Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cinema, Cultura, Famiglia, Film, Giovani, Italia, London, Mezzogiorno, Politica, Storia, Sud.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 5 minuti.
Rubrica
Dibattito
9:30 - CAMERA
17:00 - Firenze
Un saluto agli ascoltatori di radio radicale di fronte a film tratti da romanzi che in particolare da classici della letteratura si può provare la tentazione di confrontare il film con il romanzo che lo ha ispirato è un'operazione legittima purché però si tenga conto che il giudizio sul film non può dipendere da tale confronto film Romanzo sono infatti alla pena ricordarlo due opere distinte
E può benissimo darsi io firme sia in sé coerente pienamente sviluppato e riuscito
Anche se non ha rispettato la lettera e lo spirito del romanzo di partenza che può anche essere stato soltanto uno spunto un pretesto
Questa prevede sa di metodo per dire che per un film come Martin ed N che il regista Pietro Marcello ha liberamente tratto dal celebre romanzo di Jack London
Dovremmo chiederci per esempio se il protagonista del film sia un personaggio in sé vero privo
Riconoscendo l'allora da un punto di vista artistico bello anche nel caso in cui forse soltanto un lontano parente del personaggio immaginato da Jack London
Pietro Marcello il regista si è preso del tutto legittimamente delle grandi libertà rispetto al romanzo anzitutto il suo personaggio anche se si chiama Martin Eden è napoletano anziché americano
E la sua vicenda piuttosto che in California si svolge in gran parte nell'Italia dei primi del Novecento anche se la collocazione storica e deliberatamente imprecisa sfuocata
E trattandosi di un racconto del tutto realistico non si capisce bene perché
Forse questo martire del mantiene vari tratti psicologici del personaggio originario ma ciò che conta è che si tratta di un carattere delineato bene in modo incisivo
Il cui profilo psicologico sfaccettato si riflette con coerenza nelle sue azioni e nelle idee che professa
Sì è un ragazzo del popolo inizialmente un marinaio irruento spavaldo ma anche generoso Cindy gentili scesi fa umile e timoroso
Al cospetto di una ragazza che appartiene all'alta borghesia e che possiede tra i suoi privilegi quella cultura letteraria a cui i ragazzi sospira con tutto se stesso
Dopo l'incontro con lei il desiderio di conquistarla di procurarsi un'istruzione leggendo da solo senza poter frequentare le scuole febbrilmente
E il tentativo di coronare la propria aspirazione essere uno scrittore ebbene sono un tutt'uno mette perseguite Conde l'ardore di una volontà integra non impedita da timori o ripensamenti
E le idee che lo incantano chi professa a gran voce a tavola ma anche in comizi pubblici
Con l'imperterrita convinzione di un ingenuo o di un autodidatta un poi saltato solo quelle in cui si riflette la sua personale esperienza e le sue più profonde aspirazioni
Solo gli individui più determinati i più coraggiosi quelli destinati ad assumere il comando della società
Ideali socialisti di uguaglianza sociale così presenti negli scioperi nelle manifestazioni dei movimenti operai dell'epoca
Ecco sono destinati a essere sconfitti perché contravvengono a questa fondamentale legge della natura e della storia
Come anticipavo questo ritratto di un personaggio psicologico intellettuale è del tutto riuscito e lo si deve anche all'interpretazione particolarmente efficace e sottile di Luca Marinelli
Ma è altrettanto ben descritto l'ambiente intorno a lui per esempio quello della famiglia borghese in cui Martin Eden si introduce dai modi gentili discreti Magnani mi ma dai quali trapela il razzismo nei confronti di un ragazzo del popolo e quella ragazza di cui egli perdutamente sino a Murat
Se in un primo tempo appare soltanto comprensiva e giudiziosa
Lascia poi trasparire senza forzature anche il conformismo il perbenismo
Ed è altrettanto riuscito il ritratto dell'amico intellettuale di Martin Eden
L'intellettuale russa Sbrissa Andenna interpretato con la consueta bravura da Carlo Cecchi un uomo saggio perspicace ma anche del tutto disilluso intimamente già avviato alla morte
Ma quando Martin Eden ottenuto finalmente dopo sforzi strenui il successo letterario si trasforma in una specie di manichino grottesco
In rivolta contro la mitizzazione pubblica della sua figura di cui però si compiace ecco non capiamo come quel personaggio dai lati oscuri ma con cui avevamo simpatizzante o possa essersi così drasticamente un po'ridicolmente trasformato
E viene da concludere che quella caricatura esprima un giudizio morale dell'autore sul personaggio una condanna del suo individualismo delle sue idee politiche del culto della propria personalità
Be'allora una caricatura ideologica piuttosto che il risultato di un percorso narrativo del tutto convincente
Ma fatta questa riserva si tratta di un film notevole in gran parte di uscito Martin Eden Di Pietro Marcello un saluto da Gianfranco Cercone
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