Speciale Giustizia

Buonasera a tutti da Lorena Durso benvenuti all'ascolto dello Speciale giustizia quello che racconta questo film non è tutto il mondo del carcere ma è una parte di esso che si è incontrata
Con l'istituzione un incontro che sembrava impossibile tra istituzioni che tante volte sono così remota e lontane
E che invece trovano il coraggio di guardarsi negli occhi il resto viene da sé lo ha detto il diciotto febbraio scorso la presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia a Catanzaro in occasione della proiezione del docu-film al viaggio in Italia la Corte costituzionale nelle carceri
All'iniziativa promossa dall'Anm dall'Associazione nazionale
Magistrati che vogliamo proporvi questa sera hanno o partecipato il presidente del Nm Luca Poniz se il professor Marco Ruotolo ordinario di diritto costituzionale all'Università Roma Tre
La vicepresidente dell'Associazione nazionale magistrati Alessandra Salvadori
è il segretario generale Giuliano o Caputo presenti magistrati del distretto studenti e docenti della facoltà di giurisprudenza dell'università mia di Catanzaro e dei licei
Il film racconta le visite
Effettuate da sette giudici della Corte costituzionale in altrettanti istituti penitenziari italiani Rebibbia San Vittore il carcere minorile di Nisida
Sollicciano a Firenze Marassi a Genova a Terni e Lecce sezione il femminile
Non sapevamo bene ha detto ancora presidente Cartabia
Che cosa ci avrebbe aspettato eppure la potenza del guardarsi in faccia del fare il gesto dell'uscire dal nostro recinto basta fare un passo e spesso in fondo il resto viene da sé
Lo dico alle istituzioni presenti ma lo dico anche e soprattutto ai i ragazzi quanti muri ci di chiudiamo quante porte si chiudono i momenti di tristezza di buio di difficoltà di solitudine di fatica a porte chiuse inutilmente perché sicuramente da una porta chiusa
Non può entrare nulla di buono e ancora la rieducazione la rieducazione in molti casi
Avviene e introducendo
Qualcosa di diverso di più ricco di alternativo di più attraente
Dentro la vita che non avrebbe mai immaginato tutto questo
Ha detto ancora la presidente della corte costituzionale penso che in questo viaggio nelle carceri abbiamo potuto tutti constatare che il lavoro il teatro le attività culturali
Questo tipo di ricchezza di vita a mio parere e ciò di cui abbiamo bisogno perché quel tempo non sia solo un tempo di privazione di attesa
Ma anche un tempo di crescita di di ciascuno poi invitando alcuni studenti presenti appunto alla proiezione
A soffermarsi sulle immagini viste negli istituti penitenziari la presidente Cartabia aggiunto se c'è qualcosa che vi parla di umanità della pena non lasciatelo
Scappare via cercate di dare un nome a questi piccoli frammenti di umanità perché da lì possiamo tutti contribuire tutti ciascuno nel suo modo con il suo compito
A una pena che rispetti quello che c'è scritto nella Costituzione
Io non mi ci sono o inventata questa storia dell'umanità della pena e la Costituzione che lo chiede e che tutti siamo chiamati ad attuare fra qualche istante dunque noi vogliamo proporvi appunto questa
Iniziativa
Promossa dall'Associazione nazionale magistrati prima però vogliamo anche ricordarvi proprio a proposito di carcere l'ultima una delle ultime decisioni della corte costituzionali e costituzionale riguardo alla letti
Jack cosiddetta spazzar corrotti perché appunto
Ieri è stata pubblicata la sentenza
Con la quale il dodici febbraio la Consulta ha dichiarato incostituzionale la spazza corrotti nella misura in cui e si applica retroattivamente se al momento
Della sua Commissione per un reato è prevista una pena fuori dal carcere
Non è possibile trasformarla con una legge successiva in una pena da scontare dentro il carcere
Secondo il diritto vivente affermano i giudici l'esecuzione della pena verrebbe normalmente sottratta al divieto di applicazione retroattiva stabilito dall'articolo venticinque della Costituzione
Rimanendo vincolata pertanto alla legge in vigore al momento dell'esecuzione stessa braccio
Lo può valere per i principi sanciti e dalla spazza corrotti in quanto tale legge ha comportato una trasformazione della natura delle pene previste al momento del reato e della loro incidenza sulla libertà personale del condannato
I giudici della Consulta valorizzano alcune pronunce della CEDU in particolare la sentenza della grande cambierà decisa nel due mila tredici quando stabili che in fatto di esecuzione
Delle pene il divieto di applicazione retroattiva sussiste mi per quelle che determinano una ridefinizione o o modificazione
Della portata applicativa della pena imposta del giudice
Altrimenti a osservato ancora la corte
Fra gli stati resterebbero liberi di adottare misure che retroattivamente ride finiscano la portata della pena imposta in senso sfavorevole per l'interessato il che vuol dire
Che la portata delle pene inflitte potrebbe essere liberamente inasprita successivamente
Alla commissione del fatto
è il principio sancito dall'articolo venticinque cioè della costituzione opera appunto come uno dei i limiti al legittimo esercizio del potere politico che stanno al cuore stesso del concetto di stato di diritto proprio questo ciò che mettono in evidenza i giudici che criticano la spazza corrotti anche per aver reso o più gravose le condizioni di accesso
Alle misure alternative alla detenzione alla alla liberazione condizionale per cui una modifica in peius o con effetto retroattivo sui processi in corso della normativa in materia in materia penitenziaria
E suscettibile di frustrare le aspettative poste a fondamento di tali scelte difensive esponendo l'imputato
Ha ha conseguenze sanzionatorie affatto
Impreviste e imprevedibili al momento dell'esercizio di una scelta processuale i cui effetti sono opero
Irrevocabile stesse valutazioni valgono anche per il meccanismo della sospensione
Che è dell'ordine di esecuzione della pena in caso di condanna al non più di quattro anni per chiedere la missione a una misura alternativa alla detenzione considerato il silenzio del legislatore sul regime intertemporale delle modifiche in esame la soluzione afferma la consulta e la dichiarazione di illegittimità
Costituzionale ripresa dunque la sentenza la sentenza
Redatta dal giudice
Viganò sentenza con la quale dicevamo il dodici febbraio scorso la Consulta ha dichiarato incostituzionale la la cosiddetta legge spazza corrotti nella misura in cui si applica retroattivamente
Come dicevamo questo punto lo vogliamo proporvi l'iniziativa promossa dall'associazione nazionale magistrati il diciotto febbraio
Scorso a a Catanzaro quando appunto è stato presentato il docu-film Viaggio in Italia la Corte costituzionale nelle carceri una pellicola in cui come dicevamo
Sono immortalati agli incontri sette giudici della Corte costituzionale con i detenuti di sette istituti penitenziari noi non sentiremo il in particolare il docu-film ma sentiremo tutti gli interventi è il dibattito che è seguito a questa presentazione ascoltiamo dunque questa iniziativa del diciotto febbraio scorso dell'associazione nazionale magistrati a Catanzaro
Della corte costituzionale Marta Cartabia
Prende la parola la presidente della giunta distrettuale di Catanzaro dell'Associazione nazionale magistrati Giovanna Mastroianni
Un cordiale benvenuto a tutti voi da parte della giunta distrettuale dell'Associazione nazionale magistrati che oggi il piacere di rappresentare un saluto a tutte le autorità gli avvocati ripresentando in università agli studenti e a tutti coloro i quali inteso prendere parte a questo importante evento un saluto particolare e Nicolini viene distratto oggi presenti
