono essere compiute questo vale anche per l'Italia nelle scelte che saremo chiamati a compiere nei prossimi giorni per questo all'interno nel c'era e ho chiesto a tutti i ministri responsabili
Di porre il tema della coesione territoriale al centro delle scelte che metteranno tale priorità di intervento per quanto riguarda i settori perché questa è un impegno che deve essere congiunto trasversale del governo assicurare un adeguato un volume di investimenti adeguato rispetto ai fabbisogni di intervento necessarie tra le aree per quanto riguarda il mio ministero in quella sede opposto alcune priorità cioè la necessità non solo di accelerare attuare ma anche rafforzare alcune scelte compiute già nel Piano per il Sud due mila trenta
E che hanno avuto le prime attuazioni per e mi riferisco soprattutto al settore delle infrastrutture sociali dalla scuola gli asili nido che è fondamentale per l'accumulazione del capitale umano al sud
Cioè la possibilità attraverso appunto le risorse per poveri plan
Di è stendere finalmente quella bella strategia che quella bella sperimentazione che la strategia per le aree interne trasformarla finalmente una politica strutturale che riguardi tutte le aree interne del del nostro Paese questo è un altro dei progetti sul quale ci stiamo orientando l'altro eh
L'idea di a vere per ogni programma anche un po'di progetti bandiera di grandi progetti che nel nostro Paese hanno conosciuto anche delle best practice a livello europeo penso
Al Grande progetto Pompei che adesso deve essere completato ma ogni regione può avere il suo grande Progetto Pompei infine insieme al ministro Manfredi stiamo lavorando per replicare un modello che è quello di San Giovanni a Teduccio
A Napoli anche in quel caso best-practice nell'impiego nell'utilizzo dei fondi europei a partire dalle preesistenze che ci sono Insinna sulle linee produttive o su dipartimenti universitari in alcuni quartieri nelle diverse aree del mezzogiorno su questo secondo me sarà fondamentale il confronto con il Parlamento che avvieremo nelle prossime settimane mi pare che sia una sfida che ci riguarda tutti credo che abbiamo l'opportunità anche di superare un errore a mio avviso storico che le classi dirigenti italiane hanno avuto nel rapporto con l'Unione europea cioè quello di immaginarla come un vincolo esterno per lo sviluppo che potesse migliorare i nostri mali atavici oggi invece abbiamo scoperto una dimensione diversa cioè siamo passati dal vincolo esterno
A un'opportunità un'opportunità che si è aperta anche perché l'Italia si è posizionato sulla frontiera più avanzata del processo di integrazione questo stato ciò che ha superato anche l'ostilità resistenze
Dei paesi frugali e la capacità di costruire alleanze in quella sede
E in cui diciamo ma abbiamo avuto la capacità di affermare quel legame che qui chiamiamo di interdipendenza tra le aree per esempio un concetto che dobbiamo riscoprire nei rapporti tra nord e sud a differenza di quello che ci è stato detto per tutta la Seconda Repubblica
Che si è nutrita di è la contrapposizione territoriale
Il nostro Paese è più legato di quanto lo descrivano quelli che lo vogliono diviso cioè ci sono rapporti economici commerciali
Capacità di attivazione di domanda di beni e servizi se c'è un investimento nelle aree meno sviluppate anche per le aree più produttive questo se vale tra Nord e Sud vale a maggior ragione fra l'Italia e l'Europa
Questo non ha nulla ma anzi rafforza e moltiplica la capacità di difendere e commuovere l'interesse nazionale Io non ho paura da uomo gli resiste di sinistra cominciare questa parola interesse nazionale importante e nel nostro caso come abbiamo visto coincide con l'interesse europeo
Agli orari non esitò scusi se la interrompo il nuovo mi scusi ma seduce s'avvia verso la conclusione del non era la era la conclusione
Era la conclusione dicevo che questo davvero cioè se mettiamo a fuoco il tema la coesione territoriale io credo che noi diciamo in questo momento in cui stiamo consegnando alle generazioni future
Debito pubblico diciamo in realtà insieme a questo cominciamo a pagare questo debito se alle generazioni future consegniamo un mondo più giusto
