Libere da molestie, libere di scegliere

Io chiederei a tutti di prendere posto così subito iniziano anzi scusandoci per questi pochi minuti di ritardo
è per tutte noi in questa sarà una giornata particolare per tante in questa sala il tema della violenza maschile sulle donne non è un tema da ricordare da cedere o da come dire da combattere soltanto nella giornata del venticinque novembre
Tante Dinoi lo fanno trecentosessantacinque giorni all'anno e io credo che questo sia importante però è anche importante
Secondo noi ed è particolarmente utile e preziosa per una data che impone a tutti anche a chi non se ne occupa una quotidianamente una riflessione soprattutto una presa d'atto una presa di coscienza
Noi abbiamo voluto dedicare questo venticinque in modo particolare a un tema della violenza maschile sulle donne quello nei rapporti di lavoro avremo modo di indagarlo con importanti relatori io li voglio veramente tutti sin da subito ringraziare in maniera particolare li conoscete praticamente sostanzialmente tutti Linda Laura Sabbadini la ministra
Bonetti che ringraziamo anche per il prezioso lavoro che sta facendo Linda peraltro una che lavora con noi Sempre anche con la Commissione d'inchiesta femminicidio contro ogni violenza di genere Susanna Camusso non ha bisogno di presentazioni
Francesca Bagni Cipriani e la consigliera nazionale di parità davvero grazie al loro grazie a tutti anche i senatori presenti grazie soprattutto alla commissione d'inchiesta che l'onore e l'onere di presiedere
Io chiederei direttamente la presidente Casellati di aprire con un suo indirizzo di saluto e quindi intervento questo questo appuntamento ringraziandolo per aver scelto di essere qui con noi e soprattutto per il contributo che ha darà alla nostra discussione grazie
Buon pomeriggio a tutte e a tutti
Saluto il ministro Elena Bonenti
Saluti parlamentari e le autorità presenti gli illustri relatori e gli ospiti in sala
Ringrazio ciascuno di voi per il contributo e la partecipazione a questo importante convegno promosso dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio nonché suo chief ogni forma di violenza di genere ringrazio la Presidente Valeria Valente i componenti della Commissione che hanno fortemente voluto e si sono impegnati nell'organizzazione di questo prezioso momento di riflessione comune in occasione della Giornata internazionale ONU per l'eliminazione della violenza contro le donne
Un tema riguardo da sempre con particolare attenzione e forte preoccupazione
Un tema in relazione al quale occorre partire dalla considerazione che specie negli ultimi dieci anni sono stati compiuti sforzi importanti dalla adesione alla confezione di Istanbul del due mila dodici alla approvazione della successiva legge di ratifica di attuazione numero settantasette del ventisette giugno due mila e tredici dall'introduzione a livello ordinamentale per reato di stalking
Con la legge numero trentotto del due mila e nove all'eliminata dalla emanazione del decreto legislativo numero duecentododici del due mila e quindici Greco lo Statuto per la vittima del reato solo per citare alcuni degli interventi più significativi
Ciò nonostante i dati più recenti dalle relazioni del Governo e delle forze dell'ordine alle statistiche dei principali osservatori istituzionali e privati ci dicono che quanto realizzato finora
è riuscito soltanto ad arginare il fenomeno non a contrastarlo nel profondo a colpirne le radici
Il dossier pubblicato lo scorso agosto dal ministero dell'Interno
Documenta ad esempio come gli omicidi commessi all'interno di un contesto affettivo o familiare continua a rappresentare più del quaranta per cento di quelli avvenuti nel nostro Paese nell'ultimo anno
La relazione ci dice inoltre che a fronte di una significativa diminuzione generale degli omicidi negli ultimi dodici mesi i femminicidi sono calati soltanto del quattro per cento
Dati importanti
Che ho voluto ricordare perché è stato accertato che in almeno tre casi su quattro l'evento mortale costituisce il tragico epilogo di un'escalation di violenze che non si è riusciti a bloccare per tempo
Una spirale
Che può prendere le mosse proprio da crimini minori come le molestie anche di tipo psicologico le percosse o i ricatti specie di natura sessuale
Consumati tanto nell'ambito domestico quanto sui luoghi di lavoro
Ecco perché
Qua c'è stato con piacere ma anche con grande responsabilità l'invito ad aprire questo convegno perché come donna prima ancora che come avvocato Presidente del Senato ritengo mio dovere portare ogni volta che ne ho l'occasione un contributo a quella che considera una battaglia di civiltà una battaglia a favore delle donne a tutela delle famiglie e del primato di una società fondata sui valori della convivenza e del sostegno reciproco una battaglia per l'affermazione di una nuova cultura delle tutele che possa valorizzare l'azione legislativa giudiziaria e socio sanitaria
Una cultura da costruire assieme concentrandoci su una strategia che deve fondarsi su quattro pilastri irrinunciabili
Lo studio e l'approfondimento del fenomeno della violenza di genere della sua natura delle sue origini sociali e culturali la capacità di sintesi e di coordinamento interdisciplinare e interi istituzionale l'attenzione agli strumenti di comunicazione e di informazione l'educazione e la sensibilizzazione dei cittadini
In tale prospettiva
Approfondire il fenomeno significa soprattutto favorire il dialogo e lo scambio continuo di informazioni tra le istituzioni le forze dell'ordine la magistratura gli operatori sanitari e tutti gli attori coinvolti a cominciare dalle realtà associative e di volontariato operanti nel terzo settore
Un dialogo che deve avvenire nella consapevolezza dei compiti di ciascun interlocutore ma anche delle sue necessità e delle criticità con cui si misura ogni giorno
Fare sintesi significa poi tradurre queste informazioni in un percorso integrato e condiviso un percorso che dia qualità all'azione del legislatore come è avvenuto ad esempio con la recente legge numero sessantanove del due mila e diciannove approvata definitivamente dal Senato lo scorso mese di luglio ed entrate in vigore il nove agosto
Un provvedimento destinato a produrre e petti decisivi nel contrasto alla violenza di genere perché prevede procedure più snelle rapide ed efficienti per la repressione delle violenze
Perché risponde ad esigenze di protezione sempre più avvertite nella collettività e introduce nuove fattispecie penali come la costrizione al matrimonio
La deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso il il cosiddetto Revan Bretagne porno e soprattutto la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa
Perché reca disposizioni fondamentali per la protezione delle vittime e la tutela giudiziaria dei bambini nonché in materia di formazione degli operatori di polizia perché reca istituti tesi al recupero sociale degli aggressori anche al fine di evitare pericolose e più gravi recidive
Occorre inoltre valutare l'opportunità di consentire in determinate circostanze agli organismi di protezione di attivarsi tempestivamente
Anche indipendentemente dalla capacità delle vittime di comprendere la gravità della situazione in cui o versano o dalla loro paura di denunciare i propri aggressori
Non dimentichiamolo mai
Chi ha paura chi vive nel terrore chi non è certo di ricevere adeguate tutele chi teme una ritorsione ancora più brutale non denuncia
Subisce in silenzio fino a quando non è troppo tardi
Parimenti non deve mancare l'attenzione alla comunicazione la nostra arma più forte
Come possiamo sottovalutare il valore strategico di una forte campagna di informazione Seles statistiche continuano a dirci che molte donne ancora non conoscono le misure che si di sicurezza predisposte a loro tutela
Per questa ragione o fortemente sostenuto la pubblicazione lo scorso anno della guida in difesa delle donne
Da parte del Senato un documento penso a fornire alle vittime ogni notizia utile a reperire il sostegno necessario per fronteggiare le drammatiche spedite esperienze che insidiano la loro vita
è necessario inoltre guardare con spirito di collaborazione agli organi di informazione e alla loro capacità divulgativa
E questo significa anche invitare all'uso di un linguaggio responsabile e consapevole del valore delle parole
Troppe volte episodi di violenza di genere sono stati descritti come atti passionali oppure come casi di amore malato di amore molesto odio amore ossessivo
Termini spesso usati con troppa leggerezza anche solo per mandare la notizia
Che tuttavia rischiano in questo modo di condizionare il giudizio sociale mediante una rappresentazione distorta della realtà o peggio
Stimolando una inaccettabile empatia con gli aggressori o i persecutori
Occorre invece narrare i fatti di cronaca cumuli linguaggio che sia rispettoso delle vittime delle loro paure del loro dolore
Ne altrettanto importante che questa preziosa opera di comunicazione contribuisca a diffondere un messaggio positivo e di fiducia nelle istituzioni
Diamo spazio anche alle storie che si risolvono positivamente
Diamo voce ai contributi e alle testimonianze delle tante donne di coraggio che sono riuscite ad opporsi alle spirale di violenza
Che hanno denunciato i loro aggressori e che sono state sostenute dalle forze dell'ordine dalle comunità di Opel di accoglienza dalla magistratura
Sfruttiamo le potenzialità offerte dagli strumenti di comunicazione e di informazione per dare dignità
Alla condizione femminile anche là dove la donna continua ad essere soggiogata dal pregiudizio sociale derivante da una cultura ormai anacronistica che la pone in posizione di inferiorità e di debolezza rispetto all'uomo
Educare sensibilizzare infine un perché una rivoluzione culturale richiede di essere insegnata spiegata e divulgata
In tale ottica
Penso a quanto possa essere utile investire sul colmi il cemento delle scuole e sui programmi formativi volti a rafforzare il rispetto per il prossimo però ogni forma di diversità cominciare da quella di genere
Per la giustizia per la vita umana stessa
Ma penso anche alla utilità di promuovere ogni iniziativa e ogni Progetto tesi a sensibilizzare i cittadini a non tollerare a non restare indifferenti a non voltarsi mai dall'altra parte
A tale riguardo ricordo che proprio non un anno fa sempre in Senato o aperti i lavori di un altro convegno dedicato al femminicidio
La commissione d'inchiesta non era stata ancora costituita tuttavia proprio questa coincidenza riporta rivolgere alla presidente Valente ai membri della Commissioni e a tutti voi un auspicio
