Tra gli argomenti discussi: Cinema, Cultura, Film, Societa', Storia, Tarantino, Usa, Violenza.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 4 minuti.
Rubrica
Dibattito
9:30 - CAMERA
17:00 - Firenze
Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
Si sa che il racconto di atti di violenza comporta sempre la possibilità da certi punti di vista il rischio che lo spettatore o il lettore del racconto anche il suo autore
Simpatizza sino con la violenza rappresentata parte Egidio intimamente per rissa
Anche perché la Civita tende a reprimere la violenza sia pure con alterne fortune
E la violenza dunque può ricadere tra gli istinti in appagati e la sua raffigurazione artistica può costituire anche una forma di liberazione
è noto che la violenza anche la più estrema la più truculenta
è un po'un marchio di fabbrica del cinema di Tarantino e anche il suo ultimo film c'era una volta a Hollywood
Nulla risparmia oppure non la fa mancare ai tanti appassionati dei suoi film e infatti offre alla visione corpi carbonizzati teste mezzo mezzo fracassata e a forza di essere sbattute contro tavolino pareti
O buche maculate
Si potrà osservare che proprio perché iperbolica eccessiva si tratta di una violenza fantastica paradossale che non ha niente in comune con la violenza reale
Ora se è vero che almeno alla memoria dei cinefili queste efferatezze questi dettagli macabri
Richiamano scene viste per esempio nei film di Dario Argento o in altri film italiani di serie B horror o polizieschi nati un po'sulla scia del cinema di argento
Ecco se consideriamo come sono inserite nel film di Tarantino
Viene da constatare che il meccanismo che le innesca il movente di chi agisce in modo tanto brutale è del tutto verosimile elementare
Perfino primitivo ma realistico è facile infatti provare la tentazione di spaccare la faccia a un demente che per dispetto ha bucato la gomma della nostra automobile e per giunta mentre corsa diamo il danno ci osserva con un'aria di sfottò
Ed è ancora più verosimile provare l'impulso di uccidere chi penetra armato della vostra abitazione con il dichiarato intento di ucciderci a sua volta sono appunto due delle situazioni raccontati dal film nelle quali la reazione violenta è provocata dall'istinto della proprietà e della sopravvivenza
Va detto che non tutto il film di Tarantino è composto di gesta sanguinarie che occupano in effetti una frazione del racconto c'era una volta Olivo Udo vuole essere un affresco della Collingwood di fine anni sessanta eseguito attingendo a piene mani all'immaginario dell'epoca e dunque al cinema alla televisione e alla pubblicità
Ogni punto così non è rappresentata come davvero era ma come amava rappresentare i sesti Issa ricca spensierata libertaria tutta dedita tra feste il libero amore al piacere di vivere
Ma tanta leggerezza è contrappuntata come da una crescente corrente musicale contraria
Che cubani torbida
Vi dà corpo il tormento di un attore un divo del western è che si ritiene che alla fine della carriera poi le fantasie sanguinarie alimentate dalla frustrazione degli scippi seguaci di Carmen son la violenza ossessivamente presente nei film dell'epoca e infine la violenza reale storica dei feti delle stragi
La principale qualità di Tarantino qui come altrove è quella di essere un raffinato manierista
Che cita costantemente l'impressione di imitare piuttosto che la realtà i prodotti dell'immaginario preferibilmente altri film con cura dei dettagli
Con acuta sensibilità di cinefilo a volte con ironia
Molto spesso secondo la capacità di divertimento di un grande intrattenitore
Eppure al fondo del suo film affiora un elemento reale
Semplice e barbarico restituito immediatamente della sua natura istintiva senza volerci riflettere sopra
Ed è appunto l'impulso in coercitive della violenza
Si tratta di un film ma indubbiamente da vedere c'era una volta Hollywood di cuento in Trentino un saluto tra Gianfranco Cercone
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