Coronavirus, geopolitica e noir: complotti e stereotipi

Benvenuti a mappa Mundi sì terza puntata dei trasmissioni dedicate all'ultimo volume di Limes il mondo di reato che trovate in edicola e libreria
Perché come sapete in questa fase non è possibile fare le presentazioni e quindi facciamo un ciclo di trasmissioni sul volume di Limes ma oggi la puntata un po'particolare quindi presento subito gli ospiti che sono Lucio Caracciolo direttore di Limes salve e Carolo Lucarelli in collegamento
Scrittore autore di numerosissimi gialli e anzi è da poco uscito l'ultimo che ha come protagonista il commissario De Luca l'inverno più nero che festeggia un po'al trentennale se non sbaglio no no con la carta vetrata bianca uscì nel novanta
Esatto trent'anni di belgi almeno anche Limes insomma tra poco farà i trent'anni siamo ventisette Cervinia ventisette insomma quindi comunque c'è anche questo parallelo quindi oggi il tema di oggi è un po'
Letterature geopolitica eh comincerei subito Lucio qual è il rapporto tra lettere dure giuridica Limes fin dall'inizio ha ospitato spesso articoli anzi una racconti di scrittori
No potrebbe sembrare strano fissi abbiamo soprattutto abbiamo ospitato una quantità di meravigliose
Analisi racconto
Dire Antonio Pennacchi sulle città del Duce che poi diventato anche un volume ma a parte questo che comunque mi piace ricordare a parte questo io credo che vi sia un rapporto molto intimo tra letterature geopolitica nel senso che un'analisi più politica seria
Cioè non legata alla contingenza la cronaca ma semmai alle radici profonde dei conflitti geopolitici del modo dei protagonisti di intendersi sta nella lettura dei romanzi della Poesia insomma dell'alta cultura prodotta dei vari soggetti geopolitici che ci dice molto sul loro carattere sulla loro visione del mondo
Sul loro modo di rapportarsi acquisto piuttosto che a quell'altro Paese un mondo culturale
E chiaramente poi ci sono dei romanzi delle opere classiche che addirittura tendono a essere identificate con un Paese poi dipende anche dal punto di vista di chi lo guarda per esempio ho sempre consigliato ai nostri amici nordici di leggere il Gattopardo prima di discutere che cosa fare con l'Italia e soprattutto quel passaggio in cui il principe di Salina vede arrivare la flotta britannica al largo della Sicilia
E dice in inglese di argomento Teachers Goldmann sbatte want sex silicosi dal gas vengono insegnarci le buone maniere ma non ci riusciranno perché siamo dei
E allora Lucarelli Carlo Lucarelli il Lara capacità di lo scrittore o della letteratura in generale
Di cogliere lo spirito del tempo e cioè di cogliere quegli aspetti che magari poi sfuggono agli analisti magari troppo concentrati sul presente anzi quindi e maggior ragione
Chi scrive romanzi storici è un ruolo ancora rafforzato in questo ecco
Gli scrittori
Come si rapportano con lo spirito del tempo
Beh ognuno ovviamente persone sterminò gli storici gli analisti fanno una cosa i giornalisti ne fanno un'altra e gli scrittori soprattutto i narratori ne fanno un'altra ancora penosità portiamo con lo spirito del tempo perché via nel tempo utilmente succedono delle cose attorno a noi che ci pongono delle domande noi appunto non siamo storici non sono saggisti non abbiamo come dire certificati certe capacità per analizzare queste domande quello che passano di solito metterle in scena prendere la domanda in cui cercare di metterla all'interno di un contesto di una narrazione una serie di atti che vengono di personaggi che si muovono riferisce la certi meccanismi
Molte volte questo riusciamo a farlo soprattutto se ci tiriamo indietro nel tempo perché stiamo vivendo di presente in maniera troppo diretta per cui magari è difficile non descrivere oggettivamente così ci stanno cadendo
Nelle quali tu stai prendendo parte quello seppellite delle quali non sa che per legge e più facile girare di nuovo il contrario
