"Le riforme istituzionali possibili oggi"

I
A tutti ben venuti a questo
Dibattito sulle
Riforme istituzionali come ricorda il cartello alle mie spalle possibili oggi
Via e cioè
Il tentativo in questo dibattito non di ridiscutere tutte le questioni le le questioni che hanno fatto parlare
Di grande riforma
E polemicamente di riforme ma di individuare quelle scelte che si ritengono percorribili
E che essi ritengono in grado peraltro di incidere positivamente sul funzionamento del nostro sistema democratico e che voi sapete riguardano livelli Diversi dagli enti locali ai regolamenti parlamentari al funzionamento del governo ai rapporti tra governo e parlamento e così via
In qualcuna di queste questioni è stata in modo specifico e quindi in modo più approfondito discussa in altre tavole rotonde qui si tratta di procedere io penso principalmente ad una valutazione politica di sintesi
Siccome siamo numerosi ci sono ospiti particolarmente graditi a quelli indicati del programma
Che peraltro non sono tutti presenti sì aggiungerà anche un intervento di Giovanni Moro che è qui con noi e che io saluto con particolare amicizia
Io credo che potremmo procedere dandoci queste regole per quanto riguarda i tempi degli interventi
Gli amici della Democrazia Cristiana che solo più di uno cercheranno di limitare il loro intervento entro i dieci minuti mentre a chi rappresenta posizioni politiche diverso e credo che sia giusto concedere se riterrà di utilizzarlo
Un tempo un poco più ampio mi pare che sia anche corretto iniziare con un autorevole intervento della Democrazia Cristiana
E darei quindi la parola al presidente dei senatori al senatore Mancino
Ma io pregherò
Opera
Tirare la mia giacca
Appena scaduti i dieci minuti sciocche
Importante femminile rispetto
Di queste scadenze anche perché siamo impari
Questa
Anche durante la una campagna elettorale non del tutto tranquilla l'ultima politica generale
Era stata ritenuta alla legislatura del riforme istituzionale
Infatti
Si è sviluppato un confronto fra le forze politiche
Per individuare un terreno sul quale far marciare far avanzare le riforme istituzionali
Nelle precedenti legislature tentativi c'erano stati sia pure
Limitatamente alla riforma delle Autonomie non andato in porto
Un po'perché i contrasti erano piuttosto profondi
Soprattutto tra democristiani
Possiamo dire comunisti
E repubblicani
C'era una divergenza notevole sul nodo dell'ente intermedio
Dico democristiani e comunisti perché poi i socialisti erano partiti da un'ipotesi comprensoriale che era del tutto diversa
Rispetto all'ente intermedio
La passata legislatura riuscì si riuscirà far superare lo scoglio
Della pregiudiziale attraverso una a votazione che doveva essere anche emblematica stabilire storicamente partitiche
Rimanevano contrari alla presenza dell'ente intermedio dopo l'attuazione della Regione partitiche invece ritenevano che l'ente intermedio potesse assolvere una funzione di cerniera fra la Regione evidenti e gli enti locali
Ma nonostante la vicina l'avvicinamento sui contenuti c'era ancora molto contrasto
E in questa legislatura il confronto politico ha potuto accertare in via preliminare la possibilità di procedere non dico simultaneamente dal punto di vista del la cronologia
Ma politicamente almeno alcune riforme
Quella delle Autonomie quella del Parlamento quella dei regolamenti parlamentari
E la formazione di all'attuale governo risente
Di questa disponibilità positivamente di questa disponibilità
E tutto il discorso programmatico è articolato intorno alla esigenza
Di adeguamento istituzionale
Sul versante centrale come sul versante periferico quindi in direzione del Parlamento in direzione degli enti degli enti locali
E peraltro anche un tema spesso oggetto di forti contrasti quello del risanamento economico
è stato finalmente incanalato nel sul versante istituzionale
E oggi si discute di riforme qualcuno ha già è stata approvata dal Parlamento ed è la nuova legge finanziaria l'impianto della nuova legge finanziaria
E qualche altra dovrà anche intervenire in occasione della manovra economica correlata alla formazione della finanziaria e del del bilancio
Del bilancio dello Stato
I partiti hanno dato conto di una loro disponibilità
Tutti
Anche se ci sono distinguo poi successivamente sono intervenute anche del diversificazioni però inizialmente su un tracciato riformatore si sono incontrate tutte le forze politiche al Partito Liberale fino al Partito Comunista
E messe da parte le cosiddette bandiere di ciascun partito
Che ce ne sono a Democrazia Cristiana potrebbe dire tante altre riforme che però non incontrano la convergenza di altre forze politiche né a livello di governo né nel confronto più largo sul piano sul piano parlamentare così anche il Partito Socialista Italiano qui quel polverone
Che si era alzato della grande riforma del anche di una modifica sostanziale del sistema politico il nostro lettore quello così è caduto
Sul sul piano di una più attenta considerazione
Che probabilmente non c'è più spazio per ritardare alcune riforme importanti
Il Parlamento
Il le Autonomie locali
Il Regolamento
Beh il Presidente del Consiglio spesso ha parlato dell'altra riforma istituzionale diciamo è a una forte valenza istituzionale quella della presidenza del Consiglio
Non fosse altro perché per quarant'anni nonostante gli sforzi da De Gasperi in poi
Portati avanti sul piano parlamentare la presidenza del consiglio un avuto mai un suo ordinamento una sua disciplina
Be questa riforma è stata approvata finalmente dai due rami del Parlamento ed entrato a far parte del nostro del nostro ordinamento
Beh noi siamo partiti
Con questa intesa che le forze politiche almeno per quanto riguarda il Parlamento avrebbero presentato autonome Proto proposte
Alcune tendenti alla soppressione di una delle due Camere Partito Comunista
Altre invece sottolineando la maglia validità del bicameralismo
E altre ancora tentando di realizzare una sorta di bicameralismo diverso
Con me la presenza delle Regioni delle Autonomie o delle forze delle forze economiche
Eccola Democrazia Cristiana restano oggi ferma alla validità del bicameralismo
E certo noi siamo di fronte ad una singolarità dell'esperienza italiana rispetto agli altri Paesi occidentali
Che questa singolarità
Seppure dovuta durante la fase della Costituente a una serie di rifiuto di negazione rispetto a soluzioni diverse prospettate di volta in volta diciamo anche dai democratici cristiani
E a trovando diciamo una propria con ferma e quindi anche la individuazione della ratio
Nel corso di un'esperienza storico ormai quarantennale che noi intendiamo
Così giudicare positivamente da qui la conferma della proposta bicamerale della Democrazia cristiana anche se con alcuni adeguamenti di cui sarò brevissima
Brevissimamente
A me pare che nel confronto con il Partito Comunista Italiano
Fra democristiani e comunisti
Beh si sottolineo che il Partito Comunista restava monocamerale però a fronte
Vi è una diversa opinione della stragrande maggioranza delle forze politiche a parte la questione di bandiera Partito comunista si sarebbe adoperato per
Far pesare una forte differenziazione nelle funzioni fra i due rami del Parlamento
E dove su questo terreno oggi ci muoviamo
Al Senato come convenuto
Avendo incamerato dinanzi alla prima Commissione affari costituzionali
La riforma del Parlamento e ci stiamo muovendo
Ma la Camera è andato un po'più spedita avanti ci stiamo muovendo anche sulla riforma delle Autonomie tant'è che alla ripresa autunnale dovrebbe essere calendarizzata
La proposta della Commissione affari costituzionali della Camera nel merito c'è tutto da discutere ieri abbiamo avuto una tavola rotonda proprio sul informe delle Autonomie delle autonomie
Ecco non c'è convergenza in tela sul testo per tuttavia le forze politiche oggi sono stimolate ad una ulteriore riflessione per presentare miglioramenti al testo senza diciamo arrestarne l'impianto complessivamente
Noi non abbiamo abbandonato il sistema bicamerale paritario
E ci siamo mossi in direzione di uno snellimento e di una semplificazione delle procedure
Così la camera di seconda lettura un compito più facilitato rispetto a quello di prima lettura
C'è l'esaltazione della funzione delle Commissioni in sede redigente in sede legislativa o deliberante
Così come diversamente sono definite dai rispettivi regolamenti ma riconosciamo che fermi la natura elettiva il potere di indirizzo e di controllo rispetto alla legittimazione parlamentare dei governi resta tuttora aperta la questione di una qualche differenziazione nelle funzioni fra l'uno e l'altro ramo del Parlamento
Ecco noi abbiamo fatto anche questa riflessione
Durante la fase beh appiglio durante la fase d'
Della elaborazione dalla Carta costituzionale alle Regioni furono appena appena abbozzate
Ma non c'era neppure la Comunità economica europea
Oggi c'è è assente dal punto c sul piano parlamentare qualunque forma di coordinamento della legislazione regionale rispetto a quella nazionale
Della legislazione nazionale rispetto a quella comunitaria abbiamo difficoltà soprattutto con le direttive comunitarie abbiamo una pendenza che ormai le diventata insopportabile se il Parlamento non rifletta ecco queste funzioni che sono prevalentemente di coordinamento e di controllo potrebbero essere attribuite all'uno o l'altro ramo del Parlamento
E abbiamo anche tracciato una ipotesi di funzioni differenziate
Non le uniche ma la fantasia della dottrina quella delle forze politiche
Dovranno servire in questa in questo confronto parlamentare ad aiutare le commissioni Affari costituzionali perché possono individuare funzioni anche differenziato e più forti senza snaturare
Il ruolo bicamerale del Parlamento e la funzione paritaria dell'uno e dell'altro e dell'altro ma ora io tratto l'ultima parte
In questo nostro sistema politico non in altri sistemi politici in questo nostro sistema politico nel rapporto tra maggioranza e opposizione
Ci sono delle peculiarità non sempre riscontrabili negli altri e nella composizione di Governo c'è quello che comunemente viene accettato negli altri Paesi occidentali una sorta di conventio ad excludendum c'è una maggioranza e c'è una opposizione nel rapporto parlamentare soprattutto nella produzione legislativa beh c'è una prassi ormai costante di una conventio ad includendo è un metodo largamente consociativo fa da contrappunto infatti ad un'aria più ristretta di governo ed è un'anomalia
Tutta interessante dal punto di vista dottrinario anche comparativo dei sistemi comparative ma è meritevole probabilmente di una qualche correzione se è vero che sul piano parlamentare
Gli stessi gruppi comunisti hanno parlato di abbandono del metodo dal metodo consociativo
Ora però in un sistema politico storicamente fondato sull'antinomia di queste due convenzioni beh immaginare che la produzione del legislativo debba avvenire con una conventio ad includendo me le riforme istituzionali possono avvenire tutte dentro l'area della maggioranza
E vi pare che
Sia un po'ultroneo rispetto ai costumi alle culture e alle abitudini ai rapporti parlamentari ecco perché non qui
Non possiamo escludere le forze politiche disponibili
Non solo dal confronto ma anche dal coinvolgimento sul piano delle riforme istituzionali
Ecco io mi sono limitato solo alla parte relativa alla riforma del Parlamento ma questo vale anche per gli adeguamenti regolamentari
Beh ove si dovesse riscontrare una non disponibilità
E un tentativo di tempi più lunghi
Beh solo a questo punto si può far valere anche la regola di maggioranza
Ma la regola parlamentare quando si tratta di procedere sulla strada delle riforme istituzionali e delle regole del gioco interno di ciascuna Camera beh sul piano parlamentare il coinvolgimento diventa non soltanto un diritto delle opposizioni ma mo'a mio avviso un dovere anche da parte del maggioranza io ho sempre sostenuto
Che fino a quando le maggioranze non si faranno carico del problema di uno statuto delle opposizioni per garantire spazi parlamentari alle opposizioni
Beh non si può pretendere di andare avanti ruvidamente ritenendo che bastano le maggioranze per fare poi le riforme istituzionali
Ecco questo non è sufficiente diventa necessario ed inevitabile nella ipotesi in cui non vi fosse un fine di ricevere
Da parte delle forze delle forze di opposizione ecco noi dovremmo lavorare di concerto
E dovremmo tentare di aiutare le istituzioni ad uscire da uno stato di enorme difficoltà
Perché non sono più adeguate non rispondono più ai tempi la velocità del privato travolge quasi interamente i livelli istituzionali
La produzione legislativa e molte volte convulsa
E più volte lei da non risponde perciò alla velocità dei tempi
Oggi è matura la questione delle riforme istituzionali io credo di poter conclude
Che non c'è bisogno però di invocare la simultanea da quando su alcune questioni
Dovesse occorrere una ulteriore riflessione
Qui si tratta di riformare per alcuni versi l'impianto della carta costituzionale soprattutto nella riforma del Parlamento e probabilmente questa ipotesi riformatrice
Richiede più attenzione di tante altre che sono più mature
L'importante è che le forze politiche abbiano una loro disponibilità d'una simultaneità politica anche se quella cronologica può essere orrenda res Fassati gli impegni da parte delle forze politiche da parte e da parte del Parlamento e che io chiuderei
Avendo dato sia pure molto sinteticamente conto delle intenzioni anche della mia parte politica ma conto anche dei confronti parlamentari che avviati dal Partito Socialista Italiano poi sono stati successivamente consacrati
Da un rapporto ulteriore di confronto fra la Democrazia cristiana e le altre forze politiche grazie
Grazie Mancino no no sei rimasto abbastanza nei termini altra parte dovevi introdurre il dibattito non era inevitabile concedere qualche minuto di più
Senza peraltro poter e pretendere che fossero considerate tutte le e questioni che poi emergeranno nel corso degli altri interventi
Senatore Corsello
Tra sociale partito socialdemocratico
Ma Ivan grazie anzitutto il presidente di avermi concesso di parlare abbastanza presto perché poi purtroppo chiedendo scusa ai colleghi all'Assemblea e loro assentare
E che io credo che sia il botto opportuno questo titolo della nostra tavola rotonda di oggi riforme istituzionali possibili