Anzi un invito facciamo in modo che questo momento di condivisione diventi un appuntamento istituzionale fisso qui in Senato
Un'occasione per ritrovarci per confrontare esperienze e competenze per trarre un bilancio di quello che si è fatto di quello che si può e si deve fare ancora
Sarebbe un importante gesto di attenzione e di partecipazione specie nei confronti di chi è più esposto di chi è più a rischio
Perché sia consapevole che c'è sempre un'alternativa una speranza un'opportunità per contrapporre alle violenze il diritto di essere liberi
Il diritto di poter scegliere il diritto di diretti no il diritto ad una vita protetta il diritto ad una vita serena vi ringrazio
Voglio stare zitta aspettiamo un video quindi adottato per le volevo capire se partirà
Ci siamo
Va bene
La
In troppo mai
Proprio produttiva proprio
Riprendi
Sì
Ok allora in perché questo video intanto per provare diciamo passare da un argomento più generale sul quale io non mi spendere oltre viste anche le prede parole della presidente Casellati
Che è appunto il fenomeno generale della violenza maschile sulle donne
Noi oggi abbiamo scelto e quindi il senso di questo video per introdurre diciamo sul look un argomento più specifico e quello delle molestie
Nei rapporti di lavoro perché abbiamo scelto questo tema abbiamo scelto di dedicare il nostro impegno in questa tornata a questo tema nel frattempo ringrazio la dottoressa Marcella Panucci
Direttrice Terna di Confindustria che ci ha raggiunti il cui contributo ovviamente capirete per tante ragioni visto il tema prezioso e fondamentale per la tavola rotonda
Avremo dopo non si sente ecco mi così mi sentite di più
Allora io dico diciamo spesso io di quante giustamente che giornate come queste hanno un senso se non restano celebrazioni ristrette riservate se suscitare invece un interesse ampio
Se riescono insomma anche grazie al lavoro simbolico a smuovere la coscienza diffusa di un Paese che purtroppo è fatta anche per fortuna ovviamente non solo di tanta disaffezione di indifferenza e soprattutto di pregiudizi tanto tanto radicati al centro di questa giornata non ci sono io direi soltanto le donne in genere ma soprattutto le ancora molte troppe violenze che esse subiscono ogni giorno nelle case nelle strade appunto nei luoghi o meglio ancora né i rapporti di lavoro
Allora ho quest'oggi vanno garantite innanzitutto ascolto e attenzione
Il venticinque novembre in questo senso non è una giornata rivolta soltanto le donne la Commissione d'inchiesta sul femminicidio che ha deciso di valorizzare in questa giornata il tema delle discriminazioni di genere
Che hanno a che fare con il lavoro e più non lo specifico il nodo dolente delle modeste nei rapporti di lavoro
A assunto questa come priorità se abbiamo scelto questo tema e anche perché non c'è nulla di più trasversale di più universalmente riconosciuto di quanto lo sia il valore del lavoro
Un lavoro a cui tutte e tutti hanno diritto un lavoro che sia effettiva fonte di autonomia e di libertà
Non può essere un luogo di vessazioni di discriminazioni come spesso accade ai miei per tante donne
Se siamo d'accordo che a tutti dunque uomini e donne appartiene questo diritto e questa rivendicazione
Allora la battaglia contro le molestie sul lavoro si inserisce pienamente nel palinsesto civile politico e culturale che rende il nostro paese una democrazia veramente avanzata il mio ruolo oggi è quello di dare avvio a una discussione franca soprattutto io dico preziosa a cui hanno scelto e io li ringrazio ancora di partecipare membri rappresentanti del governo lo specifico la ministra rappresentanti delle istituzioni del mondo del lavoro delle organizzazioni di categorie sindacali
L'obiettivo è che questa giornata sia ovviamente un'occasione per guardare con attenzione ma anche senza reticenze ai risultati che sono stati raggiunti ma ancora di più armi alla capacità effettiva che gli strumenti oggi a nostra disposizione
Hanno nel contrastare il fenomeno della violenza e delle discriminazioni di genere nei rapporti di lavoro un'occasione dunque per capire come l'impegno su questi temi possa proseguire molto più forte di quanto sia stato sino ad oggi
Non voglio fare graduatorie francamente lasciano il tempo che trovano ritengo però che il rapporto tra disparità di genere e lavoro possiede oggi per l'Italia una centralità enorme che purtroppo non sempre viene rappresentata o soprattutto non sempre percepita nelle dimensioni che realmente le appartengono
Prima ancora che per il dato numerico dico questo per una ragione che ha a che fare con il dato politico e culturale di questo fenomeno tutti gli abusi tutti i ricatti tutte le vessazioni somme sempre insopportabili tutte le disparità lo sono che si consuma sul terreno della disponibilità al lavoro di ciascuna donna però sono le discriminazioni più insidiose più pesanti e più difficili da estirpare
Proprio perché colpiscono quello che è lo strumento più nobile e più forte per garantire emancipazione sociale libertà di scelta a ciascuno e a ciascuno
Le molestie sul lavoro subite dalle donne costituiscono un fenomeno dalle proporzioni rilevanti
Da una rilevazione Istat del due mila diciotto negli anni due mila quindici due mila sedici sono state ben un milione quattrocentoquattro mila le donne italiane ad aver subito qualche forma di protesta fisico di molestia fisica
Nel rapporto di lavoro da parte di un collega o di un datore di lavoro oppure ricatti
Sul luogo di lavoro per ottenere un lavoro o per mantenerlo o per progredire nella quasi totalità
Dei casi l'Autore è un uomo la dimensione ovviamente anche la qualità di questo fenomeno sarà il tema affrontato da Linda Sabbadini io non mi potrei mai sostituire indegnamente lo farà ovviamente sempre come il suo stile fare in maniera magistrale alla quale peraltro io approfitto di questa sede per dare davvero un ringraziamento sentito per essere non solo qui oggi ma per l'impegno che lei sta profondendo soprattutto affiancando il lavoro della nostra Commissione
Io mi limito a dire che se tali sono le dimensioni del fenomeno è assolutamente necessario
Un approccio ampio multilivello al problema tanto più in un ambito complesso e articolato dove il vero problema e decifrare l'asse portante su cui si producono gli atteggiamenti riconducibile a molestia
Il punto è questo individuare il terreno che favorisce discriminazioni di genere che a loro volta si traducono poi in atteggiamenti ricattatori e lesivi della dignità delle donne
Quando non di violenza questo terreno è il rapporto di lavoro ben più che il generico e forse troppo indeterminato luogo di lavoro
E lì che accadono le molestie come qualcosa che è molto difficile a botte da intercettare ed è lì dunque che va concentrata la nostra attenzione dobbiamo tenere presente che ci sono ambiti professionali diversi ai quali appartengono dinamiche diverse
Ma non per questo potenzialmente meno pericolose
Il settore dei servizi e del commercio
Rappresenta una specificità è una cosa diversa per esempio da ambiti dove invece vige una più netta gerarchia penso per esempio quello sportivo quello educativo in senso ampio collo accademico universitario ho ancora tanti altri
Dunque però noi dobbiamo essere in grado di scoprire quello che oggi resta spesso nascosto come facendo sentire le donne innanzitutto più sicure e più protetti
Solo così denuncerà stanno o in questo compito vale per le molestie che dico vale per le violenze ancora prima di chiedere alle donne di denunciare chiediamoci se lo Stato oggi nelle condizioni di proteggere e tutelare una donna dopo la denuncia questa deve essere per noi un'assoluta priorità
E quindi trovando poi il modo di collegare di più e meglio indizi che testimoniano la serialità dei comportamenti dei molestatori ecco perché servono strumenti per fare emergere il fenomeno molto più di quanto avvenga oggi strumenti per conoscerlo controllarlo e prevenirlo efficacemente anche per esempio attraverso una messa a punto io dico anche se necessario e credo di sì un rilancio dei diversi organismi dei comitati di parità e pari opportunità che su questo terreno lavorano spesso dialogando poco e male tra loro o spesso non essendo messi nelle condizioni di esercitare fino in fondo la funzione che avrebbero dovuto svolgere questo è quanto ci chiedono le convenzioni le raccomandazioni internazionali ed è quanto si è iniziato a fare negli anni scorsi dal punto di vista legislativo introducendo per esempio il divieto di demansionamento licenziamento trasferimento a seguito di una denuncia di molestie
Ma penso ancora l'accordo quadro queste mantenuto Sanna la dottoressa Panucci ci diranno bene
Accordo quadro sulle molestie sottoscritto nel due mila sedici da Confindustria CGIL CISL e UIL oltre a tutti gli accordi raggiunti a livello regionale tra istituzioni e rappresentanze categoria e del lavoro
Lo scorso giugno poi è stata approvata dall'Organizzazione internazionale del lavoro una convenzione su molestie violenze di genere
Che deve essere ratificata dagli stati membri dell'ONU per questo non è qui al Senato abbiamo presentato un DDL a prima firma senatrice Rossomando io la ringrazio presepi e la nostra dice Presidente e sinceramente credo che da lì noi dobbiamo partire il mio il nostro impegno deve essere quello di ratificare quindi questo accordo al più presto per proseguire su una strada che il nostro ordinamento ha già imboccato a partire appunto dalla nuova tutela inserita nel Codice di pari opportunità nel due mila diciotto
Perché agisce in giudizio a seguito di una molesto molestia sessuale subita in un rapporto di lavoro
Oggi la convenzione ogni fa un passo importante perché si propone di proteggere tutti i lavoratori e le lavoratrici a prescindere dallo Stato su contrattuale dando anche attenzione al lavoro nero soprattutto agricolo come sempre accade dove ci sono sacche profonde di illegalità
Se ne aggiungono altre fatte da ulteriore violenza ulteriori abusi
Di fronte a queste realtà noi dobbiamo necessariamente alzare il livello di guardia
Queste tappe indicano che non è vero che non si è fatto nulla non è vero che partiamo da zero e tuttavia il fenomeno delle molestie sul lavoro deve spingere tutti noi
A cominciare ovviamente da legislatore quindi l'anestesia una riflessione ulteriore sulla reale capacità dell'impianto normativo attualmente esistente
