" I partiti seguono il rinnovamento del Paese?"

Tanto per cambiare sono stato chiamato
Cortesemente a cortesemente sostituire un collega assente e qui dirò per inciso che questi colleghi direttori che non vengono a questo punto preferirei sostituirli
Nelle testate che dirigono piuttosto che dibattiti della festa amicizie per me sarebbe molto più lucroso molto più piacevole comunque siccome sono ospite anch'io credito di fosse doveroso accettare non foss'altro perché sono giornalista più anziano fra quelli presenti accreditati alla festa più anziano anche dite
Il tema di questa sera enorme e come tutti i temi enormi rischia di portarci un pochino fuori strada allora io mi permetterei di dare ai nostri autorevoli interlocutori
Soltanto delle provocazioni perché si possa imbastire un dibattito utile su un tema ripeto che la stessa letteratura Polito logica scavato ormai gli affondo con Dio Cine dieci dei contributi il titolo della del dibattito suona così partiti
Servono il rinnovamento della società
Ancora una volta come notava già ieri sera c'è un punto interrogativo ma questo fa parte appunto delle momento di transizione che stiamo vivendo
Io mi permetto però di fare una critica Gentile ovviamente garbata a chi ha fatto attiva studiato la testata del dibattito
Ecco perché parlare di rinnovamento della società io direi meglio alla trasformazione della società perché la parola rinnovamento Heinze una connotazione decisamente positiva
La dove noi siamo presenti ad una forte trasformazione della società italiana in che senso trasformazione
Qui naturalmente sarebbe ridicolo il supponente dire in cinque minuti in che modo si trasforma la Società italiana cosa se assolutamente assurda
Basterà però ricordare alcuni elementi fondamentali per vedere poi come i partiti hanno seguito questo tipo di trasformazione si passi può dire in Breve
Questo la società italiana né diciamo dal mille novecentosessanta in poi ha subito un profondo mutamento sociale perché il terziario ha superato
Il settore degli addetti all'industria
Questo vuol dire che anche l'Italia è entrata nell'epoca del post industriale quando cioè gli addetti al terziario superano gli addetti all'agricoltura all'industria cioè su una profondissima trasformazione noi siamo in questa situazione da poco tempo gli Stati Uniti d'America per esempio ci sono dal mille novecentosessantacinque Secondo si dice che la nostra società è ormai una società secolarizzata che cosa vuol dire che crede molto meno alle ideologie
E crede molto di più alle cose concrete al pragmatismo
Poi il tema del primo dibattito che ha aperto questa festa si parla molto di secolarizzazione della società cioè una società che ha molto meno molti meno uniti
Una società che bada più all'interesse concreto una società più pragmatica una società meno ideologizzata
Dove anche i valori religiosi hanno subito una trasformazione profonda il terzo punto
Finisce lì non è anche questo i sociologi usano tutte parole in comune finale sono bruttissime ma insostituibile
Cioè abbiamo Rogatis una forte omologazione con i paesi occidentali parole più semplici Italia assomiglia sempre di più alla Francia all'Inghilterra dal Canada agli sta e anche agli Stati Uniti d'America e ci su questo ci sono c'è ormai una letteratura vastissima quindi una società italiana profondissima mente mutata
Se vogliamo diciamo pure rinnovata perché effettivamente quanto meno certi indici di benessere
La società di questi anni è molto più avanti rispetto alla società per esempio dell'immediato dopoguerra e i partiti che sono rimaste le strutture di sempre
Le strutture che furono create con la liberazione sono ormai strutture che essi ritengono poco adeguate a rispondere a questa società guardate per la prima volta nella storia italiana un documento parlamentare
Approvato in questa parte da tutte le componenti parlamentari e cioè la relazione della commissione Bozzi dice proprio questo e lo dice in modo ufficiale occorre riformare le strutture istituzionali perché la società civile è andata più avanti della società politica questo interessa il Parlamento interessa l'istituzione governo interessa il sindacato interessa anche quella grande istituzione di fatto non riconosciuta giuridicamente che il partito allora se vogliamo racchiudere questa introduzione che potrà essere apparire troppo scolastica ma che comunque ha solo l'intenzione di porre dei paletti ben precisi al dibattito per evitare di fare i tredicenni dell'universo l'universo di cui parlava Grancini sui libri
Io chiederei come prima domanda siete d'accordo su questo tipo di analisi della trasformazione della società uno secondo in tal modo i partiti sono rimasti indietro rispetto a questa società
Che profondissima mente mutata di
Nei confronti del momento in cui i partiti si sono ricostituiti in Italia
Bene da Rai per primo la parola a o un non democristiano quanto mi sembra doveroso che essendo ospiti della DC sia magagna
Che D'Alema io sono fuori gioco perché
Come ho capito sfiducia la avevano si diffonde parlino per primi quindi penso che
Allaga anche ad intervenire
Ma io intervengo volentieri subito dopo questa tua introduzione perché
In effetti ci consente di entrare in un argomento un po'più delimitato rispetto al tema generale
Che francamente consentiva davvero una divagazione eccessiva
Condivido anche la tua correzione lessicale nel senso che più che di rinnovamento dobbiamo parlare di trasformazione non solo per le ragioni che dicevi tu ma anche perché l'idea del rinnovamento implica un'idea di degrado precedente ora io non mi sento di dire che la società italiana in questi anni e meritevole di un rinnovamento perché la solita italiani in questi anni ha dato tali prove di vitalità sia pure disordinata
Danno una essere assolutamente giudicabili in termini negativa so bene che la parola rinnovamento la si usa per i partiti
Perché invece per i partiti sia l'idea del degrado ma io cercherò di dire che
Le cose non stanno necessariamente così non stanno sempre così non stanno per tutti così e quindi anche da questo punto di vista il concetto di rinnovamento forse è un concetto d'abbandonare anche riguardo ai partiti più giusto pensare a trasformazioni a modernizzazione ad adattamenti alla nuova realtà piuttosto che non a palingenetiche
Trasformazioni radicali che non credo siano né praticabili né necessari
Mi permetto di fare una seconda proposta di modifica al tema i quadri così l'abbiamo cambiato tutto accatta ma e per delimitare ulteriormente la nostra discussione almeno per quel che mi riguarda o meglio per orientarle che significa già un'interpretazione dell'argomento io non penso tanto che vi sia un ritardo dei partiti nel registrare le trasformazioni della società
O meglio vi è anche questo ritardo talora ma non è così clamoroso come qualcuno pensa il clamoroso ritardo e soprattutto delle regole della politica sono le regole della politica cioè le regole che consentono la dialettica democratica che consentono ed è terminano i meccanismi di decisione che sono rimaste esattamente quelle di una società completamente diversa da quella che noi viviamo
I partiti con difficoltà essendo comunque corpi vivi essendo fatti in carne ed ossa da uomini da interessi da realtà organizzate sia pure malamente hanno registrato le trasformazioni della società e chi più chi meno ne hanno tenuto conto se non sono riusciti a realizzare migliori e maggiori risultati e per la ragione che operano perché anche i partiti operano all'interno di un contesto non ne operano al di fuori e nessuno singolarmente a da solo la chiave
Per cambiare il contesto in cui opera
Se non sono riusciti a fare di più e perché ciò che era vecchie e del tutto superato
è costituito dal meccanismo istituzionale dalle regole della lotta politica dal funzionamento dei nostri meccanismi legislativi del nostro sistema elettorale del nostro rapporto fra partiti Stato istituzioni tutte cose che travalicano
La semplice volontà di questo o di quel partito
Ciò detto e quindi parlando soprattutto delle regole della politica io mi permetto di dire che negli ultimi anni nel nostro Paese si è sviluppato un dibattito anche piuttosto vivace
Al momento poco produttivo di risultati ma è pur sempre vero che il dibattito precede la fase poi delle realizzazioni un dibattito assai vivace su come modificare le regole della politica le regole del gioco democratico per rendere il nostro sistema politico e quindi il comportamento anche dei partiti più adatto
Alle trasformazioni della società e su questo punto naturalmente vi sono forze politiche che hanno posto il problema per primo
Per prime altre che l'hanno posto dopo altre che hanno resistito e che resistono tuttora io non voglio tirare l'acqua al mio mulino però vorrei ricordare che quando Craxi scrisse un famoso articolo che simulava ottava legislatura
Ponendo la questione istituzionale in termini devo dire piuttosto forti o per lo meno piuttosto nuovi rispetto alle abitudini un po'ipocrite della politica italiana
