Presentazione del libro "Il Memoriale di Aldo Moro. 1978. Edizione critica"

L'interno Francesco Cossiga
Recapitata il ventinove marzo mille novecentosettantotto
E diffuso dalle Brigate Rosse in fotocopia allegata al comunicato numero tre la sera dello stesso giorno
Caro Francesco
Mentre ti Indirizzo un caro saluto
Sono indotto dalle difficili circostanze
A svolgere dinanzi a te avendo presenti le tue responsabilità che io ovviamente rispetta
Alcune lucide
E realistiche considerazione
Prescindo volutamente da ogni aspetto emotivo e mi attengo ai fa
Benché non sappia nulla netto il modo né di quanto accaduto dopo il mio prelevamenti e fuori discussione mi è stato detto con tutta chiare
Che sono considerato
Un prigioniero politico sottoposto come presidente della DC
Ad un processo diretto ad accertare le mie trentennali responsabilità processo
Contenuto
In termini politici ma che diventa sempre più stringenti
In tali circostanze ti scrivo in modo molto ricerca perché tu
E gli amici con alla testa il Presidente del Consiglio informato ovviamente il Presidente della Repubblica
Possiate
Riflette
Opportunamente sul da farsi
Per evitare guai peggiori
Pensare dunque fino in fondo
Prima che si crei una situazione
Emotiva
E irrazionale
Io devo pensare che il grave addebito che mi viene fatto
Si rivolge a me in quanto esponente qualificato della DC nel suo insieme della gestione della sua linea politica ma in verità siamo tutti noi
Del gruppo dirigente che siamo chiamati in causa ed è il nostro operato collettivo che è sotto accusa e di cui
Debbo rispondere
Nelle circostanze sopra descritte
Entra in gioco
Al di là di ogni
Al di là di ogni considerazione
Umanitaria che pure non si può ignorare
La ragione di Stato
Soprattutto questa ragione di Stato nel caso mio significa
Che io mi trovo sotto
Un dominio pieno ed incontrollato
Sottoposto ad un processo popolare che può essere opportunamente graduato
Che sono in questo Stato avendo tutte le conoscenze e sensibilità che derivano dalla lunga esperienza con il rischio di essere chiamato o indotto a parlare in maniera che potrebbe essere
Schiera dei folle
E pericolosa in determinate situazioni
Inoltre la dottrina per la quale il rapimento non deve recare vantaggi discutibile già nei casi comuni dove il danno del rapito è estremamente probabile non regge
In circostanze politiche
Dove si provocano danni sicuri e incalcolabili non solo alla persona
Ma lo Stato
Il sacrificio degli innocenti in nome di un astratto principio di legalità mentre un indiscutibile è stato di necessità dovrebbe indurre a a salvarli
è inammissibile
Tutti gli Stati del mondo si sono regolati in modo positivo salvo Israele la Germania ma non per il caso Lorenz
Non mi si dica che lo Stato perde la faccia perché non ha saputo o potuto impedire il rapimento di un'alta personalità
Che significa qualcosa nella fitta dello Stato
Ma ritornando momento indietro sul comportamento degli Stati il ricordo però gli scambi tra Bresso Ignazio Pino scene in molteplici scambi di spire
L'esclusione l'espulsione dei dissenzienti dal territorio sovietico io capisco come un fatto di questo genere quando si delinea
Pesi
Bisogna
Si deve anche guardare lucidamente
Al peggio che può venire queste sono le alterne vicende di una guerriglia che bisogna valutare con freddezza bloccando l'emotività ed riflettendo sui fatti politici
Io penso che un preventivo passo della Santa Sede
O anche di altri
Potrebbe essere utile converrà che tu tenga d'intesa con il presidente del consiglio riservatissimi contatti con pochi e qualificati capi politici convincendo gli eventuali riluttanti
Un atteggiamento di ostilità
Sarebbe un'astrattezza è un errore
Ed io vi illumini per il meglio
Evitando che si attende impantanata
In un doloroso episodio
Dal quale potrebbero dipendere molte cose
I più affettuosi saluti
Aldo Moro
Annona adesso non è facile cominciare dopo queste parole
Che abbiamo ascoltato ringraziamo l'attore che le aree recitate in maniera vissute diretto che recitate devo dire che è vero quello che ho letto in una recensione dello spettacolo
Che ancora credo in questi giorni no appena finito
Scaglia le parole dello statista verso il pubblico ecco queste parole sono arrivate penso a tutti noi
E dopo quarantadue anni sono effettivamente parole dense piene che non ci lasciano certo indifferenti e quindi ho con molto piacere con una certa emozione vi do il benvenuto qui era a tutti i presenti e vi porto il saluto dell'Archivio di Stato di Roma
Questa giornata è molto importante per l'istituto per l'Amministrazione archivistica abbiamo qui l'onore di avere anche il direttore generale Anna Maria Buzzi
Perché in questa giornata si presenta il risultato di un lavoro lungo Complesso molto in impegnativo
Che ha portato la pubblicazione del volume immemore il memoriale scusate di Aldo Moro mille e novecentosettantotto un un lavoro impegnativo condotto dai dai curatori del del volume che sono come voi sapete il questo alcuni storici
E quindi bisce amiche l'emissione Micheli scusate Michele Di Sivo Sergio Flamigni mi mi in quel modo Guttuso Gotor Ilaria Moroni Antonella Padova che è una carta grafologo
Nella forma che professore
Sarcastiche e coordinati tutti appunto un'équipe è di altissimo livello coordinati dal dal collega Michele Di Sivo
Un un lavorò di di di di altissima complessità e su un documento che anch'di per sé molto compresso molto denso
Che riflette il documento sia la tragica situazione in cui è stato elaborato durante quei cinquantacinque famosi giorni di prigionia
Come è scritto nell'introduzione scritto riscritto corretto cancellato in giorni in cui l'unica azione dell'ostaggio era appunto quella dello scrivere
E sia sia per le successive altrettanto complesse vicende di cui è stato oggetto
Ritrovato a Milano nel mille novecentonovanta dopo ben dodici anni nella doti dietro l'intercapedine
A diversi passaggi passa attraverso vari soggetti e viene riordinato risistemato e finalmente arriva all'Archivio di Stato di Roma
Nel due mila e tredici a titolo di versamento anticipato arriva nel in quanto fa parte della documentazione giudiziaria relativa al delitto Moro e ai vari processi che si sono susseguiti nel tempo per questo come giustamente sottolinea il curatore Michele Di Sivo è un bene culturale diventa a tutti gli effetti un bene culturale un bene tutelato
E che punto se si innesta con l'attività di sorveglianza che l'ha chiosato di Roma svolge sugli archivi statali
Della della provincia quindi anche su quelli del tribunale e questo studio puntuale che va dal contesto storico all'analisi archivistica quella grafologica lessicale comparativa
Ha permesso di arrivare ad un risultato di grande di grande importanza cioè quindi di ricostruire la completezza di questo testo e di restituire agli studiosi e alla società civile
Una fonte documentaria di primaria importanza e abbiamo avuto la prova poc'anzi ascoltando appunto le parole
Che c'ha letto Gifuni
E non la voglio prendere altro tempo mi stimi limite acqua dando il benvenuto lascerò poi la parola direttore generale e gli altri relatori che entreranno
Nel vivo insomma del testo che viene presentato prima di chiudere accenno brevemente al fatto che visto che stiamo parlando di un documento di questo memoriale e la parola memoriale in questo caso eh
Proprio usata nel senso pieno quindi un qualche cosa che testimonianza che fa rivivere i fatti
Che che sono narrati e che la documentazione che riguarda altro Aldo Moro è e è presente anche in altri archivi in particolare presso l'archivio di centrale dello Stato è presente l'archivio personale che era stato ritrovato nello studio di Moro in via Savoia
Archivio dichiarato dalla Sovrintendenza Archivistica dell'azione nel settantanove e poi pervenuto appunto all'archivio centrale dello Stato dopo varie vicende perché anche qui e c'è stato l'attività di ben due Commissioni per individuare eventualmente documenti riservati
E e perché arriva proprio perché questo mi piace sottolinearlo in una lettera del quattro aprile settantotto una delle lettere della prigionia
E lo stesso Moro e dice che esprime il desiderio che l'archivio passi in proprietà a del nipote Luca
E che sia poi ceduto ad un istituto biblioteca preferibilmente italiani per essere memoria di esibire se un'immagine molto
Insomma che rende perfettamente ecco che cosa vuol dire una fonte archivistica
Ricorda infine che al un'altra in perché ho scelta dello Stato conservata in seguito alla direttiva Prodi tutta la documentazione dei classificata
Riguardante proprio il il caso Moro infine doveroso ricordare che oltre a questo archivio presso centrale dello Stato cioè quello presso il Centro Flamigni vedo qui la direttrice Ilaria Moroni che è un fondo anche sostato dichiarato di notevole interesse storico dalla Sovrintendenza del Lazio nel due mila e dodici
Che conserva un notevoli Complesso di carte che proviene dall'archivio personale della famiglia di Aldo Moro questa un po'e la Colella costellazione degli archivi della documentazione appunto
Legata a questa figura che veramente assegnato una una una una fase storica
E il e che e quindi in questa giornata celebriamo soprattutto attraverso questo volume questo memoriale quindi da parte mia ma credo di esprimere il pensiero di tutti un sincero ringraziamento al dottor visivo agli altri autori
E di questo di questa edizione critica che appunto ci riporta ci ci mette a disposizione un documento Feng fondamentale un a distanza di quarantadue anni
E e ovviamente a tutto il personale dell'istituto che in qualche modo partecipato ha fatto proprio questa avventura vi ringrazio e passo la parola al direttore generale archivi dottoressa Brooks
Buonasera innanzi tutto volevo porgere ai presenti ai relatori che siedono al tavolo saluti del ministro Franceschini che è impossibilitato a partecipare per gli eventi che come sapete sanno coinvolgendo il nostro Paese misure importanti abbiamo dovuto prendere al Nord alla chiusura degli uffici delle dei servizi al pubblico speriamo che
Villaggi della situazione
Anche la Beppe Fioroni è impegnato per d'emergenza connessa appunto coronavirus quindi si scusa per l'assenza siamo tanti però siamo numerosi e vedo soprattutto dei volti giovani persone che forse non ricordano il rapimento di Moro come lo ricordo io
Io ricordo perfettamente che cosa facevo quel giorno a quell'ora tutti noi credo che ricordiamo perfettamente cosa facevamo quel giorno a quell'ora quando avvenne
Poche cose nella vita si ricordano così intensamente come noi ricordiamo rapimento Moro cioè c'è un prima e un dopo ecco dopo Moro c'è un dopo tutto cambio
Tutto cambiò e tutto assunse una visione diversa
Forse chi ha più anni ricorderà l'allunaggio forse qualcuno ricorderà la morte del John Fitzgerald Kennedy ma di sicuro il rapimento di Moro fu la il fatto più doloroso che abbiamo dovuto ricordare nella nostra storia
E perché negli archivi di Stato perché questa cosa negli archivi di Stato sicuramente questo lo sanno
Riferimento alla dottoressa reale la direttiva Renzi successivamente ci fu una direttiva alla direttiva però noi successivamente ci fu la direttiva Renzi nel due mila quattordici che declassificare gli atti
Gli atti secretati erano soprattutto gli anni delle stragi Rizzo che Marco Damilano benna descritto in quel legato del dell'Espresso che senza le stragi erano gli anni delle stragi e questa strage erano tutto oggetto di atti secretati e soprattutto vi era una normativa che prevedeva che gli atti venissero riversati anche quelli dei tribunali dopo quarant'anni e dalla loro produzione quindi la direttiva Renzi de classifico gli atti e stabili che gli atti dei processi
Per circolare in questo caso erano gli anni dei processi per strage venissero riversati negli archivi di Stato ove si trovavano i tribunali che avevano prodotto quella documentazione
Questo ha fatto sì che l'Amministrazione archivistica si facesse carico di un onere importante che era quello di restaurare questo materiale anche e metterlo a disposizione degli utenti attraverso la digitalizzazione dei documenti
Il la e qui ecco che arriviamo al caso Moro il memoriale Moro il il caso Moro venne riversato all'Archivio di Stato e presso l'Archivio centrale perché l'Archivio di Stato non aveva spazi sufficienti
Sappiate che non esce abbiamo una distribuzione chilometrica sul territorio il nostro territorio
