Eurispes: risultati del Rapporto Italia 2020

Proposte se veramente secondo me adeguata per poter dare una visione critica e poteva anche le basi di riflessioni per quanto riguarda il futuro quindi grazie complimenti a tutti e buon lavoro grazie ancora per essere note in sapienza
Eccome
Da organizzazione generale la parola Marco Ricci
A me il come tutti gli anni compito di fare bere una breve panoramica sul principali attività proiezione internazionale di Dino Risi persa
è stato un anno molto molto importante segnato da un intensificarsi delle collaborazione internazionale su alcuni assi strategici che questa allargamento delle collaborazioni è assegnato dall'ingresso nel comitato scientifico di Joris Press
Di nuovi membri e provenienti da Paesi esteri e siamo molto onorati di per la prima volta sono entrati due esperti della due professori
Cinesi dell'Accademia delle scienze sociali di Pechino e dell'Università di Food Anna
Entrata l'università la la Sorbona lei avrà entrata alla Università di Cambridge e un il direttore dell'Istituto di relazioni umane sociali del Sudafrica questo per dirvi diciamo l'intensità degli scambi e di opinioni che ci sono state la prima riflessione da fare quella che dicevamo con il presidente farà l'altro giorno una questione di da una parte di orgoglio e di tristezza
Se vi ricordate a settembre le Nazioni Unite hanno discusso e approvato il rapporto sullo sviluppo sostenibile le quell'Assemblea dove è andata a parlare anche la famosa greca
In quel rapporto si dice un c'è un passaggio chiave e una raccomandazione forte
Riguarda il fatto che la situazione del clima ecco è talmente grave
Ed è messa sullo stesso piano della gravità degli squilibri sociali all'interno delle nostre società cioè il rapporto raccomanda agli Stati di intervenire eccetto sul clima ma nello stesso tempo anche di affrontare il problema delle disuguaglianze economiche sociali
La cui diciamo intensità arrivato a un punto da rompere gli equilibri all'interno all'estate e nel discorso diciamo nell'equilibri nei rapporti fra le aree regionali
Quello che ci ha fatto già colpito molto
Oltre questo parallelismo e il fatto che i nel rapporto si parla che per le intervenire sugli squilibri sociale bisogna spostare l'ottica delle strategie sulla qualità sociale dello sviluppo
E quindi passare anche nelle produzioni dal privato pubblico recuperando gli interventi sui beni comuni somma Henry e che definire un nuovo modello diciamo di crescita al Comune
Erano gli stessi argomenti che noi avevamo affrontato nelle conferenze sul modello sociale europeo del due mila otto due mila nove due mila dodici
E ricordo sempre il contributo che venne da professori tedeschi e inglesi in questa direzione
La sostenibilità è il punto di rottura di un sistema quindi questa parola abusata ci consente di capire
Ching Duce a a capire fino a che punto il nostro sistema regge
E nel rapporto delle Nazioni Unite ci sono le stesse espressioni che noi abbiamo pubblicato nei rapporti
Italia di quegli anni e diciamo in alcuni libri in un paio di libri editi dell'istituto
Sono le espressioni che usava al nostro membro del comitato scientifico l'ex ministro dal Mattioli dell'ambiente esattamente l'attenzione sulla qualità dello sviluppo
Questo è e l'orgoglio e la tristezza è questa cioè si è misurato in quel rapporto e nel recupero di quei concetti espressi non solo da noi un attraverso nelle reti internazionali
Il fatto che a nostro avviso è il più grave che stiamo vivendo cioè la rottura fra il mondo scientifico il mondo politico non si parlano e le pratiche interdisciplinari sono veramente una rarità
Che noi cerchiamo di applicare all'interno degli osservatori del loro modo di lavorare
Altri assisterà Tenco indie questo diventa il punto chiave con cui noi vogliamo esaminare le politiche dello sviluppo
Misurarle in termini non di quantità ma di qualità sociale dello sviluppo
Devo a vere politiche di sviluppo che creano comunità che creano relazioni interpersonali non che producono esclusioni scarti così
Altri due aspetti importanti riguardano
Il mercato del lavoro
L'India e le tutto il problema dell'economia sommersa
E diciamo e e il ruolo dell'Italia di fronte ai nuovi player soprattutto nell'area del mediterranea
Siamo di fronte a un
Espressione che il la banca de mondiale ci sottolinea un ragazzo che oggi entra alle scuole elementari fra quindici anni al termine del suo percorso di studio troverà una situazione in cui la metà dei posti di lavoro che abbiamo oggi non ci saranno più la metà saranno completamente nuovi quindi c'è da ripensare da intervenire su tutto il sistema educative dell'istituzione per creare diciamo una situazione favorevole in questo senso
L'ultimo aspetto quello della
L'intervento della costruzione di politiche raccomandazioni per l'integrazione nell'area mediterranea che di primo impatto per noi dei mi interessa
Strategico per noi
Ricordo un articolo dell'anno scorso di Prodi noi continuiamo a parlare del Mare Nostrum questo mare non è più il nostro ci sono nuovi player si internazionali che dirigono le strategie di sviluppo a parte diciamo le situazioni di conflitto
Quindi in questo senso in questa direzione stiamo cercando di capire come l'Italia può riequilibrare l'attenzione del Unione europea nell'area mediterranea e come può essere ritornare ad essere protagonista in questa direzione
Voglio ringraziare a questo riguardo una persona in particolare consentiva il ministro plenipotenziario ricorderà narra del ministero degli affari esteri che è responsabile
Delle politiche euromediterranee con cui stiamo lavorando veramente in maniera molto positiva da lungo tempo comunale continuo scambio di suggerimenti e input ecco chiudo dicendo ieri parlavamo cosa chiedono agli Esteri annui
L'esperienza degli osservatori e dei laboratori che stiamo facendo l'Eurispes prova a mettere in atto e in parte mi sembra che ci riusciamo abbastanza bene
Un lavoro di tipo interdisciplinare
Questa è considerata una un fatto emblematico un fatto che non esiste fuori è molto raro anche in Italia ma non esiste neanche all'estero ci guardano anche per questo tipo di esperienza che stiamo facendo
Io credo che questo nei rapporti internazionali questo sia l'impegno ecco da sviluppare in futuro grazie
La parola ora Alberto Mattiacci che immagino ci illustrerà anche la stessa struttura del rapporto la sua concezione dicotomia prego Alberto grazie grazie buongiorno a tutti
Benvenuti in sapienza io dichiaro subito la mia emozione orgoglio ad avervi qua
Perché è una bellissima sede una bellissima università l'università pubblica c'è qui una scuola
Pubblica io penso che noi dobbiamo voler bene all'istruzione pubblica perché e la speranza fondamentale di questo Paese come di ogni Paese che voglia essere civile
Il mio compito è quello sì di di darvi due due parole prima di sentire Presidente sulla sul volume come vedete e un volume leggero facilmente trasportabile da leggere in spiaggia quindi un pochino in lieve controtendenza come ci piace dire rispetto alla lettura da smartphone alla quale ormai tutti siamo avvezzi forse un po'troppo un po'troppo succubi
C'è una ragione molto importante per cui questo è un volume ponderoso difficile da trasportare che questo va lasciato a casa va tenuto a casa e balletto a casa
Letto non magari tutto in tutte le pagine come fa la nostra povera direttrice ma ma letto nelle nelle sue componenti che possono interessare sicuramente ciascuno di voi potrà trovare più di una componente interessante io
Vi racconto un po'come come fatto qual è la filosofia di questo rapporto rapporto alla struttura che si basa su un'architettura ben precisa ci sono sei saggi giocati sulle dicotomie che consideriamo in qualche modo significative per raccontare il paese ciascuna di queste dicotomia accompagnata da dieci