Molti rimasero sbalorditi perché a porre il problema di una revisione costituzionale oltre che istituzionale nel nostro Paese prima di allora erano state soltanto frazioni molto minoritaria della politica italiana direi frazioni assolutamente emarginato ma tante alla fine la consapevolezza del fatto che occorreva discutere di questo non dimenticarcene e diventata la coscienza prevalente all'interno delle forze politiche e quindi direi che quanto più rapidamente si potranno dare risposte concrete
Di diverso funzionamento dei meccanismi istituzionali diversi modi di esprimere volontà politiche da parte dei cittadini e via discorrendo di questo si potrà parlare nel più avanti nel corso del dibattito tanto prima daremo una risposta fondamentale
Al quesito se i partiti riescono a interpretare a seguire o addirittura io direi in qualche caso anche a precederlo ad affiancare le trasformazioni nella società o no
Aggiungo
Per non farla lunga una ulteriore ultima osservazione
Per quello che loro potevano i partiti in parte hanno già corretto i loro modi di funzionamento in risposta alle esigenze delle trasformazioni della società italiana
Per la parte che naturalmente ogni partito poteva fare
Io sono in casa dalla Democrazia cristiana voglio ricordare le modifiche statutarie
Dello modifiche relativa all'elezione del segretario alla scelta degli indirizzi politici all'elezione del Consiglio nazionale che la Democrazia Cristiana introdotto negli ultimi diciamo negli ultimi dieci dodici anni
Con meccanismi se non ricordo male compera avere danno un peso ad esempio alle rappresentanze elette ai gruppi parlamentari che in una fase precedente
Non avevano cercando in ciò di ridurre il peso del partito apparato rispetto al peso del partito degli eletti
Ricordo le modifiche statutarie che ha introdotto il Psi proprio a Palermo nel mille novecento
E ottantuno a quanto si scelse la strada di elezione diretta del segretario del partito che per il partito socialista era un vero e proprio tabù in quanto in passato vigeva il principio della direzione collettiva con un primus inter pares anche quando si chiamava Nenni o quando si chiamava De Martino
Sono due esempi ma si potrebbe riflettere sul tram e parlare del travaglio
E delle trasformazione del modo di essere del Partito comunista nel suo interno per testimoniare che anche nel Partito Comunista d è uno sforzo importante in questa direzione cioè non è vero che i partiti per la parte su cui possono direttamente incidere siano rimasti immobili
E ad attendere
Chissà quali risultati dall'esterno
Naturalmente poiché ci muoviamo in un sistema pluralistico in cura decisione sulle regole del gioco non del singolo partito ma del sistema politico
Compete ad una decisione larga addirittura per le norme costituzionali circondata di cautele assolutamente rilevanti sia dal punto di vista dei tempi sia dal punto di vista delle maggioranze necessarie
Tutto ciò che implica significative modi si chiede regole delle regole del gioco politico finora non è stato praticabile
Che richiede un più largo gradito finito di coesione tra le forze politiche almeno su questi punti essenziali resta un interrogativo che consegno ai miei successori se sia possibile una società democratica adottare le modifiche delle regole del gioco con cautele così ampie come quelle che esistono nel nostro Paese nella storia modifiche costituzionali significative in un Paese democratico non sono avvenute se non in occasione di eventi traumatici guerre rivoluzioni colpi di stato d'Italia si cimenta
Direi ed è positivo che avvenga con una grande sfida democratica è quella di modificare le regole del gioco politico e della vita democratica nei termini della più ampia dialettica ed è la più ampia partecipazione di tutti Ignazio
Eletto sono d'accordo con molte delle cose dette mi permetto solo di notare in realtà si i partiti al loro interno hanno fatto delle modifiche di fatto per esempio si vada verso una esaltazione della leadership vedete quello che ormai in quasi tutti i partiti nessuno ci ha fatto caso
Ma in quasi tutti i partiti a eccezione del partito comunista che ha regolato dal centralismo democratico anch'esso comunque in una versione diversa dal passato
Abbiamo un settanta per una sede un segretario del settanta per cento è un'opposizione morbida del trenta per cento in anni sarà una sarà un altro
Curiosità statistica quelli di matematica ma è vero in realtà i partiti sia hanno fatto però quando si è trattato di affrontare il vero problema cioè per esempio la regolazione giuridica del partito la risposta del partito di tutti i partiti è stata con varie motivazioni assolutamente negativa
D'accordo anche sul fatto che le riforme c'è il precedente la quarta Repubblica francese che ha sempre il regime che più assomiglia a quello nostro attuale
Se c'è una piccolissima riforma
Anzi fece una una commissione c'era una specie dalla commissione Bozzi che Fini
Lavorando a due anni e disse che non era possibile riformare niente anche se era molto necessario riformare qualcosa fece una piccolissima cosa che fu chiamata a dare forma et poi successe quello che successe
La la nuova costituzione spagnola venuta dopo Franco quella greca dove i colonnelli quella portoghese dopo la morte di Salazar
La Francia dopo l'Algeria la quinta dopo l'Algeria comunque ci sono stati eventi traumatici ma io volevo riprendere però il discorso più stretto società partiti e darei la parola all'onorevole Cristofori
Ma io credo che
Di partiti nel nostro paese soffrono certamente nel loro complesso
Di non ha una di una difficoltà di adeguamento nella loro vita interna rispetto alla capacità di concretizzare nelle formule le tesi che sostengono questo è il problema che hanno all'interno dei partiti
Sui cambiamenti che avvengono nella società direi che la posizione dei partiti e parlo naturalmente di casa mia e quindi della Democrazia Cristiana
La mia impressione è che spesso noi tendiamo anzi a pilotare le modifiche della società ed è il negò degli esempi ha parlato prima il nostro Presidente della grande fenomeno della terziarizzazione
Ecco direi che nella politica e nella linea della Democrazia cristiana di fronte al fenomeno della diminuzione dei lavoratori dipendenti
Ed è la crescita dei lavoratori autonomi della intera serie terziarizzazione intesa come sviluppo dei servizi che creano reddito
Noi siamo stati i precursori Simi consentitemi di dirlo
Cioè noi abbiamo immaginato già dagli anni di De Gasperi c'erano delle formule se volete erano abbastanza Rose non tutti i proletari tutti proprietari non tutti dipendenti modo devo c'erano già delle formule
Che hanno immaginato che lo sviluppo tecnico-scientifico avrebbe determinato rispetto alla rivoluzione industriale alcuni grossi affetti
Sul secondo fenomeno che è quello della invecchiamento della popolazione
E della di una società che ci portava a terra una serie di sì eseguì non possiamo immaginare non possiamo approfondire
Ad avere un'area sempre più vasti di anziani perché il benessere che abbiamo creato nel nostro Paese consente di vivere di più perché questo è il dato non è che spero Acasuso oggi si campi di più
è vero che abbiamo creato delle condizioni che consentono l'uomo di campare di più
E se mai negativamente abbiamo creato uno standard di vita che comporta una minore natalità questi due fenomeni hanno visto il mio partito estremamente interessato
A studiare e a una e a fare una serie di proposte che certo hanno un impatto non sembra non semplice con la società con le forze politiche per dare una risposta a questa trasformazione questa city eccetera dentro alla alla società
Alcune delle tematiche
Più grosse chiaro magari dato vita qualche preoccupazione della sinistra
Al cioè formazione di gruppi rispetto ad esempio ai temi della rapporto tra uomo è natura e quindi ai problemi dell'ambiente e qualità della vita
Non hanno determinato dentro alla democrazia cristiana particolare difficoltà perché per noi è stato più facile questo adattamento noi abbiamo iniziato
Un processo di cambiamento all'interno del partito per tentare non solo di interpretare la poi di operare nel Parlamento e nel Paese per rendere concrete queste tensioni
Non ci nascondiamo le difficoltà aver immaginato di esempio di poter eseguire queste trasformazioni della società
Immaginando non più un dibattito all'interno del partito fra le correnti tradizionali
Ma un confronto nel partito sui Problemi sui temi sui contenuti ecco devo dire che è difficile e del resto sono note all'esterno alcune delle nostre difficoltà
Ma io credo che la strada maestra che noi andiamo ad intraprendere
E che dovremo intraprendere a e continuare nel prossimo congresso sia quello di riuscire a creare dentro al partito una capacità di concretizzare in progetti precisi
Le proposte che consentano di pilotare queste trasformazioni che avvengono nella società
Condivido con la Ganga un
Una questione importante insieme adesso l'ho accennato che ne parlava anche prima di cominciare se nei partiti una notevoli difficoltà
A lui a modificare le istituzioni le istituzioni rispetto ai bisogni
E allora ripartono dalla prima fase iniziale che ho detto il ritardo dei partiti noi abbiamo in Italia sei sette otto dieci partiti che è anomalo Nonda che noi siamo contrari in sostanza un pluralismo che ci deve essere ma non c'è alcun dubbio che la polverizzazione dell'espressione politica nel nostro Paese