Perché credo che appunto come mi pare anche di avere sentito dalle parole del presidente Mancino qui non si tratta tanto di rimettere in discussione tutto l'impianto costituzionale o fare un nuovo assetto della costituzione da anche perché credo che il quadro costituzionale dopo certo umori decenni regga ancora molto bene e l'impianto lo spirito della Costituzione che seppe trasfondere quello che era stata la la Resistenza antifascista mi pare che sia ancora una realtà vale da il nostro Paese
Il che mi porta a dire subito d'accordo con quello che diceva prima il presidente Mancino delle riforme costituzionali devono essere realizzate all'interno a prescindere dalle maggioranze dalle opposizioni all'interno
Di quello schieramento che della Costituzione si fece si fece carne ecco credo che quindi il discorso e dobbiamo fare non riguarda quindi un grande disegno di carattere teorico ma quelle che sono appunto le riforme possibili
Più considerate sul piano della funzionalità che non considerate sul piano della revisione anche se credo che ci sia un passaggio stretto perché bisogna essere
Bisogna dire queste riforme siano coerenti senza essere globale di credo ecco devono essere coerenti perché sarebbe sbagliato Inter fare degli interventi così a macchia di leopardo in alcune cose intervenendo e altre cose dimenticate
E mi pare che di fatto ci si muova ci si muova su questo terreno
Anche perché mi pare che dal dibattito che da molto tempo si conduce in molte sedi mi pare che sia poi emersa una valutazione abbastanza realistica
E che cioè non sono gli strumenti tecnici che possono risolvere i problemi politici non è che quindi con delle modifiche
E si può pensare di affrontare e risolvere problemi che non all'ingegneria costituzionale che deve risolvere me la realtà politica io ho sentito ora piede mancino parlare di statuto delle opposizioni ma io credo che il medico migliore statuto dell'opposizione per quanto riguarda per quanto riguarda il problema ecco istituzionale riforma istituzionale sta nel fatto che certe riforme costituzionale certe revisione della Costituzione si possono fare soltanto concerti numerico quindi con una garanzia che è stata appunto nel nel sistema mi pare quindi che ci sia pensi sulla strada giusta è stata richiamata qui la recita di un ordinamento diverso per la presidenza del Consiglio la legge è stata approvata
Ci sono problemi relativi all'adeguamento degli articoli trentanove quaranta della costituzione che per ragioni che tutti conosciamo e che rispondevano a una logica diversa non sono stati seguiti da leggi di fatto che si vada verso una legge sullo sciopero nei servizi pubblici tende a e colmare anche questa la comune
Mi pare di questi giorni l'iniziativa del Presidente del Consiglio dopo la più volte sollecitata
Posizione espressa dal Partito Socialista soprattutto ma anche dagli altri mi pare che acquisti ormai una dimensione di concretezza
Il problema di una riforma dei regolamenti parlamentari che chiuda il prove che risolva il problema del voto segreto anche qui tenendo conto di una realtà diversa perché certi istituti il voto segreto per esempio o per altri versi per altri aspetti e la autovelox autorizzazione procedere certi istituti che erano forme di garanzia dell'attività parlamentare sono venuti modificandosi e decadendo e quindi oggi quello che prima poteva essere un grande principio
Di libertà la difesa del voto segreto oggi si è tradotto in utilizzazione di tipo diverso e quindi l'esigenza che almeno per quanto riguarda le leggi le leggi di spesa o almeno per quanto non riguardi i problemi di carattere personale ci si avvia un'utilizzazione più responsabile ne collegamento con le posizioni dei partiti per quanto riguarda il voto in sede parlamentare e questo mi pare quindi che ci si muova su una logica giusta positiva e che può portare a risolvere i problemi in tempi anche rapidi perché credo che una riforma dei regolamenti parlamentari
Per quanto riguarda l'introduzione appunto di procedure diverse dal voto segreto che siano più consone anche a modifiche del del costume sì un abbastanza possibili altre cose altri problemi che si pongono per quanto riguarda il presidente Mancino vive ricordava il tema di di grossa portata abdicare bicameralismo sibi chiama realismo ma io credo che si debba uscire io credo che personalmente e credo come Partito credo che è una valuta se si deve fare una valutazione e globale sul tema credo che le ragioni che minimizzano a favore del mantenimento di un sistema bicamerale cioè di evitare che si decida sul suo nudo sull'onda dell'emozione che si decida sull'onda del contingente che ci sia la possibilità di soppesare le decisioni tra una camera e l'altra mi sembra di gran lunga prevalente ma credo che anche qui ecco si possa fare ricorso a qualche modifica di carattere funzionale cioè il fatto di avere non mi riferisco intanto quindi alla foca alla formazione delle due cava diversi criteri una di carattere il suffragio universale indifferenziato l'altro di ulteriori giornali eccetera che possono in fare introdurre così delle indicazioni di tipo corporativo che certamente non potrebbero essere positiva credo che quello che invece potrebbe essere utile
Di modificare
Anche qui
Il la la realtà delle competenze ce l'hai detto che due camere debbano essere una lo specchio dell'altro muoversi con le stesse competenze muoversi con le stesse procedure una camera ricomincia da zero un dibattito già e avviato e portato avanti da un'altra credo che si possa intervenire anche assimilanza di altri ordinamenti nel senso cioè che riservando parità di funzioni si possono queste funzione però delineare in maniera diversa nelle responsabilità rispettive di una camera dell'altra
La questione del Presidente della Repubblica e io credo che sarebbe un modo non facile da essere risolto se si pone la questione dell'elezione diretta come credo peraltro il problema seppure a livello diverso si pone per quanto riguarda altre altri istituti io credo che problemi non non non della stessa portata ma credo che ci debba essere una logica in un paese in cui si elegge il Presidente della Repubblica a suffragio universale si comprende che si eleggano anche i sindaci a suffragio universale
Credo che però tutto questo comporta quanto meno un dibattito è un approfondimento che mi pare abbastanza ancora lontana lo stesso per quanto mentre invece altre cose per esempio una riduzione del mandato del presidente della Repubblica si vuole evitare
Una così lunga durata altre cose potrebbero appunto essere anche qui considerate all'insegna di una Emily di una funzionalità
Il tema del quale non si è parlato qui e non mi pare non se ne parli molto e credo che personalmente ritengo che sia opportuno non se ne parli quello delle riforme elettorali beh credo che questo pur non riguardando formalmente
L'assetto costituzionale sarebbe una delle riforme più incisive
E golfisti quando dico incisive mi riferisco alla portata politiche ai rischi politici quindi credo che sia un argomento non non rientra tra quelle poche riforme istituzionali possibili oggi di cui si parla ma anche qui forse alcune cose che sono state ampiamente giudicate negative
E gli animi alcune cose che si sono profondamente modificate per vi riferisco per ripeto all'inizio mi riferisco per esempio all'uso della preferenza che non sempre gioca così come si sarebbe voluto nel senso di canalizzare effettivamente la volontà dell'elettore ma invece spesso pone in essere problemi di carattere organizzativo finanziario di gruppi di pressione eccetera potrebbe essere uno degli aspetti da considerare come forse da considerare potrebbe essere il ritorno al collegio unico nazionale dalle utilizzato all'epoca della Costituente
E non quello attualmente vidi gente perché mi pare che anche la qualificazione della classe politica certamente al momento della Costituente da quel tipo di sistema elettorale
Ebbe dei risultati più positivi di quanto non sia di quanto non sia nell'uso successivo ecco io concludo perché non voglio abusare del tempo che mi è stato attribuito credo che effettivamente il punto centrale sia quello di muoversi di muoversi tutti insieme per fare delle cose possibili
Delle cose che non portino degli scontri tra malgrado che il Paese non abbia bisogno di scontri difficili e di polemiche pesanti sui problemi di carattere istituzionale
Si è accennato ai problemi degli Enti locali io credo che nato ad andare a fare un esempio non è con modifiche del sistema dei meccanismi che si può risolvere per lesioni Problemi delle volontà locale quelle giunte anomale non si risolvono con una modifica
Delle leggi tutto credo che che il il sistema del mantenimento anche questo nel Senato il presidente Mancino il mantenimento di un ente intermedio sia positivo anche perché mi pare che nel nelle nel rapporto tra le Regioni
E gli Enti locali oggi forse gli Enti locali solo si sentono più da parte dello Stato che non da parte delle regioni credo quindi che la presenza di un ente intermedio anche di magari disegnato con competenze diverse
Debba essere salvaguardato ma credo che tutto questo che noi dobbiamo fare ripeto il più possibile tutti insieme
Pepe deve essere fatto nello spirito di volere adeguare il nostro soste sistema né di non volerlo
Profondamente trasformare e nel convincimento che la politica non può essere sostituito dalla tecnica anche se da una tecnica di alto livello di ingegneria costituzionale grazie
Grazie Orsello la parola Zangheri Keller presidente dei parlamentari del partito comunista
Ma io prendo atto
Qualche
Soddisfazione dei quello che ci ha detto il presidente Mancino introducendo questo dibattito
Temo però che le cose non siano così come lui dice
Perché invece in questi mesi specialmente negli ultimi c'è stato un po'un bar frammento dei partiti di maggioranza su una sola questione quella del voto sette
Tu con grande equilibrio hai parlato invece ha dei problemi relativi alla struttura del Parlamento che sono problemi di fondo dei problemi delle autonomie locali eccetera ma questo nel dibattito politico è scomparso
Questo l'ho capito
Che cosa si è fatto in questi mesi
Siamo riusciti a varare la riforma della presidenza del Consiglio ma non dimentichiamo che questa riforma risale alla passata legislatura era già stato approvato dalla Camera era andata al Senato li aveva un po'indugiato a dimostrazione del fatto che il bicameralismo
E in sabbiatore per eccellenza
E poi ora nero rinnovato impegno o di rilancio riformatore finalmente se portato in porto questa riforma della Presidenza del Consiglio
Se approvato una riforma della legge finanziaria che non abbiamo sostenuto in prima persona il relatore il comunista Macciotta
Per il resto non si è fatto niente
Sulle autonomie locali
Si è presentato un progetto ministeriale del tutto centralistico e inaccettabile
Sulle regioni non si vede ancora nulla
E nella coda dell'intervento del presidente Mancino se persino il pericolo di una richiesta di rinvio per quanto riguarda la struttura del parlamento come più difficile da esaminare e quindi necessaria di ulteriori di ulteriori approfondimenti
Penso che sia chiaro tutto questo che c'è una volontà che si fa strada nei partiti di maggioranza non dico in tutti
I dirigenti di questi partiti
A considerare ancora una volta le riforme istituzionali come un tema di dibattito politico ma nomi tema di intenso e impegnativo e conclusivo lavoro
Legislativi
Voglio subito dire che per quanto riguarda il voto secreto noi non abbiamo imbarazzi
Riteniamo che una nuova disciplina del voto segreto debba essere introdotta possano essere introdotte e poiché una delle preoccupazioni principali
In questo polverone estivo
Sembra essere quella del resto legittima
Della salvaguardia della manovra finanziaria
E del contenimento per rispetto del tetto di spesa noi abbiamo già dichiarato di essere disponibili ad anticipare una riforma i regolamenti parlamentari e in particolare
Dal Regolamento
Della Camera
Consentendo all'abolizione del voto segreto per quanto riguarda l'articolo uno dalla legge finanziaria che fissa il tetto di spesa e per quanto riguarda il voto finale sulla legge
E quindi pericoli di sfondamento del tetto dovrebbero a questo modo essere
Allontana
Ma per il resto bisogna riflettere
In rapporto al un modo come procede il dibattito sulla riforma del bicameralismo
Perché non c'è dubbio che il bicameralismo così come si presenta oggi paritario diciamo è un grande intralcio al lavoro politico e legislativo è un elemento di appesantimento con la continua ripetitività dell'esame
E sta per essere abbandonato da moltissimi Paesi non soltanto del terzo mondo come ci è stato obiettato polemico polemicamente ma anche in Grecia o in Svezia siamo al mondo cameratismo
E in altri Paesi si è arrivati ad una forma di bicameralismo molto diseguale molto imperfetto
Non parlo dell'Inghilterra dove la Camera dei Lords conta sempre meno quasi nulla
Parlo per la Francia parlo della Germania
Occidentale
Dove c'è una sola Camera che si che è veramente il centro dell'attività politica legislativa e l'altra si occupa prevalentemente di questioni locali degli stati in Germania
A anche il Senato francese ha un orientamento
Regionale e non si vede perché non potrebbe essere presa in considerazione una soluzione di questo genere
In Italia magari per non dispiacere troppo il Presidente Spadolini costituendo una Camera delle Regioni e lasciando che sia il Senato invece il centro della vita politica e legislativa del del Paese non è a noi non interessa
A me non interessa
L'abolizione di di questo di questo ramo del Parlamento ci interessa a rendere veramente aderente ad esigenze di rapidità di decisione di modernità la riforma del
Del bicameralismo
E di questo vogliamo parlare di questo vogliamo parlare il rapporto anche regolamenti perché non c'è dubbio che la questione dei regolamenti cambia e questo abbiamo voluto dire quando abbiamo accettato la definizione dei presidenti delle Camere di un esame contestuale
Intanto stava la forzatura che si vuole operare di approvare a colpi di maggioranza una abolizione del voto segreto
Non ci convince non ci convince intanto perché riteniamo che il voto segreto debba essere mantenuto in una serie di questioni siamo per regolamentarlo ma non per abolirlo
Completamente
Non soltanto in difesa dei diritti dell'opposizione