Altre piccole parti che chiamiamo schede fenomeni che dove ci sono i numeri dove raccontiamo degli spaccati di realtà attraverso i numeri più rappresentativi di questi spaccati e poi qua e là
Ci sono i risultati di un'indagine demoscopica che conduciamo su un campione quest'anno un campione realizzato di mille gli oltre mille cento rispondenti rappresentativi devo polizia italiana che ci danno sempre quei numeri egli che in qualche modo a aiutano a catalizzare l'attenzione su alcuni temi fondanti
Detta questa della struttura fredda parliamo un po'del pensiero caldo che c'è dietro questi questo rapporto intenzionato a me piace raccontarlo un po'usando una metafora che è quello della lanciatori del martello
Se voi immaginate
La la gara delle delle delle Olimpiadi dove c'è il lancio del martello Cison questi signori piuttosto corpulenti che hanno
Questo martello cioè questa palla pesante che devono lanciare in avanti ma prima di lanciarlo in avanti questi signori ruotano su loro stessi
E ne facciamo questo esercizio mentale cena ci poniamo al centro e prima di lanciarsi verso
Di immaginare che cosa sarà davanti a noi tempo davanti a noi il futuro del Paese guardiamo al nostro lato a destra sinistra ribadiamo la cronaca quotidiana e guardiamo però anche alle nostre spalle l'abbiamo la nostra storia perché sappiamo tutti che ovviamente
Ogni presente figlio del suo passato ma sappiamo tutti che ogni futuro il figlio del presente e del passato ecco questo l'esercizio mentale che ne facciamo
Vi pregherei quando scorre per il saggio di immaginare che tutta la selezione di argomenti di temi di chiavi di lettura che sono state fatte qui sono state fatte con questo pensiero l'obiettivo finale lanciare la palla in avanti cioè immaginare quali siano i temi fondanti per la crescita la crescita civile la crescita sociale e la crescita economica la crescita politica del Paese ma per fare questo punto abbiamo fatto questo esercizio qui digitali sono estesi
I saggi sono sei idealmente
Ogni copia di saggi richiama una delle tre parole chiave con le quali osserviamo la realtà economia politica e società
I due saggi economici c'è un più prettamente economici sono creazione distruzione e disuguaglianza e uguaglianza nel primo saggio parliamo un po'di quello che sta succedendo
All'economia e anche al pianeta no creazione distruzione certamente richiama alla mente il tema della della sostenibilità
E ma non è solo un fatto insomma non siamo non è solo un fatto di distruggere il Paese Maratta siamo assistendo a ripensamento e quindi una distruzione creatrice del sistema economico del Novecento sarà un fatto lungo che ci porterà ancora in avanti
E a me sembra interessante richiamare la chiusura di questo saggio perché le cure questo saggio richiama il diciassettesimo degli obiettivi
Di sostenibilità che le Nazioni Unite hanno dato con l'Agenda venti trenta che non è un obiettivo strettamente ambientale strettamente associate ma dice soltanto una cosa molto semplice andatevelo a Lecce il diciassettesimo dice fondamentalmente che da solo non ce la fa nessuno
Lo dice con parole un po'più aulica ma il concetto fondamentale queste questo credo sia il grande insegnamento che tutti dobbiamo umilmente assumere in questa fase l'altro saggio diseguaglianze uno uguaglianza
Attraversa un po'questo tema che è sulle bocche di tutti che che certamente a una una cronaca diciamo anche con un certo passato sono circa trent'anni che la disuguaglianza è aumentata e lo pone nella giusta luce a me piace
Richiamare il pensiero dell'autore che dice che proprio la sostenibilità istituzionale democratica del futuro delle nostre democrazie non sembra essere liberali dipenderà da come si volgerà positivamente questo tema che oggi è un tema necessariamente insofferenza
Seconda grave chiare in grande chiave di lettura la società sulla società ci sono due saggi che collochiamo idealmente in questa sera no un'attenzione prevalente alla Società del primo e valori comportamenti
Su valori comportamenti d'Autore fa una riflessione che vi invito veramente a leggere perché un pensiero filosofico digeribile
E sono i quando letto messo ad un po'come sentire una musica che non sentivo molto spesso quindi è un tipo di pensiero al quale non siamo più abituati
E lì
In quel in quel saggio valori comportamenti c'è una riflessione importante che credo possa valere nella vita di ciascuno di noi ma sia come persone che come di volta in volta soggetti sociali un richiamo all'importanza le conseguenze di allineare l'interiorità della nostra persona con l'esteriorità dei nostri comportamenti non è un principio se vogliamo morale molto banale molto semplice
Ma pensiamo quanto sarebbe Monti migliore il mondo se tutte le persone che hanno qualche piccolo grande responsabilità tenessero ben presente questo
E piste né Doxa l'altra dicotomia di tipo sociale ci porta nel campo della conoscenza dell'informazione dell'apparenza di conoscenza e qui credo che tutti siamo immediatamente pensa
E lo smartphone tutta la la connessione continua fa feti Mus-e e quant'altro
Mi piace molto sottolineare il fatto che questo saggio da una lettura estremamente positiva di questa di questa fase non sottolineando non le negatività come appunto le fettine USA di questo nuovo piano e via di realtà che la digitalizzazione ma sottolineando che invece può dare un sacco di ricchezze sezioni utilizzate positivamente mettendo a sistema
Quella che noto richiama l'intelligenza distribuita
Nella Rete non c'è tanta intelligenza tanto sapere che se fosse volto
Come volto molto spesso Matteo come sempre il bene fa meno notizia del male potrebbe migliorare la nostra società
Terza ma non ma non ultima la chiave di lettura politica
Qui abbiamo due saggi anche questi molto
Molto pregnanti chiaramente un po'più dolorosi perché fra le tre grandi anime oggi probabilmente l'anima politica del motore della storia quella che in tutto mondo occidentale più in sofferenza ed è un problema
Quando l'anima politica insofferenza perché tutte le altre vengono di conseguenza primo saggio Libertà soggezione
Libertà soggezione è una lunga riflessione sulla natura della Democrazia
Sulla ci dice che la democrazia che non è una delle più grandi conquiste dell'Europa che secondo me l'Europa dovrebbe
Insistentemente raccontare che l'Europa e democrazia e libertà
Nel mondo non è far non è data per scontata è una conquista e come tutte le conquiste sono sono cose che vanno mantenute preservate con i comportamenti e con la responsabilità individuale
E ultimo la dicotomia latina osti sono spesse una dicotomia
Che ci porta alla cronaca più dolorosa secondo al mio modesto parere di questi ultimi anni perché credo che ogni volta che ci sia una persona che annega in mare mo'muore un po'di tutti noi perché quella la grande sconfitta dell'umanità
Lo dice il Papa non lo dice non lo dico io
E e qui fa una grande riflessione su questo tema rispetto al quale dobbiamo tutti fare un passo di coraggio e un passo dal turismo secondo me e c'è un bellissimo passo della di questa dicotomia dove dice che
Alle volte il l'immigrato è visto come un nemico necessario aggiungo io dalla politica mentre invece deve essere visto come un amico necessario da tutti noi dalla società perché l'asso dello metano storia positiva di movimento di accoglienza
Vi sono poi varie schede non non ve le sto qui a citare però soltanto per darvi un segno di come andiamo a pescare segnali deboli un po'nascosti
Di quello che accade nel Paese c'è una scheda sull'obesità infantile molto interessante che aprono spaccato sorprendente sul Paese dei prodotti DOP della dieta mediterranea dell'alimentazione sana
