"Viaggio nel pianeta dell'informazione: servizio pubblico, editoria, emittenza privata tra competizione e autoregolamentazione"

Allora Buongiorno cominciamo la tavola rotonda anzi il viaggio nel pianeta dell'informazione e servizio pubblico di teoria emittenza privata tra competizione autoregolamentazione questo è il titolo che ci hanno dato gli organizzatori della festa dell'amicizia il tema è sempre caldo caldo almeno da una ventina d'anni negli ultimi tempi
Si è surriscaldato e per usare un termine comune al giornalismo e alla ecologia sia surriscaldato non per Bucchi
Ma per forse eccesso eccesso di coperture i partecipanti al dibattito sono autorevoli non hanno bisogno di presentazioni e sono numerosi
Se mi concede cedete una battuta è una panchina che pur lunga e quasi di quella del del Milan allora il moderatore allontana subito la la tentazione di diventare moderatore est taglia subito lattine salta i preamboli siamo tutti
Ben coscienti dell'importanza in assoluto dell'informazione in una società democratiche soprattutto in congiunture delicate come quella che attraversiamo
Quindi mi limito alle cuciture a qualche provocazione mi auguro passaggi Brady molto brevi in modo che si possa creare un vivace scambio di opinioni vivace ma anche utile il tema come sapete quello che l'informazione ma qualche sconfinamento può essere necessario in un pianeta forse sarebbe meglio chiamarlo galassia tutto si tiene la crisi di un punto può riflettersi sull'intera sistema
Il primo intervento è quello di di Enzo di Enzo Carra nel quale ha già parlato qualche volta negli ultimi tempi dei problemi della della RAI
In questi ultimi due anni come ha detto il direttore generale Pasquarelli l'intervista recente abbiamo fatto la nostra rivoluzione silenziosa ne sono stato testimone in modesta misura
Protagonista risultati anche importanti non sono mancati ma è larghissima la convinzione che sia necessaria la cosiddetta riforma della riforma che non sia sufficiente l'autorizzazione allora Carra dal tuo punto di vista quali
Dovrebbero potrebbero essere i capisaldi del Progetto
Comincio col dire che qui credo soprattutto ne riparliamo
Parliamo a titolo personale andando per per tentativi per approssimazioni successive
Ogni volta che abbiamo parlato in questi anni di RAI di sistema radiotelevisivo
Nelle nelle sue novità nelle innovazioni anche poi legislative che sono intercorse che sono avvenute
Ci sono state più polemiche che altro e credo in questo caso data anche la situazione generale del Paese e quella del pluralismo nella informazione questo serva a poco
Io mi sono confermato tuttavia anche nonostante le polemiche su alcuni punti che avevo raccordo in certi casi incerti casino con gli amici del mio partito
Avevo esposto in questi in questi anni
Certamente la legge Mammì ha dettato una una prima una prima disciplina del sistema radiotelevisivo era una disciplina di cui tutti quanti sentivamo la necessità
E a
Con questo a dettato anche un assetto generale
Dell'ordinamento
Sia sul versante privato che su quello pubblico è una premessa necessaria anche se banale
Ma così facendo la legge Mammì rimandato ad una sul dato una successiva occasione e queste qui la da indagare da vedere da individuare la riforma del servizio pubblico
Perché sulla riforma del servizio pubblico campo nel quale normalmente vicino no dispute e polemiche e sospetti forti perché si pensa quella che si voglia indebolirlo o si voglia Minar lo o non lo si voglia difendere abbastanza
Adesso a cose fatte cioè leggeva mio ormai digerita dobbiamo dire che anche nel momento del faro queste delle sparatorie nel nell'etere tra privati e pubblico nessuno aveva mai messo in discussione
La centralità la cosiddetta centralità
Non so se sia o su un sostantivo un aggettivo
Del servizio pubblico
E se questo non è stato messo in discussione nei momenti di maggior tensione tra
Sull'assegnazione delle frequenze per l'assegnazione delle frequenze e quant'altro credo che a maggior ragione adesso nessuno voglia mettere più in discussione la importanza del ruolo del servizio pubblico
Tutela secondo nuovi di un autentico pluralismo informativo
E della libertà di espressione delle diverse parti sociali anche quelle più più deboli anche quelle che hanno meno accesso al privato ad esempio
Nel frattempo però mentre si comincia un po'a a storicizzare la legge Mammì interviene un fenomeno altrettanto importante che è quello della privatizzazione degli enti economici pubblici
E mi pare
Questo anche di fronte a una maggiore aggressività nella debolezza con complessiva del sistema politico economico italiano una maggiore aggressività da parte dei privati ecco tutto questo ci deve portare credo ha delle ha delle osservazioni più più concrete
Cioè dobbiamo pensare effettivamente acquisto a questa riforma
In maniera abbastanza semplice lotta riforma della riforma televisiva della Rai cioè della concessionaria pubblica
E e dobbiamo pensarci al più presto
E io cerco di vedere intriga spetti
Tre aspetti che mi paiono decisivi per qualunque tipo di dibattito e di conclusione si voglia poi
Acquisì voglio poi giungere
Il primo è la congruenza economica
Con Renzi economica sulla quale mi pare l'attuale leadership della RAI abbia giocato gran parte della sua credibilità e del suo impegno
Giustamente
Certamente
è impossibile però ce lo ripetono spesso i dirigenti della RAI programmare alcunché
Pensare di
Dominare la concorrenza con i privati
Non avendo cognizione delle proprie risorse economiche
è un po'come come combattere con una ma hanno o forse con tutte e due legate dietro le spalle
La RAI gli ha bisogno di una programmazione pluriennale anche questo mi pare abbastanza ovvio
Si dice dobbiamo tenere il cannone
E dobbiamo il venire il tetto pubblicitario
Ecco io su questo punto mi permetto di di osservare che forse Cannone epiteto più andremo avanti più ci si accorgerà che
Canone intento fanno sì che la RAI possa sopravvivere
Ma che non possa sostenere uno sforzo al quale noi credo vogliamo vogliamo o che si impegna nel quale si impegna
Io credo addirittura che si fu a fosse abolito il canone e ci si attrezza se di conseguenza con reperendo sul mercato pubblicitario nuovi introiti
Si arriverebbe a introiti complessivi due volte maggiori di quelli attuali
In ogni caso credo
Su questo mi pare che ci sia una qualche convergenza
Su questo punto mi pare che ci sia una certa convergenza comunque
E il tenendo questi due istituti
Del Canone del tetto le risorse devono essere garantiti attraverso strumenti giuridici certi e determinati
Che siano perciò sottratti alle sensibilità boh partitiche
Anche di opinione pubblica mutevoli
E che ci è che siano poi è sicura che attraverso meccanismi
Anche flessibili
Il tutto per appunto per permettere alla RAI introiti tali che gli permettano di assolvere ai suoi compiti di istituto
Tra questi
Tanto perché ci sia ci si chiarisca un in fondo è anche ecco opportuno ogni tanto io di fare la storia e di ciò che nei diciotto i cui parliamo
E dobbiamo tener presente che gli investimenti della RAI sono superiori per forza di cose quindi sul sostenuti dai privati
Perché oltre alle normali attività leggi programmi informazione
Vanno aggiunti tutti gli oneri della concessionaria pubblica
Regionalizzazione dell'informazione presenza all'estero
Copertura del segnale studio delle nuove tecnologie tutela dei diversi interessi culturali
E non è finita
A questi che possiamo definire oneri culturali
La con per la convenzione con il ministero delle Poste e telecomunicazioni
Si devono poi aggiungere altri pesi
E la RAI versa allo Stato circa centocinquanta miliardi per la concessione
Il forfait versato alla RAI dalla RAI alla SIAE e di cento miliardi all'anno
E questo come direbbero i cronisti sportivi fa la differenza
Per quanto riguarda le una modesta proposta che mi sento di fare per quanto riguarda la il canone iscritto pubblicitario
Questi due inverso dovrebbero essere regolati partendo da una cifra base con un meccanismo automatico di adeguamento all'inflazione
Questo meccanismo applicato al canoni potrebbe tuttavia influire significativamente nell'aumento del tasso di inflazione
Entrando cioè di diritto e potentemente nel panel che fa poi l'inflazione in questo Paese
Allora si potrebbe prevedere al posto di queste indicizzazione del Canone un intervento dell'azionista
Cioè del Tesoro
O del governo
Il quale intervenendo nel bloccare la tariffa del cannone
Dispone l'aumento automatico per la stessa cifra del tetto pubblicitario
Magari con un lieve ampliamento dell'indice di affollamento
Un secondo aspetto è la proprietà
Chi di noi ha pensato qualche volta soprattutto in epoca di privatizzazione
Mistica di mistica della privatizzazione
A un a un ingresso di privati anche nella RAI dei diversi potrebbe anche sarebbe divenuto un un ritorno indietro ritorno al passato della RAI come tale
E però
Chi si è posto questa domanda si è poi dato subito un'altra una risposta
I privati titolari di una partecipazione anche minoritaria potrebbero far valere era legittima aspettativa di una piena gestione imprenditoriale
Della controllata
Elementare la non completa remuneratività del capitale di rischio
Alla luce dei principi costituzionali
Di conseguenza
Credo che sia più che mai opportuno che la RAI i resti a totale partecipazione pubblica sia diretta che indiretta come del resto previsto anche dalla legislazione speciale RAI
D'altra parte è necessario che il soggetto investito da della totalità delle partecipazioni azionarie
Sia capace di un'agilità d'azione un'asciuttezza di manovra che non è attualmente individuabile in una struttura di tipo ministeriale
E ciò anche in funzione di possibili esigenze di ricapitalizzazione
Ecco se teniamo conto di questo che semplici osservazioni possiamo pensare ad una proprietà
Che alternativamente a scelta
Può essere o nell'ambito del riordino delle partecipazioni statali quale si sta facendo adesso
Che previsto appunto dalla manovra finanziaria sì proceda al trasferimento della partecipazione RAI ad una fondazione pubblica già esistente o da costituire
E che sia capitalizzata in modo adeguato
Ovvero
Si proceda anche attraverso l'attribuzione di lezioni dai ad un'apposita società finanziaria pubblica
A tale finanziaria potrebbero congiungersi le altre società a partecipazione statale anche parziale di settori collegati quali il cinema e i giornali ovvero un sistema diverso di mass media
Nel caso
In cui la titolarità azionaria della RAI spettasse interamente ed esclusivamente ad una fondazione pubblica
Lo fondazione pubblica la quale io penso il Tesoro potrebbe ovviamente nominare
Rappresentanti della cultura italiana
Pensiamo anche a quel poco o quel molto ancora che c'è di cultura in questo Paese anche dal punto di vista accademico
In questa in questa fondazione pubblica io credo che si potrebbe arrivare alla nomina via la sostituzione ordinaria o straordinaria degli organi
A tre fatto questa questa nomina fatta dalla autorità governativa ministero del Tesoro
Attraverso criteri oggettivi
Come previsto dal diritto civile
Per il mi per il regime degli amministratori delle normali fondazioni
Gli organi della fondazione costituirebbero una vera e propria Authority
Con poteri di controllo sull'attuazione delle linee editoriali di RAI e sulla gestione economica della stessa azienda
L'Authority potrebbe poi nominare come ogni normale azionista un ristretto consiglio di amministrazione RAI per il periferiche vilmente all'interno della RAI
Seguendo quanto già avvenuto per gli altri enti pubblici economici oggi per così dire privatizzati
L'amministratore delegato della RAI dovrebbe a quel punto averi ampi poteri di azione
In questo senso fatto di averlo qui
Vicino mi mi conforta perché so che potrà eventualmente intervenire con ben maggiore autorevolezza e competenza di quanto non abbia fatto io credo che nel caso si arrivasse ad una riforma che ho cercato di che ho cercato di individuare in questi tre punti
Concorrenza economica
Proprietà e Authority
E io credo che andrebbero poi ridisegnati anche meglio
Il ruolo e le competenze e le funzioni dello stesso garante
Spogliando lo cioè di alcune incombenze amministrative di cui credo che lo stesso Garante abbia questo punto ben poco da da da da consta voler conservare e dandogli perciò quel ruolo invece di tutore dell'intero ordinamento giuridico radiotelevisivo con poteri di intervento più diretti ed efficaci grazie
Grazie a te Carra il secondo intervento è di Luciano radi che è responsabile per la DC dei problemi radiotelevisivi
Negli ultimi tempi radio è scritto numerosi articoli per deprecare la guerra o la guerriglia
Tra le diverse componenti del sistema Regione pubblicate lezione privata stampa tutti elementi essenziali per il corretto esplicarsi del circuito democratico di più
Hai sollecitato saggiamente un accordo tra le parti interessate in quale contesto sinceri chez quest'intesa incerto
Dietro ci deve essere un lungo discorso a questo questo progetto
Radi ha chiesto di a vedere un un pochino di tempo in più che volentieri gli concediamo
Cari amici
Mi pare che a proposito di televisione
Molte cose vengono rimesse in discussione
Anche in Gran Bretagna in Francia e in altri paesi della Comunità
In pochi anni si vogliono cambiare i connotati della BBC
Abbandono dei programmi leggeri snellimento della burocrazia ingresso nella informazione via satellite e via cavo
La BBC
Si rende evidentemente conto che nei prossimi anni perderà audience
In Francia
Da lunedì Antenna due non esiste più
Le hanno cambiato nome rancio due
E volto per una televisione più attuale
Per rilanciare la televisione pubblica minacciata dalla concorrenza
Della privata TF uno
Anche la seconda rete pubblica è stata ribattezzata Francia tre
Una buona dose di nuovi programmi e nove facce un omologo nuove scenografie nuove sigle musicali e nuova impostazione per i telegiornali e le rubriche in in Svizzera l'ASPI Società della televisione svizzera internazionale
Ha presentato domanda per una televisione privata chiamata più brutte del suscitando la vivace opposizione della televisione nazionale
Quello televisivo
è un settore dunque sempre in movimento
Che suscita aspre polemiche e dure contese
E anche l'essere grandi anzi grandissimi come Max Lele e Murdoch non significa mettersi al riparo da crisi talvolta irreparabili
Non è certo abbiamo i nostri importanti ed urgenti problemi perché siamo giunti con imperdonabile ritardo a regolamentare il sistema radiotelevisivo
La Democrazia Cristiana si è sempre pronunciata per la puntuale applicazione della legge duecentoventitré del mille novecentonovanta la legge Mammì
La riteniamo un punto fermo
Se si vuole un punto di partenza
Che può essere oggetto di ulteriori integrazioni e perfezionamento
Del resto tutta la materia delle radiocomunicazioni è in rapida evoluzione come ho già detto e quindi avrà bisogno di un continuo adeguamento
Mi pare che la introduzione di nuovi mezzi di comunicazione
Debba non solo essere disciplinata ma debba costituire l'occasione per un arricchimento del pluralismo
La graduatoria delle reti nazionali
Approvata dal Consiglio dei ministri
Scaturisce dal piano di assegnazione delle radiofrequenze per la diffusione televisiva approvato con decreto del Presidente della Repubblica del venti gennaio mille novecentonovantadue stabilisce tra l'altro in dodici il numero di reti televisive nazionali
La recente decisione del consiglio dei ministri fissa i criteri di valutazione e dà ragione dei punteggi assegnati ad ogni parametro previsto dalla legge
Non sono in grado di contestare i criteri tecnici adottati gli e Sperti verranno dinanzi all'ottava Commissione del Senato a dare ragione del metodo adottato il problema che rimane in sospeso e quello delle pay-tv
Una volta definitivamente accertati i rapporti tra tele più e Fininvest compito del governo del garante
Si tratta peste di stabilire non è un semplice disciplinare ma un vero regolamento governativo che implica il parere delle commissioni parlamentari e l'approvazione del consiglio dei ministri
Noi siamo per la puntuale applicazione della duecentoventitré
E quindi spetta al governo e al garante l'accertamento che non ci siano violazioni delle norme antitrust
La concentrazione accettata con la legge duecentoventitré è il massimo che si può consentire andare oltre significa creare posizioni dominanti assolutamente inaccettabile
Per ciò che riguarda le emittenti locali la graduatoria per riconoscimento dello stesso ministro Pagani
Può contenere contiene anomalie ed errori che debbono essere corretti
Poiché lo stesso ministero ha consentito alle emittenti la possibilità del ricorso entro i trenta giorni dalla comunicazione allora abbiamo chiesto ed ottenuto di non decretare lo spegnimento delle escluse prima dell'esame del ricorso i medesimi anche perché l'accettazione dei ricorsi è destinata ad incidere sulle graduatorie
E ciò anche per un basilare principio di prudenza giuridica nel caso specifico le emittenti televisive che fossero prima escluse e poi riammesse
Dopo la vittoria del ricorso avrebbero titolo a chiedere ingenti risarcimenti di danni nei confronti dell'amministrazione pubblica
Lo stesso discorso vale per le emittenti escluse dalla graduatoria delle nazionali perché i posti assegnabili a ben tre concessioni sono da ritenersi congelati
In particolare le prime tre emittenti escluse
Hanno attualmente una posizione di legittima aspettativa ove le tre tele più non è tenessero per un qualsiasi ragione la concessione dopo le Manta in prima nazione della regolamentazione della materia
Voglio aggiungere che non condivido l'opinione di chi ha affermato
Che se le tre società dovessero mutare intendimenti di effettuare le trasmissioni in forma codificata
Potrebbero senz'altro tenere quali aventi titolo le concessioni di loro pertinenza come le altre emittenti nazionali per trasmettere in chiaro
Le trasmissioni in chiaro dovrebbero essere oggetto di una nuova e diversa concessione
A conclusione di questa parte voglio ricordare l'urgenza di varare il piano di assegnazione delle frequenze radiofoniche
La radio che certamente il mezzo di ascolto più ampio
Che merita di assumere nel nostro sistema come sta avvenendo negli altri Paesi della Comunità ben più grande rilievo ha bisogno di maggiore attenzione anche dal punto di vista dell'aggiornamento tecnologico ed infine l'urgenza di provvedere alle riforme della legge centotré del mille e novecento settantacinque come ci ricordava l'amico Enzo ma
E alla parallela riforma aggiungo io della riforma della commissione parlamentare di vigilanza modo che garantisca il controllo del Parlamento per ciò che riguarda l'indirizzo generale
Ma con un comitato più ristretto come più volte ha sottolineato l'onorevole Borrello anche per non ripetere meccanicamente la rappresentanza partitica in esso
Ogni forza politica ha elaborato alcune ipotesi di riforma della RAI
Ed è giunta il momento di porre a confronto nelle sedi istituzionali per giungere ad una conclusione
Si tratta come è ovvio di tenere ora conto del recente decreto di privatizzazione dei neri come ci ha ricordato Enzo Carra
La RAI comunque anche con un diverso azionista di riferimento dovrà rimanere a nostro avviso azienda pubblica con totale capitale pubblico
Per la RAI e poi c'è l'urgenza di definire le risorse finanziarie a sua disposizione
Non si può attendere più perché l'azienda verrebbe a messa in grande difficoltà per la stessa programmazione del mille e novecento novantatré a mio avviso mantenuto il cannone
Anzi basta abilità secondo anche le indicazioni di Carrà va stabilita una politica del camion
C'è poi da rilevare lo squilibrio parla la tassa di concessione dovuta dalla RAI e quella stabilità a carico delle singole emittenti private nazionali
Va trovata per questo problema una soluzione equa senza danno per l'erario
Per quanto riguarda il tetto pubblicitario
Fermo l'impegno di salvaguardare in ogni caso per la RAI la peculiarità di servizio pubblico si può adottare sia la soluzione che abolisce il plafond
Sia il mantenimento del tetto ma va sottolineata la necessità di meccanismi più puntuali per la sua determinazione
Ogni aspetto comunque
Potrebbe essere disciplinato come suggerisce il professor Santaniello nella sua relazione con un conterrà toh di programma pluriennale tra la RAI il ministero delle Poste e il ministero dell'industria da adeguare alla convenzione
E che dovrebbe fissare gli obiettivi le risorse disponibili di connessi criteri di determinazione del cannone
Nell'affrontare il problema delle risorse RAI
E giusto opporsi il quesito
Se la soluzione adottata a tutela della carta stampata
Allorquando la RAI aveva il monopolio televisivo debba essere in qualche misura e nelle mutate situazioni da studiarsi anche per la televisione privata
Non sono d'accordo con chi afferma che ogni lira data alla pubblicità televisiva è sottratta alla pubblicità della carta stampata
Perché le imprese hanno interesse ad ampliare il ventaglio dei mezzi e delle forme di pubblicità
E perché tra le varie forme c'è interdipendenza e complementarietà e non me era concorrenza
Questo però vale se le tariffe degli spazi pubblicitari corrispondono all'efficacia dei risultati commerciali di ogni mezzo altrimenti si determina una distorsione non accettabile per l'equilibrio complessivo del sistema
Noi riteniamo
Che in questo momento un bilanciamento sia necessario seguendo come metodo anche il metodo indicato autorevolmente dal garante per l'editoria
I profondi mutamenti culturali e politici del Paese
Impongono alla RAI un aggiornamento del modello mediale sino ad ora adottato
Noi siamo convinti che la RAI che opera ormai in regime di concorrenza dovrà marcare fortemente
La sua identità di servizio pubblico
E giusto appendersi che l'azienda a Berta l'esigenza
Per inaugurare una nuova stagione ancor prima che intervenga una nuova legge anzi anticipandola di dare segnali convincenti rispondenti ai nuovi indirizzi
Ma l'informazione RAI come dovrà essere
Bisogna ben distinguere il giornalismo di opinione e questo lo vogliamo dire veramente con forza e con chiarezza bisogna ben distinguere il giornalismo di opinione dal giornalismo di servizio
Il primo è il giornalismo di chi porta avanti le sue idee le sue tesi le sue interpretazioni della società e della vita può essere il giornalismo di un'emittente privata il giornalismo di un giornale o di un'emittente di partito
Il secondo è il giornalismo
Di chi si sforza di raccogliere i fatti le idee e le opinioni di tutti per restituire il tutto sotto forma di informazione perché i cittadini conoscano sappiano scelgano decidano
Questo deve essere il giornalismo del servizio pubblico
Qual è allora l'organizzazione che si deve dare alla RAI per avere una informazione che sia specchio del pluralismo esempio di imparzialità e di completezza
Qualcuno dice che i tre telegiornali rappresentano già una soluzione adeguate
è un equivoco