Della penisola italiana e all'incirca mille cinquecento chilometri il materiale degli archivi di Stato e più di mille cinquecento chilometri
Sere accordissimi diversamente di tutti i tribunali forse raddoppieremo l'entità degli spazi di cui abbiamo bisogno per la conservazione dello stesso
E quindi il materiale la documentazione del processo Moro viene conservato in maniera integrata all'Archivio centrale dello Stato
Ma qui attraverso questo studio questo lavoro che ha portato avanti il gruppo coordinato il gruppo distava riuscite spetti coordinato dalla dottor De Sivo
Apportata oggi a questo risultato
Che devo dire emozionante perché come noi ricorda quel periodo perché il il l'attore Gifuni ce l'ha ben rappresentato mattutino vi ricordiamo ancora
Quelle pagine tratti tratti di quelle pagine lette ora contante appunto in vari contesti anche televisivi
Quindi questo per inquadrare il contesto della del lavoro che verrà portata avanti anche e
Al quale seguirà al direttiva Renzi segue un protocollo di intesa che esso che firmo proprio il ministro Franceschini con il collega Orlando
E successivamente questo protocollo venne rinnovato e che ha previsto che la documentazione venisse appunto digitalizzando è conservata negli archivi di Stato
Questo quindi seguirà dopo dopo Roma il lavoro seguirà assunto Firenze esso Milano a Firenze avremmo le carte del processo Concutelli
Come ricorderete relativa all'omicidio del del giudice è occorso il sostituto procuratore
Della Repubblica presso il Tribunale di Roma e venne ucciso nel settantasei e la strage del rapido novecentoquattro la cosiddetta strage di Natale perché appunto avvenne il ventitré dicembre dell'ottantaquattro
Era una bomba soprabito diretto da Napoli ammirarlo
Milano invece avremmo ulteriori documentazioni che sono quelle della strage di Piazza della Loggia
Piazza Fontana
Quindi la
Del memoriale lei io non non direi nulla direi soltanto però le parole anche a ha detto proprio Marco da Milano cioè le parole che Aldo Moro
Scrisse sono state ricomposte con rigore scientifico con la dedizione l'umanità che l'uomo appunto nel meritava e che appunto nella consegno accesso memoriale che venne rinvenuto documento scritto a mano che venne rinvenuto nella perché nell'intercapedine di Bresso
Dal muro di questo appartamento di via Monte nevoso dove c'era il covo delle BR
Io non mi dilungherò ulteriormente sul tasso volevo però ringraziare sicuramente Ilaria Moroni perché senza l'impegno bellamente degli archivi per non dimenticare tante cose non si sarebbero fatte non è presente credo all'onorevole Palmiro Paolo Bolognesi
Però è anche grazie al suo impegno che tante cose stanno venendo alla luce del presidente dell'Associazione tra i familiari delle vittime della strage di Bologna
Mi piace ricordare una frase che Moro diceva ai suoi studenti che in qualche modo vende Satta Nadia proprio alla realtà degli archivi di Stato che io ho l'onore di dirigere il simbolo dell'amministrazione archivistica è il Giano bifronte è il Dio che sapeva guardare dietro ma sapeva anche vedere il futuro
La frase che dice d'amore ai suoi studenti era non guardate al domani ma guardate al dopodomani ecco così come noi Amministrazione archivistica sappiamo fare con dedizione con stremo
Difficoltà in un momento come questo in cui comincia a scarseggiare personale ma su quale appunto colgo l'occasione visto che c'è anche il segretario particolare del ministro presente volevo ringraziare il ministro per l'attenzione che in questi momenti sta dedicando all'Amministrazione archivistica perché ha capito che veramente incominciamo a stare in serie difficoltà avremmo la possibilità di fare un reclutamento eccezionale ad archivisti e distratto
Per non lasciare che la memoria del nostro Paese come quella di atti come questo venga dispersa
E non
E non venga tramandata alle nuove generazioni che invece ha detto rappresentate in maniera importante in questa stanza
Grazie
Allora grazie dottoressa reale grazie dottoressa Buzzi un saluto a tutti i presenti tantissimi c'è da dire che in questi giorni a Roma non è il primo avvenimento che viene dedicato ad Aldo Moro Fabrizio Gifuni che ha introdotto con la sua interpretazione straordinaria
Questa serata questo pomeriggio leggendo la prima lettera pubblica di Aldo Moro al ministro degli interni Francesco Cossiga la lettera che non doveva essere rivelata infatti cominciare con le la l'appello un'opportuna riservatezza Fabrizio Gifuni ha interpretato la lettura delle lettere della del memoriale di Aldo Moro al Teatro Vascello la scorsa settimana con nello studio con il vostro evidente silenzio ottenendo il tutto esaurito tutte le sere credo anche con delle repliche non previste inizialmente questa serata questo pomeriggio particolarmente emozionante perché c'è tanta gente tanta gente anche che non si è potuta sedere
C'è
All'ingresso visibile la lettera di Aldo Moro a Francesco Cossiga l'originale che qui e conservato ci sono alcune pagine del memoriale ritrovato
In fotocopia in via Monte nevoso nel mille novecentonovanta questo è un luogo altamente simbolico perché è la sede dell'archivio ma è anche la chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza dove si riunivano per i loro e dei loro incontri religiosi per le loro messe gli universitari cattolici della Fuci dei laureati cattolici
Da cui è cominciata l'esperienza pubblica di Aldo Moro
Io sono sono rapidissimo voglio solo introdurre questo questo incontro
Soffermandomi sull'opera su questo libro che oggi andiamo a presentare che è un libro insieme di profondissimo studio voglio citare ancora gli autori i curatori Michele Di Sivo Francesco Biscione Sergio Flamigni
Miguel Gotor Ilaria Moroni Antonella Padova e Stefano attuarsi credo
è un mio libro di studio di rigore scientifico in cui tutte le scienze dalla grafologia alla storia alla ricostruzione del contesto vengono messe al servizio di un'opera collettiva era insieme un qualcosa lo diceva Fabrizio Gifuni qualche sera fa una specie di prete quella diciamo così dello spettacolo del Teatro Vascello
E qualcosa dovrebbe essere studiato in tutte le scuole perché questo testo che il memoriale di Aldo Moro e le lettere di Aldo Moro
Liberati ormai da quel covo
Impantanati in un doloroso episodio scrive Aldo Moro in quella prima lettera ci siamo impantanati in quel doloroso episodio in tanti sensi in questi quaranta quarantadue anni
Se impantanata una vicenda umana accanto a quella di Aldo Moro quella dei cinque uomini della sua scorta di di Leonardi chierici di Zizzi di Orsino di Rivera
Delle loro famiglie ma si è impantanata alla nostra storia collettiva alla nostra storia nazionale come in un buco nero della memoria oggi che è possibile liberarci
Con le nostre con i nostri strumenti con lo studio con la comprensione
Con la comprensione e direi anche con la compassione cioè con il senso di umanità con cui queste parole arriva non noi oggi è possibile
Restituire Aldo Moro alla storia del Paese e la sua dignità di uomo e ti politico
Le sue anni Francini in quelli in quei cinquantacinque giorni la scrittura e il tempo
Leonardo Sciascia che con Aldo Moro è intrecciato per molti motivi
In Morte dell'inquisitore cita un'ora iscrizione che c'è sul nel caso su un muro del carcere dello Speri il carcere dell'Inquisizione di Palermo cosa non deve mancare al prigioniero al condannato
Page senza pazienza pale e tenta
è un incredibile legame con il memoriale di Aldo Moro
Cosa mancava il prigioniero mancava tutto tutto quello che lui era stato durante la sua vita pubblica
Mancava soprattutto la possibilità di essere il riconosciuto come Aldo Moro perfino dalle persone che gli erano state più vicine perfino dalle persone di cui Luís aveva letteralmente creato una carriera politica
Ma non gli mancava
La pazienza
Del tessitore del mediatore che era stato nella sua vita politica e che era però un tratto caratteristico della sua umanità
Non gli mancava
Il tempo anche se quel tempo scivola via il tempo uno delle chiavi di lettura di questo libro del lavoro che avete fatto
Si vede come il tempo in alcuni momenti scorre lento e in altri molto più veloce fino al precipitare finale della situazione
E non gli mancava la possibilità di scrittura anche se è una possibilità costretta una possibilità sotto dominio pieno e incontrollato
Come comicità Miguel Gotor molto spesso quello che Italo Calvino definisce la possibilità di scrittura nel cuore del terrore
E oggi questo libro è insieme e questo memoriale e insieme quindi mi insiste il Complesso delle parole che hanno i sono arrivate chissà come e chissà quando destinate a ricomparire chissà come chissà quando è una frase di Aldo Moro una lettera alla moglie Eleonora
Ma ritrovata appunto nel mille novecentonovanta
Ma oltre alle parole c'è un riaffiorare della memoria un riaffiorare del loro significato dentro il tempo di Aldo Moro ma dentro anche il nostro tempo
Quello che mi ha colpito rileggendo il memoriale con la chiave di lettura che c'è stata che ci viene offerta da questo da questa opera importante fondamentale è la ricostruzione del tempo
E del ritmo e dell'ordine che il prigioniero riesce sì Luís prigioniero riesce a imporre ai suoi carcerieri
A raggruppare ricopiare riscrivere e per iscrivere ancora che era poi la sua tecnica di di lavoro anche quando scriveva un insignificante biglietto d'auguri chi ha frequentato gli archivi dove sono raccolte le carte di Moro rossa
Ma quelle ritmo quell'ordine che viene costruito dentro un binario costrittivo in una situazione di costrizione di prigionia di un uomo che sente sempre di più avvicinarsi l'esecuzione eseguendo la sentenza l'esecuzione della sua condanna a morte oggi è anche il ritmo e l'ordine con cui noi possiamo rileggerlo ciò la straordinaria sintonia quindi tra un opera di studio è un'opera artistica che si ritrova in questo testo che insieme le parole un corpo il testo è un corpo il corpo del prigioniero che ha arriva al noi
Oggi un bene culturale è un bene tutelato
è un memoriale quindi è un fare memoria
Ma l'ultima cosa che voglio dire prima di dare la parola e poi faremo due giri ci saranno altri contributi di Fabrizio Gifuni
E che questo fare memoria non ci rassicura cinque età
C'inquieta non perché non sappiamo niente di quello che successe noi dobbiamo dirlo con forza noi di quella stagione cominciata nel mille novecentosessantanove sappiamo molto
E lo sappiamo sia nel senso pasoliniano io so
Loro gli indizi non ho le prove noi oggi sappiamo oltre quell'intuizione di Pasolini abbiamo gli indizi abbiamo i figli abbiamo i collegamenti abbiamo le prove
E quindi anche quando giornalisticamente parliamo di misteri d'Italia con pigrizia dobbiamo invece dire che molti misteri non sono più misteri sono consegnati alla storia sono consegnati alla nostra interpretazione sono consegnati quindi alla nostra interpretazione del passato ma anche del presente su certi meccanismi
Ma questo non ci rassicura non ci rassicura continua anche abitarci
Quella voce che non rimane in silenzio continua a scuotere le nostre coscienze continua a essere come dice ancora Aldo Moro un segno il GIP un segno di contestazione e di alternativa da cui non si può prescindere
E adesso vorrei dare la parola Michele Di Sivo che appunto ha curato e ha coordinato il lavoro per chiedergli di raccontarci come si è svolto il vostro lavoro qual è il significato complessivo di questa ripubblicazione preziosa del memoriale di Aldo Moro grazie
Grazie Marco grazie del direttore generale Anna Maria Buzzi grazie a Elisabetta reale grazie a voi di essere così tanti è un fatto significativo
Dicevo Fabrizio primario sono stato alla prima dello spettacolo di Fabrizio Gifuni il teatro era pieno e sodo pieno anche dopo noi ci siamo mossi parallelamente con Fabrizio Gifuni nel senso che questo lavoro è il frutto di cinque anni di attività di un gruppo che io ho voluto mettere insieme nel due mila quattordici
E che ha fatto un suo studio su questo documento di cui vi racconterò adesso nella prima nella prima tornata di giro anche come è arrivato qua
Come ci siamo arrivati che cos'è arrivato qua è perché ho deciso di fare un'edizione critica di questo documento poi dopo ne parleremo magari meglio in un secondo giro sui contenuti e sulle conseguenze di questo lavoro ma a me è sembrato significativo che due punti di vista Diversi come quello di un attore che dà vita a un documento come quello di studiosi che come dice ogni tanto Meeker quando ne parliamo leggiamo in silenzio no leggiamo un testo in silenzio che si secca nella mente