C'è una una scheda sul fashion venti India qualcosa anche qui che sta emergendo molto forte
Sulla di edilizia sul made in Italy sul i cosiddetti i Sports cioè gli sport elettronici che addirittura faranno il loro ingresso nei Giochi olimpici e via dicendo
Concludendo ecco è impossibile sintetizzare demente capite un patrimonio di di conoscenza di ricerca così così ricco volendo fare metto solo l'accento su una parola perché secondo me vale come fil rouge delle dicotomie delle schede che stanno qui
La parola il protagonismo
Noi abbiamo di fronte tutti quanti una grande sfida
Internet è la connessione così costante che abbiamo tutti noi col mondo attraverso gli smartphone che portiamo in realtà non è una cosa ma è un nuovo piano di realtà che sia giunto al piano di realtà nel quale siamo nati e cresciuti e noi dobbiamo metterci in questa prospettiva c'è a viviamo e diremo costantemente strutturalmente in un piano di realtà ampliato che gioca i due campi della realtà
Fisica che noi vediamo e di quell'altra realtà che è la realtà del piano digitale
Anche con il socio questo fatto fa emergere in questi pochi anni in cui c'è questa nuova realtà guardate pochi anni perché queste cominciato più o meno nel due mila otto
Con con la diffusione degli smartphone bene ha già fatto emergere fortemente questo elemento che il protagonismo che ha una faccia negativa facce negative l'individualismo
Ecco se un messaggio viene da questo rapporto e che c'è margine e c'è molto margine perché i segnali positivi sono moltissimi basta solo volerli vedere
C'è margine per utilizzare questo protagonismo e questa nominerà in senso positivo e credo che questa sia la sfida in particolare per il nostro prese nei prossimi anni grazie a tutti e buona lettura verrà
Presidente siamo siamo in perfetto orario a lei la parola
è stata
All'idea è quella di riuscire riuscire a rispettare la tradizione insomma noi alle toccano alle dodici e trenta dobbiamo liberare i nostri ospiti ospiti molto importanti tutti molto importante tutti amici che hanno così importanti da fare
E quindi dobbiamo essere essere di parola insomma la remissione in libertà
I tempi diciamo così della presentazione del Rapporto Italia almeno quelli devono essere certi ecco tanto per rimanere in tema grazie ad Alberto Baldazzi per la sua conduzione
Questa mattina grazie Marco dicevi
Che ci ha dato l'idea di tutto quello che l'istituto sta facendo sta producendo a livello
Internazionale e grazia del Berto Mattiacci che da quest'anno e il presidente del comitato scientifico
Dell'istituto è con questo colgo l'occasione per salutare l'amico Paolo De Nardis che in sala e che accompagnato con la sua presenza il comitato scientifico l'istituto praticamente per trentasette per trentasette anni poi l'abbiamo dismesso
Abbiamo dismesso ma siccome abbiamo grosso modo la stessa età adesso tra un po'di smetteranno anche me Paolo non ti preoccupare faremo i pensionati ai giardinetti insieme
Né
Io vorrei salutare di tutti uno per uno naturalmente testo
Impossibile per un però non voglio rinunciare a salutare alcune delle personalità che sono presenti in sala che ringrazio veramente per l'attenzione per la considerazione
Che danno che offrono al nostro istituto e quindi alla presentazione del rapporto vitali
Ma l'amico David Ermini vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura che al secondo Rapporto Italia ci sono amici fa perché sono al trentaduesimo quindi noi ti auguriamo di poter di poter assistere ai prossimi trentadue rapporti
Dell'istituto
L'amico Federico Cafiero de Raho procuratore nazionale nazionale antimafia l'istituto ma con la procura nazionale un intenso rapporto di collaborazione c'è una convenzione
In atto insieme scegliamo individuiamo temi sui quali vale la pena di applicare la ricerca a sociologica la ricerca scientifica su alcune fenomenologie di evidente interesse interesse per la procura nazionale quindi anche per l'istituto
L'amico Giovanni Russo
Amico dell'istituto veramente da tantissimi da tantissimi anni procuratore nazionale antimafia antiterrorismo aggiunto spero che si dica così Giovanna che voi avete tutte 'ste
Se cose aggiunto sostituto non sono anch'io dovrei farmi un presidente aggiunto sontuosi risolvere un po'di problemi
Per un saluto affettuoso alla invece Anna ad una new-entry perché il comandante Zafarana non è mai stato non ha mai partecipato al rapporto rapporti Italia comandante generale della Guardia di Finanza
Quest'anno generale dovreste essere contenti siete i primi nella classifica che ogni anno l'istituto stilla sulla fiducia nelle nelle istituzioni
Bravi continuate così insomma il segnale che state mandando un segnale di forte
Innovazione di di di forte proiezione nel Ftse
Vorrei ringraziare anche il comandante generale dell'Arma dei carabinieri generale Nistri perché ci ha dato una grandissima possibilità quest'anno ha aperto l'arma alla ricerca ci ha consentito di realizzare all'interno dell'Arma
Una bellissima indagine che non era mai stata realizzata abbiamo avuto la possibilità di intervistare tre mila e cinquecento carabinieri campione enorme se considerate gli appartenenti all'Arma sono centodieci mila
Tre mila cinquecento carabinieri sono venuti sono nude fuori naturalmente in totale anonimato quindi senza nessun tipo di condizionamento sono venute fuori delle risultanze dei dati veramente interessante la stragrande maggioranza degli appartenenti all'Arma vive il proprio impegno come missione loro si sentono missionari e la stragrande maggioranza degli appartenenti all'Arma dice con grande chiarezza che di fronte ad episodi ha difficoltà anche l'organizzazione non deve avere nessuna remora non devono esserci mezze misure c'è questo dà l'idea di un corpo diurni di un'organizzazione strutturalmente sana strutturalmente forte strutturalmente legata ai valori va a valori a valori civili importanti
Poi non possono salutare il mio amico di una vita Luciano Carta che non dovrei neanche salutarlo perché lui sta in incognito chimiche nel non dovrebbe essere non dovrebbe essere
E e poi prossimo Austrian grazie professor previa per per averci dodici voluto dedicare questa porzione di tempo questa mattina
Io ho avuto modo di apprezzare il professor tria di stimarlo per la sua competenza ma me lo consenta professore soprattutto per la sua pazienza
Io in certi periodi sul palco non ce l'ha bevuta la pazienza che vuole insomma avere visti dal resistito al massimo cinque minuti prima di mandare qualcuno
Al diavolo ma lei insomma impegnato in spirito di servizio a vantaggio del paese è riuscito a a dimostrarla che sta pazienza questa capacità vi ascolta anche una grande capacità di proposta
Nemico Clemente Mastella anche lui amico d'una vita grazie chiaramente per essere qua che sta dimostrando di essere un grande sindaco a Benevento sta facendo delle cose veramente
Importanti è interessante tant'è che non abbiamo pensato come istituto stiamo aprendo le sedi sul territorio invece di aprire a Napoli in Campania apriamo a hanno nonostante Mastella apriamo a Benevento espressa
E grazie grazie grazie anche a Sandra Lonardo che la compagna di una vita di Clemente che una
Valida senatrice un saluto affettuoso anche all'amico Giovanni Cannata magnifico rettore della Mercatorum dell'università nel mercato e pensano che sta parte Franco Roberti
Ce lo siamo persi come procuratore ce lo siamo e l'abbiamo guadagnato come parlamentare europeo insieme a Franco qualche mese fa
Abbiamo fatto siamo riusciti a mettere a punto una bella conferenza a Napoli Kemboi proseguita Bari sul tema dell'immigrazione dove sono state dette cose veramente molto interessante
Il mio amico Antonio D'Amato che è stato eletto recentemente nel CS