E magari scrivere di un periodo simile per analizzare quel meccanismo nato e poi magari imparare un po'di cose sul presente
E allora proprio su questo volume di Limes c'è un un bel bell'articolo racconto gli Antonio Pascale che abbiamo registrato con lui questo contributo dove appunto ci racconta il suo articolo
Io mi sono resoconto quasi da subito che il mondo conoscevo non c'era più
Avevo delle coordinate Lazio alle quale mio diventavo grazie alle quale potevo anche criticare il mondo
Che non mi andava bene mi piaceva e queste coordinate all'improvviso sono un scomparse mi sono trovato con un altro sistema cartesiano che facevo fatica a interpretare sostengo i movimenti che mi hanno condotto trovando in flessione più movimentati dopo riscontro subito evocato il problema
Ho fatto un po'il buffet uno fatto in terrazzo non è successo niente cosa da Burgess il e ho fatto in modo di tranquillizzare tutti quelli che incontriamo per contro corto Ganda supermercato che mente tranquillizzano gli astanti caricavo il cestello con un sacco di rombo Corrado Conti però Bari Bari ma invita al dialogo comperato quindi vuol dire che io io razionale mi dicevo che non ti preoccupare non c'è nessun problema il mio subconscio abbiamo a una da qui è scattata la confusione a confusione sono hanno inviato il massimo di questa insanguinate tesi è stato poi nei giorni successivi quando come una carta assorbente qua sul bio punta di informazioni che il no quindi la mia confusione si è moltiplicata maniera esponenziale questo perché un movimento secondo movimento questo questo sono uscito per andare in ufficio la mattina previa autorizzazione ministeriale perché sono più ci sono mi sono trovato davanti a me
Quindi un uomo al mondo che non conoscevo c'è un mondo completamente svuotato non c'è proprio più nessuno questa domanda credo pensato ma io voglio tornare al mondo di con la gente con la confusione quel fracasso inumano oppure mi va bene così
Cioè in sintesi noi umani cosa stanno imparando a questa storia siamo il problema una soluzione
Non è sofista risponde a questa domanda perché ovviamente anche noi siamo il problema è la base di tutto il pensiero cuntista
Il pensiero ecologista vista diffondendo che ci dice che in serata voi abbiamo fatto tanti problemi idem meglio che piano piano ce ne andiamo smettano di far figli lasciamo questo mondo
Così come l'abbiamo visto in questi giorni Corleo che pian piano siano di così l'altra parte del mio pensiero su questo lanciato nell'articolo
Ma non non è vero noi siamo una soluzione dobbiamo impegnarci non me la sento a risolvere i problemi a calpestare questo mondo
Meglio e compassi più di cento come gli abbiamo contestato
Scorsi il e questo in sintesi ed aggressioni tenuto fuori a questa conclusione Lucio Caracciolo allora ovviamente fa parte anche dell'approccio non multidisciplinare villaggio politica no
Che abbia è sempre detto che non è una scienza e che quindi pesca anche in altre in altri comparti
Quindi entriamo uno nella situazione attuale quindi la crisi del coronavirus l'uomo esposte lei ragionamento anche in chiave geopolitica e quindi gli Stati Soggetti Giulio ITC
Sono un problema una soluzione come diceva Pascal
Beh l'uno e l'altro se non saremo uomini saremmo Dei
Certamente ne abbiamo la sensazione direi abbiamo avuto la sensazione soprattutto all'inizio che ci fosse una sorta di rivoluzione in corso poi col tempo passato lo choc iniziale non essendo peraltro risolto il problema abbiamo assunto un approccio più conservativo
Così nell'attesa che un giorno all'altro o spunti l'alba che questo giorno poi non sia così lontano e si possa tornare a quello che si era non torneremo esattamente come eravamo ma certamente non cambia la specie umana per per una coronavirus intendiamoci
E qui l'aspetto che prima accennava Carlo proposito della messa in scena della narrazione degli eventi con il distacco che inevitabilmente lo scrittore deve aprire e in fondo è anche un precetto dalla geopolitica