E l'attore invece da linfa a quel testo sono due modi diversi di leggere nove analizziamolo studiamo abbiamo fatto un lavoro di comparazione di Filologia
Di grafologia storico di esegesi di una fonte
Fabrizio la ha ripensato dall'interno ce lo restituisce con carne e sangue questi due percorsi
Hanno curiosamente che sono curiosamente arrivati ad alcune conclusioni simili è curioso che Fabrizio ha letto una sequenza
Di testi che è stata poi la stessa sequenza
Che noi abbiamo derivato dal nostro studio perché la sequenza nel memoriale fa il significato del memoriale questo poi lo spiegheremo dopo perché memoriale
E e la rissa sono le risposte all'interrogatorio delle Brigate Rosse quindi non sono le lettere sono un'altra cosa
Sono le risposte all'interrogatorio delle Brigate rosse come poi noi abbiamo verificato scoperto non sono neanche solo questo sono anche le sue riflessioni io in qualche punto del libro definito anche notturne perché sono anche convinto che le abbia scritte di notte
Sono delle riflessioni interiori oltre che risposte all'interrogatorio di Moro e quindi questi frammenti che noi abbiamo rimesso insieme
Ma ricostruendo nel percorso danno a questo montaggio come in un film di montaggio è il film ma non è soltanto una somma di sequenze
Questo montaggio ha dato al memoriale un significato diverso alla lettura del memoriale in questa sequenza è radicalmente diversa
Ecco Fabrizio da un altro punto di vista è arrivata una simile conclusione e molta gente è andata alla molta gente viene qua in un anno che non è il quarantennale del memoriale della rapimento Moro no non è non c'è una data come dire cabalistica no è un quarantaduesimo anno qualunque però sta succedendo qualcosa dicevamo Fabrizio un fatto che non possiamo trascurare
Significa che noi dobbiamo ripensare a questo passaggio attraverso io come ho cercato di scriverlo in questo volume ho detto che noi gruppo di lavoro con che ho messo insieme e col quale ho lavorato è stata un'esperienza umana e professionale straordinaria
Abbiamo voluto lavorare col silenzio attorno
Cioè abbiamo voluto dimenticare tutto
Dimenticare tutto persino al loro che pure avevano scritto moltissimo Francesco Biscione è stato il primo Sergio Flamigni figurarsi è stato membro dalla commissione parlamentare anche con una spinta di polemica politica dietro il suo lavoro Miguel Gotor ha scritto un libro straordinario però uscirà in una nuova edizione però ho chiesto loro di dimenticare tutto
E di ripartire dal testo col silenzio intorno a quel testo che ha risposto ci ha risposto qualcosa che evidentemente oggi l'ha spiegato al pubblico non è soltanto una esegesi di fonte non è solo un lavoro da professionisti anche loro civile secondo me
E come diceva poco fa Anna Maria Buzzi gli archivi di Stato forse da questo punto di vista non sono conosciuti invece sono fondamentali
Memoria significa significa civiltà quindi non è un lavoro tecnico soltanto quello che ne facciamo e in un Paese come questo un Paese che ha avuto centinaia di morti per strage secondo Novecento sanguinoso e il memoriale
Insanguinato
è un documento insanguinato molte persone sono morte nel tentativo di recuperarlo
In un Paese come questo ricostruire i frammenti significa ridare significato significa tornare ad avere fiducia nel Paese
è il problema
Avere fiducia nel nostro Paese che passa attraverso un recupero di memoria
Torneremo su questo perché parere suo io noi vogliamo sentire naturalmente Umberto Gentiloni io poi vi racconterò di più su quel su come abbiamo lavorato dico solo due parole sul contesto ovvero che questo lavoro enorme di cinque anni ma non è tutto noi stiamo lavorando molto di più c'è molto di più questo testo sta dentro un contesto molto più complesso che è lo studio di tutti e cinque i procedimenti giudiziari sulla rapimento e l'assassinio di Moro che sono conservati presso la Corte d'Assise c'è qui la ex Presidente della Corte d'Assise Evelina Canale che ringrazio e saluto resta qui
E con la quale abbiamo cominciato a lavorare su quelle carte che sono ancora conservate Lai lavoriamo la per una digitalizzazione che delle fatta dentro quel protocollo d'intesa che diceva allora il direttore generale con dei detenuti di Rebibbia noi lavoriamo con i detenuti di Rebibbia fare la digitalizzazione di questo materiale
E più due archivisti e sono anche qua ma ricade Marino De Nora Lattanzi che lavorano ai cinque procedimenti per il rapimento e l'assassinio di Moro si tratta di circa sei mila pari seicento mila pagine
Seicento mila pagine che vengono studiate e che sono digitalizzate secondo la loro struttura quindi questo discorso sul memoriale dentro tutto questo complesso progetto non posso neanche ha fatto una lista di ringraziamenti erano due pagine
Quindi in dal due mila undici da quando ho cominciato questo lavoro abbiamo coinvolto istituzioni Ministero Giustizia il nostro ministero che appunto col ministero di Giustizia firmato un protocollo d'intesa la cassa ammende che fa lavorare i detenuti la direzione generale archivi del nostro istituto
E quindi da nove anni questo discorso sta diventando ed è diventato importante non è solo il processo Moro sono appunto anche anche gli altri processi relativi alle stragi in Italia quindi è un passaggio è un passaggio importante
Evidentemente questo è il momento Fabrizio no questo è il momento c'è una risposta che viene anche tu mi dicevi sono molti giovani che sono venuti a teatro c'è la necessità di recuperare questo ecco questo è un lavoro appunto che io sono onorato di aver potuto fare
E che sto facendo l'abbiamo recuperato il memoriale come e cioè seduto là in prima fila un magistrato importante Franco Ionta
Ed è con lui che ho fatto il primo passaggio con lui e con Nello Rossi che era presidente della Commissione di sorveglianza dalla Procura della Repubblica di Roma di cui io faccio parte di cui faccio parte ancora ed è stato con nel loro se compra Kojo onta che decidemmo il versamento anticipato non dell'intero fascicolo Franco Ionta e Francesco Nitto Palma nel novanta fecero l'indagine sulla sull'acquisizione di questa documentazione a via Monte nevoso a via Monte nevoso nel settantotto furono trovati dei dattiloscritti
Che però erano solo dattiloscritti e che ancora potevano far pensare che Moro aveva scritto sotto dettatura delle Brigate Rosse perché qui dattiloscritti potevano essere scritti dalle Brigate Rosse
E soltanto nel novanta dietro un'intercapedine leggera sotto un muro un finto Muro di quello stesso appartamento dodici anni dopo guerra fredda finita
Che si troveranno le autografi e ben quattrocentoventi fogli autografi di Moro di cui duecentotrentasette erano il memoriale centottantacinque circa erano le lettere
Da di via Monte nevoso a Milano questa documentazione arrivo subito a Roma dico per competenza nel novanta Nell ottobre del novanta e l'indagine su quella ritrovamento fu appunto di Franco Ionta Francesco Nitto Palma quindi ed è soltanto nel due mila quattordici che poi una parte di questa documentazione è stata recuperata io spero di poter recuperare potuto fascicolo dottori contano soltanto
Memoria
è e estremo questa parte dal fascicolo e abbiamo appunto recuperato questa documentazione ed è dal due mila quattordici che poi ho voluto fare l'edizione critica del memoriale perché perché il punto non era soltanto ricostruire l'ordine in cui quei fogli furono ritrovati lì dietro il pannello guardate che è un ordine molto importante
Perché l'ordine in cui mi sono quei fogli li probabilmente le Brigate Rosse e l'ordine in cui le Brigate Rosse hanno messo quel foglio è un ordine significativo
Che noi abbiamo ricostruito in un modo in un modo soltanto due pazzi come me Antonella Padova potevano fare quello che abbiamo fatto sarebbe troppo lungo spiegare come abbiamo ricostruito il modo in cui le Brigate Rosse hanno messo i fogli in sequenza ma lo abbiamo fatto se poi inciampa primo tempo vi racconterò come ma non bastava perché quello che dovevamo fare non era ricostruire il modo in cui le Brigate Rosse avevano posizionato quei fogli ma il modo in cui Moroni aveva scritto
Perché questo significava rimettere insieme i frammenti quindi quello che è venuto fuori è stata una cosa
Per me sorprendente
E cioè che quella sequenza così come la mettemmo in ordine con una tecnica che ora sarebbe complicato da spiegare magari lo facciamo dopo ma nel libro è spiegato come siamo arrivati a questo ordine
Il memoriale diventa un flusso logico un flusso razionale diventa un flusso di pensiero continuo e coerente quei frammenti che sembravano spezzati
Quei quelli quelle quelle schegge che sembravano schegge prendevano forma
E diventa un flusso di pensiero unico
E si capisce che la struttura che viene data a quel testo addirittura morosa due numeri il numero di pagine il numero di argomento in qualche parte il numero d'argomento non c'è in altri ci sta quel numero l'argomento viene usato due volte quindi un discorso molto complicato fare questo ricostruire questo percorso ci ha consentito di capire il modo di ragionare di Moro
E anche se ha consentito di capire cosa significava la frase
Criptica difficile che Fabrizio folletto adesso è per questo che ho messo la solo la lettera a Cossiga e non le altre lettere ho messo la lettera Cossiga non le altre lettere ne conserviamo perché lì Luigi dice di essere sottoposto a un processo popolare
Che può essere opportunamente graduato
E da lì nasce il memoriale lui dice io sono sotto un dominio pieno di controllato e sottoposto a un processo popolare che può essere opportunamente graduato
Io ho impiegato cinque anni a capire il significato di questa frase perché è una frase apparentemente contraddittoria sono sotto un dominio pieno ed incontrollato
Sottoposto a un processo che può essere opportunamente graduato di fronte tra un inquisito è un inquisitore c'è solo uno che può graduare il processo l'inquisitore
E perché qui si dice può essere opportunamente graduato da chi
Questo si capisce da questo libro si capisce perché la sequenza
Che viene messa in ordine del memoriale fa capire che Moro graduale le sue risposte fino all'esplosione finale
Quella graduazione è una graduazione di Mogoro
Moro sta dicendo sono sotto un dominio pieno ed incontrollato
Ma posso graduare questo processo lo posso fare idioti
Sono in grado di graduare lo attenti
E la sequenza del memoriale che è una sequenza drammatica e soltanto se si legge in quella sequenza si capisce che si cammina all'inizio piano poi incespica poi ci sono delle fratture poi ci si ferma e poi si continua ed è una cosa straordinaria anche la scoperta che abbiamo fatto e cioè che Moro continua a scrivere dopo la condanna a morte
Lui subisce la condanna a morte il quindici aprile del settantotto
Scrive fino al due maggio
Quindi non è sulla risposta l'interrogatorio riprende in mano
Fino all'ultimo testo antico però vi dirò solo del secondo giro grazie
Beh straordinaria questa questa possibilità per l'inquisito di di graduare opportunamente il processo Miguel Gotor a Umberto Gentiloni sono due storici che si sono confrontati con con Aldo Moro con le carte con la scrittura di Moro hanno scritto libri si assumeva Miguel Gotor sulle lettere sul memoriale Umberto Gentiloni sul Giorno più lungo della Repubblica sulla su quei giorni del rapimento in cui l'Italia scriveva alla famiglia Moro con lettere disegni e pensieri di vicinanza
Nel memoriale Moro scrive di aver trovato il tempo ancora una volta questa categoria durante
La sua prigioniera di valutare gli avvenimenti spesso così tumultuosi della loro della vita politica e sociale
Allora chiedo prima Gentiloni voglia Gotor anche partendo da quello che ha detto la dottoressa Buzzi che c'è un prima e un dopo il rapimento
è l'omicidio di Aldo Moro di collocare la vostra riflessione e il memoriale in questa vicenda più lunga che la vicenda repubblicana di culti alto moro e sicuramente uno spartiacque
Ma in questa vicenda più lunga di avvenimenti spesso tumultuosi che fanno da sfondo a mille novecentosettantotto Umberto Gentiloni
Grazie
Grazie si la domanda
è difficile nel senso
Mille novecentosettantotto
Giustamente io credo il memoriale di Aldo Moro porta il segno di quell'anno no
In fondo io credo che l'interesse di cui un po'ucciso prendiamo almeno io e è un po'in qualche modo abbiamo un atteggiamento