Permettetemi innanzitutto di ringraziare il presidente dell'Associazione nazionale magistrati il dottor Luca Poniz e di colleghi della Giunta centrale dell'Anm che hanno coinvolto Catanzaro in questa lodevole iniziativa
Permettetemi ancora di ringraziare il presidente della Corte Costituzionale rapporto la professoressa Marta Cartabia che oggi ci onora della sua presenza
L'associazione dei magistrati promuove oggi nel nostro distretto un momento di indubbia cultura attuando così uno degli scopi che la nostra associazione intende perseguire cultura intesa come conoscenza perché l'evento di oggi ci permette di affacciarsi in un mondo per tanti di noi del tutto sconosciuto il pianeta carcere popolato da circa sessanta mila persone un'iniziativa che vuole diffondere l'esempio che ci viene dalla corte costituzionale di dialogo e di confronto tra mondi del tutto diverso in un momento difficile per i nostri uffici segnati da una serie di eventi che hanno turbato gli animi timidina i magistrati l'evento di oggi ci porta ad uscire dalle nostre stanze per parlare consentire di diritto di diritti e di valori oggi prendiamo la memoria di questi fatti che non rispecchiano la nostra identità e attraverso la preziosa opera dell'Anm ritorniamo ad occuparci di ciò che ci appartiene essere promotori sul territorio di momenti di informazione di crescita e di cultura e la su territorio più che mai bisogno di queste iniziative la Calabria da sempre afflitta dal pesante fenomeno della criminalità povera di occasioni per i giovani penalizzata da disservizi avvolti sonno lento nel reagire ha necessità di messaggi positivi e distanti che provengono dalle istituzioni dello Stato credo che questa iniziativa consentano i magistrati ma in generale a tutti operatori del diritto e non un momento di riflessione per ciò che riguarda la mia categoria in un'epoca in cui il giudice rischia di essere considerato un mero burocratese tenuto quasi più a raggiungere un obiettivo di sfruttato piuttosto che ad amministrare giustizia
L'evento di oggi ci propone un messaggio di confronto di ascolto di critica costruttiva e di rinnovamento
Anche un messaggio solo di umanità per non scordare che dietro carte fatti che in quegli anni in astratte fattispecie giuridica ci sono delle storie di uomini e donne
Per tutti un messaggio d'impegno per l'attuazione dei valori costituzionali di messa in discussione e non di supina accettazione di una realtà che ad oggi presenti indubbia criticità e che credo non ci piaccia
E di messaggio di per sé forte significativo induce a riflessioni anche perché proviene dalla Corte costituzionale il giudice è chiamata ad interpretare nell'evolversi detta anche a salvaguardare i principi cardine fondamentali del nostro ordinamento
L'evento di oggi la stessa presenza della professoressa Cartabia arrivano al momento giusto nel nostro distretto giudiziario che mai come adesso ha bisogno di affermare farsi portavoce di valori
Principi ed esempi ed intenzionati più che mai a superare un momento di difficoltà ripartiamo dunque oggi così
Vi ringrazio per la vostra attenzione e passo la parola a presidente dell'Associazione nazionale magistrati dottor Luca Poniz
Prende la parola il presidente dell'Associazione nazionale magistrati Luca Poniz
Grazie
Signora presidente della Corte Costituzionale autorità tutte gentili ospiti colleghe e colleghi è un grande privilegio rivolgere a tutti voi migliore benvenuto a nome della Giunta esecutiva del centrale di tutta l'associazione nazionale magistrati che ho l'onore di rappresentare
Rivolgo un ringraziamento particolare alla Presidente della Corte costituzionale professoressa Marta Cartabia la sua presenza qui oggi per l'altissimo ruolo che ricopre conferisce prestigio di importanza straordinaria questo evento
Ci permettiamo di interpretarla insieme alla sua generosa disponibilità alla realizzazione di questa magnifica giornata anche come un segno di speciale attenzione alla magistratura e all'Associazione nazionale magistrati e di questo le siamo sinceramente profondamente grati
Un gratta e decoro professor Marco Ruotolo illustre costituzionalista studioso illuminato gli abbiamo chiesto di portare la sua voce autorevole nella riflessione di oggi e averne avuto alla pronta generosa disponibilità è un ulteriore motivo di orgoglio
Grazie ancora Donatella Stasio responsabile della comunicazione della corte costituzionale possiamo parlare ormai di una consuetudine di collaborazione preziosissima per noi gratta e sui contributi profondi è sempre straordinariamente stimolante
Grazie si chiama non da ultimo a tutti voi a tutti i presenti alle colleghe e colleghi ai loro rappresentanti alla Giunta per le sezioni dell'Associazione nazionale magistrati di Catanzaro
Allora sor presidente del suo segretario ai molti rappresentanti delle istituzioni che non riuscirei ad elencare senza dimenticarne qualcuno ai giovani
Agli studenti negli istituti superiori e dell'università
Tanti tantissimi ai loro professori
Carlo colto pienamente significato che volevamo dare questa giornata e hanno collaborato con entusiasmo perché con la partecipazione dei giovani che stanno formando nere uscisse al meglio il senso del dialogo civile
Agli avvocati agli operatori del diritto agli operatori penitenziari ai garanti ritenuti dottor Palma
A quanti insomma odio nove esposto al nostro invito affollano quest'Aula un saluto pieno di rispetto a chi ospite oggi non può fisicamente essere mai al centro della nostra attenzione i detenuti
Le persone che vedremo in questo straordinario documento e quelle che non vedremo ma che le prime rappresentano abbiamo pensato di scegliere Catanzaro come sede di questo evento come segno di attenzione ad un distretto di un territorio connotati da una straordinaria complessità Catanzaro capitale dei diritti e la ferisce la formula che ha voluto sintetizzare e senso della nostra scelta
Quello che compiremo oggi idealmente con il film è un percorso straordinario
Da lunga distanza che coprono con il loro viaggio e sette giudici della Corte costituzionale verso gli istituti che ognuno di loro visita cancella più che simbolicamente la distanza che storicamente ha separato il giudice delle leggi dalle persone
Ma le persone sono Sempre al centro del diritto e la loro vita che il diritto regola e che talvolta limita la Corte ci conduce per mano ad un tempo oltre le barriere e dentro le barriere dialoga con la ditta pulsante dolorosa
Lo fa riportando al centro dal flessione la persona nell'asse più drammatica condizione data dalla detenzione ascolta e dialoga
Lascia il palazzo custode della legalità costituzionale ed entra nei luoghi dell'estrema marginalità e dell'esclusione
Ci sono molti messaggi che questo viaggio manda alla sua conclusione ai detenuti alla società civile a noi giuristi ed operatori del diritto
La legalità costituzionale ha tra i suoi irrinunciabile fondamenti principi di civiltà espressi dall'articolo ventisette della Costituzione
L'umanità e la finalità rieducativa della pena sono elementi irrinunciabili della giustizia penale e la qualificano proprio nel momento in cui si esplica la sua massima afflittività come ci ha ricordato Giovanni bacio un parlando dell'astro denari elezione del padre Vittorio assassinato quarant'anni fa per mano terrorista
