"Verso la conferenza nazionale per la riforma e il riordino del sistema radiotelevisivo"

Ho l'onore
Di recare il saluto dei presidenti
Dei nostri gruppi parlamentari il senatore Gabriele Rosa
L'onorevole Gerardo Bianco
Di ringraziare
Tutti voi per aver raccolto
Il nostro invito a partecipare a questo incontro
Dibattito
Consentirà
Ad alcuni
Parlamentari
Della Democrazia Cristiana di esprimere
Loro avviso le loro valutazioni
Sull'interessante e importante tema
Che è oggetto del nostro convegno di arricchirlo con
I vostri contributi le vostre osservazioni critiche Eva suggerimenti i vostri consigli anche allo scopo
Di mettere
Appunto
La posizione
Della democrazia cristiana dei gruppi dalla Democrazia cristiana
Alla conferenza nazionale
Promossa secondo l'impegno assunto al Senato
Dal governo che si terrà nei giorni sedici diciassette
Novembre celtici dicembre
Io però l'onore di presiedere questo incontro
Le conclusioni purtroppo per la perdurante malattia indisposizione del onorevole Martino azione saranno
Tratte dal presidente del gruppo parlamentare della Camera dei deputati l'onorevole Gerardo
Bianco
E dato che ho la parola io anticipo la mia
Relazione
Precisando che non parlo evidentemente come presidente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza ma parlo nella mia veste di uomo o politico
Impegnato
Nome dei cattolici democratici che siedono in Parlamento
Nell'affrontare il tema in oggetto di questo nostro incontro
è opportuno subito rilevare che le tecnologie del settore radiotelevisivo sono in rapida evoluzione
L'evoluzione in atto dei sistemi delle tecniche
Determinata essenzialmente dai nuovi standard televisivi lascia intravedere per i prossimi anni uno scenario complesso ed articolato
Caratterizzato da un'elevata dinamica da una molteplicità di possibili opzioni
Ed ha una gamma di interessi differenziati e da una parte rendono difficile previsioni dall'altra
Assoggettano le scelte a molti condizionamenti
I fattori che agiscono su tale scenario
Influenzando nell'articolato sviluppo sono rappresentati dal settore industriale dell'elettronica di consumo
Dai gestori dei servizi di radio diffusione dalle istituzioni politiche
Oltre che evidentemente dai potenziali utenti dei nuovi servizi
Il punto di arrivo di questo rapido processo evolutivo è senz'altro rappresentato dall'adozione di soluzioni totalmente digitali
La cui superiorità in termini di qualità flessibilità ed economicità la cui superiorità dicevo in termini di qualità flessibilità ed economicità dello spettro delle frequenze ormai accertata dal punto di vista dei sistemi di diffusione del segnale il sopravvento lo avrà sempre più il satellite
Con l'ausilio più o meno subalterno delle reti per sia via etere che Dio cavo
Entro pochi anni pertanto ci sarà una offerta in cielo di centinaia di canali televisivi a copertura nazionale o sovranazionale
è facile e prevedibile
Che questi satelliti vengano utilizzati sia per diffondere nuovi programmi televisivi più o meno specializzati condizioni appagamento
Pay tv pay per view eccetera è un compatto con prevedibile forte espansione sia per ripetere i programmi più o meno generalisti già diffusi sulle reti di terra
Il costo di un'attrezzatura individuali di percezione da satellite comprensiva di decodificatore digitale analogico e pertanto utilizzabile con gli attuali televisori scenderà in poco tempo sensibilmente
Deve di terra dovranno in ogni caso rimanere ancora per alcuni anni per espletare funzioni simulcast
E ciò ha qui intanto che tutti gli utenti saranno attrezzati e la ricezione da satellite o con sistemi individuali o condominiali oppure saranno la chat le reti via cavo opportunamente ristrutturate per la nuova tecnologia
In seguito l'avvenire delle reti di terra sarà rappresentato dalla diffusione di programmi regionali al limite locali
Da questa breve esposizione dell'evoluzione dei sistemi tecnologici
Si può agevolmente desumere che un moderno sistema di comunicazioni ha bisogno di essere raccordato con un avanzato sistema industriale delle telecomunicazioni
Un sistema che realizzi tutte le sinergie possibili all'interno del Paese per poter partecipare a una grande gara già aperta nel mercato planetario realizzando collaborazioni e integrazioni con le industrie almeno degli altri undici Paesi della Comunità
In questo quadro non è possibile non accettare e favorire la multimedialità dell'impresa modificando la linea sino ad ora seguita
Non c'è neppure bisogno di sottolineare che se la presenza pubblica in questo settore industriale non potrà essere annullata non si potrà però prescindere dalla più ampia collaborazione con l'iniziativa dei privati
Se in questa prospettiva si potrà affidare nel nostro Paese
Ad un solo soggetto il Complesso dell'hardware pubblico e privato sarà possibile ottenere una forte riduzione dei costi è il più alto livello di razionalità nell'impiego delle risorse
L'interesse intorno ai problemi della comunicazione rimane dunque molto forte
Il tema diventa particolarmente urgente perché sono visti proprio in questo settore delinearsi ed affermarsi fenomeni di forte concentrazione
Una prima osservazione che vorrei fare è relativa all'unità del complessivo sistema delle comunicazioni
Non ci si può limitare a stabilire le regole di un settore ma bisogna affrontare contemporaneamente tutti i settori per tendere ad un equilibrio generale accettabile
Per ciò che riguarda il caso specifico del nostro Paese mi pare che ormai non ci siano dubbi sulla necessità di una regolamentazione nuova del sistema radiotelevisivo
La legge duecentoventitré del mille novecentonovanta che non mi sento di condannare in toto perché è stato il primo tentativo per fissare norme antitrust nel settore anche se non adeguate
E non c'è dubbio incompleta e datata
La dobbiamo rivedere e modificare anche profondamente non per sferrare un attacco a qualcuno
Ma per fare emergere un più convincente pluralismo
Tenendo conto come si è già sottolineato che rapidamente registreremo sorprendenti innovazioni tecnologiche destinate a modificare radicalmente la struttura del sistema ed il mercato
La moltiplicazione dei mezzi di comunicazione se si vorrà l'arricchimento tecnologico ed armonico del sistema a vantaggio dell'economia e dello sviluppo culturale del Paese non potrà non porre la questione di norme antitrust a livello europeo
Desidero aggiungere un tema che è stato affrontato di recente dal ministro dell'industria si tratta del riemergere di una questione antica i rapporti tra industria e mezzi di informazione in particolare per la carta stampata
E non soltanto per la carta stampata
è possibile introdurre in Italia la figura dell'editore puro
Il ministro se lo augura di regola negli altri paesi europei il proprietario o il maggiore azionista del mezzo informativo è un editore
Questo si verifica anche perché molto prima di quanto si sia fatto in Italia negli altri Paesi sono state introdotte rigorose norme pubbliche generali che contrastano l'appunto le concentrazioni e le posizioni dominanti
In Italia invece
Permane una pericolosa commistione tra industria dell'informazione e il resto dell'industria dell'economia
La cui presenza finanziaria non si qualifica dice il professor Savona
Tanto con la profittabilità palese degli investimenti quanto con la profittabilità non sempre evidente che il controllo totale o parziale dei media consente o si ritiene possa consentire e anche a causa di questa irresistibile appetibilità obliqua
Delle imprese editoriali unità all'assenza di effettivi gli atti ispettivi
Che in Italia si registra nel settore una concentrazione elevata della proprietà ed il comando del mercato sono ancora parole del professor satura
Non si può non operare dunque per avere una legge che crei le condizioni favorevoli al piccolo e meglio editore
Come del resto alla piccola e media emittenza radiofonica e televisiva e quindi all'iniziativa privata del singolo che fa dell'informazione la sua impresa e la sua professione
Nel nostro sistema è il caso di fissare l'attenzione sulla massima concentrazione della carta stampata quotidiani e periodici e sul numero delle reti radiotelevisive
Il numero globale delle reti televisive nazionali consentite oggi è eccessivo rispetto alle risorse globali del mercato
Il numero massimo di reti consentito ad un singolo concessionario andrà evidentemente rivisto in relazione al numero globale delle reti
Ad consentito ad ogni concessionario
Inoltre bisognerà rivedere riducendolo il quorum dell'ammontare massimo delle risorse controllate da un singolo imprenditore
Previste dal paniere stabilito con la legge duecentoventitré opportunamente integrato di altre voci di rilevante peso che non sono state prese in considerazione penso ai periodici
è un problema aperto che in nome del pluralismo e dell'armonia di mercato va affrontato e risolto coinvolgendo in questo discorso anche il servizio pubblico radio per il televisivo
Delle considerazioni svolte i soggetti che vanno presi in esame non sono due come sino ad ora si è fatto titolare dell'emittente Entente ricorda la testata e utente ma tre titolare dell'impresa di comunicazione di massa platea degli utenti ed economia reale cioè l'insieme delle imprese che utilizzano e sostengono il sistema di comunicazione
Non si capisce perché in ordine a questo problema l'economia reale non si sia mobilitata adeguatamente
Una parola sul futuro della tv pubblica
In quasi tutta l'Europa occidentale le televisioni pubbliche si caratterizzano per un forte carico di problemi
Diminuzione degli ascolti del ricette assetti interni da rivedere
Le situazioni della Germania della Francia della Gran Bretagna della Spagna dell'Italia sono molto diverse tuttavia si possono rilevare alcune costanti
Assestamento dell'audience fra il trentatré per cento e il quarantacinque per cento per le reti nazionali
Bilanci in deficit e ho portato in pareggio con operazioni straordinarie contributi statali vendite di immobili debolezza gestionale più per il rapido aumento dei costi che per la inadeguatezza delle entrate
Frequenti aggiustamenti organizzativi per ridurre le spese ed aumentare l'efficienza
Questi problemi sono insorti per errori e distorsioni nella gestione e più difficile adattamento alla competizione scarpinata delle emittenti commerciali
Che ha modificato radicalmente l'ambiente nel quale le emittenti pubbliche avevano a lungo operato
E per gli scontri politici che gli stessi problemi ovunque determinano
In tutta Europa si verifica un duplice processo da un lato si registra una progressiva diversificazione dell'offerta e dall'altro lato i prodotti offerti al pubblico tendono sempre più a da un omologarsi
Somigliano sempre più anche le emittenti pubbliche a quelle private
Allora non possiamo non porci alcuni interrogativi quali sono le ragioni ideali che oggi possono giustificare la presenza dello Stato come editore televisivo
Quale vantaggio compensa con il pagamento del canone dell'utente quali benefici derivano al mercato pubblicitario dell'esistenza di un settore televisivo che no di un'entrata come il canone
Desidero subito lo dire che considerato che ormai l'offerta non può più essere indirizzata soltanto un pubblico indifferenziato ma deve sempre più articolarsi in base a una domanda di specifici target si può concludere che il servizio pubblico non è più in grado da solo di risolvere tutto il problema
La presenza delle emittenti private che avranno a disposizione sempre più
Mezzi sofisticati dalle prestazioni sorprendenti senza veri limiti legati agli impianti a terra diventa fondamentale per la completezza e la ricchezza del sistema
Il servizio pubblico dovrà però a fornire un'informazione di base che si contraddistingue per completezza e quindi per un autentico pluralismo e per imparzialità e dovrà comunque assicurare un prodotto d'alta qualità spazi importanti
Nel proprio palinsesto per la cultura la scienza l'educazione scuola solo così si giustifica il servizio pubblico
Il servizio pubblico si giustifica per la verità
Anche perché la televisione privata del domani sarà per una quota notevole una televisione a pagamento e quindi potrebbero crearsi nuove disuguaglianze e nuove dualismi sociali e territoriali all'interno del Paese
Comunque tanto più unico sarà il parco delle emittenti private e tanto più trasparente la loro autonomia garantita anche mediante uno specifico Statuto d'impresa e tanto più limitato sarà il ruolo di un'emittente pubblica
Nel sistema italiano oggi la RAI e un po'essenziale ed irrinunciabile e si commetterebbe un gravissimo errore ridimensionando l'azienda
Domani il giudizio potrebbe essere diverso
La RAI dovrà però sollecitamente trovare il giusto equilibrio alla sua funzione di servizio pubblico e gli obblighi che le vengono imposti dalla concorrenza e dal mercato
Problema che va risolto anche per giustificare il godimento del cannone in questo nostro tempo la RAI dovrà darsi alcune primarie finalità strategiche legate alle direzioni di movimento della società nazionale
E alla correlata domanda d'informazione di cultura spettacolo
Mi si consenta una digressione
Ha suscitato scalpore il discorso pronunciato dal presidente Clinton dinanzi a centinaia di attori e produttori cinematografici americani
Per un forte richiamo all'incidenza che la tradizione del cinema hanno sull'educazione e formazione e quindi sul comportamento sociale delle nuove generazioni
Clinton ha ripetuto quanto da cattedrale dissi ma è stato da prego segnalato e denunciato
Oggi purtroppo la televisione impartisce ogni anno migliaia di ore di lezioni esatto non la violenza e Sellano germi che meno la salvezza dalla famiglia
Diffondendo una filosofia di vita più fondata sul successo ad ogni costo e sulla innata va alla ricerca del piacere erotico
Le dichiarazioni di Clinton sono molto importanti
Anche per la fortissima l'esportazione nordamericana dell'Europa dei film di fiction e delle deportazioni programmi americani in Italia e ancora più elevata che altrove adora soprattutto della grande emittenza commerciale
Non mi pare
Che la soluzione di questo problema neppure per la sola azienda pubblica possa essere affidato solo alla Commissione di vigilanza né a quella di oggi né a quella di domani
E stato risibile velleitario crederlo sino ad oggi e continuerebbe ad esserlo ancora con una nuova struttura e con nuovi compiti e poteri riconosciuti
Nel quadro della riforma della regolamentazione del sistema alla commissione parlamentare sull'intero corpo radiotelevisivo pubblico e privato
Se la squadra rimarrà pressoché assente
Se i massimi vertici istituzionali non scenderanno in campo in prima persona come ha fatto Clinton c'è ben poco da sperare
Se si continuerà a credere
Che questa è una questione che interessa solo la chiesa e non si assumerà invece come fondamentale questioni civile non ideologica la più dedizione continuerà ad essere troppo spesso cattiva maestra e preparava un cattivo futuro
Dinanzi a questo scenario dovremo davvero e finalmente incrementare la capacità produttiva della nostra industria culturale scoprendo e valorizzando i molti talenti rimasti soffocati dalle immondizie
Bisognerà dare ossigeno e spazio alla produzione indipendente al nostro cinema di qualità alla nostra fiction promuovere una più stretta e feconda politica di collaborazione fra i produttori europee
Riassumendo a monte conclusione
I passeggeri ad usare anche treni appena sfiorati nel testo ricordo il settore è in rapida evoluzione tecnologica ed è ormai ora di darsi una politica delle telecomunicazioni anche di ordine industriale
Per partecipare a pieno titolo al Nuovo Mercato in prospettiva non si può non prevedere un ente unico di diffusione del segnale anche nell'ambiente comma la legge numero duecentoventitré proprio per l'introduzione in tempi rapidi di nuovi mezzi di comunicazione
Satellite cavo soprattutto satellite varie formata non contro qualcuno ma per disciplinare l'intero scenario per arricchire il vandalismo favorire la multimedialità portava la concentrazione a livelli europei ed ottenere con ciò una più equilibrata ed armonica distribuzione delle risorse
Per lo sviluppo e potranno avere alle pay-tv risorse saranno costruite non più soltanto dalla pubblicità esaltandone Marche dagli abbonamenti e di questo si dovrà tenere presente gli indici di affollamento pubblicitario dovranno adeguarsi compiutamente a livello europeo
Le ripeto
Data la particolare la gamba del mezzo destinato a superare la filosofia delle emittenti commerciali
Per il supporto diretto rapporto diretto che si stabiliscono con l'utente potrebbero avere undici fino a distinte anche per ciò che riguarda il calcolo dei livelli di concentrazione consentiti
è in questo quadro complessivo che va rivisto il numero delle reti nazionali via etere ora davvero eccessivo va altresì di visto il numero massimo di detti consentito ad un singolo concessionario
La nuova regolamentazione che non potrà non comprendere la carta stampata dovrà favorire così come avviene in tutti i Paesi industrializzati la multimedialità
In questo quadro la grande televisione sarà sempre più satellitare via e transnazionale e quindi farà emergere con forza crescente la domanda di un efficiente emittenza locale regionale
Bisognerà favorirla trovando le modalità per aprire ad essa ogni misura congrua il mercato del risorse e stimolando nel contempo il più largo il razionale utilizzo della tradizionale risorsa dell'etere
Si tratta di favorire come avviene in altri Paesi la Costituzione Ninetto uova tra le emittenti minori anche mediante la collaborazione con l'azienda pubblica rimane da dire che la radio dovrà riconquistare il ruolo importante che le spetta
Favorito anche dall'avanzamento tecnologico dei mezzi a sua disposizione
Dal punto di vista della garanzia democratica dell'intero sistema dell'informazione
Bisognerà affiancare a norme antitrust più incisive e ad un adeguato codice deontologico degli operatori una idonea struttura dell'impresa editoriale attraverso uno specifico statuto
La Rai dovrò rimanere azienda pubblica a formare il suo capitale sociale o spiegabile che intervengono anche gli investitori istituzionali e gli stessi utenti per la sua specifica organizzazione bisognerà prevedere un organo di garanzia interni nominato con procedure a definire perché sia davvero idoneo a svolgere il suo fondamentale compito il consiglio di amministrazione e il direttore generale preposti alla gestione dovranno essere nominati dagli azionisti
L'ancoraggio al Parlamento dovrà essere assicurata attraverso una commissione composta da otto dieci membri parlamentari scelti dai presidenti delle Camere
Con compiti indirizzo generale di vigilanza coordinati quest'ultimi con l'organo interno di garanzia e con l'Ufficio del Garante
Destinato a rimanere l'organo principale con poteri sanzionatori per il corretto funzionamento dell'intero sistema dei mezzi di comunicazione di massa l'ancoraggio parlamentare deve però essere concreto e funzionale e avvenire nell'organo di indirizzo riformato uno strumento di intervento autorevole e operativo
è necessario inoltre che la legge che disciplina la propaganda elettorale recentemente approvata sia possibilmente riveduta per renderla più coerente e più applicabile
Abbiamo notato proprio alla campagna elettorale ora ultimata che le televisioni specie quelle locali possono molto di più di quanto non si riteneva la disciplina del perciò essere realista ma rigorosa e soprattutto deve essere fatta osservare da tutti
è inutile che è una Commissione parlamentare sia Rovelli a disciplinare le tribune elettorali generali se poi nella RAI stessa e al di fuori in tuta discrezionalità si diffondono trasmissioni elettorali
L'urgenza del momento e salvare gli equilibri aziendali della RAI
E quindi il governo deve provvedere in parallelo al piano di risanamento presentato dal consiglio d'amministrazione a ripianare il bilancio mille novecentonovantatré a ricapitalizzare l'azienda e a stabilire all'atto della convenzione con la concessionaria una precisa politica del canone perché gli equilibri costi ricavi non si ripetano
Realizzate queste condizione la RAI dovrà dal canto suo garantire un'elevata qualità del prodotto radio televisivo
Sono state rivolte molte critiche al nuovo vertice della RAI
Ma bisogna rendersi conto delle difficoltà nelle quali l'azienda si trova
I fini aziendalistici e professionali
Del consiglio di amministrazione e del direttore generale sono ben precisati
Nel documento programmatico che si hanno presentato alla commissione parlamentare di vigilanza e che la commissione parlamentare ha commentato e arricchito di sue osservazioni critiche
Se è una raccomandazione va loro fatta mi riferisco ai membri del consiglio d'amministrazione al direttore generale con spirito di sincera collaborazione e quella di non estenuanti mediazioni per evitare che quello che è un disegno piano di risanamento finanziario
E di riqualificazione professionale funzionale con la valorizzazione tutte le grandi risorse di personale altamente qualificato del quale l'azienda dispone si appanna
La legge ha dato loro il tema dei due anni per svolgere organicamente un tale disegno e l'augurio è che
Senza caccia alle streghe ed immotivate tensioni interne possano rilanciare il ruolo fondamentale del servizio pubblico
Grazie
Ora la parola
All'onorevole viti
Abbiamo ritenuto utile
Una riflessione sui temi della comunicazione alla vigilia della conferenza che il Governo preordinato
Una conferenza senza clamori
Della quale si sa poco
E che dovrebbe se non abbiamo capito male limitarsi a registrare voci sensibilità interessi pretese proposte teatrali degli operatori forse anche degli utilizzatori dei mass media
Con l'obiettivo di dissodare il terreno per una iniziativa legislativa che segna il superamento della Manni e l'ingresso nelle magnifiche sorti e progressive del paese di una nuova legislazione
Chi vi parla ha operato in Parlamento occupandosi non solo dei media della madre di tutte le battaglie per parlo da duecentoventitré del nome ma di tutte le leggi leggine pareri che hanno animato turbato e talvolta arroventato il clima politico le relazioni fra i tanti interessi in gioco dialettiche tra i partiti
Solo chi ha vissuto lo stillicidio dei decreti Pagani delle distonie fra normative europee nazionali e del loro problematico raccordo del conflitto aspro talvolta fra pubblico e privato tra stampa e televisioni fra emittenti locali e nazionali
E dei riflessi che esso ha prodotto nella legislazione solo chi per una ragione istituzionale si è collocato nel cuore di queste scelte politiche oggi levando la testa al di sopra delle polemiche potrebbe percepire il rapido invecchiamento e finanche la sterilità
Del dibattito che accompagnato e seguito la legge Mammì
Poiché anche la nostra evoluzione e nel passaggio dalla vecchia forma partito alla nuova formazione non vogliamo proporci come lepre finché del sistema che non c'è più
Né come le vedove del sistema che non ci sarà la nostra riflessione deve muovere dall'osservazione attenta dello scenario che si va componendo intorno a noi io oso dire nonostante noi comunale rapidità tenore intelligenza che non sempre riusciamo a percepire
Ebbene
Di fronte al mutamento al quale assistiamo fa un po'sorridere la pretesa tipica di tutte le culture totalizzanti di tradurre tutti storia minore
Di assoggettare il corso degli eventi e gli stessi prodigi della scienza la dilatazione della libertà e quindi della responsabilità ad una sorta di amministrazione controllata
Questo spiega perché consideriamo tutti i tentativi finora realizzati alcuni utili a stimolare il dibattito il confronto
Di scrivere una ma mi della seconda generazione come un esercizio velleitario e angusto proprio perché collocato in un tempo della cultura e delle innovazione che invece reclamano concezione avanzata e moderna
Costruita su poche grandi regole e affidata al ruolo arbitrale di una coscienza pubblica criticamente avvertita e affrancata da pregiudizi e dei veleni che la vittoria contrapposizione ideologiche
Ma di quale concezione parliamo di quale cultura c'è civile parliamo se il problema è oggi costruire una legge di sistema che guardi alla risorsa mediatica come una risorsa strategica
Verso la quale non può manifestare indifferenza una democrazia del maggioritario nella quale vengono ridimensionati il ruolo dei partiti alla ricca mediazione politica
Allora è necessario che a questa elaborazione concorrono cultura nuova che sia l'effetto di un coraggioso processo di riconversione degli una capacità di collocarsi dal punto di vista del sistema si tratta lo sforzo non semplice che implica il superamento di alcuni tabù
O meglio di alcuni riflessi condizionati io provo ad elencarne rapidamente al Coni innanzitutto il provincialismo dalla cultura mediatica italiana
Il suo racchiude il sì nell'orizzonte curtense dell'aspro conflitto fra interessi contrapposti
Non solo fra pubblico e privato ma nel privato fra schieramenti diversi con la politica ridotta a puro schermo di una dialettica fra poteri reali insediata nella società e costruttori di specifiche
Opinioni pubbliche poi il vincolo Isma'il dirigismo che sono figli del delirio di né Potenza che talvolta pervade la politica Spaces fece quando essa è debole voi insidiata
Si tratta di riflessi condizionati che vengono alimentate sul presupposto che si possa graduare regolare comprimere o prescrivere certo non è regolabile né prescrivibile perché appartiene alla libertà e al mercato
Poi ancora il moralismo ideologico secondo cui è possibile regolare l'impatto della pubblicità sulle linee che muta etico culturale della comunicazione delle informazioni
Il conflitto fra gli spiriti animali del mercantilismo pubblicitario e la Carta dei doveri che competono alla comunicazione è un puro è una pagina eternamente aperta una frontiera mobile affidata all'arbitrio dell'intelligenza e della prudenza chi è uno dei modi di declinare l'intelligenza nessun modello precostituito
Potrebbe mai prevalere in una situazione di mercato aperti