Fatto di due stati d'animo no da una parte una sensazione diciamo così di di attenzione lì dove non c'era stato per molto tempo qualcuno degli Autori se non sbaglio Biscione parla proprio di una damnatio memoriae per un certo periodo
E dall'altra parte però quello che da Milano diceva annunci rassicura questa attenzione no in fondo
Non è detto che poi l'attenzione di per sé produca conoscenza perché poi alla fine i discorsi sulle parole
Sulle lettere
Sui testi che possiamo leggere ascoltare in silenzio hanno io credo un elemento di lì di convergenza nello studio
Ecco nell'attenzione nello studio che richiedono che sono diciamo delle dimensioni controcorrente su cui poi forse varrebbe la pena di raggio di ragionare anche questa sera ora il settantotto è un anno che chiude una fase possiamo dire
Gli storici su questo discutono da tempo io credo sia un possibile avendo essendomi immerso negli ultimi giorni in questa importantissimo lavoro
Io credo che si confermi questa idea no il settantotto quindi nel cuore della crisi degli anni Settanta dove finiscono una serie diciamo di certezze di consuetudini la voglio far Bree precisi mette su una collina come ha scritto un grande storico si guarda qualcosa che sta tramontando il vecchio mondo il mondo della costituente del centrosinistra delle certezze a cui lui aveva partecipato quelle ultime pagine sono straordinarie scritte dopo è come voler chiudere un cerchio dalla dottrina sociale della Chiesa di cui lui è immerso negli anni di formazione alla straordinaria usa adesso non voglio parlare troppo ma insomma si riferisce alla stagione della costituente l'apertura del centrosinistra la crisi degli anni Settanta è colui non fa in tempo purtroppo come sappiamo però il punto di osservazione quello è un mondo che finisce o che sta finendo alcuni se ne accorgono già allora fa impressione
Quanto siano retrodatate alcuni elementi di analisi e di giudizio che noi abbiamo cominciato a conoscere soltanto anni o decenni dopo
Dal punto di vista della loro capacità di incidere nei giudizi e nelle percezioni della storia d'Italia
Quindi mondo che finisce e qualcosa che può nascere forse all'orizzonte
Che cosa può nascere ecco il settantotto in fondo io credo per per il nostro Paese è un po'anche il funerale della Repubblica ci metto tre mila punti interrogativi ovviamente no è la fine di un'esperienza di un modo di essere comunità a di un rapporto tra la politica e la religione di un rapporto tra i partiti e la politica di un rapporto tra i cittadini e la politica e forse potremmo continuare a discutere ragionare di questo per da questo punto di vista io credo che i piani di lettura
Del memoriale
Possibili piani di lettura
Sono quelli di questa struttura logica
Quindi di un rapporto tra il prigioniero il suo processo tra virgolette e quei cinquantacinque giorni non c'è dubbio però sono anche e qui l'incontro con le cose
Di cui parlavamo all'inizio secondo me più efficace sono anche i piani di lettura di un rapporto tra il memoriale il la storia del Paese
E come se noi attraverso una fonte del resto lo studio delle fonti serbe
In rete da dire sommessamente dovrebbe servire perché poi queste cose purtroppo tante volte si sono perse però dovrebbe servire a questo fa il memoriale studiato che cosa diventa diventa un patrimonio
Come è stato detto perché si toglie dal ricatto di quei cinquantacinque giorni e diventa uno strumento un punto di osservazione una sollecitazione per ragionare della storia d'Italia nel suo complesso ecco perché il mille novecentosettantotto se questa era la sollecitazione e certamente oggi a distanza di tempo
Un modo per guardare alla storia d'Italia e forse per questo ci interessa tanto cercare di capire
Ecco più che la questione di corsa She's occorsa non c'è in questo memoriale c'è anche questo sul libro ovviamente io avevo letto il le versioni precedenti dei memoriali perché pure questa è una corsa
è una corsa a tappe avevo letto e studiato ormai anni fa e qui cosa chez e cosa non c'è nel nel memoriale certamente è un elemento importante però è più e finalmente mi verrebbe da dire
In in evidenza il modo con cui le riflessioni di un memoriale possano aiutare a far luce su frammenti su segmenti ma anche su vicende importanti e significative nella storia del Paese e per questo credo che davvero sia un'opera
Importante hanno detto l'avete già detto quindi non voglio ripetere però uno è un'opera importante è un lavoro di competenze diverse share veramente il diciamo il cuore di che cos'è di cosa dovrebbe essere lo studio e la ricerca competenze diverse un lavoro di gruppo un tempo per poter analizzare l'asso idrografica che su questo ha lavorato ma anche l'analisi appunto da diverse angolazioni e con diversi strumenti questo io credo che ci permetterà poi di farne un uso anche al di là diciamo così delle riflessioni tra gli addetti ai lavori
Emilia tuttora in quella in quella pagina che stavo leggendo introducendo il vostro intervento e anche il testo non casualmente che avete messo in quarta di copertina
Del vostro volume quindi leggo altre righe Brevi di Aldo Moro
Motivi critici diffusi e inquietanti che per un istante avevano attraversato la mente si ripresentavano nelle nuove circostanze con un'efficacia di persuasione di gran lunga maggiore che per il passato
Ne derivava un'inquietudine difficile da placare e si faceva avanti la spinta a un riesame globale è sereno della propria esperienza oltre che umana sociale e politica
Sì grazie buona sera né grazie per essere così tanti
Così tanti qui fa sempre piacere e al tempo stesso resto sorpreso su di questa Honda di partecipazione che accompagna ormai sono trascorsi quarantadue anni
Questa questa vicenda che anche una tragedia della Repubblica
E anche poi fa sentire meno soli fa sentire meno soli
Gli studiosi di storia i filologi gli archivisti i giornalisti gli attori di teatro i magistrati che ancora indagano
è importante che ci sia un attenzione dell'opinione pubblica
Che si mantiene viva
E
Io
Per rispondere a domande quindi essere dirigente ecco forse ebbene dire ribadire che questo testo è un testo che sostanzialmente per quello che è rimasto per quello che conosciamo
Eleonora Moro nell'ottantadue interrogata dalla magistratura parlava di un povero corpicino ridotto a brandelli
Corrado Guerzoni il principale collaboratore di Moro
Spiegava che a suo giudizio conoscendo il modo di lavoro
Di Moro
Quello che era rimasto erano dei papiri antichissimi millenari dei giro critici che dovevano essere ricomposti
Ecco ciò che rimane è certamente in parte buona parte la risposta a un interrogatorio
Ma il vero
E il brano che Marco Damilano ha letto
Segna uno dei passaggi
Da un'isola all'altra assume anche da un certo momento in poi un valore testamentario memorialistica o in cui il prigioniero riflette sulla sua vita sulle scelte fatte
Su
Gli errori commessi e fornisce anche un bilancio del proprio percorso umano
E politico
E quindi la compresenza di questi due stili di questi due contenuti di questi due oggetti
Costituisce a mio giudizio uno dei problemi
Che questo documento consegna all'analisi che per me
Per il mio mestiere eh
Analisi storica ma ovviamente
Tutte sono legittime e tutti i contributi sono necessari
Io avverto l'esigenza di
Evitare due rimozioni
Nelle quali forse rischiamo di cadere
Sì ci avviciniamo in modo in modo troppo diretto a questo documento
Se volete anche in modo troppo emotivo
La prima emozione ma quarantadue anni di distanza lo dico a chi c'era ma lo dico soprattutto
A il giovane che non c'erano Moro non è stato ucciso da Benigno Zaccagnini
D'accordo
E mi rendo conto che dal punto di vista
Emotivo
Moro direbbe anche della confusione delle lingue
Ascoltando questo testo studiando questo testo lavorando su questo testo
Si possa essere indotti
A pensare questo guidati dalla potenza retorica
Del prigioniero
Ma Moro è stato sequestrato dalle Brigate rosse che hanno ucciso cinque
Servitori dello Stato
Lo hanno tenuto in cattività
Per cinquantaquattro giorni
E poi è stato consegnato
A via Caetani
In quella sconcia stiva per citare un verso di Luzzi
Di Mario Luzi
E non facciamo evaporare dal punto di vista civile
Questa consapevolezza
Non ci facciamo distrarre
Perché commetteremmo non solo un errore ma secondo me anche un un tradimento un tradimento della Rispetto alla alla tragedia che Moro ha vissuto Moro ha subito Moro stato ritrovato con due costole rotte non una due
Livelli calcificazioni ci dicono che questo rottura è avvenuta nei primi giorni del sequestro
Non sappiamo come quando forse il sedici marzo nell'occasione di oppure in altre circostanze in quelle graduazione di interrogatori che possono essere opportunamente
Sappiamo solo questo obiettivo perché ha avuto l'esperienza di avere una costola rotta non due
Quanto essa sia un'esperienza dolorosa e di affaticamento della respirazione nel trovare una posizione conti suona
Eccetera eccetera eccetera
La seconda rimozione secondo me da evitare
Non dobbiamo perdere di vista che questo testo
Un testo viscido
è un testo ambiguo
è un testo che esce
Da un linguaggio che è anche un linguaggio delle catene e delle pistole
Della violenza e della costrizione
Non è solo cura libertà autoriale
Di un grande uomo politico umanista
Cioè il tema della libertà
E della autonomia del suo autore
Resta un problema aperto
Almeno sul piano storico
E
Ed è un problema sul quale bisogna continuare a ragionare sempre secondo me con l'obiettivo di non tradire
La tragicità
Dell'esperienza vissuta da Moro
è un testo che necessita una lettura tra le righe che è un metodo di interpretazione
Dei documenti è un testo non ho difficoltà a definirlo in questo modo che è uno straordinario esercizio di dissimulazione
E di conseguenza apre tutta una serie di questioni temi nodi
Che non richiedono frettolose conclusioni
Magari per celebrare costruire un monumento elevarlo sul piedistallo
Ma è un monumento che se non passa attraverso la restituzione critica delle cose come sono accadute
Rischia di essere di cartapesta rischia di sgretolarsi
E di non essere necessario come dovrebbe
Faccio un esempio semplice per non sembrarvi troppo astratto
Del memoriale durante il sequestro noi sappiamo
Che sono stati distribuiti ufficialmente soltanto otto fogli
Manoscritti
Apro una parentesi che anche un appello
Visto che qualche autorità in sala c'è siamo sicuri che questo testo questi otto pagine lo scritto su italiani
Furono distribuite ma non scritte da Moro
Siamo sicuri di ciò perché chi le ha ricevute cioè Giovanni Moro il figlio e gli ha avuto tra le mani ai nitido ricordo che non si trattava di fotocopie ma della effettiva e reale scrittura del padre
Bene a quanto mi costa
Anche queste otto
Fogli manoscritti
Su Taviani a tutt'oggi sono scomparsi
In qualche meandro istituzionale e politico giudiziario in qualche faldone fatto sta che
Non sono a disposizione dei cittadini italiani
E in questo caso non per responsabilità delle Brigate Rosse
Finito l'appello allora in questo scritto su Taviani Moro c'è un passaggio in cui dice
Italiani tu poi insomma
Hai lasciato la politica e non si sa perché
E lo hai fatto per riservati alti incarichi
Moro presentai sì presente in questo testo con una frecciata velenosa in cui vorrebbe alludere alle ambizioni di italiani
Che appunto senza sapere la ragione plausibile si ritira perché in realtà aspira al Colle affare
Bene
La lettura tra le righe e l'esercizio di dissimulazione è fondamentale
Nel senso che noi sappiamo
Sappiamo per una serie di testimonianze memorie documenti
Che Moro
Sapeva benissimo
Le ragioni che avevano indotto Taviani nel maggio del settantaquattro
A settantacinque se a uscire dal Governo dal quale non sarebbe più rientrato
Italiani lo scriverà anche poi nelle sue memorie nel novantadue
Dove parlerà anche del ruolo di Moro solidali avuti in quella circostanza
Insomma per farla breve Taviani
E fatto fuori nella lotta del potere la democrazia cristiana perché ha istituito il capo d'ufficio affari riservati Federico Umberto D'Amato
E lo ha fatto nel maggio del settantaquattro
Lo manderà a dirigere la polizia di frontiera Taviani era ministro degli Interni allora e perché lo fa
L'ho fatto per due ragioni
Sono passati una ventina di giorni dalla strage di piazza la Loggia Brescia
E sono passati pochi giorni
Dal dal sequestro del magistrato Sossi