Uno sviluppo più equilibrato in cui immaginare il futuro dell'Italia in Europa questo è la nostra sfida e tutti insieme dobbiamo però a raccoglierla
Grazie ministro passano gli interventi io direi di stare sui due minuti e mezzo abbondanti collegata Piro prego Movimento cinque Stelle
Grazie presidente grazie ministro Provenzano per questa la possibilità di questo confronto
Lei ha parlato di progetti scusi io sposto un po'l'attenzione su quella che è una domanda ambientalista inevitabile soprattutto quando si parla di progetti destinati al Sud perché se noi dovessimo pare un'analisi attuale in merito alla gestione dei legata ai fondi europei riassunte
Un partito appunto in particolare io sono della Sicilia quindi sto monitorando un po'la situazione presente nella mia terra però non è difficile ancora constatare come ancora oggi non si sa ha superato quella che una coerenza importante
Cioè il fatto che questi fondi purtroppo il più delle volte tornano indietro e non riescono ad essere di o per mancanza di progetti adeguati o perché anche quei progetti che vengono presi vengono presi in maniera frettolosa e non rispondano alle reali esigenze del territorio
Non è ben visto io e lei ci siamo già relazionati più volte sulla questione delle aree interne
E come ben sa meglio di me un anche sede ad internet quella delle aree interne un progetto abbastanza strutturato che coinvolge molte coinvolge molte realtà istituzionali
In realtà anche in questo caso vi è stata una difficoltà nella fase di decollo alcune non sono proprio partita questo ci fa capire come ci sia uno spazio anche il coordinamento tra gli attori coinvolti nel processo
In relaziona questo le chiedo se non sarebbe auspicabile rafforzare gli strumenti già esistenti tramite un accorgimento tecnico no amministrativo
E che permetta di coadiuvare le amministrazioni pubbliche fin dalla fase di programmazioni dei fondi con un adeguato supporto tecnico in relazione a questo con alcuni colleghi che ci stiamo occupando principalmente di enti locali
In con l'aiuto del ministro Fabiana Dadone della pubblica amministrazione avevamo in realtà ha cercato di superare normativamente questa problematica
Con una norma che prevedesse degli aiuti per i piccoli comuni tramite il Fonzetti ma anche nonostante questo accorgimento ci siamo resi conto relazionando circonda i sindaci che nonostante questo rafforzamento delle norme esistenti non questi progetti non riescono a decollare che il più delle volte i sindaci ci rinunciano perché non hanno una o perché il personale che hanno istituzione non è adeguatamente formato per questi tipi di progetti
O perché non riescono proprio di intercettare i fondi non è solo un problema delle amministrazioni e io cerco di accelerare mi perdoni però poco tempo
Piccoli quanto esposto Ilaria loro se non potrebbe essere utile una cabina di regia a base o provinciale o regionale che si faccia carico uno di intercettare i fondi comunitari
Il durante le predisposizioni da della progettazione da seguire evitare tecnico-amministrativo delle proposte
Per cui lancio una provocazione forse non Petra bene però io credo che sia una cosa che potesse essere mezza in pratica
In maniera saggia forse potrebbe dare dei risultati positivi certi in talune realtà ci potrebbe dare sa di problematica Sciascia è quella di considerazioni di applicare editi tenere in considerazione scusi che applicare il famoso metodo
Di contratto di diritto privato cioè con delle persone che con un supporto a tempo determinato nato potrebbero gestire questi processi simili fondi con potere di ma un ecco chiaramente le chiedo se a suo avviso quali potrebbero essere i vantaggi nell'applicare una realtà simile
O chiaramente i rischi perché in certe realtà potrebbe anche essere un rischio e quindi in conclusione che credo con risoluzione penso si possano adottare per superare le problematiche legate alla spettacoli comunitarie nelle regioni del Sud e se non sia il caso di agire ulteriormente su una cabina di regia che potrebbe appunto farci superare queste criticità la ringrazio grazie collega capire il collega bianche del gruppo lega
Eco
