Inaugurazione dell'Anno Giudiziario della Corte Suprema di Cassazione. Intervista al Presidente dell'ANM, Luca Poniz

Da più parti si è rilevato che il blocco della prescrizione prolungherà la durata dei processi e procurerà ulteriore carico per la struttura giudiziaria di modo che coloro che siano sottoposti a giudizio dopo la sentenza di primo grado
Potrebbero rimanere ancora per lungo tempo in questa condizione
A a sottolinearlo è stato il primo presidente della cassazione Giovanni Mammone nella sua relazione per l'inaugurazione dell'anno giudiziario
Le vittime del reato ha detto ancora il primo presidente vedrebbero inoltre prolungarsi i tempi della risposta di giustizia e del risarcimento del danno ho patito e su questi rilievi del primo presidente della Corte di Cassazione abbiamo chiesto un commento al presidente del Nm Luca Poniz a margine appunto della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario in cassazione
Il Presidente non vuole però anche ha detto l'altra volta che a ben vedere i dati il ricorso ai riti alternativi è disincentivato essere porre riti alternativi solo quando si è costretti mantra dice la stessa relazione quando l'imputato può scegliere soprattutto perché non rappresenta i riti alternativi non si ricorre il che vuole dire che ha ragione il presidente non vuole individuare della necessità di riforme complemento necessario di quello sulla perquisizione mandando una direzione che non elimini la per persone sospettate o meglio che lunedì quindi la riforma professore
Che non elimini l'aspettativa della perfezione ma che incentiva ricorda riti alternativi nella fase in cui le perquisizioni ad oggi ha la sua maggiore criticità quindi le riflessioni del presidente che non sono teorizzato interpretare come dire ad uso mio vanno lette completamente e quindi non solo trascurando una frase è del tutto evidente ma questo nessuno l'ha mai negato
Che e senza un insieme di misure la sentenza deforme permettono può determinare a catena dei riflessi che vanno però misurati insieme tutti gli altri
Aggiungerei di mio rispetto a quello che ha detto Benedetto il Moro che noi confidiamo nel fatto quello che abbiamo sempre detto peraltro essere lo spirito della riforma della prescrizione che la sua intervenuta riforma degli incentivi i ricorsi strumentale quelle pernottamento nel tridente attenuante data individuato come cause dell'innalzamento delle fallite eccetera e dunque non si può oggi immaginare la catastrofe senza porsi il problema se nel frattempo la riforma perpetrano indurrà anche degli effetti positivi questo io ho capito o dalla relazione del presidente
Senta comunque era occorre una riforma del processo penale se queste abbozzano a Dini il disegno di legge ed è legata
Sulla quale risiedere confrontati proprio ieri con il ministro buona cioè l'altro ieri e voi però siete critici su alcune in punti che riguardano per esempio le sanzioni disciplinari
Terrei le lentezze Heaney prescelti da parte dei magistrati da abbiamo parlato due ore i costi ancora ci siamo confrontate su un testo che non ha il carattere dell'ufficialità ma che immagino rappresenti o di una linea ispiratrice
Indicando come la magistratura si è favorevolissimo in relazione ad alcune direttrici di quella riforma che sono peraltro quelle in parte condivide in parte suggerite ma su un punto siamo e saremo o radicalmente contrapposti e l'ha detto anche bene oggi tanto al presidente mammone conto soprattutto il procuratore Astraldi l'idea di governare il processo con lo sconto Codice Penale nel singolo è un'aggravante distonia muove da un presupposto sbagliato contraddetto dalla dalla stessa indicazione del ministro perché se il ministro consegna come ha consegnato i dati sul funzionamento della giustizia sottolineando il grande lavoro di magistrati allo stesso segnando il merito delle ridotto non soltanto l'arretrato ma anche le pendenze vuol dire che i magistrati fanno molto più di quello che possono ma l'idea contemporaneamente di dire che il processo si era se ci rallenterà dipenderà dei magistrati che verranno sanzionati disciplinarmente contraddice radicalmente la stessa decisione che il ministro ha la stessa la preparazione didattica induce un'idea profondamente sbagliato nel Paese
Ossia che i magistrati ai quali per una parte ci dice che fanno persino più di quanto dovrà sì non è imputabile disfunzione del sistema su questa parte abbiamo detto la nostra opinione ma credo di non aver velare nulla dei particolarmente ma gravosi e su questo ci sarà un'opposizione ferma
E di tipo culturale è proprio di principio
Quindi tiene è un passo indietro su questo al ministro il ministro peraltro ha detto che ci sarà una valutazione definitiva su quel tetto a quando ci sarà un testo definitivo sul quale misurare calibrare
Le nostre risposte a nostra volta definitiva vedremo io sono autorizzato a in esprimere qui il pensiero del ministro e ministro c'era lo potete chiedere a lui e possedere quel pezzo di magistrati su questo non c'è una sola possibilità di mediazione perché è proprio un'idea radicalmente sbagliata
Che è contraddetta dalla stessa dizione che al ministro
E quindi lo invitiamo in in questo hanno un cedere all'idea di una rappresentazione compensativa da un lato la perfezione come se fosse un favore fatto la magistratura
E dall'altro le responsabilità dice penale come se questo lo desse il favore di destra il favore fatto proprio un ragionamento che non tiene nei principi
Osserva operato che sarebbe un grave danno alla qualità della giurisdizione mattina tanto al procuratore Astraldi quanto il procuratore mormone hanno richiamato con legittimo orgoglio la qualità dell'intervento duro editoriale cioè dentro una decisione c'è la vita delle persone
L'idea che un magistrato debba difendersi in relazione a magari a un procedimento dopo aver definito in migliaia induce quella che noi chiamammo la giurisdizione difensiva la preoccupazione cioè di liberarsi del fascicolo purché sia in visione burocratica eccetera anche una preoccupazione auto difensivo della magistratura e non sarebbe più un problema della magistratura ma dei diritti e delle persone
Ma che noi abbiamo detto al ministro l'ordinamento tutta l'occasione lo diremo in tutte le occasioni che in cui avremo la parola e mi pare di aver capito dalle pur misurate parole di odio che sia una preoccupazione anche dei vertici
Della Corte Suprema di Cassazione grazie grazie