Che avviene proprio a casa di Taviani a Genova
E Taviani è quella ministro degli interni che nel settantatré scioglierà Ordine Nuovo
Taviani è quella dirigente politico che le settantaquattro darà un importante intervista nella quale dirà
Amici democristiani la strategia degli opposti estremismi che stiamo propinando agli italiani è falsa e sbagliata e nello sappiamo benissimo che false sbagliata
Sappiamo benissimo che il pericolo è un pericolo soprattutto neo fascista che viene da destra quindi
E c'è un problema di relazioni con apparati dello Stato
Allora queste cose Taviani le dice concorda mente con Moro parlando con Moro
E
Quando Taviani del settantotto riceverà questo testo
Ma è evidente che
Avrà la sensazione la certezza che la comunicazione che Moro fa è una comunicazione dissimulata che folle rimandare ad altro
A cosa e chiudo su questo
Per appunto divulgare la difficoltà dell'interpretazione di questo testo poi naturalmente la difficoltà non può essere un ricatto che porta l'incomprensione la difficoltà deve essere un dato di partenza che conduce alla volontà di approfondire di comprendere
Meglio di più
Allora quando questa lettera Taviani dieci aprile del settantotto raggiunge l'opinione pubblica italiana
I giornali dell'epoca e quell'opinione pubblica dell'epoca scriveranno ma perché Moro se la prende con i Taviani è un politico ormai defilato tranquillo
Appunto fuori dai giochi e dalla danza del potere
Perché
A partire dal mille novecentonovanta
Sappiamo il perché
Nel senso che a partire dal mille novecentonovanta sulla scorta anche
Dei diari tutti memorie che Taviani ha voluto che fossero pubblicati postumi
Taviani è stato
Il
Fondatore il curatore l'amministratore mettetela come volete della struttura stai Behind ovvero Gladio in Italia
Questo nel settantotto erano in pochissimi a saperlo
Erano veramente a saperlo i vertici dello Stato
Lo sapeva certamente Cossiga perché era stato sottosegretario alla Difesa seppur giovane e dal momento che grado Stay Behind insisteva nel suo collegio elettorale anche la sua zona di nascita Sassari e la costa sarda
Era stato informato aveva svolto una una una funzione così di di segretario un poco ecco era giovane ma di
Lo sapevano in pochi
Ma quei pochi sono assolutamente destabilizzanti quando dall'antro
Segreto
Del sequestro l'unica parte
Del processo
Che le Brigate Rosse dicono che stanno infliggendo a Moro e Moro sta collaborando scrivono e ci sta rivelando importantissimi segreti di Stato
E ci sta finalmente dicendo quali sono le dinamiche che sono hanno riguardato Piazza Fontana la strategia l'attenzione lo scrivevano loro nei loro comunicati
Comprendiamo il potere di destabilizzante e l'effetto che produce in quei vertici nazionali internazionali atlantici
Che no ma propria Taviani hanno a scrivere
Ecco questo è un esempio secondo me di come questo lavoro
O meglio questo documento richieda
Una
Un'attenta lettura
E ce ne sono tanti altri
Concludo ricordando un dato
A distanza di quarantadue anni
Di questo testo mancano gli originali
E questo testo
No credo sia un dato un contributo al all'intelligenza
Di all'intelligenza di queste carte
Ed è certamente mutilo
Cioè ciò che c'è
Non spiega la dimensione del conflitto per come gli attori l'hanno vissuta e di conseguenza non riesce neanche a spiegare le conseguenze finali
Così squilibrate la scomparsa degli originali da un lato e la morte del suo autore dall'altro
Questo è un punto attraverso questo mio libro che veniva citato da da da da Marco Damilano da Michele Di Sivo sono avutosi la la la
Tra la
Mi sono messo la a a raccogliere una serie di testimonianze che rivela hanno che con ragionevole certezza sul piano storico
Che è quello che a me interessa
Almeno tre parti riguardanti la fuga di Kappler dall'Italia riguardante il golpe Borghese e riguardanti le tensioni e conflitti
Tra arabi e israeliani in Italia negli anni settanta
Sono sono mancanti dedito soltanto osservare che stiamo parlando di questioni che riguardano o delicati rapporti internazionali
E quindi una dimensione di ragion di Stato che quella la quale Moro ci invita il ventinove marzo a collocare il conflitto le tensioni non è lo storico che interpreta e Moro dall'antro a dirci è in gioco la ragion di Stato
Relazioni con Stati amici quali la Germania e quali Israele
E i palestinesi questo è il primo punto e il secondo punto vi faccio notare che sono questioni dove nel settantotto erano in corso processi dove la magistratura stava indagando
Il golpe Borghese era andato a sentenza in primo grado nel luglio del settantotto e aveva condannato
I vertici buona parte dei vertici
Dei servizi
Italiani
Nell'ottantaquattro ci sarà un secondo grado e saranno assolti nell'ottantaquattro e sei anni dopo voi capite che nel luglio del settantotto siamo
Siamo dentro il fuoco della controversia
E naturalmente essendo Ciliento il fuoco della controversa che riguarda una cosa molto importante la reputazione
Pratico la spagnola ma comunque all'italiana la reputazione
Di carriere
Professionalità
Sorti
Prestigio ecco che siamo dentro qualcosa di umano troppo umano e ha condizionato gli esiti di questa trecento vi ringrazio
Scelte aggiungere come nota di crolla ragazze quel Taviani del mille duecentosettantotto alla follia politica tornerà nel mille novecentonovantuno lo minato senatore a vita nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Francesco Cossiga insieme al presidente del consiglio Giulio Andreotti
Pochi mesi dopo il ritrovamento
Il secondo ritrovamento di via Monte nevoso nel mille novecentonovanta e aggiungo che questa è anche la sede della Giunta che voto l'autorizzazione a procedere per il processo quello dello Stato però popolare per Giulio Andreotti il processo di Palermo per associazione mafiosa adesso di nuovo Fabrizio Gifuni
Memoria alle
Su Taviani
Allegato al comunicato numero cinque delle Brigate Rosse del dieci aprile
Filtrare affinché cui la notizia
Di una smentita opposta dall'onorevole Taviani alla mia affermazione del resto incidentale contenuta nel mio secondo messaggio
E cioè che delle mie idee in materia di scambio di prigionieri
E del modo di disciplinare i rapimenti avrei fatto parola rispettivamente all'onorevole Taviani e all'onorevole in cui ora l'onorevole cui ha correttamente confermato
L'onorevole Taviani ha smentito
Senza evidentemente provare disagio nel contestare la parola di un collega lontano in condizioni difficili e con scarse e saltuari e comunicazioni
Perché poi la smentita
Non c'è che una spiegazione
Per eccesso di zelo cioè per il rischio di non essere in questa circostanza in prima fila
Nel difendere lo Stato
Intanto quello che ho detto è vero
E posso precisare al lo smemorato Taviani
Smemorato non solo per questo
Che io gliene ho parlato nel corso di una direzione abbastanza agitata tenuta nella sua sede dell'Eur proprio nei giorni nei quali avvenivano i fatti dai quali ho tratto spunto per il mio occasionale riferimento ma perché l'onorevole Taviani pronto a smentire il fatto obiettivo della mia opinione non si allarmi
Nel timore che io voglia presentarlo come se avesse il mio stesso pensiero mi affretto ero a dire che Taviani la pensava diversamente da me
Come tanti anche oggi la pensano diversamente da me e allo stesso modo di Taviani
Essi Taviani in testa
Sono convinti che sia questo il solo modo per difendere l'autorità ed il potere dello Stato in momenti come questi
Fanno riferimento ad esempi stranieri
O hanno avuto suggerimenti
L'inopinata uscita del senatore Taviani anche in questo momento per me incomprensibile
E comunque da medici ubicata nelle condizioni in cui mi trovo irrispettosa e provocatoria
Mi induce a valutare un momento questo personaggio di più che trentennale appartenenza alla DC
Nella sua lunga carriera politica
Che poi ha abbandonato di colpo senza una plausibile spiegazione salvo che non sia per riservarsi Appio alte responsabilità
A Viani ha ricoperto dopo anche un breve periodo di segretario del partito
Senza però successo
I più diversi e importanti incarichi ministeriali tra essi vanno segnalati per la loro importanza il ministero della difesa
E quello dell'Interno tenuti entrambi a lungo con tutti i complessi meccanismi centri di potere diramazioni segrete che essi comportano a questo proposito si può ricordare che l'ammiraglio enti che
Divenuto capo del SISMI e poi capo di stato maggiore della Difesa
Era un suo uomo
Che aveva a lungo collaborato con Luís
L'importanza la delicatezza dei molteplici uffici ricoperti può spiegare il peso
Che egli ha avuto nel partito nella politica italiana fino a quando è sembrato
Uscire di scena
In entrambi i delicati posti ricoperti ha avuto contatti di retti
E fiduciari
Con il mondo americano
Vi è forse nel tener duro contro di me
Un'indicazione americana
O tedesca
Ah di ridare la parola Michele Di Sivo volevo chiedere un altro breve intervento sia Umberto Gentiloni che al Miguel Gotor a Umberto
Vorrei fare questa domanda prendendo spunto anche dal suo ultimo libro la storia dell'Italia repubblicana
In cui si parla in modo molto
Importante di questo doppio patto costituente che regge l'inizio della nostra storia repubblicana
Cioè di la Costituente che scrive la Costituzione quindi scrivere le regole del gioco ma qualcosa di più il patto sociale sostanziale che regge il nuovo il nuovo che arriva la stagione repubblicana
E il patto costituente internazionale quell'insieme di
Patti scritti e non scritti io noti e meno noti riservati che stanno attorno al Patto Atlantico la scelta occidentale dell'Italia scelta imposta
Perché Italia un Paese che ha perso la guerra
E e che però poi viene scelta ratificata con un voto parlamentare mille novecentoquarantanove voto cui sottosegretario agli Esteri Aldo Moro non partecipa ufficialmente perché in quel momento era appena diventato padre ma insomma non partecipa al nuovo mette il suo voto scelta al Patto Atlantico e la scelta europea
Il mille novecentosettantotto è un momento in cui questi patti cominciano
A a mostrare qualche crepa sia quello interno sia quello internazionale e anche di questo si parla nel memoriale ma la domanda è anche
Aldo Moro in fondo è uno dei garanti di questo doppio patto ma è anche uno di quelli
Che per così dire né forza ai confini né forse ai limiti cerca di spingersi oltre sia sul piano interno che sul piano internazionale questa è mi sembra una chiave di lettura non so se la condividevo la chiave di lettura che ci porta anche a oggi a questo pomeriggio di quarantadue anni dopo molto affollato
Sì condivido
Quello che ha detto molto bene
In una certa misura si potrebbe quasi dire che Luís non da solo ma sicuramente try
Protagonisti principali costruttore architetto vittima
Di questa strana
Di questa strana di questa di questa costruzione perché in fondo la Repubblica e la repubblica dei partiti della costituente delle cose che sappiamo che dovremo continuare a raccontare per chi non c'era e però è anche la Repubblica della guerra fredda
E allora per riprendere anche qui le doppie come faceva molto bene che l le cose da cui fare attenzione no le negazioni le rimozioni ammesso spaventa tanto una ricostruzione che di Ca'
In fondo è una storia
In occhi bui e di trame nere burattinai nascosti di di decisioni prese in qualche stanza segreta a Washington magari per l'opposizione per un certo periodo a Mosca o a Brussel
E dall'altra parte invece contrapporre a questa ricostruzione è l'idea che ci sia stata una classe dirigente pienamente autonoma
Che magari è anche un discorso che funziona se noi facciamo un paragone diciamo così un po'
Ardito
Rispetto ai politici che abbiamo conosciuto negli anni a noi più vicini può essere facile sostenere questo questi sono dei giganti tutti basta vedere come come Luís parla delle persone anche con le quali è in disaccordo
Quanto rispetta OSCE quanta conoscenza quante letture comuni quante frequentazioni comuni e tuttavia proprio perché il problema di un testo difficile complicato pieno di i riferimenti al contesto di allora ma la storia ecco e questo non non c'è un altro modo non è stato inventato cioè un testo storico va collocato nel suo tempo nelle e i condizionamenti che ci sono nelle dinamiche che spesso si conoscono soltanto faticando cercando trovando le tracce seguendone alcune lasciandone per strada altre no quindi da questo punto di vista non credo che ci sia un modo per scappare ed è giusto quello che veniva detto