Grazie presidente grazie signor ministro vorrei focalizzare l'attenzione sul tema e che ovviamente che leggerà boccate citato il tema delle politiche di coesione il tema della strategie per la partendo da quest'ultimo devo fare i complimenti sul tema della del rilancio dell'agenzia per la strategia delle aree delle aree interne che un qualche cosa di assolutamente importanti e quindi le cose quando in una sede sottolinea però vorrei sottolineare anche il fatto che
Le strategie per la ventenne sono un grande processo che tocca tutto quanto il Paese qui dalle Alpi fino alla Sicilia
E questa allocazione del di questa tematica presso il suo ministero che al ministero
Del per lo sviluppo del Sud il ministro per il Sud è un qualche cosa che sinceramente preoccupa ci preoccupa in quanto riteniamo ci possano essere poche attenzioni Alberto Paleari interni del nord Italia che hanno pari dignità e devono avere pari attenzione rispetto a quelle del sud lo dico anche per una questione anche di natura politica lei ha fatto anche metri novembre dello scorso anno dodici installazioni poco felici dal mio punto di vista sulla città di Milano che non da quanto riceve dall'Italia quindi questa cosa ovviamente ci lascia un po'preoccupati soprattutto in questo periodo dove la Lombardia è stata la regione più colpita da questa terribile pandemia la Lombardia che chiede aiuto per la prima volta dopo l'unificazione
Del della della penisola italiana la Lombardia che rappresenta giusto ricordare al venticinque per cento del giornale nazionale Guido Viscardi cinquantacinque miliardi un anno per via che cura centocinquanta mila Paramatti proveniente di altre parti d'Italia e che quindi alla stessa
La necessità di essere parimenti soprattutto oggi ancor più di ieri messa sullo stesso piano della dedica attenzione delle regioni tonali all'interno della politica di coesione
Mi rivolgo a lei perché nonostante sia il ministro per il sud alla competenza anche della politica di coesione di tutto il territorio nazionali che arrivò le tre domande che volevo fare la prima il ruolo delle regioni e la politica di coesione
Quindi verrà mantenuto un ruolo centrale nella gestione dei fondi e la politica di coesione
Sì o no in matematica che
Ci si chiede fine che imputa al Ministro dei vincenti e quindi con un governo Gentiloni il ruolo delle regioni entrano la seconda domanda
A livello di Unione Europea l'Italia a intensi lanciare una una sorta di agenda delle aree rurali è stato fatto tanto in Europa per Rea aree metropolitane
L'Italia cambiare rurale cambiare interne e quindi credo che dal nostro punto di vista sia importante lanciare un'aria un'agenda per le aree rurali nella politiche nelle priorità delle politiche europee e la terza la terza questione
Come andrà a incidere la politica di coesione rispetta la vostra visione sulle regioni colpite dalla pandemia lei ha citato una fiscalità di vantaggio per le regioni meridionali
Ecco qualche cosa che credo soprattutto per coloro che hanno fatto dell'imprenditorialità una vocazione territoriale e ma della della fiscalità di vantaggio un qualche cosa che debba essere ragionato ma anche e soprattutto per le regioni nel nord Italia grazie
Se collega Bianchi la collega Berlinghieri del gruppo PD
Sì grazie ministero per questo confronto con noi le tante cose positive ce le ha bene inquadrate io volevo di concentrarmi farle una domanda su un aspetto che ritengo invece problematico anche per il nostro Paese nel senso che noi il fatto che arriviamo alla fine di ogni e quindi nato
Rispetto ai fondi con tanti fondi non non spesi fa capire che alla fine il problema non sono neanche non è la quantità di risorse i noi abbiamo a disposizione ma una difficoltà del del nostro Paese
Ma fare una programmazione che arrivi apportare in modo efficace a una coesione territoriale e
Io penso che il nostro Paese riparta soltanto se riparte in modo molto molto forte in molto e gli errori vien da dire il Sud e che per fare questo non possiamo rivendicare in modo così frammentato Grandi Progetti per il Sud e allora qualcosa del Sud qualcosa al nord qualcosa felicità e qualcosa per le aree interne senza che vi sia una strategia complessiva che prevede delle riforme di sistema strutturali che consentano al Paese qualunque sia la condizione voglio dire
