Il dibattito sul processo da remoto e la polemica sulle scarcerazioni facili dei boss. Intervista a Catello Vitiello

Radio radicale siamo in collegamento con fratello Vitiello che tutta l'Italia vivo membro della Commissione giustizia della Camera parlare del del processo da da remoto
E di come è stato trattato nelle nel decreto del decreto quell'Italia che all'esame delle Commissioni competenti
Che oggi arriva credo in aula a Montecitorio
Allora voi ieri in Commissione Giustizia Davide ne avete discusso lei aveva aveva fatto delle delle delle delle proposte per cercare insomma di e di limitare l'impatto del del processo da remoto che secondo molti penalisti rappresenterebbe un grave handicap per per per il processo per il processo penale allora che cosa aveva proposto lei e soprattutto come comandata
Allora innanzitutto buona sera grazie per questo intervento come è andata a all'inizio o c'hanno proposto un parere senza osservazioni senza condizioni un parere favorevole rispetto all'impianto dell'articolo ottantatré di questo cui Alitalia che ci arrivava dal Senato
E devo dire la verità io mi sono battuto fin dal primo momento ho cercato di far capire già la settimana scorsa quando è arrivato in Commissione giustizia non l'abbiamo avuto in sede consultiva o opportuno precisarlo
Quindi possiamo potevamo soltanto dare un parere quando è arrivato la settimana scorsa già o rappresentato quali erano le doglianze dei pareri dei penalisti le mie osservazioni e soprattutto quali problematiche sottende un processo penale da remoto abbiamo fatto abbiamo cercato di far comprendere che azzerare la la la la lista pranza la fisicità anzi per meglio dire significava azzerare le garanzie per chiedere celebrare un processo da remoto significa rinunciare alla possibilità della percezione immediata e diretta di quello che si sta facendo all'interno di un anno di giustizia e parlo in particolare di dell'istruttoria dibattimentale
Perché ascoltare un testimone ascoltarlo da remoto non è la stessa cosa che ascoltarlo dal vivo io ho detto a più riprese
Che molte volte mi capita da penalista di preparare
L'escussione di un testimone
Di studiare tutto il processo di conoscere a menadito ogni anfratto di fare una scaletta
Delle domande e poi di ribaltare completamente il modo di procedere alla all'escussione nel momento nel quale incontro il testimone e mi rendo conto di chi ho di fronte e di cui della sua delle sue remore magari a rispondere delle sue paure delle sue ansie insomma e è un'arte
Nonché io naturalmente la la la conosca a fondo io sono modesto avvocato però certamente riconosco la difficoltà dell'approccio ad un processo che fa dell'oralità la sua bandiera
Questo l'abbiamo fatto capire
E ieri devo dire la verità
Siamo riusciti a tirare fuori dal cilindro una condizione cioè parere favorevole con la condizione di escludere
Il da dal processo da remoto tutte le attività di istruttoria le discussioni delle parti perché altro passaggio che incredibilmente loro ritengono ritenevano si potesse fare
Era quello di discutere cioè la famosa requisitorie l'arringa la requisitoria del pubblico ministero e la riga dall'avvocato
Che perde naturalmente tutto il suo carattere di lì anche lì di oralità e di percezione diretta
Delle ansie delle delle ansie della procura di dimostrare la sua versione dei fatti e l'ansia della difesa Lippi contraddire i passaggi magari che non fanno acqua nel percorso processuale che ha fatto la l'attività del Pubblico ministero insomma queste erano le due attività che nella condizione si riteneva utile lasciar fuori dal processo da remoto
Purtroppo da ieri sera insomma siamo consapevoli del fatto che tutto il sul il lavoro fatto ieri sia attraverso vanno la perché in Commissione Bilancio non hanno trovato nessun accordo ci mancherebbe
E quindi saremo costretti a votare e lacune Italia così come ci è arrivato dal Senato e
Bianchi con la modifica sullo processo dalle moschee però
Con il mio gruppo abbiamo già parlato abbiamo formalizzato cioè restiamo su per formalizzare l'ordine del giorno che impegna il governo appunto da escludere dal processo da remoto tutte le attività istruttoria dibattimentale
Le discussioni delle parti perché
Nel processo penale queste due attività certamente non possono farsi col computer
