Fiorentino, toscano, italiano: storia di una denominazione controversa

Credo di aver capito vanno nella stessa direzione di quelle che abbiamo avuto prima
Quella che che campeggia no
Esami fortemente condivisa che citerà per sottolinea la storia della lingua italiana arricchisce i tradizionali spazi della città storica lo so che critico letterario definendone gli antidoti in perfetta sintonia con l'eredità lasciata dall'azione formativa dell'istituto e voluta da Benedetto
Trasforma la storia nell'aprile fatti spazi ho fatto tutta la storia
Senz'altro
La Conferenza si propone di delineare la storia della nostra lingua a partire dal tredici nel dialetto interrogativi sulla natura di questo sulle corrispondenze differenze che emigrazione fiorentino toscano in prospettiva la si tratta dinnanzi cadenzata però a meglio comprendere l'attuale situazione sfogo di investire intesa come fattore determinante per favorire appartamento diffuso presso la propria dunque
Ancora una volta la conoscenza storica si presenterà un presupposto indispensabile per me indirizzate de nostre percezioni e comprensione
Mi preme infine osservare che la presenza di Rita Librandi
Appare tanto più significativa perché onora il principio di genere l'istituto in realtà nei suoi settantatré anni avuto un numero di borsisti diciamo auto elevato abitano circa mille trecento tra questi mille trecento numero delle donne circa la metà quindi se pensiamo a questa lunga storia che fatta settantatré anni fa e anche uno dei segni di un istituto che sin dalle sue origini assunto questo atteggiamento di modernità
Penso che sia meglio sentire Rita Librandi che Mac su che ne parlo grazie grazie a tutti
E cornuti cornuti presidente comunicato
Qua capitale umano attenzione muffa tengo a ricordare non ricordo benissimo
Il giorno in cui ho fatto il colloquio per l'ammissione all'Istituto Croce
E ed ero molto titubante perché appunto pensatori può andare in istituto che è specializzato principalmente negli studi storici chi sa come verrà accolta la mia proposta di ricerca e entra stellina Sperto storia linguistica
E invece è stata raccolta Londra entusiasta no è quindi questo dimostra chiaramente l'apertura per sempre dell'istituto verso Mancio accordi studi ricerche e di discipline
Il titolo che ho scelto forse un po'altisonante diciamo anch'essi legati in qualche modo a una sorta di preoccupazione
Anche di frustrazione che i linguisti gli accademici della Crusca hanno da un po'di anni a questa parte
Verso il fatto che molti sono i luoghi comuni intorno alla lingua
E luoghi comuni che
E sono stati anche i i pezzi talmente tempo fa un anno e mezzo fa circa in uno dei temi del mese così si chiama la rubrica che a fare lane pagine ed è il sito dell'Accademia della Crusca che più o meno ogni mese dire dedicato a un argomento che gli accademici ritengo importante
E in quel caso io Niero assai meravigliata del fatto che uno storico di rilievo spesso intervistato in televisione Ancona continuasse ad indire che in fondo puoi vera lingua si trova a Siena che è una cosa che si sente dire più che altro dalla persone
Può ingenue o comunque no uno con un alto grado di istruzione
Hindustan gestion però ci si accorge che si tratta di luoghi comuni di ancora ben radicati molto diffusi tra l'altro il tema ed è una certa risonanza perché non so come abbia insaputa Gian Antonio Stella lo riprese sul Corriere della Sera
E e su questa questione del luogo comune che il fondo svilisce la storia lo sappiamo luogo comune schematizzando riduce tanti Adina ogni sfumatura ogni perché ogni riflessione e quindi alla fine riduce le conoscenze riduce anche le conoscenze sul posto italiana
Ancora oggi per esempio tornando al titolo dell'audizione Sorrentino e toscano sembrano sinonimi resistente l'italiano in ribasso fiorentina riterranno di base toscana
Usati indifferentemente e quindi continuando un equivoco un equivoco che precede
Le nostre conoscenze sul come le lingue si sviluppano
Sul rapporto che mantengono tra loro nel corso del tempo sulle strutture della linguaggi incerto sono arrivate tardi nella nella storia non solo culturale nonostante in Italia ma in generale europea soltanto dalla fine dalla seconda metà dell'Ottocento non le abbiamo le idee più chiare sono molto in cui
Le lingue essi continuano l'una nell'altra del mondo in cui cambiano il modo in cui s'è strutturale quindi continuiamo un equivoco
Che nasce come vedremo già abbondante ma che viene portato alla sua massima né esaltazione intorno alla cinquecento
E e rapporto sono quindi fiorentino toscano italiano quand'è che cominciamo a chiamare italiana alla nostra lingua quanti sarà in grado di rispondere anche tra persone che hanno compiuto studi elevati sono in grado di rispondere a questa domanda
Questo purtroppo secondo noi denuncia una sorta di come dire scarso attaccamento sono al alla nostra lingua al nostro italiano