Territoriale in cui noi voi andiamo a lavorare c'è insieme condizione di invettive urbane e città metropolitane piuttosto che di AN di isolani studio o di nord non sia in grado i dati io quindi la domanda è molto semplice ma credo questi anche abbastanza complessa io volevo capire sì e nel design piuttosto che a livello di dimostra il ministero state ragionando l'inseguimento dentro i piani da presentare ottobre sia l'utilizzo dei dei fondi europei in senso generale ma anche per i fondi che la coesione
O delle riforme che possano essere definite riforme di sistema che aiutino il nostro Paese appunto ad aprire strategie politiche più efficaci essere all'altezza del nei tempi che abbiamo di fronte e grazie
Grazie collega dell'ingegnere la collega Rossini del gruppo misto prego
Sì lei ha citato quindi come aria interni gli Appennini le chiedevo un po'qual è l'agenda elezione anche militi alta montagna quindi quale una delle riforme che sta anche pensando per lo spopolamento e quindi aiutare anche nelle le province toccate o da questa conformazione quindi l'alta montagna e la seconda domanda che pone in una risposta assi enorme anche quei stamani abbiamo avuto l'audizione del commissario per il clima e il crimine di immersi manca e come ha citato un esempio di riforme che se non ben crudelissimo nel nostro ricoveri tra nazionale la commissione lo accoglierebbe sicuramente questa è la riconversione dell'IVA a idrogeno
Quindi ci sarà questa questa misura questa grande processa di riconversione verso l'acciaio verde considerando che in Europa c'è già l'Austria la Svezia e stanno realizzando impianti ad idrogeno per rendere meno dipendente la la nostra economia dalla convisse combustione che a combustibili fossili grazie
Allora passiamo parla collega Galizia del gruppo Movimento cinque stelle la grazie Presidente delegato anche il ministro per essere un po'qui nostra Commissione nell'ambito di un ciclo di edizioni che stiamo facendo anche in vista di quella che è la relazione programmatica e la partecipazione dei quale loro qua
Durante tutte queste audizioni se non è se tantissime problematiche legate a quello che sarà il rilancio del nostro Paese come a constatare anche in questa occasione oggi non solo si è parlato di Sud ma ognuno vorrebbe portare l'inciviltà del proprio territorio
Al Governo ecco perché e se dobbiamo ripensare ad una politica che guarda al rilancio del nostro Paese non lo si può fare come hanno detto anche dei colleghi e maniera settoriale ma dobbiamo cominciare a pensare ad una vera e propria politica politica economica territoriale che guarda a quelle che sono le vocazioni dei vari territori
Che possono essere idoneo montare queste del sud possano essere le aree interne
Allora io le volevo chiedere avendo letto anch'io la sua proposta che rilancia l'idea di una fiscalità agevolata per il sud le volevo chiedere più o meno quanto ci costerà questo tipo d'intervento con quali fondi lo andremo a finanziare e soprattutto le volevo chiedere dal momento che questo tipo di politica potrebbe essere un po'troppo poco ridata verso il Sulta il vero problema dell'Italia in questo momento più che altro era produttività perché non è un problema serio di produttività
Le volevo chiedere se sia a livello governativo si sta lavorando lavorando ad un vero progetto in politica industriale per guarda quelle che sono le locazioni territoriali qui a fare una vera e propria
E per l'economia territoriale le volevo chiedere anche se sta pensando alla vera riforma della fiscalità in Italia perché parlare semplicemente di alleggerimento della L'Unità Speciale lavoro del costo del lavoro
Probabilmente è riduttivo non avremmo bisogno magari di una riforma davvero strutturale come già è stato accennato poi un'altra questione che le volevo porre la questione femminile al Sud perché nel Sud ne diamo tantissime donne che rimangono relegate al ruolo di cura pur avendo un capitale umano pur avendo investito molto Repubblica romana come tantissime donne laureate o comunque con diploma con tutte le professionalità che rimangono per me a casa legate alla cura della famiglia sia dei figli che deciderà anziani