è una delle aree Moray cambiamenti istituzionali se noi dobbiamo affrontare la legge elettorale ad esempio parliamoci chiaramente la legge elettorale
è comporta alcuni traumi
Se dobbiamo modificare quando si parla di passare da un sistema bicamerale perfetto quale adesso ad un Parlamento efficiente ma diciamo per il sistema bicamerale ancora
Ma crediamo con compiti distinti tra Camera e Senato per dare efficienza all'istituzione ci troviamo di fronte al difficile problema dalla rappresentanza così com'è oggi
è facile dire diminuiamo noi siamo favorevoli alla diminuzione del numero dei parlamentari ma è anche difficile
Nelle regole che oggi ci sono immaginare che poi ogni voce abbia la possibilità abbia la possibilità di aver la sua cittadinanza di potersi esprimere dalle sedi adeguate è già difficile oggi per chi come me
Merito di giorni la vita parlamentare di sagome i piccoli gruppi sionisti in estrema difficoltà ad esprimere una pole
Credo che dovremo comunque andare avanti
Cioè dovremo riuscire nell'interesse generale del Paese
A fare due cose innanzi tutto
Ad attuare intanto alcune norme costituzionali che non sono state attuate
Che non sono state attuate non c'è bisogno di fare delle modifiche costituzionali
E in un secondo contemporanee rende individuare quali sono le strade più concrete per rendere efficienti le nostre istituzioni
Nel mio partito il dibattito è vivo e forte
Alcune questioni li abbiamo già proposte sappiamo di dovere fare un confronto con tutte le forze politiche parlamentari
Non ci nascondiamo le difficoltà per riuscire a superare questo guado siamo però impegnati fortemente a raggiungere un risultato concreto quindi immagino
Per dirlo con il partito del presidente che ha aperto che ha aperto i nostri lavori che presiede questo nostro dibattito una democrazia cristiana che e favorevole
A superare i ritardi che non ci sono tanto all'interno del partito ma ci sono nelle regole le chiama la Ganga io posto Riviere nella capacità poi di incidere con gli strumenti rispetto alla società che cambia
Ringrazio di stop biglietto di ben due volte ma chiamato presidente troppo onore
Peli spero non vi sia sfuggita questa frase è unica dopo otto giorni fu indecente dice condividevo con la Ganga è la prima volta in otto giorni che si sente detto
Rischiano per condividere qualche cosa Combating magari vorrei no Cadorna tu sei venuto ti senti condiviso chi non venivano poi deve essere condivisa
Io però vorrei soltanto una preghiera
Il dibattito per la verità sui PACS non è sulle riforme istituzionali io ci andrei a nozze perché
Sono cose che insegnò anche all'università era una mia fissazione però se non vogliamo allargarci troppo perché se dopo come si dice a Roma se allarghiamo troppo e finiamo poi far durare veramente Imeri geni nell'universo
Brevemente
L'onorevole Belussi da brevemente vale per tutti
Ma sarò anch'io breve credo concreto come gli amici che mi hanno preceduto adesso beh credo che innanzitutto si debba rispondere al quesito che l'incontro di oggi pone direi non preoccupandoci come direbbe il mio amico Franco Evangelisti del fatturato politico queste sono argomentazioni che non danno certamente fatturato politico ma fanno ugualmente opinione
Io credo che se dovessimo rispondere Sas che dono in libertà alla domanda dovremmo dire che oggi certo i partiti non riescono a seguire quelle che sono le evoluzioni della società civile o dalla cultura in senso lato
E dovremo anche risponde che non è sempre stato così perché se fosse una norma questa non non non saremmo qui a di batterla sarebbe una costante che si ripete senza argomentazione di sorta dire che esiste sono esistite nel Paese
Anche nel dopoguerra nel dopoguerra in poi momenti nei quali invece i partiti hanno in qualche modo preceduto le pubblico opinioni la società in senso lato vorrei ricordare per esempio il tema della ricostruzione che c'è stato dopo il quarantacinque per dove l'attività
Politica dei partiti di allora che sono ancora partiti di oggi ma che certamente idealistico non dinamismo con una capacità di sintesi rispetto al passato sicuramente superiore a quella che di fatto non registriamo oggi
C'è stata anche una seconda fase che mi pare abbia visto i partiti quelli democratici quelli costituzionali come normalmente si chiamano antecedere le opinioni Esterne alle partito medesimo alludo al tema al al Periodo nei quali il centro sinistra ha avuto una serie di evoluzioni dal contrasto alla alla disponibilità a livello della Democrazia Cristiana e del partito socialista ed è anche degli altri partiti laici che allora e ad oggi compongono questa alleanza di governo sono stati questi due momenti nei quali io credo che i partiti hanno saputo precedere per qualche aspetto proprio le opinioni le culture le evoluzioni che la società civile
Andava in quell'epoca in quel momento proponendo al Paese
Se poi un secondo aspetto che sul quale forse oggi si arriva più in concreto a ad analizzare in fondo il tema per il quale siamo stati chiamati qui
Ed è un po'se oggi i partiti sono devono rimanere ancora partito di quadri partito di dirigenti o solo partiti d'opinione è un argomento questo non certo non certo nuovo direi che ciclicamente questo argomento ritorna ritorna di attualità a me parrebbe di dire però che un partito quando è solo di opinione non è un partito e credo che qui senza che se ne abbiano a male per gli amici invitati soprattutto l'amico la Ganga ma credo che un certo pannelli Isma'abbia un po'pervaso molti partiti dell'attuale schieramento di maggioranze anche di opposizione
C'è un po'un pezzo nel fare politica strano sì guarda molto più all'etichetta che ha la forma si guarda molto di più all'immagine che alla sostanza si guarda molto di più all'effetto dal momento che non alla al dibattito vero al dibattito
Partecipato a quello che in realtà fa opinione deve poi di fatto rimani era opinione deve rimanere opinione politica
E dire che questo modo di fare politica che da un po'di anni a questa parte vedo nel nostro Paese lo vedo da deputato
Sia pure di fresca nomina ma lo vedevo anche prima da amministratore regionale
Questo modo di fare politica in qualche modo è a mio giudizio estremamente negativo vuol dire che non si ha la forza o non si vuole in qualche caso non si ha la capacità di andare alla radice degli argomenti vere di risalire quindi alle motivazioni
Per le quali attraverso le quali in qualche misura si devono formare l'opinione politica cioè devono poi arrivare ad essere strumenti operativi di decisione
Siamo un terzo fatto che vorrei ricordare sia pure telegraficamente come non mi pare sia possibile fare diverso c'è un po'in molti partiti oserei dire in tutti c'è anche nel medio nel nostro una certa volontà di verticalizzare sempre di più le decisioni di portarle sempre in meno e sempre i più senta i soliti di evitare che i più possano partecipare in effetti nella sostanza quella uniformità decisionale che poi il risultato di una vera democrazia
Direi che questo fatto di arrivare sempre di più verticalizzare apporre su una unica persona il potere massimo della decisione qualcuno l'ha poi chiamata decisionismo politico e anche questo sarebbe un tratto metodologico che andrebbe analizzato molto bene io credo che il decisionismo politico al di là di chi lo attui di chi lo abbia inventato è uno strumento occasionalmente favorevole ma se duraturo diventi corre il rischio di essere estremamente pericoloso
Questa mania di verticalizzare la potestà decisionale corre il rischio di stravolgere la storia dei partiti di massa dei più importanti certamente democrazia cristiana e tra questi
E direi che si è arrivati un po'a questa seconda ondata negativa dopo una prima ondata negativa disegno esattamente opposto dopo il sessantotto settantadue settantacinque dove l'unico strumento che reggeva le volontà politiche era l'assemblearismo questa demagogia più o meno spinta che aveva portato in qualche modo un certo periodo storico da vere una certa modalità di comportamento nei partiti fuori dei partiti
Direi che si è arrivati al Polo esattamente opposto io mi auguro che ci sia una terza strada una terza via una terza fase come qualche durata forse voluta disegnare nella quale in qualche misura ci e si arrivi sempre più serto ad una verticalizzazione ovviamente delle decisioni a livello di pochi
Ma che a questa verticalizzazione ci si arrivi con un dibattito responsabilizzato responsabilizzante a livello della periferia
Direi che se dovessimo fare paragoni forse ingenerosi o forse per molti aspetti un po'abusati
Questo sembra ritmo che abbiamo notato nella riforma sanitaria dello SL in qualche misura dimostra come in realtà quel modo di concepire il rapporto con la democrazia sia per molti aspetti demagogico e strumentalizzato
Non sempre è vero che quaranta persone sanno decidere meglio di dieci o di undici o di nove che siano più competente rispetto al resto è un rapporto tra numero democrazie sostanza che in qualche modo in qualche misura ma per molti aspetti ritoccato
E ha consentito un'ultima battuta coi cedo la parola agli amici perché fosse abusato del dell'Oro del vostro tempo