Una scarsa passione nonostante poi in realtà invece gli italiani amino molto parlare di lingua fondo l'italiano quando capita diventa un argomento di conversazione su cui tutti
E si esprimono un po'come tutti si esprimono soltanto domani piove oggi ci ha detto e così via dicendo perché c'è sempre questa idea di fondo io italiano lo conoscono parlo e quindi sono in grado di parlare netta però se io guido la macchina non è che necessariamente sia in grado di parlare del suo del suo motore
E perché questo tutti in realtà alle persone tutte le persone più o meno istruzione venir medio-alta sono in grado di indicare anche se hanno compiuto poi studi diversi di indicare i grandi autori per esempio del cannone della nostra letteratura Dante Petrarca e Boccaccio Ariosto e così via dicendo
Ma quanto conoscono dell'anno della storia della nostra lingua
E e questo non è un limite da poco quanti conoscono i passaggi essenziali
Allora cerchiamo di rivedere questi passaggi cerchiamo insieme di capire che cosa ci sia di vero quanto ci sia invece del peso del luogo comune su queste denominazioni che in maniera indifferente noi talvolta
Continuiamo a bussare e reparto da una indagine
Che è stata fatta
Dieci anni fa d'acchito Trifone che analizzando i titoli
Di i testi a dei testi a stampa tramite il catalogo elettroni polemico il per cercare di capire che cosa prevalesse nella denominazione nell'indicazione della nostra lingua Ferentino Toscana Italia bene è facile vedere da la sintesi che figlio riportato come all'inizio il primo posto cioè dopo subito dopo l'invenzione della stampa diciamo a partire dal mille quattrocento settantasei quando Lorenzo de'Medici e signore di Firenze
E quindi ha già avviato questa sua importante politica di espansione del fiorentino la stessa stampa via una grande un impulso notevole a Fiorentina alla fiorentini stazione
è il primo posto spetta all'IVA afferenti al secondo Halliburton scale tuttavia nella primo quarto del Cinquecento i ruoli si invertono e quindi il primo posto viene occupato dalla lingua toscana e timidamente comincia ad apparire lingua italiana anche
All'inizio nessuno prendeva in considerazione
Perché poi il susseguirsi fino a niente mille cinquecento tra il mille cinquecentosettantasei mila seicento il primo posto spetta lingua italiana ma forse non ce lo saremmo aspettati tutti avremmo detto magari sarà stata negli anni del Risorgimento
E invece di lingua italiana si comincia a parlare proprio nell'ultimo quarto del Cinquecento come vedremo fra
Motivi che attengono veramente alla nostra identità
Bene
Per capire come si sia determinato tutto questo non possiamo che partire da tante padre Dante che nel De vulgari eloquentia il primo grande trattato di riflessione linguistica e non solo di ananas la nostra situazione linguistica ma di riflessione linguistica
E Dante nel De vulgari eloquentia dedica un attenti un'attenzione alla situazione delle lingue della Toscana
Federico Ungaro della Toscana molto più ampia più attenta de di quanto non faccia nei confronti di tutte le altre aree linguistiche
E quindi perde per la Toscana analizza le aree di tutte le principali città cita come vedete Firenze Pisa e Lucca Siena Arezzo ora qui naturalmente non mi soffermo ad analizzare
I caratteri e Dante individua come tipici di ognuna di queste aree
Ma
Ricorderete
Probabilmente che Dante che cosa fa dell'organico Venezia comincia a separare nettamente
Dai e da questo momento in poi che inizia questa netta separazione la lingua di un suo amico dalla lingua chiusi altri letterarie la lingua scritta che ha tutta la sua diversa storia quindi la lingua parlata di uso vivo di uso popolare
Che si sente ad operare a Firenze come a Pisapia Luca con no caratteri che Dante nel De vulgari
Sente come inopportuni inadeguati alla poesia più alta alla letteratura più alta cioè la polizia indica alcune sia di argomento amoroso
E quindi porta esempi come in troppo e da intero fuori però quando insomma non vi voglio annoiare con la grammatica storica oppure Andorno quindi una rete desinenza che si associava la terza persona del passato remoto per il pisano perché invece aveva avuto esiti diversi a Firenze e così via dicendo
Perché qual è l'attenzione maggior come mai dedica questa maggiore attenzione alla Toscana un'attenzione che non dedica invece a tutte le altre aree
Latitante ovviamente conosce molto meglio la situazione della Toscana e conosce perfettamente le differenze fiorentino senese Sandro Lucchese insomma Diversity
Il toscano norme Bulgaria unico non lo è stato nel due trecento e non lo sarà successivamente Firenze e cosa diversa dagli altri organi della Tosca
Dante quindi dedica uno spazio maggiore molto più ampio rispetto a quello che dedicherà a tutte le altre gare che come vedete nel momento in cui va analizzare così quattordici dialetti quattordici poi cari sono separati dalla linea degli Appennini dalla qua fila degli Appennini
Nomina appunto Milano-Verona prova