Perché sia pure in misura diversa e questo lo debbo dire perché ad esempio il TG uno non è certo il TG tre nessuno dei telegiornali è oggi veramente pluralista
Il pluralismo che si vuole dal servizio pubblico non R. salto neppure dalla concorrenza che invece è sufficiente per i privati né dalla cosiddetta zebratura dei telegiornali
Il problema del servizio pubblico nasce quando accanto al giornalismo di opinione accanto alle testate di parte si sente l'esigenza di un servizio svolto nell'interesse generale della società
E la soluzione quale
Si può avere una pluralità di testate con distinti direttori ma le testate debbono essere organizzate in modo da farsi concorrenza professionale
Concorrenza fra stili di lavoro fra diverse capacità di cogliere la società nel suo insieme diversi modelli di giornalismo concorrenza quindi fra modi di fare sì di fare sintesi non concorrenza fra opzioni partitiche diverse politiche diverse come fanno e possono fare i privati
Chi vuol prendere posizioni di parte lo faccia
Entro un quadro di regole molto generali che pur debbono essere stabilite rispettate ma attraverso una televisione che non sia per sua natura costitutiva la televisione di tutti
Per ottenere questo risultato bisogna affidarsi ampiamente alla deontologia professionale
All'autoregolamentazione degli operatori dell'informazione ma anche al metodo del concorso per le assunzioni con modalità che diano garanzia di valutazioni obiettive
E va trovato per il futuro un criterio di nomina dei direttori per cui venga rotto l'attuale meccanismo che identifica ha ragione o ha torto un debitore con un partito politico
Per risolvere questo delicato problema
Ci vuole la volontà politica
Se c'è volontà c'è il metodo tecnico per arrivarci
In attesa che si riformi la legge centotré
La RAI autonomamente vada avanti per questa strada come ha vita cominciato a fare
Anticipi la legge anche perché per risolvere questo problema la legge non è certo sufficiente
E di partiti
Nell'eleggere il nuovo consiglio di amministrazione sia pure con il vecchio sistema si astengano dall'adottare i soliti rigidi criteri lottizzatore
Ora voglio ancora una volta sottolineare con forza che la tribù è qualcosa di più di un affare di un business chiedo scusa a presidente ma queste argomentazioni no intendo per sviluppare
Non desidero fermarmi come si è soliti fare sulla lotta alla concorrenza tra la RAI e la Fininvest
Non mi sorprendo a dunque il taglio che ora dopo questa parte del mio interventi
Desidero dedicare questa seconda parte ai problemi etici
Che derivano dallo sviluppo dei sistemi televisivi
Sembra ormai che niente possa resistere alla trivialità azione e che non ci sia più distinzione tra l'estetica più bassa e la volgarità più alta
Il sistema televisivo di ogni Paese ha registrato in questi ultimi anni l'ingresso massiccio delle emittenti commerciali che vivono di sola pubblicità
E quindi vanno alla ossessiva ricerca dei contenuti idonea dal elevare gli indici di ascolto perché sono i telespettatori
Come ha ripetuto in questi giorni Giorgio Gori caro dottor Letta
La merce che si vendono al mercato pubblicitario sono i telespettatori la merce che essi vendono al mercato pubblicitario
Si è dunque sviamento dei media la cui missione inizialmente era stata definita come il dovere di informare divertire e coltiva
Invece il piccolo schermo serve oggi innanzitutto quale supporto pubblicitario
E non solo direttamente quando diffonde di sport ma anche indirettamente tramite la costante interferenza del potere pubblicitario sulla programmazione sappiamo di affrontare un problema molto complesso che non siamo in grado certo di risolvere da soli
Gli organismi comunitari ed internazionali vanno sensibilizzati per ottenere una televisione diversa visto che il mercato dei programmi e mondiale e la televisione è sempre più transnazionali
Qual è il modello che oggi la tv propina ai telespettatori quali sono i valori che si privilegiano poiché tutti gli studi anche i più recenti intorno all'influenza dei media sul comportamento degli uomini indicano che questa influenza è forte allora la risposta e di un interesse straordinario
Un recente ricerca di un'importantissima istituto americano
Ha confermato che la violenza in televisione ha un effetto devastante sui bambini
E induce a comportamenti associati e violenti ma soprattutto genera assuefazione in altre parole e quindi bambino finisce per ignorare condonare nella vita di tutti i giorni atteggiamenti e di azioni assolutamente inaccettabile
è un problema che chiama in causa certamente anche la responsabilità educativa della famiglia
Anche se la quantità di violenza presente complessivamente nella programmazione delle stesse ore di tipico ascolto familiare
Rende arduo il compito della famiglia come quello della scuola sulla formazione di un atteggiamento equilibrato di minori nei confronti del mezzo televisivo
C'è da osservare che all'origine di questo fenomeno c'è senz'altro la crescente dipendenza dei mass media nei confronti della pubblicità
Non è una scelta della televisivo commerciale italiana della televisione commerciale italiana e che tocca anche la RAI è il ruolo che la tv assunto in tutte l'economia di mercato
Si è determinata una commistione dei contenuti la decisione di stabilire i palinsesti per genere durata collocazione oraria dei programmi
Per conseguire risultando il più alto indice di ascolto
Che si traduce in un'esasperata tendenza alla spettacolarizzazione e all'esplodere di fenomeni trasgressivi con la conseguenza di uno scadimento qualitativo e il dilagare di programmi spazzatura
Il problema fondamentale primario e quello della produzione dei programmi
Che rischia di essere concentrata per il loro costo sempre più elevato in pochissimi gruppi multinazionali sospinti da logiche di mero profitto
E l'omologazione di tutti i messaggi televisivi che si lamenta anche in questi giorni
è da mettersi proprio in relazione al fatto che ormai tutte le emittenti acquistano i programmi presso gli stessi pochi gruppi che controllano mondialmente la produzione
Da qui il problema di una politica capace di sostenere una importante produzione europea e nazionale
Se questa è la condizione allora c'è l'esigenza che accanto alla famiglia dei media ha scritto Emilio Rossi sopravvivano in modo vivace non marginale il maggior numero possibile di altri strumenti e luoghi di comunicazione
Meno opulenti e più poveri
Meno frettolosi meno superficiali e più penetranti verso strati profondi la scuola il libro giornale
L'associazione culturale la conversazione civile naturalmente innanzitutto la comunicazione familiare
Ma non possiamo neppure rassegnarci ad una televisione che è un alimenta una positiva tensione costruttiva nel suo nesso con la comunità
Se i temi richiamati in questa nota sono temi che riguardano sia la televisione commerciale che la televisione pubblica e a quest'ultima che dobbiamo chiedere di porsi ancora di più e meglio all'avanguardia di un'inversione dipendenza
Il rilancio della RAI che noi vogliamo
Non può che passare per una chiara inversione di tendenza culturale e per la riscoperta di una televisione ancorata canoni etici che solo una rigorosa deontologia professionale può assicurare
Non ignoriamo gli sforzi intelligenti già compiuti i risultati importanti conseguiti
Ci sono anche dei risultati positivi perché ci sono ancora strutture e uomini di radio che fanno valere i loro amor proprio professionale ma certo ci sono ancora dispersioni e distorsioni
Per molti aspetti la soluzione dipende la ripresa di fiducia delle capacità non solo tecnico professionali ma proprio di elaborazione culturale e di creatività che i dirigenti e gli operatori RAI possiedono ancora in misura notevole
La RAI dovrà essere messa nelle condizioni da una parte di non inseguire la verità ideologica dei partiti
E dall'altra di noci mio dare le televisioni commerciali che nelle migliori delle ipotesi rischiano di trasformarsi sempre più impotenti luna park elettronici
E gli utenti tra televisione pubblica e privata dovrebbero organizzarsi il forte associazioni per non essere strumentalizzati dalle perverse logiche dell'offerta ma si piccanti
A pensarci bene e proprio il telecomando l'arma più potente per promuovere una televisione migliore
Ma ha ragione Sandro Bolchi quando rileva che nello scadimento generale del livello legislativo a colpa anche il pubblico
Più i programmi sono banali Sciacca edulcorato i e più vengono premiati dagli spettatori serve invece spettacolo di qualità
Dove ci siano meno mitra e più parole meno violenza gratuita e più cultura alla portata di tutti
Servono appuntamenti d'autore che possano essere un'alternativa convincente e gradita al largo pubblico sono d'accordo con Arbore
Ci sono due pubblici
Uno sprovveduto suo malgrado che è quello che vince sui numeri espressione io l'Italia sempliciotto che non legge
E c'è un pubblico più sveglio che è informato e casomai va persino al cinema spesso le percentuali sono a favore del primo e vengono premiati i programmi al ribasso ma è sbagliato
Anche per gli sponsor fare impegnare il pubblico si è dato
Oggi vince chi fa più numeri poi potrebbe vincere chi anche il pubblico più selezionato si può comunque essere popolari senza essere volgari
Naturalmente per conciliare il buon gusto con la popolarità bisogna fare un grande sforzo di fantasia e di creatività
Grazie radio il terzo intervento del dire e del direttore generale della RAI Gianni Pasquarelli negli ultimi messi sono venuti al pettine diversi nodi è difficile scegliere un dato domanda una sola per il direttore generale della RAI
In ultima analisi l'interrogativo potrebbe essere questo ce la farà la Rai anzi ce la faremo
Cari cari amici
So che so che non è originale
Dire che il Paese vive un momento difficile
Che finisce per condizionare un po'tutti i settori
Non ultimo anzi primo quello editoriali sia
Dei mezzi radiotelevisivi sia della carta stampata
Questo vale in modo particolare per la RAI
Per la quale era il Governo e Parlamento dovranno fare nei prossimi giorni scelte che io giudico decisive
Dovranno cioè decidere
La nuova disciplina delle sue risorse
Dovranno decidere il suo nuovo assetto proprietario a causa delle privatizzazioni
Attenti però
A non confondere
La RAI sta vivendo un momento decisivo
Per le scelte che dovranno fare e gli altri
Non per la situazione in cui essa oggi si trova
E dico questo non a caso
Qualche giornale ha titolato
Di una RAI alle corde
Di una RAI addirittura morente
Approfitto di questa occasione per dire con molta serenità
Come stanno davvero le cose in casa nostra
La RAI e vincente e vitale
E lo è più di quanto possa apparire
Proverò a dimostrarlo con qualche cifra iniziando da quelle dell'informazione
Il TG due delle tredici ha il triplo di ascoltatori del dirimpettaio concorrente
Il TG uno delle venti supera il concorrente per due milioni e duecento mila telespettatori
Il TG tre delle diciannove lo sopravanza per un milione e mezzo
Infine il telegiornale regionale lo sopravanza per tre milioni e trecento mila telespettatori
Insomma all'incirca l'informazione della RAI richiama un numero di ascoltatori superiori di due volte e mezzo quello della concorrenza
Ed ecco i dati più significativi sull'ascolto dei programmi nel periodo gennaio agosto
Nelle ventiquattro ore la RAI a quarantacinque virgola cinque per cento
La concorrenza quarantatré virgola uno per cento cioè due virgola tre punti in più
Tra In Time e cioè l'ora di punta
Rai quarantasei virgola sette per cento concorrenza quarantatré virgola tre per cento
Tre virgola quattro punti in più
Cito queste cifre senza iattanza essenza spocchia
Lecito invece per dimostrare come stanno
Prime dico questo perché la RAI è certa un servizio pubblico ma non mi dimentico che la RAI e anche una società per azioni
Certo
Rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso siamo scesi un po'nell'ora di punta siamo scesi dell'uno virgola otto per cento
Ma attenti
Ieri avevamo il monopolio della Directa oggi non più
Ieri avevamo il monopolio del calcio oggi non più ieri avevamo il monopolio dei telegiornali oggi non più si aggiunga che cito a memoria intorno al mille
Novecentottantasei ottantasette
L'ascolto della concorrenza ammonito se posso usare questo verbo a guanto quello della RAI
Nonostante che la Rai operasse con i fattori di monopolio appena ricordati
Ecco perché io affermo che oggi la RAI e più vincente che ieri
E di ciò sento di dover ringraziare tutti i lavoratori della RAI giornalisti
Tecnici programmi sì e quant'altri i quali c'era stanno mettendo tutta per farcela e per misurarsi con successo
Ma perché proprio siamo un'azienda vitale e vincente e tale vogliamo restare oggi domani e dopodomani
Non posso non preoccuparmi per il futuro
Preciso per il futuro che non dipende da noi
Noi alcune cose le abbiamo fatte grazie anche alla collaborazione intensa del presidente e di tutti i consiglieri di amministrazione
Abbiamo ridotto l'indebitamento di trecento miliardi
Abbiamo diminuito il personale di cinquecento unità in quattro anni senza ricorrere come fanno i privati alla cassa integrazione
Abbiamo bloccato dal mille novecentonovanta il numero di dirigenti in seicentoventi
Abbiamo chiuso in attivo il conto economico l'anno scorso e speriamo di chiuderlo in pareggio anche quest'anno costo del denaro permettendo
Voglio dire insomma che noi siamo su un ring da alcuni anni e su un ring vogliamo restare ma vogliamo restarvi ad armi pari
Senza che ci si sfidino i guantoni durante la partita
Perciò alcune cose debbono far le gli altri
E mi spiego
Negli ultimi dieci anni il cannone è aumentato dell'ottanta per cento
L'inflazione del centosessantotto per cento
Il prezzo dei film dette le firme che si acquistano Allo senti adesso e dintorni mediamente dell'Ottocento per cento
Negli ultimi trent'anni il fatturato della RAI è cresciuto quarantadue volte
Il capitale sociale della RAI soltanto dodici volte
Cosa vuol dire che il fatturato è uno in caso di quarantadue volte
E il capitale sociale soltanto il dodici volte
Vuol dire rispondo con un esempio
Far transitare sopra una strada costruita trent'anni fa
Il traffico di un'autostrada costruita oggi e non basta
Mi pare alcuni amici lo hanno ricordato Carr errati
La RAI paga ogni anno come canone di concessione qualcosa come centocinquantacinque miliardi la invece i privati si la cavano con quattrocento milioni l'anno
La RAI paga la SIAE una novantina di miliardi l'anno
I privati pagano bazzecole
Noi vogliamo restare su un ring ripeto
Ma ci si deve finalmente dire su quali e quante risorse possiamo contare
Mentre invece oggi noi non sappiamo di quali mezzi finanziari potremo disporre
Non dico di qui ad un anno U due
Ma nemmeno di qui a un mese punture
Mentre la concorrenza lire più lira meno sa quanto incasserà di qui alla fine del secolo
Ricordiamo queste cose non perché cerchiamo pietistico che elemosine
Ma perché abbiamo il dovere il dovere manageriale di difendere per l'oggi e per il domani
La vitalità vincente della RAI
Qualche parola sui programmi culturali di cui tanto si parla
La parola cultura è un contenitore in cui popstar può starvi ambiguamente tutto
Non fa cultura secondo me
Chi la identifica soltanto nella pedagogia della cattedrale
C'è infatti anche una cultura sapienziale popolare
Una cultura spontanea insieme e della continuità e del cambiamento
Forse non è cultura nemmeno quella di chi programma soltanto ciò che la gente chiede
Solleticare Undone emotività qui distintività
Fare un programma culturale forse significa fotografare tutto ciò che bolle nella pentola del Paese
Gli sulla Cina avanti
Come le spinte all'indietro gli umori le tendenze e di fotografare tutto questo non passiva mentre ma attraverso una specie di feedback per il quale la Società nutre il programmi sta e i programmi sta nutre la società
Tutti i tipi di programmazione possono essere veicoli di cultura non fare discriminazioni
Può essere veicolo di cultura l'informazione l'inchiesta il talk show perfino il varietà e il quiz
Ciò che conta riuscire a conciliare qualità e ascolto
La RAI vi è spesso riuscita
Mixer si avvicina cinque milioni di ascoltatori
TG l'una pure Linea verde sta sui sette milioni
Qualche speciali si attesta sui cinque milioni e mezzo
Come pure la macchina meravigliosa
Molti interessata mi altri in buona fede
Vorrebbero che spinge Simo questo tipo di programmazione soprattutto nelle ore di Prime Time e cioè nelle ore di maggiore ascolto
è un rischio
Ne sono profondamente convinto è un rischio che non possiamo correre
Nel giro di pochi mesi tenendo conto della contro programmazione dei concorrenti nel giro di pochi mesi la nostra udienze crollerebbe al quindici per cento
E perderemo alcune centinaia di miliardi di entrate pubblicitarie
Un servizio pubblico per poche litterae sarebbe un servizio sprecato fallito inutile
Non sentiamo la vocazione del suicidio
Due parole sulla lottizzazione
Ma dicono tutti di non voler perfino i partiti
Prendiamolo in parola
Facendo però già noi oggi
Quello che possiamo fare
Tentare di sfilacciate
Il legame Rubus tutto che fa del giornalismo italiano a differenza del giornalismo nordamericano nordeuropeo
Un giornalismo fortemente e tradizionalmente politicizzato
E poi chiediamoci tutti assieme
Se per caso non esista da noi
Oltre al political lottizzatore
Anche il giornalista che fa di tutto per farsi lottizzare
In questi giorni governo e Parlamento dicevo stanno elaborando due provvedimenti decisivi per il futuro della RAI
La nuova disciplina delle sue risorse il suo nuovo assetto proprietario
Sì ha detto a proposito della recente assegnazione delle frequenze
Che la legge che la legge Mammì
Va rispettata e puntualmente applicata
Mi limito a ricordare che nella legge Mammì non c'è soltanto l'articolo trentadue
Che stabilisce i tempi per l'assegnazione delle frequenze c'è pure l'articolo otto
Che fa obbligo al Governo otto e quindici che fa obbligo a Governo e Parlamento di fissare la nuova disciplina della RAI
Entro quest'anno dico entro quest'anno nei prossimi due tre mesi
Non vorrei proprio che la legge sia applicata puntualmente in certi casi e disattesa in certi altri
Aggiungo
Che se si pensasse di far vivere la RAI riducendole i ricavi da pubblicità
Bloccando le l'aumento del canone
E continuando a far pagare Essa sulla la tassa di concessione di centocinquanta miliardi l'anno
Allora sarebbe meglio che governo e Parlamento avessero il coraggio di dire che non c'è bijou bisogno della RAI che la società italiana non ha più bisogno della RAI
Poche parole ed ho finito
Sull'assetto proprietario dell'azienda
Il mio pensiero
E mi pare di concordare con le cose dette poc'anzi
Dall'onorevole radi il mio pensiero e che il capitale sociale della RAI quando dico capitale sociale della RAI di colleghi azioni RAI
Debbano restare debbano restare tutte in mani pubbliche
Anche se questa formula può assumere assetti societari diversi
Dico questo non perché io abbia vocazioni
Ho convinzioni statalisti
Lo dico per due motivi
Il primo che se riflettiamo sulla topografia della proprietà editoriale nel nostro Paese cioè radio più televisione più quotidiani più periodici
La presenza dei privati e addirittura straripanti
Secondo
Che se dessimo ai privati anche la RAI oppure li facessimo metterci il becco
Significherebbe Triven privatizzare una merce con cui si fa nel bene e nel male la democrazia nel nostro Paese
Mi chiedo
Concludo stavolta davvero
Mi chiedo se un partito popolare sensibile ai richiami di dei valori al richiamo dei valori
Possa concedersi il lusso di affidare soltanto sottolinea soltanto ai privati la leva delicatissima e cruciale dell'industria informativa e culturale del Paese
è un interrogativo molto serio credetemi
Lo lascio alle vostre riflessioni lo lascio alle vostre coscienza ho la sensazione che viviamo tempi di scoop
Ti sensazionalismo di immagine per l'immagine
Tempi nei quali la difesa del vivere democratico
Non credo possa e
Serve soltanto affidato al metodo pure decisivo del volto elettorale grazie
Ho ricevuto poc'anzi un appello dei colleghi giornalisti
E che naturalmente hanno esigenze di di fare i loro i loro pezzi in tempo utile dicono se si va di questo passo ci finisce alle ventitré ecco io mi auguro che il questa discussione possa finire intorno alle diciannove quindi pregherei tutti di contenersi e e do il benvenuto e il saluto al professor Giuseppe Santaniello garante per l'editoria
Professore sentiamo ricordarci ogni giorno che viviamo in un'epoca di di transizione certo è che siamo in un periodo caratterizzato segnato dalla velocità del cambiamento gli organi di garanzia così come stati concepiti riescono a stare dietro alle molteplici realtà dell'informazione contemporanee
Pregare su interventi
Grazie presidente ecco io vorrei dire anzitutto che il Comune dopo gli interventi degli oratori che mi hanno preceduto veramente per me arduo tentare di proporre in qualche cosa di nuovo e di diverso tuttavia prima di rispondere alla domanda molto giusta e così rilevante del presidente del dibattito
Si incentra in particolare sulla funzione degli organi di garanzia vorrei per un momento per riprendere la tematica così ampia già toccata autorevolmente dalle senatore gravi e cioè la riforma del servizio pubblico radiotelevisivo
Dopo gli argomenti così convincenti
Già recati nella relazione del senatore radi io direi che sarebbe effettivamente da parte mia superfluo indugiare con ulteriori elementi o ulteriori fattori propositivi
Però vorrei rilevare che viene anche un documento recentissimo molto autorevole
Perché è un documento comunitario cioè e la relazione della commissione per la cultura la gioventù questo istruzione e i mezzi di informazione del Parlamento europeo
è un documento che è stato diffuso proprio in questi giorni recenti
E che sarà sottoposto alla Sissa di Strasburgo mercoledì sedici settembre
Voglio ricordare un punto che rileggo dalla traduzione e che riguarda appunto il servizio radiotelevisivo non solamente italiano ma direi tutti i servizi pubblici radiotelevisivi del mondo comunitario
E ne dice la relazione e viene un invito agli Stati membri ad adoperarsi perché la radiotelevisione pubblica
Continui ad esistere e a svilupparsi nella comunità in modo che possa contribuire a garantire anche in futuro inconsistenza con le radio private il pluralismo culturale dell'Europa
Che l'identità culturale degli Stati membri quindi anche dalla comunità europea di è questo autorevole messaggio questo Autore Colen monito
E vorrei dire infine che oltre a quanto già rilevato così incisivamente
Nella relazione introduttiva del dottor Carlo e nella relazione del senatore gravi vi è un altro punto di riscontro per quello che riguarda il riassetto il riordino del sistema radiotelevisivo italiano
Noi abbiamo un punto di riferimento molto importante nella legislazione francese
La legge francese del mille novecentottantasei
Perché è stata veramente una legge di sistema perché ha toccato tutti i punti e per il versante pubblico e per il versante privato e per la televisione tradizionale Perini o meglio