Di offrire un livello di garanzia sufficiente per prevenire efficacemente rischi proteggere con offertone garanzie le dà le donne lavoratrici e anche di delineare una risposta punitiva adeguata che possa effettivamente e concretamente svolgere una funzione deterrente
La giornata di oggi offrirà spunti significativi da questa riflessione ma credo di poter dire già da ora che su questo terreno scontiamo un deficit anche normativo che può e deve essere colmato ci sono diverse proposte di legge presentate anche qui al Senato proprio in tema di contrasto alle molestie su nel rapporto di lavoro che cercano di colmare queste lacune
A testimonianza che l'esigenza sul tema è percepita in modo trasversale da parte di tante forze politiche io giudico questo un fattore positivo di arricchimento per il dibattito non un freno anche perché nella mia esperienza sempre le donne quando hanno lavorato per obiettivi comuni sono state capaci di supera distanza legati agli schieramenti di provenienza e io sono fiduciosa che anche su questo terreno
Questo accada a partire appunto da lavoro che facciamo nella nostra Commissione per riferirmi ad un aspetto specifico su cui si discute da tempo io personalmente credo che lo strumento penale quello repressivo in generale
Sia sufficiente da solo a risolvere i problemi non lo sia
Soprattutto i problemi che hanno una radice culturale profonda è vero anche però che un padrone che si repressivo efficace dotate di certezza applicativa è fondamentale per offrire strumenti di difesa adeguati allora dico
Valutiamo se questo è il caso delle molestie sessuali sul lavoro e se eventualmente l'Inter incertezza interpretativa che riguarda le condotte qualificabili come abusi sessuali perché compiute con abuso di autorità giustifica un intervento ulteriore da parte del legislatore
Valutiamo se su questo terreno ci sono gli interventi utili per le donne per i magistrati non voglio dimenticare però che possiamo certamente fare anche di più dal punto di vista della prevenzione
A cominciare dalla valutazione dei rischi e dall'elaborazione di modelli organizzativi che consenta un controllo interno alla struttura lavorativa che sia capillare e non più estemporaneo
Così come sul terreno della protezione delle vittime necessario incrementare la diffusione anche mediatica degli strumenti già oggi esistenti a tutela delle lavoratrici
Insomma la violenza contro le donne oggi la più grande violazione di diritti umani ce lo ricorda la convenzione di Istanbul ratificata da questa volta questo stato che va però continua ad andare in scena ogni giorno nelle nostre società
Una violenza che gli strumenti repressivi riporlo ricordato benissimo la presidente Casellati per quanto forti non bastano a sconfiggere ne bastano migliorare sul piano della gravità e dell'aggressività che invece purtroppo drammaticamente e mediamente cresciuta
I reati contro le donne restano gli unici reati violenti a non conoscere crisi allora educazione e prevenzione il solo modo per incidere in profondità è è resta quello di puntare su questi due aspetti
Per superare e sconfiggere soprattutto pregiudizi esteriori
Sono convinta che questa debba essere la nostra bussola per il futuro lungo una direzione di marcia khettara più frutti
Quanto più saremo uniti e unite in al nostro interno tra istituzioni legislatore mondo dell'impresa mondo del lavoro delle professioni delle università questo è un augurio
E questo è il mio personale della nostra Commissione ma personalmente e anche un impegno che qui in questa giornata tanto importante per tutte noi io voglio ribadire e rinnovare hanno i tutte grazie davvero per essere
Darei
Darei subito la parola la ministra Bonetti grazie come deficit
Come tempi
Innanzitutto lasciatemi ringraziare per questa preziosissima e significativa occasione ringrazio in particolare il presidente Casellati per l'opportunità di accogliere nella nello istituzionale più alto che che e abbiamo come camere
Convegni o in occasione di questo tipo
Perché significa in qualche modo permettere al luogo più alto dell'istituzione che rappresentativo della casa dell'espressione della comunità del nostro Paese la vite i volti e le voci di tante donne purtroppo vittime di violenza e oggi non più presenti col noi
Ringrazio la Commissione in particolare nella figura della della presidente Valente ringrazio tutti membri le persone i relatori che sono qui presenti
Devo dire che prima di Nietzsche are una una riflessione sul tema in oggetto della della giornata credo che in questa giornata in cui risuonano tante
Parole e numeri dati riflessioni
Dobbiamo riservare un momento di di silenzio e di rispetto per le vittime del femminicidio perché davvero ci sia un ricordo di una vita tragicamente in sensatamente interrotta
Della quale in qualche modo ne ci dobbiamo continuare a fare carico e l'ho fatto privatamente ha reso omaggio
In modo simbolico a una targa a ricordo delle vittime di femminicidio nel Municipio uno di Roma ma veramente a a simbolo di momento in questa giornata in cui in qualche modo il pensiero deve andare a rivolgersi a queste vittime e le loro famiglie
Perché
è a loro che si deve dedicare tutto il nostro impegno per impedire che questo possa continuare ad accadere perpetrarsi nel nostro Paese
Quest'anno come ministero abbiamo introdotto come tema della della campagna sollecitati devo dire per l'ascolto
In particolare di tutte le realtà che nei territori agiscono a servizio delle donne contro la violenza contro le donne in particolare penso alla rete dei centri antiviolenza sul tema della violenza economica
è un tema badate bene estremamente importante che si collega anche a all'oggetto più proprio di questa di questo pomeriggio perché
Un elemento subdolo che nel nostro Paese si stanno insinuando e al quale dobbiamo dare visibilità e voce tanto quanto
L'esercizio della polizia fisica e psicologica e sessuale
La convenzione già dichiarata del libro a di giugno che dà anch'io auspico fortemente venga ratificata al più presto dal nostro Parlamento auspico che l'Italia sia tra i primi Paesi ratificare questa convenzione assicuro il pieno impegno del governo
Per quanto di sua competenza a sostegno di questo
Come dicevo questa convenzione nel diciamo premesse riconosce
Le violenze le molestie come ostacoli per l'ingresso il mantenimento il progresso della presenza femminile nel mondo del lavoro nell'articolo uno laddove si definisce cosa si intende per violenza e molesti anzi introduce non sono l'elemento della violenza fisica psicologica e sessuale ma anche il tema della violenza economica ciò significa che questo elemento non va visto come semplicemente un fattore sociale di scarsità della presenza femminile nel mondo del lavoro dobbiamo dire a noi stessi in modo forti nitido e quindi assumercene pienamente la responsabilità che la violenza economica cioè l'impossibilità di una donna di poter gestire dissente la propria vita di poter avere riconosciuto un ruolo nel mondo del lavoro di avere un'indipendenza lavorativa è un atto di coercizione si estende a usare la donna non solo nella sua fisicità
Tenta toglierle la dignità personale perché la colloca in un limbo rispetto al quale la donna pensa di non avere un valore se e per gli altri
è l'annichilimento della dimensione per la cittadinanza d'altra parte siamo in un Paese che fonda la cittadinanza sul tema del lavoro l'impedimento ad una donna di entrare nel mondo del lavoro
è un atto che nega la donna la sua dignità in quanto cittadina e quindi la svestite la denuda completamente di qualsiasi elemento anche di riscatto
Alle lenze economica è uno dei motivi che fanno da ostacolo rispetto al tema della denuncia ha ragione la presidente Valente
Andiamo tanto lavorato e dobbiamo continuare a lavorare
Per sollecitare il coraggio della denuncia ma questo deve essere accompagnato da un'assunzione di responsabilità di tutti noi di tutti i soggetti coinvolti sia per accompagnare una donna per non farla sentire sola
Nella diciamo prese in carico su di sé della condizione della violenza
Sapete meglio di me che a riconoscere di essere oggetto di violenza domestica è un atto faticoso personalmente intimamente faticoso
Ma accanto a questo c'è la prospettiva del dopo c'è una porta che la donna deve aprire e rispetto alla quale non sa cosa prova dopo è qui dopo fuori che trova dalla porta deve essere il noi il non è stato il nel Paese
E quindi bisogna da un lato sostenere la donna nella presa in carico di una dimensione di di acquisizioni di dignità personale e questo viene fatto in modo straordinario della rete dei centri antiviolenza da tutte quelle realtà territoriali
Che noi oggi vogliamo ulteriormente incentivare ma dall'altro dobbiamo anche definire dei percorsi di prospettiva che permettono ad una donna di ricchi essere considerata e di considerarsi preziosa per la nostra comunità e quindi di potersi rimettere in gioco
Per questo abbiamo voluto nella riconvocazione della cabina di regia che domani avrà il suo secondo appuntamento per dare seguito poi ad un piano operativo puntuale
Da un lato ulteriormente incentivare la Rete territoriale di sostegno alle donne in particolare del rating del decente
Antiviolenza attraverso le Regioni con lo stanziamento di trenta milioni finalizzati a questo scopo puntualizzando e quindi lo devo dire che dobbiamo come se livello nazionale farci carico tutti insieme nella sinergia dei soggetti coinvolti di un monitoraggio che effettivamente le risorse che sono state che verranno stanziate
Vengano erogate vengono erogate con criteri che siano coerenti con l'intenzionalità politica del nostro piano strategico nazionale
Ma poi oltre a questo è notizia di oggi lo sblocco finalmente dei fondi per gli orfani delle vittime di femminicidio su questo devo ringraziare tutte le forze politiche tutti i soggetti coinvolti istituzionali da subito mi sono presa cari in carico
Della problematica c'era un ritardo che non era più procrastinabile bisognava intervenire il governo nelle figure competenti in particolare del ministro quartieri accolto da subito l'emergenza
Sollecitata all'ultimo Ctm di giovedì scorso a ci siamo soffermati e la contenta che oggi è andata alla firma del del ministro questo assegno di un percorso di sinergia tra le istituzioni che sono in grado di attivare una propria responsabilità
Perché capite la campagna che ne stiamo lanciando una campagna che vuole liberare le donne
Il tema della libertà come è stato detto anche dal presidente la libertà di poter dire di no alla violenza della libertà di potersi pensare donna capace di ricominciare ma ogni atto di libertà