E vorrei un po'riportarmi su un argomento che di atto di attualità lo abbiamo dibattuto proprio ieri alla Camera in commissione Istruzione il tema dell'ora di religione che c'è atto apparentemente
Forse non c'entra o per loro per alcuni aspetti può risente di più che non altri argomenti ma lo prenderei ad esempio per dire come realtà si perdono spesso le battute si perde si perde spesso il passo sugli argomenti che hanno a che fare con l'ideologia con i principi si tende sempre di più a sottovalutare quello che ha attinenti ai principi per sopravvalutare collo che attinenza l'amministrazione e la gestione delle cose
E mi pare dicono che sta succedendo sul tema dell'ora di religione sia di estremo interesse ma il mio giudizio di interesse in negativo
Ho l'impressione che si stia andando verso una battaglia di fatto socialmente vinta quando Marte immaginare basti ricordare come oltre il novanta per cento degli italiani interessati a questo fatto abbia votato per il sì all'ora di religione
Per vedere come la mediazione che sta uscendo in questi giorni stia spostando esattamente il problema su sull'invio porti in qualche misura quando si e si mette l'ora di religione o la prima ora o all'ultima è chiaro che si tende in sostanza svuotare di fatto un indirizzo che la società attraverso un referendum interno legato alle famiglie aveva con questo novanta novantadue per cento additato come fatto l'indirizzo politico e allora quando i partiti perdono il segnale che in alcuni passaggi la società civile tende a dare e questo è stato certamente un segnale interessante
Beh allora poi la domanda che ci siamo posti o che il convegno pone sei partiti riescono a seguire il rinnovamento del Paese me diventa poi difficile poter dire che ci riusciremo è forse un auspicio mi auguro anch'io che ce la faremo
Certo la democrazia cristiana è tutta in prima fila impegnata su questo argomento
Però ripeto il tema dell'ora di religione preso non come fatto a se stante ma come fatto di principio generale corre il rischio di essere un una risultato che qualora arrivasse in porto come ci sta arrivando con quelle motivazioni
Più negativo che positivo
E credo che se la democrazia cristiana qualche problema qualche proposta da fare lo deve proprio fare in questo senso
Non dico che la politica sia ideologia e non dico la politica sia solo arma di principi la politica è anche questo è soprattutto modello attraverso il quale ci si confronta costantemente dalla Società un partito moderno secondo me deve avere esclusivamente queste caratteristiche grazie
Erano soltanto ad osservare che la condivisione dei beni di cinque minuti fa è già finita perché da russi polemizzato quasi esclusivamente con Bettino la Ganga statico risponderà dopo e parlo di un'altra piccola cosa di metodo non è giusto chiedersi se i partiti devono essere di quaggiù d'opinione ci sono dei partiti di opinioni che sono di solito i partiti
Piccoli e dei partiti necessariamente di quadri che sono i grandi partiti poi c'è un partito che di pagine di opinioni insieme
Getta le nel caso specifico il partito socialista e non ci posso far niente allora io non parlo più già dalla parola no nel medio anche ecco va bene va be'nata ho detto delle banalità non fa niente
Do la parola atomica sul serio uno dice per cortesia dà la parola all'onorevole D'Alema
Ma io credo che valga la pena di interrogarsi partono io un po'dico abbastanza
Sono sorpreso io innanzitutto di essere d'accordo con un'osservazione che ha fatto Sensini all'inizio del nostro dibattito cioè nel senso
Di togliere a questa idea della trasformazione della società
Quella connotazione è positiva quell'idea che la società cambia e cambia sempre indenne chissà perché
Che è contenuta nella espressione rinnovamento in realtà le trasformazioni della società italiana nel corso diciamo le qui le date ognuno le può dire a caso mai adesso guardo alle trasformazioni più recenti che sono insieme sociali e politiche cioè a questo decennio Ultimo
Queste trasformazioni che senza dubbio hanno accentuato una crisi dei partiti
Sono state assai complesse e contraddittorie e a mio giudizio non tutte di segno positivo non tutte di segno positivo
Non in quanto io contesti il valore che ha
Diciamo anche liberatorio
Un grande processo di modernizzazione e di crescita della cultura diffusa
Una crisi dei vecchi blocchi sociali e ideologici
Su cui si fondava il sistema dei partiti
Questo è un dato oggettivo e contiene in sé per quanto diciamo in tutti i partiti possa esserci la nessuna Nostalgia del di un tempo lontano diciamo
Di un tempo nel quale si poteva gli diciamo identificare l'operaio professionalizzato comunista pure l'artigiano cattolico democristiano ecco
Ma non sfugge a nessuno invece il valore liberatorio anche che ha un processo di ricomposizione della società italiana di maggiore laicità della politica
E tutta la complessità che questo pone alla mediazione politica in cui il collante non è più un collante sociale ideologico in qualche modo diciamo costituito a priori per cui i partiti godono un po'di una rendita di posizione
Ma il problema sempre più complesso è quello di costruire via via attraverso un Progetto un insieme di valori una pratica politica diciamo una unificazione di forze sociali in questo modo la politica diventa anche più appassionante almeno teoricamente più creativa ma io non voglio parlare di questo realtà questo è un processo di fondo diciamo di di lungo periodo con il quale tutti pari pertiche devono misurarsi e innanzitutto soprattutto i due grandi partiti popolari diciamo quelli che hanno ha avuto storicamente una connotazione sociale di biologica più definita Democrazia Cristiana il Partito Comunista ma io mi riferisco invece più ai fatti che interessano questo ultimo decennio un processo grande tumultuoso di modernizzazione della società italiana
Un processo non neutro un processo che è stato governato e che ha determinato un profondo spostamento di rapporti di potere
Questo è il primo dato
La crisi dei partiti nel rapporto con la società innanzitutto può apparire paradossale poi dirò che senso secondo me è paradossale
Consiste in una grande perdita di potere dei partiti
No nel senso che diciamo anzi per certi aspetti questa perdita di potere nel senso alto del termine come capacità di Indirizzo di guida
Del paese è stata è largamente compensata da un fenomeno di occupazione del potere nel senso più deteriore
Tra i partiti gestiscono le USL si spartiscono le aziende municipali tutto quei di governo naturalmente come opera le aziende le banche e in questo modo diciamo così che soprattutto serve a coltivare un ceto politico
Tenerlo insieme ma è in questo modo sì compensano della rinuncia a decidere sulle grandi cose del Paese
Cioè decidono dell'acquisto di un attacca ma le grandi scelte della politica estera i grandi indirizzi della politica economica eccetera
Le grandi scelte culturali quelle relative alla formazione del senso comune e modelli CUD sono passati nelle mani di altri
Fenomeno di concentrazione di potere finanziario economico nelle mani di ristretti gruppi del grande capitale finanziario è un dato impressionante delle trasformazioni di questi anni
Badate un dato
Persino peculiare rispetto agli altri Paesi capitalisti cioè in America sarebbe proibito dalla legge da una sana legge diciamo che tutela il buon funzionamento del mercato ad Agnelli e di essere proprietario di tutte le fabbriche di automobili di un di una trenta per cento della carta stampata una pare anche di una parte della televisione cioè
Non solo ma nei paesi di più antica tradizione democratica occidentale fra l'altro diciamo vi sono delle preclusioni al grande capitale in che industriale finanziario ad occupare per esempio i mezzi d'informazione in Italia queste preclusioni non ci sono la figura dell'editore non esiste più
I grandi mezzi di formazione dell'opinione pubblica sono gestiti direttamente ora questo è avvenuto non casualmente io credo che sia stato consentito ha fatto parte di una politica
Perché i partiti l'organizzazione dei partiti è sempre funzione di un disegno politico
Di una politica che ha teso a cementare un'alleanza moderata
Chi ha avuto il sostegno di questi gruppi
Sostegno Pattle
Ma è stato pagato un grande Trezzo l'ora innanzitutto io credo la crisi dei partiti sta qui in una riduzione della loro funzione di indirizzo di guida non inteso in senso dirigistico non vorrei dare il via delle polemiche diciamo così un po'retrò tipo ideologico sul dirigismo sullo statalismo no io credo che funzione dei partiti e quello di orientare lo sviluppo della società secondo valori secondo Progetti non di dirigerlo in modo diciamo burocratico
Questa capacità di orientare lo sviluppo del Paese è venuta meno e questo ha avuto un un effetto sui partiti
Una tendenza a trasformarsi in macchine di consenso e di gestione
Una tendenza ad una riduzione della vita democratica perché questa tendenza di fondo diciamo paga un prezzo soprattutto diciamo la democrazia la partecipazione una perdita di senso della politica intesa come attività collettiva partecipazione dei cittadini e cioè e invece è un prevalere di un'idea della politica saranno moderna non lo so Riolo da la vedo tecnicamente