Ma il nonno le regioni non analizza le singole Regioni Roma il caso più emblematico viene analizzato il romanesco per un'area molto grande perché tra l'altro lacci un monete volgari eloquentia rappresenta l'intesa l'intera Italia
Ma quelle l'intenzione di Dante devastando intenzione estremamente audace
E geniale cediamo come tutto quello anche Dante praticamente a concepite fatta
E perché la Francia aveva già una sua letteratura
E e invece è in Italia questa grande area della lingua del sì individuata da Dante
Mancava ancora una letteratura che fosse all'altezza della lingua d'oïl e dov'è che si può trovare questa grande letteratura questa grande lingua e la dividono in fondo in un manipolo un piccolo manipolo di poeti che non sono tutti di Firenze e Cino da Pistoia Cavalcanti del fiorentino se spesso ovviamente
Anche Dante fiorentino Guido Guinizzelli che bolognese
E e poi aggiunge a questi anche ecco non certa certo compiacimento la certezza d'urgenza i poeti della scuola di Federico secondo perché
Probabilmente ricorda e te perché
Dante legge il proiettile di Federico secondo nella loro lingua originaria reti della scuola siciliana scrivono in siciliano ma poi neanche noi noi leggiamo solo una canzone pochi frammenti del siciliano originario dei poeti di Federico secondo
Ma loro questi avvengono ricopiate a Firenze interamente fiorentini Zarate
E quindi ovviamente Dante non ritrova così distante dalle poesie di questo piccolo gruppo di poetiche stavano per costituire il il cosiddetto stile nuovo
E quindi dice dove che noi possiamo dare il massimo non nella prosa come hanno fatto i francesi ma questa poesia nella poesia lirica e e dobbiamo trovare uno strumento che sia adeguato rappresentate
Poeti effettivamente avevano in un modo o nell'altro tutti orientato la propria scrittura verso la lingua di Firenze persino quindi quelli Guinizzelli che bolognese ma in grande ammiratore di Guittone
IMI che inizialmente prima della sua conversione è uno dei poeti sicuro toscani imita i siciliani fiorentini Zante quindi
Questa linea fiorentina si era già in qualche modo composta e si era già creata cominciava a costituirsi una lingua scritta una lingua letteraria tira distante e diversa da questa lingua parlata
Teniamo presente l'equivoco importante la la la come dire las
L'uomo del Medioevo donna profondità storica
E non hanno neppure come dicevamo quelli tutti gli strumenti per capire come si evolva come delinquenti
Per cui l'uomo del Medioevo e Dante tra questi e convinto che il latino sia la lingua inventata valido
Costruita a tavolino e proprio per questo ha una sua grammatica la latino grammatica sono sinonimi nel Medioevo
Perché indotti erano stati costretti a inventare questa lingua
Perché c'era stato il peccato di Babele che almeno ha confuso le lingue degli uomini e quindi di latino era il rimedio che indotti per la comunicazione dei volti avevano trovato altra corsa ed è invece il volgare distruttivo la separazione e netta
Ma la separazione comincia deve essere netta
Anche all'interno del volgare qual è il modo per riuscire a trovare un volgare alto in grado di esprimere alta letteratura separando completamente le tue cose
E questa lingua letteraria un'anima che procede autonomamente di cui persino tante a poca contezza o comunque sorvola su questo legame fortissimo che invece col fiorentino del due per cento con il suo Cerretti motivo
Quindi due cose separate una lingua che scritta alta elevate che come il latino è quasi un'invenzione che va da sola lungo il suo destino
Non si spiegherebbe tuttavia la confusione tra Ferentino Toscana tutti abbiamo parlato senza tutta quel groviglio Abodi mio posizioni
Dibattiti questioni che si creano invece nel cinquecento io naturalmente del nonno ripercorro che percorre tutta la questione della lingua che intanto immagino spero che
Ricordiate anche perché di solito è una delle poche cose che appunto si ricordano della nostra STET linguistica ma insomma sono gli anni in cui si compie la nostra prima unificazione linguistica grazie
Appunto alla soluzione di bello che dice a tutti gli scrittori inventate Petrarca per la poesia Boccaccio per la prosa
E e poi Dante rientrerà comunque anche se escluso da Bembo grazie proprio alla Crusca Vocabolario della Crusca che ne include tutte le parole anche le parole della commedia
Bene ma qual è la situazione appunto di cinquecento tra gli intellettuali che discutono di questa lingua
La prima grammatica della nostra lingua non è quella di vengono nel quella del terzo libro delle prose della volgar lingua dei Bembo bensì quella di Giovan Francesco Fortugno
Che nel mille cinquecentosedici pubblica le regole della lingua volgare anche Giovan Francesco Fortugno come il nemico dell'Italia nome del Nordeste funzionario di Venezia nato a Pordenone
E nella sua grammatica parla sempre dell'impatto scarna
E
Perché lo vedremo tra un attimo
Lei e regole di Giovan Francesco Fortugno pure essendo venute prima di quelle del Bembo nel tempo però nessuno ricorda mai perché in realtà povero Fortugno