Ma in difesa dei diritti di tutti i gruppi e dei singoli parlamentari
Perché
C'è una prerogativa in Italia dei singoli parlamentari
Che corrisponde in qualche modo al sistema politico italiano moto come vengono compilate le liste modo ma vengono segnati i voti di preferenza
Non è un caso è un elemento di sistema il voto regolato in in quella maniera
E quindi a certamente una corrispondenza con altri aspetti della della riforma
Della riforma istituzionale ma ripeto non non abbiamo difficoltà ad esaminare tutti gli aspetti di questa questione abbiamo avanzato proposte
Concrete specifiche crea crediamo anche positive specialmente per quanto riguarda questa corsa che si è voluta indire fra approvazione della modifica regolamentare e discussione della legge finanziaria sta bene si può cominciare a discutere la legge finanziaria avendo abolito il voto segreto per quanto riguarda il tetto di spesa
Questa mi pare una cosa importante
Che si potrebbe intanto incassa
Se non la si vuole incassare invece si fa una questione generale di abolizione del voto segreto significa che non si vogliono fare le riforme San significhi significa che si vuole portare in confronto ad uno scontro questa è la preoccupazione che noi abbiamo e parlo di preoccupazione
E di timore perché noi siamo profondamente convinti della necessità questo punto di riformare le istituzioni del nostro Paese sia quelle che sono indicate nell'accordo fra i partiti costituzionali
E garantite dall'impegno dei presidenti delle Camere
Sia altre riforme che sono sempre più necessaria non c'è dubbio che una diversa legge elettorale come dicevo Orsello non risolve il problema delle giunte anomale o normali che siano ma non c'è dubbio anche che la situazione delle giunte ormai non si può più imputare a complotti a cattive volontari spettri
è in crisi il sistema dell'amministrazione locale
E anche il modo come si formano le maggioranze non l'amministrazione locale
E questa dipende anche dalla legge elettorale
Con la legge elettorale tornare proporzionale rende difficilissima quella stabilita
Delle giunte quella possibilità di lavorare in modo programmato progettuale che deve essere delle amministrazioni comunali soprattutto visto che le amministrazioni comunali a differenza del Parlamento
Debbono gestire debbono amministrare più che indire dibattiti dibattiti politici quindi ci sono esigenze profonde non voglio parlare della pubblica amministrazione di altre cose esigenze profonde di rinnovamento di riforma di modernizzazione del nostro sistema istituzionale ed è per questo che noi siamo fortemente preoccupati
Di una battuta di arresto che potrebbe essere imposta
Alle forze politiche
Riformatrice
Da una forzatura
Propagandistica strumentale
Sulla questione del voto del voto segreto che rischia ripeto terminato di portare ad un vicolo cieco tutto questo delicatissimo impegnativo processo di riforma
In cui noi ci siamo nei mesi scorsi posti come forze politiche democratiche responsabili
Grazie a taglia dei
La parola la darei adesso alla ministro Maccanico ministro regione dalla riforma istituzionale
Presidente
Io vorrei iniziare
Facendo una constatazione
Per la prima volta
Che un governo si presenta al Parlamento con una precisa anche se limitata
Gamma di proposte di modifiche istituzionale
Mai prima d'ora un governo aveva posto al centro della sua del suo programma
Un dei riferimenti così precisi e specifici alle riforme istituzionali
Come mai questo è avvenuto adesso col Governo demente
Come ha detto l'amico
Nicola Mancino il dibattito sulla riforma delle istituzioni ormai vecchissimo risale a molti lustri fa
Non so come si possono quale data si possa fissare ma io ricordo Gianni del alla fine degli anni sessanta quando si polemizzano sulla proliferazione legislativa si facevano i primi studi sul Parlamento
Si rilevava questo era all'epoca della conventio ad excludendum si rilevava che l'ottanta per cento delle delle leggi del Parlamento vediamo votate quasi all'unanimità
Cominciavano i primi articoli Cordovano di Paolo Barile sul ponte sulla sulla delegificazione la necessità della delegificazione il dibattito istituzionale e lungo e è stato molto lungo
E abbastanza fino a fino a poco fa abbastanza anche inconcludente cioè in modo che si era diffuso quasi una sensazione di impotenza delle gravi cioè da una parte si constata una certa inadeguatezza del sistema istituzionale dall'altra si trova una certa impotenza incapacità di
Di procedere che cosa è avvenuto perché adesso il Governo a posto al centro
Del suo programma alcune di petto limitate ma significative importanti riforme istituzionali a mio avviso la ragione e questa non solo la rilevazione della di quanto sia diventato grande il divario
Fra l'Italia produttiva vitale moderna che va avanti vitale dell'economia e anche della società civile che procede con procede con me con sistemi di decisione rapida adeguati e quelli del mondo moderno
Il il decision making process come dicono gli americani proprio del sistema politico questo divario è cresciuto ma non è solo questo
A mio avviso c'è stato una maturazione nelle linee di politica istituzionale di tutti i maggiori partiti
L'abbiamo avuto una fase nella quale le linee di politica istituzionale di politica istituzionale dico non erano erano abbastanza comuni
Quella che viene chiamata fase con studi al consociative che ha trovato il il suo punto di maggiore convergenza nella riforma dei regolamenti parlamentari del settantuno
è una linea di politica istituzionale che io direi comuni a quasi tutti i partiti
E a mio avviso adesso è molto facile e giudicarla negativamente ma ha avuto una sua funzione una sua fase adesso siamo arrivati a un punto in quale tutte le maggiori forze politiche hanno capito da lutti So coscienza chi più chi meno che quel tipo di impostazione di politica istituzionale è sbagliato non è più adeguato alle necessità dei dei nostri giorni
Di quei secondo me è venuta una certa accelerazione dinamica ad affrontare i problemi di efficienza del nostro sistema politico
E io devo dire che a confortarmi in questa nella giustezza di questa semplice non solo
Che la scelta delle priorità di natura istituzionale
E è stata fatta concordata abbastanza facilmente fra i partiti che hanno dodici dato vita al governo De Mita
Ma dal fatto che i successivi
Confronti in sede parlamentare in Senato e Camera hanno confermato che quell'ordine di priorità quell'ordine di priorità non parlo dei contenuti era in fondo riconosciuto anche dalle forse maggiore di opposizione
Non so se l'amico Zangheri d'accordo su questo cioè quell'ordine di priorità è stato considerato valido
Eccetera eccetera ora questo non dobbiamo dire che siamo in sede di discussione di riforme possibili se non avessimo attaccato il problema delle istituzioni dalla riforma elettorale secondo necessari ma Penati subito non saremmo andati avanti di un passo
Ora quali sono le priorità che ha indicato il Governo e che si sono sto sono state considerate valide in un certo senso anche tra i partiti dell'opposizione
Il problema del rapporto Governo Parlamento
Questa è la prima la prima
Il problema del rapporto Governo Parlamento che significa superamento della prassi consociativa
Cioè noi abbiamo il problema di definire i diritti della maggioranza meglio i diritti della maggioranza i diritti dell'opposizione
Dico che questo è fondata questa la filosofia di fondo è fondamentale anche perché ormai quegli schieramenti politici che un tempo si potevano chiamare ideologici scelte di Civita eccetera non ci sono più ormai le aggregazioni di governo si fanno sulla base di programmi e quando si fanno sulla base di programmi viene meno una certa flessibilità che c'era in concreto ho detto prima nell'epoca della Comense ad excludendum
C'erano governi che si precostituite che sapeva quali erano però nella prassi parlamentare c'era
Una correttivo che era proprio la la la prassi consociativa nel momento in cui invece questa
Divisione ideologica non c'è più ma gli aggregazioni si fanno sui programmi beh allora i programmi diventa un fatto più vincolante e quindi è necessario che i diritti della maggioranza i diritti dell'opposizione siano più chiaramente definisce questo è è quella io e la mia condizione
è quello il rapporto Governo Parlamento il rapporto Governo Parlamento è stato affrontato su su vari piani una riesame delle bicameralismo
Un riesame dei regolamenti parlamentari
E questo è e indispensabile un una migliore sistemazione del Governo cominciando dalla l'ente esponenziale più importante che la presidenza del Consiglio
Ora altro punto importante della della
Del programma di governo è quella della riforma delle Autonomie di cui si è parlato e quindi delle regioni e delle degli enti locali
Ora su questo piano
Dobbiamo dire
L'amico Za anche era detto ma che cosa si è fatto fino adesso il governo in carica da in quattro mesi e mezzo cinque mesi
E qualche cosa prima prima dell'estate si è fatto
La legge sulla presidenza del consiglio era apparsa era della passata legislatura siamo d'accordo che l'arma versare diciotto la sera Renato
E in queste in pochi in pochissimo tempo in poche settimane i al Senato la varate la Camera ha approvato questo è un fatto di importanza enorme perché conferisce al Presidente del Consiglio maggiori poteri di coordinamento ma per tutte le implicazioni che essa contiene
Non esclusa quella norme che riguardano per esempio la decretazione d'urgenza e che sono non so quale la validità giuridica di quella norma certamente comportano delle conseguenze
Nell'atteggiamento complessivo del governo le norme che riguardano la istituzionalizzazione della commissione della conferenza dei tre delle dei dei presidenti delle Regioni che addirittura dovrà avere una scadenza semestrale deve questa è una cosa importante non è una cosa secondaria che dalla quale può partire il recupero della funzione delle regioni
Questo non è un fatto secondario c'è un fatto così sconta come se fosse una no questa è una è un obiettivo che il governo ha conseguito e che nel secondo me molto positivo
L'altro aspetto importante la riforma della legge della legge di contabilità Della quattro sei otto anche quella è una cosa importante
E devo sotto sottolineare all'amico Zangheri che il relatore di quella legge alla Camera è stato un un comunista
Cioè quel queste che è una riforma certamente di natura istituzionale perché esalta il ruolo parlamentare nella procedure
Della programmazione economico-finanziaria per quello avuto come relatore un deputato comunista
Perché dico S esalta e c'è tutta la parte che riguarda la programmazione la presentazione del Documento di programmazione economico-finanziaria il quindici di maggio
Che è una cosa di un'importanza enorme perché da Luca un dibattito e all'approvazione di una risoluzione in Parlamento che diventa l'elemento di riferimento
L'elemento di riferimento della del bilancio pluriennale della legge finanziaria e di bilancio annuale e questo non è una cosa di secondaria
Cioè che salterà anche la la posizione del parlamento
Ma esaltare la la Rolo del Parlamento non significa ritornare le classi con sodio sedative significa che in quella sede o bisognerà definire quali sono le responsabilità della maggioranza e quali sono le responsabilità il confronto avverrà all'aperto in modo trasparente
Per curare le esigenze che noi abbiamo adesso è proprio di stabilire che i cittadini conoscono sappiano chi è responsabile di che cosa ecco questo è uno dei punti fondamentali
Io non vorrei dilungarmi eccessivamente ma mi pare che come primo Bilancio
Della false
The pre-serie diciamo non si può riconsiderare negativa anche il mare la riforma delle Autonomie locali
E beh quelle ore e si trattava di riformare la legge nientemeno del trentaquattro si è fatto un un disegno di legge di principio
Nella commissione Affari costituzionali è stato licenziato io capisco che il l'onorevole Zangrillo posizione posso avere delle riserve però è un fatto positivo che in pochissimo tempo
I poco più di un mese questo provvedimento è stato licenziato dalla Commissione competente ad essa andrà in discussione in auto quindi come Bilancio non mi sembra che si possa dire
Negativo
Adesso però i propri appuntamenti prossimi quali su l'appuntamento prossimo e quello della legge finanziaria io ho detto che proprio Governo ha posto al centro del suo programma
La la le riforme istituzionali ma le riforme istituzionali anche per il risanamento
Del bilancio dello Stato per un un controllo sulla spesa pubblica che ormai è uscito due fuori controllo queste è un punto fondamentale governo vive su queste due priorità riforme dei meccanismi istituzionali e risanamento del bilancio pubblico
E adesso avremo un appuntamento di un'importanza enorme è inutile nascondercelo Caramico Zanchi
E avremo un appuntamento ottima importanza enorme che cadrà con la presentazione della nuova legge finanziaria
E se noi non affrontiamo prima questi problemi di riforma regolamentare la legge finanziaria sarà discusso nello stesso modo in cui fu discussa la legge la legge finanziare all'epoca del Governo Goria con l'aggravante che abbiamo una procedura base la quattro sei otto che esalta il ruolo del parlamento e quindi credo potenzialmente può creare dei problemi molto più seri
Dice l'amico Zangheri ma voi vi siete fissati solo sul problema del voto segreto ma questo non mi pare da quello che io so
I gruppi della maggioranza sia alla Camera che al Senato hanno detto un'altra cosa noi vogliamo affrontare le riforme regolamentari
Globalmente e le forme regolamentari globalmente significò anche la programmazione dei lavori
Programmazione di lavora in stretta connessione col problema dei decreti legge
Non è che da una parte il Governo si Plauto vincolare a dire io non faccio la riterrà azioni di le vetrine di legge oppure dipingono nel senso di limitare i decreti legge sulla i casi veri eventi straordinari d'urgenza e tra l'altro il Parlamento ignora questo per il problema delle procedure d'urgenza questo non è possibile
Così come non è possibile che il la maggioranza e il governo nella programmazione dei lavori parlamentari continuano avere il ruolo di minoritario che hanno adesso ecco questo è uno non è sul problema del voto segreto bisogna affrontare bob banalmente i problemi della
