Cinema & cinema: "L'ospite" di Duccio Chiarini
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9:00 Durata: 3 min 53 sec
Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
C'è un'impressione della società italiana che i film italiani tendono a restituire ormai da anni
Che si vive qui come immersi in una palude
Si trova un senso di disagio di frustrazione di disorientamento un dolore che non si sa precisamente da cosa derivi ed a cui di conseguenza non si sa come uscire
Si annaspa cercando un rimedio ma si gira a vuoto
Questa condizione di vita così opprimente così angosciosa la si trova descritta con serietà ma anche per quanto possibile con leggerezza
In un pregevole film italiano intitolato L'ospite diretto da Duccio Chiarini un regista al suo secondo lungometraggio
I personaggi del film hanno in gran parte un'età compresa fra i trenta e i quarant'anni sono tutti o quasi tutti intellettuali e professionisti soffrono della precarietà del lavoro
Ma più ancora ed è questo il tema vero del film nella precarietà delle relazioni sentimentali
Vivono tutti in coppia eppure uomini e donne sono eterni indecisi
Si dicono innamorati della persona con cui convivono eppure almeno per qualche tempo desiderano separarsene oppure amano una persona ma allo stesso tempo anche un'altra che vagano dalla prima alla seconda
Fa in parte eccezione il protagonista del racconto che quando viene lasciato dalla sua ragazza la quale come si dice vuole prendersi una pausa di riflessione
Oppure a recuperare un po'di spazio persistenza forse spaventata dal desiderio di paternità del suo partner ebbene lui ne soffre terribilmente forse un po'infantili mente
Comunque tenta come può di recuperare quel rapporto in crisi
Eppure anche Luigi si rivela intimamente indeciso tra l'amore per lei e legame con una madre che ancora lo opprime e da cui lui non riesce o non vuole liberarsi del tutto
Come a volte si può essere portati a pensare vedendo film incentrati sulla vita privata dei personaggi quando esse così tormentata
Il loro non fanno altro che concentrarsi e dibattere sulle contraddizioni sul groviglio dei propri sentimenti
Ecco si può pensare che l'origine dei loro mali sia proprio nella loro esasperata introversione nel fatto di occuparsi troppo di se stessi
Dell'incapacità di trovare un Progetto una Missione a cui dedicare la propria vita un valore che sia più importante di sì
è un rimprovero che forse non vale per tutti i personaggi del racconto forza per esempio il protagonista è impegnato da anni a scrivere un saggio su Italo Calepino
Eppure nomina di moralismo percorre il film che sembra imputare ai personaggi proprio i loro egoismo
E apparenta l'ospite ai primi film di Nanni Moretti
Ma in questo caso tali Lina satirica polemica e mitigata da un certo affetto quasi da un senso di pietà almeno verso alcuni dei personaggi così che anche se a volte ci irritano voi ci respingono finiamo per simpatizzare con alcuni di loro e le loro storie a momenti possono perfino commuoverci
Si tratta dunque di un film interessante l'ospite di Duccio Chiarini un saluto da Gianfranco Cercone
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