è in in induce un'assunzione di responsabilità in automatico e quindi la responsabilità è la nostra responsabilità di permettere a questa libertà di mettersi in campo
Noi abbiamo su questo introdotto un nuovo Progetto sperimentale che costruiremo insieme alla Rete
Che già si occupa della a violenza
è comunque per le donne
E quindi un'introduzione di un microcredito di libertà che vuole andare ad aiutare le donne nella ricostruzione del dopo c'è tutto un percorso di sostegno che va garantito
Ma la parola sostegno nel nostro piano strategico si affianca la parola promozione
Dobbiamo indurre delle politiche pro attive che diano fiducia alle donne
E che però non li lascino sole perché non è tipo lasciare in mare aperto dicendo ne abbia fatto il nostro lavoro lo dobbiamo continuare ad accompagnarle loro e i loro figli
Perché ed è l'ultimo elemento che vorrà introdurre a trent'anni dalla convenzione degli diritti dell'ONU dichiarata sui minori
Non solo dobbiamo prenderci cura degli orfani vittime di femminicidio ma dobbiamo riconoscere che c'è una relazione
Fondamentale di genitorialità che alcune domande che ha da cui alcune donne vengono sottratte perché vittime della denuncia e invece esattamente in quella possibilità di riconoscere a quelle donne la potenzialità e la possibilità di rimanere madre significative
Uno dei cammini di
Liberazione sia per la donna che per il figlio e anche su questo credo noi dovremmo lavorare tutti insieme quindi io auspico che questa giornata apponga quegli elementi essenziali che possano aiutarci a definire
Il cammino che qui ci attende dall'anno prossimo dovremmo rinnovare il nostro piano strategico nazionale e da domani quella patina di regia che coinvolge tutti i soggetti protagonisti di di di di questo percorso potremmo anche prendere in carico quanto emerso in questa giornata e farcene carico tutti insieme per poterlo realizzare quindi grazie
Grazie alla ministra Bonenti di la presidente Casellati ci deve lasciare perché a una da un altro impegno ce l'aveva detto la ringraziamo ovviamente la salutiamo intanto mi permetto di salutare
Ho detto all'inizio
In apertura di di questa manifestazione che ci sono donne in questa sala che lavorano sul tema della violenza e trecentosessantacinque giorni all'anno prima di fare i saluti istituzionali io diciamo per affetto per stima per apprezzamento voglio salutare loro
Vedo soltanto alcune quindi altre dimenticherò Lella Palladino in rappresentanza della rete direi di fare politica di differenza donna ho visto le rappresentanti Telefono Rosa allora tutti i centri antiviolenza che ogni giorno combattono questo fenomeno ogni giorno spesso nel silenzio in solitudine un grazie perché noi con loro stiamo facendo davvero lavoro importante senza di loro lo potremmo fare grazie grazie al Presidente Casellati
Grazie e un saluto quello diamo invece a rappresentanti istituzionali che non c'hanno scritto volevano essere più come mamma l'ho potuto led in siamo spesso il Presidente la Camera Roberto Fico Maria Edera Spadoni vicepresidente alla Camera il ministro Lorenzo Fioravanti io a questo punto darei per entrare nel merito proprio di questa discussione per capire di che cosa parliamo veramente
Guardare questo fenomeno con numeri che sono sempre molto più efficaci di tante parole ma Linda non ci dà soltanto i numeri ci dà anche una lettura con un'ottica di genere che quella che noi preferiamo la parola a Linda Laura Sabbadini grazie
Allora noi sappiamo che la violenza contro le donne è l'espressione della volontà di dominio e di possesso dell'uomo sulla donna e la violenza di genere proprio perché è esercitata contro una donna in quanto donna
Sappiamo anche che la violenza di tanti tipi fisica psicologica sessuale
E
I ricatti sessuali sul lavoro sono uno di questi tipi di violenza uno dei tipi di violenza più terribili e di cui si parla ancora troppo poco
Si tratta di ricatti perché l'uomo sfrutta la sua posizione di potere di vantaggio per ottenere prestazioni sessuali da parte di donne
Più vulnerabili di donne in difficoltà
O di donne che vogliono mettersi in gioco per progredire nella carriera
Il caso Weinstein e il movimento mi tu hanno accesso i riflettori sul fenomeno però è anche vero che hanno evidenziato numerosi stereotipi
è facile dire perché non ha denunciato
Perché ci ha messo vent'anni per arrivare a denunciare non capendo le gravi difficoltà che le donne incontrano ad essere credute
Ora la situazione dei ricatti sessuali sul sul lavoro nel nostro Paese è grave non l'abbiamo misurata come Istat soltanto recentemente ma già dal mille novecentonovantasette
E siamo un milione e quattrocento mila donne che hanno subito ricatti sessuali nel corso della vita
Per un terzo delle vittime il ricatto si ripete tutti i giorni o qualche volta a settimana
Il che vuol dire che i ricatti sessuali sono assolutamente pervasivi
Il settanta per cento delle vittime dichiara che sono stati
Dei reati molto abbastanza gravi e l'ottanta per cento non ne ha parlato con nessuno non sul posto dell'auto di lavoro
Con dirigenti ne ha parlato solo il tre per cento della totale
E cosa ancora più terribile è che quasi nessuna donna li ha denunciati stiamo allo zero virgola sette per cento il che vuol dire proprio quasi nessuna
Ed è una percentuale che è molto più bassa anche di quella degli stupri e anche di quella della violenza domestica che noi sappiamo essere già molto bassa perché intorno al dieci per cento a volte neanche Jacques IPA
Quindi questo è un problema Siris Simo che abbiamo ora in molti di lo dicono direttamente le donne
Perché in un quarto Decca anzi non denunciano perché non hanno fiducia nelle forze dell'ordine
In un ventidue per cento di Casini perché se ne è andata dal posto di lavoro non accettato il lavoro perché ovviamente i ricatti sessuali avvengono anche per le disoccupate per chi lo cerca non soltanto per
Le occupate
Che nel diciotto paga percento per paura punto di non essere creduta
Quindi le motivazioni fondamentali sono la profonda sfiducia nei confronti della possibilità di essere in qualche modo credute e difese da parte di quegli organismi che si sono deputati a farlo
E puzza ovviamente è una grande sconfitta per tutti perché
Il livello di sfiducia è in assoluto il più alto così molto più alto anche di quello da nei confronti della violenza Domestica nei confronti delle altre tipologie delle altre tipologie di violenza i ricatti sessuali
Avvengono quando si cerca lavoro come abbiamo detto quando si ha un lavoro precario
Quando si vuole fare carriera o semplicemente quando si lavora cioè in tutti questi casi ricatti sessuali avvengono non avvengono soltanto rispetto a una certa tipologia diciamo così
Di lavoro e avvengono quando si stabilisce questo rapporto di potere che viene utilizzato strumentalmente le indagini Istat hanno mostrato che subiscono ricatti chi Woolley disoccupate quelle occupate perché più vulnerabili perché hanno bisogno ovviamente di lavorare più le lavoratrici indipendenti che lei e la voterà Crisci dipendenti perché devono vendere prodotti e servizi
Magari avendo come interlocutori uomini che hanno un potere di ricatto maggiore e tra lei dipendenti
Più le impiegate nei dirigenti che non le operaie perché sono inserite maggiormente in percorsi di carriera di quanto non lo siano appunto le operaie
E ci sono ovviamente
I
I percorsi di carriera ovviamente che cosa succede che la valutazione solitamente viene fatta da uomini quindi siccome e a livello dirigenziale la maggior parte
Dei dirigenti che selezionano ok Coop notano solo uomini più facilmente anche nei percorsi di carriera questo avviene
E ci sono ovviamente degli uomini che sfruttano la situazione asimmetrica a loro vantaggio la maggior parte delle donne e lo dicono loro stesse
Ecco stretta a fuggire da questa terribile situazione e così più che negli altri casi di violenza il problema fondamentale è il link pugni da il problema fondamentale è l'impunità e la grandissima difficoltà che hanno le donne ad essere credute
Messo è il problema numero uno che va affrontato
Questi uomini che ricatta hanno sessualmente le donne sanno che tanto non succederà nulla lo sanno dalla loro esperienza quotidiana
E lo sanno e lo sappiamo tutti che così le tecniche che vengono utilizzate nei confronti delle donne sono le più disparate dal farlo apparire la donna come donna di facili costumi al nei confronti dei propri colleghi ampi tecniche di vero e proprio isolamento dai colleghi stilisti quindi la situazione ha particolarmente particolarmente critica è evidente che bisogna scendere in campo con forza perché questi sono dati murato
Pesanti come donne in primis nessuna può essere lasciata sola così come in generale per tutti i casi di violenza
Come uomini che dovrebbero diventare loro stessi alleati preziosi contro uomini profittatori e ricattatori per una battaglia di civiltà però il ricatto sessuale
è una forma di violenza terribile come quando guardiamo questi dati sembra di ripetere i dati della violenza Domestica quando ancora non se ne parlava
Cioè c'è stata tutta una farsa in cui i centri antiviolenza sostenevano che ci fosse cioè che c'era un problema di violenza che non era la violenza delle strane o per strada
Dello sconosciuto eccetera il sostenevano perché nei centri arrivavano
Le donne vittime di violenza Domestica che appunto c'era quel tipo di problema ma non era assolutamente quantificato se non appunto dai femminicidi ma non c'era una quantificazione di questo e se ne parlava poco adesso siamo in un'altra fase perché ormai i telegiornali di violenza domestica ne parlano normalmente e più in generale c'è una cosa come dire un una condanna sociale diffusa nei confronti di questo aspetto non è la stessa cosa rispetto ai ricatti sessuali sul lavoro quindi c'è un problema
Sì dicessimo anche di far conoscere di far capire e il di sottolineare l'importanza di intervenire su questo fronte i ricatti sessuali ovviamente violano la dignità della lavoratrice e tende disoccupate
Creano un clima pesante intimidatorio ostile degradante umilianti offensivo per la donna così come disciplina ambito domestico questo questo avviene
E il problema fondamentale che questi dati sono troppo troppo sommersi sono operata veramente esageratamente sommersi e quindici c'è un problema di riuscire in qualche modo a fare emergere arrende eretti UE è emerso sciocche rimane così sommerso in un clima così pesante
Anche perché la tecnica degli autori è quello di farsi che prevalga il senso di colpa delle vittime il senso di vergogna delle vittime