Orbene la la legge francese del mille novecentottantasei configura a mio padre era in maniera esatta un punto di riferimento da tenere presente anche nelle riordino della RAI cioè
Del sistema televisivo
Nella legge francese non parla di servizio pubblico ma di settore pubblico ecco è un concetto direi un tantino meno stringente del servizio pubblico ma che ugualmente integrarla fattispecie che ci interessa
Orbene del sistema francese le società del servizio pubblico e recentemente è stato ricordato alla trasformazione la metamorfosi di antenne dei in de France dei Franzetto anch'le Società del sistema radiotelevisivo pubblico sono regolate sono disciplinate lo dice chiaramente l'articolo cinquantaquattro della legge francese in danze al legislazione delle società anonime
Quindi come si vede non è affatto incompatibile con il concetto della Società per Azioni qual è la RAI
Caratterizzato dal profilo di interesse pubblico il concetto dighe erogatrice di un nel servizio pubblico
E ciò anche in presenza di quell'effetto correlati Zante aperto indubbiamente da un processo
Che tutti riteniamo necessario ed opportuno anche perché in armonica con delle linee di tendenza della Comunità europea cioè il processo privatizzata
Vi è però una conditio sine qua non perché al pari di quello che avviene nell'ordinamento francese il del servizio pubblico televisivo continui a fruire di una duplice entrata
L'entrata di diritto pubblico il canone l'entrata di diritto privato alla pubblicità la condicio sine qua non e che il pacchetto azionario della RAI rimanga in mano
Possibilmente nella totalità e anche perché Darsena una direi a una non è un osso tipizzazione ma a un concetto giuridico moderno ma che viene in rilievo in tutti i Paesi ad avanzato sviluppo del sistema informativo
Non dobbiamo distinguere le società pubbliche dalla società in comando pubblico e diverso
La società in comando pubblico può essere effettivamente caratterizzata
In quello che era il vecchio paradigma delle partecipazioni statali che si avvia indubbiamente a sciogliersi in una visione aggiornata moderna dei rapporti economici nel polo pubblico e del polo privato
Ma la società pubblica è cosa ben diversa dalla società in confronto pubblico
E detto questo
Vorrei anche dire che il problema del della riforma del servizio radiotelevisivo pubblico è indubbiamente un problema strutturale è un problema di riforma delle degli organi di gestione del sistema di controllo
Ma è anche un problema soprattutto di innovazione tecnologica e in verità io vorrei ricordare e questo potrebbe essere un po'elemento indicativo vorrei dire passi la cifra che simbolizza simboleggia lo stato di attuazione del sistema radiotelevisivo d'Italia
Mentre noi abbiamo ancora sul tappeto il problema della pianificazione delle frequenze radiofoniche
E non ancora siamo giunto al punto di approdo al punto di sfociò
Negli altri paesi non si parla più delle pianificazioni delle frequenze nazionali
Ma stanno procedendo con passo celere alla pianificazione sovranazionale
Delle trasmissioni via satellite e ciò perché anche questo è un concetto che va chiarito ed è un concetto che di Ray domina ormai tutto il sistema lanciato verso un avvenire immediato il prodotto il processo il prodotto televisivo
Che per lungo tempo è stato nell'ambito della statualità si sta sempre più dissolvendo e avviando alta transnazionalità per cui al potere statuale subentra il potere sovrasta attuale
Anzi giustamente si parla di dei nazionalizzare il processo il prodotto televisivo
Quando
La commissione della Comunità europea molto incisivamente ebbi a dire che per conoscere per configurare un sistema televisivo bisogna
Ricorrere all'immagine del trittico le regole del gioco prima
Parte del trittico la innovazione tecnologica l'industria dei programmi ora proprio sui programmi a mio parere si gioca e l'amplesso ben rilievo il senatore errati
Una partita fondamentale per l'avanzamento e del settore pubblico e anche del polo privato mentre qui noi dobbiamo purtroppo denunciare un forte arretramento di fronte all'industria dei programmi degli altri paesi
Gli altri Paesi
Sarebbe perfino superfluo ricordare quanto avanzato in questo settore l'industria della programmazione americana giapponese ma anche quella inglese
Perché ormai si parte dal concetto che anche il programma il prodotto televisivo è un prodotto del nazionalizzato ora e questo veramente lo spirito la nuova logica la nuova ottica nella quale bisogna entrare
E senza attardarmi ulteriormente io desidero come mio dovere rispondere alla domanda cosa giusta porta
Prospettata mi dalle presidente del dibattito
E cioè nelle qual è la funzione dell'organo di garanzia
E quali direi qual è la strumentazione di cui attualmente fluisce quest'organo se adeguata o inadeguata se anch'essa forse superato non superata perché non siamo veramente
In questa potente fase di transizione di passaggio di superamento ecco quando noi diciamo che bisogna togliere effettivamente la RAI dalla precarietà istituzionale in cui versa e già un indice un fattore di
E di come
Noi dobbiamo accelerare il passo superare questo e può darsi che anche la formula di garanzia attuale sia una forma superata o superabile o comunque meritevole di aggiornamento Egitto
Per rispondere alla domanda ecco io mi dovrei dire anzitutto
Che per non è per
Direi
Fare un'attività di comparazione
E per così dire porre sempre in ombra i modelli italiani la modellistica istituzionale italiana per e saltare direi lindo opportunamente la modellistica istituzionale degli altri paesi
Ovviamente
L'organo di garanzia che a me sommessamente toccato di impersonare l'organo di garanzia i dell'editoria e della radiotelevisione poi per la legge Mammì fuso i
Entrambe le funzioni a mio parere nel sistema italiano è stato introdotto con una certa timidezza mi si consenta un po'espressione eufemistica
E almeno in confronto con quello che è avvenuto negli altri Paesi il consiglio superiore dell'audiovisivo francese che veramente un organismo molto efficiente
E che accanto naturalmente all'organo di governo il ministero competente e da Pietro
Direi proprio uno dei due organi fondamentali di regolazione delle settore audiovisivo
Perché
Perché è un organo che può svolgere la propria funzione di garanzia non solamente intervenendo nelle concentrazione
Ma intervenendo anche proprio nei modelli istituzionali a cui bisogna conformare non solamente le società
Del servizio radiotelevisivo pubblico non dimentichiamo che in Francia sono parecchie perché oltre ai network quindi antenne dei nuovo fans devo France trovato abbiamo invece della società appositamente precostituite che il lavoro in maniera efficiente per le trasmissioni di oltremare oppure per diffondere
Il linguaggio insomma i modelli della cultura francese nei Paesi dell'area mediterranea
Orbene le tutto questo trova sempre un punto di riferimento all'organo attivo che anche lì e il ministero competente ovviamente
Ma trova anche un punto di collegamento un punto di connessione conta il Consiglio superiore dell'audiovisivo
Il quale anche potere
Di orientare a un determinato momento sempre ovviamente nell'ambito della legalità ci ci mancherebbe nella istanza delle
Legalità soddisfacendo sempre al modello della tipicità dell'azione legale orientare anche i flussi di messaggio consigliando quale elemento secondo della rare tipologia ho delle catene televisive pubblico o dei network privati sia consigliabile e questi orientamenti vengono seguiti
Ho egualmente avviene questo in Gran Bretagna
Dove oggi c'è indubbiamente il travaglio riformatore anche della divisi ma io vorrei ricordare che i libri sono degli organismi appositi per l'attualità c'è proprio un consiglio per io ho avuto il piacere hanno fatti discendere aprire
Un ampio con il colloquio con l'organismo che appunto il presidente di questo Consiglio dell'audiovisivo per la qualità dei programmi
Quindi in confronto a questi organismi direi quasi incentrati su una forte base giuridica ex una forte capacità affidatagli dall'ordinamento di orientarsi in tutti i settori e indubbiamente l'organo di garanzia più
Prima la legge sull'editoria configurato poi la legge Mammì incerto per meriterebbe forse degli aggiustamenti
E anche degli adeguamenti cioè di modo che possa essere inserito in maniera più appropriata nella
Nel sistema radiotelevisivo
Ovviamente io vorrei dire che non è un problema soltanto dell'organo di garanzia
Conde una frase molto efficace detta da un autorevole parlamentare italiano e gli disse di sì nessun media medium nessun medium è un'isola io vorrei dire nessuna istituzione è un'isola cioè ogni istituzione anche nell'ambito di un comparto delimitato di un comparto anche segna una vastità enorme come settori sistema radiotelevisivo ognuno degli organi esponenziali del settore risente un po'del contesto generale
Ora
Bisogna riconoscere che tutto il sistema radiotelevisivo
Come adombrato perché io USA userei questo termine che noi non siamo ancora in presenza di un sistema radiotelevisivo degno di questo nome come avviene altrove noi abbiamo una legge la duecentoventitré crea una benemerenza sia ben chiaro
Perché non c'è nulla di più antigiuridico e direi anche non onesto dal punto di vista della dialettica disconoscere che la legge Mammì è una legge Dida se è un punto di partenza però non è una legge di sistema
Non è una legge di sistema perché ha dimenticato ha obliterato tutto il comparto pubblico non è una legge di sistema perché ha disciplinato soltanto la televisione tradizionale quella via etere
E io credo questo vorrei dirlo qui nella mia funzione di garante ecco
Cercando di rispondere al alla domanda così giusta delle presidente del dibattito
Io credo che molte delle querelle e italiane
Molte di questa situazione conflittuale italiana che ci caratterizzare non impositivo dipende proprio dal fatto e questo è stato messo in rilievo recentemente al Senato all'ottava Commissione in occasione dell'audizione del ministro paga cioè del fatto che qui la prima il primo elemento concentrando non sembri un paradosso
è il fatto che la legge Mammì ha regolato soltanto la televisione via etere dicono che tutto è accentrato e concentrato sotto studioso soltanto su questa linea su questa via trasmissiva su questa modalità trasmissive
E io vorrei allora rifarmi alla metafora al traslata usato dall'amico Pasquarelli che noi a un certo momento siamo ancora alla televisione puramente via eterei identica dove ci sono le autostrade
Che stiamo dagli a causa che si chiama satellite o addirittura le intermedia dita ma anche le intersettoriali tant'come avviene altrove la combinazione delle vie trasmissive tutti ricorderemo la famosa si NN
Che si è resa direi così celebre
Nella guerra del Golfo
Sì le mie informazioni non sono errate da sia indenne
Napoli come una pay-tv naturalmente all'americana l'anglo americana
Che però s'è avvalsa di tutte le linee ecco le le autostrade con cui parlava Pasquarelli e quindi ha potuto e può trasmettere via etere via Capo via satellite
Io credo proprio che questo senso di angoscia che si trova ricordi così in senso fisico perché giustamente mi pare anche il ministro Pagani ha parlato nelle sue nella sua recente audizione vizio di questa angustia fisica
Di questo enorme confluire di tutte le frequenza soltanto su una via di scorrimento mettere e tutto questo ecco ecco gli è forte arretramento nel quale noi ci dibattiamo e quindi ad intervenire lo slancio propulsivo di una televisione che ci possano introdurre degnamente nella Comunità europea
Ora e poi ho terminato perché non posso non essere molto sensibile al giusto richiamo del Presidente limiti tempi contingentati perché altrimenti
Non deve avrei il rispetto dovuto per gli altri importanti importantissimi relatori
Ecco io ritengo quindi che
L'organo di garanzia
In una revisione generale il nome del sistema effettivamente una legge di sistema
Che
Copra tutti gli spazi che vanno coperti dalla norma ma con un criterio avanzato con un criterio di progresso
E appropriandomi di una frase corretta di un giornalista e non guardando soltanto nello specchietto retrovisore perché purtroppo noi guardiamo nello specchietto retrovisore e non guardiamo avanti
Ecco io direi che in un revisionismo nel ridimensionamento globale dotata del sistema anche l'organo di garanzia merita tanti regolamenti e tanti approfondite
Io non vorrei appunto vorrei però concludere con questo cioè l'abbiamo tante angustie tante Carelli le tante strozzature
E questa via Uddin obbligata dell'etere questi messaggi ecco il problema dei messaggi noi abbiamo un enorme appiattimento dei messaggi giustamente in un intervento di un parlamentare che mi ha colpito particolarmente l'intervento
All'audizione del ministro Pagani se detta dicevano in Italia abbiamo tutte reti generaliste pratica
E non vi è una rete veramente tematica o una rete e Napoli ognuna di queste duplica l'altra
Cioè non abbiamo questo slancio questa prospettiva
Per cui una rete ha una sua propria identità sarà identità di intrattenimento sarà identità culturale e questo non lo dico io mi limito a ripetere quello che a mio parere è stato detto così sfacciate
Però io non vorrei concludere con un quadro negativo perché vorrei soltanto chiudere come dire con delle bellissime parole che ho avuto occasione di leggere proprio stamattina o ieri del presidente della Repubblica Scalfaro
Nella sua visita in Spagna
Egli rilevava in un contesto generale che mi sono questi stati Pecorella false su stadi spostati o di malessere in tanti punti però egli rilevando abbiamo però anche tanta ricchezza e tanta capacità di risorse umane
E io ritengo che questo elemento a cui si riferiva il presidente
Incanalato in norme opportune
Vengo Ida ben pilotato potrà effettivamente promettere un avvenire migliore per il sistema radiotelevisivo Italia
Ecco mi rimane una una piccola curiosità dopo l'intervento di Pasquarelli e il suo ma ha messo conosciamo la sua relazione al governo ammesso che per caso il parlar Governo e Parlamento non adempiano alla scadenza
Della assecondare toccando ferro del delle nuove regole per quanto riguarda le risorse economiche a RAI la commissione sulle il garante ha dei poteri di intervento
Io Paride chiedo scusa no perché il la legge Mammì mi ha affidato appunto un potere di proposta che giustamente è stato definito atipico io vedo in sala dei cari amici che lavorano molto bene sul piano scientifico questi argomenti
E un potere atipico perché il Garante però mi è stato affidato un potere si può assimilare indubbiamente ha un potere di proposta ecco che però direi consumato ventotto impegno consumato uno più un potere di ritorno su questa situazione o un potere veramente morale sollecitatorio sollecitatoria c'è un potere abbia
Sì allora voglio tanto pregare un pochino di silenzio anche per favorire gli interventi dei dei dei relatori che sono molto impegnativi
Ora la parola a grande richiesta dei colleghi per creare l'altro polo del dibattito l'intervento di Gianni Letta
Nei resoconti dei dibattiti recenti ho visto che è stato definito qualche volta vincitore qualche volta imputato eccetera vedremo vedremo domani
Comunque non non te la prendere che certi aggettivi mi sembrano d'obbligo se si pensa che le Monde all'indomani dell'assegnazione delle frequenze ha scritto che la parte le belle l'ha avuta all'avuta Berlusconi ha capelli domande da fare sarebbero parecchie come per Pasquarelli a molte te l'hanno già fatte
I precedenti interlocutori quindi rispondi rispondi eppure ecco vorrei che si però che si parlasse anche un po'dell'informazione che il tema principale di questa tavola rotonda credi anche tu come ha detto Pasquarelli in una recente intervista che essi può fare più politica con la cronaca che con i discorsi dei politici
Ma caro presidente di questa di bada al colore del mio arrivo il riferimento col quale tu hai introdotto la mia brevissima replica perché mi atterrò scrupolosamente al tempo assegnato
Faceva riferimento al recentissimo dibattito che si è tenuto a Reggio Emilia la festa dell'Unità
E confesso e credo che molti degli amici presenti in sala
Non avranno difficoltà a riconoscerlo che mi trovavo molto più a mio agio a Reggio Emilia che non qui appesa ero perché era molto più facile per me polemizzare in quella sede che non in queste e anche perché mi era più facile per la verità replicare anche vivacemente come feci al presidente della RAI professor Pedullà che non al carissimo amico di tanti anni Gianni Pasquarelli
E quindi certamente sono in condizioni di difficoltà oggi
E certamente non potrò essere definito vincitore ma nemmeno mi piace perché lo dissi per respingerlo nonostante qualcuno lo abbia milizie semente distorto l'altro aggettivo adoperato cioè quello di imputato
Io credo che qui non ci siano né vincitori né vinti né imputati né difensori anche se debbo dire con tutta l'amicizia con tutto il rispetto con tutta l'ammirazione che ho per lui che il risultato del diverrà il suo discorso di Pasquarelli l'hostess
Perché a Reggio Emilia
Pedullà pianse sulle sorti della RAI inducendo alla pietà e quasi alla commiserazione così che l'indomani
Sui giornali i titoli riecheggiano quegli accenti di sconfitta di resa di morte che Pasquarelli poco fa vi ha ricordato e Pasquarelli invece con abbondanza di cifre vi ha detto che la RAI anziché morente è vincente e quindi ha riaffermato con orgogliosa sicurezza anche se ha detto che l'ha fatto come sempre nel suo costume senza iattanza che nel duello la RAI vince
E continua a vincere
Però
L'uno a Reggio Emilia parlava di una RAI morente piangendo
L'altro appesa a Rho parla di una Rai vincente con orgogliosa difesa della storia delle tradizioni del valore dell'azienda
Ma tutti e due che fanno tutte e due Milano allo stesso risultato chiedono più soldi per la RAI
Chiedono a governo e Parlamento di dare più soldi
E tutti e due
Pasquarelli per la verità più attento alle cose della contabilità e del bilancio lo ha fatto in maniera più elegante
Pedullà nella sua saggezza letteraria come ebbe a dire lui lo ha fatto in maniera più svagata ma tutti e due hanno dimenticato guarda caso
La posta principale di quel bilancio sul quale l'uno dell'altro tanto piangono una posta che risponde alla parola di Cannone che la legge dice essere la risorsa primaria del servizio pubblico
Assegnando alla pubblicità soltanto il valore di risorsa accessoria
E in queste due definizioni primario ed accessorio ci dovrebbe essere già il rapporto tra le due fonti primarie di finanziamento più importanti di finanziamento della Rai bene tutti e due dimenticano di dire
Che il cannone
E in quella posta di bilancio eguale a due mila miliardi
Dico due mila e non ho sbagliato due mila quindi non è che ci siamo a giocare su piccole cifre o a litigare su piccole frange di percentuali la risorsa primaria fa due mila miliardi
Pasquarelli dice è aumentata soltanto o non mi ricordo se otto volte rispetto alle sedici dell'inflazione eccetera
E beh
Visto che il garante dell'editoria ha fatto omaggio giustamente alle personalità che sul piano scientifico
Studiano e scrivono di questi problemi piace anche a me associarmi a rendere omaggio al professore Zaccaria e rimando al volume da lui curato assieme a un altro consigliere della RAI il professor Rocco rimando il carissimo Gianni Pasquarelli e anche il professor Pedullà
A leggersi le pagine relative al cannone troveranno forse lì una risposta anche all'altro pianto sulle tasse di concessione che fanno il servizio pubblico così diverso è penalizzato dai privati
Perché troveranno la storia della composizione del canone dei successivi sovrapprezzi
Troveranno la storia che una tassa che ha il carattere erariale dalla legge del trentotto a quella del quarantasei vedi agli aggiornamenti e troveranno la risposta che vuole che lo Stato che cura questo servizio
Consegna alla RAI una somma che è l'equivalente di ciò che residuale da una serie di operazioni per una serie di motivazioni che queste leggi
Addossano allo stesso stato nella esazione di questo tributo
E cioè ci sono il sei virgola undici per cento a favore del ministero del Turismo l'uno per cento a favore della Santa Cecilia il tre il settanta per cento a favore del ministero delle Poste
E delle telecomunicazioni che è l'ente concedente verso la concessionaria e il tre il venticinque se non ricordo a favore del ministero del Tesoro
Quindi non è che la RAI possa e debba tanto piangere perché la storia del calore
è una serie di operazioni
Poste su quel tributo che ha carattere erariale al termine delle quali operazioni lo Stato versa la RAI una cifra che ha valore mille novecentonovantadue fa due mila miliardi quindi dire che la RAI debba competere ma debba competere ad armi pari
Mi trova perfettamente d'accordo in principio però ricordando anche la realtà
Delle leggi e del sistema perché qui la tanto vituperata legge Mammì
Che nessuno vuole riconoscere come legge di sistema avete sentito poco fa il garante dell'editoria illustre professor Santaniello che è un giurista e che quindi certamente ne sa di me più di me contestare ancora una volta e che Jeanne do un ritornello che sulle labbra dell'onorevole Borghi presidente dalla commissione parlamentare abbiamo sentito ripetere mille volte
Durante il tormentato iter della legge Mammì che questa non è una legge di sistema
E il garante per lo ricordava a proposito del fatto che questa legge disciplina soltanto la televisione via etere e dimentica la televisione via cavo per esempio
Beh dimentichiamo tutti e allora voglio ricordarlo alla memoria di tutti che questa legge la legge ma mila duecentoventitré
A Barrault Gato la precedente legge che vietava nel nostro Paese la televisione via cavo perché la memoria e corretta non solo dei nostri rappresentanti politici ma anche di noi operatori della televisione di noi giornalisti beh vorrei ricordare a tutti che Lal una legge dello Stato
Su iniziativa dell'onorevole Ugo la Malfa che mise in crisi un Governo il governo Andreotti Malagodi
Una legge dello Stato vietava in Italia la televisione via cavo mentre in tutti gli altri paesi europei si andava affermando e imponeva al nostro Paese soltanto la diffusione mono Canale
Ebbene dopo tanti anni di inerzia legislativa dopo tanti anni la legge Mammì per prima
Ha bloccato questa norma e la dando una delega al governo per una regolamentazione della diffusione via cavo delega che il governo sta già adempiendo quindi non è vero
Che la legge Mammì non ha guardato al sistema
Così come non è vero che la legge Mammì non abbia guardato alla regolamentazione della televisione a pagamento
Perché come gli atti parlamentari ampiamente dimostrano la legge ha sempre parificato la televisione a pagamento all'altra televisione
Tant'è vero che all'articolo quindici tra le fonti di sostentamento mette la pubblicità accanto al canone o agli abbonamenti che sono lo strumento tipico dalla televisione a pagamento