Sempre più come attività di élite
E e soprattutto come mediazione fra agli interessi dei grandi gruppi effettivamente dominanti e la macchina statale
Per cui il politico è quello che ha il potere di di diciamo di mettere la firma per consentire che Agnelli si prenda l'Alfa Romeo ecco questo il suo poi un potere di ratifica
Magari è un potere diciamo o ha il potere di concedere che si facciano certe esportazioni ecco mettere una firma un potere di controllo di ratifica che viene contattato nel rapporto con questi gruppi dominanti sempre più la politica diventa mediazione contrattazione con forze effettivamente dominanti io ti concedo
Diciamo di fare la tua politica di fare tu la politica tu in cambio mi dai il PD l'appoggio di un giornale la possibilità di utilizzare una televisione
A troppe questo modo di fare politica diventa sempre più oscuro meno trasparente e quindi diciamo così decade quell'elemento
Di partecipazione democratica su cui si fonda la natura la realtà dei partiti ora io in questo tipo di trasformazione non vedo un segno positivo
Non credo che i partiti debbano adeguarsi a questo un certo processo di adeguamento intendiamoci è stato dove più dove meno
Nel senso che ho detto e persino direi nei modelli culturali che reggono la formazione del ceto politico nel senso che tutto sommato il ceto politico
Si è venuto formando in questi anni soprattutto in certi partiti secondo me è un po'come la serie B della nuova borghesia cioè i modelli sono quelli lo yuppismo e rampanti Isma'la serie A
è quella che conta cioè quella che governa diciamo i centri vede il potere capitale finanziaria la serie B della nuova borghesia il ceto politico con gli stessi modelli o una parte del ceto politico
Con gli stessi modelli culturali di vita di io non considero questo processo positivo
Sensi sei quando si dice che i partiti devono seguire la società si dice questo io credo che questo sia un fatto da combattere lo dico per per discussione era un po'accademiche voglio dare un taglio un po'più provocatorio
E credo che invece il problema vero del rinnovamento dei partiti e del superamento della crisi dei partiti è quello di riconquistare una capacità di Progetto e quindi di guida della Società delle sue trasformazioni
Di rivendicare un primato alla politica Mannoni Inc come primato del ceto politico nei confronti del ceto industriale finanziario no come primato della democrazia
Per il governo collettivo delle trasformazioni sociali
Questo una svolta in questo senso può dare vita ad una nuova stagione democratica e poi e concludo qui naturalmente
Queste la premessa di un discorso sulle istituzioni
Qui siamo tutti d'accordo che bisogna riformare le istituzioni vende le più efficienti
Ma in quale direzione
Cioè nella direzione di un restringimento della democrazia reale
Oppure la sfida non è quella di coniugare efficienza e democrazia sono cose molto diverse vada da cui discendono diverse soluzioni
Le soluzioni non sono neutre non sono un fatto tecnico
E la rappresentanza e la chiave di una democrazia qual è la nostra non è un fatto tecnico
Presidenzialismo il plebiscito un certo tipo di democrazia una democrazia che faccia perno sul Parlamento terzo un Parlamento più efficiente
Vive noi proponiamo un monocameralismo la riduzione drastica del numero dei parlamentari possiamo discutere ma è una è una democrazia riversa
Cioè quali scelte non
Che ha ostacolato sino ad oggi diciamo il raggiungimento di un'intesa tra i partiti democratici vogliamo affrontare in questi termini il confronto
Io io penso che sia necessario e urgente allora bisognava uscire dal propaga lirismo e bisogna sapere che voleva fare di questa legislatura una legislatura di riforma profonda della democrazia italiana
Significa aprire una fase nuova nel rapporto tra le grandi forze politiche democratiche in questo Paese
Lo si vuole fare si ha il coraggio di questa sfida non lo so ma certo se non si ha il coraggio di questa sfida
Chiacchiere eremo per due anni due non gliene do di più del fatto che uno vuole presidenzialismo l'altro vuole è il sistema maggioritario sono tutte bandiere propagandistiche e poi andremo alle elezioni anticipate
Spero che non sia così
Ophrys
Io spero di mandare un dolore l'onorevole D'Alema se dico che sono d'accordo in parte con quello che lui ha detto che non mi sorprende affatto perché penso che fra persone di cultura si possa essere d'accordo anche sul con diverso postazioni originarie
Ciò detto do la parola presidiare Tabacci onorevole Tabacci che anche Presidente della regione Lombardia
Evitare che D'Alema abbia introdotto una serie di questioni che hanno
Un loro fascino ma rilevanza culturale
Che non va sottovalutata anche se il suo avvio è parso mettere un po'tutte le cose sullo stesso piano quando
Si vuol tendere a dimostrare che il processo di trasformazione che è intervenuto è intervenuto nel nostro Paese in questi quarant'anni in maniera clamorosa non abbia un segno io credo che abbia un segno positivo e credo che questo è quello che pensa la gente perché la gente conosce la sua storia personale cura delle sue famiglie e basta che faccia una verifica su come era il nostro Paese all'indomani del conflitto mondiale su come quarant'anni dopo e lo confronti magari con altri paesi nel mondo
E per capire il livello la profondità e anche la qualità delle trasformazioni che sono intervenute io francamente non capisco perché i partiti che sono stati protagonisti di questa grande fase di ricostruzione di rilancio del Paese dovrebbero in qualche misura negare l'effetto spesso il risultato certo con le opportune distinzioni chi ha governato e chi si è opposto ma non c'è dubbio che sia nell'azione del Governo come in quella del fare opposizione di è stato un coinvolgersi gli è stato un integrarsi da punti di vista diversi il che ha portato ad un risultato oggettivo che è l'Italia di oggi che un'Italia neppure comparabile lontanamente a quella che era d'Italia dal dopoguerra perché se non ragioniamo così
Allora rischiamo di parlare di trasformazioni così come di un fatto liturgico che va bene per i sociologi ma che ha una certa difficoltà poi a tradursi politicamente le cose che descriveva Sensini
Sono delle cose che sono avvenute tra l'altro possiamo giungere che è verosimile che esse si caricano di ulteriori significati nei prossimi anni non è cioè che si torna indietro né si può pensare di avere paura delle trasformazioni dei cambiamenti che sono intervenuti
Dal punto di vista sociale quello che è capitato nel rapporto di produzione
Nel modo di lavorare
Nel rapporto tra i settori produttivi è presente in tutti i Paesi occidentali con i quali noi ci confrontiamo alcuni dei quali stanno davanti a noi
Credo che oggettivamente siccome la ragione del confronto è in questo stare
All'interno della comunità internazionale la quale apre sempre di più
Le sue frontiere limita i suoi vincoli e ci induce io credo determinare ragioni di un più forte sviluppo anche per determinare ragioni di una più forte solidarietà
I Paesi che hanno bisogno di solidarietà crescerà nella misura nella quale i Paesi che hanno accentuato il loro sviluppo saranno in condizione di paragonarsi a quello dei Paesi che ne hanno bisogno senza la pretesa di mettere sopra la loro testa una cappa di piombo cala controlli
E poi c'è meno ideologia ma soprattutto è fallita l'ideologia marxista che quella che ha condizionato tutto il dibattito culturale del nostro Paese bisogna chiamare le cose col loro nome è quella che è saltata non altre soprattutto quella perché la democrazia cristiana è tutto meno che un partito ideologico
A fondamento in alcuni valori i quali non sono mai diventati mete una ideologia che hanno una un loro una loro validità perché sono diventati anche patrimonio di coloro che non credono e quindi come tali hanno un loro valore permanente quello che è saltato e e la la la tradizione dell'ideologia marxista l'idea di una rivoluzione annunciata di un cambiamento formidabile di una specie di palingenesi sociale violando a mutare i rapporti di forza tra le classi portare i poveri nei letti
Alla guida del Paese
Mentre invece oggi ci accorgiamo che persino che persino larga parte
Una larghissima parte della quella classe operaia di cui si annunciava la palingenesi è diventata protagonista a pieno titolo
Della grande processo di cambiamento del Paese al punto che non si riconosce più in una risposta ideologica e sceglie ad esempio le forze politiche in relazione a valutazioni diverso
Ci sono inoltre meno parole d'ordine del passato
La gente misura più ma non perché faccio solo i conti
Con il denaro o con le questioni di tasca propria non è vero questo anzi dovrei dire che siamo di fronte a un sentimento di Giuditta che è fortemente cresciuto che non si deve indebolito malgrado lo secoli trazione malgrado un decennio in cui tutto sembrava permesso è possibile in questo Paese
Dove una cultura di disvalori aveva finito si per far prevalere sulla cultura di dei valori le cose che sono poco vera rispetto le cose vere ed è sostanzialmente saltato lo schema sul quale si ragionava
Uno schema molto rigido lei ce la destra dice la sinistra
Io vorrei che noi facessimo l'analisi concreta dei comportamenti è reale non delle cose che si dicono perché