E quindi in questo modo il senso di isolamento in cui le donne in cui le donne si trovano quindi fondamentale è l'atteggiamento dei colleghi delle colleghe e dei colleghi
Fondamentale è l'atteggiamento dell'impresa
Fondamentale è l'atteggiamento il ruolo ovviamente delle organizzazioni
Sindacali allora ideologico andiamo avanti con le norme io sono d'accordissimo che essi ruscelli al su questo terreno va benissimo farlo
Penso però che è molto importante capire che a fianco al all'evidenziare una norma specifica su questo Tirreno catetere per voi come evidenziare come come far emergere è fondamentale il lavoro di Rete
Se non c'è questo lavoro di Rete noi potremmo fare delle norme meravigliose che poi rischiano di rimanere a parole rischiano di non concretizzarsi in un qualcosa di effettivamente utile utile per le donne quindi quello che penso è che bah è molto importante che la commissione femminicidio del si sia impegnata su questo terreno che si vada avanti su questo terreno
Ma ricordiamoci Sempre che bisogna sviluppare questo lavoro di Rete sui territori sui luoghi di lavoro per fare in modo che le donne non rimangano sole e trovano dei percorsi trovino dei percorsi
Di accompagnamento
Istinti uscita dalla violenza così come abbiamo fatto sul fronte della più avanzata maestri GRA
Grazie all'intera e questa esaustivo quadro sempre prezioso il suo contributo ci aiuta a capire adesso io dare il via a questo diciamo confronto attrezzi
è stato pensato così a sindacati datore i diciamo forze datoriali e la parte istituzionale che più si occupa di questo aspetto
Quindi consigliera di parità in rappresentanza della Rete delle consigliere di parità la presidente la coordinatrice nazionale delle Consigliere di parità ce ne sono anche tante Queen sale io ringrazio per avere affrontato un viaggio essere qui con noi
Susanna Camusso che tutti conoscete non ha bisogno di presentazioni ma io ci tengo perché lei oggi parla non solo a nome della CGIL ma a nome di un importante raccordo su questo tema
Con le altre principali organizzazioni sindacali CISL e UIL ci sono peraltro a presentanti in sale le ringrazio
E la dottoressa Panucci che ovviamente rappresenta una delle principali associazioni datoriali di questo Paese io penso che questo confronto a più voci sia veramente utile e prezioso per capire dai diversi punti di vista
Noi come possiamo costruire una sinergia comune cioè come la possiamo costruire questa alleanza inutile che ognuno parla dal suo punto di vista non dialogando con l'altro nello da fare insieme questa battaglia altamente anche le nostre parole sono un popolo che cadono un po'così invece noi abbiamo c'abbiamo tenuto a costruirlo questo tavolo di confronto e secondo me è proprio preziose importante
Tenerle tutte qui a un tavolo per questo io sinceramente al di là di tutto le ringrazio veramente sentitamente se siete d'accordo partirei con Susanna Camusso poi la dottoressa Panucci e poi la consigliera nazionale di parità grazie
Come voi come sta più comoda
Buongiorno buongiorno a tutti a tutti grazie alla commissione Femminicidio non solo per l'impegno come dire del tema che ha affrontato ma anche perché aveva scelto il versante del lavoro comma uno dei versanti da affrontare
Grazie per una ragione più generale e poi vengo ovviamente al tema molestie sul luogo di lavoro e la ragione più generale che il lavoro è fondamentale anche per uscire dai percorsi di violenza
Cioè il lavoro è quella orizzonte di autonomia e di indipendenza di riacquisizione
Di fiducia e nella costruzione di un nuovo futuro per cui pare che di tutto questo tema che Aime
Dovremmo
Anche ogni tanto valutare che non accenna a diminuire abbastanza significativamente il lavoro è sempre una componente essenziale ovviamente se diciamo che è una componente essenziale lavoro diamo in qualche modo per scontato che il lavoro sia sempre un luogo libero di autonomia e di indipendenza di eppure purtroppo non è così
E quindi c'è una relazione stretta tra il determinare il lavoro come il percorso della propria autonomia indipendenza del fatto che il proprio lavoro non ti rimetta o Monti proponga condizioni di violenza
E invece non usiamo un termine da usato ampiamente Linda Laura adesso che ha detto praticamente quasi tutto
Che quello di ricatto sessuale
Nei luoghi di lavoro si è ricatta
Perché comunque sia
Quel rapporto determinato da uno squilibrio di poteri da qualunque come dire versante la si prova a guardare è quello squilibrio che autorizza lo squilibrio che c'è nel colloquio di lavoro quando da si passa da come dire da domande che non è lecito fare di fronte all'assunzione fino a vere e proprie molestie e ricatti lo è quando si usa la gerarchia aziendale o del luogo di lavoro per determinare una richiesta l'onere quando viene basata sulla costruzione di un senso di inferiorità
Se vuoi
Fare carriera se vuol mantenere il tuo contratto se ne vuoi per rinnovo il gioco deve diventare un gioco di disponibilità non è un ricatto anche quando non diventa molestia fisica quando rimane magari sul piano verbale sul piano dell'umiliazione sul piano d'intervento e lo sottolineo in particolare nei luoghi di lavoro perché ovviamente questo cambia il clima anche un luogo di lavoro
E
Io credo che dovremmo proporci tutti una tutti e tutte
Una riflessione sulla similitudine che c'è tra la violenza esercitata nelle mura domestiche e la violenza esercitata tra le mura di un luogo di lavoro e quindi per il come ci siano similitudini che determinano il fatto che il luogo apparentemente protetto quello in cui non dovresti essere come dire esposto
Alla all'incerto e al moncone frutto in realtà diventano luoghi dove si esercita una violentissima forma gerarchica che noi definiamo patriarcale che approfittai moltiplica anche i suoi effetti
Per le donne proprio perché avviene dentro le mura
Secondo tema quali molestie si possono esercitare Linda Laura adesso ne ha definendone anche i che le caratteristiche diciamo percentuali e di denuncia descritto ciò che riguarda il rapporto di lavoro al di là di quale sia il contratto ma il rapporto di lavoro ma dentro il rapporto di lavoro noi abbiamo tre tipologie in realtà di rischi
Per le donne
Perché c'è quello che avviene dentro un ambito di relazione del proprio lavoro quindi i colleghi i divi dirigenti Carpi e così via c'è quello che riguarda il fatto che tu sei in un rapporto con le stelle
I clienti
Vale per
Il mondo privato spesso si dice pensando per esempio la grande distribuzione o a quei luoghi e poi c'è un terzo settore che lavoro pubblico e il rapporto con gli utenti e le condizioni in cui spesso si opera magari in condizione di solitudine è un condizione di non in oppositività
In tutti questi casi uno dice una rapporto con l'esterno rappresenta sempre un problema per chi come dire in una condizione la lasciata all'insicurezza Borat che sulle donne si esercita immediatamente una rivalsa
Come dire che del determinata proprio dall'idea di subalternità il possesso nei confronti delle donne che lo rende una tipologia differente anche in questi casi
Allora
Perché ho fatto questi riferimenti perché ovviamente un primo ostacolo che noi dobbiamo superare è l'idea che questo non sia un argomento delle relazioni sindacali
Questo è uno straordinario argomento delle relazioni sindacali nel senso che è uno straordinario argomento importante per determinare quali sono le condizioni migliori
Per la dignità dei lavoratori ma devo dire anche rispetto alla produttività e alla qualità del lavoro che si svolge nell'impresa perché bisognerebbe uscire dall'idea
Che è un tema della lavoratrice
Per sapere che quel tema della lavoratrice diventa un tema del contesto in cui si lavora del come si lavora di come si riesce a essere a proprio agio nel luogo di lavoro perché il fine e sempre che le persone stiano bene nei luoghi in cui sono e non come dire a disagio e in sofferenza
Per questo giustamente lo citava anche la presidente Valente non abbiamo un accordo quadro
Che risale al due mila sedici non possiamo dire che sia stato facile farlo ma l'abbiamo fatto
E dobbiamo anche dire che quell'accordo ha determinato poi una moltiplicazione di protocolli e di attività che anche sui territori hanno prodotto a corti
Confederali con le associazioni imprenditoriali non solo con Confindustria anche con le altre associazioni imprenditoriali
Quindi va tutto bene abbiamo già tutto no non va tutto bene non abbiamo già tutto non solo perché ci sono i problemi che diceva prima Linda Laura
La difficoltà delle denunce ma anche perché definire un protocollo non vuol dire cambiare le condizioni se poi non ci si dota degli ulteriori strumenti necessari per uscire ad applicarlo
Non c'è bisogno di una norma perché questa è poi la domanda che ci viene che ci viene proposta sì c'è bisogno durano
C'è bisogno di una norma esattamente come c'è stato bisogno di una norma per fare emergere la violenza
Domestica
Mica siam passati dalla morale alla violenza per fare emergere il fatto che nelle mura domestiche si esercitava la violenza così abbiam bisogno della stessa cosa rispetto ai luoghi di lavoro
Bisogna fare emergere che ciò che avviene lì non è indifferente ed estraneo alla normativa l'impedimento ma deve avere le stesse caratteristiche
Sia sul piano educativo perché appunto bisogna intervenire rispetto alla logica dell'impunità
Che pure spesso caratterizza questi comportamenti ma anche per affermare che se noi diciamo che si è nei luoghi di lavoro
Oltre che lavoratori e lavoratrici anche dei cittadini vuol dire che c'è un diritto all'inviolabilità e alla propria dignità che non può interrompersi nella distanza tra una domicilio strada e luogo di lavoro ci vuole uno un punto del riconoscimento e quindi io credo che sia necessario averla peraltro sarebbe corre coerente avere quella norma anche a ciò che ci deriva oggi sia dalla intervento della Unione europea sia da quello che deriva dalla convenzione
A giugno approvata dalla organizzazione internazionale del lavoro c'è accordo come sempre
Non solo noi apprezziamo che il Governo abbia avviato ciò che spetta al governo in termini di ratifica della convenzione ovviamente anche noi sollecitiamo il Parlamento a fare
La sua parte ma la ratifica di quella convenzione richiede anche una qualità di normativa che sia coerente
Coerente a quella approvazione
Ma vorrei dire che servirebbe un'altra cosa
L'altra cosa che servirebbe che ci siano poi degli strumenti efficaci di controllo interna