L'unico valore assoluto rimane la centralità della persona
E intorno alla quale tenda ricomporsi l'universo tecnologico se è vero che il televisore domestico trasformandosi in terminale multifunzionale consentirà appunto alla persona ricostruisce il mondo da sé organizzando i dati relazionando le conoscenze che appaiono utili alla sua libertà e alla sua intelligenza critica c'è un quarto riflesso condizionato
La convinzione che il rapporto pubblico e privato debba essere necessariamente conflittuale alternativo
Che il conflitto divide due mondi due culture due emisferi proprio mentre invece appare evidente che pubblico e privato hanno il dovere di collocarsi dentro lo stesso capo di osservazione e competizioni conservando le specificità che li distingue
E tuttavia individuando una frontiera mobile in grado di influire sulla qualità e sulla modernità del Sistina mozioni c'è proprio il persistere di questi riflessi oscuri una nostra coscienza collettiva ci costringe a prendere atto di quella storica tragiche viva la storia tragica di occasioni perdute che è stata sedi consentito
Di occasioni perdute che è stata la storia della comunicazione e dell'informazione nel nostro Paese gli ultimi anni
Porre rimedio a questo stato di cose divenuto urgente ma indispensabile se non vogliamo che il sonno della ragione generi i mostri che teniamo
Quindi una legge di sistema deve tener conto di quattro variabili sulle quali sintomi intratterrò rapidamente quasi assumendola titolo di capitoli ancora da scrivere ed ha discute
Si tratta tuttavia
Di titoli di capitoli su cui dovrà essere costruiti Nova assetto dalla comunicazione del nostro Paese occorre tener conto che il mercato l'informazione è un mercato particolare
Nel quale si incontra interessi diversi penso aderito attivo di manifestazione del pensiero anche attraverso le imprese editoriali tutelate articoli vetture quarantuno della Costituzione e al cruciale interesse passivo dei cittadini di accedere
Ad una informazione dura in strada
Questi interessi devono trovare un punto di equilibrio nella capacità dello Stato di garantire un'informazione moderna critica e a più voci
Il sistema informativo è costituito da altri sottosistemi che hanno una connotazione più strettamente economico si penserà pubblicità o alla vendita dell'informazione alle famiglie presso le edicole o gli abbonamenti
Già nella sfera economica sia in quella sociale e politica si pone il problema di garantire il contemperamento tra posizioni differenziate attraverso soluzioni ispirate al principio della proporzionalità fra compressione degli interessi di una parte benefici ottenuti dall'altra
Il punto di equilibrio potrebbe dovesse dovrebbe essere trovato in pochi e chiari principi che garantiscano il massimo di libertà compatibile
Con il necessario livello di garanzie ai cittadini di poter accedere a un'informazione nel suo insieme pluralista il primo di quattro nodi costi dalla pressione tecnologica dalla previsione tecnologica e dalla multimedialità
è urgente e necessario che entriamo nel villaggio globale senza timori
Altrimenti ne verremo esclusi ed è necessario entrarci con le risorse della ragione dell'intelligenza scientifica
Il passaggio al sistema delle frequenze analogiche a quello digitale dice quanto sia superato ragionare sul numero di canali occupati ed è quanto sia vecchia la logica spartitoria delle frequenze
Il libro verde redatto dalla Commissione CEE sul tema pluralismo e concentrazione dei mezzi di comunicazione di massa nel mercato interno
Dice con chiarezza che il criterio del numero dei sostegni dei media testate canali radio detenuto nostre sta controllore di per sé non è un criterio sufficiente per valutarne l'impatto sul pluralismo lo sviluppo tecnologico delle trasmissioni favorisce la costituzione di gruppi internazionali multimediali sul lato dell'offerta
Ne è un mistero che cittadini sul lato della domanda tendano informarsi già in maniera multimediale
Un criterio che pretendesse di contrastare le concentrazioni multimediali nome di arcaiche convenzioni costruite sul numero delle testato dei canali a parrebbe chiaramente improduttivo è datato
Laddove invece appare necessario favorire la multimedialità proprio in ciò che essa esige solidità e flessibilità da parte l'operatore che deve essere posto nella condizione anzi sollecitato a sviluppare nuove soluzioni tecnologiche e a sfidare il mercato con continue innovazioni
La dimensione sovranazionale sistema
Impedisce ormai alle aziende di ragionare in termini di tipo centrismo
L'interrelazione diviene la regola se vogliamo reggere la sfida tecnologica e commerciale dei costi
Statunitensi con il quale voglio ricordare a soffiare Maccanico che ringrazio per la presenza quest'oggi con i quali in atto una sfida nella competizione che riguarda il destino degli audiovisivi io mi auguro che il negoziato piatta ma il governo faccia interamente il suo dovere credo lo stia facendo
Non si chiuda senza avere contemperato con l'eccezione culturale indifesa del cinema comunitari
Proprio perché ci muoviamo non appena contraddittorie questori questo riferimento proprio perché ci muoviamo
Sul nella sfida nell'ambito della sfida sui mercati aperti e necessario bandire vecchie tentazioni dirigistiche e puntare sul consolidamento e sull'incentivazione delle realtà imprenditoriali che perseguono l'obiettivo della multimedialità
Tenendo conto delle tendenze che sa svilupparsi in direzione verticale cioè attraverso sinergie tra mezzi tra media il luogo delle vetuste combinazioni orizzontale
Non più occorra favorire l'incontro il patrimonio dell'esperienza tra settore pubblico e privato
Eliminando tutte quelle norme che legalizza non ibrida e non equilibrate commistioni fra funzione sociale vocazione commerciale del servizio pubblico
A quale ultimo dovrà riconoscersi un ruolo fondamentale istituzionale quale medium che garantisce pluralismo informativo la molti di razionalità e la tipicità delle reti la valorizzazione delle istanze locali e federativa
Tutte operazione che io Colletto essere comprese nel programma che presenta Dematté ha proposto alla RAI che spero trovi una puntuale coerente attuazione
Che implichino il superamento dei vecchi assetti e naturalmente scongiuri non voglio dirla presente alla RAI che ci ascolta in questo momento la sostituzione a vecchie lottizzazioni di nuove e più raffinate forme di selezione naturalmente orientate questa volta le gerarchie angeliche
Della cultura e della professionalità
Mi sembra questa opinione largamente convergente nel dibattito nazionale sono dietro deve riscontrate nel dossier che L'Espresso vettoriale espresso a elaborato contribuendo alla stesura del libro verde
Della CEE al quale ha fatto riferimento l'Espresso dico e lo sviluppo delle nuove tecnologie né i media può contribuire al rafforzamento la diversificazione delegasse mediatiche europee in particolare le imprese di stampa
Che risentono attualmente di una grande crisi a causa della diminuzione delle travi pubblicità
Ricorda ancora che la diversificazione dell'impresa di stampa indietro del retro anche il pubblici in via oltre che dalla televisione va favorita i limiti e le partecipazioni multimediale attualmente in vigore a livello nazionale deponesse resi meno rigidi
Lo sviluppo delle nuove tecnologie rende ancor più evidente l'insufficienza delle legislazioni nazionali di qui l'esigenza di un'integrazione internazionale a livello legislativo
Le disparità esistenti fra legislazioni nazionali rischiano di essere aggravate da numerosi cambiamenti attualmente allo studio già posti in essa infine io a tale situazione conclude editoriale L'Espresso e fortemente augurabile che legislatore comunitario intervenga con urgenza ne condividiamo questa impostazione al fine di creare un quadro giuridico uniforme ed equilibrato
Per lo sviluppo dell'industria mediatiche europea eliminando le distorsioni che caratterizzano attualmente il mercato interno nel settore dei media che sono dovuti a disparità fra legislazioni nazionali
Secondo noto mi avvio alla conclusione la pubblicità si tratta di un terreno che evoca forti aspre contrapposizioni e non senza ragione
La Provincia assolve a una doppia funzione è una risorsa per i media ed è un investimento per l'impresa la pubblicità non è l'unica risorsa sì che appare limitate fuorviante la pretesa di regolare il mercato dell'informazione regolando la sola pubblicità
Il volume complessivo delle risorse costituito precipuo da tre per cento da pubblicità pretenda quattro per cento alle rendite per il tredici per cento la canna Replicatori
E da trasferimenti l'aria delle risorse disponibili e la loro dimensione non è un a priori non è una variabile indipendente come sosterrebbero gli economisti il volume delle risorse la loro composizione la loro effettiva disponibilità la stabilisce il mercato e sul mercato delle risorse incontro ai loro utilizzatori collegando efficienze soddisfacimento degli obiettivi che sono in gioco
Il punto di equilibrio che rispetto al mercato si realizza tra i grandi utilizzatori della pubblicità non può essere modificato a seconda di porre legittimi di o di pur legittime esigenze che dovessero apporre i diversi comparti delle informazioni
Come investimento per riprese la pubblicità segue regole economiche ogni intervento della pubblicità per regolare le risorse del sistema e come misura per tutelare il pluralismo non avviene sulla materia cosiddetta inerte
Ma determina reazioni a parte del mercato fino a rendere possibile l'assottigliamento quando non la scomparsa della volontà e dell'interesse all'investimento pubblicitario
D'altra parte la compressione degli investimenti pubblicitari su un mezzo potrebbe non comportare come ha detto il
L'Autorità garante l'antitrust in Commissione cultura dalla Camera alcuna beneficio per l'altro mezzo soprattutto tra i tra i due inviti ai veicoli esiste un rapporto di complementarietà
I veri problemi della stampa sono strutturali
E sono come recentemente riconosciuti presenta la figlia dottor Giovannini anche legati alla distribuzione oltre che all'accesso a risorse
Per l'editoria che mutevoli comportamenti di governo e Parlamento rendono aleatorio
Affrontarli con serietà immaginare una soluzione che in luogo del conflitto sulle risorse prevede una conta una concertazione tra stampa e tv fra soggetti nazionali e locali magari utilizzando il correttivo della leva fiscale
Per orientare senza forzare risorse disponibili credo rappresenti un rimedio per i quali occorre immaginare una sede istituzionale del soggetto e raccordo tema potrebbe non essere il Parlamento la domanda che a questo punto mi si potrebbe porre la seguente ma il mercato e il mercato la grande di Nancy grande demiurgo nel mercato il Grande Fratello oggi poi l'urgenza di far contare i valori propri della sfera etico sociale
Si tratta chiaramente di una domanda retorica che presuppongono risposto
Ebbene il grande problema della comunicazione pubblicitaria e quello dei contenuti e della tutela generale contro l'ingannevolezza del messaggio pubblicitario e la sua riconoscibilità si raggiunge si aggiunga l'esigenza di tutelare i bambini o i consumatori Protti legate alla sfera della salute
Qui limiterà il mercato può venire da un efficace sistema di ago autoregolamentazione volontaria cui sovrintende un'autorità di seconda istanza alla quale vanno conferiti poteri strumenti adeguati
Si tratta di materia ancora tutta da scrivere ingiustamente considerata residuale sotto il gran clamore lo sferragliare delle polemiche degli insulti che hanno invaso giornali il Puppato i quadranti televisiva terzo e penultimo nodo il superamento del duopolio
Il pluralismo è concetto complesso che sovente è stato banalizzato e usata come corpo contundente per i più truci polemiche la riorganizzazione del sistema informativo dovrà poggiare su un servizio pubblico realmente pluralista e su una pluralità di soggetti operanti nel sistema
Io ho vissuto in Parlamento l'esperienza esaltante dura battaglia sostegno alle tv locali se è vero che la pluralità dei soggetti e condizione pluralismo è necessario che i soggetti vengano posti nella condizione di operare nel migliore dei modi
Ed è indispensabile sfoltire il numero degli operatori razionalizzare il sistema riconoscendo loro la possibilità di migliorare continuamente la propria offerta sperimentando tutte le possibilità che il mercato all'informazione riguardo la pubblicità offrono lo vi sono seri problemi di accesso per le tv locali devono essere regolati in attuazione delle norme del per il Parlamento ha approvato e di promozione dell'impresa editoriale locale il cui statuto dovrà essere scritto adorato da tutti
L'interfaccia di questa domanda illegalità e di legittimità e la colonizzazione che è l'esatto contrario del sistema federato che sia il polo pubblico c'è i poli privati sono chiamati a costruire in Italia il fino della concentrazione e delle sue regole qui potremmo concludere con un assioma
Se il mercato e multimediale i limiti aggiuntivi rispetto ai normali limiti della legge ha tutelato la concorrenza vanno misurate sull'intero mercato l'informazione e non singolarmente metto per me
Non si potrebbe pretendere o incentivare come io propongo l'evoluzione verso la multimedialità dentelli interattività e può disporre per meccanismi anti Proust fermi sì vecchi scenari tecnologici legati a una cultura monumenti piuttosto che assumere a criterio dirimente
Per l'accesso alle risorse
Pubblica il numero di Canale delle testate avrebbe garantito l'accesso al sistema sia dall'alto la domanda se dall'attuale l'offerta ponendo la soglia massima legata al fatturato comunque vigilato famiglie e imprese Stato realizzato ai singoli operatori il rapporto al Tito alla totale fatturato lo sistema
Occorre in ultima analisi tener conto che proprio
Gli svolgimenti la tecnologia aprono al regno della libertà che dovrà esser dominato dal segno della responsabilità e del limite occorre tuttavia che il limite sia intelligente cioè
Appartenga al al all'orizzonte dentro il quale siamo chiamati a muoverci due pensieri finali
Tutto quello che ho detto non avrebbe senso sono entrasse in un'affermazione una riflessione istituzionale più ampio
Se non si collegasse caratteri Khieu assumerà la democrazia italiana
Non aprisse la strada la definizione lo statuto dell'informazione e della comunicazione che entro i letti le grandi sfide che sono di fronte al Paese beh rivisto al riferiscono unità nazionale alla solidarietà sociale la trasparenza morale all'eticità dalla politica alla cultura al senso
Al senso dello Stato e delle istituzioni al valore dell'integrazione internazionale uno Statuto nella comunicazione che scongiuri il dualismo tra un servizio pubblico per la definizione eticamente irreprensibile e tv private soggette ad una sorta di selvaggio utilitarismo va scongiurato
Ma che stabilisca i limiti entro i quali una tv o più tv possono essere utilizzati come applicatori Eugenio politiche di un'ambizione personale vipera destra posta al centro dell'agenda politica e della preoccupazione dei nostri dei nostri uomini di dove credo che facesse bene alla stampa anche quest'oggi a sottolineare il pericolo della delle tele predicazioni
Anche la legge sulla propaganda elettorale recentemente approvata dal Parlamento e non risolve efficacemente il problema tuttavia il problema esiste
E grave io accorrono antidoti efficaci non solo in nuovi codici di comportamento
Che tuttora dev'essere guardati e messi a punto e resi più espliciti ma anche che a guardarsi da forme subliminali di sponsorizzazione la verità è che l'immagine che regaliamo al mondo non è quella di un Paese vivo rissoso civile ma di un Paese che pullula di Botteghe di piccoli interessi di piani di trappole e che soffre di quella mediocre e di quella di quella tentazione complottare nelle quel fumo etilismo d'Autore che ne fa un adorabile ambiente per racconti polizieschi
In funzione di questo Statuto dello statuto dell'informazione dovremo compiere scelte difficili nei prossimi mesi ancor prima che prenda corpo una legge di principi e se condivisa
La sito divisa anche se si condivide questa impostazione alla legge di sistema queste scelte non riguardano solo e tv commerciale o sistema trasmissioni criptate sui quali si ingiustamente infierito io richiedo che riguardi le potenzialità dell'intero sistema al quale dobbiamo guardare con molta attenzione lì con grande con grande determinazione
è stata richiamata presenterà di e concludo veramente la ruolo essenziale cui assolverà la TV di Stato
Riguarda tutti i la tv di Stato a grandi potere Grandi dove
Questi doveri riguardano la tv dalla tv pubblica che oggi per la tv pubblica che oggi reclama risolse in funzione un progetto ancora nebuloso di scelte ancore tutte da decrittare
Le quali vengono letti o son state lette di volta in volta come la vittoria del partito unico come colpi di mano quando otto umbri convenuto come riconoscimento delle virtù dei tanti
E dei talenti professionali disponibili
Noi non siamo disposti e lo dimostreremo nelle prossime settimane esaminando il decreto sulla RAI che il governo si appresta a varare
Ad approvare senza discutere della RAI delle sue connessioni con il sistema che vogliamo costruire insieme tutto questo crediamo sia giusto chiediamo che rientri dal dovere di civiltà e di intelligenza che dobbiamo rendere finché ci saremo alla società italiane grazie
Grazie
Onorevole Vietti che nostro responsabile per cui Commissione cultura della Camera dei deputati
Ed ora ho il piacere di dare la parola al senatore Maccanico
Importanti impegni si potrà poi
Quindi a meno di una settimana dalla Conferenza sul sistema radiotelevisivo
Che era preside
Promosso
Ma mi ascoltate gli esponenti del mondo dell'editoria giornalistica informazione in genere del mondo della comunicazione pubblicitaria delle aziende che ricerca non sperimentano e producono l'hardware e il software e delle nuove tecnologie di comunicazione
Saranno ascoltati i rappresentanti di quelli che abbiamo chiamato i settori contigui
Coloro che producono e distribuiscono spettacolo spettacolo cinematografico teatrale audiovisivo i rappresentanti degli autori enti come la Biennale di Venezia il Centro sperimentale di cinematografia
Saranno infine espresse le posizioni dei soggetti istituzionali diversi dal Governo
I rappresentanti del Parlamento europeo e del Consiglio dei ministri dell'Unione Europea della commissione
Nel Consiglio d'Europa i coram il Garante per la radiodiffusione l'editoria il consiglio degli utenti l'Autorità garante della concorrenza e del mercato
I rappresentanti della Conferenza dei presidenti delle Regioni e dei gruppi parlamentari
In quella sede il governo degli organi parlamentari avranno l'opportunità preziose di raccogliere in una sorta di Presa Diretta
Le opinioni e le proposte che in vista del riassetto futuro del sistema radiotelevisivo vengono da coloro che professionalmente istituzionalmente si occupano di una tematica tanto cruciale
Una grande audizione come si direbbe nel linguaggio del diritto parlamentare concentrata in due giornate di lavoro
Non dico nulla di originale se osservo che viviamo in una società in cui le mediazioni di un tempo con i loro vantaggi ai loro svantaggi coloro trecce con i loro difetti finiscono i film veniva una dopo l'altro superato
E questo un punto di fondo sul quale siamo tutti chiamati a riflettere tanto più in una fase in cui lo stesso sistema politico istituzionale vari organizzandosi proprio tenendo conto del ridursi del tasso di mediazione fra cittadini e istituzioni
E in ogni caso del mutare della qualità oltre che della quantità della mediazione politica
Mi riferisco naturalmente a ruolo insostituibile ma in via di modificazione strutturale
Del partito politico nelle moderne società fondate da un lato sul mercato dall'altro sulla possibilità concrete di diffusioni accesso alle informazioni ancora pochi anni fa assolutamente inimmaginabili
è qui che il discorso sul sistema radiotelevisivo come parte del sistema dell'informazione si fa più
Oggi più di ieri un discorso sulla democrazia sugli strumenti della democrazia sulle condizioni della morte mo'Grazia e potrebbe dire forse qualcuno ma non certo io sui limiti della democrazia
E questione antica naturalmente ma ieri ancora i tempi della costituente quindi non molto tempo fa a poche decine di anni fa era questione che riguardava essenzialmente il sistema liberaldemocratico e la stampa
Se erano già cominciato a manifestare le potenzialità della radiofonia ma non erano state colte del tutto la televisione era allo stato sperimentale di fatto sconosciuti
Dunque i mezzi di informazione di massa erano limitati la diffusione strutturalmente incanalata in ambiti pure limitati e controllabili con relativa facilità
Può è cambiato tutto ed è cambiato a grande velocità
La rivoluzione delle tecnologie diventata strumento in qualche circostanza elemento determinante che ha concretamente concorso all'evoluzione politica allargando con rare eccezioni gli spazi della democrazia
Pensiamo ai limiti tecnologici su cui non decenni fa ma meno di vent'anni fa ancora poggiava l'antica giurisprudenza costituzionale in Italia
E poi a tutto quello che è successo a partire da settantaquattro settantacinque con la diffusione delle radio e delle tv private prima sul piano strettamente locale poi sul piano nazionale
E pensiamo d'altro canto ciò che ha significato nella seconda metà degli anni ottanta
La trasmissione televisiva via satellite in alcuni Paesi allora regime di socialismo reale come si chiamava
Penso ai dischi bianche delle antenne satellitare che costellano i condomini di Varsavia e di tante altre città dell'Est Europa assai prima che si diffondesse lo danno
Naturalmente come tutti gli strumenti che l'evoluzione Teolo tecnologica mette a disposizioni
Ieri le prime pressa da stampa di Gutenberg gocce le reti televisive interattive domani chissà
Si tratta di cose che possono essere usate bene ed essere usate male
O meglio possesso usate per segmenti interessi diversi da quelli generali e ovviamente anche perseguendo interessi improntati a valori che o disvalore che ripugna non la gran parte del corpo sociale
Se non che tale circostanza impone di risolvere problemi delicatissimi e cruciali
Di collegamento con altri valori fondamentali con il nostro dinamiche il nostro ordinamento del resto riconosce e tutela al massimo livello a partire ovviamente dalla libertà di manifestazione del pensiero di cui all'articolo ventuno della Costituzione
Si pone dunque la classica questione dell'equilibrio
Fra più beni e valori giuridici costituzionalmente tutelati libertà di informare libertà di essere informati libertà di intraprendere diritto alla riservatezza diritta la tutela del comune senso del pudore e così via
Ma vengo più direttamente al nostro tema
è un fatto che da almeno un ventennio il sistema radiotelevisivo italiano ha grande difficoltà a trovare un assetto stabile e al tempo stesso soddisfacente
So di facente nel senso di essere organizzato e di funzionare effettivamente in maniera da permettere di conseguire un reale equilibrio fra qui diversi valori costituzionali ai quali facevo poco fa riferimento le ragioni di questa difficoltà a raggiungere un assetto soddisfacente nel senso detto sono molteplici e non è certo questa l'occasione per rievocare
Sarebbe un po'come fare la storia politica economica e sociale del nostro Paese dalla fine degli anni sessanta ad oggi
Certo è che in tutto ciò un grande rilievo anche avuto oggettivamente l'evoluzione tecnica del sesso del settore Essa modificando via via l'elemento strutturale di riferimento
Ha reso ancora più ardito ciò che lo scontro e la differenziazione degli interessi di per sé avrebbero reso difficile anche in circostanze diverse
Qui dunque possiamo fissare un punto il legislatore prossimo venturo
Nell'accingersi all'opera di riassetto del sistema
Dovrà dimostrare la capacità di guardare le prospettive tecnologiche e di mercato
A Brema e a medio termine onde evitare di continuare a guardare sempre solo all'indietro approvando riforme legislative già superate dei fatti non appena farà mi limito a ricordare che la riforma del settantacinque vide la luce proprio negli stessi mesi in cui si cominciavano a diffondere le prime radio e poi le prime televisioni private in tutta Italia
Facendo saltare in pochi anni se non in pochi mesi la pena riformato Monica pubblico del ma non Polito pubblico del tempo
Cerchiamo dunque di tenere conto dell'evoluzione tecnologica e di mercato che abbiamo potenzialmente davanti
Ma naturalmente diamo conto oltre che dei problemi potenzialmente nuovi di quelli che non sono pochi che abbiamo ereditato dal precedente cento e passa il governo sin dall'avvio della sua attività meno di otto mesi fa si è subito trovato nella necessità di confrontarsi con una molteplicità di questioni mi limito in questo momento ad una mera elencazione delle principali fra queste allora aperte e in parte ancora
Il riassetto della RAI sotto il profilo ordinamentale finanziarie economiche e di programmazione
L'assegnazione delle concessioni la revisione della legge duecentoventitré del novanta con particolare riferimento a livello locale
Il grande tema delle concentrazioni con i delicati profili del coordinamento fra norme genera l'Antitrust norme di settore
La questione del finanziamento del sistema informativo nel suo complesso
I nessi fra i mezzi di tipo diverso il ruolo della stampa il ruolo fondamentale della pubblicità sia come mezzo di finanziamento sia come elemento insostituibile del sistema produttivo in un'economia di mercato
La disciplina di alcune specifiche tipologie di pubblicità nel quadro delle direttive comunicato comunitarie
La regolamentazione della televisione a pagamento e la questione del supporto tecnologico che opportuna assicurare adesso in una condizione che resta in parte di relativa ristrettezza di frequenza