Perché gli intellettuali più o meno di regime debbono spiegare come sono come si sono verificate le cose no a questo veder le cose come esse sono e dire com'con grande sicurezza questo destra e questo sinistro è una sfida che attraversa i partiti
Che tocca tutti i partiti o io non mi sento con grande franchezza e sincerità di dire che questo è uno schema facilmente riconoscibile anche dal più sottile dei politici immaginiamo sia riconoscibile dalla gente la quale semmai chiede a chi fa politica delle risposte concrete ad esempio di far funzionare lo Stato
Che è una delle misure vere
Di confronto dei partiti la loro credibilità si misura lì non nel lanciare parole d'ordine
E poi la società dell'informazione la nuova tecnologia la società delle comunicazioni e questo non è cambiato
Rispetto le grandi adunate di massa o rispetto al marciare per marciare oggi c'è una scelta dalla informazione dalla comunicazione che mette anche i partiti e il loro modo di organizzarsi di fronte agli schemi diversi
Ora i partiti rispetto a questo sono in ritardo se guardiamo al fatturato complessivo io non voglio semplificare però il fatturato complessivo io lo metterei in riferimento al grado di partecipazione dei cittadini italiani
Nelle cose importanti quando si tratta di andare a votare il grado di partecipazione dei cittadini italiani è molto alto e il più alto dei paesi occidentali
Permane altissimo non c'è paragone nessun altro Paese del mondo ai paesi dove si vota quindi il fatturato complessivo dei partiti è un fatturato che salvo qualche punto in meno è rimasto molto alti
Quindi vuol dire che gli è stato uno sforzo di adeguamento una capacità di adattarsi certo non è mica uguale per tutti perché nel frattempo vi è stato un forte rimescolamento delle carte il voto del quattordici e quindici giugno ad esempio dice che alcuni partiti fanno fatica a tenere il passo altri invece pare che abbiano la lunghezza d'onda giusta altre si barcamena uno altri vanno clamorosamente indietro
Ognuno ha cercato di adeguarsi
Credo che partendo da posizioni diverse ogni partito si è dovuto confrontare D'Alema tra l'altro esperto di organizzazione con il problema di coniugare un partito di quadri di militanti
Con la città di fare opinione di collegare un moto che va al di là della dimensione puramente dagli iscritti ora i militanti esigenza giusta legittima c'è un partito vuol vincere deve affondare la sua presenza la società non può essere la sommatoria dei propri iscritti dei propri militanti quali
Possono anche lavorare
Per nulla ma se non hanno la capacità di agganciare la loro proposta
Alla misura con la quale la pubblica opinione di valuta è difficile che riescono a fare risultato a vendere bene il loro prodotto
Così i rapporti coi mondi vitali che non sono più schematicamente riconducibili alle classi ognuno ha cercato di organizzarsi in maniera diverso
Ognuno oggi parla con i commercianti piuttosto che con gli artigiani piuttosto che con l'industriale o che i coltivatori diretti in maniera molto schematica del passato anticomunisti fanno questo giustamente cercando raccordo a tutto campo
Oppure col mondo dalla cultura o col mondo cattolico ognuno cerca cioè di intrattenere con le vitalità della società italiana un rapporto diretto un rapporto legato delle problematiche a cui certo
La responsabilità politica deve dare una risposta di sintesi perché è chiaro che ognuno di questi mondi vitali tende a far prevalere i propri interessi particolari cercando di renderli verosimili come interessi interessi generali ma solo interessi di parte interessi parziali
Il compito della politica e cercare di smussare gli angoli degli interessi parziali riconducendoli un disegno generale questo mi pare il compito più forte cercava di spiegare alla fine
Che come il bilancio della famiglia deve essere quadrato così non si può fare la sommatoria dei bisogni che ce ne sono alcune più urgenti di altri e che in questo quadro la scelta delle priorità impone una forte cultura di governo
Questa mi pare essere una delle chiavi di volta interpretativa uno delle sfide vere se non vogliamo fermarci alle parole io credo che bisogna cercare di pala di di di passare dalle parole magiche ad una capacità di interpretare e di gestire il momento che abbiamo di fronte
E poi hanno cercato di ritrarsi un po'da un'occupazione della società che passi a tutti apparsa tutti un po'eccessiva esorbitante qui ha ragione D'Alema la pretesa di occuparvi gestire tutti ma chi è senza peccato scagli la prima pietra voglio dire
è stato esaltato il modello emiliano ma credo che sia uno di quei modelli dove la identificazione tra il partito dominante la scelta civile di quella regione è stato appunto un modello abitato come una forza di concretizzazione del Manifesto del comunismo italiano e come punto di paragone anche della esperienza italiana rispetto al comunismo internazionale
Io credo che rispetto a queste cose però bisogna fare molto di più
Se non vogliamo correre il rischio non tanto di restare indietro perché mediamente i partiti rappresentano lo specchio della società quello che c'è fuori in qualche modo a Napoli da quei partiti non è che la sua sia migliore anzi credo che la sua età al suo interno leggero
Ma basta guardare le categorie dai giornalisti ai professionisti a quelle che si occupano dei più disparati mestieri non ce n'è uno dove sia facile trovare un punto di coagulo tra di loro mi immaginiamoci se da lì possono arrivare dei modelli unificanti e ancora certo la politica che ha il compito di introdurrà di indicare dei modelli unificati Moggi quali sono i modelli unificante secondo me i modelli unificanti sono quelli di dare una risposta efficace l'esigenza della gente facendo funzionare lo Stato facendo funzionare le istituzioni
E correggendo quei ritardi quelle difficoltà che sono da tutti riconosciuti non possiamo dire che siccome abbiamo sposato quarant'anni fa il proporzionalismo questa ancora oggi la risposta più adatta più adeguata
Oggettivamente è così
Io non voglio portare ad esempio gli inglesi però non è verosimile
Che se in Inghilterra si vota alle dieci di sera si sa non solo il risultato ma anche chi guiderà il governo nei prossimi cinque anni comes com'è fatto il governo e qual è il suo programma
è che in Italia questo non sia possibile perché il gioco dei partiti nei confronti degli elettori è comunque un gioco ambiguo si punta a raccattare il massimo permettono poi sul piatto della bilancia trattare al meglio lasciando in determinate le alleanze politiche al limite i programmi di governo al limite i rapporti tra maggioranza e opposizione senta che vi sia questo rapporto chiaro e poi si vedrà lui ha detto composti voto ancora
E magari dice anche una cosa che non è sbagliata ma a dimostrazione di qual è il punto di caduta nel quale noi siamo riva ma voi pensate allora che la pubblica opinione che in questo senso lo trovo più avanti
E si diverta a vedere che la classe dirigente che ha mandato a governarla non trova un punto d'incontro non riesce neppure a darsi una maggioranza e allora credo che bisogna trovare anziché a cercare di riparare la casa dal tetto lanciando questa idea della repubblica presidenziale che mi pare un po'una forzatura cominciare a ripararlo dalla fondamenta se necessario e nei comuni sopra i cinque mila vita enti e non è che possiamo pensare di immaginare che il sindaco lo fa e il marginale cioè c'è il consigliere che fa la maggioranza se questo non fa il Sindaco non si fa la maggioranza tra un po'andando avanti così
Le maggioranze si faranno ossidi saranno in relazione all'appalto la nettezza urbana
Se questo è il grande afflato ideologico è il riferimento culturale sono le parole che noi vogliamo dare la gente perché per indurre la gente a crederci credo che francamente andiamo indietro
Noi dobbiamo esserne ora i cittadini di re questo il nostro programma su questo programma lo chiediamo di essere votati SG voterete governeremo per cinque anni
Sapete già chi è il sindaco che li governa e quale la Giunta che vi governerà dopo cinque anni se non avremo governato bene come la regola giusta ci mandate a casa
E si cambia si cambia il giro questo mi pare essere un modo importante oggi di impostare i rapporti altrimenti noi finiamo per continuare a lamentarci io direi che a a cercare di versare un po'di lacrime addosso perché poi il sistema dei partiti pare quasi che ci sia una difesa d'ufficio ma non ce l'ha mica ordinato nessuno di fare questo mestiere voglio dire
Che non è che la militanza politica è una scelta perché un gruppo dirigente non ha imparato farle su un altro mestiere
Io ho ancora una grande consapevolezza una grande coscienza che è una scelta politica una certa di servizio la sottana certa alta non è una scelta di basso profilo quindi non dobbiamo io credo spargersi addosso Cenerentola per aver il coraggio di misurarci
Rispetto ai problemi che che la gente ha dando delle risposte che siano concrete che siano comprensivi di fronte al fatto che le parole magiche l'ideologia non bastano più da sole a dare risposte non bastano più queste cose noi su queste cose qui non riusciamo più a fare cassetta fare risultato questo vale per i grandi balli popolari vale anche per i piccoli ci sarà un momento di di forza di favore ma la prospettiva non è questa la prospettiva la nostra capacità di giocarci la leadership politica