Non fu che è un onesto compilatore formano no no no aveva la capacità di riflettere di elaborare una teoria sistematica come quella straordinaria che invece proporrà Pietro Bembo
E il quale nelle sue promosse alterna anche lui fiorentino e toscano non dimentica il fiorentino ma insomma si serve ora dell'uno ora dell'altro ora che cosa era accaduto quindi gli uomini del cinquecento si trovano di fronte a qualcosa a una lingua che ormai un po'dappertutto in tutte le corti d'Italia si adoperò per la scrittura
Una lingua che soprattutto nella poesia a partire ma la grande lezione Dante segue quel grande fiorentino illustre letterario scritto su cui tutti erano andati a convergere
Un po'anche per la politica di Lorenzo un po'per i testi a stampa come abbiamo detto i tipografi hanno bisogno di guadagnare quando stampare un libro vogliono che i libri si leggano da Milano con fino a Palermo insomma non possono pubblicare cose in milanese operi in siciliano che non verranno lette da Perth
Quindi ancora prima della soluzione di Bembo tutti erano andati a convergere in queste linee
E queste lingue quindi veniva percepita come qualcosa che aveva molto di unitario molto dissimile da un luogo all'altro
Ed era fortemente distante ormai da Totti volgare che si parlava di Tosca perché comunque dal due trecento agli inizi del Cinquecento erano passati
Quasi tre secoli è chiaro che c'era in giro di ostativo si è voluto era andato cambiando come tutte le lingue vive
Per voi
Queste intellettuali questi scrittori dicono a b a questa lingua su cui bene o male tutti c'accodiamo per la scrittura è un'altra cosa dalla lingua che oggi si parla Fiorani
E che cosa non potevano sapere gli uomini gli intellettuali del Cinquecento non potevano sapere che
Originariamente nel due trecento tutti i caratteri alcuni fondamentali carattere su cui non mi dilungherò per carità non voglio tormentare con la grammatica storica forse Gianluca dell'Ovest che ha fatto De Sanctis linguaggio italiana incombe
Ha dovuto imparare uno per uno tutti questi fenomeni ma e spia saperli spiegare soprattutto ma quello che voglio solo far ridere e che questa Elena la situazione di cinque importanti fenomeni fonetici
Che sono stati impianti individuati soprattutto da Arrigo Castellani intorno agli anni cinquanta del secolo scorso
E che sono la prova inconfutabile né derivazione il nostro italiano di non da fiorentino due trecento e
E non dagli altri borgate della Tosca
Cominciata con il troncamento spontaneo che poi è oggi a Firenze per quanto riguarda pittoricamente più aperte anche sparito qualche apprensione si dice fuoco ma poco almeno nella parlato non sorvegliato
Però
è iscritto a un fondo fuoco che Piero solo tutti
E presenti Cementir duecentesco duecentesco e da qui li deriviamo e questo assunto questi dati sono in comune con lei città della Toscana occidentale Pisa Lucca Siena
E invece un altro fenomeno importante la Napoli si
Guida davanti a determinati suoni palatali ancora oggi noi continuiamo italiano famiglia tigna singole in lingua non leggo la spugna non sporge e come in altri dialetti e lo togliamo lo dobbiamo a questo fenomeno del fiorentino due trecentesco
Che e in comune con Pisa e Lucca ma non con Siena
L'azienda non volevo questo fenomeno
Chi è in ascrive all'epoca che dice famiglia lingotti comunque peggio
E così tutti gli arti vedete che a volte coincidono la chiusura del reato da una da del romano e diciamo di Roma
Decerebrati dicembre per questo chiusura Minghella nei privati accento che tipico del fiorentino
E presente anche a Pisa e Lucca ma Pisa Lucca ci sono anche altri fenomeni della chiusura dunque non abbiamo diciamo lombardo
A Siena la chiusura non si realizza davanti all'assale ma noi non diciamo cardinale diciamo cardinale esattamente come a Firenze
è il quarto è veramente la prova più evidente perché è un fenomeno sono Firenze sono del fiorentino
Assente a Pisa Lucca questo passaggio da a la dalla locale ha più la vibrante a Ezra per cui cantare o l'origine del nostro futuro Cantaro canterò diciamo noi mentre a Siena addirittura si fenomeno tra
Da Natale quindi noi diciamo certamente opera Opara un povero
Quindi
Prove inconfutabile del fatto che la base e il fiorentino due trecentesco
E se vogliamo aggiungerne altre molto rapidamente vediamo che gli altri le altre aree della Toscana hanno tutti i fenomeni che noi non abbiamo assolutamente ereditate a Pisa da lusso
Deriviamo chi occupa noi diciamo più
A Siena ancora messo
Occlusiva velare accessibile anche da l'assale e non lasciare non c'è palatalizzazione come invece noi abbiamo perché lo deriviamo dal fiorentino
L'articolo e le forme del future del condizionale sono a Roma avrei a Siena l'articolo a Pisa rasserena e anche eh
Bene che cosa è successo quindi questo e quello che noi moderni oggi sappiamo e abbiamo la conferma del fatto che la nostra base
E il fiorentino due trecentesco Magnoni nel Cinquecento tutta di questa questa ricostruzione non la conoscono non possono conoscerla