Ma non contenti di questi i cari amici del Partito comunista prima e del PDS dopo convinti così facendo di poter aggredire o ridimensionare una volta di più Berlusconi chiese però in sede di approvazione parlamentare del Regolamento di attuazione della legge
Un emendamento che rendesse più esplicito più chiaro irreversibile definitivo sono aggettivi che prendo dal verbale
Della Commissione parlamentare che approvo quel Regolamento questa non distinzione
E un emendamento presentato dall'onorevole Veltroni ed altri è stato approvato ed è diventato l'articolo ventisette del Regolamento di attuazione della legge duecentoventitré
E parificato totalmente la televisione a pagamento all'altra televisione facendo carico alla tv a pagamento di tutti gli oneri e tutti gli obblighi dall'altra televisione
Quindi non è vero che la legge Mammì non sia una legge di sistema che non abbia guardato al resto certo come tutte le cose di questo mondo
è una legge perfettibile certa una legge che può essere migliorata certo che anch'io come tutti auspico che possano in futuro essere migliorata
Ma le leggi prima di migliorarle vanno applicate e non si può tentare di riaprire il discorso sulla legge Mammì cambiando la stravolgendo un sistema che si va appena consolidando
Con la pretesa
Di fare un'altra legge guarda caso ancora una volta mirata soltanto su un soggetto cioè sulla Fininvest o su Berlusconi ed è io ricorderò allora
Che siccome non vi piacciono in uno Stato che si dice democratico e libero che democratico e libero
Che fa cioè della certezza del diritto il suo valore fondamentale e fondante non mi piacciono le leggi usa e getta pieno
Mi piacciono coloro che di volta in volta la usano o la gettano a secondo della propria personale convenienza perché dico questo ed è perché la legge Mammì
è stata applicata eccome per imporre per esempio alla Fininvest
Numerose sostanziali dolorose rinunce
Vedere ricordo una per tutte la Mondadori la Mondadori è stata spartita in omaggio e in applicazione dell'articolo quindici della legge Mammì e la Repubblica uno dei soggetti interessati alla spartizione
Perché ricordo che Repubblica ed Espresso erano dentro la Mondadori quando Berlusconi l'aveva acquisita e aveva vinto in Corte d'appello quando ci fu la famosa spartizione con la famosa mediazione che qui è di casa perché ho visto che cela quanti oggi
Ebbene la Mondadori col fu separata dall'Espresso da Repubblica che come disse qualcuno tornarono a casa
E Repubblica a tutta pagina scrisse grazie Mammì questo era il titolo di Repubblica perché questa era l'applicazione della legge Mammì
E allora andava bene allora per imporre questa rinuncia non va più bene adesso
è troppo comodo
Certo che possa essermi gli orata certo mi auguro anch'io che lo sarà ma prima applichiamola e applichiamola nella sua interezza affinché quel sistema visto che la legge finalmente legittima che la legge riconosce e per la prima volta disciplina possa trovare una prima puntuale regolamentazione
Ha ragione radi va applicata perché non è un punto d'arrivo ma è un forte punto di partenza
Deve essere un punto fermo come lui ha detto perché finalmente dopo tanti anni di caos o di etere selvaggio o di far west come qualcuno amava ripetere finalmente c'è ci sono delle regole
Che a ben leggere sono regole ampie che riguardano tutto il sistema come ho tentato brevemente di dire poi dopo il resto verrà una volta che anche sulla base della sperimentazione si sarà potuto dare un primo ordine allora voi si potrà anche eventualmente emendare ma non prima
Anche perché mi fanno sorridere quegli altri critici che hanno combattuto per anni l'iter della legge Mammì e la sua approvazione
Dicendo e accusando poi guarda caso la Fininvest che quella era una legge fotografia perché si limitava a fotografare l'esistente
E quando in sede di prima applicazione sulla base dell'articolo trentadue la legge rivela i suoi effetti
E dimostra che non era una fotografia perché va a modificare l'esistente sia pure in parte allora quelle stesse persone che avevano imboccato e combattuto
In nome di una fotografia dicono che bisogna conservare l'esistente così come che non bisogna sacrificare nessuno avranno anche ragione ma loro avevano torto prima o se avevano tolto prima hanno torto o hanno ragione adesso o viceversa
Quindi non si può di volta in volta usare un'argomentazione però contro solo per mirare sempre e soltanto allo stesso obiettivo
E qui rispondo anche a Pasquarelli nell'alternanza che ha caratterizzato questi anni e per la caratterizzazione che i giornali hanno di volta in volta dato al rapporto tra privati e pubblico tra RAI e Fininvest
Di passeri visivo di guerra di fine della pax di scoppio dalla guerra a me non piacciono nessuna delle due espressioni
Io direi che proprio in base alla legge Mammì che riconosce legittima il sistema misto al quale persino al Santo Padre
Poco tempo fa ha dato la sua benedizione dicendo che per i valori della libertà e della democrazia il sistema deve essere visto nell'informazione in particolare la televisione proprio per la legge ma mi dicevo mi piaci
E mi piacerebbe che tra pubblico e privato ci fosse un confronto una competizione libera leale corretta
Fatta questa sì per migliorare i programmi e non per degradare mentre invece quella ossessiva rincorsa dell'audience della quale così bene ha parlato nella seconda parte del suo intervento l'onorevole radi Fassi
Che tra pubblico e privato si sia innestata una corsa in basso verso la dequalificazione della programmazione
Ma solo un corretto
Rapporto di competizione di concorrenza di confronto potrà alimentare
Ma un confronto nel quale il servizio pubblico deve ricordarsi di quella parolina canone che equivale a quella cifra due mila miliardi
Perché questa fonte primaria ne fa diversa la natura
Prima ancora che parlare dell'assetto in relazione alla trasformazione dell'IRI ha ragione Pasquarelli a preoccuparsene ha ragione radi e Carrà apporre il problema
Della partecipazione soltanto pubblica perché essendo concessionaria del servizio pubblico non potrà la RAI partecipare di quel processo di privatizzazione che invece fa capo alla sua capogruppo ma se prima ancora di guardare agli assetti azionari si guardasse alla funzione e al ruolo del servizio pubblico e il servizio pubblico memore delle sue di verze fonti di finanziamento avesse il coraggio di sottrarsi
A quella rincorsa ossessiva all'audience
A quel consultare frenetico dei bollettini dell'Auditel per perseguire pienamente liberamente responsabilmente le finalità del proprio ruolo e la propria funzione
Forse
Innescherebbe nel sistema un processo virtuoso che migliorerebbe la qualità della programmazione su tutti i versanti
E questo lo dico non perché sogni io o possa qualcuno sognare come nelle parole di Pasquarelli o giustamente sentito paventare
Una tv soltanto pedagogica che sia cioè noiosa
A fronte di un attivo divertente che faccia ascolto nessuno pensa caro radi di confinare la RAI a fare soltanto una programmazione delitti come hai detto per pochi o soltanto per agogica come ha detto Pasquarelli no
Però neppure una televisione che dimentichi la sua funzione il suo ruolo di servizio pubblico
E io debbo dare atto che non si può fare qui un discorso tutto intero sulle tre reti tutto eguale perché è diverso il comportamento delle reti è diverso il comportamento sia nell'informazione che non lo spettacolo perché c'è qualcuno
RAI Uno
TG uno che non dimentica questo ruolo e questa funzione pur nel doveroso rispetto del pluralismo
E c'è qualche d'un altro che invece lo dimentica o peggio ancora
Il ride a certi valori che sono invece legislativamente consacrati quindi una è vero che la legge Mammì non disciplina il servizio pubblico perché rinvia alla legge centotré ed è vero che in relazione ai fatti nuovi sia della duecentoventitré sia del Liri
La RAI dovrà essere riformata e qui non voglio entrare nel sistema Rai
Però è altrettanto vero che in quella riforma o nell'assetto attuale nell'equilibrio che io mi auguro armonico che si deve creare tra pubblico e privato all'interno del sistema misto la RAI possa tornare alla sua funzione di servizio pubblico
Perché dico tornare perché certo che la RAI ha assolto in questo Paese un ruolo determinante positivo
C'è in sala un personaggio che di questa RAI è stato la storia ed è il dottor Bernabei un personaggio al quale l'Italia deve dire grazie e debbono dire grazie al dottor Bernabei per ciò che ha fatto in RAI sia coloro che oggi in RAI dicono ancora della eredità della sua esperienza
Sia quelli che alla televisione sono arrivati dopo come noi privati che dopo la rottura del monopolio hanno potuto intraprendere questa grande avventura questa magnifica meravigliosa strada
Ma avete sentito le parole con cui radi ha iniziato la sua splendida relazione ha fatto una carrellata essenziale secca brevissima poche parole per ogni Paese ma è andato di paese in paese attraverso tutta l'Europa
E dovunque
Ha visto e registrato
Stavo per dire il declino non mi piace adoperare questa parola
Va dovunque ha visto che rispetto all'egemonia
O al monopolio del servizio pubblico oggi dovunque c'è una convivenza tra pubblico e privato che sposta fatalmente i rapporti di forza che sposta fatalmente gli ascolti che porta a crescere il privato e a decrescere il pubblico
è un fenomeno irreversibile
è un fenomeno europeo è un fenomeno non vogliamo dire mondiale perché altrove le cose sono ancora diverse
è un fenomeno al quale chi ancora pensa con la mentalità di quella vecchia cultura del monopolio non può non deve più pensare c'è posto per il servizio pubblico nessuno nega la centralità in questo Paese del servizio pubblico gara Pasquarelli che tutti io per primo riconosciamo
Ma c'è un diverso rapporto nell'equilibrio del sistema misto il servizio pubblico deve virgolette rassegnarsi chiuse le virgolette ha un ruolo diverso deve tornare ad adempiere al suo ruolo e alla sua funzione in uno spirito di libera leale e corretta competizione a beneficio del telespettatore
Di quel telespettatore che potrà giovarsi e la legge rivelerà a tal proposito tutte le sue potenzialità solo se accanto al servizio pubblico che conserva la sua funzione centrale nel sistema e che recupera il suo ruolo di servizio pubblico esista un soggetto privato capace di competere con il colosso pubblico e una quantità di soggetti a livello nazionale a livello regionale a livello locale che possano dar vita a quel pluralismo a quell'articolazione a quella pluralità di voci a quel concerto che la legge appunto delinea e disegna e che noi vogliamo contribuire a realizzare una sola parola a tale proposito per tutte le polemiche di questi giorni per le polemiche conseguenti alla delibera del Consiglio dei ministri
Ma io credo che parlare di vincitore a proposito della Fininvest sia sbagliato come credo che sia sbagliato
Attaccare frontalmente
Chi ha voluto dare esecuzione applicazione correttamente ad una legge bene parlare di oligopolio mi sembra altrettanto improprio quando quella delibera e quelle graduatorie prendono in esame
Diciotto soggetti nazionali che hanno chiesto
La concessione cinque ripetitori esteri mille quattrocentoventinove
Soggetti locali e questo è un Paese dove non c'è pluralismo e questo è un Paese dove c'è l'oligopolio ma certo che in ogni Paese del mondo i soggetti forti
Sono due o tre soltanto ma certo che allora anche negli Stati Uniti sia l'oligopolio se negli Stati Uniti duecentoquaranta milioni di abitanti si sono soltanto tre network beh allora
Anche lì c'è l'oligopolio
E io credo che nel nostro Paese il pluralismo sia dimostrato dalle cifre come documentato a questo tavolo in sala dalla quantità dei soggetti che giustamente protestano perché è chiaro che nella dipanare una matassa tanto intricata e complicata ci saranno stati gli errori ma c'è il modo di riparare io spero che attraverso questo e chiudo si possa arrivare
Anche attraverso la revisione di quelle graduatorie soprattutto per le locali ma anche per le nazionali si divisi da me
Il battagliero sindaco di Capri titolare di Telecapri io spero che attraverso quei correttivi che la legge prevede che il ministro ha annunciato si possa arrivare a quella composizione armonica affinché il sistema misto viva nella libertà e nella democrazia di questo Paese grazie
Allora sentiamo adesso un'altra voce del privato Maria Lina Marcucci alcun deputato ha scritto che io a Berlusconi sono state date certezze alla RAI agli altri nessuno ecco
Le qui rappresenta almeno una parte degli altri e vorremmo sentire la sua opinione
Io credo di non rappresentare soltanto la parte degli altri io rappresento in qualche modo l'Italia non me la sento di rappresentare sono me stessa vorrei rispondere
A letta prima di tutto quando dice
Che il confronto Rai privato è un confronto ormai alla pari grazie all'applicazione corretta della legge Marri della legge Mammì mi dispiace io non sono assolutamente d'accordo e credo a titolo di non essere d'accordo
Ero al comma ero al al dibattito a Reggio Emilia sino al dibattito oggi ho sentito delle urla ho sentito il dottor Pasquarelli non credo che l'uno parli di una RAI morente l'altro panni di una RAI che forse non è morente purché gli venga dato un aumento di Cannes aumento
Di tetto pubblicitario quello che chiedono
è una regolamentazione dall'altra parte c'è nel settore privato che sia una regolamentazione che permette una concorrenza leale a tutti i settori
E questa applicazione la legge Mammì non l'ha dato mi dispiace letta non l'ha dato perché quando te parli si sente dall'arroganza delle tue parole che non l'ha dato perché il privato è rappresentato dalla Fininvest
E in Italia il privato non può essere rappresentato dalla Fininvest a sua
Devono essere altri soggetti che come la Fininvest hanno il diritto hanno combattuto sono nati all'epoca hanno come hanno aspettato la legge
Fino a quando forze a voi e a pochi altri ha fatto comodo di dare la legge quando quella legge fosse consono alle vostre richieste non solo si sono aspettati due anni per avere l'applicazione di quella legge l'applicazione di quella legge non è stata corretta
Io cito soltanto due elementi due del nostro ministro delle Poste telecomunicazione nella sua audizione al Senato il ministro ha detto mi accusano di non aver salvaguardato il pluralismo io lo salvaguardato perché abbiamo come dicevi te fra l'altro c'è una strana coincidenza di terzi
E di conclusioni tra voi e il ministro perché si è scelto tra diciotto soggetti nazionali non si è scelto fra diciotto soggetti nazionali perché non si è esaminato secondo i criteri stabiliti dalla legge Mammì i progetti di diciotto
Soggetti privati
Sì è soltanto tentato di trovare una mediazione neanche buona palla fine viste le proteste ad una situazione esistente il ministro dice anche che tra i criteri si sono privilegiati sono criteri importanti quelli della Della potenzialità economica dell'emittente laddove per potenzialità economica poi siamo andati a verificare in graduatoria
Che si cala si parla di capitale sociale ora io non so se in sala comunque sicuramente a questo tavolo ci sono degli e Sperti se per potenzialità economica di un progetto
Si può avvalorare solo il capitale sociale è ridicolo laddove non si prendono
In esame la progettualità la potenzialità vera il capitale sociale le risorse economiche oltre poi ai risultati previsti da un comune business planner sui cinque anni sui dieci anni su quello che si vuole
L'altro criterio sono i dipendenti e il ministro ha fatto anche dei loro Nya dice calcolando prendendo il come criterio dipendenti i dipendenti sono evitano che tutte quelle televisioni che si basano sul volontarismo Ossuccio o su società hanno realmente esistenti siano automaticamente
Messi fuori non riconosciuti non è giusto non c'è più il volontariato nelle persone di neanche nelle private cioè chi ha lottato per quindici anni diciassette anni per arrivare vivo ad una legge sicuramente non ha potuto basare la propria lotta sul volontariato
Per cui ritengo che anche queste
Piccole diciamo giustificazioni del ministro siano veramente assurde
Io ritengo che comunque quando garante fa appello alla alla regolamentazione che non è completa quando i politici democristiani e di altri partiti fanno appello a una regolamentazione che non è regolamentata e di sistema
Sicuramente abbiano ragione lo vediamo oggi lo vediamo guardando i telegiornali si parla in questi doveva parlare in questo dibattito di informazione ditemi voi in un sistema dove un soggetto privato
Un soggetto privato la rapina regolamentare MoMA la regola venderemo
Non appena la legge Mammì per quanto riguarda i privati sarà stata applicata correttamente guardiamo i telegiornali e vediamo che oggi i telegiornali delle reti Fininvest sono usati spudoratamente come strumento di lobbying per questo o l'altro scopo
Che si deve raggiungere ma queste dichiarato voglio dire non è una cosa perché per che scopo dell'imprenditore arrivare là dove può ottenere il monopolio di un settore sono i politici che devono aiutarci a regolamentare sono i politici che sono qui seduti caro dottorati dottor Carra e tutti quanti siete Quack asinella Silvia Costa il Borri
Non si può continuare a tentare di sconfiggere con le teorie e con le belle promesse per il futuro un nemico che non è un nemico perché un imprenditore che fa il suo mestiere dobbiamo metterli delle regole dobbiamo metterle a lui dobbiamo metterla noi
Dobbiamo proprio evitare che diventi un nemico e da nemico vittima e che sollevi topo l'italiano in favore della televisione commerciale è ridicola anche questo laddove letta dice no scusate non letta questa volta Berlusconi si espone perché esce vincitore
E dice ha vinto il popolo italiano ma dove ha vinto il popolo italiano perché ha tenuto tre concessioni
In esse re per le tre tele più cioè stiamo combattendo il canone RAI e andiamo a dare tre concessioni che dovrebbero essere di interesse generale alle televisioni a pagamento ma vergogniamoci giornali gli editori che permettiamo senza discutere
Che è un monopolista faccia questa affermazione liberamente grazie
Allora adesso prego intervenire Andrea Andrea Borri con l'informazione che dato parecchio da fare nella passata legislatura l'informazione la televisione ecco vorremmo ascoltare la tua
Esperienza di presidente della commissione parlamentare di vigilanza una commissione che spesso si è trovata come si dice in gergo un po'fuori sincrono anche a causa dello sbilanciamento del sistema ecco se dovessi lasciare al tuo successore una busta con le istruzioni per l'uso cosa ci mettereste in primo luogo
Ma io l'esperienza commissione di vigilanza l'ho fatta
Cercando di destreggia mi in una situazione che era superata rispetto al tempo in cui la commissione è stata concepita
Ho cercato di usare la Commissione come occasione per spingere al cambiamento del sistema
Nel caso specifico del rapporto con la RAI
Perché ritengo che questa Commissione nata quando la RAI era in regime di monopolio è completamente spiazzata rispetto ai tempi
La proposta che ritengo che si debba fare
è che la Commissione debba essere ridotta notevolmente nel numero dei suoi componenti e che questi suoi componenti non debbono essere più rappresentanti di partito nel senso che vanno lì
Per sostenere una parte in base alla collocazione politica ma devono essere scelti
Per rappresentare direttamente l'interesse collettivo
Qualcosa di più simile a un comitato che non una commissione dove i partiti mandano i loro rappresentanti come se si trattasse di disputarsi in chiave politica e partitica qualcosa di molto più complesso e importante come il ruolo del servizio pubblico
La proposta poi che la Commissione di vigilanza
Non abbia più una funzione di vigilanza ma soltanto una funzione di indirizzo poiché questo è possibile fare
E abbia una funzione di indirizzo non più sul servizio pubblico ma sull'intero sistema radiotelevisivo
E che le funzioni di vigilanza siano affidate al Garante che un organismo autonomo dotato di possibilità di intervento
Realizzando in questo modo un progresso sul piano della unità del sistema già il sistema radiotelevisivo vorrei dire anch'io qualche parola su questo argomento
Io sostengo che non siamo di fronte a un sistema radiotelevisivo nel suo complesso e ordinatamente regolamentato
Siamo più di fronte a due segmenti un segmento pubblico con una legislazione ancora vecchia coi destini incerti tenuto a bagnomaria da una situazione politica in continua ebollizione
è un sistema privato meglio un segmento privato che sia andato foce mente concentrando in un'unica mano
Che si pone come alternativa al sistema pubblico
Cioè due tronconi come se il problema alla fine invece non fosse da riguardarsi complessivamente dal momento che il sistema radiotelevisivo
Coinvolge interessi fondamentali dei cittadini qualunque sia la natura del soggetto che trasmette sì è un soggetto pubblico che è un soggetto privato
Quello che è importante è rendersi conto della rilevanza pubblica della televisione eppure accettando anzi sollecitandolo ruolo pluralistico dei privati non dimenticare
La grossa valenza che il messaggio radiotelevisivo a
Nella evoluzione di una società e io non accetto e mi sembra riduttivo considerare la televisione alla stessa stregua degli altri mezzi di comunicazione
Occorre anche rendersi conto che la televisione ha una sua peculiarità che lo fa ne fa uno strumento del tutto diverso dagli altri mezzi
Ripeto sempre che chi va al cinema chi compra un giornale chi acquista una rivista pornografica fa un atto di Scelta è un suo atto di volontà
Ma la televisione di gran lunga in modo maggiore rispetto ad ogni altro mezzo
Pone lo spettatore in condizione di passività e non si venga a dire che è sufficiente il telecomando per determinare una scelta impositiva
Poiché è chi non vuole vedere certi programmi usando il telecomando va a finire che si ripete lo stesso e la televisione entra nelle case in modo subdolo
Si vive in comunità si vive in famiglia non ti ha un ascolto individuale questi non sono problemi da bacchettoni sono problemi che tutte le società evolute le società civili
Nel momento in cui si sono posti il problema del governo tra virgolette del sistema radiotelevisivo si sono posti
Da noi invece la questione ancora in termini di scontro RAI Fininvest allora sentiamo al dottor letta letta
Che dice che la RAI alle ricerca di fondi in realtà la RAI chiede di avere un quadro più definito ed avere elementi di certezza rispetto alle risorse dei CUB o disporre
Letta parla del cannone alla RAI ma io volevo spari osservare a letta come se il Cannone fosse ed è la solitari come interazione che viene usata in questi casi
Vorrei far presente che la RAI dispone grossomodo delle stesse risorse di cui dispone soltanto da pubblicità la Fininvest
La RAI dispone del canone ma grosso modo facendo riattivato rilento io eh