Non necessaria cioè credo che ci sono due livelli c'è un livello istituzionale antico tema bisogna conoscere i fenomeni poter intervenire quindi c'è un tema perché ormai sta diventando molto
Complicato nel nostro Paese che si chiama ispettorato del lavoro sistemi di vigilanza perché per avere vigilanza bisogna avere anche gli ispettori per bisogna avere indicazioni che permettano effettivamente di farlo bisogna avere formazione
Perché non è come dire banale intervenire rispetto a fenomeni di violenza di molestia bisogna saperli leggere saperli individuare e c'è un tema che come avviene nei luoghi di lavoro
Io non sono stupita che delle poche che parlino
Sì l'ancora meno quelle che ne parlo con i dirigenti
Chi conosce un po'un luogo di lavoro sa bene che è così perché la dichiarazione come dire di una non positiva conduzione di quel luogo di lavoro
Uno due e qui bisogna come ogni che ci ragioniamo davvero due
Quanto è creduta una parola femminile guarda te lo dico a partire dalla difficoltà che abbiamo avuto noi nelle organizzazioni sindacali
A fare la discussione sul fatto che bisognava fare contrattazione accordi sindacali su questo tema
Noi veniamo da una cultura che dava in qualche modo per scontato che il luogo di lavoro non luogo dove tutto ciò rimaneva fuori perché lì c'era mio apporti
Come dire di di attività di lavoro non avevano nessuno di questi elementi invece a costruire una coscienza del fatto che un luogo di lavoro è una micro società dove si riflettono l'insieme dei fenomeni e quindi anche questi
è stato un lavoro di costruzione molto faticosa allora aprire chi prova a leggere intervenire richiede ovviamente anche in questo caso dei percorsi formativi
Le richiederei perché anche le imprese facessero percorsi di formazione a questo fine e ci fossero come dire tutti gli elementi
Ultima cosa che voglio dire
Le donne tra le ragioni per cui non denunciano
C'è sempre quella
La paura di non essere creduta
La paura di venire colpevolizzata
è il mio comportamento che determina ciò nonna
L'aggressore che determina questo l'idea che questo poi corrisponda anche dalle valutazioni
E allora anche qui ci sono due elementi che io credo intervengano il primo diciamocelo perché forse bisogna dirlo con qualche schiettezza più il lavoro è precario
E i più il lavoro è incerto più si apre una prateria rispetto all'utilizzo del ricatto della minaccia e del come dire rivendicare altro dentro quello che invece dovrebbero essere diritti dei lavoratori esatta la ripetibilità dei contratti a termine piuttosto che il part-time involontari piuttosto che a tutte le forme che determina una continua verifica
Per quella lavoratrice della possibilità di continuare ad avere quel quel lavoro e questo è sicuramente un versante il secondo a interrogarsi
Sul perché non si creda la parola femminile
Per credere la parola femminile oltre a dichiararlo quotidianamente non lo facciamo lo fa la rete dei centri antiviolenza lo fa Commissione come dire è un impegno sul quale ci scoliamo sistematicamente diciamo così non con un clamoroso e immediato successo sappiamo che le cose cambiano
Nel tempo forse ci vuole un'altra cosa che non sia solo un tema delle vittime
Che affermare il tema che bisogna dare riconoscimento e valore non può essere come spesso e sui temi della violenza che le vittime dello fare tutte le parti in commedia sono le vittime ma sono anche quelle che devono risolvere il problema trovare le soluzioni eccetera eccetera
E allora forse aprire un'attività
Avere la definizione da un lato del reato della tipologia e avere poi attività di ispezione attività di contrattazione è anche una strada per dire una cosa che io dico sempre un po'seccamente poi so che qualcuno si offende ma ormai
Penso che sia bene essere espliciti che bisogna rompere la complicità maschile
Che non è una complicità
Non è necessariamente una complicità nell'essere molestatore nell'intervenire o no ma è una complicità fatto del far finta di non vedere
Del non esporsi del non denunciare del non sostenere la lavoratrice la collega che magari a fianco assolutamente evidente che vive una condizione di disagio ma si fa finta di niente perché magari se invece si denuncia sesso sostiene quella denuncia magari si può avere qualche svantaggio dal punto di vista della propria condizione oppure perché ci si sente più tranquille rincuorati se si dice ma io non lo faccio
è probabile l'assoluta maggioranza degli uomini è probabile che non siano né molestatori nei violentatori ma ciò non li esonera
Dal provare a costruire una cultura diversa e una cultura diversa si fa anche pensando
Che se quell'ambiente di lavoro in un ambiente di lavoro che diventa difficile da vivere perché appunto c'è questo clima è difficilissimo da dividere per quella lavoratrice ma forse difficile da vivere anche per lui perché non è più un luogo di lavoro
Di relazioni di relazioni positive ma credo che anche a questo fine
Anche per convincere che bisogna rompere questa complicità sia utile che ci sia una norma che rende esplicita l'illecita di questi comportamenti grazie
Grazie a Susanna Camusso
E il contributo direi Franco soprattutto chiaro e inequivocabile c'è uno parte da una posizione chiara che si capisce così capiamo ora ripartiamo adesso
Darei la parola alla dottoressa Panucci prima mi permettete di ringraziare ancora di salutare qualcun altro
Ci sono un po'di associazioni femminili in sala io forza né di qualcuna ne dimentico qualcuno ma Miro potete segnalare in corso di manifestazione donne giuriste sono ottimista
Rappresentanti della Casa internazionale delle donne e dopo c'è una bellissima serata la quale siete tutte invitate a nome della ministra lo faccio io per lei mano a una cosa che ha sostenuto ora insieme alla Casa internazionale ed è un bel un bell'evento
Donne insieme lei ritiri avvocate e poi e poi ci sono delle persone
Persone singole che ogni giorno nel loro mestiere nel loro proprio difficile compito interpretano questa sfida un po'insieme annui qualcuna da noi sollecitata qualcuna non darmi sollecitata
Nella seconda mi permetto di mettere due giudici importantissimi sulla lotta alla violenza Maria Monteleone che era qui è andata via perché ha un problema familiare la giudice agricola alla quale va veramente
Il nostro saluto affettuoso ringraziamento perché non fanno il loro lavoro come se fosse un lavoro qualunque ma ci credono e questo per me fa differenza poi ce ne saranno tante altre non dico che sono soltanto loro ma io le volevo salutare
E poi due prefetti in modo particolare saluto la perfetta Cagliostro e collabora con la nostra Commissione e il prefetto Cannizzaro che è atto a qualcuno dirà poco a me dice molto perché in questi mesi io con lui ho dovuto costruire ho dovuto quali alla fine abbiamo trovato anche come dire una un'amicizia veramente piacevole ma lo posso dire sorte Rizzato sulla vicenda degli orfani di femminicidio posso dire me ne assumo la responsabilità perché il ministro dell'Economia era quello che doveva scrivere
Ma il prefetto Cannizzaro e da quello che poi sottrarre dove emana il decreto ma il prefetto analizzare da quello che scriveva e noi come commissione l'abbiamo chiamato richiamato
Risollecitato stressata rispettato e qui visto che quello è un traguardo veramente come diceva bene la ministra di tutto e tutti noi
Io non dico che la voglio ringraziare ma diciamo apprezziamo il lavoro va bene così apprezziamo parola dottoressa Panucci grazie mille grazie innanzitutto per avermi invitato a questo evento dici
Lo considero un addetto di di riguardo anche verso Confindustria e ci fa molto piacere partecipare anche per testimoniare l'importanza che questi temi rivestono per il mondo delle imprese dei datori di lavoro io partirei dato quanto molto la ministra Bonetti
Con riferimento al fatto che il lavoro una componente essenziale del diritto di cittadinanza e lo dico perché qualche giorno fa al ero stata ad un evento sempre organizzato dalla Presidente Casellati al Senato sulla denatalità
E ho sostenuto quanto fosse importante il lavoro per la costituzione di famiglia e soprattutto insegnare il lavoro già dalla scuola ecco stato questore e poi qui Tato
E qualcuno ha risposto a questo tweet dicendo ma non la scuola deve insegnare essere cittadini non lavoratori
Non cogliendo il nesso tra il fatto che soltanto attraverso il lavoro tu puoi esprimere il tuo diritto di cittadinanza perché soltanto attraverso il lavoro
Tu puoi affermare la tua indipendenza economica che anche fondamentale per combattere qualsiasi tipo di violenza violenza di genere molestie sul luogo di lavoro violenza
Economica e questo è un grande insegnamento che mi ha dato mia madre era un'insegnante
Che ha sempre diciamo pure siamo calabresi di origine la Calabria non viene guardata bene da questo punto di vista invece fatta di le donne calabresi sono molto autonomi indipendenti e molto diciamo determinate mia madre mi ha sempre insegnato che l'indipendenza economica e la premessa di qualsiasi tipo di parità a e della difesa verso qualsiasi tipo di ricatto violenza e quindi mi ha sempre detto da quando ero bambina ricordati che devi studiare lavorare
Aderì quei soldi non dipendere mai da nessuno e questo è stato il più grande insegnamento che mi abbia potuto fare perché effettivamente e quello di dall'autonomia e ti consente di difenderti da qualsiasi tipo di attacco
Certo non tutte le donne purtroppo possono permetterselo e questo è purtroppo più grande problema che il nostro Paese è quello di una basso una bassa precettazione femminile al mondo del lavoro che dovremmo affrontare sotto molto punti di PIL sotto molti punti di vista partire dalla dalle politiche delle famiglie
Ma soprattutto quello che dobbiamo fare
E far sì che il luogo di lavoro e questo ha ragione Susanna Camusso sia effettivamente il luogo dove si realizzano le aspirazioni personali dove viene diciamo realizzata la propria personalità la propria cittadinanza
La propria autonomia il luogo di lavoro deve proteggere le persone così come la famiglia deve proteggere le persone
Ed è davvero drammatico pensare che la gran parte delle violenze verso le donne avvenga proprio nei luoghi di famiglia ed è drammatico pensare che sebbene in misura per fortuna molto minore ma comunque purtroppo a non irrilevante
Ci siano episodi di violenza di molestie di ricatto che avvengono sui luoghi di lavoro
Io penso che l'accordo che abbiamo stipulato
Nel due mila sedici con CGIL CISL e UIL e poi recepisce un accordo che era stata è stato già diciamo stipulate in sede europea da Pisa e sicuro che la Confindustria europea e dei tre sindacati europei sia un passaggio molto importante perché effettivamente attesta che cosa