E che cosa hanno davanti hanno davanti fiorentino quattro cinquecentesco e effettivamente cambiato
E che in qualche caso anche adottato i caratteri delle zone circostanti per esempio nel quattro cinquecento l'articolo è diventato anche è è lei future il condizionale compare senza la labiodentale vedete che
A destra qui trovate giorno abbiamo a destra trovate la sì trovate una passo brevissimo della Principe di Machiavelli che scrive effettivamente nel fiorentino del suo tempo argentino vivo e testimonia questi fenomeni e quindi qual è la conclusione cui arrivano questi intellettuali nel Cinquecento aprivano alla conclusione che evidentemente
Ancora una volta questa lingua in cui loro scrivono in cui tutti più o meno scrivono
In cui trovano i testi anche della grande letteratura trecentesca sull'entità dovrebbe essere una lingua sicuramente altra divisa dal parlato
Una lingua che probabilmente era stata originata grazie all'impegno all'attività
Alla elaborazione degli autori degli scrittori
E
A questo punto ricordate lo schema che abbiamo visto delle indagini di Giappone
Prevale Tosca perché perché che nominare a questa lingua in cui ormai in un modo o nell'altro che ci sia o non ci sia l'obbedienza allegra come
Le azioni di Bembo però e e insomma sicuramente ormai la lingua di tradizione letteraria in cui tutti si esprimono nella comunicazione alta e nella scrittura
E fiorentino non è perché ben diverso ormai e quindi questa denominazione Tosca sembra dare una certa unitarietà a e diventa una definizione io porto un attimino impropria se noi pensiamo a ciò che oggi sappiamo dal punto di vista linguistico
Però in qualche modo concilia da una una qualche formati lingua unitaria diversa dal fiorentino vivo vero e proprio solo uno dei protagonisti della questione della lingua Gian Giorgio Trissino una vicentino
Chiama questa lingua da questa lingua la determinazione di italiano ma sempre perché alla ricerca di una denominazione che si distacchi dagli lingue vive di Firenze e la Toscana e che vi ha questo senso unitario
Ciò quindi si aggiungono anche i rapporti tra Firenze e Siena perché abbiamo detto oltre al sovrapporsi di
Un fiorentino e toscano a questo equivoco di fondo che ancora oggi nonostante tutte le scoperte dei linguisti gli storici della lingua si perpetua
Si affianca anche quest'idea poco per volta che aggiunto sirena forse a un'anima migliore di Firenze
All'origine di tutto questo ci sono molti fattori intanto la rivalità storica tra le due città
Allora Siena ha una sua storia illustre colta molto importante
E la prima città d'Italia in cui lo statuto o
Prestissimo nel mille trecentonove viene tradotto in volgare
Per volere dei governanti della città viene tradotto in volgare
Perché tutti i cittadini possano leggere direttamente comprendere le leggi del comune
E incaricano della produzione un notaio Raniero di Ghezzo Gangalandi come complesso è che è di origine fiorentina
Malvivente lavora da un po'di tempo a Siena non si sogna fatto di usare il fiorentino per la tv sfugge ad lascia nello Statuto ma accontenta naturalmente
Il desiderio del delle delle autorità comune e quindi e segue una traduzione perfetto senese computi tratti senesi di cui abbiamo visto
Ma non basta solo questo assieme sia la testimonianza della più antica università della Toscana
Sia qualche traccia piuttosto una possibile esistenza all'università già alla fine del Duecento però
Diciamo che la documentazione più sicura comincia appunto nel mille trecentocinquantasette quando l'imperatore Carlo quinto da questo lo studio di Siena i privilegi il diploma di uno studio generale
La fine delle ostilità tra Firenze e Siena cominciate come tutti ricorderete ricordando anche Dante
Con la sconfitta da parte i Bellini senesi di Firenze della battaglia di Montaperti del mille duecentosessanta
La fine di quest'ostilità sia soltanto intorno al mille cinquecento anzi nel mille cinquecentocinquantaquattro quando Siena viene questa volta sconfitta da Firenze dopo un assedio dolorosissimo una battaglia veramente
Violenta una guerra civile potremmo dire
E Cosimo primo dei medici riesce a sconfiggere sirena perché si fa aiutare dall'imperatore Carlo quinto
Siena quindi perde la sua indipendenza perde la Repubblica ma chiede accorsi in modo di conservare l'università di poter conservare l'università questo le viene accordato
è qualche anno dopo il successore di Cosimo Ferdinando primo dei medici decide di istituire propri assi alla prima Gatti del toscano fa bella cioè per la prima volta
Nella nostra letteratura in volgare viene insegnato all'università viene disegnata in volgare viene affidata a addio medio borghese senese
E sostenitore quella di questa lingua di tradizione lettera che si è andata appena affermando e che molti denominavano toscana alcuni cominciavano a denominare italiana
O che cosa succede però a Siena che nonostante la sconfitta Ensor voglio cittadino e la sua forte identità la storia che abbiamo detto