M ognuno c'ha le sfortune che si merita quindi insomma attaccato toccato pure pure attenti l'amico De Amicis della
Della cassazione insomma non posso riuscire accettarci tardi a citare di tutti il Presidente
Delle dell'ENPAM col quale abbiamo in in in attività un un un osservatorio sull'osservatorio permanente
Bene
Perdonatemi sicuramente avrà scordato di salutare qualcuno anzi di salutare la gran parte la gran parte di voi per insomma questi sono i tempi e questo passa e questo passa il convento almeno per il momento naturalmente voglio ringraziare anch'io tutti i collaboratori dell'istituto tutti coloro che hanno lavorato alla preparazione del Rapporto Italia avete rapporti Italia raccoglie poi tra l'altro l'impegno l'attività
Di tantissime persone e soprattutto l'impegno all'attività
Dei i degli osservatori che nove nel corso degli anni abbiamo messo in piedi abbiamo deciso di organizzare la vita l'attività dell'istituto attraverso osservatori osservatori mirata
Il fatto un rapido Elenco l'abbiamo un osservatorio permanente sulla sicurezza che produce dato informazioni sulla sicurezza che diretto al generale del sette
Un osservatorio su cibi produzione territorio che ha diretto dal professor Cannata un osservatorio su giochi
Legalità e patologie che diretto dal procuratore Antonio De Donno un osservatorio appunto con l'ENPAM
Ne che diretto su salute su salute legalità che diretto dal procuratore dal procuratore Vincenzo Macrì un osservatorio sulle politiche fiscali che dirige Giambattista Palumbo che è stato anche
Collaboratore di gabinetto del ministro Treia nello scorso governo un osservatorio permanente sulla cyber Security
Diretto dalla dall'amico professor Roberto De vita un osservatorio su infrastrutture trasporti e logistica che diretto da le Luca Danese che anche tra l'altro
Uno dei soci fondatori uno dei soci fondatori dell'istituto
Naturalmente coi l'attività dell'istituto si proietta anche sulle famiglie sull'osservazione
Della qualità dell'informazione trasmessa e poi Uninform un un osservatorio importante appena nato e quello sul Mezzogiorno che presieduto dall'amico è stato tra l'altro ministro dell'agricoltura Saverio Saverio romano questo per darvi un'idea della complessità del lavoro dell'istituto e anche dalla complessità della messa a punto dei dati e delle informazioni che poi confluiscono all'interno all'interno del rapporto spero di non avervi uno per scordato scordato qualcuno ma mi pare mi pare di no
Infine un ringraziamento
Vorrei farlo ai nostri
Associati i nostri soci sostenitori
Che ci permettono sono quasi duecento ci permettono coloro contributo annuale di poter condurre la nostra attività e il nostro lavoro in totale e libertà e in totale in totale autonomia è un ringraziamento al consiglio direttivo e alla comitato al comitato scientifico dell'istituto bene
Penso di essere
E di essere riuscito avanti
Come dire a svolge nella parte diplomati caso nostro ministro degli esteri se è d'accordo
Quindi vorrei iniziare iniziare con la mia relazione però prima ci vogliamo togliere un sassolino dalla scarpa anzi un sasso Lone dire la verità
Chi di voi ha partecipato l'anno scorso alla presentazione del rapporto e del rapporto Italia ricorderà che a un certo punto tirato fuori un foglietto eletto questo è il sunto
Dell'attività di ricerca di Transparency International
Che è classifica al nostro paese appena dopo il Ruanda appunto nella la classifica della della corruzione internazionale naturalmente questa la classifica molto importante perché a seconda di come stai
Posizionato come dire si mettono in moto meccanismi meccanismi anche anche pericolose pensata gli investimenti internazionali insomma considerare l'Italia uno dei paesi più corrotti del mondo ci sembrava veramente
Veramente far torto ad un Paese che avrà pure tante difficoltà ma insomma c'è anche qualche merito noi critichiamo in quell'occasione cioè l'anno scorso di mattina a quest'ora
Del trenta gennaio critichiamo la metodologia di raccolta dei dati e delle informazioni
Di traspare il sì International dicendo che non eravamo affatto convinti
E che secondo noi fenomeni come quello della corruzione peraltro largamente diffusi nel nostro Paese ma come diceva Shakespeare c'è del marcio anche in Danimarca solo che magari in Danimarca l'ora lo come dire lo nascondono non nascondono meglio e non hanno magari la stessa magistratura che abbiamo noi l'obbligatorietà dell'azione penale che abbiamo noi
La l'autonomia dei magistrati un sistema dell'informazione che non se ne lascia passare che non se ne lascia passare uno
E quindi insomma abbiamo sollevato sollevato il problema prova vi leggo questa piccola nota
Che mi ha preparato il consigliere Giovanni Tartaglia pulcini nostro grande collaboratore autore di un saggio molto interessante proprio sulla corruzione perché a dicembre è successa una cosa interessato
A dicembre e che è successo che una risoluzione della conferenza degli Stati
Stati che fanno parte delle Nazioni Unite nell'ambito della Convenzione contro la corruzione adottata ad Abu Dhabi a dicembre due mila diciannove quindi alla cosa fresca
Su proposta del ministero degli affari esteri della cooperazione internazionale
Confermando e condividendo in toto le nostre posizioni per la prima volta certifica la necessità di superare gli indici meramente percettivi
E questo come potete capire è una vera e propria rivoluzione copernicana in un documento di politica internazionale noi chiedevamo l'anno scorso
Passiamo dagli indici percettivi agli indici oggettivi cioè
Non affidiamoci solo al sentito dire o alle sensazioni di campioni di campioni di intervista io volevo ringraziare pubblicamente Giovanni Tartaglia pulcini
Perché affatto un lavoro egregio
Di produzione di conoscenza di documentazione che è riuscito a trasferire alle Nazioni Unite insomma per farla breve l'anno scorso abbiamo lanciato la palla siamo riusciti a far cambiare idea alle Nazioni Unite non mi sembra poco per questa
Bene adesso dopo le belle notizie passiamo a quelle cattive insomma
Tanto voi dall'Eurispes non è che va aspettate racconti di rose e fiori tutti gli anni insomma qualche problemino qualche problemino
Ve lo creiamo
Bene Rapporto Italia quello ha illustrato nel suo percorso
Come dire metodologico l'amico
Presso professor Mattiacci
Io cercherò di aggiungere di aggiungere qualcos'altro
E aggiungere una riflessione quella che solitamente
Compete al presidente dell'istituto e che fa il punto il punto generale della situazione
Dallo scorso parlato in questi ultimi anni non solo l'anno scorso di frattura tra il sistema e paese
Lo abbiamo segnalato nei precedenti rapporti bene questa frattura che abbiamo segnalato nel recente passato stenta a ricomporsi e anzi secondo noi si è allargata nel corso dei mesi
E pone nuovi nuovi nuovi problemi
La mancata soluzione dei ritardi storici la sottovalutazione dell'emergenza
L'assenza di una politica di programmazione e di impegni e di impiego delle risorse l'adozione di misure una tantum che producono al massimo il ristoro di un pannicello caldo la propaganda a basso costo caratterizzano l'attività politica di questi ultimi anni
I temi della giustizia della modernizzazione della pubblica amministrazione delle politiche fiscali della gestione del territorio delle infrastrutture della scuola della sicurezza e tanti altri ancora
Sono i nodi veri all'origine di un disagio diffuso che alimenta il pessimismo il qualunquismo che delegittima la politica che frena la capacità di costruzione del futuro
Che impedisce la possibilità di mettere a frutto le norme potenzialità del nostro Paese in questo contesto i dati e le informazioni che emergono dalle rilevazioni che accompagnano il Rapporto Italia
Confermano la progressiva estensione di un sentimento di sfiducia nei confronti del Governo del Parlamento e della politica