Per quel che riguarda la RAI il Parlamento con il concorso il governo ha approvato la riforma degli organi della RAI è una revisione delle attribuzioni parlamentare in materia di vigilanza del loro esercizio
Non posso non ricordare che su questo provvedimento elaborato a livello parlamentare il governo si è impegnato con determinazione al Senato il governo ha posto la fiducia su ogni articolo del testo allo scopo di superare forme di ostruzionismo
Che si erano manifestate da parte di alcuni gruppi parlamentari a conferma dell'impegno del governo nel settore Presidente Consiglio sin dal quattro giugno scorso affidato a un comitato composto da ministro delle poste dal ministro dei Rapporti con il Parlamento
Dal ministro per le riforme istituzionali dal ministro per il coordinamento delle politiche comunitarie gli affari regionali e dal ministro per la Funzione pubblica il compito di esaminare i problemi dell'ordinamento radiotelevisivo
Alla fine di agosto il governo reiterava in una nuova versione il decreto legge contenente provvedimenti urgenti in materia televisiva la quale il parlamento assicurava tempestiva conversione
In esso valeva restituire al settore un certo grado di certezza pur scontando l'esigenza di varare al più presto una nuova complessiva disciplina del sistema radiotelevisivo e dell'editoria
Si è trattata di una vera e propria legge ponte che ha assicurato la prosecuzione dell'esercizio degli impianti in ambito nazionale e locale
Ha determinato la durata delle nuove concessioni fino alla riforma ha introdotto disposizioni in materia di informazione relative alle emittenti in ambito locale assicurando scusi il cosiddetto diritto di cronaca attraverso le immagini ha disciplinato ITIS ferimenti di proprietà ha demandato alla competenza regolamentare del governo una determinazione di nuovi criteri per i canoni
Ha previsto dopo una fase di transizione per gli adeguamenti tecnici l'obbligo per l'emittente di programmi in abbonamento alla pay tv di trasmettere via cavo o via satellite liberando così frequenze da a utilizzarsi per trasmissioni via etere
Rispetto ad alcuni mesi fa la situazione dunque in parte cambiata sia per le nuove norme sulla concessionaria pubblica sia per questo questa legge ponte della quale ho parlato
Pertanto peraltro tale innovazioni legislative hanno portato ad un'ulteriore evoluzione in particolare la nuova gestione della RAI per un verso si è trovata di fronte ad una situazione di accresciuta difficoltà finanziaria
Per un altro verso ha dovuto dare avvio ad un'azione di riassetto che non poteva che indirizzarsi a trecentosessanta gradi riorganizzazione interna individuazione di nuovi responsabili per reti e testate giornalistiche riassetto finanziaria più rumoroso
Utilizzo delle risorse
Come accade quando finalmente dopo troppo tempo si affrontano problemi che era si erano andati accumulando e aggravando
La situazione dalla concessionaria pubblica pur fronteggiata dal dal nuovo consiglio di amministrazione della nuova direzione generale sia infine manifestata in tutta la sua reale dimensione quantitativa
Il governo è impegnato a individuare le modalità attraverso le quali portare il suo contributo
Per impostare in forme strutturali la soluzione dei problemi della RAI i a dare a questa società concrete prospettive
Tenendo naturalmente firme la garanzia del servizio pubblico e l'urgenza del massimo rigore nei piani di ristrutturazione aziendale e finanziario
Ma più in generale si tratta di por mano a delineare un rinnovato complessivo sistema radiotelevisivo completando integrando e rivedendo il sistema delineate segnato dal combinato disposto degli ormai antica legislazione del settantacinque
Della legge duecentoventitré e novanta e delle successive modificazioni
Proprio a questo fine quanto ascolterò oggi in questa sede e quando il governo gli organi parlamentari ascolteranno giovedì e venerdì della settimana prossima sarà di grande importanza e infatti un'ambizione del Governo per arrivare a definire un quadro complessivo di proposte
Da presentare da lasciare come contributo che possa essere raccolte utilizzato con rinnovato impegno che certo non mancherà nella prossima legislatura a porre le basi di questo lavoro attende il comitato a suo tempo costituito dal presidente del Consiglio
Una sola cosa posso dire al riguardo nel pieno rispetto degli autorevoli contributi che li accoglieremo oggetti alla conferenza conoscitivi
Il governo è fortemente orientato verso una normativa maglie larghe
A una vera e propria legislazione di principi che riesca certo anche per lo sforzo di guardare in avanti ma anche per la sua stessa struttura ad evitare la sorte di molte esperienze tormenti dive del passato in questo settore
Risolte il signor marcato le migliori intenzioni in fotografia dell'esistente divenute superata in poco tempo
Beh bisogna contrario di norme di principio molto accuratamente definite integrate da una normativa tigrato regolamentare caratterizzato da notevole flessibilità in grado di permettere la gestione dei futuri sviluppi di mercato e tecnologia
Avendo come obiettivo quello di perseguire il massimo grado di libertà d'iniziativa
Evitando posizioni che limitano le potenzialità d'un mercato il quale per definizione deve essere non solo tendenzialmente libero manca aperto all'ingresso di nuovi soggetti e nuovi operatori a tutti i livelli e in tutti gli ambiti
Inoltre che sono da ridefinire le attribuzioni dei diversi organi istituzionali che in forme e con competenze diverse contribuiscono a determinare l'assetto di un settore tanto delicato
In conclusione
Vorrei ribadire che se atterrare televisivo il grande mondo dell'informazione più in generale vanno visti oggi ancor più di ieri soprattutto come fonti formidabili formidabili opportunità dell'intera comunità in cui opera
Per necessità di un quadro di regole che saltino queste opportunità ed assicura un'adeguata garanzia periti tredici lettere per il cittadino di difesa dei valori costituzionalmente rilevanti
Sempre però in una prospettiva di allargamento delle possibilità di leggere di vedere di comunicare di informare di essere informati di creare di veicolare recepire i messaggi di glitter collegarsi o di non collegarsi e di essere protagonisti attivi e passivi
Siamo consapevoli che se n'è un settore nel quale il dirigismo e vincoli troppo rigidi
Non solo non Servolo non solo non funzionano ma sono strutturalmente impossibili e quando tentati sono dannosi è proprio quello dell'informazione a una sola condizione
Che il mercato si un mercato davvero aperto questo deve essere il nostro obiettivo grazie
Ringrazio senatore Maccanico per questo suo
Importante autorevole
Il contributo
E passiamo
Al dibattito i colleghi bordi Ciliberti ecco bello rinunciato
Loro comunicazione
Accolgono
La proposta
Di alternare le loro comunicazioni con interventi da parte storico si sentono dentro partecipanti sì al nostro incontro perché noi siamo evidentemente
Molto interessati ascoltare il contributo e anche le osservazioni critiche degli operatori
Dei giornalisti
Gli imprenditori che sono qui presenti io darei la parola quindi adesso al dottor Milano
Annuncio che io sedici iscritti e quindi
Vorrei raccomandare
Alla cortesia
Di mettere qui dei nostri
Oratori di essere
Completi ma
Sentenza io sarò velocissima no ma spettacoli parlare prima di avere sentito gli altri interventi sì che mi limito
Una osservazione sono le cose che ho sentito fino fino ad ora
Devo dire che sono molto soddisfatti perché soddisfatto che non avevo mai sentito dichiarare con tanta forza chiarezza come questa mattina dal senatore gradi che il numero delle reti nazionali in Italia eccessivo che questo sistema questo mercato non è in grado di alimentarla e che quindi questa situazione va rivisto così come va rivisto il numero delle reti che possono appartenere a singoli soggetti operanti sul mercato questa una cosa
è una verità che ha fatto che è stata materia di infiniti dibattiti con Gianni Letta abbiamo girato festival in tutte le parti d'Italia si potrebbero raccogliere volumi sulle cose che sono state dette però questa mattina l'ho sentito affermare con grande chiarezza
E la cosa mi rende molto soddisfatto e fiducioso perché veramente può essere una condizione per un rilancio del pluralismo e per aprire spazi hanno visto oggetti nel mercato italiano
C'è una cosa però ed è l'unica aggiunta che poi a collocare accanto alle cose che ho già sentito una cosa che un pochettino mi rende più o preoccupato
E qual è questa cosa che mi rende più preoccupato è l'insistenza che da qualche tempo che anche questa mattina viene fatto giustissima sul problema delle innovazioni tecnico
Io sono come tutti convinto del fatto che siamo alla vigilia di grandi e importanti trasformazioni che ci sono innovazioni tecnologiche alle porte
A enormi che faranno arrivare nelle nostre case duecento trecento reti il satellite di fibre ottiche anche i carrettini di rame della SIP tutte queste cose sono cose alle quali credo che ritengo importantissime però sarò forse arcaico è datato come diceva
L'onorevole vittime i miei certe volte quando sento parlare di mediatico penso a cose paranormali ma guardando alla situazione di oggi io non vorrei che questa preoccupazione della grande innovazione tecnologica alle porte quindi di non preparare confezionare delle leggi che nascono va be che nascono datate ci facesse dimenticare trascurare la gravità dei problemi che oggi noi ci troviamo a ad affrontare questa situazione va affrontata subito non si può aspettare a lungo io voglio indicare solo una cosa mobile esempio il decreto legge che è stato trasformato in legge poche settimane fa a a modificato decreto legge parlava di un anno di tempo per il trasferimento dalle frequenze sia e a satellite cavo delle televisioni a pagamento
Nella trasformazione in legge quest'anno è diventato due anni con due successivi anni di regime misto cioè quattro anni ecco per una così semplice operazione si è ritenuto che siano necessarie quattro anni quindi i tempi delle tecnologie sono tempi lunghi
E questi tempi lunghi e non possono essere affrontati nella situazione che viviamo
Di un novanta per cento del paesaggio occupato ecco come un grande campo di battaglia la piana di Paternò dove si confrontano i due grandi gruppi maggiori nella loro guerra stellare
E poi questo piccolo fazzoletto del dieci per cento nel mercato nel quale si devono affollare i vivere sopravvivere crescere e svilupparsi
Tutte le antenne del pluralismo
Cioè se noi in questo pluralismo veramente crediamo io sono convinto che tutti ci crediamo però poi certe volte i problemi e le preoccupazioni per non essere arretrati non essere arcaici o datati ci possono portare a non affrontare l'urgenza dei problemi
I problemi sono urgenti io aggiunto solo questa battuta sono stato molto bene
No grazie grazie
Grazie dottor Milano
La parola al
L'onorevole Morri
Io
Io rappresento un po'il passato di fianco a Luciano che rappresenta il presente almeno come e il futuro
Spintonato Enrico all'epoca
Però come rappresentante del passato vorrei richiamare alcune questioncine
Innanzitutto io sono proprio un passato sconfitto nel senso che a me la legge Mammì non andava giù e non va giù neanche adesso come presupposto
Perché era fondata sul presupposto di una camicia disegnata
Per su misura per le cose che andavano legittimate in base ad una legge
Io non sono tra quelli che demonizziamo gli interessi esistenti mi scandalizzo mi preoccupo quando il Parlamento non è in grado di comprendere questi interessi all'interno di un disegno complessivo che abbia di per sé una sua validità
D'ordine generale secondo me la legge Mammì non ha fatto questo tipo di operazione anche se le difficoltà e i condizionamenti del momento erano oggettivamente molto forti
Quello che io adesso vorrei richiamare è il fatto che
La televisione
Lo sentiamo dire adesso è un fatto che va riguardato anche per la sua specificità
La televisione
Non può essere divisa in modo netto fra una componente pubblica è una componente privata come se fossero due cose diverse alla prima affidare un bel un non meglio definito
Funzione di intervento pubblico e all'altra invece il ruolo di agire completamente nel regno della libertà e del mercato lo spettatore è unico
L'interesse pubblico dell'intero sistema radiotelevisivo è evidente tutti i paesi civili hanno affrontato la televisione nel suo complesso superando questa dicotomia
Credo che invece da noi sia ancora per troppo tempo andata avanti una concezione di questo genere che ha portato effetti negativi sia sul versante pubblico e che sul versante privato
La proposta che sta venendo avanti è quella giustamente invece di riguardare il fenomeno è la sua complessità la Commissione di vigilanza e sono d'accordo Corrado Icaro che c'è una continuità devi avere fra le sue funzioni una funzione di indirizzo sul mistero sistema nel suo complesso è più difficile immaginare una funzione di vigilanza che a mio giudizio deve essere il più utilmente invece deferita a un organo tipo il garante
Ma fatta questa precisazione sull'interesse generale del sistema radiotelevisivo provai anche scendere un po'più in particolare e dire che sono d'accordo fino a un certo punto su alcune per l'opposizione che ho sentito fare per esempio la televisione non è la stessa cosa quanto a pluralismo e altri caccia dei libri o dei dischi
Quindi sostenere che le misure
Di protezione del pluralismo debbono essere affrontate soltanto in termini complessivi di fatturato nel grande sistema della comunicazione di massa
Mi sembra un modo troppo riduttivo per affrontare questo problema se non elusivo
Dell'importanza del problema
Altra questione che vorrei richiamare è che le norme antitrust non sono norme contro il mercato
Sono norme a tutela del mercato e credo che gli affetti di una mancanza effettiva di normativa antitrust e il mercato radiotelevisivo nel suo complessa situazione adottati nel suo complesso che oggi su ne subisce le conseguenze
Parliamo di Berlusconi sui giornali
Per
Questo suo annunciato proposto di scendere in campo e ci troviamo tutti
Un po'imbarazzati
Perché riteniamo che in definitiva non solo Berlusconi lo può fare ha il diritto di farlo come cittadino e anche come imprenditore
Ma se anche scende in campo
Dopo aver avuto e avendo alle sue spalle almeno tre televisioni nazionali
E lo può fare legittimamente
Perché la nostra severa normativa antitrust ha posto questo limite ad un solo soggetto
Che può intervenire quindi perfettamente in regola con la legge dello Stato nell'agone anche politico perché è nel suo diritto
E credo che dovremmo un pochino anche di fronte a certe affermazioni facili che si sentono fare rispetto a un futuro in cui il mercato regole a tutto porci anche dei problemi in termini di compatibilità e di opportunità
Di vite in uno Stato democratico
Tant'è vero che lo stesso Berlusconi che io ho sempre apprezzato per la misura il senso di autolimitazione che ha avuto nel maneggiare gli strumenti dopo colta così forte che ha avuto a disposizione tant'è vero che Berlusconi si è posto il problema
Di una cessione sostanziale della direzione almeno formale almeno professionali diciamo così della
Della delle sue televisioni ad un'altra persona
Allora io ritengo che norma interni normativa antitrust
Non è che l'intervento in modo un po'preciso serio efficace sia qualcosa di vecchio relativo ad una stagione da superare
Perché se ci guardiamo attorno
Vediamo che le normative più severe degli altri Paesi europei consentono d'un soggetto di avere soltanto un quarto di una sola rete nazionale mettono consentiamo ad avere tre reti nazionali e non è che in quegli altri paesi
L'industria dell'audiovisivo Ciro industria arretrata tutt'altro direi che è più avanzata del nostro Paese che invece ha esasperato lo sfruttamento delle terre fino in fondo concentrandoli tutte le risorse e vanificando fino adesso le prospettive di sviluppo di alta tecnologia di altri mezzi
Di comunicazione
Quindi credo che occorra anche di vedere alcune questioni che vengono anche ogni tanto che proposte nel dibattito attuale in termini di media di un facile superamento di regolette
Adeguati a un passato supera
Non mi sembra che la questione stia in questi termini bisogna guardare avanti indubbiamente ma guardare avanti anche con
Le cose da fare e che la situazione esige che sia fatta che siano fatte anche con interventi che
Qualcuno può facilmente inquadrabile in normative di tipo vincolistico ma che sì ma non solo perché sono a tutela ripeto del mercato con il sottosegretario Maccanico sono perfettamente d'accordo se dovrai però imboccare la strada di una legislazione di grandi principi demandando cui alla sede regolamentare gli interventi di dettaglio sono d'accordo con molte altre impostazioni al problema che sono emerse nelle relazioni
Però mi premeva con l'occhio rivolto a un passato è una battaglia sostenuta in modo sfortunato da me e da qualcun'altro l'impero democrazia cristiana salvare alcune ragioni di principio che mi sembra che debbono essere oggi ancora tenute presenti
L'ultima cosa che voglio dire riguarda le televisioni locali
Anche qui abbiamo sempre per molto tempo considerato
La
Le televisioni locali l'ambito locale
Come un ambito residuale
Da affrontare con un po'di condiscendenza condiscendenza nel senso che tutto sommato si tratta
Di povera gente che non dà fastidio
Ci accorgiamo forse adesso che la dimensione locale una dimensione invece forte e importante qualche dato di cronaca reggente trecento e ce la fa ce l'ha riportata la nostra attenzione
Io sono sempre più convinto e lo ripeto che come nel settore della carta stampata
I quotidiani locali sono stati fra i primi a pareggiare i loro conti ad avere bilanci poi in attivo anche la dimensione locale dell'impresa radiotelevisiva può essere a dimensione locale forte dico può essere e il fenomeno va riguardato con questa particolare attenzione
Però non tutta la televisione locale
Eder riguarda e con la stessa attenzione perché c'è di tutto
Abbiamo il proliferare di vendite dipintore di quadri assieme a un'informazione di dubbia
Professionalità e questa non è televisione locale che debba interessare i pubblici poteri che debba interessare il legislatore quindi abbiamo il dovere invece di fare il nucleare e ci sono il ruolo delle televisioni locali che si pongono come obiettivo quello di rendere informazione fare comunicazione a livello locale nell'ambito locale trovano anche economicamente il sostentamento e lo per la loro possibilità di
Di vivere come in paese
Allora queste sono alcune delle questioni più evoluto introdurre
In termini come dire di contrappeso se si vuole rispetto alcune cose contenute nelle relazioni
Cose peraltro importanti
E interessanti nel cui quadro generale mi riconosco ma siccome ho premesso all'inizio mi sento anche portatore di un'esperienza del passato a costo di apparire colui che guarda indietro
Piuttosto che guardare avanti ho voluto riportare anche alcune questioni un po'vecchiotte che siccome però sono ancora di attualità in un dibattito così importante come quello che oggi abbiamo affrontato
Ringrazio
L'onorevole Morri per questo suo intervento non lo ringrazio per avermi lasciato la vita la presidenza della Commissione di vigilanza l'Ulker proseguiamo prossima volta
Dottor prodotta dai
Deve la parola per una
Un breve saluto l'intervento al dottor vita
Responsabile informazione
Del Partito Democratico della Sinistra
Vi ringrazio per l'opportunità che avete dato
A meno di intervenire per era iscritta a parlare penso prendono la parola la nostra
Compagnia deputata Maria Luisa Sangiorgio che segue in Parlamento questa materia io mi limito a fare due considerazioni quindi non toccherò tutto quanto lo scibile tracciato qui nelle introduzioni
Di cui ho apprezzato una serietà
Tutto però due questioni
Una questione
Di grande attualità quindi non mi cimento sulla strategia di lungo periodo
Ci saranno altre occasioni ci sono molte differenze tra il partito democratico la Sinistra Democrazia Cristiana differenze profonde ma non è questa la sede su due questioni urgenti
Una è il caso Berlusconi l'altra è la questione della RAI e delle sue risorse
Sul caso Berlusconi io credo che quanto sta avvenendo nell'ultima fase dimostri la totale inadeguatezza
Della normativa esistente oltre che sul punto di fondo dell'Antitrust dei limiti delle concentrazioni delle regole per la pubblicità anche direi soprattutto sul problema specifico del rapporto tra mass media e politica
Sulla necessità di introdurre nel nostro ordinamento un principio in base al quale chi ha
La volontà ed è suo diritto naturalmente esercitarla di partecipare da protagonista diretto nella scena politica
Non può avere la proprietà di mezzi di comunicazione
è un punto molto preciso da porre alla discussione
Con urgenza mi auguro che la conferenza che il Governo ha promosso per la prossima settimana
La presenza qui da senatore Maccanico e quello che ha detto credo ci inducono ad avere qualche aspettativa quella conferenza possa mettere un punto di chiarezza si tratta di pensare ad un provvedimento che introduco un opzione necessaria tra
La volontà di presenza diretta
Nella politica e la proprietà parlo di proprietà naturalmente non certo di ruoli di operatore di direttore ci mancherebbe altro la proprietà di mezzi di comunicazione si tratta di fare in Italia ciò che già altrove si fa penso agli Stati Uniti dove un caso Berlusconi
Non sarebbe mai accaduto
Sì è accaduto un caso Berlusconi in Italia vuole ricordarlo troppi in una sede come questa naturalmente consapevole di portare qui punto di forte polemica in caso Berlusconi ha potuto regna in Italia per l'assenza di una politica di governo democratico il sistema dei media nel corso degli anni ottanta e una forte subalternità
Del quadro politico con la sua maggioranza con le sue maggioranze che si sono susseguite nel corso degli anni ottanta all'ascesa
Di un unico gruppo privato che ha penso anche all'intervento di meno di Milano a coartato la libertà di altri soggetti ha introdotto in Italia uno rigo polio privato che non ha paragoni con quelli presenti in altri Paesi percentualmente agli abitanti lo voglio dire con molta nettezza
è giusto credo avviandoci ha un sistema politico in Italia di alternanze in cui moderati i conservatori per un verso e progressisti per un altro dovranno confrontarsi a essere alternativi anche su questo
Io credo che su questo punto la comunicazione almeno fin qui Cornale lire prevalenti nella democrazia cristiana sento che la nostra è una linea profondamente distante pesca parlo delle linee prevalenti non tutto quanto il dibattito
Nell'area cattolica
Nell'area cattolica democratica è omologo quindi consapevoli della urgenza di fare scelte nuove
Ci poniamo che questo convegno utilissimo in questo senso ripeta anche le relazioni tarati arditi offrono molti spunti che valuteremo con serietà
Valuteremo appunto le opportunità di un dialogo che non sia semplicemente formale il caso Berlusconi è già un un banco di prova secondo l'ultimo punto la questione da Rai risorse
Io non so se
Sì sottosegretario onorevole Ombretta Fumagalli Carulli e qui ho avuto occasione di avere una polemica con lei di cui nella settimana passata di cui
Vorrei semplicemente riepilogare i termini
Il ministero delle Poste
Sì non ho capito male onorevole Fumagalli
Ha delegato a lei
La questione delicatissima delle risorse della RAI
Quindi andò a giudizi di valore sulla questione della RAI
Non do giudizi di valore perché come sapete abbiamo avuto nei mesi passati
Una forte volontà di riforma del servizio pubblico con una legge che passò credo anche non solo certamente grazie alla battaglia della partito muratura sinistra siamo stati e siamo critici rispetto a diversi passaggi della gestione
Concreta
Della Rai ma non è questo il punto qui si tratta di un punto invece di fondo parte integrante di una concezione di Stato sociale della comunicazione cioè il ruolo del servizio pubblico
Ecco io credo che non vi sia chiarezza vi sia profonda ambiguità nel rapporto che intercorre
Questo riporre in sede
Come quella di oggi tra il governo e la RAI delle due l'una
O si dice che la questione della Rai non può essere sciolta neanche dal lato delle sue risorse fino a che non interverrà una nuova legge organica di riforma del sistema
C'è una legge che superi complessivamente la legge Mammì del novanta e quindi la RAI in sostanza si arrangi
Oppure si dice
Più coerentemente esiste un problema democratico che va al di là delle linee politiche culturali è un problema in sé e per sé il ruolo di un servizio pubblico
E rispetto a questo il governo deve opportunamente far fronte
Ha delle necessità
Cioè è davvero sproporzionato per esempio quello che accade nel caro riconcessione al di là ripeto dei giudizi di valore non è credibile che in un Paese democratico un soggetto penso alla Fininvest possa pagare x e un altro soggetto con le stesse reti debba pagare X
Moltiplicato per perché questo avviene è una stortura di un sistema che così non può essere regolato
Così non è credibile che il rapporto tra governo e servizio pubblico venga Egitto in termini di contrattuali tra
Non è trasparente quello che sta avvenendo sul terreno del rinnovo dalla convenzione sono stato la RAI questa come tre doveva essere già stata definita in base alla legge di giugno di riforma del servizio pubblico del suo consiglio d'amministrazione doveva già essere un atto in vigore perché non vi è ancora quali problemi sono intercorsi quali questioni vi sono vi è forse un problema inerente al piano di studi ristrutturazione della RAI
Non spetta a noi non spetta a me dire nulla in materia credo e crediamo alla profonda differenza tra la politica e la gestione certo però eh sospetto il fatto
Che nulla sia teso sia stato detto come smentita in merito alle pressioni che il Governo sta facendo sulla RAI perché il piano di suturazione preveda ad esempio molte decine di licenziamenti
Questo come viatico per poter avere una
Misura finanziaria adeguata lo pongo qui con grande franchezza e mi rendo conto introducendo in un intervento che voleva essere anche lo voglio ribadire di apprezzamento della vostra iniziativa gli interessa di andare come un punto di forte polemica