Si è parlato di investire in asili Guelfa rema le volevo chiedere se si sta pensando anche a altri tipi di politiche che ripetessero quello che l'orario di lavoro per esempio nell'ambito di questa indagine conoscitiva abbiamo ascoltato con la sua simili che già ha parlato di una revisione di quella dell'orario lavorativo quindi ridurre l'orario lavorativo lasciare più tempo libero creare maggiore flessibilità o magari si potrebbe pensare a una defiscalizzazione
Del padre non ci siano diciamo a ridurre le tasse al padre che lavora possiamo permette alle donne di avere più tempo libero per curare i figli quota pari sembra politica in reparto in alcuni Stati del Nord Europa
Oppure magari pensare di temporaneamente sospende il lavoro per dedicarsi al figlio cure avere un part-time e quindi avete comunque lo stesso introito dal punto di vista diciamo di
Di risorse per la famiglia perché come sappiamo che se un figlio comunque costa quindi potrebbe essere magari anche quali sono i clienti lavorare un po'su quello ideale la ringrazio per la risposta
Grazie che legalizza collega Scerra del gruppo Movimento cinque Stelle prego grazie presidente grazie ministro una richiesta diciamo su un dato numerico può essere molto interessante della programmazione due mila quattordici due mila venti quanti risorse magari in percentuale la quantità l'ammontare di risorse sono state impegnate l'ammontare di sosta che erano state effettivamente spezzare questo dato può essere interessante grazie nel
Grazie collega scenata non ho altre scritte
Pare di no prego Ministro le lascia subito la parola a non si ma io rispondo molto brevemente ovviamente anche visto la la la la la lunghezza diciamo la relazione introduttiva alle vostre domande
Riconfermando la disponibilità eventualmente ad approfondire su alcune questioni alle sono commedie ultimi dati lo ricorda onorevole Acerra ma diciamo noi ci aggiravamo all'inizio di quest'anno intorno al a meno della metà delle risorse impegnate in particolare per le regioni meno sviluppate a circa il un quarto di risorse estese questo processo di riprogrammazione che abbiamo fatto ha determinato una significativa accelerazione della spesa anche perché molti di questi di queste risorse sono già state l'ho speso utilizzate durante l'emergenza le faccio un esempio abbiamo riprogrammato el pone imprese competitività sul fondo centrale di garanzia quelle risorse sono già sospese
Rispondo onorevole papiro e Berlinghieri sul tema dei fondi europei né per la verità
Affine ciclo di programmazione non restituiamo mai e risorse Onna in misura significativa
Quindi riusciamo ad a vere un pieno assorbimento delle risorse il problema è che queste risorse erede riusciamo a spendere o disperdendo in mille rivoli proprio con la lista della spesa proprio per evitare la restituzione di risorse oppure rendendone sul sostitutive di altri interventi che erano originariamente finanziate da altre fonti
Di investimento su questo non ho mai nascosto anzi diciamo trascorso mi Alida precedente a denunciare i limiti alla gestione delle delle politiche di coesione
E abbiamo lavorato per una significativa riformare la governance da un lato dando maggiore attenzione ai territori anche in termini di accompagnamento e di assistenza tecnica che le strutture i presidi e i centri di competenza centrale possono aveva nei confronti dei territori e dall'altro appunto provando a rafforzare questo presidio di coordinamento centrale devo dire che l'amministrazione delle politiche di coesione nel corso dei decenni si è e progressivamente impoverita paradossalmente rispetto all'inizio
Quando fu creato il dipartimento delle politiche di coesione anche l'agenzia la coesione territoriale diciamo ma in qui mantenuto le sue promesse proprio per questo siamo al lavoro per una riforma anche per un potenziamento dell'agenzia
Anche perché credo che una delle riforme di sistema accusa onorevole Berlinghieri accennava secondo me la principale riforma di sistema che ne dovranno mettere in cantiere quella della macchina pubblica
Proprio per questa ragione anche per superare un sistema di assistenza tecnica esternalizzate sempre alle solide società di consulenza esterna che non hanno restituito moltissimo alle amministrazioni pubbliche in termini di capacità