L'impresa i datori di lavoro e i sindacati possano fare per prevenire queste forme di violenza e anche per gestirle quando questo si verifichi a l'accordo contiene tutta una serie di principi di di di intendi delle parti a dare a attuazione e ad individuare una serie all'interno della Rete appunto che già esiste una serie di strutture cui fare riferimento
Quando episodi di questo tipo si verifichino è vero che molto spesso le donne non ne parlano all'interno dell'impresa purtroppo e questo è un problema perché a volte non il duo sesso datore di lavoro non riesce a percepire magari la gravità di una molestia o di un episodio
Perché la donna o per vergogna oppure perché non si sente protetta oppure perché ha paura di avere ripercussioni
Ha sulla sua carriera non non ne parla e quindi il fatto di apprestare una rete di supporto sia psicologico che legale che si anche Sterna l'impresa è fondamentale così come è fondamentale riconoscere questa rete c'è per fortuna
Ma si fa riferimento alle reti sui territoriale Consigliere di parità i medici competenti Lease le reti di istituzionali antiviolenza cioè tutta una serie di presidi
Cui la donna deve andare per poter effettivamente denunciare questi episodi
è ovvio che la donna perdere sentirsi sicura una volta che denunci l'episodio è vero che la donna ha paura questo determina questo basso
Tasso di segnalazioni
Per questo tra le varie misure che l'accordo prevede c'è anche quello di diciamo promuovere presso i datori di lavoro l'inserimento lavorativo per sostenere l'autonomia economica di chi segue un percorso di uscita dalla violenza
Cioè se la donna non viene aiutata e questo sia quando la violenza cada in famiglia di quando accadrà sul luoghi di lavoro
Armi collocarsi e ad avere una propria indipendenza economica è difficile che la donna stessa denunci se mai subisce la violenza senza purtroppo farne fronte
L'aspetto positivo è che questo accordo è stato recepito in molti contratti collettivi nazionali
E questo è utile sia per le misure che vengono messe in campo ma anche per l'informazione e la formazione dei lavoratori rispetto
A questi presidi penso per esempio
La mai CCNL sull'Energia sulle agenzie
Ma di somministrazione di lavoro sul trasporto Eure aereo autonoleggio eccetera quindi noi ci auguriamo che sempre più spesso questi principi vengano recepiti all'interno della contrattazione collettiva per consentire poi di mettere in campo tutte le misure
Necessarie Susanna citavamo
I vari accordi e protocolli che sono stati fatti a livello territoriale anche con altre organizzazioni datoriali non solo Confindustria questo è molto positivo quindi diciamo che sta crescendo
La diffusione dei principi dell'accordo sta crescendo la consapevolezza è evidente che la formazione sia importante su questo dobbiamo lavorare molto per far sì che diciamo anche sui luoghi di lavoro si crei consapevolezza dell'esistenza di meccanismi presidi reti e tutele a favore delle donne che vogliamo denunciare questi episodi io penso che bisogna lavorare però già a partire dalle scuole oggi non si era ancora parlato
Però la formazione dell'iniziare da bambini da piccoli cioè sia ai bambini maschi che le femmine devono capire che cosa vuol dire
Diciamo la violenza sulle donne la parità di genere e quindi formare dei cittadini consapevoli fin dalla dall'età più giovane da ultimo prima di chiudere il mio intervento Borri riprende uno spunto cui faceva riferimento la ministra Bonetti
Che riguarda la ratifica in Italia nella convenzione o il
Sulla sulle molestie le violenze di genere
La convenzione premesso che il panorama normativo italiano è un panorama se vogliamo d'avanguardia poi il tema è la sua applicazione l'attuazione controlli eccetera però di diciamo abbiamo un assetto normativo che un assetto normativo molto completo
Del fatto insomma che guarda a trecentosessanta gradi a questi episodi la convenzione può aggiungere dei pezzi e sono dei pezzi importanti
A prevede una serie di responsabilità a carico dei lavori vede i datori di lavoro del responsabilità anche nella profilazione dei rischi
Di violenze e molestie e così via
Alle quali però noi riteniamo che debbano corrispondere anche dei poteri dei datori di lavoro cioè il se il datore di lavoro non può accedere alle informazioni che riguardano una persona per capire se quello ha dei precedenti penali piuttosto che delle patologie che lo portano a essere violento
Sarà abbastanza complicato riuscire a definire il rischio che quella lavoratore possano Agarini esercitare violenza o molestie su altre persone siano esse donne o uomini così come al datore di lavoro va riconosciuta la possibilità di adottare immediatamente dei provvedimenti e quando si verifichino episodi di questo tipo provvedimenti di carattere disciplinare all'entourage allontanamento del lavoratore che abbia intercettato
Forme di molestie su una donna
Questo renderebbe anche più semplice per la donna stessa denunciare perché se non c'è una provvedimento che mette in sicurezza la donne allontana la persona che ha commesso le molestie
La donna difficilmente riuscirà diciamo ad esprimere tutto il suo malessere e dolore in casi del genere
Detto questo io penso che ne possiamo lavorare molto insieme
Posso dire che nell'impresa c'è una grande e crescente consapevolezza di questi temi in genere sulla parità
Specificamente sul tema delle molestie e della violenza il nostro mondo e aperta a qualsiasi forma di collaborazione per diciamo combattere fenomeni di questo tipo
E mi auguro che l'evento di oggi posso ulteriormente rafforzare questa rette diciamo a tutto campo per proteggere le donne consentire alle donne di esprimere veramente la propria cittadinanza nel nostro Paese grazie
Mille alla dottoressa Panucci come vedete punti di vista diversi ma secondo me e secondo noi insomma sicuramente avvicinabili intanto la consapevolezza che come dire la la consapevolezza che cresce l'assunzione di responsabilità da parte di delle diverse parti inni in gioco e che sono tutte quante pronte a fare un passo in avanti credo che questo sia veramente sentiero giusto mi correggo per prima non era donne giuriste maggiori spendere giustamente mi è stato fatto notare
Lei è un saluto anche alle reti deve degli avvocati presenti alla senatrice De Petris capogruppo di
Leu adesso per l'ultimo intervento la dottoressa bagni Cipriani che la Presidente della riva ce la coordinatrice era nazionale della Rete delle consigliere di parità
Sì si chiama consigliera nell'edizione nazionale mi fanno diventare subito presidente ma non è così
Io diciamo intanto e ringrazio la presidente esce dalla Commissione femminicidio Valeria Valente di avere intrapreso questa strada di grande indicazione di collaborazione matti porre di nuovo al centro
Della riflessione di tutte noi questo tipo di problema che il problema della violenza sui posti di lavoro che è quello che diciamo danneggia di più poi complessivamente la condizione era condizione femminile ma secondo me non si non soltanto la condizione femminile io credo che sia proprio un problema di clima è un problema di costruire una condizione di lavoro che permetta anche una maggiore e migliore produzione un atteggiamento che è un atteggiamento che va nella costruzione di una maggiore
Navagero eppure capacità di presenza intelligente equilibrata posti di lavoro che cosa fanno le Consigliere
Le consiglieri parità sono dei pubblici ufficiali e a un certo punto diciamo la d'Europa
A emanato una straordinaria direttiva la famosa direttiva cinquantasei quali individuava questo soggetto come quello che era abilitato a intervenire su questo tipo di problematiche
Recependo la direttiva europea noi abbiamo scritto il codice delle pari opportunità diciamo e non è una favola è così nel senso che il codice delle pari opportunità
Indica le consigliere come il soggetto pubblico ufficiale che poi intervenire
Sui fenomeni discriminatori che sono dei fenomeni che devono essere corretti da un punto di vista anche giudiziario secondo diciamo del livello della della delle dell'inflazione comunque questo questo è quello che hanno davanti le consigliere quindi noi interveniamo
Nella entrata sul posto di lavoro
Durante la per il percorso all'interno del posto di lavoro e in uscita dal posto di lavoro queste sono diciamo i tre momenti fondamentali del percorso lavorativo
Di chiunque qualunque individuo insomma delle donne che possono essere oggetto i discriminazione abbiamo la possibilità di intervenire nel senso che se ci viene denunciata lati discriminazione abbiamo la possibilità o se preferite forse anche il dovere di convocare il datore di lavoro e chiedere conto del comportamento
In questo atto diciamo c'è naturalmente non essere un super partes e quindi qualche cosa che tende a capire che cosa sta succedendo
In quel posto di lavoro che si può risolvere anche in via assolutamente stragiudiziale non c'è bisogno di andare in giudizio oppure si va in giudizio cioè si è invece il il tipo di comportamento e tale da prevedere anche un altro tipo di di di azione noi siamo in grado di affrontare questo tipo questo tipo di percorso
Allora perché questa cosa o comunque questa situazione che viene denunciata è stata denunciata da tutte le le curatrici che mi hanno preceduto rimane così sommersa e rimane così o denunciata e viene evidenziata
Con tanta con tanta fatica c'abbiamo degli rilevamenti che sono di rigidamente di cui ci parlava prima Linda Linda Laura che parlano di di numeri che sono dei numeri veramente impressionanti
Noi abbiamo un report annuale tutte le Consigliere scrivono un report annualmente il raccontano diciamo tutte le azioni che hanno fatto sul territorio
E naturalmente danno conto della delle delle denunce di discriminazione
Che dati i numeri molto più bassi però molto significativi
Nel senso che su quest'anno tre mila accessi
Non siamo riusciti a seguire soltanto un terzo di questi accessi perché le lavoratrici una volta che si cerca di avviare il procedimento di indagine più approfondita al posto di lavoro precedono dalla loro denuncia
E quindi tornano tornare indietro quindi è inutile che io lo ripeto l'hanno detto meglio di me lei oratrice che mi hanno che mi hanno preceduta
Il problema che noi andiamo è quello di fare emergere questa sarà questa difficoltà e questo problema posso dire una malignità visto che c'è la signora dalla Confindustria magari può essere essere ora una una collaborazione anche in questo senso