Stiamo vedendo con quante difficoltà ci sono anche durante della corsa delle interviste che facciamo qualche difficoltà di connessione di collegamento l'incapacità di percepire dall'altra parte insomma il la serie di condizioni anche psicologiche e nel processo penale sono fondamentali questo
Allora
Cosa pensa del fatto che diciamo sulla immuni si siano creati tante polemiche
Sud sia sul sul sulla sul come passino dei dati privatissimi i i mentre sul sul processo da da remoto questo dibattito
Non c'è stato perché anche qui dati e informazioni e documenti dovrebbero passare su una su una piattaforma dove arriverebbero dei dati anche che possono essere molto privati
Sì
Ma in realtà si è posto anche questo problema ieri in Commissione giustizia perché la tenuta
Della privacy all'interno di un meccanismo da remoto certamente lasciar preoccupati gli addetti ai lavori
Il problema e che tutto quello che e a che riguarda la giustizia in questo momento sta passando in secondo piano rispetto e questo lo dico anche Mania consapevolmente
Corretta sta accadendo perché l'emergenza sanitaria viene prima di qualsiasi altra cosa però il nei problemi fra i problemi della giustizia
Ci sono anche i voli della privacy certamente l'applicazione immuni perché così si chiama
Riguardava tutti no prescindendo dal fatto che ci sia un processo in corso oppure no e quindi immagino che la preoccupazione sia dettata appunto da dal fatto che saranno coinvolti tutti i cittadini italiani
Sì sono preoccupato anch'io perché non è tanto il problema
Il passaggio di informazioni quanto di di registrazione di ogni spostamento che viene fatto da parte di chiunque e questo insomma la dice lunga su o su su la tutto alla all'interno della riservatezza
Insomma della Libia delle libertà parlo al plurale che e e più corretto delle libertà di ogni individuo
Adesso allora dunque il regime che dovrà cui dovrà sottostare il processo da remoto è un regime diciamo temporaneo legato all'emergenza del coronavirus osé curiose
E io al trenta giugno
Fino al trenta giugno perché insomma questo stato
Chiarito più volte io naturalmente sostengo che neanche un processo da remoto neanche un istruttoria dibattimentale si debba fare neanche per un solo imputato
Però e logico che servì bisogna parlare anche di tempi contingentati è giusto che si dica che tutto questo varrà fino al al trenta giugno due mila venti
Certosa dell'emergenza sanitaria dovesse continuare ci dovessero essere delle proroghe naturalmente poi vedremo il da farsi però per quanto riguarda il processo da remoto ne abbiamo come data di scadenza trenta giugno tanto è vero le dico che noi abbiamo anche rappresentato l'utilità ho l'inutilità per dire meglio di questa modifica che dovrebbe valere per quarantasei giorni cioè l'attività da remoto si utilizzerà soltanto per una quarantina di giorni fino al trenta giugno appunto insomma non si capisce per quale motivo
Bisogna insistere con una sperimentazione così gravosa anche per gli addetti ai lavori anche per i cancellieri
Insomma non non sarà una cosa molto semplice da gestire
E noi radio pensavamo speravamo ieri di aver ottenuto un minimo di risultato alla fine così non è vedremo il governo come si atteggiava
Rispetto a una questione che penso che sia anche di di di di civiltà giuridica insomma bisogna capire che certe cose da remoto non si possono fare
In particolare il processo penale
Senta come ha trovato il fatto che anche la Corte costituzionale abbinabili pro questa strada
Ma il problema è questo che bisogna con ricominciare le attività di udienza bisogna riprendere a lavorare e la giustizia non può aspettare il fatto che ci sia la preoccupazione anche la parte dalla Consulta
Eh perché insomma i tribunali solitamente funzionano è un po'come quel presidio di di dei dei istituzionale che il Parlamento i tribunali funzionano anche in tempo di guerra insomma
è ed è giusto che continua a lavorare
Anche in questo momento con l'emergenza sanitaria con i giusti presidi sanitari con le giuste tutele l'insomma questo distanziamento sociale l'uso delle mascherine
Magari una sanificazione dei locali ogni volta che l'udienza riprende con altri protagonisti insomma ci sono secondo come delle tutele che possono assumersi per riprendere a lavorare
Il problema è che se si ferma la giustizia
Si crea un problema
Su sul diciamo sull'oggi sul cioè su quello che naturalmente non si riesce a gestire l'immediato in gol saranno ancora di più il che significa che non ci ritroveremo a lavorare