Un furto riparte polemica un punto di forte polemica perché sia chiaro come ha scritto Achille Occhetto al presidente del Consiglio Ciampi su questo punto noi siamo molto critici
Rispetto alla conduzione sistema dei media in Italia proprio questa nostra criticità
Ci rende se mi consentite ci rende ancor più legittimati a introdurre il problema per quello che
E vale a dire in atto in Italia una riforma di fatto fuori da ogni regola democratica nel sistema della comunicazione
Così come fu consentito al gruppo Fininvest di ascendere a livelli di concentrazioni inauditi
Calpestando ogni regola così ora questo il timore chiome che esprimo qui con grande nettezza si vuole coartare il servizio pubblico radiotelevisivo prima che la sua stessa riforma di giugno possa vere compimento sviluppo e integrazione con altre misure necessarie come la riforma da legge Mammì concludo così il mio intervento sperando di consegnarvi un elemento di chiarezza e di confronto tra di noi vi ringrazio
Evidentemente presidente a compito di cortesia di ringraziare tutti quindi io ringrazio cordialmente veramente anche il dottor vita che ha portato qui alcune note
Di di critica di dissenso di distinzione da quella che lui ha definito la linea prevalente nella democrazia Lucrezia Cristina non spetta a me evidentemente
Rispondere in questo momento devo dire soltanto che l'onorevole Fumagalli e ha il compito di presiedere la commissione per la elaborazione la messa a punto della convenzione prevista dalla legge duecentosei ma che
Gli incontri e discussioni sono avvenute non voglio evidentemente togliere
Meriti alla cara collega Ombretta Fumagalli sono avvenute a un livello superiore a livello del Presidente del Consiglio e delle ministro del tesoro sulla partecipazione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio il senatore Maccanti
Io non voglio esprimere assolutamente pessimismo perché il problema più torbido è talmente importante e fondamentale
Quella di ridare al Paese un servizio pubblico che sappia fare davvero bene il suo lavoro svolgeva il suo compito che mi rifiuto di credere che il Governo non cerchi in tutti i modi soluzioni adeguate a quelle che sono i problemi aperti di carattere economico finanziario certo con la contropartita come del resto il presidente del consiglio d'amministrazione del piano generale concentrazione
Hanno già affatto di presentare
Un
Nel piano organico di Risanamento e di rilancio
Presidente Dematté non prenderà in questa sede la parola però
Professor Dematté essa
Che in base alla legge duecentosei il compito del consiglio d'amministrazione e proprio quello di risanare e rilanciare l'azienda non certo quella di ridimensionare Dino risolvere i problemi
La parola ora al dottor letta
Non abbiamo la presenza del dottor Silvio Berlusconi sarebbe stata veramente interessante anche dopo l'intervento di di Rita
Berlusconi ha mandato un telegramma nell'impossibilità di essere presente ai lavori del vostro seminario che sono di impegni invio il mio cordiale saluto e l'augurio del meno intatto successo alla importante iniziativa la nostra iniziativa
La vostra grazie
Se stesse senza la parola allora la al al dottor Gianni Letta
Come no no no no
Io la ringrazio presidente perché una ovvia ragione di delicatezza e di discrezione mi aveva suggerito di non parlare
E non avrei voluto parlare oggi visto che arriviamo qui dopo aver letto i giornali
Che forse hanno creato in qualcuno qualche suggestione o qualche convinzione
Se ho preso la parola venendo meno questo mio proponimento
L'ho fatto solo per l'affettuosa sollecitazione della presidenza che ringrazio
E perché ho il compito in qualche modo di portare in quel saluto del dottor Berlusconi affidato sia un telegramma ma che voleva essere una adesione più partecipi più convinta
E più solidale permettetemi però di sgombrare il campo da quelle suggestioni
Non con una battuta
L'ho fatta un'altra volta la potrei ripetere forse la Fininvest ha mandato me perché pensando che anche in questa sala si sarebbe celebrato un processo a Berlusconi o alla Fininvest ha mandato chi in questo momento è più esperto di processi
Ma a parte le battute sono una persona che ha sempre creduto in certi valori in certi principi gli estremi
Non voglio dire nulla
Che riguardi la mia vicenda non voglio autoassolve armi aspetto ma aspetto con forza con fiducia con determinazione che siano proprio i giudici
A ripristinare la giustizia violata
E ad allontanare ombre e macchie dal mio nome dalla mia immagine ed alla mia attività che è sempre stata limpida corretta e trasparente aspetto che sia nelle regole dell'ordinamento proprio un giudice a ristabilire questa verità arrendermi giustizia
E a compensare quell'amarezza
Che certamente potete immaginare perché uomo di giornali e di televisione da una vita
Si è visto esposto come tanti altri del resto
Quasi al pubblico ludibrio con titoli che fanno ovviamente giustizia dei particolari e forse anche dalla giustizia sostanziale e che danno una sensazione molto lontana è molto diversa dalla realtà
Vuol dire che aspettando mi consolo da cristiano quale sono e lo dico qui in un convegno della democrazia cristiana rileggendo il discorso delle viti le delle beatitudini che nello splendido vangelo di Matteo ricorda beati i perseguitati dalla giustizia
E non è un caso che lo dica qui in questa sede quando per l'ennesima volta ho sentito riproporre e invocare la riforma o la riscrittura della legge Mammì
Nessuno più di me ovviamente se lo augura in modo da allontanare per sempre questo ombra che pesa come un macigno in dispregio della verità e della storia
Su ogni nostro comportamento su ogni nostro intervento è una legge che se portata un carico di veleni che ancora resiste che anzi aumenta di mese in mese e che forse solo cancellando la potrà allontanare dal sistema della televisione questi veleni
Di cui io in prima persona sto sperimentando il dolore l'asprezza ma che credo molti nel settore abbiano in questi mesi
Sperimentato non nostrano quindi a ripetere i discorsi che giustamente Emanuele Milano ha ricordato abbiamo ripetuto riproposto con stucchevole insistenza in tante sedi in tanti convegni tanti confronti vorrei soltanto fare qualche osservazione alla luce di quello che abbiamo sentito stamattina nelle relazioni che come è stato sottolineato hanno avuto il pregio di impostare con molta serietà
Con molta chiarezza anche nella distinzione delle posizioni il problema
Che certamente dovrà essere affrontato ma credo ormai nella nuova legislatura e non nell'attuale
Ecco perché mi sorprendo di certi atteggiamenti e anche di certe iniziative per esempio di certe eccessive frettolosità del governo mi spiace che sia andato via il senatore Maccanico quando dice lo ha detto stamattina raccogliendo una sollecitazione
L'ordine del giorno del Parlamento ha ricordato quello del Senato ma c'è a uno analogo alla Camera ha organizzato una conferenza che però strada facendo ha completamente snaturato rendendola mi si consenta quasi inutile
Non solo per il momento in cui essa arriva alla vigilia dello scioglimento del Parlamento il sedici e il diciassette quando per espressione del Presidente del Consiglio il ventuno probabilmente il Parlamento cessa la sua funzione o comunque il governo ritiene esaurita la sua funzione ma non è il momento quello che critico e il modo e l'oggetto
Doveva essere una conferenza nazionale sulla comunicazione
Perché così era stato detto in Parlamento perché così da molti soggetti che operano nel settore si era ritenuto e invocato cioè si doveva guardare al sistema della comunicazione del nostro Paese nel suo complesso
Visto che non è soltanto una la legge da riformare la duecentoventitré ma sono tre perché se la quattrocentosedici la legge dell'editoria con le successive modificazioni che regola la stampa scritta
C'è la centosettanta si la centotré e la duecentosei della RAI la duecentosei ricordiamo regola soltanto una piccola parte della riforma
Quella relativa agli organi sociali che ci hanno portato il nuovo Consiglio saluto con amicizia il presidente Dematté presente in sala
Ma che rinvia
A una legge di riforma più sostanziale e la duecentoventitré da tanto vituperata ma mi sono tre leggi che soprattutto nell'Antitrust soprattutto nell'incrocio soprattutto nella multimedialità di cui ho tanto sentito parlare anche stamattina
Si rincorrono in maniera contraddittoria dovrebbero essere riviste in maniera organica unitaria finalizzate allo stesso obiettivo sono attraversate tutte dalla stessa figura istituzionale che è quella del garante che deve guardare soprattutto agli intrecci ma tanti altri di aspetti e vicende delle dei tre settori
Eppure
Si riforma o si guarda o si cerca di conoscere perché è diventata un una conferenza solo conoscitiva soltanto ciò che riguarda la duecentoventitré rinunciando a quel più ampio disegno che anche il presidente degli editori Giovannini aveva giustamente invocato giovanili che ha oltre tutto il merito
Di aver posto nel nostro Paese in anni lontani dico anni lontani un problema che oggi sentiamo ripetere
Quasi autonomamente quasi pappagalli Ischia mente da molti e che invece lui aveva avuto il merito il coraggio di porre quando ancora nel nostro Paese nessuno lo vedeva il problema dei new media delle nuove tecnologie
Ecco in questa visione va rivisto il problema della comunicazione nel suo complesso guardando alla RAI guardando i privati guardando la stampa scritta guardando alla stampa elettronica guardando alle prospettive delle nuove tecnologie
Che cosa in questa situazione possa fare in questo momento politico una udienza o una conferenza conoscitiva soltanto conoscitiva
E mirata soltanto alla duecentoventitré francamente non comprendo
Tanto più che
Lo abbiamo sentito ricordare questo sì molto bene dal senatore Maccanico ed ai relatori che hanno introdotto questo convegno così come lo sentiamo ripetere ormai in tutte le sedi anche le più insospettabili anche le più lontane da questi principi
Anche qui dicevo sono stati invocati per l'ennesima volta i principi del mercato della libertà di espressione del pluralismo e la condanna e la denuncia di ogni tentativo di dirigismo di statalismo
Senza poi ricordarsi delle contraddizioni che quando si parla della regolamentazione di questo sistema si accendono perché le tentazioni del dirigismo e dello statalismo sono tante
Mentre le affermazioni di libertà di pluralismo rimangono soltanto delle comode enunciazioni dietro le quali ripararsi per sostenere invece senatore Maccanico ha rifatto sia pure brevemente saltando molti passaggi la storia dei decreti legge che hanno e questo ha ragione modificato sostanzialmente la disciplina del sistema per cui appare persino improprio parlare di duecentoventitré e di riforma della duecentoventitré
Dimenticando che la duecentoventitré è profondamente cambiata dall'ultimo decreto convertito in legge ma il senatore Maccanico dicevo ha omesso di ricordare
I vari passaggi le varie reiterazioni di quel decreto che ha portato augura ultima definitiva conversione attraverso varie fasi ebbene io ho visto che in queste fasi
Compresa la ultima quella che ha portato alla conversione in legge del decreto governativo beh le dichiarazioni sono il pluralismo ma la sostanza è una affermazione ulteriore dello statalismo basti pensare e lo dico guardando qui mojito presidente di Telepiù e Zanone Poma amministratore delegato
Hallo espropriazione
Allo scippo stavo per dire scusatemi l'espressione che potrà apparire forte ma è l'unica giuridicamente corretta per una espropriazione che non prevede nemmeno indennizzi o riconoscimenti di diritti già riconosciuti
Beh l'espropriazione di una Rete
Che già aveva avuto il riconoscimento di un decreto ministeriale di concessione
E in che cosa è se non statalismo e l'assegnazione allo Stato a una non ben identificata ricerca e sperimentazione da affidarsi ad organi statali
Che cos'è se non un ulteriore passo sulla via dello statalismo e che cos'è il tentativo di riscrivere la Mammì guardando soltanto al settore dei privati al versante dei privati
Omettendo sempre di guardare alla RAI lo dico mi scusi presidente Dematté
Senza nessuna polemica nei confronti della RAI di cui riconosciamo i meriti la storia la tradizione l'importanza la funzione la centralità nel sistema sia senza polemica verso le persone che oggi nella RAI sono impegnati in una difficilissima opera di risanamento di ristrutturazione moderna aziendale affrontando i problemi come si affrontano in un'impresa moderna
Lo dico dicevo senza polemica ma come faccio ma non constatare che mentre essi auspica insistentemente di ridurre il soggetto privato riscrivendo la mi solo per questo lo abbiamo sentito anche stamattina in qualche espressione si omette di ricordare che quella stessa legge così come le altre riconoscono alla RAI il diritto di esercire tre reti televisive e tre reti radio
E la RAI già oggi
è ben oltre questo limite vorrà o ricordare solo a titolo di esempio oltre alle tre reti televisive
E oltre alla sperimentazione internazionale sul satellite che qualcuno ha definito una quarta rete
Al cinquanta per cento di Telese Marino che nell'ultimo decreto ha rischiato di diventare un'altra rete nazionale e che quasi c'è riuscita il dieci per cento di Telemontecarlo
E mi scusi Emanuele Milano non è che non si veda la partecipazione della RAI c'è tanta gente che va a cercare dove sta il controllo il collegamento di Berlusconi Conte le più perché c'è un dieci per cento
E forse dice qualcuno si interessa della sua gestione
Ebbene che non si vede sul teleschermo di Telemontecarlo che io pure apprezzo non solo per l'amicizia che mi lega Emanuele Milano va perciò che Telemontecarlo fai fa bene
La partecipazione della RAI che forse ben oltre quel dieci per cento e poi se vogliamo guardare alla radio oltre alle tre reti
Di onde medie ci sono tre reti di modulazione di frequenza ci sono sei reti di filodiffusione chissà Isoradio chi sta tante altre belle cose quindi a questi
Le cose del pubblico aggiungiamo altre cose del pubblico anche con l'ultimo decreto e poi diciamo che il privato è troppo ma poi diciamo che vogliamo privatizzare ma con quale coerenza un governo siffatto
Dice di voler privatizzare e poi è stata Lizza o pubblicizza ulteriormente proprio nel settore nel quale lo abbiamo sentito
Ricordare adesso dal senatore Maccanico dice che la privatizzazione il massimo maggio a quell'articolo ventuno della Costituzione che va sempre letto
Ce lo ha ricordato la corte costituzionale se ce ne fosse bisogno
Anche ultimamente quando a marzo del mille novecentonovantatré ha riconosciuto la piena costituzionalità della legge Mammì questo i tanti critici della meno lo ricordano mai quando riconoscendo la piena costituzionalità della legge Mammì
Ha detto che indubbiamente bisogna guardare al sistema nel suo complesso
Infatti Dousand o che mi debbo tacere e quindi mi taccio rinunciando alle tante altre cose che vorrei dire mi si consenta una sola risposta vita
Non abiti vista l'assonanza la vita che come al solito ha riproposto in maniera impropria edile esatta creando una di quelle suggestioni che possono apparentemente convincere ma che sono lontane dalla verità il problema di Berlusconi e dell'uso delle sue reti lascio stare da parte la vicenda politica di Berlusconi
Perché non è tema di questo convegno dico soltanto che ricordo a vita che c'è una legge ormai dello Stato
Che mutuando da ciò che ha già fatto la legge per l'elezione diretta del sindaco che abbiamo tutti che avete tutti sperimentato guardando la campagna elettorale in televisione
C'è una legge che garantisce chiunque da un uso strumentale della televisione che impedisce o impedirebbe a Berlusconi o ad altri
Di usare la televisione come si vorrebbe credo che l'esempio dato dalle nostre reti anche nella campagna del sindaco sia al di sopra di ogni sospetto ennesima da ogni risposta ricordo però a vita
Che durante l'iter parlamentare di quella legge
A un certo punto alcuni deputati mi sembra proprio democristiani presentarono un emendamento con il quale si voleva sancire la incompatibilità che oggi lui rivendica contro Berlusconi
Per i direttori di giornali o gli editori di giornali che si volessero presentare alle elezioni ed è noi leggemmo su Repubblica sull'Espresso solo unità
Degli Lardieri lie sulla libertà di stampa e di pensiero violata
Noi abbiamo assistito alla bocciatura di quell'emendamento con la grancassa di quei giornali che oggi dicono che Berlusconi che non usa le sue televisioni
E che si si sottopone ovviamente al rispetto della legge approvata nel timore che le possa usare bisogna fare un decreto legge sta scritto sull'Unità contro Berlusconi là dove l'altro ieri si inneggiava a chi invece bocciava un emendamento che vietava la stessa cosa io mi domando con quale coerenza
E l'altra cosa che vita proposto il problema delle risorse non entrò in una polemica che può essere lunga mi rifaccio a quello che ha detto Milano l'abbiamo fatta tante volte mi dico soltanto un elemento che ci che vita ha citato quando vita dice
Per l'ennesima volta echeggiando quello che dicono anche altri non è possibile
Che la RAI non paghi il canone li paghi un canone di concessione di centocinquanta miliardi e la Fininvest invece paghi
A parte che la Fininvest rispetta e paga il canone previsto dalla legge
A parte che la legge duecentosei ha già stabilito che il canone della RAI deve essere proporzionato a quello delle private e nessuno di noi si è opposto resiste Ogna di opporsi
Anche se dobbiamo ricordare che il canone di concessione della RAI ha una diversa origine perché è funzione
Del canone di abbonamento e di ciò che lo Stato riversa la RAI per il cannone due mila cinquecento miliardi l'anno ha valore novantadue quindi non è che sia poco è diversa la storia e diversa l'oggetto e poi vero presidente Dematté
La RAI che tanto protesta per questo
Canoni di concessione che deve pagare a differenza della Fininvest B vorrei dire a vita che lo sa
Che son due anni che la RAI non lo paga quindi ha già fatto giustizia da sé e vero che saranno iscritti a Bilancio tant'è vero che oggi diventeranno probabilmente il modo per fare entrare il Tesoro e la partecipazione azionaria però dire che la RAI paga ai poveri in realtà in difficoltà perché paga quel canone non è nemmeno vero perché la Rai da due anni non lo paga grazie e scusatemi
Grazie al dottor letta e so dare la parola al doverosamente dall'onorevole Fumagalli
Poi passerei la parola
A Fracanzani
Non dubito anche numerose bello
Però
Dal dico soltanto dei i primi tre che dovrebbero prendere la parola da sole dopo la parola Fracanzani a al dottor Giovannini
La parola ora Fumagalli a tutti
Brevità
Non pensavo questa mattina di venire a una specie di processo tratto a mio riguardo da parte di un responsabili dei ministri stato detto di partito che vita
Ma a ben volentieri accetto la provocazione anzi le polemiche mi stimolano come sanno tutti coloro che mi conoscono un po'e ben volentieri tenendo conto qui in questa riunione avvenuta
Se vuole tornare io lascio subito sarebbe
Una
Tenendo conto in questa seduta di quanto è stata fatto
Dalla commissione intergovernativa mista con la RAI chiedetevi negoziare la convenzione
Preciso anche a vita
Anche se l'ho già precisato tante altre volte ma forse il PDS non legge i comunicati stampa
A meno che siano dell'Agenzia del PDS evidentemente che io non ho nessuna delle dita sulle risorse economico-finanziarie della RAI
Che i quali stavano si occupa la Presidenza del Consiglio con un gruppo di lavoro al quale partecipo pure io
Ma la responsabilità e certamente di buon livello politico più elevato rispetto alla nostra Commissione c'è una commissione governativa sia pure con il contributo di diversi dicasteri
Precisato questo
Vorrei dire che cosa abbiamo fatto la commissione per la convenzione ha iniziato i suoi lavori diciannove luglio vita detto avrebbe dovuto esaurirli
Nel giro di tre mesi a termine di legge e così nella legge è scritto così ma non mi pare che possa essere interpretato come un termine perentorio ma semplicemente come un termine ordinatorio
E ben volentieri avrei esaurito i lavori in quei tre mesi anche per dedicarmi ad altri argomenti altrettanto interessanti quanto è quello del servizio pubblico esclusivo
Se i lavori stessi dell'acqua della commissione non avessero avuto un insieme di problemi hanno dovuto essere sospesi a un certo punto
Per la ricerca
Di una migliore forma giuridico economica
Della convenzione stessa il superamento del tipo tradizionale di convenzione una proposta che si veniva dalla RAI
E che noi abbiamo accettato ben volentieri proprio per venire incontro a quelle esigenze di flessibilità
Cioè anche in questa giornata in alcuno dei di interventi poco fa sviluppati è stata sottolineata
Ma poi questa proposta che vedeva al Comune accordò Kai
E noi stessi è stata accantonata proprio per la difficoltà obiettiva della materia
La disco
La regolamentazione dei rapporti RAI è stato è talmente intricata che ci è stato detto da parte RAI
Da parte di uno dei consiglieri di amministrazione
Indubbiamente importanti sotto il profilo giuridico c'è il professor Benvenuti che meglio sarebbe stato tornare a una convenzione ecco perché i nostri lavori hanno avuto un andamento
Un po'lento non solo ma i lavori hanno trovato una grave difficoltà quando ci siamo trovati di fronte a una divario ingente Itagaki Steffi città RAI e le richieste che di conseguenza e la RAI
Proponeva e la possibilità economica finanziaria da parte dello Stato di accogliere il piano Cai per quanto riguarda i nodi centrali chiederanno l'abbassamento del canone iniquo
Caizzi domandata che dai seicentosessantaquattro miliardi si scendesse dapprima ad e miliardi poi a dieci miliardi ma da parte del Tesoro ci veniva opposto chi è quei centosessantaquattro miliardi erano già iscritti
Nel bilancio dello Stato faccio una breve parentesi per dire che la storia dei canoni di concessione molto diversa da già accennato letta certo se uno si pone di fronte ai dati così meramente aritmetici cento sessantaquattro miliardi richiesti alla RAI e qui invece uno
E mezzo se ricordo bene richiesta Fininvest
E può rimanere colpito ma in realtà la storia dei canoni di concessione
E diversa i centosessantaquattro miliardi ci sei arrivato in quanto sono il quattro virgola cinque per cento degli introiti del canone di abbonamento due mila e due due mila e cinque a secondo degli anni che oggi lo Stato chiede come concessioni a vera e non solo ma di quei cento sessantaquattro miliardi ben ottanta
Tornano alla RAI sotto la forma della convenzione sono cose che però ritengo che tutti sappiano sul quadernone intendo soffermarmi voleva soltanto puntualizzare che anche nel momento nel quale dobbiamo dare attuazione alla legge duecentosei che parla di canone proporzionato a quello delle private non possiamo ignorare che casa
E hanno
Non solo RAI ci domandava anche un aumento del canone di abbonamento ben oltre l'indice di inflazione dell'ultimo anno come invece sancito nella legge duecentosei di fronte al divario ingente tra le richieste della RAI e le possibilità economico-finanziarie che io come sottosegretario
Al ministero delle Poste e telecomunicazioni e come presidente della commissione intergovernativa mista potevo garantire io spesso chiesto c'è del problema si occupasse quindi dell'aspetto delle risorse economico-finanziarie livello politico più alto quindi la polemica che ha fatto prima vita è una polemica un po'gratuita e è vero che i responsabili politici dei partiti devono vera come dire loro compito istituzionale cercare di attizzare delle polemiche ma mi fa un po'sorridere che le cose si è arrivato se sono questi gli argomenti Gela esistono nelle mani dei responsabili politici di partiti pur importanti come il PDS beh allora mi viene un po'da sorridere
Di fronte a quella richiesta che tra quelle di vario dicevo ingente efferati richieste RAI e le possibilità economico finanziario di cui io potevo disporre
Ho chiesto che la presenza di consiglio se ne occupasse ed è stato costituito gruppo di lavoro presieduto dal sottosegretario Maccanico c'è un'agenzia di ieri ti dice sotto il sedere che presieduto da Ciampi ma non è intatta questa agenzia
Qui seduto sottosegretario Maccanico
A cui partecipano Barucci ministro del Tesoro Pagani ministro delle Poste io stesso come presidente
Della commissione nella convenzione diversi espedienti economico-finanziari e questo gruppo di lavoro a
L'avvocato con molta discrezione anche se di tanto in tanto sono state infatti anche dei comunicati stampa
E con molta discrezione per cercare di salvare la RAI e poi il primo punto
Che noi avevamo di fronte dato lo stato di grave deficit finanziario certamente non imputabile agli attuali
Amministratori che anzi hanno cercato di proporre un piano di risanamento un piano anche qualitativamente migliore rispetto al passato
Ecco di fronte però a questo grave deficit abbiamo dovuto lavorare piuttosto intensamente con il gruppo di lavoro presso la Presidenza del Consiglio per approntate il piano chiamiamolo di salvataggio della RAI
Qual è lo stato attuale della situazione riproposte
Cerco di essere sintetica io credo che qualche anticipazione poca nel rispetto della doverosa riservatezza che spero non venga intesa dal PDS come poca trasparenza
Qualche anticipazione penso di poterla fare qui
Lo stato attuale e le proposte per uscire dalla situazione certamente negativa e seguente per il novantatré c'è un grande sforzo per coprire il
Il buco
Con un'operazione di ingegneria societaria chiede sostanzialmente mira ad aumento del capitale quindi l'intervento per il novantatré non è tanto un intervento sulle finanze ma un intervento sul capitali fin dall'inizio della attività sia della commissione governativa che del gruppo di lavoro io ho fatto presente che la RAI ha ragione quando dice di essere sottocapitalizzate al perché i trecento tredici miliardi comprensivi di ben duecento di riserve sono due indubbiamente è un capitale