Nel momento in cui noi andiamo una lettera a datori di lavoro che può essere il capo del personale l'amministratore delegato insomma quello che con tanto di bordo del ministero del lavoro di quello delle Consigliere questo signore si precipita dei nostri uffici cioè la la sete da considera eletta sede nella quale si può fare anche un accordo stragiudiziale si precipita e naturalmente riscende da tutto quello che è successo diciamo nella sua azienda perché conosce benissimo la situazione
E quindi c'è secondo meglio qui diciamolo ci scherza un po'sopra ma non è mica tanto divertente cioè c'è una certa indirizziamo
Più posti di lavoro perché è una sofferenza o comunque una imbarazzo anche per ma anche per gli uffici quindi ecco io credo che il il quadro ce l'abbiamo davanti è un quadro nel quale se noi facciamo comunque il nostro lavoro comunque lo mandiamo avanti nel percorso sia stragiudiziale che giudiziarie sto parlando soltanto di discriminazione senza poter parlare neanche
Di tutto il resto è questo deve essere correlato come giustamente è stato detto da tutti i guanti da altri elementi di comportamento l'informazione
La consapevolezza la coscienza di quello che si sta vivendo quali sono le norme quali sono le possibilità e complessivamente una sostegno di un sistema avrete di tutti i soggetti che su questa su questa materia sono coinvolti e che contribuiscono anzi bloccare
Una situazione che ahimè stavamo parlando stamattina anche all'iniziativa fatta dalla Città metropolitana di Roma
Hanno determinato una condizione di condizioni condizione estatica della condizione femminile sono trent'anni che l'occupazione femminile la disoccupazione il livello della retribuzione le il Gender pay gap la differenza fra la la retribuzione maschile e femminile
Sono visse e non si riesce a rimuovere questa condizione questa condizione chiaramente determina una una fragilità sicuramente è qualche cosa che lo diceva mi pare
Pongo la Susanna Camusso la stessa Valeria Valente
E inevitabilmente queste cose corrispondono corrispondono che c'hai da da una parte un soggetto che in queste condizioni di di diciamo di fragilità non personale ma di sistema e una situazione nella quale questa cosa non riesci non riesce ad affrontarla
Quindi io credo che il forte nipote che si possono sicuramente fare e quello di affrontare appunto l'elemento dell'impunità cioè perché queste persone visto che il loro dovrebbe farlo non lo fanno perché non prendono delle iniziative già diciamo con quel momento in cui sono informato in un atteggiamento scorretto della di alcuni elementi dell'ufficio
L'altra cosa è che io diciamo nella prassi che noi abbiamo messo in piedi come consigliere
C'è un'attenzione cioè c'è una ricerca della veridicità della denuncia che ci viene fatta perché naturalmente posto può essere può essere anche lesiva possa essere ancora Bugia può essere anche un po'immaginazione quindi abbiamo sempre avuto molto i piedi di piombo nella nella farmi accettare nel capire qual era la la situazione della della denuncia
Io da un certo punto in poi indicazioni che abbiamo scelto con tutte le altre consigliere di dire
Si è una donna c'ha la forza di venire e la voglia ufficio dalla consigliera e denunciare quella è stata molestata cioè non c'è bisogno di indagare altro e quindi cominciamo a vedere che cosa è successo in quanto non è successo perché e sono condizioni talmente diciamo difficili da trattare e così delicate che comunque secondo me la l'idea che questa curatrice dei rettili e ridere sapere che c'è una su una struttura che c'è una condizione di appoggio
De di comprensione della sua della sua difficoltà
Quindi io credo che la la nostra impegno di stasera mi piace l'idea della presidente la lente di rendere un popolo permanente il della della Presidente del del Senato dipende un po'permanente questa questa iniziativa io credo che debba vedere come dire un po'effettivamente le cose che si devono fare cioè che cosa dobbiamo fare per cercare di smuovere questa situazione che sembra essere così bloccate e così e così inamovibile
Noi abbiamo fatto accordo con tutti cioè io c'ho un protocollo di protocollo col MIUR abbia un protocollo con la con la col CNS
Con gli ordini e gli avvocati non abbiamo fatto Curzi antidiscriminatorie in tutte le Province proprio per far crescere una competenza specifica all'interno all'interno dell'ordine
Con la il MIUR anno abbiamo fatto corsi nelle scuole nelle quali parliamo di stereotipi di genere di come si possono si devono rimuovere quando l'ispettorato abbiamo un accordo col quale raccogliamo tutti gli anni le dimissioni del primo anno di maternità della della del bambino e che cita la misura di quanto poi a norma ha una sua fragilità di percorso anche lavorativo e e io credo che a questo punto quello che sta venendo avanti è una risposta da parte almeno dalle grandi aziende cioè lo abbiamo presentato l'altro giorno questa proposta delle Poste italiane che sta ma realizzando questa straordinaria idea che è quella di pensare a dei corsi di formazione per dorme che hanno subito molestie e un percorso di all'interno di un posto di un posto di lavoro lo stesso sono presentava questa policy interna lena anche loro la non lo stupro avvenuto tre giorni fa hanno fatto una bella hanno fatto una bella iniziativa investono su questo terreno quindi in qualche modo qualche cosa forse si sta muovendo
Quello che noi dobbiamo secondo me continuare a fare
è che oltre a lei a grandi e grandissime aziende che forzano un livello di comprensione di disponibilità ma anche di possibilità maggiori noi dobbiamo sapere che in Italia
La grande maggioranza delle aziende sono piccole o piccolissime
E poi ci sono anche tutte le professioni ci sono anche tutte le le situazioni di precarietà e di altre forme appunto quelle individuate dalla convenzione Oil come mondo del lavoro quindi noi dobbiamo capire che dobbiamo mettere insieme tutti i pezzi che agiscono su questo panorama anche un panorama molto complesso e molto articolato
E che comunque Porta sempre a quelle situazioni che sono quelle situazione dei dicevo che sono comunque permanenti per riuscire a sbloccarlo per le donne ma per il nostro Paese
Perché noi riusciamo a mandare a casa le donne che in genere si laureano di più e meglio degli uomini perché quelle che danno le dimissioni poi non rientrò in più al posto di lavoro
Riusciamo non fargli fare continuino a fare il loro lavoro e perché non non riusciamo a per esempio
Pensare a dei percorsi di valorizzazione delle materie Stemme per le donne
Il futuro è un futuro tecnologico un futuro robotizzato e non io ho fatto delle iniziative sempre con il MIUR sulle acque sub con un orientamento per le ragazze su queste materie e però questa cosa stante ad stenta parecchio ad andare ad andare avanti
Stiamo cercando di aprire un percorso e una collaborazione fattiva condannò il che ci farà della comunicazione col che pensa che tutto sommato questo strumento può essere uno strumento utile perché è molto presente in tutto il territorio
C'è una una consigliera per provincia la consigliera per regione poi c'è quella nazionale quindi c'è una diciamo una residenza che è molto diffusa e che è molto articolata geograficamente e che quindi o dare anche dei segnali importanti delle differenze fra nord e sud evidentemente perché non non c'è poi una una condizione che possiamo dire omogenee per tutto il per tutto il territorio ma ci sono anche grandi differenze secondo me delle quali bisogna assolutamente dovere
Dovere prendere prendere consapevolezza quindi c'è bisogno di una norma probabilmente stivaletti probabilmente sì io h so che insomma da la prima volta che l'avete esentata il dubbio era anche facciamo appesantiamo il meccanismo della normativa quando ancora questa cosa non è possibile
Però io credo che accanto alla
Alla azione di far crescere la conoscenza la coscienza la consapevolezza e quindi un lavoro che ha un lavoro diciamo culturale ci dev'essere però anche sì sull'orizzonte una possibile sanzione io vedo che il fatto delle Consigliere possono sanzionare
Inadempienze delle aziende se non fanno i piani di azioni positive arriva intense del dei posti dalla pubblica amministrazione si loro commissione di concorso non rispettano alcuni meccanismi e quindi si annullano diciamo del dei comportamenti
Io credo che queste cose invece sono utili nel senso che portano poi attività dei risultati perché si riesce a dare un segnale che abbiamo una straordinaria legislazione delle straordinarie norme che sono state pensate da questo Paese e il fatto del Din don percorrere non utilizzarle porta dei danni invece utilizzando le tutto sommato si raggiungono quegli obiettivi che erano l'obiettivo di quella norma
Quindi io credo che questa iniziativa su iniziativa di straordinario interesse e che la da diciamo non dobbiamo direttrice non finisce oggi ecco da continuare e continuare per poi vedere a che punto siamo magari anche fa un po'fra un anno la somma determinare una corso quest'civica tutti quanti insieme
Nel sostenere questa questa ipotesi di cambiamento
Grazie
Campagna Cipriani allora siamo davvero quindi in dirittura d'arrivo io volevo ringraziare tutte le intervenute voli ovviamente a salutare soprattutto deputate e senatrici deputati e senatori presenti soprattutto le componenti con anche la Commissione femminicidio che poi alla fine ci sto sempre io ma loro sono come dietro di me e quindi senza di loro non ha potremo fare tutto questo percorso quindi lo ringrazio e li ringrazio davvero oggi non voleva essere o un'iniziativa che doveva aggiungere a una sintesi come i dati ci hanno detto in questi giorni non ci stancheremo mai di ripeterlo
Un impianto importante quello italiano ma la battaglia è ancora tutta davanti a noi e soprattutto di carattere culturale per battaglia culturale significa anzitutto fare crescere la consapevolezza di questo fenomeno la lettura corretta e la consapevolezza di questo fenomeno è così e noi con l'iniziativa anche di oggi su un tema più specifico del termine nel più grande generale fenomeno della violenza
Maschile contro le donne abbiamo dato un piccolo contributo in questo senso penso di anche come commissione d'inchiesta su termici e violenza di genere ci possiamo ritenere soddisfatti per questo ovviamente ringrazio tutti i relatori e le relative relatrici veramente in questo caso tutte le relatrici
Che hanno contribuito a impreziosire e soprattutto come dire darci ulteriori elementi di valutazione di conoscenza grazie davvero