Tra Cannone da un lato tra canone e pubblicità la RAI grosso modo disco dispone delle stesse risorse di cui dispone grosso modo evaso la pubblicità quattro mila due mila il doppio presidente
Sono quattro mila miliardi contro due mila Taino nel trattamento e pubblicità la raccolta Milena chiedo scusa però era una precisazione doverosa
Cioè c'è una differenza tra canone e pubblicità RAI assieme e pubblicità Fininvest la differenza non di sei sette quattro tre quattrocento miliardi su un totale storia ed era insomma grave in ogni caso in ogni caso questo è un particolare Betti lineari senza pagare in San queste ormai secolare secondario
Vorrei fare presente però un dato che è questo
Per effetto del tetto
Alla pubblicità e imposto alla RAI
La RAI
Dispone di entrate pubblicitarie che sono inferiore rispetto al livello di ascolto che raggiunge nel Paese di conseguenza la Fininvest
Dispone invece di entrate pubblicitarie grosso modo pari al sessantacinque per cento della o il settanta per cento della pubblicità televisiva nazionale pur avendo un
Penetrazione da un'audience complessiva attorno al quaranta per cento in definitiva in questa situazione
La Fininvest già si giova di una rendita di posizione grazie al canone RAI accompagnato fino ad ora dal tetto e per un'azienda che in definitiva si pone come campione della imprenditoria ma che io ritengo che sia in realtà un'azienda fortemente protetta sul piano anche della raccordo politico non mi sembra che sia la posizione ideale per sventolare
La bandiera della imprenditoria libera nei confronti di un'azienda protetta semi pubblica come la RAI c'è qualcosa se come dato di vedere in questo meccanismo e siccome si è parlato anche di una carrellata per andare a vedere che cosa viene di qua e di là negli altri Paesi e allora brevissimamente facciamo anche questo osservazione
In tutti gli altri Paesi le televisioni private sono televisioni locali
Le quali si associano fra di loro e dando vita a grandi entità trasmetterà durante alcune ore del giorno a programmi comuni
I network americani a cui ha fatto riferimento il dottor Letta in realtà non sono televisioni
Sono aziende di servizio che in concorrenza fra di loro vendono alle catene di televisioni private a cui ho accennato prima i loro servizi
Ma questi network non si occupano di pubblicità non si occupò di sale cinematografiche non si occupano di fare i programmi non compie non controllavo l'intera catena dell'audiovisivo nazionale
Dove negli altri paesi si sono dati vita
Si è dato vita alla presenza di televisioni nazionali private nessun soggetto può avere più del venticinque per cento di proprietà di una sola rete radiotelevisiva
Il rapporto tra il più liberale dei Paesi in questo campo e l'Italia
Che invece consente con la legge Mammì che un soggetto possa avere non più di tre reti
Nazionali facendo gabellare ecco questa norma come norma antitrust quindi il rapporto fra il più liberale di questo Paese l'Italia è un rapporto di zero venticinque a tre
Queste cose anche se ripetute qualcuno verrà sentito dire né in altre occasioni
Ebbene che vengano sempre ripetute per sfatare il luogo comune per cui noi ci staremmo incamminando su questa via secondo gli standard europee il secondo gli standard degli altri Paesi
Non è vero stiamo creando qualcosa che non ha riferimenti e nessun contesto nazionale di altri paesi
E allora su questo dobbiamo riflettere
Facciamo brevissimamente
Un'altra considerazione ed è questa
Perché la Corte costituzionale dopo vere ribadito la liceità
E la rilevanza del sistema pubblico radiotelevisivi del servizio pubblico radiotelevisivo ha ripetutamente legittimato la presenza l'utilità della presenza dei privati sul piano locale
Le prime leggi che i ministri democratici cristiani hanno tentato di fare partendo dalla riconoscimento dell'ambito locale per costruire per questa via
Un tentativo di disciplina del sistema
Che adesso è forse ingenuamente rispetto a quei tempi non lo so al centro la RAI e poi una serie di emittenti in ambito locale riconosciute e garantite per quale motivo sono stati bloccati sul nascere
Perché si è diffusa questa sensazione
Questa constatazione falsa che quello fosse il modo per bloccare sul nascere
La emittenza privata che aveva bisogno di grandi capitali che non sopportava limiti che non sopportava restrizioni
Tutte le iniziative in questo senso sono state bloccate
Fino a quando
Arrivati
A qualche anno fa
Quando le cose sul campo si sono svolto in un certo modo si è arrivati a imporre come condizione per la formazione del governo
Che si desse vita a una legge che sancisse
Quello che si era sviluppato in mancanza di legge
E quindi mentre prima si poneva come condizione per la partecipazione al governo che non si facesse una legge basata sull'ambito locale si è richiesto poi come condizione per la partecipazione al governo che si facesse una legge
Prevista nei dettagli nel programma di governo il cui il contenuto essenziale era la normativa antitrust non oltre hip le tre reti nazionali
Allora se questa non è una legge disegnata sull'esistente sequestra una una legge che tiene conto dei pur legittimi interessi
Della imprenditoria che con capacità si è sviluppato in questo campo ecco allora io non capisco più niente e se io mi ostino a dire che questa è una legge che ha segnato la sconfitta della capacità della classe politica
Del parlamento
Che ha rinunciato all'ambizione di disegnare in questa materia è così importante e delicata per lo sviluppo politico ma prima ancora sociale e culturale del Paese qualcosa che avesse una sua validità al di là degli interessi
E allora io dico che queste cose vanno ribadite anche adesso
Anche nel momento in cui il decreto del ministro
Pagani mi sembra ancora una volta a seguire la stessa via di precostituire fatti compiuti da può arrivare successivamente ratificati dicendo ama c'è la legge è legge e va rispettata queste applicazione la legge no non è così
Se guardiamo ai contenuti del decreto del decreto Pagani vediamo che ci sono dietro molte storture molte distorsioni
Vediamo che ci sono le pay tv
Ancora in lista d'attesa con i tre posti garantiti e si dice che osservando pay TV o saranno comunque trasmissioni in chiaro e le concessioni sono lì beh io dico che a questo punto siccome il quadro politico è in evoluzione del bene e nel male cogliamo gli aspetti positivi
Cogliamo la capacità sul piano politico di non subire condizionamenti come democrazia cristiana finalmente abbiamo il coraggio di imporre noi delle scelte in una materia che non è secondaria nessuna
Ecco ora
La parola un altro ospite ringraziamo molto Giovanni Giovannini presidente della Federazione italiana editori io
Giornaliero io sono rimasto colpito dalla sua dichiarazione al momento delle concessioni televisive il tredici agosto scorso ha parlato di confusione totale caos minaccia la libertà
E via di questo passo il tuo punto di vista dal tuo punto di vista
Qual è il colpo il colpo di barra che può cominciare a ridare ordine al sistema anzi mi correggo dare non ridare perché mi pare che il sistema non sia mai stato
Troppo ordinato
Ma io mi sento
Se molto accurato prender la parola perché in pratica quasi scritto con molto vantaggio dalla mia cultura a un dotto dibattito sui destini dalla RAI pubblicata la Fininvest privata argomenti dei quali sono al margine
Sono al margine
Ci sono modestamente come rappresentante del mondo dell'editoria ci sono forse come cittadino con le mie idee personali però e qui qui voce traccia per noi e altre mai ho sentito l'obsolescenza del mezzo che rappresento perché la parola giornale
In un convegno che è chiamato viaggio del nel pianeta dell'informazione non è stata evocata da nessuno sto venendo la risposta non è gratuito questa paziente
Vado a telegrammi non faccio delle orazioni pochi telegrammi è molto brevi primo telegramma devo dire pure una parola i giornali qua dentro
I giornali si legge insomma di stato di crisi certi giornali sono in difficoltà per tre motivi primo c'è una recessione mondiale che colpisce i media in tutto il mondo dagli Stati Uniti al Giappone
Secondo c'è una recessione italiana sulla quale non ho bisogno di intrattenervi basta leggere i giornali aspetta di Norén ora il costo il sta succedendo e la peggiore situazione economica del dopoguerra
Terzo in Italia è particolarmente aggravata da una sistemazione del sistema generale dei mass media che a nostro avviso non è equa non so come dire più più dolcemente di così non è equa
Durante tutta l'elaborazione della legge Mammì abbiamo vissuto abbiamo sofferto abbiamo da detto il nostro parere Lollo diciamo adesso continueremo a dirlo perché per dj Bacco o dico anche alle tavole di Mosè viva la Chiesa ha discusso per per dei millenni sull'infallibilità del Papa fino alla secolo scorso snobba che proprio della legge del mio amico Oscar Mammì non si possa discutere
Francamente che qualcuno si sia violentemente irritato perché ho detto queste cose mi sembra formati in euro Aspenia inammissibili tra persone civili core grosse responsabilità
E mi fa piacere che qui sia stato detto quello che è la pura realtà
E l'hanno detto in diversi l'ha detto il Garante aveva detto radi l'ha detto insomma questa legge Mammì c'è c'è in attuazione addio noi avremmo avremmo preferito tutto lo scopo del discorso
è che queste cose venissero messe insieme
Perché qui a Ferragosto si discute delle tre si parla già alle frequenze prima del trenta dicembre che domani non è non è fra un anno fra due anni
C'è un discorso di sistemare la televisione i stiam parlando come se fossero noccioline Cannone l'abbonamento va be'è questione di vita o di morte di una parte essenziale del sistema democratico dell'informazione in Italia
Questo comunque lo si giudichi con anche a mio avviso ma parlo da cittadino mi sembra che la logica dovrebbe essere che ne venisse fuori un equo contemperamento tra il Cannone e la pubblicità e e io sono molto lieto che mi abbia ricordato
Qualcuno abbia ricordato che secondo la legge Happy facciamo la legge visto che si deve fare OCSE e osserviamo la la legge stabilisce che la pubblicità è una parte accessoria del canone della RAI qui allora adattiamo applichiamo le leggi mettiamo anche questo quindi l'indicazione quantitativa più o meno e la oh Dio mio
Che io trovi poi tanto ragionevole due cose vane io non voglio far polemica vi sono buona ed è un discorso della RAI quando sentiamo o lede precauzioni delle del del presidente o il di rileva ottimismo dell'amministratore delegato io non trovo mai da parte del mondo della RAI qualcuno che si ponga un minimo di autocritica con minimo di sacrifici ha davanti a sé
Noi nei giornali a che abbiamo attraversato degli anni tremendi cult abbiamo batterista Kevin Keegan pagato tutte hanno pagato i nostri poligrafici che si son ridotti di quasi un terzo nel giro di dieci anni anche i giornalisti sono sottoposti a prepensionamenti altre cose questo ecco francamente fra i tredici mila quanti sono della RAI tre o quattro mila quanti sono i Fininvest forse uno sforzo di taglio nel momento in cui il Paese e chiamata dei tagli NRG sia abbia da essere così è il canone contemperi e per metà la Rai di fare questa fu questa sua peculiare funzione che non è delle commerciali perché per le commerciali la Costituzione
Prevede che esse debbano guadagnare quattrini loro i loro padroni Betti non è solo questo nel campo dell'informazione nuova e certamente nel mondo dei giornali
Dove c'è sicuramente un pizzico di follia che non si traduce nel patto di voler portare a casa le migliaia di miliardi tutti gli anni
Ci sono altre cose ci vuole un momento di di entusiasmo di passione di ideare questa è la differenza fitta fra noi e chi si occupa soltanto di pubblicità
E dico questo per la RAI dopodiché non troviamo ecco il sistema che è uscito sta uscendo dalla legge Mammì che poi a parte i pateracchio di così
Para comici richiede di mettere alle altre tre minori o le fantomatiche di cui nessuno sente al mondo la necessità trait pay tv oltre pay tv io sono abbonato me ne guardo una perché perché mi guardo presunto innocente mi fa piacere perché non ci trovo l'orrore la vergogna della pubblicità che me lo interrompe tutti i momenti ma dico uno a due martedì mattina bisogno solo per fare dodici e permettere a Berlusconi di avere il venticinque per cento cioè le sue tre reti perché se vogliamo parlar chiaro invece che perde tempo fa delle orazioni alate e non finirò citando la democrazia questa è la realtà
E qui c'è un ricco oligopolio due con dell'iniquità da una parte davanti a Lilla l'errore più grosso e ho finito perché non è un intervento ci rinuncio non è affar mio
Non voglio deludere gli ho servire per sentire la mia voce ma non al di là di quello non è non è il mio mestiere la legge Mammì ho detto non ci già chiediamo nell'immediato immediato che vengono apportate dell'attenuazioni
Non siamo così Shop via nulla paese alle prese con i problemi
Che stiamo vivendo vivendo drammaticamente ci si possa mettere in un solenne consesso legislativo parlamentare a riesaminare quello che sarebbe necessario c'è una visione di insieme di tutti i problemi di tutti i segmenti del mondo dei mass media
è dove c'è la televisione voleva preservazione giornali ci sono i personaggi rimango quanti non si può dare una botta per Ferragosto e un'altra arriveremo alla notte di Capodanno e passerà sarà come sarà a cavolo di cane ma sarà così perché e siamo è tardi e quando il ministro delle Poste si risente perché io gli ho detto
Che ha e non ci vedo niente ed offensivo che lui ha ritenuto di di esercitare una funzione notarile per me i notai sono rispettabilissimo
Categoria quello sì in bestia perché dice io ho trovato una pappa ma che dovevo fare bisogna fare la e facciamo alla B non mi potrà faccia però a certamente auto pensiamo dove possibile
Allora mentre nell'immediato come linea culturale occorrerebbe che questo Paese come ha fatto la grande ebbero la Gran Bretagna con le due Royal Commission di Cristo come ha fatto la piccola Svizzera qui a due passi dal nove ecco desse un esame generale di tutto questo settore senza ignorare quello di cui tutti sono ignoranti qui stanno per venire fuori scusa
Stanno per venire fuori delle forme nuove di comunicazione che sono già lì e di cui nessuno sa niente io non ho dieci politici coi quali parlar la sera e spiegargli cos'è il sì di Roma e Cosenza i diari
E e e tra pochi giorni a Milano per la prima volta un sì di rom per l'inaugurazione dello sballo conterrà pubblicità
Ecco queste stanno esplodendo e tutta la stampa scritta sta ricorrendo all'informatica conico ricordò il sistema di giornali fax con sistemi di informazione telefonica ovvio Tex eccetera eccetera eccetera anche in Italia stiamo comincia questo è tutto un mondo nuovo che signora nella maniera più vaporosa che si possa immaginare e non c'è verso di spiegare vesto e questo richiede un esame al massimo livello
Quindi certo prima difendiamo la pelle dei cittadini a Palermo e possibilmente la nostra proprio la nostra sopravvivenza alla infila lecca per ricevere il piatto di minestra lo capisco il suo ricordo
Però questo per una democrazia moderna in un'era che il si chiama informatica che è incominciata eccetera richiede cultura cognizione e impegno non francamente stare a seconda dell'amicizia e contezza Coccaglio ecco
E con degli atteggiamenti veramente sul quale non voglio infierire io non l'ho trovato un uomo politico durante questi mesi
Fino al tredici agosto che non mi abbia detto lei ha perfettamente ragione e ce ne sono qui presenti in questa sala e mi dicano di no se è vero perché se ne tranne uno
Che un ministro che porta un nome confindustriale Valli e quale con nome confindustriali servano per me va bene Berlusconi perché la libertà al mercato eccetera quindi diamo atto che una persona onesta parlato chiaro non abbiamo perso il nostro tra per il resto tutte indistintamente
E un ministro presente al Consiglio dei ministri bisbigliò sottovoce altro vicino che vergogna che stiamo facendo il giorno tredici d'agosto questo sentito da due persone non negato dall'interessato
Lasciamo stare queste poi quindi la legge Mammì non è immutabile nemmeno le tavole del Sinai niente e immutabile quindi o prima o dopo cerchiamo di fare occorrerebbe culturalmente un esame al massimo livello generale dell'intero sistema dell'intero villaggio globale dell'informazione a chi piace ancora maturo e e nell'immediato due cose
Una variazione su questo chiediamo immediatamente prima dei sessanta giorni una variazione delle percentuali da scollamento orario
Che per la commerciale sono attualmente del diciotto per cento più un due per cento ricoverate
E lo chiediamo sì anche per quei quattro soldi che possono forse venire in più o in meno o lo chiediamo anche città e come cittadini per limitare la vergogna delle interruzioni televisive ketchup ossessiona no
E nella loro stupidità volgarità aggravano ancora la stupida volgarità dalla generalità dei programmi
è legato alla diminuzione delle percentuale un'altra vergogna va eliminato io ne ho parlato con con amici eccetera in linea di massima sono bisogna eliminare la vergogna delle sponsorizzazioni
Non eliminare le sponsorizzazioni
Ma chiamiamole pubblicità perché è pubblicità e va chiamata pubblicità e non è possibile che un signore dalle sette alle otto venga a spiegare comprate questi prosciutti o mettetevi queste mutande perché sono buone salita tra pareti
Voglio sapere se rispettano le leggi di tutela del di di tutte queste cose che e e e no quella non è pubblicità conta al due per cento invece che al reale che poteva e dietro a tutte le consolazione la vergogna i personaggi pagati due volte pagati pagati da da pagati da dalle televisioni e pagati da dal cliente che aggiunge dei quattrini cifre di miliardi cifre favolose cifre sconvolgenti e del tutto immorali
Quindi un esame generale enologica beato lui era molto amabile legge sul attuare salvo che però se si prendono degli avanzata e due punti immediati di nostra rivendicazione la riduzione delle percentuali sul quale insistiamo da tanti anni
Sono arrivato accantonarle come indicante come gesto autonomo da parte sia di Fininvest sia dire dirai da Fininvest zero Tara e ho avuto delle parole così che spero che si concretino in qualche modo la riduzione delle percentuale fosse Ulrichs ed evita l'arbitrio ma per dimostrare che qualche cosa si viene incontro e non si è degli spregiudicati e già effettivamente assoluti padroni del mercato così come con questo atteggiamento risulta
Grazie ai giovani gli ha chiesto la parola per un breve telegramma al direttore generale della RAI
Ecco gli stimoli per il collega pregavo molto molto breve al mio amico
Gianni Letta sono legato da stima affettuosa che rimonta molti anni fa però sento il desiderio non tanto di replicare
Ma di chiarire due tre concetti perché se non ci riferiamo chiariamo probabilmente usciremo con idee più confusi di quanto non le avessimo
Letta
Per la RAI il canone è una risorsa primaria e poi dice due mila miliardi
E se io volessi dare un senso un significato a questi due mila miliardi dovrei storicizzare un po'dire che cosa la RAI è stata per questo Paese magari ripetere le sue stesse parole quando dice che ha avuto un ruolo fondamentale nella storia di questo Paese è nata in un certo modo nata con centri di produzione in tutto il Paese
La concorrenza invece è nata in un altro modo ma a parte questo
I due mila miliardi io vi chiedo
Sì questi due mila miliardi anno dopo anno
Diminuiscono in termini di potere d'acquisto reale perché i prezzi mi crescono più dell'incremento del canone io Vò anno dopo anno un impoverimento di risorse guardiamo la risorsa primaria della concorrenza che si chiama pubblicità
Io cito a memoria ma la serie storica degli aumenti della risorsa primaria della concorrenza credo che si misura intorno al trenta trentacinque per cento con punte qualche anno del cento per cento allora ecco le due linee che comunque che divergono
Gli introiti irreali non nominali non monetari in termini reali del canone all'in giù
Gli introiti irreali della concorrenza all'insù
Altro punto la pubblicità
Dice letta la pubblicità per la RAI è un'entrata CES
Tetto
E grazie al tetto ha permesso e alla concorrenza radiotelevisiva e ai privati della carta stampata di crescere come sono cresciuti la prova letta grosso modo negli anni scorsi a fronte di un'audience intorno trentotto trentanove per cento un rastrellamento delle risorse pubblicitarie intorno al settanta per cento
Quindi semmai la concorrenza del dire grazie alla RAI per la sua risorsa accessoria plafond nata da tutti
Ecco un altro punto
Il canone di concessione anche qui cominciamo a ragionare bene
è vero che i centocinquantacinque miliardi
Poi lo stato civile passa in un altro modo o per le orchestre o soprattutto per i notiziari il radiofonici e televisivi all'estero ma attenti questi sono ricchi sono prestazione aggiuntive che la RAI fornisce per le quali la convenzione la Renault non avrebbe nessun obbligo
Quindi il canone resta nudo di centocinquantacinque miliardi l'anno se poi lo Stato con questi denari li paga la parte dell'Orchestra di Santa Cecilia le trasmissioni all'estro ahimè questo è un altro discorso il canone resta ultimo punto e ho finito ma secondo me non ultimo per importanza
Caro amico mio letta
Quando io dico il sistema misto io non ho detto che il sistema misto non mi va bene me ne guarderei
Anzi il sistema messo garanzia di pubbliche di pluralismo di fecondità di dibattito e così via
Ma come insomma posso anch'io criticare un monopolio pubblico dei mezzi di comunicazione lascia che anch'io posso avere qualche dubbio intorno a che cosa
Intorno al fatto che se questi trend
Si dovessero consolidare perché vedi letta io non chiedo elemosine hanno stanno chiedo soldi come spesso si ripete la RAI che vi sono no io chiedo che elimini le risorse aumentino al ritmo
Almeno della metà al cui aumento che tu punto e basta
Questo credo che sia un diritto sacrosanto perché altrimenti come si governano le aziende se io degli incrementi in termini reali calanti ma chi glielo chiude il conto economico
Io allora dico
Se gli incrementi delle tue interrate sono dieci per il mercato mi contento di cinque
Quindi questo chiedo non alla Fininvest ragione letta quando dici che c'entriamo incerto infatti mi sono rivolto al governo e al Parlamento altrimenti il conto economico chiude in rosso altrimenti il processo ma e io un'altra domanda che vorrei fare caro letta ma noi abbiamo avuto un capitale sociale
Oggi che e in termini di potere d'acquisto reali inferiore a quello di venti anni fa mentre il fatturato c'è aumentato di quarantadue volte ma se la concorrenza avesse registrato questa cronica sottocapitalizzazione avrebbe raggiunto i risultati che ha raggiunto ecco perché io dico un giorno sì e l'altro pure che la RAI in questo momento ha bisogno non di un azionista che di via i soldi