Del della riforma del Regolamento su voto segreto
Dov'è molto poco quello che l'onorevole Zanchi dice noi
Vogliamo che abolire il voto segreto per il tetto ma e tutta la politica economica finanziaria che in questo modo in base alla quattro due otto viene definita in Parlamento e la maggioranza non può in questo caso dire
Purché il tetto si tenga poi si fa la politica economica che si vuole citando soldi anziché alla scuola magari si diano le ferrovie o viceversa eh no non è possibile
E questo è un problema serio d'altra parte il governo non ha nascosto non ha cambiato nulla perché se si vanno a vedere
Le impostazioni che ha dato il Presidente del Consiglio fin dall'inizio che cosa si dice sì dice il voto segreto deve essere limitato limitato alle votazioni sulle persone
E sui diritti dei libertà ecco questo è il tempo non è che se non si tratta di eliminare il voto segreto si tratta di di limitarlo
Delimita la questi valori fondamentali sui quali ha l'abilità discussione aperta non s Church non è certo chiuso
Io non voglio rubare altro tempo ma vorrei richiamare l'attenzione sulle battaglie parlamentari che ci saranno io spero che non siano battaglie cioè che si riconosca concordemente
Che certe certe soluzioni e nell'interesse di tutti fare oggi
Del resto il Partito Comunista iniziato una sua linea di politica che di alternativa il che significa che si crede a questa linea politica alternativa pensa che un giorno o l'altro dovrà andare al governo e siccome
Le gli strumenti parlamentari servono anche a ad attuare la politica
La politica del governo è giusto che si faccia carico anche di questo io sono confido su questo perché credo che il Partito comunista abbia una grande sensibilità nazionale quindi io ritengo
Voglio finire con una con una con una così un
Un atto di fede diciamo così sono convinto che quando si arriverà in termini precisi e concreti di questo confronto parlamentare alla fine riusciremo a trovare soluzioni che siano nell'interesse di di tutto il Paese della democrazia italiana
Grazie alle del ministro Maccanico
La parola al senatore Lombardi alla Commissione affari costituzionali del Senato
La l'imitazione che nel tema della tavola rotonda sul riforme possibili oggi abbia portato alla concentrazione
Nelle dichiarazioni autorevoli politiche parlamentari che abbiamo prima ascoltare
Però credo che
Non possa rimanere estraneo a questo
Dibattito
Un richiamo a una considerazione
Che è d'obbligo tutte le volte che si parla di riforme istituzionale
Ed è la ragione
Per la quale si ritiene che si debba porre mano
A una operazione in presenza di difficoltà di funzionamento del sistema politico cioè occorre una chiave di lettura
Delle proposte delle riforme che si vogliano adottare che sia riferibile a un analisi a un giudizio politico e ora il dibattito politico anche nel nostro partito dall'ottanta due in poi soprattutto ha ha chiarito tutte le cose che si sanno che ricordo schematicamente che cioè
La Nagel crisi istituzionale nasce dalla difficoltà del sistema politico di aggregare domande sociale di imprimere una direzione
Politica l'economia le comunità locali alla alla società
Che tutto questo viene fatto risiedere nella difficoltà dei partiti e dei grandi soggetti collettivi
A fungere da cerniera tra la società e le istituzioni
Che tutto questo non è un fatto esclusivamente italiano perché è un fatto comune alle democrazie industriali dell'Occidente e si incrocia con la crisi del Welfare State ecco la contestazione
Alla democrazia rappresentativa fondata sul suffragio universale
Che il caso italiano certamente ha una sua tipicità
Anche per le cause che lo hanno determinato e per le risposte che sono state date e che la difficoltà dei partiti politici nell'esercitare quella funzione certamente dato dalla cambiamento dello spazio politico dalla competizione elettorale cioè dalla trasformazione della società che ha introdotto alle antitesi tradizionali che distinguevano destra sinistra delle nuove ragioni di divisioni molte delle quali attraversano anche i partiti movimenti gruppi Inter imprenditoriali in senso anche orizzontale
E sicché pur restando cruciale la distinzione fra destra e sinistra però c'è qualche cosa di diverso che separa le direzioni dei partiti dei movimenti delle associazioni da masse sempre più consistenti di cittadini quindi
Il problema istituzionale resta quella della aggregazione delle domande rispetto a una frammentazione che se è vero quel che si dice e cioè che la società italiana negli anni Ottanta sarà portata ad accentuare la sua segmentazione rifuggendo a ogni tentativo di concentrazioni indubbiamente il problema
Costituzionale politico costituzionale e come fare per ridare capacità al sistema politico di aggregare le domande sociali di dirige
Ora io non voglio qui andare ripercorre tutti i discorsi che sono stati fatti sui modelli di organizzazione quello cioè che vede in una forte de lega alle Autonomie locali poteri Easy che ha ecco la società verrebbe gestita ecco dalle istituzioni
Cioè tu un modello che sconta la perdita la caduta di capacità a di ruolo dei partiti dei grandi i soggetti collettivi oppure il discorso o sulla contribuzione contrattazioni istituzionalizzata cioè l'aggregazione delle domande attraverso la politica dei grossi gruppi di intermediazione
E innanzitutto organizzazioni sindacali professionali che contrattano con gli attori politici centrali partiti amministrazione e c'è però questi due punti di riferimento sono essenziali per le scelte messa fuori campo la questione elettorale che sarebbe poi la questione attraverso la quale si fa il passaggio obbligato per stabilire come formare una rappresentanza e vedendo cioè alle Camere presente ad esempio del bicameralismo
La distinzione dei compiti e delle funzioni delle Camere va riferita al movente che si vuole cioè un moderno il quale puntasse sulla deferimento alle Autonomie locali di larghi Poteri alla organizzazione quindi anche come risposta alla crisi del Welfare perché si risponderebbe non in termini di tagli ma in termini di privatizzazione di trasferimenti agli enti locali all'insufficienza delle risorse
Con un potere politico centrale costituito da un Parlamento forte un esecutivo forte in grado di gestire questo sistema di autonomia a quel punto
La
Composizione la struttura la funzione delle Camere sarebbe quella di gestire un sistema di questo tipo
E quindi la seconda Camera il problema della seconda Camera
Camera delle Regioni e dei poteri locali e se si dovesse imboccare la strada di una larga di un largo trasferimento di poteri a dottore mi erogate
O nell'ipotesi che poi per una società frammentata sembra la più praticabile del mantenimento
Naturalmente non si può schematizzare ogni sistema naturalmente apre del mantenimento di un sistema di contrattazione istituzionalizzata fra i grandi soggetti politici perché dice De Rita che se non si vuole cadere nell'indistinto
è necessario che tra il livello della decisionalità di vertice e livello della segmentazione di base vi sia un livello intermedio distinguersi e di ricomposizione ecco dalla società camminare allora anche lì la funzione delle camere diventa diverso quindi siamo a dire ipotesi oggi nel dibattito politico che sono assai più limitati
Ma che comunque per consentire una decisione vanno riferite a una ragione originaria ecco di scelto
Resta il problema
Che poi per brevità andiamo così abbrutisce resta il problema
Di consentire alle istituzioni
Di recepire il più possibile le domande sociali che non riescono a canalizzare se per via di quel che si è detto attraverso o i partiti politici e i grandi soggetti collettivi come farlo questo è i propri con i mezzi e le disponibilità parlamentari che abbiamo abbiamo rispetto a questa domanda complessiva di efficienza perché l'efficienza del sistema
Poi consiste nella capacità del sistema stesso di raccogliere la domanda sociale di trasferirla efficacemente alle istituzioni
Quali sono ecco le possibilità intanto
Mi permetto di ricordare che il la prima riflessione va fatta sul rapporto Governo Parlamento
Nel senso di restituire all'esecutivo alle amministrazioni in questo Paese un ruolo che non c'è più
Noi abbiamo uno spostamento un trasferimento di funzioni amministrative
Alle Camere che è la vera ragione dell'intasamento del Parlamento la tendenza del Parlamento a legiferare con leggi provvedimenti
E la incapacità dell'amministrazione
Di proporre di programmare cioè di porsi dinanzi al Parlamento come l'esecutivo che chiede l'autorizzazione cioè la legge generale e astratta per questo a Provvedini e che poi provvede con i regolamenti una separazione
Della
Scelte dalla capacità propositiva dall'amministrazione da quella che è la deliberazione parlamentare anche come forma di disoccupazione dei partiti dalle istituzioni
Perché la tendenza a consentire che il Parlamento provveda nella forma di legge facendo provvedimenti non è che una forma di occupazione delle istituzioni tramite i gruppi parlamentari si gestiscono questioni amministrative che dovrebbero essere lasciate all'autonomia e all'indipendenza di un'amministrazione la quale assicuri la continuità della gestione
Degli interessi generali nazionali nonostante quelle che sono gli equilibri e le vicende ecco politiche in Francia è possibile
Che un cambiamento di equilibrio politico non da Terni termini una crisi istituzionale perché gli ha una capacità di continuità da parte dell'amministrazione che in Italia non c'è perché evidentemente la crisi istituzionale sarebbe nel cambiamento dei rapporti di forza all'interno
Ecco dal Parlamento
Gli strumenti di cui si dispongono sono certamente per far questo i regolamenti parlamentari
E le leggi di riforma che abbiamo davanti
Come non dire che la legge comunale la riforma la legge sulle autonomie locali non possa essere utilizzata
Proprio per stabilire con il sistema di trasferimenti che sono stati attuati negli anni settanta a favore delle auto lo mie locali le possibilità di accesso delle nuove domande sociale
Certamente ove il comparto locale non venga visto soltanto nell'autonomia statutaria ma venga visto con riferimento a questo ruolo specifico di assorbimento della nuova domanda che non siano le soluzioni di partecipazione che sono state adottate ecco negli anni settanta riduttive rispetto all'esigenza è sempre che il comparto locale
Sia assistito anche dallo strumento finanziario non è possibile un discorso di autonomia locale senza una corrispondente normativa della legge regia cioè il discorso resta fondamentalmente un problema di razionalizzazione dell'esistente che poi nell'impossibilità di operare soluzioni più ampi resta la razionalizzazione del modello di sviluppo che per quarant'anni ha fatto conoscere all'umanità
Una progresso eccezionale la crisi del Welfare State
è la crisi della sistema istituzionale nel nostro Paese la razionalizzazione dell'esistente cioè la ristrutturazione di tutto quanto di pubblico non funziona e quindi l'utilizzazione delle forme
Regolamenti parlamentari per esempio perché potrebbero avanti parlamentare
Hanno la possibilità di consentire l'accesso alla sede legislativa di domande che restano normalmente fuori sempre che non si tratti di utilizzarli
Come avviene adesso per le petizioni ma sempre che l'istituto dell'accesso
Legislativo da parte di ceti che non si riconoscono per esempio nei partiti politici posta trasformarla dedizione in qualche cosa di più ecco questa è una delle forchette o appositi
Adrai tutto questo resta al momento il giudizio che fondamentalmente i meccanismi di per sé non sonda sono insufficienti a risolvere i problemi che sono poste dalla politica anche a livello di legge comunale e provinciale
Certamente sussiste la necessità di una regola che stabilizzi e che riduca una frammentazione che ha poco a che vedere con la differenza della politica
Però
Una qualche soluzione che ad esempio vedesse
La rinnovazione parziale dei consigli comunali nel corso della legislatura per assicurare una maggiore aderenza della rappresentanza locale in un arco di cinque anni così lungo in tempi di accelerata modificazione della società
Sarebbe probabilmente dello stesso valore dello stesso peso di un meccanismo di consolidamento del sindaco e della giunta
Grazie lombardi
L'avvocato salmastra responsabile del politica e istituzionale del Partito liberale
Eccetera eccetera
E siamo convinti che la riforma istituzionale non sia un'opzione alla nel senso che se se ne parla tanto se il governo la messo tre punti prioritari
E perché c'è un'esigenza indifferibile non di fare dell'Accademia
Ne abbiamo fatta tantissima su questo argomento tavole rotonde convegni tutti i partiti
Ma perché a quarant'anni di distanza dalla la Costituzione e soprattutto come ha ampiamente correttamente ha detto il ministro Maccanico è cambiato
Un meccanismo di rapporto tra le forze politiche
Negli ultimi anni cioè finita quanto meno si proclama finita la politica consociativa le regole esistenti non garantiscono un corretto funzionamento di due degli aspetti fondamentali dell'organizzazione del Paese l'attività del governo e l'attività del Parlamento
Attività del Parlamento
E lo dice con assoluta convinzione un non parlamentare
Dimostra che il Parlamento lavora tantissimo
Ma lavora male e produce un po'
E questo è una discrasia che va superata
Perché l'opinione pubblica guarda il risultato
E quindi condanne critica il partito i partiti parlamentare
Mentre sono le regole
Che non consente un'adeguata produzione di quello che è su è in cantina
Il bicameralismo perfetto
Che noi abbiamo
è che qui non si tratta di fare
Della teoria dell'Accademia
è chiaramente dispersivo
Ma questo non vuol dire che si deve passare al mono cameratismo che altrettanti difetti magari non le abbiamo ancora costata Manea
E allora abbiamo fatto un grosso lavoro è stato fatto un grosso lavoro nella scorsa legislatura con la Commissione bicamerale precluse da Bossi su cui su un tema del dica me della correzione del sistema bicamerale si son fatti molti passi avanti
Però i lavori fatti invitandoci dimenticati sono stati fatti e si ricomincia da capo affrontando i problemi per gli aspetti più teorici o più dottrinari
Quindi efficienza del Parlamento
Efficienza delle regole nuove che devono consentire
Un sta
Per
Se la maggioranza
Lo deve avere una deroga
Che devono consentire una miglior produzione del lavoro parlamentare