Sui problemi reali della gente certo nella direzione di sostenere le posizioni più deboli perché forse quelli come noi che affondano radici in quelle idee che sono rimaste ferme al mutare delle Doge dovrebbero porsi a difendere gli interessi dei più forti io qui ho sentito evocare da D'Alema la vecchia polemica sui grandi monopoli ma una cosa che sentiamo la quarantenne io non nego che ci siano i patti di concentrazione da questi sono fatti internazionali
Perché in Unione Sovietica si va in una direzione opposta rispetto a quella che l'ho sempre predicato cercando introdurre anche l'economia una serie di regole perché da una parte devono far conto con il mercato è una regola diverso dal mercato difficile immaginare di inventarla
Su due piedi se non vogliamo proprio rompere è immerso in uno schematismo che però rischia di lasciare il tempo che trova queste sono le sfide rispetto alle quali partiti si troveranno nei prossimi anni
Certo si cercherà di Dulcamara pillola Dean donarla di spiegare che non è così che è così a metà però lo sfida avere questi e noi non possiamo mica tirarci da parte dire che non c'eravamo o che pure se c'eravamo volumi vanno questo vale nel dibattito tra i partiti anche nel dibattito all'interno della democrazia cristiana che è stato ovvia che continuerà certamente nel congresso ognuno deve assumersi la sua parte di responsabilità
Il gioco del rimpiattino è finito
E siccome ognuno di noi si è assunto nel corso di questi anni
Una parte rilevante di responsabilità delle lettere sul campo e per il coraggio civile morale di misurarla con i risultati ottenuti questa è la maniera vera e la maniera seria
Da poter mettere quel tono i democristiani di salire loro gruppo dirigente è il paese di scegliere chi li governerà per i prossimi anni il tutto resto tutto il resto è una grande fumisterie
Che mi pare anche guardando quello che capita
Nelle culture occidentali che noi diciamo un po'più avanti di noi non le pare che appaiono di nuovo l'orizzonte se mai c'è un richiamo ad una capacità di approntare di risolvere problemi nuovi che fino a qualche tempo fa neppure noi conoscevamo
E di impegnare la politica la classe dirigente a piegare la schiena a studiare le sudate carte perché la risposta siano adeguate questo è il compito che oggi alla politica questa è la sfida che ci pone la gente
Adesso che il dibattito stava diventando bello
Siamo quasi costretti a chiudere perché padiglione serve penso anche altri dibattiti comunque abbiamo ancora un quarto d'ora quindi io pregherei partecipanti
A dire una sola cosa nel più breve tempo possibile o una cosa nuova o una risposta che forse sarà quello che accadrà a quanto è stato detto dagli altri riprendiamo l'ordine di prima cortesemente l'onorevole Carusi ha rinunciato per facilitare la chiusura rapida della tavola rotonda e quindi la Ganga
Ed è un peccato perché adesso si potrebbe si potrebbe finalmente entrare nel vivo dopo una fase di famiglia rodaggio io mi sono preso molti appunti e quindi sono costretto Alessio che lapidario
Cercando di dare risposte ad argomenti anche a sollecitazioni concrete
Primo una sollecitazione del nostro presidente lo chiamo anch'io così credo che i partiti potrebbero tutti e questo sarebbe un fatto di trasparenza
Entra nell'ordine di idee di accettare una regolamentazione giuridica della loro vita interna
Rifiutando la visione che è stata per quarant'anni quella dominante che i partiti sono una cosa nostra
Perché non sono una cosa di tutti sono una cosa nostra in cui candidature
Regole di vita interna eccetera sono sottoposte a al variare delle circostanze dei tempi
E talora anche i capricci abbiamo un argomento i partiti sono pubblicamente finanziati debbono dare garanzie alla totalità dei cittadini e non soltanto ai loro aderenti coi loro elettori perché anche noi
Che non siamo comunisti o che non siamo democristiani contribuiamo come cittadini alla vita degli altri partiti e viceversa e quindi ci vuole una trasparenza nelle regole di funzionamento dei partiti
Secondo io credo che insistere sul fatto che le regole del gioco della vita democratica
Influiscono nella vita dei partiti non sia eludere la questione
Perché per esempio come possiamo pensare di modificare la vita interna dei partiti
Al di là delle buone intenzioni se non modifichiamo il sistema elettorale del voto di preferenza come si può pensare di far accedere a nuovi soggetti sociali politici professionali lì alla vita nelle amministrazioni locali o nel governo centrale del paese se non modificando le regole attraverso cui questa selezione avviene non basta la scorciatoia del ministro tecnico
Che una scorciatoia ormai per accelerare carriere politiche che altrimenti non si potrebbero avviare per il cursus honorum tradizionale occorre modifica alle regole
Io ho fatto una proposta di legge del mio partito recentissimamente per consentire l'elezione nelle giunte comunali anche di non consiglieri comunali
Naturalmente è una proposta che non so se sarà accolto meno può darsi che risulti provocatoria
Ma è un modo per dire che non possiamo limitarci a scegliere gli amministratori locali fra quelli che accumulano il maggior numero di preferenze spesso di natura clientelare non di natura politica e io suggerirei sostanza di entrare un po'più non lo possiamo fare questa sera non lo dobbiamo fare nella concretezza
Perché se c'è un limite che i partiti hanno e il loro grado di astrattezza e di impotenza nel rispetto alle questioni che pongono che non sanno mai risolvere una delle modernizzazione della società italiana la quarta
Ah che aggiungere alle tre citate da Sensini è che ormai nel cittadino sta prevalendo la cosiddetta cultura dei risultati
Alla gente non importa un fico secco di che cosa noi abbiamo intenzione di fare alla gente importa è quello che noi facciamo davvero il giorno dopo che l'abbiamo fatto anche perché il giorno dopo si può giudicare sul fatto se quello è giusto o è sbagliato mentre prima tutte le idee appaiono astrattamente ragionevoli anche se sono l'un l'altra diversa
O addirittura contrapposta quindi purtroppo mi devo fermare qua ma concludo con l'augurio che si possa uscire dalla dibattito puramente delle feste
E magari anche dalla genericità di dibattiti come ha fu quello della commissione Bozzi per vedere se sul poche cose elementari semplici intanto si può fare un passo in avanti io vengo da un partito che vent'anni fa era ammalato della cosiddetta cultura della programmazione di quelle sono ammalati comunisti
E per cui ogni questione doveva essere collocata in un contesto più globale
E tuttora sono ammalati gli urbanisti di questo ma per cui ogni questione è talmente gravida di implicazioni su tutta una serie di altre che non può mai essere affrontata se non nel contesto così si dice nel contesto in una visione più generale
Ragionando in questo modo e non modifichiamo di una virgola la realtà esistente allora per esempio modificare i regolamenti parlamentari per rendere più snelle lavorare indipendentemente dal fa che continueremo a essere l'un contro l'altro armati però anziché mettersi una settimana decidere una cosa ci metteremo un giorno essendo normalmente tutti della stessa opinione di prima
Che questo spettacolo delle Aule parlamentari deserte perché ripetiamo per ore e ore a turno le stesse cose potrebbe esserci risparmiato e con ciò risparmieremmo tutti i cittadini è un modestissimo esempio delle tante cose
Che si potrebbero fare se si volesse fare senza alterare il gioco delle parti politico che ognuno naturalmente deve fare nell'interesse delle proprie idee e delle proprie rappresentanze
Anche Scalfari
Ma anche due minuti per a fare una considerazione
E D'Alema
Espone una strana teoria
E cioè dice la società è cambiata però non è detto che tutto quello che è cambiata è cambiato in bene ma nessuno
Ha mai sostenuto che tutto quello che è cambiato è cambiato in bene noi siamo un partito politico
E facciamo una valutazione complessiva le trasformazioni sono state pilotate sono state inseguite in queste trasformazioni noi abbiamo migliorato la condizione del Paese ma sembra di capire da D'Alema
Che quasi le cose positive che sono avvenute appartengono a chissà Dio delle cose negative che ci sono in queste trasformazioni sono naturalmente responsabilità
Del ritardo dei partiti e penso che D'Alema pensi ai partiti che hanno governato io non sono tra coloro che pensano che non ci siano errori che non siano stati gli sbagli
Ma devo immaginare che noi i partiti hanno seguito un tipo di processo di sviluppo della nostra società è il nostro dagli anni Cinquanta è tra i primi Paesi del mondo che significa
Che le forze politiche hanno dato le risposte non tutte queste risposte che di fronte a grosse difficoltà perché D'Alema credo che diretti ti renderai conto
Che è una serie di fenomeni sulle concentrazioni di capitale del nostro Paese sono fenomeni legati alle grandi trasformazioni economiche che ci sono in tutto il mondo occidentale