Innanzitutto perché gli attori geopolitici ormai addirittura non la fissazione di narrare
è una narrazione dolosa è una narrazione pro domo
Loro però è una è un modo di mettere in scena la realtà che deve corrispondere agli interessi Progetti
Ambizioni geopolitiche quindi anche una retorica geopolitica è un elemento fondamentale per capire come funzionano oggi
I conflitti le dispute a livello mondiale
Come vengono vendute poi sui media giornalisti alle televisioni e social attraverso una narrazione mirata in cui l'elemento appunto strettamente narrativo serve a veicolare dei messaggi strategici
E allora Carlo Lucarelli e distacco come si fa
A esercitare questo distacco abbiamo visto anche per esempio un caso tipico ed è stato l'undici settembre in quella fase in quella situazione
L'undici settembre sembrava appunto che il mondo fosse cambiato che non sarebbe stato più lo stesso poi abbiamo avuto altre crisi altre situazioni ora l'undici settembre viene un po'contestualizzato viene un po'ridimensionato ecco come si fa soprattutto quando si scrive anche di epoche diverse a esercitare questo distacco
E sono a tutt'oggi in questa crisi di oggi siamo presi da questo situazione emotiva del momento o riusciamo comunque a ragionare in maniera distaccata anche su queste
Siamo sicuramente presi da dal momento questo sicuro perché leggiamo tantissime cose che noi pensiamo che le cose il contrario un attimo dopo quindi sono d'accordissimo con Pascale non siamo gli dobbiamo dobbiamo cercare di capire qual è il problema qual è la cura di tutte le opere sono qualcosa di diverso da subiamo tutte le informazioni del distacco la narrativa riesce ad ottenere il distacco semplicemente con consiste cioè quando ci riesce naturalmente cioè quello della selezione io devo raccontare una storia poi mettere in scena dei meccanismi o una verosimiglianza di personaggi li faccio muovere come in maniera più simile si muoverebbero no questi soggetti cercando di fare in modo che non ci siano delle contraddizioni talmente evidenti da far saltare tutta la narrazione che sto facendo e senza dover essere io a forzare un pezzettino della narrazione per farla rientrare dentro quello che pure io ho dentro la spiegazione mi sono prefissa
Distaccarsi significa distaccarsi papista caso un pochino guardare dal di fuori all'operazione facile ovviamente perché tutti noi abbiamo il nostro punto di vista la nostra ideologia questo molte volte a raccontare storie ambientate nel passato ti aiuta perché non sei così direttamente coinvolto solo se riesce a dare conto delle ragioni di tutti
E da questo gioco noti ragioni che mette insieme per cui chiunque anche io parlo adesso di racconti di trame e personaggi più negativo comunque delle sue motivazioni
E e le proprie contraddizioni le proprie caratteristiche seguiti tutti insieme in qualche maniera riesce a staccarsi e guardare al di sopra se ti fai prendere da quello che punto magari lo spirito del tempo la tua visione dello spirito del tempo che Prendi parte bene allora ottiene una di quelle narrazioni in cui si diceva prima
Che raccontano il il un certo modo di vedere le cose che efficacissimo perché la narrativa fantastica in questo nome raccontiamo storie attraverso le emozioni mettiamo cioè nel meccanismo attraverso l'emozione
Sì mettiamoci una fase meccanismi se siamo bravi ci crederete quasi sicuramente se siamo bravi ovviamente
Allora quindi eterno conflitto ma dicevamo tra quello che la narrazione la propaganda se si vuol dire in altro modo