Ma anche un dei correttivi
Per garantire la funzione del governo
Ce ne andiamo a vedere nelle
Ultime legislature la produzione di disegni di legge che ha fatto il Consiglio dei ministri
E quindi il Governo ha dato degli indirizzi ha fatto delle scelte ha fatto alle proposte e bene di queste ben pochi sono poi diventati legge dello Stato
E questo non è un fatto solo teorie è un fatto che dimostra come con le attuali regole con le attuali norme con l'attuale dichiara bicameralismo perfetto
E con la politica consociativa che e con le regole anzi
Congeniali alla politica consociativa che ci sono il governo in realtà non è in nelle condizioni di poter effettivamente governa che vuol dire fare delle scelte e attuarlo essendo il governo ovviamente espressione
Di una maggioranza parlamentare
Ecco perché ho detto all'inizio la riforma istituzionale non è un'opzione è una cosa essenziale
E le riforme da fare oggi come dice il tema del convegno sono proprio quelle che devono consentire lei eliminazione di questi difetti
E cioè bisogna consentire al Governo
Di realizzare le proprie riforme le proprie iniziative le proprie volontà collegiali del Governo
E bisogna altrettanto consentire al Parlamento una produzione legislativa adeguata alle esigenze del Paese
è indubbio che ci sono resistenze e ci sono resistenze perché Sisti si tende a modificare
Una regola chi era più congeniale a una rapporto tra le forze politiche che risale magari a dieci o quindici anni fa rispetto a quella che è la realtà odierno
E quando sentiamo
Collega Zangheri
Che
Di fatto non dice che il voto segreto va discusso dopo ma propone una riforma minima sul voto segreto e la limita all'articolo uno dalla legge finanziaria
E mi viene naturale fare almeno due osservazioni
La prima e che non può essere il Parlamento cioè non può essere il Governo a stabilire il tetto e poi una maggioranza diversa da quella del governo a stabilirne i contenuti
Ma l'altra e perché nelle ultime due o tre leggi finanziarie
L'articolo uno è stato approvato alla fine della legge finanziaria non come premessa della legge finanziaria
E quindi mi sembra che questa proposta di compromesso non sia valida e non sia adeguata alle esigenze che a oggi il Paese di essere governato
E si dice
Il voto segreto
è importante
è non dico prioritario perché il ministro Maccanico giustamente non ha dato questa definizione e nel pacchetto della riforma dei regolamenti
Però non possiamo nemmeno pensare che si possa dar mano alle grosse riforme istituzionali ancora con questo sistema e non possiamo dopo aver fatto una nuova legge sul sulla legge finanziaria
Affrontare la nuova legge finanziaria che appunto da maggiori poteri sotto certo aspetti al Parlamento ancora con le regole precedenti
Regole precedenti e che non è che danneggiano la garanzia e i diritti dell'opposizione perché fino adesso il voto segreto ha danneggiato il governo ha mai danneggiato l'opposizione
E anche qui a livello ideologico ti sembra che le argomentazioni
Anche se oggi per fortuna non abbiamo sentito in questo senso non sono ragionamenti di carattere ideologico che difendono o non difendono il voto segreto ma di funzionalità
E di certezza di poter attuare il governo da una parte il suo programma e poi sulla base del programma attuato l'opposizione potrà cambiare o potrà modificare i rapporti di forza
C'è un problema della monocameralismo
Ho già detto e d'altra parte su in con questo sistema sì avvita un'ulteriore distorsione che è quella che il governo è costretto o è stato costretto finora anta abusare dal decreto legge che è l'unico strumento giuridico che i consente di poter fare e attuare delle scelte di e in questo travalicando i limiti e i termini stessi del decreto legge
E un ultimo osservazione
E questa riguarda l'intervento che ha fatto il presidente Mancino in apertura
è indubbio che le riforme istituzionali non solo e non debbono essere un patrimonio della maggioranza
E quindi deve essere aperto costante il confronto anche con l'opposizione
La quale da una parte e garantito
Istituzionalmente perché alcune riforme se non c'è l'appoggio il vuoto anche l'opposizione comunque non possono essere vana
Ma ve ne sono altre che possono essere varate solo col voto di maggioranza questo non vuol dire ne ricercare lo scontro nel volere lo sconto
Ma è indubbio che a questo confronto con l'opposizione deve andarci il Governo la maggioranza
E io ritengo impensabile che si possono fare
Riforme istituzionali attraverso spaccature nella maggioranza magari d'accordo con l'opposizione
Quindi confronto si ma confronto di quella che l'attività la volontà politica della maggioranza
E quindi mi pare
Che sul tema per esempio del voto segreto all'interno della maggioranza ci sia un'ampia sintonia nei termini che ha detto correttamente il ministro non abolizione totale del voto segreto
Ma un voto segreto limitato ai problemi relativi alle persone e io ritengo con
Molta convinzione anche ai diritti di libertà
Perché su questi deve prevalere la capacità individuale del singolo parlamentare deve essere garantita quindi a tutti la possibilità di esprimere liberamente la propria opinione
Ciò
L'aspetto della riforma delle autonomia
Vorrei aggiungere un argomento che non ha ancora emerso in questa tavola rotonda secondo me è indifferibile che quello di un nuovo regime di amministrazioni delle grandi città
Che è previsto nella Progetto che è in discussione va che è un elemento essenziale per far funzionare il
I centri vitali del nostro Paese
Le grandi città non possono essere amministrate con gli stessi organi che amministrano i comuni di trecento abitanti di mille abitanti boh di venti mila abitanti
è un'esigenza nuova che è emersa nei fatti anche qui
La riforma dei reati sopperire a una mancanza a una inefficienza a una esigenza che oggi le grandi città risento e infine ultimo aspetto
Io credo che nell'ambito delle riforme elettori da riforme istituzionali si debba anche affrontare una riforma dei partiti
Se oggi viene molta discrasia tra l'opinione pubblica
E il Parlamento e gli organi politici dei partiti stessi
Io credo che a quarant'anni di distanza forse è opportuno dare corso anche ad una correzione ad una verifica ad una ride a una ride a ridisegnare
La struttura dei partiti per renderli più consoni alle esigenze
Dai cittadini
Alla loro effettiva rappresentanza vediamo proprio da un'esperienza negativa dove per tanti anni abbiamo rinviato
L'approvazione l'attuazione degli articoli trentanove e quaranta della Costituzione ed oggi
Credo che ne stiamo pagando le conseguenze è ne sta pagando le conseguenze anche i sindacati sotto il profilo della mancanza di rappresentatività forse dovuta a una non attuazione completa di questi articoli
E io credo che come partiti politici anche perché spetta a noi questo compito credo che se dalle nostre dibattiti prima diciamo in questi convegni
Teorici e poi nelle sedi parlamentari credo che sia opportuno anche dar mano seriamente alla riforma dei partiti grazie
Grazie all'avvocato Savasta allora io ora la parola Giovanni Moro che penso esporrà soprattutto le posizioni del Movimento federativo democratico sui problemi della partecipazione dei cittadini
Bisogna che ci sia alterniamo che lo scimpanzé
Chiedo scusa poi dobbiamo tenerci io credo che
Rubato il posto ringrazio il presidente per questo spazio dedicato pochissime piccolissime cose
Che io dirò
E che riguardano in qualche modo la riforma del istituzioni ma che vengono dette da un punto di vista che non è propriamente quello delle persone che sono dietro sono state a questo tavolo
Ma il punto di vista di un movimento politico di cittadini che opera alla base del Paese in aree come quelle dei servizi sociali della sanità dei trasporti dei rischi del territorio
E così via nei quali è più forte l'assenza dello stato in cui questa assenza si paga in termini di abbandono di caos
Di prevalere del prevalere di della mera logica del diritto privato di altri tipi di norme che certamente non sono quelli
Quelle scritte delle leggi
In cui la gente comune vive una vera e propria sofferenza di massa
Che il nostro Paese paga
è quindi un un punto di vista differente ma forse qualche riflessione anche qualche ipotesi può essere utile come contributo a questo dibattito che peraltro molto interessanti
Quando all'inizio di questa legislatura il Parlamento ha e il Governo hanno lanciato e discusso della opportunità di realizzare una riforma delle pubbliche istituzioni si è detto che questa riforma doveva avere come scopo quello di rimettere in sintonia lo Stato con i cittadini e di ricreare per i canali di comunicazione che
Si erano interrotti
Ora io penso dal mio punto di vista
Che è quello delle diciamo così delle radici dell'erba del nostro paese della nostra democrazia
Che affinché questo intento non sia un intento meramente
Retorico o declamatorio
Ci si debba porre un problema
Si potrebbe rendere in termini di crisi della rappresentanza che forse può apparire un problema astratto ma invece nella vita del nostro Paese
è un problema estremamente concreto cioè il fatto che per dirla brutalmente il consenso elettorale viene raccolto dai partiti si perché non c'è crisi da questo punto di vista almeno a considerare l'Italia
Da lontano con rispetto ad altre democrazie occidentali
Ma si scopre ogni giorno di più che questo conto che il consenso acquisito per via elettorale non è sufficiente per governare il Paese o non è sufficiente per consentire quella chiusura del processo normativo per cui poi alla fine le leggi del parlamento produce
Ho i sistemi di norme che la pubblica amministrazione trasmette dai dai vertici alla base del Paese abbiano reale efficace portino diritto razionalità equità in una parola portino
Il governo democratico in questo quadro io penso che
Si possa
Prendere sul serio questo tema del rapporto tra Stato e cittadini e ha davvero si possa parlare non di riforme possibili ma né di forme necessarie
Perché
Mi rendo alla base del Paese
Si percepisce abbastanza il rischio che alla fine di questo lungo processo che dovrebbe portare alla riforma delle pubbliche istituzioni si abbia un Parlamento efficiente e un Paese invece che non funziona
Una esperienza in questo senso è stata fatta
Credo di doverla semplicemente ricordare perché molti dei presenti ne sono stati a diverso titolo protagonisti e da questa proposta di legge sui diritti di legge quadro su diritti del cittadino malato
Che alla Commissione affari costituzionali della Camera è in discussione è stata firmata da centosettanta deputati
Pressoché di tutti
I partiti democratici e che cerca di essere un tentativo di rimettere in sintonia appunto stato cittadini ma prendendo sul serio
Il fatto che il consenso popolare allo Stato democratico non si fatto più soltanto attraverso il voto ma si attua in un verrebbe voglia di dire in una prassi di vita in una sistema di azioni quotidiane di assunzioni quotidiane di responsabilità
E anche di forme di autorganizzazione di autogoverno che coinvolgono normali cittadini alle prese con servizi che non funzionano ma anche tanti operatori dei servizi e tanti amministratori che operano nei servizi pubblici
Ecco allora me viene voglia di dire
Me lo posso permettere o posso permettere credo dal punto di vista che ho adottato che in effetti il voto segreto
La eliminazione del voto segreto
Poi in qualche modo rappresentare una perdita di quella la ricchezza della vita democratica del nostro Paese ha conosciuto dalla Costituzione in poi ma io credo che questo si può si può anche fare a patto che
Sul piano della democrazia comunale si realizzino delle forme di interazione nuove tra i cittadini e lo Stato
Che non siano più quelle meramente tradizionali in questo senso io ho avuto l'impressione noi abbiamo l'impressione
Che il progetto di riforma delle Autonomie locali da questo punto di vista abbiamo avuto modo di discuterne sia col ministro Maccanico e col ministro Mattarella e con molti esponenti dei
Partiti
Sì al di sotto delle necessità di un Paese che beve trovare delle forme nuove permettere in contatto in sintonia i cittadini con
Con lo Stato con quel pezzo di Stato che è più vicino alla sensibilità della gente
Mi pare che in qualcuno degli emendamenti onorevole Zangheri della progetto di riforma delle Autonomie locali si parli del potere di accende il diritto di accesso dei cittadini alle informazioni
Nella pubblica amministrazione ma forse varrebbe la pena di fare qualche passo in avanti di determinare ulteriormente io non non voglio assolutamente qui
Direi in quale direzione per ragioni di tempo ma ad esempio andrebbe messa più a frutto la facoltà non il diritto dei cittadini ad essere informati ma la facoltà che i cittadini hanno di informare i vertici del paese sulle situazioni su situazioni che debbono
Necessariamente essere trattate dalle autorità o dalle istituzioni tradizionali ma che le istituzioni non sono più in grado di raccogliere
Per la frequenza e la diffusione con cui i fatti salienti della vita quotidiana della gente avvengono ormai nel nostro Paese fatti di cui i cittadini hanno una grande esperienza è una grande competenza che andrebbe messa a frutto parlo della possibilità di controllare
I servizi che vengono erogati sul territorio comunale o provinciale tutti i servizi che siano comunali privati unici palizzata i o nazionali o regionali
Perché comunque lì che i cittadini usufruiscono di servizi che funzionano che non funzionano e li hanno necessità di poterli controllare
Penso alla creazione
E tutelare i diritti dei cittadini che siano difensori civici o altro basta che siano
Pungolato io ci siano dei sistemi di pungolo perché funzionino
Che abbiano i poteri per funzionare che possano essere controllati dalla popolazione ma penso anche alla possibilità che i cittadini contribuiscano
Attraverso degli strumenti che possono somigliare alle carte dei diritti appunto questa la proposta di legge quadro sulle ritiene malato da questo riconosce questa facoltà questo potere
Alle carte dei diritti del malato elaborate sulla base dell'ascolto del testimonianze delle denunce delle segnalazioni dei cittadini che i cittadini possano contribuire a determinare a interpretare
Che cosa vogliono dire in concreto
I grandi principi legislativi della Costituzione delle leggi che poi nella vita quotidiana