Il viaggio della corte parallelo per così dire a lungo e mitico il percorso compiuto dalla Consulta in questi ultimi anni dentro il palazzo in cui esercitò il suo altissimo ruolo di giudice delle leggi
Con sentenza di portata storica anche nella restituzione alla giurisdizione del suo pieno ruolo nella valutazione ed applicazione del diritto
Ringrazio ancora una volta a tutti voi per la vostra presenza per la vostra attenzione ed auguro a tutti un proficuo pomeriggio di riflessione grazie
Prende la parola la responsabile della comunicazione della corte costituzionale Donatella Stasio
Buonasera buona sera a tutti grazie
Io vi darò alcune informazioni
Su questo film che possono essere utili
Per contestualizzare la vicenda raccontata
Per capire alcune cose forse anche per anticipare alcune risposte possibili domande molto velocemente i protagonisti di questo film è evidente sono due la Corte costituzionale il carcere
Sono due realtà importantissime che ci riguardano molto da vicino eppure sono pressoché sconosciute
Nel carcere si parla pochissimo salvo quando fa notizia quando cioè un'evasione una scarcerazione il sovraffollamento
Oltre il muro non si guarda viene è una realtà rimossa sebbene dietro il muro vivano come è stato detto
Sessanta persone per seicento scusi scusati sessanta via persone che diventano molte di più cento dinanzi consideriamo anche i poliziotti la Corte costituzionale uno degli organi
Più importanti della nostra Repubblica garante dei diritti eppure viene scambiata con altre istituzioni come la Cassazione la Corte dei conti
E ed è pressoché sconosciuta se è vero come è vero che in base a un sondaggio pur risalente al due mila diciassette
Solo il quindici per cento degli italiani sa che cos'è la Corte costituzionale di che cosa si occupa
Ecco il merito di questo film innanzitutto e questo è un primo punto è quello di accendere un riflettore su queste due realtà e di farle conoscere attraverso le loro umanità e vedremo come
La Corte costituzionale è un giudice diverso da quello lo dico soprattutto per i i giovani ragazzi che sono qui dentro
Non è il giudice che siamo abituati a conoscere attraverso i film ma la televisione i giornali
Il pubblico ministero che indaga che arresta il giudice che condannò che assolve che giudica le persone la Corte costituzionale non giudica le persone giudica le leggi controlla che le leggi rispettino la Costituzione anche se con le sue decisioni ovviamente incide profondamente nella vita delle persone
Ecco questo è già un motivo per che che spiega il fatto che la Corte costituzionale per svolge la propria attività
Non ha bisogno di andare in carcere anche se e come i parlamentari la Corte costituzionale può andare in carcere quando vuole esercitando un potere ispettivo
Bene il viaggio nelle carceri
Che la Corte costituzionale ha deciso di intraprendere nel due mila e diciotto e che viene parzialmente raccontato in questo film non ha niente a che vedere con il potere ispettivo
Il viaggio nelle carceri nasce al maggio del due mila e diciotto con una delibera del maggio due mila e diciotto alla luce della risultato fortemente positivo che aveva avuto il viaggio della corte nelle scuole
Tanto che questo viaggio nelle scuole e proseguito sta proseguendo è diventato quasi un attività strutturale della corte costituzionale
In estrema sintesi si potrebbe dire che il viaggio in Italia sia nelle scuole che nelle carceri risponde ad una esigenza di conoscenza
Di conoscenza profonda vera non formale una conoscenza quasi fisica vedere le persone negli occhi toccarle stringersi le mani nel caso del viaggio delle carceri si è detto una conoscenza che non conosce il Murri ma che i muri semmai li attraversa la corte quindi decide di uscire dal palazzo e di incontrare delle porzioni del Paese reale e questa iniziativa badate non ha precedenti nella storia non soltanto del nostro Paese ma anche nel mondo ogni tappa di questi viaggi ovviamente con modalità diverse è stata preparata in modo molto accurato
Per fare in modo che appunto non si trattasse di incontri formali di passerelle ma di incontri veri nei quali ci fosse uno scambio tra gli interlocutori uno scambio di conoscenze uno scambio di esperienze perché perché solo come dire
Dai veri incontri nasce la conoscenza una conoscenza in questo caso che aveva come obiettivo ed ha come obiettivo anche quello di ritrovare i valori comuni valori che ci tengono insieme nonostante le diversità
Ecco quindi il viaggio nelle carceri è un viaggio verso la conoscenza ma è anche un viaggio verso la consapevolezza della realtà verso il rispetto dell'interlocutore sia esso un giovane che un per una persona che a diciamo ristretta in carcere
E questi sono dei passaggi molto importanti appunto per ricostruire una comunità intorno ai suoi valori di riferimento voglio citare tra le tante cose che sono state dette di questo fatto di questo di questo film di questo viaggio
Quanto ha detto un padre gesuita in occasione della proiezione all'Università Gregoriana di Roma
Appunto ha detto che con questa iniziativa con il viaggio la corte ha esercitato una forte leadership istituzionale quand'è che questo viaggio nelle carceri diventa film
La corte quando decide di uscire di andare a incontrare i detenuti non pensava assolutamente che questo potesse diventare un film lo è diventato quasi per caso
Perché quando è stata organizzata la prima tappa del viaggio deve voi vedrete alcune in questo in questo film Mamma
Sono molte di più di quelle che voi vedete le potete trovare sì avete voglia curiosità interesse sul sito della Corte costituzionale sono documentate con dei video integrali degli incontri con dei diari di viaggio
A anche con dei report dei giudici che esprimono le loro sensazioni ecco dicevo in occasione della prima tappa
Si pensò di realizzare una diretta streaming dal carcere di Rebibbia
Con tutte le altre carceri per consentire a tutti i detenuti che mi avessero avuto il desiderio di partecipare a questo incontro così
Particolare e che e venne chiesto di realizzare questa diretta streaming a Fabio Cavalli che un regista è un regista che insieme ai fratelli italiani ha realizzato un film importante che si intitola Cesare deve morire che era stato ha vinto anche l'Orso d'Oro a Berlino
Cavalli non solo accettò ma rendendosi conto della straordinarietà di questo evento di questo fatto storico
Propose alla corte di poter la seguire di poter seguire almeno le prime tappe del viaggio come vi dicevo prima per farne un film ma quindi non un reportage un filma
La Corte diede la sua disponibilità perché perché ovviamente il filmato rappresenta una forma ulteriore straordinaria di divulgazione di comunicazione dei contenuti del viaggio
Naturalmente pose una condizione e cioè che le telecamere non stravolge esso euro
Il significato di quegli incontri appunto che si andavano
Costruendo così come vi ho detto prima e in effetti questa attenzione c'è stata tant'è vero che le telecamere non sono entrate in alcuni reparti
Particolari come penso al centro clinico di Milano del carcere di San Vittore di Milano dove è stata l'allora vicepresidente della corte Marta Cartabia
E quando sono entrati meritati perché abbiamo cercato ho fatto di tutto per vedere per quello che era possibile
Tutti i reparti delle anche i reparti più difficili come li chiama nel film il comandante del carceri di Marassi il carcere vero le telecamere lo hanno fatto sempre con grande rispetto delle persone questo film ma non è un film sul carcere come molti si aspettano di vedere