Rimane ancora molto vivo e quindi si creano due partiti in fondo insomma un'abitudine italiana quella dei entriamo per giocare data anche di più per la verità
Ma insomma ad altre due persone un'isola deserto italiani sarà se formula due partiti
Bene e comunque sia i senesi si dividano insipido nei due schieramenti uno diciamo ora insomma che che si che sulla linea di Diomede borghese e che continua a sostenere questa lingua unitaria questa lingua e di base fiorentina anche se pochi lo capiscono fino in fondo è è che ormai la lingua che io unisce tutti gli scrittori ed intellettuali
A fianco questa si formò una cosiddetta scuola senese rappresentato da coloro che invece rivendicano la grandezza del senese
E e che non capiscono perché non si debba a farli entrare anche i caratteri fenomeni del semestre molti di quelli che abbiamo visto nel modo di scrivere
E due tra i rappresentanti più importanti sono Scipione Bargagli che scrive questo dialogo insatura Mino dal nome di uno dei personaggi che partecipa al dialogo è rivendica appunto la grandezza del senese dice ci sono se ne esiste anche in Dante Petrarca e Boccaccio perché quindi non adoperati
E il caso più eclatante però è quello di Girolamo Gigli che cita intanto alla prima cura delle lettere di Caterina da Siena
è un'edizione importante su cui poi si fonda anche l'edizione del Tommaseo il quale però fiorentini santi la Lelli Punzi Gilli infatti giri tra il mille settecentotredici il ventuno come vedete pubblica tutte
Più di trecento lettere di Caterina foglio cittadino
Da sempre considerata
Nelle degna di entrare nel canone della letteratura infatti anche agli autori citati nella terza edizione del Vocabolario della Crusca in dell'elenco degli attori anche se poi non ci sono mai esempi tratti dalle lettere
E Girolamo Gigli quindi cura questa edizione conservando cercando di conservare il più possibile tutti i senesi
Di Caterina tra parentesi cosa che stiamo facendo anche noi le agenzie personale perché naturalmente il sessismo doveva essere laico la la sopra la veste più vicina alla voce della Samp
E redige poi addirittura il vocabolario Caterini hanno quindi cercando in questo modo di costruire una fondato vocabolario senese
Tutto ciò in polemica appunto con l'Accademia della Crusca che l'aveva inserita dalle torri ma non l'aveva mai citata veramente l'Accademia della Crusca si nati moltissimo e addirittura si arriva a un simbolo una simbolica messa al rogo del vocabolario di Gigli
E il quale per non rischiare l'isolamento è costretto un po'ritrattare le sue posizioni
Da che cosa in realtà era accaduto e che cosa accadrà ancora di insomma che cosa accadrà in questi secoli tra il sei il Settecento
Siena aveva appunto le sue ragioni come Abis abbiamo visto per rivendicare un posto ma c'è anche da dire che nella Toscana del tempo
Quella lingua letteraria questa Lingotto nuova questa lingua che si era imposta nel tempo come lingua separata dal parlato era diventata anche lingua
Ed è facile intuirlo lingua della conversazione borghese
E lingua della delle persone mediamente colte
Era più facile per Ray toscani di qualsiasi città riuscire ad adoperare anche nel parlato almeno del parlato che richiedeva non certa formalità in quella lingua scritta
E quindi c'è una quali che maggiore consapevolezza in alcuni toscani da alcuni e intellettuali del Cinquecento
Qualcosa si indurisce e del rapporto che deve esserci tra queste volgari ed il suo vivo e questa lingua unitaria che si è andata affermando
Per esempio Giovambattista Cricelli scusate qui mi pare che ci siano un paio di refusi voglio corretto non c'è pressione nono forse queste qui è quella corretta perdonati
Bene Giovambattista Gelli nel mille cinquecentocinquantuno dice ma se noi volessimo scegliere uno dei volgari che ci sono in Toscana per farlo diventare la lingua unitaria di tutta la nostra penisola quale potremmo scegliere perché sono tutti diversi vendita toscano si accorge delle
E e che poi soprattutto se ne sceglie Simoni una piuttosto che un'altra tutti quanti direbbero amano la mia migliore dell'ANCI
Ma la l'osservazione più raffinata viene da Alessandro Piccolomini senese
Grande traduttore e divulgatore della filosofia rispondere
E
Da fidatissimo studioso teorico sia della
Filosofia aristotelica sia del
Della nostra storia letteraria
E che traducendo Aristotele non usa il senese producendo Ristop le si serve di questa lingua appunto di base fiorentina di tradizione letteraria che si è affermata nei secoli
Ma soprattutto osserva molto argutamente nella dedica che fa al cardinal venduta all'inizio degli strumenti della filosofia pubblicato per la prima volta come vedete cinquantuno mila cinquecentocinquantuno
Dice io intanto ragionando con voi e sto cercando di spiegare perché preferisco usare il volgare questa lingua d'Italia questa lingua d'Italia piuttosto che il latino
E poi e io le ha anche manifestato perché rete dell'ultimo delitto perché scrivendo io Toscana niente italiane e non di meno e toscani domande iscritti miei