Un azionista che il loro i capitali a fronte di cose condizione dei paletti che le retribuzioni non aumentino che regola mi sta bene ma noi siamo orfani perché non abbiamo un azionista e tutto sommato anche l'azionista le sue ragioni perché dice non sono in grado di poter fare il mio mestiere allora e concludo
Il problema non è del sistema misto il problema è di vedere se certi tendenze certe traente
Certe gravitazionali Tanzi Andali producano alla fine il monopolio del privato queste misure dovrà anche tu sia interessato a che in questo Paese non ci sia il monopolio del privato
Così come si è interessato che non ci sia il monopolio del pubblico ed è questo che dobbiamo evitare allora quando io dico se elencate nella RAI non crescono alla lunga alla lunga e la tendenza e qui sta allora siccome aggiungo
Che anche nella carta stampata
Una carta stampata mi pare che i privati ci siano abbondantemente sia pure con me dire editoriali ricche dialettiche Vespro ci sono allora il rischio che questo Paese possa alla fine registrare una monocultura informativa tutto questo è un rischio che va al cuore del sistema
Io condivido gran parte delle cose che ha detto Giovanni
Mi farei solo osservare che per quanto riguarda le sponsorizzazioni per carità credo che noi nella torta ci siamo pochissimo
Però voglio dire
Insomma sponsorizzazioni surrettizie le fa anche la carta stampata io leggo alcuni giornali sono zeppi di pubblicità redazionale
Ora siccome ci si riflette un po'Simenon sei piccolissimo piccolissimo il piccolissimo qui voglio dire anche la carta stampata qualche peccatuccio veniale giovanili solo veniali e io credo che c'ha da farsi perdonare grazie
Allora
La lancetta dell'orologio scorre veloce sono rimasti ancora parecchi interventi alla sua replicano darei
Caravà
Ecco io vorrei dare una un attimo la parola Emanuele Milano a un'altra un altro polo privato come
Gliela darò gliela darò perché Pasqua io non è che ha replicato a tamburo battente no facciamo parlare Emanuele Milano
Un'altra emittente privata importante su conosciamo il suo interesse problemi di formazione che erano nel titolo e poi dopo sono scesi oltre molto oltre il sottotitolo
E lui si è sempre molto preoccupato e nei dibattiti degli ultimi tempi sulle info e sull'informazione emotiva quella che vuole creare forti suggestioni e quasi mai aiuta a capire una preoccupazione fondata che mi sembra due volte fondata nel momento difficile che il Paese attraversa e sarebbe assai grave
Che l'informazione drogata divenisse un ulteriore momento di crisi anzi un suo moltiplicatore Emanuele
Io non lasciano molto spazio alla replica perché mi pare che non ci sia moltissimo raggiunge l'abbiamo sentito abbiamo sentito cose terribili questo quest'oggi a questo tavolo
Quando la tra virgolette Gianni Letta dice che la RAI si deve rassegnare tra virgolette al declino perché non gli veniva una parola riversa quando il direttore generale della RAI dice che se non la RAI non si esprime in un certo modo nel nel confronto della concorrenza è condannata a calare rischia di calare al quindici per cento dell'ascolto
Se queste cose qui le sommiamo a quello che abbiamo sentito ricordare dall'onorevole Ravi nella seconda parte del suo intervento quando facendo riferimento ad una intervista o a delle dichiarazioni di un giovane valoroso dirigente del televisione Fininvest rigori chi ha detto che la quantità e qualità e che al pubblico si dà a quello che il pubblico sta spetta e che quindi sale pubbliche volgare bisogna dare la volgarità perché la televisione
Vende nel spettatori al mondo della pubblicità e non vende programmi agli spettatori ma a questo punto che cosa ci possiamo aspettare
Ci vogliamo raccontare intorno a questo tavolo o altrove
Che possiamo domani sperare di aprire una televisione di qualità che vada migliorando
Possiamo raccontarci queste favole dell'impegno del tentativo di servire la democrazia tutte le parole che non ha voluto citare Giovannini non ce le possiamo dire queste cose
Perché se sono vere le cose che abbiamo sentito parola raccontare dirci oggi la prognosi è assolutamente negativa
Eppure io sono convinto che la RAI vuole fare programmi eccellenti che anche il dottor Berlusconi nelle riunioni che fa ad Arcore per decidere quali sono i modelli di vita da proporre agli italiani settimana per settimana
Penserà di poter fare la migliore televisione possibile
Ma è stata caricata una situazione di fatto nella quale queste cose non solo Pozzi
E quindi veramente il discorso come diceva poc'anzi la Maria Lina Marcucci si riferisce un po'ai politici ai politici che sono seduti anche intorno a questo tavolo e a quelli che non ci sono
Se è stato creato una situazione di questo genere la quale tutto si esprime in termini di duello come è stato detto da letta Oddo sul ring come ho detto Pasquarelli non c'è possibilità di uscita da questa situazione
Solo se c'è un'articolazione vera reale del sistema
Allora si può dire quest'anno io sono arrivato secondo l'anno scorso ero terzo e ho fatto un passo avanti e l'anno successivo divento prima primo ma quando si è in due uno perde e uno vince
Se si va sul duello non c'è scampo non c'è possibilità di sortita qui non c'è articolazione del mercato televisivo
Non si può dire ci sono cento televisioni duecento televisioni ottocento televisioni se c'abbiamo un firmamento di televisione tutte le volte che s'accende il sole tutte le stelle si spengono
Le voci piccole non hanno la possibilità di condizionare il il il sistema culturale i modelli di vita che si propongono i sistemi di valori che si danno in questo Paese non sono in grado quello che è in grado è un sistema realmente articolata e pluralista non è un sistema du polista di due ora quello che è venuto fuori non dalla legge Mammì guardate ma dall'applicazione della legge Mammì
Ponga qualche cosa che crea un vuoto e c'erano le premesse però la l'attuazione consentiva forse ancora qualche colpo di fantasia invece quello che è venuto fuori è un duopolio rigido quello che Gianni letta mi diceva Reggio Emilia il vecchio luogo comune
Del duopolio è un vecchio luogo comune quello del duopolio ma ecco sì se stanno sul ring i due contendenti non possono che darsi botte è uno va al tappeto e uno resta impieghi la il vero discorso e quello l'unica possibilità è quella di e creare delle condizioni perché accanto a due soggetti forti ci possono essere altri soggetti forti perché ci sia veramente un gioco televisivo in questo Paese come c'è in tutti gli altri Paesi
Civili del mondo perché in nessun altro Paese si ripete come è già stato detto a questo tavolo e quindi non voglio ancora insistere in nessun altro Paese noi troviamo una situazione come quella italiana se poi questa è la situazione
Che ci dobbiamo tenere noi faremo tutti i nostri sforzi ci lavoreremo io lavoro per una televisione commerciale che pur essendo televisione commerciale non legge le regole del gioco precisamente nella maniera così come sono state raccontate
Da Gori credo che anche una televisione commerciale a certe responsabilità certi compiti certi doveri un certo ruolo quindi non credo che sia solamente una vendita
Di teste al mercato pubblicitario faremo i nostri sforzi cercheremo di esistere cercheremo di allargarci cercheremo di proporre sera per sera delle delle proposte delle occasioni di intrattenimento disintossicante
Cordiali al cercheremo di fare queste cose ma non è una reale articolazione di un sistema televisivo serio così come ci si poteva aspettare che nascesse dal caos siamo stati tutti felici perché si veniva fuori dal caos ma dal punto di vista Miglio il cow se comunque un
Grumo di speranza quello che è venuto fuori da questo causò non ci piace
Allora attrarli telegramma
Paolo telegramma non risale io rinvio voglio assicurare Emanuele emiliana unica che così come voglio assicurare Pasquarelli
Che nessuno pensa a un monopolio dei privati a danno del monopolio pubblico io sostengo il sistema misto di cui ho parlato prima
Una brevissima osservazione Pasquarelli
Mi dispiace farla all'Hui che mi amico io che gli sono amico al cospetto di tanti personaggi della RAI che sono in sala radio
Colombi con un pizzico di ipocrisia se vuoi che apre di Ulla se me l'avesse fatta a Reggio Emilia avrei risposto
Che mi sembra improprio fare un discorso soltanto sul versante delle entrate mai su quello delle spese giovanili ha parlato di sacrifici io non voglio parlare di sacrifici io voglio parlare
Di quella linea che tua inaugurato e sulla quale dibattito ma nella quale non tutti nell'azienda di seguano
Ti do atto
Secondo
Che guardando alle entrate spesso chi fa il discorso che fai tu dimentica che oltre al canone ci sono le cosiddette convenzioni aggiuntive quindi alcuni di quei servizi che vengono invocati a giustificazione del Canone
Beh sono poi coperti da voci accessorie di Bilancio che hanno una destinazione specifica per quei servizi che si chiamano fondazioni aggiuntive quindi tutto il discorso che io ho fatto che ho cercato di fare in maniera così leggera do mi sembra forse meritasse la dura replica ma qui mi taccio perché non voglio assolutamente apparire quel che non sono e lo dico anche alla simpaticissima Mariolina Marcucci non voglio certo apparire arrogante perché arrogante non sono non credo di essere vorrei anche non apparire grazie
Ma l'arroganza non attuale dall'arroganza del tuo gruppo anche nelle tre parole di questo momento abbi pazienza ma perché devi andare a guardare i conti in casa della Rai
Ma fa i conti fantasma solo perché mia moglie rimase alla perché non sono state poste dovranno essere le banche non solo non è lontano dal vero vere domande l'aria ma nella morsa esiste solo il sistema politico come finanziamento abbi pazienza maiali parla prima la botta e risposta RAI Fininvest
Regolarizziamo questo sistema
Facciamo in modo che esistano e televisioni via cavo pensando a citare la medicate ma l'America cioè tra il network ma l'America già cinquanta televisioni nazionali via cavo l'America come diceva prima noi
C'è un sistema antitrust che è meramente antitrust no io glielo citata Reggio Emilia noi emittenti nazionali cosiddette minori compresa Montecarlo che ha tutta la dignità della televisione internazionale
E dobbiamo andare a combattere contro una Fininvest che trova i propri finanziamenti sul mondo Palio nel mercato italiano parlate di mercato aperto il mercato ha chiuso
Perché come diceva a Reggio Emilia voi andate a offrire al famoso commendatore Gazzoni della dieta renne voi andate a offrire
I tre canali commerciali investe a regalo anche le tette le più Italia sette la pubblicità a tra poco negli a un video la pubblicità nelle sale cinema la pubblicità della sponsorizzazione fuori nei cinema sui cartelloni pubblicitari nel film che voi producete
TV Sorrisi e Canzoni
La mezza Mondadori che mi sembra siate poco contenti che andare in asta ragazze dico ma un freno bisogna metterlo e qui i politici ancora una volta sono colpevoli
E devono finalmente a rispettare quello che è stato quelle che sono le parole che ogni giorno denunciano in pubblico
Spesso in privato e poi in sede parlamentare non si riesce mai a ottenere un risultato dobbiamo creare un sistema misto dobbiamo crearlo e questa volta ho ce la facciamo o si va in regime ragazzi stiamo attenti
Allora completiamo il il quadro delle televisioni private e con Costantino Federico
Ma
Ovviamente siamo nei cinque minuti per così cercherò di essere telegrafico perché credo che sia stato detto veramente
Il ricorso sono state tre cose più importanti
Al problema cioè come è scritto nel l'intestazione del dibattito viaggio nel pianeta dell'informazione servizio pubbliche vittoria emittenza privata tra competizione autoregolamentazione
Per me è un po'difficile introdurmi in questa discussione perché io rappresento un esperienza televisiva che nata con la liberalizzazione del sistema con la sentenza duecentodue del settantasei quando abbiamo creduto di poter cominciare a fare
Televisione in Italia di fare televisione locale di fare quindi informazione di fare spettacolo di essere presenti con questo mezzo la in Italia
In quindici anni di attività né i vari incontri che abbiamo periodicamente tenuti c'è stato sempre detto questo il far West
Questo è il caos è stato detto o poco fa e questa parola dello Far West questa parola del caos ci ha seguiti per tutto in questi anni alla ricerca invocando finalmente la regolamentazione invocando la legge invocando un sistema
Un sistema nel quale noi abbiamo operato siamo cresciuti io personalmente che ho iniziato con la televisione locale ho fatto il salto nella televisione
E nazionale ho seguito lo sviluppo della televisione in tutti i suoi aspetti in tutti i suoi collegamenti in tutte le sue manifestazioni è oggi rappresenta appunto una rete nazionale che peraltro e è stata esclusa dal rilasciate le concessioni perché collocata al decimo posto e cioè dopo le tre emittenti tele più le altre Fininvest e così via
Quindi Caos quindi far west
Allora mistici sentiamo mi sento un po'responsabile perché sembra quasi che in questi anni siamo stati noi i responsabili di queste allora io sto timidamente ad ascoltare e a vedere che cos'è arrivato per sistemare questo caos questo far West è arrivata la legge Mammì tutti hanno detto che sarà una cattiva legge ab Problemi
In qualche caso ha detto di aggiustamenti di miglioramenti di variazioni ma sostanzialmente e comunque la legge che elimina il far-west e allora visto che vogliamo rimanere in questa similitudine del far-west evocare questo mondo e allora me la legge ma mi sembra quello che nel far West è servito appunto a regolamentare a portare la civiltà portare l'ordine e cioè la ferrovia la legge Mammì è stato un po'la ferrovia
Solo che questa ferrovia che c'è stata consegnata con la legge Mammì ha portato un solo treno e su questo treno abbiamo trovato il signor Berlusconi
Che questa è la realtà e la verità di questa questo far West regolamentato un far west nel quale
Tutti gli elementi
Del far questo spesso fanno capo ad un solo soggetto e questo è stato detto più volte è stato ribadito è stato rimarcato tutti i componenti del sistema tutte le manifestazioni di questo sistema si possono ricondurre ad un solo soggetto che appunto la Fininvest che appunto la Berlusconi e così parliamo
Se vogliamo continuare la similitudini i cavalli che sono stati utilizzati cioè le frequenze sono stati occupati in massima parte dal monopolio Fininvest così per quanto riguarda i programmi se entriamo nel salone dei programmi vediamo che i programmi sono monopolio esclusivo appunto della Fininvest e così in tutte le altre manifestazioni la prateria i pascoli che doveva alimentare questo far West doveva liberalizzava in realtà è un far west che
Ha visto Berlusconi occupare tutto il settore della pubblicità prima ho sentito un interessante disquisizione e contrasto tra le cifre che forniva la RAI e la cifre e le cifre che forniva
La Fininvest sull'acquisizione pubblicitari
Però si è dimenticato una terza osservazione e cioè quella che rimane al di fuori di questo mercato quello che rimane al di fuori di questo appunto che io definisco il far West del sistema
Berlusconi della della regolamentazione del delle tre perché saranno tre mila forse sono un po'di meno ci sono dei calcoli difficili da fare ma sostanzialmente queste l'ordine di grandezza della delle risorse
Rastrellato sul mercato dal gruppo Fininvest
Quelle che restano al di fuori dei tre mila miliardi circa rastrellati dalla Fininvest
Possono essere considerate delle briciole possono essere duecento trecento miliardi
E questi duecento trecento miliardi
Dovrebbero andare ad alimentare il resto del sistema privato quello che è composto dalle altre reti nazionali a cominciare da Telemontecarlo
A scendere altre venti a rete a a Monte a video musiche Rete Capri e così via per scendere poi alle televisioni locali alle regionali alle provinciali e interprovinciali e a quelle squisitamente locali e di zona bene
Per questo sistema articolato e complesso dovrebbero essere soltanto attribuite
Duecento trecento miliardi di lire
E allora vuol dire che la legge è il sistema
Non è vero che la legge di sistema non c'è è vero ha ragione lei è una legge di sistema e la legge del sistema Berlusconi questo è la verità fondamentale che emerge non da appelli da dichiarazioni dare io descrizioni di quello che avviene negli altri Paesi corrette puntuali precisi riferimenti agli Stati Uniti
Si può fare riferimento alla Francia al meccanismo di come funziona la pay tv in Francia la a Canal Plus di quale il proprietario
L'assetto azionario della della televisione a pagamento in Francia di chi la controlla di come la si controlla tutto queste cose possono essere certamente ben descritte ma resta il fatto
Che
La fotografia dell'Italia vede un sistema privato in cui c'è un solo soggetto che monopolista
Monopoliste scusatemi anche la digressione anche monoposto mista cioè è l'unico che fornisce i servizi sta da una parte e dall'altra del sistema parlo del sistema priva di solito giustamente che complessivamente dev'essere poi regolamentato
Il sistema ma intanto prendiamo l'esempio del privato e il privato a questa connotazione una situazione di fatto per cui al restante aspetto del mondo della televisione privata e ridotta una posizione è ritorniamo al far West
Ritorniamo al far West quello della riserva
Perché agli altri rappresentanti del sistema televisivo il gruppo Berlusconi ha consentito è indicato una sola collocazione quella di stare nella riserva così come le tribù indiane
Nelle Riserve dove comunque bisogna continuare a essere dipendenti del sistema berlusconiano
Perché il sistema Italia sette
Perché il sistema di altri di altri Circuiti televisivi sono ancora di collegamento con il gruppo Berlusconi quindi scendiamo ancora più in basso cioè che anche quelle forme che apparentemente sembrano di articolazione di differenziazione
Di segmentazione del sistema in realtà
Riconducono ad un unico soggetto che il gruppo Berlusconi
Quindi nella riserva non solo si è costretti a non essere protagonisti del sistema non solo si è costretti a vivere in miseria non solo si è
Costretti a essere espropriati a essere estromessi ma bisogna stare nelle Riserve nelle riserve appunto che sono state costruite è che peraltro hanno avuto anche la il pendant dall'auto
L'altro riferimento alla stessa Rai perché anche la RAI dobbiamo riconoscere che ha un sistema di a un sistema di dipendenza attraverso dei circuitali sì quindi l'articolazione quindi tra competizione e autoregolamentazione evidentemente siamo estremamente lontani siamo completamente lontani allora se vogliamo se mi consentite di concludere ancora con questa immagine del del far questo quest'immagine
Del sistema che non è un sistema regolamenta perché non è un sistema misto perché questi soggetti non sono garantiti a questi soggetti mi riferisco per esempio alle televisioni locali televisioni private
Ai quali si chiede una serie di impegni la programmazione il venti per cento di informazione si chiede una serie di cose importantissime di cui tra l'altro Democrazia Cristiana è un riferimento essenziale per la sua vocazione a essere presente sul territorio le categorie e così via ebbene d'altra parte si dice che l'accesso al al mercato al a alle fonti del mercato non è consentito a queste forze e allora ecco che il sistema è un sistema assolutamente squilibrata è un sistema che va corretta e va corretto appunto in sede legislativa questo è stato detto e solo questa può essere la formula per per recuperare il discorso delle delle più certamente è un problema che non riguarderà tanto la qualità e il tipo di televisione ma riguarderà certamente altri settori per lasciare spazio ad altri protagonisti in in questo sistema e quando l'anno scorso mi pare c'è stato il la conferenza mondiale sull'ecologia sull'ambiente ci siamo tutti commossi per la Mazzoni e ci siamo commossi
Per indigeni della dell'Amazzonia ebbene noi credo che possiamo rappresentare quest'altra parte loro comuni diamoci anche per quanto quest'altra parte del sistema che deve essere garantita che ha diritto
Di che ha dignità per sopravvivere in questo sì perché quello che l'ha creata con la televisione
In Italia la televisione perché è cresciuta la tensione locale che è cresciuto fino a diventare nazionale e questi il tipo di televisione che oggi anche nelle sue manifestazioni nazionali ha diritto di essere rappresentata di esiste e che certamente questo sistema così come non garantisce e non permette
Di sopravvivere quindi solo la trasformazione di questo sistema può raggiungere quell'equilibrio
Ritornare a quell'oggetto che dice di volere un equilibrio complessivo tra tutti gli elementi del sistema la carta stampata gli altri mezzi la televisione con tutte le sue articolazioni che non può essere soltanto il monopolio Fininvest ma deve essere aperto finalmente agli altri soggetti grazie
Ricco
Parola Roberto Roberto Formigoni
Quando l'ho incontrato all'inizio del dibattito direttore che tema si voleva inserire detto io voglio sentire tutto e poi faccio qua conservazione sentiamo il servizio
Sì sarà molto breve presidente ringrazio ridato la parola
Sarà molto breve anche perché il dibattito che abbiamo sentito fino adesso e mi sembra giusto abbiamo ascoltato i nostri ospiti in maniera particolare
Forse pur nell'interesse della del combattimento che si è sviluppato dove ognuno ha sostenuto il proprio punto di vista e le ragioni del proprio lavoro
Con grande passione anche con capacità di coinvolgimento però forse questo ha lasciato sullo sfondo alcuni temi che io vorrei semplicemente accennare a cui voi semplicemente dare il titolo potenti di telegrammi come autentici telegrammi assolutamente con dei telegrammi vedrai che sarò il più telegrafico di tutti alla fine
Ce l'ha patita italiano ma finisco molto prima
Sono tre tre parole se volete che credo un un partito come il nostro a cuore soprattutto al cuore la gente che noi pensiamo di rappresentare vogliamo rappresentare il primo tema è quaestor
Lo esprimo sotto forma di preoccupazione
Io sono grandemente preoccupato del fatto che i programmi televisivi
So bene che bisognerebbe fare delle distinzioni tra questa e quell'emittente ma sono grandemente soggetti ad un fenomeno di colonizzazione culturale
Che come italiano e come europeo e se permettete anche come
Perché no espressione di una cultura popolare di una cultura popolare cristiana ripeto mi preoccupa grandemente
Alludo al fatto che molti o forse moltissimi dei programmi sono di produzione estera
Statunitense e giapponese anche molti dei programmi di produzione italiana ricalcando ripetono meccanismi miti
Che con la nostra cultura hanno pochissimo che fare
Questo fa parte credo della situazione di crisi del nostro continente
Si inserisce almeno nel quadro della crisi complessiva del nostro continente un continente che sembrava avviato fino a poco tempo fa ad un'unità sicura è in crescita
E che oggi sta mettendo in discussione anche le forme di questa unità i dati sul referendum francese dei mastri del venti settembre sono preoccupanti