è un film che si intitola come appunto la Corte ha intitolato la propria iniziativa viaggio l'Italia alla Corte costituzionale le carceri perché così ha voluto il il regista ma si sarebbe potuto intitolare l'incontro perché racconta appunto l'incontro tra due umanità tra due mondi che sono apparentemente agli antipodi la legalità costituzionale
L'illegalità ma non sono solo questo
Sono due mondi diversamente chiusi uno dietro un muro di cinta l'altro dietro
Un muro settecentesco qual è il Palazzo della Consulta ecco questo film racconta l'incontro tra queste due umanità un incontro inedito spiazzante come solo la conoscenza può essere spiazzante la conoscenza vera
E l'umanità del carcere la raccontare in vario modo perché per cui vedrete tante storie anche storie di marginalità sociale di disagio sociale di povertà di abbandono di violenza privata di violenza familiare
L'accusa vedrete raccontate aspettative e delusioni da un lato dall'altro lato l'umanità dell'istituzione viene raccontata
Anche attraverso la sensazione di inadeguatezza confessata da alcuni giudici di fronte alla distanza per esempio tra i principi della realtà
Ma viene raccontata anche attraverso la forza delle parole dell'istituzione
E questo lo sottolineo perché è importante perché queste queste parole e la loro forza trova ascolto proprio nel luogo che sembrerebbe in teoria di più contraddire quelle parole
E l'ascolto è un'altra parola chiave di questo viaggio
Chiudo ricordando che questo film è stato prodotto da fra i cinema e Clipper media è stato presentato in anteprima per il suo alto valore culturale e sociale
A il cinque giugno a Roma all'Auditorium Parco della Musica davanti al Presidente della Repubblica Mattarella che ha condiviso il Progetto fin dall'inizio
Nella Sala Sinopoli c'erano più di mille persone
Un po'tutta la società civile mondo delle istituzioni della cultura
Dell'economia del lavoro c'erano alcuni detenuti c'erano anche alcuni parenti di vittime di reati
E alcuni di loro ci tengo a dirlo come nel caso della Casa della memoria
Sono stati tra i principali promotori della proiezione di questo film e questa è una cosa che naturalmente ci fa molto piacere come ci fa molto piacere che firma sia stato presentato voluto alla Mostra internazionale del cinema di Venezia
Come evento speciale
E sia stato anche trasmesso da RAI uno sia pure in seconda serata il nove giugno e ci fa molto piacere ancora di più che da da allora ad oggi questo Cynthia viaggiando ad una velocità incredibile
Questa è una delle tante tappe di quello che abbiamo chiamato il viaggio del viaggio ce ne sono già state una quarantina e ne sono previste altrettante
Difendere proiettato ovunque nelle scuole e nelle università nei tribunali degli auditori
In Italia e all'estero dopo domani saremo a Parigi il due marzo a Stoccolma un DVD del film con tradotto in cinque lingue con sottotitoli in cinque lingue viene ha regalato dalla Corte costituzionale ai colleghi delle corti straniere ad ogni incontro ed è successo già con la corte coreana tedesca francese e portoghese
Ma la cosa incredibile e chiudo proprio il fatto che dopo ogni proiezione c'è un sempre una richiesta di un ulteriore proiezione chiudo con le parole della vicepresidente perché sono quelle che fotografano meglio la situazione cioè la corte partendo dal luogo più remoto quello rimosso quello cancellato il carcere
Ora sta parlando a tutti ovunque in ogni luogo e questo è un risultato straordinario vi auguro una buona visione grazie
A Oria inizio la proiezione del docufilm Viaggio in Italia la Corte Costituzionale nelle carceri
Invitiamo a salire sul palco la presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia il prorettore dell'Università degli studi Roma Tre Marco Ruotolo
La vicepresidente dell'Associazione nazionale magistrati Alessandra Salvadori e il segretario generale dell'Associazione nazionale magistrati Giuliano Caputo
Abbiamo l'onore di aprire qui oggi lo presidente della Corte Costituzionale su Ruotolo
Il film penso che abbia colpito tutti i colleghi magistrati
Di studenti per l'umanità che viene trasmessa da quell'immagine Maritati scettico del carcere manica che durante il periodo di detenzione e un'umanità che necessariamente proiettata
Del sud il futuro dice esperienza carceraria
La Presidente parlava di comunità
Non è una comunità parte in carcere e parte della nostra comunità rispetto a tutti noi magistrati concittadini di ordine etico ma e mi rivolgo agli studenti farci carico del percorso di rieducazione di e l'inserimento sociale e come il suo la presidenza e voglio dirci qualcosa
Iniziare prima di aprire un dibattito
Ma intanto vorrei Ring
Presidente Luca Poniz per questa iniziativa e tutte le autorità locali
Messo questo pomeriggio con
I magistrati e soprattutto con tanti giovani
Non so quante volte ho rivisto questo film ogni volta
Parlando dice cose nuove
Ma soprattutto ogni volta
Dopo l'intensità degli incontri che abbiamo visto
Però siamo qui
Non abbiamo tante occasioni arrivederci ognuno impegnato sul suo fronte di lavoro
E quindi sento il dovere di rompere il ghiaccio
Con un'idea che è quella che forse oggi ogni volta mi colpisce qualcosa di diverso oggi la l'impressione più forte me l'ha fatta
In fondo l'idea originaria del film quello che avete visto non è tutto il mondo del carcere
Ma
Una parte di esso che si è incontrata con un'istituzione
Lo ha già detto Donatella Tricase nell'introduzione
è l'incontro
Che sembra impossibile tra le istituzioni che tante volte sono così remote così lontane
E che invece trovano il coraggio di guardarsi negli occhi e il resto viene da sé vi assicuro che ogni volta ciascuno di noi è entrato in una delle carceri che abbiamo visitato San Vittore Marassi sita
Non sapevamo bene che cosa ci avrebbe aspettato
Eppure
La potenza del guardarsi in faccia del fare un gesto per uscire dal nostro recinto
Perché qualcuno deve iniziare ed è sempre la responsabilità di chi ha maggiore facilità per farlo
Le istituzioni ad ovest una responsabilità più grande in questo basta fare un passo
E tante volte arresto viene da sé
Lo dico a chi è qui alle istituzioni presente ma lo dico anche a voi ragazzi in quanti Mourinho
Cirini chiudiamo quante porte si chiudono nei momenti di tristezza di pugno di difficoltà di solitudine disperazione di fatti campi quante porte chiudiamo
Ci sono porte chiuse inutilmente
Perché sicuramente da una porta chiusa non può entrare nulla di buono
Allora al di là e oltre quello che può significare per la giustizia penale che il tema principale che al cuore di questo docu-film guardiamo anche oltre cosa vuol dire per la nostra umanità
Aprire una porta e fare un passo
Chissà chi incontro di là chissà che cosa si può sprigionare ed imprevedibile Dini titolo di non conosciuto
E guardate che quello che avete visto accadere lungo questo tragitto preparato il documentato impegnativo in fondo e quello che sta accadendo in questa sala
In questa sala ci sono le autorità e c'è una porzione importante della società
Di questa Regione perché ci sono qui le generazioni più giovani
Quello che avete visto nel film una
Si sta riproducendo ora e questo evento è un evento importante perché dai ponti che si possono percorrere che cose nuove possano nascere
Il il film è riuscito trattare tanti quello della custodia cautelare Khouloud i diritti mi ha colpito molto il detenuto che al giudice indicano diceva un po'di giustizia giudice il bagno qui guardi in che condizione