Si segnala invece la tenuta della fiducia nei confronti delle cosiddette istituzioni di garanzia forze armate e forze di polizia ed emerge un incremento della fiducia verso la magistratura a fronte di queste difficoltà secondo noi
Non si tratta di mettere la cosiddetta pezza a colori per rattoppare il vestito di Arlecchino
Che ci diamo cuciti addosso nel corso degli ultimi decenni ma di metter mano ad una profonda opera di ricostruzione materiale e morale
Nella quale dovrebbero impegnarsi
La classe dirigente del Paese in tutte le sue componenti gli stessi cittadini che per troppo tempo hanno fatto del disimpegno una vera e propria scelta di vite
Rete la vulgata generale ci consegna un'opinione pubblica nemica della politica con la convinzione che ormai si possa fare a meno della politica stessa
Noi oggi invece vogliamo parlare della politica forse in solitaria controtendenza parlarne bene
Ovviamente dobbiamo essere d'accordo su che cosa si intende per politica ovvero una funzione essenziale positiva nella costruzione e nella gestione di una società in grado di assicurare quel vivere civile del quale oggi noi paghiamo la fragilità per identificare questa politica della quale noi avremmo bisogno
Possiamo partire dal suo opposto da quella surrogato spacciato per politica con cui ci confrontiamo almeno da due decenni e che ultimamente ha assunto il nome di populismo
Badiamo bene il populismo anzi vari populismi non sono la causa della crisi della politica ma il loro è stretto
E necessario dunque secondo noi indagare a fondo le ragioni strutturali di questa crisi
Bisogna inoltre rifuggire dall'atteggiamento sterilmente consolatorio secondo cui si stava meglio quando c'era lei la politica e invocare Nancy et simpliciter una riesumazione
Insomma le idee Cuesta riavvolgiamo il nastro correggiamo gli errori che tutto tornerà come prima sviluppo economico sviluppo sostenuto avanzamento dei riti individuali e collettivi ampliamento del welfare
Bene tutto questo non è possibile
La retro pigliando il ritorno a Camelot
L'utopia proiettata nel passato è una tentazione forte e soprattutto ci evita di impegnarci in un compito certamente più arduo quello di immaginare e costruire
I il futuro un futuro un futuro possibile
Negli ultimi decenni se ci pensate noi in Italia
Siamo stati un apripista negli anni novanta con i partiti personali recentemente per quattordici mesi siamo stati il primo partito occidentale che ha mandato al governo forse integralmente populisti
Siamo stati anticipatori dunque di un trend politico che investe buona parte dei Paesi occidentali
La Gran Bretagna di Boris Johnson gli Stati Uniti di Trump all'Ungheria agli altri Paesi di Visegrad sono attraversati da forti inventate populiste o sovrani viste anche dove le forze politiche
Tradizionali mantengono le leve del comando la politica tradizionale e sulla difensiva
Il populismo infatti secondo noi è stato ed è la risposta che l'Occidente si è data alla crisi di un modello che sembra aver esaurito il suo ci il risultato che si rintraccia il risultato si rintraccia nelle endemica crisi di identità nell'impoverimento dei ceti medi che hanno a loro volta generato e generano una diffusa percezione di insicurezza e l'impossibilità di immaginare un futuro migliore dell'oggi e di quello di ieri
Infine se vogliamo alla base di tutto c'è stato e c'è uno sviluppo scientifico tecnologico vorticoso che sembra rispondere solo a se stesso tutto questo naturalmente
Crea una crisi d'identità nella dimensione sociopolitica che produce una politica senza Progetto essenza Progetto la politica non può che divenire uno strumento per raggiungere obiettivi carrieristi ci personale
I gruppi dirigenti se ci fate caso sono ormai un orpello quello che conta e il leader il leader che comunica e che comunica direttamente con la sua base politica
Tuttavia se il populismo efficace nel dare voce in presa diretta diretta alle tensioni che accompagnano le tante questioni irrisolte nello stesso tempo si mostra incapace di indicare possibili soluzioni
Tornando alla realtà italiana dell'ultimo biennio
è evidente che si sta assistendo al tramonto di una doppia illusione quella secondo cui uno vale uno
Sarebbe la risposta giusta la complessità dei problemi e quella per la quale fare la voce grossa gonfiare il petto d'essere politicamente scorretti mostrarsi cattivi sarebbe un buon viatico per la costruzione del domani
Dopo quattordici mesi di governo orgogliosamente populista
Da settembre scorso l'esecutivo è gestito da una combinazione giallorossa che mette insieme un movimento che per anni ha contestato quello stesso establishment e con il quale oggi alleato
Insomma una navigazione difficile per le contraddizioni che si evidenziano in molte aree di intervento e soprattutto perché mancano la meta
La rotta da seguire e in questo quadro carico di incertezze vecchie nuove si è materializzato nelle scorse settimane inatteso un soggetto che si caratterizza per il recupero del valore della politica di un confronto meno esacerbato
Nel palcoscenico pubblico nei mezzi di comunicazione di massa
Il movimento delle sardine ha certamente dei punti di contatto con i Cinque Stelle al loro esordio dicono grosso modo le stesse cose
Ma se ne distacca per il richiamo alla competenza e quindi per l'esplicita negazione dell'uno Valle uno
Noi devo confessarlo osserviamo le sardine
Con un certo compiacimento specialmente quando denunciano la deriva del linguaggio che caratterizza il confronto politico o quando contestano il trasloco del dibattito politico dal Parlamento ai talent show
O quando ascolto auspicano il passaggio dal contro al per come peraltro chi ha seguito il rapporto è tale il Corsera annessa come peraltro ha sempre occupa ha sempre sollecitato l'Eurispes non vogliamo esprimere giudizi al momento è difficile prevedere se come questo giovane movimento si vorrà e potrà strutturare staremo a vedere comunque il e i segnali i segnali ci sembrano positivo
Abbiamo detto detto che oggi volevamo parlar bene della politica vuol parlare della politica volevamo parlarne bene
Insomma ci vogliamo rovinare vogliamo parlar bene anche di alcuni enigma abbia alcuni animali estinti ovvero i partiti politici
Abbiamo riflettuto all'interno del rapporto sul perché la politica sia quella tradizionale sia quella dei populisti è in crisi
Riconoscere la crisi è secondo noi un punto di partenza consapevoli che si deve comunque partire dalla presa d'atto che non esistono democrazie senza politica essenza partiti politica e partiti ci piaccia o non ci piaccia sono la stanza di compensazione il luogo della mediazione tra le esigenze e i bisogni e le attese del corpo sociale e le pretese spesso brutali della cosiddetta razionalità capitalistica e più in generale delle dinamiche di potere senza questo luogo di mediazione diventeremo tutti ostaggi esservi di una finanza senza patria senza bandiera essenza responsabilità
Non si tratta quindi di far ripartire la politica del passato quella che comunque ha prodotto risultati preziosi ma di intuire stimolare il processo di gestazione di nuove visioni della politica
Questo è senz'altro un'operazione complessa che richiederebbe l'impegno diretto le forze intellettuali disperse Queen pigrizie
Un'operazione che comprenda un rinnovato ancoraggio alla dimensione etica e alla responsabilità da parte delle classi dirigenti
L'impresa insomma sarebbe quella di riuscire a collegare etica e politica
Si dirà qualcuno dirà che non si fa politica colla morale però insomma penso a quello che diceva Malraux è vero non si fa politica con la morale ma nemmeno senza quindi insomma al che ancoraggio ai valori ci vuole
Un altro elemento essenziale