Tiriamo fuori le contraddizioni e la sfida della complessità perché altrimenti la risposta a tutto questo è la terribile del
E è la terribile cosa che non si può conoscere
Ok non serve conoscere fare questo sforzo di interpretazione sulla complessità perché o è troppo difficile o addirittura inutile perché tanto diciamo i tre i percorsi di conoscenza
E di vicinanza col passato passano o dovrebbero passare per altre forme per altri strumenti per altri percorsi quindi per tornare alla domanda che forse almeno dal mio punto di vista e la domanda delle domande cioè e la questione in fondo anche leggendo e rileggendo il memoriale sulle vicende internazionali che non è tanto e solo gli Stati Uniti d'America cose
Che avevamo letto e studiato cioè un ragionamento
Sull'Europa dopo il settantatré c'è una riflessione sul Mediterraneo diciamo così figlia della complessità di questo tempo delle crisi del sessantasette poi della crisi petrolifera tante altre cose quindi è la domanda cioè è il problema di una storia
Del paese che negli anni settanta rom beh un rapporto diciamo di sinergia e di collaborazione tra quattro interno e contesto internazionale
E quindi la Repubblica nasce e si costruisce dentro un costituendo sistema internazionale
Questo non significa ovviamente dire che era bello o che si debba o si possa ragionare sul rimpianto di quello che c'era allora che un'altra
Sfida impossibile però significa collocare la vicenda degli anni Settanta dentro questo problema e allora entrambi diciamo così entrambi i piani di questa connessione o di questa interdipendenza
Che si giovavano reciprocamente di potere essere nello spazio della guerra fredda ma al tempo stesso se potessimo rovesciare questa piramide di poter avere un paese come l'Italia nel quadro di un contesto di un'alleanza come era la NATO dentro l'Europa eccetera eccetera questi due elementi diciamo così questi due piani negli anni settanta incontrano in un'attenzione continua
E la tensione continua non è soltanto lungo l'asse euro atlantico va anche dall'altra parte soprattutto dopo le vicende di Praga nel mille novecentosessantotto
Mette in questione il rapporto anche con la costruzione del processo continentale e le riflessioni continue che ci sono alla politica di Kissinger nel settimo
E all'anno dell'Europa si settantadue settantatré si domanda
Un paio di volte anche morendo e passaggi confermano questo aspetto allora
La crisi della Repubblica
Forse più che tante scorciatoie ai infetto un numerazioni di Repubblica impossibili che nascono e muoiono in un'estate in un'inchiesta la prima la seconda la terza
Forse la crisi della Repubblica è dentro questa vicenda qui cioè nel fatto che un sistema internazionale che contribuisce a fare di un pezzo di mondo uscito dalla guerra nel modo con cui l'Italia era uscito un paese ricco sviluppato industrializzato eccetera eccetera negli anni Settanta questo tipo di proiezione di percorso viene messo in discussione e quindi il rapporto tra al contesto internazionale la dimensione Interna della politica credo che sia uno dei nervi più delicati e difficili da seguire ma al tempo stesso più importanti non è un caso che le persone di cui pure ragioniamo
Parlando del memoriale ma parlando anche della politica italiana di allora sono quelli che più hanno in testa alla politica estera cioè che più ragione hanno dell'Italia in un contesto più ampio questo
Non credo che sia un elemento casuale ma rimanda proprio alla necessità di ricostruire quel nesso così importante
Grazie anche per costoro un'altra domanda Michele Di Sivo Michele Michele Di Sivo diceva nel suo primo intervento la riflessione notturna no di di Aldo Moro anche come scrittura materiale tu RAI dedicato molte pagine soprattutto il primo libro di lettere
Dalla prigionia anche alla materialità alla posizione di scrittura il prigioniero su cui anche su inquilini sono dette cose scritte cose molto interessanti ma la domanda e sul notturno cioè se questo memoriale che di cui oggi stiamo parlando
Ci racconta un Notturno Italiano una notte della Repubblica che si estende però oltre mi vengono centosettantotto che fa arrivare la sua ombra fino a oggi
Passi direi che che che se ci fosse luce sarebbe bellissimo su quella su questo notturno cerchiamo ciascuno con i propri strumenti e con le proprie attività appunto tout court come giornalista come
O come appunto studiosi come attori cerchiamo di portare un po'di
Un po'di luce ma insomma anche essendo consapevoli che la notte alla sua alla sua dignità la sua dimensione
Mi ha colpito anche a me proprio però questa cosa di Michele Di Sivo questa riflessione detto prescritte secondo me di notte no c'ho pensato vinicolo che ho pensato
Mi sono immediatamente detto in che misura Moroni dall'horror John gliel'hanno levato non lo sappiamo
E e semplice perdere la percezione sensoriale si fanno degli studi peraltro è anche una forma di tortura che non lascia
Tracce fisiche
Mi chiedo e questa è una di quelle domande che Calvino in maniera lungimirante Italo nel maggio del settantotto diceva
Non avranno mai risposta e Calvino diceva l'unica risposta che potrò dare sarà quella della letteratura
Ma non avranno mai risposta perché le vittime sono vittime non parlano e i carnefici mentono sempre
Italo Calvino
E io leggendo dicevo sì d'accordo la letteratura l'unica risposta ok d'accordo ma
Ma qui c'è quel mestiere che bisogna esercitare che non è letteratura
Il mestiere di storico
Quella domanda
Che Michele ha fatto mi ha immediatamente attivato queste questioni di cui non avevo mai risposta
Però siamo assolutamente consapevoli ripeto che una delle forme di tortura più semplici da realizzare la perdita della percezione sensoriale del tempo che passa
Rompere l'alternanza tra degli atti e notte in un uomo
è sempre bello ascoltare Fabrizio Gifuni appunto ad alta voce recitare interpretare questi testi
Perché ogni volta mi capita di sentire qualcosa di nuovo
Che non avevo percepito con la giusta attenzione
Per esempio quella parentesi non so se l'avete notato anche voi no li sta prendendo a schiaffi italiani no ha detto adesso caricati anni no no no compagno
Smemorato
A fare parente sito conta smemorato non solo per questo chiude parentesi tonda
Va bene a tasso rivelando che Pomicino indici siero c'avevo pensato sciolte pretesi tonda
Che vuol dire
Cosa a cosa si riferisce
Di cosa Taviani e smemorato
O invece nel momento in cui sta dicendo smemorato non solo per questo sto dicendo a Taviani ricordati
Ciò che sappiamo bene insieme
Allora
Quando vi ho parlato di scrittura tra le righe non è che cioè c'è un testo aureo di Leroux di Leo Strauss che si chiama Scrittura e persecuzione
Leo Strauss analizzato
Il metodo di scrittura tra le righe negli intellettuali eruditi umanisti del Seicento
Che in età barocca avevano il problema di dover resistere alla censura ma al tempo stesso evitarla
E identificare delle ricorrenze degli stilemi delle tecniche
Una è proprio quella di ripetere tante volte lo stesso concetto
Ribadendo lo quindi all'apparenza ma ogni volta inserendo uno slittamento di senso
Che è la pepita che si vuole effettivamente comunicare l'altro è l'utilizzo delle parentesi
Che Moro fosse un umanista non del Seicento male il Novecento questo è evidente allora
Poche pagine dopo prima di questo memoriale
Voi dovete immaginare che Moro parla di un viaggio che ha fatto in Alto Adige
E inizia a raccontare fa una riflessione apparentemente senza senso estemporanea sul terrorismo altoatesino
E
E quello che avveniva anche quei momenti di tensione in Italia
Bene Taviani sempre in questo testo che io poi di consiglio di leggere un testo edito dal Mulino sono delle belle memorie
Italiani è stato un protagonista della Resistenza
Antifascista che ha fatto la lotta armata nascondeva le armi sotto l'altare
E e ha liberato Genova Genova è ha liberato già nel senso che si è consegnata sono consigliati a luglio Paolo Emilio Taviani
Ed è stata l'unica città in Europa che si è liberata prima dei tedeschi ha costretto i nazisti alla resa però era anche un fortissimo anticomunista
Questa doppia Marcia
Querelante antifascista coerente anticomunista ha fatto sì che gli Stati Uniti vedessero Luigi così come assicura come Giuseppe Saragat
Una personalità di riferimento degna di stima e degna di attenzione
Perché gli Stati Uniti sapevano quello che Taviani l'ha fatto a Genova nel quarantacinque
E
Allora
E quindi questo è
E è importante in queste memorie memorie a
Misura d'uomo politica misura
Politica memo RIA Duomo Taviani racconta senza mi sembra poi dovrà andare a controllare che non è tanti anni fa fare un nesso col memoriale di Moro
Che lui raccontò a Moro di Gladio
Nel sessantasei facendo un viaggio in macchina in Alto Adige
Questo è un esempio del livello delle difficoltà che noi dobbiamo quando affrontiamo
Questa cosa qui questo corpicino povero corpicino
Poi per stare alla domanda insomma è e io concordo firmo e sottoscrivo quanto la sia la tua domanda la prima domanda che i fatti voglio dire la qualità della domanda che già e anche la risposta di Umberto
Cioè noi non possiamo capire Moro e anche la dimensione spionistico informativa di questo sequestro se noi non abbiamo chiaro la dimensione
Di Moro che non è soltanto la dimensione che se esercitata nel cortile italiano interno
Ma come tutte le grandi personalità politica in una dimensione interno internazionale
Verso i rapporti atlantici sì ma ma non solo
L'europeismo di Moro e le riflessioni che gli è compie sulle ore Prism modi sull'europeismo sulle sulla situazione raggiunta
Dopo l'inizio proprio ieri stinco
Di De Gasperi e finisco sul tema
Dei rapporti con il Medioriente
Che questo le politica e che è questione energetica
Io vi prego di credermi quando la politica ha incontrato i leader figlia e quando le energie contro la politica il gioco si fa ducale
Brutale
E
Moro ha svolto in tutti gli anni settanta su questa frontiera esposta
Un ruolo internazionale di rilievo e equiparabile a quello di Nasser non so che obiettivi cioè sono off solo per sono persone e
Particolari particolari non a caso poi in grado di produrre testi e riflessioni come quelle che abbiamo apprezzato in questi giorni grazie a a a a Fabrizio Gifuni nel suo studio
Allora quella frontiera una frontiera su cui Moro dal ministro degli esteri gli anni Settanta svolge un ruolo nevralgico e disturbatore di equilibri geopolitici anche questo rientra nella nella vicenda Moro poi magari fatto accomodato uti pensare che il problema fosse Washington Mosca Mosca Washington o fa più comodo a tutti è tranquillizzante le caricature ma poi invece magari ci sono delle linee di conflitto di tensione e anche di morte che riguardano
Io altre altre dimensioni più sorprendenti centrale quella del conflitto diciamo nord sud nell'area mediterranea a mio parere almeno
Grazie grazie Bipielle la doppia frontiera e adesso mi chiede
Chi si vuole intervento conclusivo cui poi seguirà o l'ultimo intervento di Fabrizio diffonde e grazie
Grazie ecco
La complessità del memoriale penso che sia percepita penso che però si è anche utile per chi non lo conosce avere un quadro di che cosa stiamo parlando penso che questo sia importante questi slittamenti di senso questa doppie e poi plurime versioni scritte anche per i motivi che diceva Michele sono stati appunto qua ricostruite un altro degli strumenti degli slittamenti di senso
Semantici o comunque di messaggi Complessi dentro un testo del genere sono anche le cancellature di moto i ripensamenti di Moro l'edizione critica
Serve anche a ricostruire questo cioè a leggere il sotto traccia del testo non si tratta quindi di trascrizioni ma di studio profondo del testo
Che esaminano anche le i ripensamenti di che scrive le sue cancellature i confronti con le seconde versioni perché degli stessi argomenti Moro appunto scrive più versioni con questi spostamenti di significato e ricostruirli significa ricostruire leggere questo testo sottotraccia cerchiamo di capire Breve perché altrimenti non si comprende l'importanza di questo documento
è un documento che in parte è un nucleo un che non ha una indicazione tematica in parte invece a delle indicazioni tematiche se Moro mette un doppio numero e il secondo un umore un numero di argomento di tema su cui spesso scrive due testi
C'è un primo nucleo di cui lei parla di se stesso perché è la prima domanda mi abbiamo ricostruito le domande delle Brigate Rosse che non sono memoriale memoria memoriale sono solo le risposte ma da questo è possibile con delle tecniche di natura filologica