E quindi evidente questa grande intuizione ormai non possiamo parlare di l'invito scalimetro scarpe sono diverse tra loro hanno la loro storia questa informatica lingua assestanti che possiamo definire italiana
E allora questa leggenda sulla superiorità di Siena perché continua da dove viene viene dai viaggiatori viene soprattutto dei grandi viaggiatori tra il Sei e il Settecento
Che nelle loro in tantissime delle loro relazioni passando per l'Italia per la Toscana
Conosciamo benissimo noi granturco era quasi obbligatorio
Per Perlini nobili per della una società europea compiere questi viaggi in particolar ma dell'Italia parla su Arte la sua letteratura e una lunga sosta in Toscana anche per imparare la lingua
E che cosa vertono questi viaggiatori avvertono a Firenze popolata nelle sue strade nei supermercati una Fiorentina ormai tanto cambiato con una forte accentuazione della cosiddetta core già toscano
Quella che tutti quanti
Ricordiamo quando dobbiamo imitare un fiorentino nuova Fassa all'amico
La Contea toscana per la verità colpisce non soltanto l'allora siano laico colpisce anche altre consonanti mano in faccia percepiamo soprattutto quella città
E bene la corte toscane in realtà è presente tutta la Toscana anzi addirittura Firenze Pistoia e Siena sono state proprio il centro propulsore e poi da lì si è diffuso un po'in tutta la Toscana però e chiaro che si coglie appunto la
Una forte
Presenza di questa fonetica di questa pronuncia della popolosa Firenze nelle sue strade nei supermercati
E al contrasto invece con la conversazione di cui i diari di viaggio parlano che si compie nei buoni salotti
Intellettuali di Siena dove ovviamente invece si è già diffusa quella lingua letteraria anche per la conversazione alta
Naturalmente poi dobbiamo anche dire che come questi viaggiatori compiono come dire osservazioni tipo impressionistico per esempio gente scoop che è l'autore di dell'ultimo dei Mohicani e dice che il modo in cui le donne italiane dicono grazie insussistenza sempre una cosa era talmente sono osservazioni no hanno poco a che vedere con la osservazioni con l'analisi linguistica
E buona osservazioni invece intelligente fasciata il grosso che dal giurista francese non ha alle gambe non ha interessi per nelle lingue per le spese per la Storia linguistica per lo stile letterario
Però nel suo diario viaggi in Italia che scritto tra il trentanove e quaranta del diciannovesimo secolo è però è pubblicato postumo molti anni dopo i cervi fiorentini parlano una lingua di grande purezza
Quindi cos'è che ha la capacità di cogliere la coincidenza con quella lingua che evidentemente lui ha studiato sui libri e vittoriano sostiene che non si studia ancora e gli italiani non sanno se studi ancora molto all'estero è la di quella lingua che lui ha studiato sui libri in che cosa coincide e quando sente anche il popolo che parla che usa questa cornice in maniera così sguaiata cose che coincide
La grammatica del fiorentino e la nostra grammatica
Ancora oggi anche dopo questi ultimi settanta anni di grande rivoluzione della nostra lingua
Noi contiamo i nostri emendamenti come vengono coniugati nel fiume Tino minori un muro
Costruiamo il periodo ipotetico dell'irrealtà ma se avessi fame Maggiorelli con il congiuntivo il condizionale perché così si è il periodo ipotetico delle realtà differenti
Ma non è così flessibilità
E quindi al nostro coglie queste coincidenze è una lingua di grandi purezza
Ma pronunciano in modo sgradevole
E allora questa
Realizzazione fonetica induce a pensare e fondo forse a schiena se si ascoltano gli intellettuali maestri docente di Siena probabilmente l'italiano si impara meglio ma
Non è assolutamente vero che porta nostrani grazie al Sistina invece che a fine
E certo questa ci siamo dimenticanze dell'italiano italiano a questo punto come che diventa invece la prima denominazione della nostra lingua sul finire del Cinquecento e poi sempre di più nei secoli successivi
Perché diventa la denominazione più importante nel confronto porno lo straniero nel confronto con l'altro l'identità si forma nel confronto con l'altro dal
E quindi
Accade che sì regione sul fatto che i francesi parlano di lingua francese inglesi di lingua inglese
Quindi perché noi parliamo di lingua toscana non possiamo la lingua italiana
E già nel Cinquecento e poi inseguito io quindi ho portato soltanto dunque
Testimonianze ma una documentazione molto ampia si vede che italiano si è parlato tutte le volte in cui si parla anche di un'altra lingua di una lingua
E estranea alla nostra penisola non uno dei volontari date
Eppure sente o credette Giovanni Della Casa nel galateo così prendendo in giro coloro che vogliono scimmiottare le lingue straniere senza saperlo e quindi correndo in molti errori
Dice avviene che lo spagnolo parlerà italiana con l'italiano e l'Italia delle rate pompe per legge di via connesso spagnolo
Quindi se parla di spagnolo poi parlo di italiano inteso scale