O la ritenuta di che diceva ci ha detto un certo punto nella sfortuna la mia fortuna è stata il carcere
E credo che sia compito appunto di una comunità far sì che il carcere possa diventare mai non opportuno inserirlo la fortuna perché i riesce inserire forse Russo Cutolo che ha avuto il merito il coordinamento scientifico dell'iniziativa prima di iniziare il Baltico pure dirci qualcosa sul
Sul più
Grazie grazie del di invito
E come ha detto prima la Presidente Cartabia ogni volta rivedendo questo film anch'io l'ho visto più volte vengono nuove sollecitazioni non sfugga la domanda però poi vorrei collegarmi all'episodio specifico del figlio che abbiamo appena visto
Io credo mi vado sempre più convincendo da studioso che abbia ragione pur ricche nel ricercare quando si parla della pena non solo del carcere la riflessione sul senso della piena
Di affidare la pena compito di contribuire a a ricostruire un legame sociale
Abbiamo l'idea che la pena dovremmo cominciare a ragionare non identificando la piena con il carcere oggi abbiamo parlato della pena detentiva abbiamo visto attraverso il film abbiamo approfondito appunto questo aspetto
Sviluppare l'idea che la pena non abbia come destinatario soltanto il colpevole oppure debba fare soltanto riferimento alla
Dare soltanto alla vittima quindi parlare solo di riparazione sia imitativo
Il discorso della pena dovrebbe cercare di tenere insieme tutte e tre le componenti e quindi si dovrebbe riflettere lei diceva prima facendo riferimento ad un'esperienza specifica di carcere si distingue per una molti elementi di positività nel trattamento qual è il carcere di Rebibbia femminile la mia fortuna Andrea è stata quella di andare in carcere perché probabilmente in una vita molto complessa si intuisce che quella donna abbia avuto seri problemi nei rapporti familiari dei rapporti con il marito la detenzione ha costituito per lei è un momento di riappropriazione della vita uso questo termine riappropriarsi della vita perché un termine che è stato usato da un ex detenuto che attualmente fa l'attore di teatro con un buon successo
Il quale ha ha affermato che avvicinandosi all'attività teatrale in questo caso Rebibbia scrive e a Shakespeare è riuscito gradualmente a riappropriarsi della vita capire ecco l'altro elemento capire ci sono giovani un'altra cosa che mi veniva in mente vedendo questo film ma oggi questo di questo film ci parla della libertà paradossalmente
E mai come oggi mi rivolgo soprattutto ai più giovani bisogna capire la libertà
Il rischio è che lunedì si impari amo ad amare la libertà
Dobbiamo fare di tutto farlo da docenti da giudici costituzionali da magistrati ed avvocati
Per far comprendere il senso profondo della libertà e concepirla Sempre Comuna speranza anche rispetto a chi ha compiuto i reati più gravi
Io sono tra coloro la professoressa Cartabia durante nel film lo diceva ci sono reati che meritano sanzioni
Importanti serie
Però dalla proporzionalità della pena che deve essere come prescrive la Costituzione proporzionata alla gravità appunto del reato commesso poi si deve passare questo la giurisprudenza della Corte Costituzionale ce lo insegna molto bene ad una idea di flessibilità nell'esecuzione della pena
Che possa dare rilievo al percorso che il singola compiuto un percorso che in alcuni casi vi assicuro
A degli elementi di positività e tanto più negli istituti dove il trattamento è un trattamento trattamento penitenziario uso termini tecnici comunque il percorso che viene offerto l'offerta che viene prestata nell'istituto sia l'offerta che consenta al detenuto di responsabilizzarsi
Abbiamo maggiori possibilità che calmi il tasso di recidiva che il maggiore rischio
In termini di sicurezza di tutti noi evitare che chi torna la libertà sia portato a commettere nuovi delitti
Anziché appunto essere un uomo diverso da quello che era nel momento in cui è entrato nell'istituto di pena
La storia e poi mi taccio sono venuto qui per ascoltare le vostre domande la storia la quale volevo fare un rapido riferimento perché mi ha suscitato ulteriori elementi di riflessione proprio con la presidente ne parlavamo qualche giorno fa e la storia di Nizza c'è quella ragazza della Repubblica Dominicana che avete visto nell'episodio di Nisida
Io andai a Nisida insieme al presidente Amato
E ricordo bene quel pranzo
Nel quale questa ragazza manifestava tutto e su tutti i suoi timori per il futuro
Aveva e la sua domanda appunto questo si riferiva
Sulle sue spalle un provvedimento di espulsione che sarebbe stato applicato nel momento della del suo fine pena
Era molto preoccupata aveva fatto un percorso positivo aveva commesso degli errori in precedenza perché aveva avuto la messa alla prova però a sedici diciassette anni non aveva aveva sbagliato qualche giorno fa sul Foglio venerdì scorso questa storia è stata raccontata
Ed è stata ripresa in una bellissima intervista della Presidente Cartabia domenica scorsa su Repubblica
Questa ragazza dicevo era preoccupata
E cicche e chiedeva un aiuto aveva chiesto un aiuto al presidente Amato vi assicura una casualità c'ho fatto caso oggi
Il presidente Amato ha scritto il suo nome su questo biglietto dell'aereo
E mi disse Marco facciamo qualcosa io non ho fatto davvero nulla o semplicemente sensibilizzato le tante associazioni
A partire da Antigone facilita che si occupano dei diritti delle persone detenute
E soprattutto mi sono ricordato ad umanità si aggiunge l'umanità
Di un mio una persona di un ragazzo che si era laureato come tanti anni prima camerino nel frattempo diventata avvocato
Un ragazzo che
Aveva condotto una vita pienamente rispettosa della legalità ma che aveva portato avanti i suoi studi con grandi sacrifici ricordo che faceva il cameriere lavorava in una pizzeria
E ricordo quando da docente nei suoi occhi quest'ansia per il futuro
Io mi limitai a dire a quel ragazzo che fece una bella tesi proprio sui diritti dei detenuti non mollare
E visto che a questa forte passione lavora anche per il mondo delle associazioni mi suggerì di andare proprio lavorare come volontario presso l'associazione Antigone
Bene a quel ragazzo mi sono rivolto a quel ragazzo è stato oggi avvocato bravissimo avvocato che si intende molto di legislazione sulla emigrazione è stato il perno che ha funzionato che ha permesso di attivare una serie di meccanismi positivi un'associazione la Dedalus a Napoli una comunità che ha colto Lizza è stato trovato un lavoro e soprattutto con la intelligenza la passione di questo giovane che si chiama Gennaro non lo lo chiamerò per nome non per cognome ma la storia di Liz si intreccia con la storia di Gennaro
La storia è finita positivamente perché lui ha avuto la fantasia la forza l'intelligenza la perizia
Di fare applicare una disposizione del testo unico dell'immigrazione che quasi mai viene applicata ed è la disposizione che riguarda proprio i minori che abbiano commesso reati ma che abbiano svolto un percorso positivo
Presso associazioni enti e istituzioni accreditate
Questo Rizzo lo aveva fatto durante la sua permanenza Nisida
Gli usando quell'articolo del Testo unico dell'immigrazione oggi all'X è stata data una nuova possibilità ed io spero fortemente che di questa possibilità lei sappia fare tesoro
Dimostrando appunto di essere cresciuta