Del nostro Paese rischiano di non voler dire niente
E questo l'esempio degli ospedali è lampante in questo senso perché
Quando uno parla di diritto all'informazione dovrebbe anche dire per esempio che negli ospedali il diritto all'informazione poter trattare con personale che abbia un cartellino di riconoscimento in cui ci sia scritto nome cognome qualifica
La Costituzione non lo dice non lo dicono le grandi leggi dello Stato però a seconda delle circostanze è possibile che i cittadini concorrano determina
Della costituzione del nell'ordinamento nazionale
Credo che al fondo
Mi avvio veramente a terminare scusandomi della lunghezza eccessiva vista la quantità degli interventi e l'autorevolezza dei presenti credo che al fondo ci sia un problema che noi abbiamo che la nostra democrazia e che ha certamente in forme nuove rispetto al passato che è quello di trovare nuovi modi di coniugare i bisogni di massa potremmo dire le istanze della gente con la democrazia parlamentare un compito che a partire dalla costituzione nel nostro Paese ci si è posto
Che si che si risolse con la Costituzione ma che è un compito sempre e continuamente nuovo
Forse un compito che ha che fare con la terza fase
Di cui parlava di Aldo a di cui parlava Aldo Moro però credo che in conclusione la centralità che è stata richiamata da più parti e credo anche dal Presidente del Consiglio in più occasioni di avere una democrazia dei diritti e dei doveri in cui siano garantiti i diritti anche ci siano forme che consentano l'assunzione concreta e quotidiana di responsabilità da parte di chi deve assumere
I doveri che sono connessi alla rispetto di questi diritti credo che un compito come questo che io considero veramente uno
Dei grandi delle grandi prospettive uno dei grandi fronti su cui si può sviluppare la nostra democrazia non possa essere fatto semplicemente rendendo più efficiente il Parlamento
O non semplicemente rendendo meno onerosi i servizi pubblici
Ma rendendoli più efficienti e in questa chiave utilizzando la grande risorsa di informazione viene regia di irriducibile volontà di sopravvivere di vivere bene di migliorare
Il funzionamento dei servizi pubblici che i cittadini hanno e che vivono come un interesse direi primario e davvero una grande risorsa che noi non dobbiamo io credo sprecare per il bene della democrazia
E penso che questo sia il momento in cui le forze politiche che stanno in Parlamento hanno il compito di prendere sul serio questo penso che sia anche il momento in cui qualcosa di questo genere in questa direzione probabilmente nella riforma delle autonomie locali l'ha fatta grazie scusate
Grazie a Giovanni Moro la parola al senatore Donofrio responsabile istituzioni della Democrazia Cristiana
Io cercherò di contenere nei dieci minuti giustamente previsti l'intervento indicando quattro punti che sono di particolare significato per la democrazia cristiana pur sapendo che di questi quattro punti
Uno è quello sul quale si decide sostanzialmente in termini politici nell'immediato
Uno è destinato a rimanere oggetto di dibattito in questa stagione politica senza diventare materia di definizione legislativa gli altri due possono invece diventare molto più centrali
Non appena le forze politiche l'avranno meglio maturati e parto da questi ultimi due Hulu uno dei quali introdotto ragione da Giovanni Moro un attimo fa
Il rapporto tra cittadini e amministrazione ormai è un rapporto intorno al quale la cultura istituzionale deve andare definendo
Una serie di piccole Costituzioni le si chiamino Carte dei diritti le si chiamino statuti particolari in ordine alla rilevanza istituzionale dello Stato spartì colare nel quale il cittadino si trova la sensibilità del movimento federativo democratico messo in risalto in particolare quello del malato
Questioni non meno rilevanti vengono il riferimento lo status di contribuente allo status di consumatore
Allo status di utente Del Bene collettivo dell'ambiente ed altre se ne possono indicare intendo dire
Una linea di politica istituzionale aperta al nuovo che non voglia tenersi tutto dentro le istituzioni esistenti deve muovere verso questa pluralità di statuti particolari
Solo Honda sulla base dell'esperimento che fu fatto lo Statuto dei lavoratori che a sua volta suo modo di essere una particolare carta costituzionale dotati della duttilità giuridica maggiore per il fatto di non essere dotati di forza costituzionale quindi un ventaglio di carte particolari all'interno delle quali emergano gli status innovativi o che la coscienza popolare fa emergere o che la consapevolezza politica far maturare
Secondo punto è quello che concerne i rapporti tra politica e amministrazione
E che mi sembra di poter capire il governo si accinge ad affrontare con un disegno di legge probabilmente molto innovativo in ordine rapporti tra Governo e l'alta dirigenza amministrativa
E che può valere come norma quadro per l'ordinamento regionale che può valere come norma quadro come indicazione di principio per gli ordinamenti locali
è uno dei modi attraverso i quali i partiti devono ritirarsi dalle istituzioni senza cedere alle tentazioni talvolta qualunquisti che di una scomparsa dei partiti dall'amministrazione cosa evidentemente molto diversa
Un potenziamento del ruolo di governo dei partiti e delle istituzioni che le parti ritraggono legittimazione direttamente o indirettamente
E l'alta dirigenza amministrativa un punto di svolta che evidentemente non può rimanere troppo a lungo nel cassetto
Perché anche questo è uno dei modi attraverso i quali cittadini possono recuperare fiducia e credibilità nei confronti della struttura politico rappresentativa
Il terzo punto che non è oggetto di decisione probabilmente in questa legislatura certamente non è una riforma istituzionale possibile oggi
Attiene a quell'altro dei nodi uno dei due grandi nodi politici fondamentale che è il rapporto tra i cittadini e proprio presentanti la crisi dell'istituto della rappresentanza politica
è oggetto di analisi analisi approfondimenti e dibattiti di varia natura
Tutto sommato tra le forze politiche il dibattito non è mai veramente fino in fondo iniziato sulla legge elettorale
Perché all'interno di ciascun partito il dibattito sulla legge elettorale stenta a divenire oggetto di una proposta per così dire matura da parte di ciascun partito
La mia opinione è che in questa legislatura nell'arco di questa legislatura il tema della riforma della rappresentanza nel suo meccanismo elettorale
Dovrebbe quanto meno giungere a maturazione sugli obiettivi della riforma non sulle procedure gli strumenti della riforma ma sugli obiettivi della riforma la posizione sinteticamente indicata dalla democrazia cristiana da alcuni anni a questa parte è quello di un maggior raccordo tra i cittadini e le istituzioni rappresentative in ordine
Ad una maggior incidenza diretta nella formazione delle maggioranze e dei governi questa è un'indicazione di Obiettivo gli strumenti possono essere molteplici altre indicazioni di altri obiettivi sono emerse da parte di altri partiti
All'interno dalla commissione Bozzi il dibattito di fatto fu accantonato
Proprio perché ritenuto estremamente prematuro in questa legislatura ritengo che non può essere a lungo lasciato da parte perché evidentemente non può il sistema politico ammettere l'esistenza di una grave crisi della rappresentanza politica
E non trovare un punto d'intesa sui modi di superamento di questa crisi
Ed esilio appunto concentrare i residui credo quattro cinque minuti sul tema che più all'oggetto del dibattito politico congiunturalmente importante che è quello di una ridefinizione dei rapporti tra maggioranza e opposizione in Parlamento di questo si tratta
E grazie alla non so se lungimiranza o alla saggezza o alla necessità del nostro costituente non fa oggetto di riforme della Costituzione in senso formale ma dei regolamenti parlamentari
Così come la riforma della rappresentanza politica la legge elettorale non è nella costituzione formale la riforma dei rapporti Parlamento governo da questo punto di vista non è nella Costituzione formale che va trovato il punto di modifica
Per ciò che concerne i rapporti tra le parti politiche ma nei regolamenti parlamentari
E qui io credo che si possa molto saggiamente adottare un atteggiamento che non è millenarista ITO i regolamenti parlamentari nell'arco di questa esperienza repubblicana sono andati sviluppandosi lungo una strada progressivamente di accettazione
Della democrazia consociativa per così dire anche con le sue componenti di confusione e nel voto segreto generalizzando l'elemento di confusione è diventato principio
Là dove la Costituzione alla sola norma formalmente prevista e quella del voto per appello nominale con il quale nasce e muore il governo
è di fatto i rapporti tra i partiti per quelle necessità che la politica ha posto all'ordine del giorno e l'evoluzione della nostra democrazia hanno sostanzialmente contravvenuta questa norma costituzionale fondamentale con i regolamenti del settantuno quando hanno accettato il principio opposto la regolarità dell'unanimità per le deliberazioni sull'ordine dei lavori parlamentare
La normalità del voto segreto sulle votazioni sulle leggi che hanno rappresentato due punti di discostamento notevole dal principio della enucleazione di una maggioranza trasparente nella formazione del governo
Voto palese nella costituzione del governo ed è la trasparenza delle ragioni che portano a far cadere il governo voto palese nella fiducia al governo
E la Costituzione consapevole che non pongo Vernon cadere ogni volta che una sua proposta di legge non venga approvata prevede espressamente giustamente che la bocciatura di un disegno di legge proposto dal governo non comporta di missione
Ora io credo che un lavorare su questi due principi in questa fase ritenendo complessivamente esaurita da parte dei partiti della maggioranza
La stagione della preferenza per un modello di democrazia consociativa che si era andato allontanando dal modello costituzionale formale
E non riavvicinamento modello costituzionale formale
Attraverso la delimitazione del ricorso al voto segreto
La definizione ex novo di uno Statuto l'opposizione in termine anche profondamente innovativi rispetto a ciò che l'opposizione oggi può fare rappresenta una riadeguamento costituzionale di forte valenza politica rispetto alla quale non è in gioco una volontà di sopraffazione della maggioranza lo dico all'onorevole D'Angri perché questo è un punto decisivo ciò che il gioco è la constatazione
Della coerenza tra affermazioni di principio di linea politica e comportamenti istituzionali conseguenti
Sei partiti ritengono di considerare politicamente esaurita una fase lunga nella quale è prevalso il modello di aggregazione intorno alle proposte della maggioranza anche delle opposizioni è questione di regolamenti del settantuno
Principio dall'unanimità nella deliberazione sui lavori parlamentari era l'aggregazione intorno maggioranza anche delle opposizioni era la contrattazione conta costante del tempo parlamentare da parte di tutti
Con la emarginazione sostanziale del governo come istituto in Parlamento perché al governo per così dire avrà un ospite talvolta non necessariamente gradito alla conferenza dei capigruppo parlamentari
Si tratta di modificare questi rapporti tra le forze politiche la modifica comporta dei sacrifici da parte di entrambi della maggioranza e l'opposizione
La modifica di questo punto politico di fondo comporta per la maggioranza la rinuncia alla totalità del tempo parlamentari
Comporta la rinuncia alla reiterazione per esempio dei decreti legge accusando il parlamento della non conversione
Comporta l'ammissione che le opposizioni in quanto tali sono portatrici di interessi politici generali e che quindi come tali devono giungere al voto in Commissione al voto in Assemblea
E in quanto tali ossia in quanto portatrice di interessi politici alternativi rispetto a quelli della maggioranza
E questa trasparenza di rapporti maggioranza opposizione dovrebbe rappresentare l'inizio di una nuova fase politica del nostro del nostro Paese opportunamente ancorate regolamenti parlamentari e non alle modifiche della Costituzione inerenti alla formazione del governo all'elezione del Presidente della Repubblica perché queste sono lo dice un attimo fa
Questioni sulle quali non vi è ancora con sé con convergenza sugli obiettivi ultimi della modifica della rappresentanza politica
Ecco perché io ritengo che se nei prossimi giorni queste non sono questioni lasciate è prossimi anni se nei prossimi giorni la questione viene posta con autorevolezza con serietà ecco profondità da parte della maggioranza parlamentare
Con la serietà che il ministro Maccanico indicato e con la serenità che l'amico Mancino indicato prima con il concorso dei partiti della maggioranza senza forzature
Al maggior partito di opposizione novembre ovviamente non soltanto adesso ma in particolare al maggior partito di opposizione
Discutendo dibattendo di questo radicale mutamento dei rapporti politici perché si tratta di un radicale mutamento dei rapporti politici
All'interno del cui del quale mutamento vi è certamente una sfida per la maggioranza e per l'opposizione non è detto che la si vinca con certezza in questa stagione politica
Non è detto che non tornino a prevalere quelli le ragioni della consociazione rispetto a quelle della trasparenza dell'alternativa ma mi sembra che avere imboccato la strada della trasparenza dell'alternativa da parte dei partiti della maggioranza
Configuri una profonda innovazione alla quale per la verità il Partito comunista aveva concorso
Con indicazione valutazione di analogo significato di svolta in ordine alla sua collocazione rispetto alle altre forze politiche
E allora è una questione di chiarezza
E cosa che è ovvio che non può non può essere accettata la tesi del voto palese sul tetto e non anche sulle partite di spesa e di entrata
Perché non è indifferente che il risanamento parta dalla revisione dello Stato sociale anziché delle spese militari