Ma rendiamoci conto che la colonizzazione culturale la subordinazione ai modelli di vita e ai miti di altri contenente le altre realtà fanno parte di questo pericolo di minorità dal punto di vista politico
Secondo osservazione
Collegata a questa ma è uno sviluppo di questo
Il tema della cultura non alludo al dibattito un po'vecchiotto sui programmi culturali accanto i programmi di intrattenimento anche perché condivido parecchie delle osservazioni che sono state fatte qui da diverso osservatori che la cultura non è accademia che la cultura non è poca ma parruccone
Intendo cultura come l'attenzione e la tensione civile
La tensione di responsabilità
Che è presente o che indotta negli spettatori
Da parte
Dei programmi delle nostre televisioni
Sia di quelli di informazione sia dei telegiornali sia dei vari programmi di intrattenimento e mi domando da questo punto di vista
Se siamo soddisfatti se possiamo come cittadini italiani essere soddisfatti complessivamente dal modo con cui vengono trattati o sono stati trattati in tempi recenti
Alcuni dei temi di fondo su cui si sta giocando io la uso la parola la democrazia nel nostro Paese la sua crescita civile
Qual è il tipo di reazione che viene indotta che viene solleticato da
Se è una una se viene indotta una crescita di tensione civile di pensione di partecipazione
O se invece molto spesso non si finisce col col vellicare con l'accarezzare un atteggiamento di tipo di tipo diverso
Se non ci sia a volte uno scadimento nel qualunquismo
Vedete è una domanda che io pongo ma questo è un discorso Vecchio non da oggi
Già il è un dibattito degli anni sessanta e settanta
E perfino Pier Paolo Pasolini ebbe in quegli anni
Delle espressioni molto chiare sul modo con cui attraverso il programma televisivo e non soltanto quello di informazione ma di intrattenimento
Si può indurre un atteggiamento nel pubblico ecco è una domanda che io pongo se non sia compito del legislatore intervenire è un tema estremamente delicato e non ho ricette da proporre evidentemente perché è un tema che in cui si gioca anche la libertà e pluralismo ma credo che in quella che e dovrà essere la continua meditazione del legislatore
Sulla sulle leggi che regolamentano la stampa la produzione televisiva non si debba trovare il modo anche di intervenire per lo meno per incoraggiare te è stimolare quanti fanno un'opera positivi in questa direzione
La terza sottolineatura che voglio fare
è quella che attiene alla possibilità e a mio giudizio la doverosità di una partecipazione diversa dell'utente dello spettatore
All'interno della programmazione delle televisioni io so che ci sono delle esperienze in questo campo sia la RAI sia la Fininvest si altri operatori privati
Hanno cominciato a giovarsi della presenza del lavoro di consigli degli utenti organizzati in maniera diversa
Ma francamente mi paiono ancora esperienze del tutto marginali
Non credo che
Il paniere il sentimento dell'utente possa essere individuato soltanto attraverso le rilevazioni dell'Auditel
Credo invece anche qui scomodo la parola grossa che una crescita di pluralismo e di democrazia passi anche attraverso un coinvolgimento in maniera responsabile
Di comitati di gruppi di ascoltatori di telespettatori e gli utenti che
Possono via via S. integrati
Finanche appunto ad avere una voce importante in capitolo anche questo è un tema delicato
Non si tratta di fare nessun comitato di controllo
Su quella che deve restare una libertà di programmazione ma si tratta di trovare un momento di raccordo e di equilibrio tra la logica produttiva e di programmi di un'emittente televisiva e appunto l'atteggiamento dell'utente
Sollecitato a pronunciarsi e a muoversi in questa direzione chiudo allora dicendo che a mio giudizio queste tre linee di di osservazione dovranno essere tenute presente dal legislatore nella riflessione futura si deve potere intervenire
Anche a dare una valutazione della produzione televisiva dalla programmazione televisiva secondo queste linee di azione credo che questo possa essere un passo avanti interessante è una linea di sviluppo da seguire grazie
Grazie Roberto manteniamo un attimo il filo Formigoni ha parlato del del la tutela dello dell'utente di questo tema si è largamente occupato Silvia Costa poi lei è donna di regole qui chi sentiamo anche sul tema generale delle regole un telegramma per favore
Qui mi pare che si è perduto un po'la condizione del telegramma perché ho delle grandi veramente lenzuolo
Sì credo che il problema della centralità del tanto televisivo sia uno dei problemi in fondo nuovi e secondo mi poco ancora approfonditi in qualche modo anche da questo dibattito non mentre mi pare che adesso Roberto Formigoni l'abbia ripreso
Ma certamente il rischio è che queste guerre stellari si giochino sulla testa dei telespettatori e in cui lo telespettatore rischia di essere non non quello che e cioè un committente perché poi di fatto la dal Cannone alla pubblicità eccetera alla fine a pagare è il cittadino ricordiamocelo bene ma soprattutto sembra quasi una variabile indipendente del sistema
Un po'per ora rispondere a questa domanda quale centralità per lo spettatore proporre dire qualcosa in tiglio sugli altri temi che sono stati affrontati sempre molto perplesso
E io credo che la centralità dello spettatore se ci si crede riporta ciclo applica occuparci di una serie di questioni primo centralità dei contenuti rifiuto anch'io le dicotomie cultura intrattenimento io sono convinta che oggi si sta scommettendo molto poco sull'audience che avrebbe la qualità
E se noi andiamo oggi a vedere gli incassi dei principali film in sala scopriamo che non sono tanto i fini costretti di cassetta ma sono i finte giocano sui sentimenti e giocano che parlano dei sentimenti
Che parlano delle i nuovi orizzonti culturali questo tracciato grafia dell'Est
Che parlano di casa delle grandi tematiche
Dell'uomo io son convinta che in epoca di smarrimenti talk e anche dopo la crisi dell'ideologia e e anche un recupero diciamo pure del Sacro uno l'abbiamo pure di questa parola ovvero della sacralità della persona umana
Oggi l'audience potrebbe e anche il gradimento spesso non coincidono le due questioni ordinanze potrebbe essere anche poco pubblico addormentato davanti alla televisione o Pubblico indignato che continua a guardare per inerzia la trasmissione
Come ripristinare quindi una una risposta seria che rimetta in allineamento olbiese gradimento
La centralità dei codici rimanda a un altro problema
Le garanzie di accesso prima si faceva riferimento a quale voce in capitolo poveraccio telespettatore
Ha ragione Formigoni non ci abbiamo provato un poco il collega Michelini e poi gli altri che hanno aderito a creare un nuovo un soggetto nel sistema televisivo
E c'è quella del consiglio degli utenti anch'io ritengo che abbia un po'smarrito quella che era la ragione della sua fondazione non quella di disertare soltanto c.t. rispetto di chi ne fa parte
Sul senso no dell'essere utenti ma di essere in qualche modo il come dire il difensore civico e il
La verifica la coscienza critica ma anche lo stimolatore quel qualcuno che riesca a dare dei segnali di come la gente vorrebbe la sua televisione
Perché chi sia che si si tratti televisione privata attraverso pubblicità segrete di televisione pubblica
Il canone pubblicità ripeto il cittadino è e il vero utente del vero così e colui che in effetti paga in servizio sente
Altra questione che mi sembra importante la questione di che cosa in qualche modo che cosa chiediamo alle televisioni dopo
La legge Mammì che pur essendo a mio giudizio una legge assolutamente parziale e assolutamente non di sistema poco Alice che più che di sistema e di regime ma insomma lascia ciascuno però la valutazione però il vero ha dato almeno un fotofinish no ha dichiarato quali erano il punto da cui ricominciare a regolamentare qualcosa che era sua de non riempie con lamentato
A me pare che però
Se ci sia stata una grande lacuna nell'applicazione anche sotto un altro profilo quello che riguarda appunto il profilo dell'interesse telespettatori
Le garanzie che pure tutelate dal professor Santaniello con molta grinta parlo del diritto di replica il rito di rettifica
Evitare che la praghesi venga sconvolta da immagini televisive brutali che penso a tutto il discorso tutela dei minori che ne abbiamo rivendicato con la Carta di Treviso che qualcuno applica ma troppo pochi applicano la Carta di Treviso nell'informazione
Ma io credo che noi siamo anche degli attori che devono rivendicare le leggi
Per le parti positive che hanno fatto perché non siano tranquillamente aggirate mi riferisco in particolare alle norme che dicono nella legge Mammì che è fatto divieto di trasmettere trasmissioni che siano in qualche modo nocive per lo sviluppo psichico di minori sfido chiunque a dire che sta raccogliendo
Questa che non è una un ottativo è un principio di legge
Allora qui si rimanda a un altro problema che pongo come problema anche istituzionale
Mi rendo conto che il rischio di essere scambiati per censori quando si richiama al rispetto di una principio etico e dall'altra parte Prodi evade ma a norma di legge
è chiaro che questo crea un grande problema di applicabilità della legge Mammì
Allora credo che ci sia però da ripensare a quei principi di autoregolamentazione ma all'inglese nel senso non si fa l'inglese all'inverno esausto Gran Bretagna nel senso che ci liberamente si paga se non si rispettano le regole
Per cui all'interno delle televisioni pubbliche e private
Ci deve essere una Authority Interna che verifichi quanto la legge sia rispettata dalle varie opera che della dare dalla programmazione televisiva cioè voglio dire non basta il problema della censura per quanto riguarda il film che nascono per la sala
Perché tutto ciò che è per il film e che sono le cose più brutali
Spesso purtroppo Rai due in particolare lo devo denunciare fa le trasmette nel Prime Time i telefilm purtroppo americani devo anche questo denunciarlo più violenti che io veda mai
Quando invece la legge Mammì ha richiamato rispetto dell'opera dei minori allora credo che qui non si tratta solo di invocare il censore o di demonizzare il censore mahdisti la legge Amir il rimando in realtà dei principi di autoregolamentazione di cui l'editore e l'emittente deve rispondere ai telespettatori ai cittadini non soltanto alla commissione di vigilanza o al ministro delle Poste seconda questione che volevo un attimo accennare queste si è parlato molto io vedo che testé dottore però si è interessato certamente seppure forse un po'indirettamente anche altri poi dibattito che c'è stato
Poco fa
Non è una questione che riguarda solo gli addetti ai lavori parlare di antitrust non è una questione sulla delle te lavori parlare di pluralismo dell'informazione delle proprietà di trasparenza
Credo che per esempio capire anche da parte del telespettatore che cosa significa
Pluralismo istituzionale sia un fatto che rimanda alla questione della libertà della possibilità di avere di farsi un'opinione propria sui fatti che allora qui ci sono sicuramente
Delle de travisamenti sicuramente c'è anche in chi lo dice prima Pasquarelli con molta efficacia anche una certa concezione diciamolo pure che abbiamo ereditato un po'dalla riff dalla dalla cultura della riforma della RAI quella per cui tre imparzialità fanno una verità io credo che non sia più questa oggi possibile difendere quel pluralismo
Ma è anche vero che esiste un presupposto fondamentale che quel pluralismo istituzionale
E allora io sto notando una cosa che la legge Mammì era sicuramente insufficiente ma il modo addirittura lo scadenzario con cui oggi viene applicata sta tradendo quel po'di regole che c'eravamo date faccio solo qualche esempio avere cominciato a dire intanto si autorizzano tre pay-tv quando ancora non si sapeva bene che costerebbero sta
Secondo nell'esercizio provvisorio per le pay-tv abbiamo visto una cosa importante lo dico proprio anche chi opera sul mercato e giustamente un imprenditore che risponde di questo quest'anno eterne regole in questa ragione Maria Dina
Marina Marcucci nella esercito di provvisorio del Petit borse visto una cosa che non stanno molto sul mercato
Che hanno un ridottissimo numero di abbonati le potenzialità in una in un'Italia come questa deluso bassissima ma dei Turin frange non c'è posto se non per una perché né per vederne tre
Allora io la vedo e qui comincia a essere sospettosa non con la logica dell'imprenditore avveduto che dice io anche inventato questa novità tanto di cappello signor Berlusconi
Io vedo invece che queste per il governo utilizzate come prenotazione di spazi e perderanno ed altri concorrente che come effettivamente delle buone imprese commerciali
Ed è qui soltanto che io contesto un imprenditore non certo per l'assenza di regole che per colpa nostra effettivamente consente l'oligopolio nel quale noi gli diamo
C'è un altro versante delle delle questioni
Si dice oggi che cosa significa servizio pubblico a me pare che dobbiamo ricordarci una cosa fondamentale
La legge di Mani è in parte una legge di sistemare le intenzioni nell'articolo uno
Quando dice che lettere è un bene pubblico e quando dice che le televisioni le emittenti pubbliche cioè c'è anche la radio che sono un po'dimenticata l'emittenti pubbliche e private
Hanno un rilevante interesse pubblico
Questa è diciamo in funzione di cosa primo diritti costituzionali dei cittadini perché per in funzione di questo del Parlamento delle garanzie delle lottizzazioni secondo significa una grande responsabilità nella sezione delle frequenze
E nelle sue sempre questi sono dei criteri secondo me ancora abbastanza labili di fatto perché un bene pubblico deve essere dato col massimo dei criteri trasparenti
A me pare che per esempio ma anche sicuramente nella possibilità di applicare questi criteri qualche capacità di rivelare se ci sono no a queste caratteristiche ma qualche volta c'è stata qualche distrazione colpevole anche la parte misto le Poste faccio due riferimenti
La i criteri della legge anni per assegnare un bene pubblico prezioso a poche perché gli spazi per una serie di ragioni che ho detto anche prima nota anche altri son ridotti
Beh vengono vedono primo le potenzialità come si chiama dell'le economica ha ragione la Mariolina Marcucci c'è modo e modo interpretarla questa regola c'è chi dice chi ha un patrimonio e che invece una grande capacità professionale di espandersi
Beckham via subito discorso a secondo di come si interpreta questo criterio
Dice chi ha una diciamo qualità dei programmi da io vorrei proprio vedere chi chi è andato a vedere e con quali criteri con quali parametri definitivi in qualche consenso la qualità dei programmi delle televisione questura tre cose cioè c'è una povertà secondo me di elaborazione di strumenti per arrivare a dare
Ad applicare questi criteri che ci deve veramente far riflettere
E poi c'è un'altra questione che mi sembra importante
Le pay-tv io vorrei dire soltanto questo mi pare importante anche qui essere da parte dell'utente
Noi sappiamo perfettamente che in con quel decreto della ministra Pagani
Sì ottenuto almeno una cosa che in assenza di una regolamentazione più precisa delle pay-tv perché io personalmente ritengo quel pare il Consiglio di Stato sia tutto opinabile per lo meno che sia non sia lesa maestà se dico questo quando si giudica e e quindi equivalente una televisione in chiaro rispetto a una in scuro dopo aver detto che lettere un bene pubblico perlomeno questo lo devono spiegare meglio
Allora se questo è vero mi deve discendere da una riflessione ulteriore quale regole d'aver Petit può io vi ricordo che non in un paese
Stalinista ma nella vicina Francia Canal Plus ha dei diritti certo come dei TV ma dei doveri molto maggiori delle altre emittenti
Ne abbiamo cercato di introdurle vero Franco Lucchesi nella legge sul cinema di cui sono relatore naturalmente non ottenendo molti consensi in certi ambiti e c'è quella di dire che il le pay-tv che presento vorranno vivere di sul cinema
Devono dare non devono essere se volete ve la definizione abbattuta né voyeuristica né parassitarie sopra realistiche ci siamo capiti quindi regole che valgono anche per le pay-tv secondo parassitarie significa per esempio
Che se le pay-tv le ventuno posso solo a mangiare a loro volta prodotti altrui o di sole importazione come quindi essere un ulteriore elemento di colonizzazione culturale ma devono anche dare qualcosa nella produzione
Perché di tutto abbiamo parlato fuorché della ridotta
Non lo stato di questi gran soldi di cui si parla nonostante tutto questo sistema e che dovrebbe garantire poi tutta una serie di pluralismo ma il pluralismo vero lo diceva Formigoni è quello anche di una capacità creative creative credete che creativa scusate delle emittenti di produrre improprio
E allora io devo riferirmi anche a delle delle situazioni di grande disagio in cui oggi vivono per esempio i progressi visti anche all'interno
E del servizio pubblico talora quando si vede che il cuore della programmazione della creatività di quello che legittima il fondo
La dignità pubblica di di interesse pubblico dell'intero sistema avviene di fatto snaturata perché si lavora consistente per acquisti
Per oppure appalti all'esterno o che comunque si mortifica in qualche modo chi dovrebbe essere la forza vera di quella potenza
Son presenti ma questo vale naturalmente per pubblico e privato perché hanno saputo in una loro recente documento inviato anche la direzione della RAI chiedere di poter essere anche come donne se mi si consente di espirazione cristiana più coinvolte e per quanto riguarda le verifiche della professionalità certa e non di altri pur naturalmente assolutamente condivisibili requisiti che si può se possono anche avere ma portare per favore sotto fra le donne sulla professionalità sulla capacità di interpretare contenuti e valori e non sentirci in qualche modo talora che il sistema è misto se non ma non per quanto riguarda il rapporto omini donne chiudo dicendo soltanto queste scusandomi Matteo con Brasile ma insomma spero e chi parla in fondo posso avere anche diritto visto che mi Lodi esenzioni ore spero che conseguenze qualche minuto in più che io credo che però dobbiamo raccogliere un appello che qui è venuto molto preciso
Io penso che dobbiamo tutti sfuggire un pochino se mi si consente a quella strano fenomeno a quella schizofrenia diffusa per la quale Illy impresario televisivo vuol fare legislatore il legislatore parteggia per questo per quello
Il il il il politico sfuggente alle sue responsabilità allora io sono un legislatore che ha criticato la legge Mammì che ha vola votata per e con si dice in qualche dell'in una situazione gravissima in cui metà dei ministri democristiani si è dimesso dal governo di personalmente non ero molto a favore di questo atto ma questo fatto personale perché ritengo che il quella che ha un discute il dibattito più nel politico e trasferirsi emissione dell'istituzione ma questo un cult è una mia valutazione personale ma diamo talmente sofferto con l'approvazione che al e costata addirittura una ricambio tra compagine governativa bene a me sembrerebbe molto grave che con questo modo di applicare questa legge
A scaglioni per cui prima dicevo si danno le autorizzazioni provvisori poi si dice che non si può provocare assolutamente l'assegnazione delle frequenze però guarda caso si prorogano le uniche norme che ammetterne giustificavano la regolamentazione l'Antitrust e le questioni che riguardano le concentrazionario e di pubblicità e tutto quello che significa fino al novantaquattro
Poi si proroga ulteriormente l'applicazione di altre norme che riguardano il la regolamentazione della RAI e la certezza delle risorse pubblicitarie di Canosa di risorse di quadro e di sistema
Per tutti gli altri popoli allora qui io vedo una volontà di aggirare il Parlamento se quello che egli era più scettico se quello che però l'ha provata in buona fede questa legge io credo che abbiamo il dovere allora come parlamentari democristiani di raccogliere l'appello che è venuto in particolare
Da Maria Lina Marcucci da Emanuele Milano da Gianni Pasquarelli e dire tre cose
Come quando qui abbiamo anche il collega radica responsabile di questo ufficio in nessuna sosta per la mia parte del mio Confucio spettacolo ma penso che questo possa essere sicuramente una sinergia come suol dirsi come e quando noi ci impegniamo primo a chiedere che non ne sia come non è possibile a dire con tra l'ha detto già radi ma deve essere qualcosa di ufficiale nelle sedi proprie che significa anche che anche nel governo ci si fa sentire non soltanto il Parlamento come si può pensare di dare delle concessioni effettivo prima di avere regolamentato e prima di aver chiarito meglio il problema il profilo del sia istituzionale giuridico si anche delle risorse economiche secondo i tempi e modi in cui noi presentiamo al più presto una legge sintetica una legge non reggo lamento come la riforma della RAI cinque sette articoli che rimanda poi alla alla concessione perché qui c'è un problema dell'azionista che oggi è cambiato che va definita già problema di risorse e poi ci sono varie tesi su questo una delle risorse io cito soltanto una tesi che ho confutato in Commissione cultura quella dell'ex presidente Rai manca mi ma mi ha meravigliato molto che sia già dimenticato le sue responsabilità dell'altro ieri quando ha detto che per liberare le risorse per l'editoria è sufficiente mettere il tetto alla RAI no quel significa favorire soltanto l'altro polo non significa favorire l'editoria
Noi vogliamo favorire insieme l'editoria
Il pluralismo delle televisioni private e l'utente allora come si fa levando il tetto a mio giudizio alla RAI indici Zandt il canone e riducendo per tutti l'affollamento pubblici Dario che oggi è veramente insopportabile e che secondo me perlomeno per uno che fa di affetto a me come utente mi fa passare la voglia di comprare quel prodotto quindi su questa cosa sorgerà anche un po'più riflettere
Credo che queste siano le cose che ci si chiede perché sono qui c'è un po'il gioco delle parti
Allora noi dice alla per ce la prendiamo con qualcuno tornaconto faccia parte di una cioè stessa maggioranza
E dice proprio dire con nomi e cognomi chi sono i nemici per l'applicazione delle regole perché altrimenti siamo anche noi colpevoli e siamo complici io questo lo sento molto costosa morale
Abbiamo il dovere di dire che chi deve fare l'impresario privato facendo arrivato e non voglia influenzare le scelte politiche con ricatti di vario tipo e dobbiamo anche dire a servizio pubblico che una volta che avrà come è giusto che abbia il quale l'incertezza istituzionale ed economica e faccia il suo mestiere e faccia come dire rileggi tiene ancora di più perché non sente io sono soddisfatta della qualità e programmi della Rai anche se distinguo molto