Inadeguato alla realtà
Della RAI
Ma il
La ricerca di una modo di ricapitalizzazione è stato forse l'aspetto più difficile dei nostri lavori come si arriva ad un acquisto operazioni dicevo di ingegneria societaria che consentiranno un aumento del capitale per circa trecentoventi miliardi
Attraverso una operazione che riguarda proprio il mancato pagamento da parte RAI del canone di cui parlava nella
Suo intervento dottor Letta detta diceva la paghiamo noi Fininvest paghiamo il canone di concessione
E il dottore cadrà anche abbastanza basso la RAI la RAI invece non paga ed è vero perché negli ultimi due anni la RAI non ha pagato i canoni di concessione
Non per cattiva volontà per le obiettive difficoltà di liquidità che aveva da Cai
E allora che cosa si pensa di fare lo Stato ha un credito per un mancato pagamento da parte RAI
Che ammonta a circa trecentoventi miliardi questo credito
Viene conferito come apporto di capitale sociale alla RAI
Attraverso una cessione alla Cassa depositi e prestiti anche qui c'è un'inesattezza nelle anticipazioni della stampa che parlano invece di intervento come azionista del tesoro
Inoltre
Una una prospettiva è quella anche della rettifica di valori patrimoniali sottostimati si passa cioè dal valore storico al valore di mercato con la prospettiva di raccogliere ancora circa trecento miliardi poca questo che cosa significa
Se facciamo le somme e le mettiamo a raffronto con l'attuale capitali sociali tiene queste intervento sul capitale
Comporta un aumento del capitale sociale è più del doppio dell'attuale capitale e quindi
L'azionista di riferimento non è più l'azionista di maggioranza l'IRI ma potrà essere in quanto sia contenuto come io penso
Stia per essere approvato in quanto il sarà la Cassa depositi e prestiti e questo con tutte le conseguenze
Coloro che hanno maggiore conoscenza del Codice civile sanno quali sono le conseguenze
Per quanto riguarda il novantatré dicevo l'intervento riguarda il capitale non si previsto nessun intervento per quanto riguarda invece l'aspetto della finanza
Per il novantaquattro e in prospettiva anche per gli anni a venire gli interventi sono previsti anche finanziari cioè sulla finanza in quali molto
Abbassamento del canone di concessione
In attuazione proprio della legge duecentosei che parla di
Canone proporzionato stanno della RAI proporzionato a quello dei privati
Ecco non non si può
Arrivare alla inchiesta della RAI di abbassamento a dieci miliardi
Ma è stimabile che si possa arrivare a un abbassamento di trenta quaranta miliardi non si può per la Regione anche che ho detto prima la storia dei due cani Diversi parla del resto di proporzione apprezza
E non già in quegli anni sai detta rode hanno pure un significato anche se le nostre leggi a volte sono fatte come sanno i colleghi parlamentari nella grande confusione che Laura
E inoltre altro intervento finanziario e il il canone di abbonamento la legge duecentosei l'articolo quattro prevede un aumento
Commisurato all'indice di inflazione dell'ultimo anno questo è un punto sul quale ancora non c'è
Una decisione definitiva cioè ci attesteremo sul tre cinque quattro per cento oppure andremo più su
Su questo non intendo fare delle anticipazioni io peraltro sono anche in dissonanza rispetto a quello che
Ritenuto dalla maggior parte degli appartenenti al gruppo di lavoro e vedremo nei prossimi giorni quanto Saccà
Personalmente io non riterrei scandaloso per l'opinione pubblica sommarie gli ultimi due indici di inflazione tenuto conto che il canone fermo da due anni
Ma tant'è che questa misura sia impopolare e così viene viene
Come dire avvertita e quindi può darsi che l'aumento non vada oltre il tre cinque o quattro per cento più però chiede l'aumento
Del canone di abbonamento mi pregano di finire volevo dare delle ultime indicazioni una posso anche determinati
Sette delle ultime indicazioni so che ci sono i giornalisti che stanno proprio attendendo queste indicazioni ma ben volentieri ho scritto un'altra al presidente ora presidente li novità maggiori per quanto riguarda il canone di abbonamento non saranno tanto l'aumento o la entità dell'aumento ma piuttosto
La rispondenza del canone di abbonamento a determinati criteri
Per teli della trasparenza e cimiteri del PRAE scatta criteri dalla trasparenza nel senso che bisognerà determinare la quota trattenuta dal concessionario e rimborso degli oneri di riscossioni non solo ma per il pretesto della trasparenza bisognerà anche esaminare il rapporto con l'affollamento pubblicitario
Per quanto riguarda il PRAE scatole esso dovrà rispondere al rapporto con la qualità e al rapporto con la produttività e gli obiettivi di piano e con più non posso dire più di questo in questo momento non posso dire
Noi andiamo dunque verso una convenzione molto probabilmente ventennali
Di tipo diverso a quella che finora abbiamo esaminato all'interno della mia convessità commissione chi ritorna proprio alle esigenze di flessibilità chi erano stati adempite sia da parte di Cai sia da parte dei ministeri interessati ma poi non attuate per difficoltà tecniche
In questa convenzione ventennale dovrebbe vedere dei contratti di programma triennali
è un poeta Dini anche forse i colleghi ricorderanno tracciata dalla Relazione del Garante per la via più diffusione editoriale ventotto aprile novantadue
Il contratto di programma domande niente che cosa contenga posso dire
Un po'per le linee non tanto per articolato del proprio continente conterrà la politica tariffaria presta
E gli obiettivi di piano con riferimento alla riduzione dei costi anni assetto del gruppo agli assetti industriali agli assetto organizzativo e anche i problemi della qualità
Che è un punto che ci sta molto a cuore visto
E su questo sul problema della qualità di terzi interventi si sono già soffermati io vorrei ricordare che ci sono anche delle associazioni che si preoccupano
Proprio della qualità del servizio non soltanto del servizio RAI ma in genere del servizio Car
Della comunicazione mass mediale come per esempio il comitato degli utenti che ci ha fatto pervenire delle osservazioni che costituiranno un'attenta valutazione da parte della commissione è una traduzione
In a termini di articolato della convenzioni c'è una preoccupazione che aleggia più sui giornali che forse in questa seduta il decreto conterrà anche un'apertura del capitale il privati
Molto probabilmente sì ma in quali moto ecco questo forse l'ultimo punto Presidente che vorrei puntualizzare perché so che c'è molta tesa su questo aspetto
Ci sarà una possibile apertura di capitali privati però con il nuovo meccanismo della corte in Cherie
Ai sensi del decreto sulle privatizzazioni cioè
L'apertura ai privati e quindi anche l'immissione di capitali non pubblico
Sarà consentita ma lo stato il ministero del Tesoro in modo particolare avrà dei poteri speciali indipendentemente dalla quota azionaria in mano allo Stato
Appunto
Ed notificazione a una modifica ecco in questo e la prospettiva futura io sto dicendo ora quali sono i poteri speciali del ministero del Tesoro ci sono poi dei diritti di veto come tutti sapete
Cioè un gradimento all'assunzione di partecipazioni rilevanti
Una nomina di uno o più amministratori e sindaci
Un vetro all'adozione di delibere di particolare rilievo qui esempio scioglimento della Società fusioni scissioni eccetera
Ora se così potrei essere che se queste il piano prospettato con le opportune modificazioni questo fatto è assente
Non sono comprensibile certe polemiche o certi i nervosismi contro la privatizzazione
Sono polemiche attizzato e certamente in questi giorni da alcune fonti giornalistiche e politiche contro l'eventuale privatizzazioni la privatizzazione in evidente
Certamente al capitale ma non ai fini pubblici garantiti comunque dal volto incendi ecco questo è il
Piano cioè stiamo in questi giorni mettendo appunto e con questa piano con questa come dire indicazioni e di prospettive ma sono prospettive
Di immediatezza perché il governo presenterà il decreto martedì intendo concludere ringraziare dell'attenzione e soprattutto ringraziare questi impiegati di avermi concesso di parlare un po'più del tempo quattro vittorie
Grazie
La parola all'onorevole flagranza vorrei pregare dovranno essere estremamente per
Comincia a trovarmi e già in difficoltà
Cioè Buttiglione
Ma io vorrei dire poche cose non solo per evidenti ragioni di tempo ma anche perché io credo che questa materia comporti un complesso di aspetti tecnologici giuridici politici ma che debba essere affrontata attraverso un filo conduttore
Che debbano essere evidenziati i nodi centrali di questa materia
Allora io credo che si deve sottolineare almeno a mio avviso come il sistema radiotelevisivo soprattutto l'informazione nel sistema radiotelevisivo Deva essere parametrata a vista in funzione del cittadino
E per esempio la questione pubblicità è stata qui toccata deve esser vista certamente in termini di mercato ma deve essere vista come la vede anche la legislazione europea presidente in relazione all'interesse soprattutto del cittadino utenti
Ma c'è una questione soprattutto che credo deve costituire l'asse centrale
La linea direttrice di ogni normativa di ogni azione in materia ed è quella del pluralismo del pluralismo nell'informazione radiotelevisiva
Pluralismo condizione del pluralismo politico le vicende che si sono succedute in queste ultime settimane
Credo stanno ed evidenziare ed ad esigere o ulteriormente la necessità di un pluralismo nell'informazione come condizione per la sopravvivenza nel pluralismo politico questo
Dal nuovo sistema elettorale maggioritario che richiede maggiormente questo pluralismo dell'informazione al problema posto negli ultimi giorni
Di rapporto tra politica e informazione e della necessità che c'è di distinguere tra lei Soggetti tra soggetti che operano in politica e che operano nell'informazione perché se è necessario il pluralismo dei soggetti che operano nell'informazione a garanzia della libertà politica tanto più c'è necessità che ci sia pluralismo diversità tra soggetti politici e soggetti dell'informazione naturalmente questo no in relazione a un soggetto soltanto quanto è stato detto a questo proposito e giusto ma come norma generale che deve valere per tutti i soggetti sia che operino nel campo dell'informazione radiotelevisiva sia che operino nel campo
Della carta stampa
Allora in relazione a queste esigenze io vorrei solo accennare come e noi abbiamo ritenuto di dare delle risposte a questi obiettivi attraverso la prima proposta che è stata presentata in questa legislatura di riforma generale della ma minore
Ci siamo posti innanzitutto l'esigenza di adeguare ci al sistema europea non è possibile che ogni giorno noi ci riempiamo la bocca di voler essere coerenti con la nostra appartenenza all'Europa di volersi allineare all'Europa e in questa materia essere per molti aspetti latitanti reticenti
Ecco perché noi indichiamo con delle norme apposite almeno tre linee direttrici che diano attuazione puntuale
A una normativa delle direttive europee che invece sono oggi largamente disattese nel nostro ordinamento
La prima quella che riguarda le opere cinematografiche la seconda la questione delle interruzioni pubblicitarie la terza la questione delle sponsorizzazioni
Come Commissione delle politiche comunitarie
Ripetutamente abbiamo preso delle posizioni per cercare adeguare la nostra legislazione alle direttive europee ricordiamo che anche in questi giorni c'è una seconda lettera di richiamo da parte della Comunità europea nei nostri confronti
Per evidenziare la necessità di un adeguamento queste sponsorizzazioni erano state ha regolato indeterminato modo dalla legge anche con il nostro contributo la prassi i ritardi fanno sì
Ricordo le tele probabile telepromozioni che questo adeguamento nei fatti non ci sia Antonio ma soprattutto e sulla questione del pluralismo che noi abbiamo voluto cercare di operare una modifica radicale della amarmi prevedendo per garantire questo pluralismo
Un concerto di presenze un servizio pubblico delle TV locali delle TV private nazionali delle tv
Private di carattere locale
Per quanto concerne il servizio pubblico io vorrei assicurare almeno per quanto riguarda la nostra proposta chi qui si è preoccupato di dire ma la proposta ma mi riguarda soltanto la parte del privato per quanto riguarda la nostra iniziativa non è così questa riguarda anche la parte pubblica del resto vorrei anche richiamare come quando si presentò qualche mese fa la leggina di riforma per cambiare i criteri di metodo del vertice della RAI una sola proposta la nostra conteneva anche delle norme per quanto riguarda gli aspetti finanziari della RAI e allora molti sostennero che queste norme erano un qualcosa che costituivano un corpo estraneo credo che dobbiamo adesso prenderà atto che sono state ben introdotte quelle norme come quelle per esempio della adeguamento del canone come quello della possibilità di una a revisione del campione
In relazione all'inflazione materia che è possibile su cui è possibile oggi discutere nella misura in cui è stata introdotta con la nostra regina questa tematica
Ma poi il problema del pluralismo per quanto riguarda TV nazionali e tv locali priva ecco io vorrei dire sinteticamente che per quanto riguarda le tv nazionali
Il problema del pluralismo e dato soprattutto da un'adeguata regolamentazione
Regolamentazione vista da parte nostra non come limiti come penalizzazione
Bensì come norme che garantiscano che favoriscono invece il crescere dei soggetti non il limitare dei soggetti e dal resto un'economia di mercato
Vive un mercato vive in quanto ci sono delle regole tanto più un pluralismo dell'informazione vive in quanto non ci sono delle regole o ci sono soltanto delle procure delle ipoteche delle precostituzione di situazioni di fatto delle occupazioni che limitano il pluralismo al mercato le nostre regole non solo per limitare la pluralità di presenze ma per favorire una pluralità di presenti e direi che oggi questa necessità di pluralismo è quanto mai sollecitata ulteriormente sollecitata del fatto
Secondo per quanto riguarda le tv locali qui credo più che problema di regole è problema di risorse ecco perché ci siamo preoccupati di prevede in questa direzione che certamente la RAI non può essere messa come qualcuno mi pare ha cercato di affacciare qualche momento fa qui sullo stesso piano delle TV Riva
Nel senso che il pluralismo e dato nel suo complesso da una molteplicità di presenze come è stato detto servizio pubblico ci fu private nazionali TV private
E locali ma è evidente che il servizio pubblico non può essere messo sullo stesso piano
Di quelle private
Piuttosto dobbiamo garantirci e la nostra proposta detta regole in questo senso che sempre di più
Ci sia pluralismo anche all'interno del servizio pubblico e non soltanto che il servizio pubblico sia una delle componenti per costituire per costruire una pluralismo di carattere complessivo e ribaltando la vecchia logica per cui avemmo polemiche quando queste cose non erano ben chiare nella mente di qualcuno non solo nei fatti ma anche le autorizzazioni che la lottizzazione è l'inverso non è sinonimo mai l'inverso dei pluralismo
Ebbene allora dicevo per quanto riguarda le locali è problema di risorse e in questa direzione abbiamo previsto un certo numero che rimanga di a reti per quanto riguarda la RAI nazionale che non può esser messa sullo stesso piano delle private però gli introiti pubblicitari
Di una avrete della RAI che vadano a costituire un fondo per garantire la sopravvivenza naturalmente in termini seri in termini efficienti delle tv locali per un complesso
Che vada a confluire in un reale pluralismo in campo dell'informazione radiotelevisivo
Vorrei dire che in una parola e con questo concludo che la nostra legge è concepita nel senso che l'informazione deve contribuire a garantire ampliare la libertà dei cittadini e così essere concepita e non essere concepita come strumento di potere
E credo che questo tema questa differenza sia di attualità profonda in questo momento e su questo deve essere attuato il confronto e poi devono essere attuati dei comportamenti coerenti
Ringraziamo Fracanzani diamo un'accelerazione nostri lavori la parola al dottor Giovannini presenta la FIEG si prepari Buttiglione poi Mojto
Il regalerà una cosa la mia brevità telegrafica
L'ora è tarda e poi anche un senso di disagio perché i praticamente tutto il dibattito e super revisione la RAI e la Fininvest queste quell'altro francamente sì penso di aver subito il perché è giusto che ci siano anche rappresentanti di altri settori alla comunicazione però sta di fatto che qui può addirittura essere celebrati su dei tecnicismi di pagamenti di cambi di cose francamente che ho vista de Mattei cambiati arrabbiato non so il perché o che non sono certo all'altezza di quel dal punto di vista nostro per condensare tutto in due o tre telegrammi se ci chiedete il nostro parere
Ecco il primo parere ma volevo prevedere un apprezzamento per gli apprezzamenti aprono questa visione unitaria che del resto mi fa apprezzare anche quell'iniziativa governativa di giovedì e venerdì prossimo che per il resto non so quanto apprezzare perché non ne sappiamo niente abbiamo sentito qualcosa sta adesso dalla ma cambia bensì appena appena ma non sappiamo bene che si tratta quindi mi limito ad apprezzare il fatto che che sia stato rispettato una mia una mia convinzione profonda dell'hutu unum sint fra tutti i mezzi di comunicazione
Cioè non si può parlare di radio senza parlare intelligente Zanzi Zappa i giornali giornalista pareri della Tiberiade Saba allargherebbe e tutti insieme senza parlare dell'Avvento esplosivo dell'insieme degli Umiliati
Quel patto non è solo sul mondo dalla televisione esattamente direi del televisore
Nato spiega la differenza rimanendo
Ma anche su quello dalla carta stampata
Nostro pensiero e materie molto sempre l'abbiamo sempre detto mio amico letta però che non si dispiaccia perché pretende parole ma l'abbiamo sempre detto l'ha detto la denunciamo adesso
Noi riteniamo che il sistema e ci siamo battuti le ricordo con molte ostilità in viale manca Mazzini quando cominciarono affiorare televisioni
E private o commerciale che sia sostenendo che il monopolio a Roma cosa vorrà Inter e che bisogna ristabilire un una pluralità di soggetti forse pure quel secondo che è andato può affermarsi a prender troppo forte sosteniamo sia volto di due di questo duopolio esistesse un Tripoli o non so come diavolo si attestava agenda opponga un libero fiori e altre iniziative sarebbe tanto di guadagnato per la democrazia italiana
Che cosa fare come quando eccetto A B non non chiediamo l'hanno gli altri abbiamo combattuto la lunghissima battaglia durante la gestazione della legge Mammì abbiamo non siamo riusciti a niente era un periodo in cui forse giustamente già al governo il potere politico era esattamente su posizioni contrarie alle nostre favorevole alle nostre controparte
Correndo tra Londra e Roma in caso di decisioni diverse di pretori poco dell'età non c'è stato niente da fare e così è stato
E fissa per vedi cosa fare mi sembra che durante quell'elaborazione Risi tocco il massimo di il di avvicinamento l'equità di soluzione quando venne fuori l'ipotesi di ridurre i canali Fininvest da tre a due di sterilizzare pubblicitariamente con una una una rete della RAI fu per me il momento Massimo naturalmente fu sommerso aperta un'ondata di insulti la partenza dei danni non se ne fece niente qua siamo all'esito del parere pende sentito cosa ha scritto ha detto fragranza
Può essere una base discorso comunque nel Sutor ultra credito su queste praterie viceversa dove insetto da questo mi vale come cittadino
Il dovere di dire quelle cose che ho detto perché ritengono che non sia questa situazione consone giusta per un Paese che pure un paese a civiltà e al progresso avanzata il resto posso dirlo allora più come uomo di parte del sistema divide anche questo francamente e allora e allora sì vengono tutta una serie di osservazioni che vanno a Treviglio sia pubblica ma soprattutto a quella commerciale che vanno in fatto di pubblicità
Dico
Salto tutti i passaggi credo che sia abbastanza si sappia invia un momento è sempre difficile adesso drammatico in cui ciascuno di noi tutto chiacchiere o di organizzazioni confederazioni c'erano chiacchiere
Nella pelle anche di chi parla sono anche una catastrofe pubblicità di testa era già di c'è era già mi sono ben più grosse di quelle che sorge c'è la una trasformazione epocale dei mezzi di comunicazione e questo porta naturalmente o relativo indebolimento della stampa scritta c'è un c'è una crisi mondiale
E anche questo possa porta difficoltà mica solo da noi anche all'estero
C'è una particolare difficoltà dalla struttura politico-sociale italiana in questo momento mi sembra sia abbastanza evidente e che renderà anche la casa anche per questo motivo la stampa italiana più fragile aprire un momento di difficoltà
Che economico ma che non è solo otto nove perché anche più profondo
Allora a questo punto noi siamo andate dicendo anche che non c'è niente di uno vediamo vediamo su questo mercato Dio me ne scampi arriva pensare quando senta Cheney io un po'un po'equivoci a regolare regolamenti di pubblicità re Juan certo per carità
Non c'è bisogno di notte siede Coppa stia e cristiana e pratica
E Epson percezione aberranti la pubblicità è è è una merce sul mercato come tutte queste cose ed è giusto che ci sia un minimo di regolamento perché sono il regolamento chiediamo da insigni giuristi garantisce la libertà di Pandora Mathieu
Se non ci sono i semafori all'angolo delle strade tutti ci ammazzeranno in automobile quel determinato un attentato alla libertà di circolazione
No così vale anche per le ha vale anche per il nostro campo ed è tutto un discorso tutto il discorso gli affollamenti pubblicitari che potrebbe vorremmo vedere
Delicatamente ridotti dalla parte delle televisioni tutto un discorso di di ma io spero che si sia finito un discorso anche di pay tv che metto in assonanza con quello della struttura di di reti che dicevo prima Gentle c'era metà metà metà del pubblico a metà del privato di un privato ma in più con un con un influsso diciamo minimale a novembre che altro che minimale del privato su anche questa tua nuova nuova istituzione e le pay-tv che Senna pagamento al nostro buon destro e contadinesca Oberto del tuo viso non dovrebbero avere almeno la pubblicità ma su questo e su altre cose che sono abbastanza modeste
Non indugio e via via terminare
Dicendo che purtroppo in questo momento ci arrivano addosso a noi delle difficoltà di mercato che affrontiamo abbiamo della gente abbiamo ci stiamo leggete i titoli dei giornali ad sanno dei licenziamenti Gorza Bob molto dolorosi è la prima volta che avvengano queste cose qui cerchiamo di farlo accettiamo di adeguare
No a me a chiedere i mezzi per andare ad obiettivi fantasma formati ed anche ad entrare altri Bettie ai nostri mezzi ed è una tortura giornaliera
Io penso che se lo stesso impegno dei livelli messo anche per le altre parti del sistema di pronunzie non sarà tanto di guadagnato
E mi allora ho sempre detto che tutto l'insieme del sistema venga riesaminato in un momento di cui forse un po'candidamente credo alla possibilità di riesame totale e dirgli risanamento e nella versione del nostro sistema chiedo scusa soprattutto al Signore nonna lascia parlare un momento tracce
Diamo la parola alla il professor Buttiglione
Porta anche il saluto del segretario politico onorevole Martinez siamo quindi praticamente lieti di averlo fra noi finiamo benvenuto
Cari amici io vi porto il saluto del segretario del partito purtroppo impossibilitato ad intervenire
Portando il saluto del segretario del partito avrei in teoria anche l'obbligo di dire qualche parola sulla linea politica del partito su questi temi
Non aspettate di però da me grandi esposizioni della linea politica del partito per due motivi primo perché solo nuovo di corre politica e secondo perché la mia personale opinione
Di laico di privato che ogni tanto guarda la televisione e che sarebbe necessaria una profonda un profondo ripensamento
Dell'intero problema di cui stiamo trattando
Partendo da una domanda al a chi cosa Servono nel nostro Paese e nel mondo questi strumenti di comunicazione di massa
Qual è la finalità intrinseca che vogliamo perseguire qual è la intenzione politica di noi come cittadini nel regolare queste ma attenti
A me sembra che
Noi dobbiamo considerare prima di tutto un dato
Questi mezzi hanno un impatto straordinario perché hanno una terribile capacità di presentare e o di falsificare la realtà
E possibile che la gente veda qualcosa che non esiste nella realtà
E che tuttavia gli appare come concretamente esistente attraverso una selezione di momenti della realtà collegati fra loro con modalità che non sono quelle che si verificano in natura e che non possono verificarsi in natura
E il problema della fiction
Lo dice il nome stesso
Ma è anche il problema del giornalismo televisivo che operando selezione di avvenimenti fa esistere ciò che molte volte non esiste o nega diritto all'esistenza talvolta ciò che invece esiste
La capacità di presentare con grande evidenza
Le cose a un potente impatto educativo
Abbiamo davanti uno straordinario strumento che può aiutare la gente a conoscere al vedere la verità dell'uomo
Ma abbiamo anche uno straniero strumento che può falsificare la realtà e proposi di Carla in due direzioni diverse
Una di queste mi sembra il grande problema della televisione privata in Italia noi possiamo concepire lo strumento televisivo fondamentalmente come uno strumento per raccogliere la gente attorno alla scatola televisiva perché guardi gli avvisi pubblicitari che vengono trasmessi
La finalità reale
Del nulla intera programmazione diventa quella di avere nel momento in cui è trasmesso l'annuncio pubblicitario il massimo numero possibile di persone che guardano la televisione