Di li Soggetti geopolitici che voglio raccontare se stessi nella capacità invece poi diciamo di cogliere di cogliere la realtà o comunque un altro punto di vista e lo si vede in questa situazione in questa crisi che viviamo anche il tema delicatissimo quello dei della dietrologia cioè complotti complottismo abbiamo visto anche in questa crisi Lucio abbiamo assistito a punta asceti vie del complotto ma in realtà il killer il diciamo il campo e molto più ampio è senza diciamo citare vecchi politici italiani a pensar male si fa peccato no diceva Andreotti ma spesso criteri ci si azzecca cioè gesto sicuramente complottismo diciamo molto spesso sono teoria inventata eccetera avvolta e no a volte invece esistono davvero i complotti
Magari interpreta di male ecco la geopolitica o comunque analisi di messo come si si si rapporta con questa domanda
Ovviamente i complotti esistono diciamo esistono nella vita quotidiana di ciascuno di voi a livello magari familiare ed esistono a livello di Stato
La complotto l'UGL realtà semplicemente una trasposizione in forma quasi religiosa
Di questi complotti cioè al complotto tu credi o non credi essendo per definizione indimostrabile allora tu dai per incredibili o comunque attendibili
Degli assunti di complotto che però non puoi dimostrare perché non ha i dati verificabili e quindi pensi per esempio non so che i cinesi hanno fabbricato
Il come diciannove per dominare il mondo o che gli americani si sono buttati le torri gemelli giunta soli per potere ancora una volta a dominare il mondo
Poi diciamo ovviamente un analista deve guardare queste cose
Non con il rifiuto perché poi questi cosa non impatto nella realtà anche se non sono reali impattano alla realtà quindi devi studiare devi capire
Ma come cose che obiettivamente non possono partecipare di un discorso davvero razionale perché appunto presuppongono il fatto che tu ci creda
Se tu ci credi entri in una dimensione appunto complotto logica o comunque di narrazione non basata su fatti verificati che ha però spesso un impatto fondamentale sulla sulla storia sulla geopolitica vi faccio un esempio durante la prima guerra mondiale c'era
Il mito dei famosi tiratori franchi belgi franchi tiratori belgi che sparavano
Sulle truppe che passavano le attraversava il confine per andare in Francia nulla di vero nulla di dimostrato però su questo ci fu tutta una produzione
Mediatica politica molto molto rilevante su cui poi uno storico francese famoso Marc Bloch scrisse un saggio molto interessante si possono citare molti altri casi di cose che non sono
In realtà mai avvenute ma che hanno avuto un peso pratico nella storia e allora Carlo Lucarelli farsene esperto di misteri vuole due insomma trasmissioni televisive allora qual era d'opinione al riguardo
Ma io sono uno scrittore di gialli quindi sono un complottista per natura però ovviamente all'interno della narrativa Bellei complotto sempre qualche cosa che funzione come spiegazione di quello che sta succedendo
Perché fa una serie di cose che sono innanzitutto ti scarica dalle responsabilità perché in genere il il potere forte no quello che sta dietro il confronto semmai te
Che non segna cioè quello di poter cos'è una vittima quindi a quel punto di vista tutto quello che succede non è colpa mia
Poi attribuisce tutto quello che è successo a qualcuno la figura fantomatica che in genere riveste le caratteristiche di quello che non ti Piazzi di quello che ti sta antipatico
Delle difficoltà che incontra nella tua vita allora ecco che il grande vecchio i poteri forti cosiddetti sono quelli là che non mi piaccio
Che poi è comunque una come dire un una tematica che sempre affascinante no perché quando è costruito tutto questo
Riesce ad avere un come dire la la la speranza di poter attingere alla verità che se c'è un complotto ci sono persone che hanno complottato che non mi piacciono che non sono io se ci sono delle persone sulla poiché scoprirlo una volta scoperte queste persone o tutto ritorna alla alla alla logica naturale delle cose parecchia logica del giallo classico scoperto l'assassino torna tutto a posto
Ecco questo però funziona ovviamente con bellissimi romanzi gialli bellissimi romanzi gialli transnazionali che hanno che fare con così finalmente esistono