Ricostruì e anche comparativa esaminando i comunicati delle Brigate Rosse esaminando le risoluzioni strategiche esaminando il modo in cui Moro risponde perché Moro un modo di rispondere che tipicamente suo
Comincia con la risposta alla domanda poi si dilunga poi riprende la risposta alla domanda perché aggrega queste domande per argomento quindi le domande sono molte e leggere in filigrana questi testi ci consente di ricostruire anche le domande
Delle Brigate Rosse quindi ci fu una prima domanda che era la domanda che fanno sempre gli inquisitori io Michela studiamo le carte del Cinque e Seicento siamo abituati
A a leggere le carte degli inquisitori alla domanda che gli inquisitori fanno sempre a qualunque inquisito come prima domanda
Perché stai qua cioè l'inquisitore che domanda all'inquisito perché stai qua una domanda tipica del processo inquisitorio tu lo sai perché stai qua perché dal punto di vista inquisitorio nel momento in cui l'inquisito risponde che sa perché stalla quello già colpevole
E quindi è una domanda tipica del procedimento in cui sono a me ha molto impressionato che i brigatisti che non hanno studiato l'Inquisizione Miguel come mette però lavorano come gli inquisitori perché un problema di natura antropologica non è un problema storiografico no
Nel momento in cui tu presumi la colpevolezza
Nel momento in cui tu sai distorcendo
Quella verità che sei tu che puoi fare che voi fare emergere Tudo mandi perché stai qua sedute domandi a lui perché stai qua
Gli dicono tu sei il capo incontrastato della democrazia cristiana democrazia cristiana
è un tratto dello Stato imperialista delle multinazionali in Italia è una anello dello Stato imperialista delle multinazionali in Italia
E siccome tu sei il capo incontrastato se la democrazia cristiana se allora un elemento vitale dello Stato imperialista delle multinazionali che è un grande Moloch è un grande Stato di cui tu stai elemento essenziale quindi nel momento in cui noi colpiamo The colpiamo
Lo Stato imperialista delle multinazionali e Moro
Che sta sideralmente lontano da questa modalità di leggere il potere risponde
Le cose non funzionano così io ho perso convinto sono stato capo delle modeste siano insieme a tanti altri che mi hanno ostacolato anzi o più perso che vinto
Cioè un altro disegno del potere le prime risposte sono su questo poi poi c'è una risposta sulla questione palestinese
Molto molto breve ma
Efficacissima una risposta sulla
Sulla frattura con i comunisti nel quaranta sette e quindi il percorso che da quella frattura con i comunisti dopo la guerra si ricompone e con il Governo Andreotti voluto da Moro quindi questo percorso ciclico in cui si parte da quella frattura poi c'è tutto il trentennio repubblicano e poi il ricongiungimento con il Governo che era appena stato varato
Poi c'è una domanda sui tecnici nel governo e su Beniamino Andreatta in particolare
Poi c'è una domanda sul se poi c'è una risposta sul sequestro stesso
E una risposta sull'Europa
Poi ci sono i testi tutta gli anni che vedete nella nelle Bacchelli e poi cominciano gli argomenti il primo argomento il caso Sifar De Lorenzo il colpo di Stato il tentativo colpo di Stato del sessantaquattro
Poi ce n'è un altro sulla strategia della tensione poi la strage di piazza Fontana poi la riforma dei servizi segreti che era appena stata fatta nel settantasette
E spiega gli equilibri che hanno portato a quella riforma dei servizi segreti poi i finanziamenti a democrazia cristiana siamo settantotto
I finanziamenti alla democrazia cristiana dove parla del finanziamento della CIA alla democrazia cristiana subito dopo la guerra il prestito del Fondo monetario su cui dà un'interpretazione sofisticatissimi agisce il Fondo monetario soldato il prestito per garantire da distanza col Partito comunista poi c'è un testo sullo scandalo Lockheed poi c'è un testo sul rapporto tra il PC e il Governo Andreotti poi c'è un testo che parla di tre degli ultimi tre ambasciatori americani
Poi ce n'è uno sul ruolo del presidente della Repubblica nell'ordinamento italiano poi ce n'è uno sulle riforme istituzionali
Dove le Brigate Rosse chiedono a Luís dicono che il presidente dalla Repubblica sarà al centro delle prossime riforme istituzionali che andranno in senso presidenzialista non fa un discorso diverso sul ruolo del presidente dalla Repubblica
E sulle riforme istituzionali poi c'è un testo sul rapporto fra Umberto Agnelli la democrazia cristiana poi c'è un testo in cui lui dice incredibile
In questi giorni di ozio intellettuale mi metto a scrivere le mie riflessioni
E noi abbiamo individuato la collocazione cronologica di questo teste questo testo è del quattordici quindici aprire cioè quando sta per arrivare alla sentenza di morte ecco l'ozio intellettuale e ricomincia daccapo
Questo discorso che diceva Miguel questo continuo Ciclo riciclo Moro a questa logica ricomincia da dove era partito e ricomincia daccapo una seconda riflessione nella quale sposta qualcosa
Ogni volta sposta qualcosa lo fa sempre ricomincia ogni volta daccapo
E quindi finita poi questa fase con la condanna a morte questa è una scoperta di questa edizione perché prima queste doppie versioni sembravano scritte insieme invece lui ricomincia a scrivere dopo la condanna a morte quindi con un altro approccio
E con una sorpresa finale che poi vedremo
E quindi ricomincia di nuovo con la crisi del sessantaquattro con tutti quegli argomenti aggiungendone però altri cinque
E cioè quali
Il rapporto fra Giuseppe Medici la Montedison all'analisi della Montedison e della corruzione nella Montedison
Poi il rapporto fra la democrazia cristiana le banche queste son tutte cose che dice secondo la nostra edizione critica dopo la condanna a morte
Poi i due testi sulla NATO
Che sono la su in bacheca sono due testi molto delicati molto importanti sono quelli che hanno fatto pensare alla passaggio di Moro su Gladio
E sono uno molto breve e uno più lungo poi c'è un testo su Cossiga il rapporto fra Cossiga e l'arma dei carabinieri
Poi c'è un testo sulla libertà di stampa in Italia
Molto importante anche quello in cui dice cose che oggi potrebbero essere attualissime
Poi finiscono i temi e attacca su Fanfani i rapporti con Sindona e poi un testo drammatico
Durissimo sui rapporti fra Andreotti le banche e Andreotti Michele Sindona raccontato immesso stretto fra Andreotti singolo in questo particolarissimo succubi sarebbe fare un seminario
Poi c'è il testo finale testo finale un testo molto particolare su cui devo fermarmi un attimo e poi lascerò la parola a Fabrizio e capirete perché l'ho definito notturno il testo finale che non abbiamo messo alla fine ma non perché l'ha scritto alla fine ma perché è impossibile
Raccontare in un libro che evidentemente a una uni linearità un percorso cronologico sfatto di sovrapposizioni questo testo è molto lungo un testo di venti
Pagine l'analisi grafologica fatta da Antonella Padova che sarà fondamentale per per mettere in ordine cronologico il memoriale perché noi abbiamo messo abbiamo fatto un confronto fra la grafologia del memoriale quella delle lettere che sono datate
Quindi mettendo facendo questa comparazione fra l'analisi grafologica del memoriale non datato e le lettere datati abbiamo agganciato ogni testo a delle dati
E poi abbiamo fatto delle controprove e delle verifiche sulla logica del testo sulla consequenzialità del testo che abbiamo lavorato da questo punto di vista formale e abbiamo capito che questo testo di venti pagine è stato scritto non in un giorno solo ma in molti giorni
In molti giorni ed è un testo drammatico che io ho voluto mettere in contro copertina perché inizia dicendo il Periodo abbastanza lungo che ho passato come prigioniero politico delle Brigate Rosse che ho passato
Come prigioniero politico delle Brigate Rosse è stato naturalmente assai duro come nella natura delle cose e come tale educativo
E in questo testo Luís dice ringrazio
Le Brigate Rosse
Per la grazia che mi hanno fatto
Facendomi libero dice questo lui dice ringrazio le Brigate Rosse Petta per grazia delle Brigate Rosse ho riconquistato la libertà quindi scrive questi venti fogli nella certezza di avere raggiunto la liberazione
E la cosa importante
E che mentre scrive questo testo scrive anche questa seconda parte o una parte di questa seconda parte del memoriale
Ovvero scrive questa seconda parte dopo il diciotto aprile cioè dopo la vicenda del falso comunicato numero sette nel quale era scritto da Moro era morto il suo cadavere lago dato che essa
Fatto di cui lui parla
Qua e quindi è sicuramente Dawson chassidico a a quella data quando parla della libertà di stampa indice vedete la libertà di stampa le notizie che da
Come si è visto Dallara macabra rappresentazione della mia esecuzione edizione della mia esecuzione
Quindi è un testo successivo alla diciotto aprile
In quel momento Luís ritiene di essere libero questo è un punto secondo me molto importante io Cicchitto inviterei a riflettere su questo perché mentre ha scritto mentre scrive questo testo scrive queste risposte ulteriori che vi ho detto dalla dodicesima alla sedicesima
E scrive le lettere in cui chiede la trattativa ecco io su questo estive quelle lettere drammatiche di fine aprile in cui chiede la trattativa con forza
E lo fa con un tono completamente diverso dalle lettere precedenti un tono Fabrizio la perfettamente senza che ci fossimo confrontati da perfettamente raccontato
Perché è un tono da capo
Dice prendete Giovannone chiamate Giovannone chiamate questo chiamate quest'altro chiamate Micelli fatelo venire dice ditegli questo cioè organizzate tornato ad essere un capo
Non sta chiedendo sta dando delle direttive molto forti
Quindi da un lato ritiene di essere libero dall'altro sta cedendo la trattativa
Perché
Questo è molto importante questo secondo me anche fa un po'come dire fan Polluce da un po'di mette un po'di pulizia su questa idea
Che c'è stata è inutile che ce lo nascondiamo che c'è stata di un Moro che ha messo in primo luogo tengo famiglia e poi e poi la dimensione politica questo non è vero
O non è sempre stato vero qui siamo di fronte a un politico raffinato che se da un lato aveva in quei giorni perlomeno last io non credo che sia stato un equivoco come lui dice nell'ultima lettera alla moglie dice nell'ultima lettera la moglie
C'è stato forse un equivoco pensavo di essere liberato le cose non sono andate così non si scrivono venti pagine in dieci giorni per un equivoco
Di quel tipo con un uomo come Moro
Quindi c'è una sua convinzione di essere liberato nello stesso tempo anche la necessità di fare la trattativa perché in questo testo Moron non dice che esce dalla politica questo è un testo da capo politico
E dice che lui esce dalla DC non dalla politica lui esce dalla democrazia cristiana e dice io voglio entrare nel gruppo misto quindi non sta dicendo che esce dal Parlamento
Sta dicendo esco dalla democrazia cristiana e vado al gruppo misto quindi sta pensando a fare politica
E quindi si capisce perfettamente perché vuole la trattativa perché un conto è uscire da lì per grazia delle Brigate Rosse è un conto è uscire perché c'è una scelta del Governo non si esce allo stesso modo è un politico della raffinatezza di Moro chiaramente distinguo che si taglia
Quindi questo testo è strabiliante è importante l'Accame del memoriale ed è una sorta di canovaccio intorno al quale lui costruisce tutti gli altri testi chi per la parte e anche alcune lettere si somigliano alcune lettere con quello che dice qua ci somigliano Inarcheck ci sono delle delle lettere in cui dice si riflette guardando facce nuove
E qua dice la stessa cosa
Dieci articoli voi Fabrizio ce lo dirà molto meglio di come posso fare io
Delle cose terribili
Dice di Andreotti delle cose terribile sono le cose che poi si ritrovano nelle lettere però in maniera diversa perché la lettera deve uscire da lì deve poi non so realtà queste lettere non uscirono pensava che potessero uscire
Quindi si tratta di un testo di grande rilievo che balletto insieme alle altre parti del memoriale ci danno un quadro anche del significato vero delle lettere
è per questo che con gruppo di lavoro siamo detti tante volte che avremo fatto un giorno un'edizione a Francesco un'edizione complessiva di tutte