I cittadini
Nella loro sfera privata
Dovrebbero ammettere riconoscere che compromessi al ribasso
Distorsioni ripiegamenti individualisti miope utilitarismo e perché no anche indulgenza verso l'illegalità non sono e non sono state caratteristica della sola classe dirigente
E della casta della politica la società civile insomma non può riservarsi il solo ruolo di giudice deve accettare a volte anche quello dell'imputato
Tuttavia non si tratta secondo noi di elevare a sistema rappresentare sulla pubblica piazza la triade confessione pentimento perdono Savonarola i suoi imitatori hanno fatto il loro tempo e prodotto basta un abbastanza danni e non abbiamo bisogno di purghe vecchie e nuove ma certo non è produttivo che la colpa sia sempre degli altri che in politica noi siamo sempre nel giusto mentre gli altri sbagliano che noi siamo puri e gli altri impuri
Un po'più di sana e diffusa autocritica è un po'meno di demonizzazione dell'avversario permetterebbero di affrontare i problemi con maggiore realismo e buonsenso senza dimenticare che come il recente passato peraltro ci insegna la demonizzazione va sempre a vantaggio del demonizzata non è possibile altre e d'altra parte
Occorre anche trarre insegnamento dalla storia perché se non si fanno i conti con la propria storia c'è il rischio che questa si ripeta anche perché molti dei vizi della Prima Repubblica come direbbe il mio amico
Maxi hanno Baldazzi sono vivi e lottano insieme hanno insomma smettiamola se ci riusciamo di farci del male da sola
La politica è un impegno lo dico ai ragazzi che sono qui stamattina
La politica è un dovere che deve vederci tutti partecipò
La politica come servizio in favore della collettività perché solo la partecipazione il controllo dei cittadini possono contribuire a ricollegare etica e politica la via Re un processo virtuoso
Questa che noi esprimiamo non è una posizione spiritualista o religiosa ma una profonda necessità di fronte alla caduta dei valori alla consunzione dei punti di riferimento ai quali ci siamo ispirati nei decenni passati
Oggi siamo costretti a navigare nel mare aperto della complessità e non ci sono più purtroppo lei virologia guidarci
Siamo costretti di volta in volta interrogarci su ciò che è giusto e su ciò che è ingiusto su ciò che è saggio su ciò che è insensato su ciò che è utile su ciò che è dannoso per noi stessi
Per la comunità
E per la comunità alla quale apparteniamo
L'etica
è un mercato è un metodo che guida l'azione e poggia su un concetto che deve essere ripristinato quello della responsabilità hanno i due anni fa
Utilizzammo nel presentare il rapporto come parola d'ordine il concetto di responsabilità quindi l'etica come luogo di rifondazione della politica della ricostruzione del rapporto con l'altro basse
Ma soprattutto ricollegare etica e politica significa ricostruire il rapporto tra politica e valori abbandonare la pretesa che tutto sia consentito per raggiungimento del consenso e del potere
Non è vero
Lo dico ai ragazzi che magari cominciano a studiarlo non è vero perché il fine giustifica il mezzo come dice Machiavelli non si possono conseguire buoni fini se si impiegano cattivi mezzi presto diceva
In contrasto San Tommaso i cattivi mezzi che la politica utilizzano consistono tra l'altro nella lista Eros nella distorsione affini strumentale del racconto della realtà
Nella falsificazione dei fatti e dei dati nella diffusione di notizie e di informazioni che possono rientrare o disorientare la pubblica opinione o proporre o varare misure che prospettano immediati vantaggi che spesso sono nefaste nella prospetti
Alcune di queste finte verità affliggono il nostro Paese da decenni si sono consolidate in quella parte dell'immaginario collettivo meno avvertito meno preparato provocando danni enormi sul piano politico economico e sociale
Sono diventati dei veri e propri luoghi comuni ne cito solo tre ma che secondo noi sono decisivi
Sono decisivi proprio per il futuro del Paese e che il Paese una volta per tutte deve decidere
Deve decidersi a risolverlo stiamo parlando delle borgate su
L'immigrazione il mezzogiorno e il lavoro
Primo il tema dell'immigrazione ha avuto una lunga fase di incubazione a partire dall'inizio degli anni ottanta allora il problema io me lo ricordo perché l'istituto non l'ottantadue le prime ricerche l'abbiamo fatte sull'immigrazione
Allora il problema sembrava riguardare sociologi e antropologi impegnate nello studio della presenza dell'inserimento delle capo verdiane dei filippini che avevano popolato le case dei ceti benestanti della capitale di altre città italiane
All'inizio degli anni Novanta poi subito dopo il crollo del comunismo abbiamo assistito alla fuga in massa dall'Albania liberata al regime di Enver Hoxha e al formarsi abbastanza rapidamente ad una vera e propria colonia albanese
Poi fu la volta dei polacchi come ricorderete e dei profondi che provenivano dalle guerre seguite al disfacimento della ex Jugoslavia
Non ci furono allora particolari problemi di accoglienza e di inserimento al massimo commentavamo lo stereotipo del lavavetri polacco che ci assillava durante la sosta alla semaforo inattesa del verde
Subito dopo però noi ci rendemmo conto di quanto quegli immigrati potessero essere utili in un Paese come il nostro in cui i cittadini avevano ormai abbandonato i mestieri più tradizionali o faticosi ma comunque indispensabile
Muratori carpentieri infermieri falegnami idraulici elettricisti giardinieri raccoglitori in agricoltura addetti ai servizi alla persona o nel commercio
I nuovi arrivati
Colma vanno colma vanno un vuoto in più erano come noi
Erano bianchi spesso biondi con gli occhi azzurri cristiani europee insomma
Così come non destavano particolare apprensione gli arrivi sempre più cospicui bimbi i cospicui di immigrati somali etiopi eritrei a seguito delle guerre e dei rivolgimenti nel Corno d'Africa
Erano le nostre faccette nere spesso parlavano correttamente la nostra lingua mostravano per l'Italia una naturale simpatia che era affettuosamente ricambia
Nello stesso tempo i cinesi occupavano silenziosamente ogni spazio possibile con assoluta discrezione colonizzando intere città vedi Prato e ampi segmenti del commercio
E ancora oggi nessuno nessun Censimento è stato in grado di dirci quanti siano questa breve cronistoria per segnalare come e quanto sia pure in forme diverse il nostro paese sia stato accogliente benevolo nei confronti dei nuovi arrivati
I problemi
Cominciano invece a sorgere a seguito delle ondate proveniente dall'Africa subsahariana
Questi immigrati quegli immigrati avevano un handicap di partenza erano neri
Ma proprio neri e arrivavano in un Paese nel quale per generazioni per convincere bambini capricciosi a fare il riposino pomeridiano pomeridiano si paventava l'arrivo dell'uomo nero
In più in molti casi erano anche musulmani
Arriva l'uomo nero e bambini che nel frattempo che nel frattempo erano cresciuti e magari oggi votano e si candidano abbiamo dovuto spiegare che l'uomo nero non era poi così cattivo come gli avevamo raccontato
Ora dati alla mano cerchiamo di spiegare loro che sarebbe nostro dovere interesse accogliere integrare coloro che fuggono dalle guerre della povertà e che comunque la vulgata che li descrive come un peso
In sostenibile per la collettività e il frutto di una propaganda di una strumentalizzazione politica il responsabile
In questo senso uno dei saggi contenuti all'interno del del rapporto è quanto mai eloquente
Oggi gli immigrati regolari in Italia sono poco più di cinque milioni pari all'otto virgola sette per cento la popolazione gli irregolari circa cinquecento mila
La loro presenza e decisamente inferiore a quella che si registra in molti altri paesi europei