Lo scriviamo di criminalità è diventato quasi impossibile scrivere vittime criminalità esclusivamente nazionale parliamo di mafia parliamo del mondo naturalmente quindi alcune cose esistono
Però poi certo se vuoi come dire alzare i toni e creare quella quella mitologia del complotto ai presto in funzione come dicevo anche prima
Non è la spiegazione della realtà naturalmente perché le teorie complottiste saltano sempre un piccolo dettaglio no tu passi da di e la cosa funziona poi una coincidenza che ti fa passare sì portasse direttamente anzi
Identica doti di un l'idea di una domanda molto semplice che è quella che non funziona nella narrazione ma quando quando lo costruisci male che ci poteva essere un'altra spiegazione più semplice perché architettata sì un delitto perfetto
Pieno di problemi con un insieme di non so DDT complicità quando semplicemente sarebbe bastato suonare alla porta e sparare la vittima e andarsene
Ecco interesse provato tante volte non di fronte a questo problema ho costruito una costruzione bellissima enorme ma non ha senso perché si poteva fare benissimo in un altro modo allora il caso che governa la realtà la realtà in pericolo perché queste teorie complottiste questi moduli si tecnico tutte queste cose qui cara contiamo e io mi sono meravigliosi funzionano purtroppo così bene anche nella realtà nella mente di molte persone che che che l'ascolto
Poi c'è il vantaggio che in ogni caso il complotto è una cosa semplice che si capisce
Tutto chiaro fin dall'inizio come fatto non capirlo prima
Quello che poi mi colpisce sempre in queste teorie capire come si possa immaginare che un complotto possono essere davvero tenuto segreto in questo mondo
Quando si per esempio gli americani non sono mai andati sulla Luna va bene mettiamo che era tutta una messinscena hollywoodiana
Dopodiché come hai fatto a mettere d'accordo alcune migliaia di operatori giusto a un astronauta i giornalisti che erano lì che cioè cioè insomma voglio dire ci vuole veramente uno sforzo di fantasia notevole
Beh interessante anche con diceva appunto Lucarelli anche un modo per colpire il nemico no anche un modo come dire
Su cui il diniego a poche possibilità di difendersi no anche un modo per ritemprarsi vedere insomma perché poi la fine il complottista è uno che vuole farsi vedere vuole essere visibile vuole essere riconosciuto vuole essere omaggiato quasi come il capo di una setta religiosa
Allora intanto mostro una una stampa antica non tanto una volta non mostriamo una mappa appunto
Questa è stata pubblicata nel penultimo volume di Limes poteri del mito che appunto parla anche di questi temi e qui ha promesso questo insomma è il complotto giudeo queste
La Carta del mille novecentoquarantadue dei nazisti che appunto mettevano
E in evidenza prestava legame tra la Russia e gli Stati Uniti no sotto l'ombrello del complotto nel dire questo è uno dei complotti voi storici che appunto come diceva Lucio Caracciolo anche se non ne esistono può e hanno un impatto sulla realtà perse le persone ci credono
Allora
Passiamo al terzo capitolo e quindi stereotipi Lugli comuni che hanno un ruolo sia in gioco gli dica sia in letteratura e e l'abbiamo visto ancora una volta in questa crisi emergere con molta forza anzi forse
Lucio il proprio nei momenti di crisi quindi quando c'è incertezza i luoghi comuni sono un riparo immediato cioè acquista ancora più forza però poi hanno un impatto
Fortissimo non lo vediamo con l'Europa ha grande De André il battito formiche e cicale no
Vediamo e la reazione che c'è stata all'allocco da un italiano no alcuni hanno commentato adesso gli italiani che non insomma alla fine proprio in queste situazioni di crisi Lugo lo stereotipo conta ancora di più
Assolutamente sì
Lo stereotipo uno strumento di battaglia geopolitica
E comunque è un condizionamento perché poi la geopolitica è fatta da esseri umani che quindi hanno una inclinazione verso lo stereotipo se non altro come griglia semplificatrice di realtà un po'troppo complesse