E di aver fatto quel percorso di ricostruzione del legame sociale per dirla alla Riker verso il quale la pena qualsiasi pena non soltanto il carcere dovrebbe tendere e vi ringrazio
Bene ogni viaggio porta più vicino qualcuno e a qualcosa e proprio questo contatto commenta la capacità di conoscere e la capacità di comprendere io credo che il grande pregio di questo film sia stato proprio quello di farci fare un grande bagno di realtà e di avvicinarci a una realtà che quasi nessuno di noi riesce a conoscere da vicino
E la grande istituti non so come il l'emozione che io ho avuto oggi è proprio quella di comprendere che dietro alle norme ci sono delle persone e queste persone non sono però categorie i detenuti le mamme detenute
Coloro che sbagliano i reclusi ma sono davvero individui
E mi sembra che questo film abbia avuto un po'come altri diari di viaggio la capacità di trasmetterci parte di quell'esperienza e di farsi che appunto queste categorie si umanizza Dino e soltanto rendere umane le persone che sono dietro le norme consente di vincere gli stereotipi e pregiudizi
E questo viaggio oggi al PRA giovedì continuare qui quelle nostre riflessioni i nostri commenti e le domande alle quali e tutti quelli che sono in sale che si pronunceranno nel frattempo non tutti per il tempo era risponderanno poi la presidente corte costituzionale il professor ruotano quindi io con questo semplicemente vorrei dare la parola so che ci sono delle scuole degli studenti c'è ci sono dei colleghi
Quindi semplicemente di chiedere di intervenire rispettando solo dei tempi limitati per poter intervenire in numero maggiore
Prego allora portò io c'è un microfono se possiamo darlo alla presidente del Tribunale di sorveglianza
Sono Laura Antonini il Presidente del Tribunale di sorveglianza e poi io semplicemente compare qualche minuto perché penso che la parola la vorrei dare soprattutto ai giovani i ragazzi diciamo che i magistrati di sorveglianza questo contatto con il carcere lo abbiamo
Che diciamo in maniera intensa e molto spesso ci capita può estro diciamo questa
Diciamo questo legale
Che sia viene a creare quando ci si trova faccia a faccia con un'altra persona alle volte quando andiamo a fare le visite in carcere ci porta per lo meno a me a postergare poi le decisioni a qualche giorno più tardi per avere un po'di maggiore lucidità
Quello che la riflessione che voglio sottoporre ai agli illustri
Tre
Da al presidente della Corte costituzionale dal professor Rho-Pero
A ai quali do il benvenuto nella mia città innanzitutto è sostanzialmente come si fa a far diventare sistema quello che ha funzionato per quella ragazza extracomunitaria che grazie all'intervento del giudice costituzionale è riuscito ad avere l'opportunità perché nel maggio
Vogliamo chiaramente volano
Assoluta incapacità di dare delle risposte e penso che la responsabilità sia una responsabilità hanno
Perché il mondo del carcere un uomo Complesso il giudice deve essere affiancato da figure professionali qualificate per perché nella storia della ragazza delle Repubblica Dominicana possa diventare non l'eccezione ma la regola grazie
Ovviamente è quello che tutti auspichiamo quello che lei ha detto quello che è capitato anche a noi rileggendo sul foglio prima oggi poi tra l'altro c'è anche una intervista a questa ragazza su Repubblica
E quello che leggendo la sua storia si dica questa non può rimanere un caso isolato
Non è una storia a lieto fine di tipo LIPU diano
Però non sottovalutiamo il valore delle storie
Perché
Quando qualcosa capita nella realtà come è capitato a questa ragazza e veramente non era una Mammoletta perché ne ha combinate di cotte e di crude e però la sua umanità si è rimessa in moto e però di fronte al rischio della disperazione è finito il carcere di nuovo è successo qualcosa
Io credo che la prima cosa da fare sia prendere sul serio questi fatti che sono presenti nella nostra società
E sono da raccontare affinché diventino non degli esempi ma delle storie paradigmatiche
Di come dovrebbe andare
La prima cosa che mi sento di dire e questo il valore dei fatti il valore del cambiamento nelle singole realtà nelle storie particolari che sembrano una goccia
In uno c'erano di cose che vanno male
Ma questo è un altro autore che io amo moltissimo in altro contesto in altre situazioni e rispetto ad altri problemi lui diceva certo un uomo solo può al massimo fare una palla di neve ma quando una palla di neve diventerà una valanga nessuno lo può sapere
Ecco queste storie hanno il valore della Palla di neve che può iniziare a rotolare e magari chissà trasformare un intero sistema
La seconda cosa quindi prendere sul serio il valore della realtà cambiata fosse anche di una sola unica persona
è un fatto grande la seconda cosa è quello che sottolineava il professor Ruotolo poco fa
Che cosa ha permesso tutto questo nessuno ha fatto delle mosse eccezionali extra ordinem sia scovata alla norma giusta
Ma per fare questo questo vuol dire che tante volte le risposte nell'ordinamento ci sono
Ma per arrivare lì
C'è voluto un incontro giudice Amato che va misi da preparato da altri incontri c'è voluta la sua sensibilità che non ha ascoltato e basta dicendo o che peccato un'altra che dovrà tornare a casa sua ma ha scritto il nome sul retro della targhettina del biglietto aereo
C'è voluto Marco Ruotolo che ha preso sul serio quel nome che aveva fatto un lavoro con gli studenti cioè una catena di umanità
Che a volte non porta a nulla a volte siamo impotenti di fronte a certi fatti
Ma se io dovessi direi
Non in astratto ma dalla storia di Liz che cosa impariamo io direi innanzitutto queste due cose
Una storia un fatto singolare ha di per sé è un valore universale per questo paradigmatico e ciò che lo mette in moto non è mai la genialità di uno solo
Ma è sempre un'azione corale in cui è un passa parola è quasi un contagio il mio prendere sul serio una ragazza mi fa prendere sul serio il tè che mi racconti di lei e si mette in moto questo
Energia positiva che dalla palla di neve talvolta può far nascere una valanga
Gran
Lascio
Al fine anche di soddisfare questa esigenza del rapporto di Antigone che sta per essere pubblicato si farà riferimento
Sta questa storia soprattutto alla possibilità di applicazione di questa norma aggiungo in quella concatenazione positiva l'importanza di un ottimo direttore di un ottimo magistrato di sorveglianza che sono intervenuti in questa vicenda
Garantendo la possibilità di una positiva conclusione quindi non solo associazioni mondo del volontariato alla magistratura e dirigente penitenziario
Grazie
Io a questo bando chiedere qualcuna dei ragazzi scusate Mino
Come anche le
Diventa regionale no però ci sono le scuole sembrava ecco da quella parte soffrono alcuni ragazzi poi magari passiamo al microfono di nuovo
Qui al centro vera
In prendiamo gli ha gli ha mandato ieri perfetta la giusta allora sentiamo i ragazzi che per non ha preparato qualche domanda
Ci siamo
Roma e Alberto chi selezionare una saga che mentre il quarto edilizio classico Pasquale
E relativamente all'articolo quarantuno bis ritengo che queste ritiene abbia un profilo di incostituzionalità
L'isolamento del condannato il mancato contatto con i familiari costituiscono una violenza sia fisica che psicologica
Enzo non solo per il detenuto ma anche familiari pensiamo Ait chili di di detenuto che vanno a trovare il padre in carcere si ritrovano davanti con dentro qualcosa che un bambino non potrà mai capire come può essere considerato e rieducativo un percorso così crudele grazie