Dalla riunificazione economica del Mezzogiorno anziché dai problemi della scuola sono scelte strutturali in ordine alle quali la maggioranza si è composta con il voto palese alle Camere ha indicato un programma ha indicato un obiettivo ha indicato gli strumenti i partiti che non sono entrate a comporre quel contratto di governo hanno evidentemente fatto ciò perché non condivido quanto contralto di governo hanno motivo di indicare le proprie alternative proposte sulle quali costruire un consenso elettorale politico diverso con il quale andare a governare il Paese in alternativa a questa maggioranza ecco perché pur essendo contestuale l'il ragionamento sulle riforme diventa politicamente premier preliminare quello sul regolamento parlamentare
Perché i rapporti tra le forze politiche dando il segno a questa legislatura non sono fatti tecnici non è il dover mettere tutto insieme per forza è l'accettazione o meno che questa legislatura costituisce un punto di discontinuità
Rispetto a precedenti patti politici che sono stati sanciti dei regolamenti parlamentari e questa discontinuità non può non trovare una qualche sanzione nei regolamenti parlamentari non quindi solo il voto segreto ma un pacchetto complessivo
Di riforma dello Statuto dalla maggioranza e ripeto dello statuto dell'opposizione
Con diritti nuovi e doveri nuovi dell'uno e dell'altro su questo pacchetto si va a un confronto di grande rilievo politico e io continuo a ritenere che si è impensabile che a quel confronto non consegua un'intesa
Perché senza una intesa su questo punto delle due l'una o la maggioranza sta barando sulla volontà di alla costituita rapporti politici distinti o stanno barando le opposizioni quando dicono di volersi candidare in termine alternative a questa maggioranza
Poiché ritengo che la maggioranza e l'opposizione non stiano barando
Ma stiano seriamente ragionando sul significato di questa svolta
Io mi angolo e la DC per quello che ci riguarda farà tutta intera la sua parte perché la svolta avvenga alla luce del sole con un voto di larghissima maggioranza in Parlamento
E non con sorpresa che sarebbero un tradimento dalla volontà degli elettori e degli impegni presi davanti agli elettori nelle elezioni dell'ottantasette
Grazie Donofrio siamo agli ultimi interventi il senatore Bosco e poi per una conclusione il ministro Mattarella post quattro sì questi incontri sono sempre di grande utilità per i partiti che vi partecipano anche perché offrono la possibilità di una riflessione collegiale
E su temi che in questo momento sono di grande importanza per il Paese come quelli della riforma istituzionale
E è stato detto in questa
Riunione odierna
Che la la maggioranza parlamentare governativa non deve avere la tentazione
Di portare avanti un discorso incentrato essenzialmente sostanzialmente sul voto segreto
E su prove sui problemi del voto segreto
E giustamente il collega ed amico
Zhang ieri a ricordato che sul problema del voto segreto dobbiamo e trovare una regolamentazione
Poi però ha concluso dicendo che per quanto riguarda la posizione del partito comunista si ritiene di dover limitare
Questo discorso come mi pare sia stato osservato anche dal collega D'Onofrio
Solo ed esclusivamente al voto segreto sul problema del tetto all'articolo uno della legge finanziaria
Io non voglio ripetere le argomentazioni che già sono state fatte però voglio ricordare una cosa alla quale ho partecipato anch'io
E cioè una legge finanziaria credo di due leggi finanziarie fa prima di quella del Governo Goria dove proprio alla Camera dei deputati
Fu approvato introducendo una procedura nuova che poi è quella che in qualche modo ad abbiamo adottato Anco
Del fu approvato proprio su proposta del presidente Iotti l'articolo primo del CNEL fissante il tetto della finanziaria e poi siccome gli interventi successivi del Parlamento fecero andare oltre il tetto fummo costretti a a trovare le modalità e le procedure del tutto eccezionali per poter praticamente modificare nuovamente l'articolo primo e quindi ricomprendere e tutto ciò che aveva fatto debordare il limite e allora se questa esperienza l'abbiamo già vissuta noi dobbiamo ritenere che il problema della regolamentazione del voto segreto rispetto al quale
L'ultimo Progetto per quanto riguarda parlo in questo momento
Del Senato della Repubblica l'ultimo progetto di modifica del regolamento è stato quello presentato proprio dal senatore Pecchioli che mi pare per la verità anche più ampio rispetto al limite che è stato in questo da occasione
Richiamato dal dall'onorevole Zangari e consente a mio giudizio anche la la posizione della democrazia cristiana mi pare
Sufficientemente aperta la fa la posizione della stessa maggioranza ad una discussione che tra l'altro al Senato apriamo mercoledì prossimo quindi molto vicina che consente una regolamentazione
Diciamo idonea a superare le difficoltà nei diversi settori che fino ad oggi abbiamo incontrato e d'altra parte questo discorso di cornee è stato anche detto che non ci si può non fare attenzione alla questione e della riforma del Parlamento e vorrei ricordare ai presenti che prima proprio delle vacanze estive la Commissione affari costituzionali del Senato a ascoltato in un dibattito che è durato tre giorni
La relazione del senatore Elia della democrazia cristiana come è noto sulla riforma del Parlamento
E e quindi le nostre posizioni posizioni
Sono sono state enunciate ampiamente in quella occasione e partito Comunista chiesto lo ha ottenuto opportunamente credo anche giustamente
Una pausa di riflessione su queste proposte e quindi noi attendiamo di conoscere quale sarà la posizione del partito comunista rispetto a questa importante questione della riforma del Parlamento
E siccome se ne discute in sede istituzionale come quella della commissione affari costituzionali del Senato dico sarà in quella sede che riprenderà presto il dibattito per
Cominciare a coagulare e delle posizioni che per esempio sul discorso delle riforme del Regolamento
Io parlo per l'esperienza di questo di questa legislatura al Senato della Repubblica dalla Giunta del Regolamento devo dire che quasi su tutte le proposte che sono state avanzate fino ad oggi c'è una possibilità di intesa sia per quanto riguarda i problemi delle procedure interne del Senato a brevi anti i i termini del del degli interventi migliorando il livello delle procedure legislative modificando il problema del del voto della richiesta del del la verifica del numero legale cioè sono tutt'della corsia preferenziale su questi argomenti c'è e anche sulla riforma importante del problema della
Del decreto legge e quindi della decretazione di urgente d'urgenza sulla quale si è parlato ampiamente anche in questa sede
C'è una intesa complessiva molto ampia per cui credo che lettori i prossimi incontri il presidente del Senato l'ha convocato per mercoledì comincino e sia possibile trarre delle conclusioni sulle cose
Che e immediatamente possibile realizzare e su argomenti di grande rilievo di grande importanza
Per quanto riguarda la decretazione d'urgenza per quanto riguarda la decretazione d'urgenza è stato giustamente detto P. qualcheduno ha osservato poco fa che il Parlamento lavora molto emana
Ma produce poco io vorrei dire che il per la verità correggere il Parlamento produce molto ma produce con una fatica e con un lavoro che può essere certamente semplificato quello che stiamo tentando di fare proprio in questo periodo di tempo
E una delle confusioni della produzione parlamentare data da una regolamentazione della decretazione di urgenza assolutamente ormai tutti la giudicano da modificarsi e da
Da modificarsi anche molto ampiamente la prima modifica essenziale è quella il decreto legge sui casi di straordinaria necessità ed urgenza
Emanati dal Governo collegialmente con delibera del Consiglio dei ministri e debbano essere su argomenti e omogenei cioè su una stesso caso di straordinarietà e di urgenza cioè non è possibile trasformare sia anche per le iniziativa del Governo che spesso e volentieri a introdotto attraverso nel decreto dello stesso decreto regolamentazioni di più in materia
è vero creando complicazioni enormi che riguardano per esempio
La esigenza di dover sentire più commissioni nel periodo di tempo che è soltanto di sessanta giorni e quindi con procedure che di per sé portano alla esigenza della reiterazione
Ma
Anche con la creazione di una legislazione estremamente disordinata io vorrei ricordare ai presenti
Quali sono i danni che sono stati introdotti attraverso questo meccanismo con specialmente nella decretazione di urgenza che riguarda per esempio tutta la materia della protezione civile
Tutta la materia
Della dell'Inter a a del di alcuni interventi in situazioni di particolare gravità
Tutte le materie di emergenza che sono purtroppo moltissime nel nostro ordinamento e che finiscono per sovrapporsi direi che non so oggi se si può dire dire un'affermazione si può fare tranquillamente un'affermazione che talvolta forse più forte l'emergenza che non lauro dinari e tante e questo è una tendenza che va necessariamente corrette ma questo Strollo storia questo sia realizzato attraverso una esasperazione dello strumento della decretazione di urgenza e sulla quale ormai le forze politiche sono concordi nel dover correggere alcuni errori alcune deviazioni
Cioè il problema della emendabilità un meno della proposta del decreto legge su questo io sarei molto attento vorrei dirlo
Tutti anche i colleghi del nostro del nostro partito a non spingere sulla soluzione e di
Il decreto legge prendere o lasciare cioè il Parlamento può soltanto approvarlo nella forma e nella modalità con cui in cui è stato presentato dal Governo
Questo e a mio giudizio una esasperazione anche della interpretazione corretta della norma costituzionale che affida solo ed esclusivamente al Parlamento il potere legislativo e quindi provocherebbe una
L'esigenza molto probabilmente anche di una modifica della Costituzione
Ma credo che sia possibile invece limitare la emendabilità dei decreti legge solo e soltanto all'interno della materia ed esclusivamente all'interno della materia
Che è stata proposta dal Governo con la presentazione al Parlamento
Se questo facciamo Noemi riusciamo a correggere una delle diciamo delle e disfunzioni dell'attività parlamentare più complesse di cui si è abusato certamente in questi ultimi anni attraversa appunto il ricorso per esigenze varie alla decretazione d'urgenza se
Riusciamo credo che su questo c'è un'ampia convergenza di posizioni in Parlamento mi pare che e già questo sarebbe un risultato di grande importanza assieme allo snellimento delle procedure e assieme alla riforma se il discorso andrà avanti aspettiamo di conoscere la posizione di tutti i partiti
Sulla relazione che il Presidente Elia affatto e del riforma del parlamento
Grazie posto
Allora al ministro Mattarella per le conclusioni permettetemi prima che inizi perché con il suo intervento si conclude
Il nostro dibattito che io ringrazi voi che avete
Ascoltate avete avuto la pazienza dei rimanere
Per queste due ore di intensa discussione
E poi in modo particolare degli amici che hanno qui rappresentato posizioni politiche diverse da quelle della Democrazia Cristiana
L'onorevole Zangari l'avvocato Savasta Orsello che non c'è più e il ministro Maccanico
Mattarella per le conclusioni
Sì conclusioni molto brevi abbia meglio fosse un un ultimo intervento attrice conclusioni
Li batte è stato molto articolato punto lungo non ha fiaccato la resistenza dei presenti di quelli che fanno presenti è stato anche sotto diverse prospettive angolazioni non soltanto politiche non soltanto di parte politica
Io vorrei infatti fa riferimento il segmento l'intervento di Giovanni Moro per la perché ha così richiamato ad una dimensione di considerazioni che dovrebbe essere che certamente o dovrebbe essere sottaciuta la presente nella riflessione preliminare che i partiti fanno gruppi parlamentari fanno quando sì ci si occupa del disegno riformatore
Cioè la l'obiettivo il senso delle riforme che senso appunto quei di non soltanto crescita civile di per usare un termine che Aldo Moro stava evocato più volte di liberazione dell'uomo delle istituzioni non come ostacolo ma come veicolo per questi processi di crescita sociale civile umana nella convivenza
E allora se questo è come naturalmente
Quello che va sottolineato e il criterio il parametro sostanziale cui ci si deve ispirare per evitare che esaurire la riflessione sulle sulle considerazioni tecniche sulle soluzioni tecniche divengano soltanto riduttivo ma anche improprio nella riflessione di ognuno devi deformi
La riflessione che si fa dalle varie parti
Certamente l'obiettivo allora è di fare dello sostituzioni che hanno in questi quarant'anni manifestato una grande tenuta una grande capacità anche di rafforzarsi con il consenso sempre maggiore forze politiche di ulteriormente acquisire adeguandosi quella capacità di coinvolgimento di esprimere ciò che emerge da società di coinvolgere giocato testo che la società in esprime di interpretare ciò che si attende ciò che avviene partito mente un'epoca di trasformazioni mutamenti veloci profondi in ogni settore della convivenza
E di fare tutto ciò con tempestività di esser capaci di farlo con tempestività che questo è sempre cenando più verso il concreto una delle condizioni perché il disegno riformatore rispetti risponda a questi obiettivi di fondo
E non c'è dubbio che quello di istituzione tempestiva decidere costituisca un esigenza sostanziale
Perché trovo in un'epoca in cui le trasformazioni mutamenti avvengono con tanta velocità profondamente in tutti i versanti della convivenza
Le istituzioni istituzioni che fossero lenti a decidere lascerebbero inevitabilmente che la composizione dei del confronto tra gli interessi le posizioni sociali
Lascerebbero che questo avvenisse spontaneamente avvenisse cioè sostanzialmente prevalentemente a vantaggio di chi economicamente più forte c'è quindi un senso profondamente sostanziale sociale
Di visione della società al di sotto e prima del di sede l'esigenza del disegno riformatore
E se questo è come ritengo sia certamente condiviso la da parte della dalle almeno come in un cerchione della l'intero arco delle forze politiche
Va visto in questa chiave il dibattito parlamentare che si è svolto che in sei già è stato un risultato a suo tempo un risultato che si sia svolto che s'è rotto con una convergenza che qui presente Mancino ha ricordato inizialmente su qualche anche sull'indicazione alcuni temi certamente non tutti quelli che André che sarebbe pensare affrontare ma comunque un un pacchetto significativo gli argomenti da affrontare