E quindi quando sei presenta anche un tavolo negoziale un primo ministro italiano un cancelliere tedesco un presidente francese beh insomma mentre magari discutono dei dettagli degli zero virgola di un fondo europeo nel loro retrobottega culturale si aprono si accendono delle luci questo il solito italiano truffatore
Questa è una tedesca quindi abbiamo capito chi sono il francese c'è una delle opinioni insomma ci sono delle stereotipi cioè delle verità ricevute
Non dimostrate non dimostrabili mai verificate che però Pisano
E poi naturalmente in ogni stereotipo c'è anche un pizzico di verità un pizzico più grande un pizzico più piccolo e questo contribuisce a renderlo credibile
E Carlo Lucarelli appunto tiratura ha un ruolo importante anche nella formazione nel tramandare anche nel rafforzare Steno diminuì comuni ma può essere anche una frattura forse per uno scrittore
Assolutamente anzi è un pericolo enorme è quello dello stereotipo del luogo comune
Sì certo è facile fare una cosa del genere nostri di cose che la gente già conosce
In cui magari si fida e sono è un modo per fargli come dire per perché si riconoscono lì dentro pensino che quello che hanno pensato fino a quel momento sia ne sia giusto e quindi è confortante
Per la letteratura però è ovviamente un veleno perché noi siamo a caccia delle contraddizioni in quello che a noi interessa e scopre la realtà intrinseca quella nascosta delle cose
Soprattutto letteratura noir nonché quella che pratico io non vogliamo illuminare il la metà oscura l'angolino buio non possiamo farlo con uno stereotipo che già conosce lo vogliamo stupire meravigliare non interessare
Non vogliamo fare paura come una parola viene associata metafisica voltano e per fare questo non abbiamo bisogno di di giocare sulla sorpresa sulla contraddizione molte volte più vero ovviamente dello stereo
Allora scrivere semplicemente del classico italiano che incontra il classico inglese insieme vanno dal classico tedesco significa scrivere cose noiose che superficialmente possono essere accettate sul momento no ti confortano
Proprietà su cui scrivere la verità classico italiano non è il classico italiano anzi e andando a guardare quello che c'è dentro la contraddizione poi scoprirà veramente molte volte la vera natura il vero modo di comportarsi bene i meccanismi delle persone dei paesi e delle situazioni
Sì lo stereotipo luogo comune è la morte limite della narrativa e della letteratura
Se posso dire anche interessante vedere come molto spesso la letteratura in particolare la letteratura spionistica
Non è semplicemente un per esempio l'elaborazione di una ex spia che scrivere bene tipo Ian Fleming tanto per capirci e inventa una meravigliosa serie
Molto realistica
Ma è anche il contrario cioè la letteratura influenza gli apparati di sicurezza
Questo prese poi romanzo di spionaggio inglese molto evidente cioè c'è proprio ci sono anche degli studi su questo cioè la capacità della letteratura
Già al spionistica poliziesca di influenzare gli apparati di dei servizi della polizia e così via che leggono quella roba e magari ci si innamora noi
Riscoprono rendono reale quello che voleva essere solo letteratura eh per esempio non so somme a pensare ai film no no di Hollywood no quindi fanno parte di quel ecco tutti i film anche un po'diciamo di spionaggio complottisti eccedere sta anche quelli in fondo accreditano serre un un american potente forte nove diretta anche quello che sembra mettere in negativo a volte rafforza
E il la propaganda rafforza comunque la narrazione di questo oggetto geopolitica per esempio mi viene in mente il terzo uomo nonché il meraviglioso film tratto dal romanzo di Bram Green
In cui c'è il famoso famosissimo
Dialogo con Orson Uherské spiega come nell'Italia dei Borgia poi fossero cresciuti grandi geni del Rinascimento di Leonardo e Michelangelo