Va bene grazie grazie diamo ancora un'altra domanda
Ci sono altre ragazze avevano voglio chiedere qualcosa
Buongiorno sono applaudì Antonini
Volevo chiedere alla dottoressa Cartabia diverse cose
Lei in un'intervista di Repubblica dice che la giustizia deve sempre avere un volto umano
è io ho riflettuto su questo aspetto e mi chiedevo intanto come può essere umana una giustizia in cui i processi sono troppo i processi troppo lunghi si tramutano in antichi in un anticipo della pena anche se l'imputato non è in carcere e come potrebbe diventare una giustizia umana da questo punto di vista lei e ritiene che alla riforma
Ideata dal procuratore Grappelli possa essere una soluzione efficace i problemi
è sempre ribadendo il concetto di giustizia dal volto umano crede che conferire più poteri alle forze di polizia come avviene il decreto sicurezza bis passasse una cosa positiva negativa un mezzo per risolvere parte di questo problema grazie
Chiediamo a domande complicate che riguardano vogliamo Di Maggio antico
Salve sono Chiara De Nigris del liceo classico dell'UPIM è le volevo fare questa domanda anticostituzionale garante della Costituzione che la casa comune di tutti come diceva Gesù la carriera l'articolo centoundici della Costituzione così come la velata dalla legge costituzionale numero due del novantanove grecità ogni processo si svolge nel contraddittorio delle parti incombenza in in condizioni di parità davanti agilità e già avete Mangia Giuditta e terzo e imparziale
Leggine assicura la ragionevole durata visto che attualmente questo principio è rimasto inapplicato pure io un suo parere sui disegni di legge da poco approvato dal governo che prevede tra le altre cose
Durante il processo il congelamento della prescrizione dopo la pronuncia del giudice di primo grado
Ritiene che sia un provvedimento giusto e soprattutto che possa risolvere il problema anche in considerazione del fatto con è stato più volte ribadito che la prescrizione agisce nel bel settantacinque per cento dei casi prima che
Vice di primo grado si pronunci grazie
Allora le vostre domande
Sono domande che vanno diretto al cuore di tutto alla alla il sistema della giustizia penale
E così come le avete formulate mi dispiace doverlo dire ma io non posso rispondere perché io sono un giudice che potrebbe trovarsi aggiudicare o a prendere posizione proprio su queste questioni che sono il punto vivo del dibattito
Penso che possiate comprenderlo tutti è doveroso da parte mia non aprire bocca né sui problemi di attualità nessun profili di costituzionalità sui quali la Corte potrebbe doversi esprimere io non posso certo anticipare nel mio giudizio né tanto meno del quello della corte
E proprio un dovere del giudice astenersi da questo ma questo non vuol dire
Che non si ossa
Andare al cuore delle vostre domande e provare insieme con voi tre
Ai denti ficcare qualche inizio di risposta a partire da quello che abbiamo visto insieme
Vieri formulo io le domande a questo punto
Quando avverte parlato di che cosa significa
Il volto umano della pena
La mia domanda voi
Cosa avete visto nel film se c'è qualcosa
Qualche situazione
Qualche persona
Qualche vicenda personale
Qualche agente di polizia qualche direttore di carcere
Che vi dicano
Che lì dentro
C'è lo spazio per una umanità
Fermatevi un secondo ritornate a quelle immagini
Io posso dire quello che colpisce me
Ma non so se voglio farlo adesso un po'perché abbiamo poco tempo un po'perché non vorrei Darwin dia una risposta che secondo me dovete dare solo voi
In quello che avete visto
A Marassi
Con il giudice l'inganno presso aiutatemi a fare ripasso in che ordine erano
Poi con la professoressa Depretis a Lecce
Poi con il giudice coraggio a Terni
Con la professoressa Sciarra Sollicciano dove c'erano quelle detenute transessuali
Poi con me
Poi con il presidente Lattanzi con le donne a Rebibbia col giudice Amato e Nisida c'è qualcosa che vi parla di umanità della pena
Non lasciatelo scappare via cercate di dare un nome a questi piccoli frammenti di umanità perché da lì possiamo tutti contribuire tutti ciascuno nel suo modo con il suo compito a una pena che rispetti quello che c'è scritto nella Costituzione perché non me lo sono inventato questa storia dell'umanità della pena è la Costituzione che lo chiede
E che tutti siamo chiamati ad attuare
Se andiamo al tema della prescrizione io sono libero
Libero pensatore
Non mancano e il servizio è lungo e lo dice a volte non lo dico per eventuali giornalista come va attribuita perché son qui di fianco
Dunque il tema della prescrizione andrebbe esaminato insieme a quello della durata ragionevole del dei processi cioè dissociare due temi risulta piuttosto complicato mi limito solo a dire anche io senza andare troppo a fondo
Che nel nostro sistema processuale se non ci fosse la prescrizione ci sarebbe un rischio di incremento del sovraffollamento carcerario particolarmente rilevante
E mi voglio ricollegare ad una vecchia fondamentale sentenza dalla Corte del mille novecentonovanta
Dove la corte scrisse che la finalità rieducativa la piena avrebbe servire a questo lo dice la Costituzione caratterizza la pena la sua astratta previsione sino alla sua concreta esecuzione cioè non è questione che riguarda solo il trattamento penitenziario
Ma riguarda il legislatore prima ancora del giudice quindi il legislatore prima di aumentare i minimi vitali o di allungare i tempi della prescrizione dovrebbe quanto meno valutare
Quali effetti in termini di incremento della popolazione detenuta con la sua scelta politica potrebbe determinare
Perché aggiungo che vitale anche subito qualche anno fa una condanna piuttosto pesante dalla Corte europea dei diritti dell'uomo per il tema del sovraffollamento
E la stessa corte costituzionale ha fatto nel due mila tredici una decisione di inammissibilità sì ma con monito avvertendo che se si fosse ricreata una situazione di sovraffollamento insostenibile
E se la questione fosse tornata all'attenzione della Corte non si sarebbe potuto escludere addirittura l'ipotesi di INPS introdurre attraverso tecnicamente una sentenza additiva rinvio facoltativo dell'esecuzione della pena quando la pena destinata ad essere eseguita in modo inumano perché avvenire in gioco il quaestor gli studenti mi pare che sotto le loro domande c'era questo c'è la questione della rispetto della dignità della persona in quanto tale
E una parola sul quarantuno bis la dico
Ho visto il Presidente Gratteri prima non lo vedo più in sala qui mi sento più libero non c'è
Sul quarantuno bis la dico in questi termini attenzione perché i reati di cui all'articolo quarantuno bis sono reati particolarmente gravi come tutti lo sappiamo c'è sempre un'esigenza di operare un bilanciamento
Tra esercizio dei diritti esigenze di sicurezza quel il peso delle esigenze di sicurezza quando si riconosce la pre l'attualità
Dei legami con la criminalità organizzata e l'attualità e precondizione per l'applicazione del regime del quarantuno bis deve essere preso molto sul serio e quindi dobbiamo tenere per fermo che i detenuti sono titolari di diritti costituzionali ma all'esercizio dei diritti costituzionali che spettano anche detenuti posso dire limitazioni anche molto significative quando ci siano così evidenti ragioni di sicurezza
Lei però facevo un esempio c'è una circolare di qualche anno fa del DAP finalmente superata
A
Anche qui era sottesa la vostra domanda la domanda della della studentessa Jessi però