I lavoratori immigrati in Italia producono il nove per cento circa del Pil stiamo parlando di quasi centoquaranta miliardi di euro annue
Il denaro che spediscono i loro familiari sei virgola due miliardi l'anno e molto più importante per il sostegno ai Paesi di origine di quanto non lo sia quello che l'Italia destina agli aiuti internazionali allo sviluppo
Chi dice aiutiamoli a casa loro sostenendo che si debbano finanziare i paesi d'origine trascura il fatto che siano proprio gli immigrati colle loro rimesse che si aiutano a casa
A casa loro e lo fanno da soli tra l'altro il danaro che gli immigrati mandano nei paesi d'origine arriva direttamente alle famiglie evitando l'intermediazione di apparati pubblici locali
Connotati spesso da un alto livello di corruzione
Fanno quello che abbiamo fatto noi egli mi che hanno fatto gli immigrati italiani in giro in giro per il mondo hanno lavorato hanno prodotto ricchezza e l'hanno trasferita nel nostro Paese la rinascita del Paese nel dopoguerra e anche largamente legata
Alla contributo che i nostri emigranti allora insomma i dati sono nettamente in positivo per lo Stato il bilancio tra costi e ricavi segnala un saldo attivo di circa quattro miliardi
I lavoratori stranieri in Italia sono il dieci virgola cinque per cento degli occupati tra loro vi è un numero crescente di lavoratori autonome le loro piccole impresa sono circa settecento mila assumono centinaia di migliaia di italiani ed è di origine straniera il nove virgola quattro per cento della imprenditoria nazionale
Gli immigrati tanto per chiudere versano quattordici miliardi l'anno di contributi sociali e ne ricevono solo sette tra indennità di disoccupazione pensioni
I loro contributi dulcis in fondo ci permettono di pagare oltre seicento mila pensioni di italiano forse dovremmo cominciare a riflettere più seriamente sul problema
Dell'immigrazione
L'altra grande questione il Mezzogiorno
Sulla questione meridionale dall'Unità d'Italia ad oggi si sono consumate le più spudorate menzogne
Il Sud
Di volta in volta
Descritto come la sanguisuga del resto d'Italia
Come luogo di il concetto di concentrazione del malaffare come ricovero di nullafacenti come Gancia che frena la crescita economica e civile del Paese come elemento di dissipazione della ricchezza nazionale attende secondo noi ancora giustizia
E un'autocritica collettiva da parte di chi mi riferisco a pezzi interi di classe dirigente anche meridionale sistema dell'informazione
Alimentato questa veri tutte le analisi certifica certificano come a proposito di spesa pubblica siamo di fronte ad una situazione letteralmente capovolta rispetto a quanto comunemente si crede
Ciascun cittadino meridionale sino al due mila diciassette ha ricevuto mediamente tre mila e cinquecento euro l'anno in meno rispetto ad un cittadino del Centro Nord
Se della spesa pubblica totale si considera la FIAT le fra la fetta che ogni anno il Sud avrebbe dovuto ricevere in rapporto alla sua popolazione
Emerge che complessivamente dal due mila al due mila diciassette l'ultimo dato disponibile quello del del diciassette la somma
Che gli è stata sottratta ammonta a più di otto cento quaranta miliardi di euro netti in media quarantasei virgola sette miliardi di euro LAN
Ancora il prodotto interno lordo al nord Italia dipende
Al contrario di quanto comunemente si crede molto poco dalle esportazioni all'estero e per i grossisti ma parte dalla vendita di prodotti al sud
Inoltre la situazione di imporre di import-export tra nord e sud d'Italia e tutta vantaggio del Settentrione ed è resa possibile paradossalmente proprio da quei tanto discussi trasferimenti da nord assoluta se questi ultimi infatti fossero già annullati o semplicemente ridotti come all'atto pratico si concretizzerebbe con l'autonomia differenziata che che la Lombardia il Veneto in parte anche l'Emilia Romagna
Paradossalmente il primo a farne le spese sarebbe proprio il Nord perché tali trasferimenti ritornano a cresciuti al Sud grazie all'esportazione dei prodotti settentrionali
E a cresciuti al nord o scusate grazie all'esportazione dei prodotti settentrionali verso il suo ad esempio i quattordici quarantacinque miliardi di euro annui che in media vengono trasferiti da nord a sud
Mettono sostanzialmente il Mezzogiorno in condizione di Hanks di acquistare i prodotti che il Nord dipende rendendo possibile in questo modo la risalita a settentrione ogni anno mediamente di sessantatré miliardi di euro
Insomma i trasferimenti che arrivano sud ogni anno bastano per renderlo capace di consumare quello che il Nord produce
Ma non sono sufficienti a permettere al meridione di avviare una propria economia competitivi
Per non parlare poi del tema delle infrastrutture dell'abbandono del territorio o delle cattedrali del deserto con le quali si pensava di risolvere i problemi dell'occupazione nel Mezzogiorno e per chiudere con la tanto vituperata Cassa per il Mezzogiorno le aziende che beneficeranno dei finanziamenti e l'ultimo periodo della Cassa del Mezzogiorno per l'ottanta per cento
Furono grandi imprese del Nord che naturalmente scapparono dopo aver fatto il pieno e ha permesso sulla strada migliaia di lavoratori
Gli studi della Banca d'Italia e anche dell'Istat
Mostrano che il Sud è la vera riserva di crescita dell'Italia
E se il Paese riuscisse a capire il valore di questo immenso tesoro di questo patrimonio nascosto nel Meridione potrebbe godere di uno slancio economico senza precedenti il terzo punto
Il lavoro
Dice
Primo articola nostra costituzione
Che l'Italia è una Repubblica
Fondata sul lavoro che tuttavia
Molte immagini proveniente dalla cronaca quotidiana ci parlano di nuovi scortati dal caporalato di nuovo schiavismo nell'agricoltura e nei servizi e vennero proletari della cosiddetta Giggs Gide con nomi dei fattorini su due ruote
Che rischiano percorrendo le strade delle nostre città di giovani precari vittime di un'economia d'impresa che sembra considerare il lavoro un male necessario
Di giovani che scelgono altre nazioni per raccogliere i frutti del proprio talento
Di pubblici dipendenti mortificati nelle retribuzioni pensate a come trattiamo gli insegnanti i pompieri i medici anzi a proposito di pompieri visto che c'è una rappresentanza né l'anno scorso abbiamo lanciato l'allarme
Sulla
Sul tema delle delle retribuzioni dei dei vigili del fuoco dicevamo ma perché queste retribuzioni non vengono adeguate a quelle degli operatori delle forze di polizia e scoprimmo una cosa
Che non avremmo mai immaginato è che i pompieri non avevano l'INAIL
Cioè i dipendenti dell'istituto dell'Eurispes che stanno dietro un tavolino asma nettare col computer
Sono assicurati Collinelli pompieri che rischiano la vita dalla mattina alla sera non avevano Lina e la cosa assolutamente vergognosa poi il Governo qualche maniera ha cercato di metterci una toppa non so quanto quanto
Quanto quanto funzionante
Bene che cosa rimane dunque di quel lavoro così centrale nel testo e nello spirito della Costituzione
Noi siamo di fronte ad un cambio epocale
Che nel combinato disposto degli effetti della globalizzazione del e del clamoroso sviluppo tecnologico richiede ci obbliga
Ad una rete redditi iniziano del lavoro e della sua lo collocazione all'interno delle dinamiche sociali il lavoro è sempre più un'attività dalle molteplici facce la sua pratica riduzione alla sola dimensione del lavoro dipendente che ha ispirato in massima parte l'azione della politica e il segno della mancata maturazione nella società italiana di una vera cultura del lavoro
Nel corso degli anni siamo tutti colpevoli sia per i vili già privilegiata
Una visione che ha santificato quasi esclusivamente il lavoro dipendente meritevoli di essere non solo parole valorizzato ma protetto dall'arroganza del padrone alias datore di lavoro