Sia programmatoria sia progettuale sia realizzativa poi degli interventi noi abbiamo bisogna a mio avviso di utilizzare le risorse europee anche per reclutare alte professionalità nelle amministrazioni ad ogni livello di governo soprattutto a livello locale dove progressivamente si sono impoverite maggiormente questa ha determinato una perdita di capacità sia di programmazione sia realizzativa e progettuale soprattutto ad ogni livello di governo che una delle cause per cui noi riusciamo a abbiamo registriamo dei dei ritardi nella capacità di assorbimento
Juan per quanto riguarda desta degli oppressi e invece sono molto d'accordo questore uno diciamo dei pompieri che noi abbiamo già e in parte assolto nel momento in nel quasi un'interlocuzione che il Piano Sud in realtà sì offre proprio questo sguardo
E che deve emergere anche nel piano di riprese resilienza del nostro Paese all'interno di Next Generation New arrivo al tema delle aree interne su cui sono con soffermati in DiVersi
Dicendo che onorevole Bianchi che il mio ministero ho voluto come primo atto di governo del mio ministero riassumesse la dizione di ministero per il Sud per la coesione territoriale dando questo
Secondo tema pari dignità e rispetto diciamo alla alla questione del sud ormai divari territoriali nel nostro Paese
E molto Complesso e anche la vicenda di Milano a cui lei si riferiva riguardava in realtà il rapporto tra aree urbane are interni anche al centro nord e quindi non era una polemica all'interno
Diciamo della diciamo usuale è un po'stanca lettura di contrapposizione tra Nord e Sud e ora anche in virtù del suo partito
Ha smesso di essere lega Nord io la invito a immaginare che possa esistere una discussione politica che sia fuori da questa logica della contrapposizione tra Nord e Sud e in quel caso
Il tema era rapporto tra grandi città e aree interne per esempio le valli
La differenza tra Milano escluso oneri per dire che non è minore rispetto a quella che altrove abbiamo complessivamente tra nord e sud
E in questa necessità di colmare quelle distanze quindi Fossati diciamo è lo scopo della politica di coesione territoriale
Le Regioni avranno un ruolo nella politica di coesione nel prossimo ciclo di programmazione
Lo vuole la commissione ma questo non sarà diciamo un alibi per il governo centrale a esercitare curvo quel lo dicevo prima quel coordinamento strategico che è essenziale a mio avviso anche per superare alcuni limiti che in molti casi abbiamo registrato nelle politiche di coesione quanto all'agenda rurale e questa è già prevista nella nuova programmazione è infatti proprio la strategia nazionale imperniare intermedia
Avuto un riconoscimento a livello europeo sarà destinataria di una riserva in tutte le linee di intervento della nuova politica due mila ventuno due mila ventisette
è una responsabilità lo dico all'onorevole Rossini
Che si incrocia con le politiche per la montagna ma non sono interamente sovrapponibili le politiche per la montagna alle politiche per le aree interne anche se c'è un'ampia sovrapposizione proprio per questa ragione abbiamo deciso con il collega Boccia
Di lavorare insieme e lui ha la responsabilità sulla montagna e ne abbiamo questa strategia molto più ampia
E anche diciamo sulla quale abbiamo investito molto tra la legge di bilancio i decreti rilancio sulle aree interne le strategie si fondano su due pilastri prima è quello della garanzia dei servizi l'altra è quella del sostegno all'attività economica e commerciale artigianale in quelle aree che molto spesso sono veri e propri presidi socialità nella strategia prima mancava questo secondo aspetto adesso dobbiamo fare accanto a la grande opera strategica di cui abbiamo bisogno nello stroma in meno al nostro Paese che la connettività noi dobbiamo spezzare l'isolamento di quei luoghi attraverso la digitalizzazione anche superando anni socio non può esoterica che si è sviluppata negli ultimi tempi su cinque g nel nostro Paese quando anche quella è una leva diciamo fondamentale per spezzare l'isolamento e per immaginare nuove politiche di insediamento dire insediamento di persone e anche di attività in quelle aree
Sull'insediamento proprio un emendamento al decreto rilancio ha destinato ulteriori trenta milioni per politiche specifiche proprio nelle aree interne che si accompagnano a quelle più generali per rilanciare la strategia che abbiamo messo in campo anche con una Riserva anche riformando la governance del comitato che va rafforzata lo dico all'onorevole papiro