E a questa finalità commerciale di mercato e subordinata per intero la possibilità di fare un uso educativo dello strumento vale a dire che noi possiamo utilizzare anche gli istinti più bassi e più abietti dall'uomo
Per ottenere un ascolto il quale sia soddisfacente e che il mezzo televisivo può entrare in una insana alleanza non con la personalità cosciente
Ma con le pressioni inconsce le quali soprattutto nell'età dell'adolescenza traggono il giovane a cercare una soddisfazione allucinatoria dei suoi desideri invece di impegnarsi seriamente nella realtà per trovare soluzioni reali
In alternativa a questo io credo ne abbiamo una responsabilità e la responsabilità di fare in modo che lo strumento televisivo sia al servizio del principio della realtà
Fare in modo che entri dentro uno sforzo di condurre gli uomini nella realtà
Che poi è la una definizione possibile di educazione e parte del sistema educativo della nazione o è parte del sistema pubblicitario della nazione
Lo strumento televisivo e una grossa questione
L'altra grossa questione e la possibilità di manipolazione politica dello strumento televisivo la possibilità cioè che dello strumento si faccia uso per guidare e falsificare le opinioni politiche della gente
Un uso dello strumento in funzione di chi ha il potere politico Rino chi ha il potere dei media
Questa è una tentazione tipica della TV di Stato ma potrebbe diventarlo o forse lo è già diventata negli ultimi tempi anche per spezzoni significativi del sistema privato
Io credo che noi dobbiamo riflettere con attenzione su questi due gravi pericoli
Partendo da un dato
Per lungo tempo abbiamo immaginato di poter tutelare il bene pubblico in questo ambito
Aderendo al principio del monopolio dello Stato lo Stato utilizza in maniera privilegiata questi strumenti
E quindi garantisce il bene pubblico credo che dobbiamo uscire per intero dalla mentalità del monopolio
Dobbiamo uscirne per intero perché non garantisce né di fatto la prima né la seconda parte
Del bene pubblico nell'imparzialità della informazione politica nell'uso educativo dello strumento televisivo
E credo che dobbiamo invece entrare in un'ottica in cui tutti coloro che hanno accesso a questo strumento vengono vincolati al bene pubblico attraverso una serie di norme uguali per tutti
Non so disegnarne
Ma credo che chiunque usa lo strumento televisivo per esempio abbia una responsabilità verso il patrimonio culturale nazionale
Abbia una responsabilità a torso nudo educativo dello strumento televisivo e questo deve essere fatto parli
D'altro canto e questo è il secondo punto su cui vorrei intrattenermi brevemente noi viviamo in questo momento una padre importante ritrascrizione
Avendo giudicato che il monopolio pubblico
Avendo giudicato che la tv di Stato era stata indegnamente lottizzata dalle forze politiche abbiamo iniziato una grande operazione di rinnovamento
Per ripristinare nel servizio pubblico valori di correttezza di esche orale valori di professionalità
Io devo dirvi la mia profonda preoccupazione rispetto a questa operazione
Che personalmente non mi sembra che stia marciando bene non so quanti di voi conoscono il Riccardo secondo di Shakespeare
Mi auguro tutti
Nel Riccardo secondo un certo punto si descrive mi pare potrei sbagliare la rivolta dei lombardi i lombardi marziano sul sull'onda la Polimeri esce ad allontanarli dalla Honda alla fine si confrontano due eserciti quello per me e quello dei ribelli
E un primo arcivescovo interpone i suoi buoni uffici per ottenere che non si spargono sangue umano e si firma una tregua tutti e due gli eserciti devono disperdere dei loro truppe i ribelli disperdono del loro L'Armata reale non disperdere sue e ne lancia la di all'inseguimento e al massacro dello Lardi che vi sono dispersi io qualche volta ho l'impressione che in televisione sia successo questi
Che
Ho l'impressione che la parte cattolica o democristiani
Abbia più o meno lealmente sciolto i propri reparti e per parlare fuori dai denti
Altre parti non direi tanto il PDS io direi Larrea Scalfari Anna che ingloba dentro anche il PDS le sue truppe non è abbia sciolte affatto
E le abbia lanciate all'inseguimento dei poveracci che si erano dispersi
Inglobando Allo al proprio interno
Inglobando al proprio interno anche settori consistenti di quelli che alzata la bandiera bianca hanno cercato legittimazione picchiando un coltello nella schiena dei loro colleghi e io credo che sia un dovere politico politico non tollerare nuove forme di discriminazione ideologica che si vanno pericolosamente diffondendo
Sei giusto ed è un dovere rinunciare ai principi della lottizzazione e invece uno dovere tutelare la professionalità anche quando casualmente fosse nelle mani di un cattolico o di un democristiano
E questo credo che sia oggi un una preoccupazione non esagerata e non settaria
Difendere un monopolio vista difendere una tv che ha ereditato Pécs parti e spezzoni di monopolio che non sia in grado di dare reali garanzie di imparzialità e di tutela della professionalità di tutti i e non sia in grado di rispettare egualmente tutte le posizioni culturali che realmente esistono che hanno diritto di parola del paese e l'acqua lei sia poi a sua volta trascinata dalla competizione per l'audience
A un uso dello strumento che si differenzia di poco se pur si differenzia da quello delle private non credo che possa portare molto lontano allora è meglio ripensare globalmente l'intero problema
Scusatemi se vi annoiato grazie per la pazienza come avete ascoltato
Grazie a questo Buttiglione donavano lana ammonito presidente di Telepiù poi daremo la parola nell'ordine Ciliberti
Allora non è servente
A Gismondi
Questo non farà la Curia presente le delle mondo delle tv locali che sono state che in altre occasioni grandi assenti e che hanno diritto di cittadinanza in questa di banche procederemo
Va bene d'accordo se non senza aver dato la parola anche a Cecchi Gori che vedo qui presente che l'azione del mondo la presa insieme alle amiche che saluto con viva cordialità e amicizia nei momenti
Mi permetto di rinunciare ai come Enti su quello che è stato detto perché credo che ho il piacere anche onore di rappresentare il futuro fino a questo momento se ne parlava poco
Tele più un bambino nato male che ha sofferto molto di questo padre poco amato
Oggi praticamente non è stato ucciso ultimi tre anni della storia di Telepiù sono pieni di attenti di uccidere quello che oggi è diventato
E lo dico
Qui pronti a vita che è diventata forse la realtà la più interessante del sistema audiovisivo italiano è la più orientata verso il futuro
Facciamo due reti ne facciamo anche la terza speriamo di continuare a potere parla siamo vicino a seicento mila abbonati siamo completamente diversi
Di Capello che sono altri due sistemi io credo che monopolio oligopolio oggi non sono i soggetti di trattare
Il la televisione a pagamento il rapporto diretto dal fra il pubblico è quello che offre il servizio
Ha dimostrato che è un concetto giusto anche per l'Italia dove è stata nata come l'ultima nei Paesi europei
Che era la sua fortuna sfortuna anche fortuna perché siamo perché è partita subito con tre reti
Io credo che le grande sfide del futuro
Della seconda parte degli anni novanta
Saranno la sfida tecnologica
Di quale si è parlato poco salvo lari comminando azione gentile via Emanuele Milano che ci ha mandato sul satellite subito non so quale forse voleva mandarci in Siberia noi vogliamo rimanere
Sulle frequenze terrestre però siamo pronti andare sul satellite questo è sempre stato la volontà espressa di Telepiù per offrire anche questo servizio aggiuntivo
Quanto alla e quanto alla pubblicità quello poco che chiediamo che vogliamo questo non fa male a nessuno questo ci serve a noi né un terzo comma comunque con un'azienda oggi che ha atti che azionisti stranieri
Che hanno dimostrato la fiducia in un sistema italiano in un momento molto difficile
Che si sta sviluppando questo questa rappresenta oggi il mercato io credo che il mercato futuro
Dell'audiovisivo risolverà automaticamente il problema del pluralismo di quale si è parlato tanto per due ragioni
I fondi necessari per fare la televisione oggi richiedano sull'interno europea una integrazione dei grandi gruppi nazionali che lo fanno significa grandi capitali attraversato presto
Finisce o finiscano i monopoli nazionali che diventando grandi gruppi europei che sono unici capaci di fare contro Ronto agli americani
Seconda sfida e la sfida vi e integrazione europea rispettando l'aspetto nazionale terza sfida degli anni novanta
Del prossimo millennio è la sfida della produzione in Europa di quale non abbiamo parlato praticamente non ha parlato nessuno che è l'unica che era garantisce la presenza delle aspetti nazionali culture i politici di un Paese in un sistema televisivo è l'unica capace di garantire che non sarà lasciato completamente agli americani che forse il problema essenziale del futuro
Grazie per attenzione abbonamento a Tele più uno costa trentanove mila al mese a tutti i due quarantasette si siete interessati aiutarci aggiungere un milione fra poco siete benvenuti prendo abbonamenti anche io grazie chiama Monica la parola Mario Giliberti che che lui capogruppo della democratiche siano innocenti vigilanza Bano regole servendo che non vedo però il sale in questo momento
Quando
Abbiamo pensato di organizzare questo convegno le relazioni introduttive più Brevi dovevano essere fra di loro
Collegate
E per la comodità del convegno
C'eravamo prefissi almeno noi del partito che organizza di non ripetere tutti le stesse cose
Negli approntare tutti gli stessi temi
Perché altrimenti la sensazione e quella di dare un taglio
Univoco su alcuni settori e trascurarne altri qui per esempio è stato notato come si è parlato fino adesso poco
Del sistema della carta stampata
Si è notato come si è parlato fino adesso poco del sistema dello spettacolo e della cinematografia
Si è parlato ancora poco del sistema delle pay tv e di tutto delle forme nuove di telecomunicazione che le nuove tecnologie recheranno è giusto ma abbiamo preferito dare la parola ad alcuni ospiti graditi
Per non dare la sensazione di un partito che parla e poi se c'è spazio ascolta volevamo questo tipo di interrogazione ma pregherei i presenti gli operatori della carta stampata dell'informazione televisiva e di dare poi una relazione completa perché c'è un altro aspetto quello del dovere
Di trasmettere all'esterno il quadro completo che qui non è stato avvocato io vorrei se ti posso degli studenti visto che quando pensano di fare il parlamentare tornano a scuola un cuore questo vizio sarebbe interessante vedere domani
Come tutti quelli che qui hanno parlato vengono poi tradotti Nalli immagine per vedere se è quello che il professor Buttiglione ricordava che si fa esistere e ciò che non è il e spesso ciò che non viene fatto nemmeno esistere domani si sia veramente realizzato nei mezzi di informazione
Il mio ruolo a questo punto in questo quadro ordinate quello di approfondire il significato di servizio pubblico ma io vorrei togliere pubblico e vorrei fare una piccola provocatoria riflessione su quello che dovrebbe essere il servizio giornalistico oggi in in Paesi come l'Italia
Non solo del servizio pubblico ma di tutti
E allora cominciano la provocazione se molti di noi politici
Devono lasciare spazio perché non avevano visto quello che accadeva nella società Tangentopoli eccetera
Quanti operatori dell'informazione dovrebbero almeno avere il pudore di un'autocritica pubblica per non aver visto non aver denunciato o non avere almeno fatto una pubblica
Repressione sulle loro latitanza ecco io non ho letto non ho visto non ho ascoltato in questi mesi nulla di tutto questo
E allora mi chiedo che cosa ha bisogno oggi l'Italia per un'informazione nuova moderna non dico né di destra e sinistra perché sono categorie a mio parere superato
La televisione
I mezzi d'informazione più persuasivi hanno come finalità assoluta quello di far divertire
Quello di aumentare l'audience o anche e soprattutto quello di favorire la crescita di una razionalità e di un discernimento critico nel cittadino
Io credo che sia questo il fine vero di ogni mezzo di informazione fare crescere in chi legge in chi guarda in chi ascolta il senso critico e la razionalità
In questo senso il servizio pubblico ha un ruolo trainante non perché gli altri non debbano fare crescere questo senso critico ma che provai perché altri devono tenere conto anche di altre importanti e necessari categorie dove l'audience e le entrate pubblicitarie sono indubbiamente presenti e io non voglio demonizzare il partito dei cattolici democratici non vuole demonizzare ma umilmente ricorda che non possono essere al primo posto al primo posto ci deve essere questa crescita complessiva del senso critico della persona
Il servizio pubblico-privato deve fare crescere anche altre forme di comunicazione
E allora io vedo una interazione tra la televisione e il giornale tra le giornale il libro fra la riflessione
Personale necessaria per aumentare il senso critico e una riflessione che viene sollecitata da mezzi tecnologicamente molto persuasivi
Il servizio pubblico ma anche il servizio non pubblico deve avere un'attenzione forte ai bisogni della gente che non ha voce
La gente che non ha potere la gente che non è organizzata Hill Aubry occulte o palesi gente che non ha nemmeno un sindacato interno per potere rappresentare con forza la propria voce
C'è questo oggi nella sistema informatico italiano
C'è questo oggi nel sistema informativo e di comunicazione mondiale io ritengo che sia carente se è vero come abbiamo sentito
Citare Clinton abbiamo qualche tempo fa ha visto e uno dei più grandi ancor meno americani ha denunciato la TV spazzatura se è vero che qualche sempre più numeroso autorevole intellettuale invita ogni tanto a spendere la televisione per recuperare quella pausa di riflessione personale
Senza la quale anche lo strumento televisivo potrebbe alla lunga diventare un boomerang suicida per chi lo fa e per chi lo qua
La televisione i giornali non devono limitarsi alla cronaca ma devono sollecitare la gente soprattutto i giovani a fare i conti con la storia
Con il passato
Perché non c'è un interpretazione cronachistica e quotidiana dei fatti ma c'è un'interpretazione che ha delle radici
Qui sono numerosi i sondaggi d'opinione la gente si limita a reagire secondo l'emozione delle ultime settimane
E con difficoltà i mezzi d'informazione pubblici e privati sollecitano una pacata riflessione un pacato giudizio e siccome come partito siamo molto interessati affinché il giudizio sulla nostra esperienza non non si leghi soltanto per gli ultimi anni dopo oralmente le nefandezze hanno superato i meriti noi riteniamo che tutti debbono avere questa visione più Serena della vicenda
In questo senso
Se questi sono le finalità del servizio pubblico prevalentemente ma ripeto trainanti anche sul tetto al debito privato vediamo quali sono i mezzi interni per poter aggiungere questi fini della nazionalità della mentalità critica io credo che il primo punto cieco del pluralismo in due visioni un pluralismo interno e la consapevolezza che il pluralismo è una risorsa della cultura italiana
A volte abbiamo la sensazione che il pluralismo invece venga visto come un impedimento e si vada verso la semplificazione degli schieramenti e la semplificazione delle culture e quindi la semplificazione dei soggetti
Qualche volta bontà loro si lascia la competizione all'interno della stessa cultura e all'interno degli stessi soggetti ma non una competizione di Pollari SMI che arricchiscono ma una competizione de all'interno della stessa cultura
Cioè si va verso una monocultura
Che preoccupa chi ha interesse ad a fare crescere questo che è stato una risorsa del popolo italiano
C'è un altro mezzo e quello della sensibilità della tolleranza
Sensi vita dorata sono due valori che vanno messi insieme
Non basta la professionalità perché si può essere settari e anche tema dodici senza essere non professionisti anzi a volte abbiamo visto che la maggior demagogia la fanno quelli che sanno sono anche migliori dal punto di vista la professionalità ma la professionalità non coniugata con la tolleranza crea la demagogia crea i mostri che cambiano appartenenze di regime ma che hanno come finalità quello di costruire un regime
E allora quando noi abbiamo voluto favorire la derattizzazione all'interno del servizio pubblico
Abbiamo creduto nella dell'applicazione multilaterale
E non si confonda questa nostra delocalizzazione multilaterale con la assenza di discernimento critico vediamo che alcuni sol perché hanno delle tessere vengono puniti
Perché a loro viene riconosciuta nei la professionalità nello spirito le Ranza che eppure invece hanno altri soltanto perché hanno altre tessere magari oggi vincenti
Vengono premiati senza vere né sufficiente professionalità né a volte neanche quello spirito di tolleranza di quella sensibilità necessarie
Le risorse servono al servizio pubblico
Servono ai vari servizi privati
Nella società
Ma
Questa corsa a rastrellamento delle risorse deve fermarsi laddove vengono sollecitati risorse aggiuntive con tutti i mezzi e qui io ritengo che gli operatori presenti che ringrazio
Abbiano anche siccome persone umane la stessa sensibilità di fronte all'invadenza
Della regolato solo del mercato il mercato è un valore importante è uno strumento importante ma non può essere il fine ultimo altrimenti alla fine c'è una massificazione ed una sconcerto che si che anche la pubblica opinione
Dicevo amichevolmente prima al dottor letta
Perché si è più amici quando ti sono disperati non quando si e potenti che io per aver presentato all'osso tempo un emendamento che toglieva la pubblicità all'interno i cartoni animati sono stato non so se volutamente un po'un volutamente discriminato completamente dalla rete Fininvest
Ora siccome probabilmente in futuro faremo chi di noi rimarrà nel Parlamento comunque tirino i parà ancora polipi apre popolari faremo discriminate per altri ma battaglie che dovremo fare io ho paura
Di un sistema nel quale gli inviti vengono fatti secondo il discernimento critico dalla vicinanza
Ed è per questo che ho detto in ai giornalisti di Repubblica che sono rimasti un po'sconcertati che non demonizza nemmeno Berlusconi io che ripeto per molti anni o vissuto con questo tipo di etichetta gli antiberlusconiani
Non destino nessuno purché ci sia una rapporto reciproco
Quel che tutti si sia preoccupati del conformismo culturale che si rischia di creare nel nostro Paese ecco il nostro Paese può servirsi di un servizio pubblico ma anche di un servizio privato nell'informazione nella comunicazione
Se c'è in tutti la consapevolezza che il pluralismo che la tolleranza non sono valori aggiuntivi non dipendono dal mercato non dipendono dall'audience non dipendono la pubblicità
Ma sono valori intrinseci all'interno di una crescita democratica che al se non è finalizzata alla crescita del discernimento critico nel cittadino che al nei metri quell'azione quel grande fratello che nessuno vuole e che tutti dicono a parole di osteggiare ma che poi nei fatti tutti nei comportamenti
Ieri l'altro è stato sbattuto in prima pagina
Un amico come Marcello Pagani accusato eventualmente di avere violato le tubature partiti per trecento milioni mentre une industriale che aveva sottratto reo confesso cinquecento miliardi è stato relegato in altre parti non vorrei che il conformismo culturale
Magari che piace a qualche centrale finanziaria o laico massonica nel nostro Paese si accusi diventato porte da falsificare la realtà dei fatti grazie
Onorevole Servello
Pronto pronto o innanzitutto ringrazio la Presidenza per avermi invitato non vorrei essere una voce fuori dal coro
Se incominciò subito a parlare del ministro ombra per l'informazione di oggi ombra domani magari dei più di vita perché parlo di Luís no per carità non mi preoccupo del patto che lì lei chi ancora e solo ministro ombra mi preoccupo se sarà ministro sul serio in un prossimo governo ma parto Daloui per dire
Che questa ceduta e certamente importante
Stimolante
Ma mi sa che un po'Bisanzio
Perché Kipling ad ignorare che siamo già nel clima di una svolta politica di grande rilievo svolta politica che già si è verificata nelle elezioni amministrative che potrebbe verificarsi in una direzione o nell'altra delle elezioni gli elettori dicevamo iniziative nelle elezioni politiche prossime e allora certo porre dei paletti prevedere delle soluzioni indicare dei punti cardine per il futuro avere una certa importanza ma voglio dire al ministro ombra
Vita che saranno gli elettori a decidere
Perché se dovessi seguire il suo canovaccio dovrei dire che qui che un solo imputato e questo imputato e presente attraverso letta e imputate a Berlusconi
Però non ho visto altri imputati
Soprattutto nelle parole di vita
L'imputato numero uno che riguarda la questione centrale e politica del nostro Paese e cioè la questione della informazione l'imputato numero uno e la RAI
La Rai non soltanto per la sua gestione
Per le sue responsabilità antiche e recenti
Per avere portato al dissesto al dissesto di questa di Enda
Ma la responsabilità e per l'hai informazione per latte e formazione per la manipolazione della informazione che avvenuta anche in queste ultime recenti elezioni amministrative
E non voglio per carità criticare
Il il santo che ora come fosse Isanto miracolato miracoloso in tutte le trasmissioni lo vediamo apparire Occhetto per carità
E è un fatto forse di spettacolo che inerisce a un risultato di carattere elettorale
Però di tagliare i si rendono conto
Che una informazione unilaterale una unidirezionale unidirezionale che quando decide quando decide in un contesto più vasto di demonizzare un partito politico non parlo solo del dio
Parlo anche della Democrazia Cristiana per carità con tutti i meriti e demeriti che essa che essa quando decide in un contesto più vasto con altri partiti i giornali
E questo lo fa lo compie in una orchestrazione diabolica diabolica lo dico ai giornalisti ai colleghi giornalisti ma lo dico ai parlamentari lo dico ai parlamentari della Democrazia cristiana non coinvolti Inge della Tangentopoli
Guardate che è impressionante quello che è accaduto negli ultimi tempi età accadendo nonostante la buona volontà di Dematté e e di tutto il consiglio di amministrazione quando Ciprì ingauno un obiettivo sia finirà un determinato obiettivo
E allora apriti cielo
Prina anche il Cavaliere il Cavaliere Nero così descritto il dottor Berlusconi
Si è sentito nella necessità porte né l'opportunità non lo so perché ho letto una dichiarazione ieri sera sulla Genchi al prova oggi sui giornali di prender le distanze dell'istante frettolosamente rispetto al Movimento Sociale Italiano non avevamo sollecitato la sua prima dichiarazione tantomeno ci saremmo aspettati la seconda quindi noi da questo punto di vista siamo perfettamente dipendenti
Però però il fatto che abbia ritenuto di fare questo tipo di precisazione la dice lunga sulla pressione terroristica che è stata esercitata nei suoi confronti quando ha ritenuto un poco così da da da politico l'uomo ha ritenuto di fare una preferenza di dare una preferenza in ordine alla alla sindaco atti no o di Roma
Ma guardate che siamo veramente alla vigila del regime che non siamo già in pieno regime caro vita tu non hai toccato
Non hai toccato la televisione perché fino a qualche mese fa ad alcuni mesi fa ecco criticabili pesantemente la previsione perché oggi la televisione la previsione vola congelate jump posso tra la concitata già portano soltanto nella terza rete ma anche degli altri telegiornali che partecipando in quattro per intervistarmi per invitarmi per farvi partecipare a tutte le possibili a tutti i possibili confronti o o presunti o presunti tali
Ma qui ci sono altri partiti altro che il partito di Berlusconi che io mi auguro non faccia lo nella vitalità Rachel generale ma soprattutto per la chiarezza delle posizioni
Ma il partito il partito Repubblica Repubblica i suoi quattordici quotidiani ed Espresso e che cosa è che cosa è è un partito vero e proprio che giudica e manda che determina orientamenti della pubblica opinione
Però a questo punto non sorge l'incompatibilità collo contro il suo editore non per le sue questioni di carattere di carattere penale per carità mi auguro che essere tre cavi ma quanto è uno grande industriale un grande finanziere
Che riversa riversa sue casse dello Stato placcate dello Stato i suoi errori o anche le sue disavventure non lo so addirittura con migliaia con migliaia di o gli operai che vengono poi nel tuo innesti per legge una legge speciale nelle strutture dello Stato o no dei non Torchia di incompatibilità quando un altro grande editore mi riferisco alla FIAT alle dalla dalla stampa al Corriere al Corriere della Sera volete lattiera
Ma politica tutti i giorni indirizzando la pubblica opinione nelle sue scelte o nelle antecedente be allora quell'editore è intangibile per carità anche se riversa sempre Surdo
Sulla previdenza sociale e quindi sulle casse dello Stato milioni e milioni di ore di cassa integrazioni in casa interrati o non ho queste infallibile per carità e i raffronti con gli Stati Uniti d'America allora a questo punto non ci fanno più ai no
E no delle due l'una non ci portano qua operare dei delle discriminazioni o dei privilegi di questa natura la politica dei due pesi e delle due vetture non vale più e allora ci vuole fare che il Veneto qui
Il mento con competente per la parte costituzionale anche delle nel nostro Paese ci vuole fare una grande riforma ma la grande riforma allora deve riguardare tutto
Degradate antitrust
Deve riguardare anche la grande stampa e i rapporti tra la grande stampa e la grande industria che ne è proprietaria
Deve riguardare certamente il numero il numero delle delle frequenze il numero delle concessioni ma bisogna partire dalla RAI perché non esiste la possibilità economica organizzativa strutturale ed a pormi Lario nota meglio di chiunque altro