Mentre gli svizzeri cinquecento anni cosa hanno inventato l'orologio a cucù ecco questo è un classico esempio di stereotipo in questo caso cinematografico che poi entrato nel discorso comune
è un caro Grady uno scrittore sente la pressione di una sente la pressione di o sicuramente dei contesti in cui vive ma insomma diventa anche a volte un uno strumento dei Paesi uno strumento della politica anche non diretto anche in maniera indiretta però di fatto lo scrittore rappresenta il suo Paese contribuisce a narrazioni di quel Paese
Che si è assunta così l'allora
Oddio sicuramente sì voglio dire certi scrittori che sono molto rappresentati Lino dal proprio paese sentono la pressione questo sicuramente è vero questo però che se lo scrittore fa bene il suo mestiere cioè racconta bene le proprie storie
Andando a cercare le contraddizioni soprattutto le cose che non funzionano sempre critico nei confronti del suo Paese uno il contesto in cui vive
Non è mai una persona insomma pazza proprio esattamente quello che vuole che ben presente le l'esempio del del romanzo poliziesco e la storia del romanzo poliziesco all'interno dei vigili
La prima cosa che viene proibita all'interno di un regime totalitario udì datoriale è il romanzo giallo insuccessi ai tempi del fascismo Ninja Alitalia perché vai a raccontare una cosa che non funziona delitto problema hai voglia fare come fece il fascismo obbligare gli scrittori di gialli a fare in modo che il colpevole fosse sempre ed esclusivamente uno straniero dopo un po'ce l'ha più umilmente no
Questo questo gioco dello stereotipo ci sono altri Paesi inglese però hanno capito che per esempio questo tipo di letteratura può funzionare e allora molti scrittori di gialli si assoggetta no
In altri posti sono in altri in altri regimi alla propaganda del regime per cui la polizia fa sempre bene il cattivo esempio nostrane
Quindi se esista una pressione da questo punto di vista ma se non facciamo bene il nostro mestiere non siamo degli scrittori gli stereotipi che dopo un po'annoiano magari ti comprano pentita o del governo però su un lato buono io non mortalmente se non siamo quella cosa lì
Alla fine finiamo sempre per rompere le scatole a qualcuno questo è nella nostra natura
Allora una battuta finale sul futuro no no questa quarantena cosa sta producendo a Limes cosa sta producendo invece nella mente e nella penna di Lucarelli
Bene la linea S diciamo è una risorsa un vincolo è una risorsa perché inevitabilmente stiamo assistendo quanto meno alla accelerazione di alcuni processi di alcuni conflitti
In particolare quello fra Cina e Stati Uniti che è un po'l'alfa e l'omega della geopolitica attuale
Il vincolo è che dopo un po'francamente non se ne può più nel senso che si vorrebbe potere tornare in qualche modo una qualche inevitabilmente un po'nuova forma di normalità riprendere occuparci anche di altre cose
E quindi vedremo il prossimo millimetri sicuramente mappamondi caro Lucarelli
Beh io continua a fare le cose che facevo prima naturalmente anche se è chiuso no in casa leggo scrivo o un paio di idee per un romanzo per altre cose da fare ora io spero che torneremo ad una certa normalità ma spero che citare un po'della paura che c'abbiamo avuto adesso perché può discorso fatto prima siamo il problema ma forse siamo anche la cura se dovessimo tornare ad una normalità uguale a quello di prima
Con tutti i nostri atteggiamenti uguali a quelli di prima magari tra un po'di tempo tornerà un'altra fandonia un altro terremoto un altro nazional sinceri
Uno dei tanti segnali sopra un'altra guerra
Quell'anno se si tengono un po'di quella paura e torniamo alla normalità in un modo un po'diverso da come eravamo normali prima forse forse insomma
Cosa andiamo meglio mio
C'è riuscito sinora qualcosa in questo senso allora grazie grazie all'uso del razzo grazie a caro Lucarelli e alla prossima puntata di mappamondi