Anche qui c'è una questione di confine oltre un certo limite non è più l'imitazione dell'esercizio del diritto ma è negazione del diritto ecco né in tema di affettività di incontro con i figli minori per esempio a me è sempre sembrato assurda e ora è superata
Una circolare del tatto che prevedeva che nel momento del colloquio tra il detenuto in quarantuno bis e i familiari i familiari la moglie in ipotesi si dovesse allontanare al momento dell'ingresso del bambino al di là del vetro
Mi sembrava una cosa dal punto di vista psicologico traumatizzante nei confronti di una bambino che probabilmente aveva anche di risentimenti forti nei confronti del padre detenuto in quarantuno bis che magari non vedeva da anni e al quale attribuiva la colpa di aver rovinato tutti i rapporti familiari quindi mi muoverei sull'altro versante fino a che punto la limitazione dell'esercizio del diritto è giustificata dall'esigenza di sicurezza sicuramente l'esigenza di sicurezza in regime di quarantuno bis fa sì che quel confine diventa un confine
Che può giustificare una più forte limitazione dell'esercizio del diritto non la sua totale compressione ma ci possiamo avvicinare perché lì c'è una esigenza di difesa sociale che non possiamo sottovalutare
C'era qualcun'altro quindi diversamente giovane
Buonasera io sono Sarli Parma o suo delegato del rettore dell'Università Magna Graecia di Catanzaro porto i saluti
Ringrazio molto l'Associazione nazionale magistrati per quest'iniziativa è tantissimo la Corte costituzionale per questo bellissimo film
L'Università Magna Grecia e fortemente impegnata in collaborazione con l'istituzione Carré carceraria quella di Catanzaro frutto per quanto riguarda la parte della didattica al confine tra la terza missione e l'insegnamento in carcere
E la mia è una domanda un po'interessata anche se in parte già ho avuto risposta ne abbiamo ventiquattro studenti attualmente universitari all'interno del carcere Catanzaro quindici in regime di alta sicurezza e sono i migliori studenti altro questo ci tengo a sottolinearlo in particolare
Il migliore credo che sia un ergastolano ostativo quindi la mia è una domanda interessante da Pettini corrispondere più chi può fare un commento sull'ergastolo selettivo chi può dire qual è il futuro del se c'è un futuro dell'ergastolo ostativo grazie
Mi ama il Bayern un'altra domanda c'era il garante bene né dei chiede pertanto voleva intervenire prego risponde
Si può una sera provo a rispondere turco rispondere il proprio
Partendo da come abbia Pete che dà i numeri sono mille ottocentootto gli ergastolani di questi milizie ottocentootto cinquecentoventitré sono stati gli altri sono ostativi
Il problema diciamo che po'si pone che è stato posto diciamo anche dalla Corte europea diritti umani è quello di dire topo continuo periodo di tempo per esempio una l'accesso l'istituto come quello della liberazione condizionale per sempre
Comunque sottoposto per l'ARPA autorità giudiziaria i vari Stati hanno posto dei limiti di tempo diciamo diverte cerchia trent'anni ventisei anni spetta
E e effettivamente un qualcosa che debba essere precluso può essere come dire vincolato soltanto quello della impossibilitati di collaborazione che è prevista dal
Attualmente nel nostro ordinamento è un problema che definisco un problema abbastanza aperto sì con il primo cuoco sulla liberazione condizionale
E Perrotta e vuol dire che a me ecco quello che misura colpisce un pochino di più concetti insetti ostatività e mi colpisce e mi colpisce in maniera particolare sotto un altro aspetto rispetto alle pene temporanee poste attive
Perché le pene temporanee ostative
Fanno sì che una persona sia in carcere fino all'ultimo giorno e che il giorno successivo sia poi in strada
Prima veniva posto una domanda al quarantuno bis io conosco casi di persona al quarantuno bis buongiorno e quindi fino all'ultimo giorno con quei criteri e quelle situazioni e il giorno successivo né serata ecco io mi chiedo se non sia interesse quel principio doveroso di sicurezza per la collettività
Un elemento di come dire chiamiamo la scalettatura chiamiamo l'avvicinamento io la chiamo anche capacità di conoscere qual è la reazione
Del soggetto capacità di sapere se eccome si inserirà e a questo vinto in via parziale risposta aggiungo una cosa che più volte diciamo che nel film viene fuori perché so bene che accada alla presidente abbastanza perché altre volte ne abbiamo parlato noi affrontiamo tutti i problemi più gravi cercando di sottrarre delle questioni sottraiamo tempo libero sottraiamo possibilità sottraiamo sempre impossibilitati contatti e lo dico in tutte le aree di privazione di libertà
Forse dovremmo iniziare apprezzare che alcuni problemi si dissolvono invece addizionando qualcosa aggiungendo qualcosa perché molte quelle di quelle vite hanno avuto già tanto tutta l'azione prima di entrare all'Inter diciamo del circuito del reato perché il circuito tocca
Dalla precedente un'ultima battuta neanche perché deve andar via
Mettendo donazioni
Abbiamo le possono fare una battuta riprendendo questi ultimi due interventi rappresentante del rettore
Garante dei diritti
Quello che voi state facendo sia permettendo di studiare stia facendo un'operazione da terza missione
E però abbiamo un esempio del pensiero addizionale del nostro garante per i detenuti vendette funzione
Che la rivendicazione in molti casi avviene non tanto privando ma o meglio se necessario privando ma soprattutto introducendo qualche cosa di diverso di più ricco di Gran Premio di alternativo
Dentro una nicchia che non avrebbe mai immaginato tutto questo quello che né in questo viaggio è nel carcere di
Abbiamo potuto tutti constatare
E come l'avete visto anche voi in ordine simpaticissimo fiorentino che aggiustava le biciclette il lavoro ma è venuto fuori il teatro le attività culturali
Ma lo dico sempre una cosa che mi stupisce a San Vittore dopo la nostra visita è nato un gruppo che si chiama Costituzione invalidi detenuti di tutte le nazionalità che si trovano settimanalmente a studiare i valori fondanti del nostro ordinamento delle sentenze della Corte costituzionale ora questo tipo di
Ricchezza di vita sia questo sia il teatro sia la musica sia il canto qualunque cosa a mio parere è ciò di cui abbiamo bisogno perché quel tempo non sia solo un tempo di privazione di attese hanno anche un tempo davvero in crescita di ciascuno
Perciò grazie anche all'università anche nelle sue terze missioni sia ad opera anche nei confronti della popolazione che in carcere
Scene troppo è finito quindi salutiamo e ringraziamo il tema in Austria vengano a vedere il viaggio continua il grazie
Va in scena
Ecco così l'avete sentito la presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia Catanzaro in occasione della proiezione del docu-film Viaggio in Italia la Corte costituzionale nelle carceri
All'iniziativa promossa dall'associazione nazionale magistrati il diciotto febbraio scorso anno
Partecipato lo stesso presidente dell'Anm Luca Poniz se la professor Marco Ruotolo ordinario di diritto costituzionale
All'università Roma Tre la vicepresidente dell'Anm Alessandra Salvadori è il segretario generale Giuliano o Caputo presenti anche magistrati del distretto studenti e docenti della facoltà
Di giurisprudenza dell'università
Di Catanzaro e dei i licei e si conclude così anche per questa sera la puntata dello Speciale giustizia a tutti grazie per l'attenzione da Lorena DURC sono buon ascolto con i successivi programmi di radio radicale