Il il doppio il triplo o quattro volte solo in quanto si è soliti fare con un sistema processuale già tanto compromesso da lungaggini da scadenza che non si riescono più a rispettare e più o menta questa sospensione più non si lavora
Più inevitabilmente il ruolo dei magistrati sarà ingolfato e naturalmente noi avvocati dovremmo lavorare certamente di più rispetto a quanto faremo prima non ci spaventa lavorare
Il problema è naturalmente il gli obiettivi che si riescono a raggiungere se bisogna lavorare per processi che poi non vedranno mai una fine allora significa lavorare molto il messaggio della Consulta è chiaro
Certo l'Anm non si è espressa su questo
Ma l'Anm allora non parliamo di categorie diciamo politiche nel senso naturalmente quanto più laico possibile parliamo di categoria i magistrati magistrati da un lato avvocati dall'altro la magistratura in generale così come su tanti altri temi risulta spaccata ci saranno ci sta una parte dalla magistratura che ritiene che il processo da remoto possa risolvere i problemi di di della quotidianità giudiziaria
Invece c'è un'altra parte dalla magistratura molto più sensibile ai tempi del contraddittorio molto più sensibile alle garanzie costituzionali che ritiene naturalmente convenendo con gli avvocati
Che certi che i processi penali non possono essere assolutamente celebrati da remoto quindi come tutte le cose non le nascondo che c'è anche qualche avvocato che pensa insomma che dare modo si possa fare tutto
Fortunatamente sono pochissimi quelli che ritengono che lo si possa io ritengo che invece sia assai pericoloso mettere da parte le garanzie della FIT soprattutto quelle determinate dalla fisicità
In un processo penale
Senza un'ultima questione mi riguarda il il carcere allora ne abbiamo visto che in queste ore ci sono state tante polemiche per per il per i domiciliari e a qualche qualche personaggio diciamo
Definito mafioso allora le volevo chiedere questo come è stata trattata secondo lei la vicenda dell'emergenza delle carceri
In questo in questi giorni in cui diciamo si è cercato in qualche modo di diminuire la presenza negli istituti penitenziari ma dove resta ancora un significativo sovraffollamento
Certo che anche questo è un problema antico cioè non non nasce oggi con l'emergenza sanitaria
Innanzitutto mi faccia dire che ogni il provvedimento che viene assunto anche in fase esecutiva e un provvedimento assunto da un magistrato così come non vanno discusse le sentenze
Ci si ragiona sulle sentenze così come non non secondo me non lo non serve e non bisogna discutere i provvedimenti in materia di esecuzione perché c'è un magistrato che ha valutato quella persona che evidentemente meritava quella quello affievolimento di misura
Detentiva detto questo andiamo nel nella nel vivo del problema
Io non aspetterei braccialetti la verità è questa nel senso che si sta facendo secondo me un si sta lanciando il messaggio sbagliato
Noi oggi se dobbiamo davvero tutelare le carceri gli istituti penitenziari occorre farlo nell'immediatezza se dobbiamo aspettare quei presidi che sono dei braccialetti io le dico che in verità aspettiamo l'uso dei braccialetti Giada da parecchio tempo
Perché lei lo sa benissimo si occupa della materia giudiziaria da tanto sai che il braccialetto elettronico non è stato inventato al due mila venti serviva già perno da scongiurare le cautele quell'estrema ratio del carcere in fase cautelare cioè durante il corso di un procedimento penale e devo dire la verità l'applicazione è stata veramente che in minima parte allora ad oggi visto che c'è l'emergenza e e che soprattutto vogliamo tutti la stessa cosa cioè tutelare anche gli istituti penitenziari occorre naturalmente superare il problema
Elettronico braccialetto elettronico dobbiamo fare qualcosa e farlo nell'immediatezza e non aspettare
Perché aspettare significa Ca'rischiare che accada quello che è accaduto insomma purtroppo ha avuto anche gli onori della cronaca la rivolta nelle varie carceri d'Italia
Roma noi
Dare all'interno degli istituti penitenziari insomma saremmo sarebbe la politica responsabile
Bene io la la ringrazio molto della della sua disponibilità ringrazio il deputato Catello Vitiello d'Italia arrivare membro dalla commissione Giustizia col quale abbiamo parlato
Delle polemiche sulle scarcerazioni e soprattutto del del processo terremoto che nel provvedimento dei d'Avise Gallery grazie a lei