Ad un livello politicamente inferiore è stato collocato il lavoro dell'artigiano del parrucchiere il meccanico il calzolaio che ogni mattina tira su la serranda e dedica tutto se stesso a fare ciò che sa
Lo stesso vale per il lavoro del negoziante che affronta la sfida di conquistare la libera scelta di acquisto dei consumatori
Se da una parte il lavoro dipendente è stato tende tendenzialmente mitizzato dall'altra parte il lavoratore indipendente l'agente di commercio il medico l'avvocato è stato penalizzato
Quasi che il suo sudore
La sua fronte fossero di serie B
L'imprenditore per esempio che mette a rischio risparmi futuri alla propria famiglia investe in un'attività economica è stato quasi sempre collocato sull'altro lato della barricata non si è visto riconoscere la qualifica e la dignità del lavoratore anzi quasi per statuto è stato inserito nella categoria degli sfruttatori
Basti pensare ai piccoli e micro imprenditori spesso ex operai e a tanti obblighi e carte procedure amministrative che quasi come una punizione preventiva e si devono gestire per il fatto stesso di essere imprenditori e tutto ciò in un paese nel quale su circa cinque milioni di impresa il novantadue per cento è composto da piccole e medie imprese dobbiamo prendere coscienza accettare il fatto che la partita IVA non è automaticamente sinonimo di evasione fiscale che un datore di lavoro non è necessariamente lo sfruttatore
Ma anche gli è spesso è spesso un lavoratore che al lavoro dedica emozioni tensioni e ore in misura non inferiore ai propri collaboratori
E soprattutto dobbiamo capire e far capire che i posti di lavoro non nascono sotto il cavolo come si racconta ai bambini qualcuno li deve pur creare sino a prova contraria e posti di lavoro li crea l'impresa
Una metafora che rappresentano i e che rappresenta l'atteggiamento nei confronti dell'imprenditore quella dell'IRAP io un giorno chiesta alla nostra amministrazione guardando i conti ma com'è che qui questo mese paghiamo più IRAP del mese scorso
Il perché non lo sa no non lo so perché ci perché abbiamo assunto due nuovi ricercatori scusa ma lo Stato invece darmi una medaglia perché assumo due nuovi ricercatori mi fa mi mi fa pagare perché l'io assunti è questa
Questa è la logica dell'IRAP l'IRAP è un'imposta
Dico al ministro dell'Economia l'ex ministro dell'economia è un'imposta sostanze sostanzialmente punitiva delegittima affermare che discende appunto dalla percezione appena espressa che ha accompagnato la dimensione del lavoro
Paradossalmente si tratta di un'imposta che essendo tarata appunto sul numero dei dipendenti sull'ampiezza degli uffici e dei locali utilizzati perché funziona così
Li Rattazzi all'applico te l'aumento si assume una persona in più o se ingrandisce i i locali e quindi buona sostanza se crei se creo siete occupazione quindi una misura che produce l'imprenditore che volendo crescere incrementa appunto l'occupazione ma c'è di più secondo noi
Punisce il cittadino in quanto l'imprenditore scoraggiata da assumere costringe l'impresa al nanismo dimensionale dal quale noi siamo storicamente afflitti eppure e punisce in fondo al paese che non cresce
Bene mi avvio alle conclusioni ogni tanto guardo l'orologio per vedere se sto nei tempi distorce sta state tranquilli
Non abuserò non abuserò di voi quest'anno insomma
Quindi quando alle conclusioni
All'inizio delle nostre riflessioni abbiamo per così dire annunciato
Di voler parlar bene della politica addirittura bene dei partiti politici nella previsione che necessariamente dovrà rinascere una stagione della politica con la P maiuscola altrimenti moriamo insomma
Beh non non ci sono prospettive diverse la Prima Repubblica come voi ricordate
Aveva la sua costituzione quell'entrata in vigore il primo gennaio del quarantotto mentre nei decenni successivi
Nella Commissione Bozzi ai tempi di De Mita e Craxi nella Bicamerale di D'Alema nei tentativi di Berlusconi di Renzi sono riusciti ad aggiornarlo vanno provate a metterci le mani e nessuno è riuscito
L'arrivare in porto Hans
Con la riforma del titolo quinto nel due mila uno siamo riusciti riusciti addirittura ha peggiorato
Stiamo parlando ovviamente della seconda parte della Costituzione non dei principi generali che vende bene che rimangono che rimangano quelli indicati dai nostri padri costituenti
Insomma da più di un ventennio ci si confronta con la mancata crescita il paese che è diventata struttura strutturale Colleen Bamba dei l'imbarbarimento del clima
Del pubblico dibattito con la sterile litigiosità amplificati dal sistema dei media che si nutre più di elementi distruttivi che costruttivi
Quello che ci divide lo conosciamo bene e spesso le contrapposizioni appaiono il fine stesso dell'azione politica ciò che esce che ci unisce invece latitante un latitante che nessuno vuole con concretamente ricercato
In sintesi la politica è latitante proprio perché essa che dovrebbe essere il luogo del confronto e della mediazione non viene vissuta con questo Obiettivo
Per riportarlo al centro l'attività dello Stato e perché ritorni ad ispirarmi nell'azione la politica deve fare secondo noi
Una cura Ri costituente ritrattino costituente cioè deve affrontare una nuova fase costituente
Recentemente come voi sapete anche se timidamente è stata rilanciata l'idea di un'assemblea che riformi la seconda parte della Costituzione
E il senso di questa iniziativa dovrebbe essere mettiamo insieme le piccole grandi minoranza del Paese
Ricerchiamo i massimi comuni denominatori con l'avvertenza naturalmente che il tempo è scarso e che siamo già in grave ritardo
Una nuova Costituente dunque
In questo modo si darebbe un segnale secondo noi al Paese stiamo lavorando tutti insieme per voi
E i cittadini con ogni probabilità sarebbero disponibili a dare credito al tentativo e questo sarebbe il segnale del superamento di una politica bellicista che sa distruggere ma che non è in grado di costruire
Nel suo discorso di fine d'anno
Il presidente Mattarella indicato con il suo richiamo alla responsabilità un percorso virtuoso che noi condividiamo nel quale ci riconosciamo
Tuttavia il nobile richiamo il nostro presidente non deve trasformarsi in vox clamans in deserto
Il concetto di responsabilità chiama tutti in causa responsabilità verso se stessi i propri figli il proprio vicino il Paese nel suo insieme responsabilità significa anche educare significa produrre trasferire conoscenza e soprattutto non indulgere di fronte alla falsificazione o alla sotto sottovalutazione della realtà
Concludo con queste annotazione
Perché sono ve lo confesso ma lo siamo tutti in istituto ne abbiamo parlato non c'abbiamo fatto sopra una riunione sono seriamente preoccupato dai dati
Sull'antisemitismo raccolti nel corso della preparazione del rapporto il quindici per cento degli italiani
è convinto che la Shoah non sia mai esistita su quindici per cento è così articolato il quattro e cinque dice molto d'accordo sulla formazione non è mai esistita l'undici e uno dice sono abbastanza d'accordo che non sia esistita la Shoah
Questo segnala e chiudo e concludo questo segnale insieme alla necessità di quella ricostituzione dello stato della quale vi ho parlato
Segnala anche l'urgenza di procedere all'avvio di un'opera di lì vocazione di questo nostro Paese
Attraverso sostanziose iniezioni di cultura di valori di Rispetto di solidarietà di storia di memoria e di verità grazie per la pazienza
Ponziano rimane che alloggia presso cercheremo di stabilire di stabilire il record abbiamo dato i tre minuti e vediamo se riusciamo no io faccio dodici e trenta ho rimesso mano io voglio avventò da ma va bene grazie grazie alla Sonata quando noi al prossimo
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