Fra reti devo dire non sempre ma abbastanza cioè una visibilità diverse d'interesse delle reti dobbiamo anche richiamare la RAI ad essere di nuovo percepibile come servizio pubblico e spendo solo una parola a favore di due esempi che mi hanno molto colpito sono delle trasmissioni di grandissimo
Importanza
Chi momento come questo sono anche il presupposto etico e culturale perché mi fa siamo anche e come dire recepibili in termini anche politici in un momento importante in cui i il pensiero d'ispirazione cristiana sembra essere l'unica profezia ancora possibile che vengono relegate in orari incredibili come è successo per droga che fare come successore trasmissioni di grandissima
Importanza impatto oppure televisivi trasmissioni e che vengono negate nel pomeriggio che invece avrebbero a mio giudizio se ci si giocasse anche come palinsesto penso anche tutta la le le trasmissioni di Prodi interessantissime che non son state sufficientemente se come propone promosso della RAI utilizziamo meglio anche Radiocorriere utilizza un po'meglio tutti gli strumenti che la RAI ha e soprattutto creano ulteriori sinergie io son convinta che se la RAI gruppo pubblico cinematografico
I toni privati ripensarsi ai moti della produzione e della distribuzione ripensarsi anche una prova una presenza nelle sale eccetera potrebbe anche essere un competitore un po'meno
In difficoltà rispetto sicuramente a quel margine francamente abnorme che l'abbiamo consentito di movimento a un impresario privato che certamente fa il suo mestiere interpolazioni non le fa ma le compra mi sembra evidente
Silvia Costa parlato della pay tv
Qui c'è Vittorio Cecchi Gori che non c'interessa soltanto di tappeti come produttore cinematografico e acquistato recentemente un'emittente regionale Toscana e sentiamo la sua opinione sui temi che sono stati trattati durante questa lunga tavola rotonda tredici interventi del suo qua avrebbe quattro decidessimo di Pacini e le conclusioni c'è il sottosegretario fiori
Io sarò brevissimo anche perché penso che meno parla meglio no finisce il mio compositore alla Fiorentina in questa sede data la mia posizione
Auguro soltanto che nel futuro quando ci saranno negli anni futuri queste belle riunioni non si parlerà soltanto della RAI e alla della Fininvest a cui auguro anche merce i miei programmi credo che siano sempre migliori
Di non essere un dualismo ma che ci siano presenti anche le altre televisione in maniera che forse tutto questo mi sembra più giusto parlo da cittadino evidente resistere
Faccio i complimenti alla Marcucci della sua generosità nelle nel nel tentativo di però li voglio però ricordare che nella vita e non vuole essere questo un'osservazione ma un incitamento bisogna avere anche il coraggio di buttare il cuore oltre l'ostacolo per ottenere le cose
Per quanto riguarda
La appetiti siccome si è parlato tanto di Betty Vito
Sono d'accordissimo ma per dirvi io credo moltissimo nella vedi di è un'invenzione ha trionfato in tutto il mondo non può non sia un fare anche qui bisogna saperla fare farla in buona fede
Non può assolutamente essere una scusa per occupare tre reti televisive delle dodici perché allora viene è chiaro che non raggiungerà mai se gli obiettivi sento che è stata criticata da dalla costa anche dall'onorevole radi
Giù e sono d'accordo con loro da pedigree deve funzionare deve funzionare bene però attenzione bisogna anche metterla in condizione di farla funzionare perché se poi si mettano delle limitazioni
Alla all'attività della pedivella pedigree allora poi finisce che invece occupa soltanto le tre reti diventa un gioco di parole
E nessuno l'ha capito esattamente che cosa deve fare la Petite ripetere per funzionare e non si può pensare che la pedigree sia limitata
A in modo del mio sui programmi come se si volesse passare il cerino a colui che produce intrattenimento
Cioè fare limitazioni del nello sport nel CNEL nel cinema veri perché si deve rispettare le reti nazionali la realtà è che la pay nella prevedibili non doveva partecipare nessuna rete nazionale
Perché le perché gli interessi delle reti nazionali non possono essere gli interessi della pedigree
Quindi nel momento stesso in cui c'è una presenza di una Rete Didier Dio di una rete nazionale a quel punto è difficile ecco che Conde che le due che le due situazioni si possano corrispondere allora visto che c'è una presenza della Fininvest deve esserci anche una presenza della RAI perché non dimentichiamoci che il contenuto è quello il numero dei film il numero delle partite il numero delle attività dal tirare su è quello e non è e se c'è una lotta accoltello fra alla RAI e e la Fininvest e non si dà spacca e se ancora di più ci sono come come ci auguriamo altre televisioni che interverranno bisogna capire bene quali sono le possibilità della pedigree il che vuol dire regolarmente rinviare le finestre rispetto alla prima visione
Metterle quindi in condizioni e questo non core non corrisponde esattamente con gli interessi delle televisioni nazionali quindi o le televisioni nazionali visto che c'è la Fininvest ci deve essere anche la RAI e secondo me ci deve essere un gruppo privato
Che conduce il le le prevedibili in maniera razionale imprenditoriale al di fuori di ogni condizionamento allora si ottiene quello che voi dite se no qui si predica bene e si razzola male
E
Per quanto accade e per quanto riguarda il Cile io che sono stato nominato presidente della Pedrizzi ahimè devo dire sono o il dieci per cento di percentuale mi trovo con dei soci che non conosco
Se come Presidente non mi hanno sono completamente inoffensivo non ho nessun tipo di potere non ho potuto mettere bocca anni niente come se i miei interventi forse mi auguro che che che la rediviva da meglio io ho l'impressione di no
Questa è la situazione attuale
Per il resto non entrano in altri tipo di meriti perché ci sono organi che hanno controllato le cose e questo non mi riguarda
Per quanto poi riguarda le reti in la situazione locale
E situazione io facendo cenno all'acquisto della nostra rete a Firenze anche Limes
Un po'mi son trovato di fronte a delle a una realtà assurda perché le televisioni locali così come sono fatte servono solo per fare le aste ci prendiamo tutti in giro
Perché soltanto quello faranno perché per riuscire a fare un minimo di palinsesto decente perché la gente non veda nella RAI nella Fininvest bisogna metterci dentro i programmi e non ci sarà mai la possibilità di mettere denti programmi
Perché non controlliamo le risorse pubblicitarie poterle mettere dentro quindi ci vuole il mecenate che improvvisamente decide che la televisione di Firenze che ci ha duecento mila abitanti riesce a metterci dentro dei programmi decenti che possano
Creare un'alternativa
Allora allora che cosa voglio fare io cerco di investire dei soldi sicuramente in perdita
Fare una televisione locale decente
Che possa allargarsi in un bacino dell'Italia centro-settentrionale
Perché voi gli umbri dimenticato un'altra cosa e con il fatto che il tutto alla Fininvest e le tele più sono a Milano io suggerii di spostarla con le le tele più e la RAI a Roma non solo a no una funzione nazionale perché sono dei network ma condizionano anche localmente la sede dove sono per poi finisce che da Piacenza fino a Roma o fino a Viterbo c'è
Dal punto di vista audiovisivo non esiste niente
Cioè Firenze e Bologna le Marche l'Umbria niente niente in un vuoto un vuoto politiche poi diventi e questo si tramuta
In perdite industrialmente va in una decadenza industriale culturale e politica io mi meraviglio che in una situazione anche come partito
Dopo le vicissitudini della caduta ideologica del comunismo e del PDS nessuno si è preoccupato anche di questo aspetto
Perché non si può vivere altri altrimenti tutta questa regioni non lo vedete che oggi l'audiovisivo condizione in maniera propulsiva qui e c'è un vuoto totale perché le Fininvest parlano logicamente naturale una lingua più lombarda
Le la televisione di Roma e nazionale ma logicamente risenta di essere a Roma la capitale attenzione perché questo crea delle sperequazioni che poi vanno a sfociare
In delle forme di ingiustizia e di esperti e di leghismo malinteso
Questo bisogna ritardo per fare questo andava messo in condizione le televisioni locali
Forse andavano fatti in una maniera diversa io non sono un legislatore non sta a me giustamente la vostra ognuno deve fare il suo mestiere ma di creare delle situazioni da ovviare a questo problema
Detto questo credo che deve detto sia pure velocemente perché dopo tre ore e mezzo venendo con quattro ore di macchina di più scusate il modo un po'così alla buona credo di aver detto dei cancelli concetti che vuole essi
Grazie
Allora Rosario Pacini concludiamo poi con fiori
Fuori
Principio di Pedullà io
Devo dire che non ho frequentato la festa dell'Unità di Reggio Emilia ma sono lieto di essere stato invitato a nome di Alberto Peruzzo questa festa dell'amicizia e mi sono perso il pianto del Presidente
A Reggio Emilia ma non mi sono perso le affermazioni molto singolare dice che i cori presidente di Telepiù si apprendono molte cose a questi dibattiti
Si ha la possibilità di fare delle invocazioni e se avessi parlato prima dell'onorevole Silvia Costa probabilmente la Costa avrebbe raccolto anche le invocazioni più adesso farò perché ha raccolto quelle di Maria Lina Marcucci di Milano
Ma c'è un come dire un altro soggetto no certezza sta è una battuta
E qui per raccogliere io rappresento un soggetto in via di estinzione
L'editore che una volta si chiamava puro perché Alberto Peruzzo e l'unico editore stranamente sopravvissuto che fa anche la televisione
Anzi voglio dire al presidente Giovannini ma forse ne è già informato
Che il sì di Roma condendo la pubblicità sarà sì presentato ufficialmente a Milano da una società Olivetti Peruzzo che si chiama Millennium ma se volete presente a questa festa con uno Stand Chelsea di Roman con con il nostro sistema
Ma questo soggetto curioso questo editore faticosamente sopravvissuto e devo dire non posso invocare alcun merito perché sono suo assistente soltanto da pochi mesi quindi non c'entra col fatto che resistito
Ma vedo con molta preoccupazione che possa resistere oltre
Perché il sistema così criticato anche in questa sede e comunque noi pensavamo e continuiamo a pensare in qualche modo il regime intanto bloccato con la legge Mammì
Nella sua applicazione come ha detto con la solita saggezza il dottor Milano sta diventando peggio di quanto ci aspettassimo
Il professor pace ha scritto una illuminata come al solito piccolo saggio articolo su Repubblica all'indomani della pubblicazione delle graduatorie quindi del piano delle frequenze
E lui avendo avuto la possibilità di vedere evidentemente le assegnazioni dei canali per tutte le reti nazionali arguito quello che non abbiamo toccato con mano
Che sono sì dodici le reti nazionali repubbliche e nove private ma la capacità di offrire il prodotto cioè di raggiungere il pubblico negli abitazioni e molto diverso
Tra le tre pubbliche e le nove privata e all'interno delle private tra le tre maggiori televisioni e le altre
E argomentando da grande giurista tutto questo diceva ma lo Stato se decide che le televisioni devono essere pressioni nazionali devono essere dodici
Deve dare l'opportunità a tutti e dodici i soggetti di competere più o meno alla pari dico più o meno siamo invece in presenza di differenze macroscopiche
Questo è uno dei primi aspetti della cattiva applicazione della legge non non mi intratterrò sulla legge e sulla quantità delle reti perché lo hanno fatto altri e non voglio ripetere cose già dette ma l'applicazione diventa questione fondamentale
Il sospetto che una rete come Rete A che Alberto Peluso faticosamente ha tenuto in vita
Per quindici anni e oggi è titolare di concessione che sia soltanto una rete per fare il numero di dodici che giustifichi il venticinque per cento alla RAI e
All'altro soggetto privato a soggetto privato maggiore
Perché ho letto nei giornali che la Fieg ma spero che Giovannini qui non lo ha ripetuto non lo pensi sul serio lutti il soggetto non può venire
Più di tre reti vale sia per la RAI che per il soggetto privato quindi il numero di dodici a funzionare non soltanto per garante dall'Italia il pluralismo di cui tanto abbiamo bisogno ma anche per garantire che la RAI possa continuare ad avere tre reti e le posso avere anche Berlusconi
Ma si fa fatica a fare il numero
E il decreto che ha prorogato i termini che sembrano di di natura puramente amministrativa e burocratica commesso un altro dei delitti che in sede di applicazione si possono commettere applicando la legge Mammì
Il comma cinque dell'articolo uno proroga così con semplicità estrema la possibilità di Sipra
E Publitalia di raccogliere cioè rastrellare con effetto traino enorme pubblicità per Circuiti che qualcuno definisce amici qualcuno dice politicamente protetti
Questa è una vera scuola provo vergogna è stato usato da più persone a questo tavolo consentito mille che è un'autentica vergogna perché prorogare di due anni Trust il lamento di pubblicità nell'ordine di novanta cento miliardi
Capisco che rispetto alle cifre qui citate da Pasquarelli e da letta novanta cento miliardi sembrano la mancia di Natale eppure sono questione vitale per Telemontecarlo per Videomusic per lettera per limitarmi alle tre reti commerciali che hanno ricevuto la concessione
Allora siccome vorrei parlare dell'immediato io condivido e spero che la democrazia cristiana mantenga quanto ha detto con estremo impegno il senatore grandi nella sua relazione cioè la democrazia cristiana vuole la rigorosa applicazione della legge immagino che la Democrazia Cristiana che ancora oggi il partito di maggioranza relativa non voglia far cadere il governo nella conversione in legge del decreto di proroga però credo che si possa chiedere alla democrazia cristiana
Di emendare cancellare sic et simpliciter perché non serve
Né al ministero per mettere a punto le radio nel ministero per completare il lavoro sulle televisioni locali prorogare a Sipra e a Publitalia la possibilità dirà voglio pubblicità perversi con un effetto traino che tutti conosciamo che tra l'altro con tutta franchezza mi sembra lo schiaffo mi passi l'espressione il professor Santaniello
Alla sua argomentata posizione
Che può essere condiviso no sul fatto che si debba porre un limite alla raccolta dei soggetti ma giorni ma questa raccolta pubblicitaria viene lasciata libera per sostenere dei soggetti Priebke diventano televisioni locali privilegiata rispetto ad altre
Però questa è una richiesta molto semplice e chiara sulla quale se il relatore di chiusura
L'onorevole Fiori o l'onorevole radio volessero darvi risposta sarei estremamente grato perché e vitale consentire di partecipare al mercato in condizioni di se non parità almeno di potenzialità possibile non è possibile raccogliere pubblicità sul mercato quando due colossi come si tratti Publitalia oltre assente raccolgono pubblicità per altri soggetti altri soggetti specifici che sono le televisioni
Ed infine siccome non amo l'avvocato d'ipocrisia volevo ricordare ai numerosi parlamentari qui presente
Che negli accordi non scritti perché queste cose non si scrivono mai
Due anni fa quando nacque la legge Mammì
Forlì tenuto il nostro Paese maturo e pronto per avere televisioni a pagamento qualunque fosse il soggetto allora che le proponesse
La televisione a pagamento è presente nella maggior parte degli stati moderni noi abbiamo un'offerta televisiva enorme Sorbi tante
Eppure alcuni imprenditori tra cui il mio vicino Cecchi Gori hanno ritenuto di investire ingenti capitali se non vado errato ad oggi il capitale sottoscritto sono trecento miliardi
Per realizzare la televisione a pagamento ebbene noi operatori del settore abbiamo ritenuto all'epoca riteniamo ancora oggi che se vi è una qualche possibilità di mercato per soggetti diversi da RAI e da Fininvest vi è solo se il numero delle reti è limitata
Cioè gli altri soggetti non possono essere infiniti
Quindi allora ci siamo tutti detto tre televisioni a pagamento vanno benissimo a condizione che siano effettivamente a pagamento cessino sostenuti dalla loro capacità di raccogliere abbonamenti sul mercato che non abbiano pubblicità quando il decreto dice che va regolamentata più rigidamente la pubblicità dice una cosa ipocrita non si può regolamentare ulteriormente una presenza pubblicitaria che non si giustifica anche nel rispetto degli abbonamenti Pechino in effetti chiediamo che le tre tele più rimangano ma rimangano che costituiscono in qualche modo una presenza non incombente sul mercato delle risorse pubblicitarie perché se lasciassero il posto ad altre tre divisioni nazionali commerciali ma non ve ne sarebbe per le tre nuove arrivate ma neanche per le tre che già ci sono questo dobbiamo dircelo con molta franchezza
Cioè quando si dice riflettiamo meglio se dare o meno la concessione alle tre tele più qualcuno ci deve anche dire se poi noi diventiamo delle righe assistite
Perché quando lo Stato assume l'impegno di impedire la raccolta pubblicitaria Cypria Fininvest un certo giorno non lo può prorogare per due anni come se nulla fosse da chi passiamo dal ministro Pagani a farci dare il nuovo raccolto pubblicitario per garantire il pluralismo e per garantire che siamo dodici sul mercato e consentire alla RAI di mantenere tre reti alla fine questo pure no alla dobbiamo dirci con franchezza in alcune stanze alle quale io non ho personalmente partecipato Mao testimonianze certe fu detto
Facciamo tre reti appagamento perché così liberiamo risorse pubblicitarie per i soggetti minori e forse così non dipendano minorati ecco vi ringrazio
Ma non le facciamo neanche appagamento Pacini abbi pazienza sorge neghiamo ma non c'è negativa però dico che Berlusconi ne vale tre reti per cui bisogna averne dodici per forza io rinuncio all'elefanti
Costantino Federico si inventa un'altra cosa volentieri ma diamo due reti a Berlusconi allora cioè lui descriviamo il sistema si è stata rivolta è soltanto è soltanto sono soltanto i soggetti minori a Rimini io credo che a questo punto a te perché
Il pubblico si è dimezzata e mi dispiace per fiori ma siamo all'acqua conclusione
La mia conclusione come sottosegretario alle Poste sarà telegrafica se dico telegrafica lo sarà sul serio
Perché non voglio entrare nel merito dei problemi che sono stati affrontati che sono molti
E dire che sono stati esposti con molta chiarezza
Voglio soltanto concludere facendo riferimento a quella mia iniziativa di metà luglio quando appena nominato sottosegretario mi trovai di fronte al problema della scadenza del luglio del ventitré agosto sul e lì io chiesi mi permisi di chiedere
Di suggerire un decreto legge per rinviare di sei mesi la scadenza del termine
Perché chiesi questo rinvio per due ragioni una ragione diciamo tecnica è una ragione politica
La ragione tecnica che avevo avuto la sensazione che gli uffici non fossero proprio prontissimi per affrontare e concludere in pochi giorni questo problema così importante sia a livello nazionale e a livello locale
E poi perché avevo avuto un'altra sensazione e cioè che in tutta questa vicenda la democrazia cristiana avesse svolto un ruolo subalterno
Rispetto ad altre forze politiche che avevano ed hanno una su una consistenza estremamente più modesta
Cioè in sostanza volevo rivendicare alla democrazia cristiana
La funzionalità politica di alcune scelte di fondo
Che in sostanza la democrazia cristiana aveva in questi anni in qualche modo by passato
Io debbo dire che dopo la mia proposta non fu accolta
E devo dire che però piccolissima consolazione forza avevo visto giusto
Perché dalla marea di ricorsi di proteste che si stanno abbattendo sul ministero delle Poste
Evidentemente qualcosa nell'apparato non ha funzionato perfettamente quindi avevo visto giusto che forse una piccola proroga avrebbe consentito un'analisi più attenta dei requisiti
E dei meccanismi per le graduatorie
Dall'altra parte il dibattito di oggi mi conferma che la democrazia cristiana di fatto sta attirando fuori in questo momento una linea politica che incomincia ad assumere una propria fisionomia
Cioè debbo dire che forse per la prima volta in queste merito di quest'iniziativa la festa dell'amicizia si incomincia a intravedere una posizione politica della democrazia cristiana
Che in maniera non episodica ed individuale ma in maniera più corale comincia a ritrovarsi intorno ad un sistema ad una sistemazione diciamo della radio televisione dell'emittenza che non si riconosce in maniera pedissequa rispetto al tipo di progetto che è stato realizzato e che comunque si sta realizzando ed allora senza infingimenti né ci dobbiamo dire due cose
Innanzitutto dobbiamo recuperare sul piano dei ricorsi delle verifiche a livello ministeriale le eventuali manchevolezze insufficienze ingiustizie che sono state effettuata
E poi
è necessario che questo dibattito non si fermi qui ma che nei prossimi giorni investa la democrazia cristiana nel suo complesso attraverso i suoi organi decisionali affinché ci sia un progetto del partito di maggioranza relativa
Che individui qual è il Progetto appunto di sistemazione che non sia questo progetto abbandonato delegato a questa persona quella questo rapporto di amicizia o a questa evenienza particolare
Ecco io credo che la novità di questo incontro sia proprio questa e cioè meglio tardi che mai emerge finalmente che la sposta volontà complessiva e collettiva della democrazia cristiana
Di non essere più al traino di altre forze politiche ma di voler si riappropriare
Di un ruolo di protagonista in una vicenda così importante e significativa come quella dell'emittenza e delle informazioni e credo che da questo momento dunque i nostri tempi non saranno grandissimi
Ma che ci dovremmo soffermare e nei prossimi giorni tornare su questo argomento per vedere se la DC riesce ad essere il punto di riferimento di una mediazione di alto livello qualitativo che possa ridisegnare con il consenso dei vari interessi che sono in campo ridisegnare l'assetto complessivo delle telecomunicazione i per riportarlo con un riferimento che sia più vicino a quello che noi intendiamo per pluralismo della comunicazione grazie
Allora
Sul giornale c'era l'altro giorno in prima pagina un curiosissimo titolo meglio tardissimo che mai c'era il super in superlativa ma credo mi sembra evidente che da questa libera discussione come in tante altre precedenti emerga
Una conclusione che sia giusta necessaria urgente una definizione completa del sistema in tutti i suoi sotto sistemi nessuno escluso insomma regole che tengano conto non solo dei legittimi interessi delle singole componenti del sistema del sistema
Nel suo complesso superando squilibri e soprattutto considerando in primissimo luogo altro superlativo
Il diritto del cittadino ad essere correttamente informato sempre è un'affermazione questa che risuona puntualmente in ogni occasione poi diciamo Maiora premium per ma oggi in queste cose maggiori non c'è dubbio ci sono di media e nel loro insieme
Grazie a tutti e buona sera
Veramente cinque
Vedremo