Qui di sopravvivere sul mercato italiano fino a quando Laraia questa tua padronanza che voi chiamate centralità continuate cari amici democristiani a chiamarla c'è parità ma questa è una forma è una forma di presenza quella sì che inibisce
Qualunque iniziativa nuova perché per sopravvivere occorre estera d'altezza della concorrenza
Radiotelevisiva
Della RAI ecco questi sono i problemi che dobbiamo affrontare ma rispetto ai quali la svolta politica che con ogni probabilità chi farà nel prossimo futuro alle prossime elezioni la lira Dunga e forse questo nostro discorso di oggi è solo uno stimolo al discorso che faremo domani tra
Silenzio eh mi raccomando
Io ho applaudito anche quelli che nonno condividevano alcune delle loro importati dal blindato è lo stesso
Questi un vecchia abitudine quella di accogliere tutti evidentemente
Fare chiarita comunque io ringrazio anche l'onorevole Servello che ha portato a una una nota particolarmente grazie
Dura a tra
Di polemica
Loda la parola al ministro
Io prendo la parola un per un doppio motivo uno di rivolgere saluto e apprezzamento per il convegno quello che per che ha rappresentato almeno nei tratti che ho potuto sentire ha rappresentato stati d'animo e propositi
Che devono essere tenuti presente anche nello sviluppo futuro della disciplina ed è la prassi delle comunicazioni di massa
Posso anche e questo è il secondo motivo
Integrare sebbene a nome del governo abbia già parlato il senatore Maccanico integrare le comunicazioni per il futuro diciamo per i futuri propositi
E cioè oltre a ribadire a confermare che e il Governo troverà mezzi adeguati per far sì che l'attività della del servizio pubblico Possa continuare in modo da garantire quelli che sono finiti istituzionali accanto a questo il governo ribadisce l'intenzione dopo la conferenza che certamente ha obiettivi più limitati dire in molti ricognizione
Dopo la conferenza che avrà luogo il significa il sedici e diciassette dicembre ribadisce la sua intenzione di consegnare per il futuro
In condizioni che sono favorevoli e sfavorevoli insieme ecco un documento
Che ha ritardato nella sua elaborazione per gli impegni dei componenti del Comitato ministeriale
Che è stato incaricato dal presidente del Consiglio di elaborare di elaborare un testo che in qualche modo in quadri la realtà normativa per il futuro specialmente con riguardo alla radiotelevisione
Condizioni sfavorevoli fin qui perché tutti i componenti quasi tutti i componenti sono stati impegnati in modo quasi esclusivo basti pensare per Cassese alla collegato al di là alla legge finanziaria
Per me alle leggi elettorali alla propaganda elettorale ai collegi e così via
Per il ministro Paladini la legge comunitaria quindi per la fine però di questo mese saremo liberati da questi da questi oneri pesanti e daremo collegialità
Alla diciamo allo sforzo che finora è stato di carattere prevalentemente individuale e speriamo di lavorare in condizioni che sono per un certo verso favorevoli perché sapendo che questo testo non può essere tradotto naturalmente in un disegno di legge che abbia delle chance di essere di essere approvato dal da un Parlamento che non che sarà in regime di prorogatio
E e allora però ci darà a questa condizione particolare anche una libertà forse maggiore è una posizione i serenità e di imparzialità
Che speriamo di poter utilizzare fino in fondo con un proposito che ambizioso perché contrasta un po'
Ignoti principi abbagliare
E vorremmo che diciamo però questo disegno a maglie larghe tenesse conto anche dell'evoluzione tecnologica che porta invece a un fenomeno tipico della legislazione contemporanea
E cioè a uno sperimentalismo per cui le leggi vengono continuamente rimessi sul telaio proprio perché e l'evoluzione tecnologica spinge in questo senso
Concludo dicendo con due rilievi questo brevissimo saluto
La volontà di trasmettere un messaggio che anche per la futura legislatura possa venire un suo significato e un suo peso proprio perché proviene da una sede molto imparziale
Tuttavia non ci fa dimenticare l'attenzione al presente
Al presente il presidente poteva essere migliore la legge sulla propaganda elettorale sul finanziamento della campagna elettorale
E lungi dal soddisfare sì
Per quello che riguarda i mezzi soprattutto di intervento a disposizione del garante a disposizione di chi deve intervenire perché le regole del gioco siano veramente ed effettuale mentre osserva
Purtroppo e siamo stati costretti per i tempi che oramai incalzavano a a sostenere ad appoggiare in Senato l'approvazione del testo giunto dalla Camera senza potervi apportare qui il miglioramento
Che sia dal garante sia anche dal governo sarebbero stati desiderati
E bisognerà a considerare appunto sperimentale questa fase anche se l'introduzione di sanzioni di carattere costituzionale
La decadenza perché superata la decadenza dalla carica per chi supera una certa un certo livello un certo tetto di Spesal tra i candidati
E avvalorata significativamente dall'esperienza francese di questi giorni
Che ha visto dichiarare la tal Consei costituzione la decadenza di due parlamentari che erano stati eletti violando queste regole da noi
Il rapporto tra organi di accertamento delle violazioni e Parlamento a cui in base all'articolo sessantasei della Costituzione spetta di dire l'ultima parola crea una situazione una un rapporto di grande delicatezza
Che però io penso possa essere affrontato dal Parlamento
Come si incomincia a fare appunto in materia gli accertamenti per la responsabilità politica dei ministri in sede penale come per la verifica delle elezioni cioè il Parlamento sei non ha da contrapporre argomenti e dati
Non può contrapporre un ordine del giorno motivato su questo terreno beni lasciar passare gli accertamenti e i dati raggiunti anche in altra sede
Come appunto dicevo per il tribunale dei ministri come per i dati raccolti dalla Giunta delle elezioni così dovrebbe essere anche per gli accertamenti raggiunti in tema di violazione delle norme sul tetto delle spese elettorali
Tuttavia ecco sappiamo anche sia per i messaggi de iure condendo sia per le leggi degli ore che oramai si sono realizzate che le norme contano e i modelli normativi contano ma contano fino a un certo punto contano soprattutto i comportamenti le prassi
Il senso di responsabilità di chi lavora nei mezzi di comunicazione di massa e io mi permetto dopo quello che è stato detto qui di ricordare che siamo alla vigilia di una grande competizione politica vorrei che soprattutto l'azienda
Che svolge un servizio pubblico diretto e avesse presente tutti lo abbiano presente anche in relazione alla propaganda elettorale però nella propaganda elettorale
La posizione della RAI nella legge sulla propaganda elettorale la posizione della RAI è stata differenziata
Per maggiori oneri
Di completezza e ITT informativa ecco rispetto agli altri
Servizi di emittenza noi abbia agli altri Politi emittenza noi abbiamo alla che a alla che al Senato rispetto al testo del senato la Camera attenuto a differenziare la posizione dell'emittente pubblica delle emittenti private ed era stato cosa chi con i ritmi di alla legge praticamente sull'elezione del sindaco non era avvenuta nella stesura iniziale pensionati e allora a questa diversità di posizioni deve corrispondere su un piano più generale una diversità i responsabili
Bisogna che la RAI
Mantenga una sensibilità istituzionale un equilibrio che è particolarmente da valutare ed apprezzare in relazione al ai movimenti di opinione pubblica che si verificheranno nella prossima campagna elettorale
C'è bisogno
Di lasciare ad altri ad organizzazioni di interessi
Di platealmente accedere ad una psicosi ad una psicologia dipende va al pubblico di salita sul carro del vincitore o del presunto vincitore
Bisogna teneri una linea che non appaia assimilabile a quella di certi sondaggi che rischiano di deformare la formazione della volontà del corpo elettorale
C'è bisogno di una grande tenuta che dia come attenti come attentato e io credo sia riuscito a fare il governo
In testa per esempio in questa prova amministrativa in cui nessuno
Dei suoi membri malgrado le propensioni
Che avevano intimamente nessuno dei suoi membri a influito minimamente sulla lotta elettorale mostrando preferenze o propensioni anche quando per queste preferenze
E propensioni in realtà c'erano ma abbiamo voluto mantenere un assoluto senza restraint per dare un modello di comportamento anche ad altre istituzioni che svolgono funzioni di servizio pubblico
E quindi io ritengo non per lanciare consigli o Monti ma per interpretare quello che è il nostro ordinamento nella sua più viva
Realtà istituzionale per ritengo che si debba pretendere questa questo equilibrio si debba pretendere questo sforzo di obiettività che non sarà naturalmente mai pienamente raggiunto ma che deve essere tentato a fondo pensando non solo nelle manifestazioni più in cui l'equilibrio diciamo e istituzionalizzato come le tribune come ma soprattutto nella informazione
E in tante altre anche di intrattenimento manifestazioni di cosiddetto intrattenimento di mantenere questo grande equilibrio in modo che nessuno possa dire domani
Che la prova elettorale è stata indebitamente influenzata o indebitamente deviata scusate misti mi sento in piena coscienza
Dite fare questa osservazione questa considerazione questo rilievo spero che sia interpretata secondo lei intenzioni migliori che mi hanno ispirato ad esprimere delle grazie grazie al ministro in via
Io non so se il suo appello sarà accorto personalmente sono piuttosto scettico comunque il importante come abbiamo fatto la parola Gismondi poi devo chiedere a tutti per cortesia per non rimanere soltanto in pochi e chiudere gli annunci però che cc limiti negli interventi ne abbiamo ancora Parigi credo che poi alle due scompariranno tutti quindi cinque minuti ciascuno grazie
Io pensavo
Dico
Partecipare vengono in penombra
Operatori intorno all'ISPI studiosi un po'addetti ai lavori sul momento che stiamo passando mi accorgo che gli interessi in gioco sono tali giustamente del resto la
Davvero privilegiato gli atti dei wc di coloro che
Decidono insomma quel piano legislativo e su altri piani eccetera
Io sono il primo giornalista parlare e la un po'paradossale che sia io a parlare non so se sarò l'unico che poi praticamente non faccio più parte della della famiglia della RAI comunque
Vorrei portare in questo convegno il mio contributo modesto di un giornalista che ha avuto una lunga esperienza dell'azienda RAI anche con la libertà e il distacco che mi proviene da non farne più parte forzando un po'il carattere multimediale della relazione dell'azione del convegno anche per una questione di tempo vorrei affrontare il muore
Il punto centrale della crisi il più acuto nel mondo dell'informazione che quello della RAI e quello della televisione
Testimoniata da misura gravi questa crisi come la sospensione della tredicesima qui pare che questi cose non esistono ma esistono da voci di licenziamento difficile da evitare e da condizioni di disagio che sono molto serie in quella sorta di sinistra fabbrica dell'informazione di Stato che può diventare il complesso di Saxa Rubra
La ragione vera della crisi della RAI
è proprio Saxa Rubra e la ragione vera finanziaria per gli alti costi che hanno inciso sul bilancio dell'azienda
Altro che il canone non pagato e altro che la cresta presunta o reale di qualche inviato sui fronti di guerra
Che finisce in prima pagina il problema e Saxa Rubra settecentotrenta miliardi che hanno affondato il bilancio dello Stato questa è una cosa che nessuno ha avuto il coraggio di dire
Neanche Dematté
E che non ha avuto il coraggio di dire il sindacato il quale a voluto o quanto meno non si è opposto minimamente a questo progetto faraonico che oggi il momento di ristrutturazione di snellimento degli impianti RAI appare più assurdo di quanto non fosse all'inizio
La crisi della RAI però nasce fondamentalmente
Dalla dallo stesso carattere dell'azienda da un assetto giuridico proprietario da un assetto del suo ruolo istituzionale ormai impossibile da difendere che ne condiziona e ne rende contraddittori comportamenti
La RAI è ormai una sorta di mostro giuridico non è una novità e pubblico quando conviene e privato quando non conviene ecco quando conviene in altro modo
E pubblico quando riscuote abbonamenti fruisce di una legge che obbliga i cittadini a pagare il tallone
E privato quando interviene in modo sempre più indiscriminato sul mercato della pubblicità in modo sempre più invadente attenzione qui è passato un principio che si interrompono
I telegiornali fra la parte politica o di varie o di cronaca e la parte sportiva si fa la pubblicità voi avrete visto la la domenica per esempio a a dribbling non so come si chiama che dopo la partita del Milan della Juventus e prima di quella della Lazio si interrompe si fa la pubblicità da chi è stato deciso questo chi tra coloro che hanno responsabilità legislative sulla RAI
Amo è in ad mai notato questo e ha fatto notare l'azienda che questo non si poteva fare e ancora il carattere pubblico viene rivendicato quando si rivendica una centralità dell'azienda che non si capisce bene che cosa sia
Quando si chiede la non neutralità del potere politico fra pubblico e privato ma l'azienda diventa immediatamente privata quando in sé quando insegue l'utente della caccia all'audience e ai programmi di basso livello attenzione il il processo del lunedì ha fatto alla alla RAI e alla Terza Rete intendiamoci
E diventa privato sovrasta il privato quando si insegue una informazione politica sulla quale qui è stato espresso una preoccupazione da molti ritenuta pericolosa dei tele predicatori che possono fare oggi da veicola battaglie giuste magari ma domani domani Dio
Ci preservi da questo da questo zelo
Si è parlato dello scandalo dei preti dei tele predicatori e si è citata una televisione privata mi pare di Taranto eccetera
E è giusto parlare dello scandalo dei tele predicatori come dello della utilizzazione una certa utilizzazione mobili tante della televisione attenzione l'esperienza degli anni Trenta
Della radio dimostra che l'uso totalizzante di questo mezzo fu fatto dei regimi fascisti e stalinisti nel momento in cui questi mezzi sono passati da un uso propagandistico ad un uso di mobilitazione di mobilitazione dei sentimenti e di mobilitazione anche fisica dei cittadini
La confusione dei ruoli della RAI fra pubblico e privato
Era evidente l'altro giorno in un discorso fatto dal presidente Dematté e poi reso giornalisticamente da tutti i telegiornali
Nei quali si giustificavano essi spiegavano le le richieste diciamo di provvidenze dal governo facendo confronti del tutto improprie
Che uno studioso di tecnica aziendale come Dematté non non dovrebbe fare mi dispiace che non ci sia si diceva la RAI fa meno pubblicità della Fininvest ma si dimenticava di dire che la RAI all'abbonamento e quindi il tetto pubblicitario è fissato in quei termini anche perché all'abbonamento anzi perché all'abbonamento
Si diceva che la Raia il canone più basso della BBC Mazzi evitava di dire che la BBC non fa ricorso alla pubblicità come fa ricorso alla RAI
Che la RAI paga un canoni di concessione Allo stato inferiore ma dimenticando di dire che la RAI ha dallo Stato l'appoggio per riscuotere eccetera
Ok il gioco è un po'ambiguo e furbo si può capire che in Dematté ma questo gioco io lo ne ho accennato perché è lo specchio di una contraddizione dell'azienda che fin qui ha coperto è stata coperta da un certo tipo di prosperità economica di assetto economico eccetera e attenzione dalla copertura politica assicurata da tutti i partiti che hanno partecipato alla spartizione e che sono stati non dimentichiamolo tutti i partiti di governo e di opposizione qui la consociazione cioè il fatto che l'opposizione copre il governo ha raggiunto un livello addirittura scientifico
La lottizzazione fra i partiti è superata però qui sono state dette altre cose attenzione
Quella pratica era una forma certamente sbagliata di pluralismo almeno così è stata giustificata attenzione che al pluralismo parziale illegittimo della lottizzazione non si sostituisca una sola voce un conformismo unilaterale propiziato magari dal clima assembleare dalla sinergia con certi gruppi editoriali e dalla fretta con la quale si avverte un allenamento nei confronti dei nuovi equilibri politici e dei nuovi padroni e allora attenzione fin qui la lottizzazione
Vorrei fare un discorso anche giornalisti che devono devono salvare non solo la tredicesima mancano le io sono il solo però che parla riprendono va be attenzione se questa connivenza finisce come finisce nel senso che l'azienda si allinea su certe posizioni politiche parziali
Questa è la delegittimazione totale dell'azienda davanti al suo pubblico davanti agli utenti che sono chiamati a mantenerla
E allora potrà essere un referendum potrà essere un invito a a non pagare il canone da da da un determinato settore politico l'importante è che l'azienda perde legittimità di servizio pubblico agli occhi degli spettatori e allora a questo punto
L'azienda non facciamoci nessuna illusione io me ne faccio perché
Non non non sono ormai fuori lo chiedo agli altri colleghi non fatevi nessuna illusione l'azienda sarà finita non sarà un problema di tredicesime ma sarà un problema di stipendi avevo altre cose da dire ma giustamente
Mi mi fanno fretta devo notare che sono la la prima voce che abbia dalla dagli operatori spero di non essere l'ultima e ti ringrazio grazie
Non mi spiace ma purtroppo il tempo Rattazzi terzo polo cento
Posto
La parola l'hanno avuta indiano abbiamo dato quindi non è che sia lei si assentano io non posso come dire pensare convegno viene fatto con la predeterminazione praticamente di te mi disse parlare dura una mezza giornata la preghiera se volevano far sentire il loro pareri non era molto importante potevano forse rimanere come siamo rimasti non mi dispiace che non ci siano anche perché noi tenevamo molto
Alla Bucci in queste televisioni per le quali abbiamo lavorato efficacemente con decisioni legislative come ben noto
Allora alla parola a Cecchi Gori
Momento facciamo parlare i rappresentanti i politici un po'più calmi
Convegno più per Roma
Si procede velocissimi delle SS segreta
Faccio alcuni soltanto alcune osservazioni generali del piedistallo non sono abituato i congressi quindi lo
Ho avuto li ho l'impressione che tutto quello che ha ascoltato che il problema della telecomunicazione del mondo degli audiovisivi siamo io credo che siamo in un periodo pre medievale
Credo che tutto quello che è stato fatto dovrebbe essere azzerata di cominciare dal perché non c'è di peggio ripartire con il piede sbagliato
E poi cercare di rimediare con leggi leggine cose quando non si è capito assolutamente tutta la problematica che
E comporta il mondo della televisione dell'informazione attraverso le immagini
Del le dell'inizio dell'editore rimane
Che comprende anche coloro che fabbricano immagini e non soltanto il mezzo di diffusione perché qui sento parlare soltanto dell'esistenza del mezzo di diffusione e non ho sentito parlare dei contenuti perché cosa ci mettete dopo nelle vendite dentro questi mezzi di diffusione
Questo è un credo un argomento
Quindi io invito tutti secondo me che qua bisogna mette sì un attimo a ripensare da zero
Tante cose sono giuste molteplicità luce
Per quello che posso sempre fare due piccole osservazioni contingenti
Che mi sono saltati agli occhi
Se riguardano come è stata come in questo momento sono state date le concessioni alle varie televisioni
Non è stato tenuto conto di due elementi che secondo me aggravano certe situazioni uno l'elemento geografico la realtà che la RAI la prima grande televisione locale di Roma
E le tre reti Fininvest e sono le prime grandi televisioni locale di Milano prima ancora di essere dei network e questo crea una sperequazione con tutto il resto dell'Italia
Si è formata una terza Italia priva di Coop di qua poter parlare di sesta al parliamo la lingua da Milano a Roma mi scusi non si può parlare
E questo avrà anche riflessi politici
Perché lascia l'Italia sia l'Italia centro-settentrionale era il ponte tra il nord e il sud il Sud e non parla io sono andato alla partita di calcio Acireale mi davano i volantini dove si parlava di secessione della Sicilia ha fatto impressione
Allora e poi un'altra cosa come concessioni dello Stato per fare delle televisioni ma in alcuni casi sono servite soltanto per mettere il cappello sulla sedia
Perché se io prendo in affitto lo stadio lì più devo farci giocare la Roma mica posso farci giocare
Mi perdoni il il la squadra e Ladispoli ci sono televisioni che hanno la concessione nazionale
Dove dove non è ben viene investito niente e quindi lo Stato deve revocare perché non vengano usate se non vengano usate gare lo scopo che facciamo l'autostrada del Sole per non far passare le macchine visto che sono in in un numero limitato
E vero ci sono si può potenziare si può risolvere tante cose con le posizioni con le televisioni locale che attualmente è un altro grande tutto un coacervo di casino
Ma
Questo non risolve secondo me certi tipi certi tipi di televisioni nazionali che dovrebbero secondo me essere ridistribuiti geograficamente perché le nel futuro attraverso i satelliti
Ci sono molte regioni che avrebbero anche voci in capitolo inventò in internazionalmente non soltanto soltanto viste in in senso italiano il locale
Poi
Siccome il tempo è poco io dico le cose che dico così a alla buona eccome ma i concetti le cose siano semplici e facilmente comprensibili perché buonsenso è proprietà del novantanove per cento delle persone politici e non per il resto ne parliamo dei contenuti cosa ci mettiamo dentro le televisioni
E delle visite e fare una televisione chiunque può fare revisioni basta avere cinquanta buone prime serate con cinquanta buone prime serate si costruisce qualunque televisione che parla di quindici venti per cento
Il problema è che sto in quanto prime serate su vari siti rigidità d'offerta per cui non si arriva probabilmente neanche circa a fare un palinsesto valido per il CIPE per cinque reti televisive
E allora bisognava preoccuparsi anche di quello che è il mondo dello il mondo del contenutistico
E qual è e quale nella realtà italiana il cinema
Il calcio e il Festival di Sanremo salvo tre o quattro eccezioni su cento iniziative che vengano fatte poi ci sono tre o quattro eccezioni di a audience particolari il cinema non è stato tutelato ha fatto non è stato tutelato anzi
Attraverso la concorrenza americana il cinema italiano ne ha sofferto
E sento parlare di RAI sento parlare di tre quattro mila dipendenti più che comportano costi eccetera eccetera e come nel cinema c'è disoccupazione e la RAI ci ha tre quattro mila dipendenti in più però copre poi delle firme a trenta mila dollari lo allora dagli americani per quei nostri figli conoscono soltanto e strade di Los Angeles San Francisco e non conoscano quelle di Polonio di Firenze
Ebbe ma forse allora ecco e quei soldi di spostandoli si potevano applicare per produrre una buona fiction italiana che sicuramente avrebbe preso il posto anche di un circo un tipo di scenografia che non reggendo internazionalmente aveva però un suo significato sociale
Quindi il qui secondo me
Dovete dei quindi il rischio di parlare soltanto dei mezzi di diffusione e non pensa
E non pensare a quelli che sono i contenuti rischia di mettere in i completamente in crisi la produzione c'è la trattativa delicata attuale che è un problema grosso un problema grossissimo dove lo dobbiamo alla parte andare d'accordo gli americani ma dall'altra parte dobbiamo difendere il cinema italiano cimiteri hanno che ha che che diverrebbe un cinema internazionale
Ma che non gli si permette perché le televisioni vogliono che il cinema sia moribondo non muoia mai per dare i film sotto prezzo ma perché servono per fare il ma il massimo di audience
Ma al tempo stesso non abbiano un potere contrattuale da bilanciare a quello delle televisioni inattuata americani
Non possono produrre voi lo sapete debole non è che lei Bisio la CBS e direttamente possono produrre producano le majors che fanno firme e serie televisive
Tra queste sono delle piccole osservazioni che non voglio frattempo parlato anche troppo non ero preparato c'è del buono e ce ne del non buono in quello che ho detto ma credo di aver detto delle cose di buonsenso che non vogliono essere assolutamente
Contro nessuno contro niente così da uomo della strada
E poi un piccolo cosa perché pago comunque non abbiamo problemi perché tanto c'abbiamo la Beta di mojito e quindi poi basta che entri dentro la RAI facciamo entrare tre alla RAI alle altre cose nel loro sovvenziona noto tutto e quindi risolviamo tutti i problemi che abbiamo di disavanzo di tredicesime
Grazie
Anche per il suo contributo che
Apre
Io quando presiedo solo dittatore prospettato derogare seduto democrazie quindi risparmio allora la parola la ringrazio perché il suo è un intervento che integra passetto cent'
Della del e Ferretti non c'è allora adesso diamo la parola Montrone
Facciamo parlare televisioni visto che l'ho fatto lo sciopero del silenzio
Non si sa bene per quale ragione
Nate adesso siamo alla conclusione abbiamo due
Persone e poi saluto mio finale per spegnere la luce
Veramente stavo andando via anch'io in segno di protesta insieme agli altri
Perché non ci ha fatto piacere essere invitati a questo convegno portare il nostro messaggio e poi ci sono già le due meno un quarto e puoi fare in modo che questo nostro messaggio non arrivasse
E d'altra parte dopo l'intervento di quello che sembra sia destinata a diventare segretario politico la democrazia cristiana Buttiglione
Non sembra che per lui o per la democrazia che siano insistiamo se ne accorgeranno dopo le prossime elezioni
Vedo che
Ma qui nulla ancora è cambiato
Vedo che quei messaggi che in tutti questi quindici anni sono arrivati da tutti i convegni internazionali di quarantadue Stati da vegliarda vagliata
Che hanno presentato l'Italia come un Paese antidemocratico come uno di quei tanti in cui c'è un forte tentativo di soffocamento libertà di espressione nell'ultimo di las Vegas