Le scritture dei cinquantacinque giorni insieme in una ricostruzione anche lì di natura cronologica e quindi questo testo c'è appunto definito notturno perché c'è molto anche dell'uomo
Che urla
E che nello stesso tempo lo sta gridando sulla libertà che certamente votato trovo legittimo che uno che sa sequestrato certifica di salvarsi la vita non è che trovo non lo trovo affatto
Però qui c'è qualcosa c'è qualcosa di più di più sofisticato e credo che avere che fa riemergere questo testo va non quarantadue anni di buio perché non è vero Francesco ha fatto una prima trascrizione Biscione è una prima trascrizione novanta tre Flamini nel novantasette mica l'ha scritto un libro eccezionale nel due mila undici ma dargli vita in quest'altro senso io l'ho voluto fare proprio anche con loro tre con altri colleghi amici perché mi sembrava fondamentale farlo proprio con loro tre che avevano fatto questo lavoro sul memoriale
E qual è lo spessore e la dimensione la tragicità di questo ultimo testo beh per questo c'è Fabrizio
Io diciamo che come come auspicio come anticipazione questo futuro lavoro
Che sarà un po'la summa di tutto diciamo lettere memoriale
E in fondo con questa drammaturgia
Ho iniziato con gli strumenti
Del teatro d'andare in quella direzione no non ammettendo
E quindi in quest'ultimo pezzo prima di questo
Memorabile terribile shakespeariano
Momento di riflessione
Lo farei precedere proprio da una delle ultime lettere a Zaccagnini perché era proprio una specie di di dissolvenza incrociata
Carlo Zaccagnini
Ecco
Sono qui per comunicare atti la decisione cui sono pervenuto
Nel corso di questa lunga e drammatica esperienza
Ed è di lasciare in modo irrevocabile
La democrazia cristiana
E naturale che aggiunga qualche parola di spiegazione anzi le parole dovrebbero essere molte data la complessità della materia ma io mi sforzerò di ridurle al minimo
Cominciando come ovvio dalle più semplici
Vi siete differenziati
Voi carristi anni
Dalla maggior parte dei Paesi del mondo vi siete probabilmente illusi che l'impresa
Sia più facile e meno politica di quanto voi immaginate con il vostro
Il ridente Silenzio avete offeso la mia persona e la mia famiglia
Con l'assoluta mancanza di decisioni legali degli organi di partito avete meno marcato la democrazia
Che la nostra legge
Il regime entrando in modo osceno la Democrazia Cristiana per farla incapace di dissenso avete rotto
Con la tradizione più alta per la quale potessimo andar fieri in una parola l'ordine brutale partito chissà da chi
Mai circuito con stupefacente uniformità dei gruppi della Democrazia Cristiana
Ha rotto la solidarietà tra noi in questa
Cosa grossa
Ricca di implicazioni io non posso assolutamente a riconoscermi rifiuto questo costume questa disciplina netta avvento le conclusioni e concludo
Semplicemente che non sono più
Democratico Cristiano
Essendo scontata in ogni caso dal momento per mio rapimento
Della vostra mistica inerzia
Il mio abbandono della direzione del Consiglio nazionale restava
Se il vostro comportamento fosse stato diverso e più costruttivo la possibilità della mia permanenza senza alcun incarico nella famiglia democristiana che è stata la mia
Per trentatré anni
Oggi questo è impossibile perché mi avete messo in una condizione impossibile tutto questo è finito
E assolutamente finito
Giunti a questo punto
I motivi di dissenso che non ci faranno incontrare più
Sono evidentemente molte
Tu non penserai
Che possa trattarsi solo del modo chiuso verrete arrivo che ha caratterizzato il vostro comportamento in questa vicenda
Nella quale vi sembrerà di aver conseguito chissà quale straordinario successo
Questa è una spia
La punta della Ignis
Ma il resto esso
I ho riflettuto molto in queste settimane
Si riflette guardando facce nuove
La verità e che parliamo di rinnovamento e noi rinnoviamo niente
La verità e che ci illudiamo di essermi originali e creativi e non lo sia
La verità è che pensiamo di fare evolvere la situazione con nuove alleanze ma siamo Sempre la con il nostro vecchio modo di essere e di fare nell'illusione che cambiati gli altri li insieme cambi e cambia anche il Paese come esso certamente chiede di cambiare
Ebbene caro Segretario
No
Corsini
Perché qualcosa campi
Dobbiamo cambiare anche noi e a parte il fatto che davvero altri socialisti ieri comunisti oggi siano in grado di realizzare una svolta in accordo con noi il che possiamo augurarci
E sperare
La DC
E ancora una cosicché Rampart e del Paese
Che nulla può cambiare se anch'essa non cambia e per cambiare non intendo la moralizzazione l'apertura del partito nuovi e più aperti indirizzi politici
Si tratta di capire sciocche agita nel profondo la nostra società
Rende inquieta in docile apparentemente il dominanti le irrazionale una società che non accetti di adattarsi a strategie altrui
Ma che ne voglia una propria in un limpido disegno di giustizia di uguaglianza di indipendenza di autentico servizio dell'uomo ecco tutto non era questa la conclusione cui avevo pensato a me
L'addio immaginato per te e i colleghi
Ma le cose sono
Così poco nelle nostre mani specialmente se queste mani sono troppo deboli o troppo forte
Che Iddio orchi aiuti
Che aiuti il Paese
Memoriale
Sul Giulio Andreotti
E gli altri ex amici democristiani
Non piacciono dunque tante cose che sono state saranno ti amara riflessione
Ma è naturale
Più un momento di attenzione
Sia dedicato all'austero regista di questa operazione di restaurazione della dignità e del potere costituzionale dello Stato e di assoluta indifferenza
Per quei valori umanitari i quali fanno tutt'uno con i valori umani un regista Ferretti
In penetra
Senza dubbi senza palpiti Sainz ha mai di un momento di pietà umana questi l'onorevole Andreotti
Del quale gli altri sono stati tutt'che gli obbedienti esecutori di ordini il che non vuol dire che lire tutte capaci di pietà erano porta ordini e al tempo stesso incapaci di capire di soffrire di avere pietà
L'onorevole Andreotti aveva iniziato la sua ultima fatica ministeriale
Consapevole delle forti ostilità che egli aveva già suscitato e continuava a suscitare tra i gruppi parlamentari proprio con un incontro con me per sentire il mio consiglio propiziare la mia modesta benevolenza assicurarsi una sorta di posizione privilegiata in quello che sarebbe stato non l'esercizio di un diritto
Ma l'adempimento di un difficile dovere e io in quel momento
Potevo scegliere
E scegliere nel senso della mia innata quarantennale irriducibile diffidenza verso quest'uomo
Sentimento che è un dato psicologico che io mi sono sempre rifiutato
E ancora oggi mi rifiuto di approfondire e ti motivare io
Pur potendolo fare
Non capisce benissimo
Preferendo rispettare una continuità benché di valore discutibile miri promise quindi di lasciargli fare con pieno rispetto al suo lavoro di aiutarlo anzi
Nell'interesse del Paese
Questi sono dunque i precedenti
In presenza dei quali io mi sarei atteso a parte i valori umanitari che hanno rilievo per tutti che l'onorevole Andreotti errato dell'investitura che gli avevo dato
Desideroso di fruire quel Consiglio che con animo veramente aperto mi ripromettevo di non fargli in mai mancare ci sarebbe ha gettato si sarebbe preoccupato avrebbe temuto un vuoto nuclidi la
Di quello che pensavo temevo e invece è accaduto
Andreotti è rimasto indifferente
Limpido
Assente
Chiuso nel suo cupo sogno di gloria
Se quella era la legge doveva mandare avanti il suo disegno reazionario non deludere i comunisti non deludere i tedeschi e chissà quanto altro ancora che significa
In presenza di tutto questo il dolore insanabile di una vecchia sposta
Lo sfascio di una famiglia che significava tutto questo per Andreotti una volta conquistato il potere per fare il male
Come sempre ha fatto il male
Nella scuola
Tutto questo non significava niente
Bastava che Berlinguer stessi al gioco con incredibile leggerezza
Andreotti sarebbe stato il padrone della DC anzi padrone della vita e della morte di democristiani e non con la pallida ombra di Zaccagnini
Dolente senza dolo preoccupato senza preoccupazioni
Appassionato senza passione il peggior segretario che abbia avuto tattici nomi par
Delle figure di contorno che non meritano l'onore della citazione
Onorevole hippy corrotti
Come in sonda pile il suo amore che si risolve sempre innovativo
Lei sbagliata assente
E sbaglia era assente
Perché costituzionalmente chiamato all'errore e l'errore è in fondo Sempre cattedre
Che dire che lei onorevole Bartolommeo
Nulla
Che dire onorevole Galloni
Volto gesuitico che sa tutto Massa appendo tu torni la sala della fitta rete dell'amore che dire Tilley
Onorevole Gasparri
Dei suoi giuramenti di atterri della sua riconoscenza per me che quale uomo probo polli a capo dell'organizzazione del partito era la parte tutt'clienti
Ecco
Amici democristiani al momento delle trattative per il governo quando la mia parola era decisiva o un immenso piacere Theatre Ritter tutti
E mi auguro che tutti Piperno Tanno con la stessa gioia con la quale io io perduti con o senza di voi la DC non farà molta strada
I pochi seri e onesti che ci sono
Non serviranno Ammone
Finché ci sarete voi tornando poi al onorevole Andreotti
Per nostra disgrazia per disgrazia del Paese
Che non alterata accorgersene a capo del governo
Non è mia intenzione rievocare la grigia carriera non questa è una corre
Sì può essere che Ricci
Ma onesta
Grigi ma buoni
Che Licci ma pieni di ferro porre bene
Onorevole Andreotti è proprio questo che le manca lei ha potuto disinvoltamente navigare tra Zaccagnini e Fanfani imitando un De Gasperi inimitabile
Crea milioni di anni luce lontano dall'animale manca proprio il per proporre un ma
Le manca quell'insieme di bontà di saggezza di flessibilità dell'impedita
Che fanno senza riserve i pochi democratici cristiani che ci sono al mondo Holley nonne corresse
Durerà un po'tipico
Comporta in me
Ma passerà senza lasciare traccia non le basterà la cortesia diplomatica del presidente Carter che letta
Si vede che se ne intende poco tutti i successi del trentennio democristiani o per passare alla storia
Passerà alla triste Caronna
Che le si addice
Che cosa ricordare Tirelli
La fondazione della corrente prima terra per condizionare De Gasperi contro i partiti laici la barra shore riconoscimento con il maresciallo Graziani
Il governo con i liberali si da deviare per sempre le forze popolari nell'accesso alla vita dello Stato ricordare la sua del resto confessata amicizia consimili donna
E Barone il suo viaggio americano con il banchetto offerto da Sindona malgrado il contrario parere dell'ambasciatore di tanti
La trattativa di Caltagirone
Per la successione di arcaismi tregua Arteco tutto non ho niente di cui debba ringraziarla per quello che nella
Non ho neppure risentimento le auguro buon lavoro onorevole Andreotti con il suo inimitabile gruppo dirigente e Kate Tigliole risparmi l'esperienza che ho conosciuto
Anche se tutto serve a scoprire del bene negli uomini purché non si tratti di presidenti del Consiglio in carica
Molti auguri anche all'onorevole Berlinguer
Che avrà un partner versatile politico di grande valore pensi che per poco soltanto rischiava di inaugurare la nuova fase politica
Lasciando andare a morte lo stratega dell'attenzione al Partito comunista con anticipo degli anni
E io il realizzatore unico
Di un'intesa tra democristiani e comunisti che si suole chiamare una maggioranza programmatica parlamentare riconosciuta e contrattata per gli inventori di formule
Sarà in avvenire preferibile essere prudente
Nel pensare alle cose
Questa essendo la situazione
Io desidero dare atto che alla generosità delle Brigate Rosse
Devo opporre Grazia
La salvezza della vita della restituzione della libertà
E ciò sono profondamente grato
Per quanto riguarda il resto dopo quello che è accaduto e le riflessioni che ho riassunto più sopra
Non mi resta che constatare la mia più completa incompatibilità con il partito della di CIR rinuncio ha tutte le carte
Esclusa qualsiasi candidatura futura
Mi dimetto dalla DC
Chiedo al presidente della Camera di trasferirmi dal gruppo della DC al gruppo misto
Per parte mia nonno commenti da fare
E mi riprometto di non farne
Neppure in risposta a quelli altrui
Grazie anche per questa ultima interpretazione di Fabrizio Gifuni di questa sera di questa serata importante
E che ci apre tante altre domande da altre ansie inquietudini e tante altre ricerche per i prossimi lavori e per tanti di noi che continueranno a interrogarsi grazie
Una sola cosa