Significativo che su questo pacchetto già che sia sì sì addentrati poi produttivamente con alcuni risultati come le due leggi che il ministro Maccanico ha ricordato avrete nel consiglio la riforma delle Gefina anziani
Che vi siano ulteriori adempimenti per neutralità tolti momenti ulteriori da affrontare con grande sollecitudine come ha ricordato Maccanico che riguardano alcune
Conseguenze dirette di norme di non normative nuova provate come in sede regolamentare quanto riguarda la deviazione di urgenza e quanto riguarda la legge finanziaria e sono il bilancio ma complessivamente l'intero disegno che si è individuato nei due dibattiti in Parlamento alla Camera e al Senato
Con le modalità con i criteri che il ministro che il potente Mancino ricordato inizialmente la contestualità politica che non significa ovviamente se non altro per impossibilità materiale di procedervi una contestualità in senso cronologico
E questo io vorrei ribadire vorrei rispetto a quanto detto onorevole Zangheri dimostra non soltanto nel non c'è azione ma nel comportamento fin qui tenuto che non vi è alcun intendimento nella maggioranza di pensare soltanto al voto segreto
Il fatto che prima ancora che sia perché si sia affrontato in maniera concreta nel in sé nel due sedi parlamentari il tema del delle procedure sui decreti legge ora esserne il bilancio che sia prima dato vita norme né l'uno né l'altra legge già approvata
Che sono una non limitazione mo'disciplina dei poteri del Governo da un lato di quel che deve essere l'impianto della manovra di bilancio come strumenti dall'altro significa che non vi ha fatto questo intendimento
Ma io direi che questo va
Guardato in maniera un po'più o vasta come oggi si è fatto in più interventi lo ha detto Mancino ha detto Maccanico ha detto scritto Donofrio han detto
Diversi altri non possiamo esaurire
Con un'enfasi negativo positiva sull'uno o sull'altra
Soluzione su quelle sul suo sull'atto problema di riforma sul voto segreto su altro problema e vedere credo al fondo che tipo di modello di vita parlamentare si intende realizzare mantenere e sviluppare adeguare che tipo di modello di strutture anche parlamentare
E questo in particolare riguardo riguardo ai regolamenti riguarda naturalmente anche al rivisitare il bicameralismo secondo linee che qui presidente Mancino leggermente ricorda
Il
Vi sono tre credo tre possibili modelli che schematicamente quindi certamente un qualche approssimazione si possono individuare vi è un modello che per qualche profilo non per tutto certamente può essere individuato nell'attuare nostra condizione parlamentare
Modelle in cui accanto ad una grande capacità di lavoro perché il Parlamento lavora la Camera e Senato lavorano con molta intensità non è vero che non lavorano lavorano anche quando ne sarò con grande velocità e tempestività ma non c'è dubbio che accanto a questa condizione
Che prevalente positiva vi sono alcuni elementi alcuni alcune alcune condizioni che richiedono che possono configurare
Un modello in cui in realtà non vi sia una grande chiarezza di posizioni fra maggioranza e opposizione
Vi sia quindi un arrivo una ricerca sovente confusa che può anche deresponsabilizza rispetto alla al messaggio alla alla quanto si trasmette all'elettorato le posizioni reciproche
E dall'altro sovente o talvolta si esaurisce nel tempo nell'utilizzo del tempo e cioè il governo che ha qualche difficoltà a condurre tempestivamente imposte provvedimenti che che fine fanno parte del suo programma dell'attuazione di questo la maggioranza che fatica qualche volta
A farlo velocemente l'opposizione che talvolta si sostanzialmente si adagi essi e si prefigge soltanto l'obiettivo di far perder tempo alla maggioranza
Qualche volta con un tentativo qualche volta anche naturalmente con è vero ma infatti ho detto non a caso poc'anzi Daniele che questi sono alcuni profili
Che sono a insieme ad una preponderante è condizione di efficienza e di lavoro positivo e costruttivo che il Parlamento svolgendo lo dico per stile o per fare equilibri è ovvio ed eletti ce lo dico perché anche per esperienza diretta lo l'ombrello veduto lo vedo e lo costato
Ma vi sono non manchi indubbiamente alcune condizioni in cui realtà quel che imminente cioè in cui si esaurisce l'orlo del confronto parlamentare il tempo e qualche volta anche il tentativo che attraverso delle condizioni particolari da hula per il tipo di lavori per il per franchi tiratori vi sia un successo dell'opposizione che gira mentre maggioranza preoccupa nell'altra Camera essendo di chiamare il sistema quindi Vittori sostanzialmente inefficaci dell'opposizione
Ho appunto talvolta essenzialmente il tempo ora credo questo non faccia bandi e vantaggio nessuno né la maggioranza né l'opposizione quale che essa sia oggi quale che possa essere domani
Vi è un secondo modello ipotizzabile corde un Parlamento serie di ratifica delle proposte dei suoi orientamenti del governo queste modello che nessuno certamente il nostro Valona politico vuole che certamente non è la posizione e la Democrazia Cristiana certamente fuori di quella quello che il nostro modello precostituzione quello che il nostro disegno della costituzione di un terzo modello che possiamo sempre ripeto schematicamente quindi con l'approssimazione individuare e che in qualche parte può correggere adeguandolo il nostro allo Stato alle condizione parlamentare quella cioè di una condizione di lavori parlamentari di un modello di lavori parlamentari di vita parlamentare in cui vi sia una chiara posizione
Nikita visibile dalla Pubblico prima dal rettorato
E dagli osservatori di maggioranza e di opposizione in cui vi sia una tempestività e decisione in cui sia possibile attuare contro gli studi del programma del governo quando il Parlamento lo condivide naturalmente
Questo perché le istituzioni e loro complesso possono dare sollecito e tempestive risposte problemi senza abdicare tutte quante insieme le forze politiche a dirigere a governare i problemi del Paese arrivando talvolta affannosamente inseguirli perché intanto possono risolversi ottomano accomodamenti impropri nella spontanea composizione sociale
E questo è naturalmente un modello che richiede che vi sia un dei poteri penetranti di controllo non a caso qui ne ha parlato Mancino ha fatto Maccanico la Pato Donofrio
Sì si è parlato di saluto alla maggioranza dell'opposizione di diritti di queste di quella di statuto dell'opposizione
Perché un Parlamento in cui l'opposizione abbia un coinvolgimento una una sua presenza nei momenti fondamentali scelte di fondo dell'ordine del della della vita politica del Paese abbia un'influenza
Una in quello che lo scandalo la vita la programmazione dei lavori parlamentari ma abbia ma su queste cose e sui poteri di controllo che so che l'opposizione prevalentemente come interesse ma sono complessivamente il Parlamento come ricorda anche lì prima
Il nell'opposizione a certamente un ruolo più incide in più incisivo da svolge Recchioni che non avvalendosi qualche come e qualche volta avviene oggi credo difficilmente discutibili mente sul tempo sul rallentamento dei tempi
Ora questo è una condizione parlamentare certamente più moderna certamente più efficace per la maggioranza e proposizione perché all'una l'altra da la potestà di esprimere con tempestività in me e in maniera nitida le posizioni sono ben nel Paese
Certamente questo richiede che vi sia una definizione sul piano complessivo allora non soltanto del modo in cui esprime il voto complessivo
Della dell'ordine lavoro della programmazione di questi dei tempi di lavoro del modo in cui voto si esprime una definizione complessiva una visione compongono il contestualmente definite complessiva certamente ma questo è preliminare dei vedere che tipo di modello di vita parlamentare se intende s'intende realizzare
E sempre credo che si si possa condividere mi pare sia difficilmente contestabile una fu una modello di questo genere che sull'attuale esperienza positiva della vita parlamentare intorno a questi adeguamenti che rendono più nitido e posizioni reciproche dimagrante opposizione
E non ho più sollecito empi lavoro decisione
Insieme a forma di controllo incisive a forme di coinvolgimento di di potestà che dell'opposizione questa sì è una un Parlamento che conviene e alla maggioranza e l'opposizione ma tutto conviene alle sorti del Paese
E in questo amore pare che perda questa drammaticità che lì si sta dando il voto segreto
Partito che non parla una forma siffatta di vita parlamentare che non è molto distante da quella che oggi abbiamo anzi dire che l'esaltazione sviluppata di quella che abbiamo di cosa ha detto perde
Il problema del voto palese o segreto molto della sua dell'enfasi che li sta costruendo intorno perché l'alta perde anche un po'di posto vorrà dire voto segreto e non soltanto per il tetto o per della finanziero peraltro ma io vorrei dire davvero
Al di là dei problemi contingenti o al di là dei problemi dei problemi delle posizioni di parte per l'intero arco completo delle divisioni che in tema di spese di entrata compie il Parlamento io credo che veramente qui voto segreto abbia scarsa scarso per le poco posso e abbia scarso rilievo
Perché su ciò che riguarda l'uso delle risorse intermedia entrate da definita decideremo intere mi distese da erogare decidere
Sia più consono alla mandato parlamentare alla vita parlamentare una assunzione palese di decisioni volontà di di scelta da parte del singolo parlamentare io non mi nascondo naturalmente
Che queste opinioni per quanto convinte possono essere sì va be'la responsabilità disponibilità di confrontarle con il dubbio altrove
Perché se c'è materia delicata e certamente questo la vita parlamentare e quindi vanno tenute conto il va tenuto conto con grande serietà delle obiezioni le perplessità dei dubbi che possano esservi
Del problema che viene sollevato certamente ve verrà sollevato come viene sollevato dà libertà del parlamentare di fronte ai partiti
Ma io credo che che tra le varie libertà d'assicurare per quanto riguarda le spese e le entrate cioè le scelte finanziaria in Parlamento si compiono virata libertà ad assicurare che quel parlamento nei confronti dei gruppi di pressione delle lobbies che in tema di spese ed entrate sono certamente certamente sempre più attive per quanto concerne questo genere di scelte vie credo da fare in questo campo che quello delle stesse una valutazione dei rischi e delle ed è libertà da preferire
Io credo che per quanto riguarda per esempio mi Friuli fatto come talvolta avviene che per motivi di rappresentanza geografica regionale locale o per motivi di valutazione nel merito e possa essere un dissenso del parlamentare delle posizioni che assume la sua parte politica sì maggioranza su imposizione il parlamentare se l'opposizione parlamentare
Ma questo mi pare che abbia valore soltanto se palesemente Espresso non si è espresso in maniera non conosciuta
Non quindi testimoniata in maniera segreta mi pare che in tema di spese di entrate
Questo sia un elemento che possano che anzi condurrà ad una maggiore nella concreta articolarsi della vita parlamentare possibilità nei gruppi di Magenta opposizione degli di qualche maggior libertà dispersione palese dissenso nel voto
E credo che allora la proposta che viene fatta nella moda parte la maggioranza da parte di gruppi della maggioranza che viene fatta nel dibattito e che credo che in realtà posta per tenersi attraversi confidava in una posizione che vi siano ambiti e settori riservati al voto Segre che debbano essere tutelati con il voto segreto per la libertà vera discutere parlamentari perché lì prevale questa esigenza
Che appunto i diritti libertari i diritti civili una serie di a parte le le quelle vicende così personale le note le elezioni è ai a a incarichi
Vi è certamente definire il confine
Perché non è nient'sicuramente nitido né preciso tra l'un l'altro settore ma per quanto riguarda i problemi di spesa e di entrata dei sogni in questo gene credo che sia davvero più congrui in quella visione complessiva naturalmente ma se considerata imprese ne complessività parlamentare una nitida una nitida definizione di di modo di esprimere palesemente il voto ma questo ripeto è un errore su questo
E nucleare questo problema considerarla se perché va consigliato in un contesto che complessivo
E non lo è questo nelle non ceceni soltanto che vengono fatte ma è nella realtà di un'analisi che complessiva del modello di vita parlamentare che va che va sviluppato
E per questo allora credo che vada complessivamente e chiudo che vada complessivamente secondo quello che so detto ripetutamente in sede parlamentare da parte dei vari del delle varie forze politiche di maggioranza e di opposizione che anche il governo ha detto in quella espressa in quel di Bach
Al di là delle tappe cronologiche che oggi per quel che si è fatto finora coraggioso prete consiglio con legge sulla finanzino anziana solo sulla Finanziaria richiede che si affronti questo tema della regolamentare
Ma questo mi con vorrei dirlo come parlamentare non come come membro del governo perché a parte la sovranità del Parlamento travisano autonoma dei gruppi parlamentari
Credo che chiami a questa a questa a questo appuntamento che come ci ha detto Maccanico non eludibile non rinviabile nero il confronto fra i gruppi parlamentari
E credo che possa allora lo spiccio essere non lo speech ma una considerazione una previsione immagino
Che non vi sia su questi temi sul complesso delle riforme possibili sono il segno riformatore che se dire che Cindy individuato in cui dibattiti parlamentari
Tra i gruppi tra i partiti della maggioranza e l'opposizione una guerra di posizione
Che guarda al contingente è che condiziona c'è condiziona le posizioni che si assumono delle esigenze contingenti dei problemi di oggi che posso citare la nell'attualità del dibattito politico del confronto politico fra i partiti fra i gruppi fa maggioranza e opposizione
Ma vi sia non questa guerra di posizione
Che condurrebbe al mio ad una difficile decisione ad un immobilismo profonde probabilmente in qualche caso ma vi sia uno sguardo di prospettiva
Più fondo più largo su questa esigenza di riforma che non riguardano soltanto l'interesse e la maggioranza riguarda interessa il Paese quindi accomuno maggioranza e opposizione
Qua