Creando a mio avviso diciamo dei comitati regionali sulle aree interne perché la strategia per le aree interne che ha subito una decisa accelerazione nell'ultimo comitato nazionale abbiamo approvato sedici strategie Daria nuovi accordi di programma in modo da arrivare a rispettare il la scadenza che era definita nella strategia recuperando il ritardo che si era progressivamente accumulato anche per alcune complessità procedurali che vanno superate che stiamo semplificando
Detto questo quello che abbiamo registrato un andamento diverso della strategia a seconda delle regioni le regioni che ci hanno creduto maggiormente quelle che ci hanno creduto meno oltre ad alcune difficoltà locali per questo è opportuno replicare
Diciamo quei con quel comitato nazionale che ha natura interministeriale e interistituzionale per cui ci sono presenti anche diversi livelli di governo anche nelle valli realtà chiudo dicendo rispondendo all'onorevole Galizia sul tema della fiscalità
Di vantaggio per il Sud questa è una discussione che stiamo facendo anche nel proprio in queste ore però però nel governo sulle coperture
Dico che è possibile secondo le regole attuali finanziare questa misura anche corriamo TV perché segue esattamente diciamo le regole di riprogrammazione che ci sono state sui fondi
Strutturali in questa fase ma quell'avrebbe senso assenso qui in quanto accompagnate le misure diciamo la leva fiscale con misure di investimento perché è vero quello che dice lei sulla produttività e per recuperare dei produttività bisogna guardare alla produttività totale dei fattori e il recupero di produttività non lo facciamo soprattutto con la leva gli investimenti pubblici e privati questo mix di interventi secondo me molto importante accanto a modifiche le regolatorie per esempio per affrontare il tema nella io ne femminile assurdamente
Spesso dico che la questione meridionale oggi una questione femminile va affrontata in più punti con diversi strumenti uno è quello di diciamo garantire e sviluppare un welfare troppo squilibrato che ricade troppo spesso sulle donne in particolare nelle regioni meridionali accanto a questa accompagnarlo o con misure regolative sul lavoro che possono andare nella direzione diceva
Lei o anche incentivi specifici all'occupazione femminile al Sud che hanno senso solo se accompagnati con una strategia generale penso infine c'erano domande in sospeso non sono se ne sono perse altre il noi abbiamo accennavo al meccanismo per Lattanzi sia ingiusta su Taranto e in questo quadro c'è una politica complessiva del governo su quella città perché è una città che non va diciamo
Taranto non è solo l'Ilva e Libano ne sono Taranto nel senso che interventi quello stabilimento
Toh a una carattere strategico per l'economia nazionale l'impegno del governo in una trattativa difficile con l'azienda
è quella di mettere a disposizione tutti gli strumenti utili alla produzione di acciaio verde
In quella realtà quindi avviare in maniera decisa anche con gli investimenti che nell'ambito del just Transition meccanismo e non solo anche nel recovery plan tira la snella sotto il velo della sostenibilità
La maggiore concentrazione tematica degli interventi
A questo percorso di decarbonizzazione le scelte industriali con cui realizzarle devono essere definite insieme all'azienda che in questo momento a dell'INPS otto scritto con il governo italiano degli impegni precisi
C'è una discussione in corso io spero che questa discussione sì
A esaurisca nel più breve tempo possibile per assicurare continuità produttiva quello stabilimento ma
Nella garanzia della salute dei lavoratori e dei cittadini di quella città perché questo diciamo una sfida non solo
Rende sostenibile giusta la produzione dell'acciaio in Italia ma che ci consente di recuperare anche competitività nello scenario europeo rendendo con lo stabilimento la prima fabbrica più grande fabbrica d'acciaio verde d'Europa
Grazie grazie ministro per questa audizione ringrazio i colleghi intervenuti e a nove mila la Commissione punto ringrazio il ministro e dichiaro chiusa questa audizione qua dalle quindici venti c'è un voto immediato in aula grazie a tutti