Gli Stati erano Nicaragua Argentina Bolivia Ecuador Venezuela Italia
A questa
La situazione antidemocratica ci ha portato per la legge Mammì
A questa situazione
Di crisi dell'economia nazionale e ci ha portato quella legge
Si continua ad ignorarlo
In Italia si diceva alla strega s'ci sono dodici reti televisive
E questo discorso che ho affrontato anche con i politici Pd presento ci sono dodici reti televisive in Italia
Ci sono quindi dodici autostrade di veicoli di pubblicità
Le aziende straniere hanno dodici Autostrade per vedere l'Italia e con prezzi bassi
Le nostre aziende nazionali hanno solo tre o quattro costate per andare in Europa
E allora abbiamo fatto in modo che questo soffocamento delle televisioni locali
Pur di avere dodici reti ha creato dei grossi problemi all'economia nazionale e ha creato grossissimi problema all'economia locale
Vero che vero è che nei due ordini del giorno che sono state approvate all'unanimità
Alla Camera e al Senato
Si dice si prende atto che le televisioni locali sono indispensabili per garantire la libertà di espressione
Che c'è stretta correlazione tra lo sviluppo dalla piccola e media industria e lo sviluppo delle traversie locali
E che quindi bisogna riequilibrare il sistema bisogna dare forza questo terzo polo questo terzo polo deve avere una significativa presenza sul mercato la legge l'articolo dieci approvato la defiscalizzazione del canone a favore del suo locale
Si vuole questo Terzo Polo
Certamente solo qualcosa perché è assurdo che ci siano tante reti in Italia
E assurdo che siamo arrivati a due milioni di miliardi di di di Dini di debito pubblico e assurdo che siamo arrivati nel Mezzogiorno ad una disoccupazione del Gold all'ordine del giorno oltre il venti per cento
Tutto questo
Viene la legge Mammì Berlusconi dice peraltro negli odi mostriamo ci dimostrasse il contrario
Da un'indagine fatta in Puglia da Università di Bari dal mille novecentottantadue in poi ogni anno vengono controllati e duecentoquaranta aziende se andate a vedere su queste aziende che in veste di pubblicità locale sesso esperienze sono state fatte anche il Veneto su queste aziende si è sempre verificato un incremento dell'occupazione che oscilla dal nove virgola sette per cento a dodici per cento questo han fatto le televisioni locali
Fin quando erano forti e fin quando i loro ascolti erano sempre sostenuti ma mano che tante reti hanno soffocato noi hanno soffocato
I nostri ascolti hanno soffocato la possibilità di acquisto dei prodotti locali per prodotti locali intendo anche quelli nazionali in un contesto europeo e quindi siamo diventati terra di conquista l'Italia e dissennata a diventare l'Africa ed Europa noi vogliamo quel riequilibrare il sistema vogliamo che presto quell'articolo dieci
Trova la sua esplicazione in questo Regolamento e vogliamo che sia dato anche spazio a noi per confrontarci grazie
Grazie
Io l'unica precisazione voglio fare lo spazio
Questo convegno non solo ha garantito lo vuole a garantire e chiede che l'articolo cinque e sono arrivati e siete qui appunto tant'è vero che noi per i tempi stretti l'abbiamo le mani ho potuto come dire far parlare quelli che pure erano previsti se però la gente chiede che si parli solo in un solo momento Gianoglio lire veramente assurdo perché noi avevamo detto dalle nove e mezza fino alle due quindi la preghiera di rimanere qui
In ogni caso tutti i contributi sono ben accolti la ringrazio
Grazie
Allora la parola adesso a Covello il quale spero che non faccio una relazione ma parli solo cinque minuti diventerei troppo impopolare anche perché caro Presidente
Sarebbe stato molto importante questo seminario se avessimo consentito innanzitutto di far svolgere le relazioni a quelli che erano i relatori programmati
Mentre
Dobbiamo assistere con una certa impotenza alle solite prepotenze
Alla solita arroganza da parte di chi esprime i soliti concetti da trent'anni e abbiamo visto anche presenze di alcuni colleghi
Che non erano nemmeno inserite nel programma dei lavori ma noi dobbiamo assistere così anche perché riusciamo ad essere espressione di più ribellismo nelle nostre periferia dalla dove esiste ancora una democrazia cristiana vivace e vitale mentre qui non siamo conosciuti come alcuni colleghi e quindi siamo destinati ad essere emarginate anche perché Presidente consegne non avremmo consentito a Montrone di fare quel tipo di intervento
Perché nell'ambito di un coordinamento
E le nostre relazioni io ero quello che dovevo parlare proprio delle emittenze delle televisioni private
Perché è un settore importantissimo che noi non possiamo trascurare certe avrei parlato anche del sistema misto pubblico-privato non è più o del caso italiano anche perché chi parla il capogruppo di una commissione ha visto approvate anche qualche volta con il non consenso alcune leggi
Avremmo parlato del ruolo del privato proprio in questo nostro Paese per esprimere un nostro giudizio dei rapporti tra servizio pubblico e sistema politico
E delle risorse del sistema del servizio pubblico che come dovrebbe utilizzare queste risorse
Poi avremmo parlato anche il presidente Bianco e la concentrazione nel settore dei media del cinema di questo settore importante strategico
Per questo nostro progetto culturale a livello nazionale della carta stampata purtroppo
Avevamo preparato una relazione che dobbiamo così manda passa ci affidiamo alla a futura memoria speriamo di potervi tornare a disputare un ruolo per poter esprimere questo nostro giudizio anche perché chi parla è un modesto pubblicista di periferia e avrebbe avuto anche molto più rispetto da parte di alcuni che io considero forse immeritatamente colleghi
Ma l'emittenza locale ragione Montreux
Io vorrei fare solo questo piccolo passo tre minuti dalle consentirebbe anche perché alcune hanno parlato colleghi mezzo quaranta minuti poi magari se ne vanno pure questo io volevo esprimere caro Presidente non è nemmeno motivo di correttezza
Le considerazioni effettuati in precedenza con riferimento agli squilibri del sistema risultano ancora essere più accentuate se ci si riferisce all'emittenza locale
Che è risultata penalizzata ancor più delle altre componenti del sistema dei media dai forti processi di concentrazione avvenuto la penalizzazione del settore dell'emittenza locale si registri in particolare nell'ambito delle risorse complessiva disposizione infatti l'insieme delle tv locali costituito da più di mille mittenti
Raccoglie complessivamente una quota del mercato pubblicitario televisivo pari al sette otto per cento
Lo stesso Garante
E lo ha ripetuto spesso nell'ultima relazione al parlamento mette in evidenza le difficoltà di carattere economico registrata dalle tv locali infatti sulle cinquecentosettantadue
Tipo locale rilevate sia a livello aggregato un bilancio negativo di circa cinquanta miliardi
è sufficiente tale dato per evidenziare la difficile situazione in cui versano le tv locali e quindi ho qui tralascio tutto non parlo di quello che abbiamo fatto di quello che avrebbe dovuto fare ancora meglio la quattrocentoquarantadue del novantatré ricordare queste cose ormai fa parte di un passato perché cari colleghi ma più che altro di riferisco ai giornalisti presenti quelli che rappresentano televisioni private importanti la RAI credo che non c'è più perché anche non so che c'è
Ma il presidente Dematté io dico se n'è andato perché mentre parlava la Fumagalli credo che non avesse nessun interesse di ascoltare proprio in riferimento a queste cose
Perché è una televisione di Stato che va per conto suo e che chiede sempre la solidarietà nostra come alzata di mani da una cosa che molto probabilmente nel futuro difficilmente alcuni almeno faranno ma non è non è che vogliamo criminalizzare nessuno vogliamo dire solo che dovremmo creare amico radiato fa e con il volto così un momento di equilibrio vero non ripetere le stesse cose le stesse espressioni
I soliti giudizi i soliti concetti vorremmo una radio diverso una radio di Stato diverse
Che potesse garantire quel giusto equilibrio di cui ha bisogno il nostro Paese però ecco non è non ho più di tempo perché stanno per scadere i tre minuti però proprio in riferimento a quello che alcuni dei nostri leader nazionale presidente bianco dovrebbero cercare di pensare in riferimento a questo settore vitale che quello dell'informazione proprio in virtù di tutto di quello che hanno detto anche i miei colleghi di quello che ha detto Ranci Liberti
Vi noi dobbiamo aprire un fronte politico ampio
Perché per noi democratici cristiani diciamo la questa parola ancora non so se poi dovremmo dire popolari sussiste l'obbligo oltre che il dovere di far valere in una società in via di frammentazione la forza unificante dei nostri ideali e degli interessi di quei cattolici democratici si sentono portatori ciò anche perché esistono sentimenti collettivi cui la cultura e la comune radice del popolo italiano fanno riferimento che travalicano l'interesse contingente organizzato da certa cultura laicista e radicale
Di marca fortemente individualista
Il compromesso realizzato nel nostro Paese
Tra le culture politiche tradizionali così come si sono evolute anche quando sono partite da concezioni contrapposte rappresenta un modello di equilibrio difficilmente raggiunto in altri Paesi mettere in discussione quel compromesso significa minare in profondità il sistema democratico così come lo conosciamo in Italia per imbarcarci
Verso avventure il cui sbocco attraverso ipotesi o suggestione tecnocrati che non può che essere di tipo dirigistico e di conseguenza autoritaria
Se dunque le radici del consenso
Ed il sistema dei controlli non trova nel pluralismo garantito dalla legge dal suo parlamento il punto di riferimento principale lo scivolamento verso la tentazione totalitaria è quasi automatico
Tentazione che non potendo esprimersi a livello nazionale cerca il suo consolidamento a livello locale
Se questa è la premessa la battaglia espressa intorno al sistema radiotelevisivo risulta decisiva per la garanzia del corretto svolgersi della vita democratica nel nostro Paese
Pongo udendo vorrei poter dire poiché riteniamo che la democrazia sia aggregazione di interessi deboli ed espressione difesa anche in una versione solidaristica dalle capacità espresse dalla società economica
Rischiamo di non poter dare più voce alle nostre rappresentanze e col tempo finiremmo con l'essere estromessi da ogni capacità di organizzazione dei consensi attorno alle nostre idee e ai nostri valori e questo quanto più diviene forte il bisogno di informazione espresso dalla collettività
Non possiamo essere noi la retroguardia di una rivoluzione tecnologica che marginali zero ha sempre più la cultura di cui siamo portatori e questo vale non solo per i cattolici democristiani ma per ogni altra idealità forte
E per questo che occorre un forte progetto ed un forte consenso sono sicuro che su questa base sia possibile un'ampia convergenza
Tra le forze democratiche popolari tra la politica la società e le stesse forze imprenditoriali perché qui si discuteremo delle degli stili di vita dei cittadini
Si accomunano i bisogni della gente si delineano i tracciati della Società avvenire
Non riduciamo tutto questo a me l'interesse di bottega
E PG diamo perché lo sviluppo si ordinato e non frutto di un equilibrio precario che può appagarsi oggi ma non risulterà decisivo per la società di domani grazie anche grazie pare utilissima chiarimento Marzotto Caotorta
Brevemente valido
Rea Ricci vorrei portare qui il contributo del Consiglio consultivo degli utenti di cui fa parte
Che sta preparando una relazione da apportare alla convegno della settimana prossima per esprimere il punto di vista dell'utenza televisiva italiana
D'altra parte noi siamo qui per esprimere la posizione della democrazia cristiana e questo mi sembrava il frammento importante farlo appunto prima di questa conferenza dico subito che io sono completamente d'accordo con la relazione diradati
Che contiene molti punti condivisi anche dal consiglio degli utenti mentre sono molto meno d'accordo con quanto detto viti che pure il nostro rappresentante in Commissione ho molte riserve sul suo il atteggiamenti anche quello che ha tenuto recentemente nei riguardi del tele promozione è nettamente contrario a quello che è l'espressione degli utenti come è stata ufficialmente espressa sia dal Garante che dagli utenti stessi
D'altra parte credo che sia molto importante che questo Consiglio consultivo degli utenti abbia maggiore spazio per la propria vitalità perché se è vero come tutti dicono che occorre una interazione tra emittenti e utenza
Che occorre democraticamente sentire cosa pensano che cosa vogliono gli utenti della televisione che non vogliono soltanto vedere pubblicità ma vogliono vedere qualche altra cosa credo che bisogna da Share più spazio a questa consiglio effettivamente noi abbiamo già avuto un dialogo molto importante con Locatelli io a cui abbiamo chiesto formalmente tre cose prima o potere partecipare anche se non altro come ascolti come uditori all'Assemblea della RAI
Secondo potere partecipare alla confezione dei palinsesti prima che questi vengano approvati modo che si senta la voce dell'utenza
Terzo avere uno spazio regolare per far conoscere i nostri decisioni della RAI una finestra che dica pali spettatori agli utenti che cosa hanno deciso le varie mozioni che noi facciamo
Che malgrado i comunicati stampa vengano ignorati poi e dalla stampa e dalla televisione
Quanto avvenire al merito delle cose da fare io credo che sia molto importante ridurre effettivamente il numero delle emittenti e delle reti nazionali come è stato sostenuto qui da più d'uno perché noi vogliamo la qualità
E noi sappiamo anice anche se le risorse non sono illimitate e Chiara più queste risorse siano destinate a migliorare la qualità delle produzioni di programmi che noi crediamo anzi che disperde cinici imita di ripetizione di programmi scadenti
Quindi siamo anche contro d'altra parte la concentrazione proprio perché vogliamo il pluralismo problema effettivo non il duopolio come c'è adesso se vogliamo sentire più voci perché si garantisca la libertà per conto dell'utenza
D'altra parte è chiaro che bisognerà diminuire la l'incidenza della pubblicità e dell'interruzione pubblicitaria se non altro per adeguarci come è stato detto opportunamente alle direttive comunitarie
Perché questa specie di pacchia per la pubblicità che c'è in Italia debba assolutamente finire e perché si disturba terribilmente quello che l'utenza
Sono anche d'accordo per quello che ha detto Milano che piuttosto strano questo rinvio di molti anni per una diversa regolamentazione del tv a pagamento quei perché abbiamo rivendicato va in Consiglio dell'utenti il fatto che lettere sì un bene pubblico che non può essere sfruttato per interessi Comercial e di qualche d'uno deve essere veramente ebbe a disposizione di tutti
D'altra parte abbiamo visto con interesse quello che era stato deciso da due decreti legge sulla questione del controllo dei film che dovrebbe essere passato al pura al Garante e con esso il consiglio degli utenti
Dopodiché la cosa però ci ha molto davvero preoccupato perché evidentemente non siamo oggi incapaci di farlo per ragioni Porro logistiche
Ma abbiamo anche chiesto che sia rovesciato il sistema attuale di censura dei film
E si è applicato anche per il film quello che oggi in vigore per il teatro e cioè siano tutti i permessi e siano coperti e quello come prevede la legge la proposta di legge della nostra amica Silvia Costa
Sia invece sta stabilita una classificazione per cui sia definito da una commissione di controllo cos'è la classificazione dei film che possono essere visti anche dei minori e quindi possono andare in televisione perché se non hanno questo permesso non possono andare in televisione come sapete
Sì è minore diede di prima o dopo i quattordici anni
E d'altra parte una cosa abbiamo chiesto mi sembra molto importante che questo tipo di controllo di classificazione si è esteso anche ai telefilm mentre oggi con una indie-pop assolutamente assurdo un'interpretazione
In inaccettabile della legge vigente non viene estesa del controllo dei film ai telefilm e questi è anche lì che non sono passati incensurato neanche non adatti ai minori vengono trasmessi in televisione
Quindi qui è una discorso da mettere a posto se ci sarà invece di questo con ministero apposta per la cultura e lo spettacolo va bene noi però chiediamo che sia fatto in questo modo ed esteso a tutti quello che il controllo dei feriti
Vediamo poi abbiamo chiesto la nostra prima risoluzione che ci sia più cultura
Nel trasmissioni adesso c'è qualche tentativo dalla Rania certamente ancora insoddisfacente e vogliamo che in prima serata ci sia più cultura come avviene negli altri Paesi europei che hanno un collegamento su questo molto più serio
Quello che chiediamo ancora è che la Commissione di vigilanza come ha detto anche l'amico radici estesa a tutte le televisioni tutte le radio televisioni cioè tutte le trasmissioni radiotelevisive e non soltanto alla RAI perché è un unico comparto un unico settore e deve essere tutto sottoposto al controllo e la vigilanza del Parlamento se vogliamo che sia democratica il nostro Paese sia ordinato e non soltanto una giungla dove arriva il più forte
Dico soltanto una parola per quello che riguarda il caso Berlusconi che mi sembra che oggi come oggi a un certo punto sia forse è meglio che Berlusconi esca allo scoperto con le sue idee dopodiché si vede anche se può fare o no delle eventuali Gast piuttosto che rimanere a essere un potere come è stato fino a ieri molto forte che adesso
Ho praticamente
Quanto infine alla tassa di concessione per la RAI la nostra opinione è che non debba esserci nessuna tassa di concessione governativa per la RAI
Per un semplice motivo
Che anche si è di una lira questo poi ricade sul costo dell'abbonamento che obbligatorio per l'utenza ora non si vede perché gli utenti della divisione debbono pagare anche sia una piccolissima parte
Della tassa che pagano per le vedere la televisione che deve essere poi una forma di tassa indiretta che arriva nelle casse dello Stato
Questo qui non ha senso se la RAI è come vogliamo che sia e che rimanga dello Stato
Non ha senso che paghi una concessione allo Stato per questo si riflette poi sul costo dell'abbonamento allora diciamo pure se dobbiamo pagare una tassa lo pagheremo con altri mezzi ma lavora mentre se è solo per la RAI non per pagare una tassa surrettizia quindi non c'è nessuna ragione che ci sia e chiediamo che la concessione alla RAI sia a questo punto gratuito
Bene grazie a Marzotto Caotorta
Sono finiti gli interventi a me i tocca il dritto del ringraziamento e del saluto al nome mio personale e dei parlamentare della Democrazia Cristiana un ringraziamento particolare a voi che siete i resistenti che avete superato un'ora canonica capo qual è quella delle ore quattordici
Vorrei dire soltanto molto rapidamente alcune cose
è chiaro che il convegno o a dimostrato c'era bisogno di maggior tempo per poter consentire un più ampio spazio
Alle espressioni sia del nostro punto di vista sia degli altri interlocutori che con voi volevamo si confrontassero
Però noi abbiamo dovuto e per la presenza in aula della legge finanziaria e per la scadenza del sedici dei diciassette dicembre voluto lo stesso organizzare questo incontro per portare non soltanto un nostro punto di vista ma per raccogliere le opinioni dei suggerimenti che sono venuti quindi mettere appunto
Come e faremo senz'altro e la nostra linea il nostro orientamento
Qualcuno potrà immaginare che questa sia una specie di storia patetica
E si domanderà come mare dei muri Turi pensano di poter ancora guardare al futuro parlo dei della non della democrazia cristiana qualcuno non sia soddisfatto di questo non parlo di noi parlamentari che stiamo per scadere me io credo che dobbiamo invece attenerci ad un motto antico
Che è quello di di cominciare sempre quando si opera a mangiare come se dovessi morire domani a costruire case come se non dovessimo morire mai noi in questa sede abbiamo pensato di poter
Costruire appunto una casa e affrontare il problema come
Innanzitutto io credo noi siamo decisi a ispirarci ad un criterio ad un criterio che non può essere quello dell'agire con IVA e con a motore non vogliamo agire né con ira né con amore ma attenerci ad un principio che quello della imparzialità una ispirazione di fondo nel dover decidere
Per le prossime linee legislative con un senso di equità e di imparzialità tenendo conto dei fatti così come si sono sviluppate
Io credo che
E il futuro debba essere ispirato è stato detto non lo ripeto a criteri completamenti diversi a quelli che hanno ispirato la legge Mammì è stato notato come l'obsolescenza rapidissima come c'è bisogno di tener punto anche e dei i principi tecnologici che vengono la trasmissione dell'informazione tutta una serie di altri aspetti che sono stati qui rilevate che io non tra sottolineo
Però il tutto porta a concludere come nella relazione iniziale che il collega Vinti affatto ai immaginare una legge che praticamente tenga conto di questa rapidità di evoluzione tecnologica e quindi di e una impostazione che sia basata su un criterio che sia diverso da quello dei vincoli dei parametri ma chi invece tenga conto dell'obiettivo che noi ci poniamo di evitare oligopolio in o popoli di garantire invece il massimo possibile di pluralismo
E in questo senso ci siamo mossi lo vorrei dire perché nell'ultima legge l'abbiamo fatto noi come gruppo siamo stati particolarmente attenti ad aprire degli spazi per le televisioni private per le televisioni locali quindi è stato un'ispirazione di fondo che abbiamo già realizzato normative che contiamo di portare avanti
L'altro aspetto il
Senatore
Maccanico ha detto che e in penso no come Governo ad una legge di principi noi siamo d'accordo su questo
Naturalmente e un problema si pone e qui c'è un tutto una questione culturale che ha opposto molto bene l'amico Ciliberti e quindi io lo sottolineo soltanto per il rilievo che ha posto su questo tema
La legge di principi e è indubbiamente la linea sulla quale bisogna testare la nuova legislazione c'è il problema però della controllo diciamo pure della concreta applicazione di questi principi nella realtà effettuale nel modo come si posso realizzare queste cose credo che da questo punto di vista
Attivare tutta una serie di meccanismi auto regolatori
Mettere in movimento tutta una serie di aspetti che sono informali dal punto di vista legislativo ma che sono rilevanti dal punto di vista della creazione di un costume di una mentalità mi pare che sia opportuno sì va favorito a cominciare dai codici deontologici a finire ai comitati etici a tutta una serie di forme attraverso le quali la società civile in certo senso si autorganizzati per portare avanti un discorso che faccia corrispondere poi i principi alla realizzazione effettiva e concreta
Noi non intendiamo entrare nelle guerre in atto
Ci rifiutiamo di fare questo ma abbiamo dimostrato che concretamente che non c'era nessuna voglia di sopraffazione né di conquista né di realizzazioni gli obiettivi di dominio determinate aree parlo in questo senso soprattutto della RAI Televisione servizio pubblico
E chiaro che come spettatori non possiamo essere totalmente distratti
E non possiamo non esprimere un giudizio
Il giudizio per quanto mi riguarda è molto negativo quella oggettività che pure si reclama qui richiami e a cui il ministro Elia faceva riferimento direi anche con una caratura di carattere giuridico che lui vedeva nell'obbligo
Che il servizio pubblico deve avere di dare un'informazione
Corretta ed una informazione una informazione obiettiva e tutto questo mi sento di dire che non è realizzato ma io porto un esempio che può essere più banale per non sollevare praticamente giudizio
Faccio un discorso che riguarda le istituzioni
Innanzitutto una informazione che spesso non è precisa ma poi io domando ecco
Per quale motivo in un determinato momento
Quando succede qualcosa in aula
E si dice tumulti in aula e poi come sottofondo si fanno vedere immagini che non appartengono all'episodio di mendicità Toma appartengono ai immagini di repertorio che sono avvenuti in altro momento e con l'altra intensità tutto questo io credo che fa passare un messaggio che non è puntuale che non è preciso questo riguarda
Che il Polo per la verità privato e che credo svizzero e comunque non risponde ad alcuni principi alcune regole sento dire per esempio che ci sono adesso degli studi che vengono portati avanti
Determinare come sottofondo nelle immagini che vengono trasmessi attraverso comuni o suoni particolari determinate suggestione dei termini io credo che su questo piano
Bisogna andarci
Con molta accortezza perché possono determinarsi degli aspetti dei fenomeni di suggestione che possono indubbiamente sviare vorrei dire che c'è quindi un'attenzione di carattere particolare
Che non può essere ignorate e che comunque deve e praticamente da parte nostra ricevere una costante attenzione non voglio aggiungere altro speriamo che dalla conferenza che è stata indetta posso venire una risposta non soltanto come è stato purtroppo ipotizzato relativa al discorso del sistema radiotelevisivo ma e invece si ritorni all'impostazione originaria
Di una conferenza che guardi complessivamente al sistema dalla comunicazione l'ha detto Rabin sono d'accordo non è possibile disgiungere il sistema della radiotelevisione dal sistema della informazione dei giornali
Non si può disgiungere il complesso della
Organizzazione radiotelevisiva dallo stesso contenuto è stato richiamato con forza il discorso del contenuto c'è cioè una complementarietà degli aspetti e quindi ho l'organicità daytime degli argomenti che devono essere affrontati in maniera non parlo di altre questioni che riguardano la politica già troppe dichiarazioni sono state fatte sono state richieste questo appartiene ad un'altra sfera comunque e a conclusioni io dico che è bene che ciascuno faccia il proprio mestiere grazie