Perché credo sulle quali noi dovremo andare a vedere in quale misura queste modifiche consentono uno spazio vero reale per l'uomo per la persona e per la vita allora io credo che il compito oggi dei partiti per seguire ulteriormente
Lo sviluppo della società
Sia quello di aggiornare le istituzioni che non sono solo il Parlamento di aggiornare i sui grandi problemi quelli che sono i modi di dare una risposta alla gente
Non c'è alcun dubbio che in un tipo di società a grandi trasformazioni tecnologiche sorge un nuovo un uomo nuovo dello stato sociale cioè della difesa della persona rispetto a questi cambiamenti
Noi dobbiamo seguirle sappiamo che quando avremo risolto questi problemi aveva intanto pilotato un'ulteriore trasformazione
La sostanza della presenza politica dei partiti e quella di essere in grado di seguirle
Questo sforzo penso che vada compiuto vada compiuto da tutti
Non ha arroccandosi occhiuto o chiudendosi nell'accusa verso tutti gli altri che non starebbero al gioco IT sta all'opposizione solo chi ha la bacchetta magica per risolvere
Vuole
Ruolo legale
Sì ma insomma io capisco che bisogna fare delle concessioni alla polemica ma
Tuttavia non
Ho voluto porre un problema molto preciso non ha voluto mettere in discussione che gli italiani stanno meglio rispetto al Dopoguerra diciamo che questa sarebbe stata una teoria abbastanza strana
Ho voluto porre un problema molto preciso e cioè il fatto che la crisi dei partiti a mio giudizio
Ha un suo aspetto fondamentale in una perdita in una riduzione della loro funzione democratica di Indirizzo dello sviluppo del Paese e io credo che questo sia un problema per la democrazia italiana non soltanto per i partiti mi riferisco a tutti i partiti non non faccio una questione di maggioranze e opposizioni o cose di questo genere
Ma comunque penso che questo ritengo anche che un processo di rinnovamento della politica e delle istituzioni debba partire da qui cioè dal non da una esaltazione acritica dei dei fatti di modernizzazione
Ma la modernizzazione in tutti i suoi aspetti
è un processo carico di contraddizioni di ingiustizia e di problemi
Noi siamo contro il determinismo tecnologico diciamo altre culture hanno avuto questo segno
Però poi abbiamo visto che anche lo sviluppo tecnologico contiene in sé i pericoli spaventosi di distruzione della vita e della qualità umana della vita ma comunque
Il tema è questo questa è la vera grande sfida del futuro
Non adorare la modernità
E seguirne i modelli ma governarla democraticamente attraverso la partecipazione dei cittadini attraverso la capacità di dare un segno
Io di valori di Progetto
E non mi riferisco qui alla programmazione no mi riferisco a qualcosa di più Complesso insomma persino direi di più alto ecco io voglio ancora dire una cosa non credo che questo
Io non credo molto diciamo alla rinnovamento dei partiti stabilito sul piano giuridico
La vita dei partiti e deve essere stati trasparente è sottoposta ad un controllo dei cittadini attraverso il volto alla democrazia non lo so che cosa provo per dire la regolamentazione giuridica dei partiti non so che per esempio il Partito socialista siccome non ha eletto la sua direzione deve pagare una multa
Perché è venuto meno ad una norma di legge democratica è un problema politico diciamo come si governa un partito poi i cittadini giudicano non
Non vedo molto questo aspetto francamente credo che debba essere ben regolamentata in parte lo è diciamo tutto l'aspetto che riguarda il rapporto fra i partiti lo Stato
Tutto l'aspetto che riguarda il rapporto che una vera grande questione direi istituzionale di cui si parla poco perché si parla molto dei rami alti
Io credo che un nodo fondamentale quello di distinguere Poteri in responsabilità dell'amministrazione da poteri era il stabilità della politica la confusione tra politica e amministrazione è un fatto che ha prodotto dei guasti enormi qui credo sì che bisogna
Normale e rinnovare Mau credo che si debba fare lo Statuto dei partiti per legge non mi pare che sia questa la questione francamente
Partiti restano grandi associazioni democratiche sono vive in quanto sono grandi associazioni di fatto non sono istituzioni dello Stato
Ma
Io ritengo
è
Ma insomma io mi accontenterei che i parchi dividessero del finanziamento pubblico delle sottoscrizioni dei loro iscritti e non di altro poiché credo che sia una molto più grande che non il finanziamento dei partiti
D'altro canto abbiamo studiato un sistema di finanziamento che è proporzionale alla forza dei partiti e quindi si intende che il cittadino votando un partito anche lo finanzia non è io non credo di finanziare il partito socialista o la democrazia cristiana se sospetta si questo mi farebbe
Io penso che votando Partido Comunista quelle mille lire mille cinquecento lire eccetera vanno al Partito Comunista dato il meccanismo che abbiamo studiato si può cambiare si può correggere ma io non vedo qui il nodo della questione ma non diciamo delle delle cose che non hanno né capo né coda cari amici ma insomma diciamo facciamo c'è un discorso di verità
Ma cosa vogliamo che siano i venti miliardi venticinque miliardi che prende un grande partito dallo Stato se venti venticinque miliardi e quello che spendono cinque candidati in una campagna elettorale ma scherziamo veramente
Se guardiamo alla realtà degli interessi che si muove degli interessi materiali che si muovono intorno alla politica
Del condizionamento diciamo avete il finanziamento pubblico dei partiti è una goccia nel mare della realtà dei partiti le questioni vere sono altre
Se abbiamo il coraggio di affrontarle temi veri attraverso cui passa rinnovamento dei partiti il loro affrancamento dal condizionamento del potere economico insomma io però intorno su questo tema e non lo faccio per amore di una del contesto no io dico noi abbiamo sperimentato nel corso della legislatura che si è conclusa
La politica cosiddetta dei due tavoli e cioè l'idea che si potesse avviare un processo di riforme istituzionali
A prescindere da un certo quadro politico noi abbiamo misurato che questa politica non è praticabile oggi non è riproponibile nelle condizioni di una maggioranza come l'attuale che a mio giudizio si fonda su una rete di ricatti e condizionamenti reciproci e non su un'unità di intenti e di programma
La possibilità di trovare un'intesa tra le forze democratiche per fare niente popò di meno che cambiare la Costituzione non esistente
Questo è il nodo vero se si vuole dare vita ad una fase costituente della politica italiana occorre rompere questi schemi e aprire una sfida in cui tutti i partiti contano al di là degli steccati per le idee le proposte che hanno io insisto su questo ma non è non è per amore
Diciamo o per il tentativo di fare della questione istituzionale
Una lei va per fare saltare un certo equilibrio politico non è così è la constatazione dei fatti
E i fatti quali sono sono che sui grandi disegni istituti giornali facciamo della propaganda alziamo delle bandiere che sono propagandistiche perché non è che il partito socialista non sappia che quando dice il presidenzialismo è un atto di propaganda
è un atto di propaganda non è una riforma che si potrà fare
O la democrazia che Sara non è che non sa che quando propone un certo sistema maggioritario o un certo sistema di di di patti di maggioranza e c'è pera è un atto di propaganda nelle condizioni attuali chi chi glielo fa fare innanzitutto sono i suoi alleati che non glielo consentono i quali perderebbero una posizione allora noi facciamo della propaganda e poi il tema della riforma istituzionale si riduce al fatto che bisogna abolire il voto segreto scusatemi ma mi sembra sì insomma si riduce a qualche modesto espediente fare sia qualche modesto espediente volto a puntellare una maggioranza incerta e a coartare la volontà dei deputati che la costituiscono
Per noi non c'è problema che segreto o palese i deputati comunisti votano sempre nello stesso modo
Ma comunque al di là del giudizio su questa singola questione su cui discuterà il Parlamento la Giunta del Regolamento
Io osservo che la mora la montagna partorisce un topolino e cioè che nelle condizioni politiche di oggi il grande tema di una riforma dello Stato e delle istituzioni è e si riduce ad un confronto pagando i stinco e poi si riduce diciamo a qualche modesto espediente può darsi che sia anche utile ma resta un modesto espediente
Rispetta i temi di fondo di una riforma della politica e delle istituzioni quindi questo volevo dire non rifarmi al contesto
Ma credo sollecitare al coraggio di affrontare le grandi questioni e non appunto le
I piccoli aggiustamenti scusatemi
Dibattito andato avanti più di quanto pensassimo io voglio prima di tutto ringraziare i nostri ospiti partecipanti
Io purtroppo non credo di non togliere niente alla completezza
E all'interesse di questo dibattito io non ho il tempo dei poteri intervenire perché gli amici quali sta facendo gli occhi atti da diverso tempo d'altra parte domani alle tre ci sarà ancora un'altra occasione nella quale avrò la possibilità di intervenire quindi di dire quello che stasera non ho potuto non ho potuto fare ringrazio anche tutti voi e cedo senz'altro il microfono agli amici del movimento giovanile