E nate testimonianza di Anton Francesco Grazzini
Detto lasca per con il suo nome accademico perché era accademico della Crusca fondatore dell'Accademia uno dei fondatori insieme con Leonardo Salviati ma spirito ribelle anticonformista
E in questa sua commedia la pensavo che non del nel mille cinquecentosessantasei salta sei uno dei personaggi servo Carletto fa finta se finché si traveste da africano parla una lingua incomprensibile perché totalmente inventata
E altro personaggio in cima chi è costui che lingua sta parlando e lì e lì dice alla fine Parma Avella italiano che io ti intenda
E e quindi
è evidente che se questo spinta questo confronto con la ricorda sempre più impulso
Alla aggettivo italiano facendo sparire o comunque riducendo sempre di più
Il lo spazio fiorentino e toscano evidente ciò che diciamo da tempo e cioè che è veramente la nostra identità è cominciata prive prevalentemente grazie alla lingua attraverso la lingua
E lo si mette anche nel triennio giacobino nel confronto con la Francia se il francese ha un suo ruolo anche l'italiano lo ha negli scritti dei giacobini della fine del Settecento appunto anche in polemica con il francese
Alfieri infatti ribellandosi a tutto il gran numero di frange sismiche sono entrati in Italia nel Settecento
Parla di traduzioni delle della francese quindi di francesi Smith italianizzati perché che cosa è accaduto
E l'aggettivo italiano è diventato tanto diffuso si è affermato talmente tanto
Che è diventato produttivo nella lingua c'è una parola improduttiva quando da questa parola ne derivano delle altre
E quindi da italiano abbiano avuto il la de de aggettivale il verbo italianizzare il aggettivi il principio passato
Diviene predittivo italianizzato e e se ne deriva anche il superlativo nello Zibaldone di leopardi e frequentissimo italianissimo
Inutile ricordare che colonnotti Risorgimento con gli anni del Risorgimento e dopo l'unità d'Italia tutto questo ha una sua altissima impennata
E che per esempio cominciano anche i nomi Italia indirizzarono tra nella
Tra il novecento del novecentoquindici oltre mille bambini erano state battezzate con il nome e in Italia
Bene la storia a questo punto si conclude come avrete capito e
Più o meno dovremmo sapere alla fine che cosa è accaduto dovremmo evitare di adoperare fiorentino e toscano come sinonimi capire che il nostro italiano e di base fiorentina e non toscana
Che la situazione linguistica oggi che questi italiani ovviamente che come dicevo negli ultimi sessanta settanta anni ha compiuto una rivoluzione straordinaria ovviamente si va sempre più allontanando dalla lingua viva di Firenze
Che tuttavia va considerata diversamente dagli altri dialetti tutti i nostri dialetti sono lingue e non solo in napoletano non è vero che l'UNESCO abbia detto che ma nella lingua tutti i dialetti sono lingue hanno tutti una loro autonoma
Morfologia invece fiorentino Nola sua morfologia coincide con la nostra quindi possiamo definirlo italiano regionale più che una dialetto
Però quanti sono coscienti
Non solo delle cose che ho detto ma anche della nostra situazione linguistica attuale del rapporto della nostra lingua col passato della sua relazione con i dialetti del ruolo che i dialetti o gli italiani a differenza tra italiana regionale di eletto
Bruno Migliorini al ritrovato proprio ieri questa questa sua frase che mi ero dimenticata quindi lo trascritta perché piaceva leggervela nella storia della lingua italiana prima sta nella lingua italiana
Migliorini pubblica nel mille novecentosessanta e dice litania che di sé a prima mente acquistato coscienza attraverso la lingua
Conoscendo più a fondo la storia della sua lì conoscerà mentre se stessa
Quanto siamo consapevoli di queste cose e quanto ci prendiamo cura del nostro italiano
Lascio a voi là dove la risposta grazie
Lunedì
Proviamo
Pur
Lo spazio
La nostra
Va bene Pubblico
è stato un elemento il primo vero elemento che ha identificato
La civiltà come propria diciamo il nostro essere italiani inficiamo identificati prima della lingua anche nell'uso diciamo rispetto alle altre lingue perché così è e dall'altro c'era ritrovato quella che l'aveva Radice
Quanto ne siamo consapevoli se non ho capito male noi ne siamo consapevoli certamente poco uno ce n'è stato che doveva fu Manzoni quale il quale andò a Firenze
Per fare il famoso di Sciacca o della lingua
E andò a Firenze perché è vero che trovava
Uno cattivo accento così come diceva che il grosso ma è vero che trovava la nostra struttura linguistica e la nostra grammatica veneta quindi Dante quindi Manzoni aveva ragione Manzoni aveva ragione
E noi
Magari come dire ha ragione Rita ed abbiamo avuto una bella lezione della quale speriamo di fare tesoro grazie davvero grazie
Allora credo che nostra giornata si computa qui diciamo c'è stato qualche protesta da parte del del cielo ma non penso che fosse diretta Nuvoli tisane per qualche attimo
Grazie aggredisce
L'ultimo grido che
Ed è interessato contratto